"La politica economica alla ripresa autunnale"

Sei pervenute come di consueto numerosi da questo incontro sulla politica economica la ripresa autunnale
Spetta a me aprire introdurre la relazione di Micossi e quindi il dibattito e credo che faccio molto presto con un argomento che mi pare molto confortante molto buono come sentiremo dalla relazione di Micossi
Lo scenario dell'economia internazionale e positivo stiamo assistendo a un tasso di sviluppo e di crescita
Sempre sostenuto negli Stati Uniti nel Regno Unito sempre brillante nell'Estremo Oriente
Mi scuso Giappone in Europa si sta sperimentando una crescita superiore a quella che era generalmente prevista devo dire c'è tutto di Confindustria aveva indovinato ma insomma generalmente le previsioni erano più meno meno positive quindi lo scenario in complesso
E positivo qualche
Nervosismo certamente qualche incertezza resta
Sui tassi di inflazione si i mercati temono evidentemente un accentuarsi dell'inflazione perché non solo in Italia ma anche negli altri Paesi i tassi benchmark sono saliti da gennaio
A oggi
L'altro aspetto quaestio
Che ci lascia molto perplessi
è il il Comelli tasse e come l'Italia saprà cogliere queste opportunità offerte dal mercato dal contesto delle economie internazionale
La questione cruciale
Non è quella delle competitività dell'impresa e che stanno perché ne hanno recuperata attraverso il cambio e soprattutto anche attraverso investimenti ristrutturazione la questione Kutch Ale e quella della finanza pubblica
Se in questo scorcio di Mary settembre il Governo saprà mettere a punto una manovra di finanza pubblica adeguata certo non inferiore a quella delineata nel documento di programmazione economica e finanziaria
E se successivamente l'iter parlamentare di questa manovra potrà essere celere e non erosivo
Allora credo che avremo u novantacinque con un tasso di crescita notevole con una contenimento dell'inflazione
E con una ripresa sostenuta anche degli investimenti
Se ciò non sarà possibile io credo che le minacce sono assai più serie di quelle che abbiamo visto in anni passati perché lo stock del debito pubblico
Il figlio a dimensione del fabbisogno
E la conflittualità che c'è stata a cui abbiamo assistito in questi mesi nell'ambito delle forze che sostengono il governo e nell'ambito dello stesso governo
Determina una forte sfiducia dei mercati finanziari
Una difficoltà a sottoscrivere i titoli del debito pubblico e quindi una forte tensione sui tassi la cosa che ci insomma si vede molto bene da da gennaio c'è una tabella anche del rapporto da gennaio a maggio di quest'anno
Sono saliti i tassi d'interessi sui titoli a lungo termine in tutto il mondo e anche in Italia sono serviti nella stessa misura
Da maggio ad oggi i tassi di interesse o respinge sui criteri ben cioè che in Italia sono saliti di un punto abbondantemente negli altri Paesi sono rimasti in Germania e gli Stati Uniti sono rimasti sostanzialmente fermi è evidente che questo non è un riflesso
Della di una situazione economica dell'economia reale del nostro Paese queste un riflesso della sfiducia che i mercati a questo momento hanno sulla capacità del del Governo di attuare una manovra finanziaria
Questa sfiducia naturalmente alimentata dal continuo consumo conflitto all'interno delle forze della maggioranza
Quindi credo che il punto il punto cruciale sia questo
Lascio adesso la parola Micossi e naturalmente non ci auguriamo che il governo sappia affrontare le cose come si deve
Grazie
Venite con i lucidi per cortesia buon giorno benvenuti
Anche da parte mia nostro
Ormai quasi decennale appuntamento alla ripresa d'autunno
Vedo un appuntamento popolare con soddisfazione
Popolare nel senso che c'è pubblico popoloso
Non nel senso non c'era nessun intenzione di sminuire la qualità dei partecipanti grazie ma non so perché è venuta la battuta ma dunque se è stato tutto
Dunque il anzitutto come ricordava il presidente Marzotto
Qualche parola sull'economia internazionale
In quanto forte prego dimostrare la tavola uno
Le tavole e grafici che chiamo sono naturalmente nella relazione che è stata distribuita
Come vedete il
Già nel mille novecentonovantaquattro è un anno di espansione
Il prodotto mondiale cresce al tre per cento la industriale sopra il due e mezzo
Lacinie sotto al due per cento questa in realtà è la grande novità dell'informazione che si sono reso disponibile nell'ultimo semestre abbiamo la prospettiva di una crescita ben superiore al tre per cento della l'economia mondiale e forse più vicina alta è che al due e mezzo per cento della industriale nel mille e novecento novantacinque mostrò subito la figura uno per piacere
Che una componente per noi più rilevante
La robusta ripresa della produzione industriale
Nella nel ruolo
Che inattesa
Per quasi tutti ma che congiuntura flash anticipato nel febbraio di quest'anno la
Dimensione della impulso fornito l'economia mondiale dal dagli Stati Uniti
E data non solo dal tasso di crescita che quest'anno sarà il prossimo al quattro per cento ma dal fatto che questo quattro per cento avviene nonostante un contributo negativo la crescita degli negli Stati Uniti
Dei qua oltre mezzo punto percentuale del PIL
Naturalmente questo corrisponde all'emergere di un forte disavanzo commerciante
Ma corrisponde anche a aumenti straordinari delle esportazioni dei Paesi europei verso varia nordamericana in effetti
Lack cosa che colpisce guardando l'espansione nel continente americano in Europa e che da noi l'espansione guidata soprattutto dalla componente esterna mentale sta ancora moderata all'espansione assai moderata all'espansione dei consumi e degli investimenti
Negli Stati Uniti
Nel continente nordamericano l'espansione guidata dai consumi interni un altro dato positivo
Nonostante gli allarmi contro allarmi che Ivano continuamente l'inflazione nell'area OCSE eh al minimo degli ultimi trent'anni siamo al due virgola due per cento
L'impressione è che la discesa si sia è stata in qualche Paese abbiamo visto un accenno di modestissimo rimbalzo gli Stati Uniti sono tornati al due otto sull'inflazione al consumo
La Germania tornata al tre per cento in agosto
D'altra parte in paesi come la Francia i pezzi sono stabili il livello dei prezzi è stabile non il tasso d'inflazione inflazione annuale viaggia intorno al numero sette per cento in Giappone i pezzi stanno scendendo
Un quadro d'inflazione straordinariamente favorevole che al quale i mercati finanziari per qualche motivo non sembrano credere
Effettivamente negli ultimi tempi abbiamo visto una certa ripresa delle materie prime
Prima dei combustibili nell'ultimo trimestre più forte dei non combustibili
Intanto però il petrolio è ritornato sotto i sedici dollari
Il barile la verità e che l'inflazione bassa rimane ancorata a tassi di crescita della
Componente interna di costo delle retribuzioni molto modeste e finché questo resta vero è difficile che si determinino fenomeni di surriscaldamento pericolosi
Desta qualche preoccupazione mercato del petrolio però e lo desta perché in questi anni di mentre l'Europa i stagnata è una parte del mondo industriale ristagnava i consumi degli Stati Uniti sono ritornati sopra i livelli della i livelli massimi degli anni settanta
E adesso ci sono e non c'erano a quel tempo fortissime importazioni dell'aria di nuova industrializzazione Sud-Est asiatico questi fattori potenziali di tensione corrispondono attualmente a rilevanti aumenti
Dell'offerta potenziale ciò nonostante questo è un mercato che se l'economia industriale si surriscalda se potrebbe torna in tensione noi sappiamo che quando il mercato diventa in tensione poi basta un incidente politico o tensioni da qualche parte sensibile il prezzo del petrolio può schizzare rapidamente
Il quadro delle politiche monetarie
Sappiamo che la federal reserve ha deciso da febbraio di dare un segnale di frenata questo ha generato molto allarme inutile e qualche umore di fastidio nell'amministrazione americana che ha fatto dei danni di perse
L'allarme inutile perché in un Paese che cresce al quattro per cento non c'è niente di male se i tassi d'interesse ufficiale si collocano i fa il quattro il cinque per cento naturalmente
In effetti i mercati finanziari sembrava non è afosi e sono rimasti nervosi fino all'agosto scorso per l'insufficienza dell'aumento dei tassi americani
Nel momento in cui ci sono convinti che la Federal reserve de I intenzionata a muoversi quanto necessario per evitare fenomeni di surriscaldamento
Il mercato finanziario e agito bene al dopo l'ultimo aumento di agosto i tassi allunga americana sono scesi e i prezzi dei titoli hanno hanno ripreso io rumori di fondo
Di insoddisfazione dell'amministrazione
In tutto questo periodo sono serviti soltanto ad accentuare le tensioni sui mercati allunga perché continuavano a dare l'impressione di un conflitto fra le autorità di politica economica che veniva visto con preoccupazione
La Germania
Anch'essa in realtà ha condotto i tassi d'interesse rapidamente più rapidamente di quello che aveva fatto nel cito di discesa dei tassi a metà degli anni ottanta su livelli che sono piuttosto bassi i tassi ufficiali sono al quattro il tetto del corridoio di intervento
Intorno al sei per cento
Con un tasso di crescita che ormai si stima più vicino alta è che al due per cento e un'inflazione diciamo di poco sotto al tre per cento in realtà non c'è da strapparsi i capelli se i tassi d'interesse rimanessero su questi livelli è possibile che se ci sono difficoltà la ripresa dell'attività alla Bundesbank di Fazio scende ancora di mezzo punto
L'allarme con cui viene accolto ogni riunione della Bundesbank e il timore che non seguono nuove decisioni di discesa dei tassi è inutile
Non ci sono forti motivi per un'ulteriore discesa dei tassi d'interesse in Germania i mercati a lungo termine
Scenderanno quando si saranno convinti che non ci sono rischi di inflazione o di politiche inflazionistiche del disavanzo pubblico
è possibile che le paure dei mercati finanziari siano giustificate viene il dubbio però che anche in questo caso se è stata giusta la politica di accompagnamento al ribasso dei tassi di interesse Mendoza da parte della Bundesbank Nendo giusta sia stato i segnali con cui questa discesa venivano accompagnati
Il continuo messaggio di preoccupazione che veniva dalla banca centrale che secondo me ha contribuito a tenere alte le attese sui tassi a lunga e a tenere i mercati in uno stato di incertezza in altre parole la banca centrale ha fatto una politica adeguata ma ha continuato a mandare segnali al mercato che rendevano incerta il mercato sulla direzione
E in questo ha contribuito all'incertezza e probabilmente a livello elevato dei tassi a lunga attualmente se guardate l'Europa vi accorgete che e anche la mia gli America che da qualche mese alta i tassi a lungo sembrano essersi stabilizzati sui principali mercati ma ci sono dei paesi fai quali sorprendentemente la Francia forse per motivi di stabilità politica interna nei quali questi tassi a lunga hanno continuato a salire continuano a salire anche nelle ultime settimane negli ultimi giorni
Ho vi prego dimostra la figura quattro ora presentato il cambio del dollaro in questa figura per sottolineare questo
Si è anche qui esagerato il fenomeno di debolezza del dollaro
Se voi guardate la storia dall'ottantotto sostanzialmente da quando sono finite le politiche di pesante interferenza dei grandi Paesi nell'andamento delle monete
Il cambio fa il dolore il marco ha oscillato con punte superiori intorno nel settantacinque e punti inferiori che qualche volta sono arrivate a sfiorare d'uno e cinquanta
Non c'è niente di eccezionale nell'andamento del cambio marco dollaro negli ultimi tempi non è altro che l'oscillazione di ritorno di questo ciclo abbastanza regolare che osserviamo ormai da sei sette anni
Evidentemente del dollaro si è deprezzato in misura significativa nei confronti dello yen ma dice è una ragione forte
Che la ragione e che la caduta dell'attività interna e il forte aumento
Del avanzo commerciale non si sono accompagnati in una fase di grande difficoltà finanziarie interne code flusso di capitali a lunga che in queste condizioni avrebbe dovuto compensare cioè finanziare questo avanzo interno
E naturalmente quindi con Jenna forato quota cento diciamo se uno ha un grande vanto commerciale o investe questi fondi all'estero oso cambio fatta adesso soffitto è successa questa questa seconda cosa che ha a che fare con lo squilibrio e anche a che fare coi timori che ogni tanto si diffondono che l'amministrazione americana intenda giocare un pochino la carta della moneta
Come strumento di pressione commerciale
Quando e nella misura in cui questo si è verificato questo evidentemente è un altro esempio di
