Trasmissione dell'Associazione Non c'è Pace Senza Giustizia

Buona sera ho buon giorno gli ascoltatori di radio radicale a seconda di quando ci ascoltate questo è il consueto appuntamento settimanale con l'organizzazione Non c'è pace senza giustizia a cura di
Nicola Giovannini che va in onda ogni mercoledì
Alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino
Scopo di questa trasmissione di approfondimento e come sempre aggiornarmi sulle nostre iniziative e attività in corso future nonché fornire commenti e analisi su notizie di rilievo rispetto alle nostre campagne politiche quest'oggi la puntata è dedicata per prima lo speciale sul nesso tra commercio illegale illecito violazioni dei diritti umani attraverso il caso della Siria
Il tema verrà trattato durante una conferenza on line promossa da Non c'è pace senza giustizia assieme
Ad altre altri partner da tenersi domani giovedì ventiquattro febbraio per illustrarci lo scopo di questo evento il contesto nel quale
Si inserisce interviste però Gianluca Eramo direttore del programma per la democrazia nella regione mena di non c'è pace senza giustizia in secondo luogo con la nostra collaboratrice Francesca Basso forniremo un breve aggiornamento sulle prossime iniziative previste nell'ambito del progetto Pinto Act mirando a rafforzare le politiche di contrasto alle mutilazioni genitali femminili in Italia
Come di solito diamo per lo spazio prima le notizie della settimana selezionate dalla nostra redazione di Bruxelles e ci vengono lette quest'oggi da Alessio Incorvaia
Alessio a te la parola Grassi Nicola e ben ritrovati a tutti gli ascoltatori di Radio Radicale
Apriamo la rassegna stampa di questa settimana con una buona notizia che arriva dalla Colombia
La Corte costituzionale ha infatti deciso di depenalizzare parzialmente la Bortot rendendo possibile richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza mentre prima entro le prime ventiquattro settimane dall'inizio della gestazione
La decisione è stata presa martedì con cinque voti a favore su nove ed è considerata storica per il secondo Paese più popoloso del Sud America che a maggioranza cattolica e tradizionalmente conservatore
La decisione è arrivata dopo che nel due mila e venticinque organizzazioni per il diritto di scelta delle donne avevano preparato un ricorso per richiedere alla corte di esprimersi sulle ci sull'aborto
Finora in Colombia la Bortoli infatti consentito solo in determinate circostanze come stabilito dalla precedente sentenza del due mila e sei cioè in caso di stupro gravi malformazioni del feto serio pericolo per la vita della donna
Chiunque abortisse o aiutasse la donna farlo all'infuori di questi casi rischiava di essere punito con pene fino ai quattro anni e mezzo di carcere
Adesso invece sarà possibile richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza fino al sesto mese di gestazione senza fornire alcuna motivazione mentre oltre tale termine continueranno a esserci prescrizioni
è un limite piuttosto ampio se si considera che per esempio in Italia l'aborto volontario oltre la dodicesima settimana e concesso soltanto in caso di grave pericolo per la donna o per la sua salute fisica o psichica
Secondo le attiviste che sostengono il diritto all'accesso all'aborto con le nuove leggi sarà più semplice richiede l'interruzione volontaria di gravidanza soprattutto per le donne più povere e quelle che vivono nell'aria porre morte
Dove spesso mancano strutture mediche adeguate o strutture di supporto
Il ministero della Salute stima peraltro che ogni anno in Colombia circa quattrocento mila donne ricorrono rapporto clandestino e che media settanta di loro Moiano per complicazioni
Da quando la porto fu legalizzato in Argentina la fine del due mila venti sono stati fatti alcuni passi avanti verso la depenalizzazione almeno in certi casi anche in altri paesi vicini tra cui Messico ed Ecuador
Determinanti sono state le manifestazioni di quella che è definita male avverte la serie di proteste dei movimenti femministi caratterizzati dal colore dei fazzoletti usati come simbolo delle rivendicazioni sull'aborto
Abortire rimane comunque illegale severamente vietato in qualsiasi caso ad Haiti in Honduras nel Suriname in Nicaragua nella Repubblica Dominicana e nel Salvador
Ci spostiamo in Turchia dove il ventidue febbraio si è aperto uno dei processi contro l'avvocato Holst Urk Tour Dugan copresidente dell'associazione per i diritti umani la più antica organizzazione dei diritti umani della Turchia
Tour tutto bianco dovrà rispondere della falsa accusa di appartenenza un'organizzazione terrorista per la quale è stato arrestato nel marzo due mila ventuno al termine di una perquisizione nella sua abitazione
L'avvocato e imputato anche in un altro processo
Per le accuse di offeso da un pubblico ufficiale è offesa alla nazione turca lo Stato turco a causa di alcune dichiarazioni fatte nel giugno due mila e diciotto in relazione alla sua attività in favore dei diritti umani
La prima udienza che vede il ministro dell'interno come parte lesa si è svolto il diciotto febbraio la seconda si terrà l'undici maggio
Secondo quanto dichiarato da Giulio con vicedirettrice delle ricerche sull'Europa di Amnesty International
I procedimenti giudiziari contro tour dovranno sono un palese attacco nei confronti di questo difensore dei diritti umani così come contro tutti coloro che parlano di diritti umani in Turchia
Secondo i dati dell'Associazione per i diritti umani oltre duecento indagini e processi sono in corso in tutta la Turchia nei confronti di rappresentanti di questo gruppo
Amnesty International ha chiesto l'annullamento di tutte le accuse il proscioglimento di tutto dal e la fine della criminalizzazione delle legittime attività dell'associazione per i diritti umani
Chiudiamo rimanendo interno ma con una bella notizia
Infatti Natalia esce un attivista con doppio passaporto della Svizzera e dell'avvio Russia
è stata finalmente scarcerata il diciotto febbraio dopo un negoziato tra le autorità dei due Stati che ha visto la consegna delle credenziali dell'ambasciatrice svizzera Minsk
La notizia è stata data da supporta l'associazione dei bielorussi in Italia
Nel settembre del due mila venti esce era stata condannata a due anni e mezzo di carcere per aver tolto il passamontagna a un agente in borghese dei reparti speciali della polizia bielorussa
Durante la repressione violenta di una manifestazione pacifica
Negli ultimi mesi era stata trasferita in una prigione maschile alla fine di gennaio aveva intrapreso uno sciopero della fame per protestare contro le durissime condizioni detentive
Nelle prigioni della Bielorussia si trovano comunque oltre mille prigionieri di coscienza
Per questa settimana la rassegna stampa di non c'è pace senza giustizia finisce qui Nicola a te la parola grazie Alessio per questa selezione commentata delle notizie settimanali passiamo ora subito
Alla sezione intervista ed ai vari argomenti principali della puntata odierna
Come anticipato in apertura oggi vogliamo in primo piano trattare
Del nesso tra commercio illecito instabilità politica e violazione dei diritti umani illustrandolo con il caso specifico della Siria questo tema
E l'oggetto di un progetto di un'iniziativa in corso promossa da Non c'è pace senza giustizia assieme ad altri partner
E verrà inoltre discusso durante una conferenza on line che si terrà domani giovedì ventiquattro febbraio per parlarne ho il piacere di ospitare il nostro collega
Gianluca Eramo direttore e del programma per la democrazia nella regione del Medioriente e del Nordafrica di Non c'è pace senza giustizia e Gianluca buona sera e bentornato sulle nostre onde e per iniziare perché ci puoi presentare
Lo scopo l'obiettivo di questo evento ma prima anche il contesto
E il lavoro sul campo compiuto da non c'è pace senza giustizia di cui era risultato nel quale si inserisce e come i nostri ascoltatori ben sanno e l'impegno di non c'è pace su senza giustizia sulla Siria
Risale ormai più di dieci anni questa iniziativa è stata condotta più recentemente nei due ultimi anni se non sbaglio
Buonasera Nicola forse trasportato di radio radicale
Degli ultimi due anni e mezzo non c'è pace verso giustizia ha continuato il suo lavoro sul campo a fianco delle organizzazioni civiche siriane
In particolare focalizzandosi sulla questione delle camere fra commercio il vincitore violazioni dei diritti umani
Dopo dodici anni di conflitto armato classica si è ormai divisa in varie zone di controllo che sono contese tra i vari attori in campo e ha visto il completo collasso di ogni tipo di struttura sociosanitaria questa situazione a naturalmente generato l'emergere di una economia di guerra una situazione informale non regolata di di di commercio
E in queste condizioni le varie milizie forze armate che controllano il territorio siriano
Hanno iniziato a creare dei veri e propri i valichi commerciali sia sui confini esterni della figlia verso Paesi confinanti sia all'interno del Paese sesso tra lei e diverse zone di controllo militare
E e il nostro obiettivo l'obiettivo della del del lavoro che abbiamo condotto negli ultimi negli ultimi due anni è stato appunto quello di lavorare a fianco degli organi cioè la società civile siriana per cercare di fare una mappatura chi questi traffici e scambi commerciali e osservare come essi siano o possano essere commessi a violazione dei diritti umani
Quello che è emerso da questa lunga ricerca sul campo che anche visto non solo un'analisi appunto dei delle zone e dei punti di commercio fra le diverse aree di controllo ma che ha anche coinvolto testimoni oculari di questi diversi scambi
Dicevo questa ricerca adesso è appunto disponibile anche sul nostro sito e
E quello che è emerso che appunto il sia si è sviluppata una una complessa una rete commerciale
Anche tra fazioni che che sono apertamente in guerra fra di loro
Ad esempio i generi alimentari soprattutto il grano che veniva prodotto nella provincia meridionale di Cometa
Che fino al due mila diciotto e dall'inizio del conflitto era saldamente in mano alle forze che si occuperà regime di Assab
Continuava a continuavano questi questi beni ad essere trasportati e venduti a Damasco
Sotto la protezione sia delle forze armate di Assad che con il benestare delle notizie dell'opposizione
Naturalmente ciascuno guadagnando una parte ricavo a danno degli agricoltori locali potendo in questo modo appunto approfittare di
Anche di ingenti somme che provenivano dal lavoro appunto della popolazione locale un altro esempio che abbiamo analizzato ad esempio quello della produzione di petrolio nelle regioni orientali della figlia che come ricordiamo sono state anche sotto il controllo di di Anchise quindi di organizzazioni terroristiche fra il due mila quindici al due mila diciassette bene quel petrolio
Ha continuato ad essere commerciato per tutta la durata del conflitto anche quando ai fisserà il controllo dei campi Petrolini file petroliferi e
E questo petrolio veniva appunto commerciato
Tra I si sale con il regime di Assad
In maniera continuativa e e naturalmente tutti sappiamo appunto vi era comunque invece una guerra in corso una guerra aperta
Contro le organizzazioni terroristiche anche da parte del dell'esercito di Assad e quello che è anche emerso studiando questo specifico caso e che e gli individui e le ditte che si occupavano dell'estrazione e del del trasporto di petrolio che per la maggior parte erano alleati con in regime di Assad
Questi individui queste ditte hanno addirittura formato le loro proprie milizie private per poter proteggere sei depositi che i convogli che appunto trasportavano il petrolio dai campi petroliferi fino alle raffinerie in territorio controllato di Assab
Purtroppo però tutto questo rimane ancora non tanto non chiaramente documentato e sebbene la comunità internazionale della società civile siriana abbiano speso enormi risorse che aveva documentazione decorazioni diritti umani
La connessione fra economia sommersa illegale e le violazioni dei diritti umani non è stata ancora ben analizzata ben compresa
Con il nostro lavoro sul campo e con il seminario on line è che siamo organizzati dopo appunto come menzionato
Che coinvolgerà parlamentari europei rappresentati da Società Civile siriano ed esperti internazionali
Cercheremo proprio di portare all'attenzione delle istituzioni europee questa questione e cercheremo anche di presentare suggerimenti e raccomandazioni su come sia necessario sviluppare
Meccanismi che possano combatte il commercio illecito anche con un occhio specifico alle violazioni dei diritti umani
E Gianluca e nel quadro di questa iniziativa che mira quindi a Dili evidenziare l'impatto del commercio illegale su l'instabilità politica e le violazioni dei diritti umani
Abbiamo anche prodotto raccomandazioni specifiche e nonché un rapporto cospicuo
Che copre non solo la Siria ma anche l'Iraq potresti riassumerne i punti per più salienti
Chi ha seguito appunto di tutto questo lavoro perché abbiamo compiuto che stiamo continuando a portare avanti abbiamo anche potuto ora elaborare una serie di raccomandazioni
Che hanno quello come obiettivo quello di offrire delle proposte concrete alla comunità internazionale la società civile e al settore privato
Su come modificare l'approccio nei confronti dei traffici illeciti che sebbene al momento sia uno dei settori più regolati a livello di giudizio di legislazione internazionale
Non si occupa si occupa più utili bene diciamo che delle persone ovvero affronta in maniera settoriale e la questione dei traffici illeciti e cerca di proteggere i produttori consumatori dei beni che sono oggetti del traffico ma occupandosi solamente delle ricadute economiche finanziarie non prendendo ancora in un considerazione invece nello ad esempio le conseguenze sociali e umanitarie e di corrosione dello stato di diritto che sono legate al commercio illecito quindi
Le nostre raccomandazione il lavoro che abbiamo fatto negli ultimi due anni e mezzo è proprio quello di cercare di portare alla luce di questo fenomeno
Fare in modo che appunto alla comunità internazionale la società civile e anche il settore privato inizino a a guardare a il fenomeno dei dei traffici illeciti anche come
Uno stimolo anche come un una causa della privazione dei diritti umani
Gianluca prima di di concludere o oltre a all'evento che si terrà quindi domani e giovedì ventiquattro febbraio quali sono e le prossime tappe o iniziative prevista in merito
Sito dunque nelle prossime settimane continueranno a lavorare su questo tema e infatti abbiamo già in un in corso la preparazione per un per un per un altro evento simile a quello che stiamo organizzando qui a Bruxelles al Parlamento europeo che si terrà invece margini della prossima sessione del Consiglio dei diritti umani
Delle Nazioni Unite
Per fare in modo appunto che non solo l'istituzione europea ma anche le Nazioni Unite e la comunità internazionale in genere
Ossa in qualche modo a prendere coscienza di questo fenomeno e iniziare a pensare ed elaborare piani procedure che prevedano l'analisi monitoraggio dei traffici illeciti come elementi critici per valutare la violazione dei diritti umani non solo naturalmente nel caso specifico della Siria ma anche in altre zone di conflitto
Grazie Gianluca Gianluca Eramo direttore del programma per la democrazia
Nella regione mena di non c'è pace senza giustizia per avere contribuito a questo speciale sull'estro tra commercio illegale instabilità politica
E violazioni dei diritti umani frustrato attraverso i casi della Siria e dell'Iraq passiamo ora subito al nostro secondo ospite della puntata odierna la nostra collega Francesca Basso che lavora che coinvolta nella nostra campagna contro la violenza di genere sotto
E le sue varie forme
Come ad esempio le mutilazioni genitali femminili oppure i matrimoni infantili
Francesca ci parla oggi di un'iniziativa chiamata P acts percorsi di attivazione contro il taglio dei diritti organizzata con il sostegno del fondo asilo migrazione
E integrazione e del ministero dell'interno italiano
E Francesca buonasera e grazie per la tua disponibilità potresti ricordarci riassumere di cosa si tratti esattamente quali sono le novità o le prossime attività in cantiere su su questo fronte
Grazie mille Nicola è un saluto alle scrutatrice e agli ascoltatori di radio radicale
Oggi vorremmo appunto condividere con voi alcuni degli sviluppi relativi ad uno in particolare tre nostri progetti riguardanti ai diritti umani delle donne delle ragazze nell'ambito della prevenzione del contrasto alle mutilazioni genitali femminili
Questa volta un progetto italiano
Come i nostri ascoltatori ricorderanno Non c'è pace senza giustizia ha ormai più che ventennale esperienza sul tema in ambito internazionale iniziando dall'Africa
Ma solo da poco circa del due mila diciotto siamo iniziati siamo tornati scusate a lavorare sulle mutilazioni genitali femminili in Europa e in Italia
Il progetto piatta che fa per percorsi attivazione contro il taglio di diritti è un progetto finanziato dal fammi fondo per l'asilo le migrazioni
Non c'è pace senza giustizia di collaborare in un partenariato che coinvolge Amref che nel capo fila SIM che la Società italiana di medicina per le migrazioni le diversità Milano Bicocca con Jack il coordinamento nazionale delle nuove generazioni italiane
Il progetto coinvolge le città di Roma Milano Torino e Padova
Chi durante i primi mesi di vita di Progetto di abbiamo già raccontato qualcosa di quanto facciamo al suo interno all'interno di questo spazio su Radio Radicale
Dunque forse ricorderete che si tratta di un progetto finalizzato a lavorare al miglioramento dei servizi e delle reti territoriali tenercela tutela dei minori stranieri dall'aderenza di genere rappresentata proprio dalle mutilazioni genitali femminili
E nell'ottica intersettoriale e interdisciplinare
I beneficiari del Progetto sono quindi da un lato gli operatori scusati i gli operatori di diversi settori quello legale quello educativo quello sanitario quello della pubblica sicurezza l'ambito sociale
Attraverso le attività formative del Progetto che prenderanno avvio in marzo dopo una prima fase di rilevazione dei bisogni formativi che si è appena conclusa
E dall'altro lato accanto la formazione abbiamo il pilastro della bocca sì il cui referente di Progetto proprio non c'è pace senza giustizia
Dato che appunto rappresenta un po'il con no il il centro il nucleo delle nostre attività
Le attività di advocacy di di piazza inizieranno a fine febbraio inizio marzo
E sono finalizzate a presentare alle istituzioni locali regionali e nazionali quindi tre livelli di governance
Un documento contenente le raccomandazioni che abbiamo formulato con l'obiettivo appunto di migliorare la tutela dalle mutilazioni genitali femminili e la protezione dei diritti umani delle minori stranieri in Italia
Le raccomandazioni sono il frutto di diversi incontri in cui abbiamo partecipato nelle fasi precedenti del Progetto e che ci hanno permesso di individuare grazie al contributo degli stakeholder coinvolti
Quelle che possono essere le mancanze della cure ma anche le buone pratiche scalabili già in atto in alcuni territori e che ci auguriamo appunto di poter consolidare o espandere ad altri territori di Progetto
Quello delle raccomandazioni indirizzate alle istituzioni è peraltro un lavoro che non c'è pace senza giustizia capitalizzato anche dalla propria lunga esperienza nell'ambito dell'avvocato sì politica
Anche grazie alla competenza profondità in progetti precedenti quali ad esempio il progetto di forche era finanziato dall'Unione europea e si è concluso nel due mila venti oppure il progetto emancipati
Che si era svolto nella città di Milano
Entrambi sulle mutilazioni genitali femminili ma anche mi viene in mente il recente studio sui matrimoni minorili che tra l'altro sapete di poter scaricare del nostro sito www punto MPS Gipo puntò Arca
Che si conclude appunto questa o questo studio con delle raccomandazioni rivolte alle istituzioni pubbliche ma anche alla società civile italiano
La particolarità del dell'advocacy del progetto piatta che si tratta di una bocca sin per così dire interattiva infatti l'obiettivo ultimo non è soltanto quello di presentare le raccomandazioni come qualcosa di già concluso
Ma è anche quello di sollecitare la così detta ownership
Da parte degli interlocutori dei decisori politici coinvolti ovvero ci auguriamo di poter fare in modo che la loro partecipazione il loro contributo alle raccomandazioni stesse sia facilitato
Portando quindi alla loro adesione al documento di raccomandazioni che andremo a presentare e idealmente anche all'adozione di politiche e pratiche in linea con le raccomandazioni stessa
Grazie Francesca Francesca Basso per questo resoconto e aggiornamento sulla nostra iniziativa PC acts
Percorsi di attivazione contro il taglio dei diritti che mira a a rafforzare le politiche di contrasto le mutilazioni genitali femminili in Italia con questo siamo ora giunti
Alla fine di questa trasmissione
Non mi resta quindi che ringraziare Alessio Incorvaia che oggi ci ha letto le notizie nonché Ilaria Gian Santelli per aver curato la redazione e la parte tecnica ricordo che le attività di non c'è pace senza giustizia possono essere seguite anche attraverso il nostro sito internet che N.B.
W. J. punto org
Oppure non c'è pace senza giustizia punto orga
Nella sezione donazioni del nostro sito vi ricordo che troverete anche le modalità per sostenere le nostre campagne per la difesa e il riconoscimento di diritti umani fondamentali
Vi ringrazio molto per l'ascolto e vi do appuntamento a mercoledì prossimo sempre alle ventitré e trenta oppure in replica il venerdì alle sei del mattino
Intanto vi auguro un buon proseguimento su radio radicale
Ciao