Donne, pandemia e divulgazione scientifica

Bene carissimi amici grazie ad essere presenti qui tutti quanti legati da intanto questa grande simpatia
Per questa associazione quasi nata da poco opposto quanti anni sono Michele tre anni tre anni
Questa associazione medicine frontiere in cui Michele Guarino che poi prenderà la parola e il presidente il fondatore
E e che è un'associazione che nasce con un obiettivo straordinario né quando parliamo da qui fortunatamente ci troviamo
Questo è un po'una prassi del Senato che applico
Perché straordinario l'obiettivo che si pone si pone il tema che le frontiere
Le frontiere hanno due vantaggi straordinari da una parte e permettere il passaggio
Permettere la trasmissione sotto certi aspetti permettere anche la contaminazione anche la contaminazione delle idee cioè per mettere la contaminazione dei linguaggi ti cestelli zone di frontiera
Sono sempre frontiere in cui si riflette una parte dell'uno e una parte dell'altro
Però nello stesso tempo le frontiere quando serve servono anche ad alzare la protezione
Servono anche a porsi come un elemento in un certo senso più che di divisione una il mito di protezione
Medicina frontiere vuole essere queste due cose il luogo lo spazio il tempo in cui ci si confronta sapendo di appartenere a realtà
Prossimi l'una all'altra manchi distinte
E quindi non rispetto a costante continuo di quello che le rispettive identità e anche però l'apertura al dialogo questo ha fatto sì che tanti iniziative siano sorte in questi tre anni devo dire con una grande vitalità una grande fantasia
Una grande capacità anche di chi trascinamento e tra queste iniziative e quella di oggi a mio avviso occupa un posto particolarmente interessante per due motivi intanto il titolo come vedete donne pandemia e e in questa logica
Noi cerchiamo di affrontare il tema della pandemia come il tema della salute che in questo momento più appassiona tutti noi prima con il professor Brusa perso siamo molto onorati che sia che sia qui con noi diciamo che in realtà la domanda della gente non è mai una domanda di tipo prettamente scientifico
E sempre come se la domanda che fa all'interlocutore privilegiato quello che vedo in televisione spesso lo avete una sera sì e una sera no in certi periodi anche tutte le sere
è che succederà domani come se chiedesse all'omino della pioggia pioverà domani o no apriremo o non apriremo
Il virus scomparirà o riapparirà sotto mentite spoglie cioè la pandemia provocato in tutti noi una serie di riflessioni che da un lato hanno avuto bisogno di uno spessore culturale
Tale da farci capire i meccanismi che ci sono dietro abbiamo scoperto Massimo Cicco attrice aiutato a scoprire che c'è l'albero genealogico del virus sano
Cioè che anche i virus hanno una loro origine un loro cambiamento un loro spostamento una loro evoluzione il loro sviluppo
Però dall'altra parte c'è il grande tema che abbiamo toccato con mano in questioni di due-tre anni che il tema della comunicazione ma come si comunica quando si deve comunicare una realtà complessa una realtà difficile quando bisogna chiedere sacrifici alle persone
Perché sin qui finché si tratta di promettere cose belle cose buone diciamo tra virgolette è facile e piacevole ma quando si tratta di chiedere così difficile alle persone
Da lì bisogna vere un grande rigore morale cioè bisogna essere convinti che sia quello che fa bene
Bisogna avere un grande garbo espositivo per poter come dire rendere gradevole rendere amabile una verità scomoda
E bisogna resistere alla tentazione di essere travolti da quelle che sono le fettine ULSS che come dire lo scoop
Raccontare che saremo tutti guariti tra tra pochi mesi oppure a viceversa raccontare che sono in arrivo drammatiche situazioni di tensione sapere avere quella disponibilità è quella attitudine alla comunicazione
Che
Noi abbiamo identificato molto spesso nel modo di comunicare declinato al femminile
Un modo di comunicare in cui la realtà tecnica cioè l'informazione scientifica in senso proprio
Si riveste sempre di quell'empatia per cui quello che ti dico te lo dico non solo pensando acciocché sto dicendo
Ma tu logico anche pensando a chi lo sta ascoltando e quindi in qualche modo non rinunciando alla verità dei fatti ma non dimenticando
Quello che timore l'ansia la preoccupazione dell'altro raccontavo prima
Sulla porta scambiando due parole posso posso fare il ruolo del ministro chiaramente ma che abbiamo alcune nostre perplessità accanto a tanti riconoscimenti di merito per il lavoro che ha fatto hanno e dicevo che l'altra sera lui ha avuto un intervento durissimo
Durissimo intento a voi come l'avete percepito però ha detto che non c'era nessuna sicurezza che a ottobre non sapevamo che cosa scosse è successo che il trenta di marzo abbiamo visto sì chissà forse finiva l'emergenza forse non finiva l'emergenza
Insomma vi devo dire una comunicazione piuttosto dura dopo poco con una sintonia diciamo incredibile e apparso il volto della Regina d'Inghilterra
Novantacinque anni
Il colpito ovviamente
ça va sans Dieu perfettamente pettinata
Elegante sorridente mentre Cina Cristina impero lei arriva alcolica però che si sentiva bene che presto sarebbe tornato sembravano proprio due dinamiche di comunicazione profondamente diverse ma dobbiamo riuscire ad avere questo aspetto ma questo sarà l'oggetto della tavola rotonda
In cui non voglio entrare voglio invece prima di dare la parola al posso che spero che introdurrà questo argomento
Salutare ringraziare con grande affetto con grande affetto e con le norme stima la collega senatrice Elena Cattaneo
A Cattaneo è senatrice a vita
Cioè il suo vantaggio Parliament per lo meno non non non si preoccupa se il governo cade non cade si deve andare alle elezioni se un bilancio io son senatore a vita ma opera però il il bello di questo e che senatrice a vita per meriti scientifici
Quindi è un'espressione molto alta della relazione della scienza e la politica
Cioè il presidente de la Repubblica
Napolitano che da Patrick chiamato Mattarella
La politica se appunto adesso con il doppio di Mattarella mi confondevo P sette Napolitano ha voluto che fosse presente nel luogo dove si teme un c'era ancora la pandemia nel luogo dove si prendono le decisioni impegnative
Per la salute delle persone
Che ci fosse una persona che fosse a garanzia del fondamento oggettivo che fosse quindi sottratta a quelle che sono chiamiamole così e le tentazioni e le istituzioni che comunque a volte vengono da un'ottica populistica qualche volta vengono invece da un'ottica più potremmo dire anche e ingenua perché molte delle cose che possono essere dette
E che risultano voglio dire false ma certamente imprecise certamente a volte anche visti trattori potenti nei con nei comportamenti pubblici
Vengono proprio dalla mancata conoscenza e quindi avere la certezza che c'è qualcuno che è garante
In questo caso all'interno del Parlamento all'interno della Commissione credo un altro da fare
Che che essere garante di una realtà scientifica di alto profilo per orientare le scelte di decisori politici a me sembra un aspetto molto molto molto molto interessante
Volevo soltanto dire questo poi come vedete il moderatore l'abbiamo già commentato prima il moderatore della tavola rotonda sarà al professore Ambrogi io gli ho detto scherzando è facile fare il moderatore quando sentì un urlo prima di addormenti e poi tagli e basta così son tutti bravi a moderare no invece gli ha detto che ci farà vedere uno stile diverso di diciamo uno stile diverso di moderazione l'evento di oggi si svolge con il patrocinio
Di Vaio magica gli universi di Foundation e del Premio Internazionale pavoncella alla creatività femminile questa è una caratteristica per cui Francesca ti ringraziamo sempre e comunque
E con la sponsorizzazione non conti non condizionante di Al Fassi prima
E donne questo mentre voi mi permettete prima di dare la parola al professor posa ferro dò la parola persista Cattaneo
Per una ragione molto semplice che è vera che noi siamo sempre in aula
E che tra un po'dobbiamo tornare in Aula e quindi se vuoi venire a Elena e poi dopo subito dopo la parola al professor Giuseppe
Grazie per avermi permesso di intrufolare mi tra voi in questa bellissima sala insomma
Con colleghi e persone che spia con le quali spero frodi avere relazioni in futuro
Ma alcune parole mi viene da pensare che pensando al titolo donne pandemia divulgazione scorso donne scienza inutilmente quello che Rita levi Montalcini usava dire e cioè che non vi è proprio nulla nella scienza che possa essere precluso
A una donna o un uomo per il solo fatto di essere donna o un uomo e la sua storia veramente ce lo racconta una donna ebrea nell'Italia delle leggi razziali e una donna che voleva studiare medicina in tempi in cui alle donne veniva suggerito di essere moglie e madre invece lei no una storia pazzesca
Al solo pensiero perché la raccontavo ieri con alcuni studenti mille novecentoquaranta
Cominciano a cadere le prime bombe inglesi perché Mussolini si era unito a Hitler sulla sua Torino
E lei è lì nella sua stanza da letto che cerca di allestire un laboratorio di ricerca giugno mille novecentoquaranta per fare che cosa
Per studiare gli embrioni di pollo e capire come il sistema nervoso
Contatta e governa gli organi periferici muscoli i muscoli periferici davvero
Una storia incredibile nata nel nostro paese perché varate che la scoperta del Nobel nasce lì nella sua stanza da letto I non è nato in America la sua storia il il punto fondamentale è lei lo capisce lì pazzesco anche pensare
Che Rita no è stata allieva
Che quell'altro maestro fenomenale Giuseppe lezzi un maestro il tre premi Nobel perché insieme a Rita c'è stato Salvador Luria
Renato Dulbecco
Trovata in un altro Paese che ha avuto un maestro e tre premi Nobel e chissà quanti secoli dovranno passare prima che questo succeda ancora questo il nostro Paese
E guardate che se pensiamo al nostro Paese oggi che uno dice
Ma il nostro paese oggi
Anzi tutto per essere vincente nella scienza e nella medicina
Non solo dal punto vista e sintetico ma anche da parte da delle istituzioni razzisti mettiamo su Marte a vedere quel che succedeva a gennaio febbraio venti venti su questa terra
Piano tornare indietro un attimo
E Piero ci sono ancora no questioni da affrontare ma siamo qui l'Italia all'Europa al mondo si è riaperto se pensiamo al nostro Paese
Ma a volte mi emoziona davvero a pensare
A a questi grandi studiosi che noi abbiamo so penso ai colleghi di Modena e Reggio Emilia del San Raffaele di Milano che sono stati i primi al mondo
A sviluppare una terapia a base di cellule staminali e io quando sono in giro nel mondo di cos'è Roma se pensate a terapie su staminali uno si immagina che il faro si illumini sul New Yorker sul Giappone neanche per sogno
Università di Modena e Reggio Emilia San Raffaele di Milano se pensiamo il Cnr di Sassari o all'Università di Cagliari abbiamo
Esperti di genomica
Che sono numeri uno al mondo mi viene se pensiamo solo a società c'è una collega straordinaria all'università di Bologna che studia il Cipro minori Co
La alla Sapienza di aroma abbiamo il Dipartimento di Scienze dell'antichità che il numero uno al mondo prima di Harvard
