Il rovescio del diritto - La pillola

Il Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria è chiamato ad occuparsi della gestione amministrativa delle carceri
Dunque deve occuparsi di personale di polizia penitenziaria di condizioni detentive degli internati di edilizia carceraria
Deve amministrare un Bilancio di imponenti dimensioni
Si tratta insomma di un incarico di alta amministrazione in uno dei comparti pubblici più delicati peculiari
La prima domanda che dovremmo tutti farci seriamente
Che invece pochi si fanno e dalla quale pervicacemente nessuno risponde e perché mai si ritenga immancabilmente di affidare questo delicato e complesso incarico ad un magistrato
Il quale ultimo è entrato nei ranghi della pubblica amministrazione vincendo un concorso
Che valuta qualità conoscenze e di idoneità del tutto estraneo a quelle chiaramente manageriali ed anche non poco sofisticate richieste per amministrare didatta
Perfino se fosse un magistrato con lunga esperienza al tribunale di sorveglianza che paradossalmente non accade praticamente mai questi sarebbe comunque privo delle più riduttori di mentali cognizioni
Di management pubblico che la funzione necessariamente presuppone questo è il Paese che ha maturato un'idea talmente ancillare verso il potere giudiziario d'averlo convinto a considerare di esclusiva
Competenza magistratuale qualunque funzione non giurisdizionale ma amministrativa in tema di giustizia
A questa assurdità
Assimilazione della competenza amministrativa quella giurisdizionale se n'è aggiunta una seconda particolarmente rozza e primitiva e perciò care alla diffusa cultura ammanettare di questo Paese secondo la quale quella carica deve essere affidata come dire ad un mastino
Che dia garanzie di una solida cultura poliziesca e soprattutto antimafiosa qualunque cosa ciò possa concretamente significare dunque non solo magistrati ma preferibilmente pubblici ministeri consolido curriculum in processi contro le mafie e consolida cultura carcere o Centrica
Ora dovete sapere che i detenuti per titoli di reati connessi a fatti di mafia sono a tutto concedere circa settecento su una popolazione carceraria di oltre sessanta mila persone
Le ragioni per le quali costoro sono detenuti debbano rimanere sullo e con quale regime detentivo sono di esclusiva spettanza dei magistrati che indagano li giudicano ne curano il regime esecutivo della pena
Il regime detentivo speciale del cosiddetto quarantuno bis è fissato da norme di legge primaria e secondaria
Dunque la seconda domanda che tutti dovremmo farci che invece pochi si fanno e dalla quale pervicacemente nessuno risponde e cosa c'entra l'antimafia con intatto
Ma qui è inutile tentare un ragionamento siamo di fronte a quel crogiuolo esclusivo di isteria collettiva retorica un tanto al chilo che annichilisce le sinapsi e preclude ogni sensata discussione
Con una popolazione di sessanta mila persone detenute da governare di altre centinaia di migliaia tra personale amministrativo di polizia penitenziaria di amministrare
Il strutture carcerarie fatiscenti da adeguare di enormi flussi di denaro da spendere in modo ottimizzato
Le presi che nazionali dello Schiavetti Tone strepita non indignate perché il nome avanzato
Dalla ministra Garth Cartabia non garantirebbe con gli sconclusionati parametri di idoneità all'incarico che ci siamo inventati e non si sa quando non si sa come non si sa perché
Il dottor Renoldi non è un pubblico ministero dunque non può vantare maxi inchieste maxi arresti di mafia e solo un giudice della Corte di Cassazione dunque parrebbe di capire che questo sia il pensiero degli energumeni indignati una Mammoletta senza spina dorsale
E soprattutto avrebbe espresso qui e là in quel tal convegno in quel tavolo altro scritto
Idee sull'ergastolo ostativo semmai consonanti Colle salottieri dirvi tanti pruderie ride alla Corte costituzionale ma certamente insostenibili a petto della rude maschia cultura antimafia che esso di un Gratteri o di un Di Matteo
Quindi cari amici a questo stiamo avremmo voluto chiedere alla ministra Cartabia perché ancora un magistrato
E non un direttore di carcere di lungo corso o un qualificato studioso di diritto penitenziario o meglio ancora un manager pubblico e invece dobbiamo cogliere nella decisione della ministra per di più con sincero compiacimento
Almeno il segno comunque coraggioso il limpido della fedeltà alla sua idea di carcere e di pena che ha da subito resa esplicita e che naturalmente le fa onore
Invece che un pm scegli un giudice per di più non grondante idolatria della vostra attività
E tanto basta a scatenare il linciaggio
Poveri noi poveri noi
Buona giornata a tutti