Presentazione del libro di Pier Franco Quaglieni «La passione per la Libertà. Ricordi e riflessioni» (Buendia Books)

Ecco ci ci togliamo la mascherina sì sì sia del Walter è la regola che chi parla se la toglie va bene così rimaniamo
Allora buonasera a tutti vogliamo iniziare aspettando che arriveranno gli altri commensali sono andrà Morbelli il figlio del presidente vi porto i saluti di mio padre Enrico che purtroppo ammalato e quindi mia
Chiesto di presenziare a questo incontro al suo posto e anche per portarvi i suoi auguri di Pasqua questo è l'ultimo evento della dell'associazione dei defunti c'era una vera famiglia piemontese prima di Pasqua poi sapete che il cartellone degli eventi per proseguirà e sotto sono anch'io un socio naturalmente dell'associazione devo dire che frequento più le attività enogastronomica che si vede anche dalle rotondità che ho preso da mio padre però ogni tanto i seguaci e le attività culturali
E tra cui le attività soprattutto in cui c'è il collegamento tra il pensiero liberale e piemontesi oggi ne abbiamo una testimonianza oggi siamo qui a parlare raccontare insomma con l'autore Pierfranco quali vieni il libro la passione per la libertà quindi un libero che già dal titolo dai in senso liberale ma e perché questo dire tra liberale Piemonte ecco beh diciamo per Franco alieni è una
Preziosa testimonianza di Bellassai liberale in Piemonte eccetera Torino intanto è stato tra i fondatori assieme a Adriano Olivetti Mario Soldati infine del Centro Pannunzio storico centro culturale di Torino che ha preceduti continua a presiedere per immagino di sì da oltre centoquarantacinque però cinquanta cinquanta sorvolo superate abbia
No lo bisognerebbe lasciare ecco
A sinistra un attimo di tranquillità ai e io ho obbligato culturalmente a mantenere la testimonianza del Centro Pannunzio però insomma
è stato è ed è testimone vivente insomma dello spirito liberale di Torino e del Piemonte Torino ed era nella va dato merito anche ci diedero di diversi riconoscimenti cittadini professore di storia dell'arte del di storia contemporanea insomma quindi conosce dal punto di vista culturale e anche formativo a non solo il primo tema insomma Torino stesso quindi col quale miglior Casarini medio potenziale Roma insomma per ospitare questa presentazione
Ci racconterà di questo libro assieme a Valter Vecellio che seduto accanto a lui vicecaporedattore del TG due
E cerco tra questo percorso di ricordi e riflessioni
E sulla libertà egli aggiunge le sue libertà piemontesi perché insomma non solo nel mondo
So che è generale ma faceva qui siamo in casa piemontese dobbiamo fare i partigiani ecco ma certo molto Rizzo
E diporto da subito invece i saluti di Annella Prisco giornalista scrittrice che voleva essere qui ma avuto un problema e ci ha inviato qualche riga che ora vi leggo
Le mie scuse per non essere presente per motivi indipendenti dalla mia volontà ad un appuntamento a cui tenevo particolarmente
Ed un saluto ai partecipanti ed in particolare a Pier Franco quali ENI autore da me tanto stimato per la qualità di intelligenza e lo spessore dei suoi testi
Che esprimono quell'anelito di libertà e di aspirazioni a valori veri e di intenti unito a quello spirito di coerenza che non si sottomette a compromessi
Ed in cui prevale una costante aspirazione all'indipendenza
Ad una prossima occasione mi auguro presto per comunicare ogni altra dei riflessione su la passione per la libertà di Pier Franco Quartieri cordiali saluti Annella Prisco purtroppo non ha potuto essere con noi ma ci ha voluto dedicare queste righe come CIA dedicato un piccolo video di testimonianza Ugo Nespolo un illustratore prestigioso artista dello strato ore che mai a un sodalizio con del Franco Quartieri e diventano viabilità volti anni ed illustratore delle copertine dei libri e non solo al somma
Ognuno è libero di alcuni libri e ci ha voluto mandare un libro sì grazie ambito di saluto che adesso
Adesso con i nostri mezzi potenti
Però potenti mezzi tecnologici riusciremo abbia sta per partire
Nonostante
La prova
Lo sta dispiegando trattenute rispetto coloro
Questa è l'immagine no non era lui
Ritroviamo che saremo più fortunati
A quelle leggi l'anno quelle d'immagine è sempre la stessa
Legata sbagliata quello scritto video il del quarto adesso ormai che scarica di tutti vanno bene tutti sì
Prego abbiamo
Polesine alle
Però sì Franco i
L'azienda benissimo il suo ruolo pubblico il ma svolgendo Massimo il caso sottotitolo cosa fisso
E interessato tesi controcorrente eliminarono io valutare vince non sentirlo conformismo perché effettivamente io stesso eseguirono l'assemblea quello di
Addis fu interdetto all'obbligo il il fosse rituale
Intellettuale Franco dove incollato ulteriori due milioni storie Ivano sì sì
E il cui cinque sono stati e i i
Iniziative arrivando intellettuale alcune polemica se poi la cultura primo resta nei confronti
Quindi convivere con lei suo libro crisi
Questa Roma quindi le parole di volersi foto illustratore della copertina
Grande amico diversa Corriere aggiungere e
Lascerà adesso la parola a a Pier Franco prodiani a Valter Vecellio che avrà la funzione di moderare un pungolare insomma il racconto della passione delle libertà del nostro processo prego
Intanto vi ringrazio sia per l'invito debbano essere qui a questa presentazione di questo libro
Che come posso dire spero che non mi faccia non credo che mi faccia velo l'amicizia che dura da svariati anni compie Franco perché ho frequentato il cento Mario Pannunzio a Torino mi ha invitato ad alcune a molte delle sue manifestazioni ha organizzato in occasione del settant'anni
Di Marco Pannella un ampio tam-tam degli ottant'anni scusami una una bella e grande manifestazione in suo onore che che non altrove
Sono state fatte credo che sia stata tra le più belle quella di Torino non non siamo stati capaci di far la Roma o o in altre città con la presenza di di Pannella che non mi vergogno ed è anche Luigi proprio niente si è commosso per quella per quella manifestazione
Per quella celebrazione che è stata fatta per pervenire al libro per il libro se posso permettermi
Vorrei dirlo senza la presenza di quegli ENI perché non vuole essere una captatio benevolentiae a una quantità di Totti il rigore dello storico
La capacità attrattiva dal punto di vista stilistico del divulgatore
Anche e un libro
Di di memoria e memorialistica o nel più alto e più nobile senso del termine
E racconta
Dell'Italia migliore e degli italiani migliori che troppo spesso non si conoscono o addirittura abbiamo di cui abbiamo smarrito la memoria ci sono una quantità di nomi a sfogliare questo libro che ci fanno dire noi dobbiamo gratitudine a questi italiani a questi personaggi che c'è dove eso quello che siamo del bene
E certo credo che se ci potessero veterinaria che avrebbero accigliati sopracciglio perché quello che siamo e che non vorremmo embolo imporrebbero che Doris fossimo e quindi queste il pareggio di questo libro che raccoglie tutta una serie di episodi
Di personaggi
Di cui l'Italia nobile alta
Per cui dobbiamo essere grati perché ci ha dato tanto e a fa bene Pier Franco a raccontarcela
Ci sono tanti nomi anche di personaggi che Franco che Franco ha avuto la fortuna e il privilegio di chi conosce di frequentare sicuramente ne sarà stata arricchito e Luigi anche avrà arricchito
Questi personaggi
E poi si raccontano anche alcuni episodi alcuni episodi che sono ancora oggi nonostante siano lontani dal tempo
Però lo capaci se si affrontano con equilibrio e con obiettività di sollevare polemiche e alcune polemiche giustamente vengono sollevate
Da Pier Franco una per esempio a ricordarci
Che la peste la festa che tra breve tra qualche giorno celebreremo il venticinque aprile non è una festa di parte ma è una festa di tutti a festa del Tricolore
C'è nel titolo appunto ci ricorda che scusate che il venticinque aprile non è solo lampi
Perché le forze partigiane che in quegli anni in quei mesi combatterono per la nostra libertà per i nostri valori e c'erano anche partigiani monarchici liberali
Cattolici insomma non era solo
L'associazione che per tanti anni
Ci hanno fatto credere e hanno voluto farci credere che fosse c'è un'altra pagina controversa
Colto bene quando venne sollevata da Pannella la questione relativa a via Rasella
Apro una parentesi poi dopo in un congresso del partito radicale che si teneva qui a Roma in contemporanea al congresso del Partito comunista
Pannella sottile volta questione della opportunità della legittimità di quell'atto di violenza nei confronti di quei trentatré o trentaquattro non mi ricordo bene militari altoatesini
Di poco o nulla colpevoli e non indossavano comunque la divisa delle SS che avrebbe in qualche modo giustificato che vengono fatti esplodere
Da quell'ordigno lasciato via Rasella che poi provocò la successiva
Rappresaglia
In quella rappresaglia uno ogni dieci non vende esattamente come una certa leggenda dice
Diffuso
Il bando appello consegnatemi se no facciamo la rappresaglia però in tutta Europa si sapeva che i nazisti erano da biturbina fate questo tipo di rappresaglia e quindi avrebbero ha reagito in qualche modo il sospetto e qui dopo si arriva lo so personalmente per averlo scritto in un libro
Se i partigiani dell'epoca
Quando quell'attentato a Roma è solo perché non accettano l'idea di Roma città aperta
Oppure calcolano che ci sarà una reazione si preparano anche Aldo dance sapendo che a Regina Coeli c'era il fior fiore dell'antifascismo liberale
Laico non comunista con cui avrebbero poi dovuto fare i conti una volta che il regime fascista
Fosse stato spazzato via come era inevitabile ormai che fosse spazzato via e quindi lo dico in maniera molto pedestre
Con una fava hanno preso due piccioni l'attentato da una parte e pensare di liberarsi di pericolosi compra concorrenti dall'altra se si guarda la lista dei caduti alle Ardeatine si vede che appunto e naturalmente i tedeschi per fare la rappresaglia i primi che vanno a prendere solo quelli che c'hanno e che stavano a Regina Coeli o nel delle che abbiamo le prigioni della banda Carità eccetera Mario Pannunzio si salva per un soffio da da quella retata che poi all'eccidio un altro che si salverà un modello Antonello Trombadori per dire
Ma insomma rimane sempre il dubbio però solo sollevare il dubbio e tracciare una linea di quasi continuità come Marco Pannella fece
Con l'allora terrorismo delle Brigate Rosse che era nel pieno del suo svolgimento
E dire guardate che anche Curcio non sono sedicenti Brigate Rosse sono Brigate Rosse conosce veramente
Sono tra virgolette per quanto degeneri
Figli della sinistra ecco all'epoca scoppia un finimondo da parte di Amendola da parte dello stesso Trombadori di Luciano lama erano anche la parte migliorista se vogliamo del PC figuriamoci gli altri
Ma questa è uno dei capitoli che affronta quali viene giustamente nel suo libro e che giustificano quello che lui scrive delle nell'introduzione quando dice guardate che scrivere guardate che cultura dico non mi piego al conformismo imperante e scriveranno voglio citare testualmente non significa mirare al consenso ma deve essere un modo per agitare le acque morte e suscitare dibattiti dibattiti confronti e Benedetti che siano se ci sono anche gli scontri perché dagli scontri poi nasce la possibilità di conoscere e di discutere di riflettere noi stiamo vivendo un tempo in cui si litiga molto ma si riflette poco e le idee si confrontano molto poco anche perché fosse mancano le idee quindi la materia prima e questo è un libro impeto con una quantità di autori poi ci ritorneremo però
Io
Sono un po'in difficoltà a fare lo stimolatore perché questo libro che mi stimola io idealmente vorrei essere dalla parte vostra a scontare Foglieni più che essere io che che che Di Pardo porre in essere vorrei sapere da lui
Tutto il percorso di questo libro come non solo gli è nato ricco ma proprio anche questo queste un figlio della tua cultura come si è formata la tua cultura come ti sei trovata essere liberale perché essa illiberale che sei non tollerante ma rispettoso
Perché tollerante poi chiudo veramente scusatemi
Nella mia accezione è un qualcosa io sono in autobus e in basso io ti tollero no invece un rispetto siamo alla stessa altezza e io credo che Pier Franco rispetti tutte le opinioni
Con una sola discriminante purché l'opinione avversa
Non sia prevaricatrice delle opinioni altrui quello che un po'ci diceva Popper dobbiamo essere liberali dobbiamo rispettare tutti però la libertà bisogna anche difenderla da qui è nemico della libertà stessa e allora ecco questo libro che è un po'boh forse la summa del tuo pensiero non so come dire
Io lo ringrazio
Gli amici
Della famiglia Piemonte russa
Ringrazio i manicomi Morbelli ringrazio intangibile
Morbelli che non si non c'è questo s'era
Ringrazio l'amico Ugolini che è sempre stato
Stimolatore nei confronti di iniziative di interessi e ringrazio ovviamente
Valter Vecellio
Sia per la sua amicizia sia per quello che ha aggiunto questa sera
Parlando delibera
Non credo sia la summa del mio pensiero perché io non ho l'arroganza di e sarà un maitre à penser ecco quindi
Sono riflessioni le mie che ritengo sempre e comunque ha oggetto di una revisione ulteriore di un ripensamento perché come diceva Benedetto Croce la verità dell'affatto non esiste esiste una verità che è un continuo farsi un continuo
Ti venire che poi è un'idea operiamo cioè l'idea del del progresso attraverso la fallibili sale il riconoscimento della fallibilità
Quindi non è una summa ecco il mio libro è un insieme di riflessioni che potrei anche se qualcuno mi convince riterrei o comunque mettere in discussione
Questo atteggiamento ecco e proprio non soltanto ma e proprio in modo particolare della cultura liberale non solo della cultura liberale
Perché io sconosciuto e conosco persone che non appartengono di per sé e alla cultura liberale in senso stretto e che hanno però la capacità di mettersi in discussione e quindi e quindi
Ecco
E una virtù questa di mettersi in discussione molto rara oggi molto rara ma non introvabile non introvabile debbo dire che
L'invito che mi è stato rivolto recentemente solo recentemente
Dall'associazione dei partigiani ampi a presentare questo libro è un segno di una partitura che solo quindici giorni fa io non avrei pensato
Che si sarebbe stima
A poi vedremo come andrà a finire se sia giusto verremo oggi incontreremo o vediamo tedesca ospiteremo o discuteremo soltanto
Ignora con rapporto di cordialità io mi auguro ovvie ovviamente che
Il senso della dell'invito sia quello di di di un dialogo
E d'altra parte come diceva Vecelio il venticinque di aprile nel senso migliore dall'espressione e un atto di liberazione di libertà
Non è un atto di egemonia
Partitica
Come è stato interpretato
Fin dal venticinque aprile del quarantacinque ecco
Io non a caso qui parlo di un venticinque aprile tricolore
Ma un venticinque aprile che significano mio modo di vedere e lo dico in modo chiaro
Anche un atteggiamento nei confronti tende fascismo che sia un atteggiamento storico graficamente
Rivisitato e corretto
Io non sono un seguace di Renzo De Felice anche se ho avuto dei rapporti di amicizia con lui e
Quest'anno Lanzillo anno scorso
Credo di essere stato uno dei pochi in Italia ad averlo ricordato con un convegno
Non coincidono anche perché io riconosco la grandezza di Renzo De Felice ha rispetto alla mia
Dimensione non con misurabile
Ma certamente quel fascismo
Chiamiamolo
Immortale su un non lo ricordo Umberto Eco come lo abbia eterno ecco il fascismo eterno non c'è è una categoria che non combacia con la storiografia può combaciare con la politica come l'ideologia
Ma la filigrana del mio libro ed è la mia ricerca storiografica in generale è proprio quella di scenderà nettamente
L'ideologia che pure io rispetto
Rispetto alla storiografia
Raimondo Luraghi
Partigiano combattente
Medaglia d'argento al valor militare
Grande professore di storia americana grande studioso della guerra civile americana corrono oggi il suo libro e diffusissimo negli Stati Uniti
Non a caso negli Stati Uniti non tanto in Italia ebbene Luraghi diceva
Il che l'ideologia è un veleno che uccide la sua grafia
Perché è un veleno perché la storiografia e ricerca storica senza pregiudiziali ideologiche in partenza
Lo storico deve essere sgombro
Da pregiudiziali
Deve essere Trento deve serrare agito deve essere distaccato
Non può essere un partigiano nel senso di parteggiare a priori per qualcuno
E poi vige una regola
Che la storiografia
Afferma come una regola essenziale
L'altra
Fax
Cioè quando noi parliamo ti uno scontro di una guerra di un conflitto di
Una dissonanza dice
Di comportamenti noi dobbiamo dare voce anche all'altra parte
Non possiamo dare voce solo ha una parte
Questi proprio avere per la storia antica i Troiani e inglesi può valere per la storia
Romana io Romani e Cartaginesi addirittura una versione cartaginese dello scontro coi romani non è stata possibile perché perché io romani hanno distrutto Cartagine hanno distrutto i Cartaginesi
Questa alta la ad Hassan a mio modo di vedere a diritto di farsi sentire e lo storico a in dovere di sentirla
Non può
Fingere che non ci sia o dire che si tratta di cose aberranti
E che quindi non possono essere neppure prese in considerazione
Questa concezione io l'ho maturato nel corso degli anni
Non saprei dire
Certamente ha influito su di me il pensiero di Benedetto controproducente sicurissimamente
Ma
Ci sono anche altre altri ammaestramenti che per me sonda spostati fondamentali d'altra parte io vi cito questo esempio che cito anche nel libro certo
Croce fondando l'Istituto di Studi storici al Napoli
Dopo la seconda guerra mondiale
Quell'istituto
Ha la cui direzione Croce richiamo Federico Chabod più grande storico
Di quell'epoca
Ebbene inaugurando il ciclo di lezioni
Fece un
L'intervento molto importante che ovviamente non stato quasi mai citata
Benedetto Croce che era stato il simbolo morale della resistenza al fascismo
Tutto l'antifascismo aveva identificato in croce
Il riferimento ripeto morale prima ancora che culturale e politico
Bene in quell'occasione Croce disse
Io non mi sentirei io fasci io antifascista
Di scrivere una storia
Per fascismo non mi sentirei perché mi sentirei troppo coinvolto ma aggiunse una frase che
Non è stata quasi mai riportata ma e lì
A testimoniarlo
Aggiunse che se lui avesse dovuto scrivere una storia dal fascismo avrebbe messo in evidenza le cose positive che fece il regime
Qui siamo all'indomani del all'indomani squoccato della fine della seconda guerra mondiale
E Federico Chabod nella sua Storia dell'Italia contemporanea alle elezioni che tende alla Sorbona nel cinquanta
Sulla storia contemporanea italiana
Fascismo ovviamente
Federico Chabod
Lo scrive nell'introduzione Leo Valiani che fu uno dei maestri dell'antifascismo ebbene Federico Chabod
Queste alle lezione alla Sorbonne dimostrò un distacco nei confronti del fascismo come avesse trattato di un argomento di cento anni
Prima non di un argomento che era ancora lì a inforcare gli animi
Ecco oggi a distanza di tanti anni secondo me ci vuole questo distacco nel mio libro non riguarda solo questi argomenti sia chiaro son cito l'altro perché una cosa che
E in coerenza con
Quando io ho scritto in tanti anni
Cioè prendo lo spunto da
L'idea balzana di che Rillo d'altra parte un comico che si occupi di di storia e forse ancora peggio di un ideologo che si occupa di storia perché ci mette la la comicità anche
Oltre che un'ignoranza abissale
Ebbene che Rillo proponeva
Quando era ancora un Grillo parlante perché oggi e un grillo silenzioso fortunatamente per noi
Ebbene
Grillo diceva che bisognava istituire una giornata delle vittime del Risorgimento riferendosi ovviamente a a un Risorgimento mancato un Risorgimento fallito a un Risorgimento
Riprendendo
Termini approssimativi
La critica gramsciana Gobetti Anna al Risorgimento cioè Risorgimento come un fallimento
Certo il Risorgimento alle sue ombre
Ha commesso i suoi errori
Non si può dire che
Un Risorgimento affrettato in dieci anni no un processo di di di di di di di riscatto nazionale che si realizza in dieci anni non può restare
Confrontato non solo con la storia francese di secoli con la storia spagnola il cui in cui il processo di unificazione è andato avanti
Attraverso il sangue anche lo scorrimento del sangue per secoli
L'unità nazionale in Francia non è neanche confrontabile congruità nazionale che si è i genitali quindi sia ben chiaro io ho il senso critico del Risorgimento
Anche se ritengo che basterebbero quattro righe
Di Romeo di Rosario Romeo
Lo storico di origini siciliane che ha scritto proprio di Mezzogiorno di Risorgimento di Sicilia e via discorrendo basterebbero quattro righe per stroncare completamente l'accusa di un Mezzogiorno oppresso
Dal processo di unificazione perché nella prospettiva storica il Risorgimento ha trovato
L'opportunità di riscattare l'Italia e io qui cito diciamo in
Pintor
Che la vigilia della sua morte scrisse al fratello il giornalista del manifesto scrisse una lettera in cui visse
Alla faccia di Gramsci e di Gobetti e via discorrendo
Che il Risorgimento italiano era l'unica grande pagina della storia italiana
E che aveva fatto sì che un popolo di Levantini e di africani diventasse europeo questa testimonianza mi pare di una lucidità
Talmente e vi è vigente che basterebbe citare questa testimonianza
Affermare
Che non si può semplificare un problema complesso perché la storia e comunque sempre un problema complesso
Di luci e di ombre
Non c'è mai il torto tutto Roma parte col porto tutto dall'uno all'altro io a Trento del libro
Qua e là
Richiamo un concetto che per me fondamentale non resistendo alla soglia sia il male assoluto esistono dei mali intollerabili che in Mali
Esecrabili dei mali che non trovano la benché minima giustificazione ma non c'è il male assoluto
Non c'è male assoluta non si può attribuire il male assoluto a una parte sola
Male assoluto purtroppo
E dell'umanità se se vogliamo egualmente distribuito nella storia dell'umanità
E ci sono Jihad è lei Calini sparpagliati
A seconda delle vicende storiche o anche solo di cronaca che noi se siamo trovarti a affrontare
Ecco io non so se sono riuscito sia pure in modo molto sommario a dare un'idea del
Dell'impostazione ecco
Ti ho dato al libero che è articolato in tantissime riflessione tantissime se voi scorrette questo invece vi accorgete che si sono
Tutta una serie di
Di a sospetti di riflessione
Che
Ecco
Vanno oltre
Come possiamo dire una consultazione Ester stereotipata della storiografia ma cercano di vedere
Il problema del passato come diceva un grande storico blocca
Un uomo di sinistra uomo nettamente di sinistra
Ebbene blocca diceva che compito dello storico e quello di indagare infatti di ricercarne le ragioni di spiegarne le ragioni e poi di dare un giudizio molto spesso qui si è capovolto il problema si è dato un giudizio e poi si è cercato di trovare qualche giustificazione del giudizio ma questo non è il modo di procedere della sorga Fia
E il modo di procedere dei politici lei militanti degli ideologi
Storico de prima analizzare i fatti comunale
Massima freddezza distacco non con l'imparzialità perché l'imparzialità e avvilito nessuno di noi è imparziale nessuno di noi ha in pancia
Io credo che allo storico si debba chiedere
Una certa onestà intellettuale ecco questo sì essenziale
Ma non è imparziale da la storiografia
Per tutta una serie di di questioni cioè il solo fatto di scegliere i fatti che lo storico ritiene rilevanti sotto il profilo storiografico rispetto a quelli che lui ritiene secondari ecco
O le cause le cause degli esaminati accadimenti
Sono queste erano solo queste
Ho solo queste altre ecco a seconda della scelta che viene fatta prima ancora di scrivere Historia evidente che lo storico ci mette qualcosa di suo
Ci mette qualcosa di suo fa delle scelte operò delle scelte quindi la storia non era imparziale con quella e una una baggianata
Positivi is del positivismo che vedeva la storia come Scienza no la storia non è una scienza
No è come la matematica
Non è una scienza
Ma dire che la storia non può essere imparziale non significa giustificare la storia faziosa
La storia faziosa non è una storia che abbia un minimo di attendibilità e in Italia a mio modo di vedere una certa egemonia
Gramsciana essenzialmente di origine più anziana affatto sicché
Per decine decine decine di anni
Nelle nostre università
Si sia sempre
Tra l'altro un'impostazione agli studi storiografici
Che Rilke risale a una ideologia cito solo un un esempio e chiudo
Ad esempio i io lo cito in termini proprio autobiografici
Io ho sentito parlare di foibe la prima volta in vita mia quando ero già all'università l'ho sentito
Sentito parlare di foibe da una poetessa attiva bizzarra che era diventato associato al Centro Pannunzio era la fine degli anni sessanta
Prima di lei al liceo lei all'università
Io non le ho mai sentito parlare di infoibati
Poi si è arrivati faticosamente a al dieci febbraio Giorno del Ricordo eccetera oggi è di nuovo rimesso tutto in discussione da da parte di
Associazioni e di di personaggi che ritengono che
Le foibe trovassero una giustificazione nelle violenze
Attuate dal regime fascista
I ministri in Dalmazia e via discorrendo
La violenza
Non trovano mai giustificazione
E la violenza bestiale delle foibe non può trovare giustificazioni in un'altra violenza
Condanniamo tutte le violenze
Vediamo pure anche un rapporto di concatenazione tra le violenze precedenti e la violenza successive ma non si può accettare
Che la violenza avvenga giustificata in termini di violenza perché allora cadiamo in una concezione
E Garigliano dalla storia per cui secondo è che nella storia e un mattatoio immenso
è un mattatoio in mezzo ecco se noi
Facciamo questi discorsi no inconsciamente torniamo a che al vi ringrazio
Prego dunque avevo dunque ragione quando dicevo
Era meglio stare ad ascoltare dall'altra parte il professor quegli piuttosto che cercare di pasticciare un po'ma adesso cercherò di mettere altra carne al fuoco uno dei pregi di questo libro e di riportarci a memoria alcuni personaggi
Che si sono posti mariti scuro
Penso a Nicola Matteucci per esempio grande liberale
Sicuramente nessuna simpatia fascista avuto qualche guaio qualche lutto provocato dalla violenza di altro colore color rosso zippate
E credo che sia il Mulino questa straordinario cenacolo culturale che era molto rispettoso perché c'erano cattolici c'erano liberali c'erano somma pari e culture
Lo abbia come smarrito nella memoria forse anche il Resto del Carlino a cui il giornale quotidiano di Bologna cui quote a cui assiduamente ha collaborato ma penso anche a Piero Ostellino altra grande figure di liberale
Il ha tantissimi meriti uno dei quali
Aveva avuto il coraggio di ospitare quel famoso articolo di Leonardo Sciascia del dieci gennaio del mille novecentottantasette se non ricordo male
I professionisti dell'antimafia e di poi averne sostenuto le ragioni e oggi vediamo quanto sguardo lungo avesse avuto Sciascia nel dire quelle cose
Che gli procurarono credo l'ultima e più dolorosa polemica della sua vita un altro personaggio Guido Ceronetti anche lui
C'è un ritratto posso dire commovente sfuggente vivido personaggio che negli ultimi anni della sua vita è stato emarginato dalla cultura dominante si faceva fatica a trovare gli articoli
Sui giornali da cui aveva sicuramente ha collaborato e poi altre due polemiche una mi consento poi alla fine di essere in leggero dissenso invece l'altra mi trova in pieno consenso
La valorizzazione di Giovanni Gentile che pure invita commesso tanti errori è stato se vogliamo il filosofo del fascismo però la barbarie della sua uccisione davanti alla sua abitazione alla sua villa Firenze da un commando di partigiani comunisti assolutamente immotivata
Senza senso un uomo inerme all'epoca
Scriveva addirittura articoli sul Corriere della Sera auspicando una sorta di pacificazione cara fascisti e antifasciste chissà che quel diritto sicuramente di marca comunista
Non abbia fatto comodo forse neanche i fascisti più irriducibili vedevano con
Dunque un favore
Il tentativo di riappacificazione
Come non c'è stato poi comunque via Trespiano dove Gentile riposa certamente quando si porta un fiore a Salvemini fratelli Rosselli Ernesto Rossi un fiore bisognerebbe anche portarlo
Giovanni Gentile ti posso non correggere perché ci mancherebbe
Giovanni Gentile
E stato sepolto
Del tempio di Santa Croce
Insieme ai grandi italiani perché ovviamente a venne ucciso nel quarantaquattro
Ovviamente la Repubblica sociale italiana
Scelse di inserire
La tomba di Gentile
Al Tempio di Santa Croce differenza
Insieme a Foscolo insieme ad Alfieri insieme a Machiavelli e via discorrendo
Stranamente stranamente
La tomba di Gentile ancora di
Perché comunque ISPO
Tentativo mobili di di di di buttare giù è stato in monumenti e fare anche lì diciamo non un discorso storiografico Monte sconosciuti faziosità politica
Sarebbe stato quasi ovvio che qualcuno
Anzi sicuramente ci sarà qualcuno in futuro che dirà a Giovanni Gentile deve essere fatto sloggiare dal tempio di Santa Croce perché non c'entra nulla e io sarei anche d'accordo
In sei si fosse se si partisse un discorso su
Foro ecco perché perché tra Machiavelli
Alfieri Force colo oggettivamente non vedo la ragione di emettere Giovanni Gentile nel tempio di Santa Croce a a Firenze
è stata una cosa forzata nel quarantaquattro il metterlo lì
Ma
Io ho visto e ho le fotografie e parlo di questa di questa situazione anche
Che la Tomba vigenti idea a Santa Croce
Non solo Numan Fiore
Ma
è stata utilizzata come nel ripostiglio per l'ex copre i detersivi da parte del personale del tempio di Santa Croce io ho le fotografie che potrete farvi vedere
Mi pare che
Ecco qui siamo ben oltre
La mancanza dei fiori ecco
Però io mi attendo anzi mi sono stupito che nessuno di questi faziosi
Che vogliono buttare giù la statua di Churchill vogliono decapitare Cristoforo Colombo Einaudi e via discorrendo Montanelli e via discorrendo imbrattare
La statua bruttissima peraltro di Montanelli andrebbe buttata giù la statua di Montanelli perché e orribile farebbe indignare Indro Montanelli un uomo raffinato come Montanelli
Non può meritare una statua di quel genere
Ma
è strano che nessuno abbia tirato fuori che Gentile a Santa Croce non deve
Esserci
E io sarei il primo se
Libera assieme al discorso da una certa contrazione di ovvio ideologico sarei il primo a consentire sul fatto che forse Gentile non c'entra con il tempio di Santa Croce che delicato a un'altra Italia
Gli dica taglia dei secoli precedenti ecco
Al al secolo diabolico delle ideologia
Comunque per fare Pierfranco chiudiamo mai se non diamo suggerimenti che poi magari qualche giorno fa
E io no pensava alla presenza di un argano amicale ricorda ora queste invece il il dissenso se così come posso esprimere cioè c'è un capitolo come Paddy dei disertori
Ecco disertori della prima guerra mondiale fatto salvo che abbiamo una gamma di eroi che dovrebbero essere conosciuti ricordati e celebrati molto più di quanto non siano però mettiamoci anche nei panni
Di quei poveretti semi analfabeti
Che l'Italia don conosceva le non sapevo neanche che cosa fosse
Che magari venivano da uno sperduto paesino della Sicilia e si trovano in quelle montagne gelate con la neve imposta ciò dove la gente parlava anche dei dialetti per loro sconosciuti con dei dei comandanti che a volte non erano all'altezza della situazione
Insomma se c'era qualcuno che si sparava un piede o se c'era qualcuno che scappava se c'è insomma
Sarei comprensivo nei confronti non dico di tutti perché ci sarà stato anche non so però di tanti poveretti che si sono trovati in situazioni di cui neanche si rendevano conto insomma accanto agli eroi una parola di pietà nei confronti di questi poveretti veramente mi sentirei di dire la l'Italia di allora non era l'Italia di adesso che diciamo da Palermo a Bolzano poi comunque parla la stessa lingua o comunque la intente vuoi per la televisione vuoi per le autostrade ci siamo un po'tutti omogeneizzati e all'epoca ancora c'erano svariati Italia c'è un utente e quei poveretti che
Con la leva obbligatoria vengono mandati in un altro mondo per loro insomma non so il loro posto io come mi sarei comportato ecco per questo mi permetto un lieve dissenso scusami
No io ti rispondo rendendo
Lo spunto da questa è la sua osservazione che io condivido
Per fare una riflessione non sull'attualità perché lo storico deve guardare al passato non deve guardare al presente
Concordarlo come cittadino il presente mandare a guardarlo
In termini storiografici perché storico deve guardare al passato deve anzi ha già troppo da fare per analizzare il passato
Ma certamente ecco io vi faccio una mia compassione ecco
Io dopo lo scoppio di questa guerra
Sola Russia e Ucraina
Io ho
Riscoperto
Dei valori che forse non considerava abbastanza e lo dico
A mio disdoro
I valori che la pace raccolse
E mi sono tornate alla mente
Le elezioni di Roberto ovvio
Sui temi della guerra e della partita Arce
In modo specifico sul bel ricordo della guerra nucleare
Che mi pare sia un problema
Gravissimo che incombe su di noi
Egli in cui forse
Pochissimi
Hanno consapevolezza io non aggiungo altro a questo riguardo perché non voglio essere invasivo sul terreno dell'attualità
Ma certo ma certo magari anche solo qualche aggettivo qua e là o qualcosa di quel genere se dovessi
Riscriverlo dall'argomento ecco dalla guerra dei disertori e via discorrendo forse litiga lei il suo giudizio
Mi chiederei il giudizio anche se io no credo di aver ma certamente se Valter Vecellio lo ha adottato
E chiaro che
Ecco io ho dato motivo di a rilevarlo ecco
Io non credo di aver
Infierito contro il risanatore di guerra ho detto
Che la Fiesta nei loro confronti è un atto
Dovuto
Per tutta una serie di regole di ragioni anche legata e perché no non bisogna girarci attorno anche legate
A alle gravi responsabilità
Di Luigi Cadorna
Comandante supremo nella Grande Guerra
Perché i metodi di Cadorna erano metodi sbagliati arretrati
Che non tenevano conto dalla guerra di posizione erano visione ottocentesca dalla guerra
La prima grande guerra fu una guerra di logoramento di di questo mandato al massacro
Centinaia di migliaia di persone dà mandato al massacro in una guerra che aveva un senso ammesso che la guerra abbia un senso nell'ottocento non novecento no al confine con l'Austria
Con tutti gli ostacoli anche geografici che questo rappresentata
Ecco io obiettato soltanto su un punto
Che rifiutavo
E debbo prenderà atto che
Il mio rifiuto estratta atto che in qualche misura considerato non mio a livello personale sia ben chiaro
Cioè il rifiuto di imporre all'Altare della Patria una lapide in onore dei di Sartor riguarda no questo io non posso accettarlo non posso accettarlo
Posso persino arrivare a dire lui
Che io che sono un importante di due volontari nella Grande Guerra accaduti nel mille novecentoquindici ufficiali degli alpini
Io in base a quello che leggo sui giornali
Di questa guerra tribale
Modernissima ma tribale
Io ho persino l'idea
Che e sarà volontario di guerra
Essere stati volontario di guerra forse c'era qualcosa che non funzionava bene molto bene
C'era una esaltazione misticheggiante nazionalista che che che
Ecco bah rivisitata quindi
Mi rimetto in discussione ecco io non metterei più in evidenza come ho fatto di essere arrestato nipote di persone che
Hanno voluto la guerra sono stati interventisti e intervenuti per dirla come Ernesto Rossi che fu uno di quelli che partecipo come interventiste come intervenuto
Però in sostanza la lapide di esaltazione che volevano mettere all'altana patria era secondo me è una cosa non opportuna
E preciso non è una cosa
Politica di alcuni ecco
Perché è stata una cosa trasversale io potrei dirmi che
C'era addirittura un sottosegretario alla difesa di Forza Italia che diede il suo consenso alla posizione di quella l'apice
E voglio aggiungere la ministra della Difesa di qualche anno prima la senatrice
Cinotti sì oppose si oppose
A quelle idea
Quindi non c'entra la politica dice di sì diciamo c'entra una parte sensibilità rispetto sia ben chiaro compassione
Comprensione
Ma non all'altare te la passi lì
Riposa il milite ignoto e non può essere
Confuso con della realtà
Che meritano rispetto anche a distanza di cento anni soprattutto poi a distanza di cento anni meritano il più assoluto rispetto ma non sono confrontabili con il Milite Ignoto che non fu
Una scelta nazionalista noi dobbiamo ricordare loro che ho ricordato in questa sala un tra quattro anni fa quando sono venuto a parlare
Del centenario della grande guerra e ho anticipato suggerire su vorrei poi magari venire
Nel ventuno a parlare proprio dell'altro sull'azione del milite ignoto da Aquileia a Roma
Per la scelta del milite ignoto una scelta
Che non aveva nulla di nazionalistico a tal punto che è un Paese di fatto in piena guerra civile com'era l'Italia del mille novecentoventuno
Dove i morti si contavano a decine e decine
Per le strade italiane di un colore e dell'altro
Ebbene nell'ottobre del ventuno fino al quattro di novembre del ventuno il Tirreno
Che partiva da Aquileia per arrivare a Roma suo oggetto di manifestazioni di patriottismo di italianità di orgoglio nazionale nel senso migliore dell'espansione nella renderà omaggio a un milite ignoto cioè a un uomo del popolo che simboleggiava il seicentocinquanta mila caduti nella Grande Guerra
E il fatto che la gente si inginocchia asse alle stazioni davanti alle stazioni una cosa che si è ripetuta a distanza di cento anni sia pure in modo molto meno sentito è chiaro
Ecco quell'episodio sta dimostrare che il Milite Ignoto è un unicum non toccata lo non non mettesse altro ecco è sufficiente quello a ricordare anche le vigilesse alla Grande Guerra
Già abbiamo ancora un po'di tempo
Cioè io vi faccio proseguire purtroppo una baby sitter impervia ma vi lascio a voi l'onore di concludere
Venendo avrei preferito incontrare Lab il terreno agricolo è è tutto legittimo nel bar qua radio radicale di testimone sarà utilizzato controllare per fare altro
Ha proseguito
Sfogliando questo libro sfogliando questo libro adesso io sono
Scusatemi spero di essere compreso molto più di come vi esprimo sono acide dico delle quote rosa
Comunica con comunica ragione tanto per dire una volta partito radicale che mi è molto vicino come organizzazione politica
Presentò una lista dove le donne erano i tre quarti dispetto i candidati questa lista venga respinta perché bisognava avere il cinquanta per cento e allora che ci sia una legge che codifica
Che uno non può avere il cinquantuno non può avere quarantanove ecco mi fa usciva un po'dei cancri chiusa questa premessa per dire come l'istituto in sé di Fatah
Questo libro molto maschile
C'è solo una presenza femminile che tu ricordi l'ex Regina d'Italia mi sembra di di di capire ora certamente nella gamma dei personaggi che che ci sono stati no ci sono anche altre N
Saremo ancor meno conosciute ma trovando un sorriso nel comune di Casier è un libro ma non per naturalmente dopo il colpo dell'autore l'autore prende atto che in questo mondo in questo Pantheon
Liberale nel senso più ampio più nobile più grande del termine c'è una so ci sono uomini più che donne insomma non c'è una sorta di e questo anche un segno dei tempi che abbiamo vissuto e che forse adesso se noi potessimo scrivere fra cinquant'anni
Qualcosa di analogo
Forse forse c'è un riequilibrio ecco però è interessante questo vedo questo aspetto che non sono tante le figure femminili
è una critica che giustamente trentanove Crimi è stata Ringo rivolta non tanto questo libro dove ci sono presenze femminili meno conosciute ma rispetto altre delibere che io ho fatto
Ecco io
Mi sono tipi Fresu tra virgolette da questo tipo di accusa di non aver del gettato uno spazio adeguato al mondo femminile alle personalità femminili
Dicendo che lo storico non può fare le quote rosa cioè cioè le quota rosa non possono
Far e gli storici che che riflettono sul passato seria quote rosa non c'erano in passato inteso in senso ampio sia ben chiaro non posso farlo io mettendo figure non non significative solo perché ci vuole la quota rosa ecco cioè cioè ecco quello a mio modo di vedere è un vizio
Che un incerto femminismo ha cercato di imporre anche nella storiografia
Ma e vicenza senza successo
Giustamente come diceva Valter Vecellio ecco io penso tra cinquant'anni ma io non ci sarò più ecco si potrà scrivere
Di personaggi femminili anzi già oggi adesso invece io poi ho ho dovuto fare necessariamente ad decidere scelte
Ma
Avrei avrei avuto e mi auguro in futuro di scrivere
Di personalità relative anche al secolo scorso al femminile che
Meriterebbero la la più grande attenzione mar ma allora Marri Sabelli Bellisario imprenditrice ad esempio con cui ho avuto dei rapporti personali
Molti anni fa
E una di quelle su sulle quali io uno già scritto ecco Ozon già scritto non non non ne ho non l'ho inserita nel nel libro ma dove mostrare entro le trecento agire quindi ho dovuto fare delle scelte
Qui c'è una signora che mi è particolarmente farà che la moglie dell'ingegner Domenico Egidio che proprio in questa sede mi ha invitato alcune volte a parlare per il circolo Rex
E non posso che salutarla ringraziarla
Ricordare questa amico
Che per me è stato molto importante è stato un maestro un punto di riferimento anche nella mia giovinezza
E che ecco io questo capitoletto dedicato alla regina Maria io sei
Lo cito proprio come un piccolo omaggio alla signora ciglio
Io
Ma io io leggo che non posso che ripetermi
Nel senso che
Questo è un libro per me
Prezioso
Miei scritti anche altri dove lei raccolto in maniera lieve per il lettore che viene molto facilitato dal ostile discorsivo ma anche però in maniera rigorosa tuttora sei una gamma di personaggi adesso
Sfogliavo le pagine
Mi è caduto l'occhio su un amico su collega Arturo diagonale che è stato giornalista valoroso
Che poteva approfittare per fare carriera come si dice
Dei luoghi in cui è stato in cui si è approvata ad essere a operare e che invece in nome di una sua coerenza che possiamo condividere o meno però è stato anche capace di Tarantino e di non di non essere conformarsi confondo misticamente aggregato ai vari Poteri che di volta in volta
Gli capitava di di trovarsi dinanzi fino a ridursi sia dirigere l'unico che poteva ambire a ben altro
Un piccolo ma battagliero
Quotidiano l'opinione che riprendeva una testata gloriosa era il giornale di di Cavour
E ecco
Questo tuo libro è pieno di questi personaggi che che sono preziosi che non vanno dimenticati
Che meritano di essere valorizzati più di quanto non siano e strappati a un oblio ingiusto e allora ecco e meritorio perché mi pare che sia il terzo libro dove più o meno fai questo tipo di operazioni di recupero ed è un un lavoro prezioso diciamo che
Anno dopo anno sono capitoli di un più grande generale libro che io mi auguro
Di sia ancora vivo Araki nuove azioni a funerali abbia avvenne mica Marco con calma non avere tanta fretta c'è c'è abbiamo tutto il tempo per andare a vedere che cosa succede dall'altra parte
Per adesso prendiamocela comoda regale c'è ancora qualche alcolico di questi di questi che vai confezionando però tutto questo pistolotto era per dire grazie per averlo fatto per averlo per avere raccolto i cui scritti
Per noi va bene lasciato che finissero
Dimenticati
Nella
Nella carta quella più quotidiana dove magari
Oddio adesso ma i giornali non si usano dire che più per per incartare il pesce se ci fate caso prendete un qualunque treno non troverete mai in uno scompartimento qualcuno che legge non dico
Un libro ma almeno un giornale e anche tra i rifiuti se ne trovano di ogni genere ma ormai i giornali non non sono neanche più abbandonati per strada
Quindi prego prego venga venga perché il microfono e qui per cui è un'opera meritorie preziosa quella che hai fatto che stai facendo e che attraverso mentre il signore sta avvicinandosi voglio voglio raccomandare all'acquisto
Perché c'è radio radicale che ci ascolta e quindi faccio un po'di pubblicità abbia pazienza
La passione per la libertà ricordi e riflessioni più a fare un po'Aglieri
Buon Dio Books non so se delle librerie la distribuzione ma attraverso Amazon e quindi un qualunque computer ve lo fate tranquillamente arrivare a casa adesso però deve essere così gentile che
Così viene immortalato grazie
Buonasera
Sono un ingegnere di Roma appassionato di storia
Vorrei dire
Due parole su Cadorna che il professore ha nominato io sono un grandissimo ammiratore di Cadorna
Perché a mio modo di vedere ha salvato l'Italia
Cadorna
Aveva i metodi di tutti gli altri generali dell'epoca
Come lei ha detto
Unire un esercito
Costituito da persone completamente diverse immaginati uno che viene dal profondo Sud comune di Bergamo
Che non si capiscono neanche erano quasi tutti analfabeti
Mio zio
Che fu ufficiali una grande guerra ha detto non ragionavano facevano a botte e basta
L'unico modo per tenerli uniti
Ed ha funzionato era una disciplina ferrea
C'era una disciplina ferrea
Cadorna come sappiamo fece fucilare trenta tre soldati la Brigata Catanzaro e non solo
Ma non si può scappare in quei casi
Dopo Caporetto l'Italia accorsi rischia d'essere conquistati arrivano Arion a Roma
Ma Cadorna
Aveva previsto
Ed è questo che ci ha salvato delle opere d'emergenza
In caso di disfatta fra i quali fra le quali la ritirata sul Piave l'aveva preso lui perché il Tagliamento non sarebbe bastato
Lui aveva previsto la rideva sul Piave Lucio salvati
Quindi su Cadorna
Professore io ma giudicato
Nate sia per una nomina nero
Però
Di un discorso più più ampio ma io a di cadono nel libro non parlo ecco ne ho parlato qua in parte condiviso il pensiero perché condivido
Cioè
Al sarà sarebbe in piena contraddizione con il mio modo di pensare il demonizzare Cadorna ecco cioè
Io ritengo io non sono uno storico militare lo voglio precisare no la competenza specifica per dare dei giudizi
Ma sulla base di quello che ho studiato ecco
Quasi tutti i vertici militari
Della Grande Guerra erano inadeguati
Non erano pronti a una guerra di
Posizione il Kaiser Guglielmo pensò addirittura di dire che l'esercito tedesco sarebbe tornato vittorioso a Berlino
Nell'autunno del quattordici non capito questo capito l'esatto opposto ma nel mille novecento e diciotto
I vertici militari
Come d'altra parte l'insieme del del nazioni persino quelle e più guerriera di tradizione più guerriera e l'Italia non aveva questo tipo di trasmissione alle spalle
Furono impara partì alla grande guerra anche quelli che scatenarono la Grande Guerra
Se noi andiamo a vedere i vertici militari non erano
Predisposti a un qualcosa che aveva cambiato il mondo
Perché la tecnologia applicata alla guerra aveva cambiato le regole
La guerra immediata la guerra
In cui era previsto lo sfondamento la la la non mi era più praticabile e una guerra di posizioni
L'undici che ebbero invece alla capacità
Ma alla luce dell'esperienza
Di comprendere che la guerra era cambiata furono gli americani perché entrarono in guerra nel diciassette ma non solo per quello anche per un altro motivo
Cioè che la guerra civile americana aveva introdotto negli Stati Uniti il le tecnologie
Di un'epoca
In cui l'Europa
Non aveva avuto la possibilità per sua fortuna di praticarle di sperimentarla quindi gli americani entrati nella nella prima guerra mondiale
Furono in grado di fronteggiare la la situazione e non a caso l'apporto americano su
Decisivo
Sia nella prima sia nella seconda guerra mondiale
Se noi percepiamo dall'intervento degli americani noi vediamo che comunque l'Europa non aveva più quell'importanza che aveva in precedenza
Il ruolo degli Stati Uniti fu decretato dall'intervento nella prima guerra mondiale ma con un una una mentalità militare differente aggiornata aggiornata anche sulla base degli errori e dell'esperienza dal quattordici al diciassette
Quindi in questo contesto è chiaro che io non voglio demonizzare il generale
Cadorna io sono stato tra l'arresto anche in cordiali rapporti con il figlio del generale
Che fu uno dei compatto un comandante per il Corpo dei volontari della libertà
Quindi non una cosa che mi è del tutto est e strane ma credo che in termini storiografici sia assodato che ecco aggiungo mi correggo anche il generale Cadorna non era all'altezza di fronteggiare una guerra imprevedibile come è stata la prima guerra mondiale
Ci sono
Sono al
Sì però dovrebbe essere così con
Sì lo impone appunto profondi sì resa no plaude Mancino ha chiesto la protettrice ne ho conosciuto Pannella perché sarà teramana
Come tutti sanno era nato a Teramo quindi teramano quello che voglio dire volevo chiedere Hutter Franco qua gliene questo rapporto fra l'essere liberale poi rivolgersi
E fondare questo il radicalismo radio radicale il movimento radicale cioè il partito radicale ecco lei come lo illustrerebbe in brevis adesso questo
Questo diciamo approccio fra questi due ideologia perché sono due ideologia in qualche maniera no ecco Indre ed essere lei
Grazie rifare è una cosa su una riva meritorie gratificata di quel genera
Ecco
Debbo riflettere un attimo per essere il più conciso possibile ecco perché un discorso ampio
Innanzitutto io obietto sul sul fatto che
Il liberalismo sia un'ideologia e meno che mai il radicalismo cioè sono un metodo un metodo politico un metodo diverse ecco le le cose secondo me il
Rispetto alle ideologia che sono quella
Marxista e altre ideologie io non lo vedo come una ideologia almeno nel senso negativo per la parola ideologia noi diamo ormai come è assodato il concetto negativo della parola ideologica cioè diamo come è assodato concetto di una visione come potremmo dire
Che avevo ti parta col Farrah occhi ecco ligi geologia e quello ecco se c'è un uomo che non è stato accolto farà ottima avuto lo sguardo a trecentottantanove trecentonovanta gravi
Quattrocento coppie gravi è stato ma Marco Pannella
Cioè che ha ha davvero rappresentato ben oltre il secondo me il discorso radicale e illiberale che gli apparteneva ha rappresentato degli aspetti
Talmente significativi talmente importanti
Che lo collocano storiografica mentre tra i protagonisti secondo me del dibattito intellettuale
Novecentesco la cioè io non vedo
Certamente non lì accosto ma non vedo della differenze sostanziali tra grandi e un bon la ecco io l'ho Pannella lo vedo in quella chi va in pensione poi è stato anche un leader politico appassionato che ha dato un contributo alle grandi battaglie civile fondamentale è essenziale che ha svecchiato il Paese lo ha modernizzato lo ha liberalizzato ma secondo me io
Debba nello scritto in un libro precedente eccellente esce io credo che non non ho potuto mettono qua Pannella perché l'avevo già collocato in un altro libro ma ma certamente uno dei protagonisti anzi uno riposa venisse uno dei testimoni della passione per la libertà è stato sicuramente Marco Pannella che che è sbagliato secondo me vedere solo come un leader politico è stato un grande leader un grande attore affinatore bisogna avvertire vederlo
In una sua
Dimensione ad esempio internazionale che forse non è stata abbastanza
Sottolineata anche se qui voglio dire che sapere di Marco Pannella e non faccio un'operazione pubblicitaria ma di genericità ecco Valter Vecellio nella fonte autorevole
Per conoscere la la vita la battaglia di Pannella perché ha scritto un libro che abbiamo anche presentato al Centro Pannunzio su Marco Pannella quindi io sono stato solo un piccolo testimone
Ecco con che ha avuto anche un rapporto di amicizia personale Compagnon la ma la persona autorevole per parlare di Pannella e Vecelio non sono io ecco con la vertenza
Scusami un emendamento con l'avvertenza che hai fatto prima
Io sono troppo coinvolto personalmente avendo vissuto tanti momenti assieme questo grande
E limitativo dire politico a questo grande personalità
Che su cui sono inciampato e sono troppo coinvolto per poter anche solo concepire di fare una storia di Marco Pannella posso fissare dei momenti ricordare dei momenti ricordare che sono coinvolte quindi le mie visioni sono sicuramente parziali sono frenate e viziate da un pregiudizio estremamente positivo lasciare delle memorie
E poi effettivamente arriverà uno storico spiego che ne saprà attrarre il succo dalle mie memorie dalle memorie di tanti altri che hanno hanno vissuto
Assieme a me questa esperienza assieme a Pannella e poi vedere cosa ricavarne giusto succo ho io non ho la pretesa di poter scrivere una storia di quest'uomo anche perché
Credo che quest'uomo ossia praticamente un continente bisogna dedicargli una vita riuscire a comprendere esattamente tutto il percorso di quest'uomo che era
Ha frequentato e l'amico di personaggi non solo Néstor Rossi che considerava il suo maestro Russolo Mario Pannunzio ma lui si presenta quasi adolescente a casa di Benedetto Croce che lo accoglie lì a Napoli nel suo studio e perde tra virgolette un intero pomeriggio a parlare con quest'uomo con questo allora ragazzo
E la che
Poco più che ventenne dalle colonne di Paese Sera si permette il lusso di duellare con un gigante nel bene o nel male che che lo si possa pensare che si chiamava Palmiro Togliatti che aveva conoscenze che si passa su spaziavano da OLAF Palme a François Mitterrand allo stesso banda Jean Marie le Pen
Quindi pensate come
Che che razza di sterminata prateria che va va indagata per corsa e Arata quando si parla di Marco Pannella ci sono ancora oggi aspetti e momenti che sono sorprendenti e solo per quel che riguarda la conoscenza quindi ripeto
Io ringrazio Pierfranco sì l'ho conosciuto l'ho frequentato mi ha mi ha sopportato posso parlare di tante cose però certamente non le farò mai la storia ecco falò le memorie se così posso dire però chiudiamo la parentesi Pannella perché qui è quali viene il protagonista è il suo libro
Quello che merita di essere ascoltato lo ripeto per chi si fosse messo quando andrà in onda questa trasmissione
In ascolto per radio radicale si sta parlando della passione per la libertà ricordi riflessioni Pierfranco quali vieni due India Books
Ve la cavate anche con molto poco
Perché su quindici euro prezzo modesto e lettura lettura gradevole all'apparenza sembra colposo questo libro però non non insomma uno arriva l'ultima pagina e non se ne accorge
Se fossero stati invece che le duecentottanta pagine fossero state il doppio si poteva tranquillamente digerire
E merita di essere
Acquistato e di stare dei posti migliori di ogni biblioteca di nostra biblioteca quindi che diritti che Franco grazie per averlo scritto che stai aspettando per farcene un altro che
No illegalmente sono vengono che uscirà prossimamente ma che non è un mio libro
Libero
E il libero di Giuseppe Mazzini
A centocinquanta anni dalla sua morte
Io in pubblico i doveri dell'uomo
Di Mazzini con una mia introduzione
Credo il modo migliore per ricordare Mazzini ma soprattutto per
Evidenziare una cosa che c'è già nel mio libro
Qui nella quinta parte
Del libro c'è un sottotitolo la libertà responsabile ecco il mio concetto di libertà e un concetto di libertà responsabile
Cosa significa questo concetto di libertà responsabile significa in sostanza l'idea di Mazzini
I governi vengono prima dei diritti e il desiderio pur legittimamente non sono dei diritti da rivendicare
I desideri sono una cosa i diritti sono un'altra ma alla base di tutto ci sta il dovere perché senza il rispetto dei doveri cimici innanzitutto
Non ci sono neppure i diritti
E tutto diventa licenza ecco io non sono né un libertino né un un licenzioso ecco
Io ritengo che ad esempio di fronte alla pandemia
Andassero rispettate in modo rigoroso le regole
Non ho accettato
Le manifestazioni di piazza secondo me andavano represse
Lo dico io che amo la libertà che che mi batto per la libertà andavano al Paese perché perché l'interesse comune deve prevalere in certe situazioni non può essere la licenza il pensiero il pensiero singolo
Del del del del del professorino che che si metta a pontificare non può essere cioè non può essere che
Quindi
Ecco io ho riflettuto in questi due anni proprio sulla versione di Mazzini e i doveri dell'uomo e quest'anno che appunto il centocinquantesimo dell'hard e la morte faccio uscire
I togati dell'uomo in una nuova e dizione
Quindi un atto di umiltà perché di fronte a Mazzini io mi tolgo il cappello
Koch non possiamo concludere questo piacevolissimo pomeriggio vi ringrazio molto per essere venuti per averci ascoltato grazie ancora Pier Franco
Per questo libro per l'anticipazione che ci ha dato più o meno quanto dovremo aspettare grosso modo primo giugno penso che lavorano e quindi insomma
Sappiamo l'appuntamento c'è già grazie a tutti ai nelle ci hanno