Qual è il problema come fa questo Paese estere il paese dista amena il paese del disastro sia Lella
Ahimè il Paese che emette la cosiddetta a Bari agricoltura biodinamica in legge ma ci abbia lavorato con Paola e tanti altri per rimuoverla dalla legge qual è il problema
E forse mi vien da dire veniamo alla discussione alla tavola rotonda di oggi che io credo che tutto questo semplicemente non si sappia nel nostro Paese cioè nel nostro Paese
L'altro Paese non conosce la scienza ognuna conosce troppo poco non conosce il suo metodo e quando si trova a dover per forza a dover avere a che fare con la scienza dal punto di vista dei cittadini o anche della politica il lime e nell'emergenza
Non nei momenti di pace nell'emergenza secondo scissi allena se non si frequentano anche IGP in gergo che solo Diversi no nella però uno scontro ma è un conflitto no quindi cioè davvero credo che uno cioè non non ci manca proprio niente
Ma uno uno dei problemi è proprio questo che il fatto di non raccontare abitualmente il percorso della scienza ma io direi anche il percorso dei saperi in generale
Probabilmente trasferisce al cittadino l'idea che la scienza e il risultato ossia è un'altra due parole che rubo a Roberto Battiston e a Maria Prodi sia una rivelazione compiuta
No come Minerva no che esce adulta
Dalla mente di Giove esce adulta non c'era prima cos'è come se la scienza è risultato forse ecco uno Fendi perché è la rivelazione compiuta ma sarebbe l'azione compiuta ecco che diventa magia oracolo
Ma non è non è così quindi forse nella comunicazione ricercatore per primi
Dovremmo abituarci di più contare la storia diritta la storia di quest'altra straordinaria donna HT cade il conto grazie alla quale oggi siamo qui e della quale io ho letto tutto prima di farmi la mia prima dose di vaccino files perché questa è un'immigrata ungherese accadeva negli Stati Uniti
E della sua storia lei ci dice che è uscita dall'Ungheria né in momenti in cui l'Ungheria permetteva di uscire solo con cento dollari in tasca lei ci mette novecento dollari invece nel pay luce della figlia
Che tra l'altro diventa campionessa olimpionica di canottaggio due volte a dire che come dice Rita c'è nessuna preclusione alla scienza poi essere scienziata donna madre tua Sicilia può persino diventare campionessa
Olimpionica no quindi c'è davvero tutto che no possiamo fare è il problema
Appunto qual è forse che io io credo davvero che sia questo negli credo dovremmo mettere meno in fasi nei risultati a me piacciono i risultati veramente mi emozionano
Ma è ancora più emozionante la storia delle persone
Che raggiungono quei risultati a volte sono storie individuali altre volte sono storie di squadre
Perché guardate che se ci focalizziamo raccontare la storia
Noi finiamo a raccontare
Dei percorsi tortuosi che la scienza non è appunto quella rivelazione compiuta
è una fatica immane
è un percorso difficilissimo tortuoso
Proviamo a immaginare cosa vuol dire studiare le cose che nessuno conosce la scienza è questa cosa qui fai fatica e soprattutto sbagli tante volte fa lisci spessissimo non è che perché se il Professore ordinario col senatore a vita che non fallirà i Maya Galizzi
E allora e vorrei chiudere perché qua il compito è nostro e dei comunicatori è di tutti coloro che sanno attuare quello di cui Paola ci raccontavano ci quindi il poter raccontare insieme
Pensate c'è questo bellissimo libro di Ramon Kamal
Anche il premio Nobel istologo
Neuroscienziato e c'è una pagina bellissima no e spero di ricordarmela bene no e in cui lui dice pensate che cosa meravigliosa adesso sto traducendo dall'inglese sarebbe se lo scienziato
No e li si immagina il dialogo dello scienziato verso il discepolo verso lo studente ma io me l'immagino anche verso il politico ma l'immagine anche verso il cittadino e gli dice pensate che cosa meravigliosa sarebbe se lo scienziato
Invece di ammaliare invece di esasperare crolla la grandezza la straordinarietà delle sue conquiste
Spettasse più tempo a spiegare la fatica a spiegare il fallimenti proprio nel testo c'è la parola dei fallimenti e gli dice questa sarebbe un'opera Poeta ancor oggi caffè e nominare
Perché in stile avrebbe nell'interlocutore lo studente cittadino il politico l'ITEA che lo scienziato per quanto geniale a secolare
No possano essere alla fine e un uomo o una donna
Che fallisce come tutti noi s'è un elemento
Di avvicinamento no c'è l'idea che tutti fatichiamo
Tutti ci mettiamo degli obiettivi e dei traguardi tante volte sbagliamo si soffre si ricomincia
Ecco mi piace questo l'idea dell'opera pedagogica per imparare a capirci di più dove la comunicazione è davvero la cinghia di trasmissione che può tenere insieme una società grazie mille
Buon pomeriggio incremento grazie grazie perché dalle prime volte in cui uno
Viene chiamato nel ruolo di Presidente Istituto solo di sanità a parlare di pandemia ma non soltanto di curve di numeri di RTI di numero di vaccinati o di copertura che sono importantissime c'è ben poco però potrebbe riflettere
Se anche questi aspetti così importanti credo sia assolutamente importante sia necessario e di questo me ne sono particolarmente grato
Quindi grazie agli organizzatori grazie senatrice Binetti grazie per soci così che hanno avuto la bontà di invitarmi
E un secolo grazie va a le persone di questa tavola rotonda e tramite loro una categoria che poi dopo frac alcune riflessioni più articolate visto che mi è stato un po'chiesto però in realtà credo che
Come messo trenta ma processa Cattaneo la senatrice Cattaneo
Credo che dobbiamo anche prendere atto come nel nostro Paese abbiamo stiamo raggiungendo dei risultati anche straordinari rispetto alle coperture vaccinali per esempio di sì e no al di là del fatto del la complessità della dialettica che di questi passaggi però abbiamo dei numeri veramente elevati
E questo vuol dire al così come il nostro Paese è stato caratterizzato da una fortissima adesione a misure restrittive anche molto importanti no che alta il Paese ha fatto più fatica
E se questo è avvenuto è avvenuto perché c'è stata un'adesione cittadini ma perché c'è stata anche una comunicazione questi cittadini
E perché questa comunicazione quando parli comunicazione parlo dell'insieme di no eccetera mettici analisti sono il tre Dounia un sostanzialmente ma la comunicazione d'insieme al netto di tutto
A ha creato un rapporto di fiducia faccia a faccia in modo che le persone nella stragrande maggioranza aderissero a queste misure
E questo è stato un elemento che ha l'importante che ormai sta emergendo anche dagli studi dalle analisi che stiamo che si stanno proponendo non soltanto a livello italiano ma a livello internazionale
Non parlerò quindi di curve non parlerò diretti non parlerò di tassi di copertura non parlerò di seppi varianti e di altre cose o di scenari futuri io non ho mai fatto questo nuovo ministro a farlo adesso e casomai mi aggancio a quanto la riflessione che aveva che ha lanciato la Ternana preferiva senatrice Cattaneo
Sul tema dell'incertezza e soprattutto sulla consapevolezza di chi fa scienza
Che è giusto dire quello che conosciamo ma giusti anche quello che non conosciamo
E questa incertezza caratterizza anche la crescita la scienza e dove non conosciamo che diventa più stimolante per un ricercatore uscita andare a cercare a capire il perché
E questo è un elemento cade molto importante no che dobbiamo credo di cui dobbiamo parlare
Parto da alcune prima di arriva la comunicazione che secondo me è uno dei tratti che diciamo in senso più sulle tempo mediatico
Rivoluzionario di questa pandemia è la prima volta sostanzialmente che la comunicazione e l'informazione diventano un fattore decisivo nella contrasto la pandemia
Dove c'è la sanità pubblica dove c'è la scienza ma parallelamente c'è questo le due cose vanno in parallelo
E questa è una caratterizzazione che ho di questa epoca legata alla rapidità di diffusione mezzi di comunicazione che abbiamo a al motivo che tutti possiamo comunicare rendere rapidamente virale tutta una serie di nostri convincimenti
Però permetterti messo piccole
Spunti
Perché un po'titolo che mi è stata data poco l'abbiamo imparato insomma che cosa ci stesse cosa ci sta insegnando fosse già ben imparato implica anche abbiamo metabolizzate massima la prima il tema è credo che il primo elementi importante vado per parole chiave e la prevenzione
è un tema
Che viene ancora prima della sanità che in parte la santa leptina ma la prevenzione e la promozione della salute sono elementi importantissimi e queste
Sostanzialmente questa pandemia ce lo sta insegnando a nove strutture che ci garantiscono alcuni standard di qualità della vita
Sono strutture che spesso non è non vediamo o che diamo per scontate
Ma che il fatto che le diamo per scontate si porta qualche volta dimenticarci della loro esistenza
Magari nel tempo anche a sotto finanziarle e poi nel momento in cui succedono alcuni problemi si ricordano che in realtà determinati tipi di problematiche
Penso provate penserà l'acqua potabile tratta pensate fognature
Sa di tipi patologia sono poco diffusi da noi mica perché non ci sono semplicemente perché abbiamo un sistema che quotidiano di fatto di persone di strumenti che quotidianamente regolano demolita una questo fattore
Ne apre un rubinetto lo diamo per scontato che l'acqua è potabile poi facciamo discussione ci piace più no è più colorata meno accurata ce lo vogliamo mettere profumata ma quell'un altro passaggio più sofisticato il primo sofisticato e che tu l'apre poi vere e non ti succede niente
Ora queste cose diamo per scontate che dobbiamo un po'recuperarle Nori come riconosce che
Una certa qualità della vita una certa sopravvivenza una certa vita priva di disabilità attesa di vita più esile passa attraverso questi strumenti il secondo elemento importante
Una conferenza di Tallin del due mila otto prima del grande crollano della borsa
Associo per la prima d'per la prima la prima volta ne recentemente passato recente due parole chiave
Alta in guanti
Benetton benessere ricchezza oggi il G20 se lo sto mostrando e chiarisce mattutino non puoi crescere se non c'è salute
Non cresce anche economicamente le due cose vanno parallele
Partire dalla salute un modo per garantire alle persone alle comunità ai Paesi uno sviluppo ora questo credo questo questo binomio che è un'eredità che ci sta mostrando questa epidemia ci mostra veramente come sia importante lavorare per la salute
E questo può avvenire
Perché abbiamo strumenti come la ricerca e la traduzione chiamavano sviluppo ma grazie alla ricerca conosciamo i fenomeni li comprendiamo quelli nuovi andiamo a cercare di scoprirli di caratterizzanti e poi di tradurre attraverso la ricerca quello che ne chiediamo traslazionale sostanzialmente produrli in strumenti attività in prese organizzazioni che ci consentano di beneficiare
Di queste scoperte
Il terzo elemento è una dialettica storica nella sanità pubblica
Che si ricopre anche spesso i colleghi giornalisti lo accolgono anche nel nel nei racconti no nelle storie che si racconta la dialettica tra individui ecco e comunità
