Alta sostenibilità - I goal per lo sviluppo sostenibile nel nuovo disordine mondiale

Radio radicale appuntamento con un'alta sostenibilità qui sulla nostra emittente insieme all'acquisto e l'alleanza italiana dello sviluppo sostenibile questa puntata sarà dedicata alla transizione ecologica energetica ovviamente gettando uno sguardo all'attualità alle contingenze bene nel conflitto
In Ucraina e e alla posizione europea come me è come sempre c'erano già e Rocco collegato giornalista per parte anzi mi sembra già un buon giorno Valerio Bongiorno tutte attrici ascolto soprattutto noi abbiamo tre graditissimi ospiti grazie Donato Speroni gioca in casa responsabile del sito cultura network per Pera sviste buongiorno
Buongiorno attuali Federico coordinatore del gruppo di lavoro assunse fino al numero sette di aria pulita è accessibile con numero tredici lotta al cambiamento climatico Bondi o dopo tutti e Bongiorno ben trovata anche questo spazio Simona benedettini economista dell'Energia bentrovati buongiorno
Buongiorno Simona
Sì come diceva Valeria in un in un contesto in cui naturalmente la guerra in Ucraina
E ciò che cannibalizza tutta l'informazione non si fa che parlare di quello e ci mancherebbe altro visto quello che sta succedendo anche in un contesto così non possiamo trascurare le altre cose le altre fonti di notizie che ci riguardano e che riguardano anche comunque la tenuta complessiva
Del nostro ambiente mi mi sta riferendo in particolare all'uscita dei dati una decina di giorni fa dell'Ipcc il pannello intergovernativo
Sui cambiamenti climatici quello che è uscito ora un rapporto assolutamente allarmante si può dire anche anche peggio di quelli che abbiamo avuto fino adesso per quanto riguarda le le prospettive sul clima di questo mondo e allora ci si chiede e giusto parlare in un momento così io credo assolutamente dissi perché il cambiamento climatico è una matrice dei rischi sta dietro a tutto il resto
Che può succedere aggravando se possibile le minacce già gravissime come in questo caso di di una guerra in corso
E quindi capire con i nostri ospiti cominciando da Toni Federico
Che cosa è possibile dille che cosa devono soprattutto i governi ammettere mettere in campo io mi stavo chiedendo preparando questa trasmissione
Quale resilienza anche in queste ore anche in questo caso avremo come sapremo adattarci a tutti questi cambiamenti in corso e se sapremo soprattutto resistere alle nuove sfide che ci porranno la geopolitica i cambiamenti climatici tutto il resto e quello che mi sto chiedendo ma riusciremo ed è una domanda che vorrei si riproponesse
In questa discussione ma riusciremo noi che non riusciamo ammette recita
Cordon su come affrontare una minaccia come quella di Putin noi non riusciamo a trovare una quadra
Sul modo per rispondere riusciremo a a trovare un piano comune per fare fronte
A queste minacce e blog me lo chiedo anche adesso che nonostante gli sforzi che si stanno facendo per la transizione ecologica per la transizione energetica
Ci troviamo in un Cul de sac in cui con la chiusura dei rubinetti del gas prevista
Possibile ancora non la l'non fatta da parte della Russia siamo costretti a riaccendere le centrali di carbone a fare anche un passo indietro
Entro ho messo sul tavolo tutte le cose che vorrei venissero bene o male affrontata nel corso di questa mezz'ora e vorrei cominciare proprio da Toni generico che coordinatore del gruppo di lavoro sul gol sette energie pulite e accessibile
Per capire che cosa ci dice questo rapporto ultimo dell'Ipcc e soprattutto come lo si possa inquadrare in quello che sta succedendo in queste settimane
Grazie grazie Ruggero io però in questa chiave di lettura
Diciamo siamo accusati noi al mondo ambientalista di di sarebbe i catastrofisti eccetera ma io direi che sostanzialmente invece dobbiamo prendere una chiave diversa cioè a dire valutiamo queste crisi che stanno arrivando una dietro l'altra con il maggior con le sue caratteristiche in una chiave in cui valutiamo le possibilità che abbiamo di farvi fronte
Allora sostanzialmente noi colloco Covili abbiamo i vaccini con al con l'aggressione di Putin
Ho speriamo confidiamo nel buon senso di tutti gli altri del tavolo della pace cioè non sarà Brad e non sarà soprattutto per per il per i poveri i nostri amici di ucraini sarà durissima
