La nuda verità - Contro tutti i muri. La vita e il pensiero di Franca Ongaro Basaglia (Donzelli editore) - Conversazione con Annacarla Valeriano

Radio radicale bene ritrovate venne ritrovati ad una nuova puntata della nuda verità domenica ventisette sembrava io con una ostile che ho voluto ancora una volta Choir radio radicale perché si solai ambiti d'indagine si concentrano su tema Caro quale ascoltatrice agli ascoltatori di radio radicale l'ospite di oggi è Anna Carla Valeriano Band ritrovata su Radio Radicale
Grazie grazie mille
Il suo ultimo lavoro è contro tutti i muri la vita il pensiero di Franca Ongaro Basaglia
Ed è una lavoro prezioso che gli altri nell'archivio di una protagonista insieme a Franco Basaglia un quella rivoluzione culturale tra le più importanti del Novecento per il nostro paese Anna Carla valeriana la ricercatrice una studiosa della Fondazione Università degli Studi di Teramo e sono nessuno dei due monografie che che si sente per Donzelli editore ha scritto nel due mila e quattordici ammalò di testa storie del manicomio di Teramo
Nel due mila e diciassette Malacarne donne il manicomio nell'Italia fascista
Ecco questo prezioso un intimo lavoro nasce
Sì non è il genere così mi è venuto in mente un ponte a quel
Per quel mettere insieme due due protagonisti Franco e Franca Basaglia però se tu sei d'accordo io partirei dal da una un'opinione personale dispetto magari anche all'archivio che punto un modo di poter indagare dico che era aprire appare tuo perché Franca Ongaro rimasta un po'dietro le quinte rispetto a è questa figura principale
E che si è imposta insomma l'attenzione del mondo sociale del mondo politico del nostro Paese quale stato Franco Basaglia
Il lealtà credo che la moglie di Franco Basaglia non sia stato semplice
Perché appunto Franco Basaglia è stato forse uno nei più grandi rivoluzionari del Novecento in Italia ha distrutto le istituzioni totali che erano i manicomi che sembravano non potessero essere mai distrutte
E quindi è stato realmente un rivoluzionario con sul modo di approcciarsi alla malato mentale ai bisogni dell'altro ha creato di fatto una nuova cultura di diritti
Franca Ongaro nei primi anni di attività di Franco Basaglia prima Gorizia poi a Trieste in realtà e viene investita a delle questioni di cui Franco si occupa quindi quasi involontariamente entra in contatto con la realtà dell'ospedale psichiatrico il fatto che lei nei primissimi anni
Abbiamo voluto mantenere un ruolo defilato
Forse è stato quasi inevitabile perché tutte le attenzioni fari erano puntati sul professor Basaglia che di fatto stava rivoluzionando il panorama dell'assistenza psichiatrica
Però è vero anche che questo e si vince delle sue carte d'archivio fame inizia quasi fin dall'inizio non soltanto interessasse queste questioni sociali di frontiera di cui Franco Basaglia con la sui chi
Si occupa quotidianamente Menicucci anche a crearsi una propria autonomia intellettuale
E lo fa sia con partecipando ai numerosi iscritti che poi saranno licenziati a quattro mani da fango Franca Basaglia sono anche firmati insieme
Sì anche andando Franco Basaglia proprio a Colombo a comporre queste queste opere nel processo di scrittura
Franco Basaglia era un uomo estremamente fantasioso così lo dipinge Franca Ongaro anche il razionale se vogliamo geniale nella sua genialità lei
Lei rappresentava invece la parte più riflessiva
La parte più pratica e quindi ha avuto anche il difficile compito di rimettere insieme i pensieri di fango i suoi appunti dietro a scrivere nel lavoro di scrittura lei si identifica come la scrittura
Quindi è vero si è un ruolo defilato apparentemente defilato ma in realtà è un fondamentale ruolo che poi
Dopo la morte di base che si intensificherà sempre di più perché Franca Ongaro poi sarà attivamente impegnata in Senato nella unifica decise indipendente
Svolgerà un ruolo fondamentale dei banchi del Senato proprio per portare avanti questa battaglia per affermare i diritti degli ultimi quindi era forse quasi inevitabile che accanto a Franco Basaglia Franca Ongaro la sua figura
Rimanesse un po'discosta ma in realtà questa evanescenza è stata poi un'evanescenza più ricercata da Franca Ongaro e non non riconosciuta tra dagli altri componenti dell'équipe Valseriana
Infatti nella nella nelle prime anticipazioni di questo tutto lavoro e niente nudo
Lei del del Sina con una spettacolare attrice Plank rosa dei guai nelle nell'ombra perché pensato che accanto insomma ha una personalità imponente come quella di Franco Basaglia per scoprire vista lento ovviamente del della moglie che e quindi scoprire anche attraverso di lei i temperamenti di lui
I percorsi che poi sono emersi come hai detto poc'anzi quindi sul bisogno di la vita che insieme hanno ho capito neri chiudere
Franca Ongaro è stata dagli anni sessanta come hai detto dubbio del del Parlamento italiano e siamo una senatrice della Repubblica momento appunto particolare e che ha visto
Ecco la certezza che quella rivoluzione iniziata
Alcuni anni prima avesse effettivamente riscontro nella nella vita sociale nella vita e politica parlamentare di Sinistra indipendente vera dal mille novecentottantatré al mille novecentonovanta
Ecco mettere in mano all'archivio un ha evidenziato che cosa rispetto alla particolarità di quelle lotte soprattutto
Per quanto riguarda la questione femminile
I le carte d'archivio di Franca rivelano che innanzitutto Franca era una donna molto meticolosa si appuntava tutto scriveva tutto
Mia ogni suo intervento ogni partecipazione al convegno lei sì col Comune stremati in via buonissima precisione compilava
Bisogna condiviso i dattiloscritti e quindi riportava è quasi in maniera quasi pedissequamente il suo pensiero nei suoi appunti
Empoli che cosa che cosa si evidenzia che interessi di Franca Ongaro non si arrestarono alle soglie del manicomio
Gide che diciamo la sua attenzione non non non si limitò soltanto occuparsi di questioni legati ai meccanismi delle istituzioni totali ma adesso attenzioni diciamo che si ampliano una cultura dei diritti a trecentosessanta gradi perché quando si trovò a mestiere i panni di senatrice nel gruppo di Sinistra indipendente si imbatte non soltanto per fare in modo che la legge centottanta che era stata approvata il tredici maggio del mille novecentosettantotto ministerialmente concretizzata e attuata sui territori perché appunto c'era il grande problema di rendere questa legge una legge Vivaldi e va all'interno delle delle singole comunità e purtroppo
Nei primissimi anni Franca Ongaro si trovò a dover
Fronteggiare tante resistenze legate alla reale applicazione della legge
E e quindi diciamo il suo impegno parlamentare si con con si concretizza su un doppio versante da un lato fare in modo che la centottanta visse realmente applicata quindi che realmente potesse rispondere ai bisogni delle persone malati di mente alle famiglie dei malati di mente
Ma poi
Si batté strenuamente per fare in modo che questa cultura dei diritti che era stata inaugurata con la centottanta e quindi questa rivoluzione culturale che si è innescata negli anni precedenti venisse realmente assimilata dalle persone
E quindi si cambiassero anche i mentalità delle persone in modo di guardare la malattia mentale
Però ripeto le sue battaglie a favore dei diritti non si arrestarono le sedi nel manicomio ma ampliarono dal ma si ampliano anche su altri versanti mi viene in mente il suo impegno per fare in modo che venissero modificate le norme
Contro la violenza sessuale e i disegni di legge che presentò nell'ottantasette o anche appunto a alla grande attenzione Franca Ongaro seppe dimostrare sempre diversi riversare sulla questione femminile
Tantazzi comincia a interessare molto presto già dei primi anni sessanta allora difficile e conflittuale rapporto tra uomo e donna e lo fece con l'interesse
Ricercare di capi di mettere insieme le contraddizioni naturali che erano rappresentate l'alla relazione uomo-donna e fare in modo che queste contraddizioni naturali non venissero risolte in termini di conflittualità
Manda questa contraddizione potesse nascere un nuovo legame delle libertà
Un legame dalla quale Angeli insieme per incidere sulla realtà cambiano
Quindi realmente si può dire è stata un intellettuale che ha abbracciato tante questioni ecco nel suo agire con il suo fare
A realmente portata avanti una rivoluzione culturale tutti indifferenti occupavo aspetto la
La donna che ha riconosciuto tra le carte gli appunti grazie anche alla ma la libertà perché ha concesso anziché la figlia di
I Franca Ongaro ecco quale aspetto ti ha più colpito della della personalità
Sì sì voglio scrive ringraziare anche in questa sede Alberta Basaglia che di fatto mia concesso di studiare le carte di Franca Ongaro restano attualmente conservate
La Fondazione Basaglia nell'isola di San Servolo a Venezia però appunto avere la possibilità di leggere distruggere queste carte per me è stato un dono perché mi ha messo in contatto con il pensiero di un intellettuale che poi negli anni è stata un po'trascurata anche dalla storiografia più recente
L'aspetto che maggiormente mi ha colpito che emerge sempre delle carte d'archivio e la caparbietà di Franca Ongaro di andare sempre a fondo la radice di problemi quindi di non fermarsi alla superficie ma cercare di cogliere radicalmente le questioni di cui si occupava in questa volontà
Di andare dice di problemi vi era proprio anche un progetto politico inteso nel senso di cercare di affrontare tutte le questioni
Che poi di fatto affrontato negli anni provando a rispondere a delle domande essenziali quindi nel caso dell'assistenza psichiatrica rimettere
Al centro del problema dell'assistenza psichiatrica ai bisogni degli ultimi bisogni degli uomini fare in modo che venissero costruiti dei servizi ad altezza umana
Nel caso della questione femminile tentare di capire quali erano state negli anni nel tempo anche i stereotipi o comunque le costruzioni culturali che avevano portato a concepire la donna come
Una diversità naturale rispetto all'uomo questa diversità
Naturale però concepita sempre in termini di disvalore e lo stesso quando Franca Ongaro si è occupata di temi legati alla alla maternità battendosi per fare in modo che anche il diritto all'aborto venisse riconosciuto come divieto per tutte le donne per fare in modo che le donne potessero raggiungere delle maternità consapevoli delle maternità percepite come come volute e non come un'espropriazione dei propri corpi quindi quello che maggiormente mi ha colpito è stato sicuramente la radicalità del suo pensiero la voglia comunque di senta e cogliere la radice dei problemi per fare in modo che le questioni affrontate venissero realmente affrontate in tutte in tutte le loro sfaccettature in tutte le loro possibili conseguenza
Ecco il c'è un passaggio è richiamato laddove si parla dell'interesse per la condizione simile cui a approfondisce
La diversità piena dimensione un uomo della dimensione
Donna
Cioè anziché essere vissuta come diciamo contraddizione ma come arricchimento e di questa diversità cioè in parte della non dell'archivio dell'approfondimento del del percorso di Franca Ongaro si ritrova questa particolarità e la diversità uomo-donna
Lei sulla diversità uomo-donna
Questo diciamo è un concetto che percorre tutte le carte d'archivio celle comincia a riflettere sulla questione della diversità uomo-donna fin dai primi anni Sessanta
Già nel sessantotto avesse un suo articolo sulla rivista che fare c'è però poi verrà titolato dalla redazione con confessione sbagliata proprio per
Far capire come anche all'epoca la relazione si fosse un po'dissociata dalla dalla sua opinione del suo pensiero allora già in questo articolo Franca Ongaro si interrogava sul fatto che e la presunta passività femminile che ormai identificava l'identità femminili se fosse realmente
Una passività introiettato dalle donne per difendersi da dei meccanismi di prevaricazione che di fatto nel tempo c'erano anche diciamo cristallizzati sulla sua identità
Oppure se fosse realmente una passività connaturata al carattere quindi in realtà tutta tutta la questione della del rapporto contraddittorio tra uomo e donna
Percorre tutto il pensiero di fa anche però che poi negli anni Settanta
Anche contribuendo ad una serie di pubblicazioni che hanno al centro l'interesse per la condizione femminile
Queste questioni vengono nuovamente riprese da Franca Ongaro anche con maggior forza
E comunque la base del pensiero di Franca Ongaro rispetto al rapporto uomo-donna vi è la consapevolezza che per potersi affacciare allora donna dovesse comunque sforzarsi di attuare quello che le chiamano reciproco modificarsi però questo reciproco modificarsi non doveva sfociare in un gioco al massacro e quindi era necessario esista una se un legame reciproco consentisse sia dell'uomo che la donna di confrontarsi con la realtà delle cose perché soltanto dal rapporto autonomo di un polo della contraddizione con l'altra poteva realmente nascere è un legame della libertà legame della libertà che poi verrà vita qualcosa di nuovo qualcosa che prima non c'era
Ma che Renzi dunque i due che si crea così che lei poi descrive il legame della libertà
Ecco il legame della libertà organizza tutta la produzione di Franca Ongaro e non so quanti sanno ma ecco tra le altre cose è prezioso conoscere che un la senatrice Franca Ongaro
è la prima possiamo dire a proporre nel testo di legge per l'istituzione di centri antiviolenza che ha visto molti anni dopo le istituzioni in Parlamento di questi centri antiviolenza
Un perché per corso porchetta la dimensione nove il e la sofferenza insomma della condizione femminile un comunque i lavori anche precedenti perché l'istituzione di centri anche volere anti violenza hanno avuto per l'approvazione necessario un tempo intanto lungo per l'approvazione per vedere nasce nel nostro Paese un uovo che proteggesse garantisse la dignità del del
E penso perché è stato difficile far passare nella nostra cultura l'idea che la violenza femminile non posso soltanto con la violenza legata ad esempio lo stupro
Ma fosse la violenza minuta più pervasiva la violenza insediata anche tra le mura domestiche è stato difficile far passare questo concetto c'è il concetto che spesso le donne subiscono ogni tipo di violenza
Appunto più pervasiva più quotidiana questa forma di violenza
Purtroppo se attaccata esistenze femminili nel tempo la donna scontato in varie forme la violenza sul suo corpo ma anche
Mia sulla sua mente sulla sua Psicologia io penso quando tu mi parli di nei lavori precedenti alle cartelle cliniche che io ho avuto modo di vedere del manicomi all'interno ad esempio ecco le cartelle cliniche mi hanno squarciato un po'il velo sul sulle dinamiche familiari perché mi hanno fatto capire che spesso il detonatore il meccanismo che poi portava l'istituzionalizzazione era per la violenza subita in famiglia
Pedone arrivavano i manicomi e dopo un assist dopo una lunghissima storia di violenze subite
Nello stesso punto coglierà Franca Ongaro nei suoi scritti quando parla
Nella rilevanza che purtroppo
Mi si si attacca in corpi femminili proprio perché a questi corpi femminili
Vengono vissuti dalla cultura maschile come degli oggetti da prevaricare e quindi io penso che in Italia negli anni per poter giungere poi l'istituzione di centri antiviolenza che erano stati concepiti peraltro da Franca Ongaro come dei luoghi
Di accoglienza
Dei dei luoghi sicuri nei quali dare appunto ospitalità le donne che subivano violenza per fare in modo che al riparo dei soprusi dalle sopraffazioni potessero ristabilire un equilibrio psicologico ma anche un equilibrio fisico violato dalle tante violenze subite ecco io penso che
Sì sì ci sia implicato tanto in Italia per arrivare l'istituzione di centri antiviolenza perché è stato difficile far passare l'idea che la violenza era una violenza che purtroppo avere origine già in famiglia
Credo credo credo che sia questa la difficoltà maggiore ancora oggi si discute su come cambiare la cultura della violenza ci su come fare in modo
Che in tanti e negli uomini non passi non passi il concetto non passi l'idea
Che che la donna possa essere ancora esposta oggi alla cultura della violenza
Con il rapporto uomo donna quindi all'interno no del del contesto del rapporto possiamo dire personale dato ne è colpito un passaggio
Il cambio
Scrivi tiella Franca ovvero trasferisce le considerazioni nelle considerazioni che siamo nel rapporto privato tra tra loro due anche nel rapporto con con Franco Basaglia
E e cioè in quale contesto lei introduce parla del loro rapporto
Era lontano ampiamente dalla barese dell'essere visibile insomma all'esterno perché comunque erano due personalità erano impegnati e socialmente politiche Pippo rigidamente
E quindi nel nel virgolettato si parla di di lunga lotta con e contro un uomo che ho amato mi è un po'a questo
E poi come se sono in quelle carte ovunque dopo venti
Lei avesse scritto
è anche qualcosa più per spiegare magari quello che esiste fuori intorno alle le relazioni domani
Questa diciamo questo pensiero che lei offre pubblicamente sul suo rapporto privato con Franco Basaglia
Lo lo affida a piccolo scritto che si intitola Congedo che Franca scriveranno indomani della morte di Franco Basaglia
E parla esattamente di una lunga lotta con l'arco e contro l'uomo cromato può sembrare una dichiarazione disorientante conturbante in realtà credo che sia una grande dichiarazioni d'amore
Perché dimostra come appunto in questa dialettica quotidiana ingaggiata da Franca con Franco vi fosse spazio per l'accettazione delle contraddizioni dell'altro
Ma le contraddizioni che appunto derivavano delle differenze individuali che e così differenze gravemente scaturivano dal rapporto di coppia
Non rappresentarono mai per Franca Ongaro un impedimento ad agire comune ma si trasformarono semmai queste contraddizioni in una dimensione sulla quale agire
Per portare avanti un'azione comune congiunta
Che appunto poteva dare senso invita a questa utopia del rapporto uomo-donna
E quindi in realtà
Per Franca Ongaro anche le contraddizioni del rapporto vissute con Franco Basaglia fu un altro un'altra dimensione per attivare un confronto un confronto però voi svolgo sempre in una misurarsi reciproco in un incontrarsi comune in dar vita qualcosa di secondo di evitare di estremamente positivo
Ecco Franca Ongaro
Ci lascia tredici gennaio della del due mila e cinque
Questo questo lavoro se anche sviluppato durante un periodo di quarantena Marchetti ha visto vivere
Oggi vediamo quante di quando si conta sia ancora soprattutto per per ingiuria per i giovani ad uscire da un contesto di reclusione di limitazione della libertà
Personale
Su appare tuo il il disagio signor zeppo la sofferenza psicologica oggi rispetto alla a quella sfida importante iniziata davvero molti molti anni fa qual è l'approccio anche delle delle istituzioni rispetto alla sofferenza fetale sismologico
Io penso che
Sul nel campo dell'assistenza psichiatrica della sofferenza mentale in questi ultimi quarant'anni si siano fatti dei passi avanti notevoli però i diritti conquistati non sono mai diritti del tutto acquisiti
Non sono mai diritti che dobbiamo dare del tutto per scontati e quindi in agguato c'è sempre la possibilità di tra virgolette un ritorno al passato
Di questa possibilità si intravede nel momento in cui anche le nostre azioni quotidiane siamo tentati dalle rifiutare quanto percepiamo come distante diverso da noi quando rifiutiamo di Apicella possibilità io lo scrivo nel finale di questo di questo piccolo libro dedicato a Franca Ongaro in realtà forse una delle eredità più preziosi di fa anche proprio quella di averci fatto comprendere che per cambiare realmente la realtà che ci circonda la realtà nella quale agiamo tutti quotidianamente sia necessario aprirsi al paradosso della possibilità quindi fare in modo di pensare
E ciò che non è possibile come più concreto di ciò che è possibile ancora oggi diciamo rispetto ai temi della salute mentale
Ripeto tanto è stato fatto però ci sono di diritti acquisiti che sono sempre in pericolo si può sempre tornare indietro non dimentichiamo appunto che in alcune realtà psichiatri che purtroppo esiste ancora la convenzione
Ci sono ancora persone che muoiono in Italia per per convenzione perché legate perché maltrattate perché i loro diritti non vengono rispettati quindi io penso che diciamo una delle eredità di Franca non lo si è quella di continuamente gli occhi aperti anche si dirige inquisiti e fare in modo che questi diritti acquisiti continuino ad essere portate avanti da tutti noi nella nostra azienda con le nostre piccole azioni con il nostro contributo
Ecco siamo in conclusione scalpore volato
Io
Nel ascoltati nell'invitare avendo a questo approfondimento e chi lo farà per la prima volta conoscere la personalità di Franca Ongaro Basaglia che se l'esercizio è riuscita a concentrare ma davvero a puntare i riflettori su questa
Professionista che ha contribuito con Franco Basaglia alla chiusura dei manicomi nel nostro nel nostro Paese
Secondo te cosa al momento non è stato ancora attuato della riproduzione
Questa è una domanda
è una domanda spinosa cosa non è stato attuato forse in alcune realtà siamo ancora lontani dall'avere una cultura dei servizi all'altezza dei bisogni delle persone
Spesso ancora oggi le famiglie dei malati di mente sono lasciate sole
Non possono godere di quei servizi che la legge centottanta ha previsto
E che sono poi essenziali per fare in modo che non si ritorni più al passato non ci sia più il fascino discreto del manicomio
Ecco in alcune realtà purtroppo questa cultura dei servizi è carente ancora
Quindi spesso famiglie delle persone Elkann una patologia psichiatrica lamentano di essere abbandonate lasciate sono sono esse stesse quindi credo che impegno dei territori delle regioni delle istituzioni comunque di tutti gli interlocutori che sono preposti
Alla alla salute mentale gli operatori di salute mentale se non quella di fare in modo che ai centottanta venga realmente e concretamente attuata
Attraverso dei servizi
Che sono su misura dell'uomo quindi all'altezza dei bisogni delle persone perché la grande rivoluzione portata avanti da Franco Franco Basaglia è stata proprio quella di intuire che non bastava semplicemente chiudere il manicomio bisognava poi costruire di servizi che fossero all'altezza di un di umanità fino ad allora negata dei propri diritti
Ecco io ringrazio Anna Carla Valeriano
Nella il suo contro tutti i muri la vita il pensiero Franca Ongaro Basaglia edito da
L'editore grazie vera quest'altro diciamo spaccato di realtà che ha evidenziato in da il percorso l'attività renda il contributo la professionalità l'impegno politico di Franca Ongaro
Basaglia quindi grazie dal
Quindi voglio ricordarle l'ascoltatrice agli ascoltatori radio radicale Anna Carla Valeriano una scrittrice autrice
Ricercate vincente della della Fondazione dell'Università degli Studi di dichiariamo prima grazie davvero restate con noi buon le trasmissioni di Radio Radicale