Capire per conoscere

Rettore questo Baldassarri allora ci eravamo lasciati la scorsa settimana
Sulle intenzioni del del governo italiano ma non solo il governo italiano sono la dibattito sul su su quali strumenti adottare per combattere il caro Energia
Partendo da una constatazione
Come spesso anzi come sempre fa lei empirica cioè tenda dicendo attenzione che abbiamo il prezzo del barile
Per esempio del petrolio che non giustifica inviarsi che ci sono stati ma tante e quindi di una serie di possibili ipotesi lei mi preferiva una relativa all'intervento sulle sulle accise professor Baldassarri che cosa è successo nel frattempo e come giudica il provvedimento illustrato nella aggiornata di vendersi nella serata di venerdì
Dopo il Consiglio dei ministri dal governo
Ma il fatto di rifiuti ai cartoni
Ai numeri ed è per quello che riguarda l'aumento del prezzo del gas del prezzo del petrolio e non è un pallino nostro direttore è un dovere che dovrebbe che spetta tra l'altro all'Agenzia antitrust e all'agenzia allegra che sono le due agenzie che devono sovrintendere a questi settori ora abbiamo segnalato e Enrique ricordiamo a chi ci ascolta
E un conto è il prezzo spot perché ogni giorno viene determinato ad Amsterdam per il gas e e a Londra per esempio per il petrolio Brent e un conto è invece il costo del gas
E del petrolio che entra in Italia e poi va in raffinazione e distribuzione definisce alle pompe di benzina ecco invito
Ricordavo appunto quel misto Cingolani ci ha messo esatto esatto cioè il ministro Cingolani correttamente ha detto che
Mentre il prezzo del gas nell'ultimo anno il prezzo sporco quello di Amsterdam e aumentato del quattrocento per cento ed il prezzo del gas
Che l'Italia è importante cioè che le imprese italiane hanno importato è aumentato del cinquanta per cento perché perché è evidente che le imprese che importano il gas non è che fanno il contratto o questa mattina per vendere il gas domani mattina cioè non è che lo comprano al prezzo spot di Amsterdam
Lo comprano sulla base di contratti
Di medio lungo termine
E quindi l'effetto di quella balzo del quattrocento per cento si riverbera in termini del tutto relativi sull'effettivo costo del gas all'importazione e la stessa cosa
Per il petrolio
Quindi questo è il primo punto
Sì il gas all'importazione è aumentato del cinquanta per cento e perché la bolletta delle famiglie e delle imprese risultò Mental per del duecento trecento per cento
Ecco allora bisogna ripercorrere la filiera dei costi e dei margini che si aggiungono al costo iniziale della materia prima
Allora per quanto riguarda il petrolio l'esempio è ancora più significativo e cioè dieci anni fa il prezzo del petrolio era arrivato a centocinquanta dollari al barile
Sempre il prezzo sbottò
Ma ai dieci anni fa il prezzo della benzina del gasolio era un euro e trentacinque uno euro e quaranta
Oggi c'è poi petrolio sceso fino addirittura a cinquanta dollari al barile poi è risalito negli ultimi mesi e oggi e attorno a centodieci dollari al barile
Quindi mi meno dell'appuntato dei centocinquanta dollari di dieci anni fa
E allora perché oggi la belli del gasolio stanno a due euro e quaranta ecco a queste due domande occorre rispondere in modo preciso
Marin Chicco in tutti i conti ci sono per ripercorrere a partire da quando c'è un aumento di costi alla frontiera italiana diciamo che entra il gas e il petrolio
E vedere cosa succede lungo la filiera riproduzione dei carburanti e lungo la filiera di distribuzione del gas e lungo la filiera di produzione di energia elettrica perché sull'energia elettrica peraltro sappiamo che l'energia elettrica prodotta tramite gas
è solo il quarantadue per cento del totale dell'energia elettrica italiana
Il resto è prodotta
L'energia elettrica con altri con Walter contractor native l'idroelettrico il fotovoltaico dell'eolico eccetera e questi non hanno avuto aumento dei costi delle materie prime
E e quindi ripercorrendo questo questa filiera
