Tra gli argomenti discussi: Rassegna Stampa.
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10:00
9:00 - Lamezia Terme
Buongiorno a chi ci ascolta eccoci all'appuntamento con stampa e regime quotidiani di oggi domenica assai marzo la situazione della guerra
Del fallimento della tregua tregua diciamo o due anche semplicemente dell'apertura dei corridoi umanitari questo
Diciamo l'elemento centrale nella cronaca sul fronte i tentativi di mediazione con un protagonismo del Governo israeliano ma non ci sono non ci sono
Notizie decisive da questo punto di vista e
Le piazze italiane le piazze per la pace
Impongono anche di affrontare oggi della rassegna stampa le riflessione di fondo quelle sul rapporto tra guerra pace ma anche non violenza e pacifismo cercheremo di quindi di di approfondire gli aspetti come dire degli aspetti di fondo che stanno dietro a questo
A questo conflitto direi che possiamo iniziare subito con i titoli di apertura che sono quelle che ci danno anche di aggiorna venti
Di aggiornamenti il Messaggero civili bloccati ma si tratta e sono appunto i due aspetti che dicevamo prima quello sul sul sul dal fronte da una parte va e quello della diplomazia dall'altra avvenire senza tregua cercando pace
Saltano i corridoi umanitari lecita ucraine rimangono sotto i colpi dei russi il premier israeliano Bennet da Putin per mediare manifestazioni non violente anche nelle città occupate censura sempre più pesante a Mosca alla RAI interrompe le corrispondenza nel decimo giorno di guerra ancora combattimenti tensione intorno alle centrali nucleari e ripresa dell'iniziativa diplomatiche dopo anni un nuovo negoziato
Tra le due parti
La Stampa di Torino la trappola di Putin violato il coprifuoco colpiti civili in fuga nuove minacce da Mosca premier israeliano Bennett in in missione
Senza tregua e l'apertura di Repubblica La Russa intensifica bombardamenti ovunque falliti gli accordi per evacuare i civili attraverso corridoi umanitari accerchiate chi F è un'altra
Centrale nucleare Mosca le sanzioni sono una dichiarazione di guerra un rischio cyber per l'Italia la mediazione del premier israeliano prima avete Putin poi telefona a Zell am rischi
Corriere della Sera le bombe sulla tregua guerra in Europa falliti corridoi umanitari minacce del Cremlino Israele Iselle media Bennet vede Putin la Cina dice no al conflitto la il ruolo della Cina
è una delle questioni importanti da approfondire in questa
Situazione
Senza tregua era apertura di Repubblica senza tregua è anche apertura del manifesto con la stessa foto la foto di civili intrappolati sotto uno dei ponti saltati e il sommario del manifesto e questo salta nei corridoi umanitari le truppe di Mosca non rispettano la tregua continuano l'accerchiamento di chi era
L'attacco a mare un po'dove c'è migliaia di persone sono intrappolate la Croce Rossa internazionale dice scene strazianti markers né in altre città occupate gli ucraini manifestano sfidando i tank russi
E questa è un'altra notizia impressionante cercheremo
Di vedere diciamo di il coraggio il coraggio quello del dissenso Mosca il coraggio e anche di chi va a manifestare
Nelle città occupate
Dai militari russi il Manifesto
Valorizzare fa bene nel sommario di prima pagina questa
Questa situazione
Corridoio umanitario l'apertura anche di giorno nazione verso il Carlino
Poi ci sono i quotidiani che scelgono di buttarla di più su come reagisce la politica
La politica e la piazza nel nostro Paese e allora intanto quotidiano domani che titola così un articolo di
Daniela Preziosi la piazza pacifista è contro Putin ma anche contro le armi agli ucraini e la CISL si dissocia
C'è un'intervista su Avvenire da questo punto di vista per la posizione della CISL i cinquanta mila dicono gli organizzatori tutti contro gli aiuti militari dall'Italia
Con la mitraglietta in guerra ci vada letta non si canta Bella ciao fa notare preziosi la diffidenza per la NATO prevale sul mito della Resistenza armata
Le parole
Presidente dell'Anpi le riportiamo perché sono significative e fa bene preziosi annotare questa sorta di
Un po'rimozione del
Diciamo così dell'aspetto di resistenza che indubbiamente in queste situazioni non non può che essere collegata alla resistenza
Ucraina il fatto quotidiano
Spese militari butteremo dieci miliardi in più all'anno signorsì nato aumento del Budget anno fino al due per cento del PIL entro il due mila ventisette ecco il piano Guerini l'obiettivo quaranta miliardi annui tra difesa ammise merci
Si comincia con la legge di bilancio a fine anno
Poi l'analisi del generale Fabio Mini la guerra vera non è iniziata finora è soltanto propaganda forse queste sono
Affermazione un po'
Non un po'incaute ma comunque va be'la guerra vera non è iniziata leggiamo dalla prima pagina del fatto quotidiano
Andando poi a pagina tredici si trova invece un Furio Colombo con un parallelo netto quello con Hitler ma appunto cioè ricchezza diversità di opinioni all'interno del giornale il che è sempre positivo vediamo ancora le aperture
Le aperture
La polemica netta politica e lanciata da Libero gli utili idioti di Putin la Piazza Rossa dei pacifisti e del PD qui aggiungere del PD è un po'
Il Pd ha posizioni diciamo così più articolate
La sfilata di Landini accompagnino odio NATO e USA chiede la pace ma aiuta l'invasione Mosca ci dichiara guerra sanzioni atto bellico la nostra tv lascia la Russia non cippi e diamo
Anche il giornale segue un registro simile Putin ci dichiara guerra e la sinistra insulta la NATO pacifisti masochisti
In realtà poi basta prendere la verità per andare a vedere che non è proprio ascrivibile semplicemente a una sinistra politica
Un certo certo atteggiamento una certa impostazione ma comunque la verità per così ossessionati dall'ICCRI impasse ora scoppia il caso profughi
Che cosa significa il governo si rimangia la parola i Sileri rivela che le assurde regole che rovina la vita degli italiani varranno pure per chi fugge dalle bombe con l'aggravante che per loro beni essenziali
Possono essere pure un paio di scarpe il tutto mentre Lopalco è costato ad ammettere che non c'è l'impatto dei non vaccinati sui contagi
Quindi la verità che sceglie di restare sul tema coprite poi c'è l'aspetto economico
Borse Wall Street più due per cento Europa meno dieci per cento Italia la guerra frena la produzione qui a il Sole ventiquattro Ore l'apertura del Sole ventiquattro c'è moltissimo
Da vedere le riflessione quelle
Beh insomma le vedremo perché di Giannini sulla stampa Panebianco sul Corriere
Felice sul domani Mancuso e discese re un dibattito sul ruolo della pace e della guerra composizioni diverse sulla Stampa di Torino Azzariti sul manifesto abbiamo detto il Furio Colombo Bolena re su Repubblica il tema dell'informazione della quella dell'informazione Boeri Perotti su Repubblica ma anche vedremo travaglio la verità
Ci sono questi approfondimenti interviste politiche
Tajani sul Corriere della Sera e Renzi su Repubblica
E poi sugli altri temi siamo in una condizione di di tensioni cioè proseguono le tensioni all'interno del governo vedremo se avremo il tempo di andare anche vedere questo così come sul ruolo dei magistrati il la recensione del libro di Sabino Cassese sul domenicale del Sole ventiquattro Ore e poi il figura di Marco Pannella nel parole nei ricordi Roberto Gervaso ci arriveremo alla fine ma cominciamo anche con
Pannella
Nel rubrica Mefisto
Del
Del
Sole ventiquattro Ore nel domenicale
Mi Fistomba Altis di John digiuno
Guai al premier o la coalizione di governo cui fosse capitata Luck tragedia del di partita di Marco Pannella durante uno dei suoi digiuni
Grazie allo sciopero della fame di tre mesi il parlamentare radicale ottenne infatti la legalizzazione dell'obiezione di coscienza del mille novecentosettantadue divenendo
Da lì in avanti uno tra i più battaglieri epigoni del digiuno politico sopravvivendo sulla Cappuccini per cause obiettivamente giuste umanitarie ma difficilmente praticabili o accettabili dalla politica
