Presentazione del libro di Mihail Dobre «La Romania alla fine della Guerra Fredda. Condizione geopolitica e opzioni di sicurezza» (Rubbettino editore)

Penso
Potete
Potete grandi anticiparmi un po'senza problemi anzi
Sì ma sono assolutamente da
è sicuro che laddove ci siamo a
Neo venti
Qui anticipate Cosenza problemi anzi
Buonasera a tutti
Sì
Nove al cliente va evitare di perdere tempo
Grazie all'autore
Al Milan dove
Offerto questa opportunità presentare
Su temi anche di stretta attualità
Non mi seguitare e aggredendo un po'e non ho grazie all'autore
Al Milan dove
Vattene
Qualcosa non funziona
Venne giudicato no si sente
Dal tetto abbia
Temi tecnici sono sei allora dicevo
Io non mi come nonno nessuna ambizione di commentato di entrare nel merito faccio solo alcune riflessioni più da cittadino da attento osservatore da lettori di questi fenomeni e ricordo qualche anno fa punto all'indomani della fine alla guerra fredda che si diceva
Nasceva un nuovo ordine
Ci sarà un solo gendarme
La pace sarà garantita in ogni luogo in ogni posto del mondo
Addirittura alcune categorie che allora erano molto ben presenti in termini appunto di contrapposizioni
Alcuni politologi sostenevano magari proiettandosi nel futuro che non avremmo avuto più ragioni di discutere di o di ragionare purtroppo credo che la realtà
E molto molto diversa parafrasando una frase che è stata molto abusata anzi abusata durante i ricordi d've la ricordate nulla sarà come prima
Credo che invece c'è uno sforzo ma massiccio per rimettere le lancette dell'orologio esattamente prima della del primo lotto da
Non solo
Come primo UE come prima un'arte alcuni versi per quindi chiaramente
Concreto e sarete voi a valutare a raccontarci anche quindi è la fine della guerra fredda oggi la situazione odierna sia peggio di quella che appunto è rappresentata nel capitolo dedicato alla guerra fredda
Una riflessione
Cenno
Appunto
Condiviso la vera fede ma i Paesi che allora erano
Schieramento che oggi sono ovviamente superamento posto appunto qui
Al tema dell'Europa e quindi mi sembra veramente un libro mi complimento con otto e io non l'ho letto tutto mettono a parte però perché poi come tutti i neofiti di politica estera comunque di geopolitica si appassiona alla lettura di chi chiaramente ne sa di più ti può dare qualche chiave di lettura quindi io non aggiungo nient'altro mentre faccio i complimenti questo libro è pienamente in linea poi con le attività del centro legati a dirlo otto di amicizia con dopo e chiaramente la conoscenza la presenza di illustri relatori che a vario titolo sono legati a cento o perché sono professori Condi università convenzionati o come diritto e Lucio Caracciolo e membro del nostro cinghia quindi un rapporto molto forte è un tema quello cioè diciamo in cui la sponda atlantica interessa qui chiaramente sembra molto lontana scontata quando si parla di guerra fredda parliamo di sponda atlantica è chiaramente pienamente in linea con
Diciamo di strategie i temi che il cento
Continuamente affronta e in particolar modo mi piace il fatto che vengono presentati i libri lo stiamo molto ampliando perché uno dei punti uno dei must usando la tecnologia
Uno dei must del cento era videoteca
Ne abbiamo uno dei più grandi biblioteche di storia di letteratura americana come dire testi assimilati
Abbiamo tantissimo università convenzionate perché chiaramente tutto quello che è l'America Stati d'America Stati in termini anche allargato qui chiaramente
Degli incroci confronti e contrapposizioni sono temi che noi affrontiamo quotidianamente sul piano della mia riflessione che dal che da laterale l'avverte che ci offre quindi niente sono contento perché cento
Tutt'altro
Sui ce la farà politica venticinque auto in quanto è attuale quanto è centrale la presentazione di questo libro nelle strategie cioè grazie non aggiungo altro
Faccio i complimenti per l'ingresso
Alla fine
Grazie a chi c'aiuta ha commentato dente aspetta chiaramente grazie a voi che siete qui presenti chi fisicamente ancora e motivi venne
Cerchiamo di tenere il passo tra virgolette in dovuti
Un aspetto non dico positivo al momento che la pandemia ci ha insegnato che anche da remoto si può parlare operatori si collega D'Alema e da remoto si può ascoltare quindi questo aiuta a superare anche l'impasse ancora di numeri un po'ridotti in presenza nella nostra grazie buon lavoro
Signor prefetto molte grazie io credo che non ci potesse essere cornice migliore
Del centro di studi americani per questo quadro per questo affresco trentennale che fa mica e il Dobre io l'ho conosciuta esattamente vent'anni fa giovani brillantissimo ambasciatore
Della Romania due mila e due presso la Santa Sede perché dico che questa è la cornice migliore
Perché per una conferenza che ha come quadro quadro nella locandina la foto storica dell'incontro di un presidente degli Stati Uniti Cologna
E il leader di un Paese comunista dell'Europa nell'Est primo visitato dal presidente americano quindi la cornice di questo quadro non poteva che essere quella del centro studi ma vorrei di più
Sempre vorrei dire di più sempre rimanendo al metafora
Pittorica è vero che l'affresco di questo quadro racconta l'Europa dell'Est ma la prospettiva del quadro per l'onestà per
Sandro
Mikhail dove scrive Luís assumendosene la responsabilità io ho raccontato il flirt
Ho raccontato il flirt Berni offre
Con la prima potenza del mondo mentre il mio paese era legato però all'oppositore
Ed è riuscita a intrattenere con tanti andare
Signor prefetto che lei tre che
Anche docente una
Giornalista fa sentire a casa in un modo o nell'altro tutti noi che siamo a questo tavolo perché circoscrive le nostre professioni senza nulla togliere al mestiere primario suo che è quello di investigatore perché questo è un libero
Di investigazione normalmente quando ti chiedono di presentare un libero prima di rispondere nel mio caso no se anche fosse stato mille pagine ad opere per le cose che ho raccontato non potevo dire di no per l'incipit ma la prima cosa che uno guarda e ma quante pagine sono come lo studente che fa gli esami all'università in questo caso uno si illude che siano trecentocinquanta in realtà sono quattro e cinquanta perché ci sono cento pagine in più
Di documenti e di notte da leggere perché qualcun eh inedita e da un valore documentale
Da un valore storico forte al libero
Cosa che chiedo al professor Francesco Guida che nome nomen ci introduce e ci fa da guida in questa presentazione ha scritto decine di libri
E centinaia di articoli disagi sull'Europa orientale ecco perché tal senso chiedergli ecco perché è del tutto pertinente chiedergli qual è il valore documentale ma anche ma anche qual è il valore attuale perché tra le onorificenze che ha ricevuto c'è quella del ministero degli esteri di Bucarest e di avere promosso i valori romeni nella politica estera mondiale nelle relazioni internazionali quindi assenso fargli anche fare il professor guida anche la domanda di attualità
Che cosa c'è di attuale in un libero che parla dico testualmente leggo della fine della guerra fredda mentre sembra che stia per ricominciare ogni sia già cominciata un'altra di guerra fritte
Grazie buonasera a tutti
Lieto di parlare in questo centro studi che a un rapporto abbastanza forte e duraturo con la mia università
Cercherò di rispondere
Ciò che mi è stato chiesto però consentitemi prima esprimere un paio di concetti piatti tutt'altro genere in primo luogo io volevo voglio dire una parola sull'editore
Sono felicissimo che questo libro sia stato pubblicato da un editore calabrese dato che io dico di vivere da sessantaquattro anni in esilio in questa città sono arrivato bambino sono molto contento di questa capacità imprenditoriale che esiste appunto in Calabria la seconda cosa che volevo dire
Riguarda il compito che mi fu dato e che ho cercato di svolgere cioè quello di tradurre il testo
Nella mia vita mi è capitato di fare altre produzioni anche di carattere profondamente diverso per ragioni diciamo di studio qualche volta anche ragioni didattiche
Sicuramente come può dire il collega Mazzoni che sta ammazzo perché sta qui in sala
Non è altrettanto difficile che tradurre per esempio alle pulizie
Senso che l'aspetto detto denota attivo dei termini delle frasi delle espressioni forse prevale su quello con nota attivo in un libro di questo genere e tuttavia non è sempre stato facile tradurlo nel senso che più volte mi sono chiesto se per caso stavo tradendo il pensiero dell'autore che quello bisognava rendere comunque al di là io di questo vengo ai contenuti
Penso anch'io che un lettore che affronta questo testo
Colga
Qualcosa che non riguarda soltanto un passato sia pure non lontanissimo ma in qualcosa del presente
Io alla fine del mio breve intervento cercherò poi in particolare di mettere in luce un aspetto che dovrà appunto sottolineare l'Autore ha voluto sottolineare e che credo possa interessare coloro che si occupano della storia corrente cioè sostanzialmente della politica attuale
Quest'opera
Si colloca sicuramente nel filone della Storia delle relazioni internazionali e anche una storia nazionale rumena
Si confronta in continuazione conoscenza politica in quell'anima particolare della scienza politica che sono le relazioni internazionali da non confondersi con la storia
Delle relazioni internazionali non a caso qui il lettore che già sa qualcosa di questi argomenti trova Huntington Fukuyama cioè questi personaggi che sono stati molto noti negli ultimi decenni alcuni concetti che l'autore mette in discussione e che son diventati un quasi un mantra nel corso appunto degli ultimi decenni questo sicuramente e il libro però
Questo permettetemi visto che il segno storia
Anche un libro che ricostruisce alcune discende a volte note in altri casi no
Più note sono quelle dell'epoca comunista
Note intendo dire
Ha una parte di pubblico quanto meno mentre sono sicuramente poco conosciute
Le vicende che riguardano l'inizio degli anni Novanta
Uno se volete il passaggio dall'epoca comunista all'epoca postcomunista
Qui effettivamente si trovano alcune cose che difficilmente proviamo in altri libri alcune cose che non si sono realizzate che pure sono esistite
Come l'idea di poter trovare una strada diversa
Dal permanere nelle vecchie alleanze per difendere la sicurezza internazionale e la propria sicurezza cioè della Romania
Restare appunto tra in quel vecchia Scelta oppure passare armi e bagagli a mano va scelta che poi è stata fatta
Cioè quella di schierarsi con il blocco occidentale con la NATO dell'unione europea per qualche tempo forse non lunghissimo si è pensato che potesse esserci una terza via
Può darsi che qualcun altro di coloro che interverranno su questo voglia tornare