Diciamo a a partire dall'aumento effettivo dei costi all'importazione della materia prima occorre andare a vedere in quanto sono aumentati i margini di profitto nella produzione di ad esempio idrocarburi
O i margini di profitto nella distribuzione del gas o i margini di profitto nella distribuzione delle energia elettrica
Che ho detto poi a questi costui all'origine che poi si trasformano in maggiori margini di profitto per le aziende del settore
E occorre calcolare qual è l'effetto della tassazione perché la tassazione tra accise e Iva incide per oltre la metà del prezzo
Quindi se all'inizio l'ondata di aumento è stato del cinquanta per cento ad esempio sul gas
Come mai si arriva al duecento duecentocinquanta per cento io aumento nelle bollette finali pagate dalle famiglie e imprese chi si arriva delle due l'una anzi tutti e due insieme perché sono aumentati più del cinquanta per cento i margini il profitto delle imprese del settore ed è aumentata la tassazione
Peraltro con un'anomalia che noi diciamo da anni in questo nostro rubrica e cioè che questi settori sono colpite dalle accise l'accisa è un'imposta sulle quantità
Metri cubi di gas o chilowattore e così via
Ma a a che anche l'Iva che invece percentuale
E quindi clima in percentuale è calcolata anche sopra le accise quindi è un'imposta sopra un'altra imposta e per di più essendo percentuale
è chiaro che siamo mentre la base di partenza la percentuale rimaneva spesso da quindi c'è un extra gettito per quanto riguarda gli incarichi delle tasse da parte dello Stato
Questo ragionamento con numeri chiari e precisi è compito della agenzia Anton cluster per valutare non come è stato detto se ci sono truffe qui non si tratta affatto dei turchi
Ma di abuso di potere di mercato
E per quanto riguarda poi le le bollette della luce e del gas è compito della Arera
è evidente che in questo senso il governo
Ha dovuto fare ha voluto fare giustamente un provvedimento rapido immediato che tampona s'è un po'la situazione
Etnie sostanzialmente riducendo le accise e andando a coprire quel gettito con una maggiore tassazione degli extra profitti delle imprese
E il giudizio quindi lei dice insomma la direzione e è giusta non è forse si poteva fare di più
No ed ecco diciamo adesso vecchio Carlo dispiegare
Di che cosa si tratta duratura dove stanno i dati fondamentali per esprimere un giudizio
Più o meno oggettivo capire per conoscere esattamente al centro sempre per capire per conoscere e bisogna vedere qual è l'impronta
Allora anche qui il ministro dell'economia Daniele Franco un mese fa anche lui molto correttamente
Ha detto che prima della guerra di Crimea
Tra l'altro su questi aumenti
La guerra di Crimea c'entra pochissimo perché sono tutti aumento che si erano determinanti scusi non della guerra di Crimea della guerra in Ucraina
Time erano le altre sanzioni ma mettono la parliamo del due mila quattro l'isola la dall'invasione russa della Crimea
Ecco questi aumenti si sono determinati in prima dell'invasione russa della Crimea quindi niente a che vedere con la guerra il nome di di cui abbiamo parlato
Ma il ministro Daniele Franco aveva detto ripeto molto giustamente molto correttamente che il maggior costo
Delle bollette soltanto quindi luce gas per le famiglie e per le imprese determinava un onere di ventidue miliardi ogni trimestre tant'è vero che per il primo trimestre di quest'anno a fronte di ventidue miliardi di costi in più
Delle famiglie e delle imprese il governo aveva dato già un sostegno e cinque virgola cinque miliardi
Bene ora così un ulteriore balzo dei prezzi del gas e del petrolio più o meno che c'è stato anche a seguito della guerra di Crimea quell'onere Reina
Scusi
è una volta che mi metto in testa una bella rimane quello della dell'invasione russa dell'Ucraina
Sono i ventidue miliardi di costi in più per le famiglie e le imprese
