Intervento del Ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli alla riunione della Coldiretti sul piano dell'UE sulla sicurezza alimentare

Che hanno in alcuni casi anche
La parola al nostro ministro Stefano Patronelli
Caro Presidente Prandini Caro Direttore Gismondo avevo un ospizio con appunto di trenta pagine sulle cose fatte male tutto Ettore quindi mi sono ridotto a a una paginetta di qualche appunto compreso mentre Ettore parlava
Oltre a salutare voi saluto
Le amiche e gli amici della Coldiretti dico queste parole non a caso perché gli amici sono quelle persone che non ti dicono sempre che hai ragione ci dicono anche quando sta sbagliando sono le persone con cui ti confronti lealmente
E credo che questo rapporto che abbiamo instaurato da da subito forse anche da prima che io diventassi ministro
Delle politiche agricole alimentari e forestali
Per cui guardando tra l'altro questa platea molti di voi ci siamo con molti di voi ci siamo confrontati incontrati abbiamo discusso abbiamo presa anche decisioni che poi spetterà ovviamente a a chi ha l'onere di di farlo ma il percorso di condivisione sopportato ad ottenere alcuni risultati e vi ringrazio per il riconoscimento di questi risultati non sono soltanto ovviamente
Il merito di una persona sono marito di una di un percorso che abbiamo fatto assieme per questo qui vi ringrazio
Ma ringraziamento su consentitemi voglio farlo a chi dimostra ogni volta di avere un una visione non soltanto su ciò che sta accadendo ma su ciò che accadrà e poi può dire io ve l'avevo detto e questa persona e lo il
Amico Enzo Gismondo che ogni volta
Animosità alza lo sguardo e vede cose che magari noi vediamo dopo un po'di tempo questo è credo sia il suo più grande pregio qui anche alcuni difetti sono un caratterino non non male
Però
Lo devo dire che questa questa sua capacità è un po'qualcosa che dovremmo provare a fare tutti sotto in questo momento noi speravamo
Di aver superato una fase molto complessa per tutti i sistemi produttivi per
Ovviamente anche per il settore primario per l'agricoltura e la fase di pandemia che ha messo in discussione tante certezze che avevamo era
Chaikovsky costretto in qualche modo a ridisegnare anche sistemi economici a ridisegnare un sicuro diverso da quello che che avevamo prima della pandemia a pena ci stavamo ci
Eravamo impegnati a a capire come programmare quel futuro questa guerra che un ulteriore momento di complessità forse per certi aspetti ancor più crudo dal punto di vista certamente per le vittime abbiamo fatto un consiglio europeo lunedì a Bruxelles avevano in collegamento il ministro dell'agricoltura ucraino
E durante il collegamento c'era l'allarme per un attacco missilistico in corso è stato un davvero
Toccante come
Come momento però di vicinanza con con uno scenario di guerra che noi guardiamo nei telegiornali ma in realtà è alle porte del nostro Paese all'interno del del continente europeo
E dicevo quindi momento ancor più complesso forse per per alcuni aspetti rispetto alla pandemia perché la pandemia
è stata una crisi simmetrica che ha colpito tutti i settori produttivi e tutti i Paesi del mondo
Questa guerra e le conseguenze
Drammatiche di questa guerra è un attimo
Ci porta in regalo una crisi asimmetrica
E io voglio sperare anche se i segnali non sono dei più positivi che anche in questo caso l'Europa abbia la forza di rispondere in modo coeso e coordinato a una crisi che non tocca tutti i Paesi lo stesso modo perché il costo che noi paghiamo per l'energia non è certamente quello è il prezzo gli aumenti di prezzo e di costo energia non è certamente paragonabile oncologo se gli altri Paesi dove hanno approvvigionamenti da fonte nucleare che certamente non incide non vede un incremento di prezzo e a cascata tutti i settori produttivi sono incisi profondamente nei nostri sistemi produttivi
Allora se da questo momento non usciremo nuovamente a livello europeo con una voce comune e con una risposta comune che non può non essere
Un nuovo pacchetto di debito comune che ci consenta di fare una in agire con i fan con cui sostenere i settori produttivi l'Europa avrà perso questa occasione credo che il nostro Paese si stia facendo tutto quello che deve
Siamo intervenuti sullo governo ungherese direttamente sia con il mio omologo ma soprattutto il presidente Draghi con con Orban proprio per evitare che ci fosse un blocco un primo inizio di atteggiamenti egoistici
Che ci preoccupavano tanto ma credo che anche sul fronte della messa a disposizione di risorse
Al di là dell'attivazione della della riserva di crisi al di là della possibilità che ogni Stato membro avrà di fare un proprio debito interno credo che il debito pubblico comune
Del diritto comune europeo sia la risposta vera per sostenere le nostre le nostre attività produttive
E per guardare al futuro bisogna anche capire che vi sono delle fragilità dei dei sistemi produttivi
Ripeto abbiamo fatto due anni con accompagnati da una pandemia che non c'ha dato tregua per un secondo usciamo dalla pandemia con con una guerra dai
Dai confini incerti dei tempi incerti che ci porta a a non vedere una al di là dell'immediato
Ma forse quei sistemi
Produttivi che abbiamo messo in campo le delocalizzazioni di cui parlava Ettore la ricerca
Del prezzo più basso possibile del costo minore possibile della mano d'opera che ha comportato coi minori diritti fragilità nei sistemi evidentemente non è la strada giusta perché questo tipo di economia
è saltata in aria in un attimo
E allora andare a parlare di diritti andare a parare il diritto del reddito dei dei produttori andare a parlare dei diritti dei lavoratori andare a parlare di stato sociale penso la battaglia che la Coldiretti affatto prima di tutti sulla condizionalità sociale l'acqua il modo in cui c'avete sostenuto anzi spinto
Non è nell'interesse singolo puntuale di un'associazione di categoria che si occupa di produttori e andare a guardare i diritti dei lavoratori di quei produttori e per questo credo che vada fatto un enorme applauso al modo in cui
Quella è la strada giusta anche per garantire la qualità del cibo che poi arriva sulle tavole degli italiani
I temi europei che sui che abbiamo davanti sono termini Complessi abbiamo fatto un consiglio su cui volevo aggiornarvi lunedì a Bruxelles ne faremo un altro Lussemburgo i primi giorni di aprile
C'è un pacchetto della commissione che è sicuramente un primo passo la alcune sospensioni che consentono di recuperare terreno
Per la coltivazione a quella Commissione della deve rendersi conto che i tempi e di chi semina non sono i tempi della commissione dobbiamo accelerare su le scelte le risposte che dobbiamo dare perché non è che si può seminare
Il mais ad agosto bisogna no anticipare i tempi di queste decisioni per consentire di non per rapporti raccolto primaverile e quello autunnale
E il pacchetto che prevede l'attivazione da mette della riserva di crisi accompagnato con centocinquanta milioni da parte del bilancio europeo con la possibilità di un cofinanziamento
Al duecento per cento quindi ci saranno circa cinquanta milioni per il nostro Paese e noi potremo cofinanziare con altri cento milioni quelle misure
è sicuramente una prima risposta importante dopodiché se non si accompagna con un nuovo regime di aiuti che sia facilmente attuabile applicabile
Tutto questo sarà assolutamente inutile se ci chiedono di spendere quelle risorse entro il ventidue settembre perché non avremo mai la capacità di farlo se c'è un regime di aiuto nuovo che non conosciamo che va accompagnato con un'intersezione col regime di aiuti vecchio
Allora io non capisco perché anche davanti a momenti di questa complessità
Europa seppur con i passi avanti rispetto al futuro rende sempre più difficile cose anche quando potrebbero essere
Bastava una proroga del regime di aiuto per Covent con una causalità Kakà casuali causalità guerra
Con gli stessi criteri avremmo risolto immediatamente quel problema invece bisogna rifare tutta la discussione sul regimi d'aiuto su questo ovviamente noi abbiamo in consiglio lunedì espresso la nostra posizione così come
Sulla questione da parte colate io cerco sempre di come dico di dire le cose che penso penso alle cose che dico
Ma abbiamo fatto disegnato una parte
Ci ha rappresentato un compromesso tra posizioni che erano molto distanti sia all'interno dei collegi statore europei sia all'interno delle anime che hanno inciso sul disegni erano battono quella ambientalista e ci dice che non dobbiamo produrre che dobbiamo lasciare terreni incolti poi io mi chiedo
Come mai
Si debba sempre a sfociare nella cultura dell'abbandono e non è la cultura della tutela dell'ambiente da tutelare ambiente ce l'ha il quadro quando l'ambiente lo coltivi qua
I loculi quando sei all'interno di quell'ambiente guardi quello che sta succedendo l'abbandono non è una tutela vera di un ambiente una un modo per
In qualche modo lavarsi la coscienza di non tocchiamo niente non facciamo niente Malta e proprio produrrà che ci consente di garantire di più la tutela ambientale ma quell'equilibrio è stato trovato in un momento totalmente diverso da oggi oggi diamo delle emergenze vere il tema della sovranità alimentare no dell'autosufficienza altro tema di cui ho parlato col con Enzo due anni fa quando erogate dall'altra parte della
In un altro ministero che non c'erano guerre non c'è una pandemia ma già era un tema ricorrente negli incontri con la Coldiretti
Oggi dobbiamo dare risposte immediate ma non dobbiamo neanche a retrocedere da quell'equilibrio che si è trovato che secondo me è stato un punto di equilibrio positivo per cui pensare di modificare strutturalmente i piani strategici nazionali non lo ritengo la risposta giusta
Però dobbiamo confermare le scelte che abbiamo fatto ma farla entrare in vigore quando avremo la possibilità di metterle in campo quando potremmo
Con attraverso l'innovazione attraverso le i meccanismi di investimenti che sono previste nel piano strategico nazionale potremmo
Produrre con un minore impatto ambientale oggi noi dobbiamo semplicemente dare la garanzia che a livello europeo non ci sia carenza di cibo
Noi dobbiamo soltanto garantire che le produzioni
Che abbiamo per anni importato da paesi da quali oggi non potrò più importare non incidano sulla nostra capacità di garantire ai cittadini europei di avere sempre cibo sano e di qualità sulle loro tavole
E allora credo che la sospensione dell'entrata in vigore la pazzia l'accetta giusta per non incidere su tutte le scelte che abbiamo fatto
Ma per consentire però alcune deroghe a quelle dinamiche che la parte imporrà e che in questo momento sono oggettivamente fuori contesto abbiamo ho fatto diverse cose
Sicuramente con col il contributo importante della vostra associazione con l'impegno credo
Di aver non sempre raggiunto gli obiettivi e non quanto meno le risorse che ho saputo garantire con il trucco nell'interlocuzione con emerse con il governo sono sempre state
Congrue rispetto al momento che che che abbiamo vissuto
C'è però una una cosa la quale non voglio prendermi il merito perché il marito c'era lo sto Presidente che la norma sul digestato io lo fatta entrare nel decreto perché non me ne parli più perché non ne potevo più era da
Sto scherzando dal primo incontro fatto lo sviluppo economico che il tema del digestato era sempre presente in ogni riunione che abbiamo fatto ad un certo punto mi sono stufato tra mettiamo dentro decreto così racconta abbiamo finito di parlare
Però ci sono anche tante cose tante cose da fare
Non mi non mi sottraggo ai temi dell'ultima slide del presidente
Il tema delle pratiche sleali
L'approvazione decreto legislativo di attuazione della direttiva è un primo passo
Ma noi non ci accontentiamo io non mi accontento di un pezzo di carta che mi scrive che un prezzo riconosciuto al produttore sotto la media del prezzo di del costo della produzione è una pratica sleale
Io voglio che chi
Non rispetta
Il decreto legislativo sulle pratiche sleali venga perseguito per non averlo rispettato che su questo
Ma il mandato che personalmente ho dato i miei uffici e che sono certo è stato diramato a tutte gli uffici periferici dell'ispettorato dodici corresse un mandato molto chiaro lo dobbiamo esser con lavorativi
Spiegare
Ascoltare le spiegazioni colpire chi si comporta male ma soprattutto
Comunicare questa possibilità ai produttori perché ci vorrà molto tempo perché entri no nella
Nella consapevolezza dei produttori
Che c'è questa possibilità che si possono denunciare certi comportamenti
Che cosa che erano consentite prima oggi non sono più consentite e noi non le consentiremo e su questo vi chiedo uno sforzo come associazione e sono certo che avrò la vostra massima disponibilità ad andare produttore per brontola vi riguarda che stanno sottoponendo a qualcosa che è una pratica sleale e che non si può più fare
L'acqua è il e il petrolio dei prossimi cinquant'anni
Guardate le condizioni di oggi da quanto tempo non piova
Da quanto tempo non piove e allora o noi abbiamo la capacità di accelerare nella realizzazione di tutti quegli interventi infrastrutturali che ci consentono di aumentare la captazione dell'acqua
Di creare gli accumuli energetici che questo Paese necessità
Di cui questo Paese necessita per poter poter aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili batte tre due cose stanno assieme
Qual è il tema dell'energia da fonte rinnovabile e la sua
Produzione su non sull'arco delle ventiquattro ore ma su parte della giornata in cui il sole c'è e quindi si può produrre soprattutto da fonte fotovoltaica
Ma l'energia come tutti voi sapete si deve consumare nel momento in cui si produce
Se non la consumo e ho bisogno di utilizzare un altro momento devo accumulare una io credo che l'idrogeno sia una prospettiva futura
Gli modalità con cui si accumula e trasporta energia ricordo che l'idrogeno non è una fonte energetica ma è un vettore energetico
Cioè accumula energia quando
Viene ritratto e che la rilascia nel momento in cui torna a essere la materia da cui è stato prodotto c'è l'accordo
L'altro modo sulle batterie
E questo Paese ha perso un'occasione enorme
Nell'implementare una filiera di produzione di batteria interna
E il terzo modo attraverso
Gli invasi e attraverso l'idroelettrico
Posto l'acqua a monte di giorno usando energia elettrica con le pompe la rilascia di notte e creo energia elettrica attraverso il sistema elettrico
E quindi non avremo due grandi benefici dal creare un piano invasi
E da
Di investimento di quelle risorse temi internazionali riprese ci sono che nelle leggi di bilancio ci sono che Nico finanziamenti che abbiamo messo in campo sono anche ingenti
La possibilità di captare più acqua per uso ovviamente agricolo e la possibilità di creare dei bacini di accumulo di energia che ci consentono di aumentare notevolmente la nostra indipendenza energetica
Cosa di cui oggi vediamo ce grandissimo bisogno non confondete ti parla di diversificazione delle fonti di approvvigionamento rispetto ai mercati esteri della compriamo da casse petrolio per quello non è il indipendenza quella una diversa di tendenza
L'unico modo in cui non saremo indipendenti in questo Paese attraverso la produzione di c'è da fonte rinnovabile
Tutto questo però resta un libro dei sogni
Se non abbiamo la capacità di realizzare gli interventi se per fare un progetto ci vogliono due anni per mettere in campo una una misura ce ne vogliono altri due centralizzare un'opera ce ne vogliono sei ma dove vogliamo andare
Questo è un Paese che ore si rende conto che le cose le fa adesso oppure destinato a non dare risposte ai propri cittadini e a renderli più poveri e più dipendenti dagli altri e abbiamo visto che cosa porta la dipendenza
Sul tema dell'etichettatura
Io credo che
Ma abbiamo fatto tante tante battaglie sul sul cosa significa etichettare perché c'è qualcuno che pensa che l'etichettatura significa mettere un simbolo rosso giallo verde no perché basta quello per dare un'informazione
Al cittadino io invece voglio che i nostri cittadini sapere esattamente cosa mangiano
Devono sapere quello che portano sulla loro tavola sulla tavola i loro figli devono sapere se quel quel cibo è stato prodotto da materia prima fatta in Italia ma come è stato fatto che cosa contiene
C'è una maturità
Da parte del consumatore che dieci anni fa non era pensabile
Cioè a bisogni se alla voglia di essere informato e terreni alla qualità e sempre nella qualità non può non proprio premiare i nostri prodotti perché in termini di qualità siamo i migliori al mondo e questo dobbiamo dircelo chiaramente grazie ai produttori italiani che sanno cosa fanno sanno come farlo e sanno come produrre cibo sano
E allora noi dobbiamo derogare in nessun modo al tema dell'etichettatura era possibilità di dare informazioni corrette ai cittadini perché abbiamo tutto il vantaggio per farlo
C'è un un'altra cosa su cui credo che proprio partendo anzi tornando dove sul partito c'è da da quello che può succedere in futuro su cui voglio prendere un impegno
Perché
Nel momento attuale ci mostra come noi ci siano delle delle fragilità nel sistema produttivo e l'ho detto più volte cinici mostra come ci sia interdipendenza tra tra i Paesi
Ci mostra anche come in qualche modo predisposte non sempre vadano nella giusta direzione ci mostra come si tenti di far passare il cibo con una grande commodities
Come un'omologazione
Torno al scortavano alla stazione
Sempre confusa con la strategia o quando hai detto Moravia Camus uno per tutti
Allora sempre il visionario di di prima parla di cibo sintetico da tanto tempo ecco il mio impegno è quello di sollecitare un dibattito sia nel governo sul voto in Parlamento affinché il nostro Paese si schieri apertamente contro ogni forma di circostante
Che non è certamente quello che voglio garantire ai miei figli per i quali comunque ogni giorno mi sveglio cerco di dare il massimo grazie a tutti
Ministero solo una cosa ho visto che quando hai parlato degli invasi parlato dell'ingegnere Cosimo ingegnere allora io vorrei invitare molto presto riservatamente a un dibattito con l'ingegnere Gargano perché sei favorevole
Chiuse