Presentazione del libro di Lucia Bonfreschi "Un'idea di libertà. Il Partito radicale nella storia d'Italia (1962-1988) edito da Marsilio

Io non mi metto la corsa
Radio radicale un buongiorno agli ascoltatori siamo con Lucia buon freschi che ospite nei nostri studi che innanzitutto salutiamo e ringraziamo grazie dice per essere qui con noi ringraziamo e dell'invito
Siamo con Lucia buon freschi per presentare il suo libro che si chiama una idea di libertà il partito radicale nella storia d'Italia mille novecentosessantadue mille e novecento ottantotto stampato per Marsilio nodi
Una intervista questa che e anche in video per i nostri venti on line che stanno vedendo la copertina fino a questo momento
L'uscita a buon fresco innanzitutto la presentiamo dottori di ricerca di storia politica dell'età contemporanea ricercatrice indipendente insegnato insegna in diverse università svolto attività di ricerca
Presso istituzioni italiane ed estere si occupa in particolare di storia dell'Europa strade d'Europa
Anche questo è un tema molto interessanti abbiamo tempo ne parleremo
Nel ventesimo se Colombo freschi ha pubblicato numerosi saggi e volumi tra cui segnaliamo Raimo Aronne il gollismo mille novecentoquaranta mille e novecento sessantanove
Allora Lucia innanzitutto
Però grazie oltre ha fatto che tu sei qui con noi a parlare di questo libro un grazie per questo lavoro
Perché è un lavoro importante ed è un lavoro molto molto serio adesso non
Vogliamo diciamo
Esagerare con i complimenti ma è importante fatte di uscire perché
Questo lavoro si aspettava è un lavoro di cui
Marco Pannella in primis lamentava la mancanza cioè perché stiamo usando queste parole sempre su questo lavoro di usciamo perché luce acqua fresca e lavorato e ha lavorato seriamente e duramente negli archivi degli archivi radicali nelle carte
Radicali e in particolare Lucia Buffett che ha lavorato in quello che è l'archivio cartaceo del partito radicale così chiamato diciamo
Colloqui nel colloquio fra di noi abbiamo sempre parlando di questo archivio cartaceo che una che uno dei patrimoni archivistici della vicenda radicale e che ha attribuito alla costruzione di un archivio
Un significato politico al questore
è un aspetto importante che Lucia accorto
Allora questo libro innanzitutto è importante per questo ecco Lucia ho detto solo se giusto forse troppo lungo
Partiamo da questo punto ecco dal metodo e dall'approccio con con le carte in
Se se se se ne accorga
Si va allora buongiorno a tutti e grazie e grazie ancora per l'invito solo una piccola chiosa per dire che probabilmente Pannella aveva ragione fa c'è stato un po'un vuoto storiografico note nel senso che l'sul partito radicale nel senso che effettivamente il Partito radicale è stato poco studiato un po'gli gli storici scienziati politici eccetera hanno dato un po'per scontato la la conoscenza del Partito Radicale
Allora sulla sul metodo e innanzitutto questo vuole è un un lavoro di uno storico di una storica quindi la prima cosa che uno storico fa è quella di confrontarsi con con le fonti perché sono un po'i mattoni del del nostro lavoro
C'è poi certo la malta ce la mette lo storico la sua interpretazione la sua visione la sua capacità di collegare i documenti tra di loro e al contesto storico
Però i documenti sono assolutamente essenziali ora se entriamo nello specifico della storia del Partito Radicale
Ci sono alcuni cioè si è aiutati innanzitutto perché c'è già una raccolta on line di archivi sul vecchio sito Old radicali e che è una raccolta abbastanza imponente perché raccoglie migliaia di articoli di documenti degli SPISAL si può fare una buona difensiva con un'avvertenza però innanzitutto che sono stati selezionati cioè è un archivio in cui qualcuno è andato a selezionare quei documenti e ritenendoli importanti per la storia e per la memoria del Partito Radicale
Ma non ci sono tutti in un euro in atto negli anni novanta con la pubblicazione di un CD e
Poi appunto fu riversato su quel sito
E e quindi già è un aiuto ma con un'avvertenza peraltro credo che non tutti i titoli dei documenti corrispondano ai titoli originali e secondo me qualche volta c'è anche qualche problema sulle date però appunto
Cioè si tratta di di un lavoro fatto ormai decenni fa e e comunque va benissimo così nel senso che comunque è una fonte preziosa ma appunto con le dovute cautele e con da da maneggiare con con attenzione
E poi c'è ci sono gli archivi presso la Fondazione Marco Pannella ci sono degli archivi di dei fondi di Marco Pannella ci sono dei due fondi molto grossi del Partito Radicale
Ci sono altri fondi di Titti Cicciomessere di Strictly verso di Calderisi eccetera così via
Non parlo di tutti gli archivi post fine anni ottanta e parlo solo di quelli relativi al partito radicale
Insomma e anche quelli sono fondi molto importanti l'unico problema è che non sono cioè Gerson inventariati ma in modo ancora abbastanza approssimativo
Quindi anche lì il lavoro di di chi si confronta con quegli archivi è un lavoro
Imponente perché bisogna andare ad aprire tutti i cartoni a verificare quello che effettivamente c'è dentro i cartoni poi
Ho consultato anche altri fondi sia quello di Massimo Teodori alla all'archivio della Camera dei deputati l'archivio storico alla Camera dei deputati quindi un fondo più istituzionale ed effettivamente ben inventariato ben curato eccetera poi ci sono archivi personali
Come quello di Lorenzo Strictly versi che molto gentilmente a mi ha messo a disposizione
C'è l'archivio dell'Associazione Radicale Enzo Tortora a Mila no che però contiene pochi documenti sugli anni sessanta e settanta molti più sugli anni ottanta sui decenni successivi
