Il decreto sulla crisi in Ucraina: intervista a Fabio Porta

Era di radicale siamo con Fabio Porta senatore del Partito democratico membro della Commissione esteri per parlare del decreto Ucraina allora ieri dal vertice di maggioranza mi sembra che non siano arrivate buone notizie insomma il Governo
Sarà costretto a chiedere la fiducia probabilmente sul decreto
I nella riunione di ieri di maggioranza non ha partecipato il presidente della Commissione esteri del Senato Petrocelli allora che cosa sta succedendo in che clima ha cominciato a lavorare oggi
Se io distinguerei la vicenda del senatore Petrocelli nota come l'abbiamo già parlato che continua comunque a caratterizzarsi per una sua anomalia istituzionale chiamiamola così perché c'è una oggettiva
Discrasia lontananza sempre maggiore tra dal senatore dovrebbero Petrocelli la presidenza di una commissione così delicata in questo momento come la Commissione esteri e le posizioni del governo del dell'ampia maggioranza di governo
Avremo molto probabilmente un voto di fiducia vedremo anche come si posizionerà
Il presidente dalla commissione esteri se confermerà come aveva annunciato il voto contrario al Governo e credo che questo sia un passaggio che non potrà rimanere anche dal punto di vista dello stesso senatore Petrocelli senza conseguenze sulla sua permanenza per quanto riguarda il vertice e le posizioni della maggioranza nel suo complesso sappiamo che che questi passaggi relativi al al decreto Ucraina e alla guerra in atto
Sono oggettivamente delicati perché hanno a che fare anche con le e con le coscienza di ogni singolo deputato e senatore oltre che con le posizioni dei singoli gruppi parlamentari e quindi ci dobbiamo tutti rendere conto di questa di questa delicatezza che data proprio dall'emergenza dal drammaticità della situazione io credo
E spero che comunque
Una mediazione un punto di incontro un'intesa e mi pare che ci siano comunque dei segnali in questo senso no
Rilevati sia da Enrico Letta che dallo stesso Giuseppe Conte a nome dei dei Cinque Stelle che oggi anche in commissione esteri si potrà lavorare trovando punti di di incontro e ameni usando insomma spaccature distanza che che sappiamo esistono loro ordine quelli del Movimento cinque Stelle mirano a ottenere una concessione tipo
Diluire l'aumento delle spese della verso il due per cento in un tempo diciamo lungo così per per presentarsi ai propri elettori e dire avete visto che abbiamo fatto quanto sia importante
Si passa così l'impegno
L'impegno su un aumento sia pur graduale delle spese militari un impegno che viene data da lontano dal due mila e quattordici confermato come come sappiamo da dai vari governi da entrambi i governi presieduti da da Giuseppe Conte
Sulla sulla gradualità credo che si possa sicuramente
Discutere neanche provare a trovare un'intesa perché ovviamente la parla gradualità indica un percorso verso un obiettivo comune quindi credo che quello può essere un terreno di di mediazione di confronto anche all'interno della maggioranza
Che che effetto ha avuto questo ordine del giorno i Fratelli d'Italia sul due per cento che vi ha messo in difficoltà anche se poi nel decreto in realtà c'è l'invio delle armi
Sì credo che Fratelli d'Italia in questa situazione ha mostrato una sostanziale
Coincidenza dalla sua posizione con quella espressa dal dal governo in particolare dal
Dal presidente del consiglio Draghi
Anche la vostra posizione è che sostanzialmente la posizione del del partito democratico sul
L'invio a all'Ucraina di di di armi difensive per evitare una mattanza se posso usare un termine sudamericano dobbiamo aiutare
L'Ucraina ad arrivare a una mediazione ad arrivare anche alla pace per arrivare però bisogna stare in piedi bisogna difendersi rinvigorire di di armi sostegno alla Resistenza Ucraina va in questa direzione
E credo che questa deve essere la posizione di tutta la maggioranza di governo meglio ancora se di tutto il parlamento polizze all'interno dei gruppi ci sono dei distinguo possono anche essere compresi
E accettati perché ripeto si tratta anche di politiche di questioni di coscienza l'importante è che alla fine la maggioranza di governo soprattutto trovi un'intesa perché non possiamo presentarci divisi è un appuntamento una di fronte a una guerra così lei Movimento cinque Stelle rimasto Features
Queste sono domande da porre visto che lei si parla con qualcuno di questi
Chiaramente per me vendendo vedendo certe posizione a partire dal nostro presidente della Commissione affari esteri una certa inclinazione o comprensione no dell'atteggiamento di via dalla pur della Russia di Putin
E ci sono si tratta di capire come abbiamo già detto in altre occasioni se queste sono posizioni personali compresa quella del presidente alla Commissione esteri
O se sono posizione condivisa dal dal dal partito e dal suo presidente ecco non non pensa che sia inquietante non non capirlo oggi a questo punto della legislatura considerando che questo è il primo gruppo parla parlamentare
Nei due rami
Credo che sia imbarazzante in una fase così così delicata ci siano dei distinguo soprattutto se vengono da da parlamentari che hanno un ruolo così importante in una materia
Che quella della quale stiamo tutti discutendo cioè la la difesa e l'integrazione anche
Europeo messa a rischio proprio dalla guerra in Ucraina ringrazio come sempre grazie a Fabio portate il senatore del Partito democratico