Ma noi ancora abbiamo in mente che uno strumento per venirne fuori ce l'abbiamo
Il crisi climatica che cos'ha di diverso la sua evoluzione temporale sostanzialmente queste e altre Case arrivano improvvisamente violente diciamo senza lasciare nessuno spazio a tanti discorsi o allo scetticismo a gente che dice ma no non è vero
La crisi climatica ancora bontà da da opportunismi e scetticismo e di vario tipo la vediamo anche nelle risposte che vengono abbozzate
Malamente a volte scioccamente per fare fronte a alla cosiddetta chiusura del gas russo che non dovrebbe essere
Opera della Russia dovrebbe essere operano vostra cioè a dire siamo noi che dovremmo perché il ogni ogni giorno gli diamo montagne di dollari ieri Euro
Con cui lui non è che fra l'altro per comprare armi eccetera quindi dovremmo essere noi la mia Fondazione propone perlomeno
The siamo noi chiudere con quei nubile pare che su questo ci sia ci sia una volontà europea Dini pian piano ridurre ridurre beh modo quel modo sensibile proprio per evitare anche di foraggiare la guerra sostanzialmente come forzoso arriverà
Anche a questo punto ora la crisi climatica rappresentata dai periodici rapporti della NBC simili cui questo è il sesto ed è il come in ognuna delle delle delle circostanza in cui escono i rapporti di assessment articolato su su quattro rapporti in cui questo è soltanto il secondo
è quello che riguarda i problemi degli impatti problemi dall'adattamento
Ora non ha non è una o uno occasione questa in cui si possano fare Bobby granché di dettaglio però diciamo che sostanzialmente il il passo diciamo lento del del l'avanzamento della crisi climatica
Corrisponde al fatto che i nostri rapporti scientifici questi rapporti curati da dal panel internazionale delle Nazioni Unite
Sembrano andare con un basso altrettanto lento la realtà è è purtroppo ben diversa perché
Siamo a questo tipo di snodo cruciale elettrici nel rapporto dice che il prossimo rapporto del che uscirà intorno al due mila trenta
Se non saranno state fatte le cose che prevedono i vari obiettivi di contenimento adattamento e mitigazione sarà troppo tardi
Quindi vedete che noi abbiamo da questo rapporto sostanzialmente questo messaggio e l'ultimo è l'ultimo a cui possiamo ancora pensare di poter fare le cose
E che sono necessari per fermarlo questo questo per la prima volta questo rapporto quindi come ho detto è il secondo volume di un discorso molto complesso
Perfino troppo se voi pensate questo rapporto è di tre mila cinquecentocinquanta pagine illeggibile
Va bene per gli e Sperti e anche per i superesperti ma
Diciamo quello che conta di più per per l'opinione del tutto a cui ci rivolgiamo a voi sono le cose come queste che stiamo dicendo che allora e allora mi chiedo Donisi come dicevi
Questa è l'ultima possibilità l'ultima chiamata perché se queste cose non l'avremmo fatta entro il due mila e trenta è tardi
è tardi per tutto mi chiedo che cosa fare adesso che cosa farà adesso senza lasciarci distrarre da null'altro di ciò che vi gravissimo accade e io vorrei passare la parola anche Simona Benedettini per capire al momento i di fronte alle minacce concretissimi che ci sono
Che cosa si debba fare avere sono mesi prima come si fa ad affrancarsi da una situazione che è stata negli ultimi dieci anni Quindici anni divorati pendenza che passa da oltre il quaranta per cento per quanto riguarda il gas credo per quanto riguarda l'Italia
Il dieci per cento mi pare fossero queste le cifre di cui si parlava d'altro
Diversi approfondimenti anche qui su radio radicale e anche su altri media insomma questo ci fa capire anche quanto stiamo pagando oggi delle scelte evidentemente sbagliate adesso si tende di porre riparo con minacciando appunto maggiori forniture dell'Algeria edito insomma
Allora dunque su questo importante distinguere poi l'orizzonte temporale dal punto di vista del breve periodo è inevitabile che hanno sì di una situazione emergenziale sia necessità poi mi rispose il trenta l'emergenza è Ali da qui quindi poi la famosa apertura delle centrali a carbone paventata da Draghi