E poi ho scoperto che ci sono dei degli archivi del partito radicale degli anni sessanta in particolare nella
Della federazione milanese
Presso la Fondazione centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei che si deve tenere il del centro Piero Calamandrei fu fondato alla fine degli anni Settanta
è chiaro evidentemente ereditato questi questi fondi
Presumo traghettato i da Boneschi cioè fatti arrivare da Boneschi però è una mia correzione però insomma ci sono ci sono altri fondi anche lì
Quindi insomma il il lavoro su questi fondi è stato un lavoro importante anche lungo
E poi lo storico deve anche andare a confrontarsi con i fondi degli altri partiti io in particolare l'ho fatto presente la fondazione
Con gli archivi della Fondazione Lelio e Lisli Basso perché per i rapporti che negli anni Sessanta i radicali avevano con una con basso
Quindi un lavoro come come abbiamo premesso molto concreto quindi è importante
Questa premessa Lucia perché appunto poi le conclusioni come tu hai spiegato bene dello storico naturalmente sono specifiche
Del linguaggio dell'approccio dello store perché sono diverso e naturalmente dalle idee e dai ragionamenti dalle prospettive di chi invece fa politica militante questo va tenuto presente un libro di storia è diverso diciamo da ho un
Qualcosa che può servire a terra l'attività politica ma certamente la signora del partito radicale è un fondamento perché fa fa politica volevo partire
Dopo questa promessa Lucia
Da un'altra questione tante volte abbiamo sentito i protagonisti della storia
Radicale a partire dallo stesso Marco Pannella ma Emma Bonino
Paolo vigevano Angiolo Bandinelli rivendicare una specificità
Del vissuto proprio di queste persone
Nel Partito radicale
Chi ha o ha avuto l'opportunità di assistere ai congressi alle riunioni delle direzioni dei consiglieri nazionali ha visto una certa litigiosità una certa
Anche
Una discussione molto intensa a volte un un
Tunno scontrarsi anche dal punto di vista personale no e su questo ci sono state anche delle idee che si sono fatte strada nella storia
Di queste persone il personale politico eccetera altrettante altre questioni che aprono
Ne aprono molte altre
Tu nel tuo libro secondo mai saputo rappresentare questi Ca'realtà del Partito Radicale proprio facendo parlare i documenti il tuo lavoro che ripercorre in maniera analitica
Le fasi del periodo che ha scelto di raccontare ogni volta che ma ha avuto la necessità questo lavoro di spiegare
Quello che accadeva tu lo hai fatto con i documenti particolare l'hai fatto con le emozioni
Io ho avuto questa impressione cioè quando hai dovuto spiegare dei passaggi complicati sono stati concretamente complicati per questo gruppo di persone lo hai fatto andando a cercare quali erano le idee quale erano
Le prospettive questo gruppo si metteva davanti alle fatto per esempio cercando quello che veniva detto nelle mozioni questo è importante perché ridà voce a quello che è stato poi uno degli aspetti di questo gruppo di persone cioè il fatto di impegnarsi concretamente con un con un documento la vorrei partire da questo punto per chiarire il punto d'inizio no al punto di inizio
Di questo gruppo di persone un punto d'inizio un poco ma Mantico gruppo di persone che interpreta una realtà quella
Tra la fine degli anni Cinquanta i primi anni sessanta di una la creazione di una alternativa vogliamo partire da questo cioè vogliamo spiegare qual era l'idea di alternativa di questi giovani questi ventenni poi
Sì allora io credo che appunto sia sempre stato centrale non del progetto politico del Partito Radicale
L'idea di
Passatemi questo brutto termine di polarizzare la politica non cioè di di introdurre anche nel funzionamento del sistema politico italiano
Una dinamica
Bipolare cioè tra maggioranza e opposizione
Ora
Il grosso problema davanti al quale si sono dovuti confrontare tutti quelli che nella storia repubblicana della cosiddetta Prima Repubblica
Sostenevano questo punto di vista era il problema del partito comunista cioè se il Partito Comunista poteva effettivamente essere incluso in una maggioranza che sostanzialmente rispettasse i la la la democrazia occidentale non quanto meno insomma le sue principali istituzioni fra i principali istituti giuridici
Ecco la risposta
Che hanno hanno dato i radicali negli anni Sessanta negli anni almeno somma fino a metà degli anni settanta era sì cioè il Partito comunista doveva far parte di questo alternativa
Doveva essere incluso nella creazione di un'alternativa alla DC
Ai governi democristiani e a quello che veniva chiamato il regime cercherà un termine che vi era già stato utilizzato anche la fine degli anni Cinquanta dal primo partito ravvisare no
C'è un assoluto in questo questo strumento che lettura italiana attraverso gli allegoria il regime è importante il tulle hai ricostruito nei particolari questo è molto interessante
Sì cioè il il regime era inteso come il monopolio del potere politico da parte della DC e di alcuni suoi alleati degli altri partiti di centro
Che diventava anche uno strumento per assicurarsi un controllo sociale attraverso le strutture dello Stato attraverso gli enti locali ma soprattutto attraverso il parastato attraverso l'estensione dello Stato nell'economia e nella UEFA State
Questa creazione di questo di questo regime cioè di questo controllo anche del potere sociale permetteva
Di non avere
Concorrenti e quindi di rafforzava il potere politico della della democrazia cristiana
E non permetteva di istituire una dinamica bipolare no c'è una dinamica di alternanza tra tra tra DC e