Prima di arrivare o tornare al punto di partenza di cui diceva il nostro coordinatore voglio ricordare i un tema classico che qui viene trattato
E che effettivamente rese per un certo lasso di tempo abbastanza nota la storia romena e anche la figura del suo leader dell'epoca cioè Ceausescu mi riferisco appunto a questo prima è stato detto flirt possiamo dire questa lunga luna di miele molto piuttosto lunga oltre dieci anni sicuramente
Direi di più con il mondo occidentale in generale e in particolare con Washington
Perché mi riferisco me faccio riferimento a quell'epoca perché appunto la più nota e che perché pone ancora oggi agli studiosi un problema
Quanto effettivamente ci fosse di piena autonomia da parte della Romania comunista
Su questo si discute ancora per alcuni un'autonomia del tutto limitata per altri invece
Fu un'autonomia piuttosto marcata resta il fatto che ci furono alcuni momenti di quasi di esaltazione come ad esempio il Sessantotto mangia prima e sessantaquattro i dirigenti comunisti romeni
Interpretando pienamente il loro ruolo di custodire il marxismo leninismo non gradivano che il proprio Paese fosse relegato al ruolo di fornitore di prodotti agricoli o di prodotti di trasformazione dell'agricoltura produttore di marmellate diciamo
Volevano che il anche la Romania come altri paesi comunisti marcia assimilazione della una forte trasformazione industriale non ci sono riusciti pienamente però questa fu la scelta del sessantaquattro nel sessantotto voi ci fu la sfida se volete più popolare
Di direi che non soltanto l'intervento in Cecoslovacchia era stato una violazione del diritto internazionale della libertà dei popoli eccetera eccetera ma che da terra romena sarebbe stata difesa con le armi se per caso l'Armata Rossa avesse marciato
Nella direzione della Romania
Resta comunque di capire quanto quei governi di epoca comunista riuscirono garantire fin in fondo gli interessi
Del paese in generale ma vorrei anche aggiungere della Società della popolazione perché i prezzi pagati all'interno furono alti di fronte a un regime che cercava di avere un'autonomia rispetto alla alla potenza di riferimento quella sovietica
All'interno invece si ebbe un mantenimento di uno stile per quasi stalinista se non pienamente stalinista
E dunque riprendo quello che suggeriva schiamazzi all'inizio
Perché si sente un qualcosa
Molto vicino all'oggi
Perché oggi molto si sente dire a riguardo nella crisi in Ucraina
Che l'Occidente alle sue responsabilità
Che gli Stati Uniti hanno delle responsabilità
Perché come dire avrebbero assunto forma più o meno velata
L'impegno a non premere troppo sui confini dell'attuale Russia
Ho in mente si potrebbe rispondere in tante maniere coloro che si occupano del presente risponderanno molto meglio di me
A me basta ricordare che tutto sommato un governo russo sia pure non in epoca putiniana aveva preso l'impegno scritto che in cambio dello smantellamento
Dell'apparato atomico l'Ucraina
Tre frontiere dell'Ucraina non sarebbero mai state messe in discussione
Ma perché dico che questo libro e vicino
A questo tema che ho appena accennato perché l'autore insiste
Su ciò che furono gli impegni dell'Occidente ancora una volta in primo luogo del governo americano nei confronti dei Garbage of al tempo dell'unificazione tedesca
Riesamina
Abbastanza dettagliatamente rilevata lo ha fatto anche
Per caso
Cardoso otto non si fosse giocato di furbizia
Anche in quel caso la furbizia riguardava quanto spazio avrebbe potuto a cui acquisire la sfera occidentale verso Oriente
Questo senso c'è una somiglianza sia pure limitata tra alcuni argomenti che vengono dibattuti oggi questi argomenti
Stato esaurito
Avete sentito che dovrei neanche il professor guida ci ha confessato in apertura di essere Louis traduttore perché io non ho parlato della traduzione perché questo libro a leggerlo
Sembra scritto immune italiano tanto difficile come ha detto il traduttore è stato tanta difficoltà Channel tradurre un testo del genere ma i risultati alla grande facilità di letture
Veste i concetti espressi ed ad Aubry che non sono semplici come se fosse stato cucito su misura e pensato
In italiano c'ho passato sopra l'ultimo week-end a leggerlo in questa è stata l'impressione poi lo prima detto ma guarda che non è stato scritto in italiano
C'è stato un traduttore quindi chapeau alla traduzione accanto al professor guida un altro dei massimi e Sperti italiani dei paesi centro europei
Stefano bottoni che è collegato tra noi e che ha fatto per diversi anni la spola in Transilvania passando dall'Ungheria alla Romania dall'Ungheria di cui per parte di madre originario alla Romania dove ha fatto il suo dottorato con la stessa dimestichezza con cui oggi fa Bologna Firenze con professori appenninico perché bolognese ma insegna storia a Firenze alla vorrei chiedere subito al professor Bottoni con cui ieri sera ho avuto una lunga interessantissima conversazione
Telefonica e l'Ungheria è un po'il convitato di pietra
Di questo libero
Perché in parte proprio per la Transilvania dove c'è un milione di ungheresi che si sono ritrovati romeni che tuttora hanno la doppia cittadinanza dopo il Trattato di Trianon
Che dei custodi due terzi il territorio dell'Ungheria facendola passare da diciotto a sette
Milioni poiché l'Europa l'Unione europea ha ricomposto
Oggi l'Ungheria a questa minoranza si deve anche dove lo ricorda costantemente nel suo libro il fatto che la Romania sia entrata in ritardo nella Unione europea e in quelle che dopo richiama le istituzioni interconnesse fra tutto il blocco delle istituzioni di matrice occidentale dalla NATO al pena ricordata Unione europea al Consiglio
D'Europa
La domanda un po'paradossale
E queste l'impressione che noi abbiamo oggi e bottoni ha appena scritto un bel libro su ore venne ma di più non posso dire perché stiamo promuovendo quello di dover e quindi se nascerà una sovrapposizione concorrenziale
Ma è un libro e e l'impressione che abbiamo oggi
è che all'indomani dell'ottantanove l'Ungheria ebbe addirittura l'abbraccio dell'Europa sembrare di casa mentre erano guardinghi ci fu sospetto nei confronti della Romania oggi è il contrario oggi accade esattamente il contrario
La Romania appare molto più salda
E incastonata nell'Occidente all'Ungheria tutti quanti guardiamo con sospetto è così c'è stato questo rovesciamento ovviamente la sto ponendo in chiave molto giornalistica anche per vivacizzare ma è così professor Bottoni
La Romania estremo uno solo Sallustri un milione al mese nell'Occidente all'Ungheria
Tutti quanti guardiamo con sospetto ecco non c'è stato questo rovesciamento ovviamente la sto ponendo in chiave molto giornalistica anche per vivacizzare ma è una serra
Questa era la sovrapposizione concorrenziale anche lì
Ecco professor Bottoni dovremmo essere collegati bene ore una sera
Potete sentirmi bene molto bene
Buonasera innanzitutto P. ringrazio per avermi invitato i mi scuso per non essere da non poter essere fisicamente fisicamente presente poi ci tenevo molto partecipare alla alla discussione di un libro che che avevo già discusso quasi un anno fa in occasione di un altro
Webbe l'arma che ho almeno in parte riletto molto volentieri per questo incontro è un libro che ritengo molto importante non voglio evitare
La sua domanda ma vorrei prima parlare per tra quattro minuti di questo libro vorrei lo darmene rinvenute sostanza
Le chiedo scusa professor Bottoni può accendere la sua telecamera la sua telecamera la può accendere io io ho provato ad accenderla però zoom vi dice Joschka non starci un figlio piccolo poste Stoppini
Per cui c'è forse un problema a monte da parte dell'oste io non posso anche se tento di accenderla o mi mi interviene subito questo stop e allora proseguiamo così tanto la cerchiamo dalla regia la sentiamo molto bene a quello che conta mi dispiace mi dispiace molto
A dicevo o rileggendolo oggi leggendo questo questo corposo volume
Emerge ancora di più non soltanto il la grande ricerca d'archivio su fonti primarie e su fonti secondarie sulla migliore letteratura romene internazionale che l'autore
Ha svolto sul ruolo della Romania nella guerra fredda e oltre ma si legge veramente questo posso testimoniarlo da da docente universitario
Si legge veramente si può far leggere agli studenti come uno dei compiti uno dei libri più completi
Di cui abbiamo e che che abbiamo a disposizione
In italiano nel mercato italiano
Sulle vicende dell'Europa centrorientale di sicurezza di conflitti etnici o di alleanze militari dalla guerra fredda praticamente al giorno d'oggi questo libro molto importante perché non parla soltanto di Romania
Parla di Russia parla dei Balcani parla di tutta la parla dei paesi di dice grave parla di tutta quella regione che fino a Mila Ercole centottantanove barra novantuno fece parte
In modo organico meno organico della sfera di influenza sovietica e poi transito quel transitata o in alcuni casi sta ancora
In qualche modo transitando quindi libro veramente importante un è un libro che va a colmare un vuoto storiografico e va colmata un vuoto di conoscenze
Per venire all'Ungheria l'Ungheria certe uno dei convitati uno dei convitati di pietra e in un certo senso le vicende successive alla prima guerra mondiale degli ultimi cent'anni quindi dal Trattato di Trianon la seconda guerra mondiale
Le dispute territoriali e sui diritti umani delle minoranze degli ultimi decenni hanno codificato un rapporto conflittuale tra questi due Paesi è molto difficile immaginare una situazione in cui diciamo Romania Ungheria possono avere un rapporto completamente armonico si parla molto negli anni novanta un po'sproposito di un tentativo di Michiko riconciliazione franco tedesco come modello
Per quello per esempio tra l'Ungheria e la Romania ecco scordiamo c'ero nel senso che non non è questo il contesto io credo che negli ultimi trent'anni date le premesse che erano veramente molto scadenti alla fine degli anni ottanta
Un conflitto quasi militare o si può e è sicuramente un conflitto di servizi di informazione
Di servizi di intelligenza civili e militari a livello di propaganda internazionale un conflitto enorme all'interno dei due Paesi che facevano parte entrambi del Patto di Varsavia questi erano le promesse del rapporto tra Ungheria e Romania
Un un flusso di rifugiati consistente decine di migliaia di rifugiati nell'ottantotto ottantanove dalla Romania
All'Ungheria e poi in Occidente quindi una fuga praticamente dalla dalla Romania quindi queste erano le le premesse si è arrivati a due Paesi entrambi membri dell'Unione europea e della NATO
