Il trasferimento del Senato del Regno a Roma Capitale (1871-72). Intervista a Lorenzo Carnimeo

E a radio radicale cento cinquant'anni fa avvenne il definitivo trasferimento del delle del Senato del del Regno da Firenze ma a Roma Capitale
Dopo il venti settembre del mille novecento mille ottocentosettanta
Il i due rami del Parlamento che si trovavano a Firenze
Dovettero discutere nuovamente il trasferimento della della della capitale allora fu un dibattito diciamo scontato oppure ci furono delle incognite e fu molto e fu facile trascrivere queste amministrazioni a Roma e con quali criteri allora noi abbiamo preso spunto da un da un articolo di Lorenzo
Carnimeo su memoria Webegg del periodico dell'archivio
Storico del Senato della Repubblica per parlare di questo argomento ricordiamo che Lorenzo Carnimeo ha pubblicato insieme ad altri autori Senato segreto che è un saggio molto interessante sulla storia
Della della camera alta
Noi sappiamo tutto di quello che accadde
Per la decisione di trasferire l'amministrazione delle del Parlamento a Montecitorio ma sappiamo meno di come questo trasferimento avvenne a a palazzo Madama e perché fu scelta quella sede
Allora dottor Carnimeo tra il mille ottocentosessantaquattro nel mille ottocentosettantadue le istituzioni parlamentari italiani hanno dovuto fare due traslochi da Torino a Firenze
Dalla Tosca e dalla Toscana Roma che ruolo ebbe la Francia nel primo movimento dal Piemonte a Firenze a quali stringenti condizioni venne fatto il primo spostamento della capitale da Torino a Firenze
Beh la Francia era la potenza garante della sovranità del Papa sovranità che dopo la costituzione del Regno d'Italia si era molto ristretta
Così la dinamica su Lazio
Ora nel settembre mille ottocentosessantaquattro la Francia a condizione con condizionò ritiro delle proprie truppe dallo Stato Pontificio ardue stringenti condizioni
Che l'Italia non muovesse guerra papà e ha e qui sta proprio non importante passaggio politico che la capitale del regno fosse spostata perché questa era una conferma di una implicita rinuncia a qualsiasi pretesa su
I francesi furono irremovibili su questo
Molte obiezioni formulate dai ministri a Parigi non furono ascoltate
E alla fine la convenzione si dovette fare
Fu presentato un disegno di legge di ratifica avrebbe una discussione ridotta all'osso proprio il ministro dell'Interno avanza quando lo presentò disse inutile discutere ormai da Erasmo alternative non c'è alternativa e quindi alla fine
Ancorché l'opinione pubblica non avesse gradito si pensi alle proteste che ci furono a Torino
Ancorché anche la politica avesse con parecchi morti sì sì e ancorché anche la politica avesse dei dubbi il presidente del Senato scoprissero che si dimise per protesta alla fine fa
Ecco dopo la breccia di Porta Pia chi venne incaricato del progetto di spostamento della capitale del regno da Firenze a Roma e in quali difficoltà economiche si dibatteva il regno che doveva farsi carico anche del debito pubblico dello Stato Pontificio
Beh diciamo appunto c'erano due indirizzi c'era molto fermento si voleva arrivare a Roma Roma era il coronamento di un processo che era iniziato nel mille ottocentoquarantotto e infatti c'erano ben tre enti che operavano c'era una commissione istituita dal generale Cadorna subito dopo la Breccia che forse quella che fece di meno
Perché fu sciolta appena nel mille ottocentosettantuno c'erano invece da un lato il ministro Sella termini famoso ministro delle finanze quello del pareggio di bilancio che spingeva molto
Anche per la realizzazione del ministero degli edifici che noi oggi viviamo in via venti Settembre poi c'era una Commissione governativa
C'erano anche come lei dice oggettive difficoltà non solo il debito pubblico degli Stati pontifici si pensi alla copertura finanziaria della legge delle guarentigie
Che che quattro anni prima c'era stata la terza guerra di indipendenza e quindi c'erano le spese per la guerra c'erano perfino ancora alcune specie da sanare per il trasferimento della capitale a Firenze quindi le difficoltà e cioè erano oggetti
Ci spiega in quale parte della città dei media cioè Roma venne identificato in un primo tempo la città amministrativa allora c'era il il progetto di farla in una determinata zona
Dunque più che città amministrativa si potrebbe parlare di città istituzionale
Nel senso la commissione governativa prima approssimativamente individuato dei punti cardine
Che erano praticamente Porta Pia lassi su via venti settembre fino al Quirinale Piazza di Spagna Chiesanuova dove collocare quanto meno i maggiori player si istituzionali infatti se uno vede il capo dello Stato al Quirinale le Camere si sono collocate tra intorno a piazza Navona e al Pantheon il Governo l'inizio se non erro era Palazzo Braschi