Una nuova diciamo sì in mano al Tesoro segnavano tant'è vero che poi Tutu ricostruisce anche il rapporto con la colla idea di Mitterrand e si e l'utilizzo della Rosa nel Pugno la Spillo spieghi diciamo sostanzialmente gestirsi esattamente proprio perché il Progetto dei radicali e ha fortemente ancorato nella creazione di un'alternativa e inizieranno
Proprio tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta ma già negli anni settanta
è colui che in Francia riesce a federare riesce a unire in un programma comune socialisti e comunisti e riesce a offrire un'alternativa di sinistra al potere gollista di di di quell'epoca no e ai presidenti polisti
E in e Mitterand è la grande stella polare cioè quello che ha fatto Mitterrand in Francia e la grande stella polare dei radicali negli anni negli anni settanta e e da cui è l'adozione appunto della del simbolo della Rosa nel pugno che era appunto il simbolo
Mitterand diano
Tutta l'altro ricostruisce anche i passaggi congressuali dove si si fanno queste scelte e lo fai con completezza dagli voce anche ai dissensi che c'erano in particolare ricorre spesso e si vede che hai lavorato sul sull'archivio dei radicali milanesi ricorre spesso questa dinamica che c'è con i radicali vitalistica dica complicata barra l'ambiente sta lo sulla stessa lunghezza d'onda
Sì diciamo che negli anni alla fine degli anni nella seconda metà degli anni Sessanta cominciava a a essere più evidente una un divario no una prospettiva diversa tra i milanesi tra il gruppo milanese e il gruppo romano che effettivamente negli anni Sessanta erano poi due gruppi che costituivano il partito radicale c'era c'era il gruppo principale a Roma e poi c'era una una federazione a Mila no e poco altro insomma c'era qualche altro radicale sparso ma insomma
Il partito radicale era veramente composto da poche decine o poche centinaia di di militanti a a Roma e a Milano per il fatto che il partito sentiti per il partito scusami il gruppo di Roma in questo devo dire traghettato da da Pannella e da Mellini comincia a spostarsi a partire dal sulla fine del sessantacinque inizio le sessantasei
Verso la prospettiva no della promozione dei diritti civili cioè comincia a individuare se il divorzio il il principale strumento per rompere il regime democristiano
Mentre i milanesi sono un po'più reticenti su questo fronte no cioè
Preferiscono ancora collegarsi ai movimenti collettivi di quella fine degli anni sessanta preferiscono privilegiare l'antimilitarismo altre battaglie piuttosto che seguire il centro romano sulla sul divorzio
Molto molto importante e nella raccontare la specificità della proposta politica radicale questo passaggio che tu hai ricostruito adesso Lucia perché
Coglie nel segno e ed è un filo che ancora attraverso tutto il tuo lavoro piano piano attraverso la documentazione e il tuo racconto loro conto anche cronologico ma poi pieno di parentesi dove tu
Fa il punto della situazione riassume in maniera molto molto soddisfacente
Le idee che che ti vengono dal lavoro archivistico
Il partito radicale si caratterizzate questa specificità che è unica all'inizio nel panorama politico italiano cioè nel proporre riforme e che partono da un da un tema unico da un mio diritto identificato come quello del divorzio oppure l'obiezione di coscienza oppure la Bortot cioè è un linguaggio nuovo che di radicali introducono in uno scenario politico che invece è pienamente immerso nella nel clima identitario della guerra frittate no questa è una delle specificità specificità che tuttora con titoli proprio nei particolari
La cosa interessante che emerge anche un'altra i con
Gli strumenti dello storico tu racconti anche isolamento che questa avanguardia subisce proprio per questa sua capacità di anticipare un mondo che è legato a una realtà che già negli anni Settanta rischia di essere passata ecco vogliamo parlare un po'di questo di questo isolamento e anche delle contraddizioni che ci sono nel racconto di questo isolamento
Sì credo che che sostanziali allora faccio una piccola premessa i radicali ritenevano che la costruzione di questa alternativa di sinistra
Passasse attraverso l'Unione laica no delle forze secondo la la famosa frase di di di Roccella
Cioè si significa significava costruire delle alleanze attraverso singole battaglie su singoli temi
Cioè non su una piattaforma ideologica o quanto meno su un programma anch'io loro individuano alcune specifiche battaglie e il il il grande successo dei radicali e appunto quelle di individuarle sui diritti civili alla fine del dalla fine degli anni Sessanta quindi prima appunto
Divorzio obiezione di coscienza a Bortot e così via
E sono in grado probabilmente di cogliere molto prima di a degli altri partiti probabilmente un processo di scrisse a imitazione dell'Italia cioè di di progressiva riduzione secolarizzazione secolarizzazione sì ci sono poi differenze tra questi termini con qua diciamo così di progressiva riduzione dell'area di influenza del cattolicesimo
Della religione cattolica e del cattolicesimo sulla sui sulla cittadinanza italiana
Quindi loro sono effettivamente in grado di cogliere prima di di altri questo questo aspetto
Aspetto che poi si collega anche alla loro natura alla loro cultura no di liberali di sinistra
E che però contribuisce appunto al ad isolarmi alla fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta
Rispetto sia rispetto ai partiti politici presenti in Parlamento che è partiti della della sinistra
Da da dal Partito socialista al Partito Comunista ma anche al PSIUP eccetera sia rispetto alla sinistra extraparlamentare che invece è ancora molto legata all'ideologia marxista
Ha una visione del mondo ancora
In termini di materialismo storico e quindi fa fatica a capire la l'alterità del del Partito Radicale
E il Partito radicale effettivamente attraversa anni di solitudine insomma no
In cui trova delle sponde in alcuni politici in una parte del partito socialista
Soprattutto nella nel gruppo di Mancini e in alcune realtà in alcuni movimenti non violenti antimilitaristi che si sta che stanno nascendo nella società italiana
Però effettivamente vero che
Una gran parte del percorso radicale è abbastanza
è connotata da un certo isolamento del del Partito Radicale
E questo è un tema un tema interessante che tu racconti con completezza ecco ha citato la non violenza ed è un altro argomento che tu affronti a partire anche proprio dai le prime partecipazioni nei movimenti degli anni sessanta a delle le marce a
A prospettive che poi diventeranno anti militariste e che pongono ancora una volta questo gruppo di persone in un agone conflittuale dove
La differenza che si misura è sempre quella anche sugli strumenti la non violenza intesa come una forma nuova no che li nello scenario politico italiano ecco questo cucù cucù questo è un altro e un altro punto che caratterizza la vicenda di queste di queste persone vogliamo dire qualcosa su questo qual è qual è stata la sua impressione da questo punto di vista nell'utilizzo di questo strumento
Credo che ci sia stata una progressiva maturazione anomala o meglio una progressiva evoluzione nell'affrontare il tema della non violenza nel Partito radicale
Cioè è
è uno strumento inizialmente all'inizio degli anni Sessanta già Giuliano Randy ne parlava
Portava appunto ad esempio la la non violenza di Gandhi
Però da strumento di batte di di di lotta politica per cui che poteva essere utilizzato all'interno di contesti tutto sommato democratici
Come era appunto la proposta di Randy e poi ancora somma del partito radicale di Spadaccia di Pannella la nel sessantotto sessantanove
Che però già lo differenziava da gran parte dei movimenti collettivi della fine degli anni Sessanta anche da gran parte somma dei dei movimenti studenteschi eccetera no
Dove invece si riteneva che la violenza fosse ancora una violenza rivoluzionaria acquisirli
Palin genetica no difensore azione di una nuova la nuova società e che quindi fosse uno strumento di di lotta politica prima
Però ecco da strumento di di lotta politica diventa soprattutto a partire da settanta treno da quello scritto molto importante di di Pannella la prefazione al volume di Valcarenghi
Cede il settanta da fine del settantatré
E e che Pasolini indicò come un documento molto importante del del radicalismo italiano finalmente qualcosa di nuovo
Beh insomma nel tra il settantatré e il settantanove quando poi Pannella propone il preambolo quella che poi è quello che poi diventa il preambolo allo Statuto
Cioè l'assolutizzazione della non violenza come principio non c'è più solo come strumento ma anche proprio come principio politico e addirittura prepolitico no come principio morale che pure appunto
Viene inglobato nell'ottanta come preambolo allo Statuto come rifiuto della violenza anche semplicemente come risposta come autodifesa e questo diventa
Una scelta che precede
No la la politica cioè diventa una scelta che deve essere legata
Alla alla all'etica la morale del singolo nessuno
Ecco questo questo tema
Ci porta ci porterà un'altra questione cioè quella che poi viene chiamata identità anche se è uno strumento che gli storici manie maneggiano con difficoltà perché non sapeva conferenza mette in cosa si tratti quattro si parla di identità se vogliamo
Parlare di quelle che sono state le le storie ideologiche e dei grandi partiti italiani
Questa questa potrebbe essere una questione che di finisce un'identità a radicale oppure oppure no servono ad
Sì secondo me assolutamente sì
E che s'innesta su una cultura come dicevo prima liberale di sinistra no
Con suggestioni antiautoritaria che provengono dal dagli anni sessanta e che insomma sono abbastanza forti soprattutto nel Partito radicale degli anni sessanta
Il la non violenza si si innesta su su questa matrice
Peraltro cioè il partito radicale in questo poi si inserisce in una riflessione che che ben ben più ampia nonché già altri movimenti negli Stati Uniti in Gran Bretagna stanno facendo sulla sulla non violenza quindi il partito radicale da questo punto di vista non è isolato ma appunto in nel contesto italiano lo ancora di più perché in realtà trasferisce sul terreno italiano delle riflessioni
Che vengono dal dal contesta americano
E e che in realtà in Italia non sono poi così diffuse fanno molta più fatica a essere altre volte
C'è un isolamento in patria ma appunto ecco questi strumenti fanno riferimento a quello che accade nel resto del mondo in particolare nelle Società tra virgolette definite come più avanzate da col punto di vista
Ti vorrei riportare un attimo sulla questione del regime perché ci aiuta anche a definire ancora la singolarità della vicenda del partito radicale rispetto a l'utilizzo di questi strumenti sia nel nella contemporaneità dei fatti di cui stiamo parlando cioè dei movimenti extraparlamentari sia in quello che poi rischia di essere un scivolamento nel complottismo nella nella dietologia cosa che alla quale in realtà i i radicali almeno secondo me non sono stati esposti perché questa definizione del regime refezione molto precisa molto diciamo anche fondata dal punto di vista storico politico quando tu hai raccontato per esempio la la prospettiva della creazione di un'alternativa poi ai aperto naturalmente anche la questione del difficile rapporto con il mondo della sinistra per quello che era in nei momenti in cui i radicali hanno tentato questa interruzione poi purtroppo non c'è stata
Ma anche rispetto all'altro pezzo del molo partiti ISMU imperfetto come diceva Pannella in una fase successiva