Lungamente anche su questi sono si tratta di una di una soluzione che non ha assolutamente vuole invertire la rotta anche quella segnata dall'Europa verso punto ora decarbonizzazione del settore energetico e quindi qui ci spostiamo su un orizzonte di lungo per i voto tant'è vero che la sesta Commissione a insistito in un lì della in unico economica sono in uscita in questi giorni sui prezzi insistito direi la soluzione l'unica vera soluzione poi a kosovaro prese continuare appunto ad investire in tecnologie unite perché solo queste poi nella lungo periodo produrranno abbassamento dei prezzi che quindi dell'energia elette in RAI quindi solo questo diciamo ridurrà la dipendenza da altri paesi ora vedendo nello specifico al caso italiano che cosa si può fare come dicevi tu appunto noi abbiamo un consumo di circa settantasei miliardi di metri cubi l'anno un di cui circa ventisei se non vado errata provengono dalla Russia alcuni noi dipendiamo fortemente dalla Russia
Che cosa si può fare e che cosa si sta facendo chic intanto come dichiarato lo stesso uscì Morani metteremo sostanzialmente mano la produzione nazionale attingendo ai giacimenti già avviati cosa che dovrebbe portare una produzione aggiuntiva di circa due virgola due miliardi di metri cubi che comunque l'attuale fanno circa cinque miliardi che non è diciamo tantissimo ma neanche poco cosa e poi siamo abbiamo già avviato anche attraverso l'Europa un dialogo con i principali Paesi esportatori di Allen cilindri riscattare gli Stati Uniti per appunto cercare poi di ieri
Cioè ridurre la dipendenza dalla Russia ricorrendo quindi alle leggi prodotto
E appunto che riguarda questi paesi ricordiamo anche che noi riportiamo solo dalla Russia ma anche dall'Algeria e delle libiamo era diciamo la situazione di Garrone probabilmente forse delle migliori per cambiare no incrementare diciamo le importazioni veri però sicuramente sull'Algeria possiamo e a fare qualcosa ecco queste sono però tutte risorse che avranno una loro efficacia nel medio e lungo periodo nel breve periodo gioco forza bisogna necessariamente attingerà soluzioni emergenziali sia di natura perché oggi la come riaccendere sempre gas sia un tono nell'intervenire cosa che il governo ovviamente farà con conti appunto sulle sulle bollette perché insomma io penso non ricordare stamattina il gas è stato contesta contrattato oltre trecento euro quindi per cui sarà veramente è una situazione che viene drammatica e ne è un eufemismo
E allora come fare perché tutto questo non blocchi il percorso verso quel due mila e trenta al quale dovremo presentarci pronti Donato Donato Speroni Maiolo tradirlo considerazioni una sull'adattamento e una sugli occhi
Provvisoriamente energetici
Allora
Che cosa c'è di nuovo in questo rapporto di tre mila cinquecentocinquanta pagine come dice il tedesco
Secondo me ci sono due cose innanzitutto d'allarme che già con un aumento in corso di un grado virgola tre in grado qui va da quattro quello che una parte rilevante dell'umanità sta subendo degli affetti
Quindi non parliamo dell'impatto del cambiamento climatico come di una cosa futura ma con un gol una cosa già in essere addirittura si parla in prospettiva io oltre tre miliardi di persone che ne potrebbero essere col la seconda cosa è che mentre fino adesso parlavamo del ritardo nella mitigazione e cioè negli interventi per ridurre il cambiamento il l'aumento della temperatura
C'è in gravissimo ritardo anche nelle politiche di era per far fronte all'impatto e questo riguarda molto anche ritardi l'ultimo piano che noi abbiamo in Italia e non si hanno fatto in Borsa dal ministero dell'Ambiente nel due mila e diciotto
Dopodiché non si è mai discusso di un piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici abbiamo soltanto un una ricerca fa dal ministero della infrastruttura infrastrutture e del mobilità sostenibili Federico Giovanni che la commissionato a un gruppo di lavoro questi logora Carlo Carraro
Che arriva alla conclusione che solo sulle infrastrutture l'impatto chili i lavori necessari diciamo per evitare l'impatto climatico
Richiedono due miliardi all'anno distesa fino al due mila e trenta i cinque miliardi all'anno fino al due mila cinquanta e questo riguarda solo le infrastrutture non tutto l'insieme dell'economia italiana e quindi abbiamo da praticamente bisogno di adeguare i nostri piani a questa situazione guerra o non guerra per quanto riguarda invece gli approvvigionamenti all'Italia mi ha molto colpito l'intervista dell'amministratore delegato dell'ENEL Starace che citava un documento direttrice futura azione dell'associazione della Confindustria