Di cui aveva parlato il ministro Franco diventano trentadue miliardi a trimestre di costi in più e a questo vanno aggiunti in maggiori Prezzi della benzina e del gasolio che valgono per le famiglie per riprese magari di più per gli autotrasportatori e chi ha una maggiore incidenza quindi il il costo in più di partenza diventa oggi trentadue miliardi quindi e bene ha fatto il Governo a parlare di una è tassazione degli extra profitti che va a coprire la riduzione delle accise
Però i numeri parlano chiaro parliamo di quattro miliardi a fronte di un onere nel trimestre in corso quindi per questo trimestre applica diciamo quello successivo aprile maggio e giugno di quest'anno di trentadue trentacinque miliardi quindi sostegno sono quattro miliardi rispetto a circa trentacinque miliardi
In più il problema è ovviamente che nell'immediato del governo ha detto
Questo provvedimento vale per il mese di aprile e Chicca pure anche questo è però signori e se questo livello di prezzo di Durazzo e tutto il trimestre aprile maggio e giugno e peggio ancora tutto l'anno
E significa che da qui a fine anno famiglie imprese dovranno pagare per luce e gas e carburanti circa cento miliardi di euro in più e allora tutti possono capire
Che una volta pagate le bollette una volta messo alla berlina gasolio non ci sono più i soldi per fare altri consumi da parte delle famiglie o fare investimenti da parte dell'impresa il che vuol dire che questo avrà un impatto molto forte sulla crescita nell'economia italiana quest'anno crescita che qualche mese fa era prevista al quattro virgola sette per cento
Ma anche alla luce di queste nuove condizioni se durasse o da qui a fine anno e se avessero quell'impatto di quasi cento miliardi in più da pagare
Di bollette e di carburanti becco e la crescita scenderebbe attorno o forse sotto all'un per cento quest'anno e che sarebbe veramente una frenata enorme Brusca sulla ripresa dell'economia italiana
Secondo lei come diciamo la la come va gestita questa fase a livello di Unione europea abbiamo già parlato Sposetti vana indicazioni proprio produciamo provenienti dalla BCE
Sono state forse almeno nella tempistica un po'giudicate nello discesa un po'forse fuori tempo ecco sembrava quasi non tener conto di un contesto così
Particolare così drammatica come quello di una guerra sono state definite inopportune che in questo momento andare a ricordare che forse commentano i tassi
L'interesse e che la BCE forse ridurrà o esaurirà l'acquisto di titoli di Stato in questo momento era e inopportuno
è un po'un un memento più che una e e e però nella nel diciamo nel nel CNEL complesso anche le commissario Paolo Gentiloni invece ha dato prova di consapevolezza della della situazione di quanto poi l'economia ne risentì quanto sola ripresa rischia di risentire di questa di questa guerra quindi economia di guerra professor Baldassarri e conseguentemente misure adeguate a questo nuovo Stato di emergenza dal punto di vista anche dell'economia per l'Unione Europea parole ancora totale io non parlerei fatto di economia di guerra
Direi però che la guerra ha messo in evidenza le carenze enormi profonde strutturali
Dell'unione europea di fronte a queste tematiche
E in parte anche dell'Italia perché quello che abbiamo discusso finora è una manovra immediata tampone di breve termine tant'è che lo stesso governo correttamente ha detto questo provvedimento vale per il mese di aprile
E poi vedremo che succede
E questo è il tema non siamo in un'economia di guerra ma la guerra mette in evidenza il fatto che l'Europa
A fronte di queste condizioni deve dare un segnale forte e strutturale non un tampone di breve termine e io ho già detto che se di fronte al Coni dell'Europa quanto Ernesto Generation New di fronte alla condizione di dipendenza strutturale energetica dell'Europa
A soprattutto collegata alle galassie al petrolio russo è l'Europa deve raddoppiare inneschi ed esce vivo farne un iniziale il bilancio federale europeo