Dove qualche volta ci dimentichiamo pensiamo che l'assoluta l'individuo si autotutela sostanzialmente una forma io mi me la cavo da solo in realtà tutti i nostri indicatori sanità pubblica ancora prima
Dall'inizio malattie infettive
Certamente in questa ma era molto molto evidente durante questa pandemia si dicono che
Noi apparteniamo delle comunità e che spesso le indica cioè in qualche modo i fattori di rischio
Tutte le che caratterizzano in qualche modo la probabilità che ne sviluppiamo determinate patologie nascono
All'interno di questa dialettica
In altri termini quello che oggi con la pandemia vicino a nessuno sarà al sicuro fino a quando tutti non saremo sicuro che viene proiettato a livello globale lo possiamo proiettare anche a livello di comunità
La salute della persona
Si ottiene grazie a un investimento sulla comunità
E grazie alla comunità questa persona trova tutelata la sua salute
Ecco credo che esso è un qualcosa che dovremmo esplorare meglio perché questo è anche il germe per la ripartenza per far tesoro di quanto abbiamo visto è il germe in qualche modo per ricostruire per rafforzare questo e per rafforzare per potenziare
Quel grande strumento che il nostro servizio sanità ma sarà che in fondo nasce da un concetto di comunità
La comunità si fa carico della salute del singolo e delle sue sotto aggregazioni
Dentro questo c'è il tema socio sanitario mano molte poi per entrarci il tutto questo ci sono due elementi importanti arrivò la comunicazione la comunicazione fondamentale
è un presupposto prima di arrivare a quelle che il presupposto è quello che viene chiamato l'intera si
Però possiamo declinato in termine di numero assi se volete che pure dove noi come Paese non vogliamo non brillava amo prima
Per la pandemia non brilliamo certamente doc
E questo ci pone un problema
Importantissimo perché guardate ne parlavamo credo che ci fosse anche la senatrice Binetti o no no conferenza che facemmo e provate a pensare una persona che fa fatica a fare il trenta per cento di cento
E tu mi dici che del pane una pastiglia sprecata spara no devo o deve fare determinate attività anche dal punto di vista banale terapeutico altre cose
Fa molta fatica a fare no anche ad essere compliante con delle raccomandazioni questo ancora prima la pandemia non parliamo di pandemia di concetti sofisticati modelli matematici parliamo proprio di comprensione quotidiana
Il nostro Paese a questa caratterizzazione
A questa una sfida importante che certamente la pandemia mette in atto ma che ci porta a come in base alla mia capacità che non ho l'alfabetizzazione fosse brutto chiama la sua direzione ma
O altro pensione numerica l'altro tema delle numerose dove siamo ancora forse un po'più carenti di quell'altra
Beh con questo meccanismo evidentemente noi abbiamo un problema nel far capire i concetti nel può far diventare proprio no quando parliamo ter alfabetizzazione di ritenersi se un tema
Capisco e ma l'ultimo livello più complesse e lo faccio proprio traggono informazione la faccio diventare la internalizzazione al mio stile di vita alle mie scelte quotidiane che livello di maturazione prelevato
Bene ecco questa è una sfida che parte dalla scuola possiamo dire ma che poi accompagna tutti noi durante la nostra vita e arriviamo al tema comunicazione e dell'informazione se volete allora
Quello che abbiamo visto che non possiamo
Se volete anche un mea culpa per sette aspettano hanno i medici magari anche lui ricercatori a me piace scrivere piace comunicare ai nostri congressi ma poi poi se qualcuno più qualcuno meno massa ma tendenzialmente
Abbiamo un nostro linguaggio sostanzialmente no un po'inclusivo per molte volte no qualche volta
E con le nostre regole no con i nostri codici di comportamento quella codici d'illustrazione che rappresentano in qualche modo una metodologia che ci consente di dialogare rispetto determinate questioni che poniamo
Bene questa pandemia siamo state nata come l'informazione non può rimanere
Con soltanto all'interno in concerto nel mondo scientifico non può essere legata a un linguaggio strettamente scientifico
Soprattutto quando diventa parte di un sistema e quando diventa parte essenziale della gestione di un evento così epocale come qualche che ha toccato tutti
A tutti i livelli in tutte le parti del mondo pregiata quello che Condove diventa decisivo rispetto alla capacità di risposta
E dove ovviamente in questa situazione si trovò un agone dove le informazioni che arrivano sono anche diverse tra di loro non necessariamente validate
Magari episodi che
Portate rapidamente a livelli cubitali scusate il termine brutto ma che poi in realtà magari per poi
Aspra affievolirsi qualche ora dopo non semplicemente perché Ca'e dove sostanzialmente noi tutti noi siamo esposti a un continuo bombardamento di queste cose di fatto diventa quella che poi sarà chiamato lo ha messo un info Demian
Diventa in qualche modo una battaglia parallela
Che devi stare accanto a quella biologica farmacologica delle misure di controllo di sanità pubblica
E dentro questo c'è una riflessione importante
Che nasce dal a due livelli Naoki come come ma insomma fa scienza
In realtà la prima cosa che ti rendi conto è il peso di quello che sta dicendo
Che non è il peso nel parlare in un congresso
Ma determinate parole
Diventano poi no rapidamente di si si spandono molto rapidamente e cambiano in qualche modo i comportamenti e le conoscenze e questo questa consapevolezza è un qualcosa che non fa parte mediamente la storia del ricercatore
Non non è mai stato esposto si è stato esposto anche a congressi mondiali però tutti molto omogenee tra di loro sostanzialmente che a limite poi si traducevano anche ai grandi in comunicati stampa e sua moglie o soltanto poche per certo che la senatrice Cattaneo
Un livello di notorietà di esposizione forte ma la maggioranza dei ricercatori non a questo tipo di di di di Condi consapevolezza e questo è molto importante e qui nasce l'altro tema la relazione con i media ed importanza
Dei media dei giornali del giornalista o di chi cura i media sostanzialmente nel
Fare da trasduttore
E qui c'è l'altro elemento importante di questa pandemia
Dove c'è da una parte il livello diciamo del giornalismo molto scientifico tra virgolette quindi abituato a questo salto no linguaggio no in qualche modo e dall'altra invece c'è chi viceversa posato e linguaggio l'ho maturato nel tempo e quindi c'è stato un processo progressivo in qualche modo di adattamento no da parte di chi fa scienza
Nell'attenzione nella comunicazione e dall'altra del giornalista
Che
Mi dicono i miei collaboratori ma lo lo sperimentato anch'io nell'ambito del giornalismo scientifico e soprattutto femminile tradizionale Wanda tensione della del mondo femminile nel curare nello sviluppare questo passaggio che anche fremente indicativo di quanto diceva
La per la attrice Katana processi a catena dell'importanza in qualche modo la figura femminile nel nel cogliere l'importanza della scienza nel tradurla porno nel renderla di divulgarla
E l'altra cosa importante e quello
Che quando parliamo di media
è un po'come quando parliamo della medicina personalizzata
è una categoria molto generale ma in realtà molto eterogenea
Perché parlare con la carta stampata raggiunge un target
Parlare in un TG uno raggiunge un TG tre
L'aggiunge un'altra targhette
Parlare in un talk show aggiunge un target ulteriormente diverso parlare un socio al leader aggiunge ulteriore target
è un po'a me io faccio questo parallelo però scusa sono fiction uno medico
Quando paga invece ha personalizzato quando parliamo di interventi per no personalizzati su segmenti di popolazione che son targhe specifici per determinati fattori di rischio beh i media in qualche modo su non sono tutti uguali
E la comunicazione e linguaggio va modulato in funzione del target che vanno a cui sono destinati e questo è un qualcosa che vuol dire linguaggi vuol dire popolazioni diverse vuol dire anche modalità di rapportarsi in maniera diversa
L'altro evento importante la differenza la comunicazione tra
Media e scienza ora il il punto essenziale essa poté interventi come questi è che è chiamato a dare supporto con livelli elevatissimi di incertezza saputo all'inizio conosce un fenomeno lo conosce molto poco
Lavori molto su tradizioni su storia su modelli che hanno affrontato situazioni precedenti nella storia però tra virgolette hai un è un itinere ma mano che Cresci ma mano che sviluppi arrivi a livelli di conoscenza più approfondita che ti consentono di
Un po'alla volta cogliere tutti gli aspetti di questo evento
E questo è un elemento importantissimo cioè nella scienza non ci sono verità assolute
Nella scienza Ansermet scientifico mettere in dubbio Cuna metrologia ben definita le ipotesi verificare con le ipotesi e cercare di capire in tutti i modi se quell'ipotesi tiene sotto le diverse condizioni
Questa non è esattamente la la traduzione immediata no l'attesa come diceva bene la senatrice Binetti è di avere ma cosa potrò fare tra tre mesi
O potrò permettermi tra quindici giorni di andare a fare una certa cosa piuttosto che un'altra cosa che difficilmente la scienza riesce a darti
In queste condizioni e e quindi libero di incertezza comunica l'incertezza non è banale
Così come comunicare quello che non sai
Io non posso prevedere alcune cose
Posso auspicare ma entriamo in un altro ambito
E questo diventa secondo me una elemento estremamente importante così come l'altro emette importante che la dialettica del mondo scientifico che una dialettica anche molto feroce molto dura molte volte tra nel confronto tra terrori diverso nel tentativo di chiarire meglio no quale poi la la teoria prevalente o comunque quella che meglio rappresenta un fenomeno che stiamo studiando
Se tradotto tout-court
Dentro la dialettica talk show diventa è un'altra cosa
è un'altra cosa perché quella dialettica nasce in un contesto preciso che ha del delle codifiche sostanzialmente di comportamento ma anche di logica no che deve essere rispettata dei presupposti che non può essere che non sono immediatamente traducibili in una cosa che mi si desse molto istantanea deve essere veloce deve essere di almeno un po'induce ore troppo nell'analisi nella la riflessione metodologica un'analisi critica ma deve andare rapidamente NARS la cosa e quindi difficilmente
Rappresentabile in tutta la sua complessità e questo diventa un un elemento estremamente importante della differenza qui traslare questi due mondi no verso il uno verso l'altro rendere comunicanti non è per niente facile
E da questo senso credo siano degli insegnamenti anche per il futuro qui ha poi cammina dibattito verrà approfondito ulteriormente questo passaggio
L'altra cosa importante tipica di questa epidemia è prendere decisioni con un flusso enorme di conoscenze di articoli che vengono pubblicati c'è stata una rivoluzione
Il famoso Matrix ha in qualche modo è stato uno un'apertura di credito è pazzesca no in qualche modo ridurre tutti i passaggi che portano alla pubblicazione su una rivista scientifica era di Ugo è sostanzialmente
