I riflessi geopolitici ed economici della crisi tra Russia e Ucraina. Intervista a Maurizio Lupi

Radio radicale siamo con il senatore e con l'onorevole Maurizio Lupi Dinoi con l'Italia per parlare della crisi russo ucraina allora
Mi sembra che i toni
Stiano un po'un po'cambiando diciamo Buzzi a Putin e che Baj Terna sono favorevoli a un negoziato
Però viene in mezzo c'è anche la la NATO che non crede alle ritiro delle delle truppe russe al confine con la che riempì la Crimea che cosa
Che cosa sta succedendo
Ma intanto sta succedendo che mi sembra testimoniato da quello che viene dal dalle ultime ore che il dialogo l'obiettivo finale di tutti noi e la diplomazia che deve risolvere le crisi non
La guerra o le armi o gli schieramenti può avvenire solo se Europa in atto sono uniti uniti coesi e anche se l'Occidente
Questa unità e questa coesione la gioca senza equivoci cioè se non ci sono ambiguità se non ci sono distinzioni
Perché è solo una posizione forte della NATO da una parte e dell'Unione europea dall'altra
Che costringe anche la Russia a dialogare l'indifferenza o le divisioni delle schiere della dello schieramento europeo occidentale rischia di dare spazio ovviamente
Ad azioni di pressione di forza che avvengono da parte di Putin mica un abilissimo giocatore di scacchi e ovviamente
Tutto questo se fosse solo un gioco sarebbe una
Sana lezioni di strategia di diplomazia di schieramenti
Di geopolitica c'è in gioco il un popolo
Le risorse economiche il la dipendenza anche di il le ucraine il granaio dell'Europa non già dimentichi non dimenticarsi queste cose e quindi credo che vada gestito con serietà e attenzione
Secondo lei e il la NATO sta cercando di rendere più difficile un un un accordo cioè mettere questa voce che non stanno ritirando realmente le truppe
Nel secondo lei può impedire lo sviluppo dobbiamo una guardi mi sembra una guerra di nervi e ancora un volta una riflessione che dovremmo fare una guerra di notizie false non false che avvengono sui sociale no
C'è la guerra quella drammatica ed effettiva che avviene sul campo dice la guerra cibernetica ce l'ha verrà la guerra vide dell'informatica c'è la guerra
Che si svolge su altre scacchiere io credo che la riflessione debba essere l'ho detto anche il ministro Guerini
Sul ruolo e la funzione della NATO e nel futuro cioè quale ruolo deve deve giocare la NATO
Quale compito come le Nazioni che fanno parte della NATO non possono
Continuare ad raggiungere l'obiettivo per cui la NATO si è
Si è è nata e si è costituita che secondo me è ovviamente ancora oggi ha una sua grande funzione un sopruso grande senso
Comunque
Come detto Papa Francesco le armi della diplomazia sull'unica e che sono da seguire
Non bisogna esagerare poi nell'alzare i toni perché basta un piccolo incidente per far scoppiare per farà scoccare una guerra
Lei diciamo mentre si apriva il dialogo cosa ha pensato quando ha saputo di questo attacco cibernetico ai siti del ministero della difesa del del dell'Ucraina capisco questi
Che che era esattamente questo cioè noi pensiamo che oggi la guerra sia solo quella più evidente più drammatica
E e non capiamo che invece la guerra sta giocando innanzitutto la guerra moderna prima ancora che sul campo si gioca esattamente attraverso nel due tre grandi leader quello cibernetico e le informatica cioè blocchi l'informazione tu un paese oggi nell'era del digitale tufo un paese lo metti in ginocchio
Bocchini materie prime è un paese lo metti in ginocchio ricatti sulle materie prime sul gas sull'Energia
Allora
Riesce a mettere in ginocchio non più un solo paese in un intero continente non a caso non notiamo che chi oggi può giocare punto nella guerra della geopolitica un ruolo più forte si chiama Cina e perché si chiama Cina perché non dipende in ogni caso dal energeticamente da nessuno se ne frega fa ancora sul carbon fossile e
Può giocare anche la partita la transizione ecologica
Tanto le batterie le conducono loro no con il carbone senta le l'effetto l'effetto delle ciechi ha svolto un ruolo migliore secondo lei come mediatore la Germania secondo lei è stata decisiva in questo
E io devo dire che mi sembra che
Anche qui non si può questo è abilissimo punti no perché ma Conte non è andato solo come
Come
Presidente
Francese mandato come presidente di turno dell'Unione europea quindi era lì a quel tavolo lungo a rappresentare l'intera Unione Europea
Ha portato avanti le istanze del dell'unione europea ma punti non poteva permettersi di dare ragione non sola ma crolla ma tutta l'Europa e quindi ha giocato di sponda con il nuovo
Leader ovviamente della Germania che erano socialista tra l'altro socialdemocratico che aveva bisogno di una di una accreditamento sul piano internazionale la sua autorevolezza anche perché ricordiamoci che succede alla Merkel e quindi
Voglio dire grande protagonista non solo della Germania ma di tutto il ruolo internazionale quindi in un'Europa che si deve rimettere insieme e deve ritrovare il leader e non a caso contraddice il perno di questa nuova Europa per la sua autorevolezza
Putin ancora una volta gioca con arguzia e con astuzia in giocando di sponda quello che dico io che comunque il dialogo con la Russia va fatto il dialogo con la Russia bisogna farlo con intelligenza e anche la NATO deve
Per questo dico ripensiamo al al ruolo della NATO nel senso che l'espansione della NATO non serve serve il presidio della NATO no riguardo ai Paesi che aderiscono
L'ultima domanda che effetti avrà questa crisi su sul piano interno per noi allora ricominceranno le trivellazioni nell'Adriatico utilizzeremo il nucleare ma me lo auguro me lo auguro
Che come ma non come è stato per i covi del drammaticamente che ha cambiato il mondo e che quindi ha iniziato a farci fare delle grandi riflessioni su come ricostruire il futuro
Del del nel nostro Paese penso al tema dell'educazione penso al tema della sanità territoriale penso al tema della transizione ecologi e quindi
Infine per la prima volta un'Europa che cambia e che scommette sulla crescita e non sulla o l'avete seguito molto no sulla crescita e non più sul tema della stabilità nel senso della
Dei bilanci che delle gli Stati che devono essere rispettati
Credo che questa guerra geopolitica che ha portato a questa crisi energetica stia facendo fare una riflessione a tutti in particolare cui che del più che della concretezza abbiamo giocato il piano dell'ideologia
Cioè nel mille novecentonovantaquattro mille novecentonovantaquattro l'Italia produceva ventisette miliardi di metri cubo di gas
L'anno scorso ne ha prodotti tre
Noi paghiamo i tre miliardi estratti cinque centesimi e quelli che compriamo i settanta miliardi complessivi fabbisogno mi di metri cubi sempre li paghiamo tra i cinquanta e settanta centesimi
La Francia è l'unico Paese che non dipende energeticamente dagli altri perché per il cinquanta per cento è autosufficiente grazie al al nucleare e allora vogliamo ragionare su questo smettendola ibridi di dirlo di disfare scontri ideologici con la ricerca scientifica che voglio mente ha fatto passi da gigante ritorniamo a trivellare la corazzata extra il nostro gas da possiamo prenderci o noi
La ringrazio grazie Maurizio Lupi