Sarebbero entrante entrambi membri dello spazio Schengen se l'Europa occidentale che avrebbe dovuto accogliere romani Schengen il primo gennaio due mila undici non si fosse praticamente scordata della Romania e quindi una cosa particolare io non riesco ancora letteralmente a capire che cosa può prevenire diciamo la Romania per diventare membro dello spazio Schengen sono stati fatti investimenti che io sappia miliardari in Euro per adeguare
I confini la protezione dei confini
Esterni
Romeni la Romania aspettato per anni poi ha capito che l'Unione europea non aveva alcuna intenzione
Di allargare la zona Schengen è praticamente le autostrade ormai ci sono io due autostrade minimo
A tra l'Ungheria e la Romania che attraversano il confine sei ai confini sono stati messi i classici gabbiotti per le guardie di frontiera
Perché quei confini dice anche norme rimangono però ecco questi due Paesi che hanno avuto nel corso del Novecento più volte interessi geopolitici e alleanze diverse anzi
Opposte sono stati sempre in campi opposti e anche quando erano formalmente alleati di Hitler oppure distali
O dei suoi successori non andavano mai d'accordo devo dire a livello macro non hanno mai avuto rapporti così se non amichevoli tamo
Formalmente cordiali come negli ultimi decenni questo va sottolineato e va anche sottolineata un'altra cosa che in altre zone d'Europa
Un conflitto o conflitti simili a quello sulla Transilvania per la Transilvania il che vuol dire non soltanto il possesso fisico della Transilvania c'è la questione della sovranità territoriale ma è anche tu qualcosa diciamo legato soft power chi conta in Transilvania chi fa investimenti in Transilvania
Chi è in grado di come dire di esercitare veramente la sua influenza su questo pasto territori multietnico
In altri contesti questi conflitti sono sfociati in azioni militari ecco tra l'Ungheria e Romania anche nei momenti più terribili durante la seconda guerra mondiale intorno all'ottantanove episodi
Massicci di pulizia etnica non si sono verificati e tutto sommato questo è un è un piccolo successe non voglio essere cinico su questo sottovalutare i morti che ci sono stati da entrambe le parti in diversi episodi
Però la Transilvania conteneva
Per le dinamiche dei conflitti etnici un potenziale ben maggiore
E da parte di entrambi i governi in vari momenti e anche da parte delle popolazioni locali quindi sul campo
Si è verificato più volte il fatto che quando si arrivava un punto apparentemente di non ritorno poi ci si fermava e si tornava indietro perché si capiva che in gioco c'era troppo e non valeva la pena come dire distruggersi a vicenda
E tagliare tutti i ponti quindi diciamo è un rapporto molto un po'paradossale un po'schizofrenico ma tutto sommato basato soprattutto negli ultimi di decenni sull'idea di una condivisione del rischio
Entrambi questi Paesi stanno dentro alleanze politiche militari economiche stanno dentro un sistema incardinato sull'Occidente e tutto stimato da questo dall'appartenenza a questo sistema hanno ricavato molti benefici e lo sanno benissimo anche quando preferirebbero
Non ammetterlo una cosa che mi mi affascina molto del libro e chiudo su questo poi sarei molto curiosa di sapere che cosa cosa ne pensa l'autore
è questa o io ho studiato un po'anche gli anni dalla Romania diciamo la politica estera da Romania negli anni settanta e ottanta mi ha sempre affascinato
La posizione di relativo privilegio e di grande successo in Occidente del regime di Ceausescu che non era semplicemente mimato
Delitto occidentali dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna tedeschi occidentali gli italiani tantissimo
Erano assolutamente affascinanti dal modello romeno credevano veramente che la Romania di Ceausescu potesse rappresentare un modello alternativo a quello di Mosca o eventualmente a Pechino e rappresentasse un modello di sviluppo di modernizzazione di nazionalizzazione
Di successo e Ceausescu accampato
Di rendita
E non male anzi molto bene garante rami anzi per decenni fino all'inizio degli anni ottanta quello di cui continua non capacitarmi dopo oppure avere letto parecchi venire
Parecchie cose in proposito
E l'incapacità di questo sistema che in modo così intelligente furbo aveva costruito per decenni il suo avvicinamento all'Occidente mi sei dovranno o lo lo racconta in modo molto preciso e molto molto dettagliato dalla fine degli anni Cinquanta inizia a Miss anni sessanta fino al grande successo diciamo del Sessantotto rifiuto di invadere Praga la visita di Nixon
A Bucarest eccetera i questi grandi momenti come fa a non capire alla fine degli anni settanta e l'inizio anni Ottanta definitivamente che il clima è cambiato
Che le stesse pratiche le stesse mentre Bugie le stesse se come dire
Giustificazioni date con successo fino alla metà degli anni Settanta qualche anno dopo non funzionano più
Non c'è più nessuno disposto a crederci non c'è più quel clima quel consenso pronta per donarti tutto bisognerebbe cambiare passo bisognerebbe adattarsi alle nuove circostanze
Il regime in realtà si suicida tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni Ottanta sul piano internazionale proprio quando non riesce non vuole e non riesce a cambiare passo non capisce l'importanza del tema dei diritti umani non capisce
Beh i cambiamenti interni alle logiche della guerra fredda e si riduce paradosso dei paradossi alla metà degli anni ottanta a chiedere aiuto sul piano economico la stessa Unione Sovietica che aveva deliberato
Per decenni dopo che gli occidentali cominciano a tagliare i ponti sul piano economico e quindi il e uno dei documenti più interessanti sicuramente
Che l'autore riporta nell'appendice è la nota del del governo romeno al governo degli Stati Uniti ventisette febbraio mille novecentottantotto dopo che il il a gli Stati Uniti avevano sospeso decidere deciso di sospendere la clausola di nazione più favorita e a quel punto il governo romeno rivendica orgogliosamente la sua scelta fallimentare dicendo benissimo ne siamo felicissimi realtà di non avere più nessuno nessun rapporto con voi ne siamo fieri della nostra indipendenza ecco quello è un atto come dire di morte nel senso che quello è il momento in cui per esempio gli Stati Uniti
Tagliano definitivamente i ponti e abbandonano Cioce scosso destino il che non vuol dire che ci sia la grande cospirazione di cui in Romania a volte si continua a parlare della come dire cono da Malta dagli alta Malta e allora Malta nel dicembre mille novecentottantanove su questa nave dove
Dove Corbaccio offre Bush padre si incontrano si decidono i destini della Romania rara
Apparecchi Romagna non si sia assolutamente parlato avevano altro cui pensare nel dicembre mille novecentottantanove ma sicuramente
Dopo l'abbandono da parte degli Stati Uniti la comunità occidentale decide che della Romania non ha bisogno ecco da qui i governi romeni postcomunisti Apa a partire dalla prima presidente Iliescu
Devono ripartire dal mille novecentonovanta è veramente una perdita di capitale veramente un momento di sfiducia tremendo che si legge benissimo
Qualche anno fa mi mi capitò di leggere
Le memorie di un importante ex ministro degli Esteri romeno Adrian Nastase purtroppo non pubblicate in italiano un diario molto bello un diario di diplomatico dei primi anni novanta quando era ministro degli Esteri e racconta benissimo la stanza che era una persona molto intelligente la frustrazione a ogni santo incontro internazionale in cui i governi romeni governanti romeni potevano raccontare quello che volevano
Non venivano mai sistematicamente creduti mentre invece gli ungheresi polacchi cecoslovacchi allora c'era era ancora cecoslovacca secondo anche avevano questo credito questo capitale di fiducia che avevano costruito su una transizione sicuramente più morbida più di successo più accomodante
Dal comunismo al capitalismo o detto questo però il libro ricostruisce anche molto bene e senza alcuna come dire piaggeria o senza alcun autocompiacimento per il risultato ottenuto dalla Romania a questo processo che ha portato in una quindicina d'anni poi la Romania a meritarsi l'ingresso nel nella NATO nell'Unione Europea
Ed è un processo difficile proprio per le condizioni di partenza che erano molto difficile che difficile che erano state diciamo se tante dagli errori compiuti dal regime di dicevo Cesco
Io vi ringrazio dell'attenzione ringrazio ancora l'autore per avere scritto un libro così importante
Grazie professor Bottoni io le avevo chiesto dell'Ungheria lei ha ulteriormente allargato il Raggio ha detto guardate questo libero non parla soltanto del Romania nemmeno dell'Ungheria
Ma dell'intera Europa orientale e del Russia Russia voi sapete che nelle presentazioni di libri almeno io faccio così il moderatore sente i relatori cercando di estrarre da ciascuno in una conversazione qualche giorno prima
O alla vigilia cercando di estrarre quello che può essere più accattivante
Per e il pubblico e qualche volta anche provocatorio cosa resa molto facile da Giuseppe ripaga Geppi ritta per quelli della mia generazione che siede al mio fianco e che ha mantenuto mi fa piacere ad alto livello culturale il profilo del guastatore
Quelli della mia generazione non possono dimenticare un gesto profetico dell'estate del mille novecentottanta quando da segretario
Del partito radicale al ricevimento al Quirinale dovere ospite il presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter
Luis si presentò con un uno per cento di Pinto in rosso sulla fronte e nonostante avesse acquistato un bell'abito
Perché i radicali vestivano casa sua nonostante avesse acquistato da Socrate
Penso che non sia pubblicità perché credo che il negozio non ci sia nemmeno più un bell'abito ovviamente i corazzieri e non e lo fecero entra era un gesto profetico se le nazioni del mondo avessero destinato l'un per cento del PIL
Al sud del mondo oggi avremmo meno disuguaglianza forse anche meno flussi migratori disperati gesto profetico ieri sera perché vi dicevo che ha mantenuto quest'approccio perché è stato lui stesso apporre i germi
A suggerirmi la domanda è provocatoria dandomi questo discorso di latini Putin al Valda il forum dell'autunno del due mila ventuno quindi molto molto recentemente dove Putin provoca dicendo in fondo tra noi polacchi per paradossale che possa sembrare
Ci sono più affinità
Tra noi romeni ci sono più affinità che non tra un balcanica è un teutonico tra un danubiano e un renano
Riesumando quella idea romena
Di cui dopo le parole ricorrentemente nel libero di una Unione Europea dell'Est che la diplomazia rumena allora inascoltata
Propose nel novantuno mentre stava cadendo l'Unione Sovietica propose mentre si stava mediando la bandiera rossa propose questa idea di una unione dei sei sette Stati del centro Europa accomunati e dal da culture
Oggi idea che Putin e fa sua ovviamente sotto l'ombrello russo all'ombra dell'orso russo e qualificandola come polo come polo conservatore
