Conferenza stampa delle Acli per la presentazione di un documento di proposte a sostegno del popolo ucraino

Tutti voi per essere qui grazie giornalisti parlamentari che sono venuti questa conferenza stampa
Larghi come sapete sono in campo
Per dire solo no alla guerra in Ucraina e però sul campo concretamente oggi presentiamo un documento di proposte
Sulla base di dell'esperienza anche all'associazione in questi anni esperienza attraverso il suo sistema quindi patronato viziati
E tutti e tutto il sistema associativo
Darei la parola subito al nostro Presidente vengano Manfredonia verrà un'introduzione
E poi al vicepresidente Antonio Russo che di esporrà le proposte e Paolo Ricotti presidente del padronato altri
Che parlerà dell'esperienza concreta appunto delle antiche Mauro Montalbetti invece ma la più diciamo una versione su l'accoglienza delle ACLI nei territori soprattutto limitrofe
La parola Milano Manfredonia
Benissimo tanto buongiorno tutte tutti ringrazio i giornalisti presenti i parlamentari presenti quelli che arriveranno
Mettete mini di ringraziare onorevole Bruno Tabacci sottosegretario grazie d'essere qui noi come come associazione stiamo abbiam fatto pacchetto di proposte
Anche abbastanza semplici se vogliamo anche possono aiutare il legislatore per questa nostra volontà di venire proprio in casa del legislatore
A poter fare alcune proposte di senso che possono agevolare speriamo anche l'accoglienza dei profughi intanto tutti noi sappiamo quanto questa guerra sia
Profondamente
Stupida oltre che ingiusta come tutte le guerre quanto quanto stia facendo soffrire un popolo un popolo amico un po'quello che ha vissuto con lei sta vivendo con noi da tanti anni perché la un pezzo di cura di welfare del nostro del del nostro Stato le nostre famiglie è stato incarico no persone soprattutto donne Luca molte delle quali addirittura sono ritornate poi nella nel loro Paese beneficiando anche devi pensi delle pensioni e per questo non abbiamo amo l'unico patronato strutturato ad avere dei collaboratori con lavoratrici in Ucraina in particolare agli ottoni ma ne parliamo e parliamo dopo
Riteniamo che il tema dell'accoglienza che oggi si sta esprimendo con una grande solidarietà popolare anche che tantissime famiglie stanno
Organizzando stanno partendo debba avere però anche un'organizzazione no se come diceva don Tonino Bello anche la solidarietà un po'va va organizzata e va tutelata ma soprattutto deve essere una prima risposta a questa guerra la solidarietà
Il rispetto dei diritti delle dei profughi delle persone
Devono dimostrare quello che una
Una democrazia sociale come quella che che vuole essere l'Europa e porti d'Europa non solo devono essere aperti devono essere accoglienti devono essere anche devono favorire quella che può essere un'integrazione
Oggi noi non sappiamo quanto queste persone possono dovranno restare in Italia tutti seguiamo che ci possono stare il meno possibile perché vuol dire che è la guerra può finire ma sappiamo che stiamo anche personalistiche
Questo Paese in molte città il completamente distrutto quindi non sarà non sarà molto facile
Questi sono delle delle proposte che noi
Poi presenteremo con Antonio Russo ma prima volevo presentare appunto Paolo Ricotti che presidente del del patron attuati per raccontare anche la brevemente l'esperienza che noi abbiamo alle o poli
Grazie
Grazie mediano grazie a tutti i presenti
Due parole proprio per dire che cosa facciamo ecco noi lo ha detto bene e presidente di Api prima siamo l'unico patronato presente riapre sente sul territorio in in in Ucraina e in particolare o poli con ufficio con cinque persone che lavorano con noi
E ormai da più di di dieci anni
Presenti sul territorio serviamo di fatto tutta l'Ucraina io a gennaio fatto come una la pianificazione dell'anno collocato troppo permissivi gennaio purtroppo la pianificazione prevedeva alcune cose anche largamente le nostre seri arrivare a Kiev
Prevedeva un piano di ha ricerca di formazione e di inserimento di infermiere nel nostro Paese per l'Inter Ucraina quindi progetti di sviluppo che sono stati troncati
Da una guerra che appunto non possiamo definire davvero insensata
E e il cui non non si vede la la fine ecco noi perché oggi parliamo ma qui e perché oggi prendiamo parola
