06 MAR 2022
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La nuda verità - Fate la scienza, non la guerra - Conversazione con Roberto Caminiti

RUBRICA | di Maria Antonietta Farina Coscioni - Radio - 19:00 Durata: 34 min 32 sec
A cura di Guido Mesiti e Pantheon
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Maria Antonietta Farina Coscioni intervista Roberto Caminiti.

Fate la scienza, non la guerra.

Questa la sintesi di una opposizione forte all’invasione di Putin, decisa e non facile, - dove spesso non è possibile mostrare apertamente dissenso sulla linea del Cremlino, pena il rischio per la propria stessa incolumità di una parte significativa di scienziati e giornalisti scientifici russi che si è schierata contro l’aggressione militare.

L’hanno definita, con parole che sono pietre, "un passo verso il nulla".

Com’è successo? Cosa è successo con la lettera aperta del professor Mikhail
Gelfand? 58 anni, biologo esperto in genomica comparativa, specialista di bioinformatica all’Istituto di Scienza e tecnologia Skolkovo di Mosca il 24 febbraio ha promosso una lettera aperta.

Dunque quale responsabilità politica e civile degli scienziati, quelli ucraini hanno preso le armi, e quelli russi.

In Italia, l’Accademia dei Lincei ha rilanciato l’appello e ha condiviso la dichiarazione in questo senso formulata dalla Federazione Europea delle Accademie di Scienze e Lettere (ALLEA), che rappresenta più di 50 accademie di oltre 40 paesi in Europa.

Cosa concretamente vuol dire? E negli altri Paesi? "Con invasione finisce l'illusione che la pace sia scontata.

L'Italia non si volterà dall'altra parte" Così da subito il presidente del Consiglio Draghi in generale.

In particolare quale ruolo gli studiosi nel promuovere la difesa dei diritti umani a livello globale e nel porre fine al conflitto bipolare? Il libro "Scienziati e guerra fredda Tra collaborazione e diritti umani" uscito in piena pandemia nel 2020 descrive il ruolo degli scienziati stessi e del modo in cui riuscirono a mettere in discussione le divisioni proprie di un preciso periodo storico sulla base della libertà scientifica.

Con il professor Caminiti, ospite della puntata di oggi, ci siamo incontrati che non eravamo in guerra e si discuteva del metodo scientifico che è costitutivo del metodo democratico.

Di donne e di uomini di scienza, liberali unitevi, uniamoci.

E ora che c’è la guerra? Oggi? E domani?.

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  • Roberto Caminiti

    professore, docente presso il Dipartimento di Fisologia e Farmacologia, Università La Sapienza

    componente dell'Istituto Italiano di Tecnologia
    19:00 Durata: 34 min 32 sec