C'è una lettura molto specifica no e per esempio tu racconti bene la lo scontro che c'è con i movimenti extraparlamentari ma anche con alcune pezzi del partito comunista negli anni settanta quando c'era questa idea di mettere fuori legge il movimento sociale italiano cioè lì
Pannella e i radicali chiariscono quale la lettura di quel contesto clerico fascista come
Lo definiscono vogliamo parlare un attimo di questa questione se tu ritiene che possa essere sia assolutamente perché il cioè il
Il principale obiettivo polemico dei radicali negli anni sessanta e gli anni Settanta è appunto la continuità tra lo stato e in particolare alcuni pezzi della legislazione in particolare il Codice Penale la continuità tra Repubblica e fascismo cioè la Repubblica non aveva spazzato via
Grossi residui no della legislazione fascista che permanevano e che erano in contrasto invece con i principi costituzionali con i principi costituzionali e con i diritti dell'uomo perché bisogna poi sempre aggiungere che i radicali richiamano sempre al rispetto della Costituzione
Che però era un prodotto storico anche negli nella loro lettura e accanto a questa ai principi del la dichiarazione di sì esatto no quindi ai diritti dell'uomo ha qualcosa
Che era tutto sommato più universale e che insomma forse si presta ad una lettura giusto naturalista della della visione del dei radicali però ecco costituzione e diritti dell'uomo
Che invece la legislazione italiana non rispettava
Quindi c'era questo e c'era l'idea che la democrazia cristiana avesse continuato a mantenere no forme corporative di potere
Appunto soprattutto nel nell'estensione della del settore pubblico nell'economia
Ma anche negli intrecci tra assistenza pubblica I assistenza privata che per esempio nella loro battaglia segnali perché una delle loro battaglie che fanno negli anni Sessanta a Roma
Attraverso agenzia radicale e appunto
Questa continuità anche di questa concezione corporativa che però permette alla democrazia cristiana di controllare la società e quindi di non essere cioè di essere in grado di non essere mai scansata
Dal livello politico no cioè dalla dalla maggioranza in Parlamento
Quindi e contro questo
Questo regime è questo questo regine dalle dalle dalle dai diversi tentacoli ecco questa piovra diversi tentacoli che i radicali si battono e lo strumento cioè lo strumento per arrivare ad abbattere questo regime è l'alternativa di sinistra
Per arrivare all'alternativa di sinistra
A partire dalla fine degli anni sessanta
I radicali spostato la loro attenzione sulle battaglie per i diritti civili no cioè mentre negli anni nella prima metà del Sumatra sessantadue sessantasei grosso modo avevano privilegiato appunto attraverso agenzie radicale la denuncia degli intrecci di potere
Per esempio tra le ENI e i partiti a uno tra l'assistenza privata a Roma che era nelle mani della chiesa e l'assistenza pubblica insomma si passa da da da questa denuncia che non scompare mai ENEL nella mi negli scritti nella nei nei discorsi dei radicali però che viene messa in secondo piano rispetto invece alle battaglie sui diritti civili appunto dal divorzio in poi dal dalla FIPE sessantacinque in poi ma
Con sempre con con una con un vigore con una forza ancora maggiore a partire dall'inizio degli anni settanta
Battaglie sui diritti civili che servono appunto
A staccare i cittadini dalla Democrazia cristiana almeno una parte e a mostrare come esista nel nel Paese una maggioranza che si sta staccando
Dal potere della democrazia cristiana una maggioranza laica che esiste nel Paese ma che la democrazia cristiana attraverso il regime impedisce di affiorare e di diventare maggioranza politica
Tra l'altro questa lettura
Lo segnaliamo ancora una volta importante
Ricordare che non era solo del partito radicale di Marco Pannella di altri naturalmente all'interno del partito radicale che tu tra l'altro Sciti Sempre con completezza ma è una lettura che poi anche una parte della democrazia cristiana riesce a fare alla fine nel settantotto l'ultimo intervento di Aldo Moro che ascoltabile archivio
Di radio radicale che on line racconta di questo fatto l'apertura quella che poi viene chiamata la terza fase in cui la democrazia cristiana cerca di rincorrere questa diciamo secolarizzazione laicizzazione scrissi stazione della società italiana che era in atto
Lo uno degli strumenti e tu descrivi bene anche la discussione interna che all'inizio è complicata tra il settanta settantuno cioè una diciamo discussione anche qui animata Vitturi costruisci sulla questione del referendum notturna racconti bene innanzitutto
Il nuovo metodo che è quello di movimenti americani le cartoline i comitati
Lei cartello nate cose che non esistevano nel nostro Paese no i radicali portano no con le campagne divorzista che sono davvero no una ventata di novità in un mondo sinclinale sessanta al mondo paludato comunque nostro
Nel nostro paese poi c'è questo che mi pare Morrone
Ricostruisce nel nel libro sul sul divorzio cioè il lodo Moro cioè lei l'otto nominato Moro altra cosa il lodo Fanfani cioè
La concessione
Della legge attuativa del divorzio che apre del del referendum credo sulla che apre questa stagione e i radicali all'inizio discutono su questo no ecco come come si arriva
Tu hai hai citato ma anche in queste posizioni che vince non sono chiare e cioè lo strumento referendario dopo diventa lo strumento dei radicali attraversa una discussione
No no
Sì perché non sono gli appunti radicali ad attivare noi il il primo a referendum ma ma sono invece alcuni ambienti cattolici
Che raccolgono le firme per un referendum contro la legge sul divorzio approvata alla fine del settanta
Quindi all'inizio anche i radicali devono confrontarsi con uno strumento del tutto nuovo esame
E obiettivamente all'inizio si teme che
Il il il referendum ma cattolico contro il divorzio possa avere successo non
E anzi insomma si si propongono invece cioè si oppongono
Acché questo referendum venga tenuto perlomeno si oppongono insomma cominciano multe si discute sull'opportunità disegni di tenere questo referendum e poi pian piano
Anche contro i tentativi di revisione della legge a livello parlamentare sì perché
All'inizio degli anni settanta
Nei radicali comincia a insinuarsi il dubbio
Che il Partito Comunista privilegi il dialogo con la Democrazia Cristiana sopra ogni cosa e che quindi sia disposto anche a compromessi che per i radicali sono compromessi al ribasso sulla legge sul divorzio
Ecco questo dubbio si insinua nel nel Partito radicale ed è un dubbio che puoi troverà delle conferme per i radicali ma insomma alla fine con il settantasei con il compromesso storico è chiaro che il Partito comunista
Privilegia il dialogo con la democrazia cristiana
Appunto anche contro i tentativi di revisione della legge sul divorzio
All'inizio degli anni settanta in Parlamento i radicali accettano lo scontro attraverso il il referendum
E finiscono poi nel alla fine le settantadue al congresso del settantadue per farlo proprio cioè per decidere di utilizzarlo a questo punto per cercare di smantellare altri pezzi della legislazione fascista cioè quella che loro ritengono sia rimasta nella nella costruzione dell'ordinamento giuridico italiano
E per smantellare questi pezzi fascisti di legislazione quindi effettivamente c'è un cioè
Il il il referendum non è che nasce dalla testa dei radicali incunea Tina dalla testa di fare uso cioè già armato e pronto alla battaglia c'è appunto come dicevi tu una discussione in seno al partito radicale
Anche all'inizio probabilmente qualche timore
Per poi abbracciare invece questo strumento
Come strumento appunto contro il regime poi i referendum finiscono per qualificare il partito radicale cosa è successo negli anni settanta anzi Turgut riuscì bene tra l'altro anche questa maturazione ancora una volta
E come se diciamo usiamo la metafora semplificata come se si trovassero degli strumenti sul campo piano piano gli si dà forza no e fa parte un po'del del metodo
Radicale cioè e è più che i ideologizzare delle degli strumenti delle risorse si trovano sul campo questi strumenti e e piano piano questi strumenti e crescono e poi è che la sorte del del referendum e piano piano questo lavoro sulla Codice
Penale no sulla sulla eredità fascista
Della nostra impalcatura istituzionale
Che si costruisce anche la fase successiva che però prima della consultazione del settantaquattro Ca'prende corpo no e ci sono queste prime idee sul concordato sulla su altre questioni che questo questi e caratterizzano ancora una volta un'altra ditta la vittoria di questo gruppo di persone
Sì sì sì no cioè è verissimo che probabilmente senza la vittoria del referendum cioè contro il referendum sul divorzio la vittoria dei no nella nel settantaquattro
Probabilmente ecco lo strumento referendario avrebbe avuto meno fascino per per i radicali a partire da quel momento cioè che un momento effettivamente cruciale nella storia del partito radicale
Perché appunto il partito i radicali si convincono che esiste questa maggioranza laica nel Paese fisiche possibile portarlo alla luce a partire da quel momento lo strumento referendario
Assume la valenza di strumento conti Regina in realtà
Nelle nella vita dei radicali finisce anche per diventare un importante strumento di espressione della volontà popolare no
Anche se secondo me bisogna sempre inserire il la questione dei referendum cioè l'utilizzo del referendum nel contesto storico cioè i referendum ma le le campagne referendarie dalla metà degli anni Settanta
Avevano soprattutto la funzione di come dire spaccare in due no la politica italiana di stabilire una netta divisione e quindi volevano avere soprattutto una portata un riflesso
Su quelli che erano gli schieramenti in Parlamento
A partire dall'inizio degli anni ottanta a partire da referendari referendum dell'ottantuno invece il partito radicale e molto più solo cioè si è molto più isolato rispetto agli altri partiti e il l'utilizzo dello strumento referendario
Assume più il significato di una lotta dei del partito radicale e dei cittadini contro tutti gli altri partiti questo questo va detto no cioè sì sì sì c'è il gradevolissima immagine no del del volantino per la campagna
Della raccolta firme dell'ottanta a firma di con una firma dove ci sono tutti i segretari dei partiti fermati dal dallo striscione radicale
E e questo appunto simboleggia come in quel momento la battaglia del partito radicale attraverso lo strumento referendario
Avesse una valenza molto più anti partitocratica che poi è un termine che loro ricco cominciano ad utilizzare dalla dalla fine degli anni Settanta no contro le star sia parlamentare contro il molo patetismo imperfetto se tu citavi prima definizione di Pannella
Stiamo parlando col Lucia a buon fresco di del suo libro una idea di libertà il partito radicale nella storia d'Italia mille novecentosessantadue mille novecentottantotto stampato da Marsilio nodi Lucia il tuo lavoro
Davvero ricchissimo di contenuti siamo in qualche modo raccontando ma rimandiamo nostri ascoltatori attualmente la lettura questo libro che sarà importante e specialmente almeno secondo la mia personale opinione per chi non conosce
Il partito radicale e lo potrà fare con uno strumento serio costruito Coni ferri del mestiere
Di una storica che ha lavorato con grande serietà con grande passione permettimi queste
Questi sperticate nell'ora di finirla
Sempre di essere
Tra le cose che segnali c'è un altro tema che tra l'altro si collega anche un po'con l'attualità l'impegno sulla giustizia per i radicali non è un punto di arrivo è un punto che segna fin dall'inizio ancora una volta la lettura della realtà italiana il primo ente forse Mellini che rappresenta un po'quella che era la realtà del divorzio prima che esistesse una una legge sul divorzio quelle che erano le separazioni nel nostro paese davanti alla la Sacra Rota
E poi tu racconti anche le drammatiche circostanze davvero del Caso Braibanti che oggi forse sembrano veramente legata a un passato chissà quanto lontano ma invece presenti Easy Mo dal punto di vista della diciamo al fatto che certe questioni sono state affrontate veramente pochissimi anni fa certi certo incerti gli articoli di legge per furono oggetto delle iniziative
Era di Galileo parlare un po'di questo aspetto
Si guarda anche qui c'è un'evoluzione sulla sul tema della giustizia e perché all'inizio cioè tra i sessantadue e la e sessantotto grosso modo
I radicali fanno più fatica ad affrontare questi questi temi poi sicuramente Mellini ha giocato un ruolo molto importante i radicali hanno cominciato a occuparsi del problema della giustizia da due punti di vista appunto uno come dicevo dal punto di vista della legislazione no cioè della e non è non è un caso che ripetutamente nelle campagne di raccolta firme per i referendum negli anni settanta loro continua riproporrà dei referendum sul sui reati di opinione no del per esempio
Sul reato sul reato di vilipendio alla bandiera lo Stato eccetera
E rimangano cioè per ampliare da un punto di vista legislativo
I diritti di espressione della propria opinione ai diritti di di di di associazioni eccetera no
E questo rimane una battaglia attraverso la riforma della legislazione poi c'è un secondo tipo di battaglia che e però è molto legato a questo che riguarda invece la politicizzazione dei dei più di alcuni processi cioè nel senso i i radicali sono convinti che ci siano alcuni processi
Il primo probabilmente è il processo ad Aldo Braibanti
Che devono essere portati nella davanti all'opinione pubblica perché in questi in quei processi sono in gioco alcuni fondamentali diritti dei cittadini italiani
Quindi il processo in particolare appunto il processo ad Aldo Braibanti poi ci sarà il processo di Catanzaro sulla strage
Del sessantanove che vedrà appunto coinvolto anche Valpreda eccetera e
Non tanto nel caso di tremanti ma nel caso appunto di di Valpreda eccetera
I gli avvocati i radicali da da da Boneschi Armellini Cataldo eccetera andavano proprio ad aiutare no andranno a sedersi nel collegio dei difensori di questi imputati
Proprio perché riterranno che siano in gioco dei diritti fondamentali dei cittadini italiani e che
Non non nel caso di Bra di Aldo Braibanti ma nel caso dei processa i ai presunti terroristiche
Siano in gioco anche dei tentativi di coperture di pezzi dello stato dei servizi segreti da parte delle forze politiche in particolare da parte della democrazia cristiana il processo avrà i vanti appunto è probabilmente il primo processo su quali radicali riescono si impegna non riescono ad attirare l'attenzione della della stampa e dell'opinione pubblica italiana
In particolare rivelando non solo come Braibanti era stato accusato di plagio no cioè di insomma
Sostanzialmente
Di aver modellato appropriata proprio piacere la mente del c'era un reato giovane arriva perché non reato che esisteva anche se credo rarissimamente si pochissimo pochissime volte diciamo riscontrarsi
E quindi i radicali mettono in rilievo come non solo sia un processo basato Lussu dei fatti pittura su dei falsi e dell'accusa
Ma di come questo processo investa una sfera privata no
Di scelte private dei singoli cittadini sulle quali lo Stato non non si può permettere di giudicare no cioè perché si si si finisce per arrivare ad uno Stato etico appunto eredità della dello Stato fascista
E per
Per andare a
I come dire inserirsi in una zona in una sfera privata che invece va difesa contro questo Stato etico e in questo caso i radicali a riescono
Anche appunto a far prendere posizione da alcuni intellettuali che invece prima erano stati via reticenti e appunto a portare davanti all'opinione pubblica il caso di di Braibanti molto importante
Anche
Diciamo la prospettiva dalla quale hai raccontato questa vicenda cioè ancora una volta questa iniziativa nasce da una lettura specifica
Di questo gruppo di persone della realtà italiana ma anche della pratica politica cioè tutto parte da un questione che riguarda il soggetto l'individuo corte anche no queste sono tutte cose che in qualche modo ritornano un po'sono il filo conduttore di un'analisi e di una proposta
L'iniziativa politica che caratterizza questa questa realtà
Luce abbiamo parlato di di di tante cose hai accennato anche alla alla vicenda generale della storia repubblicana e hai fatto riferimento anche a a questi anni ci siamo soffermati più sugli anni sessanta settanta che sono stati anche i famosi anni di piombo Amm anni di stragi e tu
Contestualizzati
Questa vicenda all'interno di un quindi una situazione che che complicata difficile e questa pratica politica e anche un po'un tentativo di mettere in campo per i giovani che venivano attratti dall'idea della violenza
Come strumento ancora utilizzabile per la trasformazione profonda della società invece è un è una proposta per cambiare alcune cose ma fondamentali come uno strumento di carattere più moderno più più più più adeguato
Ecco quindi anche qui di strumenti che proponi per i lettori sono tanti ecco quindi
Poi ci sono anche dei punti in cui queste questioni
Presentano delle difficoltà delle
Contraddizioni tu
è una scelta della casa editrice ma hai messo in in nella parte
Nella pagina di chiusura del libero una famosa frase che circola molto da qualche anno anche sui social là dove con facilità si condividono queste frasi ne siamo diventati radicali perché ritenevamo di avere delle insuperabili solitudini e diversità rispetto alla gente è una frase che secondo me molto interessante molto difficile anche da capire perché
Pannella aveva questi guizzi no di profondità che poi rimangono anche
Complessi no secondo me
Rappresenta un po'anche questa capacità di raccogliere
Mondo di strani chiosa
Sicuramente allora il il partito radicale
A
A come dire
Sempre raccolto è sempre riuscito a a trovare degli interlocutori degli interlocutori
In diversi movimenti noto che facevano fatica a rivendicare i diritti di specifiche spacci specifici gruppi
Per esempio faccio riferimento al agli omosessuali non cioè
Pezzana il fuori
Sono collegati fin dalle loro origini al partito radicale
Perché il partito radicale
Intendeva trasformano i loro diritti quelli che invece erano vissuti cioè situazioni e realtà che invece erano vissuti ancora in in sfere d'ombra no
Oppure il partito radicale si è occupato anche di gruppi come i detenuti
Cercando di andare a capire determinate loro esigenze ha cercato insomma di andare incontro
A a diversi gruppi che rimanevano tutto sommato emarginati a nella società e questo non è avvenuto questo è quello che ti volevo sottoporre qua del tuo gruppo distrarmi cioè è la prima volta che un
Una realtà un'avanguardia diciamo così politica come quella del gruppo dei radicali che anche da questo punto di vista e poi ci sarebbe da fare una riflessione
Si pone come obiettivo quello di rendere politico quello che riguarda gli esclusi gli emarginati gli ultimi non siamo anche ai pazzi non esame manicomio anche la la questione dei diritti dei più e anche lì di farne il punto nodale certo punto del
Questa
Questo è stato sicuramente sorprendente no cioè è stato sorprendente e come dicevi tu prima per certi versi anche anticipatore dei tempi cioè in una in una politica che ancora più Suma per tutti gli anni Sessanta veniva sempre sessanta e settanta veniva letta attraverso agli occhiali dei gruppi socioeconomici nonché quindi trascurava
Gruppi che invece dov'erano portatori di altri tipi di istanze che che che esulavano dai
Dai problemi materiali no cioè le le cosiddette adesso passatemi questo termine della scienza politica le cosiddette issue utili temi posta materialisti
E che però il partito radicale è stato in grado di interpretare si potrebbe per esempio pensare anche ai temi ambientalisti no che all'inizio sembravano relegati a piccoli gruppi di antinuclearisti o persino a volte gruppi un po'strambi di difesa
Di persone che avevano alcune idee su come doveva essere rapporto uomo ambiente uomo-natura
E che poi invece hanno finito per diventare ai grandi temi della della degli anni successivi dei decenni successivi insomma perché la scelta sul nucleare come sappiamo è dire è un tema ancora oggi estremamente rilevante
E che all'epoca Ajili radicali se però portare al centro del del dibattito pubblico ecco perché il problema era per loro dal loro punto di vista era portare sul davanti della della scena politica a questi questi temi
Lucia in realtà abbiamo detto poche cose anche se è stata lunga perché sta intervista ma perché e ce ne sono davvero tante nel libro che abbiamo cercato di presentare io direi che però oggi forse ci possiamo fermare non so se tu vuoi aggiungere una riflessione
Finale a questa chiacchierata forse perché va bene così
Guarda se se posso aggiungo appunto solo il il punto di vista cioè la l'idea che il partito radicale
Sia trasformato notturna con il tempo abbia rafforzato alcuni temi che sono diventati parte della sua identità della che si sono sedimentati nella sua cultura politica
E che poi invece
Abbia finito
Per essere ritenuto da Pannella e da una parte degradata in parte del gruppo dirigente come uno strumento non più necessario cioè come uno strumento che così come era stato doveva essere trasformato nella seconda metà degli anni degli anni ottanta cioè il il progetto politico radicale il Progetto dell'alternanza
Che faceva fatica a essere portato avanti negli anni ottanta
Non passava più attraverso il partito radicale ma attraverso come dire un raggruppamento dei partiti laici ma insomma il partito radicale così come era stato negli anni Sessanta e Settanta finisce per perdere la la propria specificità questo non significa che non abbiano continuato a rimanere sulla scena i radicali e che sia invece scomparsa la che non significa che sia scomparsa la cultura politica dei radicali
Però il partito si è trasformazione sì sì
Allora ricordiamo ancora una volta i nostri ascoltatori abbiamo parlato del libro di Lucia buon freschi un'idea di libertà il partito radicale nella storia d'Italia mille non those Santa due mille novecentottantotto stampato da Marsilio nodi lo segnaliamo davvero ancora una volta i nostri ascoltatori speriamo che ci saranno altre occasioni Lucia
Magari le organizzeremo insieme per sentire anche altre persone studiosi interessati al tuo lavoro segnaliamo anche che il libro di Gianfranco Spadaccia il partito radicale di cui abbiamo parlato qui a radio radicale anche in diverse occasioni diverse presentazioni fra sarebbe bello ma deve affrontare questi due testi
In un'unica trasmissione vedremo se come sarà a possibile tanto ti ringraziamo davvero molto per essere stata qui con noi oggi grazie a voi spero di compiacere nero a parlarne se ci saranno altre occasioni grazie mille
Grazie Corea alle Chevron freschi