Di fronte all'emergenza mondiale rende immediatamente suoni nel mio lavoro lasciando che poi faccia suo percorso ma intanto lo puoi leggere il che implica una tua capacità critica ancora più elevato perché non non la medi più attraverso deve chiudere Asperti
Critiche possono anche stroncare quel lavoro e tutti noi siamo le nostre storie sono fatte di lavori stroncati riscritti Olivieri rivisti o o no o integrati
E anche i lavori che hanno avuto successo ovviamente però il punto essenziale è che quel sistema è venuto meno in questa fase e quindi a stato richiesto a chi leggeva una capacità critica aggiuntiva
In realtà in questo meccanismo provate a pensare la quantità che quotidiana di articoli che vengono pubblicati quale distillare quale errore veramente rilevante
Difficilissimo
Viceversa turista mediatico una cosa molto attrattiva magari diventa immediatamente un titolo e dopodiché magari scompare nel tempo però dal punto di vista scientifico questo parte un pezzettino dalle da capire bene come metro nel puzzle nel sistema può diventare magari per qualche minuto per qualche ora un punto miliardi
L'altra cosa importante è che di fronte a questa incertezza
La sanità pubblica deve trenta natura deve prendere delle decisioni
Non può aspettare l'evidenza scientifica perché
Può essere troppo troppo lungo tempo quindi assuma assume quello che il principio di massima precauzione e la destinazione di questo principio di massima precauzione
Però l'intenzione che si sente molto del contesto culturale
Anche nel contesto europeo paesi diversi rispetto a curve simili hanno preso scelte diverse
Non è facilmente comprensibile
E difficile credo anche per il mondo del dei media ma tradurre questa questa variabilità che è fisiologica entro certi limiti ma è un elemento per cui non c'è
Di fronte a quel tipo di evento la risposta è uno la risposta e due viceversa di fronte all'incertezza tiene conto anche dell'accettabilità Dell'Anna della sostenibilità gli altri fattori che hanno a che fare col contesto Couto è un po'come quando facciamo in medicina no Bracco rappresentiamo delle terapie le terapie però non prova di compliance e c'è anche un accettabilità da parte del paziente che sempre più riconosciamo rispetto agli eventi e questo è un elemento
Importante
Chiudo perché se no la faccio molto lunga che cosa ci possiamo imparare avrà su questo tipo di riflessione ma io credo che la cosa che dovrà che a meno
Cerco di individuare come al momento come elemento uno la comunicazione è una parte essenziale del mestiere
Ancor più per chi fa sanità pubblica come e quindi bisogna formarsi bisogna conoscere questo mondo bisogna dialogare imparare capire le logiche con cui no venire incontro sostanzialmente a chi è chiamato poi come giornalisti a fare da traduttore e divulgatore da no
Magnifica torre in qualche modo i contenuti questo è estremamente importante
L'altra cosa importante credo che bisogna lavorare in maniera
Forte con dati solidi
Parlando i dati che abbiamo quelli solidi
Prendendoli in maniera sistematica tempestiva con regolarità rendendoli disponibili
Ma i dati possono il nostro il punto più solido che abbiamo poi ci sono ipotesi ma questo dico e e e importa è opportuno e quindi vuol dire dichiarare l'incertezza
E quindi accanto ai dati solidi credo la cosa importante assolutamente trasparente ne dichiara anche quello che non è solido
Quello che non conosciamo
Ma che ci aspettiamo di conoscere grazie agli sforzi dei calligrafi e coso
E l'altra cosa importante la coerenza
Se uno mostra questi dati mostra metodo scientifico lo lo traduce sistematicamente anche nel comunicare beh credo che è capitato in questo senso abbia anche ci siano rispetto al netto di una serie anche di se volete dialettiche che ci sono però guardando poi l'adesione determinate cose vengono percepite e questo rappresenta va costruito un capitale importantissimo ma che l'ultima parola con cui chiudo che si chiama fiducia
Per affrontare il sistema vuol dire ricco fiducia vuol dire riconoscere no l'alterità vorrei conoscere che c'è un metodo riconosce che c'è un'onestà intellettuale che ce la trasparenza che c'è la voglia di risolvere un problema
Che non vuol dire che non ci sia la possibilità di fare Sud terrore come giustamente è stato detto ma vuol dire che sostanzialmente ognuno di noi nel ruolo in cui è chiamato in quel momento la storia nella sua comunità
Lo fa cerca di fare il meglio in scienza e coscienza questo è in qualche modo se volete il tentativo dire fiducia e questo vuol dire fiducia lo scienziato fiducia nel medico fiducia nel giornalista fiducia nel parlamentare fiducia nel sindaco illusione cittadina nella persona che fa la vita quotidianamente e che grazie sui comportamenti
Fa favorisce anche la salute di tutta la comunità
Ringrazio ancora per questa riflessione sono curioso di sentire il punto di vista delle colleghe giornaliste che copio con loro sensibilità femminile potranno
Certamente aiuterà una mamma sicuramente tutti noi accoglierà ancora meglio la ricchezza della comunicazione dell'importanza alla comunicazione
Sì
Ok
Salutiamo la senatrice alle senatrici
Buonasera
Ringrazio tutti per essere intervenuti mia mi ad obbligo a quello di segnalare i patrocinatori della della riunione
La by Trabajo Medical University foundation con il professore Paolo Arullani qui presente
La premio internazionale pavoncella alla creati tetti creatività femminile di Francesca D'Oriano ringrazio anche il nostro sponsor a farsi ma e ringrazio chi ci ospita d'istituto don Luigi Sturzo
Due parole per presentarmi
Spero di di dirne solo due ha detto la la professoressa giustamente che i chirurghi prima addormentano e poi operano spero di non addormentarmi nessuno nella fattispecie
E sono chirurgo del polmone faccio parte chirurgo toracico faccio parte della parte punto che dovrebbe essere di solito intervistata in questi casi
Però questo è il motivo per cui sono qua perché quando Michele che presidente qui dei medici ma di Siena frontiere mia invitato io all'inizio ero un po'scettico dice ma devo devo venire a dire sempre le stesse cose fare la figura dell'esperto
Grazie a Dio nomade Tolui no qui è tutto il contrario tu dovrai essere il massimo degli inesperti perché devi fare una cosa che solitamente non fai moderare e è vero io c'ho un minimo di esperienza di moderazione congressi internazionali ma comunque con moderazione i giornalisti non l'ho mai fatto spero che l'assemblea sia Clemente nei miei confronti e mi accingo a a proseguire ha detto bene il professor Brusa ferro ha fatto un intervento perfetto bellissimo e anzi li devo sono felice d'averlo visto dal vivo
Perché per me durante la pandemia era una divinità io per no no lo dico sul serio quattro
Lo dico da medico nel nel nel nel periodo iniziale dove c'era l'incertezza più totale dove s'andava veramente nella nebbia e non si sapeva
Che cosa sarebbe successo sentire la sua voce ferma autorevole composta è stato importantissimo
Serviva per correggere magari gli scettici che ci trovavamo vicino
Cercare di rafforzare quelli che erano più dubbiosi su certe teorie perché poi carichi dubbi vengono per forza perché siamo di fronte a me ignoto e soprattutto rincuorare i malati perché noi avevamo anche questo compito di rincuorare i malati
Cosa che coi mi preme dirlo
La medicina e fiducia ha detto bene cioè tutto e fiducia allo stato è però principalmente la medicina e fiducia non ci dobbiamo fidare io mi fidavo di Luís e sparge Evo
Del mio contesto cercando di dare quelle sicurezze poche sicurezze che c'erano e credo che questa sia stata una cosa importante di di quel periodo
La comunicazione in quel periodo purtroppo con i nostri malati è mancata la comunicazione non riuscivamo a comunicare vuoi per gli scafandri per le distanze io sono un chirurgo ma sono abituato
A parlare con i pazienti che devo operare a convincerli dell'intervento a a fargli capire la necessità di certi passaggi considero la comunicazione il cinquanta per cento della riuscita dell'intervento spesso purtroppo in questo periodo nel periodo del Comité questo è molto mancato
Dopo queste queste considerazione e sul ruolo della moderazione i moderatori ideale colui che scompare
E che lascia poi spazio a al questo parte Derrick di regime che ho intorno
Comunico le le regole insomma qui mi hanno detto che dovrebbero parlare una decina dodici minuti non voglio fare
Il moderatori dei convegni internazionali che ogni tanto batte
Sul microfono per ricordare ai vari relatori che hanno sforato no no per carità non non manca neanche il cronometro come invece spesso sono solito fare cerchiamo di fare un dialogo perché quando Michele e Guarino mi disse devi moderare e io dissi ma come devo fare per far finta che stai parlando con lui parola farò finta di parlare con ognuna delle moderatrice dunque in le presento Unione delle Northern moderatrice relatrici le presento Roberta sardo capo di redattrice del TG tre Lazio
Margherita Lopes sei tu sì perfetto capo servizio Forge in Italia e scusate l'improvvisazione le sto andando veramente a braccio e poi la Arianna di colori delle quotidiano la Repubblica
Prego
Una domanda ce l'avrei ma comunque visto che si tratta fai finta di parlare io farò finta di parlare
Ma questa questa pandemia c'ha avuto avuto due due capitoli uno il fatto che siamo stati ognuno nella propria professione
Investito ma poi ci siamo anche da una parte messi dalla parte del malato per condurre poteva attorno diventare malate avere a che fare con tutto questo
Tutto questo mondo
Che cosa ci può dire come gestito questo questo periodo sia la giornalista che da responsabile della salute dei tuoi dipendenti
Ancora
Funziona
Se siete d'accordo mi distanze un po'e tolgo la mascherina se il professor Busa ferro allora grazie intanto grazie per per aver pensato a me esser stati sono stati due anni molto difficili quando mentre se tu il professore parlava mi è venuto in mente il primo bollettino
La sera del primo bollettino redazione credo che quello sia un momento che tutti noi abbiamo vissuto con una particolare difficoltà lei diceva dovevamo inizia abbiamo capito che dovevamo iniziare a comunicare in un altro modo un altro linguaggio e dall'altra parte non lui
Non giornalisti scientifici potevamo mali interpretare quelli che erano i numeri che in quel bollettino i grafici che in quel bollettino per la prima volta ci dicevano dove stava andando il Paese col bollettino uscì alle diciotto e venti
Il TG tre andava in onda alle diciannove
In quaranta minuti ci siamo messi tre colleghe tutte donne è un caso e abbiamo tirato fuori il pezzo di apertura del telegiornale e l'abbiamo fatto anche con con quei grafici che erano presenti nelle slide
Incrociando le dita
Sperando di aver capito quale aerea il messaggio poco chiaro sono difficili che ci stavate dando forse eravamo noi molto molto molto inesperti Paco il bollettino man mano e migliorato nettamente migliorato però immaginate un responsabile di una line di un telegiornale nazionale e consentitemi di dire della RAI cioè del servizio pubblico
Che così come l'Istituto superiore di sanità a mio avviso ha delle responsabilità maggiori rispetto i cittadini e le cittadine
Responsabilità che ognuno di noi ha preso davvero sulle proprie spalle perché vengo alla domanda
Ogni giorno dovevamo organizzare il lavoro ogni giorno dovevamo decidere se mandare fuori gli inviati ogni giorno dovevamo decidere se fare squadre dentro squadre fuori perché il telegiornale
Va in onda tutti i giorni domenica incluse malattia incluse pandemia idem noi indie-rock da una non l'abbiamo fatto
Mia figlia mi dice sempre tu a casa da sola non ci sei stata il vero riuscivo ancor prima perché la mattina vegetazione secca mezza ne tornava le dieci perché non c'era alternativa
E non mi lamento immagino solo avendo di raccontare quello che hanno fatto gli infermieri i medici chi come il professor Brusaferri e tutto lo staff del Comitato tecnico scientifico gli stessi parlamentari che dovevano trovare soluzioni a quello che il Comitato tecnico scientifico doveva elaborare e noi stavamo dall'altra parte
Noi dovevamo fare in sintesi di quello che la scienza dal comitato degli e Sperti tirava fuori di quello che per la scienza ci diceva noi ci dobbiamo fermare lì quante volte professore ci siamo detti
Non è una nostra decisione questa il rock da una è una decisione politica noi diamo le gli elementi per decidere alla politica e poi interveniva
Quella politica ma allo stesso tempo purtroppo il codino della pandemia era titolo
Qualunque cosa accade ogni giorno della settimana anche se non c'era la notizia purtroppo diventava titolo e la capacità di sintesi era quella di dire chi è che fa titolo il numero dell'Istituto Superiore di Sanità l'atteso
Del bollettino del venerdì
Ho il paziente ricoverato in ospedale con il casco che di Annetta clonato parole che non avevamo mai sentito
E Mali utilizzato nel nel nostro mestiere o ancor di più mi ha colpito molto l'intervista di Miozzo oggi la dover scegliere
E lasciare soli gli anziani nelle RSA o i malati come ha detto adesso il professore a morire nelle terapie intensive senza poter comunicare ecco sono stati due anni che a mio avviso hanno rivoluzionato la vita delle nostre professioni sono stati anni che ci hanno insegnato delle parole completamente diverse che non avevamo mai ipotizzato anche un modo di lavorare completamente diverso sono stati anni in cui abbiamo costruito quella fiducia
Che l'ultima parola della persona che usa ferro ecco credo che quella per noi giornalisti spero di di avere come dire il benestare delle colleghe è la fiducia è stata la prima parola che noi abbiamo dovuto mettere davanti nel nostro lavoro perché era era il nostro biglietto da visita
A far capire ai nostri come dire alle nostre fonti quello che volevamo fare abbiamo scelto di comunicare ognuno a modo suo la televisione forse fa più fatica dei telegiornali perché una cosa leggere un numero stampato una cosa e doverlo dire alla televisione e pensate ancor peggio la radio che non ha neanche immagini allora io ricordo che a un certo punto abbiamo anche cambiato direttori in questi anni quindi ognuno aveva una sua linea editoriale
Ad un certo punto abbiamo pensato che la cosa migliore era quella di fare delle grafiche quotidiane
E la scelta possiamo vedere le prime le prime grafiche che io portato e la scelta nasca era quella di provare a semplificare questo famoso bollettino
Che che ci arrivava ecco questa era la grafica che avevamo scelto per il TG tre dove facciamo il raffronto tre casi totali
E il la quotidianità invece no i nuovi positivi che non si doveva dire nuovi positivi ma dovevamo dire nuovi casi mappa non potevamo ripetere sempre nuovi casi perché c'era facciamo sempre i giornalisti e quindi dobbiamo avere una nuovo un buon linguaggio era un continuo un continuo cambiare utilizzare parole nuove i guariti per cercare di dare un po'di speranza
Come secondo dato a quella che era un'incertezza infinita gli attualmente positivi che erano diversi dai nuovi casi mancherà difficilissima da in un minuto perché poi rendiamoci conto che il servizio di un telegiornale
Massimo è un minuto e mezzo minuti e quaranta
Le terapie intensive che erano quelle che facevano più paura quando iniziavano a crescere
Dirty gelosamente questi sono dati di gennaio di due mila ventuno quindi in una fase decisamente meno drammatica ma che già ci avvicinavamo la terza fase quindi complicata alla quarta scusate mi e infine le vittime
Giornaliere il numero più doloroso per tutti
Nello stesso modo quando poi io ho cambiato redazione dal TG tre sono diventata responsabile del TGR Lazio ho cercato di portare quel messaggio nazionale che già il TGR Lazio aveva con i dati locali di provare a renderlo i locali Global cioè tutto ciò che è locale e anche globale ed era quello che stava accadendo che abbiamo iniziato
A far capire come seppure i numeri della nostra regione il secondo la seconda grafica seppure i numeri della nostra la terza questione rapporto cosiddetta Tamponi che ovviamente davamo ogni giorno e che ci faceva passare nella seconda fase tra le zone non lo ricorderete
Rosse e gialle e arancioni
Abbiamo provato a far capire come quei numeri così minori diamo per esempio i ventotto del Chelsea del Lazio Rispetto ai cinquecento seicento non erano pochi
Perché il rischio era che si pensasse che il numero locale
Fosse Darzo lo dimostrano i dati di oggi non siamo la regione con il più alto numero di contagi in Italia
Ma che tutto doveva vere un senso di comunicazione rispetto a quello che accadeva nel nel Paese nella prima fase il Lazio
Era la regione meno contagiata nell'ultima fase era quella che ha avuto e quella che ha il numero più alto di casi quindi un andamento assolutamente indecifrabile di quello che
Che poteva accadere che è accaduto adesso forse lo studieremo tra qualche tra qualche anno perché vi faccio vedere questi questi dati
Perché alla fine era l'unico modo per segnalare i dati di cui parlava prima il professor il professor Brusa ferro cioè fissare con una grafica
Un orientamento una curva abbiamo anche fatto le curve abbiamo copiato quelli che erano i dati dell'Istituto superiore di sanità per cercare di dire che dietro quei numeri c'erano però delle persone
C'erano dei malati c'erano delle persone che guariva noti uscivano e ad ogni numero
Tendenzialmente raccontavamo una storia
Proprio per non dimenticare e non non lasciare al caso
Al numero tante volte anche negli anni passati quando non c'erano le pandemie si chiedeva di ai pazienti di non essere trattati come numeri no nemmeno è sempre stato così Vienna nel nel servizio nel settore sanitario
A mio avviso le grafiche hanno aiutato molti Ivano l'Italia il paese tutto a capire perché
Dovevamo adottare delle misure di sicurezza molto molto drammatiche molto chiuse molto difficili ed arrivare fino a quello che è stato in loco da una noi
In RAI abbiamo avuto anche purtroppo il come dire il primato del primo giornalista
Che è ammalato di covi d'e purtroppo era un collega della mia redazione per fortuna un collega giovane era nato in Veneto aveva documentato da inviato dò più grane o quello che stava succedendo avvocato Gambino
E tornando purtroppo era positivo
è stato ricoverato tanti giorni abbiamo scelto
Di non fargli fare il diario da dentro lo Spallanzani perché quella poteva diventare per noi poteva essere una notizia pazzesca eravamo dentro Spallanzani con l'inviato del telegiornale
Minuto per minuto avremmo potuto dire quello che chiunque chiunque nome insomma le tantissime persone in quel momento erano contagiati avevano negli ospedali stavano passando abbiamo scelto di non farlo
Il collega poteva farlo perché ringraziando il cielo stava non benissimo ma neanche troppo male quindi era in grado di farlo però abbiamo scelto di non farlo perché abbiamo pensato che avremmo dato
Una in una situazione di ansia e di di sicurezza di ma forse anche di incapacità capire in quel momento quello che stava accadendo perché immagino che le preoccupazioni
Enormi noi che eravamo dall'altra parte della barricata nel raccontavano qualcosa che accadeva e come spesso capita nei giornalisti accade lo racconto
Non vivevamo l'emergenza del dire devo trovare la soluzione non era il nostro compito trovare la soluzione però dal nostro compito non alzare i toni di una situazione già drammatica e
Se posso dire la la la televisivamente la cosa che ci ha fatto capire no prendevamo ricordo che si prendevano in giro
Gli orientali con le mascherine
Che li vedevamo Roma sugli sugli autobus nei musei e no chi Dinoi non ha pensato ma che sarà netta fare questa mascherina
Bastato poco per doverle indossare tutti e fare una riflessione sul sul nostro pensiero così come è bastato poco
Se possiamo vedere il filmato quello del dell'Albergo dei cinesi e l'albergo
La prima immagine il virus era già arrivato in Italia perché al Nord già c'era ed era forte e pesante
Però la prima vera immagine del virus perché il paziente zero era stato ricoverato no già c'erano tutte quelle cose però la prima vera immagine del virus che è tra noi
A mio avviso questa qui e cioè un telefonino che riprende i due la i coniugi cinesi fuori dall'hotel Palatino
Palatino contagiati e caricati sull'ambulanza e portati allo Spallanzani quello è il virus che arriva nella nostra città Roma ma che di fatto arriva nella Capitale d'Italia
Nel momento in cui si pensava che fosse relegato non si sa perché è un virus doveva rimanere relegata in Lombardia
Non era accreditato sa che mi ricordavo era pensiamo proprio a io mi ricordavo del Giro sarà già col paziente zero meglio ancora
Grazie grazie mille ero convinta che già ci fosse
Che ci fosse stato il primo attaccante nata proprio hai ragione è stato molto strano perché Roma è stata poi sembrava essere stata colpita per prima dai turisti e all'epoca guarda e non mi ricordo
Il trenta gennaio l'OMS ha dichiarato che il trenta gennaio centinaia e migliaia entro il venti di febbraio accertato Codogno quindi pratica
Carriera prima eccetto perché qui era il ventitré gennaio stanno ritornare a ventitré venticinque gennaio quindi addirittura addirittura settimana prima e secondo me questa questa immagine significativa ma nello stesso tempo hanno e ci mise in allerta
Perché la prima cosa che venne da quell'immagine non è è arrivato il virus ma i cinesi ci portano il virus da e quindi c'è stato un attacco
Incredibile alla comunità cinese c'era il rischio davvero di fare un'informazione razzista perché diciamo la usiamo le parole per quello che sono e anche lì il permettetemi di dire il panico perché su il le le i telegiornali vanno in onda continuamente no e quindi di ora in ora deve decidere che cosa mettere in onda un po'come le agenzie cioè doveva devi devi decidere che cosa pubblicare che cosa che cosa mandare in onda
E questa immagine per noi è diventata l'immagine simbolo della della pandemia nel nostro Paese così come l'uscita dei coniugi dallo Spallanzani
Quello forse è stato il primo momento in cui abbiamo detto ce la possiamo fare
No vi ricordate le ci sono le immagini anche di questo quando finalmente sulle loro gambe erano entrati sulla sedia a rotelle uscivano sulle loro gambe
Salirono sull'ambulanza e addirittura con il direttore Vaia ecco lei era ancora abbastanza debilitata salirono sull'ambulanza iniziarono a salutare come dire ce l'abbiamo fatta è stato come il primo momento in cui il Paese nonostante fosse PAC dato pochissimo
No però ha pensato che qualcosa forse la scienza ci avrebbe portatori di pace ha portato tanto ringraziando ringraziando il cielo
Tutto questo lo abbiamo documentato con le telecamere con i telefonini con le radio con i taccuini
E e quindi c'era un'organizzazione del lavoro difficilissima drammatica
C'erano persone c'erano colleghi
Sempre fuori dalla redazione noi abbiamo organizzato la relazione così abbiamo deciso che il racconto doveva essere fatto dai luoghi dove la pandemia stava colpendo quindi gli ospedali
E consentitemi di ringraziare tutti medici direttori sanitari che hanno avuto il coraggio di faccia entrare nelle terapie intensive nei reparti ordinari nei reparti nei pronto soccorso
Dandoci la possibilità di documentare
Perché professore
Era fondamentale per il contatto con voi avviene il fact checking senza fact checking noi non saremmo andati da nessuna parte la RAI da questo punto di vista ha messo in piedi una struttura
Con un team un board di Esperti
Nomi che lo faccio anche per per per correttezza nei confronti dei professori che si sono resi disponibili a
Ad aiutarci nel nostro lavoro abbiamo fatto una ciabatta una chat aziendale siamo quindici mila dipendenti
Mille trecento credo più o meno giornalisti e abbiamo una ciabatta nella quale noi ogni volta appostavamo notizie che magari arrivavano anche dall'altra parte del mondo chiedendo al coordinatore della charter che Gerardo D'Amico
Di aiutarci a dirimere la questione il collega girava le notizie al bordo il board ci rispondeva e noi prima del fact checking non abbiamo mandato in onda nulla
E con orgoglio devo dire che la RAI di cantonate nomi attese abbiamo fatto degli errori come tutti quanti gli altri però questo ci ha consentito
Di
Dava un prodotto
Quanto meno che aveva Paz alto
Un primo livello
Per quello che si poteva fare di di comunicazione corretta così come bisogna dire che se non ci fosse stata l'attenzione alla comunicazione da parte del Comitato tecnico scientifico parlo sempre della prima fase cioè se Agostino Miozzo
Che molti chi ne conoscevano dei tempi del terremoto perché anche quella fondamentale che torna la fiducia professore esterni la parola fiducia era è stata utilissima se non ci fosse stato un coordinatore che aveva la possibilità di dosare
Quelle che erano le decisioni probabilmente avremmo fatto una grandissima confusione perché le notizie che arrivavano erano davvero tante e diverse le une dalle altre tantissime difficilissime da da da gestire da rispettare da gestire date spesso anche da da capire
La cosa più difficile forse è stata la comunicazione sui vaccini perché
E per tanti anni abbiamo aspettato i vaccini su malattie come l'AIDS
Adesso dire che nell'arco di pochi mesi si era arrivata la soluzione che avevamo l'arma magica no per parlare sempre di magia cerco di usare le sue parole professore perché così è stato anche per noi
L'arma magica del vaccino ecco quello forse è stato il momento dove
Se posso permettermi c'è stata più responsabilità da parte
Sia politica che
Scientifica perché si è detto tutto e il contrario di tutto abbiamo in seguito norme e regole che venivano modificate continuamente e che c'ha che hanno creato un enorme confusione in ognuno di noi
Abbiamo dovuto dire smentire ridire cose forse sono d'accordo con lei quando dice a tre la meglio aspettare e dare i dati certi noi restavamo è vero
Però forse
A quel punto era meglio in una fase chiudere il rubinetto e far capire che si stava lavorando
E perché lì e sono usciti fuori è uscito fuori tutto ognuno diceva la sua ogni esperto che fino a quel momento era esperto considerato un valore aggiunto incredibile è diventato zimbello dei social
Purtroppo no perché tutto il contrario di tutto e quindi in quel momento forse è stato il momento più difficile e aver raggiunto raggiunto questo grossissimo risultato grandissimo risultato
Interna vaccinale credo che ci sia stato anche un pizzico un miracolo consentite ricerche davvero io su su quella fase delle dei vaccini ho davvero ottenuto tenuto ottenuto tanto
Consapevolezza responsabilità incertezza sono tutte parole che
Nelle redazioni quando arrivavano il bombardamento delle news scientifiche diventavano oggetto di riunioni in eravamo appena più il tempo che passa da Modì uniti che quello che passavamo a Crivelli il pezzo del minuto e mezzo per cercare di non cadere nel nell'errore
Abbiamo imparato ad usare parole nuove e abbiamo imparato anche l'utilizzo lo ricordavamo prima con il Massimo Ciccotti del dei video di Whatsapp
Questa è l'abbiamo rubato alla politica no se prima la politica mandava invidioso comunicati adesso noi In pieno rock da un o in quarantenne o isolamenti da corrida abbiamo utilizzato questo mezzo per continuare
A dare voce a chi tutti i giorni era nelle corsie
Degli ospedali perché quello era il tema l'altra grandissima attenzione che abbiamo avuto era quella se scegliere l'infettivologo
Ho l'epidemiologo perché ci sono stati fasi DiVersi
Della pandemia
Dove ci siamo concentrati su figure particolari e lì
La ricerca è stata ancora più faticosa perché poi non è che tutti siamo capaci a comunicare neanche noi giornalisti quindi è stato molto molto difficile riuscire a utilizzare parole
Semplici ci ricordiamo quando la prima volta abbiamo provato a spiegare che cosa ci patto il casco
Cioè sembrava il lecca lecca dei bambini no la prima volta che sentimmo quella parola
Rimanemmo tutti perplessi e poi iniziò il giro delle telefonate con i colleghi che si occupavano di per capire che cosa fosse perché anche Lino io credo di non aver mai sentito quella parola in vita mia in vita mia prima
I pazienti e vado alla conclusione perché immagino di essere arrivata non so
I pazienti noi abbiamo voluto raccontare anche
Chi stava male
Anche lì ci siamo posti diverse volte il il problema di dire se stavamo comiche stavamo facendo del voyeurismo
Nel dolore delle famiglie che avevano perso i propri cari
Ho di chi aveva un padre una madre chi non è reato crea
E ci siamo detti un po'come succede quando dobbiamo decidere se mandare in onda le immagini dei bambini trucidati in guerra un morti nei naufragi in mare
Abbiamo detto sono immagini che dobbiamo storiche dobbiamo raccontare perché se non si raccontano con le immagini o con le parole quelle storie tutto rimane
Dentro un elettrodomestico che è la televisione e quindi è staccato da noi
Questa era la prima fase per la pandemia toccato duro ha picchiato durissimo abbiamo iniziato ad usare termini come siamo in guerra dobbiamo i medici in prima linea eroi poi abbiamo utilizzato metafore come il nemico virus quindi
C'era questo tentativo di riportare a cose già note una
Una storia che invece non conoscevamo che ancora oggi forse non sappiamo dove ci porterà a ottobre
L'immagine di tutto questo
Il rapporto con i pazienti secondo me grazie per la domanda perché oltre alle avverse a e la stanza degli abbracci e che è stato l'altro momento bello però passano da queste ultime immagini che vi voglio far vedere sono quelle dei feretri
A Bergamo io credo che questa sia l'immagine che
Più di ogni altra abbia dato il senso di quello che stavamo passando più di ogni altra ci abbia fatto capire
In che momento ci trovavamo che non serviva una guerra
Come quella che rischiamo di avere alle porte adesso per vedere camion con i feretri dita nostri cari perché lì ci sono nomi ci sono genitori ci sono figli caricati su cammina né militari che non hanno avuto sepoltura che erano ammassati alcuni nel nei nei sotterranei degli ospedali altri nelle chiese
Sono stati giorni difficili simili per le famiglie è chiusa in casa sono stati giorni ancora più difficili per gli scienziati che dovevano portarci fuori da questa pandemia durissimi per i medici che ancora vivono e quali ancora non viene riconosciuto a mio avviso dispetto con i quali bisognerebbe invece confrontarsi ogni giorno ma consentitemi medici infermieri operatori sanitari Autizi degli ambulanze tutti
Perché questi signori si cambiavano quel camicione lidi
Ad ogni intervento entravano e uscivano conditi io cioè ricordiamoci le foto delle infermiere segnate nel volto per aver fatto un turno di notte però sono stati difficile anche per noi nelle redazioni dello assicura
Perché abbiamo dovuto scegliere di mandare al fronte consentitemi la metafora i colleghi
Abbiamo dovuto scegliere di tenere in casa i colleghi più fragili abbiamo dovuto decidere di anche noi per rilanciare la famiglia
Perché era il criterio era lo stesso non eravamo in mezzo a tutto e le famiglie erano protette in casa e abbiamo scelto di stare in mezzo a voi la mia richiesta chiudo l'intervento con una richiesta tutto il mondo scientifico
Sono felice di avere qui persone con le quali dialogo con con serenità e quindici infatti essere però a tutto il mondo scientifico
La porta aperti in questi casi conviene tenere una grande porta aperta con il mondo della comunicazione del giornalismo e dell'informazione
La fiducia fondamentale professore sono assolutamente d'accordo con lei la fiducia si costruisce e fa presto a capire chi lavora
Per dare informazione e chi invece lo fa per fare o di Anzio o vendere copie in più dei giornali
Credo che in questa pandemia
La stanchezza abbia
Segnato la differenza i
E credo anche che invece la vostra organizzazione ci abbia consentito di fare un'informazione migliore di questo vi ringrazio
Grazie a Roberta belle parole la profondità e anche come sviscerato insomma tutti tutte le varie i vari aspetti io ricordo volevo sottolineare punto proprio per questo sarebbe bello fare una storia di questa pandemia con le tappe precise pandemia in Italia tu hai ricordato una cosa che il io avevo subito ma essi l'odio cioè l'odio comunque la la difficoltà di interagire con l'ambiente cinese nella io vorrei ricordare a questo riguardo che a un certo momento del questa di questa pandemia c'è stato pure un problema di discriminazione tra nord e sud d'Italia come se il nel Nord ritardo fosse diviso dal Sud una specie di linea neo Linea gotica che non dovesse essere superata perché c'è sempre una cosa che non è mai tramontata da dal dalla dal Medioevo e da Manzoni
Discorso del Vulture Ettore abbaia l'untore sempre valido con con cose drammatiche poi dette Noble Nord al Sud cioè insulti dire ad esempio
è proprio vero che questi momenti si vede il peggio e anche meglio dotazioni prende da adesso c'è la relazione la intervento di Margherita Lopes di Fortune Italian ci spiega che cos'è
Come ha vissuto questo quando Emilio allora io in realtà questa pandemia l'ho vissuta da giornalista scientifica perché per ventitré anni ho lavorato per un'agenzia di stampa Adnkronos Salute quindi diciamo che è un punto di vista un po'diverso da quello di Roberta noi la pandemia l'aspettavamo come ben sa il presidente dell'Istituto superiore di sanità
Questa per me poi era la seconda pandemia perché forse non lo ricordate ma ce n'era stata una nel due mila sette la famosa suina
