Udienza pubblica della Corte costituzionale

Allora si è chiamata la prima causa
Comodante
Ordinanza centonovantacinque del due mila venti ordinanza diciassette ottobre due mila venti tribunale amministrativo per il Molise
Allarme Molise di Antonino Di Iorio contro agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. e altri
Per l'allarme Molise di Antonio Di Jorio avvocato Giuliano Di Pardo
Per agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. avvocati Stefano Vinti Manuela Theory
Avvocato lo Stato Marco Corsini
Per fare complesse piana in proprio e quale mandataria dell'Ati Insiel come S.p.A. e compagnia italiana allarmi CIAL S.r.l. parte costituita costituitasi fuori termine avvocato Antonio Jazzy
Bene relatrice la professoressa ma per per sentiamo
Grazie presidente
Il TAR Molise ha sollevato il Piccoli tre nove della Costituzione
Il questioni di legittimità costituzionale degli articoli centocinque e centoquarantasei del Codice dei contratti pubblici nella parte in cui non provvedono un divieto di subappalto nel settore dei lavori relativi ai beni culturali
Analogo a quello che sussiste per l'istituto dell'avvalimento
I metterti riferisce di doversi pronunciare su una richiesta di annullamento di varianti
Relativi ad una procedura aperta indetta da invito Invitalia
Per l'affidamento dei lavori di adeguamento degli impianti nelle sedi del polo museale del Molise in particolare il corso era stato promosso dall'impresa che si era classificata terza nella graduatoria di aggiudicazione
E che chiedeva l'annullamento di tutti gli atti che abbiamo determinato la missione
Delle in Dwayne prese che si erano classificate nelle prime due posizioni della medesima graduatoria più nello specifico con il primo motivo di ricorso si lamenta la missione del alla procedura delle richiamati in prese in quanto prive della certificazione so anch'per la categoria scorporati gli obbligatoria oggi due quella relativa al restauro e la manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela
E dunque costrette per l'esecuzione di tali lavorazioni a ricorrere al subappalto necessario
Che viceversa secondo il ricorrente sarebbe impedito dal medesimo divieto che testualmente all'articolo centoquarantasei terzo comma del Codice dei contratti pubblici dispone per l'avvalimento
Il giudice a quo in realtà rileva che sulla base della normativa vigente il concorrente che abbia i requisiti della categoria H prevalente Possa partecipare alla procedura
Purché l'importo dei lavori della Caterina scorporati di obbligatoria di cui non possiede la qualificazione
Sia ricompreso nell'ammontare dei lavori riferibili alla classe della categoria prevalente di cui possiede la qualificazione e sempre che si faccia ricorso al subappalto Perra all'esecuzione di tali lavorazioni
Dunque rimettente ritiene che si potesse fare ricorso al subappalto e ritiene altresì che non sia applicabile in via analogica l'articolo centoquarantasei perciò come in quanto disposizione eccezionale dunque non suscettibile
Di e applicazione tramite il cannone dell'analogia
E dunque esclude l'itinerario ermeneutico per superare il dubbio di legittimità costituzionale e solleva
Le questioni in riferimento agli articoli tre e nove nei termini Chioggia sopra indicato e ravvisa per le ragioni anzidette la rilevanza delle questioni
Quanta la non manifesta infondatezza rimettente rileva per un terzo del codice dei contratti pubblici dispone questo divieto di avvalimento per i lavori relativi ai beni culturali
Sul presupposto che si tratti di lavori che riguardano un settore molto delicato coperto dalla struttura tutela costituzionale dell'articolo nove e che dunque richiede una l'esecuzione da parte di soggetti muniti del specifica qualifica
Per un altro Berzo rileva che gli istituti l'avvalimento e subappalto presentano numerose Analogie che risulterebbero ancora più marcate nel caso del subappalto necessario e anzi ravvisa nell'istituto dell'avvalimento un istituto connotato da maggiori come dire garanzia rispetto all'istituto del subappalto
In particolare il subappalto sottolinea come non comporti perché questo è emerso con la riforma solo del due mila ventuno una responsabilità solidale
Appaltatore e subappaltatore mentre nel caso dell'avvalimento ci sarebbe appunto al c'è Lannes responsabilità solidale fra l'aggiudicatario e l'ausiliario evidenzia come nell'avvalimento cioè un dall'inizio la conoscenza la trasparenza sul ausiliario noto il contenuto del contratto di avvalimento
E e questo invece nel subappalto avviene solo successivamente il la determinazione dell'appalto in fase di esecuzione
E non manca di evidenziare alcuni caratteristiche del subappalto che
Parte dell'esperienza comunque
Dall'ora vengono evidenziate come connotazioni e negative di questo istituto il fatto che si presterebbe adesioni di principi dei principi di aggiudicazione
A possibili infiltrazioni navali ma nel malavitosi arrischi di mano e minore qualità nell'esecuzione
Di qui
Sostiene l'irragionevolezza di questa diversità di trattamento
E non manca di precisare che la norma che si determinerebbe all'esito dell'eventuale a cui Chimento di questa richiesta di sentenza additivata non si porrebbe in contrasto con il favor partecipazioni essa che viene è stato varie volte
E sostenuto dalla corte di giustizia in quanto in realtà alla Corte di Lussemburgo si riferirebbe Sora ipotesi di limiti generali posto all'appalto in situazioni in cui si prescinde
Un settore economico interessato dalla natura delle prestazioni e dall'identità del subappaltatore
Si è costituito in giudizio alla ricorrente nel processo a poche a sostenuto con argomenti analoghi a quelli che emergono nell'ordinanze di rimessione le ragioni della fondatezza
Se noi tre costituita la stazione appaltante che ha eccepito l'inammissibilità della questione e la non fondatezza
L'aggiudicataria Russel commesse Pia a depositato fuori terra mignon atto di costituzione
Il fine è intervenuto in giudizio l'avvocatura generale dello Stato che ha speso anche sta argomenti come l'Invitalia e per la non fondatezza della questione
Sia la ricorrente nel giudizio può se la stazione appaltante costituito in giudizio hanno poi presentato memoria
Grazie allora cominciamo sentendo l'allarme Molise l'avvocato di parte
Grazie presidente
Poche battute perché la relazione dettata più
Volevo sottolineare appunto la finalità della
Nella norma del centoquarantasei in attuazione dell'articolo nove e anche dell'articolo tre è quello di tutelare i beni culturali la tutela estrinseca sono sotto due diverso
Sotto due diversi profili
Il primo
Vietare a soggetti che non abbiano una particolare esperienza e quindi una particolare certificazione vietare di inseguire determinate lavorazioni la seconda
è quella di
Consentimi
La qualificazione ad una pubblica gara esclusivamente ai soggetti che abbiano e seguito improprio determinati lavori l'articolo centoquarantatré sotto questo secondo centoquarantasei sotto se questo secondo profilo e illuminante
I lavori di cui al presente
Comma sono utilizzati per la qualificazione
Unicamente
Dal soggetto che li ha effettivamente eseguiti
Quindi il soggetto che ha eseguito determinati lavori non può resta
Da qui il divieto di avvalimento cioè il soggetto che partecipa alla gara non può arti restare il requisito da altro soggetto che abbia realizzato in proprio questi lavori
Quindi abbiamo un preciso divieto di avvalimento ma
Ugualmente il sistema impedisce anche per i cosiddetti consorzi stabili
Dove di norma esiste il principio del cumulo alla rinfusa cioè che possono essere prestati i requisiti dalle singole consorziate al consorzio e viceversa la giurisprudenza ha chiarito in virtù dell'articolo centoquarantasei
è vietato il cumulo alla rinfusa laddove si parli di lavorazioni rientranti nella nella categoria oggi due quindi divieto di avvalimento divieto di cumulo alla rinfusa
Divieto di avvalimento l'avvalimento è un principio di natura europea pro concorrenziale e il principio fondamentale che serve anche per garantire lo sviluppo
E di piccole e medie imprese
L'altro strumento che viene privilegiato dalla normativa europea è il raggruppamento e quindi consentire il raggruppamento questo è consentito ma è vietato l'avvalimento è vietato il cumulo rinfusa
E invece il sistema presenta un'incoerenza di fondo
Cioè
è impossibile ricorrere l'avvalimento impossibile ricorrere
Allora
Cumulo alla rinfusa e invece sarebbe consentito attraverso l'éscamotage di un subappalto necessario cioè semplicemente indie il semplicemente indicata in gara
La possibilità di avvalersi di un subappaltatore non meglio identificato perché non viene neanche identificato in sede di gara
Per potersi aggiudicare le opere in rientranti mi un una categoria così delicata il sistema incoerente anche perché va a sfavore del raggruppamento temporaneo di imprese che è l'istituto principe che viene favorito dalla normativa comunitaria appunto per consentire la crescita di piccole e medie imprese l'aggregazione di piccoli operatori
Dunque il sistema presenta un in credenza
Di fondo e soprattutto manca il suo obiettivo e tradisce la sua ratio così come dice la sentenza quarantatré novantasette di questa di questa Corte c'è una irragionevolezza intrinseca della norma
Che merita a nostro avviso una sanzione quindi una un un intervento della corte con una sentenza additiva che sul punto Vietti il ricorso al subappalto necessario per aggirare il divieto di avvalimento di cumulare confusa e e vinte è ed anche per penalizzare il ricorso al raggruppamento temporaneo di imprese grazie
Passiamo all'Agenzia chi comincia l'avvocato Vinci
Rotte del grafico ma parte il fatto che avesse se valesse questo ragionamento del contenuto nell'ordinanza
So che non è questa la questione oggi ma a dover saltare dovrebbe essere il divieto di avvalimento e non tanto la possibilità di fare il subappalto perché il divieto di subappalto già associato stato censurato
Dalla Corte di Giustizia peraltro qui si tratterebbe rinvio di subappalto a tutto campo per un intero settore per il quale non possono valere considerazioni generiche tipo la pericolosità del subappalto perché allora non si capirebbe perché si può ricorrere al subappalto però si costruisce un ospedale se non quando si si prestarono a Chiesa quindi la non può una norma che ancora non è finita sotto la scure della corte di giustizia quale quella del divieto di avvalimento diventare paradossalmente il parametro
Di in cui per l'incostituzionalità di una norma che consente di ricorrere al subappalto in linea con la normativa comunitaria
Ma l'ordinanza fa leva su due cose che poi possono anche apparire contraddittorie a similitudine tra gli istituti la diversità
Quando parla della diversità lo dice per dire ma se si vieta l'avvalimento a maggior ragione va vietato il subappalto perché il subappaltatore non è nemmeno responsabile in solido
Come invece l'impresa ausiliaria questo però come è già stato detto non è più così perché oggi il subappaltatore responsabile in solido
Nei confronti dell'amministrazione poi invece si fa leva su una asserita similitudine tra questi istituti per considerare ingiustificato un trattamento differenziato B questa similitudine io non riesco proprio a comprenderla perché in una parola
Con l'istituto dell'avvalimento si consente ad un'impresa di partecipare ad una gara non avendo i requisiti per partecipare
E facendo sedi sostanzialmente prestare da un terzo ma poi non sta scritto da nessuna parte che questo terzo esegue lavori
Cioè l'avvalimento operativo solo un'eventualità che la giurisprudenza e poi in parte il legislatore hanno introdotto ma con riferimento solo a determinate ipotesi di avvalimento
Ma il principio generale che governa l'avvalimento te io senza avere le qualifiche me lo faccio prestare e partecipò ad una procedura ed esegue lavori in assenza di qualifiche
La il subappalto esattamente risponde esattamente l'esigenza opposta cioè ci sono alcune situazioni nelle quali si dice
A differenza di quel che accade in genere e cioè che se io una categoria prevalente copro tutto l'importo dalla gara posso anche fare
I lavori delle categorie minori in questo caso si dice no a maggior tutela dalla stazione appaltante queste categorie che sono categorie speciali le devi subappaltare
Ma subappaltare non nel senso di liberarsene o diminuire le responsabilità o le garanzie per l'amministrazione al contrario subappaltata perché vogliamo che ad eseguirle sia un soggetto qualificato
Quindi gli istituti proprio rispondono a esigenze la finalità completamente diverse
E non è vero che non c'è il controllo su un subappaltatore a parte il fatto che in molte Lezzi biliare previsto espressamente che vada indicato
L'ordinamento a più riprese con come al solito riusciamo modifiche contro modifiche in alcuni momenti la proprio imposto per legge
Ma al di là di questo poi il contratto di subappalto sottoposto la preventiva approvazione della stazione appaltante quindi nulla sfugge alla stazione appaltante
Rispetto al
Alla parte di opera previene subappaltate quindi noi diciamo confidiamo nel
Nella infondatezza del la questione grazie
Fax Grazia
Nell'ambito dei consorzi stabili che operino in un appalto di lavori su beni culturali il consorzio può indicare la consorziate secoli dice che sia in possesso del ragazzo aspecifica quindi riteniamo che questo aspetto che è stato evidenziato
Dalla controparte sia diciamo inconferente nel caso di specie e per il resto presidente mi riporto a quanto abbiamo già ampiamente dedotto anche negli scritti difensivi grazie
L'avvocato dello Stato consigli
Grazie allora
Qui è stato detto tantissimo e di cui è stato scritto su l'avvalimento e sul subappalto l'avvalimento operativo il subappalto qualificante io
Vorrei evitare che la Corte fosse investita della verifica della coerenza complessiva della legislazione sui lavori pubblici
Peraltro su due istituti
Sui quali ha inciso più fortemente la la normativa comunicare l'avvalimento addirittura una creazione del diritto comunitario
A mio modesto parere e l'istituto creato apposta per scardinare il sistema di di qualificazione perché semmai si potrebbe immaginare l'avvalimento virtuoso per la presta dei requisiti economici ma mai per la preside dei requisiti e tecnici il subappalto i limiti quantitativi al subappalto noi hanno una una radice storica nord
E introdotti per la per la prima volta prevalentemente per ragioni di lotta alla mafia e e che comunque avevano affermato un principio importante cioè che l'aggiudicatario di un appalto pubblico eseguisse in gran parte improprio i lavori appaltati
Detto questo però non riesca a comprendere questa enfatizzazione dell'istituto dell'avvalimento qui in questa gara nella gara dove sorti contenziose nessuno si avvalse di di qualcosa di qualcuno
Nessuno è stato escluso per essersi avvalsa allora la questione è quella è legittima costituzionalmente una norma che consente anzi obbliga il subappalto quando si tratta di eseguire lavorazioni sui beni tutelati certamente sì
Sì dal punto di vista dell'articolo nove perché attuare il principio per cui la miglior tutela dei beni dei beni culturali e attuate imponendo che i lavori sui beni culturali di esecuzione getto che abbia la qualificazione per farlo
Se l'aggiudicatario va bene se l'aggiudicatario non eri qui sì che è importante che l'appaltatore o chi eseguì lavori abbia requisiti per intervenire sui beni culturali
Quindi dal punto di vista l'articolo nove non vedo una lesione anzi
Dal punto di vista della ragionevolezza pure non vedo una lesione perché qui il principio di ragionevolezza andrebbe inteso come criterio di proporzionalità tra del mezzo utilizzato da legislatore infine per cui questo mezzo utilizzato
E certamente la tutela dei beni culturali si Wh benissimo consentendo anzi imponendo il subappalto in determinate circostanze
E poi soprattutto è conforme ai principi imposti adesso dall'ordinamento comunitario che buoni subappalto e sia messa a tutti i costi
Ora come ha giustamente è e quindi si potrebbe chiudere qui la norma è perfettamente legittima
Come ci ha detto chi mi ha preceduto e se mai la questione semmai potrebbe essere diversa ma non è certo questa l'occasione e cioè
La forzatura attuata dalla giudice remittente un po'che ricorda il principio che deve morire Sansone con tutti i filistei allora visto che è vietato l'avvalimento visto che è morto l'avvalimento demolire anche in subappalto ma ma certamente ma certamente no
Semmai se ne parlerà a tempo debito e forse sarà opportuno che anche il giudice europeo dica la sua su questa situazione ma non c'è ragione sarebbe addirittura il ragionevole che si vietasse il subappalto perché altra norma che qui non viene considerazione consente l'avvalimento per cui forse ecco volevo evitare che si facesse la discussione sul sistema di qualificazione e riportare magari la questione i limiti di esteti più angusti però lei la questione e e quella che si è detta e legittimano o no la norma che consente o impone il subappalto certamente legittima
Poi le sorti della norma che vieta l'avvalimento che saranno decise nella sede opportuna magari anche da voi per carità ma in altre occasioni in queste questa non è la la volta buona
Ho pianto abbiamo concluso sarà decisa
Vi potete accomodare grazie
Come adesso
Che bello ora ci possiamo anche parlare quindi possiamo anche per la causa
Ricorso centotré due del due mila venti Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Abruzzo
Per presidente del Consiglio di ministri il quale ha presentato atto di rinuncia parziale limitatamente agli articoli cinque perso comma sette dieci pervenuto via PEC emergenza in data trenta marzo due mila ventuno
E successivamente un ulteriore atto di rinuncia parziale quindi limitatamente all'articolo ventitré primo comma pervenuto via PEC emergenza in data quattro per quattro febbraio due mila ventidue avvocato dello Stato Federico Basilica
Per regione Abruzzo per la quale risulta un atto di accettazione di entrambe le rinunce parziali pervenuto più apparecchi in data quattordici febbraio due mila ventidue avvocato x quando parla ricco Vania Andreina anni scelti
Bene buongiorno Buongiorno avvocato era vediamo
Siamo abituati ormai a vederla lì prima o poi ci verrà a trovare quanto prima una bambina mamma grazie
Giudice professoressa lasciar grazie presidente
Il presidente e i consiglieri ministeriali impugnato alcune disposizioni che la legge le regioni Abruzzo numero ventinove del due mila venti
E si tratta di una scatterebbe l'Ina lesione della competenza legislativa esclusiva che era stata materia della tutela dell'ambiente contrasta con i principi fondamentali
Nella metterebbe il governo del territorio abbiamo attrezzo già delle rinunce parziali quindi non sto a ripetere
Quindi credo che sia ristretta
Al il ristretto il ricorso agli articoli diciotto diciannove venticinque della legge ventinove del due mila venti ecco iniziando l'articolo diciotto che
Appunto che riferiamo al testo vigente al momento della proposizione del ricorso consentiva per gli immobili pubblici
Oggetto di alienazione il passaggio tra diverse destinazioni d'uso
E quindi secondo il ricorrente ci sarebbe un contrasto col centodiciassette terzo comma
E con i principi fondamentali dettati dalla materia dalla gestione statale in materia di governo del territorio perché in ogni caso per gli immobili pubblici oggetto di alienazione
Vi sarebbero mutamenti d'uso senza l'osservanza del famoso articolo ventitré Terra del testo unico edilizia vi sarebbe il contrasto col secondo comma del centodiciassette lettera S perché sì invadere Berardi stile la potestà legislativa statale in materia di tutela del paesaggio
Non verrebbe rispettato l'obbligo di pianificazione congiunta che e prescritta per i beni vincolati e quindi l'impronta unitaria ben nota della pianificazione paesaggistica sarebbe violata
Poi sarebbe sempre per le stesse ragioni violato l'articolo nove perché vi sarebbe un abbassamento dei livelli di tutela del paesaggio
E la parte resistente ricorda invece che la disposizione impugnata l'articolo diciannove di cui abbiamo parlato di il comma sette se non sbaglio
Si ripeterà anzi no l'articolo diciannove della lira il ventuno
Ha modificato la norma impugnata
Sopprimendo la parola sempre e quindi ha imposto perché i mutamenti di destinazione d'uso
Il rispetto di quanto è stabilito dal ventitré terre che ho citato prima quindi per i mutamenti di destinazione d'uso ammessi soltanto tra ovviamente destinazioni compatibili o complementari sarebbe necessario comunque rispetto delle prescrizioni del testo unico dell'edilizia e quindi anche delle disposizioni tutela del paesaggio
Passiamo poi l'articolo diciannove sempre della stessa legge ventinove del venti che consentirebbe ai Comuni in termini generalizzati e quindi senza limiti di tempo indicazione all'intero territorio regionale
Di ricorrere alle misure incentivanti su tutto il territorio comunale senza che tali facoltà siano ricondotte
Nell'alveo del piano paesaggistico regionale secondo il ricorrente questa disposizione impugnata consente interventi di ristrutturazione ampliamento demolizione ricostruzione eccetera
Anche sugli immobili sottoposti a vincolo paesaggistico quindi condurrebbe ad una sostanziale svuotamento delle funzioni che il piano paesaggistico
La disciplina impugnata verrebbe ad invadere in questo modo la potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia del paesaggio centodiciassette secondo comma lettera S e anche lettere dell'articolo nove sempre per un discorso di abbassamento dei livelli di tutela ma replica lattici tutti la difesa regionale
Questa disciplina impugnata in realtà non verrebbe meno alla salvaguardia dei valori paesaggistici che paesaggistici che è comunque garantita dal Codice dei beni culturali
Passiamo all'articolo venticinque sempre della stessa legge qui abbiamo sempre nella formulazione di gente al tempo della proposizione del ricorso una previsione che consentiva l'installazione di manufatti leggeri strutture facilmente rimovibili
A servizio di attività commerciali ristorazione ricettive eccetera per un periodo non superiore a due anni a partire dalla comunicazione di inizio lavori
Ecco il ricorrente ancora una volta ci dice che verrebbe violato il centodiciassette terzo comma
Discostandosi dai principi fondamentali enunciati governo del territorio e articolo sei questa volta il Testo Unico edilizia e che includerebbe soltanto nelle attività libere quelle a carattere temporaneo che si possono immediatamente rimuovere quando cessa la temporaneità
Ecco l'articolo diciannove comma sette lettera c della legge del ventuno che ho citato prima ha modificato questa norma
E
Questa modifica decorre dal primo gennaio due mila ventuno quindi cosa succede che l'installazione dei manufatti leggeri oggi se abbiamo ben inteso è consentita per un periodo che non è più quello originario mai soltanto in centottanta giorni e dunque destinato a cessare al termine dello stato di emergenza che e connesso alla diffusione della pandemia Tacconi diciannove quindi la parte resistente ci dice che la disciplina impugnata così come è stata modificata con la legge che ho citato e coerente ormai con la normativa statale e quindi l'originaria disposizione non avrebbe prodotto alcun effetto lesivo per la brevità
Della sua vigenza questo è quanto presidente grazie
Allora sentiamo l'avvocato dello Stato positivi
Buongiorno presidente buongiorno onorevoli Giudici ringrazio la relatrice per la puntuale ricostruzione
Che mi consente di essere telegrafico
Noi siamo convinti Presidente che l'enorme della legge regionale che sono impegnate dal presidente del consiglio con questo ricorso
Siano fortemente lesive
Dei di beni costituzionalmente rilevanti beni culturali e paesaggio
Che il legislatore costituzionale assegna alla competenza esclusiva dello Stato e tutta la filosofia della legge
è fortemente lesiva e soprattutto le due diciamo rinunce dimostrano che in qualche modo lo stesso legislatore regionale si sia reso conto delle diciamo dei problemi
E delle gravi menomazioni che le norme introdotte da quella legge in nel pieno della stagione dell'emergenza andavano a ad inserire ad introdurre in particolare presidente
L'articolo diciotto che è stato impugnato sotto sotto un duplice profilo perché lesivo sia della competenza legislativa concorrente dello Stato
Per il mancato richiamo dell'articolo ventitré ter del del Codice dell'edilizia e quindi per la possibilità
Veramente incomprensibile in un certo senso dal nostro punto di vista presidente di legittimare ogni tipo di mutamento di destinazione d'uso
Proprio in spregio anche della giurisprudenza della Corte costituzionale che si è già più volte
Pronunciata su questo tema ma e soprattutto la lesione
Del centodiciassette comma due lettera S e quindi la violazione del del delle norme a tutela dei beni culturali e del paesaggio che grida grida vendetta
Per il resto Presidente è sufficiente riportarsi al ricorso in cui sono esposti puntualmente i rilievi che il Presidente del Consiglio ha ritenuto di sottoporre alla alla vostra attenzione grazie presidente
A lei avvocato a valle
Tocca a lei
Ecco ad aggiornare il nuovo e io farò altrettanto telegrafica quindi sicuramente non replicherà orgoglio che affianca esposto nella memoria di relazioni ma teneva a precisare alcune considerazioni che hanno ravviso stabilimenti
Per la l'accoglimento della della nostra ricchezza della narratore della cessazione della materia del contendere alcuni profili ieri l'altro nell'impianto nel merito della questione di legittimità
Costituzionale che è ancora pendente successivamente mamma nel alle alle modifiche normative allora veniamo per ordine articolo diciotto
è una definizione che comprato accennato anche D'Anna giudice Amore carattere Carpinelli e valorizzare agricoli locali Patrick civili e il pubblico e tempi e quindi quanto meno qui nelle pubbliche amministrazioni campanilistiche le disposizioni
Baker intimare quarantanove del due mila e dodici pechinesi piscine nell'ambito dell'ordinamento regionale l'articolo cinque comma terzo del decreto sviluppo Chiellini retoriche inquietante del due mila undici
Né nella legge regionale quarantanove nel due mila e quindici nell'articolo cinque del decreto sviluppo nazionale recavano l'applicazione delle relative disposizioni al patrimonio pubblico
E e che erano già comunque sarebbero già stati libero di Parma in cui vi è un'arma regionale da questo punto di vista ha inteso vivere l'intenzione dell'ambito di applicazione anche agli enti pubblici ora questa disposizione adesso leggere l'articolo diciotto è stata impugnata come diceva anche la l'avvocatura erariale Terna preoccupata vattene dell'articolo centodiciassette comma terzo della Costituzione in relazione alla competenza concorrente dirottati in materia di governo del territorio per il mancato richiamo a questo articolo ventitré e unico dell'edilizia però come è stato già ampiamente illustrate con l'Aler normali formulate legge regionale uno del due mila ventuno sopprimendo la parola sempre ha previsto quindi esclude espressamente per tutti gli immobili pubblici interpelli nazione il passaggio tra diverse destinazioni d'uso nel rispetto dell'articolo quattro della legge regionale punto quarantanove imminenti modifiche dell'articolo ventitré per del testo unico
A dell'edilizia quindi riteniamo che dalla norma abbia comportato potrebbe comportare ovviamente la relazione della fissazione della materia del contendere
Proprio perché i buoni in perfetta coerenza con l'orientamento espresso da competitivi vittima colpita nella sentenza centoventiquattro ovviamente cui l'abbiamo fatto riferimento nelle note conclusive che quindi non mi dilungo squillare
Nell'ulteriore invece prospettata relazione guida tre dell'articolo centodiciassette secondo comma lettera S della Costituzione e quindi in relazione alla potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia di tutela del paesaggio e quindi le norme interposte no elettrico di centotrentacinque centoquarantatré accanto quarantacinque lecco ai fermenti culturali invece a nostro avviso dovrebbe correttamente integrata qui intanto perché non si comprende perché è una disciplina che ricordiamo che la legge regionale quarantanove due mila e dodici che la la ladra normali chiamate stata modificata da questo articolo diciotto
La legge regionale venti del due mila venti possa essere legittimamente applicata dai privati e non anche la Repubblica amministrazione e invece hanno come prerogativa pubblica proprio quello della tutela del patrimonio culturale e paesaggistico
E legge regionale quarantanove di negozi ricordiamo non ha formato oggetto di impugnazione da parte
Ecco il signor
Due ministeri e l'articolo diciotto
Primo comma della legge ventinove novanta ha fatto espresso rinvio vanno all'articolo c'è l'intera legge della quarantanove del del mille dodici e la quale esclude dal proprio ambito di applicazione e una serie di edifici espressamente indicati all'articolo due comma ottavo
E laterali che appunto la bella quarantanove del due mila e dodici tra cui figurano proprio beni tutelati vincolati ai sensi della parte seconda del codice dei beni culturali e del paesaggio
Conseguentemente
Tutti i beni rientranti nell'ambito di applicazione del decreto legislativo quarantadue due mila e quattro a prescindere dal fatto che siano beni pubblici o beni privati sono soggetti alle particolari prescrizioni di tutela mi sono stati specificamente previsti dalla normativa statale
Tutto questo che cosa a a nostro avviso dovrebbe conclude condurre ad affermare che sussistano i presupposti
Per un'interpretazione dell'articolo diciotto interni compatibili con il dettato costituzionale
E cioè seguendo lo stesso iter logico al appunto fatto proprio dalla coda effettivi che si va a volte nella sentenza centoventiquattro determina ventuno su una legge della Regione Liguria la numero trenta del due mila diciannove
Allorché siamo respinto una questione di legittimità costituzionale per violazione degli degli effetti parametri oggetto della della presente
Nel presente giudizio sulla base di una valutazione complessiva nei contesti in cui la norma si collocava quindi con argomentazioni di carattere sistematico concludendo riteniamo che quindi non mi sto richiamo alle previsioni di tutela del Codice del settore nomadi integrare una vera e propria deroga quindi con conseguente violazione della competenza legislativa statale
A fronte di un indicazione espresse pubblicamente fra esse dell'articolo diciotto della legge regionale quarantanove venti mila e dodici che vanno per Hillary e che circoscrive l'ambito di applicazione della disciplina proprio per preservare
I propri valori paesaggistici
Quanto alle tristi considerazioni adesso ugualmente no non mi ripeto ulteriormente valgono anche con riferimento all'articolo diciannove della legge regionale ventinove ed eminentemente chiesto prima e questo riferimento al periodo temporale in cui i Comuni avrebbero potuto avvalersi delle misure incentivanti previste dalla dal Decreto Sviluppo diciamo così regionale edificata duramente in una norma che oltre a essere ovviamente ragionevolmente coerente con le disposizioni
Della dell'articolo cinque del decreto sviluppo statali che è ovviamente il trova applicazione per gli a spetti eventualmente non disciplinati dalla legge
Ripianare appunto stessi Nastasi movente nel distretto di fama dell'autonomia dei comuni in ordine a scelte urbanistiche quindi inizia appunti bendate il territorio rimuovendo quello che era un limite che era stato inizialmente posto nel due mila dodici al potere della enti territoriali di modificare una sua precisa deliberazione
E infine concludendo relativamente all'articolo venticinque della legge regionale ventinove
E abbiamo come ha detto giustamente la Lai giudice relatore la la norma è stata modificata la legge regionale uno del due mila ventuno prova al fine di superare le chiusure Massenet ricorso e ci sono state penalmente enfatizzati coordinandoli fonda le previsioni del testo unico ambientale
E informava infatti intanto questo carattere temporaneo straordinario degli interventi ad attività edilizia libera ammessi da una parte perché l'installazione dei manufatti realizzati incauta dazione anche in bello ai differenti regolamenti edilizi allestimenti pianifica di pianificazione comunali è consentita per un periodo di centottanta giorni quindi allineando il vincolo temporale diciamo all'articolo sei
Comma uno lettera e bis del testo unico né dell'edilizia e comunque fino al termine dello stato di emergenza connesse alla diffusione pandemica con obliqua espressamente previsto poi di mi a rimuovere il manufatto fatto salvo la l'acquisizione dei titoli abilitativi incoerenza nel rispetto del testo unico dell'edilizia ma soprattutto si tratta di opere e sono proprio neanche a soddisfare esigenze contingenti e temporanei legati all'emergenza Codignoni e questo punto del resto evitando non solo all'incipit della norma
E dice espressamente al fine di assicurare il rispetto dei protocolli di sicurezza seguire l'emergenza coding
Quindi si muova assolutamente in coerenza con quanto statuito dalle disposizioni statali dell'articolo centottantuno del decreto legge trentaquattro del mille venti
E dell'articolo nove ter quinto comma decreto legge centotrentasette del termine venti proprio per assicurare il rispetto delle misure di distanziamento il piano consentito la fosse ma opera temporanea più Piazzi tradì
Miliardi e alle strutture signor movibili quindi riteniamo che le modifiche apportate
Dall'anno bene dalle novelle legislative successivo unicamente al fatto che per il brevissimo periodo di tempo dunque queste norme sono state lamentele efficaci verifichiamo appunto passa sicuramente indurrà i colletti eccellentissima corte a dichiarare la cessazione materia del contendere o comunque di richiesta evidentemente in quanto importante e questioni di legittimità costituzionale
Grazie avvocato ad avere alla prossima la faccia la vicenda è chiusa grazie anche a lei avvocato Basilica aspettiamo a chiamare no nulla
Terza ma quel il figlio
Trentasette del due mila ventuno Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Abruzzo per presidente del Consiglio dei ministri avvocato dello Stato Danilo Del Gaizo
Sì allora relatore il professor Prosperetti
Ancora Abruzzo ancora paesaggio
La norma impugnata recita così tagliente per impianti autorizzato e si tratta di impianti del smaltimento dei rifiuti
Quelli con esclusione di assoggettabilità alla valutazione in piazza di imprese di impatto ambientale
La comunicazione della reazione non sostanziale non è soggetta ad alcuna nuova autorizzazione regionale né può essere subordinato ad ulteriori pareri la comunicazione deve comunque essere corredata
Di relazione tecnica specialistica in ordine all'ONU sostanzialità della vari ante secondo dei criteri di cui al comma dieci l'impugnativa della presidenza il Consiglio parte dal presupposto che la dizione ne può essere subordinata da ulteriori pareri riguarderebbe anche il parere
Delle Soprintendenze in ordine ai problemi paesaggistici
Ora la la censura si incentra essenzialmente sul fatto che l'esonero dalla a autorizzazione paesaggistica
è esemplificato all'allegato a del DPR di un DPR numero trentuno del due mila diciassette
Questo DPR elenca tutta uno una serie
Di esoneri ma sempre con riferimento ad attività edilizia oppure a
A manufatti più o meno amovibili ma comunque sempre che abbiano una qualche CUP cubatura
Ora il dubbio che in che viene da questa impostazione dell'avvocatura e lo dico perché non c'è non si è costituita la regione Abruzzo è che questa il problema non riguardi tanto un problema di di volumi tecnica edilizia quanto l'accumulo di rifiuti
E vengo a leggere la la la norma le altre articoli in cui questo tredici bis si inserisce
Noi che si dice che la variazioni in aumento di quantitativi di rifiuti da trattare
Devo devono essere eccedenti il quindici per cento quindi qui si tratta di comma di variazioni non sostanziale quindi sarebbe inferiore al quindici per cento
Si dice ancora che l'ingombro planoaltimetrico per variazioni volumetriche eccedenti il quindici per cento qui non sostanziali saremmo sotto al quindici per cento
Quindi il dubbio che io voglio rappresentare alla all'avvocato dello Stato
E che non si tratti di interventi
Di edilizia su esemplificati nella
Nell'allegato per l'allegato A quindi è vero che non sono
Non sono ricompresi tra le eccezioni ma forse dico non sono ricomprese alle eccezioni perché non si tratta
I volumi di edilizia questo mi sembra il problema
Centrale rispetto a questo profilo naturalmente
Non sto a ripeterlo frutto Co tutto quello se si trattasse di
Di materia edilizia tutto quello che poteva essere violato termini paesaggistica e tutto è tutto violato fino alle norme penali
L'altra all'altra questione e riguarda invece
Misure per il superamento del precariato del personale convenzionato a tempo determinato
Nell'emergenza tre sanitaria territoriale alla norma impugnata recita così
Al fine di sopperire alle carenze di organico e far fronte alle esigenze determinate dall'attuale fase emergenziale
Le ASL possono assegnare gli incarichi di emergenza sanitaria territoriale a tempo indeterminato questo il problema a tempo indeterminato
Ai medici convenzionali a tempo determinato da almeno tre anni presso la stessa
La stessa assicura
Ecco che allora questa norma
Viene a a violare
La
Gli accordi collettivi nazionali in materia e e il DPR che gli hanno dato attuazione viene a regolare
Il principio di uguaglianza di cui all'articolo tre della Costituzione articolo centodiciassette comma secondo lettera el perché
Disciplina una materia rimessa alla alla contrattazione alla contrattazione
Collettiva
In quanto questi medici che
Avevano contratti a tempo determinato non a non non dovevano necessariamente a vere
Il diploma di formazione di medicina generale
E qui invece vengono stabilizzati a tempo indeterminato questa sarebbe
Tra tra la censura questo
Agli atti
Ho pianto da lei
Grazie signor Presidente molto rapidamente allora sulla prima norma impugnata
Capisco le perplessità evidenziata dal giudice relatore ma mi limito ad osservare che in realtà l'intera a norma dell'articolo quarantacinque della legge regionale si riferisce
In generale alla realizzazione di nuovi impianti di rifiuti e alle conseguenti modifiche l'articolo il comma dieci che viene segnalato dal giudice relatore mi sembra che riguardi soltanto un aspetto e da esso non si possa desumere che la norma impugnata cioè il comma tredici bis dell'articolo quarantacinque come modificato appunto dalla la nuova legge regionale sia riferita soltanto a operazioni che riguardano aspetti di riempimento e nona spetti diciamo di carattere edilizio e infatti se leggiamo l'articolo tredici bis l'articolo tredici bis intanto dice che per gli impianti autorizzati con esclusione di assoggettabilità a VIA la comunicazione di variazione non è soggetta ad alcuna autorizzazione regionale
Ma questa norma si deve leggere in combinato disposto con l'articolo tredici
Anche con il l'articolo dodici il quale quando parla di l'articolo chiedo scusa commi tredici dodici in particolare il comma dodici quando parla di varianti non sostanziali
Dice che non sono soggette al suolo rilasciò della concessione autorizzazione edilizia da parte del Comune competente quindi è evidente che escludendo l'autorizzazione edilizia si riferisce anche ad opere
Che e incidono anche sulla struttura
Del dell'impianto urbanistico per il resto direi che vi posso riportare interamente al motivo di ricorso formulato
Sul secondo motivo quello relativo alla conferimento di incarichi di emergenza a tempo indeterminato mi limito a rilevare che
Il riferimento alle esigenze emergenziali che giustificherebbero questa norma non può essere considerato un riferimento che è vita la violazione che abbiamo constatato dell'articolo centodiciassette secondo comma comma lettera N cioè l'invasione della materia dell'ordinamento civile da parte
Della legislatore regionale
Perché non possono essere richiamate le recenti sentenze di codesta Corte che in alcuni casi ha ritenuto che la normativa che il riferimento alla situazione emergenziale determinato dalla pandemia consentisse alle regioni intervenire su aspetti del rapporto di lavoro mi riferisco in particolare la sentenza se non erro cinque due mila e ventuno relativa alla Val d'Aosta procedesse un'altra sempre del due mila ventuno queste si riferivano a casi in cui o venivano prorogati i contratti a tempo determinato o a veniva attribuita un'indennità
Temporanea di carattere economico
Per il ristoro delle maggiori prestazioni che il personale medico era costretto a svolge durante il primato pandemia nulla di tutto questo a che vedere naturalmente con l'attribuzione tempo indeterminato e quindi
Diciamo
Al di fuori completamente della logica emergenziale di incarichi di questo tipo
E quindi concludo per l'accoglimento integrale ricorso grazie grazie avvocato sarà decisa
Può andare
Analoga Franca c'è anche quella dove così vero
Allora chiamiamo nell'ultima
Ricordo
Nel due mila ventuno Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Lombardia
Per il presidente del consiglio dei ministri avvocato dello Stato Danilo Del Gaizo Regione Lombardia avvocati Piera cui atti Alessandra Zimmitti
Relatore il professor Antonini
Grazie Presidente presidente consigliere ministeri impugnato una disciplina dettata l'articolo tre comma uno della legge Regione Lombardia sette del due mila e il ventuno
Che riguarda la proroga degli incarichi dirigenziali Esterni cioè conferiti a soggetti esterni alla pubblica amministrazione
Più precisamente questa disposizione prevede e contratti di lavoro subordinato a tempo determinato dal personale con qualifica dirigenziale
Chi siano stati stipulati previa selezione pubblica ai sensi articolo diciannove comma sei del Testo Unico Pubblico impiego
In essere alla data di entrata in vigore della legge regionale sono prorogati ex legge di dodici mesi rispetto alla loro scadenza naturale e questo afferma disposizione in considerazione di tre fattori
Primo l'emergenza epidemie logica percorribile diciannove secondo la necessità di assicurare la funzionalità della Giunta
Terzo tenere conto delle specifiche professionalità acquisite questa il quadro analitico che disposto dalla norma
E ricorrente dubita della legittimità di questa Roma perché inciderebbe sui contratti in essere in primo luogo e in secondo luogo perché sarebbe in contrasto con l'articolo diciannove comma sei del testo unico pubblico impiego che prevede che questi contratti non possano accedere la durata di tre anni
In caso di incarichi apicali
E dici in quegli anni nel caso di incarichi dirigenziali non generali quindi per questi due motivi verrebbe violata la competenza statale in materia di ordinamento civile di cui articolo centodiciassette secondo comma
Lettera l ci sarebbe inoltre la violazione anche dell'articolo novantasette con riguarda principio di imparzialità
E a quello che ne costituirebbe un necessario corollario della separazione tra funzione di indirizzo politico amministrativo spettante agli organi politici e funzione di gestione riservate alla dirigenza
Cioè ricorrente ritiene che il legislatore regionale
Prorogando quindi ex legge gli incarichi dirigenziali esterni si sarebbe sovrapposto alla funzione di gestione dei dirigenti qui sarebbe spettato eventualmente disporre la proroga
Secondo di fare a Statale inoltre la violazione del principio di separazione termine ebbe anche la lesione dello stesso articolo centodiciassette della Costituzione
Perché la distinzione fra politica e amministrazione costituirebbe un principio fondamentale spesso dagli articoli quattro e quattordici decreto legislativo
Centosessantacinque del due mila e uno
Regione Lombardia ha chiesto la declaratoria di inammissibilità delle questioni promosse e comunque il rigetto del ricorso la gestione di inammissibilità e basate innanzitutto sull'assertività del ricorso il quale non specifica Rebbe in che modo la norma sarebbe lesiva delle competenze statali
Inoltre viene denunciata la natura meramente poteri ipotetica delle questioni per sarebbero state prospettate solo sul presupposto indimostrato che la norma impugnata superi i limiti di durata
Previsti dalla norma statale cioè dell'articolo diciannove del comma sei del Testo Unico e per altro verso sull'atto presupposto meramente assertivo che la norma sarebbe lei stessa disporre direttamente la proroga a prescindere da un intervento successivo del dell'amministrazione regionale
Quanto al merito sul primo motivo nella Regione ritiene che non ci sarebbe invasione di in materia di ordinamento civile perché questa norma sarebbe invece espressione della propria
Se in materia di ordinamento e l'organizzazione amministrativa regionale
Cioè in quanto la proroga sarebbe stata dettata dall'esigenza di assicurare la funzionalità degli uffici della Giunta in un contesto in cui le procedure selettive per il conferimento degli incarichi
Sono state sospese in conformità alle disposizioni statali per il contenimento dell'epidemia
La disposizione impugnata sarebbe quindi volte evitare vuoti amministrativi in settori di fondamentale importanza come quelli dell'informazione ai cittadini delle misure agosto adottasse unte dal governo regionale ed alla gestione dei fondi europei
Per cui sarebbe ascrivibile alla materia appunto residuale degli ordinamento degli uffici regionali
Altra parte secondo la Regione la norma censurata andò violerebbe nemmeno i limiti temporali degli incarichi dirigenziali esterni in quanto menzione espressamente e l'articolo diciannove comma sei del Testo Unico
Per cui la loro durata complessiva della proroga non potrà che essere quella stabilità d'acqua sta disposizione precisa poi che questa conclusione sarebbe confermata dal fatto che i contratti nel caso di specie a avrebbero avuto incarichi di livello dirigenziale non generale quindi soggetti al termine quinquennale durata massima vi sarebbero stati stipulati a seguito di un avviso pubblico del due mila e diciassette
Per una durata inferiore di cinque anni con la conseguenza che la prova che i dodici mesi una del fatto sconfinare oltre il limite del confine diciamo stabilito dalla norma statale
Prendo può e la doglianza basata sulla separazione del principio no sulla violazione del principio della separazione tra amministrazione politica alla resistente ribadisce che la norma non avrebbe risposto direttamente la proroga in questione
Ma avrebbe solo autorizzato i soggetti preposti agli organi vertice a disporla sicché il legislatore regionale non si sarebbe sovrapposta a questi soggetti l'avrebbe pertanto leso l'imparzialità dell'amministrazione
Questo se vuole persegue la Regione sarebbe confermato dall'adozione successivamente all'entrata in vigore la norma censurata di un apposito provvedimento la deliberazione la Giunta quattro mila ottocentododici del trentun maggio due mila e ventuno con la quale gli incarichi dirigenziali sono stati prorogati di dodici mesi
Prossimità dell'udienza poi la Regione ha depositato una memoria ribadendo le argomentazioni illustrate insistendo per all'accoglimento delle conclusioni questo presidenti in sintesi lo stato degli atti
Va bene avvocato
Vergari
Grazie sempre molto brevemente allora sulla eccezione di inammissibilità della regione credo ci sia poco da dire
Abbiamo precisato perché la norma impugnata si pone in contrasto con l'articolo centodiciassette secondo comma lettera l della costituzione la giurisprudenza della corte molto chiara nell'affermare che quando si interviene sulla durata dei contratti
Dirigenziali di conferimento degli incarichi dirigenziali si interviene sul sul contenuto del contratto e quindi questa in materia di ordinamento civile chiaramente riservata al legislature statale
Abbiamo anche chiarito
E quindi non vedo proprio dove sia possibile come sia possibile ritenere sul punto il ricorso generico chiarito che dalla norma non è possibile desumere assolutamente la durata dei contratti prorogati
Questa non è una
Rilievo ipotetico non è un motivo di censura ipotetico ma motivo di censura che si basa sul fatto che appunto dalla legge non si desume assolutamente che si vogliano prorogare contratti in corso che abbiano ancora una sufficiente spazio di durata rispetto al limite stabilito dall'articolo diciannove comma sei del decreto legislativo centosessantacinque del due mila e uno la norma come abbiamo evidenziato proroga in maniera indistinta tutti i contratti tempo determinato conferiti ai sensi ai dirigenti Esterni ai sensi dell'articolo diciannove comma sei senza distinzioni di sorta
E questo non diciamo questo rilievo non è smentito dalla delibera prodotta dalla Regione intanto perché questa delibera semmai integrerebbe il contenuto di una norma che invece si esprime in maniera genera perché è una delibera che riguarda solo alcuni incarichi e non sappiamo se ce ne sono altri per potenzialmente la norma continua ad essere applicabile
In terzo luogo mi limito a rilevare che da quella delibera tra l'altro si desume anche che sono stati in contemporanea conferiti degli incarichi dirigenziali di tipo ordinario per così dire cioè non a soggetti esterni ma soggetti interni dopo a vere svizzero svolto dopo che la Regione ha svolto una regolare procedura comparativa Interna
Dunque viene meno anche la motivazione è relativa alla situazione di emergenza che avrebbe determinato la necessità di ricorrere a queste a queste proroghe
E invocata dalla Regione nel proprio atto di costituzione nella propria memoria non si capisce perché se è stato possibile procedere come dire formalizzare e una procedura di conferimento di incarichi interni regolarmente durante il periodo dell'emergenza il perito dell'emergenza costringerebbe invece a prorogare e contratti a tempo dai contratti conferiti a dirigenti Esterni a soggetti presi dal mercato Esterno
Per motivi imprecisati e tra l'altro ripeto questo richiamo alla normativa emergenziale non consente di
Considerare l'esercizio del potere legislativo regionale se svolto con questa norma come espressione di altri poteri della Regione cioè di poteri organizzativi della regione e quindi di materia riservata alla competenza delle Jisr latore statale
Sul punto richiamo ancora una volta la giurisprudenza di codesta Corte nelle sentenze cinque due mila ventidue e trentasei due mila ventidue
Che
A quando ha ritenuto che interventi sulla disciplina del pubblico impiego fossero giustificati dall'emergenza lo ha fatto con riferimento a proroghe di i incarichi a tempo determinato limitate nel tempo oppure all'attribuzione di indennità indennizzi di tipo economico giustificati proprio dalla necessità di svolgere funzioni particolarmente onerose da parte di medici nella durante il periodo e la pandemia naturalmente tutto questo non ha nulla a che vedere con la proroga di contratti conferiti ai dirigenti infine anche per quanto riguarda la violazione dell'articolo novantasette la Regione dice sono fa sono comunque fatti salvi i pro i provvedimenti che a valle deve prendere l'amministrazione ma è evidente che la norma si esprime in termini perentori sulla proroga di questi contratti per cui l'amministrazione poi nel procedere con i provvedimenti a valle non può che prendere atto e osservare questi questa prescrizione normativa non potendola disapplicare quindi evidente che anche questa eccezione non non è conferente rispetto al motivo di ricorso per cui insisto per l'accoglimento di quest'ultimo grazie
Sentiamo alla Regione comincia l'avvocata Zimmitti
Ad avviso della difesa della dell'avvocatura regionale la norma rispetta la normativa statale sia per quanto riguarda i presupposti di fatto sia per quanto riguarda i presupposti di diritto previsto dalla normativa statale perché quanto ai presupposti di fatto abbiamo detto che questa la norma si qualifica con una norma emergenziale
A carattere quindi transitorio e che va collocata in un periodo temporale ben bene specifico la norma è del diciannove maggio e la delibera attuativa del trentun maggio siamo in piena crisi e e piede e tanti pandemica quindi da poter punto di vista dei presupposti non si può anche non quali si non qualificare questa norma come una norma eccezionale
Per quanto riguarda altri gli altri presupposti di fatto è che in un periodo come emergenziale come quello che abbiamo distrutto un po'più in quel in quel contesto era impossibile procedere a fare delle selezioni pubbliche
Come ricorderete non era possibile fare concorsi in quel momento ed erano in scadenza molte posizioni apicali della amministrazione che in quel momento se fossero venuto mi avrebbero creato un un fortissimo disagio dal punto di vista della gestione delle funzioni istituzionali della dell'ente
Questo per quanto riguarda i presupposti di fatto che tendono quindi a qualificare la norma come una norma eccezionale ma dal punto di vista dei presupposti e questo per quanto riguarda i presupposti di fatto per quanto riguarda i presupposti di diritto
La norma a per oggetto soltanto ed esclusivamente la proroga cioè la durata temporale del col del contratto assolutamente il contenuto del contratto
Rimane intangibilità rimane uguale a se stesso e quindi non si comprende come avvocatura Possa possa aver individuato no cioè una una modifica ulteriore rispetto al al contenuto dei contratti
Altra cosa si tratta di contratti di posizioni che riguardano figure che sono stati individuati dell'amministrazione a seguito di una selezione pubblica a questo punto dobbiamo escludere esclusivamente a spasso Luta mente che ci sia una invasione della della compete della spera politica perché la politica in questa fase non entra assolutamente si tratta di figure individuati sotto il profilo profilo tecnico e dove la politica in questa in questa in questa individuazione Nuccia quindi a questo punto questi sono gli elementi costitutivi della fattispecie non si vede come regione possa essere andata oltre il limite previsto dalla normativa statale dei cinque anni atteso che nel momento in cui i contratti venivano scadenza in piena e per pandemia e contratti erano alla alla al terzo anno quasi al quarto anno
Con la proroga siamo rimasti entro il termine dei cinque anni quindi alcuna violazione della normativa statali contratti ormai sono alcune figure sono già venute meno e altre stanno venendo meno nei prossimi giorni quindi nel due mila ventidue
Le posizioni erano stati individuati nel due mila diciassette siamo dentro il limite massimo previsto dalla legge
Alcune invasione secondo secondo l'avvocatura regionale
Vi è stata per quanto riguarda la competenza dello Stato scoop questo concludo
Avvocato a cui garantire lei
Grazie buongiorno a tutti molto brevemente una brevissima replica a quello che poc'anzi ha detto all'Avvocatura dello Stato innanzitutto non è una norma che avrà delle ulteriori applicazione perché si parla chiaramente dei contratti in essere alla data di entrata in vigore quindi future applicazioni evidentemente non ce ne potranno essere in secondo luogo non vi è una deroga per l'articolo diciannove perché l'articolo diciannove citato nomine in lite provoca
E il nostro diritto vivente prevede che l'organizzazione Stella dirigenza regionale sia regolamentata da norme regionali
Il tutto in armonia col centodiciassette quarto comma ricordo che l'articolo diciassette lettera g riserva alla competenza esclusiva statale l'organizzazione
Degli enti pubblici nazionali quindi in la mancata deroga all'articolo diciannove che poi una norma che pone dei limiti
Pone dei limiti ai fini sia di finanza pubblica sia ai fini della tutela del principio del pubblico concorso
Tutto ciò che resta nel perimetro di questi limiti fissati da una norma di principio eh a nostro parere legittimo
Quindi ringrazio per l'attenzione e insisto affinché la questione venga respinta
Bene abbiamo finito
Permettete Menem concludere dei constatare che avere concluso con l'intervento di due avvocati adeguato al significato della giornata di oggi
Le ringraziamo chiediamo all'udienza