Rassegna di Geopolitica - La Russia cambia il mondo: presentazione ultimo numero della rivista Limes

Ben trovato all'ascolto di radio radicale Rassegna di geopolitica di lunedì ventuno marzo due mila ventidue oggi presentiamo l'ultimo numero della rivista italiana di geopolitica Limes intitolato tra Russia cambia il mondo
Sottotitolo perché Putin aggredito l'Ucraina lo Spazio Rosso diventerà un buco nero
La guerra ha ridisegnato la carta di e ora sia andiamo all'editoriale che apre l'ultimo numero della rivista Limes diretta da Lucio Caracciolo dal ventiquattro febbraio il mondo tre soccorrere a velocità folle verso dove non si sa così preferisce non sapere cartografate questo ancor su scala planetaria per offrire una visione d'insieme temerari viviamo in una guerra più dimensioni di cui è impossibile determinare gli esiti
Salvo che muteranno i paradigmi fondamentali del potere illusorio pretendere dire tassarli ora quando cade il tabù atomico la mente si chiude il solo discettare di bombardamenti nucleari quasi fossero chiacchiere da bar ed hanno io separabile paralizzare l'impensabile svolgere in convenzionare l'arma definitiva escludere giuramento abbrutimento col attivo che pagheremo comunque finisca il conflitto che in Ucraina per noi italiani che da tre generazioni abbiamo espulso la guerra dall'orizzonte
Il tram che specialmente violento non siamo preparati a questo eccesso di soli in conciliate che tutte si pretendono assolutamente vere se dati dalla fiorita retorica su l'Europa potenza civile abbiamo ho rimosso distare bordeggiando una giungla che avanza da Oriente del Meridione di non essere nazione neutrale nel sovrana bensì incardinata nella Leanza Atlantica guida americana perciò automaticamente coinvolta nello score non siamo ancora in prima linea mala piogge di micidiali sanzione contro sanzione distruzione di armi abbastanza vetuste ai nemici del nostro nemico nello schieramento di mezzi e soldati in prossimità del fronte stravolgono il corso Rizzo in tale del nostro tempo già alterato dal virus responsabilità primaria ma non unica di questa guerra della Russia Putin ha condannato il popolo russo a scontare per tempo determinabile le conseguenze del suo azzardo dormisse
Esso definito disperato non spetta hanno era liste immorale girare né condannare mai come in questo caso il nostro dovere professionale entrare nelle teste che nei cori di i contendenti per spiegarne lezioni appare impresa disperata sentiamo a trovare una logica nella tattica di Putin Progetto scientificamente studiato per anni o malattia mentale
Scacchi smog più dimensioni o sconsiderato bluff fugare avanti per bloccare un colpo di Stato oggi meno proprio ieri se qualcosa si ricorda questo ancor sono sul bordo del vulcano è che la la nazionalità del decisore che esiste solo nei manuali i paradigmi della storia umana non sono scienza esatta
Riavvolgiamo il film per vedere se c'è un filo in questa guerra prosegue l'editoriale di Nimes pesco prendiamo tanti maledettamente intrecciati proviamo a scioglierli partendo da chi questo per ma a oggi scatenato la Russia l'aggressione all'Ucraina serve a Mosca per confermarsi in prego questione di vita e di morte senza intero la Russia non ha ragion d'essere storia e geografia che autocoscienza le diete non di scadere a Stato nazionale trova però per lei definitivamente intontiti dagli americani
E quando il due ottobre mille cinquecentocinquantadue Ivan il Terribile con questo il khanato di Cazzani inglobò nei suoi domini quelle terre di tono islamico impronta mongola aliena al cristianesimo Orto posso che era dice slavo Maria Gabriella Rossi originario il destino molti etico dell'impero zarista poi della sua rimodulazione sovietica è assegnato la federazione russa mentre sanguinante moncone
Figlia degenere della sconfitta subita nel mille centonovantuno senza combattere via suicidio dell'URSS catastrofe aggravata nel due mila quattordici dalla fuga dell'Ucraina Terra Madre consustanziale alla Russia verso Occidente così penso a Putin il collo voi molti corsi per non passare alla storia come lo zar che perse definite e mentre l'impero il presidente russo ha scatenato la guerra che deve riportarlo controllare direttamente Hooper proconsoli l'Ucraina nata dall'otto per il bottino ideale da raggiungere non troppo gradualmente sarà simbolico e strategico sia culla della Russia il premio simbolico il controllo di Odessa dell'affaccio sul Mar Nero che la riconnessione della Crimea con Tommaso sono l'obiettivo strategico Espresso nel progetto di nuova Russia centrato su Odessa
Per chiudere agli atlanti Cillis modo Europa ora o mai più profittando della crisi americana che delle divisioni tra gli europei Putin vuole portare tutti i russi si ucraini per lui tali sono a casa loro nel mondo russo dagli interessati i confini riservato a chi parla pensa agisce rosso PACS rustica niente a che vedere con la ricostituzione dell'Unione Sovietica deviazione ebraico comunista dal mandato imperiale peccato capitale da redimere per riportare la Russia al Po sto e alla missione che le spetta nel mondo da grande potenza capace di guardare gli occhi e Stati Uniti e Cina Putin sa di giocarsi tutto pelle compresa resta da vedere in quanti compatrioti vorranno seguirlo e fino a quando noi senta risentiamo capirne le intenzioni la narrazione corrente iper semplificata dalla propaganda crescita più o meno così c'è un pazzo al Cremlino che ha deciso di riprendersi l'Ucraina costi quel che costi ci fermiamo tutto tornerà come prima o quasi già ma chi dovrebbe farlo non gli americani indica niente seduta analitica perché scatterebbe la terza guerra mondiale tantomeno singole potenze europee giacché hanno espunto coprono la guerra dal vocabolario Germania Italia uno un anno risorse sufficiente persona entrare Mosca salvo ricorrere alle atomiche Francia e Regno Unito quanto Apolloni pesi baltici sono entrati nella NATO per contare sull'ombra l'americano non per esserlo restano gli ucraini vittime disegnate di Putin dallo incoraggiati armati applauditi secondo il copione del bellicismo per delega quando nel marzo due mila quattordici potete civico con piccolo atto di teppismo lacrime all'Ucraina Angela Merkel osservò costernata come il collega russo vivesse nel diciannovesimo secolo
Sottotesto nella testa affondata nel passato cornuto mondo di guerra mentre io sono qui a godermi la pacificata Europa del dopoguerra ottocento non è classificabile tre secoli più Guerrisi comunque nulla rispetto al Novecento però il mantra del Putin fuori dal mondo lanciato da Merkel virale nelle cancellerie europee conferma che il tempo è soggettivo più guai che fischiando chi fuori tempo Putin siamo finiti tutti in fuorigioco fino al ventiquattro febbraio due mila venti
I due noi euro occidentale rammostra convinti di poter godere l'eterno della pax europea di Rossi ucraini altre ex sovietici e cinesi facciamo gli africani mediorientali ed euro yen tali l'idea della pacificazione Aversa e non ha mai attecchito gli americani parrebbero fermi al video causa indigestione da guerre a strategiche inattesa di ripartire decenni di indottrinamento post storico e agiografico ci hanno precipitato in un Traverso avanti lettera dove metro dalla potenza e il PIL le diatribe geopolitica internazionale col timbro onusiano l'attività umana volge al mero e Chimento insomma ha sbagliato il secolo siamo stati noi e siccome il principio della conservò la sua cogenza punteggio Accolti spaesati questa sì che è in guerra asimmetria rustiche ucraini si battono per concretissimi obiettivi territoriali mosse da inconciliabili mistiche percezioni della titolarità di gli spazi contesi noi euro fortunatissima follia a bordo campo nell'ardita speranza che in Ucraina resiste all'invasione grazie al nostro soccorso da remoto la guerra in corso il terzo lotto della partita imperiale che la Russia gioca adesso interni con l'Ucraina nelle sue assai variabili formiche declinazioni regionali geografia informa che siamo nell'Europa in mezzo contendibile è infatti sempre con tesa tra Mosca e il suo avversario occidentale Jesi il Reich germanico oggi la NATO ovvero l'impero europeo dell'America indivisa militare l'Ucraina fuggiva decisiva
Nella prima guerra mondiale quando lei ha nella consegnò formalmente indipendente ai tedeschi con la pace di Brest-Litovsk al tre Marzocchi non centodiciotto salvo a inventarla sovietica nemmeno centoventidue
I nomi insanguinata nella seconda tra Barbarossa controffensive Rossetti pacificata fatica dai sovietici eppure capace di allestire per altri dieci anni una guerriglia piuttosto scesa nelle sue regioni orientali da trent'Cani in bilico tra Occidente e Russia fino al conflitto attuale non necessariamente l'ultimo in attesa forse di ritorno al classico scontro Berlino Mosca se davvero stessimo assistendo a Rinascita della Germania e geopolitica
Rivoluzione annunciata dall'emissione del carcere Scholes d'investire cento miliardi di euro nel riarmo tedesco ci di spendere per i prossimi anni più del due per cento del PIL nella difesa
Funerale del Merkel nudismo
Sempre che per la terza volta in un secolo lo creda non sia decisiva posta in gioco di un conflitto mondiale non crediamo leggi storiche nemmeno troppo i numeri però constatiamo che le guerre mondiali sono sempre scoppiati in Europa più precisamente nell'ex secondo mondo centro geografico del vecchio continente corrispondente durante la guerra fredda al Patto di Varsavia e dintorni Europa semi Europa non vista dalle potenze occidentali pericolosamente infiammabile mai definitivamente attribuito a un impero con i suoi popoli in costante precaria identitarie questo l'editoriale che apre l'ultimo numero della rivista di geopolitica Limes diretto da Lucio Caracciolo ultimo numero in ritrovato la Russia cambia il mondo sottotitolo perché Putin aggredito l'Ucraina lo spazio russo diventerà un buco nero la guerra ridisegnato la carta di Eurasia termina qui la rassegna di geopolitica di lunedì ventuno marzo due mila ventidue
Vi ricordiamo che in questa puntata e tutte le precedenti sono ormai sul nostro sito internet radio radicale punto ti slash rubriche la rassegna di geopolitica una saluto da Lorenzo Renzi