Silvio Spaventa. Da intellettuale europeo a statista nell'Italia Unita

Denari dalla nascita di Silvio
Inizia qui a Roma un lungo itinerario che prevede la celebrazione in ogni luogo dove Silvio Spaventa
Ha operato da rivoluzionario
Da intellettuale da statista
La nostra intenzione è quella di onorare la sua memoria
E provocare analisi e diffusione del suo sul suo cospicuo lascito morale politico prezioso anche per la realtà odierna
Per quella futura italiana per quella futura europea
Spaventa ha tanto contribuito come sapete al Risorgimento
E dunque alla costruzione della nostra nazione conducendolo nel novero delle nazioni civili e democratiche
Quindi saremo a Napoli
In collaborazione con il valoroso Istituto italiano per gli studi filosofici
Per ricordarlo come direttore del giornale il nazionale
E per ricordarlo come cospiratore animatore dalla rivoluzione liberale come deputato poi nella brevissima vita che ebbe presso il Parlamento costituzionale
Del Regno delle due Sicilie che
In disgrazia del del re spergiuro poi fu chiuso in breve tempo nel
E poi nel ruolo di Velletri rileva rilevante che ebbe nel passaggio
Del testimone dalla dittatura di Garibaldi nel Sud Italia al costituendo Regno d'Italia
Poi saremo a Ventotene
In raccordo con le attività culturali promosse dal commissario del governo nell'ambito della ricostruzione dell'ex carcere di Santo Stefano luogo sacro
Luogo sacro di sofferenza e pensiero i democratici
Di diverse generazioni quotate al Risorgimento Alitalia antifascista e democratica
Alla costruzione dell'Europa federale
Quel carcere che lo vide per sei anni recluso con i suoi compagni
E che lo forgiò ancora più come pensatore combattente in prima fila nell'impegno alla causa nazionale
Ancora è un importante esempio e un po'importante punto di riferimento culturale politico morale
Per l'italiani per gli europei poi saremo a Bergamo
E nelle città capoluogo abruzzesi in collaborazione con il Comune orobico
E le ore sita abruzzesi che lo videro in Parlamento questi territori loro rappresentante in fasi diverse del suo lungo impegno
Politico
Poi saremo di nuovo a Roma presso il Consiglio di Stato da Louis penso ideato e abbia
Il Consiglio di Stato e uno le opere che più lo hanno che più hanno rispecchiato la sua concezione dello Stato quale principio di garanzia per i cittadini rispetto ai possibili eccessi di parzialità del potere politico
E infine saremo nel luogo
Che gli diede i natali bomba un borgo
Ai e piedi della Maiella
E li ricordo nella sua esistenza
Come esempio di umiltà
Per lui cittadini fra le persone che vivevano e di fierezza
E e questo li ricordo sempre
Il potenziale di disparità
Che spesso non si colma
E delle scarpe
Opportunità dei cittadini dalla campagna rispetto a quelle della città di qui la sua radicale battaglia per la nazionalizzazione delle ferrovie che all'epoca gestite da privati
Sviluppavano le reti ferrate solo nelle tratte più remunerative dei grandi agglomerati urbani e non solo e non nelle campagne nei territori montuosi dunque
Iniziamo qui al Senato della Repubblica nel ricordarlo come rivoluzionario liberare insegne intellettuale europeo e ringrazio voi tutti per essere presenti e ringrazio
Il senatore Luciano D'Alfonso per averci aiutato ad essere qui
E per essere sempre attento e sostenitore instancabile della città di promuovere la cultura spaventiamo
Ringrazio il magnifico rettore della LUMSA Francesco Bonini
Il prorettore della Università D'Annunzio il proprio fosse il professore Enzo Fimiani e siamo molto grati al giudice costituzionale Filippo Patroni Griffi già presidente del Consiglio usato per la disponibilità a presiedere il Comitato del bicentenario
Siamo grati altresì alla presidenza del Consiglio al Parlamento europeo per averci concesso il patrocinio come al ministero della cultura alla Regione Lazio
E alla regione Abruzzo e il comune di bomba per il loro sostegno prezioso per la diffusione
Della cultura spaventiamo grazie ora diamo la parola
Alla vice presidente della Regione Lazio Daniele
E odori che prende subito la parola per il saluto che noi apprezziamo tantissimo
Grazie
E io voglio innanzitutto ringraziare iper
Questa iniziativa insieme al senatore D'Alfonso per aver organizzato queste questi incontri per ricordare per la figura di
Silvio Spaventa nel bicentenario della della nascita
L'ho appena ricordato nel una figura centrale nella storia del nostro Paese nel Risorgimento italiano
E a distanza i duecento anni dalla nascita io credo che va ricordata l'attualità e va ricordato l'attualità del pensiero dell'azione di Silvio Spaventa
Che si è sempre battuto oltre che per l'unità nazionale
Per uno stato che mettesse al centro gli interessi dei cittadini quindi due temi unità e stato sociale che mai come oggi sono assolutamente attuati
Io due pilastri del pensiero e del azione di Spaventa che devono essere due pilastri che noi recuperiamo nel
Diciamo nell'azione politico-amministrativa che portiamo avanti nel post quando è mia
Con una la necessità di ricostruire un paese segnato dalla pandemia che sarà ulteriormente sa segnato da un periodo bellico inaspettato per tutti nel cuore dell'Europa
E con un stato sociale da ricostruita
Garantire e che è stato peraltro messo a dura prova dalla pandemia perché tutti noi ricordiamo due anni fa di questo periodo quanto la tenuta sociale del sistema paese fosse a rischio e quanto era diciamo la tensione sociale con
Diciamo scene che non dimentichiamo nessuno di noi
Abbiamo ben più ben davanti agli occhi rispetto al periodi difficili sia per la da un e come alcune famiglie aveva difficoltà davvero a garantire il sostentamento delle dei propri figli e delle famiglie stesse quindi io credo la pandemia e la crisi che ne è derivata la guerra le tensioni internazionali che stiamo vivendo
Ci stanno insegnando e ci hanno ulteriormente rafforzato la convinzione che non ci può essere vera pace senza una tenuta sociale vera com'era nelle idee
Di Silvio Spaventa e quindi da questo punto di vista io ritengo che mai come adesso
Il pensiero di Spaventa sia attuale sia da prendere all'insegnamento anche sul de diciamo su una convinzione che non bisognava lasciare indietro nessun territorio lo chiudo cioè faccio questo accenno e poi chiudo per lasciare ad altri la possibilità intervenire quando lei ha ricordato la battaglia per il sistema del trasporto su ferro che raggiungesse anche le più piccole e che fosse disponibile anche per le più piccole zone e più diciamo disagiate meno popolose
Nell'utilizzo dei fondi il PNR R. è una linea guida di condotta che noi non possiamo non tenere in considerazione e lo dico anche
E spero che ci siano amministratori locali e da questo punto di vista possano trarre insegnamento da quell'esperienza
Guardare all'utilizzo delle risorse il pm RR guardando al unità dei nostri territori
Perché soltanto così noi riusciremo a costruire un Paese in grado di competere a livello internazionale e recuperare quella competitività che probabilmente negli ultimi decenni un pochino abbiamo perso e quindi partire da queste e considerazioni rispetto a Silvio Spaventa ci può dare la direzione su come utilizzare risorse straordinarie importantissimo e uniche del PNR R. con l'obiettivo di non occuparci soltanto delle
Come dire dei territori dei luoghi
E che possono darci altro tanta visibilità ma dobbiamo lavorare per non lasciare indietro nessun territorio del nostro Paese per recuperare anche l'ultimo centimetro di un Paese che deve marciare unito per crescere di più
Io vi ringrazio di nuovo per questa
Attività che state facendo ciò che andrete anche un altro luogo simbolo del nostro della nostra regione
L'isola di Ventotene e l'isola di Santo Stefano che tanto hanno segnato la diciamo la storia di questo Paese
Dal dai primi dell'Ottocento a seguire fino almeno alla metà del secolo scorso e quindi anche quel impegno quel iniziativa che farete su quella diciamo su quell'isola simbolo dell'Europa che deve essere unità come dicevano i nostri padri fondatori e estensori del manifesto dell'Europa noi abbiamo e avremmo sicuramente attenzione per quella iniziativa perché crediamo sia una iniziativa che qualifica questo ricordo di Silvio Spaventa a duecento anni dalla nascita grazie a tutti e buon proseguimento
Odori ancora grazie alla istituzione che lui o presiede per l'attenzione verso la Fondazione noi pensiamo davvero
Diamo la parola onorevole europea Pina Picierno vicepresidente del Parlamento europeo che si collega
Attraverso un Matic insomma
Illustre Presidente della Fondazione professori e membri del Comitato nazionale per le celebrazioni
Carissimo senatore dal Fonzo signore e signori è davvero un piacere essere con voi quest'oggi in questo evento che rappresenta un punto auto e importante di ricezione di memoria ed è un evento che idealmente unisce rigore che sembrano apparentemente lontane che sono vicine nel loro sentire come e decimo è comune il destino appunto della nostra unità Davids soli Silvio Spaventa che sono assolutamente diverso
Ecco che forse anche per strutture politica ma hanno rappresentata appunto ed ecco che
La vera matrice la cultura integrale europea quella che unisce cioè cultura politica e idealità
Anche per questo il mio saluto ai vostri lavori non è ve lo garantisco l'incombenza formale ma è l'occasione per una riflessione sulle connessioni tra passato e presente tra mezzogiorno e d'Europa
Proprio perché Silvio Spaventa e da Napoli che prende le nostre e da Napoli
Parte dei reparti lungo un itinerario culturale e politico arduo importante che lo portò al confronto di pratiche esperienze in opzioni e più avanzati Paesi dell'Europa contemporanea Germania
Terra del gioco
Silvio Spaventa Filippi degli apporti delle influenze che lui derivano dalla cultura napoletana erano opportunità che scaturivano dall'esercizio di operatore della cultura ma anche di attore
Della politica alla sua formazione certamente un contributo decisivo dovette recare anche la sua presente cioè Santo Stefano dove assieme ad un altro illustre detenuto Luigi settembrino Settembrini non si ritrasse dallo studio e dall'abitazione
Come antidoto alla prospettiva dell'avvertimento spirituale ed intellettuale e qui sette anni di detenzione furono certamente occasione per lui dell'apprendere approfondire addirittura le lingue straniere l'inglese il tedesco il francese finanche il greco ma prima di tutto lo studio della filosofia del diritto pubblico delle consuetudini
Passeggeri e amministrative dei più moderni e avanzati Stati europei erano costantemente presi a modello sono conoscenze che negli anni a venire si sarebbero rivelate di insostituibile scaccia succhia delle concrete applicazioni
Da certamente di una persona
Straordinario livello nel panorama politico istituzionale il suo tempo e non solo questi ormai come dire definizione acquisita e consolidata tutte le testimonianze lo confermano
Incrollabile nei suoi convincimenti
La rigidezza che a volte sfiorava l'orgoglio dice di lui ammirato Benedetto cruciale edili in caso di sua figlia Elena non era uomo di facile impiego politico e la sua autorità si affermò indipendentemente dalle cariche da lui ricoperte che furono scarse inadeguate degli ultimi anni guardava a lui come l'uomo più gente della classe politica italiana e si ergeva come color solo il Bulgaria empirismo dell'epoca
Silvio Spaventa fu videro teorico dello Stato liberale in Italia come lo giudicò Paolo Alatri di mille novecentoquarantanove ma l'interesse storiografico per il padrone patriota Bruzzese e molto antico il arriva appunto a Benedetto Croce che già citato curva affettuose amorevole tempestività già nell'ultimo scorcio dell'Ottocento
E appunto saldare un debito in debito di gratitudine
Presso lo zio Silvio Spaventa che aveva colto in casa sua a Roma
Quindi il fratello che erano rimasti appunto ordine orfani a seguito del terremoto di Casamicciola nel mille ottocentottantatré
Un ulteriore tributo di riconoscenza sfiora dal libro di Elena Croce Silvio Spaventa nel mille novecentosessantanove spaventa dobbiamo il primato della consapevolezza di un Paese un Paese fragile come vitali nato da problemi atavici da ritardi Hbc disomogeneo destinato tensioni davvero incessante
Anche gli unici balistiche da pulsioni
Non avesse altra risorsa che la garanzia dello stato di diritto la più grande istituzione etica chi uomini abbiano affondato cito le sue parole quando viviamo in un'epoca dove tu do si distrugge poco o niente si edifica la fede nella patria la sede della solidarietà alla fede in qualcosa che non sia sul sulla il nostro miserabile in cui si questa fede io ho la credo necessaria per salutare il mio Paese e difatti la missione non è in venivo cani esclusiva invece aperti compatibile è disposta al confronto intelligente ed equilibrato e anche per questo motivo ideali precursore della lotta dico Alberto contro la camorra napoletana
Si era insinuata negli ambiti più rispettabili delle istituzioni della società civile la guerra senza indulgenza contro il brigantaggio che minava alle fondamenta la tenuta il giovane è stato unitario
E non ultima la detrazione in netta alla nuova i dilaganti pratica del trasformismo ostacolo insormontabile ad un sano e corretto avvicendamento parlamentare egli avvertiva con un presupposto inalienabile di uno Stato di diritto e di un moderno sistema costituzionale
Sono tanti gli evidenti motivi per considerare il Silvio Spaventa non solo un politico di altissimo rango ed è un intellettuale verso ma quello che in conclusione in questo mio saluto preme sottolineare il coraggio e l'innovazione della sua prassi politica e culturale
Perché se le istituzioni rendono la loro capacità di immaginare di creare nel sostenere in di costruire il cambiamento diventano parte dei problemi che vogliono risolvere da affrontare
E trovo riformismo di Spaventa la sua vocazione liberale in un tempo davvero difficilissimo sono la dimostrazione che le aspirazioni altissime possono trovare un campo di applicazione istituzionale che abbiamo ancora ancora oggi il dovere di percorrere la sorte del pensiero di Silvio Spaventa dopo del per stare esattamente sempre la stessa e cioè quella di indicarci una strada nuova per la vita
Delle nostre istituzioni quello che da Napoli passando per Roma arrivando a Ventotene poi a Bruxelles una generazione di pensatori politici ieri come oggi aveva intuito e cerca di attuare sulla scorta appunto di per anzi un'eredità enorme che oggi ricordiamo con piacere con devozione io vi ringrazio ancora per il vostro lavoro e vi auguro davvero buona giornata
Grazie allora onorevole Picierno ora la parola al presidente del Comitato nazionale
Giudice
Patroni Griffi e lo ringraziamo ancora per la sua pensione la fondazione e la sua disponibilità a presiedere il Comitato nazionale grazie
Buongiorno sono io sono io che ringrazio in primo luogo la fondazione per avermi proposto come presidente e del Comitato nazionale per le celebrazioni spaventate grazie ovviamente anche i promotori di questo primo incontro che è particolarmente significativo in particolare il senatore D'Alfonso che in pratica si è fatto promotore dell'ospitalità del serrato che è un luogo particolarmente significativo e per questa sala dove anche più nell'ambito del Senato
E il mio vuole essere un saluto proprio nella qualità di di Presidente Comitato nazionale
E di ringraziamento per tutti coloro che hanno dato la loro disponibilità a contribuire a queste celebrazioni
Che come ricordava il presidente Bonanni
Sono celebrazioni che da del verde da cui emerge essenzialmente un carattere di Silvio Spaventa la poliedricità del personaggio e la sua importanza nella storia dell'Italia unita della del dell'Europa e naturalmente come giro colpiva perché mi tocca particolarmente della giustizia anti sistema italiano di giustizia amministrativa
Politicità come si vede dei luoghi che verranno toccati da queste celebrazioni cioè ricordare Presidente Bonanni ma anche dei temi
Succitati che hanno richiesto l'apporto di personalità conformazione completamente diversa storica filosofica giuridica
Polito logica
Spaventa sicuramente risente o quanto meno come dire
Giudice c'è c'è un qualcosa che accomuna gli Spaventa che è stato ritardate anche dall'onorevole Picierno con la famiglia a croce
C'è un legame di parentela sono entrambi nati in Abruzzo entrambi si sono formati a Napoli
Che e sicuramente c'è questo affetto della famiglia Croce nei confronti
Decisivi degli spaventa
Personalità poliedrica sicuramente importante nel panorama filosofico della fine dell'Ottocento forse più Bertrando che Silvio da questo punto di vista che fa parte del cosiddetto gruppo degli emiliani napoletani a Torino
E va soprattutto come è stato sottolineato l'importanza di Silvio Spaventa
Uomo di cultura che sa applicare la cultura alla politica e che porta nella politica l'etica che gli deriva dall'essere un uomo di pensiero e di cultura
Questo avviene nella formazione dello Stato unitario ma soprattutto nella formazione dello Stato di diritto
Nel nostro Paese che sa ereditate dal passato l'assetto come dire istituzionale il nostro nasce come uno Stato amministrativo uno Stato di diritto amministrativo ma che coglie subito la necessità di fare evolvere quello stato amministrativo che non dimentichiamoci nasce come Stato assoluto in cui il sovrano
Non riconosce altri al di sopra di sé e che evolve necessariamente in uno spazio nella logica liberale dell'epoca nello Stato di diritto amministrativo
E
è stato ricordato giacché lui partecipava di una cultura europea era una cultura del periodo di formazione degli Stati nazionali
In qualche modo era una cultura nazionale ma molto diversa dalla cultura nazionalista che si svilupperà po'dopo nei primi nella prima metà del Novecento
Non solo in Italia in Europa per un motivo molto semplice e in quel momento il nazionalismo serviva a formare gli stati ed era in tutti gli Sati tutti i nazionalisti tra virgolette erano tra loro collegati dai valori della democrazia del liberalismo prima e poi della democrazia
Naturalmente l'evoluzione nazionalismo del agli inizi del Novecento è completamente diversa riprende una via che certo non apparteneva alla cultura nazionale di questi personaggi non solo italiani
Dicevo però che è importante naturalmente direi proprio come ricorda il presidente per anni è il creatore del sistema italiano di giustizia amministrativa né sappiamo che nel mille ottocentosessantacinque con la forma con la Fondazione Rocco la costituzione dello Stato unitario
Il l'Italia abbandona il sistema del contenzioso amministrativo che era presente pressoché in tutti gli Stati preunitari
E sposa un modello che all'epoca aveva come riferimento a parte l'Inghilterra il Regno Unito ma aveva a come riferimento soprattutto la costituzione belga del mille ottocentotrentuno
Quello del di una giurisdizione unica modello peraltro dello stesso Berio abbandoneranno il dopo nella costituzione del secondo dopoguerra
Però quello che mi sembra più importante ricordare il contesto in cui lui pensa alla giustizia amministrativa
è un contesto che non primo luogo Luigi inserisce nel dibattito culturale prima ancora che in quello politico
è noto il discorso di Minghetti per la verità a Napoli all'associazione dei costituzionalisti del mille ottocento sebbene ricordo ottantuno
Comunque potrei sbagliarmi
Di Minghetti a Napoli che fu un discorso ispirato però da Silvio Spaventa e infatti Minghetti a Napoli anticipa quello che Silvio Spaventa dirà a Bergamo nella famoso discorso sulla giustizia amministrativa
Il secondo elemento è così in quale fase storica lui inserisce il discorso sulla giustizia amministrativa quella di un rinnovato e necessario intervento pubblico nell'economia la sua lotta contro i concessionari delle ferrovie per intenderci che sono stato un po'la sua lotta simbolica in realtà porta l'affermazione di della necessità nel nuovo Stato unitario che lo Stato medesimo si inserisca nella nell'economia e a e per partorire
Un giusto sviluppo un giudice Lupo quindi che richiede l'attribuzione Allo stato di maggiori poteri di poteri incisivi anche sulle libertà i poteri in giro soprattutto sulle libertà economiche
E a questo punto però lui individua anche la necessità di contrappesi a questo maggiore potere ed è questa proprio la logica che guiderà il la creazione del consiglio
Di individuazione nel consiglio di stato del giudice amministrativo
Lui è anche Crispi diranno a completamento del sistema di giurisdizione delineato al mille ottocentosessantacinque evidentemente invece era un sistema di rottura di discontinuità col sistema i giurisdizione unica del mille ottocentosessantacinque ma quello che caratterizza la sua intuizione caratterizzerà lo sviluppo della giustizia amministrativa in tutta la sua storia e lo caratterizza anche oggi nell'impianto costituzionale dato ci dalla nostra Costituzione
Cioè un un sistema che costituisca il necessario contrappeso Anna necessaria attribuzioni di maggiori poteri pubblici
Per le finalità essenzialmente di distribuzione di giustizia sociale
Si è quindi io no maggiori poteri dallo Stato debbo naturalmente circondare quel maggiori poteri di cautele particolari a garanzia di diritti degli individui diritti degli individui all'epoca visti prevalentemente come i diritti di libertà oggi declinati anche con i diritti a prestazione amministrative cioè i diritti sociali
Evidenziati per la prima volta nel famoso manifesto di Kubrick del mille novecentoquarantasei
Silvio Spaventa come dire la memoria di Silvio Spaventa in visivamente presente al Consiglio di Stato
è significativo che dopo un breve periodo in cui il suo Buso era stato collocato nella galleria dei presidenti in realtà in maniera non esatta perché si spaventa non è mai stato il presidente del Consiglio di Stato ma è stato il presidente della quarta sezione e quindi è stato riportato dove peraltro io l'avevo provato quando ha rientrato in Consiglio di Stato è stato riportato nella quarta sezione
E dove che lui invece ebbe a presiedere ne fu il primo presidente e
In in modo tale che li potete assicurare alla sua creatura
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
Una certa o qual continuità di quello che erano stati ideali ispiratori dell'individuazione del Consiglio di Stato esistente già da molto nell'ordinamento preunitario come giudice del potere pubblico
Un'intuizione che verrà poi formalizzata in realtà in maniera espressa solo nel due mila quattro dalla Corte costituzionale con la nota sentenza duecentoquattro che proprio definisce il colore la giustizia ma il giudice amministrativo come giudice del potere pubblico
Silvio Spaventa l'aveva intuito qualche anno prima
Io credo che sia molto importante questa celebrazione del bicentenario di Spaventa proprio perché ne attuale il pensiero
Ma proprio anche perché e fondamentale che noi tutti
Recuperiamo la memoria
Delle delle nostre radici che ormai non solo non sono più solo nazionali ma sono europee
Come spaventa il passaggio per Ventotene come rilevava prima il presidente il vicepresidente Regione Lazio è particolarmente significativo
Come Spaventa aveva intuito la necessità di saldare i radici nazionali all'inizio dello Stato unitario con le radici europea quindi ringrazio veramente tutti coloro che il conto hanno contribuito ma che contribuiranno ancor più alla a questi dire quasi due anni di celebrazioni che ci avviamo a fare un anno e qualcosa i celebri azioni che ci avviamo a fare e naturalmente io ringrazio tutti capitelli di Gaza in particolare anche i componenti del comitato nazionale
E che tutti coloro che sul piano scientifico interverranno nel corso di queste celebrazioni
Grazie mi scuso solo che purtroppo dovrò andare avevo interrotto una cosa in corteo e quindi professare molto poco ancora e grazie veramente a tutti e grazie presidente Bonanni e al senatore D'Alfonso nuova
Grazie al Presidente Patroni Griffi
Per le sue considerazioni davvero molto profonde e molto molto molto importante
Ora la parola a professor servono pre intese prorettore Rosita D'Annunzio
Che ringrazio non solo perché prima perché è stato ed è uno degli animatori appunto io questo percorso così interessante anche lungo impegnativo grazie
Sono io che ringrazio per l'onore che mi viene fatto
Per questo ringrazio il presidente del comitato d'onore
Filippo Patroni Griffi
Dottor Bonanni Presidente della Fondazione spaventa il senatore D'Alfonso che ci dà questa opportunità
Li ringrazio per avermi dato la possibilità di coordinare un comitato scientifico che si compone
Dei nomi dei professori Francesco Bonini Francesco Caccamo Enzo Fimiani René fossi Maria Teresa Giusti Paolo Pizzo e Marco Trotta che hanno lavorato alla composizione di questo programma ambizioso
Un programma ambizioso che vorremmo sottrarre alla nebbia delle retoriche
D'occasione celebrative
Ray affidare a quella storia che abbiamo sentito aver abbandonato spaventa per troppo tempo perché dopo l'esempio di Croce abbiamo visto che c'è che c'è molto poco al riguardo
E comincerò citando a memoria mi scuserete se qualche parola sfuggirà una frase di cui poi vi dirò all'autore e che sembra una frase di questi giorni
Sono molto deluso nella capitale tutto un acchiappare è un rubacchia corre dappertutto
E forse non era per questo che c'eravamo impegnati sembra una frase detto da qualche contestatore del nostro tempo invece è in una lettera di Silvio Spaventa al fratello Bertrando una volta insediato sì
Appunto nella nella nella nella nella capitale
Allora dobbiamo riflettere sull'opportunità che Silvio Spaventa che la figura si lo spread acida
Di ragionare su sui molti aspetti della vicenda risorgimentale unitaria e post unitaria
E su uno stato che io non l'ho sentito prima è giusto che non lasci dietro nessuno
Ma su uno Stato che ha lasciato dietro tanti durante la sua storia che ha lasciato dietro molti forse lasciano dietro la maggioranza delle persone così lo spaventa si interroga anche su questi temi forse fa suo quel motto risorgimentale a tutti noto ai non per questo si era combattuto e cioè la delusione di molti partecipanti ai moti risorgimentali soprattutto di ispirazione democratica di fronte ad uno Stato che sembrano rappresentare più quegli ideali capirete che il mio approccio poco patriottico la figura di Silvio Spaventa non vuole essere un approccio storico non per questo non opinabile
Allora l'idea è quella di situare di collocare la figura di Spaventa sullo sfondo di uno scenario che non cambia mai e cioè quello di due Italia è un vecchio tema anche questo di un'Italia che vuole cambiare le cose
E di un'Italia che va al potere per non cambiarla mai
Di un'Italia che unisce gli italiani o cerca di unirli magari più in un'unione che in un in che non in una unità mi piace molto più il concetto di unione che quello di unità i democratici parlavano di unione
è una Italia che vuole tornare durante la storia a dividere gli italiani e questo avviene durante la vita di Silvio Spaventa e ahi noi continua ad avvenire fino ai nostri giorni
E insieme il bisogno di patria
E la necessità dell'Unione la necessità di unire gli italiani da dove ci derivano queste difficoltà che vogliamo cercare di mettere a fuoco attraverso una rilettura adesso la la mandare ripercorre Remo a sprazzi e accenni ovviamente
Ripercorrendo il programma che è già stato enunciato molto bene da Raffaele Bonanni ci deriva dall'incapacità di uno sguardo a ampio sulla storia sulla visione politica sulla programmazione di problemi che sembrano essere sempre gli stessi la scuola la salute
La le condizioni delle classi popolare
Sembrano questi problemi non risolversi mai e inoltre un problema più grande che Silvio Spaventa rappresenta bene e cioè la senza in realtà di una cultura democratica in Italia non solo in quel periodo anche durante lungo la sua storia
Di una cultura che rifugge dal parlamentarismo che è la visione liberale autentica della democrazia e si rifugia troppo spesso durante la vita di Spaventa e anche oltre con l'attualità
O nelle assemblearismo nel ricorso alla piazza o in una cultura elitaria addirittura l'idealista a Carla cultura delle cabine di regia che ci perseguita ancora durante la storia addirittura del Novecento e chissà forse oltre tutto questo deriva forse dall'elusione dei problemi essenziale che dalla soluzione adottata più volte dallo Stato unitario dei rimedi parcellare
E non guardino alla generalità del Paese si ha un bel dire il bene comune realtà rimedi sono sempre parcellare o a pioggia
Spesso per mascherare difficoltà
E responsabilità
Il nostro programma
Prevede un avvio a Ventotene è stato già menzionato sull'internamento come fucina delle idee risorgimentali e abbiamo chiamato a parlare Elena Buckingham di Ca'Foscari di Venezia
Sulla preparazione ideale del Risorgimento che nasce in quell'isola
E Laura Di Fiore che è una giovane ricercatrice della Federico secondo che ci parla del quadro della polizia meridionale degli attendibili come li chiamavano
E di coloro che dovevano essere guardati a vista e Gianluca frusti dell'Università di Pisa sul sulla figura di Spaventa nell'iconografia risorgimentale
Altro appuntamento importante nella sua bomba nella sua di Silvio Spaventa dove in agosto nella ridente fornisce del paese sul lago Raffaele con la pietra colonna direi storica Bluey novantenne della storiografia Bruzzese grande studioso di tutto ciò che ha partorito l'Abruzzo aprirà lo scrigno della sua conoscenza al riguardo
E poi abbiamo l'importantissima seduta direi quella centrale a Roma in Consiglio di Stato su Silvio Spaventa la storia del Consiglio di Stato dove abbiamo chiamato illustri specialisti ringrazio ancora il presidente
Per Patroni Griffi per aver c'è anche dato delle utili indicazioni al riguardo Bernardo Sordi Luisa Torchia Rosanna venite Tolis Guido Melis dello stesso Patroni Griffi
Altra tappa pietra sa non poteva non esserci al Musée nella cornice suggestiva del Museo nazionale ferroviario dove non è facile accedere sulla questione ferroviaria nella vicenda italiana parleranno Sergio Marotta del Soros sola
Andrea Giuntini di Modena Reggio e Alessandro polsi dell'Università di Pisa sull'importante problema delle infrastrutture altro problema che ci trasciniamo
Dietro ai tempi
Infine
La altri appuntamenti a Napoli presso probabilmente presso l'istituto Croce con Carmine Pinto che adesso allora al al Museo del Risorgimento Riccardo piccioni e Renata De Lorenzo grande specialista sui nodi strutturali dell'Italia unita sulla politica moderata sul problema abbiamo sentito prima del trasformismo che tuttavia non non si risolve continua anch'esso vedete quanti problemi continuano in realtà non si risolvono
Parliamo di brigantaggio non dobbiamo continuare a guardare a questi problemi come degli ostacoli da combattere erano dei problemi di un'Italia che protestava contro qualcosa all'Italia profonda la cosa non facciamo uscire questi problemi
Forse non collochiamo spaventa nella storia
E poi a Bergamo anche se la sua perché per dispute interne alla alla politica regionale Silvio Spaventa fa questo gesto improvviso inatteso di andarsene no si candida a Bergamo
E ci parlano lì Simona Morini dell'Università di Bergamo Roberto per pc altro studioso dell'Università di Bergamo sul rapporto tra Stato e Chiesa nel pensiero di Spaventa questo è un altro degli aspetti da non trascurare
In un momento in cui Stato Chiesa sembrano veramente
Fare implodere no il rapporto Stato Chiesa sembra fare implodere
Lo Stato unitario dopo il mille ottocentosettanta e dopo il non expedit che Pio Nono pronuncia cioè gli italiani non vanno a votare non conviene vuol dire non è sparito non expedit come dicono i latinismi in realtà non conviene votare per lo Stato unitario è questo significa un ritardo spaventoso
Perché nella ristretta cerchia degli elettori che erano pochi i tanti erano cattolici però e questi non vanno a votare e cattolici restano fuori dalle politiche unitarie nientemeno che fino a Luigi Sturzo
Gli uomini perché le donne dovranno aspettare delle aspre
Infine Silvio Spaventa nella classe dirigente del nuovo regno questo aspetto è affidato alle tre università abruzzesi L'Aquila Teramo e Chieti che io qui rappresento anche per conto del mio rettore con una sorta di tavola rotonda conclusiva che vorremmo organizzare con Enzo Fimiani ne parlavamo poc'anzi con Francesco Bonini che sono coloro che hanno più contribuito alla realizzazione di questo programma
Dove inviteremo i migliori specialisti dell'argomento e coloro che hanno studiato Fulvio Cammarano per esempio autore di una voce biografica disposto a trenta
Luigi Masci li Migliorini dell'Università di Napoli probabilmente terremo questa lezione al teatro marroncino di Chieti questa è l'idea di Raffaele Bonanni
Concludo con una evocazione da un romanzo divenuto anche un film
Martone ha messo in scena noi credevamo che non è solo un film è un romanzo che molti hanno visto il film pochi hanno letto il libro
Di Anna Banti fiorentina di nascita e calabrese che fa dire al suo antenato a suo nonno che aveva vissuto la stagione risorgimentale un po'come Spaventa dalla parte dei democratici dalla parte quanto meno di coloro che volevano rovesciare le vecchie logiche di potere assoluto come prima ha ricordato ma che vedeva nella realizzazione dello Stato unitario un po'come Spaventa scrive al fratello il fallimento di quell'ideale
Fa dire naturalmente la nipote a Domenico Lo Presti che è il nome di questo antenato di questo nonno che aveva vissuto la stagione garibaldina dunque un garibaldino che la missione rivoluzionaria era fallita
Io cospirato con ebbrezza mi hanno preso ho veduto la forca ma la missione rivoluzionaria era fallita
L'Italia non potrà mai avere un patrimonio di memorie storiche condivise
Sembra di rileggere la storiografia italiana che è tutta ancora divisa su questi problemi da una parte i buoni da una parte i cattivi con un manicheismo veramente inconcepibile dal punto di vista della storia
E prosegue il garibaldino deluso Domenico Lo Presti dove sono finiti i sogni di gloria di assistere a una nazione libera moderna e repubblicana
Era quello il vulnus originario L'Unità d'Italia non è stata un'impresa con le fanfare con i tamburi demandato tutto facilmente bene fu un'impresa complicata Lenta difficoltosa
Dove alle dominazioni straniere si sostituì una dominazione anch'essa in qualche modo estranea quella dei Savoia a presto della penisola o quanto meno che non capiti tutti i problemi della penisola
E dove la sostituzione di nuovi ideali unitari era avvenuta prescindendo dagli ideali che Mazzini e gli altri democratici avevano concepito che Garibaldi aveva promesso
Allora questa la lezione alla quale vorremmo attenerci proprio pensando alla figura di Silvio spaventa come un innovatore che capace però di governare penso alle tue cose non stanno facilmente insieme
Dal punto di vista della storia sempre
E lontano da quella caratteristica italiana che Pasquale Villari Ruggero Bonghi e altre avevano declamato che aveva fatto dire
La retorica quella retorica che ci rode le ossa allora lontano da questa condizione non ci apprestiamo a svolgere questo quasi biennio di lavoro su Silvio Spaventa
Grazie alla professore d'inglese per le sue considerazioni avvincenti illuminanti sulla figura di spaventano ringraziamo ancora
Ora la la la parola al professor Francesco Bonini magnifico rettore della LUMSA
Anche lui molto legato a quel periodo storico dall'Italia
E naturalmente all'opera e l'esperienza spaventi Diana
Grazie non credo ci sia molto da aggiungere alle importanti interventi che alle importanti relazioni che si Smith mi hanno preceduto e a quelle ancora più autorevoli che mi seguiranno io volevo semplicemente dato che il carattere di questa giornate anche raccogliere una serie di suggestioni che poi saranno passati al vaglio del programma che ci è stato appena illustrato che poi daranno in qualche modo vita ad un ad un importante deposito collettivo volevo di sottolineare tre
Punti
Il primo punto la storia serve
La storia serve e lo stiamo drammaticamente capendo proprio in questi giorni in queste settimane non si può capire la vita
Delle delle persone dei popoli e delle nazioni senza sa lavorare sulla storia
E credo che questo sia un po'il la motivazione di queste celebrazioni di spaventa nato il dieci maggio mille e ottocento ventidue un giorno dopo il giorno dell'Europa quello che poi sarà il nove maggio pezza dell'Europa
Che
La storia serve perché bisogna capire la complessità il secondo punto è proprio la storia di Spaventa una vita molto lunga una storia molto lunga che attraversa le fasi più importanti della vita italiana ed europea di un secolo decisivo l'Ottocento le vicende dell'Ucraina
Della guerra ci riportano a questo secolo che il secolo che fonda la contemporaneità
Cioè il la fase risorgimentale Napoli è
Molto importante nella storia del Risorgimento italiano
Nel Risorgimento italiano si è verificato un ribaltamento della prospettiva uno stato che non era lo Stato più importante è diventato lo Stato motore del processo di unificazione italiana
E lo Stato che era lo Stato più esteso dell'Italia sia invece ribaltato in una posizione di retroguardia
E personalità come Spaventa ci mostrano proprio saluto quella che è stata la mia amministra labbro personalità come Spaventa ci ricorda proprio questo ribaltamento perché Spaventa è stato animatore del parlamento napoletano e poi si è rifugiato a Napoli dopo che era stato addirittura indirizzato negli Stati Uniti in esilio
E questo ribaltamento dalla prospettiva spaventa non vive sulla sua pelle e lo vide nelle proprie opere quindi la prima fase risorgimentale la seconda fase unitaria
Cioè il processo di unificazione come è stato giustamente detto non tanto di unità quanto di unificazione per questo è un processo che dura decenni e che deve ancora in corso
Anche oggi in Italia siamo in una fase di unificazione per quello guardiamo all'Europa proprio in questa prospettiva che la prospettiva su cui è nata l'Italia
E infine la terza fase quella del governo del difficile governo dedica quindi ci serve la storia per capire la complessità e la vita di Spaventa è una lunga vita istituzionale politica e culturale che ci mostra i grandi nodi ottocenteschi della contemporaneità italiana
Il terzo punto prego il terzo punto è la politica e le politiche
è stato già sono stati giustamente ricordate le politiche
Che spaventa a gestito da segretario
In generale del ministero dell'Interno italiano prima ancora impegnato nel luogo tenenza quando ha gestito con gran con pugno di ferro i grandi problemi dell'unificazione
Già parlamentare da ministro ha gestito le politiche di unificazione e ha gestito le politiche di costruzione delle infrastrutture di un Paese moderno
Ed è stato anche un uomo politico
A gestito appunto quella che poi suo nipote a in qualche modo monumentali invitato come la destra storica
Ed ha avuto come uomo politico delle vittorie e delle sconfitte è stato giustamente ricordato dal professor pre intese da Stefano il passaggio del mille ottocento settantasei settantasette spaventa era un un uomo difficile dal punto di vista del del carattere
Un duello con Nicotera
All'inizio del della storia del Parlamento unitario un un duello politico li
Spaventa si dimette dal consiglio di stato contro il ministro degli Interni Nicotera
E poi viene riabilitato da un riammesso da un altro ministro la perde a ad Atessa le elezioni per la coalizione di tutti gli oppositori contro un'idea di modernizzazione dall'alto
Perché perché l'Italia si deve modernizzare tenendo conto della sua complessità quindi vittorie sconfitte
Ed è molto interessante appunto l'articolazione di questa dialettica tra le politiche che richiedono un indirizzo forte lungimirante e la politica che invece richiede una capacità di negoziazione per tenere insieme un Paese così complicato come Rita
Concludo appunto dicendo che il il programma di queste che sono delle celebrazioni riflessive come giustamente ha detto il professor tre intese ci può portare a capire meglio
La nostra Italia a capirla in una prospettiva larga e a tenere insieme le contraddizioni e le complessità che caratterizzano la vita culturale la vita sociale la vita politica
Lavorando sulle quali possiamo crescere veramente tutti insieme e ringrazio anche lo stile del comitato e uno stile inclusivo e ed è uno stile che guarda veramente a tutta l'Italia quell'Italia cui spaventa e tutta questa classe politica e culturale hanno dato tanto hanno dato in fin dei conti la vita stessa grazie quindi buon lavoro
Caro professore
La capacità di collegare appunto le strutture che già vedeva spaventa l'aveva i tre italiana proiettata e poi al futuro ancora da meditare da da risolvere grazie
La la parola
Adesso alla professore Enzo finiani in uscita
Gabriele D'Annunzio
Ho chiesto appunto sta collaborando dalla riuscita di questo limite itinerario importante per la diffusione della cultura spaventiamo grazie
Grazie buongiorno a tutti mi tocca l'onore e l'onere sono ad intervenire dopo un presidente emerito del Consiglio di Stato un protettore correttore prima del senatore quindi insomma
Sono davvero onorato ed è stato detto molto se non tutto almeno per quanto riguarda la la ratio la logica che ci ha guidati nella promozione nell'organizzazione di questi eventi diciamo spaventi a sono state fatte riflessioni che condivido
Introdotto vorrei aggiungerne qualche qualcun'altra appunto ma ha così corredo a completamento semine consentito intanto una estemporanea nel senso che mi è venuta anche mente ascoltando l'amico il rettore professore Francesco Bonini sull'importanza della storia no della quale ci ricordiamo soltanto di fronte a tragedia d'improvviso mi veniva in mente Marc Bloch che è stato uno dei più grandi storici
Nel Novecento fucilato da tedeschi peraltro perché era entrato nella Resistenza francese che insieme ai suoi colleghi ufficiali francesi vedendo Hitler che entrava a Parigi ecco appunto
Si faceva fotografare davanti al Trocadero sulla foto sulla del razza del Trocadero davanti alla torre cioè l'avete presente quella foto iconica
Delle tragedie del Novecento ecco insieme agli altri si chiede però loro blocca tra gli altri quindi un grande storico ma dobbiamo dedurre quindi che la storia ci avvenga nati cioè non siamo stati capaci di fare qualcosa per tre vedere l'esito
Tragico Dini
Una svastica no che gli arriva sul sceso
Di Parigi e della civiltà europea in qualche modo ecco questo penso che sia una un ricordo che per blocca lasciato in un suo libro famoso che oggi ci debba ammonire tutti di fronte a ciò che sta accadendo non dimentichiamoci per importanza
Della storia e e proprio questa è la prima riflessione vaglia direi che dobbiamo renderci conto che gli anni se gli anniversari storici insieme sono meri accidenti della storia no in sé non significano nulla
Spaventa nata nel mille ottocentoventidue sarebbe potuto nascere nel vento e nel venticinque quindi festeggeremo celebreremo il suo bicentenario no magari tra qualche anno va be'non sono quindi gli anniversari riuscendo sono come noi l'interpretiamo come noi
Facciamo vivere quest'anniversario non in modo meramente celebrativo ovviamente
Rifugiano lo ha detto il professor tre intese e sono totalmente in sintonia con lui ma diciamo la società civile tutta nel discorso pubblico come oggi dicono gli storici chiamano questi queste locuzioni un po'immaginifiche non è il discorso pubblico che quello che stiamo facendo in questo momento
Quindi non solo tra gli storici dobbiamo far sì che universitari siano occasioni
Ecco per riportare in qualche modo la storia il passato alla riflessione comune no
La seconda i riflessione che vi propongo è questa se la bella perché credo compreso tutti è stato in parte detto la figura di Spaventa appunto anche spaventa in sé oso dire che ci interessa relativamente no nel senso che Orantes è stato uno dei grandi ovviamente
Per la storia dell'Italia unita non soltanto dell'Ottocento ma il rally dissenso dalla vicenda di Spaventa ex diciamo appunto a collocarla dentro un contesto più ampio
Dentro solo il contesto dell'Italia dei primi decenni post unitari che sono stati così complicati difficili come è stato anche accennato ma veri del all'interno dei problemi rottura pali di lungo periodo
Della storia unitaria italiana di questo nostro paese spesso così tormentato da un punto di vista così Global complessivo diciamo ecco senza usare aggettivi particolare
Quindi mi pare che il tentativo di di che facciamo con questi sci questo il nel ricordare il bicentenario spaventa sia di riportare tutti a una visione unitaria della vita italiana
Unitario tutta tutti i centosessanta anni della nostra vita unitaria guardati nel loro complesso nello loro
Articolazioni come dire intersecate inestricabilmente tra loro mentre invece molto spesso abbiamo dei dei ai sì diciamo della storia d'Italia che guardiamo singolarmente il perito costi dovrebbe il Risorgimento quindi le origini dell'Italia
Unità Lili decenni post unitari Grande Guerra fascismo e così via no
Non facendo altro in quel modo per rimarcare quelle tante famiglie Stranamore così faglie italiana le faglie di italiano per brani come dire
Come Fratelli d'Italia potremmo intitolare nonché una riflessione storica complessiva le faglie d'Italia nel senso che siamo pieni di fare il pieno di momenti divisivi
Di censure con le quali non riusciamo ancora oggi e siamo in pieno ventunesimo secolo erano anche a fare pace
No uno in primis per esempio
Visto che parliamo di Spaventa e poco Risorgimento è stato anche parte detto no riusciamo a siamo l'unico popolo europeo che non riesce a fare davvero pace con le proprie origini unitaria
No siamo divisi profondamente da quell'origine e così via per non dire del fascismo delle origini della Repubblica guerra resistenza eccetera eccetera di fargli ne abbiamo tante dobbiamo come dire suturarlo che in qualche modo a Roma strutturale
Come dire non dall'alto ma attraverso la sperabilmente anche la cultura e l'educazione l'altra riflessione generali mi preme fare e che spaventa ci ricorda il ruolo dei meridionali nella storia dell'Italia unita
Questo mi sembra una questione non monta poco no
Appunto in quella visione unitaria e complessiva della vicenda nazionale tutta tutta no parente altamente partito come sappiamo da un piccolo paese nell'Abruzzo diciamo meridionale sotto la Maiella orientale
E che per arrivare dove è arrivato no e tra l'altro incarnando quella singolare singolare come dire dato di fatto che però è motivato ovviamente da ragioni storiche che qui non dico naturalmente per non perder tempo
Che ha visto moltissimi meridionali essere ministri soprattutto dei lavori pubblici Eutelsat occuparsi per esempio dei problemi infrastrutturali ferroviari di cui di cui si è detto che ancora oggi CD ci come dire ci interessa Mancini in qualche modo segnano ancora oggi attraversare l'Appennino in Italia
è una questione non così rilevante però possiamo garantire noi che viviamo dalla parte rispetto a Roma come dire meno nobile dell'Appennino quella ori
Prima in tale non siamo più o meno alla stessa latitudine più o meno
Ma vi assicuro che vi assicuro chi chi chi vive sulle due coste diciamo così lo sa molto bene no
Che includono da finire non mi voglio dilungare proprio per lasciare la parola anche a senatore ad altri eventualmente l'altra riflessione però che vorrei fare questa che stiamo in realtà ragionando su quel crinale sempre scivoloso delicato controverso eccetera che sta tra storia e memoria no perché in questo momento noi
Stiamo ragionando di storia spaventa il suo tempo sui problemi eccetera ma applicando no le ragioni e la la ratio razionalità mai l'emotività che molto spesso ci prende il sopravvento sopravvento come sappiamo rispetto alla storia basta guardare le settimane che stiamo vivendo dove l'emotività
Ahimè prevale piuttosto che la ratio e stiamo stiamo ragionando di memoria rispetto a quella storia no ogni generazione pone al passato
Domande differenti rispetto alle generazioni che l'hanno preceduta è ovvio perché cambia la storia cambia il contesto quindi noi adesso tocca hanno o in qualche modo diciamo generazioni più o meno a cavallo
Dei due millenni guardare a Spaventa a suo tempo i problemi dell'Italia unità in un certo modo ponendosi domande magari differenti da quella che potevano porsi le generazioni degli anni Venti o nell'immediato secondo dopoguerra per fare un un esempio
E poi ultima riflessione che non mi sembra che questo non mi sembra da trascurare
Forse potrebbe emergere da qualcuno degli incontri futuri e che spaventa rappresenta bene incarna bene simbolicamente in Black emblematicamente un passaggio storico rilevante che s'molto spesso viene dimenticato cioè il passaggio storico tratto
Baricentro napoletano a quello romano per tutta l'Italia centro-meridionale
Napoli diciamo la città mondo la capitale mondo qualcuno ha detto che erano stati accomunati spaventa non ricordo Croce dal fatto di andare a Napoli ovviamente
Non poteva essere diversamente non ha senso che Napoli che era il centro attrattore inevitabilmente davvero capitale mondo fin troppo capitale mondo rispetto al corpaccione delle province meridionali che venivano così su chiatte
Ed è uno dei grandi problemi di lungo periodo del Regno di Napoli così succhiato dalla la grande testa diciamo della Capitale ecco spaventa rappresenta simbolicamente questo cioè e ancora Napoli in qualche modo la calamità in qualche modo no delle dei cervelli dell'intelligenza eccetera
Ma sta in già cambiando il tempo sta già cambiando la storia
E Roma si fa sempre più dove oggi siamo si fa sempre più capitale mondo non lo so questo non sta a me adesso dirlo ma certamente baricentro storicamente differente con tutto ciò che ne consegue rispetto a Napoli grazie
Grazie a te professore
Per due considerazioni la la parola al senatore D'Alfonso che ringraziamo ancora
Per la affezione proprio alla esperienza di Spaventa
Vedremo che va da bambino appunto o dovessero negare di questo ringraziamo anche per il sostegno che continuamente decida grazie causato
Io ringrazio davvero
Gli organizzatori e coloro i quali hanno dispiegato
Tempo coinvolgimento intelligenza dico grazie al presidente Patroni Griffi
Per l'intervento che ha fatto ma anche per la vicinanza che ha sempre dimostrato
E poi agli autorevoli intellettuali accademici che hanno parlato
Con il professore
Bonini ho anche avuto un rapporto diciamo
Sottosopra perché sono stato suo studente scienze politiche a Teramo
Questo rapporto mi aiuterà anche ad introdurre quello che voglio dire su spaventa il rapporto sottosopra che è una grande questione della politica delle istituzioni
E anche dell'economia
Ringrazio anche il mio amico personale tre in chiese Fimiani e i tanti che senza intermittenza stanno aiutando questa esperienza secondo me di rinascita non solo Bruzzese attorno all'insegnamento di Spaventa
Concordo anch'io che la storia sia una grande infrastruttura serve a tutti
E serve per tutto
Il contributo che io voglio dare lo dico Raffaele Bonanni
Per quanto riguarda questa giornata
E l'itinerario che faremo insieme
In questi due anni che saranno interessanti
Fruttuosi è un contributo che si sviluppa attraverso la lettura di tre coppie tematiche
La prima copia tematica è una coppia tematica che si dà per scontato ma che secondo me non si deve dare per scontata anche nelle aule parlamentari si dà per scontato
La coppia tematica legalità legittimità
Qui riconosco alcuni magistrati che hanno servito il Paese magistrati della giurisdizione amministrativa ma riconosco anche servitori
Di istituzioni parlamentari che hanno molto d'aiutarmi e da suggerirmi la coppia legalità legittimità che dicevo si dà per scontata nella dovremo di nuovo re indagare a partire anche dalle luci che ci ha donato Silvio Spaventa
Immagino di parlare ad un pubblico di studenti dell'ultima parte della settimana e il sicuro che la legislazione quando produce legalità
Non abbia bisogno di ritrovare gli elementi portanti della legittimità
Silvio Spaventa
Quando ha dato il suo contributo militante realizzatore nel fare l'Italia unita che noi stiamo rinfocolato Fund riconoscendo aveva con chiarezza questa distinzione
La legittimità e il non detto
Di ciò che si dice dal punto di vista della legislazione che produce legalità
Un'attività deliberativa di un luogo deputato al diritto positivo può arrivare arrendere legale tutto
Lo ripeto un'attività deliberativa
Di uno spazio che produce il diritto positivo può arrivare arrendere legale sostenibile tutto
Omettendo la cultura del limite
Omettendo l'invalicabili tant'è che alcuni grandi valori che noi abbiamo che però se non coltiviamo noi con facilità riusciamo a demolire per scavalcare
Per esempio questo è un tempo nel quale anche dall'Europa ci arriva questa illuminazione sulla categoria concetto della dignità
La dignità della persona
La dignità anche di alcune personalità giuridiche
Ma la dignità per sussume là c'è bisogno di sapere con esattezza che sta nella cifra della legittimità del patrimonio culturale di un paese di una nazione
Quando Silvio Spaventa ragionava sull'accoppiamento
Tra consenso e ragione
Voleva evidenziare come il consenso porta con sé anche indebolimento debolezza laddove invece la ragione porta la tutela la conservazione di ciò che deve durare permanere per esempio la storia della libertà come storia della ragione
Così come permettetemi
Attualizzo diamo rispetto ai problemi alle fragilità che abbiamo d'oggi
La coppia rappresentatività da una parte e sforzo di governo dall'altra
Non è vero che tutto ciò che veicola Abbili attraverso la rappresentatività meriti la dignità della collocazione di governo
Se non si tiene a mente questa coppia è chiaro che poi c'è il rischio
Che tutto venga reso lecito anche ciò che viene chiesto al popolo di Barabba
Faccio un esempio proprio prestando mi
A saccheggiare l'esperienza politica culturale filosofica di pensiero giuridico di Spaventa
Quando lui intuisce il bisogno non solo in Italia della ferrovia Rizzo azione
Lui espressione riconosciuta della destra storica
Quindi esigente sul piano della libertà e del pensiero liberale e si trova a quella popolazione di soggetti privati che realizzavano trasporto ferroviario soprattutto toscani sapeva che porsi il problema di una legge nazionale che facesse la nazionalizzazione delle ferrovie
Avrebbe creato problemi ai rapporti di consenso con quella regione più di tutto con quegli imprenditori di quella regione
E sapeva che il signor rompeva il circuito tra consenso e ragione la ragione poneva l'esigenza di una società nazionale delle ferrovie
Noi però seppe far prevalere quella ragione rispetto alle spinte
Di consenso di mondi che conosceva bene
Dovrei dirvi un particolare che forse sfugge anche gli storici perché e quasi particolarismo del depositato cartaceo dell'amministrazione
Il direttore generale che venne scelto per la società nazionale le ferrovie non era Bruzzese per fortuna della della Sicilia l'ingegner Riccardo Lombardi che nulla aveva a che fare con il Lombardi più noto degli anni sessanta socialista e riformatore
Così come mi convince molto
Tutto il percorso che lui fece
Per arrivare a proporre a difendere e a far funzionare la quarta sezione del Consiglio di Stato che mi sia permesso dire da tecnico
Anche con un po'di libertà espressiva in quel momento forse rappresentava la punta più avanzata
Della risposta alla domanda di giurisdizione che ponesse limiti allo Stato sovrano che correva il rischio di diventare Leviatano
La quarta sezione del Consiglio di Stato è stato da allora sempre di più il luogo dove si misuravano le ragioni individuali con le ragioni della collettività impersonate dallo Stato e dalla statualità
Io sono molto appassionato
Del percorso che ha fatto questo gigante del pensiero filosofico giuridico istituzionale e politico proveniente da un piccolissimo paese mi porrei una domanda proprio da giornalismo dell'automobile
Come è stato possibile
Con l'impedimento delle comunicazioni culturali non c'era la Rete non c'era il digitale
Non c'era la facilità di circuito anche librario come è stato possibile che un isolamento così impegnativo quale quello di bomba in provincia di Chieti in Abruzzo
Potesse addirittura collocare così tanta intelligenza nel capire in anticipo e poi nel determinare risposte acciocché quelle esigenze avvertite imponevano
Il superamento
Mi permettano i magistrati presenti tutti gli esperti autorevoli che sono qui
Ma il superamento diciamo della categoria persona fisica rispetto alla riflessione adeguati si va sulla rete
Sulla personalità giuridica ci sono pagine straordinarie che Luis scrive sul nazionale per far capire come la partita riguardava proprio la personificazione giuridica dello Stato superando l'individualità decadente che tanto aveva causato sul piano del parlamentarismo
Come si fa ad intuire tutto questo con quali letture con quale combattimento culturale certi suoi viaggi incerto
Ma riconosciamo la grandezza di questo sforzo
Uno studioso di legittimità dal punto di vista della filosofia politica ci ha lasciato in eredità che i geni invisibili
Sovrintendono alle città Guglielmo Ferrero
I geni invisibili è colui che aveva la consapevolezza
Che
La consistenza della legittimità di una nazione si nutrisse proprio di geni invisibile venisse salvaguardata da quei geni invisibile
Come onorare questo grande patrimonio che se lo volessimo proprio rubricare l'unificazione lo ha visto un militante combattente scrittore Corsaro
Avrebbe detto Pasolini lo ha riconosciuto il Presidente Napolitano mettendolo accanto a Cavour
Quando abbiamo festeggiato i centocinquanta anni dedita dell'Italia unita
Napolitano presidente La Repubblica riconobbe a Silvio Spaventa questo livello di centralità accanto a Cavour e stato tra i primi protagonisti dell'unificazione
L'unificazione la giustizia amministrativa concepita come infrastruttura del vivere civile
Il rapporto tendenzialmente paritetico tra cittadino e Stato il superamento della dimensione mostruosa accettata dello Stato
Io vengo
Da un paese
Alle falde della Maiella dove per tanti anni
Proveniente questo dapprima dell'Italia unita ai poi consolidato si col unificazioni
Del nostro Paese il salutarsi sapete come si realizzava
C'era un modo di dire come sta la pratica
Come va la pratica
Perché appena dopo fatta l'Italia unita si erano precisati i doveri meno ancora incerti i diritti
E si sapeva che ogni diritto doveva seguire un procedimento una pratica e per decenni addirittura per secoli per un secolo e mezzo io mi ricordo la mia bisnonna quando salutava diceva ai vicini come va la pratica perché la pratica di rinnovo delle terre civiche
Quindi c'era uno stato talmente grande che diventava gonfio che per forza poneva l'esigenza di una misurazione dei suoi limiti
Non lo devo spiegare
Ha tanta qualità presente in platea però per me
Significa soddisfazione poterlo rivendicare poterlo rivendicare che è accaduto ad opera di un progetto di vita di una piccola regione con pochi abitanti con poche opportunità di circolazione delle idee non c'erano i caffè di Milano della Lombardia
Non c'era l'editoria delle grandi città certo c'era Napoli ma non a portata di mano a portata di sguardo lontano ma non apportata di prossimità
Come onorare questi diciamo duecento anni che ci separano dalla sua nascita e come fertilizzare il suo insegnamento pensate voi a quanto dobbiamo fare sul piano di infrastrutture che donino ancora parità di opportunità oggi abbiamo ricevuto in Commissione finanze affari europei la commissaria le finanze dell'Europa e abbiamo posto anche alle il tema che l'Europa nella quale viviamo è regolata assi dalla competizione ma anche dalla coalizione
E dire coesione significa dire infrastrutture
Quando fece la battaglia sull'infrastruttura serrata del Paese perché aveva capito che non sarebbe stata un'altra guerra a unificare ma sarebbero state le infrastrutture stradali e ferroviarie oggi si chiama digitalizzazione ovunque
E non c'è ovunque deve diventare una priorità per davvero quindi come onorare intanto rivolgendoci alle giovani generazioni per rendere certo che mai più Silvio Spaventa venga confuso con
Il pur meritevole Luigi Spaventa
Pur meritevole è accaduto questo a livello di giovani generazioni ma mi ricordo un collega del professore Tonini
Lo storico della filosofia Rocco Buttiglione entrando all'università disse Maritain nessuno organizzo curiosità
Interessa e poi disse cacao meravigliavo e tutti diciamo sorrisi solo per dire che avevano capito ciò di cui stiamo parlando il professore Buttiglione noi dobbiamo aiutare la memoria
Mi spaventa perché
Una nazione e ciò che ha fatto quella nazione ciò che ha concepito anche ciò che ha stabilito come limiti insuperabili
Queste iniziative secondo me ci aiuteranno a metterci in cammino
Verso il futuro un grande grazie agli accademici che ci stanno accompagnando e poi facciamo ogni sforzo per fare in modo che le giovani generazioni possano sapere conoscere e nutrirsi
Grazie all'autore
La questione è la copia cui ricevimento e un elemento assai importante per curare la democrazia italiana la supremazia della filosofia democratico lo sai si afferma proprio sapendo gestire consenso senza venir meno
Va be'sconsigliabile a riconsiderare la filosofia più intima della democrazia appunto quella di rendere i cittadini uguali
Questo è il fine principale della democrazia grazie grazie ringrazio anche il professor Andrea Giampaolo D'Andrea che ci ha aiutato moltissimo questo itinerario
Presso il ministero della cultura
Voglio ringraziare anche
Non solo you tube gli amici appunto che sono impegnati qui nel Senato per propagandare appunto anche questo evento che un viatico importante abbiamo detto per l'iniziativa e durerà quasi due anni
Voglio ringraziare anche quindi troverete anche presso gli io Tubre altresì altro diffusori di notizie
Devo dire grazie anche il radio radicale che trasmetterà si è impegnata a trasmettere non solo quest'evento ma tutti gli eventi che faremo nel corso del biennio
In questo modo anche pratiche barra di valicare vuole
Onorare un maestro anche anche per loro però filosofica maestro di politica di Filosofia
Di patriota grazie
Grazie tutti per questa iniziativa
Sì sto