E aggiungendo che in un'epoca di cambiamento in cui sta cambiando la geofisica il clima
E in cui sta cambiando l'antropologia l'uomo l'idea dell'uomo
L'idea dell'uomo di russi è europei dell'Est è molto più omogenea che non rispetto all'idea dell'uomo che hanno invece al di là del terreno o al di qua delle Alpi sentiamo Giuseppe Ricca
Vorrei subito
Indicare e il fatto che
L'allargamento anche nello spazio analizzare
Mi hai suscita grande compreso anche trovare che gli spunti su cui fissare una riflessione sul testo stesso
Io ho parlato con Miai attraverso una conversazione per Agenzia Radicale indubbio e abbiamo in quell'occasione messo
In luce due aspetti che a mio avviso inquadravano perfettamente
Il carattere con cui l'autore approccia a questo lavoro documentale che è un lavoro profonda ricerca storica
Ma anche il patrimonio di materiali diplomatici molto spesso non morti in questo caso moltissimi non moti che forniscono il riforniscono ulteriore elemento di riflessione
Andrò per spezzoni e aggiungo che il discorso segnalata adesso da Piero schiamazzi allarga anche il perimetro della vicenda rumena rispetto al contesto dei paesi centro europei
Per Paesi centro per intendo quelli che poi si sono ritrovati indisse grande e che hanno costituito una ulteriore forma di ridotta consapevolezza da parte dell'Europa e lo dico da convinto federalista venendo dalla scuola di spinelli di Pannella
Il fatto che non abbia compreso quanto fosse importante raccogliere quella domanda politica che la domanda di libertà ma contemporaneamente era anche un qualcosa che si era spontaneamente dopo settant'anni di egemonia comunista espressa in chiave filoccidentale abbiamo qui poi avvertito come la Romania vuoi per la figura di Ceausescu
Anche per il suo velleitarismo in fondo se ci pensate bene
Lo ribadiva anche ignare nella nostra conversazione
La Romania resta il blocco che almeno nel Partito comunista o meno meno dialettica di quanto mi sia stata anche in altri Paesi come l'Ungheria la Cecoslovacchia dove di moti popolari sono espressi questo perché
Chi era una sorta di meccanismo che
Riprometteva di mantenere intatto il rapporto ma contemporaneamente gestiva a livello interno con una durezza che in qualche misura anche un po'essiccato le fonti della dialettica interna rumeno per cui anche il quadro
Il processo formativo di una classe dirigente è stato più più complesso ma quello che va segnalato in modo molto preciso e che libro suscita non soltanto per il valore documentale già più volte segnalato
Elementi necessari per capire cosa sta accadendo anche in questo in questo momento
Lei dice io chiudo il mio lavoro di documentazione storica e diplomatica nel novantatré
Però ci consegna alcuni elementi che meritano di essere che meritano di essere segnalati e che a mio avviso riguardano proprio gli aspetti gli aspetti importanti del del contesto che ci troviamo a vivere in questo momento
Io ero faceva riferimento a un l'intervento importante completamente estraneo alla comprensione
E la diciamo quadro informativo italiano molto spesso
Piuttosto
A scritti con molto
Volto scheletrico nel racconto delle politiche estere non vorrei adesso aprire il varco a una rappresentazione provocatorio come Rondi
Il segnale che accolgo con piacere
Ne abbiamo i nostri corrispondenti su un meccanismo fondamentale della televisione che ormai egemoni in seconda tracollo dei giornali con i il web che alimentato ma sono i giornali che emettono una linea su quelle sono le televisioni che danno il quadro informativo d'altronde siamo stati tutti chiusi in casa in questi due anni e siamo stati partecipi di quel grande
Miscelatore che è la televisione per cui quaranta cinquanta persone ci hanno raccontato quello che accadeva nel mondo erano sobri quaranta cinquanta gli altri cinquanta milioni per abitanti
Quasi non esisteva ma loro ci hanno certa abbiamo avuto la stagione di virologi Nuto la stagione dei criminologi ma ho avuto molte Pace Emma
La scheletrici tra è uno dei caratteri fondamentali degli aspetti etici hanno visto combattere una battaglia storica per rompere
Uno dei
Aspetti occidentali che aveva delle caratteristiche particolari eravamo paese di frontiera eravamo paese di frontiera Eramo il maggior partito comunista in Occidente
Per cui si è formata quello che io definisco la Società delle conseguenze che arricchirmi comportamentali
E dinamiche professionali molto spesso
Mirate ad un'azione che aveva nell'abbattimento delle di ontologie professionali presupposto fondamentale per mantenere lo status quo e il controllo del quadro sociale certo ogni tanto quando la situazione traballava veniva iniettata con ancora adesso
Il quadro emergenziale per cui impauriti ci accorpavano dentro un certo disegno ma il contesto a cui facciamo riferimento con la nostra
Diciamo interpretazione dell'assenza dello Stato di diritto
Ma non è questo l'oggetto che ci interessa quello che invece ci interessa e cercare di capire perché io afferma con molta convinzione che lavoro di mi ha il è un lavoro
Morde sugli piani che sono propri dell'Autore quello diciamo dell'accademico quello dello storico quello del diplomatico per cui nuove su una dinamica nella quale
L'oggettività resta intatta ma si avverte una passione molto chiare e precise una passione molto chiare precisa per cui quando io gli ho posto la domanda sul perché
La vicenda della base antimilitarista
Americana in Romania veniva associato in un momento in cui c'è ancora una certa difficoltà
Viene immediatamente perché mi ha mi ha detto era un problema di sicurezza ma anche un problema di democrazia in Romania Pulsano una domanda democratica forse circoscritta a a poche realtà
Accademica poche però era una realtà che l'ha vista in sintonia con tutto il resto dei paesi che quando dato vita di Segrate che era una vocazione occidentale e quindi di conseguenza una situazione che
Ha visto nel momento in cui l'Europa allargato lo spettro l'Europa sempre noi in verità con i piccoli strumenti di cui disponevamo tentammo una penetrazione in quelle realtà siamo stati in tutti i Paesi
E l'Europa dell'est nel tentativo di dare punto di accoglienza quella domanda politica per trasformarla in una soggettività idonea intervenire nei rapporti nei singoli Paesi nell'euro
Di fatto
Abbiamo constatato che questo meccanismo che riforniva gli individui gli strumenti di analisi critica in grado di poter essere
Soggetti consapevoli partecipi del senso di acquisire i diritti e anche i doveri
Andato è andato frantumando sì in ambito It molto limitate ma il concetto che per concludere voglio rilevare e che la fine della guerra fredda
Ha significato la fine di un ordine mondiale d'altronde tutti sappiamo che la prima guerra mondiale avviene quando crolla però su un valido quindi finisce un ordine mondiale bello o brutto che si
Crolla il e di qui poi le conseguenze sono Seconda guerra mondiale
Crolla il Muro di Berlino prova l'impero sovietico abbiamo oramai la frantumazione dell'ordine mondiale e la difficoltà a riguadagnare una chiave di lettura e c'è anche una tentazione in questo senso
Si potrebbe dire in via provocatore per allargare il perimetro la provocazione
E qualcuno è tentato all'idea che si venga a formalizzare nano Moro per la fretta per la guerra fredda che è fatta di parole che è fatta di ma che consenta di ogni riorganizzare in chiave restaura attiva un meccanismo che invece
Non è non è di fatto facilmente proponibili ma qui emerge e concludo il discorso per cui
Perché la Romania accetta e qual è il la risposta
Lo storico accademico diplomatico Mihály civetta
E è una domanda di sicurezza anche rispetto all'Iran anche rispetto a quello che poteva essere un rischio soggettivo di di difficoltà
Cosa cosa comporta questo questo tipo di situazione che vi è una totale disattenzione alla comprensione il discorso a cui faceva riferimento Piero schiamazzi quello di
Putin è un discorso che ne abbiamo ripreso ritradotto in Italia hanno riportato ed è una reprimenda contro il liberalismo progressista
Io che mi sento un liberale senza aggettivi ho guardato una certa diffidenza ogni tanto sentiamo quelli che al tempo in cui li facevamo le battaglie per i diritti civili
Eravamo additati come coloro che suscitavano che cosa suscitavano battaglie sopra strutturali mentre invece la base materiale era quell'economicistica
E quindi questo era il modello marxista che veniva a fissarsi bene quegli stessi che oggi sono i portatori delle iper battaglie se leggete questo discorso di Putin è una parte sostanziale forma di critica certo guidato da chi
Ma quel Dunning da qualche altro intellettuale che D'Alema c.t. antiliberale spinge a un'azione contro il presunto liberalismo progressista
Ma che presuppone il tentativo di ridisegnare un anno nuovo velleitario potrebbe essere anche velleitario vicenda russa e quella che hai sul piano economico
Ma è un qualcosa che è completamente estranea avranno al nostro dibattito la comprensione di questa realtà e anche della stessa Europa la quale
Si barcamena come può ma Cornovaglia discutere con Putin e il presidente ucraino
Non si sa a che titolo visto che c'è l'Europa in quanto tale indica diciamo è una roba che non fa mai mancare la sua sottolineatura di essere totalmente assente come parte offesa nel complesso degli avvenimenti mondiali
In questo ambito
I contributi che ci vengono forniti
Va Miai sullo specifico meno molto importante in particolare sono quelli a elementi aggiuntivi che riguardano la diplomazia
E sono di fatto rappresentativi di un contesto particolare la mania aveva un capo comunista che poteva essere velleitario che pensava di costruire una propria definizione di autonomia ma che al suo interno manteneva aspetti odiosi di aggressione sui dati popolari tante lo stesso Occidente che sembrava boccheggiare quello deve ammazzare perché diventa un elemento di equivoco però contraddizione e poi abbiamo il problema per cui Romania c'è stata anche un'azione cruenta dell'uscita dal e nessuno ne parlano Mania ha patito un motivo per tutti gli altri Paesi che hanno vissuto
E dentro le more di questi elementi che si capiscono ingredienti umani e si contribuisce a dare forma a quella civiltà democratica che molto spesso
Assente e alla quale
In modo accanito in chiave anti liberale si proietta punti quando dice bisogna responsi dei valori liberali bisogna ricostruire i valori della famiglia della tradizione della patria e cerca di ricomporre ne parlavamo ieri con Piero il comporre non valgono Unione Sovietica ma una via egemonia in quelle realtà che in parte si sentono anche un po'traditi
E che hanno quindi una sorta di crisi di identità
Che è una crisi che in qualche misura
