Radio Carcere: "Cara RadioCarcere ti scrivo" - Le lettere scritte dalle persone detenute che raccontano il degrado, la disperazione e la negazione del diritto che è sempre negazione della persona.

Che adesso
Ma anche nella linea che ha date aumentate
Ma già il tribunale qualcosa aprite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi Secondino secondi non è simpatica superiore
In nome del popolo italiano il tribunale numero cinque
Dopo il comma cinque del codice di procedura penale
Già nuova del popolo italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione informa
In data cinque aprile del mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena
Oggi questa sera utilizzeremo il tempo a nostra disposizione per leggere le lettere che ci scrivono le persone detenute lettere delle carceri che raccontano il degrado
La disperazione la morte per malattia
E la negazione del diritto negazione del diritto che è sempre sempre negazione della persona
Lettere dalle carceri che raccontano su fogli sgualciti
La detenzione seguiti luoghi osceni luoghi sovraffollati e insalubri ovvero luoghi dello Stato dove a distanza di quasi cinquant'anni dall'approvazione della riforma
Penitenziaria il rispetto della legge resta mera utopia
Luoghi dello Stato già luoghi dello stato che erano e restano magazzini per custodire delle cose e non certo luoghi dove seguire curare la persona
Detenuta
Domando
Cosa accade quando lo Stato si comporta nello stesso modo per non dire peggio rispetto a chi
Ha condannato ecco queste lettere scritte delle persone detenute scritte proprio dai condannati suscitano ispirano queste ed altre domande
E si tratta di lettere dalle carceri che raccontano con la realtà
Nascosta quella del degrado presente nel nostro Paese all'interno dedicarci italiane realtà nascosta del degrado nelle carceri che si chiede un po'come la polvere sotto al tappeto
Realtà nascosta taciuta da non far vedere a nessuno per carità non dire che là dentro succede questo ecco invece queste lettere che con coraggio si scrivono le persone detenute svela lo la sporcizia dello stato svelato il degrado prodotto dallo Stato in nome di una giustizia che appare sempre più smarrita
Ecco dunque queste le lettere scritte
Dalle persone detenute ecco dunque la realtà
Degradata dedicarci italiana Benvenuti Benvenuti nelle patrie galere Benvenuti a guardare la polvere sotto al tappeto
Allora ci scrive Jimi che è persona detenuta nel carcere di Pavia che afferma cara radio carcere per prima cosa ti volevo informare che anche nel carcere di Torre
Dei Gallo come la chiamiamo noi il sovraffollamento menta sempre di più tanto che ora siamo costretti a vivere in quattro detenuti
All'interno di celle che al massimo ne potrebbero ospitare due e quindi quindi lascio immaginare le difficoltà che dobbiamo superare ogni giorno ma al di là di questo stile ancora Jimi
Dai calci di Pavia ma al di là di questo l'aspetto che rende la nostra carcerazione ancora più brutale e disperata sta nel fatto che noi raramente
Raramente riusciamo ad avere misure alternative alla detenzione con la conseguenza che la maggior parte di noi detenuti
Esce da qui solo a fine pena io ad esempio mi trovi in carcere da ben quattordici anni
E anche se ormai prima ancora soltanto due anni e tre mesi per finire di scontare la mia pena non riesco
Nei a vedere una misura alternativa che mi aiuti a reinserire mi nella società né un semplice il permesso
Pensa scrive ancora Jimi
Dal cachet di Pavia pensa che
Durante tutti questi anni di galera non ho mai avuto un rapporto disciplinare e non ho mai perso l'occasione per studiare
Io per lavorare tanto che oggi ben sette diplomi e persiani ho lavorato come cuoco o come barbiere
Ora e visto che la mia sintesi comportamentale è stata chiusa a settembre mi domando ma che devo fare ancora di più per meritarmi con una misura alternativa domanda Jimi
Giustamente dal casi di Pavia
La verità e che purtroppo il mio non è un caso isolato scrive ancora Jimi dal calci da via e qui sono tanti detenuti che potrebbero finire di scontare la loro pena fuori dal carcere
Ma che invece ti lasciano qui dentro senza potergli offrire la possibilità per un futuro migliore
Sappi che questi ed altri problemi li ho potuti rappresentare anche all'ufficio del Garante nazionale dei detenuti che è venuto in visita qui nei casi di Pavia e spero tanto che facciano qualcosa per alleviare
Per alleggerire le nostre sofferenze anche perché vivere in questo manicomio è davvero dura e non passa giorno che qualcuno non tenti di impiccarsi ciao e grazie la lettera appunto
è firmata da Jimi persona detenuta
Nel carcere di Pavia dopo
Dodici anni di carcere e non sono pochi
Una persona detenuta che degli quasi finire discuterà proprio pena gli manco due anni e tre mesi somma dovrebbe avere un accompagnamento graduale verso la libertà quantomeno per metterla
Alla prova e non sbatterla fuori dal carcere dopo quattordici anni senza un lavoro e senza un domani questo questo riguarda la nostra sicurezza e richiama il messaggio del capo
Dello Stato idrico dalle quando Mattarella ha detto garantire il reinserimento che anche la nostra migliore sicurezza è questo il punto ebbe poi certo il carcere di Pavia tristemente noto ultimamente perché si sono gli dell'Ifi Cati
Tanti suicidi uno dopo l'altro una sequenza abbastanza impressionante grazie Jimi del questa tua lettera e scrivi sci ancora ma ora ce ne andiamo ad Ivrea perché si scrive Roberto che per
Apro detenuto appunto nel carcere di Ivrea Roberto che afferma carissimo arriva qui e soprattutto a causa del Cofide la situazione peggiora giorno dopo giorno tanto che ora
Hanno addirittura chiuso anche la cucina la cucina del carcere perché alcuni detenuti che ci lavoravano sono risultati positivi ma la cosa che ci preoccupa di più è il modo è il come viene gestito questo focolaio di corride
Presente nel carcere di Ivrea ad esempio scrive ancora Roberto che è proprio lì
Detenuto nel carcere di Ivrea ad esempio succede che i detenuti che risultano essere positivi non vengono isolati ma vengono lasciati in cella con il loro compagno e siccome non gli fanno neanche il tampone
Quest'ultima è costretto a farsi la quarantena come se fosse positivo ti rendi conto sta di fatto si va ancora Roberto calci ebrea sta di fatto che adesso e per evitare che conta Gio di là di ancora
Ci tengono chiusi delle celle per tutto il giorno e c'erano anche dimezzato l'ora d'aria e credimi se già prima del corpi d'era già difficile vivere in questo carcere ora diventato davvero impossibile
Chiaramente chiaramente tutti noi stando chiusi nelle celle con altri detenuti abbiamo tutti paura
Di infettarsi e questo anche perché ci fanno fare la doccia
Negli stessi locali usati dai detenuti positivi
Ma non è finita scrive ancora Roberto dal carcere di Ivrea ma non è finita infatti non solo fanno fare la doccia prima i detenuti che sono positivi e dopo noi che non non siamo ma non si preoccupano neanche Vissani Picard e dolce o di lavarle con un po'di candeggina candeggina che qui nel carcere di Preah è praticamente introvabile
Ora io come altri detenuti tra poco finirò di scontare la mia pena ma domando perché mi devo anche prendere il corride per colpa della disorganizzazione che regna nel carcere sappi che appena uscirò ti chiamerò e ti saluto cordialmente la lettera punto è firmato da Roberto persona detenuta nel carcere di Ivrea alla del Caccini tre appare che la candeggina sia un bene
Introvabile un bene un bene raro va be'basterebbe a questo punto far fare la doccia prima alle persone e detenute negative e poi a quelle positive non ci vuole un genio però ha ragione perfettamente ragione
Roberto quando domanda perché io mi devo prende il Covent per colpa della disorganizzazione che vi regna nel carcere direi anche nel carcere
Di Ivrea e questo è il problema è un problema anche organizzativo l'organizzazione questa parola così poco usata e così poco attuata sia nei tribunali
Che nelle carceri basse ed organizzare meglio la giustizia basterebbe organizzare meglio le carceri per avere anche in tempo di Cofide
Dei risultati assai assai migliori beh certo se tu lasci una persona positiva lo lasci nella cella con un altro non è positivo e o dove così alimenti contagio mi sembra abbastanza
Evidente mi sembra abbastanza irrazionale Roberto aspetto l'ardua chiamato appena uscirai e mi raccomando
E va be'questo è altro ne reca deve cadere italiane poi ci scrive una persona detenuta che chiede l'anonimato e noi chiaramente lo rispettiamo che è ristretta nel carcere di Agrigento e che afferma
Caro Riccardo sono ormai cinque anni che sono detenuto qui e sono cinque anni che vivo chiuso nella mia cella per venti ore al giorno senza poter fare mai nulla
E così sia io che tanti altri detenuti nei calci di Agrigento vivo una vita sospesa senza poter ricevere la possibilità per un reale per reinserimento e credimi credimi
Vivere così e così tanto a lungo e come come uccidere un uomo ogni giorno un po'alla volta
Tra l'altro
Scrive questa persona ristretta nel carcere di Agrigento che da cinque anni vive chiuso in cella per venti ore al giorno
Tra l'altro qui nel casi di Agrigento anche andare a fare l'ora d'aria diventa un supplizio e questo non solo perché siamo in troppi
Detenuti ma anche perché siamo circondati dal filo spinato dal filo spinato
E hanno pure ricoperto il cortile con una fitta rete metallica che ci fa vedere il cielo a quadretti
Inoltre
Sire ancora questa persona rispetto ai calci di Agrigento inoltre qui il riscaldamento non funziona da anni
L'acqua corrente ci viene tolta all'improvviso una o due volte a settimana e quando piove molte cene vengono allagate tanto che diversi
Detenuti sono costretti a dormire col secchio sopra al letto
Quanto poi agli educatori scrive ancora queste persone ristretta
Nel carcere di Agrigento persona persona ristrette
Quanto poi agli educatori ti dico solo che in cinque anni che sono qui
Non li ho mai visti nonostante abbia presentato
Diverse istanze e il mio non è affatto un caso isolato
Insomma insomma anche nei casi di Agrigento noi detenuti viviamo nel più completo abbandono e personalmente vorrei solo essere trasferito in un carcere
Dove poter dare un senso alla mia pena mi puoi dare un consiglio su come posso fare
Ti saluto con tanta stima la lettera appunto
è firmata dalla persona detenuta
Nel carcere Agrigento ora io spero che tutto questo che tu hai scritto non sia vero io spero che una persona detenuta per un reato comune lo sia chiusa per cinque anni venti ore al giorno
Nella cella spero che in un carcere italiano ed esse detenute non sono costrette ad a dormire col secchio accanto perché gli piove addosso spero che non vivano anche ad Agrigento una vita sospese senza possibilità di costruirsi un futuro ma sì soltanto uno di questi aspetti fosse vero fosse confermato avremo la dimostrazione che anche nel carcere Agrigento si attuano nell'indifferenza più totale
Dei vertici governativi e del Parlamento trattamenti disumani e degradanti questo
Mi sembra evidente caro caro mio per quanto riguarda il tuo trasferimento per fare richiesta di trasferimento tutori sì proporre un'istanza al da indicando i motivi e il trasferimento e dove vorresti andare ti dico francamente da quello che ho capito che raramente
Difficilmente si riesce a ottenere una risposta e quando se c'è una risposta ad un trasferimento così come lo Ki-duk per poter dare un senso alla pena quando si ottiene la risposta spesso negativa però tu mi hai chiesto cosa fare Bedini fare un'istanza di trasferimento in un altro carcere dove poter lavorare al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e poi incrocia le dita
Poiché il nostro indirizzo di posta elettronica radio carcere chiocciola radio radicale punti dieci scrive un gruppo di persone detenute nel vecchio reparto nel vecchio Padiglione
Del carcere di Cremonesi perché anche il calcio di rigore more diviso in due c'è il vecchio reparto e il nuovo reparto quindi sconti una pena in maniera un po'più dignitosa o in maniera disumana a seconda del caso secondo esecrabili nel vecchio reparto o del nuovo questo succede in diverse carceri italiane il caso accompagna l'esecuzione della pena comunque
Scrive questo gruppo di persone detenute che rispetto appunto del vecchio reparto dei casi di Cremona Cara radio carcere devi sapere che come spesso capita ultimamente nei casi di Cremona ci sono due tipi assai diversi di detenzione ovvero quella scontata
Nel nuovo reparto che abbastanza decente e quella scontata invece nel vecchio reparto dove siamo rispettino voi che è del tutto indecente
Ed infatti mentre chi è detenuto nel nuovo reparto di vincerle relativamente spaziose e in ambienti che sono almeno salubri noi chi siamo ristretti nel vecchio reparto pigliamo in due o in tre persone all'interno di scene di circa tredici metri quadri dove non abbiamo assolutamente i famosi tre metri quadri
Per poterci muovere una situazione questa di grave sovraffollamento perché anche aggravato dal fatto che qui circa
Dieci celle non sono agibili e quindi non possono essere utilizzate
Inutile dire ti scrive ancora questo gruppo di persone detenute nel carcere di Cremona nel vecchio reparto inutile Vietti che anche nei casi di Cremona il lavoro e soprattutto fare lo scopino o il porta dritto e mancano quindi lavori qualificati come inutile sarà dirti che il covered ha peggiorato anche qui notevolmente la nostra già precaria
Vita detentiva infatti proprio perché tutte le celle sono strapiene qui
Non c'è posto per isolare chi chi risulta essere positivo e addirittura insuccesso che è un detenuto che era risultato
Positivo al test rapido è stato messo in cella con i suoi compagni inattesa di fare il molecolare
Capisci
Ebbene scrive ancora questo gruppo di persone ristrette
Nel carcere di Cremona il bene in questo contesto in cui siamo costretti a vivere non possiamo neanche contare sul magistrato di sorveglianza che è il nostro giudice di riferimento e questo perché anche se la maggior parte di noi deve scontare in meno di due anni
Questo magistrato non concede quasi mai quasi mai una misura alternativa e dunque ci domandiamo che futuro potremo mai avere se veniamo trattati così
Speriamo tanto di ascoltare anche la nostra lettera per radio e sappi Cicchetti seguiamo sempre per lettera appunto firmato da un gruppo di persone detenute nel carcere di Cremona
Eh già il magistrato di sorveglianza i magistrati sorveglianza Kaye non mi stancherò mai di ripeterlo
Deve andare in carcere la DDR e in quali condizioni sono costretti a delle persone detenute e ha il dovere non solo deve andare in carcere ma il dovere di rimuovere tutti quegli ostacoli che rendono la detenzione
Contraria alla legge peccato peccato che pochissimi sono i mahdisti sorveglianza che si recano in carcere ispezionare in luoghi di detenzione e ancora di meno sono quelli che rimuovono gli ostacoli
Per rendere la detenzione legale
Peccato ancora aggiungo che se tutti il pochi Magister sorveglianza che ci sono in Italia lavorassero
Correttamente e si coordinasse lo anche con gli enti locali certamente noi avremo un ricorso maggiore alle misure alternative di conseguenza un minore sovraffollamento in sintesi
Quando soltanto abbiamo un problema
Di carceri sovraffollate ma siamo di fronte alla questione che il sovraffollamento carcerario è la conseguenza di tante disfunzioni non soltanto di una e tra queste c'è anche il ruolo della magistratura di sorveglianza e chiaramente se ho sbagliato valutazione sono contento non sono sei contento se qualcuno mi chiama e mi smentisce
Pubblicamente poi siccome riceviamo poche lettere dal carcere di Pescara sono contento che invece ci è arrivata una lettera proprio dal carcere di Pescara perché un cachet di cui si sa poco si sa che magari ci sono molte cose positive poi ci son dei coni d'ombra invece bene che voi la bisca Ara Ski inviata noire a giocarci riferì ci scrive
Donato che è persona rispetto ai calci di Pescara Donato che nella sua lettera
Snocciola un po'i problemi un po'taciuti presenti nel carcere
Di Pescara tanto che afferma carissimo Arena siccome sento poco parlare
Del calci di Pescara a Radio Carcere ho deciso di scriverti per gli sportivi problemi maggiori che dobbiamo affrontare qui dentro per prima cosa sappi che questa è una struttura che risale agli anni Sessanta e potremmo dire che mostra tutti i segni dell'età che ha con muri scrostati pavimenti mal messi e muffa un po'ovunque
Quanto invece alle nostre condizioni di vita scrive ancora Donato dal carcere di Pescara quanto poi ai nostri con incedibilità ti posso dire che siamo costretti a vivere in sei o in sette detenuti
All'interno di celle che al massimo ne potrebbero contenere tre e di conseguenza non abbiamo letteralmente lo spazio per poterci muovere senza considerare ogni mattina e ogni sera le lunghe file che dobbiamo fare per poter utilizzare l'unico bagnetto che sta all'interno
Della cella
Sei sette persone all'interno di una cella nel carcere di Pescara io non l'avevo ancora
Mai sentita e questa è una notizia importante scrive ancora donato la sua lettera inoltre e come purtroppo capita in tante altre carceri anche qui a Pescara non abbiamo niente da fare per tutto il giorno e questo perché ma anche il lavoro e addirittura non abbiamo neanche la possibilità di andare in pare in palestra figura di figurati il resto
Gli educatori poi non si vedono mai
Come praticamente assente l'assistenza sanitaria e questo non solo perché ci fanno
Delle visite poco accurate ma anche perché mancano in medicinali
Chiaramente anche qui nel carcere di Pescara il personale della polizia evidenziare è sotto organico una carenza di personale che noi detenuti sentiamo soprattutto di notte e questo perché ci sono pochi agenti che devono sorvegliare
Più piani del carcere e così
Esattamente come è successo pochi giorni fa se uno di noi si sente male di notte
Dobbiamo aspettare un tempo interminabile prima che arrivi qualcuno il che non è sempre scontato perché a volte non arriva proprio nessuno morale conclude Donato che ci scrive dal carcere Pescara morale qui dentro si respira ogni giorno un grande disagio e ti confesso che anche io
Dopo un po'di galera fatte in questo modo mi sento sempre più depresso e a volte faccio anche strani pensieri
Ti ringrazio tanto per la tua attenzione dei tre appunto
è firmato da Donato persona ristretta nel carcere
Nel carcere di Pescara allora caro Donato innanzitutto coraggio coraggio coraggio non mollare non farti prendere da quei brutti pensieri che ti portano via
La vita cioè persone che ci sono persone che aspettano fuori c'è ancora una vita che t'aspetta che ti aspetta fuori poiché dirvi il carcere e di di ISPES gara riesce agevolmente a fuggire
Ai radar ma anche forse ai nostri radar a quei radio carcere
E anzi ne approfitto per chiedere se qualcuno è uscito dal carcere di Pescara lo sa per uscire chiamate qui a Radio Radicale chiamate radio carcere perché vogliamo approfondire anche la realtà presente in carcere
Di Pescara calci di Pescara che è un po'un carcere strano questo perché perché ci ha alcune luci
Che sembrano ma questa è una sensazione pretenda che sembrano però poi nascondere tante ombre le Lucetta e del Calcide Skara sono rappresentate ad esempio dal fatto che lì una ventina di detenuti è impegnata
Nella produzione di scarpe per il personale della polizia penitenziaria spot le ombre le ombre sull'h ancora più gravi
Non soltanto ciò che c'è scritto donato sei sette persone che vivono in una cella ma poi sappiamo che i tantissimi detenuti lì assumono una terapia psichiatrica sappiamo che li tantissimi detenuti in carcere Pescara
Sono otto siti pendenti e non sappiamo se come vengono curati questi lucine questi spot appunto che nascondono tante tante ombre presenti recarci Pescara che fino a un po'di tempo fa sembrava essere
Il carcere diciamo così meno peggio e non dico il migliore meno peggio
Meno peggio
D Italia ma adesso ci aggiorniamo del profondo Nord perché ci scrive Salvatore che è persona detenuta nella sezione di alta sicurezza del carcere di Asti Salvatore che afferma
Cara radio carcere mi trovo detenuto dal due mila e nove
E nel due mila e quindici ovvero sei anni fa ho finito di scontare la pena relativa al così detto reato ostativo
E di conseguenza anche se il resto detenuto per reati comuni mi lasciano ristretto nella sessione di alta sicurezza senza motivo
Io chiaramente scrive ancora Salvatore dal carcere di Asti io chiaramente ho chiesto più volte di essere declassificato e chiese trasferito in una sezione per detenuti comuni ma purtroppo purtroppo tutte le mie richieste
Sono state vane considera che il mio non è affatto un caso isolato e ti dico questo perché qui nel carcere di Asti sono oltre enti i detenuti che stanno scontando il residuo pena relativo a un reato comune ma di fatto e restano chiusi nella sezione
Di alta sicurezza sezione dove ovviamente non ci dovrebbero stare
E la conferma che sono un detenuto per reati comuni scrive ancora Salvatore attaccarci di Asti arriva dal fatto che dal due mila e denti usufruisco di regolari permessi
Permessi premio che non potrei ricevere se dovessi scontare un cosiddetto reato ostativo ma ecco che anche per un momento importante come il permesso premio il carcere di Asti invece di cercare di venire incontro alle nostre esigenze sembra metterci il bastone
Fra le ruote e ti dico questo perché ad esempio tre giorni fa il magistrato di sorveglianza mi ha concesso un permesso premio di cinque giorni le cui date andavano però concordate con la direzione del carcere
Peccato scrive ancora sabato dal carcere di Asi beccato che il cachet di Asti invece di concordare con mele date del permesso in base a singole esigenze
Ha fissato i giorni di permesso in modo autonomo e senza interloquire con me un modo di operare questo che può sembrare una banalità ma che una banalità invece non è io ad esempio si era ancora sabato dai calci di Asti
Io ad esempio e come tanti altri detenuti o alla famiglia che vive in Sicilia e per cercare di sfruttare al meglio i giorni del permesso preferisco far venire qui i miei cari piuttosto che buttare due giorni
Nel fare il viaggio bello immagino ora scrive ancora Salvatore ora il problema sta nel fatto che non potendo concordare con la direzione del carcere le date dei permessi
Queste ci vengono comunicate all'ultimo momento non lasciando così tempo sufficiente i nostri cari per affrontare un viaggio così lungo
Ma dico ci vuole così tanto a parlare con noi per capire dove come passeremo i giorni
Del permesso ci vuole tanto dedicarci dieci minuti di tempo per capire le nostre esigenze domanda giustamente sabato ore dal carcere di assi
Per carità continua sabato nella sua lettera per carità
Il giovedì permesso sono una vera boccata d'aria ma gestendo lì così rischiano di farli diventare non dei giorni di serenità ma di giorni di difficoltà ora vi saluto e vi ringrazio per aver ascoltato le mie parole la lettera appunto è firmata da Salvatore persona detenuta nelle sezioni gli alta sicurezza
Del carcere di assi cercheremo di approfondire questo aspetto dei permessi greci sottopone Salvatore Della Calce gli assi perché obiettivamente insomma dedicare dieci minuti il tempo alla persona detenuta che sta andando in permesso non se non è non mi sembra un'opera così
E sacrificale insomma si può fare no che dite al vostro lavoro
Ma poi interessa anche questo discorso che fa Salvatore su chi pur avendo scontato il reato ostativo si trova ancora e senza motivo in alta
Sicurezza è un fenomeno grave questo che riguardano soltanto Salvatore non soltanto in casi di assi ma tante persone detenute che pure avendo scontato reato ostativo restano comunque detenuti nella sezione
Comune e di conseguenza non vengono come si dice in gergo declassificati una dei tanti pigrizie una dei tanti in e inefficienze
Di cui si compone il pianeta carcere nel nostro paese pagine andiamo in una delle tante carceri vecchie galere italiano vero nel carcere Lucera
Struttura ex convento del Seicento una delle tante
Dove addirittura ci sono i bagni a vista cioè si fanno i bisogni davanti agli altri compagni di cella se mi sembra normale va be'
Comunque ci scrive Giovanni Massimiliano Giuseppe Samir e Tommaso persone detenute appunto
Nel vecchio carcere di Lucera carcere
E difficile chiamarlo carcere comunque affermano carissimo Arena ti scriviamo dal vecchio carceri Lucera ovvero una struttura che sta nel centro della città
E che altro non è che un ex convento della fine del Seicento un ex-convento che chiaramente e del tutto inidoneo a essere destinato
A istituto
Penitenziario infatti aggiungere io queste vecchie galere vendete le
Hanno alcun pregio architettonico fateci quello che vi pare parigino albergo ma non certo una galera
Scrivono ancora Giovanni Massimiliano Giuseppe Samir e Tommaso dal carcere Lucera ebbene in questo ex convento per non dire in questo carcere di Meier da
Tutti noi detenuti siamo costretti a vivere in vecchie celle sovraffollate
Celle che cadono a pezzi e che hanno il bagno a vista
Ma non solo in questo ex convento per non dire in questo carcere di Merv da tutti noi detenuti
Anche se dobbiamo scontare lunghe pene
Siamo costretti a passare le nostre giornate passeggiando su e giù per i corridoi del carcere oppure guardando la televisione e questo perché nel vecchio carcere di Lucera per noi detenuti non c'è nel lavoro percorsi formativi tradotto qui la Costituzione eh carta straccia
Pensa scrivono ancora Giovanni Massimiliano Giuseppe Samir e Tommaso da calcio di Lucera pensa che noi compiliamo in cinque
In cinque detenuti dentro a una cella e qui dentro lo spazio che abbiamo è talmente ridotto che se ci alziamo in due contemporaneamente
Gli altri tre sono costretti a restare sdraiati sulle brande
E pensare pensare che potremo stare anche peggio e questo perché qui c'è una sesta branda libera che teniamo possa presto essere occupata da un altro sfortunato detenuto
Ebbene scrivono questi ragazzi dai calci Lucera il bene in questa cella del carcere Lucera abbiamo il bagno che praticamente a vista e questo perché è separato dalla cella soltanto da un muretto
Con la conseguenza che quando uno di noi va a fare i bisogni non solo viene visto anche dagli altri ma il cattivo odore si sparge ovunque creando nervosismi e tensioni di cui non abbiamo dice Artaud
Bisogna
Pensa scrivono ancora questi ragazzi detenuti nel carcere di Lucera pensa che nel caso di Lucera
Non c'è assicurato neanche un pasto dignitoso
Figurati il resto infatti ci danno un mestolo di pasta che tutta attaccata e gommosa e credimi essere costretti a mangiare una sbocco del genere ci fa sentire degli animali e non più
Delle persone
Ma non finisce qui infatti nei casi di Lucera anche farsi la doccia
è un'impresa
E questo non solo perché spesso l'acqua calda non c'è
Ma anche perché non sappiamo come asciugarsi i capelli visto che il forno è rotto e pare che per il momento non abbiano intenzione di farlo riparare
A dimenticava amo l'ora d'aria scrivono ancora Giovanni Massimiliano Giuseppe Samir e Tommaso dal carcere di Lucera dimenticava amo l'ora d'aria bene il calci di Lucera
Fare l'ora d'aria significa essere messi in un piccolo cortile un piccolo cortile che è anche ricoperto da una fitta rete metallica una rete che ci impedisce anche
Di guardare il cielo ma per loro ma per loro siamo forse degli animali in gabbia o delle persone che devono scontare
Le loro pene
Scontando la legge domandano giustamente ora ci salutiamo
E speriamo di ascoltare per radio questo nostro bollettino dall'Hagere di Lucera la lettera appunto il bollettino e firmato da Giovanni Massimiliano Giuseppe Samir
E Tommaso persone no animali persone detenute
Nella vecchia galera del carcere di Lucera
Sarà troppo tardi quando ci sarà un parlamento e un governo che capirà che invece di costruire ancora nuove carceri dovremo innanzitutto smantellare quelle vecchie
Carceri del quattrocento come il cassero di Pordenone no del Seicento dell'Ottocento sono calci del tutto inadeguate essere destinate oggi a istituti di pena ecco
Vendere quei suture che sul mercato immobiliare hanno un enorme valore e con quei soldi realizzare strutture nuove ma diversificate tra loro un'altra una nuova concezione
Di struttura detentiva dinamica e non statica
Ma insomma rivela magari ci invecchieremo su questi concetti che sono abbastanza evidenti pensate che a Roma il carcere di Regina Coeli al centro dalla capitale vicino al bel quartiere Trastevere
Varrebbe più di cento milioni di euro invece resta lì a mantenere il degrado a cui sono costrette le persone lì detenute vendette lo quel carcere no con quei cento milioni sei costruite due di di strutture moderne e funzionali
A Roma a proposito di Lucera ricordo i nostri ascoltatori che il caso della cella di giovani Massimiliano Giuseppe sani e Tommaso non è un caso isolato infatti su oltre ottanta Shelley di cui è composto il vecchio carcere di Lucera
Sono una minoranza quelle che hanno il bagno diviso dal resto della Shell a tutte le altre celle hanno il bagno hobbista
Non so se
Il concetto è chiaro ragazzi grazie grazie e forza e coraggio ci vuole l'ente tanto coraggio e andare avanti di cosa siete delle persone a maggior ragione
Scrivete Carrà giocarci denunciate le vostre condizioni detentive grazie grazie ancora
Chi scrive adesso Roberto che è persona detenuta nel carcere Brissogne di Aosta Roberto che afferma
Cara radio carcere sono detenuto dal due mila e diciassette ovvero da ben quattro anni e tra circa otto mesi finirà di scontare la mia pena
Ebbene bene ti scrivo perché in questi lunghi anni di detenzione nulla ma proprio nulla
è stato fatto per agevolare il mio reinserimento
Anzi scrive Roberto dal carcere di Aosta anzi sembra proprio dello Stato abbia fatto di tutto per portarmi all'esasperazione
Come purtroppo capita spesso ad esempio in questi quattro anni di detenzione mi hanno fatto girare ben tre carceri
Ovvero Torino
Vercelli e infine qui nel carcere di Aosta e la mia situazione è andata sempre più a peggiorare pensa sia ancora Roberto dal carcere Brissogne d Aosta
Pensa che ultimamente siccome ho mia madre che affetta da un tumore al cervello ho chiesto un permesso premio per poterla visitare prima che morisse
Ma il magistrato di sorveglianza nello ha rigettato perché perché dice che la mia osservazione non è ancora conclusa
Ma domando questa osservazione quanto deve durare non gli bastano quattro anni per capire cosa sono diventato durante la pena
Inoltre scrive ancora Roberto Perca cediamo Soroberto che non c'ha tutti i torti eh
Chi scrive ancora Roberto cancerose inoltre e come se non bastasse anche se mi mancano pochi mesi per finire la mia pena ancora mi devono concedere i giorni
Per la liberazione anticipata relativi a un semestre del due mila e diciassette pensate un po'e altre tre sia semestri scusate tra il due mila diciannove mila e ventuno e anche se io ho presentato diverse istanze per poter parlare con il magistrato di sorveglianza non ho mai mai ricevuto neanche una semplice
Risposta e allora chiedo è questo il famoso l'inserimento farti arrivare a fine pena e buttati fuori senso un futuro
Ti saluto con stima la lettera punto e firmato da Roberto persona detenuta nel carcere Brissogne di Aosta
è come dicevamo Roberto Roberto non ha tutti i torti
Bastano quattro anni
Per un'osservazione voglio dire soprattutto alla persona cui mancano pochi mesi da scontare per finire di scontare la pena una presa di chiede dopo quattro anni di detenzione un permesso per andare a trovare la moglie la madre che è gravemente malata ma insomma
Quanto deve durare questo osservazione fino a fine pena
Ecco in breve ma dico
Il fatto che come dice Roberto emblematico il fatto che ancora non gli è stata concessa Roberto la liberazione anticipata
Per un semestre due diciassette ancora tre semestri tardive dice nove due mila e ventuno e dal margine sorveglianza nessuna risposta francamente desta qualche presa ispessita questo fatto ove chiaramente fosse fosse accertato però insomma ci si domanda se la magia dal magistrato di sorveglianza fosse messa in condizioni di lavorare meglio oppure se a queste condizioni si impegnasse ancora di più forse anzi senza forse
Avremo sicuramente persone più seguite in carcere e avremo anche meno persone ristretto in carcere
Roberto Forza e Coraggio resisti di mancano pochi mesi e anzi quando esci mi raccomando chiamami cari miei se uno facesse bene il proprio lavoro come cambierebbe questo Paese comunque sia poi ci scrive Gianfranco che è persona detenuta dalla sezione di alta sicurezza del carcere Massa ma di Oristano nella bella e amata Sardegna Gianfranco che afferma
Caro Riccardo la situazione qui nel carcere di Oristano è sempre la stessa e nulla nulla centra a migliorare nulla accenna a cambiare in modo positivo
Ad esempio nella nostra sezione di alta sicurezza c'è un grande sovraffollamento e in piccole celle nate per ospitare al massimo
Due persone ci costringono a viverci in tre persone detenute
E che assicura e ti assicuro che davvero dura vivere qui dentro e questo non solo per il caldo insopportabile che ha fatto del mese di agosto
Ma anche perché di fatto non abbiamo lo spazio per poterci muovere tutti e tre contemporaneamente con la conseguenza che quando uno di noi sta in piedi nella cella gli altri due devono restare
Sulle brande questa è la nostra vita nel carcere Massa ma di Oristano a questa condizione
Scrive ancora Gianfranco dalla sezione di alta sicurezza del carcere ma se voglio il sano a questa condizione che già di per sé grave
Devi aggiungere il fatto che qui ci tengono chiusi in queste cellette sovraffollate per quasi tutto il giorno e ti assicuro che c'è davvero davvero da impazzire
Ma non finisce qui
Infatti nel nuovo il costosissimo cachet di Oristano per noi detenuti nella sezione di alta sicurezza
Il lavoro non esisteva affatto come non esiste la possibilità di farci incontrare neanche un semplice volontario
Morale scrive ancora Gianfranco dal carcere di Oristano morale viviamo una vita sospesa tra lo stare in cella e l'andare a fare l'ora d'aria
Tutto qui per anni e anni
Ah dimenticavo scrive ancora Gianfranco da casi di Oristano ah dimenticavo siccome da qui non vogliono far trapelare nulla
Ti voglio informare che qui nei primi giorni di agosto si è ucciso un detenuto che era ristretto nella sessione di media e sicurezza vedi tu se riesce ad avere altre informazioni infine ci tenevo a dirti che anche noi abbiamo aderito allo sciopero da fame promosso dalle ragazze di fronte a Torino e per questo ti mando le nostre cinquantacinque firme
Di adesione ora ti saluto e sappi che da qui ti seguiamo sempre la lettera appunto è firmata Gianfranco persona detenuta nella sezione di alta sicurezza del carcere
Massa ma massima di Oristano
Beh se questa è la vita presente alla sezione di alta sicurezza in calce al massacro di Oristano dove
Tre persone detenute sono costrette a vivere in celle che al massimo potrebbe ospitare due persone ritenute dove lì quelle tre persone detenute son costretti a muoversi attorno all'ascella e resta l'ho chiuso in quella cella
Per tutto il giorno se questa è la situazione presente in carcere massima di Oristano dove persone seppure resistenti una sezione di alta sicurezza
Non possono fare niente per tutto il giorno non possono incontrare nessuno non hanno nessuna attività rieducativa da fare sono ridotti a passare il loro tempo tra la cella
E il cortile dell'ora d'aria ecco se tutto questo è vero
è anche vero che chiaramente questa una detenzione oggi per il nostro ordinamento del tutto illegale e anzi c'è da chiedersi dinanzi a questa situazione
Chi è i criminali
Chissà in carcere occhi consente o acconsente o tollera e delle persone
Se pur colpevoli di reati si erano trattate in questo modo chi è il colpevole
Diceva De Andrè ricordati poi saluto un gruppo di donne detenute in casi di vigevano che per una settimana hanno rinunciato al vitto per unirsi all'altro diventa promossa
Da Rita Bernardini finalizzata a chiedere l'aumento della liberazione anticipata da quarantacinque a settantacinque giorni brave brave brave saluto Carlo che ora detenuto all'ospedale di Palermo ed è in attesa di essere trasferito in un centro clinico perché affetto da colite Eusino fila e che tra l'altro non ha soldi per farsi una dentiera saluto Etoli dal carcere Marassi Genova che ci racconta la sua complessa vicenda giudiziaria e saluto Manuel dal carcere
Di Frosinone
E allora come al soldo di ricordo i nostri recapiti ovvero come entra in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di radio radicale ovvero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei
Quattro otto otto sette
Otto uno chiamateci se siete da poco usciti dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza
Detentiva chiamateci anche se come imputati o come vittime del reato avete subito un'ingiustizia nell'ambito del processo penale
Vi ricordo anche che siamo presenti su Facebook e su Twitter anche solista grande veramente de ricorda il nostro indirizzo di posta Elettronica ovvero radio carcere chiocciola
Radio radicale punto it di e poi soprattutto alle persone detenute
Ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dalle carceri che per noi sono davvero molto molto importanti questo è l'indirizzo per scrivere le vostre lettere qui a Radio Carcere
Radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo V due zero zero uno otto cinque roba lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete dalle carceri
A Radio Carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangano protette dal silenzio e da quelle quattro sporche Mura
Bene io ringrazio per l'assistenza in regia e poi grazie davvero grazie a tutti voi che anche questa sera
Da una casa dalla macchina da un camion e dall'ascella sporte sovraffollata Petacci su una radio per ascoltare una piccola voce la voce di Radio Carcere
L'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi caddero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
In nome del popolo italiano il tribunale milioni cinque
Centotrentacinque del codice di procedura penale già finora del popolo italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione informo
In data cinque aprile del mille novecento