Che diciamo poi è andata risolvendo sì piuttosto semplicemente senza grandi sconvolgimenti e si aspettava di anno in anno l'arrivo di Onna patogeno pandemico per cui sapeva che sarebbe dovuto emerge si sapeva che sarebbe emerso molto probabilmente in Cina perché c'era questo ambiante molto molto diciamo così ottimo per le zoonosi per l'emergere delle zoonosi quindi quando è arrivato il trentuno dicembre del due mila diciannove per questo colpite diciannove
Questa segnalazione di un misterioso virus in Cina ci siamo rimasti tutti un po'incuriositi ma questo virus cosa sarà cono cosa non sarà tanto per ricordare qualche cosa del passato tu mi dicevi io vi ricordo che il diciannove gennaio il Sidis i cinesi ha identificato Stars comma due e questa diciamo così epidemia nella misteriosa città di Guam sembrava andare avanti più o meno da sola
Quando il diciotto gennaio di Fergusson dell'Imperial College di Londra che poi fu travolto da una vicenda diciamo di di di mancato rispetto della quinta ma
Diciamo allertò il mondo perché disse guardate che questa piccole epidemie in Cina non è piccola ci sono decine di migliaia di casi già perché perché erano stati individuati dicasi anche nei paesi vicini e sulla base di questa esportazioni Dicati
Milla Fergusson che era un modellista studiò un modello e ci disse che c'erano già decine di migliaia Dicati all'epoca invece infetti ufficiali Apuana erano quarantacinque vi ricordo solo questo tanto per capire di che cosa stavamo parlando e del livello di attenzione
E soltanto il trenta gennaio l'OMS ha dichiarato l'epidemia un'emergenza internazionale di salute e ha quindi davvero il mondo è stato travolto poi poi sappiamo tutto quello che è accaduto c'è stata la coppia cinese l'abbiamo vista
Che ci ha detto che il virus in realtà no non era soltanto in Cina e e poi ci siamo svegliati con Codogno per cui dopodiché è stata tutta una corsa è stata una corsa anche per le autorità perché naturalmente
Evidentemente all'inizio non eravamo preparati a queste dimensioni ha queste dimensioni particolari in Italia perché l'Italia è stato il primo Paese occidentale a far fronte è stato un po'apripista per tutto allora com'è cambiata la la il racconto della pandemia io in realtà io sono rimasta molto colpita da alcune delle parole sia della senatrice Binetti che del presidente Brussa ferro
Brusa Ferro ha parlato di trasduttore cioè il ruolo del giornalista in realtà era un un ruolo piuttosto chiave quello di trasmettere il messaggi della scienza con il linguaggio della scienza che non sempre è semplicissimo ricordiamoci le le prime conferenze all'ISS quando ci ha fatto scoprire l'R con zero
è stato no no anche prima R con zero poi gli argomenti c'è sono state frasi che naturalmente poi statistici ingegnare i sapevano leggere ma spesso noi già anche giornalisti scientifici abbiamo fatto fatica all'inizio
E le leggevamo male cioè ci sono dei titoli usciti R. alcun attivo guerre contro zero non dimentichiamolo quindi diciamo che abbiamo fatto o fatica un pochino però in realtà la la il la cosa che secondo me è anche fondamentale ed è emersa e anche questi faceva l'importanza di formare sia i ricercatori che i giornalisti alli alla comunicazione perché una cosa mi hanno insegnato quando giovanissima fine molta attenzione al procurato allarme
Un caso di testi in Cina non è torna l'incubo della peste torna l'incubo della peste magari di far vendere il giornale il giorno dopo però in realtà non è la stessa cosa noi e devo dire che fra i colleghi di agenzia ci sono tantissimi e bravissimi uomini quindi ci sono moltissime donne
Però su questo cerchiamo sempre di stare molto attenti sul procurato allarme talvolta questa attenzione non l'abbiamo rilevata proprio da parte di medici e ricercatori e è e quindi quando viene a mancare il filtro
Che è quella persona che di sodio questo messaggio se io lo traduco che cosa come impatterà come impatterà a dire che il virus è clinicamente morto come impatterà a dire che ci sono tanti messaggi che le mascherine non servono Corsair buono
O sono inutili
O o o anche basterà un vaccino solo no ce ne vorranno due notte mai la quarta stila quarta queste sono comunicazioni da fare sempre con estrema cautela per quanto mi riguarda
E un'altra o problema so è stato sollevato proprio da della seduta ferro il proliferare degli studi
Non ancora sottoposti a peer review quindi non ancora validati e pubblicati noi abbiamo visto nascere e morire fenomeni come desta Kron
Ancora di recente forse ci costino sa bene o altri altri fenomeni che diciamo così c'è stato un periodo in cui il virus non mutava non si poteva dire che il virus mutava come tutti i virus fanno che si asportano nel tempo però non si poteva dire era una un messaggio che veniva diciamo così negato per cui secondo me sarebbe bene ritornare ora che la quarta ondata stampo frenando alle vecchie regole base cioè gli studi sì bene ma pubblicati
E i dati su i farmacisti bene ma pubblicati e non annunciati
Semplicemente dalle aziende perché potrebbero essere parziali perché potrebbero essere ancora incomplete perché potremo dare delle speranze che non sono poi quelle e quindi e poi un po'di attenzione ai facili entusiasmi perché naturalmente quando noi coltiviamo un'idea un titolo che può essere bellissimo
Rischiamo di trasmettere una certezza che invece ancora non c'è comunicare i limiti della scienza non è semplicissimo
Non è semplicissimo fare accettare magari al proprio capo redattore l'idea che tu
Why parlare di qualche cosa che però non è proprio sicurissime quindi tu lo devi dire per esattamente quindi questo è diciamo un lavoro per cui secondo me c'è davvero bisogno di di di quest'opera di filtro e non vorrei diciamo togliere troppo tempo però basso gentilissimo moderatore Czerny ha chiesto in che cosa è cambiata poi la mia vita con la pandemia io
Non sono più una regionalista di agenzia ma adesso sono andata a lavorare per un mensile o magazzini forse un'Italia che ha uno spazio dedicato alla salute
In quello spazio voluto provare a fare qualcosa di diverso cioè raccontare delle storie raccontare anche delle storie di ricerca con nelle sfide anche il coraggio l'entusiasmo voi rischio di sbagliare o no c'è una storia che dire su cui diciamo mi sono soffermata e che mi piacerebbe ecco raccontarvi a brevissima Vorrei che mandassero un po'alle immagini
Della di di un articolo che racconta una storia la notte del Toce Lizu ma va allora
Noi abbiamo visto che ci sono state tantissimi importanti contributi dell'Italia la rotta la pandemia questa è una storia che mi è piaciuto perché è una storia che arriva da Napoli
Che non è esattamente Milano non è esattamente Genova Bologna o Roma però è una storia di curiosità e di passione che mi aveva raccontato il direttore generale del Pascale di Napoli che non è esattamente un Istituto di malattie infettive quindici tanto per dirvi perché all'Istituto dei Tumori Pascale di Napoli
E ed è frutto però di una ciabatta prima Roberta ci ha parlato delle chat della RAI ma questa è una chat Interna io ne avevo parlato con Attilio Bianchi che mi aveva raccontato com'era nata l'idea del Turci Rizzo ma dei famosi o anti artrite che poi è stato raccomandato dall'OMS dall'Emma eccetera per il trattamento dei pazienti come di grave
Allora un anti artrite controcorrente l'idea se vedete avvenuta in una sciatta alle due di notte
Semplicemente perché cominciando a conoscere la storia i meccanismi della Sarkozy due e quindi l'origine di covi dei diciannove nell'organismo a un oncologo Paolo Ascierto è venuta l'idea di utilizzare un farmaco che loro usavano per contrastare un fenomeno che ormai tutti conoscono la tempesta cito chimica nei pazienti in cura per tumore
E che erano appunto un anti artrite quindi dice ma se funziona per quel fenomeno in quel caso potrebbe funzionare in questo caso lì è una chat piuttosto vedete ci son tanti nomi tanti specialisti loro alle due di notte hanno avuto questa idea il giorno dopo stanno chiesto l'autorizzazione alle tende farmaci antiche
Sono partiti con la sperimentazione hanno preso due o tre
Muri come si disse subito perché naturalmente la l'approccio Fuzio ha funzionato e alcuni pazienti all'inizio si in altri meno hanno capito
Per chi andava bene perché questa è una patologia coprite diciannove che evidentemente si manifesta in modo molto diverso
Nei pazienti come voi sapete e quindi alla fine hanno avuto ragione e la la terapia diciamo si è rivelata utile ed è un approccio nato veramente a Napoli in una notte io non è sciatta che è andato così conquistandosi uno spazio al sole e nel mondo è uno dei nostri lasciti per cui quello che io cerco di fare adesso e ancor più su Fortune Italia ma comunque è quello di raccontare ascoltare e raccontare le storie belle storie storie di creatività storie di ricerca raccontare la scienza e farla raccontare le ricercatori perché secondo me c'è curiosità è vero che c'è una scarsa alfabetizzazione in Italia però in realtà c'è curiosità e può essere accesa la passione per la scienza basta saperla raccontare
Noi qui a io molte volte ho intervistato Massimo Ciccotti perché a amichevolmente lo prendo in giro lo chiamo il cacciatore di varianti perché naturalmente non è ormai ammesso della start stop due nel mirino e quindi cerca tutte queste da tempo queste mutazioni però devo dire che
La diciamo l'attenzione e la cautela con la quale poi cerchiamo di raccontare l'effetto delle singole mutazioni su la malattia secondo me è un altro elemento importantissimo vi lascio colonna uno stimolo e poi uno stimolo soltanto quello di raccontare i fallimenti perché può essere interessante dev'essere per prima la scienza a dirci quando veramente c'è qualche cosa che poi può aver portato a invece una scoperta perché no anche ad escludere una scoperta e un'altra cosa interessante secondo me è l'auspicio che tutto questo porti a una generazione
Ha un nuovo garbo nella comunicazione io mi piace esplicare una nuova generazione di giornalisti e scienziati gentili diciamo più attenti all'ascolto perché soltanto se si sta davvero assentire l'interlocutore si riesce a raccontare
In modo onesto e trasparente quello che poi è un percorso un'evoluzione che all'evoluzione la nostra evoluzione della lotta la pandemia ma anche l'evoluzione della scienza
Che è a conoscenza e non è magia AN come diceva la senatrice grazie a tutti
Brava Margherita hai fatto un intervento che denota una competenza anche dal punto di vista medico non solo dal punto di vista giornalistico effettivamente i tempi della ricerca sono diversi dai tempi e del giornalismo cioè come diceva il professor Brusa pero c'è stato un proliferare di pre Print di di lavori che sono passati senza peer review
Presto sicuramente non ha giovato mi viene in mente una barzelletta che girava intorno alla al periodo del covi della dico per stemperare un po'la severità di quello che stiamo dicendo due cavie si vedono e diciamo tu te lo fai vaccino l'altra Calia dice ma che scherzi ancora non son finiti gli esperimenti sugli umani
Per loro il professore
Terzo intervento quello di Arianna di Gori impegnativa di Repubblica