Quindi comunque lasci la prima città istituzionale determinata da questo
Allora ci fu un disegno di legge per programmare questo
Spostamento del Parlamento in un primo tempo si pensò di collocare la Camera e il Senato nella stessa sede addirittura insieme ad alcune articolazioni del Governo
Allora il disegno di legge si ci fu fu presentata in prima lettura alla Camera
Accanto a questo disegno di legge c'era un altro documento non era parte integrante fu presentato contestualmente dove c'erano delle prime proposte per quali obiettivi sedi per le istituzioni
Diciamo che in realtà la sede unica delle Camere non fu proprio un'opzione
Realmente proposta si ipotizzò temporaneamente almeno questo emerge anche dai verbali del comitato segreto del Senato Palazzo Venezia
Però era degli austriaci e quindi bisognava rilevarlo dal Governo sia sul ma non se ne fece nulla
Mentre invece evidenti ragioni pratiche anche perché lo spostamento contingentato imponevano di condividere le stesse sedi tra diverse istituzioni
Ecco qui c'è un altro importante dato politico emerge ossia o nelle camere furono molto gelose non sono di un'autonomia astrattamente giuridica ma proprio della loro autonomia fisica
Perché si o se confesso con forza a questo progetto governativo
Il Senato più pacatamente in comitato segreto però emergeva una forte contrarietà dei senatori la Camera addirittura con un ordine del giorno che impegnava il governo a non collocare nella sede degli uffici della Camera nessun articolazione governati
Ecco adesso faccio una piccola osservazione tecnica allora perché diciamo negli negli ordinamenti anglosassoni bicamerali si è scelto di mettere insieme i due rami del Parlamento contrariamente a quanto diciamo non si è fatto nella tradizione italiana
Dunque Mesa negli ordinamenti anglosassoni sono ordinamenti doveva consuetudine una grande forza la la loro tavola di valori condivisa chiamiamola così si fonda molto stratificazioni consuetudinaria ecco è una egli era evidentemente sarà molto sentita questa cosa ancora oggi vediamo il palazzo di Westminster a Londra uno il tetto Lillo Washington che vedono entrambi i rami del Parlamento collocati nella nella stessa sede fisica ci sono indubbiamente delle banche delle ragioni pratiche
Alla base di questo
In Italia invece questa tradizione in una preso cioè sì gli organi costituzionali volevano essere vicini tra loro per esempio così era anche a Torino
Dove la Camera era Palazzo Carignano e il Senato poco distante da piazza Castello in un palazzo di anch'esso si chiamava Palazzo Madama
Però non si è mai realmente discusso dimettere entrambi i corpi legislativi in un unico edificio
E addirittura alla fine dell'Ottocento l'unica seria proposta del Christie non andò a buon fine il Cristo intervenne evidentemente alla Camera appunto la provvisorietà della sede
Decide dell'aula dei deputati perché l'Aula non era ancora quella che si vede oggi quella sarà fatta ai primi del Novecento
Fu molto sostenuto alla Camera votato perfino un ordine del giorno quando all'atto pratico si trattò di fare la cosa esperimento muri
Senta in che modo venne affrontato il DDL di trasferì io lo chiamo così il DDL di trasferita noi eravamo Attilio Di Giorgio azzarda o per ignoranza
Il DDL al Senato sul trasferimento della capitale le discussioni furono tutte pubbliche lei prima ha parlato di comitato segreto
Allora dunque
Bisogna distinguere le discussioni sul disegno di legge che portava la capitale a Roma sì sono state tutte pubblica era un disegno di legge come quelli odierni mentre poi gli aspetti logistici furono discussi invece in sede informale
Il disegno disegno di legge c'è anche qui un dato politico interessante ossia la diversità di approccio dei due rami del Parlamento perché la Camera fummo molto come posso dire
Focalizzata sull'esigenza punitiva di giungere a Roma il prima possibile
Uno lo vede proprio dagli interventi che furono fatti Siemens deputato pur Silenzi che diceva che si poteva essere istituti dovunque l'importante che si arrivasse a Roma anche Depretis disse che la questione era politica delle questioni logistiche passano in secondo piano
Il Senato non è che non condivideva l'idea di andare a Roma in tempi in tempi Bray però guardo un attimo gli orizzonti e si focalizzò anche sul non offendere oltremodo le prerogative della chiesa che era già stata spogliata del proprio dominio temporale
E quindi fatti furono fatte delle modifiche in tal senso nel disegno di legge quindi diciamo così in uno sguardo un po'più pacato un po'più allargato rispetto alla Camera
Allora come del Michel tra la la sede di Palazzo Madama i quali furono le alternative di cui si era discusso fino a quel momento
Allora dunque abbiamo parlato della necessità di vicinanza tra gli organismi ecco tra gli organi costituzionali non nella stessa sede ma comunque vicini era questa questa razza dalla tradizione italiana
E quindi il Senato scarto subito l'ipotesi la proposta governativa di Palazzo della Cancelleria proprio perché l'ha giudicata troppo lontana
A quel punto il dibattito Palazzo della Cancelleria sarebbe corso Vittorio Emanuele
Sì da quelle parti sempre vicino al campo di ironicamente esattamente fu proprio scartata comunque quella sede per orientarsi invece o sulla vicinanza al Capo dello Stato
Perché il Senato tradizionalmente
Un ospitava le sedute reali
E quindi si optò per il Palazzo della Consulta dove oggi ha sede la Corte costituzionale pari di fronte al Quirinale
Ho alla Camera dall'altro ramo del Parlamento questo anche per consentire al governo di poter agevolmente riferire anche in tempi stringenti in nell'uno o nell'altro ramo del Parlamento
Come si impose l'orientamento per Palazzo Madama all'interno di questo dibattito
C'è un passaggio significativo in un comitato segreto dove alla fine il Senato votò per la vicinanza all'altro ramo sempre dell'altro ramo nella sua autonomia per carità
Decidesse di rimanere a Montecitorio ci perché altrimenti noi a quel punto se la caverà si allontanò tempo per la vigilanza capo dello Stato anche in questo indubbio rilievo politico alla fine la Camera rimase su Montecitorio errore sarà così collocato nella nel palazzo Madama che con
Perché spesa comporta l'adattamento di Palazzo Madama per ospitare e i senatori
Comunque non ho fatto attualizzazioni del valore però erano settecentoventotto mila lire dell'epoca e considerati anche gli oneri economici di cui abbiamo discusso erano una cifra comunque
Senta come fu ricavata all'aula che aspetto aveva quella che oggi lau la e quanti diciamo senatori poteva contenere
Con Laura fu ricavata nel cortile delle Poste pontificie perché Palazzo Madama era già edificio
Ed è sostanzialmente quella che vediamo adesso erano duecentosettantaquattro posti forse credo oggi ce ne sia qualcuno in più però era fondamentalmente quella l'unica differenza possiamo dire comanda
Perché le tappezzerie ritratti erano azzurri questa è una suggestione che deriva dal fatto che con la bandiera sabauda azzurra
E quindi per questa suggestione uscito Osoppo
Senta quando avvenne nella consegna definitiva del Senato al all'amministrazione
E le volevo chiedere se Roma in qualche modo beneficio dello spostamento della capitale come era avvenuto per Firenze che fu diciamo oggetto di un risanamento urbanistico su questo si è molto discusso per Roma
Dunque
Appena un anno dopo la prima seduta che fu il ventotto novembre del settantuno alcune il maggio settantadue
Il Cavaliere Chiara Assad era l'allora segretario generale ricevette Prodi un documento un verbale di consegna che passava il palazzo nella disponibilità dell'amministrazione
Intenzionato
Se Roma Felipe Roma indubbiamente beneficiato io adesso vado a memoria ma basti pensare agli argini sul tema del quartiere Prati il palazzo di giustizia cioè già nella nella parte finale dell'Ottocento Truman cambio occulto in maniera anche molto rapida
Molto drastica anche l'Altare della Patria impose delle degli interventi molto forti diciamo che forse la questione una questione importante fu sollevata proprio nel mille ottocentosettantuno da un lo studioso tedesco Theodor Mommsen famoso romanista studioso del diritto romano che volle parlare con il ministro se lentissima voi a Roma cosa volete fare perché non siamo inquieti romanzi sa senza propositi cosmopoliti cioè il principio era che la nuova veste di Roma come capitale uno stato un'azione doveva anche conciliarsi con un retaggio bimillenario per universale cosmopolita
In fondo forse ancora oggi esiste questo dilemma con l'aggiunta del fatto che Roma anche una dimensione europea
Oltre che nazionale a Roma sono stati firmati i Trattati istitutivi dell'Unione
E quindi ancora tua Cernuschi lo sviluppo c'è stato certo c'è anche un delicatissimo equilibrio che non è sempre facile rispettare tra queste varie vesti di Roma che sono tante facce di uno stesso dato
Io la ringrazio moltissimo della sua disponibilità ringrazio Lorenzo Carnimeo che ha pubblicato su memoria UE bel trimestrale Archivio storico del Senato
Una l'articolo corposo dal titolo il trasferimento della sede del senatore del Regno Roma Capitale nelle carte dell'Archivio storico del Senato e che lo ricordiamo è autore e coautore insieme ad altri di Senato segreto dove si parla anche di questo argomento la ringrazio molto nella sua disponibilità