Una forma di rappresentazione nella più generale crisi dell'euro una generale crisi dell'Europa che si sposa sono quasi crisi dell'Europa stessa ma dell'intero Occidente che non sembra rendersene conto di quanto sia grave il tradimento di propri principi e sono il faro fondamentale
Attenuare
I conflitti che nascono tra individui possono prendere forma in termini di civiltà democratica e non solo di carattere guerrafondaio
E questo come nel quadro un quadro che mi spinge anche a dire che quanti lo decidono possono trovare la traduzione di questo intervento di Putin sua agenzia radicale e credo che la traduzione sia estremamente utile ed è una grande funzione integrativa del lavoro del nostro ambasciatore al quale chiederei addirittura uno sforzo aggiuntivo di partire dal novantatré per arrivare ai tempi nostri con una base documentazione storica e anche con materiale diplomatici
E possono essere da lui rapporti concludere inviai e l'unico storico rumeno che ci raccontano romani abbia avuto molti lavori Italianieuropei sulla Romania
Io non credo che esistano altri lavori del racconto storico della Romania fatto da un romeno perché sa di Mihai dapprima grande grande occasione per avere una chiave di lettura sia interna ma anche nutrita di sentimenti di passioni liberali ai quali ci sentiamo particolarmente affezionato
Grazie Giuseppe Ripa
Vedete che questo libro sebbene si Selmi nell'assunto a trent'anni fa ci porta invece velocemente vivacemente al presente
E soprattutto con i prossimi e ultimi due relatori
Aspenia
Direttore di Aspenia on line Roberto Menotti nell'introduzione
Mica il Dobre dice che
è aperto il dibattito tra ortodossie revisionisti sulle cause della guerra fredda
Gli ortodossi che le attribuiscono alla esigenza prima sovietica e successivamente russa di sicurezza
I revisionisti che invece l'attribuiscono all'espansionismo americano diciamo pure all'imperialismo americano e della NATO sembrano cose di ieri e invece sono cose di oggi domenica sera domenica sera
In un talk show
Ad alto indice di ascolto perché era la mezz'ora che precedeva il collegamento col Papa l'intervista di Fazio un commentatore molto noto ma non particolarmente esperto in quel momento con quattro cinque milioni già di persone collegate poi sono arrivate otto ma non particolarmente alla pace ma non particolarmente esperto d Europa dell'Est e ha detto senza altro spiegate agli italiani che la colpa
è della NATO e degli americani che all'epoca non hanno mantenuto le promesse fatte a Gorbaciov se quindi questo mantra oggi si sta
E diffondendo
La domanda quindi che io faccio è quanto Shelley affinità
Tra le vicende di ieri riguardavano che hanno riguardato la Romania e quelle di oggi che riguardano concernono la Ucraina
Grazie grazie mille buona sera a tutti intanto grazie per l'opportunità tanto perché fa molto piacere di mi ha fatto molto piacere di vedere di che Dobre
Dopo qualche anno coi perché più avuto la fortuna circa un anno fa di pubblicare con Rubbettino e quindi da un paio d'anni ho avuto
Di di conoscere insomma collaborare direttamente con questo con queste editore
Per raccogliere intanto la la domanda effettivamente sì ho notato anch'io tra l'altro con la trasmissione
Quindi
E ha colpito anche me quelle quell'episodio ce ne sono stati altri negli ultimi era Michele Serra così tanto per non fare nomi come dice lo stato di insolvenza ce ne sono stati vari altri ad esempio sul fatto che per entrare a far parte della dell'unione europea sia necessario essere membri della NATO
Ripetuto tre volte credo nelle ultime due settimane varie cosa che non è scritta a parte naturalmente che non sta né in cielo né in terra
Ma che ovviamente rientra in una narrativa in un modo di vedere le cose può anche avere un senso politico questa affermazione come
Mai dire ma non ha nessun senso giuridico ovviamente rispetta nessuna delle due organizzazione di cui parliamo
Per provare a rispondere a domande che ovviamente è una domanda enorme direi che certamente riflettendo in questi ultimi giorni lo farà certamente Lucio Caracciolo soprattutto sulle vicende in atto quindi il problema russo che torna in pieno e che quindi ci costringe di no a parlare dell'allargamento della NATO di come è andata del perché dei modi in cui magari si sarebbe potuto fare diversamente o meno che sono tutti temi che che intreccia che svengono intrecciati nella narrazione
Di di Dobre soprattutto nelle
Momento nella fase della ricostituzione di un qualche ordine di sicurezza dopo crollo dell'Unione Sovietica prima del Muro potevano né sovietica
Ne viene in mente questa osservazione come sei negli ultimi mesi stessimo vedendo da parte della Russia e di alcuni osservatori che conoscono abbastanza bene la Russia purtroppo
Una visione per cui la Russia merita una sorta di monopolio della storia della rivendicazione storica e dei vari tradimenti che la storia ci infligge
In realtà
Farei sapere gli amici russi che la storia ce l'hanno tutti
E tutti hanno le ferite della storia alle spalle qualunque Stato nazione ce la qualunque confine ce lo racconta
Qualunque piccola comunità locale può raccontare un pezzo di storia tragica drammatica e difficile
E che lascia appunto dei segni molto profondi questa mi sembra importante dirlo perché il libro è pieno di questi riferimenti ci sono vari momenti particolari in cui la storia può andare in una direzione o in un'altra ma lascia comunque dei segni anche quello che non è accaduto e poteva cadere lascia dei ricordi ripeto spesso anche delle diciamo delle ferite
Mi sembra ecco che non sia il caso di lasciare alla come dire alla campana russa che ha tutta la sua legittimità ovviamente però il monopolio di di quello che è accaduto e anche ripeto dei tradimenti presuntivo o reali insomma comunque percepiti mettiamola mettiamola in questo senso
Più in generale ecco poi torno su alcuni aspetti ma più in generale ci sono alcuni aspetti libro che mi hanno molto colpito intanto perché come dire mi hanno costretto a ritornare su quei momenti chiave
Che avevo studiato a suo tempo l'ho sempre fatto a cavallo fra la storia diplomatica i ladri e delle relazioni internazionali a proposito appunto del carattere misto del libro è già stato ricordato per il mio personale Beckham insomma
Ad esempio un punto che è fortemente studiato dalla politologi via e che ha una fortissima impronta storica però e l'importanza della creatività cioè di alcuni momenti particolari in cui un paese un governo ha diritto a un individuo
Riesce ad avere un ruolo sproporzionato rispetto magari alle forze strutturali della storia per così dire l'esempio più semplice che si potrebbe ricordare forse voi Gorbaciov ma naturalmente vale in parte anche per la Romania come come appunto viene viene ben spiegato in questo libro
Cioè in certi momenti farsi venire un'idea nuova può davvero cambiare il corso degli eventi
Può sembrare un po'banale dirlo ma siccome ovviamente soprattutto i politologi tendono a guardare alle grandi forze strutturali alle grandi spinte
Come se fosse un grande fiume che spinge in una direzione da cui è molto difficile uscire perché è difficile effettivamente soprattutto nuotare controcorrente
Ma già uscire dal corso centrale complicato però ecco a volte ci sono queste queste grandi eccezioni che possono effettivamente fare la differenza ci sono vari passaggi del libro in cui si vede che almeno questi tentativi sono stati fatti
Fra l'altro in questo c'è una sorta una certa assonanza a mio parere fra alcuni aspetti dell'esperienza romena e alcuni aspetti dell'esperienza italiana
Infondate l'Italia a suo modo ha cercato di fare delle operazioni piuttosto innovativa originali e anche in qualche modo prendendosi dei rischi durante la guerra fredda
L'ha fatto sia verso Unione Sovietica diciamo una sorta di sua Ostpolitik sia verso il Mediterraneo con successi insuccessi con molti limiti ma sono tutte tematiche che oggi tornano con grande attualità e quindi come dire ho rivisto anche nel nel racconto della della vicenda romena alcune alcuni tentativi di di porsi rispetto a un ordine molto rigido che hanno riguardato anche un paese come l'Italia cercando di nuovo di travalicare i limiti strutturali per così dire provando a forzare il sistema nei limiti del possibile
Questa era una prima riflessione generale un secondo aspetto che mi ha molto colpito è la grande importanza che da mille Dobre a mio parere in maniera molto molto corretta al processo di Helsinki
Che non giustamente chiama processo di Helsinki perché quello che conta non è tanto l'Atto di Helsinki ma è la dinamica che si è messa in moto
Questo è un punto che mi ha sempre affascinato e la cui lezione principale mi viene da da una persona di nuovo cioè l'ambasciatore oggi però Ferraris Lucio Caracciolo ricorda benissimo e che molti credo di noi hanno conosciuto piuttosto bene
Che è stato davvero un maestro mentre per me insomma e Luigi che fu uno dei protagonisti fra l'altro dette l'Atto di Helsinki e dell'operazione diplomatica di quegli anni come diplomatico
Amava sempre dire in quel caso ci facemmo venire un'idea
Ci venne un'idea cioè cercammo di forzare in qualche modo la parte sovietica ad accettare
Anche una formulazione degli accordi che avrebbe aperto una piccola porta forse in effetti poi l'ha aperta
Mi ha colpito il fatto che che nel libro si si nota in un paio di frasi molto secche a un certo momento se non erro si dice espressamente il processo dieci che a un certo momento mette in grande difficoltà la Romania
Perché è come se la Romania non trovasse più lo spazio e si trova quasi controcorrente improvvisamente proprio per il successo almeno parziale del processo di Helsinki la cosa che trovo molto interessante da ricordare e che non ha messo in difficoltà solo la Romania ha messo in difficoltà né sovietica
L'Unione Sovietica forse se n'è accorta tardi non si è accorta che quello spiraglio aperto soprattutto sulla questione dei diritti umani ovviamente diciamo così del di fatto di una forma d'interferenza seppure molto indiretta molto negata anche negli affari interni di altri Paesi ma vista nell'ottica liberale occidentale non nell'ottica ovviamente
Del Patto di Varsavia poteva essere utilizzata come un grimaldello cosa che ovviamente per esempio i polacchi cercarono di fare c'è da un certo momento in poi poi come sappiamo con con successo
Un terzo punto
Il ecco che che mi porta in parte la domanda iniziale che rapporto ci può essere fra questa storia e oggi è quello che abbiamo davanti ci sono presento tre punti che ho trovato molto molto interessanti nel libro il primo e che sia una citazione fra l'altro di dello storico svizzero che ha Steiger l'Unione Sovietica come l'ultimo impero coloniale
è un termine molto come dire sintetico che però oggi secondo me è abbastanza rivelatore
Perché che sia vero non storicamente questo è secondario ma rimane il fatto che in molti dei Paesi che sono appartenuti al Patto di Varsavia percepita così non solo Unione Sovietica attenzione ma la Russia
La Russia
è un problema diverso perché l'Unione Sovietica una sua storia che comincia e finisce alla Russia una storia che ce lo ricorda ogni se ogni piè sospinto Vladimir Putin continua ma se vuole continuare si deve caricare di quel fardello lì
Mio fratello apertamente imperiale che russo specificamente oltre che in una in una certa fase storica sovietico e questo è un problema e naturalmente soprattutto per chi l'ha subita quella come dire
Presenza chiamiamola imperiale forse in modo un po'improprio
Secondo aspetto che collega ieri e oggi ma era molto diretta i vari tentativi che racconta molto bene mi guardò Bre di mettere in piedi dei gruppi subregionali
Ne ha parlato moltissimo in questi anni per esempio Limes lo ha fatto moltissimo molto molto giustamente perché sono un po'sottovalutati nel nell'osservare le vicende internazionali
E invece spesso sono il primo modo in cui un Paese cerca di ritagliarsi uno spazio di Nola fatta anche in Italia
Adesso non soltanto lei qui in i le triplette
Il motore dell'Europa eccetera ma anche delle delle questioni molto più specifiche che possono però nel tempo dare spazio diplomatico spazio di manovra
A un Paese non solo Visegrád ovviamente ma l'iniziativa Centro Europea la l'Alpe Adria sono e anche i tentativi poi falliti e naturalmente anche quelli che non si sono realizzati sono però modo importante
Per trovarsi uno spazio anche al di fuori delle grandi organizzazioni più istituzionalizzate dove magari in quel momento non c'è spazio
O uno non si è ancora pienamente
Membri o comunque si sia membri problematici per così dire per un motivo o per l'altro
Chiudo su con due brevi osservazioni diciamo più generali
Un aspetto che ho notato Kink da qui in questi giorni stavo ripensando comunque di nuovo collegando la nostra storia soprattutto quella dei primi anni due mila o meglio a cavallo fra novantacinque i primi anni due mila
è l'importanza decisiva è spesso dimenticata che ha avuto per la NATO
Per la NATO
Al momento forse non non tanto per il rapporto con la Russia in modo diretto ma soprattutto per la nostra percezione dell'alleanza transatlantica la vicenda jugoslava
è un po'sottovalutato nel senso che sentivo molto spesso di nuovo anche da parte di molti giornalisti raccontare la storia delle degli allargamenti della NATO e ma gli allargamenti della NATO arrivano tutti sostanzialmente dopo meglio quelli importanti per la Russia Riva dopo il novantanove dal novantanove in poi
Cioè in coincidenza con il Kosovo sostanzialmente sono quegli anni e in quella temperie culturale e politica che noi sostanzialmente a un certo momento arriviamo alla parte operativa del vero allargamento quello che colpisce per così dire la Russia ma da un certo momento in poi l'allargamento non va tanto verso destra verso sud
Gli ultimi allargamenti sono di fatto allagamenti meridionali
Il che è interessante perché come dire sistemata la questione Baltica non abbiamo guardato al nord meno curato a sud
Esattamente ci stava la Russia si però attenzione perché gli allargamenti ci hanno portato non come dire con lo studia contatto direttamente con la Russia
Se non nel Baltico
è importante ma che se vogliamo su sulla grande carta geografica dell'Europa è un caso abbastanza specifico
Certo è vero poi di fatto il contatto diretto non è necessario perché tu venga percepito come una presenza ingombrante se non c'è dubbio
Però ecco l'importanza della Jugoslavia dell'esperienza che la NATO ha fatto nel nell'ex Jugoslavia insomma in tutti con tutte le inefficienze e le gli errori di valutazione
Eccetera a mio parere sottovalutata in particolare perché il tipo di di minaccia di problema di sfida che si è dovuto affrontare nell'ex-Jugoslavia e totalmente diverso ago della guerra fredda e ha trasformato la NATO in un'alleanza molto più agile se vogliamo molto più confusa
Anche sulla sua stessa identità e non sempre efficace assolutamente ma molto più agile disposta ad adattarsi e di questo secondo me la Russia di Putin non si è ancora fatta una ragione per così dire e questo ha creato delle conseguenze anche sul modo in cui si è proceduto con gli allargamenti più recenti
E chiudo un'ultima osservazione brevissima
L'Europa l'Europa assente di cui ha parlato Giuseppe IPA
Personalmente sono sempre stato per quel che vale cioè nulla molto molto critico sulla politica cosiddetta politica se insicurezza dell'Unione Europea che trovo una grande finzione Payne per un motivo molto semplice perché di fatto quasi nessuno dei Paesi dell'Unione Europea rispetta quello che c'è scritto nei trattati attenzione nei trattati in cui si prevede che sì la politica estera comune non deve andare non deve essere come dire contrastato da quelle nazionali
Precipito tosto
Come dire banale direi che non viene sostanzialmente mai rispettato davvero quindi a monte c'è un problema prima ancora di arrivare alle istituzioni la leadership che comanda le catene di comando
Comitati e capacità militari molto più a monte c'è un problema di fondo peso d'accordissimo su questo e lo si vede anche sulla vicenda ucraina ovviamente non potrebbe essere altrimenti l'unica piccola lancia che spezza LA
Sulla dice né particolare di questi giorni di del caso ma con e in questo senso
Noi siamo molto critici giustamente come osservatori dire in generale quando ad esempio i veri responsabili delle cosiddette istituzioni europee
Penso in passato per non fare nomi ha Borrell o la stessa con Dellai e anzi
Si muovono parlo di quelli in carica ma vale anche per i predecessori si muovono in maniera devo dire abbastanza poco
I cachet per esempio rispetta la Russia ci sono stati vari episodi piuttosto imbarazzanti mettiamo la così e quindi in quel caso il commento più naturale da fare che ci viene di fare de non è chiaro chi rappresentino e comunque non si sanno muovere per cui meglio che non lo facciano in realtà in quel caso mandato ce l'avevano quindi problema che si muovevano a nostro nome mandato ce l'avevano eccome il punto che si sono mossi male e quindi è una critica diciamo di efficacia né critica sui risultati di performances però a volte succede e giustamente facciamo diciamo così la critica opposta
Che quella che forse parte faceva Giuseppe Ripa cioè ma matrona nome di chi sta andando perché in effetti lui è un leader nazionale anche se c'è il semestre ma semestre vale quel che vale
E è vero però è anche vero che tutto sommato innanzitutto in questo caso particolare mi sia molto coordinato con gli altri
A onor del vero ha chiamato ha sentito ha visto ha parlato con by the con i tedeschi con noi e quindi ha fatto il possibile per non fare un'iniziativa chiamarla così alla francese
Perché ce ne sono state molte in passato tutto il Mediterraneo
Piuttosto balzane questa secondo me in fondo un'eccezione abbastanza positiva se vogliamo quindi vedere il lato positivo il bicchiere mezzo pieno in questo caso particolare poi sull'efficacia
Tutto resta tutto da
Mi fermo grazie ancora complimenti autore
Grazie
Grazie a Roberto Menotti anche per avermi riportato a un episodio aneddoti Gamble ematico della mia vita quando chiesi al cardinale Casaroli ma perché avete firmato Helsinki
Stanno perseguitando stanno massacrando le chiese dell'Est e lui mi rispose
Vede dotto schiamazzi trattati
Non sono mai pezzi di carta
Sono grimaldelli le parole sono fessure
Sono strette
E lei ha visto cosa è successo dopo tenete presente che quando firmarono il Trattato di Helsinki dall'altra parte del muro c'era un cardinale a Cracovia e che era fieramente contrario
E che sarebbe tre anni dopo diventato papà ma che poi ha avuto la saggezza di chiamare quel cardinale a fare il suo Segretario di Stato rendendosi conto del corso della storia ieri mattina
Teatro delle forze di polizia e
Versato
Un i presenti ufficiale autorevole delle nostre
Ha chiesto Lucio Gatti somme che poi d'Europa Francesco gli ha risposto
Troppa non esiste
Peggiorando e
Roberto meno antica
Anni fa quando si firma il libro di dove si arresta il libero risolvere disse teste l'Europa era la più bella del reame la fidanzata che tutti vogliono oggi è la moglie di cui molti a est
Sono stanchi oggi chiedo a Lucio Caracciolo oltre alle cose che ci vorrà dire a conclusione come ultimo intervento
La Romania si può sentire più o meno sicure rispetto doppia ammette con grande pragmatismo noi classe dirigente diplomazia scrive è uno dei passaggi più belli del libro
è vero che siamo sembrati altalenanti nel novanta volevamo che il patto di Varsavia rimanesse nel novantuno abbiamo proposto l'Unione centroeuropea centro dell'ora pare orientale
Nel novantadue abbiamo detto no buttiamo tutte e due le prime nozioni le prime due rare la terza entriamo nella NATO
E il nostro obiettivo in realtà era coerente
La sicurezza del nostro Paese oggi si posso sentire più o meno sicuri
Grazie Piero grazie dell'invito
Le risposte che loro mania sicuramente rispetto
Portanza sia immediata sicurezza non so ma diciamo che possiamo annoverarla fra cui gli Stati della NATO ed è la regione in generale che dal punto di vista l'alleato principale insomma del gli Stati Uniti d'America vale la pena difendere negli altri paesi forse non vale proprio la pena di fare
Però prima vorrei dire quanto io abbia apprezzato libro ordini freddo copre ovviamente anche la cura la prefazione e la mozione ovviamente di di Francesco innanzitutto perché più che colmare il vuoto spero che sia l'inizio anche di una nostra produzione editoriale comunicativa leggermente meno banale di quella che normalmente
Anche perché stiamo parlando di Casanova
Roma esaurito ormai da quasi ottocento anni riferisco al fatto che la seconda nazionalità che abita la penisola dopo quelle italiane quella romena
Sua prefazione come questo Paese vi
Rione
Un altro per conoscere meglio casa nostra
O meglio anche dal
Questo libro
Però comunque sulla squadra nel contesto ecco offre
Rare nelle
Solo ad alcune spero possa essere colmato e nel
Ristampati questo libro
Manca diciamo almeno una carta della Romania
Che non tutti gli italiani l'altra
Conoscono che cosa fosse anche sol Progetto di Grande Romania e così via quindi quando si parla di queste cose se si potesse anche vedere da un punto di vista geografico di che cosa si parò sarebbe un ottimo aiuto alla comprensione
Della vicenda
C'è una battuta di molotov che nel quarantacinque dice che
Romania l'Italia di Mosca nel senso che era il momento in cui gli alleati
Finivano di far finta di volersi bene e quindi dovevano cominciare a spartirsi la parte di mondo stappa strappata al Terzo Reich ai suoi alleati tra cui appunto la Romania
Parallelo sta nel fatto che così come l'Unione Sovietica aveva rinunciato ad avere una sua presenza militare
Italia in omaggio a agli accordi fra alleati così anche degli alleati
Occidentali e qui un ruolo importante lo ha giocato l'Inghilterra
Hanno preferito non rompere troppo le scatole ai sovietici in Romania così che quando il signor vicini Ski che non era famoso per i modi gentili
Sbattei la porta del casa del Rey Michele il sei marzo mille novecentoquarantacinque per comunicargli che doveva formare un governo comunista più appendici insomma il destino della Romania era segnato
Un aspetto che merita anche di essere sottolineato di questo libro
Quella che potremmo chiamare la corsa al centro dei paesi dell'Est dopo l'ottantanove o anche un po'prima
Per tutti i Paesi che apparteneva al Patto di Varsavia o comunque la sfera di influenza sovietica e che noi chiamavamo speech attivamente Europa dell'est non potevano e non possono ancora in gran parte sentirsi bollato con questo termine geografico
Considerato chissà perché spregiativo ma forse lo si può capire e improvvisamente si sentono tutti i centri europei
Così anche la Romania cerca di autodichia Neil sì come paese dell'Europa centrale vicino ai Balcani si vince
E questa sua declinazione
Meridionale orientale un aspetto interessante anche del suo destino geopolitico proprio il rapporto alla Polonia e invece per il suo essere storicamente intermedia tra lo spazio germanico lo spazio russo ha evidentemente avuto nella storia una qualche maggiore visibilità e poi naturalmente di vicende delle guerre mondiali in particolare della seconda facevo riferimento all'ingresso in guerra dell'Inghilterra per la Polonia
Nel mille novecentotrentanove a segnato una differenza tra chiamiamole nord est
Del dell'Europa e invece la parte più relativamente meridionale perché poi la Romania non è quei sei sufficientemente esteso per non essere classificato solamente così
Oltre alla vita com'è noto al suo interno una storia è una presenza tuttora di stampo germanico piuttosto rilevante
Un altro aspetto quindi non l'aspetto della della corsa al centro non è vero cicatrici solamente simbolici ma anche molto pratici cioè fondamentalmente i paesi più vicini alla Germania e parlo anche dei pesi ex jugoslavi quindi la Slovenia relativamente anche la Croazia si consideravano
Entrare nell'alleanza
Partono fossero gli altri
Questo c'era una competizione anche all'interno di questi Paesi
Questo metteva l'Europa del suo testo in una condizione inferiorità che ancora oggi per esempio è vissuta da una parte delle
Che exit
Ma tornando alla Romania ci si domandava prima
Mai un paese che aveva cercato
Di smarcarsi dalla presa di Mosca nel periodo della guerra fredda
Al momento buono cioè quando veramente si capisce che l'Unione Sovietica sta per crollare non viene in qualche modo aiutato e non aiuta se stesso essere in l'avanguardia eventualmente di un ingresso di quei Paesi
Già dominati dall'Unione Sovietica nella sfera di influenza occidentale come molti romeni desideravano ma non tutti libro ce lo spiega molto bene
Beh se vogliamo è anche qui si può fare un parallelo con la Jugoslavia
Lo dell'Italia
Se la Romania probabilmente aveva già speso tutte le sue carte
Carte appunto
Via
In quella fase della guerra fredda in cui è importante cioè la Romania in quel momento si poteva profila proprio grazie alla politica di ciò si scoop come un Paese che poteva giocare su diversi tavoli
La metafora andreottiana dei due forni mi parrebbe pertinente anche in questo caso
E ricordo come la Romania è stato ricordato anche qui con documenti fosse apprezzate vezzeggiata anche in America in maniera piuttosto speciale finché svolgeva questa funzione
Punto vero è che credo la decisione di Gorbaciov sa di sbarazzarsi
La vostra del Patto di Varsavia
è stata decisiva perché a quel punto non c'era più scelte
E lui lo comunicò agli americani con un certo anticipo gli disse io devo salvare l'Unione Sovietica quindi ho bisogno di liberarmi di questi Paesi che sono permesso lamento una zavorra un costo sotto ogni profilo e nessun profitto
Piuttosto discutibile visto la fine che ha fatto l'Unione Sovietica ma comunque effetti tutti quei signori sapeva no cominciare da phone card passando per gli altri promosso bene che il loro tempo era
Abbastanza di di confusione
La vicenda della fine del regime di Ceausescu in Romania si ancora probabilmente tutto da indagare non c'è dubbio con qualche zampino sovietico in quella in quella vicenda c'è stato ritualmente uno zampone
Voglio dire che nel momento in cui l'impero perdente l'impero sovietico cerca di salvarsi appunto gettando via tutto quello che gli sembra inutile e pericoloso e per chi viene gettato fuori poi le le vie non sono non restano molte
Dicevo e concludo sull'importanza della Romania
Romani era stata concepita da direi anche
Dall'Ottocento dalle potenze che vedevano nella Russia una minaccia come un'avanguardia contro il panslavismo e contro l'Impero russo
Oggi di panslavismo non è rimasta granché di traccia ma certamente degli sì quindi Romania percepita innanzitutto dagli Stati Uniti e poi in genere dalle potenze occidentali
Come una possibile spina nel fianco della Russia in una zona particolarmente critica è quella del Mar Nero in particolare in prossimità della frontiera Ucraina e prima ancora della Transnistria cioè di quella fascia di territorio
Di fatto
Governato indirettamente un po'dalle mafie un po'dell'esercito russo la quattordicesima armata che gli stette diciamo alla tentazione dello smantellamento
Potete gli effetti nel novantadue e che
Una
Una diciamo una ferita permanente a ridosso dell'Ucraina da una parte ma anche del mondo del mondo divennero meno quindi Romania più Moldova dall'altra
Un aspetto è evidente di questa importanza della Romania sta nelle così detto primari un ma cioè in questo progetto di matrice polacca
Ma di diciamo forte sostegno americano poi chi l'abbia inventato tra Washington e Varsavia non lo so ma insomma diciamo chiaramente un progetto che ha fra l'altro le idee del maresciallo Pilsudski sull'Inter Mario Mele che richiama a sua volta ancora di più
E l'idea della Confederazione polacco-lituana cioè sostanzialmente della Grande Polonia che andasse Dada possibilmente ancora oggi dal dal Baltico al nero
E diciamo peccato che diciamo sul nero non ci sia la Polonia ma ci sia la Romania
E quindi dal punto di vista di questo spazio intermedio che gli americani l'alleanza atlantica per quel che vale tendono a considerare come uno una struttura da una parte difensiva rispetto ad eventuali espansioni dello Stato russo e dall'altra di pressione verso la Russia i due Paesi decisivi sono la Polonia e la Romania
Alloni a nel Baltico e la Romania nel Nilo poi si che sarebbe anche la corazza nell'Adriatico ma abbracci mi pare un caso abbastanza peculiare e comunque relativamente meno importante
Quindi la Romania oggi effettivamente un'avanguardia degli Stati Uniti nel Area prossima la Russia in particolare nel Mar Nero che l'importanza della Romania moltiplicata dalle crisi in Ucraina
Quindi credo che basti vedere appunto interesse ma anche la dislocazione
Delle forze della NATO e degli Stati Uniti in particolare relativamente minori
Il Sona intermedia fra Germania e Russia per capire quanto importante sia oggi l'aria del Mar Nero in particolare ma in generale il confine
Tra l'Ucraina i gli altri paesi che non hanno mai fatto parte del dell'unione soglie
Quindi la Romania un attore da guardare con grandissima attenzione
Un attore che ha un peso molto importante nel crisi attuale tra Russia e America
E un attore che se non altro per la sua estensione posizione geografica e per la sua demografia e assolutamente inavvicinabile nell'area che occupa che là si definisca tra le meridionale non ha molta importanza in mare comunque strategica intermedia fra l'Occidente e la Russia
Grazie
Lucio grazie in quei milioni e di romeni tra virgolette italiani che hai citato
Io li ho conosciuti
Due figli dell'ambasciatore ed Aubry che adesso a Bucarest e si apprestano a diventare classe dirigente e questa è una liaison con l'Italia è un vantaggio per l'Italia in quella proiezione in quella proiezione che per noi è vitale continua ad essere di cane nei Balcani ruolo di ponte che la Romania è riuscita svolge rete dei due imperi e che libero ci racconta io debbo come testimonianza personale a questo punto prima di introdurre Dobre dire che la Romania alla svolto anche nei rapporti un ruolo di ponte tra il vaticano e il mondo ortodosso non è esagerato dire
Che nel quinquennio di ambasciatore
Di Mikhail d'ombre
La rappresentanza rumena in Vaticano era diventata più importanti adesso lo metto in difficoltà di quella presso il Quirinale il ruolo a cui assurte che ha svolto l'ambasciata
Presso la Santa Sede con Mikhail Dobre con questo giovane ambasciatore che si trova a gestire due presidenti assolutamente opposti e l'intellettuale del centrodestra contrastanti Enescu
Liberale
Il capo di una costruzione molto ampia poi il ritorno di Tiesco il secondo il casco
E dopo li ha saputo mantenere sapete quanto siano complessi complicati gli equilibri a Bucarest politici le coalizioni ampie Dobri ha saputo mantenere sì
Alla guida dell'ambasciata e fare lui la politica col Vaticano il premio è stato che quando la Santa Sede ha dovuto fare una serie di manifestazioni nel mondo
Scelse per l'Est europeo
Un ponte tra dell'Ovest
Eccolo qua Bucarest
Con una grande manifestazione con tanti cardinali venuti a Roma il patriarca più fischiare il due settembre
Del due mila quattro e questo è stato il premio al lavoro di Dobre e cardinali venuti a Roma il presidente Iliescu al Teatro Nazionale di Bucarest e con l'intero governo romene la diretta sulla prima rete sul canale nazionale
Televisivo della Romania significare l'importanza che la Romania attribuiva al Vaticano come porta verso l'Unione Europea
Come porta per entrare in Europa e nella NATO stanti i buoni uffici di Giovanni Paolo secondo all'epoca molto legato agli Stati Uniti siamo all'epoca del primo Bush la prima delle due presidenze di Bush junior
Siamo nel due mila due due mila tre il loro entreranno nel due mila quattro nella NATO nel due mila sette nell'Unione europea in che cosa era ricambiato il Vaticano perché era interessato alla Romania perché la Romania e l'unico Paese ortodosso ma latino
L'unico Paese lo stemma latina quindi reciprocamente la porta girevole la porta che funziona nelle due direzioni
Verso l'Oriente questo a testimonianza un vaticanista non potevano rimarcarlo del lavoro diplomatico di Mikhail Dobre al quale la parola e non è
Non è più cara
Papa Francesco
Nel sarà che sarà che gli ricorda tanto il Sudamerica forse fatecelo dire ma papa Francesco è andato nel mese di maggio del due mila diciannove due volte nei Balcani in un mese
Prima
A Skopje
E a Sofia
E poi i venti giorni dopo è andato Bucarest e in Transilvania
Dove ha incontrato in Transilvania e ovviamente andato come privato cittadino il presidente ungherese Janos shader
è andato alla messa del Papa in Transilvania
E c'era naturalmente anche il plauso io annessa questo anche a significare oggi l'attuale presidente romene un tedesco e l'utente un sassone è un sassone è un sa sono scienza ed esca un sassone
Del resto il primo ritiro il primo re di Romania dedico Lucio Caracciolo ama dire che i fiumi carsici della storia di emergono primo re di Romania nel mille ottocentosettantotto Carlo di atteso l'errante desco
Quindi va la storia ritorna la storia si riproporrà eccetera usi Ioannis che è un sasso nell'luterana significare quanto quanto percorse quanta strada nel riconoscimento dei diritti delle minoranze
Abbia fatto la Romagna tanto da portarmi un espressione acuto scenica il palazzo presidenziale mica il dovere
Grazie
Grazie grazie al dottor schiamazzi per
Per questa introduzione
Vorrei grazie ancora per l'intero operato come come moderatore di questo dibattito a me adesso
Se è un po'il compito ingrato di
Di finire
Il nostro dibattito
Voi non lo vedete ma ha scritto un altro libro da punti quindi Faggiano introduzione sì ma dovevo ottobre convergere
Il quadro è completo con tutti i punti di vista
Molto ricchi di di contenuto che sono stati espressi
Oggi qui in questa generosa sana del Centro studi americani
Ma
Ci sono state delle domande le domande vorrei rispondere a queste domande pian piano non con molte parole
Prima di tutto credo che vorrei spiegare un po'il metodo
Perché il libro voluminoso come è stato già detto
Con le
Parlare della storia della Romania
Io sono cittadino romeno
Lo storico Romeo sono diplomati corone
Ma
Quando parli della storia del tuo paese
E vorrei vorresti spiegare questa storia ad ambiente straniero vedi comprendere che la tua storia deve essere ben capita
Sì rende
E per questo che
Ho parlato della storia dei romeni
Definendo ancora il quadro internazionale ho tentato di inserire lo specifico romeno
Spiegando il quadro internazionale per questo che all'inizio del libro
C'è un capitolo che parla sul
Contenuto della guerra fredda anche da un punto di vista teorico voi ha parlato della Romania dopo la seconda guerra mondiale fino alla caduta del regime comunista
Poi ha parlato dei mutamenti grandi che sono intervenuti con la caduta del muro di Berlino con la sparizione del mondo comunista con sfilacciamento ogni sbilanciamento del sistema internazionale chi era riportare fino a quel momento
Si è iniziato un processo di trasformazione che non è ancora finito
E si vede sullo schermo del televisore
Sui programmi
Tv
Radio
Sulle aziende delle grande personalità
Che i mutamenti sono ancora in corso
Poi dopo che ho parlato di queste quadro generale ho parlato della Romania
Con dei sensi
Con le cose chi interviene fanno dopo ottantanove
Ho e con le tendenze
Ci sono delle differenze
Fra le due parti quando ho parlato sulla Romania
Perché come storico
Innanzitutto devi parlare della De Rita
Ma come parlare della verità
Sempre basandoci sui documenti
Non non si può fare altro
Per il periodo fra quarantacinque l'ottantanove ci sono i documenti
Accessibili
Il periodo post ottantanove
I documenti ferì si trovano ancora negli archivi diplomatici e politici e sono chiusi al pubblico
Ma siccome sono diplomatico di carriera i processi li conosco
E ho tentato di scrivere
Con un tono neutrale
Spero che ho fatto bene
Il libro parla di questo
è stato detto qua di continuare questo discorso dopo novantatré perché ho detto chiaramente nel libro che finisco all'ottantatré
Perché il libro si chiama la Romania la fine della guerra fredda l'ho pensato che la fine della guerra fredda per la Romania il momento clandestini esce della logica della guerra fredda e si entra in una nuova logica per il popolo romeno quando si fanno le opzioni strategiche nel senso che la Romania nel novantatré ha detto per la prima volta con la voce dei detentori del potere che vuole entrare nella NATO e nell'Unione Europea era una scelta strategica
Si definiva un certo tipo di
Creare
Una posizione internazionale per lo Stato romeno fondata sull'adesione alle giurie più importanti istituzioni internazionali era lì Recchia e per questo ho detto devo finire qua
E poi si vede che
Nel futuro poteri così fare un altro vedremo ma adesso parliamo di questo
Ma ho detto i mutamenti sono lì
E sono molti Massimo coro molte domande e ho ricevuto delle domande durante gli interventi che sono stati pronunciati qua anche su internet
Da parte del professor Bottoni c'era la domanda
Bene
La diplomazia di Cioce scoop
E stata di successo negli anni settanta e ottanta sì ho scritto bene con gradi successivi nei rapporti con l'Occidente
Poi è diventata incapaci di vedere chi i tempi si cambiano che gli obiettivi cambiano che il mondo diventa diverso
Credo che ha spiegato un po'nel libro vorrei farlo più chiaro adesso
Ci sono stati dei cambiamenti
Quando il leader romeni quelli del Partito Comunista hanno capito alla fine degli anni cinquanta che l'unica modalità
Di mantenere se al potere senza pesi ricambiati e mutati dall'origine di Mosca dal dalle dal Grande fratello dell'ex sovietica
Grazie uno spazio nazionale
Ma era solo l'inizio
Ed era l'inizio del nazionalismo unisco
E loro hanno tentato
Di
Mantenersi al potere usando praticamente il tema nazionale
E per questo che hanno iniziato dire avvicinarsi agli Stati Uniti
Pur essendo sempre membri del tratto dei falsari
Hanno fatto di tutto
Hanno fatto di tutto
Perché il dialogo di Ceausescu con Nixon
E quell'episodio che si trova anche sulla locandina di questi incontro il dibattito dell'autostop sessantanove è stato dedicato
In su una gran parte sui rapporti fra gli Stati Uniti
Vietnam Cina il sostegno che la Romania potete portare
E stato il punto nel quale la Romania si è inserita nei rapporti di potere che la gli Stati Uniti più grandi paesi del mondo
Era molto interessati
Poi è stato l'altro punto molto originale per la Romania di inserirsi
In un altro punto che era molto importante per gli Stati Uniti mi riferisco a minori
Ma con questo è stato finito
La domanda che ho ricevuto sull'internet
Per quanto riguarda la Romania che dice che
Si parla perché storicamente riportiamo la Romania degli anni ottanta nel serviti quando notoriamente ciò si schiera filo cinese
Si schiera
Fissato dai fenomeno corale
Filtrati da Profumo
Quando fruscio quando Maurer
All'inizio degli anni Sessanta è tornato da da da Pechino avrà fatto una sosta nella parte sud dell'Africa incontrato leadership sovietico ha detto i cinesi ci hanno detto
Abbasserà abbia doveva essere nostra che romena di origine
C'hanno detto loro infatti c'era il punto di vista del regime comunista leadership romeno
Ma lo hanno portato
Perché la prima era già di una porta molto
Nel senso negativo
Come al solito
No Cioce scompare filo cinese
Cioce schiera
Non era stupido chiaro ma non era preparato per il tipo di mestiere che l'ha voluto che lui ha voluto fare
Lui ha utilizzato il rapporto con la Cina
Ha voluto rapporto con gli Stati Uniti per poter assicurare esiti potrebbe mantenere il controllo sul suo paese da questo è risultato un un tipo di di politica molto interessanti molto aperta per quanto riguarda il rapporto con l'Occidente
E molto selvagge nel rapporto con il suo popolo
Che è molto strano
Perché non era una decisione ai principi sui quali si
Le ho quell'Europa occidentale oppure gli Stati Uniti ma Nixon sapeva di tutto
Mi sono ha scritto nessuna
I documenti e il Dipartimento di Stato spesso dicono lo stesso
Cioce escono era filo cinese
Lui voleva solo i rapporti per
Ha continuato a fare per loro comunque infinita questa questo questa storia d amore con gli Stati Uniti alla fine degli anni settanta
Versante l'ultima visita diciamo sceso negli Stati Uniti via caduta nell'aprile
L'unico incontro con Carter
E nell'agosto il capo dei servizi segreti romeni rimasto inizialmente in rotto poi andato negli Stati Uniti e con quello mi riferisco a pace fa io mica faccio pay con questi finita
La storia dei moderati
Poi l'arrivo al potere di
Di carte
Con la spunta l'accenno per quanto riguarda i diritti umani era molto difficile perciò Cesco
Poi quando è venuto un altro presidente repubblicano non ho pensato che potevano tornarci al rapporto con insomma non è stato così e per questo c'era un'altra domanda legata al quel gesto di ricitare di chiarezza sulla clausola sulla nazione più favorita
Non hanno
Niente per quanto riguarda pernacchia
La Romania praticamente isolata la fine degli anni ottanta
In questo contesto praticamente la Romania è iniziato il padre ottantanove
E non vorrei estendere questi
Queste reazioni
Tornando ai al mondo attuale sì nel libro parlato sulle cose c'erano importanti in quel momento
E che hanno dei riflessi oggi
Perché si parla molto della reazione russa si parla molto
Dal fatto che Putin è scontento sul atteggiamento delle potenze occidentali che praticamente sono stati traditi
Ho scritto su questo
Ma nei rapporti internazionali accade che oggi
Non c'è nessun legame e potremmo semplicemente parare di questo non c'è nessun legame sul modo nel quale si è fatta l'unificazione tedesca
E sul presunto tradimento che sentito dei russi
E la situazione di oggi quando una grande potenza
Membro permanente del Consiglio di sicurezza praticamente vuole infrangere le frontiere l'integrità territoriale e l'indipendenza di un Paese paese membro delle Nazioni Unite
Paese riconosciuto da Mosca
Paese
Con la con la Russia dovrebbe rispettare tutti gli accordi internazionali innanzitutto perché si è parlato l'atto finale di il processo Teresita frontiere sono quelle che sono loro sono parte di una storia molto lungo frontiere cambiate nel mondo di oggi
Danni quel contesto che descrive il principe uno del decalogo di
Conte piena rispetto al diritto internazionale con l'accordo
Altrimenti non si può fare
Poi
Va in porto sì in realtà
Uccidono nel
Ecco
Non vorrei chiudere non vorrei nove richiudere il mio intervento senza
Espressioni di esprimere dei ringraziamenti almeno per
Il
Per la casa editrice Terre Bettini editore
Per l'Istituto culturale romeno perché perché loro non lo hanno sostenuto la traduzione
Per centro studi americani perché ha organizzato questo evento questo divario
Per i relatori rinomato per il moderatore e prima di tutto bensì alla fine per la mia famiglia tutti tutta presenta qua in questa grazie a tutti
Grazie dell'accoglienza e della pazienza al prefetto scaverà grazie a tutti voi
Sì sì sì sì sentiamo