Un bel una domanda se la RAI ce l'avrei nel senso che volevo sapere dal punto di vista delle informazione a livello della carta stampata perché tu quello ti stai occupando questo ha necessità di avere il cubitale noi titolo quanto influenzato poi se vuoi dire qualcosa che esula anche da questa domanda femminile prego dieci minuti dodici non sarà forse anche di ottenere
Beh influisce ma questo penso che dobbiamo essere oneste non non è che siamo giornaliste
Sappiamo quanto coi il il titolo che ha il titolo sul giornale che l'apertura di un TG che ha comunque insomma
Ne siamo vincolati in qualche modo a questo e per quanto abbiamo tutti cercato almeno che ha raccontato la pandemia ha cercato di essere il più possibile
Accurato attento poi comunque in qualche modo abbiamo tutti dovuto confrontarci con quello che poi il nostro lavoro e il nostro lavoro nostro lavoro in realtà è un lavoro di semplificazione io credo che il grande corto circuito che c'è
Che c'è stato e e purtroppo si parlava di fiducia è vero ma lo stesso Van così anche creata sfiducia
Ne sono passati da dover raccontare
Anzi pure cercando un po'di stemperare la il dramma la tragedia quello che però ci si poneva davanti ed era evidente a doverci trovare a convincere le persone guardate che c'è un problema non non lo volete più vedere perché abbiamo avuto tre varie Assitalia stati di libertà e di gioia
La prima la seconda sembra il giorno della marmotta e tutto ritorna in tutto ritorna e anche oggi
Parliamo facciamo prospettive che
Ci vorrebbe la sfera di cristallo ecco questo ci vorrebbe e a me giornalisti piacerebbe avere la sfera di cristallo perché quanto vorremmo poter dire la verità incontrovertibile che ovviamente non c'è credo che ecco il corto circuito a quel mi riferivo prima
Che poi in parte dello lo faceva presente anche Margherita ovviamente professor Brusa ferro è proprio quella da una parte l'incertezza la la quantità di informazioni
E la ricerca dopo l'essenza della scienza e dall'altra la necessità di dover semplificare dei di tutti i giornalisti qualsiasi sia il il media
E credo che in questo questi questi due anni di pandemia ecco forse questo questo corto circuito si è immerso in modo più che mai prorompente
E credo che tutti noi abbiamo avuto dei momenti in cui
In cui forse avremmo voluto dire le cose in modo diverso in cui avremmo voluto
Anche portare dei messaggi più
Più chiari ecco forse aprì una B abbiamo tutti avuto questo desiderio di chiarezza una chiarezza che è difficile spiegare alle persone guardate nessuno ci sta capendo niente non lo possiamo dire
E non lo può dire certamente la politica che lo può dire la scienza anzi forse l'unica che ha diciamo di scienziati in questo hanno avuto più più libertà di poter dire veramente in questo momento non ci capiamo ancora niente noi noi come giornalisti non lo possiamo dire e
E quindi è vero abbiamo dovuto rimandato
Abbiamo dato contra dirci e non c'è nulla di più terribile di costringere un mezzo di informazione a dover dire prima una cosa e poi il totale opposto di quell'altra cosa e forse su questo proprio mi ricollego alla
Alla domanda del professore quanto poi il titolo il
Quella scritta cubitale contabile
Conta conta perché ha in quella scritta cubitale che si tende a volte anche a nascondere la la contraddizione
Tante volte ne abbiamo visto l'articolo ma anche servizio ma parliamo sempre voi di di abbiamo visto un titolo e poi un articolo che diceva cose diverse rispetto a quel titolo allora al netto che poi il funzionamento interno ma questo parlo per tutti i giornali e ovviamente anzi diciamo che noi come Repubblica forse siamo batta un po'meno esagerati di altri ecco
Questo è stato già diciamo al di là del fatto che il titolo in cielo fa una personale articolo lo fa un'altra questa è una cosa che poi sappiamo solo noi addetti ai lavori giustamente Petit richiama la fonte giorno da voi dice materia ormai estati radici guardano veramente quindi ma queste sono dinamiche interne del nostro lavoro la verità è che tutto quello che è successo in questi anni a veramente fatto scuola ha ha obbligato il mondo dell'informazione a dover cambiare il parametro di
Di racconto questo appunto ne dobbiamo semplificare le dobbiamo rendere leggibile quello che è difficile il discorso per esempio legato ai ai tre Print
Ah io personalmente vengo dalla cronaca quindi mi sono ritrovata in questo da cronista peraltro da cronista locale quindi dovendo raccontare per quella città le persone le storie
In in tutti i modi in cui è cambiata come questo questa narrazione siamo passati da ecco no ho preso due articoli di riferimento siamo passati dal racconto dei nostri angeli della pandemia le le scienziate allo Spallanzani che hanno sequenziato il virus
Un racconto quasi morboso addirittura su una di loro perché era una precaria sconvolgendo ci di questa cosa quando poi in realtà la ricerca è un mondo fatto di precari quindi eppure ci siamo tutti così tanto sconvolti da questa cosa
Ci troviamo due anni dopo a raccontare casi come diciamo la pulisco e Tigani disagi della sanità
E forse a scoprirli anche a renderci conto che effettivamente
I disagi non sono soltanto Stati nella fase acuta appunto quella delle delle bare di Bergamo quella di quella in cui tutti siamo andati nei reparti di terapia intensiva il casco la tragedia il dramma
Purtroppo c'è un dramma che continua anche quotidiano che quello che oggi Gracco che oggi qua a Roma con tuttora adesso probabilmente ci sono dei pazienti
In un'ambulanza in un board indi un pronto soccorso per due tre quattro giorni che stanno lì che aspetta ne sono pazienti non Covington e Lima stavano lì anche tre anni fa anche quattro anni fa e questo ecco forse questo questa consapevolezza spero almeno che che che la comunicazione abbia potuto raccontare alle persone anche quello quello che era
Quelle problematiche di fondo mo'mostrare che le problematiche di fondo in una
In modo un po'più chiaro in modo un po'più organico dire guardate che siamo partiti
Da qualcosa poi c'è stata questa ondata travolgente e adesso siamo in una situazione in cui forse tutti noi siamo un pochino più consapevoli
Anche di quant'è prezioso poi tutto questo di quanto appunto l'auto è un guaio prima diceva il professore
Quanta ricchezza c'è in quel sistema anche di questi forse oggi siamo tutti quanti un po'un po'più resi conto
Purtroppo
è bello sarebbe bello poter dire quanto siamo stati bravi ma tutti noi a seconda del ruolo che abbiamo avuto
Dobbiamo farci guardarci dentro e renderci e e riconoscere il fatto che noi non siamo stati così bravi come avremmo voluto essere ma non parlo diciamo parlo in generale per la nostra cadente la mia categoria di giornalisti
Parlo per la categoria degli scienziati perché perché è vero perché a un certo punto
C'è stata forse Necci IVA voglia di dire tutto quello che passa per la testa e un si Prada esatto protagonisti modi parecchie persone
E e chiaramente se la responsabilità della politica che in qualche modo come come i giornali come giornalisti vorrebbe semplificare vorrebbe offrire delle risposte chiare queste risposte chiare non ci sono
Forse
Anche adesso anche in questo momento
Potremmo tutti fare una riflessione su su questa incertezza che continua a permeare la la nostra quotidianità e ecco forse impegnarci per per spiegarla forse per raccontarla forse per dire va bene non avere
Non avere le idee chiare ecco dovrebbe andar bene non non voler sparare per forza qualcosa a titoli cubitali io insomma
Con altri mezzi
Ampi giornalistici media
E dovremmo passare questo alle persone perché ecco oggi
La fiducia la fiducia si sta spezzando ne siamo tutti consapevoli noi noi giornalisti lo vediamo
Lo vedo io che faccio la tennista appunto della cronaca di Roma quindi mi occupo della città mi occupo proprio dette quelle persone ci parlo tutti i giorni
E nessuno vuole più
Cioè anche c'è c'è stanchissimo c'è la stanchezza ma c'è anche sfiducia e questa sfiducia appunto ne in questi in questa triade comunicazione politica scienza ognuno di noi
Qualche cosa può fare da oggi per cercare di ricreare quello cioè io io io scrivo per la carta stampata la carta stampata
Sempre più in crisi
E lo so che e e quindi forse ancora di più mi rendo conto di di quanto di quanto interamente ognuno ognuno di noi può fare qualcosa le persone dobbiamo Reed dobbiamo in questo momento impegnarci su netti costruire questo al medico se questo rapporto è nel dire
La comunicazione sarebbe giornalismo sarebbe
La scienza che e serve a creare anche dubbi il dubbio è bello
Io spero che questo noi dobbiamo nell'abbiamo che pensiamo noi che che lavoriamo da quella parte l'abbiamo capito voi lo sapete ancora meglio e Dinoi
E però ecco questo patto ha passato alle alle persone
Grazie Arianna in un intervento di cui ho colto un po'la Marina sia passato da iniziare fiducia che dicevamo importante alla sfiducia io però vorrei di vedere il bicchiere mezzo pieno cioè il sistema sanitario in Italia affatto il sistema sanitario nazionale ha fatto delle cose prodigiose
E questo è un fattore io penso innegabile e
Incontrovertibile e dunque se siamo qui se abbiamo superato una crisi che poteva essere ancora più grave perché noi siamo stati il primo Paese in Europa sperimentare questa cosa noi però era veramente eravamo un esempio per gli altri dunque questa questo fatto che il sistema abbia tenuto e non si sia sfaldato questo ci deve un po'anche inorgoglire tutto sommato
Voglio dare la parola adesso per le conclusioni al professor Massimo Ciccotti del Campus Biomedico
Katy un pomeriggio di laurea
Pomeriggio Riccia laureata pomeriggio che ci ha fatto capire tante cose
Cioè confrontato io ringrazio il professor Guerrero per la prima volta l'ho visto parlare senza numeri in una maniera stupenda lo dico veramente mamma colpito l'ho l'ho detto a me e alla prima sono un messaggio detto mal colpito veramente una cosa che ma non lo dico perché insomma
Senza mezzi termini senza problemi e quindi poi siamo passati al loro che mamma mia cioè ci hanno fatto capire e raccontare e ci hanno ricordato come hanno raccontato una pandemia di queste proporzioni io
Trent'anni de de de del di epidemiologia non mai non ho mai visto una cosa del genere non l'ho mai vista quindi è stato previsto un pomeriggio di laurea perché io vi ringrazio cioè
Non non ho altro nel senso abbiamo toccato tutti i punti che si potevano toccare da quelli diciamo più visivi di televisione a quelli più stampati
Dove si si andava a cercare de cose insomma un po'di storia si è fatta insomma io pure io mi ricordo pubblichiamo l'articolo dello spillover ventiquattro di gennaio lavorando alle due di notte col Brasile e con gli Stati Uniti con i nemici che dice io che urlavo alle tre di notte e a casa mi dicevano di stare male
Certo non lo sto male nubili stavo sdraiato per terra perché non c'è un carica batterie da un mese a lungo col telefonino stregato per per urlavo io urlavo dicendo non è così guardate non può essere così insomma perché son tante di storie e però oggi ci hanno dato una lezione io credo bella da scelto molto chic in Valtur c'avete veramente laureato comunicazione grazie
Ciò posso dire una cosa
Cioè per il più lavoro gli Ovo