Su vari temi perché c'è un tema di accoglienza ma poi c'è un tema di diritti anche presenti effettivi noi abbiamo sei sei mila tratterà persone che oggi ricevono una pensione italiana densa in in Krajina di questi sei mila cinque Milano fa professione come hanno fatto le pratiche che sono in quel con il patronato ACLI
Abbiamo cento mila Ana anagrafiche
Nelle non entra nel nostro database tornato atti di di di cittadini ucraini cittadine
Ucraini fare fatemi dire a nel nel nostro nella foto con come palpato mutuati quindi incontriamo le persone di cui gli ucraini sia qui che nel in in in in Ucraina siamo un punto di riferimento e noi vogliamo prende la parola anche per loro
è un Paese l'ho detto bene Emilia Manfredonia prima Anpa ESA che ha forti legami con noi
Lo abbiamo visto in tutti questi anni sono le donne ucraine sono le nostre case curano nostri anziani fino ai nostri bambini nel periodo del colpita hanno dato prova di grande spirito di di di di di sacrificio
L'Ucraina un legame speciale
Storico
Secondi tre ma anche negli ultimi anni per esempio non non non dobbiamo dimenticare l'accoglienza ripetuta nelle famiglie di tanti bambini
I tanti bambini proprio la dal dal dall'Ucraina fatturato giornaliero a
Napoli uno dei nostri dirigenti gran Campanini ricordava che uno dei bambini ospiti nella provincia di Avellino de nostre famiglie oggi e il Ministro degli esteri Traina quindi con legame
Davvero molto molto speciale con un popolo che noi non vogliamo né ad abbassare indietro quindi non siamo qua oggi anche per la perché le persone che lavora in un se tutti i giorni anche le persone che lavorano per noi in Ucraina chiedono questo ce l'ha per la portabilità ma poi Antonio Russo specificamente ma comunque mi preme sostenere la portabilità delle pensioni
Tessere prepagate all'estro devastate anche i in Italia
Questo è fondamentale poi altre altre quelle questioni che vedremo
Parliamo l'Ucraina però lasciatemi dire trenta secondi che questo tema
Il tema un po'più ampio e sono presenti anche nel nella Repubblica di di Moldavia con un nostro ufficio a Chişinău
E insomma si fa fatica
Gli enti le istituzioni gli istituti italiani fanno faticare a riconoscere un'emergenza che limano agenzia c'è come centimetri sistemica per esempio che ogni anno i cittadini che rilancia una personale sono devono inviare non è possibile
Che arrivi anni anche in Moldova perché per esempio della Transnistria al alla alla al resto del mondo che non è possibile più passare quindi chiediamo anche che sia un ci sia un occhio di riguardo anche per i Paesi accanto in particolare per alcuni camion di minimo da dove siamo presenti
Anche con il nostro ufficio
Grazie Paolo che racconta dopo con la nostra esperienza allora nostro documento che si orienta sull'accoglienza
E regolare soggiorno la promozione diritti supporto processi integrazioni chiedo Antonio appunto di spiegare le linee essenziali di questo documento grazie
Grazie buongiorno a tutti a tutti grazie parto subito dal dire che noi crediamo che vi debba essere oltre a questa spinta straordinari solidarietà
Che c'è in Europa che c'è in Italia per chi scappa da questa guerra come abbiamo già definito ingiustificata
Debba esserci attorno a questo anche una modalità come dire che veda riconosciuti alcuni diritti di queste CDC questi cittadini ucraini ucraine che scappano verso l'Europa soprattutto in Italia naturalmente parliamo di questo stamattina
Che devono diventare esigibili dico subito che a volte alcuni di questi diritti di cui parliamo stamattina sono già stati maturati ma con l'attuale normativa purtroppo non sarebbe esigibili e quindi nelle otto proposte che brevemente vi sottoporremo riteniamo appunto si debba in questa fase non solo pensare alla prima accoglienza cosa alla quale stiamo pensando molto molto bene
Il presidente diceva già prima delle tante famiglie delle tante organizzazioni che stiamo accogliendo l'Italia fra questi ci sono naturalmente anche le ACLI ma relativamente alla seconda terza accoglienza e soprattutto relativamente alla parte che riguarda diritti immediatamente esigibili importanti noi abbiamo ritenuto di dover formulare questo otto proposte
Vi è un documento che noi abbiamo presentato più strutturato più ad ampio raggio che abbiamo presentato insieme al tavolo asilo immigrazione che abbiamo inviato proprio la settimana scorsa al Presidente del Consiglio dei ministri e al ministro degli interni al ministro del lavoro e delle politiche sociali del quale stamattina non parliamo che non comprende evidentemente una serie di cose che presenteremo in questo in questo documento devo anche dire per correttezza che siamo in attesa che venga emanato un DPCM di cui abbiamo visto sono alcune borse nel corso di queste settimane
Quindi aspettiamo nell'attesa che questo venga venga emanato Noè appunto abbiamo formulato otto proposte che riteniamo semplicemente di buonsenso
Che non modificano che Moscardi danno il quadro normativo che ma che invece in questa fase agevolerebbero molto i cittadini e le cittadine grazie il primo riguarda proprio il permesso di soggiorno
Che secondo noi come abbiamo scritto in questa sintesi che credo sia nelle vostre disponibilità già stamattina dovrebbe essere garantito proprio a coloro che sono usciti dall'Ucraina
Prima del ventiquattro di febbraio
La fattispecie è questa ci sono persone che erano in Italia o era l'Europa naturalmente in questa circostanza parliamo dell'Italia prima di quella data e se non si intervenisse
Naturalmente possibile che il DPCM sani questa cosa se non si intervenisse su questi potrebbero essere costretti a ritornare nel loro Paese cioè non è sanata la loro posizione quindi questa è la prima questione sempre nella per ciò che riguarda i permessi di soggiorno in essere
Dovremmo evitare appunto che questi che queste persone alla scadenza del permesso di soggiorno che avevano in Italia
Qui ci rivolgiamo soprattutto lavoratrici ha lavorato e al laboratorio avete sentito presenta il patronato di ne abbiamo in qualche modo e ne rappresentiamo molti che se non venisse sanata questa situazione potrebbero alla scadenza dello stesso
Magari queste sono persone che sono in attesa di occupazione sarebbero costrette ritornare nella loro terra evidentemente non in patria perché come sappiamo diciamo da quella terra si fugge c'è una terza questione molto semplice che sottoponiamo anche alla vostra attenzione soprattutto non solo a quella di giornalisti ma anche quella di parlamentari che quella di possibilmente evitare il congestionamento presso gli uffici dell'immigrazione delle questure sappiamo che il permesso
Di soggiorno
Deve essere necessariamente fermato in questura deve essere richiesto in in questura e deve essere firmato naturalmente in questura per cui sappiamo benissimo che la procedura è quella però noi riteniamo che come in alcuni altri casi per esempio gli enti di patronato che nel corso di questi hanno dato una mano molto molto importante penso a tutto ciò che si è mosso attorno al tema della regolarizzazione argomento che stamattina non trattiamo riteniamo non sia questa la sede per trattarlo
Molte delle persone che sono attese regolarizzazione sono ucraini sono grandi come sappiamo ma non è questo l'argomento che vogliamo affrontare in questo documento quindi riteniamo che per evitare che diciamo vi siano inutili lungaggini burocratiche
Ecco forse sarebbe opportuno organizzarsi in modo che anche gli uffici di patronato possano in qualche modo soprattutto nella fase istruttoria dare una mano ecco riteniamo che questa possa essere una buona indicazione ancora un quarto punto si faceva prima riferimento requisito della nonna residenzialità c'è una strana regola per la quale esse un lavoratore che alla va lavorato in Italia e ha maturato il diritto a pensione resta in Italia non può percepire quella pensione cioè deve ritornare nel suo Paese in un altro Paese europeo
Per percepire questa pensione capite che in una situazione come questa diciamo è assai incomprensibile
Cioè ci sono persone
Che sono titolari di pensione ucraini che sono titolari di pensione
E che secondo questa regola dovrebbero per continuare percepirla rimanere o nel loro Paese o in un altro paese che non sia l'Italia ecco noi riteniamo che c'è un gesto concreto di solidarietà che si fa diciamo in qualche modo che si sostanzia anche di un provvedimento che agevoli queste persone esporrebbero facilmente diventare i nuovi poveri nel senso che ce l'hanno un reddito pro il tema vero e riconoscerlo nel nostro Paese cioè se oggi sono qui allora potremmo stabilire per esempio si potrebbe stabilire che o presso le Poste io accendendo un conto corrente presso l'istituto bancario qualunque quella pensione sia pagata in Italia almeno per il periodo naturalmente dell'emergenza un quinto punto vado veloce mi scuso
Perché non c'è molto tempo e poi magari ci sarà anche il tempo per le domande per i giornalisti si dovrebbe favorire secondo noi la domanda di questione familiare facendo riferimento all'ex articolo trenta del Testo unico per l'immigrazione
Che in qualche modo garantisce la possibilità di presentarsi in questura cioè che questi cittadini ucraino si presenti nel presso una e che in questura
Naturalmente con i familiari gli a ricongiungere questa operazione sia fatta al momento che non come dire
Si sottoponga una procedura lunghissima anche questa diciamo potrebbe durare troppo tempo
C'è una questione che naturalmente rivolgiamo che che abbiamo scritto all'interno di questo documento ma che non riguarda solo cittadini ucraini sappiamo che si è riaperto il dibattito in Parlamento attorno alla riforma legge novantuno novantadue quella sulla cittadinanza
Forse in questa circostanza sarebbe opportuno diminuire naturalmente per tutte quelle persone che sono inattesa il diritto di cittadinanza il termine da dieci a cinque anni di permanenza in Italia sapete che oggi è vincolato
A dieci anni ecco questa potrebbe essere una buona occasione per accelerare su quella riforma una penultima questione riguarda la convenzione di sicurezza sociale tra Italia e Ucraina e proprio diciamo il ragionamento attorno a quella porta attività dei diritti previdenziali oggi il nostro Paese non ha una convenzione bilaterale si chiama tecnicamente tra con con l'Ucraina
E cioè chi lavora in Italia e al ritorno poi lucra non può utilizzare quei contributi se non ne ha ma curati almeno venti anni ecco scusatemi se la faccio vasto sintetizzando molto
Sarebbe opportuno che ha più al più presto lì dove vi fossero le condizioni per farlo si firmasse una convenzione per assicurare a chi oggi lavora in Italia ritornando nel proprio Paese di utilizzare anche la parte contributiva che probabilmente maturerà se non ha già maturato oggi stando nel nostro Paese e lavorando nel nostro Paese l'ultima questione riguarda la possibilità di una parte piattaforma nazionale unico un'anagrafe unica magra fidei profughi che ancora non c'è vediamo purtroppo operazioni assai scomposte non per colpa di nessuno e voglio chiarirlo scomposti cioè di persone che arrivano e che vengono assegnati a famiglie o associazioni se potessimo immaginare invece un approdo semplicissimo di un'anagrafe unica di questi cittadini che arrivano in Italia e che poi magari hanno un progetto migratorio diverso cioè si spostano in Europa in altre parti del mondo questo agevolerebbe molto loro e agevolerebbe molto anche quelli che vogliono ospitarli
Non so se sono stato nei tempi comunque il documento il documento nelle vostre mani grazie no grazie sono otto proposte importanti tanto voglio ringraziare l'onorevole gli appartata nelle che ci ha permesso di essere il presente
Nel frattempo chiamo Mauro Montalbetti
Lo la
E qui con Mauro vogliamo ove si analizzare un attimo il tema dell'accoglienza prima accoglienza seconda accoglienza
Sappiamo benissimo che
Ho visto qui l'onorevole Larry che appunto si sta impegnando perché ci sia un accordo diretto con le reti del terzo settore rispetto alla all'accoglienza e rapporto con la Protezione civile questo potrebbe agevolare molto anche la visibilità ecco del lavoro del terzo settore
Quindi lascio la parola a Mauro su questo punto non si può
Buongiorno mi chiamo Mauro Montalbetti sono presidenti dell'ONG delle ACLI IPSIA
Ovviamente non appena insomma cessata c'è stata una sigla condizioni ci siamo mossi
Seguendo un po'una logica che ovviamente in questo momento come si dice Fares avesse ci vorrà prima cosa mette rissa in sicurezza le persone
Pertanto
Ci siamo mossi ci stiamo muovendo su due livelli la prima insieme ad altri perché cerchiamo di non operare singolarmente come organizzazione
è stata quella di organizzare dei corridoi di evacuazione di espatrio da nelle zone al confine tra l'Ucraina e la Polonia
E insieme all'Associazione ne fuggì su quel campo che stiamo supportando anche economicamente con un breve donazioni
Sono già partiti dei pullman sono diretti a Milano le molte di queste persone hanno già
Contatti e quindi familiari o amici in cui possano trovare accoglienza e partiranno una serie di pullman e corsivi delle prossime settimane ovviamente
L'altro tema è che facciamo un'accoglienza dirette nella nostra struttura nata che abbiamo a Trento
Un albergo sociale che abbiamo destinato ad accogliere i ah Bergo aperto a tutti quindi a situazioni di fragilità
Cari italiani o stranieri a vario titolo a prescindere dal titolo giuridico va ovviamente in questa fase sono stati subito occupati da una serie di famiglie di ucraini che sono arrivate
Segnalo che ci sono situazioni in cui come vi potete immaginare in queste situazioni di guerra
Famiglie mettono sul pool Mani vari ragazzi per mettere in salvo
E quindi c'è un tema che ho visto già l'attenzione attenzionato
Anche dal governo delle istituzioni di come puoi curare e registrare e tutelare i minori accompagnati i minori non accompagnati che arriveranno sul territorio non ha ovviamente noi
E ogni volta che si dovesse trovare una situazione di questo genere sempre assegnamo subito
La prefettura ai servizi sociali chi che è di competenza
C'è poi il tema che sarà quello di un intervento sul posto ovviamente noi qui contiamo molto
Sul fatto di avere questa canale diretto sulle oculi
Che fa sia da parte del dell'ufficio presente dell'ufficio del patronato sì da parte di una nostra struttura locale di Brescia che a modo che abbiamo modo diciamo così non appena ci saranno le condizioni
Di fare arrivare
Beni alimentari e medicinali
Vedere inventari di lunga durata e medicinali scarseggiano molti medicinali sono tantissime le richieste
Che io ricevo da contatti diretti o indiretti da chi è in Ucraina in questo momento che ci chiedono medicinali quelli generici da gli antibiotici RAI
I Binacchi infiammatori più un aspro più per gli ospedali devo dire che c'è anche il problema di garze siringhe insomma la struttura tutto quello che riguarda gli elementi del problem primo soccorso
Questa è un po'la situazione
E in questo momento
Sia parlando con la la la l'operatrice la signora Irina che che colgo l'occasione di salutare l'altra sera che a un certo punto si è allontanata perché c'era il coprifuoco sia di altre
Situazioni di ragazzi che non nomino che stanno nella zona di cerco e che nonostante avessero la possibilità sono rimasti sul posto per aiutare a spostare
Persone che si trovano in queste zone che sono al confine con la Bielorussia e nelle vicinanze della centrale di Chernobyl in zone sicure hanno deciso di rimanere a rischio della loro vita e quindi io diciamo così con l'occasione anche per sempre salutare e per mostra un po'la nostra vicinanza non appena le condizioni ce lo permetteranno venerdì abbiamo una riunione con la reti delle altre leggi per cercare di fare un lavoro coordinato sul campo
Vedremo di capire come ci si possano essere le condizioni per poi fare un'assistenza diretta sul posto il prima possibile
E questo è tutto
Grazie grazie modo di sia ecco queste sono le nostre proposte queste nostre impegno come tutti Italia siamo impegnati non solo nella solidarietà nell'organizzare la solidarietà ma siamo anche emotivamente molto colpiti appunto dalla guerra che è alle porte
Dell'Europa e queste cose sono alcune proposte riteniamo concrete e che si possono realizzare si possa realizzare che perché il legislatore possa fare la sua parte mi anche io voglio ricordare gli Alinari tutti i nostri colleghi che sono in in Ucraina e in chi nostri figli ai colleghi che sono in in Moldova hanno molta paura di quei familiari li hanno mandati a vivere in Romania già perché loro hanno molta paura una paura che vivete
Sì c'era già anche in Ucraina negli ultimi mesi quando non non pensavamo la possibilità di una guerra loro erano già abbastanza spaventati e faceva lo ripeto questa resistenza civile no di farà andare avanti la vita di di di tutti i giorni
E che se ci sono delle delle domande se ci sono dei chiarimenti siamo qui a disposizione
E abbiamo visto il mio notevoli sono dovuti scappare
Una votazione ringrazia acclarato notevole uno Tabacci
Ci accompagna in questa Conferenza Stato grazie
Grazie