Nella quale si dice che è possibile entro tre anni attivare sessanta giga latte di energie rinnovabili
Cioè quasi diciamo il fabbisogno che prevedevamo di per aver attivare che entro il due mila e trenta perché non l'abbiamo fatto fino adesso soprattutto per difficoltà di carattere burocratico
Le stesse difficoltà che ci impediscono per esempio di di mettere in atto di rigassificatori potremmo avere bisogno per dirle per universitari no secco rilevamenti di gas attraverso delle navi straniere
Quindi c'è anche qui una grossa possibilità di attivare delle cose ma vorrei sapere anche il parere su questo di Toni ma penso che effettivamente è possibile cambiare la precedente e possibilmente cambiarla previa
Valeria
Ecco volevo ricominciare il giro con Toni Federico e tornare per un attimo alla quadro al quadro complessivo cioè diceva giustamente Ruggiero ma insomma ce lo dicevamo ce lo diciamo immagino tutti che su questa strada della transizione ecologica ovviamente della diversificazione delle fonti di energia
Da due anni a questa parte successe di tutto prima pandemia adesso diciamo siamo sull'orlo della terza guarda guerra mondiale manca sono solo le cavallette stiamo siamo apposto piantine fiorite da no cioè sembra veramente di essersi svegliati non giudica il film brutti mongola
Ecco ecco quanto questo contesto che da una parte suggerirebbe di accelerare invece no su questo percorso anche perché ormai francamente la politica energetica è coincide purtroppo esattamente con la politica estera europea mai appunto anche se non vi siano stati convinti che la politica estera europea non ci fossero d'Europa tutto sommato potesse farne farne a meno quanto invece questi questi aspetti dovranno essere accelerati e anche in modo abbastanza importante non rallentati
Dagli contingenze perché normalmente quando si deve fare si devono fare i santini paradigma si sia sempre dire va be'però adesso bisogna fare i conti piano bisogna bisogna pensare bene a quello che sono in conseguenza dell'INPA stili transizioni e comunque non sono costi zero sa sappiamo come e poi soprattutto non sempre sono alla portata di tutte di tutte le tasche paradossalmente l'attualità attori Federico aiuterà come dire a gettare il cuore oltre l'ostacolo sarà secondo secondo lei un un freno perché diciamo in questo momento potrebbe essere vera sia l'una nell'altra ipotesi resti per quale vorrebbe di più
Da questa è una domanda molto importante la la mia convinzione suffragata dai fatti è che siamo in un quadro dove dove
Si stanno mettendo in campo dei veri e propri revanscismo e guidati da Soggetti come come l'ente nazionale idrocarburi che ci sta spingendo verso la ripresa di attività di acquisizione di petrolio
Apre il gas dove non c'è insomma sostanzialmente bisogna mettere le carte in tavola con molta chiarezza lo stesso Governo non appare
Non appare del tutto del tutto lineare su questo tipo di comportamenti e sottolineo quanto ha detto Donato Speroni aggiungendo al suo quella questione di elettricità fu Durazzo ballate che si tratta di un consesso di industriali non di un'associazione ambientalista più o meno volontaria o velleitaria come ce ne sono tante questi signori hanno dichiarato di avere ottantacinque miliardi pronti
Sul tavolo per fare questo lavoro in tre anni tre anni dei quali uno destinato ad avere le autorizzazioni mi sembra incredibile oggi per avere un'autorizzazione ad un impianto
Innovativo ci vogliono sette anni nel nostro Paese quindi si tratta di un atto rivoluzionario cioè nel consentire questo termine sostenuto dall'industria privata ma che altro volete signori del governo che cos'altro vuole
Diciamo questo fatto noi con quel lavoro li leggerò naturalmente di di qualche anno perché anche anche accelerando al massimo da un paio d'anni ci vorranno eccetera abbiamo fatto fuori il gas russo
E e la e andiamo avanti economico con una situazione di forniture differenziata che consentirebbero diciamo a questo Paese è trovare un equilibrio
Non sottovalutate poi l'unione dell'energia europea citata giustamente da Valeria poco fa che è un'iniziativa che a un po'languido diciamo tra le carte le dichiarazioni vuole voluta ma non ha mai
Considerato che comporta stoccaggi unificati programmazione unicamente integrato perché le le le fonti rinnovabili con tutte le critiche vengono avanzate diciamo in maniera strumentale ogni momento hanno delle soluzioni per la loro intermittenza sono legate allo stoccaggio l'integrazione delle reti
Per cui abbiamo il vento del mare del Nord del sole in Italia però per questo bisogna collegarle queste benedette reti
E anche perché sulla questione dell'adattamento di cui la trasmissione di oggi Illy proprio il raccordo delle piste i segni del
Secondo gruppo di lavoro mette in luce una cosa molto chiara I e l'adattamento ha dei limiti
Cioè a dire ha dei limiti che loro distinguono insorse Renard cioè sono sotto quando io lo costruisco una diga pensiamo a al MOSE di Venezia o a quei poveri disgraziati che stanno in mezzo al pacifico
Ma per il Centro-Nord quando incide quando l'adattamento comporta cambiamenti socio economici e comportamentali cioè a dire dobbiamo cambiare il modo con cui ci rapportiamo questo fenomeno
Con degli atteggiamenti che non sono più disponibile di dis dispendiosi e consumistici o comunque spensierati ma programmati Emirati e soprattutto consapevoli consapevole la quindi noi abbiamo una strada da seguire l'adattamento ci porta fino a un certo punto il rapporto tratta molto bene questa questione dei limiti del lamento
Per cui lautamente doveva mitigazione sono fortemente tra di loro interconnesse
Il terzo rapporto sarà destinato alla mitigazione è diciamo che in questo modo noi capiamo e l'uno funzionerà se l'altro funzionerà
Tenete conto che in fatto di mitigazione andiamo malissimo perché
Noi dovremmo essere in discesa rapida verso il due mila trenta e abbiamo una previsione a quest'anno di aumento globale del quattordici per cento delle missioni da questione della guerra non deve essere usata in chiave strumentale ma quando parliamo di resilienza trasforma attiva è una sfida per l'umanità questa qua cerchiamo di uscirne fuori
Così coperto noi facendo dei passi in avanti in sede assicurazione le cose che diceva se mi consentite
E la ragione principale credo per cui e così difficile avere delle autorizzazioni permettere degli impianti di rinnovabili in Italia la tutela del paesaggio
Il fatto che adesso in Costituzione è stato il introdotto anche la tutela del del dell'ambiente consente di contemperare queste due esigenze
Mentre prima il discorso del paesaggio possiamo bloccare qualsiasi nel normativa che in qualche modo chiaro che non nessuno vuole mettere il le le pale eoliche sulle colline senesi
Però adesso c'è una situazione anche dal punto di vista costituzionale che riversa e che può consentire di sbloccarli questo il caso io per passare a Simona benedettini volevo riprendere una cosa che
Donato a Donato Speroni ha richiamato prima cioè ENEL perché dice potremmo arrivare sessanta dichiarati in tre anni però noi noi del
Questa non c'entra l'ENEL questa in cui cioè un gruppo di imprenditori privati che si raduna sotto la denominazione d'elettricità futura ciò tutti privati contro di loro lei nella una golden share Bonacina citato in un'intervista e più accettata ma non è questo il punto io volevo è ora
Volevo riprendere questa considerazione per fare una domanda a Simona benedettini allora noi abbiamo visto il presidente Draghi che parlando alle Camere
Anzi si è molto rammaricato del fatto che nonostante i segnali fossero chiari noi in questi sei anni dalla Crimea in poi anziché allontanarci dalla Russia ci siamo consegnati mani e piedi
Al nella nei rapporti con la Russia proprio sulla base di questo noi ci riusciamo ad andare nel verso giusto in un momento come questo in cui questo governo e a fine corsa e quindi ci saranno altre problematiche sulle scelte che farà e in cui come diceva Donato Speroni ci sono dei vincoli ancora piuttosto pressanti su le pratiche da ottenere per passare alle alle rinnovabili quindi è possibile Simona benedettini con tutte queste premesse
Velocizzare interrompere poteva andare in tempi più brevi alle alle rinnovabili
Sì dunque allora la la proposta di elettricità futura appunto una proposta di un'associazione industriale che accoglienze operatori tra cui viene molti altri ne è una proposta che sicuramente va nella direzione auspicata dalla commissione però il punto centrale e per rendere effettivi quei sessanta