Che allora era pur cosa ben più seria di oggi personaggi a volte luciferino Pannella raccolse però la fiducia di Papa Bergoglio una bestemmia secondo tanti ottusi attivisti malefici stupore meraviglia il giorno prima dell'invasione dell'Ucraina
Il Papa bel bello dixit il due marzo di Joule Rocco contro la guerra e voilà dopo il Carnevale ecco la Quaresima come nella sigla della fumi deve già della Fontaine a Mephisto che per cui che pur condivide tante adorabili stravaganze di questo
In prevede le prevedibile pontefice quell'unico giorno di digiuno contro la guerra come fosse una Citro sordina dopo un'abbuffata purpurea non va proprio giù
Allora in questa prosegue l'articolo ma in questa
E critica a Papa Francesco è anche occasione per ricordare la figura le memorie di Marco Pannella e un elemento
Per significativo quello di della
Andrebbe forse ricordato alcuni pacifisti nostrani di chi fu la battaglia
Per l'obiezione di coscienza
Al
Servizio
Militare e alla leva obbligatoria ma
Questa pagina della memoria la integriamo
Con un'altra memoria
Di
Un'altra personalità
Di un'altra personalità che aiuta a comprendere la
Differenza
Anche tra
Non violenze pacifismo siamo con la figura di Antonio Russo dalla prima pagina
Di uno quotidiano abruzzese il Centro Monica Pellicioli nell'ultima immagine lo ritrae avvolto nell'abbraccio spontaneo dei bambini ceceni vittime gli accenti di un conflitto non cercato e non voluto Antonio Russo realtà
Bambini kosovari Antonio Russo abruzzese di Francavilla al Mare
è il primo giornalista ucciso in circostanze misteriose a soli quaranta anni per aver scoperto le torture inflitte dai russi al popolo ceceno era il sedici ottobre due mila quando il suo corpo venne ritrovato con evidenti segni di tortura i bordi
Di una stradina di campagna a venticinque chilometri da Tbilisi in Georgia
Dove si trovava come inviato di Radio Radicale per documentare il conflitto in atto
La sua vera cifra era la generosità che esercitava sul piano professionale e umano così lo ricorda Alessio Falconio anche gli Abruzzese direttore di Radio radicale è stato un grande reporter non
Un giornalista radicale ma un radicale giornalista mai assetti conosceva bene i pericoli che correva ma voleva raccontare al mondo le atrocità della guerra Antonio Russo
Qui si spiega
La la storia emblema di quella libertà di stampa legata da regime russo con un bavaglio all'informazione che oggi si traduce nella condanna a quindici anni di carcere
Per i giornalisti che utilizzeranno in termini invasione in riferimento all'attacco l'Ucraina tanto da indurre la BBC a ritirare i suoi inviati dalla Russia
Antonio era un nostro corrispondente dei territori di guerra nelle zone dimenticate ricorda Falconio diventato noto quando nell'aprile novantanove fu l'unico giornalista occidentale a rimanere durante i bombardamenti NATO a Pristina capoluogo del Kosovo
Asserragliata dalle truppe serbe per documentare la politica la pulizia etnica contro gli albanesi kosovari in quelle occasioni
Se ne persero le tracce per ventiquattro ore durante i rastrellamenti era stato preso deportato con un convoglio diretto in Macedonia si salvò perché non fu riconosciuto confondendosi tra i kosovari
E allora la morte misteriosa una voce scomoda per il regime russo la sua caratteristica afferma il palco arriverà di vivere per mesi nei territori di guerra che raccontava all'Italia e al mondo ne assorbiva il clima condivideva le speranze
E le paure della popolazione poco tempo dopo quell'episodio in Kosovo si trasferì in Georgia spingendosi fino al confine con la Cecenia dove era in atto il conflitto tra russi e ribelli ceceni ricorda Falconio prima della sua morte aveva denunciato pubblicamente in un congresso dei verdi di essere in possesso delle prove dell'utilizzo di armi non convenzionali da parte dei russi questo con molta probabilità ha decretato la sua fine perquisita dalla polizia georgiana la sua abitazione fu trovata a soqquadro spariti telefono satellitare computer videocamera tutto il materiale raccordo Stroud raccolto sugli eccidi in Cecenia nessuna traccia della videocassetta contenente torture violenze
Dei reparti militari russi ai danni della popolazione cecena
Le indagini
Non portano risultati evidenti ma l'omicidio di Russo fu collegato alle sue inchieste il giornalista abruzzese aveva pagato con la vita le scoperte fatte sul suo corpo racconta Falconio segni di tortura come
Fosse stato schiacciato da una piastra
E qui poi i si ricorda anche la figura di Anna Politkovskaja Falconio ricorda
Come Marco Pannella fu l'unico politico occidentale andare ai funerali della Politkovskaja ha libertà di informazione limitate in Russia per usare un eufemismo ma non vedo discontinuità dagli ultimi ventuno anni di regime putiniano e questa fase
Solo che ce ne accorgiamo su adesso perché l'Ucraina
Un pezzo di Europa
Questo tra l'altro il ricordo di Antonio Russo
Radicale e giornalista
Nelle parole anche di e del direttore di radio radicale Alessio Falconio sul quotidiano il centro ricordiamo anche ecco due segnalazioni prima di prima di immerge il PCI nel conflitto la figura di Antonio Martino tessera numero due di Forza Italia economista liberale liberista
Che viene ovviamente ricordato da tutti i giornali
In particolare dal giornale con l'intervento di
Silvio Berlusconi nel paradiso chiederanno i tuoi consigli
Martin un liberale senza padroni addio all'ex ministro atlantista e antitasse
Ci sarebbe moltissimo da dal da leggere ma anche da aggiungere su da un certo punto di vista su quello che
Meno si può trovare oggi sui quotidiani
Chi ha memoria di dei passaggi del novantaquattro della formazione del primo governo Berlusconi di come
Sì a un certo punto c'era la possibilità che fosse
Marco Pannella diventare
Il ministro
Degli esteri e
Antonio Martino
Avrebbe potuto essere il nome il volto anche di governo di quella rivoluzione liberale evocata da Berlusconi andò a finire diversamente con
Martino che venne tenuto lontano dal dicastero economico Pannella che venne tenuto lontano dal governo e quella rivoluzione liberale
Presto
Tradita nei fatti
è questo forse l'aspetto che più manca nella rievocazione
Della figura di Martino un accenno forse lo troviamo
Nel titolo dell'intervento di Vittorio Feltri
Si ritirò dalla politica perché disgustato
Ma disgustato
Discussa dato perché perché
Perché per quelle politiche che concretamente portava avanti poi LEA diciamo
è stato ridotto dalla sua parte politica ad una
Ad una ad una voce a una testimonianza e non
A una figura
Che incideva come avrebbe potuto sulle politiche economiche del Paese un'altra
Un'altra figura un altro articolo che voglio segnalare prima di entrare
Nella questione del conflitto dedicato a una persona e che invece viva ma colpita da una grave malattia nel nel ritratto che ne fa non ho segnato la pagina per cui lo sto ricercando su Repubblica
Luigi Manconi e le interviste a Silvio Di Francia ex assessore alla cultura di Roma il judo la politica e adesso la malattia la mia voce senza più voce
Di Francia racconta personalmente non non sapevo i inizia a percepire una difficoltà nella parola mentre suonavo cantavo poi la diagnosi sclerosi laterale primaria
Non è facile per un logorroico accettare di inciampare nel linguaggio fino alla fasi a
Disse
Di Francia
Oggi sono arrivato finalmente alla meta anche se in modo del tutto imprevisto
Nel appunto del del del tacere detto questo per non sembrarti rassegnato
Credo nella ricerca scientifica che magari troveranno la sua geometrica potenza attuale come scrive lo storico più vanno a Harari una soluzione voglio ripeterlo ancora una volta sono affezionato a come ero
Anche sesso che non sono più quello che erano ho deciso nel frattempo di iscrivermi all'Associazione Luca Coscioni è
E con gratitudine che nei confronti di Silvio Di Francia e anche di Luigi Manconi per questo intervista ritratto
Che segnaliamo su Repubblica appunto Silvio di Francia la la guerra
Conviene conviene per per diciamo a partire da quello che sta accadendo sul campo e forse la sintesi
