Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale sabato dodici febbraio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta quest'oggi cercheremo di recuperare alcuni temi che abbiamo un po'perso per strada negli ultimi giorni non nel ultime settimane
Innanzitutto quanto sta accadendo in Canard aproposito della pandemia di copie diciannove
Non tanto un solo alcune restrizioni sanitarie mali introduzione dell'obbligo vaccinale per alcune categorie di trasportatori che ha innescato una una protesta inedita che sta facendo molto rumore quella dei camionisti il cosiddetto convoglio della libertà anche se qui forse si abusa un po'della dell'espressione libertà leggeremo leggeremo editoriale dal Washington post molto critico nei confronti di quanto sta accadendo il convoglio della libertà canadese va oltre la protesta legittima
E poi un'opinione molto diversa dal New York Times altro giornale americano la protesta dei camionisti di Ottawa è un teste per la Democrazia ma conclude tra l'altro il New York Times per consentire proteste non violente anche se dirompenti
è uno strumento importante per mantenere la coesione sociale in una società polarizzata altro tema che recupereremo il dibattito interno all'unione europea
Sulla questione migranti perché la presidenza francese del consiglio dell'Unione sta spingendo per andare avanti su due dossier il patto su immigrazione e asilo e la riforma di Schengen
Discorsi molto ambiziosi da parte del presidente francese Manuel mancano che si scontrano però alla alla realtà e ad alcune ipocrisie e lo vedremo
Attraverso un'analisi di fronte al Scobo pubblicata oggi da le monde Schengen e politica migratoria le ambizioni europeo frustrate di Emmanuel macro
La proposta francese di riformare le regole sull'accesso al territorio europeo e di fare evolvere la politica migratoria si scontra rigetto di buona parte degli stati membri a una condivisione del fardello
Dell'accoglienza dei migranti così tra l'altro le mondo ovviamente ci sarebbero altri temi di cui parlare
In parte legato alla questione del convoglio della libertà in Canada
Il tema di cosa sta accadendo all'interno della politica britannica attorno alla figura del Primo Ministro Boris Johnson giovedì c'è stato un discorso di un ex primo ministro conservatore John peggio molto critico nei confronti di Johnson il Guardian ieri pubblicava un editoriale dal titolo l'avvertimento appropriato Dini
John me Ciro
Cominciamo però dalla dalla questione
Convoglio della libertà come è stato chiamato come si auto battezzata questa forma di protesta Ottawa ma che si sta estendendo in altre parti del mondo ieri
Oggi sono annunciati i convogli tra libertà Parigi che poi dovrebbero trasferirsi a Brussel altre manifestazioni simile in Australia e Nuova Zelanda
Il tutto nasce da un obbligo di vaccinazione per i trasportatori transfrontalieri tra Stati Uniti e Canada
Ottawa paralizzata il primo ministro tuttologo costretto a un residenza segreta per proteggersi il giudizio che Dalì tutto ciò il Washington post in un editoriale di ieri è molto netto il convoglio della libertà canadese ma oltre la protesta legittima
E scrive il Washington post alcune centinaia di camionisti canadesi arrabbiati per le rigide restrizioni pandemica del loro Paese
Hanno usato il loro camion e rimorchi per paralizzare il centro dalla capitale Ottawa per minacciare l'industria automobilistica bloccando il traffico in sul tre grandi valichi di frontiera con gli Stati Uniti e per chiedere le dimissioni del primo ministro appena rieletto Justin Trullo
Nella loro ipocrita rivendicazione di un'idea capo capovolta di libertà
Questi camionisti hanno generato imitatori che pianificano convogli per paralizzare città altrove nel mondo compresi gli Stati Uniti con un'onda di sostegno e di finanziamenti da parte dell'estrema destra i camionisti che si fanno chiamare freedom con voi hanno sfruttato la massa brutta dei loro camion per intimidire il governo canadese e infliggere danni economici stimati centinaia di milioni di dollari ogni giorno
Hanno infranto le leggi e la costituzione del Canada e costituiscono una minaccia alla pace e all'ordine anche altrove