Giravate necessario accelerare il processo autorizzativo
Degli impianti di generazione elettrica rinnovabile in questa direzione decreto legislativo di recepimento della direttiva sulle rinnovabili è stato poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale alla fine dell'anno scorso prevede una sei e di misure volte a ad accelerare l'iter autorizzativo tra cui la creazione di uno sportello unico gestito dal gestore di servizi energetici è chiaro che in questo che quello autorizzativo punto necessario
Ma non sufficiente questo perché perché voglio ricordare che si vero che aumentare la capacità di generazione elettrica rinnovabile può aiutare a ridurre i prezzi ma sino a un certo punto nel senso che se le regole di funzionamento del mercato letti comunitaria un'Europa continuano a essere le stesse e quindi sono regole per le quali poi è sostanzialmente la produzione elettrica da casa fissare il prezzo dell'energia elettrica anche delle rinnovabili è chiaro che questo beneficio viene ad essere è limitato
La direzione quella però sì da parte necessario dal punto di vista amministrativo accelerare l'iter autorizzativo dall'altro però è anche necessaria una campagna di sensibilizzazione quali delle comunità locali perché è chiaro che si diventa poi un'ora tutto
Ci ritroviamo nella situazione attuale dove abbiamo prezzi del gas stellari lo so perché abbiano o impedito di fatto no anche di investire sul nostro territorio per la produzione di gas naturale quindi è o diciamo c'è un aspetto più ardenti a fare una l'aspetto amministrativo aspetto mi so Service sensibilizzazione quindi e di sono assessore una
è buttare giù c'è un tema all'ultimo che ovviamente mi chiedete perché venuta meno ormai però ho veramente è anche morto mio giudice battuto ultimamente è molto dedicato anche perché oggi diciamo su quel fronte sì sì italiana guida mi minaccia atomica
Lusso
E però è evidente che in questo tentativo di transizione e in questo anche il tentativo drastico di di svincolarsi dalla dalla Russia a livello energetico cioè chi indubbiamente farà meno fatica
Perché perché ha Gianni centrali nucleari di sul proprio territorio questo ovviamente non è valido e non sarebbe proponibile per l'Italia per al di là degli questioni e gli orologi che ma tempistiche perché sarebbero a mio parere un'assurdità
Però diciamo esiste questo tema di un'Europa a livello energetico caramente anche Lia più a più velocità e anche conflitto russo che era intanto a a Simona Benedettini e abbiamo visto nelle scorse ore ed è una delle prime
E le cose che ci ricordiamo ai più anche non solo per il rischio di di una seconda Chernobyl ma anche perché sappiamo quanto sia gelo strategicamente importante c'è stato l'attacco Lapresa centralizzato rischia ecco io volevo documento su questo tema inevitabilmente rientra nel quadro generale che è sempre molto molto complessa
No essi sai voglio dire la centrale nucleare perfetto veramente dell'episodio di Chernobyl alla nella nell'immaginario collettivo Sempre nove con edili spaventoso di terrificante e quindi anche una valenza simbolica soprattutto in uno scenario come quello che siamo punto attraversando se appunto la tua domanda sostanzialmente che ruolo poi polvere no alla generazione elettricità da nucleare anche in virtù di questi rapporti di forza
Invito ecco non vedo qui societario per l'Italia insomma nel senso che anni subisce sempre molto quando si parla di ritorno nucleari
Area perché evidentemente si ignora poi tenda dice porta cioè sì immagine invece noi ci si possa provvigionale
Anche più dai paesi ovviamente è vero anche in Europa in modo più importante da fonti da da altre fonti di questo tipo invece
Lei già lo facciamo organizzato al museo ritarda la Francia questa elettricità che importiamo trapela dalla Francia un'ottantina dal nucleare quindi però ecco diciamo il il conto è puntare da un Paese che ha già queste centrali e questo va bene fa parte viene naturale insomma no dinamiche di mercato in quanto il pensare che noi possiamo darci al nucleare o no la domanda è più più preciso
è quanto che in paesi come la Francia che lo hanno già con riusciranno in qualche modo a sopperire frattempo augura omento immagino anche se agonisticamente avverte