Più efficace la possiamo trovare sempre su Repubblica a pagina tre con Gianluca Di Feo
La guerra totale sta Ina bissando l'Ucraina in un vortice di brutalità e come vedete qui la si pensa in modo diverso da il generale Fabio Mini che sul fatto Quotidiano ci dice che la guerra vera non è iniziata
E qui invece
Di Feo su Repubblica
Parla di un vortice di brutalità i combattimenti sono entrati in una fase in cui è difficile ipotizzare una soluzione militare e si fatica a capire se gli alti comandi abbiano realmente il controllo delle truppe sul terreno gli ucraini adesso sono convinti di potere fermare l'invasione e resistono con crescente determinazione i russi
Rispondono aumentando la potenza
Dell'attacco insomma è una spirale dove c'è una sola certezza le vittime sono tantissime soprattutto quelle civili
Il fallimento dei corridoi umanitari enunciate a Mario Paul e ha volle opaca
Testimonia la confusione sul campo queste vie di fuga
Potevano salvare migliaia migliaia di abitanti ma ecco questa annotazione di Di Feo Lassie poco sentita anche i telegiornali queste vie di fuga avrebbero potuto salvare
Migliaia e potrebbero servano ancora migliaia e migliaia di pianti ma
Avrebbero a Pertol la strada alla prima vera vittoria di Putin dopo l'evacuazione dei civili
La sua armata avrebbe lanciato l'assalto finale contro i quartieri radendo al suolo a cannonate qualsiasi posizione Ucraina e quindi in questo in queste annotazioni come dire di semplice logica militare e dal fronte e Di Feo scrive qualcosa che va pur tenuta in considerazione nel
Nel valutare le questioni incluso l'appello di Zaleski del presidente ucraino sulla cosiddetta no fly zone scelto i corridoi umanitari l'importanza dei corridoi umanitari ma
Il rischio che poi
Una volta operativi i corridoi umanitari ci sia la guerra di distruzione totale da parte
Di Putin è un rischio molto concreto il che ovviamente non non deve non può significare in alcun modo
Auspicare che incivili rimangano intrappolati
Nelle città assediate però bisogna pure a porsi il problema di quello che
Accade dopo
La battaglia di Sheva è cominciata combattendo casa per casa scontri come a Stalingrado dove le fabbriche diventano fortezze solitari Cecchini vanno a caccia di ufficiali
I difensori hanno allagato le campagne e fatto saltare in aria i ponti per ostacolare l'avanzata dei tempi così
Però
Anche la fuga degli abitanti dalla prima linea è un inferno
Il Cremlino ha ordinato al Grün Intelligence militare di bloccare i rifornimenti bellici gli zero zero sette cercano di localizzare i punti di slittamento e farli bombardare
Se le armi arriveranno in mano alla resistenza per i russi sarà impossibile vinceremo
E ovviamente questa è una valutazione un'opinione Gianluca Di Feo su Repubblica supera un'opinione che andrà pur tenuta conto in conto anche da parte di coloro che dicono no
Non bisogna inviare le armi
E però cosa succede e cosa può succedere allora prendiamo
Sempre per avere
Delle sintesi di quanto sta accadendo per poi andare i commenti che particolare di nella rassegna stampa domenicale credo debbano avere come dire più spazio di una giornata magari meno
Occupata dal dalla vita istituzionale anche se effettivamente delle
Le diplomazie cercano di essere al lavoro
Gli attacchi russi bloccano il corridoio di Mariù Pola Andrea Nicastro sta finendo il cibo non ci sono riscaldamento elettricità gas
Ai negoziati si era discusso di evacuazione poi una grande esplosione a fermato le operazioni quattrocento mila prigionieri prigionieri e tra virgolette non sono in carcere ma prigionieri forse
Da alcuni punti di vista anzi certamente peggio
Di un carcere tre punti di raccolta per scappare dalla città ma la speranza è durata soltanto tre ore due mila persone sono scese in piazza
Sfidando i carri armati la paura di essere messe nella lista dei dissidenti
A Eccher son
La speranza è che le forze di Kiev riescono a a riprendere la città che Herzog si ribella all'occupazione
La gente in strada canta l'inno Ucraino
Questa
Modesto
Parere di chi vi parla
A Castle la manifestazione
Pacifista del giorno nel senso proprio per fare
Dare speranza alla pace così come lo sono quelle in Russia che hanno portato
A decine di migliaia di arresti
Da Kiev fra Cremonesi si raccolgono sacchi a pelo perché in parte volontario nelle trincee pasti caldi per chi combatte rifugio alle loro famiglie è il momento della solidarietà militante pane Molotov la catena umana della Resistenza
E poi
Putin
Le sanzioni solo una dichiarazione di guerra Putin alza il tiro Israele prova a mediare
In marzo gli astri cinese chiede che siano fermati gli attacchi e sollecita un'intesa più ampia tra l'altro il Cremlino anche Erdoğan si muove per ammorbidire il presidente russo oggi proverà a parlarci
Il mondo guarda qui e Guido Santevecchi che racconta di della seconda telefonata tra USA e Cina l'ombra di Taiwan domani ci sarà un altro round dei negoziati
Russia Ucraina Zeller Ski supplica la NATO di costruire la no-fly zone e parla con il Congresso USA ci servono aerei subito
Draghi sente l'emiro del Qatar sulla partnership energetica e perché qui poi c'è un altro punto importante perché se è vero che
Sul gas la dipendenza
Italiana è enorme
Almeno forse sul petrolio si potrebbe anche nell'immediato trovare soluzioni alternative va comunque
Prendiamo anche
Prendiamo anche sul
Su ciò che accade in Russia perché in questo momento
Le speranze più concrete
Che Putin si posso affermare sembrerebbero
Più derivanti da
Quello che accade in modo sempre più esplicito all'interno della Russia
Che non
Che non altro poiché ovviamente
L'augurio che i negoziati su questo felice sul domani esso tremo vedere tra poco perché
Augurarsi che negoziati riescano deve però significare anche entrare nel merito dei negoziati che cosa si è disposti a accedere che cosa si vuole ottenere in pochi anche dal fronte della
Il gol dal fronte
Nel senso metaforico dell'invocazione della pace poco si dice di quanto
Si è disposti
A
Accedere
Nei negoziati e allora
Repubblica a pagina dodici diciamo cosa accade in Russia il Cremlino alla guerra sull'informazione dopo la BBC la Cnn anche la RAI il TG cinque diverse altre testate europee bloccano i servizi da Mosca
Pesco fra che il ministro del regime russo al tema la unione europea e gli USA non sono il mondo
E va bene questo è chiaro ma l'altro elemento roba da Rosalba Castelletti abbiamo trovato un po'su tutti i quotidiani i giovani scappano
Da Mosca
Qui ormai ieri ormai i rischi il carcere sedici ciò che pensi
I sondaggi rivelano che il ventidue per cento vuole andare via dal Paese ma ora è più difficile Aeroflot sospendere i voli per l'estero dall'otto marzo
La situazione
In Russia
Ecco un'altra notizia dal diciamo così dal dall'interno della Russia
Il coraggio di opporsi al regime di Putin Stefano Stefanini pagina
Otto della stampa condanniamo inequivocabilmente le azioni militari della federazione russa sul territorio dell'Ucraina un virgolettato
E e di per sé un virgolettato del genere
Diciamo di non farebbe particolarmente
Notizia ma questo virgolettato viene dal cuore della Russia censura politica e sdegno morale quando lo dicono le Nazioni Unite i leader mondiali la gente scesa nelle nostre strade piazze per solidarietà con l'Ucraina aggredita
Ma è straordinario coraggio quando sono i russi a dirlo
Lo hanno fatto ieri i firmatari di una incredibile lettera aperta al presidente della Federazione russa tutti studenti ex studenti insegnanti della prestigiosa fucina diplomatica russa l'Istituto statale di relazioni internazionali
Di Mosca ci hanno abituato al coraggio russi dissidenti
E oppositori del regime putiniano messi di forza ai margini della vita politica del Paese sottoposti a violenze della polizia angherie carcere sommario quando non eliminati dalla pallottola di un sicario
O dal polonio ci hanno abituati
I manifestanti manganellate senza cerimonie i bambini messi dietro
Le sbarre dei furgoni penitenziari le vecchiette strattonate per strada il coraggio politico ideologico di dire di no è altrettanto straordinario
Per due motivi innanzitutto viene dall'interno del sistema per minoritario che sia rispetto al resto dell'apparato burocratico e governativo
Forse a disagio ma allineato e coperto con il Cremlino rivela una sottile crepa nella muraglia di mobilitazione nazionale retta da Vladimir Putin e dai fedeli
Che basta non far dormire sonni tranquilli al dittatore chiuso in paranoico isolamento forse allungherà ancora il tra il tavolo che lo separa dagli interlocutori del negli incontri con russi e stranieri attualmente calcolato a distanza di sicurezza
Von sta offre Amberg attentatore di cioè la tecnologia si sa ha fatto progressi dal quarantaquattro la politica di meno prova ne sia
Vladimir Putin la lettera nasce nel cuore istituzionale della Russia dove si forma la è lite diplomatica e accademica del Paese ci hanno li hanno studiato l'afro fu ministro degli Esteri il presidente del Kazakistan più molti altri russi e stranieri quindi
Sì sì sottolinea la la forza
Di questa Lettera di questa manifestazione di lucidità politica
Non abbiamo paura di dire apertamente quello che pensiamo anche se diverge dall'attuale posizione del ministero degli affari esteri
E del governo russo conclude la lettera chi firma sa di mettere in gioco il proprio presente e futuro rischia arresto imprigionamento non sappiamo quanti siano forse solo una manciata forse solo figure ormai accantonate come Cozzi refrain
Gli altri ma l'esistenza stessa della lettera che segue una presa di posizione contro la guerra cui ha aderito il fervore della scienza russa circa trecento firme rivela una profonda crisi di coscienza all'interno
Della società russa
Putin ne ha un inconfessato terrore per evitare che la crepa diventa una frattura seria minaccia il suo potere assoluto vieta che la guerra si chiami guerra operazioni speciali
Continua narcotizzata e la popolazione con la televisione di Stato imbavaglia la stampa tacita è socia al Media chi lo sfida su questo terreno come i firmatari e gli scienziati merita tutta la nostra ammirazione non meno degli U gli eroici ucraini in trincea la battaglia decisiva per la democrazia in Europa disse Vaclav Pavel
Sì combatte sempre a Mosca
Questo troviamo sulla stampa di Torino e
E anzi giacché ci siamo continuiamo con
Con il direttore della Stampa che ospita la stampa un dibattito
Con Vito Mancuso e Donatella Di Cesare Vito Mancuso contrario alla guerra ma le armi fanno inviate
E Donatella Di Cesare il conflitto non è ineluttabile la pace arriva negoziando
Ci arriveremo ma intanto prendiamo le questioni che solleva il direttore Giannini intanto Putin ormai davvero una minaccia per il mondo
L'autoritarismo postmoderno basato più sul controllo che sulla forza finisce qui nessuno è più al sicuro nella perversa campagna di riconquista russa
Non la moldavi e la borsa e la Georgia ma neanche i Paesi baltici o addirittura la Svezia ragione più vanno a Harari
La seconda citazione dichiarare che abbiamo trovato oggi l'invasione dell'Ucraina riguarda ogni abitante della Terra
Per questo poco importa che la sua follia criminale sia lucido meno dobbiamo fermare Putin finora non ci siamo riusciti
Ci sta provando il popolo ucraino che resiste eroicamente di fronte alla seconda potenza militare del pianeta ci stiamo provando noi occidentali con le sanzioni economiche ma
Non è bastato il tiranno non si è fermato anche perché l'ossigeno che gli togliamo quelle sanzioni glielo restituiamo con la bolletta energetica che fare
Aspettare che Putin getti la spugna o arrenderci alla conquista dell'Ucraina intera provando poi ad assediare la nostra volta
Non vogliamo la guerra totale vogliamo invece una trattativa totale ma
A a di Cesa aveva Donatella Di Cesare a tutti coloro che giustamente hanno fame e sete di pace oggi chiedo questo cosa facciamo di fronte a Zaleski
Che da un ignoto sottoscala ci dice stiamo lottando ogni giorno per difendere la nostra terra lottiamo per la nostra libertà adesso per favore dimostrate che non siamo soli dimostrate che siete e siamo europei
Cosa facciamo
E questo e ciò che viene di meno chiaro anche nel dibattito
Del quale pure conviene dare qualche
Qualche elemento oggi
Intanto dicevo ecco prima di perde almeno per strada
Andiamo sulla prima pagina del domani Emmanuele felice che almeno mette nero su bianco
In questo fondo
Un'idea di Clark cosa si può andare a trattare a concedere a Putin il compromesso con la Russia che può ancora evitare il peggio
Emanuele felice che è un economista
Scrive c'è una mossa che l'Occidente può fare
Ed è offrire alla Russia una via d'uscita che però deve essere esplicita così da portare tutti nel regime di Putin opinione pubblica russa a schierarsi riporti i punti cardine secondo manuale felice sono quattro
No all'adesione dell'Ucraina nella NATO Massi in prospettiva al suo ingresso nell'Unione Europea
Riconoscimento alla Russia dell'annessione della Crimea che già Russia russa ormai da otto anni un accordo sulle repubbliche separatiste del Donbass magari un referendum
Che tutti dovranno rispettare
E forse è questo il punto più debole la Russia dovrà pagare i danni di guerra condizione in cui legare l'eliminazione delle sanzioni
Come garante di questo compromesso devono esserci oltre che l'Europa e gli Stati Uniti la Cina questa soluzione segnerebbe comunque la sconfitta storica del disegno di Putin l'Ucraina si avvierà definitivamente nell'area europea
Se anche Putin rimanesse al potere tutta la sua narrazione ne uscirebbe compromesse suo regime avviato al declino ma è fondamentale che questa soluzione venga resa esplicita dall'Occidente
In cui comunque la si pensi nel merito credo che sia intelligente da parte di felice sul quotidiano domani
Entrare nel merito del possibile oggetto di un negoziato perché altrimenti francamente certe frasi come quelle ascoltate ieri da
Tra gli altri Landini in piazza non si ferma la guerra con la guerra ma che cosa significa che cosa si vuole andare a proporre che cosa si vuole mettere sul tavolo almeno questo
Sarebbe un dovere cercare di di di di dirlo di affrontarlo
Sì sì ecco allarghiamo ancora lo sguardo forse perché
Anche il dibattito su la guerra e la pace deve essere inquadrato in questi casi si dice da un da un sistema di valori quando però i valori possono diventare anche degli obiettivi e ci aiuta ancora una volta oggi Angelo Panebianco sul Corriere della Sera il valore delle idee
E ed è questo l'elemento che spesso sfugge alla all'analisi puramente geopolitica dei rapporti di forza e di potenza ma anche dei dibattiti tra
Il tema della un punto la guerra alla pace
Il ricorso allo strumento militare il valore delle idee
è una ingenuità che nasce da ignoranza della storia pensare che la forza delle idee sia da sola in grado di sconfiggere le armi
Il mattatoio come Hegel definisce la storia umana ce ne ha dato infiniti esempi contrari ma
Ma ecco qui in queste la spilla spettro che magari meno ci si poteva
Diciamo meno scontato ma è anche un'ingenuità di segno opposto credere che le idee se sono convinzioni diffuse non abbiano un peso rilevantissimo dei conflitti in questa guerra due circostanze lo dimostrano la prima è data dal fatto che la guerra lampo che Putin credeva di fare è fallita perché l'Ucraina è una nazione autentica
La seconda circostanza è data dall'improvvisa rivitalizzazione dell'Occidente dal RIS saldarsi dei legami che si stavano sempre più sfilacciando tra Europa e Stati Uniti
E dalla nuova spinta innescata dalla guerra che Putin ha scatenato nel cuore dell'Europa all'unità degli europei
All'accantonamento in modo ancor più netto rispetto al momento dello scoppio della pandemia delle tradizionali divisioni nazionali in seno alla Unione Europea
E qui Panebianco valorizza l'analisi che fu di Fukuyama sulla questione della fine della storia fu cui amo intendeva dire che finita la guerra fredda fondata la dottrina comunista perfetto della disgregazione dell'URSS
Era scomparsa l'unica ideologia che avesse la potenza e la credibilità sufficienti per competere
Con gli con l'Occidente per parlare i indistintamente a tutti gli esseri umani dove per Occidente Panebianco identifica le idee forza occidentali la rullo Flo il governo della legge la democrazia rappresentativa
Il mercato
Ciò che Putin non ha capito è che la forza dell'Unione Sovietica non dipendeva solo dalla sua potenza imperiale dalle sue armate dal suo controllo di tanti territori non russi dipendeva anche dal fatto di essere la casa madre
Di una religione secolare il comunismo la quale disponeva di moltissimi fedeli di moltissimi devoti osservanti ovunque nel mondo
Europa occidentale compresa dove oggi il sol dell'avvenire l'Unione Sovietica era forza bruta e ideologia la Russia di Putin eh forza bruta e basta
Certo è vero c'è il nazionalismo russo ma da solo senza essere in grado di Autun giustificarsi appellandosi credibilmente a una qualche idea forza di carattere universalistico
Esso non sembra abbastanza valido evitare per sostenere un'impresa imperiale
Duratura
E poi ancora Bane Angelo Panebianco sul Corriere
In almeno gli occidentali sanno o dovrebbero sapere di godere di un vantaggio possiedono sul piano valoriale le carte migliori se c'è se certamente vero che i dittatori sparsi per il mondo preferiscono
Perché sono per loro convenienti la via Russo quella cinese è altrettanto vero che gli occidentali dispongono delle idee forza più potenti più persuasive
Quelle che milioni di uomini farebbero proprie se potessero scegliere liberamente talvolta o spesso o anche molto spesso
Gli errori accidentali oscurano provvisoriamente questa verità
è toccato agli ucraini e alla loro tragedia ricordarcelo
E questo elemento di
Panebianco di queste idee forza dell'Occidente a mio avviso
Molto significativo perché
Si può anche essere appunto contro
Di contro la guerra anche nel senso di contro l'invio delle armi all'Ucraina ma
Credo che sia importante esprimere delle strategie che possono entrare o non entrare nell'alveo del riconoscimento del questa superiorità
Delle idee forza
Con tutti i loro
Appunto io ero errori che come ricorda Panebianco molto spesso sono stati compiuti ma anche orrori ma anche crimini da parte del cosiddetto Occidente democratico ma questo non può
Portare a una posizione come dire di indifferenza proprio rispetto a quelle idee forza allora cerchiamo di approfondire questo dibattito
Dal quale scegliamo
Di dare più spazio oggi prima
Una riflessione questa in questa sì più sul terreno del geopolitica Maurizio Molinari su Repubblica e poi andiamo a vedere
Diciamo così due
Due voci
Tra virgolette verso la fine le le le definiamo dopo ma sono da una parte discesa le sulla stampa e Azzariti sul manifesto e dall'altra Vito Mancuso sempre sulla stampa e Furio Colombo sul fatto quotidiano scegliamo loro per dare un assaggio di quelli dei contenuti principale di questo dibattito anche per capire qualcosa di più poi delle piazze italiane però andiamo veloci perché se no poi riusciremo
Allora il conto di tutto questo
Allora Maurizio Molinari parla di quattro conflitti il primo quello più diretto e brutale
è ok ok lo abbiamo visto il secondo conflitto è l'estensione naturale del primo
Perché si nutre della contrapposizione diretta della NATO e dell'Unione Europea sostenitori di chi era con la Russia riproponendo quasi alla lettera le dinamiche della guerra fredda del Novecento
E quindi
Il conflitto della nuova guerra fredda e poi in Russia il conflitto interno tra autocrazia e opposizione
E poi c'era un ultimo la propria approfondiamo questo che
Pare il più significativo perché abbiamo letto nel
Nei giorni scorsi ma poi anche nelle settimane scorse prima ancora che scoppiasse la guerra del nuovo asse Russia Cina e di come questo potesse portare la la vera e forse ancor anzi sicuramente ancora così la vera minaccia strutturale a quelle idee forza delle quali scrive Panebianco ma Molinari qui nota una cosa che
è importante imporre propri importante da notare il conflitto sulla sorte della globalizzazione
Possono esserci pochi dubbi sul fatto che l'aggressione alla sovranità di uno Stato come l'Ucraina abbiamo violato la Carta dell'ONU ogni lembo del diritto internazionale e dunque l'habitat di cooperazione e sviluppo
Che dalla fine della guerra fredda aveva portato alla globalizzazione delle relazioni economiche tra nazioni indipendenti
E la guerra di in Putin azzera questo processo di
In cui localizzazione e si spiega forse così la scelta della Cina Popolare di restare in bilico sull'Ucraina bilanciando il legame strategico con la Russia e la difesa della sovranità di Kiev
La Cina di sci Jinping punta alla leadership della globalizzazione a danno degli Stati Uniti ma se Putin e riporta indietro l'orologio della storia è la globalizzazione a sparire
Relegando di nuovo Pechino nel ruolo di ambiziosa potenza regionale
Anche perché la nuova Via della Seta di che si è stata immaginata per essere senza frontiere non è certo disseminata di trincee da qui l'interrogativo se l'assalto russo a Kiev
Non posso innescare un riassetto degli equilibri tra Washington e Pechino a danno di Mosca
E qui c'è appunto questa
Lettura a mio avviso originale interessante di come invece di è spostare
Pechino ancora di più
Nel nel nella vicinanza con Mosca
Perché l'i salari orientata la fornitura del gas e tantissimi altri motivi se invece la guerra non possa
Proprio per il pericolo sulla globalizzazione avvicinare
Pechino e Washington
Va bene la questione aperta è una questione prettamente geopolitica e la troviamo con Molinari su Repubblica tra l'altro
Proprio sulla questione del
Della Cina
Beh troviamo anche ma sulla stessa Repubblica
Così una una
Una visione invece più
Più classica rispetto a quello che abbiamo letto in queste settimane lo storico scozzese Fergusson e che dice la Cina avrà l'ultima parola
La chiave per Pechino a non far cadere l'oramai sottoposto Putin e mediare per la pace in Ucraina a quel punto si chiuderebbe il cerchio la Cina farebbe il salto definitivo diventerebbe ciò che gli Stati Uniti erano negli anni Settanta una superpotenza globale capace anche di imporre la pace nel mondo
Fatto quotidiano no anzi del domani il quotidiano domani pagina tre
Procediamo questo la Cina India nata da Putin vuole lo stop alla guerra
E quindi
Qui addirittura si scrive di una Cina ingannata da Putin Michelangelo fuoco
Va bene ritorniamo però
Al tema della
Della guerra e della pace
Intanto le cronache dalle piazze abbiamo visto anche gli editoriali più i titoli di apertura più critici su Libero
E sul giornale no i
Gli utili idioti di Putin dice libero pacifisti masochisti scrive il giornale e c'è questo questa cronaca dalla manifestazione di Daniela Preziosi
Che
Non è certamente pregiudizialmente ostile ai manifestanti ma inserisce un elemento di riflessione
Le sono le parole d'ordine
La guerra non si ferma con altre guerre non si ferma inviando altre armi al popolo ucraino si ferma inviando in Ucraina Alloni
Il momento delle trattative diplomatiche il momento del disarmo anzi di abrogare la guerra dice il segretario CGIL Maurizio Landini
Solo che osserva preziosi
A chi è fin quello stesso momento fischia il vento cioè fischiano le bombe
Ed è curioso che in un corteo così non si senta cantare Bella ciao del resto sarebbe complicato spiegare da qua giù perché non si debba sostenere la resistenza Ucraina anche concretamente
Si cimenta all'Anpi l'associazione dei partigiani con il presidente Gianfranco Pagliarulo
Fermiamo questa follia la Russia può interpretare l'invio di materiale bellico all'Ucraina come un atto di belligeranza dell'Italia siamo sicuri che così aiutiamo il popolo ucraino
Ho peggioriamo la condizione mettendo in pericolo la stessa sicurezza nazionale
Non è curioso che non si senta cantare Bella ciao come scrive
Daniela Preziosi su domani allora approfondiamolo questo dibattito perché
Tutto mentre se Sallusti la mette giù molto piatta le responsabilità della sinistra insomma è un dibattito che
Trasformato in in polemica politica
E così lo lo conosciamo
Fin troppo bene ma cerchiamo allora di approfondire le ragioni di questo
Che stanno in fondo
O quel fondo che scrive nelle quali sono composto questo dibattito e prendiamo Azzariti sul manifesto non si è parlato dell'ONU
La mediazione non passa attraverso la NATO
Cosa scrive Gaetano Azzariti sul manifesto in Ucraina in questo momento se vuoi la pace devi far cessare il confronto militare non solo quello armato che sta producendo gli orrori della guerra ma anche quello tra le potenze gli Stati che si armano per continuare lo scontro magari in altre forme
è il tempo dei costruttori di pace
Ovvero di soggetti che in piena autonomia possano operare come mediatore tra le parti in lotta organizzazioni terza e non perché prive di giudizio è chiaro in questo caso chi siano le gli aggressori e chi le vittime
Ma perché estranea il conflitto per poter svolgere la funzione di mediazione necessari infatti non si può al tempo stesso partecipare alla guerra e poi ancora Zeri ti ma veramente si pensa di poter fermare l'esercito di Putin contrapponendo gli le vittime civili e Armando
Gli aggrediti
Non voltarsi dall'altra parte oggi vuol dire dirle di dirsi disponibile a mediare chiederà a gran voce l'intera comunità internazionale una conferenza internazionale per affrontare la questione ucraina disposti a riconsiderare i rapporti geopolitici che ci hanno condotto alla soglia della distruzione
Dell'intera
Umanità
E anche qui si parla dell'ONU ma
In effetti
Perché si può pensare che la NATO sia
Così come soggetto di mediazione ma ciò però non significa
Non significa
Che
Con altri soggetti di mediazione sia garantito il risultato bisogna entrare nel merito degli
Contenuti dei contenuti di una possibile pace anche perché si si parla dell'ONU me
Non si può non notare quello che nota
Avvenire certamente non col quotidiano militarista ma che l'ONU tenta di riprendere un ruolo ma l'ostacolo è il Consiglio di sicurezza bloccato scrive Carlo Trezza ambasciatore già presidente della Coop della conferenza del disarmo a Ginevra
L'ONU ha dei limiti oggettivi ma torniamo
Al dibattito e prendiamo
Siccome abbiamo visto oggi il quotidiano
Quotidiano strutturalmente antimilitarista il fatto Quotidiano oggi con il tema delle spese militari
Sulle quali
Potremmo andare a vedere qualcosa poi anche con Fabbrini rispetto all'esercito europeo ma prendiamo prendiamo il fatto quotidiano
Spese militari fino a dieci miliardi in più entro il due mila ventisette
L'incremento dei Budget Al Maliki difesa mi sembra M sarà graduale fino a quaranta miliardi in totale l'Italia si adeguerà così alla richiesta NATO del due per cento del PIL
Poi però sempre sul fatto quotidiano troviamo
Furio Colombo
Nessuno dopo Hitler ha ucciso di più di Putin dalla Cecenia rasa al suolo per fendente dopo la vittoria allo sparare in faccia a Anna Politkovskaja
Mentre era ingombra del borse della spesa in una strada di Mosca al gruppo di donne cecene ribelli che si erano chiuse nel teatro Dubrovka di Mosca e sono state uccise con un gas mai rivelato insieme a centinaia di spettatori che avrebbero dovuto essere ostaggi
Alla distruzione sistematica di case e persone in prevalenza bambini in tutti i villaggi siriani nessuno scrive Furio Colombo ha mentito di più
Di Putin tutte falso nella narrazione di Putin nessuno al momento addebiti più spaventosi con la storia come si vede
Le somiglianze tra la seconda guerra mondiale quella che Putin vorrebbe far diventare la terza fanno paura così come fa paura e appare come un brutto presentimento che Putin chiami nazista
Un giovane presidente ebreo eletto con il settantacinque per cento dei voti
Dai cittadini ucraini
No dorata la discesa verso stampa
Di Torino
Se oggi fosse vivo Immanuel Kant
Farebbe fatica a riconoscere la sua Europa
Cantet non ha
Non ha potuto vedere la seconda guerra mondiale
Però ma continuiamo con Di Cesare estenderebbe a credere campi che ci sia chi persino tra leader politici e capi di governo indica nella pace un'illusione passata di moda e vede nella guerra l'unico mezzo per fermare
Guerra altre armi per fermare le armi esattamente l'opposto di quello che Cantet scrive nel suo grande saggio del mille settecentonovantacinque sulla pace perpetua quasi un atto di nascita dell'Unione
Europea
Non si può continuare a ritenere la guerra un rimedio ineluttabile un farmaco più o meno amaro perché in questa logica il rischio che si vada delineando la pace dei morti il grande cimitero europeo
E fa bene discese da citare calante
Come
Da un certo punto di vista padre
Non tanto dell'Unione Europea ma proprio del federalismo come concetto qui della persona con i suoi diritti
Al centro però il federalismo
E lo come lo stato di diritto sono strumenti armi potremmo dire tra virgolette che si costruiscono
Negli anni nei decenni e poi ci sono le ore dei bombardamenti dei civili massacrati e forse questa specie di di di così di di di scontro quasi non componibile
Tra posizioni almeno in alcuni almeno nemmeno il di almeno in chi meno ideologico nel collocarsi sul fronte sull'altro
Un sulla composizione un terreno comune si può trovare se si prende in considerazione il fattore tempo certo che nel tempo la guerra non si ferma con la guerra si ferma con le soluzioni strutturale di altro tipo la giustizia internazionale il federalismo
La lotta alle disuguaglianze ma sono queste delle risposte
Nelle ore nelle quali una città può essere invasa
Occupate massacrata ecco forse è questo
Mento del tempo andrebbe andrebbe tenuto in maggiore considerazione ma
Donatella Di Cesare scrive
E delle domande che le pongono ma come fai a non essere dalla parte degli ucraini perché non prendi la loro bandiera e di cedere risponde in perché sono allergica ai drappi nazionali
Rettore dietro cui fanno capolino gli oscuri nazionalismi europei e soprattutto perché penso che siano i popoli le vittime delle guerre che come quelle del Novecento servissero introspettiva
Fanno inorridire per quanto mi riguarda non smetterò di crede anche in queste ore terribili che sia possibile un varco che si anzi necessario guardare oltre la guerra costruendo immediatamente uno scenario di pace
Negoziati intermediari diplomazia
Non possiamo accettare la sconfitta della parola perché vorrebbe dire accreditare la fine della politica ormai sondaggi comincio a dire con chiarezza che in Italia una larga maggioranza di persone contrarie all'invio di armi forse anche per questo si acuiscono i toni sprezzanti
Di una certa propaganda bellica che a quanto pare non ha poi così prese a questa volta non ci arrenderemo all'idea di un'Europa in macerie scrive discesa da che imbocca la parola però in effetti
Almeno io ho trovato solo oggi Emanuele felice sul domani e che spiega che la parola la rende esplicita nel dire che cosa si potrebbe andare a trattare
E altrimenti
La debolezza della posizione sul piano immediato politico mi pare evidente della posizione del imboccare la parola
Ovviamente che ci sia un molta propaganda ideologia anche
Diciamo così dalla
Da diciamo da entrambe le parti e questo questo è evidente però
Però Vito Mancuso sulla stessa stampa ci aiuta approfondire il tema
Ci sono domande alle quali non si vorrebbe rispondere perché si conosce la complessità non riducibile al siano eppure a volte le rispondere necessario mi chiedono sei a favore dell'invio di armi in Ucraina rispondo sì
Sono a favore
La pace non è mera assenza di guerra deve contenere in sé anche la possibilità della guerra come legittima difesa scrive Mancuso in questo
Caso sia la guerra giusta contemplata unanimemente dalle maggiori tradizioni filosofiche e spirituali e ci sono delle citazioni
Spiega Mancuso perché la guerra di Putin non è giusta
Nel volere la pace significa preparare in tutti i modi la pace essere altresì pronto a una guerra di difesa dall'ingiusto aggressore
La pace la guerra sono quindi sullo stesso piano no la pace è infinitamente superiore ma proprio per questo essa contiene la possibilità estrema ma reale della guerra
La pace non è il contrario della guerra ne è il superamento l'insegnamento da trarre è che le opzioni di guerra non devono essere escluse a priori e che talora purtroppo è necessario ricorrervi ha scritto al riguardo incanti il più celebre padre della non violenza
Aggiungiamo noi
La effigie simbolo del partito radicale supponiamo che un uomo venga preso da una follia omicida e cominci a girare con una spada in mano uccidendo chiunque gli si pari dinnanzi e che nessuno abbia il coraggio di catturarlo vivo
Chiunque uccida al pazzo otterrà la gratitudine della comunità e sarà considerato un uomo caritatevole
Citazione di Gandhi da Teoria e pratica della non violenza
Scrive Vito Mancuso sulla stampa questa è la risposta all'obiezione di chi è sempre comunque contrario alla guerra e all'uso delle armi
Rimane la seconda di tipo pragmatico secondo cui l'invio di armi agli ucraini contro i russi non serve a nulla a causa della Pro sproporzione delle forze si tratta però di un argomento che suppone competenze militari Non in mio possesso
Io mi posso limitare a dire che se un bambino viene malmenato da un energumeno impazzito non è che io non intervengo perché se lo costruì si arrabbia ancora di più
Semplice troppo semplice
Forse no forse
Nella complessità enorme di uno scenario poiché come quello di questa guerra delle parole
Bisogna cercare di di poter dire anche semplici
Mi sembra che Vito Mancuso ci sia riuscito ma proventi questa alla mia personalissima opinione a proposito di armi
Sergio Fabbrini
L'aggressione russa dell'Ucraina affatto capire la natura di chi l'ha compiuta anche se non mancano in Italia coloro che non vogliono capire a sinistra leader sindacali organizzazioni partigiane hanno giustificato quell'aggressione perché provocata dalle mire espansionistiche della NATO senza alcuna evidenza destra leader politici con legami organizzativi
Con il partito di Putin hanno ricondotto quell'aggressione un conflitto territoriale tra due Paesi anche qui sfidando l'evidenza in nome del realismo del più forte entrambi chiedono di depositarle armi come se i torti fossero condivisi
Lenin aveva chiamato utili idioti coloro che esaltavano la rivoluzione bolscevica senza capirla tiene molto morto da tempo Magli utili idioti dell'autoritarismo sono in buona salute
Come l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder finalmente allontanato dal suo partito
Scrive tra l'altro
Fa bene che quindi si schiera in modo molto netto città Mid su Voltri giorno all'aggressione dell'Ucraina
All'ucraina del due mila ventidue è una tappa del percorso di ricostruzione della nazione impero di impronta zarista
C'è una sanguinosa coerenza imperiale nella visione di Putin
E se così è l'Europa non può aspettare che passi la nottata tant'è che l'Unione Europea per la prima volta decise di trasferire armi letali al governo ucraino ma non basta scrive Fabbrini
Come ha riportato Caruso sulla voce punto info la spesa per la difesa degli stati membri dell'Unione europea è già cresciuta del venticinque per cento tra il due mila quattordici due mila venti
Ma ciò non ha ha cresciuto la capacità della UE di difesa in quanto tale e questo aspetto questo paradosso
In effetti importantissimo si potrà dire ma come possibile sono aumentate le spese militari ma non è cresciuta la capacità di difesa
Ed è proprio il corso dell'anno l'Europa l'incremento di spesa ha portato la duplicazione dei progetti e alla moltiplicazione dei costi
Con il risultato che abbiamo avuto più spesa nazionale ma meno difesa europea
Occorre invece centralizzare la parte strategica della spesa per la difesa mettendola al servizio di un progetto europeo di difesa distinto da quelli nazionali
Se la pandemia c'è obbligato ad avviare la costruzione di una capacità fiscale centrale l'aggressività russa deve spingerci a costruire una capacità militare e Mitre centrale distinta ma non sostitutiva di quelle nazionali
Governata da autorità democratiche sovranazionali e qui va bene aggiunge un un termine democratiche che spesso
Sottaciuto però dai corifei della NATO del dell'importanza del
Di una capacità appunto anche militare occidentale la questione democratica
Segnalo che con il movimento paneuropeo Human saremo a Varsavia nei prossimi giorni proprio per il congresso fondativo e valutare quali possono essere
Le azioni anche civiche che possono accompagnare la costruzione di politiche di pace sostenibile cioè fatta anche di democrazia di diritti umani
Le prospettive istituzionali ad esempio c'è un appello che circola
Del Partito Radicale due questioni poste sul tappeto in questi giorni è quella del adesione dell'Ucraina all'Unione Europea ma anche quella
Del ruolo della giustizia internazionale il la Corte penale internazionale con le indagini che si avviano contro i crimini di guerra di Putin
Citiamo anche a proposito di Unione Europea la questione economica del Lucrezia Reichlin e che ne scrive sul Corriere della Sera prendiamo solo un passaggio perché poi nel merito
La questione meriterebbe di essere certo profondità secondo Reich in la situazione da un punto di vista economico richiede di dichiarare uno stato di emergenza a livello europeo in cui la banca centrale Possa coordinarsi il rispetto dell'indipendenza con le autorità di bilancio dell'Unione Europea per assicurare condizioni favorevoli di rifinanziamento del debito pubblico
Strumenti mirati di politica fiscale a livello nazionale nuovi meccanismi comuni per l'approvvigionamento energetico e l'accelerazione
Della transizione vero dell'architettura del governo economico europeo non è facilmente adattabile a queste esigenze ma non abbiamo scelta
Scelta mai come oggi l'Unione deve mantenere la coesione necessaria una ferma capacità di azione strategica mai come oggi si trova ad affrontare una sfida esistenziale dal cui esito dipenderà la sua sopravvivenza
E qui Reichlin non inserisce diciamo così nel l'enfasi l'accenno alla questione democratica ma in anche sul piano economico alla questione comunque europea la questione
Dell'Europa che c'è e dell'ora e dell'Europa da costruire Boeri Perotti su Repubblica si occupano del tema delle informazione
In questa guerra moderna più che sulle sanzioni contro le persone che sacrosanto colpire i cosiddetti oligarchi bisogna forse puntare su un'arma diversa l'informazione
Putin sta cercando di chiudere tutti i canali di informazione diversi da quelli ufficiali bisogna evitare che ci riesca probabilmente è su questo terreno che si potrebbe svolgere la battaglia decisiva ed è un terreno su cui la Russia è tecnologicamente vulnerabile
Radio Londra ha riattivato le trasmissioni a onde corte come durante la seconda guerra mondiale ovviamente non basta
Riuscire a mostrare sulle tv e i computer dei cittadini o sui cellulari dei sulla Chiussi
Le immagini delle scuole bombardate delle vittime civili dei genitori che piangono sul Qatar dei figli sarebbe più efficace di aspettare che le sanzioni scatenino il malcontento organizzato o colpiscano
Chi detiene il potere le nuove Radio Londra
Di nuovo occorre la memoria al è una citazione Marco Pannella insistentemente
Evocava la necessità delle nuove armi di attrazione di massa alle nuove Radio Londra
Sull'informazione c'è va notato perché perché appunto il la la propaganda senza bisogno di essere equidistanti si può anche riconoscere la il rischio
Di una propaganda che colpisca come dire in tutte le direzioni e il fatto quotidiano è la verità
Metto in guardia da una lettura troppo aderente alla versione ufficiale ancora in assoluto il questione dell'attacco alla centrale nucleare
Ne scrive Marco Travaglio
Di come
Poi la sottosegretaria americana Gillo rubli abbia dichiarato non abbiamo visto alcuna prova che la Russia abbia attaccato la centrale
Pentagono e Aiea hanno la CIT l'agenzia internazionale sull'energia nucleare verniciato amica nessuna fuoriuscita di materiale radioattivo e quel tutto ciò
Travaglio lo usa per difendere dalle critiche il corrispondente RAI da Mosca Mark Innaro
Anche sul fatto quotidiano c'è
Questo aspetto
Cioè questo aspetto
Insieme all'intervista al generale Mario Bertolini un errore armare gli ucraini bisogna tornare a trattare
E poi esce il ma
Ma della informazione Belpietro che ne scrive la stampa in assetto di propaganda in colpa Putin dell'attacco la centrale nucleare nonostante i dubbi di Washington
Fubini invoca una strage tra gli aggressori giornalisti hanno lo spirito marziale allora imbracciano le armi e vadano a difendere Kiev fra allora parte questa vacazione provocatoria è chiaro che ogni notizia di per sé deve essere debba essere verificata e che non può bastare
Come dire classificarla dalla parte giusta o sbagliata secondo degli esiti che pone dopo di che per carità visto che siamo su Libero dobbiamo anche prendere la sintesi dell'intervista di Francesco Borgonovo a Franco Cardini
Lo zar lo spauracchio che unisce i conformisti di destra e sinistra alla Russo fobie è Orwell Isma'squallido che sorvola sulle stragi targate Occidente
Questo troviamo e quindi poi gli ex generali sul fatto sulla verità che dicono quanto sbagliato sarebbe
Quanto quanto sbagliato sia sostenere con le armi la resistenza Ucraina
Dopo di che c'è anche ci sono anche ex generali che la pensano diversamente Philip Brad globale ex comandante delle forze NATO in Europa
Dobbiamo fornire più armi a chi fa Putin si logora ha sottovalutato gli ucraini con missili anti teme che anche ieri la resistenza angolo ancora in grado di fermare l'invasione quindi più tra i militari ecco almeno registriamo questo tra i militari non c'è unanimità su quanto
Fornire armi imposto da oggi
Lo dico anche a dispetto chi magari da per scontato
Che l'esito
Non posso che essere quello del completamento dell'invasione da parte di Putin e allora il ragionamento sembra essere
Va bene a questo punto non aggraviamo l'agonia
Il paragone di Vito Mancuso l'abbiamo già letto ma insomma tra i militari i pareri non sono unanimi e prendiamo anche un un esperto di questioni militari Vittorio Emanuele Parsi sul Messaggero che parla di un
Di un rischio
Che non sembra proprio del tutto a assente dallo scenario attuale il rischio
Che Putin potrebbe scegliere la carta dell'azzardo proseguire fino al Baltico sancendo la fine della NATO e l'asservimento della Unione europea ed è solo ponendovi rapido rimedio che possiamo impedirglielo e ristabilire una pace che non sia una resa
Vediamo un altro passaggio questa era la conclusione ma cosa ha scritto Parsi detto con la massima franchezza se Putin chiusa la parte Ucraina volesse arrivare fino al Baltico occupare Estonia Lettonia Lituania che cosa potrebbe fermarlo
Ed è una simulazione eccessiva questa di farsi è possibile ma escludono totalmente mi sembra altrettanto così arbitrario abbiamo visto delle manifestazioni vediamo anche chi nel mondo sindacale
Non
Non ha aderito la Cisal sbarra intervistato Sur avvenire dobbiamo essere pragmatici responsabili senza se e senza ma è un dovere morale il sostegno alla popolazione un argine alla violenza del dittatore che teme la libertà e minacce le democrazie
Non si può rimanere equidistanti e neppure inerti sbarra intervistato su Avvenire c'è il tema del Energia e delle politiche energetiche possiamo solo evocarlo
Per titoli
Le scelte dell'ENI sul gas ci consentono al russi Alessandro runici domani pagina sei la Guarin ucraini ha reso evidente il problema della dipendenza energetica dei tagli da Mosca che si è rafforzata negli ultimi anni grazie ad alleanze sempre più strette
Tra la società energetica controllata dal Tesoro e quelle russe Grasso promulga spron su tutte
Oggi le alternative come l'Algeria non sono sufficienti
Anche sul libero un approfondimento sull'energia citiamo le due interviste
Politiche di politica italiana che abbiamo trovato quella assoluta
Antonio Tajani e serve una mediazione ONU l'Europa si dimostri solidale crei un fondo per la crisi diamo spazio alla diplomazia la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità va estesa almeno per un altro anno fino al due mila ventiquattro
Non mi sembra di che si trovi qui una posizione netta sul tema delle armi e meno che mai della no-fly zone imboccata da zero dance che mi sembra che anche Renzi non venga nell'intervista su su Repubblica
Non venga
Se interpellato sul tema ecco qua Repubblica pagina
Diciassette giuste le armi agli ucraini ma ora c'è bisogno di più politica
I pacifisti capisco il no della CISL accresce l'ipotesi di una Merkel mediatrice
Putin non è impazzito vuole spostare a destra il baricentro della democrazia del mondo serve un nuovo Progetto difesa comune Energia
Identità culturale dice Renzi a Emmanuele Lauria che lo intervista ribadisce le critiche
Renzi ha lampi e
Est dice ho molto apprezzato i toni netti del PD l'apprezzamento di Renzi al Pd ma non è non è una novità assoluta fa parte di di questo questa nuova fase politica il governo non abbiamo più tempo per vedere ma ambasce del Governo
Sul tema del catasto e non solo se volete avere una sintesi di tutte le difficoltà sul fronte interno affrontate dal governo Draghi trovate Barbara Fiammeri sul Sole ventiquattro Ore a pagina undici
Forza Italia avanti sul pm RR ma sul resto basta diktat c'è anche la posizione di Salvini che confermata
Di critica alla linea del governo sul Capasso noi però vogliamo andare
A chiudere con tre citazioni la prima Sabino Cassese domenicale Il Sole ventiquattro Ore non abbiamo ha parlato ne abbiamo trovato articoli che ci consentissero di farlo dei referendum sulla giustizia che saranno in votazione a breve possiamo citare il libro di Cassese il governo dei giudici
L'ordine giudiziario acquisito un ruolo diverso da quello indicato
Nella carta espandendo il proprio potere la crisi all'interno del CSM le contaminazioni con la politica in questo libro di Cassese recensito da Gianluigi Gatta quei giudici distanti
Dalla Costituzione poi il tema di
Guerra abbiamo trovato riflessioni interessanti sul corriere della sera la lettura pagina quarantadue l'intervista lo scrittore Hanif Kureishi
Esiste un tratto comune alla cultura europea si l'idea dell'illuminismo la critica dell'autorità della Chiesa dello Stato quella tradizione importante deve essere sostenuta
E poi dove collochiamo in questo momento la Russia dobbiamo fare una distinzione tra Putin e i giovani russi che lo odiano odiano vivere in un regime fascista autoritario l'unica cosa che posso fare sollevarsi rimuovere Putin
è il momento per una rivoluzione dal basso in Russia
Anche se molto pericoloso
Infine Roberto Gervaso su una memoria di Marco Pannella abbiamo iniziato con Pannella chiudiamo così mille novecentonovantatré colazione all'angoletto piazza Navona tavolo accanto Pannella con una stecca di Gaulois Ski a Pannella
Incrociato un rompi ballo Marte da un marpione si parla tanto di Louie Louie parla parla fa parlare
Disse l'attaccano tutti l'UE attacca tutti porgendo ma fino a un certo punto l'altra guadagna la guancia i maligni insinuano che i suoi scioperi della fame non siano scioperi ma plateali Geremia e di diete non di Giuni Marco si difende chiamando a testimoni medici e bilance Andreotti mi dice che il leader storico del radicalismo pacifista nostrano digiuna tra un cappuccino e l'altro no
Digiuna davvero basta vederlo dopo dieci giorni di inedia Pannella è un frastornata e mistiche narcisismo protagonismo vittimismo ma certe battaglie per i diritti civili le ha combattute davvero e con passione alcune divorzio con un tumultuoso Successo nessuno predica più di Luís è meglio di lui e con più violenza alla non violenza
Con questo diciamo ossimoro contraddizione ovviamente nell'analisi di Roberto Ceroli Gervaso dal suo Diario mille novecentonovantatré chiudiamo qui la puntata di oggi
Di stampa e regime buon ascolto con i programmi di radio radicale
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