Il venerdì porta male: ecco come abbiamo firmato il trattato di pace del 10 febbraio 1947. Intervista a Luigi Ciaurro

Radio radicale siamo in collegamento con la professor Luigi Chamorro costituzionalista per parlare con lui del delle di un anniversario importante che è quello del test trattato di pace del dieci febbraio mille novecentoquarantasette di cui oggi cadono i settantacinque anni allora si tratta di una Mboma molti lo definiscono come una dimostrazione della della nostra debolezza nel nel dopoguerra dopo che ne eravamo usciti non proprio non proprio bene ma almeno c'eravamo in parte in parte riscattati
Ma comunque il trattato di pace che la cui conferenza è già iniziata l'estate precedente
A a Parigi alle quali aveva partecipato il il ministro degli Esteri Sforza del presidente del consiglio De Gasperi l'Italia si presentava come il diciamo mi scuso se chiudevo fu un termine forse improprio per una conferenza di pace ma come il principale imputato quel trattato non chiuse sul se tutte le le questioni aperte dal dalla dal della fine della guerra per il nostro il paese lì sarebbero rimaste tante altre aperte e ci sono alcune ancora alcune parti su cui si discute di questo trattato
Che vengono definite come clausole segrete allora professore quello che io le chiedo è questo
Allora qual è il suo giudizio
Storico anche in punta di diritto di come l'Italia ha affrontato questo difficile capitolo che poi accompagna ha avuto anche una una quota parlamentare perché poi l'Assemblea costituente dovete in qualche modo ratificare questo questo trattate e sappiamo in che termini avvenne quel dibattito quel dibattito parlamentare
Prego in primo luogo un un saluto agli ascoltatori di radio radicale è un ringraziamento al dottor Palazzolo che ancora una volta ci sono lei cita ad importanti riflessioni è stato rammentato oggi del dieci febbraio
Sì quindi a un'importante ricorrenza ancorché dimenticate per il nostro Paese il trattato di pace di Parigi del mille novecentoquarantacinque
Firmato appunto il dieci febbraio
Ovviamente nell'ottica di un giurista di quel trattato sono particolarmente interessanti soprattutto le anomali della sottoscrizione la Sessa ratifica de trattato lo stesso anomalie che definirei un po'all'italiana e vedremo perché prima sia consentita qualche brevissima ricostruzione dico un testo recentemente in modo meritorio un archivio storico diplomatico del Ministero degli Affari Esteri ha messo a disposizione degli studiosi
Una serie di interessanti documenti e la dell'immediato dopoguerra quaranta del mille novecentoquarantacinque
Mille novecentoquarantasette in particolare
è stata pubblicizzata una lettera del nostro rappresentante italiano all'ombra il conte Nicolò Carandini al ministro degli Esteri all'epoca dei Castelli già in data primo agosto mille novecentoquarantacinque
In cui l'ambasciatore sostanzialmente diceva l'allarme rosso perché da fonti confidenziali o sono venuto a conoscenza del fatto innanzitutto per volontà degli alleati
Iniziare proprio dall'Italia
Come ai fini di un trattato di pace solo in un secondo momento i cosiddetti Stati minori Dellas che all'epoca erano ancora Sutu cooperazione sovietica e chissà quanto la Germania che una condizione del della Lazio
E poi vi erano delle posizioni diversificate della Russia in linea di massima preferito per l'Italia una anche punitiva
Invece gli anni del Merisi cani erano d'altra parte Del Tenno lo volevano una parte molto generosa per il nostro Paese
Gli inglesi cambiarono atteggiamento inizialmente aveva una condizione abbastanza dura verso l'Italia
Probabilmente anche per l'affermarsi dei laburisti sostanzialmente aderirono all'impostazione degli americani
Il fatto che ha almeno così ritengono fonti diplomatiche il fatto che l'Italia è il trattato di pace riguardante l'Italia aveva una certa precedenza sotto il profilo cronologia dico non aiutato perché non aiutato non aiutato perché ancora vi era l'irruzione chiamiamola così sai vecchi alleati
Che in chiesa sarebbe sopravvissuto e quindi non si voleva ecco
Come posso dire contraddire troppo l'Unione Sovietica che voleva una parte ma Sanza sanzionatoria verso verso l'Italia tant'è che i diplomatici americani dicevano i nostri guardate dovete diminutivi questo Trattato di pace poiché aiuteremo qualcuno tempo risolveremo ma Ludovic di cui utile
E questo è quello che ci perviene dalle punti dalle fonti diplomatiche
Poi a Tanzi così rapido il professor Ivo il processo di elaborazione del nostro trattato di pace perché l'ultima riunione dell'apposito comitato dei ministri al strani esseri si tenne a New York un anno e mezzo dopo la lettera che ho citato
Di Carandini perché l'ultima riunione del fund sedici novembre
Scusate il sedici dicembre a New York
E anche qui ci sono delle stranezze da ricordare che non sono meramente giuridiche ma che
Anzi
Ora un un rilievo secondo me non secondario anche dal punto della ricostruzione delle relazioni internazionali
Ecco le lingue ufficiali le lingue ufficiali nella nell'elaborazione del trattato che riguardava l'Italia
E il Rizzo francese ovviamente era la lingua internazionale
Dell'epoca l'inglese
Muoveva i primi passi per essere come oggi l'esperanto di fatto il russo e lo si capisce e non la lingua italiana aggiungetevi peggio la prima traduzione ancorché non ufficiale ma ecco ma ufficiose completa del trattato di pace
Riguardava l'Italia che poi sarà ratificata in e consegnata
Ambasciata italiana di Washington solo il sedici gennaio mille novecentoquarantasette quindi non si fece un work in progress nella traduzione in lingua italiana addirittura un mese dopo l'ultima riunione che fu purgato di cerimonie
Fu collegato fu consegnato all'ambasciata italiana a Washington per cui viene il sospetto che aldilà ovviamente
Dei nostri tecnici che conoscevano benissimo l'inglese il francese viene il sospetto che non si volesse fare circolare troppo in Italia il testo in italiano del trattato di pace prima della ratifica no
Un l'opinione pubblica la stampata dottrina e così via
Tant'è che poco dopo addirittura il ventidue gennaio mille novecentoquarantasette il governo francese che ospitava unicamente dalla firma del tre del futuro trattato di pace
Già notificò al Governo italiano l'invito a attivarsi sollecitamente per inviare libere e i potenziali colpevole a firma del del del trattato e arriviamo alla firma del Trattato e qui cominciano le prime problematiche giuridiche
Che esaltano il ruolo tra luci e ombre del Capo provvisorio dello Stato De Nicola
Su colpo è ovviamente torneremo a lungo cioè che cosa succede il a sette febbraio per l'esattezza nel mille novecentoquarantasette il presidente di Nicola proprio al momento della partenza del delegato vini potenziali o per Parigi
Modifica o il testo dei pini punti
Già predisposto con la formula rituale burocratica del ministero degli affari esteri mediante una precisazione non insignificante che adesso ho il piacere i leggere testualmente a tale scopo conferisce all'ambasciatore d'Italia Marchese Antonino Meli Lupi di Soragna PM pieno potere ad ogni necessario autorità
E qui viene il bello con riserva di ratifica da parte dell'Assemblea costituente
E questa è una forma inusuale pone due problemi uno di ordine generale di diritto internazionale era abbastanza infrequente all'epoca l'apposizione di questa riserva adesso
Ha bisogno
Sono chiusi adesso non si fa più
No adesso si fa anzi è addirittura codificata nell'articolo quattordici della Convenzione di Vienna sui trattati del mille novecentosessantanove ma all'epoca era abbastanza inusuale ma soprattutto ed è il secondo elemento con la riserva di rettifica da parte dell'Assemblea costituente e qui era un giurista molto fine De Nicola sostanzialmente tra virgolette stava passando la palla o il cerino all'assemblea costituente
Per quanto riguarda la ratifica nel trattato di pace perché invece diritto vigente qual era la regola allora
Nella febbraio del mille novecentoquarantasette evidentemente non c'era ancora la Costituzione italiana
Evidentemente non c'era più lo Statuto Albertino anche suo ultimo sussunto dicono al vigile possiamo dire
Che era terminato e che quindi avevamo un ordinamento provvisorio ordinamento provvisorio che era retto dal decreto legislativo numero novantotto nel mille novecentoquarantasei
Che ci che questo riguardo ci diceva due cose uno
Che in deroga per questo diceva l'articolo tre i trattati dovevano essere approvati dall'Assemblea costituente
Quindi trattati finivano in Assemblea Costituente a differenza di tante altre cose seconda cose di all'articolo cinque
Fino all'entrata in vigore della nuova Costituzione per quanto possibile restavano firme le attribuzioni
Del capo dello Sato ebbene l'articolo cinque dello Statuto Albertino con una brutta farà con una brutta diciamo espressione diceva il Refah i trattati attribuiva al Capo dello Stato il compito di ratificare i trattati
Quindi sarebbe dovuto essere sì capo provvisorio dello Stato Andrea competenza ratifica il trattato però già nel febbraio del mille novecentoquarantasette De Nicola
Aveva fiutato il problema e aveva fatto scrivere don con riserva di ratifica da parte del capo dello Stato ma con riserva di ratifica da parte dell'Assemblea costituente
Primo elemento di una certa curiosità
Diciamo soprattutto per i giuristi Herediano poi a al dieci febbraio che data odierna per cui ci vediamo qui in questo momento
è famoso l'episodio del marsigliese Soragna che con penna propria e non con quella messa a disposizione nella sala dell'orologio del quegli ossessivi del Ministero degli Affari Esteri un po'come ha fatto si parla e dice il qui il Presidente del Consiglio Conte
Nel durante la cerimonia del giuramento da presidente del Consiglio a su preso una propria penna stilografica Pier firmare la formula del giuramento e Co con questo gesto il che forse aveva quarti significato ha firmato con la penna proprio il trattato di erbacce col famoso episodio del proprio anello nobiliare con la Cina Halakhah che viene messo come sigillo ma non era diciamo non
Un gesto esibizionisti con perché l'Italia non aveva più un emblema dal giugno del mille novecentoquarantasei De Gasperi aveva posto il problema del nuovo emblema della Repubblica fu una vicenda molto faticosa ci vollero due commissioni due concorsi fu una vicenda abbastanza travagliata Martinetti Lancini
Disse va bene approviamo questo disegno che era ogni Paolo baschetto accontentiamoci poi nel tempo ci piacerà ma tutto questo avvenne
Molto molto più in avanti nel tempo quindi in quel momento non c'era un sigillo vere proprio del dello Stato italiano repubblicano e quindi questo è il motivo per cui per cui avvenne questa formula un po'strana di un sigillo azioni e poi inizia il il la complessa procedura parlamentare di adesione usiamo questa espressione
Impropria al trattato allora innanzitutto che cosa succede che il Governo presente disegno di legge alla costituente il disegno di legge numero ventitré questo disegno di legge numero ventitré sostanzialmente ricalcava le formule statutaria perché
Parlo del Progetto di legge il progetto di legge infatti oggi sarebbe considerata in proprio azionista questa edizione all'articolo uno diceva è approvato il trattato di pace
Tale potenze alleate ed associate l'Italia firmato Parigi il dieci febbraio mille novecento quarantasette
Anche il titolo del getto rilegge presentato
Dal governo era approvazione del trattato di pace volessero o una formula dice se andiamo vedendo sono andato accertare appositamente il regio decreto arriva prova precedente tra diciamo quello nella prima guerra mondiale tra l'Italia e l'Austria sottoscritto senza almeno un esattamente usava queste formule l'approvazione dei razza poi succede qualcosa a nove andiamo per ordine la commissione affronta il il progetto di legge che viene approvato fatica il commissione
La commissione ovviamente aveva funzioni referenze se l'Assemblea abbiamo tredici voti favorevoli dieci contrari il voto è contrario
Motivati anche con la necessità rinviare a spendere la Russia eccetera eccetera quindi a stretta maggioranza passa in in quella condizione si tanto quella commissione era composta da trentanove elementi che vuol dire che sedici commissari della Commissione chiamiamolo così per i trattati l'Assemblea costituente non si presenta quindi sul trentanove componenti
Sì tredici votarono a favore dieci contro le sedici non si presenta qualcosa di simile poi avvenne anche in assemblea
E quindi diciamo affatica esce dalla commissione relatore fu Gronchi è o per curiosità relatore di minoranza Nitti
Che Cina dice lunga il nome limiti perché è uno degli esponenti di spicco di quel filone di grandi liberali che si opposero al trattato al Trattato di Parigi andiamo alla alla sedute in Assemblea la seduta in Assemblea
Ci vogliono dieci sedute sarà anche se in tempi ristretti arriviamo all'ultima ecco anche per non fare
Andare troppo Runggaldier però all'azienda del trentuno o luglio mille novecentoquarantasei e qui c'è un primo o l'Assemblea costituente nella nota teso ad una cosa invece con le lenti oggi posso sembrare una modifica incerto significato
Che il colore del Governo viene cambiato
Pink cambiato
Ho purulenta che vuole cambiare il teste
Sono del dell'articolo uno nuovo testo testo presentato dal Governo che cambia parecchio perché questo nuovo testo che poi sarà quello che diventerà legge di ratifica il governo della repubblica
Prada
Astenuti
Dopo che è tuttora divenuto esecutivo a norma dell'articolo novanta allora questa formula non è neutra
Evidentemente ci sarà stato un una facile
Tentare questa ricostruzione nell'Assemblea costituente immonda peso questa modifica che in realtà possiamo dire sarà stata sollecitata dallo stesso De Nicola
Che voleva passare al governo a questo punto il compito di gratificare il trattato di pace perché qui c'è proprio scritto e questo sarà il testo della legge il governo della repubblica è autorizzato ad chi ficcare il trattato di pace
E questo viene approvato dall'assemblea costituente anche qui i numeri sono unisex
Abbiamo sostanzialmente duecento sessantadue voti favorevoli sessantotto voti contrari ottanta astenuti centoquarantasei che non partecipano il voto ora se la matematica non è un'opinione
Essendo i deputati all'Assemblea Costituente cinquecento cinquantasei il sì cioè quelli che hanno votato sì
Hanno rappresentato il quarantasette virgola il dodici per cento
Di totale sotto il profilo nelle logiche parlamentare il numero legale il si devono essere chiude Ino la maggioranza semplice
Tutto regolare sotto però un profilo diciamo storico-politico la maggioranza assoluta dell'Assemblea costituente ardimentosi acque quella a cui il trattato
E arriviamo ovunque
Colorazione arriviamo a grazie
Micale della RAI e diventerà la legge due agosto mille novecentoquarantasette numero ottocentoundici con un titolo cambiato rispetto al progetto di legge originario
Autorizzazione al governo della Repubblica a ratificare il trattato di pace
Questo viene la legge ha la data del due agosto mille novecentoquarantasette quindi data dell'ottimizzazione però viene pubblicata in gazzetta ufficiale con un grave ritardo viene pubblicata in gazzetta ufficiale solo il due settembre mille novecentoquarantasette quindi un mese dopo
Anche qui se non è un elemento neutro
Secondo voi il Governo e il Presidente della Repubblica avevano cominciato
A discutere se non a litigare su il piccolo su cui un fatto ma perché il due settembre fu pubblicata in Gazzetta Ufficiale peccati ci dicono che il giorno prima non a caso forse il Consiglio dei ministri cioè il primo settembre niente
Centoquarantasettesimo mi
E il governo decise di procedere alla ratifica del trattato profili gratificati tratta ed ecco forse dopo questa decisione consiglio dei ministri possiamo ipotizzare che di Nicola furbo fu in parte soddisfatto devo dire che dal verbale di quella riunione del Consiglio dei ministri Bombieri nulla fu abbastanza burocratica
E dopo la relazione del ministro scorsa il tutto avvenne senza discussione e ma i problemi non finirono lì
Perché non finirono lì perché si trattava ora di ratificare il testo qualcuno che andasse a Parigi a depositare gli strumenti della della ratifica
E qui è possibile aveva ricostruzione su cui torneremo di Mario Toscano è una
Diciamo è una memorialistica i vent'anni dopo quando Mario Toscano in uno scritto sulla su Nuova antologia a ha raccontato il caotici giorni tra il quattro RM nel tre date se vere e il sei settembre
Però memorialistica e quindi gli storici ci insegnano che la memorialistica per sempre letta con beneficio d'inventario perché l'interessato cerca di accentuare il suo ruolo vero è che quando il viene pubblicata questo interessante articolo su Nuova antologia di Mario Toscano sulla ratifica del trattato di pace i protagonisti ai meno tutti deceduti cioè De Gasperi Sforza e e lo stesso De Nicola
Però era ancora debbo il segretario generale della Farnesina che accompagnava da Di Nicola
Mario Toscano come l'ambasciatore Franzoni che deceduto nel settantaquattro e devo dire che non si hanno tracce di smentite Rispetto all'acuto di toscano che cosa fino a cui intanto Mario Toscano Mario Toscano parlano di tre giornate molto caotica Palazzo Chigi perché all'epoca
Ministro degli affari esteri italiano stava a Palazzo Chigi perché Nicola non voleva ratificare il trattato
E le potenze alleate avevano detto aveva fatto sapere il via diplomatica attenzione ma vogliamo la ratifica del Capo dello Stato non ci finiamo purtroppo dell'Italia
Con le comune dei suffissi suffissi Kelly giuridiche che poi magari trovano una Pio per impugnare irregolare era tipica del trattato quindici e una pressione da parte delle altre potenze che ratifica dovesse nel capo dello Stato e non si potevano inventare degli anzi Gogol per il motivo che ho corrisposto prima
Quindi
Il ministero degli Esteri fa pubblicare un punto trascrivere un punto da Riccardo Monaco che era il responsabile dell'ufficio trattati del ministero in grande internazionalista ma De Nicola dice non è convinto non perché ne Nicola sosteneva una tesi giuridica
Da par suo nel senso che l'Assemblea costituente approvando quella legge di cui sopra aveva approvato una norma costituzionale speciale in deroga all'articolo sei
Cinque dello Statuto Albertino che continuano ad applicarsi in quanto richiamato dal decreto legislativo numero novantotto cioè l'assemblea con l'Assemblea costituente aveva approvato una norma speciale costituzionale speciale per cui è il governo che deve procedere alla ratifica
Fino al problema degli alleati e allora racconta della riunione decisiva
Che sarebbe avvenuta il quattro settembre a palazzo Giustiniani dove le aziende del capo provvisorio dello Stato ed era un giovedì poi ci divertiremo su questo giorno della settimana aveva preparato Mario Toscano che era un consulente e stimato non consulente un diplomatico stimato presso il Ministero aveva proprio preparato tre polmone una tranquilla in capo al Presidente
Al capo provvisorio dello Stato otto un'altra ultima chance al governo sesso se proprio non si potevano fare è un'altra un po'all'italiana
Che poi vedremo
Mario Toscano racconta di discussioni concitate di De Nicola Crispi diventa rosso dire scaraventa le carte per terra insomma racconta di momenti nei momenti difficili
Alla fine Mario Toscano si assume il merito di essere lui riuscito a convincerli Nicola mentre De Gasperi si limitava dei cenni d'intesa alla fine esce fuori una formula appunto anomala io ho definito un foro all'italiana in cui praticamente firma
Non De Nicola
Una formula di questo genere
Vista la legge del due agosto lo con la quale l'assemblea costituente autorizzata la ratifica del trattato
Quindi copertura collettiva vista la deliberazione del Consiglio dei ministri del primo settembre con la quale il governo decide di procedere alla ratifica dell'ossesso trattato avendo preso visione del sotto soprascritto strumenti tuo in ogni singolo ente sua parte dichiara che con le presenti
Firmati muniti del sigillo eccetera eccetera e ratificato detto Trattato di pace Mario Toscano le sue appunto in questo articolo di memorialistica ritiene che probabilmente è lì per lì loro riuscirono a far digerire a di Nicola
La firma di questa atto sostanzialmente dicendo tu non stai ratificando il trattato
Stai trasmettendo alla ratifica del Trattato ecco
Con a mio giudizio era troppo un giurista troppo raffinato De Nicola per potere cadere in bizantinismi burocratici non burocratiche siamo abituati a visti acquisti bizantinismi ma credo che De Nicola fosse troppo avveduto magari fece finta di credere acquista acquista questa narrazione però Mario Toscano lacune inclusi
Convincemmo De Nicola stesse semplicemente trasmettendo e non firmando l'atto l'atto di ratifica finalmente poi il quindici novembre mille novecentoquarantasette per gli storici alle undici guardi quarantacinque Parigi nella storica sede del ministero degli esseri a quei dossi e l'ambasciatore Paolo Quaroni deposita questi strumenti
Questi strumenti di di ratifica scusi scusi scusate per professore devono indire una cosa lei mi diceva quella cosa del gioco Enti
Kid edicola a pone ragione mi scusi me ne ero dimenticato Pepa succede una cosa divertente giovedì si trova l'accordo e il tempo di preparare le carte e il i diplomatici dicono amministrata ai diplomatici De Gasperi cosa ortaggi allora veniamo domani mattina
E vinicola dice no domani venerdì facciamo sabato mattina quindi questi
Cambiato Martena perché si era superstizioso aveva paura di veder bene di e non voleva e non voleva firmare questa lettera di traslazione della ratifica di venerdì
Sembra strano ma questo scrive Mario Toscano insistete in un giorno Ministero degli esteri aveva fretta circoli paiono firmare il giovedì sera non volle
Venerdì portano al mare siamo arrivati al sabato mattina che era il sei settembre mille novecento quarantasette ha ragione mi ero dimenticato questo particolare di presunta di presunta scaramanzia non finisce qui perché poi abbiamo le le esigenze normative dare esecuzione questo trattato ed è il decreto legislativo capo provvisorio
Pesanti meglio deve appena filtrato dalle Camere sono con una legge del mille novecentocinquantadue numero tre mila cinquantaquattro quindi tante anomalie in queste procedure giuridico-formale dei che normalmente sono routinarie
Per quanto riguarda il trattato di pace che spiegazione possiamo andare al di là
Di questi elementi giuridici c'era evidentemente nel nostro Paese e lei lo ha ricordato bene in precedenti interviste
Uno scontro ben visibile c'erano i titoli Emanuele Orlando il Benedetto Croce con quel bel discorso che lei ha meritoriamente riesumato nella anche nell'audio
Ogni che possesso Luigi Sturzo Leo Valiani insomma che non volevano che si firmasse il trattato di pace per ragioni di dignità nazionale
Poi in un altro filone De Gasperi
In primis Einaudi eppure apparteneva ai grandi liberali Sforza che invece volevano ecco rilanciare
Il Paese quindi pensavano che fosse necessario ratificare anche in bonis il trattato di pace di Parigi possiamo dire che consente anche se il nostro cuore
Evidentemente batti emotivamente dalla parte degli Orlando dei conosce e per quelle belle parole che ci rimandano all'orgoglio nazionale tra forse possiamo dire col senno di poi aveva ha ragione De Gasperi perché poi Italia il quattro aprile mille novecentoquarantanove entra subito nella NATO
Sempre fonti diplomatiche di recente pubblicizzate non ci volevano nella ma nato ecco ci dicono i nostri diplomatici all'inizio non ci volevano
C'è e l'episodio è vero della tardività
Della decisione dell'Italia all'ONU solo il quattordici dicembre mille novecentocinquantacinque ma come il piccolo successo di De Gasperi nella guerra ricco Tolosa guerra di Korea l'Italia non faceva ancora parte dell'ONU ma De Gasperi riuscì a inviare e-mail intuizione l'ospedale numero sessantotto gestito da corpi ausiliari delle forze armate
Dello Stato vale a dire le infermiere volontarie del corpo militare della Croce Rossa tant'è che addirittura il generale Clark quando ci fu la firma dell'armistizio nel cinquantatré
In Vito il maggiore Pennacchi che comandante dell'ospedale militare della Croce Rossa come osservatore nazionale partecipare al allarmi secondi record le spalle alla prima missione italiana all'estero
Quella della guerra di Corea del trentottesimo parallelo
Guardi io tra l'altro sono anche un ufficiale superiore del corpo militare Croce Rossa Italiana e posso dire che sicuramente sì ha ragione lei
Sicuramente sì ma una volta
Andreotti che al sottosegretario che aveva una memoria dice no
Mi disse che loro non erano ma stiamo parlando di cinquanta
Del tutto convinti che d'Italia dato l'articolo undici della Costituzione potesse tranquillamente partecipare a missioni militari all'estero e allora
C'era non so chi ebbe l'intuizione si pensò al corpo militare della Croce Rossa
Perché si tratta dei militari ma che hanno l'emblema di Croce Rossa e quindi anche questo un po'una soluzione all'italiana ecco digerire adesso la nostra presenza ma non è una presenza proprio proprio diciamo armata in senso stretto io quindi adesso se posso Palazzolo
Concludere un po'come fa è come chiedere a conclusione Mieli quando fa i suoi servizi di storia ecco
Tre pezzi da da suggerire per approfondire gli argomenti di cui ci siamo occupati oggi mi dica lei se era se li posso suggerire o meno dunque cerco di può suggerire certo però io le volevo chiedere un'ultima cosa
Ci sono delle clausole segrete allora perché ogni volta che si parla di questo trattato si parla anche di clausole segrete allora esistono o è fantapolitica questa delle clausole segrete Up o
Ma io guardi questo non lo posso sapere evidentemente però anche se ci fossero state sono cadute in prescrizione
Condire capitolo semmai da qualche parte ci fossero state dopo settantacinque anni non hanno avuto perché si sappia efficacia quindi ecco mentre ecco le cause segrete del dei trattati NATO poi a un certo punto sono anime immerso qualcosa si ricorda la vicenda Gladio Serjan & e così via che io sappia non sono mai emersi se
In concreto le cose queste eventualità opporre il segreto ora se mi vuole dire i libri vuole conciliare guardi io ecco volendo volendo un po'in questo modo coloro i quali ovviamente riesce opere monografiche ce ne sono sul un trattato di pace ma io per famiglia spetti ecco cui oggi voce Miglioli battagliare innanzitutto consiglierei un testo di Giuseppe Vedovato
Che si tiene uno storico dei trattati oltre che un politico di area cattolica l'elaborazione del trattato di pace con l'Italia
Rivista di studi politici internazionali mille novecentoquarantasette ottobre quindi è abbastanza caldo secondo testo quello che ho più volte citato Mario Toscano
Ricordi della ratifica del trattato di pace vent'anni dopo con Nuova antologia all'epoca diretta da Spadolini settembre mille novecentosessantasei e poi siccome la pubblicità è l'anima del commercio mi perdoni dottor palazzoni un piccolo
Qui è iscritto più grato di tipo giornalistico
Dimessi sogni Gish auguro trattato di pace del mille novecentoquarantasette una ratifica anomala un po'all'italiana sulla rivista cartacei generalista
Intervento numero uno del due mila diciassette
Senta professore io la la ringrazio anche di questa diciamo biografia e c'ha citato noi tra l'altro abbiamo degli ex dei radioascoltatori molto attenti che sicuramente andranno anche a consultare queste queste queste fonti e questi articoli scientifico io non so come ringraziarla per la sua disponibilità per averci ho spiegato i retroscena giuridici di questa di questa ratifica è avvenuta in un periodo veramente di grande transizione dove non avevamo neanche la Costituzione perché ha diciamo ha aperto un dibattito diciamo che che insomma si protrae fino ai ai nostri ai nostri giorni e di quest'opera di aver chiarito questi aspetti la ringrazio molto ringrazio il professor Luigi ci auguriamo
Grazie a lei è un saluto ancora gli ascoltatori di Radio Radicale