Minorenne Marco ti dico poco pesante per il fatto di quello che dice ma cioè anche in Francia dove tu hai chiede la generazione elettrica prevalentemente da nucleare quindi per quarti i prezzi comunque dell'elettricità sono schizzati alle stelle le e le regole diffusamente del mercato sono sempre le stesse sono qua le centrali a gas fissare il prezzo per tutte le tecnologie
E quindi per il chilowattora cultura quindi ora avendo diciamo nucleare la Francia non è chiede molta meno dal dal caroprezzi elettricità con il parlano proprio di rivedere le regole vie funzionamento del mercato ma anche anche perché vedremo probabilmente nei prossimi anni in un
Anche una diversa componentistica è una diversa un diverso utilizzo delle energie anche nelle case degli italiani nel senso Valerio o il suo opposto che avevano
Riguardo alle centrali nucleari hanno tanti pregi ma hanno un difetto possono lavorare solo a pieno regime non possono essere né accesso spente devono camminare sempre questa è la ragione per cui la Francia ci rende G. elettrica di notte quando non sa cosa farsene
E cioè la vende a prezzi a prezzi bassissimi perché non può fermare le sue centrali
E non lo fa soltanto con noi ma lì titola riflettere ad un'altra
Un altro paradigma cioè noi sosteniamo la la produzione energetica diffusa raccogliere Energia dalle proprie case dei propri testi eccetera eccetera
Il la centrale nucleare è un modello che consente oggi di trasferire il dramma della minaccia nucleare militare sul fatto nonché si sganciano bombe atomiche Hamas che come salta tutto in Ucraina
Qualche pazzoide possa sparare un missile su una centrale nucleare
Centrale nucleare addirittura fatta da quattro sei reattori è un un posto terribile durante una durante una operazione bellica in mano degli irresponsabili
Non solo ma poi oltre tutto non ci vuole niente a fermarla perché diciamo una volta lanciato un missile al di là di nei drammi che ne conseguiranno comunque un Paese rimane al buio
Cioè voglio dire è un modello completamente superato
Nato per ragioni militari per dare il plutonio le bombe atomiche ora diventa esso stesso una delle ragioni dei rischi nucleari di conflitti che si sono aperti presidente abbiamo quindi non è talmente diciamo è se esiste nella scienza io lo sono dell'Enea ho lavorato quarant'anni
Sulle sui reattori nucleari se esiste una causa persa a parte la mia nella mia vicenda personale
è proprio quella non è una non è una buona fonte è una fonte costosi sia una fonte pericolosa e oggi diventa le nei non solo nell'immaginario collettivo ma anche nella mente di qualche idiota
Che ha il le dita sul grilletto una possibilità di fare una guerra nucleare per sostituzione
Del venne bombe coi degli con le centrali elettriche sano non è solo questo mi pare indubbio un'ultima battuta Donato Speroni dovremo dobbiamo andare a chiudere veramente un minuto
No Man's Bones poco da aggiungere a quello che ha detto Tony Federico
Forse bisogna stare dentro nella ricerca sul nucleare perché magari nella seconda metà del secolo la l'energia da fusione cioè quelle quella diciamo quindi gli stessi meccanismi che ci sono nel sole potrebbe darci oggi a buon mercato però veramente per adesso parlare di nucleare non serve
No assolutamente assolutamente ma insomma e per capire anche quali saranno le alternative nel brevissimo periodo visto che immagino che sul gas
Succederanno cose che probabilmente aumenterà anche il prezzo dell'energia ha negato energia elettrica sia perché le persone imparano altre scelte probabilmente sia sulla mobilità ma anche nella propria casa sia perché evidentemente la situazione è quella che purtroppo conosciamo l'utero andiamo a chiudere ci lasciamo così
Quante altre cose ci sarebbero da dire grazie grazie per essere stati con noi ai nostri ospiti che sono stati Simona benedettini economista delle leggi Cantoni Federico che coordinatore del gruppo Aso visto nessun borsette Donato Speroni sempre altruista responsabile del sito
Di futura network hanno condotto Valeria Manieri grazie Valeria Ruggero poche sottoscritto
Ha organizzato Francesca spinosi che ringraziamo alla prossima settimana con alta sostenibilità
Grazie ancora alla prossima tutti provvidenze tutti davvero