E a differenza del National esce io non deve dare i soldi ai singoli Stati secondo delle linee guida ma deve fare a livello europeo tre cose la prima un fondo per sostenere le imprese europee che sono fortemente penalizzate dall'effetto boomerang delle giostre sanzioni date alla Russia
La seconda è quella di fare finalmente una difesa europea nell'ambito della NATO quindi non si tratta di dire ai singoli Stati aumentate le spese militari punto e basta
Il problema non è aumentare l'Unione europea ha già spende più della Russia
In spese militari solo che sono eserciti europei non in quanto tale ma nel complesso degli stati membri questo il problema attenzione attenzione non in termini percentuali
è chiaro che l'Unione europea la somma dei ventisette Stati dell'Unione Europea con ventisette eserciti è quello il paradosso appunto quindi se avessimo un solo esercito sarebbe la somma
è ovvio che sia maggiore di quella della Russia per un semplice ragione
Che il PIL dell'Unione Europea sono tredici mila miliardi di Euro
Il PIL della Russia sono mille seicento miliardi di euro il PIL della Russia è uguale a quello della Spagna ed è più basso di quello italiano
Quindi la percentuale di spese militari Russia enormemente sa alta
Creduti stretto pillola conta
Rispetto al loro pile rispetto a quella europea
Il problema al più come diceva non è quello di dire come da varie parti è stato detto adesso i singoli stati nazionali portino le spese per la difesa al due per cento del PIL non è semplicemente questo
è è radicalmente diversa quella che è la mia proposta diciamo chiamiamola così
E cioè questi fondi per la difesa devono essere definiti a livello europeo per una difesa comune europea
Il terzo fondo che occorre fare urgentissima mente è il piano energetico europeo
Perché perché se dobbiamo diversificare le fonti diminuire la dipendenza dal gas e dal petrolio russo è evidente che questa deve essere una strategia europea
Faccio un esempio che può sembrare anche provocatorio ma non lo è
E nella realtà a Help parliamo del nucleare in mezzo a tutta velocità difficilissima situazione il Paese che sta meglio di tutti in Europa e la Francia
Per la semplice ragione che la Francia cinquantotto
Centrali nucleari quindi è chiaro che colpito a molto meno dall'aumento del prezzo del gatto del petrolio e dipende molto meno
Dal gas ed al petrolio russo ecco allora in un piano europeo
Un paese come l'Italia che ad esempio nell'immediato o comunque are ha rinunciato al nucleare diciamo così ma l'Italia ha rinunciato al nucleare come produzione cioè noi non abbiamo centrali nucleari sul suolo italiano
Ma da trent'anni consumiamo energia elettrica prodotta dal nucleare solo che la compriamo dalla Francia dalla Svizzera ladro venia
E allora provocazione per provocazione diciamo che in un piano energetico europeo
La Francia costruisce cinque centrali in più nucleari e la produzione dell'energia elettrica viene assegnata all'Italia e l'Italia paga quelle cinque centrali nucleari alla Francia
Ecco quindi gli la risposta europea deve essere in termini strutturali permanenti è un salto in avanti verso la federazione degli stati europei è ovvio che nell'ambito di questo progetto europeo e l'Italia deve girare e anche noi dobbiamo agire nell'immediato con manovre tampone ma anche noi dobbiamo fare il piano energetico nazionale che non abbiamo da oltre vent'anni sia
Perché altrimenti la risposta delle sanzioni la risposta Dem delle manovre tampone tutte cose condivisibili ma sono scenografiche ma sono tattiche Sogetras premiamo le costituzioni disinvolta strategica
Deve essere europea e italiana al tempo
Chiarissimo professor Baldassarri grazie grazie davvero ci sentiamo alla prossima settimana capire per conoscere e chissà quante altre cose
Che interverranno in questi giorni dovremmo capire
E per conoscere per grazie a lei raccontarla in seno o al vero ci sforziamo da assolutamente per le sopra senza la garanzia di diritti di sforzo di successo in tal senso grazie davvero porre