Cosa che va be'null'tre l'esercizio della libertà di espressione
Non tutti che amministri i loro sostenitori sono estremisti o fan delle teorie della cospirazione
Ma i mezzi che usano persone per seguire una serie eterogenea di obiettivi sono estremi e minatori
Per quasi due settimane hanno sconvolto la vita di una città di un milione di persone deridendo il passanti che indossavano mascherine
Le Verrier svegliando i residenti con i loro clacson e costringendo i funzionari di sicurezza canadesi a trasferire il turbo e la suo famiglia
Dalla residenza ufficiale in un luogo segreto le proteste canadesi prosegue Washington post non sono una fotocopia della rivolta dello scorso anno al Campidoglio negli Stati Uniti
Rivolta nella quale circa centoquaranta agenti di polizia rimasero feriti inoltre mille assalti e almeno cinque persone erano morte
I canadesi sono notoriamente pacifici le forze dell'ordine hanno adottato un approccio particolarmente cauto non conflittuale
Tuttavia secondo il Washington post c'è lo stesso impulso illegale che aveva ispirato l'insurrezione del sei gennaio
Del dello scorso anno l'evento scatenante delle proteste è stata l'imposizione da parte del governo canadese dell'obbligo di vaccinazione per i camionisti che attraversano il cane da
Partendo dagli Stati Uniti un obbligo già in vigore per altri cittadini canadesi e viaggiatori internazionali che entrano nel Paese nonché per i dipendenti del governo federale i lavoratori delle compagnie aeree e ferroviarie
In realtà spiega ancora il Washington post circa il novanta per cento dei camionisti canadesi vaccinato
E il così detto freedom con voi è stato condannato dalla principale associazione del paese che rappresenta i camionisti in questo contesto le proteste cosa sono una rivolta contro le restrizioni in generale e contro il governo tu due in particolare
Paralizzando una grande capitale sovvertendo l'economia i l'occupazione
E sostenendo il rovesciamento di un governo democraticamente eletto il convoglio oltrepassa il confine della protesta legittima per entrare nell'ambito della delinquenza così il Washington post molto molto netto un'opinione del tutto opposta
L'ha pubblicata questa settimana il New York Times in un editoriale dal titolo
La protesta dei camionisti di vuoto Ottawa è un test per la Democrazia e scrive il quotidiano Liberal
Di New York per gli standard delle proteste di massa in tutto il mondo
Il convoglio cosiddetto convoglio della libertà nel centro di Ottawa potrebbe essere considerato come una semplice seccatura
Il numero di manifestanti circa otto mila al al culmine è modesto non ci sono stati feriti gravi o scontri i camionisti hanno smesso di suonare il clacson dopo un'ingiunzione temporanea di un tribunale contro di loro
E la maggior parte dei canadesi non sostiene dei camionisti né la loro causa eppure ciò che sta accadendo in Canada merita molta attenzione negli Stati Uniti e nel resto del mondo
In un ambiente politico in un clima politico sempre più polarizzato i cambisti canadesi sono diventati una celebrità globale istantanea
Sono arrivate donazioni via piattaforme di calcio funding di destra
Convogli fotocopia sono comparsi perfino in Australia e Nuova Zelanda inevitabilmente un coro di applausi si è levato dal Sud del confine cioè dagli Stati Uniti
A partire dalla dichiarazione di un'altra secondo cui il Freedom con voi sta protestando pacificamente contro le dure politiche di estrema sinistra di Justin True bocche a nono distrutto il Canada con folli regole sul colpi d'il New York Times ricorda che la protesta è stata condannata dall'associazione dei camionisti canadesi i carri i canadesi stessi hanno iniziato a chiedere la fine di queste proteste il capo della polizia di Ottawa ha definito questo convoglio come un tentativo di assedio
Il premier dell'Ontario ha detto che si tratta di un'occupazione il sindaco di Ottawa ha dichiarato lo stato d'emergenza e lunedì produco ha detto con rabbia al Parlamento che le proteste devono finire ma il primo ministro canadese evitato di autorizzare l'uso della forza federale contro i manifestanti
Anche se gli accusati di bloccare la nostra economia la nostra democrazia e la vita quotidiana dei nostri concittadini
Prosegue il New York Times
Non siamo d'accordo con la causa dei manifestanti ma questi manifestanti hanno il diritto di essere rumorosi e perfino di paralizzare il Paese
Le proteste sono una forma di espressione necessaria in una società democratica in particolare per coloro le cui opinioni non contengono un ampio sostegno popolare
I governi hanno la responsabilità di prevenire la violenza dei manifestanti ma devono essere disposti ad accettare un certo grado di disagio da parte di coloro che cercano di farsi ascoltare
La sfida per i politici pubblici per i responsabili pubblici
La stessa che mi Napoli se altre città hanno dovuto affrontare nel due mila e venti durante le proteste dopo l'omicidio di John Freud è mantenere un equilibrio tra salute e sicurezza pubblica
è una società funzionante con il diritto alla libertà di espressione
Intrattenere l'uso della forza per disperdere o contenere le proteste legali è sbagliato
Come aveva affermato Proudhon nel novembre due mila e venti esprimendo il suo sostegno a una protesta durato un anno di agricoltori in India che avevano bloccato le principali autostrade attorno a Nuova Delhi
E il Camarda sarà sempre lì per difendere il diritto alle proteste pacifiche
Il convoglio canadese prosegue ancora il New York Times cattura una frustrazione di fondo in un'ampia fascia dell'opinione pubblica del Paese come il movimento dei ciliegio un in Francia
Che aveva intasato le strade di Parigi di altre città per mesi tra la fine del due mila e diciotto e l'inizio del due mila diciannove i camionisti canadesi sono motivati dalla rabbia per tutta una serie di questioni che non possono essere facilmente risolte attraverso negoziati
Il loro potere sta nella capacità di mobilitarsi attraverso i social media utilizzando le immagini di poche migliaia di persone che bloccano una capitale nazionale mi ostacolano il commercio internazionale per alimentare il sostegno globale una leadership efficaci in questa fase della pandemia significa trovare il modo di affrontare le comprensibili frustrazioni le legittime proteste generate dalla pandemia senza alimentare ulteriori conflitti
Senza compromettere lo Stato di diritto e senza soccombere a richieste irragionevoli ecco questa sì è una vera e propria sfida le tre cose insieme soprattutto di fronte a un a una manifestazione del genere
Abbastanza complicato ma conclude il New York Times con populisti come Trump pronti ad attaccare qualsiasi azioni sul come diciannove comuni al salto la libertà uscire insicurezza dalla pandemia sarà molto più insidioso
Consentire proteste non violente anche se dirompenti è uno strumento importante per mantenere la coesione sociale
In una società polarizzata questo giudizio del New York Times se però la linea è molto sottile
Soprattutto nel momento in cui come dire
Un una manifestazione non violenta assume altre forme di di violenza mettiamo la mettiamola così
Vedremo naturalmente soprattutto se in questo fine settimana
Convogli della cosiddetta o dalla pretesa libertà si diffonderanno anche in in Europa Parigi avviene ha vietato una manifestazione di questo tipo anche Bruxelles lo ha fatto
La tensione rischia di di salire a proposito di unione europea invece il tema vigilanti vogliamo tornarci dopo un po'di tempo perché
Il tre di di febbraio alcuni ormai una quasi una decina di giorni fa si sono visti
In Francia ai ministri dell'Interno la presidenza francese dell'Unione europea ha detto grande successo perché sblocca atto negoziato sul patto su immigrazione e asilo
I francesi vogliono riformare profondamente Schengen
E però una lettura poco più critica delle dichiarazioni ufficiali la la troviamo oggi su sulle mondo con un dall'articolo di Jean-Pierre strobo
Nel titolo Schengen e politica migratoria le ambizioni frustrate di Emmanuel mancano bell'articolo perché alla fine lo vedremo svela villa la realtà cioè le grandi ipocrisie dietro tutto questo dibattito
Era una una scommessa rischiosa prima delle presidenziali
E non è ma prove vendicato che due delle priorità della presidenza francese dell'Unione europea sarebbero state la riforma dello spazio di Schengen e andare avanti con l'adozione di un patto migratori europeo
Due temi che erano distinti all'inizio ma che l'attualità di questi ultimi anni e le tensioni che provocavano hanno reso inseparabili libera circolazione emigrazione alimentano le stesse paure
Le questioni dell'accesso del territorio europeo e della politica migratoria sono diventate dunque indi sociabilità
L'ambizione francese era alta pilotaggio Governance politica di Schengen controlli rafforzati alle frontiere e come corollario una responsabilità e una solidarietà obbligatori tra i ventisette
Ma a Brussel le priorità di Parigi sono un De Giorgi e ci si interroga se al di là delle promesse la Francia otterrà qualcosa prima della finale di questa Presidenza che in parte sarà eclissata dalle elezioni presidenziali
La Commissione europea aveva presentato un anno e mezzo fa un nuovo patto su immigrazione e asilo e negoziato e bloccato in particolare a causa della nozione di solidarietà obbligatoria
Buona parte degli stati membri continua rigettare l'idea di una condivisione qua del fardello migratorio ma non solo rigetta anche il principio
Fondamentale dell'accoglienza dei richiedenti asilo
Quanto all'intenzione della Commissione sostenuto da Parigi di obbligare i recalcitranti
A sostenere finanziariamente i Paesi che accolgono nona alcuni ecco nell'Europa centrale e orientale e chi rimane zitto non significa che acconsenta al contrario
Damon poi racconta della riunione di Lil con il francese il ministro francese tarda mandarla commissiva aria europea il vivaio anzi sono che hanno annunciato progressi tangibili in realtà l'unica cosa approvata è il calendario di una discussione che continuerà ad essere difficile Francia e Germania sostengono la necessità di creare una coalizione dei volenterosi per organizzare il ricollocamento io la ripartizione dei richiedenti asilo
Ma si scontrano alla nascita di un club di Stati che si si definiscono ragionevoli
Quindici paesi quelli che si oppongono a ogni politica che non sia fondata sulla chiusura quasi integrale delle frontiere questi Paesi chiedono un finanziamento europeo per muri e filo spinato la commissaria io Hanson continua a dire che l'Europa non deve diventare fortezza ma è molto probabile che la commissione contribuisca
Finanziariamente in parte all'infrastruttura attorno ai muri
Altre i propri al ipocrisia
Se lo sviluppo di Frontex è un'altra priorità dell'Unione Europea
Frontex non è stata mobilitata nella recente crisi alla frontiera tra Bielorussia e Polonia Varsavia vuole stare il più lontana possibile da una politica comune europea
Su un look immigrazione e asilo
Difficile capire a cosa possa servire una delle proposte di macro una forza intergovernativa di intervento se non a far passare l'idea nell'opinione pubblica di una risposta basata solo sulla sicurezza c'è poi la riforma di Schengen si afferma il principio della libera circolazione ma in realtà lo si aggirerà cioè si blocca la libera circolazione il nome dell'imperativo della sicurezza Schengen è uno dei rari successi simboli dell'Europa che non ha molti simboli la crisi migratoria del due mila e quindici l'ondata dei di attentati terroristici
Seguente infine la pandemia hanno lasciato il segno per ragioni a volte fondate spesso opportunistiche una decina dei ventisei Stati membri di Schengen ha instaurato controlli alle frontiere e non li ha più tolti con la commissione che è rimasta fondamentalmente zitta
Di conseguenza i controlli che un tempo erano considerati eccezionali oggi sono ordinari e la conclusione di le monde questa la costruzione di muri i respingimenti legali
Le migliaia di morti annegati nel Mediterraneo le violenze nei confronti dei migranti in diversi stati membri fanno sì che l'Unione europea si è diventata non tanto il il guardiano del sue frontiere ma soprattutto il l'istituzione che tradisce i valori che proclama così le monde noi ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale