Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale venerdì otto aprile questo è l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi apriremo con la guerra di Vladimir Putin contro l'Ucraina
E la questione dell'embargo non solo sul carbone che europea approvato anche se con alcune deroghe temporali ma soprattutto su petrolio che gas da vi proporremo tra l'altro dopo il voto del Parlamento europeo
A favore di un embargo totale immediato sull'energia russa l'editoriale di oggi di le Monde finirla con il gas della Russia il titolo secondo il Times di Londra però occorre fare qualcosa di più per aiutare l'Ucraina resistere alla guerra di Vladimir Putin armi a chi era Vladimir Putin
Un autocrate brutale il modo migliore per sconfiggerlo
E metterlo di fronte alla forza l'Occidente deve fornire a chi R. più armi offensive
Poi torneremo sulle mondo per raccontare con Anna Sal la primavera elettorale degli amici di Putin perché perché Viktor Orban ha vinto le elezioni legislative domenica in Ungheria Aleksandar voci esce ha vinto le presidenziali in Serbia e fra due giorni c'è il primo turno
Delle presidenziali in Francia dove Marie le Pen sta recuperando terreno
Al punto che alcuni temono possa vincere al ballottaggio con Emmanuel manco non a caso libera l'assegno ieri aveva una foto di le Pen in prima pagina estrema destra un pericolo più che mai questo il titolo eleggeremo anche l'editoriale del quotidiano progressista francese poi sempre a proposito delle elezioni in Francia
Leggeremo il commento l'editoriale di ieri del Financial Times
Gli elettori francesi hanno di fronte una scelta decisiva una vittoria per le tende su macro sarebbe disastrosa per la Francia e per l'Europa
Oggi è venerdì esce anche l'economista ci torneremo
Più profondità mentre domani però vi vogliamo segnalare la copertina perché Macron perché il destino futuro di macro conta ben oltre la Francia il titolo anche del del principale editoriale del settimanale britannico
Cominciamo però da dal la guerra di Putin contro l'Ucraina e il gas russo finirla con il gas russo il titolo dell'editoriale di oggi di le Monde
Che scrive per l'Unione Europea rinunciare al gas russo non è più un'opzione
è una questione di tempo il Presidente del Consiglio europeo Jean-Michel mercoledì ha dichiarato che presto o tardi una decisione dovrà essere impresa
E ora la posta in gioco è di non prenderla troppo tardi malgrado un quinto pacchetto di sanzioni adottato mercoledì
Tra cui un embargo sugli acquisti di carbone le mani dei ventisette trarremo hanno ancora di fronte alla possibilità di giocare questa carta decisiva l'embargo sul gas
Il proseguimento della guerra russo in Ucraina dimostra che il tempo è contato continuando a comprare gas russo spiega le Monde
Io ero pestano finanziando la guerra di Vladimir Putin in Ucraina
Dall'inizio del conflitto la fattura energetica che i Paesi dell'Unione europea hanno pagato la Russia ammonta a trentacinque miliardi di euro e possiamo paragonare questa cifra
Al valore delle armi fornite a chi dall'Unione europea i finanziamenti forniti dall'Unione Europea un miliardo di euro
I ventisette hanno adottato una strategia di sanzioni graduali che malgrado il loro carattere massiccio inedito
Non hanno intaccato la determinazione del presidente russo al contrario
Le atrocità perpetrate dall'esercito russo a buccia e l'intensificazione dei combattimenti nel Donbass
Rendono inevitabile il passaggio a un livello superiore delle ritorsioni secondo le Monde
La messa in opera di un embargo sul gas ovviamente complessa per gli europei significa assumersi il rischio di rompere il fronte comune che sono riusciti a opporre a Putin almeno finora
Non tutti hanno lo stesso livello di dipendenza dalle importazioni in provenienza dalla Russia la Francia grazie al suo mix energetico in particolare il nucleare avrebbe i mezzi di uscirne senza sentirne troppo gli affetti ma l'impatto per la Germania il cui approvvigionamento di gas dipende al cinquantacinque per cento dalla Russia sarebbe molto più pesante
Tutta una parte dell'industria europea in mancanza di alternative non sarebbe in grado di rinunciare al gas russo in poche settimane
Sarebbe difficile evitare di fermare la produzione di alcuni settori con tutte le conseguenze in termini di disoccupazione o cassa integrazione senza cavo contare l'aumento dei costi al contempo per le imprese e per i consumatori ma secondo le Monde il proseguimento della guerra al di là del disastro unitario che provoca anche un costo economico
Gli europei non hanno niente da guadagnare da una lunga guerra che provocherà inevitabilmente forti tensioni sui prezzi dell'energia e intratterrà un'instabilità nociva per gli investimenti per l'economia in generale
La posizione degli europei
Sta evolvendo qualche giorno fa la Lituania totalmente smesso di importare gas russo in Polonia la decisione sarà effettiva entro la fine dell'anno l'Italia anche lei molto dipendente dalle importazioni russe ha fatto sapere che non metterà un veto a un embargo europeo sull'Energia russo
Questa può essere vista anche come un'occasione per accelerare la transizione energetica che l'Europa avrebbe comunque compiuto anche senza questa crisi
Nello stesso modo in cui l'Unione europea ha saputo trovare dei meccanismi di solidarietà per affrontare la pandemia i ventisette devono inventare insieme delle soluzioni affinché l'abbandono del gas russo si almeno doloroso possibile
L'Europa ha fatto la scelta giusta giustificata di non diventare cobelligeranza tre
Non le resta dunque in questa posizione che un'arma l'arma economica per farsi rispettare utilizzare l'arma economica nelle circostanze attuali richiede sforzi da parte dei ventisette che i ventisette possono permettersi
Rinunciare a quest'arma quella dell'embargo sul gas
Sarebbe una confessione di impotenza che annullerebbe il beneficio delle sanzioni già adottate e prolunga avrebbe la guerra e tempo di farla finita con il gas russo così tra l'altro le monde nel suo editoriale di oggi
Il Times di Londra invece ieri aveva un editoriale sull'altro elemento della sostegno all'Ucraina
Armi questo il titolo armi all'Ucraina Vladimir Putin è un prepotente brutale il modo migliore per sconfiggerlo e metterlo di fronte alla forza l'Occidente deve fornire a chi entra più armi offensive leggiamo almeno un passaggio l'assalto della Russia contro Luca e crei Ina prende deliberatamente di mira i civili scrive il Times
Ci fermiamo un attimo per per una segnalazione tra l'altro lo Spiegel
Ha pubblicato un lungo articolo sulla base di informazioni che vengono dai servizi segreti tedeschi
In base alle quali
Il a a buccia
Ma sono stati intercettati russi le forze russe e quello che emerge fondamentalmente che è stato un operazione di polizia
Prendendo di mira in modo sistematico i civili non era un incidente
Insomma rinviamolo spiga prosegue il Times questa questa strategia russa rende inconcepibile l'idea che l'Occidente possa fare pressioni su chi è vero
Per fare concessioni territoriali nella speranza che questo ponga fine alla guerra l'esito dell'occupazione e horror vilmente chiaro dalle scene di distruzione nelle città di buccia irpini Osto Mel gli ucraini sanno che stanno combattendo per le loro vite i governi occidentali devono riconoscere la futilità della speranza che le pressioni diplomatiche o le sanzioni su Putin possano fallo fargli cambiare idea
E insomma deve iniziare devono iniziare i governi occidentali a fare sul serio per fornire armi offensive agli ucraini
Tanto più che come racconta la cronaca militare di queste ore l'offensiva nel Donbass
Da parte della Russia si sta intensificando sono stati anche bombardati
Le le zone di evacuazione dei civili come del resto era già accaduto Mario Paul altrove
Ma veniamo
Spostiamoci diciamo
Alla alla situazione politica europea
Legata in parte alla guerra dalle mondi oggi va anche segnalato un commento di alla Sal dal titolo primavera elettorale per gli amici di Putin in Ungheria Serbia o Francia
Il sostegno Putin dal punto di vista elettorale non è
Dannoso
Il premier ungherese Viktor Orban il presidente serbo Alexander V. Cicero che rivendicano la loro vicinanza con il leader russo sono stati rieletti trionfalmente domenica
In Francia i candidati che hanno coltivato l'amicizia o l'ambiguità su Putin non sono danneggiati nei sondaggi constata
Le monde e chi è diciamo la la principale amica di Vladimir Putin beh Marine le Pen
E la foto di Marine le Pen era sulla prima pagina di ieri di liberazione estrema versa un pericolo più che mai
Andiamo a leggere l'editoriale del quotidiano progressista francese perché perché le penne nei sondaggi è risalita per il primo turno di domenica la soprattutto si sta avvicinando all'altro per il
Ballottaggio ieri è uscito uno strano sondaggio commissionato a un a un a un istituto
Demoscopica Cobra siciliano che dava addirittura la per le le Pen in testa però un po'sospetto perché come dire ci sono altri istituti
Che operano quotidianamente in Francia che forse sono un po'più credibili sarebbe interessante sapere chi ha commissionato il perché questo questo sondaggio due giorni dal primo turno
Ad ogni modo scrive scrive liberi
La serenità è scomparsa il panico non c'è ancora
Ma il campo di mano al Macro inizia ad esprimere un certo nervosismo per contro Marine le Pen nella principale concorrente del presidente uscente
Cavalca un'onda che impone più che mai di stare all'erta sul pericolo che rappresenta l'estrema destra
Se Macro ore sta al favorito non ha saputo creare la dinamica che lo avrebbe messo al riparo da ogni incertezza
Dopo che Vladimir Putin ha lanciato la sua folle guerra contro l'Ucraina Macro ha beneficiato di un cosiddetto effetto bandiera
Ma quello si è evaporato anzi la guerra ritardato la sua campagna elettorale ha perfino ostacolato la sua trasformazione da presidente in candidato eppure secondo liberi
La guerra non spiega tutto questo passaggio da presidente candidato è tradizionalmente difficile da negoziare per i presidenti uscenti
Lo era doppiamente per macro il cui capitale dirompente aveva sedotto cinque anni fa ma è stato ampiamente eliminato dall'esercizio del potere le due proposte che hanno attirato più l'attenzione su su questioni sociali nelle proposte di campagna elettorale la pensione da sessantacinque da sessantadue a sessantacinque anni e il l'equivalente del reddito di cittadinanza condizionato a un'attività sono proposte classicamente liberali che non piacciono dunque l'elettorato di sinistra
Per riassumere
Mancano non ammesso molto sul bancone del bar che faccia discutere
Consacrando per contro molto tempo difendere la sua azione
Ha dimenticato un detto quello secondo il quale un'elezione non si vince sulla base di un bilancio politico di governo
La sua strategia di evitare la campagna elettorale è accentuata dalla guerra in Ucraina si sta rivoltando contro di Luís
Questa scelta è ancor più sorprendente per il fatto che macro sacche la democrazia tollera male chi evita il dibattito o anche la stampa internazionale comincia a suonare i campanelli d'allarme questo il titolo tra l'altro dell'editoriale di ieri del Guardian
E moderna cromo è ancora il favorito per vincere le presidenziali questo mese ma avrà bisogno del sostegno della sinistra e andiamo a leggere anche l'editoriale di ieri del Fraktion Panin chissà dal titolo la scelta decisiva che hanno di fronte agli elettori francesi una vittoria per le penso Macron sarebbe disastrosa per la Francia
Per l'Europa
Scrive quotidiano delle ICT le elezioni presidenziali francesi si stanno rivelando una gara serrata e imprevedibile
La candidata dell'estrema destra Marine le Pen sta guadagnando terreno sul presidente Emanuel macro che il mese scorso sembrava certo della rielezione
I mercati finanziari si stanno rendendo conto della possibilità di una sorpresa sconvolgente al secondo turno
Del ventiquattro aprile
Lo spread il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato decennali francesi tedeschi si è ampliato un livello che non si vedeva dai primi giorni della pandemia nel due mila e venti
Dopo il primo turno di domenica che include dodici candidati mancano le Pen passeranno quasi sicuramente alla fase a eliminazione diretta al ballottaggio il secondo turno
Ma la dice lunga sul profondo malcontento della Società francese della volatilità della sua politica il fatto che i principali sfidanti di macro siano tutti estremisti anti establishment Marie le Pen ovviamente poi l'altro candidato di estrema destra ancora più intransigente richiuse ridurrà e leader della sinistra estrema Giolitti Mellon su nel due mila diciassette ricorda sono sciolta INPS macro aveva ottenuto una vittoria schiacciante con il sessantasei per cento contro il trentaquattro di le Pen al secondo turno questa volta un margine trionfale
Come quello di allora appare molto improbabile anzi i sondaggi di opinione iniziano a mostrare il rischio di una versione francese della vittoria alle elezioni presidenziali americane nel due mila sedici di Donald Trump o del referendum sulla Brad Smith nel regno unito
Questo in parte attribuibile secondo il Financial Times alle debolezze del centrodestra e del centrosinistra tradizionali in Francia
Polverizzati da macro nel due mila e diciassette macchiati da scandali passati e dai pessimi risultati quando erano al governo i partiti tradizionali fondamentalmente il Partito socialista la destra gollista
Non hanno avuto alcun impatto su queste elezioni detto ciò l'impennata di le Pen e riflette anche una campagna efficace
Le penne appare meno estremista diesel Murr si è concentrata su un problema il costo della vita
Che pesa nella testa degli elettori più della guerra in Ucraina e abbandonato alcuni aspetti dannosi della campagna del due mila e diciassette come la proposta di di di fare uscire la Francia dalla zona euro
Ma Perifano champagne gli elettori non devono farsi illusioni sul fatto che una vittoria di le Pen sarebbe disastrosa per la Francia
Farebbe precipitare l'Unione europea nel caos e danneggerebbe l'ordine democratico dell'Europa al punto da beneficiare solo a una persona il presidente russo Vladimir Putin
Le Pen interpreta un ruolo con un'attrice quello quello di amante dei gatti e di madri Sindial finge di dimenticare o vuol far dimenticare il suo entusiasmo un tempo imperturbabile per Putin la i suoi piani includono il ripudio del primato del diritto comunitario la preferenza nazionale per i lavoratori rispetto tutto agli stranieri il divieto del velo musulmano in tutti i luoghi pubblici certo a volte macro riconosce il fallo Sun-Times è stato un presidente eccessivamente distaccato ma il suo bilancio è più che lodevole cinque anni fa trentanove anni era diventato il più giovane il capo di Stato
In Francia dei tempi di Napoleone giurando di tirare fuori il paese dal malessere in cui aveva la lui To sotto Jaques Chirac Nicolas Sarkozy fra Solondz
Non ha realizzato tutto ciò che aveva promesso ma sul fronte economico dell'Unione europea è stato il presidente Pierre influente
Da Conso all'interno il cui mandato andò dal mille novecentottantuno al mille novecentonovantacinque
I suoi risultati includono tagli alle tasse per imprese e famiglie abbassi mento della disoccupazione
Cronicamente alte in Francia gestione abile della pandemia l'economia si è ripresa in Francia più velocemente che altrove in Europa macro ha svolto un ruolo chiave
Nella decisione storica dell'Unione Europea di lanciare un fondo per la ripresa post Caulfield che prevede l'emissione i debito comune e Investimenti
Macro può essere biasimato per non aver interpretato bene non aver letto come dire Vladimir Putin in modo corretto quando due anni prima della guerra in Ucraina cercato di lanciare un dialogo strategico con la Russia
I suoi sforzi per diffondere Putin dall'invadere l'Ucraina sono stati coraggiosi ma inefficaci in termini di scommessa diplomatica ma i suoi appelli per un'Europa più presi di ente meglio attrezzata per proteggere i suoi interessi internazionali
Erano quelli giusti tanto più alla luce dell'invasione russa dell'Ucraina è difficile vedere come gli elettori francesi
In questo mondo pericoloso possano ritenere saggio affidare il proprio destino alle tre invece che a macro così il Financial Times ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale