Archivi digitali: la collaborazione tra Radio Radicale e la Fondazione Spirito-De Felice. Intervista al prof. Giuseppe Parlato

Radio radicale siamo in collegamento con il professor Giuseppe Parlato presidente della Fondazione
Ugo Spirito Renzo De Felice per parlare innanzitutto
Di un di un'iniziativa importante che riguarda anche radio radicale la Fondazione Ugo Spirito Renzo De Felice era in radio radicale hanno avviato un progetto per la realizzazione di una mediateca
Digitale noi sappiamo quanto quanto materiale audio esista la che diciamo è lasciato in qualche modo a se stesso e che purtroppo rischia di essere perso perché e viene tenuto sul nastro
E questi nastri rischiano di essere ti smagnetizzati abbiamo visto che esiste un grosso problema anche per quanto riguarda il materiale del Parlamento perché ci sono tanti i nastri delle commissioni parlamentari d'inchiesta che non erano stati resi noti che rischiano di essere persi allora la fondazione Ugo Spirito e venute incontro a questa esigenza di salvaguardare questo copre il senso materiale ha dato vita a questo Progetto allora di cosa si tratta professor parla
Si tratta intanto di salvare come lei ha detto prima una serie di iniziative di voci no che la Fondazione Spirito quando ancora non era Renzo De Felice stiamo parlando di un arco di tempo che va dalla fine degli anni Settanta fino ad oggi praticamente ha svolto
Attraverso convegni attraverso incontri e riunioni
Dove ci sono personaggi di di assoluto rilievo e ci è sembrato opportuno salvare questo patrimonio perché appunto come lei diceva essendo sua audiocassette
Il rischio è che a un certo punto questo materiale andasse andasse perduto
Che cosa c'è ma insomma ci sono diverse cose tra l'altro vorrei ricordare che la Fondazione Ugo Spirito
Allora nasce nel mille novecento ottantuno
Ma aveva ereditato nel frattempo anche tutto il materiale documentario del vecchio istituto di studi corporativi che era un organismo del movimento sociale italiano un organismo economico
Culturale ed economico presieduto fondato da Gaetano Rasi prima
Che la Fondazione Spirito nascesse è stato fondato nella residenza gli anni settanta
Eh dico questo perché ad esempio ci sono degli interventi di Almirante a presentazioni di libri organizzato dall'Istituto di studi Corradini quasi una cosa interessava c'è un'intervista della RAI abbiamo trovato la bobina
Alla moglie di Ugo Spirito dopo la la vedova di Ugo Spirito dopo la morte di Ugo nel mille novecentottanta che sicuramente a degli elementi di notevoli interessa
Poi ci sono seminari questa volta entriamo nel nel settore della Fondazione negli anni novanta abbiamo organizzato diversi convegni
Cito soltanto alcuni dei tantissimi partecipanti ma chi Antiseri ovviamente Renzo De Felice Rosario Villari
Allarmò qui si Stefano Folli Gregorio Galasso
Il eccetera ma c'è anche Firenze c'è anche Sergio Romano c'è anche Severino e confronti personaggi che hanno con i quali la Fondazione ha colloquiato e che ci sembrava necessario e opportuno mettere a disposizione di tutti grazie al l'encomiabile lavoro che ha fatto e sta facendo l'ha fatto radio radicale
Ci sono anche delle bobine delle cassette dei consigli d'amministrazione della Fondazione dove presa in quando De Felice era presidente questo non non me lo ricordavo neanche più è stato una piacevole sorpresa
C'è un convegno su Guareschi organizzato dalla Fondazione due parla Montanelli parlano i figli di Guareschi c'è una lunga intervista fatta da me
Negli anni alla fine degli anni Settanta
Tanto con Giuseppe Prezzolini
Io allora ero giovanissimo lui era già parecchio anziano siamo stati due ore a parlare con la la registrazione che ho fatto quella poi non è stata mai più riversate quindi potrebbe essere interessato e con faccio soltanto alcuni esempi
Per dire che questo materiale
Può essere interessante può essere utile non soltanto per dare conto del dell'attività della Fondazione ovviamente ma soprattutto per rimettere in evidenza personaggi di grande livello che devo dire hanno determinato un po'la cultura italiana degli anni ottanta e novanta
Come sarà condiviso questo materiale radio radicale la Fondazione Ugo Spirito nel senso della mondo pubbliche rete sul vostro sito verrà pubblicato anche sul nostro sito sia come RAI uno come verrà realizzata questa sinergia
Allora dal punto di vista tecnico ci sono c'è il direttore della Fondazione insieme con il tecnici e gli operativi del derby in radio radicale che si stanno mettendo d'accordo però mi pare che sia visibile sia consultabile sia sul sito della della fondazione ma prima di tutto sul sito di Radio Radicale
Cioè abbiamo trovato un modo per che sia visibile da entrambe le parti perché questo ci sembra fondamentale Acquario radicale a un un peso e una dimensione di comunicazione sicuramente superiore a quella della Fondazione Spirito nello stesso tempo la Fondazione essendo patrimonio su chi tiene a renderlo disponibile
Senta ritiene che ci sia una sorta di razzismo storico nei confronti delle dei materiali e della digitalizzazione delle delle cose che riguardano la la destra nel senso che io ho seguito un po'tutte quante le vicissitudini dell'archivio Rauti allora indipendentemente da come poi uno possano pensare ritiene che sia una Stato un errore storico quello che è accaduto ecco al all'archivio Rauti e poi è stato senza è sfociato in in polemiche e hanno riguardato insomma questo o materiale che io ritengo sia prezioso perché è una parte della storia della della destra allora c'è questa cosa dite classificare come sbagliando sbagliando di grosso le cose della destra come cose d'archivio di serie B
Guardi la la ringrazio di questa domanda e mi viene facile risponderle
Con le parole di Pietro Scoppola un convegno che si fece sugli archivi dei partiti politici alla fine degli anni nel novantuno all'Archivio centrale dello Stato
Scoppola dice non si può fare la storia d'Italia se non abbiamo anche gli archivi della destra o delle destre
Questo fu un discorso coraggioso Scoppola se lo poteva permettere perché era una persona sicuramente non vicino a queste posizioni ma nello stesso tempo era un grande storico
Io credo che sia vero nel senso che il lavoro che la Fondazione Spirito ha cominciato a fare dal due mila sei e cioè la raccolta degli archivi dalla destra noi adesso abbiamo quasi quaranta archivi di personaggi o di gruppi o di movimenti che appartengono alla destra tra l'altro aggiungo che non esiste un archivio ufficiale del movimento sociale italiano
Come non è esistito un archivio ufficiale del partito monarchico come non è esistito una non esiste un archivio dell'Uomo qualunque cioè i tre movimenti che possiamo a scrivere
Nella storia dell'Italia repubblicana la destra politica non hanno una documentazione ufficiale
Per motivi diversi archivi spariti paura di trovare cose inconfessabili sono entrati già praticamente non c'è una possibilità di andare a vedere noi abbiamo ricostruito con molta fatica
Gli archivi della destra e stiamo diciamo in parte le abbiamo digitalizzati in parte sono consulto in buona parte così tutti sono consultabili ne stanno ancora arrivando adesso tra l'altro c'è un dell'archivio della federazione missina del movimento sociale dal momento dal dalle origini fino ad Alleanza nazionale è una cosa estremamente Centergross noi diamo questo materiale a disposizione degli studiosi perché crediamo che sia indispensabile
Per fare la storia d'Italia dell'Italia repubblicana una apertura a tutte le fonti politiche possibili perché perché perché diventa importante perché la storia complessa per cui non capisco per quale motivo ci siano delle delle chiusura nei confronti della destra credo che siano retaggi di ognuno di un vecchio sistema dove la storia non c'entra molto e centrali più alla politica
Noi come Fondazione Spirito deferisce non siamo non sono mai stati una fondazione politica noi non siamo come Gramsci o come lo Sturzo
La nostra Fondazione nasce da da dal dal dal quello che nasce in ambiente missino con l'Istituto di studi corporativi ma con la presidenza di Renzo De Felice ovviamente
Acquisisce tutt'altra dimensione tutt'altra diciamo logica anche anche rigore scientifico
Quindi nel nostro il nostro contributo è proprio quello ma devo dire che però nell'ambito e i colleghi degli amici che lavorano le altre fondazioni ci sono ampissimi aperture non c'è nessun non c'è nessuna nessuna nessuna chiusura
Queste che vengono sono più mediatiche sono più uno di carattere politico ci lasciano abbastanza indifferente sono gli studiosi cioè di Antonio sì che vengono da tutto il mondo vedere le carte della destra e questo ci consola
E ci conferma che il lavoro che abbiamo fatto almeno dal punto di vista tecnico è positivo poi bisogna vedere se riusciamo anche a farci una storia su queste cose che questo è un altro discorso
Vuole dire qualcosa allora volevo sapere se sta per uscire un vostro numero degli Annali il primo numero del due mila e ventidue
Ho visto che esiste nel secondo numero voi avete fatto un ampio speciale Sui cinquanta anni delle regioni avete approfondito alcuni temi che riguardano la figura di TTT più Ugo
Di di Ugo Spirito con romanista di Ugo Spirito e la riforma della della del del della scuola volevo sapere insomma Rocco su quali temi affronterete nel nel nuovo numero degli animali
Ma noi affronteremo diciamo i temi legati ai convegni soprattutto ne abbiamo fatto a dicembre un convegno su Dante nella cultura politica italiana contemporanea d'un tema piuttosto ha frequentato tra l'altro da da da un ottimo studio di Fulvio Conti che è stato il primo relatore in questo convegno e abbiamo affrontato la declinazione di Dante nella cultura politica contemporanea partendo tenendo conto anche del ruolo della Dante Alighieri c'è stato anche Alessandro Masi come nostro relatore perché la Dante Alighieri non soltanto per le questioni relative all'immigrazione ma soprattutto per ma questioni di identità nazionale ha rappresentato veramente il trait d'union tra diciamo la figura mitica di Dante
Pensiamo soltanto al ruolo che Dante ha avuto nei paesi italofoni della del della corsa adriatica no quindici nell'attuale Slovenia Croazia e soprattutto nella Dalmazia
Il Dante Adriatico come come come come diceva D'Annunzio bene e questo effettivamente un filo conduttore molto interessante abbiamo in pubblicazione le memorie di un professore di letteratura italiana
Dell'Università di Torino Vittorio Cian che è stato anche senatore del regno ed è stato anche politico fascista
Il quale ha studiato Dante in maniera molto precisa queste memorie erano erano state date dalla dalla nuora di Vittorio Cian
E adesso dove le mettiamo a disposizione degli studiosi grosso lavoro che ha fatto Matteo Napolitano e che appunto uscirà
Come annuncio sui prossimi annali insieme con tutte le relazioni
Del del convegno per il resto gli annali sono ancora in formazione perché è uscito adesso come lei ricordava giustamente il secondo volume del ventuno
E tra l'altro voglio aggiungere quello che lei ricordava su questo secondo volume ma non soltanto il l'apparato sul discorso delle regioni perché sommario molto interessante
Viene fuori anche un dibattito tra per esempio una relazione di Zanon sulla difesa delle differenze territoriali
Era relazione di Melis sulla regolamentazione della regionalismo quindi abbiamo una come posso dire una evoluzione rispetto al passato nel mille novecentosettanta settantuno la destra era fortemente ostile alle regioni e la sinistra invece le voleva nel due mila il ventuno due mila ventidue abbiamo un quadro dove da destra si richiamo all'autonomia e da sinistra si pensa di regolamentare la la il regionalismo
In relazione alle vicende della sanità e del rapporto con le istituzioni che noi abbiamo sotto gli occhi
Quindi questo è molto interessante perché apre un dibattito la professoressa prezioso parlato di un policentrismo
Territoriale che significa di valorizzazione ma oltre nota questo devo dire c'è anche stato un un saggio
Sulle riflessioni sull'auto gestioni jugoslava di Lazzari l'uomo nuovo che non è mai nato in Jugoslavia una riflessione interessante sulla coloro vocazione della politica ideologiche
Mi fa anzi dell'ideologia politica idealizzazione dello recessione
Quindi abbiamo ecco questo ricco volume degli Annali e il primo del ventidue sarà appunto dedicato in buona parte al convegno di Dante e da assaggi Carrizo stiamo valutando e stiamo poi inserendo nel nella programmazione del volume
Senta io la la la ringrazio molto della della sua disponibilità ringrazio il professor Giuseppe Parlato col quale abbiamo parlato di questa importante sinergia sugli sugli archivi della Fondazione audio la Fondazione Ugo Spirito e Renzo
Definisce una collaborazione che insomma riteniamo sia sia importante l'avvio di un di un di un confronto anche con altre fondazioni
Che hanno del materiale che rischia di essere perso lei che deve essere salvaguardato da qualsiasi parte politica provenga e senza falso moralismi perché il patrimonio politico e la storia politica italiana sono un patrimonio di tutti da qualsiasi parte provenga
La ringrazio molto professore grazie naturalmente poi ci risentiremo magari quando uscirà il primo
Annales della della vostra torsione procedere fare due chiacchiere la ringraziamo otto sono io che ringrazio lei anche a nome della Fondazione lei e ovviamente il lavoro eccezionale e utilissimo che farà garante