Segnali impliciti o espliciti dell'autorità che generano disordine tensione sui mercati finanziari bene farebbero governi e amministrazioni dall'astenersi veniamo alla economia italiana che quello che ci interessa di più
Il
Prego dimostrare l'ottavo a quattro delle previsioni macroeconomiche le informazioni recenti che cosa ci dicono naturalmente continuiamo a vere e una spinta fortissima della componente estera della domanda
Il tasso di crescita delle esportazioni in quantità nel primo trimestre dell'anno sui dati contrita azionare viaggia sopra il tredici per cento ed è ancora in accelerazione
Ricordo che le principali previsioni per l'anno davano un tasso di crescita delle esportazioni inferiore all'otto per cento il Centro studi è il più ottimista e dava un tasso di crescita il PIL più elevato
I numeri a cui stiamo assistendo sono più alti di così naturalmente si verifica anche una ripresa delle importazioni
La domanda interna cresce moderatamente i consumi sono su ritmi di crescita tendenziali
Vicino un po'sotto l'uno per cento che è più o meno quello che noi prevediamo per l'anno la buona notizia è che si notano segni consistenti di una certa ripresa degli investimenti non è un galoppo
Ma evidentemente l'aumento dei tassi di utilizzazione della capacità l'allungamento dei libro degli ordini e a partire dal dall'inizio dell'estate anche i provvedimenti di incentivazione
Per degli investimenti effettuati sopra la media del triennio precedente che era piuttosto basso stanno sospendendo la domanda di investimenti quindi si nota una ripresa componente interna della domanda noi qui non presentiamo nuove proiezioni sulla mille novecentonovantaquattro le previsioni ne faremo di nuovo
A dicembre non l'abbiamo fatto essenzialmente perché è difficile aggiungere qualcosa col che abbiamo detto giugno finché non conosciamo la legge finanziaria però è evidente che la crescita quest'anno ormai l'anno si chiude sarà difficilmente inferiore al due per cento quindi ancora meglio dell'uno e sette uno e otto per cento che davamo nel mese di giugno evidente che questo alza anche il profilo tendenziale
Dell'anno prossimo
Come potete vedere nella figura sei la produzione industriale adesso si vede bene ha fatto un autentico balzo nel primo semestre dell'anno lo dico
Con qualche titubanza
La produzione industriale
è circa nella media i primi sette mesi dell'anno è circa del due per cento superiore ai livelli di un anno prima ma i livelli dell'Estate sola sono di quasi il cinque per cento superiori a quelli di un anno prima
Dico con titubanza questo dato perché naturalmente me lo ricordo sono io ma in fondo qui si chiude un ciclo che ha cominciato esattamente nel settembre dell'ottantotto quando io sono arrivato in Confindustria e dovendo fare per la prima volta la relazione che sto facendo oggi
Guardando i dati trovai che c'è un incremento della produzione industriale esattamente il cinque per cento e io dissi solo questo dissi che la produzione è aumentata del cinque per cento il giorno dopo mi trovai un titolo
A quattro colonne non ero abituato ad avere effetti sui giornali e nelle mie dichiarazioni che diceva la Confindustria dice due punti è boom provocando generale imbarazzo era solo l'inizio della ripresa allora nel mentre segnato questo incremento consistente della produzione
Vi avverto che non si tratta di un bomber quindi possiamo evitare
Questo titolo che sia già verificato nel settembre dell'ottantotto
è una ripresa da una caduta piuttosto come vedete nella figura piuttosto profonda
Stiamo tornando sui livelli precedenti quelli bassi dell'anno scorso per fortuna ci stiamo tornando abbastanza rapidamente i tassi di utilizzazione della capacità sono ancora bene sotto qualunque cosa che assomigli
Sintomi di piena occupazione nera o cose del genere
Altra buona notizia l'occupazione sembra aver smesso di cadere il l'occupazione sembra aver smesso di capire e
C'è una certa ripresa nel settore dei servizi ricordate che durante la caduta cistica proprio nei servizi che se verificata la caduta più aspre in un quadro generale di industria che sembra avere cessato di espelle e che ha ridotto del quaranta per cento il ricorso alla cassa integrazione anche questa disoccupazione su mascherato implicita o Deborah coordina accumulazione di lavori implicita che sta scomparendo quindi anche questo poi diventerà maggiori posti rimane cattivo solamente l'andamento del settore delle costruzioni che continua a soffrire di malattie di tipo istituzionale
Il blocco dei contratti e dell'attività che ne segue dalle quali bisogna pur trovare il modo di il modo di uscire
Nonostante questi buoni segnali ritmi di aumento dell'occupazione che possiamo aspettarci
Se non facciamo alcune cose però badate bene rimangono modesti l'elasticità
Per l'aumento dell'occupazione rispetto al momento del prodotto difficilmente potrebbe superare il punto uno e mezzo punto due per cento un aumento dell'uno per cento del prodotto produce un aumento dell'occupazione di un decimo un quindicesimo e non dell'uno per cento
Per cose che dobbiamo fare
Si sono cominciate a fare sono misure per il mercato del lavoro misure di liberalizzazione del settore dei servizi
Di queste non si parla più molto ma sono l'altro lato della medaglia che importante non dimenticare sul mercato del lavoro qualche cosa sta succedendo abbiamo avuto delle misure del Governo che incentivano le assunzioni abbiamo avuto accordi fra le parti che prevedono un più ampio ricorso ai contratti a tempo parziale a tempo determinato
Aspettiamo un di un disegno di legge del governo che speriamo si muova presto in Parlamento dovrebbe Egola in modo più estesi contratti a tempo parziale e a tempo determinato
Speriamo che non si dimentichi di dare attuazione ha un aspetto importante che stava negli accordi del luglio novantatré in materia di relazioni industriale che è quello che riguarda i rapporti di lavoro interinale
Un voi sapete che la Spagna e la Francia hanno realizzato la Spagna sta diventando un caso clamoroso perché l'ha fatto rapidamente negli ultimi due anni straordinari incrementi di occupazione con l'uso di contatti atipici che non vogliono dire affatto
Come qualcuno continua a dire precarizzazione dell'intero mercato del lavoro
Ma e fra l'altro la Confindustria sempre detto siamo pronti a discutere tutte le forme di controllo insieme al sindacato di garanzia necessari ma vuol dire mercato più flessibile che è una cosa di cui c'è bisogno
L'inflazione il governatore Banca Italia è andato in luglio in Parlamento ha detto sono preoccupato per l'inflazione
Abbiamo cercato di presentare l'evidenza come noi la vediamo
Anzitutto prego di presenta la figura otto
Dove abbiamo messo insieme i pezzi alla produzione e i prezzi delle materie prime
Be'la cosa ovvia che si vede e che c'è stato un forte impulso inflazionistico di origine Esterno che sostanzialmente
Non è stato trasferito interamente sui pezzi di produzione e che sembra esaurito anche se c'è quella nuova spinta di inizio vide la seconda metà del novantaquattro del secondo trimestre novantaquattro che è dentro il sistema
Il motivo per cui i prezzi alla produzione il cui tasso d'incremento e sotto il tre per cento adesso
Hanno potuto assorbire questi impulsi di origine esterna è vi è una tavola che io non vi mostro adesso ma che è nel rapporto che mostra l'andamento dei parenti dell'output e dei costi
Del settore manifatturiero basato sui dati di contabilità nazionale ripeto un concetto che abbiamo sottolineato molto quest'anno grazie alla dinamica moderata dei costi interni immagini anche in una fase di recessione immagini industriali e hanno già e ripresa del novantatré e sostanzialmente c'è uno scarto fai pezzi dell'output e i costi unitari di circa due punti sui tassi d'incremento che dura da circa un anno e mezzo questo è stato il margine di decelerazione dell'inflazione
Conferma che l'ancora di decelerazione
E l'andamento dei costi interni anzitutto il buon andamento delle retribuzioni che stanno crescendo a ritmi intorno al due e mezzo per cento
C'è un rimbalzo nell'industria c'è un andamento più moderato perché venivano scadenza certi aumenti contrattuali c'è un andamento più moderato nel settore dei servizi nel settore pubblico dove si erano avuti accessi
Eccessi negli anni passati ma queste l'ancora di stabilità
Sui prezzi al consumo prego dimostra la figura nove
E qui che nascono le preoccupazioni del governatore voi vedete mentre l'andamento tendenziale in discesa
Sappiamo adesso che c'è stato un piccolo Blyth ad agosto siamo risaliti l'alta sei volte sette per cento sul dato tendenziale cioè rispetto a un anno prima se voi guardate il dato congiunturale analizzato
Le medie trimestrali cosa succede ogni trimestre rispetto a quello precedente aggiustando per la stagionalità un certo rimbalzo estivo poi lo vedete effettivamente questa è la preoccupazione del governatore questo rimbalzo non nasce dai costi interni del sistema nasce dai Paesi esteri e dal comportamento di tariffe pubbliche e imposizione indiretta
Quindi non c'è nessuna tendenza preoccupante sulla dinamica come intrinseca dell'inflazione dei costi nel nostro Paese ma certamente c'è una pressione fastidiosa come dire del sistema dell'imposizione tariffe pubbliche sull'inflazione e naturalmente abbiamo subito colte qualche contraccolpo dell'estero che però in un sistema non più indicizzato
E in un sistema nel quale esiste quella ancora forte della dinamica moderate costi interni non desta particolare poi preoccupazione mi affretto ad aggiungere
Che i dati di settembre ottobre novembre non mostra hanno alcuna ulteriore decelerazione sui prezzi al consumo e ci possiamo aspettare anche qualche decimo di punto in più
Questo deriva essenzialmente dall'effetto confronto con il periodo di più ampi da decelerazione dell'inflazione quello dell'autunno scorso negli ultimi dieci anni
Io spero che nessuno confondere un fenomeno statistico un effetto confronto con un fenomeno sottostante è comunque essenziale che lei in paese i produttori e i distributori abbiano ben chiaro che questo nel quale essi lavorano è un mercato nel quale i testi degli altri
Come avete visto stanno crescendo più vicini al due qualche volta sotto il due per cento che oltre
Quindi nessuno si può illudere che siamo tornati a vivere nell'economia dei continui trasferimenti in avanti degli aumenti di costi e questo è meglio non dimenticarlo
I contatti che si sono conclusi senza scioperi nel mese di giugno sono stati conclusi all'inflazione programmata e questa era stata indicata sia per i contatti aperti sia per i contratti del settore pubblico
Non ho bisogno di dire che i conti con l'estero stanno andando straordinariamente bene
Quello che sottolineo e che è continuato il miglioramento che qualcuno prevedeva già attenuarsi
Naturalmente
C'è un aumento delle importazioni che comincia a essere significativo sui valori le importazioni ed esportazioni adesso stanno crescendo quasi uguali ma naturalmente nelle importazioni c'è una componente maggiore
Di prezzo la cosa interessante che l'espansione dell'export adesso ha investito tutti i principali te settori inclusi i mezzi di trasporto
Più diciotto e due per cento complessivamente più venticinque cinque
Nella europea nel periodo gennaio maggio quindi le buone notizie arrivano anche dove le difficoltà e hanno più acute ho già dato fidate di incremento per quantità d'estate dell'import
Nella testo trovate
Prego dimostra la figura dieci che vi fa vedere la competitività di prezzo dei manufatti italiani
Naturalmente la competitività è molto forte così come costruito indice
Vedete nella parte inferiore l'Europa nella parte superiore
I Paesi lo stare insieme Stati Uniti e Giappone quando l'indice sale la competitività migliore sottolineo questo aspetto
La caduta del cambio della lira negli ultimi mesi non ha fatto altro che rimetterli indice medio di competitività dove stava la fine dell'anno scorso anche il discorso della debolezza della lira è stato esagerato perché sostanzialmente noi abbiamo avuto una forza consistente del Macro sul dollaro americano
I commentatori economici italiani si sono abituati dopo molti anni
Forse giustamente a considerare il Bacco come la moneta principale di riferimento in termini di cambio effettivo nominarle nel primo semestre di questa dall'inizio dell'anno non sto cambia sede prestato solo di mezzo punto percentuale
Perché contemporaneamente c'è stato un forte apprezzamento sul dollaro che si vedeva nel grafico precedente che gli avevo mostrato quindi anche qui un pochino meno di allarme un pochino meno di esagerazione nel presentare
Quello che sta succedendo aiuterebbe noi sostanzialmente siamo sui livelli di competitività del secondo semestre del mille novecento novantatré la pezzi il deprezzamento del dollaro ci aveva spinti verso l'alto ci aveva fatto apprezzare e questa cosa
L'abbiamo compensata de pensandoci sul marco in una fase di espansione questa anche una configurazione molto favorevole che avevamo già sperimentato nella seconda metà degli anni settanta e di nuovo nella seconda metà degli anni ottanta una configurazione molto favorevole per tenere bassa l'inflazione italiana e apparire spazio sui mercati esteri
Abbiamo il cambio dell'Europa verso cui esportiamo più di due terzi dei nostri prodotti che sia pensa abbiamo il cambio
Del dollaro
Moneta nella quale comperiamo molti dei nostri fattori di produzione che si deprezza
Due parole sulla politica monetaria sulla finanza pubblica
C'è dunque sui tassi d'interesse
Prego mostra la figura undici
è
Evidentemente
Diciamo il mercato finanziario italiano ha sofferto della malattia
Di incertezza e preoccupazione a lungo termine di cui hanno sofferto tutti gli altri mercati
Voi vedete che sostanzialmente da marzo
Il tasso lunga ha abbandonato i tassi controllati dall'autorità monetaria dei tassi a breve i tassi a breve stavano ancora dentro il corridoio il corridoio è fatto dal tasso di sconto sotto
E dal tasso sulle anticipazioni il tasso al quale le banche possono prendere soldi a prestito presso la banca centrale sopra
Di solito i tassi di mercato dovrebbero stare lì dentro quando i tassi a lunga scendono lì dentro
E vanno verso la fascia inferiore si ritiene che vi siano le condizioni tecniche per abbassare il tasso di sconto
Evidentemente non siamo stati in tensione per un periodo prolungato
Il grafico inferiore però chiarisce quello che diceva il presidente Mazzotta che sta anche in una tavolino nella quale abbiamo dettagliato poi gli incrementi mese per mese
Dei tassi di interesse a lungo sui nostri mercati su quelli degli altri nella parte inferiore del grafico abbiamo ha presentato il rapporto fa il nostro tasso lunga sui titoli ben spacca dieci anni e quello degli altri voi credete che a un certo punto diciamo prima il rapporto era stabile
Addirittura rispetto al mercato americano era sceso ma dopo un certo momento c'è un disturbo Italia
C'è stato un effetto fiducia delle elezioni c'è stato l'effetto sfiducia che si manifesta a partire dal giugno e che ha portato il premio sui titoli italiani nel mese di agosto a uno dei massimi storici
Il premio
Al netto dell'inflazione è al massimo storico credo rilevato nel dopoguerra e che indica un forte perfetto
Di preoccupazione Interna di sfiducia
Che va corretto e che segretamente a che fare con le preoccupazioni sulla manovra economica del governo sull'approvazione tempestiva di una misura dimmi finanza pubblica forte due parole sulla finanza pubblica anzitutto prego dimostra la tavola quindici
Questo deve essere nostro anno buono stiamo quasi valutando se smette di fare previsioni perché questa volta abbiamo convinto il Governo ad adattare le sue valutazioni su mille novecento
Novantaquattro alle nostre come potete vedere il fabbisogno col DP F di luglio è stato portato al numero che noi e a onor del vero Prometeia
Indicavamo alla fine di giugno con un numero più realistico centocinquantaquattro mila miliardi di fabbisogno con un saldo primario più vicino ai sedici mila e nove mila indicati dal governo
Apriremo un piccolo ufficio di consulenza per la valutazione dei conti pubblici
La cosa che preoccupa naturalmente sono i dati del cosiddetto tendenziale del mille novecentonovantacinque avete qui il quadro della manovra prevista
Io sottolineo che avremmo preferito non i vederlo il tendenziale abbiamo insistito molto in pubblico e in privato
Con il Governo per abbandono di questo concetto che purtroppo è ancora richiesto dalla legge ma che induce a tentazioni pericolose cioè sostanzialmente il tendenziale un concetto ben definito
Nel quale però si possono finire per scaricare sostanzialmente richieste motivate
La legge prescrive certi aumenti e immotivate dell'amministrazione di aumenti di spesa quando io nel tendenziale mi trovo che l'incremento dei pagamenti totali al netto di interesse ma essenzialmente si tratta di quelli correnti
Nel tendenziale mi trovo un aumento del nove per cento nominale perché di questo si tratta mi chiedono se mi chiedo se prima di fare la manovra non si sia voluto creare un po'troppo spazio
Dato che la dinamica dei salari è all'uno per cento e quella delle pensioni naturali novità valutiamo intorno al sei sette mi chiedo se non sia voluto creare dello spazio
Che poi serve
Da distribuire nei negoziati sappiamo che la politica è una cosa complicata e che poi diventa manovrata da compensare con induzioni fittizie o aumenti veri di entrata
Quindi questo concetto del tendenziale speriamo di vederlo per l'ultima volta nel passato è stato sempre fonte di aumenti distese che si sarebbero potuti evitare ricordo anche che le manovre a partire dal novantacinque in poi se voi guardate il DPEF vi accorgete che c'è una dinamica del debito migliore di quella che per esempio abbiamo noi e gli amici di Prometeia lungo i sentieri direi entro una diminuzione a partire dal novantasei piuttosto consistente del rapporto debito PIL e un fabbisogno più grande dei nostri un disavanzo del Tesoro più grande dei nostri un debito che cresce di meno
Questo è semplicemente dovuto al fatto che una parte delle operazioni sono scritte sotto la linea del disavanzo
E perché sono operazioni patrimoniali di varia natura le privatizzazioni sono solo una di queste
Benissimo questa parte della manovra
è importante non vorremmo che subisse rallentamenti annacqua menti o diminuzioni questi ammontare il sono ancora iscritti nel bilancio i numeri sono rilevanti dieci mila miliardi all'anno
A favore del bilancio non è uno scherzo e chiedeva
Un impegno grandissimo
L'ultima cosa che voglio sottolineare prego dimostrare l'ultima tavola che la figura la la tavola sedici che è quella con gli interessi
Così per motivi di solo illustrativi vi vogliamo abbiamo dovuto fare vedere che cosa implicano diverse ipotesi sui tassi d'interesse
Voi trovate al numero due le previsioni che avevamo fatto in giugno noi del centro studi facendo delle ipotesi molto plausibile per un Paese che si avviava a portare l'inflazione al due e mezzo tre per cento già probabilmente l'anno prossimo
Vedete che già il DPEF il Documento di programmazione economica e finanziaria del Governo al numero uno affatto delle ipotesi di tasso di interesse
Tasso medio intorno all'otto per cento hanno deciso che implica avanzi primari in apporto al PIL
Per rizzare quegli obiettivi di fabbisogno e quindi di crescita del debito che al novantasei avanzi primari che arrivano un tre per cento del PIL ma avanzo primario del tre per cento del PIL è una certa pressione non solo sulla domanda ma sulla situazione sociale di un Paese evidentemente
Una pressione sopportabile non insopportabile ma una certa pressione che se ci si comporta si può bene e potessimo avere le ipotesi di circolo virtuoso che faceva il CSC nel giugno scenderebbe al due sarebbe molto meglio sopportabile
Però se guardiamo cosa è successo ai tassi di interesse
Degli ultimi mesi dove non possiamo più credere
Alle ipotesi del CSC di giugno almeno per il novantaquattro e novantacinque
E dobbiamo guardare dei numeri che sono leggermente aumentati non drammaticamente aumentati ma accetto comincia a essere qualche punto percentuale di PIL nel novantaquattro nel novantacinque
E qui vedete
Non molto nel novantacinque perché l'ipotesi è che in qualche mese dopo l'approvazione di una buona finanziaria torniamo sul nostro sentiero virtuoso
Ma solo così per ricordarlo a tutti quanti erano gli stessi abbiamo voluto rappresentare anche un sentiero esplosivo del debito pubblico che vede i tassi andare al quindici per cento
è l'ipotesi di una finanziaria insufficiente l'ipotesi di una crisi di sfiducia non è la nostra previsione la nostra previsione che ci sarà una seria e solida finanziari
Vedete i dati dell'avanzo primario quei numeri semplicemente non sono socialmente presentabili
Noi dovremmo avere avanti prima e del cinque per cento nel novantacinque del sette e mezzo per cento nel novantasei ecco questo è la situazione di insolvenza in realtà questa è la situazione di crisi del debito pubblico è una situazione quello che questa tavola sottolinea che si può determinare molto in fretta non ci vuole molto
E aumenti dei tassi non molto diversi da quelli che abbiamo già visto negli ultimi mesi nella direzione sbagliata per qualche altro mese si porterebbero subito al di là del crinale della crisi e dell'insolvenza
Questo qui è un richiamo molto forte alle cose da fare grazie
Grazie a
Adesso dire ai nostri interventi nell'ordine direi il dieci quindici minuti quindici minuti dell'ordine allora Angelo Tantazzi che parla di economia reale credo di
No
Grazie
Ma alcuni brevi commenti perché la rassegna che ha fatto Micossi
E molto esauriente e quindi ripercorrerò alcuni dei temi che lui ha toccato sono sperando di integrarli o di sottolineare alcuni punti che a me paiono particolarmente importanti su sul piano internazionale sono pienamente d'accordo cioè la l'intensità della ripresa è forte
Parlo soprattutto dell'Europa continentale dal momento che fuori dall'Europa la ripresa già in atto da da diverso tempo
Per quanto riguarda l'Europa continentale e diciamo per quanto riguardano in generale Paesi industriali nel novantacinque si va verso una convergenza dei tassi di crescita intorno al tre per cento e forse anche qualcosa di più
Nel senso che i maggiori Paesi europei per il previsioni per la Francia e la Germania indicano appunto tassi di crescita intorno al tre per cento per l'anno prossimo gli Stati Uniti rallentamento dovrebbero collocarsi intorno grosso modo alla stessa cifra
Uno dei caratteri
Particolari di questo momento economico dal punto di vista internazionale era presentato
Dalla forte domanda che esiste nel mondo di beni Capital di beni strumentali
In altri termini gli investimenti stanno crescendo ovunque con intensità notevole e per due ragioni sostanzialmente innanzitutto c'è il processo di crescita molto forte in corso sia in America latina Kernel nell'Estremo Oriente
Ed inoltre a questo si aggiunge una fame ormai di quattro cinque anni
Di investimenti in Europa né investimenti in Europa partì dall'ottantanove sostanzialmente prima l'Europa del Nord e poi nella parte centrale e meridionale si sono arrestati ci sono stati cali molto forti hanno anno dopo anno
Dell'ordine appunto di percentuali estremamente elevate il la Spesal delle aziende per gli investimenti si sta rimettendo in moto in modo massiccio
E questo crea una domanda ripeto molto forte una componente molto forte del commercio internazionale e dalla domanda interna dei vari Paesi concentrata sui beni di sui beni strumentali
Si aggiunga questo che soprattutto verso l'Europa e verso un parte anche verso gli Stati Uniti incremento di domande dovuto anche al fatto che il Paese che ha la maggior capacità attualmente inutilizzata nella produzione di beni strumentali e il Giappone
Ma dato che il tasso la forte rivalutazione di quella moneta la domanda appunto si dirotta anche dal Giappone verso gli altri Paesi
I caratteri delle nell'Europa continentale sono molto comuni in tutti i Paesi quindi le esportazioni sia per i Paesi che hanno svalutato sia per i Paesi che non hanno svalutato
Proprio perché ci sono questi ritmi di crescita molto forte rispetto ripeto fuori della europea
A questo ha fatto seguito il processo di ricostituzione delle scorte prima l'arresto poiché ricostituzione scorte e a questo sì aggiunge viene di rinforzato dall'andamento degli investimenti
L'elemento comune pure per quanto riguarda sempre l'Europa era presentato invece dalla scarsa partecipazione nel momento di ripresa da parte dei consumi i consumi risentono del fatto che il potere d'acquisto delle famiglie
Continua a mostrare delle variazioni negative sono negative in Germania reddito disponibile delle famiglie in termini reali lo è stato nel novantatré l'UE nel novantaquattro lo sarà ancora nel novantacinque in funzione degli incrementi di imposta che
Entreranno in vigore a partire dal gennaio dell'anno prossimo lo è in Italia
L'unico Paese che mostra dei dei tassi di crescita positivi ma molto contenuti e al potere d'acquisto è rappresentato dalla Francia e in parte anche dall'Inghilterra
Quindi questo è il dato di base e tenete presente che in questi paesi soprattutto anche come la Germania il livello di potere d'acquisto
Soltanto probabilmente tra il novantasei e il novantasette ritornerà ai livelli che esisteva all'inizio del del novantadue
Uno uno dopo un ulteriore elemento che gioca sulla scrive scarsa dinamica del potere d'acquisto
Era presentato dalle politiche pubbliche i Paesi che hanno già definito i loro bilanci pubblici per l'anno prossimo tipo Francia e la Germania
Ripeto sono Paesi dove l'incremento di pressione tributaria o l'incremento oppure il mantenimento di elevati livelli di pressione tributaria si scarica modo particolare sulle famiglie detto in altri termini
E tutti i Paesi c'è cercano tutti i paesi nei maggiori Paesi europei cercano di ridurre i loro deficit pubblici strutturali e questa è una componente fondamentale che frena
La crescita del avrà visto disponibile famiglie l'unico elemento che potrà contribuire sarà dovuto all'aumento dell'occupazione nella intensità e con la gradualità con cui questo aperta
Per quanto riguarda l'Italia
L'Italia è già stato detto anche questo la ripresa italiana quindi si inserisce pienamente nel quadro della ripresa europea
Che
Insieme quindi ai maggiori paesi europei
Anche se in Italia e i Dick ci sono alcuni elementi diversità dovuti al fatto che ci sono alcuni settori che non mostrano ancora ripresa e quindi e un miglioramento che Heaven abbastanza diversificato sia per i settori sia per le regioni per le aree geografiche che rappresentano il nostro territorio
Chiaramente essendo l'elemento primo partito dalle esportazioni e poi diffondendosi rispetto anche da noi sugli investimenti come diceva prima Stefano Micossi
La base produttive la base esportazione concentrata prevalentemente in alcune regioni e non in altre quindi due i due settori
Che mostra ancora Mosca mostra ancora contrazione nel corso di quest'anno sono l'edilizia e chiaramente e in parte insomma anche i consumi cioè il dato premete finale sarà qualcosa di positivo leggermente positivo ma sa estremamente modesto sia
Per gli elementi positivi ripeto che derivano anche dal quadro internazionale
Quindi una situazione economia reale che molto buona
Molto buona in funzione del fatto che almeno nelle condizioni di partenza queste sono molto buone sono anni e dall'inizio degli anni sessanta che non abbiamo delle condizioni di inflazione mercato del lavoro e competitività così buone come l'abbiamo attualmente e il problema anche quest'estate accennate del noto e arcinoto la situazione dei conti pubblici
Grazie ai conti pubblici che genera questa situazione di di sfiducia nei confronti della moneta nei confronti dei titoli del debito
Questo ha varie manifestazioni ore la più con una delle più vistosa insomma se volete rappresentato dalla situazione bilancia dei pagamenti abbiamo la situazione bilancia dei pagamenti sulle partite correnti fortissima
Sulle merci pure e abbiamo la lira che si svaluta settimana dopo settimana
Questo è un fenomeno voglio dire dico incomprensibile comprensibilissimo ma dall'idea della del come dire del del contrasto
Che c'è attualmente tra determinati miglioramenti sul piano dell'economia e determinati invece peggioramenti sull'altopiano delle economie
In altri termini il degrado continuo della credibilità del governo ha dei costi ha dei costi che esso manifestati come ricordava prima a Stefano nei divari dei tassi di interesse mi pare i tassi d'interesse non c'è nulla di pregiudiziale
Malgrado tutto quello che è stato detto e scritto in questi mesi
è stato ricordato prima e le chiarissimo nei numeri che dopo le elezioni
I divari tra i nostri tassi di interesse tassi d'interesse tedeschi sono scesi non sono aumentati
Certo la luna di miele durata durata durata quante due durata due mesi durante il mese di aprile è il mese di maggio fatto al governo e percepito che questo governo non aveva per niente tra le proprie priorità quello di affrontare questo problema tra la fine di maggio e prima di giugno i tassi sono partiti sono partiti e si sono portati a dei divari che sono tutti un po'tra un punto e mezzo le due punti più elevati di quelli che si manifestavano precedentemente
Quindi uno dei primi obiettivi di questo governo di questo attualmente con la legge finanziaria sarà quello di riportare i divari tra i tassi di interesse nostri e quelli tedeschi almeno ai divari
Del governo Ciampi dal momento che si è parlato molto di questa persone del suo ruolo appunto nelle nel settimane recenti
E mi sembra che da questo punto di vista anche ministro del Tesoro ieri sera le sue dichiarazione pubblica abbia accennato all'opportunità di ritornare a questo obiettivo
Questo comporta appunto miglioramento grosso modo di un punto e mezzo due punti ripeto rispetto ai livelli attuali
Perché la situazione ripeto sta assumendo dei connotati che sono parossistici si sta discutendo e vedremo fra poco gli affetti anche dal punto di vista della conflittualità sociale
Della riduzione distesa pensionistica di circa otto mila miliardi
Le cifre che diceva prima Micossi vi fanno vedere per l'anno prossimo questo è scritto anche nel rapporto che probabilmente la spesa per interessi sul debito pubblico
Già oggi con questi tassi d'interesse facendo le ipotesi contenute che lui ha fatto comporta maggior onere per l'anno prossimo di otto dieci mila miliardi vi potete dire che uno è una modifica strutturale della spesa e l'altra probabilmente non è modifica strutturale Bastian discutendo di questo dal punto di vista dei numeri si risparmiano probabilmente otto speriamo che si esca risparmiare otto mila miliardi si spesa pensionistica e ce ne sono otto dieci mila in più per quanto riguarda la spesa per interessi
In funzione di quello che avendo quindi
No per fare del come dire terrorismo ma abbiamo un'entità del debito pubblico che tutti sappiamo quale ma quello che vorrei sottoporvi chiamare su un punto su quale vorrei richiamare la vostra attenzione rappresentato dalla velocità di crescita
Ci sono voluti circa quarant'anni per arrivare al primo milione di miliardi che è stato toccato a fine anno a fine ottantotto
Dall'otto a fine ottantotto probabilmente nei primi mesi del novantacinque arriveremo e due milioni di miliardi quindi passa un po'poco più di sei anni facendo delle ipotesi del tutto ragionevoli si può pensare che nel giro di cui cinque anni si arriva e tre milioni di miliardi
Quindi queste diventano delle situazioni chiaramente
Chiaramente insostenibili e data la masse in gioco la possibilità di creare degli andamenti diversi dico è concreta e realistica
Quindi al momento attuale
Questi
Il conflitto che si è venuta a manifestare tra le vicende del nostro sistema politico
E le esigenze di di risanamento dei conti pubblici dicevo questo conflitto che si è venuta a creare sta assumendo dei connotati estremamente pericolosi sta subito dei connotati pericolosi perché
Ricominciare a manifestarsi nuovamente dei germi di instabilità finanziaria e soprattutto si rischia di mettere a repentaglio
Tutte le conquiste che sono state fatte in questi ultimi anni sul piano dell'inflazione sul piano dei rapporti tra le componenti sociali e quindi si rischia di bruciare o o in modo definitivo
Le opportunità che abbiamo di correggere gli squilibri dei nostri conti pubblici abbiamo delle condizioni favorevoli perché c'è stato sono state dette precedentemente dal punto di vista della situazione economica favorevoli nel senso che determinati interventi e sanno di meno in funzione del miglioramento generale della situazione economica
E quindi a questo punto di vista L'Unità lo augurio e richiesta pressante più che l'augurio è che ci siano delle decisioni che rapidamente cerchino di attenuare questi fattori di incertezze di squilibrio grazie
Grazie Angelo
Va benissimo do la parola moral
Professor Dell'Aringa
Grazie
Il compito in questo panel penso sia quello di dedicare qualche osservazione
Al problema della dell'occupazione
Sembra da un certo punto di vista paradossale che in alcune occasioni come questa
Quando si parla di al mercato del lavoro e di occupazione
Si tende a sottolineare agli aspetti positivi delle tendenze in atto
Questo è emerso sia dall'introduzione di Micossi
Sia da alcuni accenni fatti a questo proposito la Tantazzi quando appunto sosteneva qualche minuto fa che dal punto di vista del mercato del lavoro
Delle variabili che in qualche modo interagiscono connesso come l'inflazione
E da tempo quasi decenni che non attraversiamo una situazione così favorevole
E nella stessa introduzione
La
Titti Micossi
Si tende a sottolineare come la tendenza verso una un un un aumento dalla dell'occupazione
Bene d'altra parte
Quaranta
Ovviato a lei che non era stato spento prima della mia introduzione scusa
è stato anche interrotto Fralonardo su un punto particolarmente delicato che stava svolgendo me lo ricordo molto bene che l'ho preparato bene
E riguarda
E riguarda questa apparente paradosso fra un giudizio fondamentalmente positivo sulle tendenze della occupazione
Che si manifesta in occasioni come queste che saranno dedicate particolarmente alla esame della situazione congiunturale
Gli altri giudizi che in altre occasioni invece scolastiche si danno sulla situazione dell'occupazione che sono pesantemente negative
Mentre molti di noi hanno letto anche recentemente sul Sole ventiquattro Ore quella lungo intervento dell'ingegner Carlo De Benedetti che ha svolto anche a Cernobbio in cui certamente anche dal titolo ma da dal tono dalla dell'intervento si capiva come veniva posta all'occupazione
Come il primo problema da affrontare nel nostro Paese come quello che richiede gli interventi
Drastici
E che naturalmente dà luogo a preoccupazioni diffuse
Dico è un apparente paradosso però noi riscontriamo un atteggiamento di questo tipo
Apparentemente schizofrenico
Come se e quando si parla delle cose che contano di come va il business l'occupazione non è un grosso problema
Marsella se un fronte da un punto di vista è più generale quasi come fosse un argomento di tipo culturale sociale allora diventa un problema grosso
Io penso che invece ci sia una connessione fra i due era spetti che il problema sia grave che certamente è un problema che travalica il breve periodo si pone nel medio e lungo periodo
Ma che ci sia una forte in tutto per connessione fra i problemi che dal punto di vista della congiuntura ne dobbiamo affrontare e problem più di lungo periodo che esistano dei mancanza come si dice di un livello sufficiente di occupazione vorrei fare riferimento due aspetti in particolare che leggono questi due atteggiamenti apparentemente contraddittori
Il primo è quello della necessità di allargare la base produttiva e occupazionale del Paese
Se noi e queste sono le solite cifre che vengono proposte nei confronti internazionale facciamo riferimento un confronto fra l'Italia la media degli altri Paesi europei
Dal punto di vista dei tassi di attività cioè delle persone che agiscono attivamente nel mercato del lavoro rispetto alla popolazione in età lavorativa
E in particolare la popolazione che inserita in un'attività occupazionale
Noi serviamo che se dovessimo portarci alla media degli altri Paesi europei dovremmo avere un'occupazione aggiuntiva di tre milioni di persone
Che lavora alla luce del sole che pagano le tasse
Se noi dovessimo addirittura estendere lo sguardo al di fuori dell'Europa e guardare agli altri Paesi più sviluppati dovremmo arrivare a conclusione che ci mancano sei milioni di lavoratori di posti di lavoro
Ora ciascuno di noi può chiedersi
Quanto sarebbe meno drammatico il problema
Del rientro
Dei conti dello stato se potessimo contare su un gettito fiscale aggiuntivo di un numero di lavoratori compresi fra tre e sei milioni
Nonché il problema scomparirebbe ma quanto sarebbe meno drammatica
Di quanto non si ponga ora
Sappiamo come si pone ora che non si pone solo come un problema di tagliare i rami secchi di aumentare l'efficienza che si pone come un problema di ridurre la presenza dello Stato sociale di ridurre i trasferimenti e di ridurre le pensioni con tutto quello che ciò comporta in termini di
Tessuto sociale come cantasse ricordavo Aurora
Aumentare la base occupazionale
Diventa quasi un imperativo
Per stravolgere quello che sta diventando un circolo vizioso fra uno Stato sociale che non riesce a finanziarsi e che deve essere ridotto perché per salvare i sistemi e quindi le stesse prospettive occupazionali deve essere ridotto nel suo incidenza ma quando inciderebbe meno se noi in modo autonomo riuscissimo domandare l'occupazione
è l'altro aspetto
E che non abbiamo solo bisogno di aumentare la base occupazionale abbiamo bisogno di aumentare la qualità e l'efficienza del lavoro e la sua produttività
Possiamo competere con i Paesi emergenti tagliando solo i salari reali no tutti sono d'accordo sui questo dobbiamo trovare un livello di competizione che ci ponga
A livelli di produttività di efficienza di qualità i posti di lavoro e di lavoratori più elevati e lì che nostro ambito naturale di competitività senza tralasciare naturalmente
Altri aspetti ma lì è la vocazione che mette tutti d'accordo
E che trova il consenso sociale necessaria e sufficiente
Per procedere se si è capaci se c'è il coraggio come si dice nel sempre più citata la frase del Manzoni nessuno può darsi coraggio che non ha ma non c'è dubbio che la nostra società un futuro Sandy grado di essere più innovativa
Che sembrano fra di loro quasi in contraddizione soprattutto dal punto degli strumenti che si devono mettere in azione allargare la base occupazionale aumentare la qualità la produttività del lavoro
Perché per allargare la base occupazionale questo può succedere anche in un tempo che non è brevissimo mattino nemmeno lungo
Allargare la base occupazionale significa ebbe andare a vedere cosa fanno quei tre milioni o sei milioni di lavoratori che non sono occupati sono disoccupati
Lavorano nel sommerso stanno a casa scoraggiati
Noi paradossalmente abbiamo bisogno di misure che aumentino l'offerta di lavoro guardate come si capovolgono anche le le le le relazioni economiche suggerimenti di politica economica
Una volta si diceva che per i due disoccupati bisognava ridurre l'offerta di lavoro mandare i giovani scuola per più tempo
E magari mandare la gente in pensione prima perché liberassero posti di lavoro
Oggi scopriamo invece che bisogna aumentare l'offerta di lavoro però mentale l'occupazione non abbiamo gioco i tre e i sei milioni che ci mancano da chi sono costituiti non da da uomini di trenta trentacinque anni dai giovani nel loro venti
Da da donne nel loro trenta e quaranta dagli uomini nel loro sessanta e lei che lavoriamo poco c'è poca gente nel mercato ufficiale del lavoro
Che non produce alla luce del sole non paga le tasse
Quell'offerta di lavoro nascoste disoccupata inattiva deve essere mobilitata
Ecco vedete tutto il discorso della flessibilità con tutti i pericoli problemi che comporta accennava anche Micossi il controllo occorre occorre essa andar d'accordo col sindacato evidentemente siamo su un questa fase delle relazioni industriali il guaio abbandonare questa strada
Ma il discorso della sensibilità è quella di aprire opzioni
Nuovi tipi di contratti di lavoro una flessibilità anche dei costi del lavoro delle retribuzioni occorre raschiare il fondo del barile per portare all'emersione una parte dell'offerta di lavoro che in questo momento non partecipa al finanziamento dello stato sociale
E qui devo dire che dal momento che l'argomento di oggi e la politica economica
E non si è fatto non sono molto diciamo così da un nuovo un giudizio positivo su quello che il governo Igor nessun voglio limitare a mio giudizio il governo in carica perché c'è pure ma i governi che sostituì questo non sono ancora riusciti a proporre un pacchetto un pacchetto
Di politiche dal lavoro in grado di un entrare la flessibilità assenza e corrono il pericolo che i sindacati talvolta paventano anche ragione di creare precariato ma si possono creare pacchetti politiche attive del lavoro
E di più flessibile legislazione sociale che possono raggiungere l'obiettivo di allargare la base occupazionale senza pregiudicare
Una certa garanzia del rapporto di lavoro
Se fatto poco
Si è messa forse troppa carne al fuoco non lo so Massi ancora inattesa proprio di di veder applicato con la parte dell'accordo del di lavoro del luglio scorso su questi importanti cruciali aspetti
E non si può aspettare a lungo appunto perché queste misure creano effetti non in quindici giorni ma almeno in un anno
E sono fondamentali
E certo è anche una flessibilità delle retribuzioni io ho sempre insistito su questo aspetto
Per settori sul territorio
Non revochiamo fantasmi del passato ma una flessibilità occorre soprattutto adesso in cui non abbiamo meno strumenti da mettere in campo per differenziare il costo del lavoro sul territorio questo c'è nella relazione del
Ufficio studi della Confindustria non è stata richiamata nell'introduzione a questa è fondamentale questo aspetto ce lo dimentichiamo i costi del lavoro fra le aree del Paese si stancano appiattendo e questo avrà effetti
Grazie perché parte gran parte dell'offerta di lavoro inutilizzate proprio nel Mezzogiorno
Ma paradossalmente noi andiamo anche bisogno di individuare dalle misure o una sentiero di crescita dell'economia che permette di pagare non salari più bassi
Ma salari più alti
Salari reali più alti
è questo il futuro
Noi possiamo cercare di allargare la base occupazionale facendo leva su tutti gli strumenti di flessibilità
Che abbiamo a disposizione
Ma la ne la crescita della media non deve essere praticata
E certamente qui è un po'più complicato problema della crescita della produttività dell'efficienza e della qualità del lavoro
Vorrei ricordare ancora una volta anche questo è un argomento caro che nell'accordo di luglio si è fatto uno sforzo per improntare il sistema di relazioni industriali a una ha dei principi di partecipazione dico in Belgio di coinvolgimento maggiore dei lavoratori nei destini aziendali sperando con e penso che sia una speranza fondata voglio credere che sia una speranza fondata
Penso che questo comporti questo maggior coinvolgimento se ci sarà sì spero che ci sia
Comporti anche una maggior disponibilità dei lavoratori e delle aziende a investire reciprocamente l'uno negli altri gli altri nell'azienda
L'azienda nella crescita professionale i lavoratori nella crescita dell'azienda
Vedere degli obiettivi comuni
E anche lì il governo carente che aveva promesso di in qualche modo di appoggiare un tentativo di questo genere che è tutto da realizzare è sulla carta ancora e sulla carta
Si vedrà nei prossimi anni
E poi e finisco
Ancora due minuti
La qualità del lavoro
Nel capitale umano
E qui entro il pubblico può fare molto perché già spende enormi risorse
In questo campo
Dell'istruzione delle politiche attive del lavoro e questo io penso che sia interesse di tutti
Non solo degli imprenditori dei lavoratori dei sindacati affinché queste risorse vengono spesi in modo migliore anche questo è un capitolo aperto abbiamo sulla carta le proposte gli obiettivi sono chiari
Ma stiamo ancora inattese della fase di esecuzione
Di come migliorare il sistema di formazione professionale di transizione scuola-lavoro di formazione permanente che passa facilitare i processi di mobilità di politiche attive che rendono più trasparente più fluido il funzionamento del mercato del lavoro se ancora inattese nasce ancora incominciato
A questo punto in vista
E infine una pubblica amministrazione del lavoratore nel pubblico impiego più efficiente
Io faccio parte di questa agenzia che rischia di essere disgraziata che dovrà fare il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego
The letto sui giornali che ieri c'è stata la conferenza stampa si è iniziato a trattare nello stato certe l'intenzione di avviare un profondo processo di cambiano
Non tutto può essere guai se si pensasse di affidare al contratto collettivo e di caricare il contratto collettivo la riforma della pubblica amministrazione perché altrimenti si farebbe come di solito non di solito ma molto spesso si è fatto in Italia
Quello di caricare certi strumenti di attese tali da poi vanificare lo stesso uso efficace di quegli strumenti
Ma certamente
In modo complementare con interventi nell'ambito della pubblica amministrazione un nuovo modo di fare il contratto collettivo
Sull'onda delle novità dell'accordo di luglio dell'anno scorso può può spostarsi evitare può facilitare le cose certamente le cose non basta scriverle
Non basta sbandierare le quattro venti dicendo che d'ora in poi le retribuzioni saranno legate solo al rendimento e risultati perché il processo non è facile
E lento è complessa deve fare ordine in una giungla di leggi di provvedimenti che enorme però certamente esse si parla di migliorare la qualità e l'efficienza del lavoro
Non si può trascurare il fatto che ci sono tre milioni e settecento mila lavoratori
Un buon quinto un po'un sesto dell'occupazione italiana in quei settori produttivi che fra l'altro sono cruciali venire quelli che forniscono servizi che poi vengono utilizzati dalle imprese ed è settori che esporta grazie
Grazie professor Dell'Aringa riescono visto qui una agenzia si dà per scontato lì che Confindustria dice che
L'anno profitti ormai compromesso il rischio di inflazione elevato volevo un attimo quelle tollerati più Cipolletta loro un attimo e riprende un argomento di Tantazzi che ha parlato soprattutto per la stampa che ha parlato di otto mila miliardi
Di risparmio sulla previdenza
Dandoli per mangiati o più ancora dei maggiori interessi ecco il giudizio non è nulla è perduto ancora cento due-tre mesi di maggiori interessi gli abbiamo però se si fa una finanziaria seria altrettanto rapidamente quanto sono saliti i tassi in agosto
è altrettanto rapidamente anche in misura superiore possono scendere quindi per la stampa dico non non creiamo allarmismi che sarebbero del tutto inopportune
Do la parola al professor Giarda
Calabrese
Sì prima di iniziare queste alcune mie brevi considerazioni sul ai problemi della finanza pubblica
Non so esimermi da un commento a una delle proposizione avanzate da Stefano Micossi questa è una tavola rotonda quindici acconsentito che riguarda il cambio soprattutto i rapporti lira marco sarà vero che
Il cambio di oggi è quello di un anno fa ma è anche vero che i tedeschi
Insomma non sono proprio felici di questa andamento del cambio se non è il governo ma alcuni esponenti del loro economia ci restituiscono polpette diciamo per ora non ufficiali ma non gradevoli quindi insomma io non insomma non sarei così così soddisfatto diciamo dell'andamento delle nell'angolo dell'andamento della nostra moneta nei rapporti comunque allora gli altri paesi ma con fatto questo
Commento ritorno sul mio
Sul mio per per ritorno sul mio argomento specifico
Mi sembra che il punto di partenza per valutare diciamo Leo le opzioni di politica finanziaria per i novantacinque costituito dal Documento di programmazione economica e finanziaria predisposto dal governo e ricordo approvato dal Parlamento
Il documento prevede
Una azione di contenimento delle spese non mento delle entrate
La creazione di qualche spazio finanziario per la copertura di nuove e maggiori spese
E in più c'è come è stato richiamato questo fantasma del gettito delle privatizzazioni
Si tratta di uno scenario tradizionale in linea con la struttura dei documenti di precedenti governi
Le previsioni di maggiori entrate sommano circa l'uno per cento del reddito nazionale
Le previsioni di riduzione della spesa ammontano a circa trenta mila miliardi l'uno virgola otto per cento
Gli aumenti di spesa
Che dovrebbero essere garantiti nel in misura eccedente rispetto al tendenziale sono circa tre mila miliardi
Il mix diciamo di aumenti di entrata e di riduzione delle spese di nuove e maggiori spese si presenta un po'diverso dalla media del mix del passato
In quanto include una porzione maggiore di riduzioni di spesa ricordo che c'era una traduzione di fifty-fifty
Una lira di di maggiori entrate per una lira di riduzioni di spese che ha caratterizzato quasi tutte le manovre con l'esclusione dell'ultima del governo Ciampi
Rispetto quindi c'è un po'più di riduzione di spesa rispetto agli aumenti di entrata e una porzione minore della media di copertura assicurata apparentemente a nuove spese
Rispetto a quanto è avvenuto nel passato tuttavia le diversità non sono moltissime
Stante quindi queste analogie con il passato mi sembra utile richiamare alcuni tratti di questo passato per farne qualche riflessione o indicazione da porre al governo in merito all'impostazione della manovra finanziaria
Ricordo che la storia delle manovre di finanza pubblica incomincia alla fine degli anni Settanta
Ogni manovra viene definita come differenza tra gli andamenti tendenziali valori obiettivo del saldo dei conti pubblici l'entità complessiva delle manovre realizzate negli anni a partire dal mille novecentottantatré
Ho manovre annunciate eh
A dir poco strabiliante si tratta di centinaia di migliaia di miliardi pre
Centinaia di migliaia di miliardi centosessantasei mila miliardi nel periodo ottantatré ottantanove centosettanta mila miliardi nel periodo novanta novantadue
Centoquaranta mila miliardi nel biennio diciamo novantatré
Nel novantaquattro solo negli ultimi cinque anni escludendo il novantacinque la somma algebrica delle manovre annunciate è stata superiore ai trecento mila miliardi circa il venti per cento del reddito nazionale medio di periodo
Per il novantacinque novantasette né previsto un ulteriore stock cumulativamente pari poi un altro almeno otto per cento
Ricordo sempre sul passato per trarre qualche lezione ma c'erano alcune diciamo indicazioni sugli occupati pubblici
Abbiamo provvedimenti di contenimento del turn-over da almeno dieci anni in base ai quali l'occupazione nel settore pubblico avrebbe dovuto diminuire del venti per cento con un tasso di abbandono medio minimo del due per cento all'anno
In realtà abbiamo avuto un aumento degli occupati nella pubblica amministrazione del dieci per cento
Nella sanità abbiamo avuto manovre solo annunciate nel solo comparto sanitario
Negli ultimi dieci anni di un importo pari a cento mila e cinquecento miliardi
Come minimo otto mila cinquecento fino al novanta e tredici mila negli anni dal novanta al novantatré novantaquattro
La quota della spesa sanitaria rispetto al reddito nazionale andata invece progressivamente aumentando
Sul conto capitale e questo è un elemento diciamo di riflessione
Legge finanziaria degli ultimi dieci anni ci hanno dato i giudici hanno comportamenti molto diversi
Fino al mille novecentonovantadue la legge finanziaria è stata creatrice netta di nuove e maggiori spese
In conto capitale per un importo mediamente pari a circa dieci mila miliardi all'anno
Negli anni novantatré novantaquattro si è avuto una drastica inversione
Nella creazione di nuove spese in conto capitale da parte del in legge finanziaria che ha distrutto in media all'anno circa due mila miliardi
La differenza naturalmente e la capacità di della legge finanziaria di creare di aggiungere nuove e maggiori spese
è legata alla istituzione dei fondi speciali sul bilancio dello Stato che sono strumenti per la copertura dei contenuti finanziari delle successive leggi di spesa
Carattere fondamentale
Di queste manovre con questi importi così strabilianti è stato quello di essere in
Larga parte di natura transitoria o una tantum
E quindi queste cifre ripeto non è il tempo ipotesi di intervento legati al venir meno di interventi transitori dagli anni precedenti
è vero che il tasso di crescita della spesa pubblica complessiva è andato proprio progressivamente a rallentando negli ultimi anni
è vero però che gli interventi attuati sul fronte della spesa hanno avuto almeno cinque caratteristiche indesiderabili che riassumo
Gli interventi sono stati sistematicamente sopravvalutati nella loro identità o in qualche caso inesistente
Quasi sempre temporanei nello durata spesso derivanti da un menti nella contribuzione richiesta agli utenti per l'accesso ai servizi
A volte compensati dall'avvio di nuovi programmi di spesa
A volte come è già stato ricordato accompagnati le riduzioni da aumenti di spesa sotto la linea
Diversamente quindi dagli enunciati della politica di bilancio il controllo della spesa è stato improntato né i fatti a grande straordinario gradualismo e moderazione la riduzione dei tassi di crescita della spesa avvenuta storicamente con molta lentezza e gradualità
Diverso è stato ovviamente il caso della pressione tributaria dove gli aumenti sono venuti con santi significativi anno dopo anno della pressione tributaria
Ricordo che la tecnica con la quale l'aumento dalla pressione tributaria avvenuto è stata quella di proporre provvedimenti di aumento spesso dichiaratamente temporanei
Con entrate stropiccia ordinaria dizionario simile di richiedere successivamente il mantenimento dei più alti livelli altri di pressione tributaria raggiunti
L'entità delle manovre sia anche scontrata con l'aprirsi di una discrasia
Che è già stata richiamata anche importante sottolineare che sta raggiungendo valori anche molto elevati negli ultimi tempi tra due grandezze cruciali l'andamento del fabbisogno
Il target di riferimento per l'impostazione della politica di bilancio e la crescita dello stock di debito pubblico tecniche aziendali dovrebbero dirci che le due categorie dovrebbero essere le stesse tanto è il fabbisogno tanto alla crescita del debito in realtà non è così
Se le recenti informazioni sull'andamento dello stock di debito pubblico troveranno conferma sembra che la crescita del debito negli ultimi dodici mesi sia stata di almeno quasi trenta mila miliardi superiore alle statistiche del fabbisogno mostrando come quote crescenti di Spesal siano finanziate direttamente con l'emissione di titoli del debito senza che le spese transito nel fabbisogno eccome anche importi crescenti delle entrate tributarie siano compensate dai rimborsi notti
A mezzo di titoli del debito pubblico
Non è necessario sorprendersi se una politica in genere produce risultati meno rilevanti di quanto promesso dobbiamo concedere ai politici un po'di pubblicità sarebbe sufficiente però che il succedersi di tante piccole politiche porti a qualche risultato significativo
Mi opinione che che riapre il caso della politica della spesa pubblica in Italia sono tanti anni che le promesse dei documenti di programmazione economica e finanziaria vengono disattese
Eppure mia opinione
Che è stato proprio il succedersi di interventi molto rilevanti e di risultati molto modesti
Più che non l'effettivo percorso della finanza pubblica italiana che ha concorso a fare perdere credibilità alla politica di bilancio italiano
Su queste premesse posso annunciare la mio
La proposizione fondamentale di questo mio intervento e cioè che la politica di bilancio per il novantacinque così come impostata dal DPEF non richiede inasprimenti o intensificazione
Alla collezione precisa però che il governo proponga del Parlamento approvi una manovra sulle spese che produca effettivamente trenta mila miliardi di risparmi che abbiano il carato di essere permanente e strutturali
Questi due caratteri giova ricordare che cosa si intende per caratteri permanenti e strutturali di una manovra implicano che per gli anni novanta sei successivi si dovrebbe poter già da ora a stimare
è che essi questi risparmi dei trenta mila crescano con il tasso naturale di crescita della spesa pubblica cioè ci diano risparmi di trentadue mila miliardi nel novantasei trentaquattro mila miliardi nel novantasette e così via
So che ci sono suggerimenti diretti o tendenti a far recuperare in manovre aggiuntive sulle entrate o sulla speso le conseguenza dei recenti aumenti delle tasse
Può darsi che ciò sia corretto Ieo personalmente ritengo tuttavia che un forte segnale per il miglioramento delle condizioni di fiducia sul debitore Italia
Potrebbe derivare da una manovra e che abbia sia sul fronte delle entrate che su quello delle spese quei caratteri che non ha quasi mai avuto nel passato e che possono così sintetizzare sì lo ripeto
Modificare gli ordinamenti di spesa in modo permanente ridurre secondo punto eliminare le attività di pura cosmesi sui saldi del settore statale
Che sono state avviate del passato e sono tuttora in corso una manovra con effetti permanenti di riduzione della spesa per trenta mila miliardi nel novantacinque è una manovra di entità
Mi scuso per l'espressione un po'enfatica
Molto rilevante
Non è Peanuts
Diventa ancora più rilevante se si pensa che essa questa manovra deve in qualche modo che non è ancora chiaro come fosse avvenire accomodare per quanto è dato di sapere il rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici
Non è c'è ha fatto come si quadri esattamente la manovra con questa esigenza
Tradizione vuole che gli annunci sulle manovre di spesa pubblica in questi annunci circa un quarto negli annunci sia in partenza costituito da Wind o tre assenti
Cioè da manovre che non esistono o porre domande ovvero da manovre che sono definite
Rispetto ad una proiezione tendenziale delle spese che a qualche contenuto di fantasia ovvero è predisposto sulla base di ipotesi spesso le più pessimistiche
Questa è un'affermazione voglio chiarire la mia posizione che non è facilmente dimostrabile nel durante cioè oggi Pepe il mille novecentonovantacinque ma un forte contenuto di verità storica
Non sono in grado di dire come sono state fatte le proiezioni per il tendenziale sul mille novecentonovantacinque e quindi non voglio fare un'affermazione su quei valori dico solamente che storicamente insomma
C'è questa percentuale che io ho stimato in modo non econometrico di diciamo di Windows pressing pari ad almeno un quarto delle manovre sulla spesa
Se questa percentuale dovesse by Charles diciamo valere anche per la manovra proposta per il novantacinque l'effetto netto di contenimento i pozzi della spesa ipotizzato per questo anno sarebbe pari a circa l'uno per cento del PIL
Questa sì ritengo una percentuale troppo bassa ed inadeguata per un serio avvio del processo di risanamento
La questione che deve quindi essere posta a mio avviso il governo non è quindi tanto quella di avviare sul fronte della spesa una manovra di entità maggiore di quelli ti ipotizzata dal DPEF quanto quella di chiedere che le riduzioni di spesa si presento neo Clooney inequivoca definizioni di risultati certi definiti in termini di sostanza e proiettando di sul futuro
Forse sarebbe opportuno e riprendo
Anche una indicazione di Stefano Micossi che nella valutazione dell'entità delle manovre di riduzione della spesa
Si rispondesse più alla domanda quale sarebbe l'entità della spesa pubblica nel novantaquattro se le proposte di provvedimento fossero state attuate all'inizio dell'anno piuttosto che alla domanda più speculativa
Qual è la riduzione della proiezione tendenziale della spesa per il mille novecentonovantacinque
Per giustificare questo mio atteggiamento un po'prudenziali sui numeri ma rigoroso sul metodo può essere utile un esercizio prego di petrolio di proiettare per la diapositiva
Bar banale no e mi scuso diciamo per la banalità ma utile per illustrare i problemi che esistono con le manovre sulla spesa
Si supponga di attuare una manovra ronza di riduzione proporzionale della speso su tutti i comparti no da te la compri mix riduciamo tutti della stessa percentuale
Per dare il totale di trenta mila miliardi si avrebbero all'incirca è un conticino fatto veramente male insomma quindi perdono non citate mi su questi risultati che sono esposte in questa tabella
Otto mila settecento miliardi di riduzione del retribuzione nove mila seicento miliardi di riduzione delle pensioni e così via
Sotto le trenta mila io spalmato le trenta mila in proporzione alla al peso atteso che lei quelle componenti dispensando sul totale della spesa pubblica al netto degli interessi
E certamente questi numeri fanno riflettere che insomma se le retribuzioni aumentano in linea con l'inflazione programmata sarebbe stato interessante sentire Carlo Dell'Aringa un po'come la pensa esattamente su questa faccenda dei contratti del pubblico impiego
Per e insomma quei denari devono venire da qualche altra parte quindi insomma ognuno si può divertire a spartire le come crede
Ma insomma da qualche parte devono arrivare se le retribuzioni pubbliche noi invece le facciamo in tutte le facciamo crescere in linea sul il contratto con l'inflazione programmata poi sappiamo che c'è sempre qualche cosa di più ecco quindi un problema ce l'abbia
Dato per scontato mi avvio molto rapidamente a concludere che una parte della riduzione imputabile alle retribuzioni è assorbita dagli aumenti dei contrattuali dato anche che il governo si è impegnato ad aumentare gli investimenti pubblici
E risulta che gli interventi sugli altri comparti di spesa dovranno essere di entità maggiore di quello che sarebbe richiesto da una riduzione qui proporzionale
Una parte di questi interventi potrebbe essere assicurata da ipotesi di ulteriori interventi sulla sanità previsti dal DDL in materia presentato del prima approvato dal governo
Tuttavia il perseguimento di una riduzione delle spese di trenta mila miliardi richiede ulteriori importanti precisazioni e credo anche molto coraggio
Da parte dell'esecutivo nel proporle è una qualche avvedutezza diciamo del Parlamento nell'analizzare le grazie
Grazie professor Giarda molto interessante
Prego il professor Monti
Grazie
Sullo sfondo della relazione Micossi che anch'io molto apprezzato e che in grandissima parte condivido
Vorrei soffermarmi su il collegamento tra due temi che individualmente sono già stati approfonditi nella nostra discussione nello scenario internazionale europeo in particolare
E la finanza pubblica italiana sulla quale con calore vorrei sottoscrivere l'intera analisi dal professor Giarda
Quando ci siamo in contratti a Verona in un'assemblea molto più numerosa di questa il sedici aprile
Avevo osservato che una nuova più rigorosa gestione della finanza pubblica avrebbe trovato due ostacoli
Uno paradossalmente la ripresa economica che avrebbe potuto attenuare il senso dell'urgenza del risanamento l'altro che qui voglio riprendere quello che avevo chiamato il defilarsi dell'Europa di Maastricht
La sensazione mi ero permesso di osservare la sensazione che il progetto di Maastricht sia stato messo alquanto a tacere a livello europeo può determinare in Italia il venir meno di un fattore di spinta al risanamento
Eppure mentre accerto che la retorica di Maastricht è scemata
Lo SME non è nei fatti defunto e i principali Paesi europei stanno orientando né i fatti loro finanze pubbliche verso i parametri di Maastricht
La piena unione economica e monetaria potrebbe forse slittare ma un nucleo ristretto di Paesi potrebbe addirittura anticiparla
I leader dei Paesi più solidi saranno osservavo poco inclini a un'applicazione a manica larga dei criteri del trattato per non impaurire i loro elettori circa compagnia finanziariamente poco disciplinate
Mi pare che grossomodo quello scenario si stia configurando certo porrà problemi all'Italia
Avrà almeno il risvolto positivo di ricostituire un efficace stimolo Esterno
Tutto dipende credo dal mondo in cui l'opinione pubblica italiana e il mondo politico italiano vivranno questa nuova dinamica europea
L'accoglimento dello stimolo o invece il rigetto con risentimento
I primi segni in questi ultimi giorni dopo la dichiarazione del primo ministro francese se del e il documento del partito cristiano democratico tedesco
Sono segni che danno adito a qualche preoccupazione su questo punto vorrei esprimere qualche opinione arrivando poi dritto alla questione della finanza pubblica
Io devo dire che condivido molte Linné della visione liberale dell'integrazione europea che viene esposta in molti Paesi e che in Italia recentemente con maggiore visibilità ma anche in passato con coerenza a Espresso per parte sua l'attuale ministro degli Esteri tra queste linee meno burocratismo nelle istituzioni comunitarie
Grande importanza del mercato unico oltre a costruzioni più istituzionali maggiore rispetto per i principi di mercato forse a partire dall'agricoltura
Condivido anche che esista un problema non risolto lo SME non morto non è però stato privo di gravi inconvenienti circa la transizione alla moneta unica e condivido la grandissima importanza dell'allargamento dell'Unione
Al tempo stesso ritengo fu forse non altrettanto in linea con quella concezione con quella visione
Ritengo primo che io rafforzo che proprio per l'allargamento sia importante il rafforzamento di un nucleo centrale nell'Unione
Aperto certo a chiunque soddisfi determinati requisiti definiti in termini obiettivi e senza preclusioni pregiudiziali e secondo la disciplina finanziaria come uno dei connotati dell'unione
Si può ritenere più o meno fondamentale l'obiettivo della moneta unica però se lo si ritiene fondamentale mettiamoci
Nei panni dei cittadini di un Paese che abbia visto nella propria moneta uno dei punti di forza del dello sviluppo nel corso di decenni indubbiamente non è facile
Per sua averli a rinunciare alla propria moneta a vantaggio di una impalpabile moneta la quale concorrano Paesi meno disciplinati
Ecco io credo che non sia necessario per per esaminare questi temi in fondo riferirsi al documento che tanto ha fatto rumore dei cristiano democratici
Tedeschi e che quindi non sia neanche tanto importante porsi il problema della del grado di rappresentatività di quel documento dell'opportunità della sua uscita della probabilità forse non trascurabile che alla fine comunque quella diventi la posizione ufficiale ma credo che basti il Trattato di Maastricht accerto forse rivedibile nel mille novecentonovantasei ma intanto sottoscritto e legge allora in base a quel a questa
Sì
Qualificherebbe ero noi siamo tra questi ma siamo non troppo lontani dalla qualificazione se prendiamo i due criteri del tasso di interesse dell'inflazione vediamo
In un lucido molto non molto visibile l'Italia in posizione non troppo
Eccentrica sappiamo che siamo completamente non in linea in questo momento per quanto riguarda il requisito del tasso di cambio e venendo al punto dolente la seconda figura
Per favore della finanza pubblica sappiamo ma ogni tanto forse bene ricontrollare visivamente di quanto siamo fuori quel rettangolino in basso a sinistra è quello definito dal tre per cento disavanzo sul PIL
Il sessanta per cento debito su PIL siamo effettivamente molto molto lontani da questi da questi valori il Comitato monetario dell'Unione europea si è riunito ieri ho visto un resoconto immagino
Corretto e comunque molto dettagliato nel Sole ventiquattro Ore di oggi
E si vede come sia concretamente iniziata la procedura di sorveglianza in particolare sui disavanzi per quanto riguarda il disavanzo dieci dei dodici Paesi in questo momento sono fuori
Anzi per la verità undici e questa differenza di uno è interessante
Perché da un po'il clima di quella che potrà essere la sorveglianza nel futuro che oggi è perfettamente né i requisiti del disavanzo inferiore al tre per cento
Debito inferiore al sessanta per cento è solo il Lussemburgo ma il comitato monetario nella sua discussione ha proposto che anche l'Irlanda venga considerata oggi adempiente
Che ha un due e mezzo di deficit e un novantatré quindi maggiore del sessanta di debito rispetto questo alla luce del fatto che sta però convergendo che il trattato di Maastricht da una qualche Spoon qualche spazio di discrezionalità beh risulta da questo articolo che è stato da parte di alcuni in particolare da parte della Germania eccepito fortemente a questo tipo di allargamento prematuro della maglia di valutazione credo che sia insomma interessante vedere che non sempre e solo quando si tratta almeno direttamente di Italia vengono applicati criteri in qualche modo antipatici ma circa quello che potrà essere l'atteggiamento futuro della Germania io ho trovato interessante una cosa che ha detto il professor don Bush
Che non sempre dice cose controverse al seminario di villa d'Este ha fatto notare che il l'attuale disavanzo del quattro e mezzo percento del PIL che la Germania a non solo dovrebbe scendere sotto il tre nel novantacinque o in certe circostanze già nel novantaquattro finale
Ma dovrebbe diventare zero nel novantotto e Luigi mostrava la fiducia che questo avverrà
E
La sua osservazione era quindi che quei Paesi che hanno disavanzi pubblici ampi con questo processo di convergenza capeggiato dalla Germania si troveranno sempre più visibilmente esposti nei mercati e dovranno pagare premi in termini di tasso di interesse sempre più elevati se non seguiranno il processo anche indipendentemente dalle procedure istituzionali della sorveglianza
Cosa vuol dire questo per la finanza pubblica italiana
L'anno scorso in questa stessa occasione
Mentre c'era la opinione diffusa che insomma
Dovessimo trarre qualche compiacimento dal fatto che eravamo il Paese più virtuoso in Europa per il contenimento dello squilibrio della finanza pubblica
Io feci presente che questo non non non lo trovavo interamente persuasivo e che gli altri Paesi stavano prendendo la rincorsa per contenimenti più sostanziosi
Mi pare che nei nei mesi successivi
Si sia osservato come fosse da una parte forse insufficiente il passo di contenimento in in corso e dall'altra pericolose
Tesi nuove che davano la priorità alla riduzione della pressione fiscale rispetto alla contenimento del il disavanzo ma è proprio necessario quindi a mio parere la risposta è sì come si sarà capito proporci davvero di convergere a questa scomoda cifra del del tre per cento penso di sì anche direi che più un Paese a visioni proprie su come vorrebbe che la costruzione europea diventasse più vuole farle valere più forse dovrebbe
Mettersi in grado di avere voce in capitolo in questo con una convergenza abbastanza serrata
Detto che e quindi a mio parere è necessaria questa convergenza oltre il novantacinque di cui si è parlato più dettagliatamente prima
Mi chiedo e con questo concludo se proprio sia proibitivo questo traguardo del tre per cento se possiamo vedere la ultima tavola
Basta soffermarsi di quei molti numeri sulla colonna DPF il Documento di programmazione economica e finanziaria che del resto è molto nota ecco vorrei dire che almeno in questo cioè per la dinamica dei prossimi tre anni almeno in questo per una volta possiamo ragionare uniformando un po'i governi precedente attuale
Nel senso che il Governo precedente nel documento suo di programmazione economica e finanziaria presentato nel luglio novantatré
Prospettava che arrivassimo al novantasei che era il suo ultimo anno di orizzonte con un disavanzo pari al cinque virgola otto per cento del PIL l'attuale governo parla di un sei virgola sei
Lo zero virgola otto per cento in più è già tutto nel novantaquattro dove saremo secondo il documento attuale al nove virgola quattro
Contro l'otto virgola sette del governo Ciampi e questa differenza e quella sul novantaquattro già anticipata in marzo prima delle elezioni dalla relazione del tesoro
Ma quanto contenimento in più occorrerebbe fare per presentarsi convergenti agli appuntamenti nel tempo
Questo prendiamolo proprio come un semplicissimo
Calcolo numerico le ipotesi sono due che la terza fase dell'Unione economica e monetaria
Abbia inizio il primo gennaio novantasette colonna inizio novantasette e allora l'adempimento dovrebbe verificarsi entro il novantasei adempimento del tre per cento
Oppure inizio novantanove quindi adempimento nel novantotto tre per cento
Il novantotto tra l'altro secondo me è interessante da includere nei ragionamenti sulla finanza pubblica italiana perché è l'ultimo anno della legislatura mi pare che siamo tutti contenti di esserci mossi verso un sistema che dovrebbe teoricamente
Consentire maggiore più lunga e meno incerta governabilità
Ecco il contenimento in più naturalmente se diamo per scontato che si realizzi il Documento di programmazione economica finanziaria e il contenimento in più di quanto è beh nell'ipotesi di arrivare al tre per cento nel novantasei e di uno e otto per cento di PIL nel novantacinque la colonnina Delta e tre e sei nel novantasei
Mentre vediamo che non è affatto proibitivo e quasi preoccupante mente leggero il contenimento in più
Se si volesse arrivare al tre per cento per la seconda scadenza meno zero un contenimento aggiuntivo quindi una riduzione aggiuntiva del disavanzo di zero due zero quattro uno per cento di il ecco tenendo conto che insomma l'Italia non è immune da una storia di sconfinamenti nelle realizzazioni rispetto ai programmi
E tenendo conto di quello che potremmo chiamare l'istituto del fondo rischi nella finanza pubblica future sentenze relative a leggi passate o altro
Una ipotesi che istintivamente io sentirei come più ragionevole è quella che ho chiamato inizio mille novecentonovantanove cioè la seconda delle due date ma con margine insomma con con per evitare di arrivare poi a non adempiere ecco questa ipotesi con margine
Farebbe sì che dovremmo arrivare al tre per cento per il mille novecento novantasette il contenimento aggiuntivo non è irrilevante zero sette di PIL uno e mezzo due sei
Di PIL sui tre anni
In media l'uno virgola sei per cento in più all'anno ma vorrei dire queste sono cifre di disavanzo totale ricordo non di disavanzo primario e credo che se venisse adottato e supportato di prospettive di misure che lo rendano credibile un progetto di convergenza di questo tipo probabilmente la riduzione del rischio del premio per il rischio sui tassi di interesse darebbe un contributo non irrilevante
E mi chiedo se se non sia immaginabile che venga concordato chiaramente con gli organi comunitari un percorso di di di questo tipo
Da sottoporsi alla sorveglianza che ormai è un istituto ordinario nelle regole e non indice di paese pericolosamente eccentrico
Forse con consenso su un proprio un percorso di questo genere sarebbe anche possibile precostituire le basi per una ragionevole transige Enza per ciò che attiene al rapporto debito PIL dove è impensabile che possiamo arrivare a sessanta per cento nel giro di qualche anno e forse in questo schema
Pacato di ragionamento anche la questione altrimenti emotiva
E difficile persino da affrontare di un possibile rientro della lira nell'accordo europeo di cambio sarebbe considerabile grazie
Grazie professor Monti parola entro cinque
Grazie io vorrei parlare
Brevemente di
Un ritorno della economia italiana a qualche grado di flessibilità
Qualche grado di flessibilità sia perché dopo tanto che ne ha lo abbiamo richiesto un po'tutti quanti noi come Confindustria anche vale la pena riflettere sì abbiamo ottenuto qualche risultato
E sì anche soprattutto perché se qualche risultato abbiamo ottenuto questo risultato va nella direzione di quanto avevamo auspicato questo conferma allora che questa flessibilità
Deve essere in una qualche maniera confermata da lecci apposite oppure se avessimo torto che questa flessibilità non produce effetti positivi dovremmo in qualche maniera riflettere per tornare un attimino un un attimino indietro la mia opinione che questa flessibilità che abbiamo in parte ottenuto
Ha già dato e sta dando dei risultati positivi e che quindi questo governo che ha già cominciato come intenzioni
Deve trasformare le sue intenzioni in leggi effettive affinché questa legittimità non sia più surrettizia come l'abbiamo conosciuta un po'nel passato ma sia qualcosa che sia a pieno diritto pure coi fari bellissime considerazione chiuso il problema del debito pubblico
La flessibilità importante perché se un sistema economico reagisce con ma un maggior grado di elasticità
A Effetti perversi minori il primo effetto perverso lo dico subito e quello dell'inflazione se un sistema è più flessibile ha una migliore inflazione incorporata al suo interno e questo significa non che non ha
Effetti negativi se a comportamenti inflazionistici ma che probabilmente i risultati non sono un numero indice dei prezzi al consumo che cresce di più ma sono altri di cui parleremo dico questo in premessa perché
Non per smentire quello che l'agenzia hanno detto sulle parole di Stefano Micossi titolano dopo sibili moderata ripresa dell'inflazione o Confindustria vicino al quattro per cento l'inflazione non era questo il messaggio che volevamo mandare se siamo stati probabilmente imprecisi e quindi giusto che i giornalisti hanno interpretato quello che ne abbiamo detto questo è un esercizio di interattività io circo di rispondere già alla domanda dei giornalisti noi non crediamo che l'inflazione sia in ripresa
Crediamo che come diceva Stefano Micossi il con ricorre il fondo dell'inflazione italiana ormai sia bassa non escludiamo che ci possono essere effetti internazionali che generano maggiore inflazione
Però tutti sanno che effetti internazionali che generano maggiore inflazione in Italia la generano anche in altri paesi quindi di fatto non modifica la posizione relativa del nostro Paese
Ma torniamo al problemi della flessibilità brevi considerazioni sul ritorno alla flessibilità dall'atto del degli investimenti e dall'atto del il mercato del lavoro
E dell'occupazione su cui già hanno detto qualcosa sia Tantazzi che Dell'Aringa sul sull'investimento il sistemi sistemi economici
Non solo con l'italiano ma quasi tutti i sistemi economici hanno acquistato una maggiore capacità di adattare il capitale fisso a quelle che sono le condizioni della domanda su questo ha giocato in maniera molto forte
Il progresso tecnico che consente di adeguare la propria capacità produttiva in tempi relativamente rapidi a quelle che sono i bisogni
Sì andiamo molto indietro nel tempo ricordiamo che le imprese dovevano premunirsi di una capacità produttiva abbastanza inconsistente perché le oscillazioni della domanda dovevano essere in una qualche maniera
Soddisfatte con una capacità produttiva sempre disponibile costruire degli impianti avere dei rimpianti
Era consumava molto spazio consumava molto tempo nella costruzione e quindi i sistemi si dotava noti capacità produttive relativamente consistenti mediamente le utilizzavano poco e questo serviva a dar loro ad avere dei margini per avere una capacità produttiva disponibile a cresce la domanda
Cosa avveniva se la domanda diventava molto forte in certi momenti beh avveniva che avevamo un eccesso di domanda sull'offerta i sistemi economici rispondevano con tassi di inflazione relativamente Forti perché l'offerta non riuscivate qua c'è la domanda
Mettiamoci adesso invece su un sistema economico che in maniera non perfetta ma riesce a a adeguare la propria capacità produttiva agli stimoli della domanda
Dal punto di vista congiunturale si potrebbe dire che la capacità produttiva comincia a essere ciclica essa stessa cioè scende si distrugge capacità produttiva quando c'è una recessione la Siria accumula quando invece c'è una ripresa questo è il dato dicevo da progresso tecnico che sicuramente consente oggi con l'informatica con un sistema organizzativo di fare investimenti mirati e accrescerli poi per addizioni modulare di investimenti che consentono di aumentare la capacità produttiva quando essa serve ed è anche funzione della organizzazione
Processi produttivi organizzati a Rete
Centrati con imprese centrate su una uno specifico fase della produzione e con una rete di imprese nel paese di pertinenza nella regione di pertinenza ma anche negli altri Paesi e fortemente collegati come tutti quanti stiamo dicendo essere economie di tipo globale consentono di spostare rapidamente quella che è l'offerta lì dove si trova la domanda se questo fenomeno è abbastanza rapido noi dobbiamo arguire che i sistemi economici reagiscono alla agli stimoli della domanda attrezzando immediatamente la loro capacità di offerta di qui derivano domande di investimento e questo lo ricordava Angelo Tantazzi
Domande di investimento che crescono più rapidamente del solito al crescere al crescere della domanda
Questo sta avvenendo anche in Italia abbiamo una domanda d'investimento
Che si sta riprendendo il grado di utilizzo degli impianti risalito di un paio di punti in un trimestre la domanda d'investimento sta salendo
Questo apre uno spazio anche alle politiche economiche perché significa che una politica che favorisce gli investimenti a in situazioni di questo genere
Maggiore possibilità di esplicitare i propri affetti e credo che anche questo lo stiamo vedendo in questi giorni le misure che il ministro delle Finanze Tremonti
Ha presentato e che sono diventate legge quindi queste non sono più incerte da un punto di vista
Giuridico ebbene queste provvedimenti di legge che favoriscono gli investimenti in termini di di tassazione degli utili per una quota di investimenti che superò ci superi il livello degli investimenti precedenti sta generando una domanda di investimenti aggiuntiva che indica come il ciclo degli investimenti può essere quest'anno più anticipato rispetto agli anni passati e può quindi consentire al Paese di essere più elastico in termini di risposta della offerta alla domanda ma questo fenomeno
E dal punto di vista forse sociale più interessante sta riguardando anche il mercato del lavoro
Il mercato del lavoro di risponde con quantità di occupazione alla quantità della produzione
Come diceva Stefano Micossi con una percentuale relativamente più più ridotta e questo perché in tutti i sistemi economici italiano fa parte di essi si è cercato di contenere la quantità di lavoro cioè cresciuta la produttività apparente del lavoro bene se ne facciamo astrazione di questo fenomeno
Di carattere tendenziale che esiste in tutti quanti Paesi e che è necessario per mantenere una competitività noi possiamo misurare quella che è la rapidità di risposta della variazione dell'occupazione alla variazione della produzione questa misura che io ho messo in un grafico
Se mi diverte il terzo grafico soltanto e non da altri due così non perdiamo tempo e voi mi fate fede su come sono stati calcolati questi coefficienti questo vertice ente è stato calcolato con un sistema di equazioni che slittano di trimestre in trimestre
E gli anni hanno sono dati annuali e Carcano l'elasticità della occupazione alla produzione
Quindi la capacità di risposta che all'occupazione in senso positivo o in senso negativo se c'è la fase recessiva agli stimoli della produzione
Facendo astrazione di tutti gli altri fenomeni che sono la tendenziale crescere la produttività e i fenomeni dei prezzi relativi fra salari e prezzi finale
Centro studi poi è in grado di darvi tutte le informazioni scientifiche su questi calcoli quello che a me preme sottolineare è che nel corso degli anni ottanta questa elasticità sta crescendo
Il che significa che cresce la rapidità con cui la Pro della l'occupazione risponde alla produzione come è avvenuta questa crescita dell'elasticità ma a mio avviso è venuto storicamente su due fasi
Abbastanza distinte e io spero auspico e chiedo che a partire da oggi ci sia una terza fase le due fasi che abbiamo conosciute sono state la prima quella che potremmo definire di flessibilità surrettizia le dopo gli anni l'anno settanta l'istituzione in tutte le norme rigide
Sul mercato del lavoro il recupero di flessibilità è stato fatto attraverso riorganizzazioni e quindi quello che è stato chiamato il decentramento produttivo la specializzazione flessibile come venne chiamata in quegli anni e anche ricorrendo a quello che più banalmente si chiama il mercato nero
Il mercato sommerso dell'economia cioè riacquistando una certa elasticità
Più interessante e la seconda fase di recupero dell'elasticità che quella degli anni ottanta gli anni ottanta è una elasticità più legale ma ottenuta attraverso norme di legge che mettevano delle deroghe
E delle eccezioni rispetto alla rigidità esistente cioè il mercato del lavoro deve rimanere rigido questo diceva il legislatore però tenuto conto che c'abbiamo un sacco di problemi
Dall'occupazione giovanile occupazione femminile le zone del nord e regioni depresso le zone del sud depresso si sono comincia da me per tutta una serie di eccezioni
Di cui per esempio la chiamata nominativa nei contratti di formazione lavoro
Il sistema del lavoro a temporaneo sempre contratti formazione lavoro che era implicito il vento che come voi sapete non erano mai stati generalizzati ma di anno in anno venivano reiterati modificati concordati con il sindacato
Sono stati fatti ricorsi a forme di part-time si è fatto ricorso ai sistemi di prepensionamento di cassa integrazione guadagni straordinaria
Di mobilità quant'altro si è fatto ricorso a una gamma abbastanza ampia di accordi di carattere sindacale per introdurre elementi di eccezionalità
Cioè veniva consentita in altre parole di derogare alla rigidità ma solo a condizione che si rispettassero certi parametri ci fosse l'accordo di questo o di quest'altro e così via
Questo modo di procedere ha prodotto degli effetti perché il grafico ve lo dimostra ha però un grosso inconveniente quello di generare una forte incertezza se per assumere una persona lavoro temporaneo io devo giustificarlo dicendo che ho avuto una commessa di carattere speciale per cui mi serve quella specifica professionalità che però mi servirà soltanto per diciotto mesi e quindi io non potrò più servirmi né dopo e questo lo devo decidere facendo un accordo sindacale andando all'ispettorato del lavoro
E pubblicando questo PAI cosa significa che se a un certo punto con lavoro c'è con lavoratori ci sta un minimo di tensione col sindacato c'è un minimo di tensione oppure si a si vorrebbe continuare a fare questo lavoro temporaneo per altri sei mesi o quello che sia
Tutto ciò produce elementi di contenzioso giuridico per colpa interviene il pretore interviene il giudice interviene qualche d'un altro
E di fatto queste figure di carattere eccezionale diventano figure di rischio in una qualche maniera pur essendo di interesse reciproco dell'impresa che in una qualche maniera
Posso a impiegare lavoro con minore rigidità del lavoratore perché credo che comunque sia molto meglio poter fornire un lavoro a tempo debbo Ragno che non fornire lavoro per niente
Ecco allora che se questa flessibilità ha prodotto degli affetti e ha generato una capacità di risposta oggi noi ci troviamo in una situazione positiva quale quella che abbiamo finito la fase recessiva e siamo di fronte a una fase espansiva allora l'elasticità nella fase di recessione
Tutti sappiamo significa minore occupazione atti no scende la produzione in una fase di ripresa la maggiore produzione significa maggiore occupazione
A condizione evidentemente che questa forma di e l'asse città a a deroga si trasformi in elasticità effettiva da questo punto di vista il Governo ha presentato dei disegni di legge relativi a il lavoro temporaneo e ad altre formule che devono essere a mio avviso trasformate in tempi rapine qua ci vuole un impegno
Del governo per tasso maniere per abito in veri e propri misure e poi come lo ricordava ancora Stefano Micossi va portata avanti
L'introduzione del lavoro interinale e forti anche di questi risultati positivi in termini di flessibilità
Con minori remore minori Paure che da turbare i parti vengono sollevate e infine credo che questo Paese debba rinunciare una volta per tutti perché è l'unico Paese che è rimasto del mondo ad avere il monopolio legale del Collocamento perché questo si può essere utile per mantenere una direzione del ministero del lavoro che se no si chiede che cosa fa
Ma c'è sempre qualche cos'altro da fargli fare eventualmente però questa non può essere l'unica motivazione per mantenere il monopolio del collocamento quella il fatto di non sapere che cosa fare di qualche persona che teoricamente dovrebbe fare il collocamento
Serve poi e questo lo ha ricordato ancora Dell'Aringa formule
Per a crescere una flessibilità non soltanto in termini di uso del lavoro ma in due aspetti da un lato del costo del lavoro e noi con i provvedimenti che sono stati presi
Di riduzione la fiscalizzazione del sud che si hanno le loro brave giustificazioni termine
Di impegni con la comunità
Noi abbiamo fatto qualche cosa che di fatto va contro quello che ai bisogni del Paese cioè abbiamo aumentato il costo del lavoro nelle regioni del Sud rispetto a quello del Nord ovvero sia abbiamo ridotto la differenza che esisteva in termine
Di costo del lavoro che prima era più basso nel Sud
E adesso è più alto
Avesse un pochettino più alto
L'effetto di questa misura è molto forte perché fa cresce di un punto e due
Il costo del lavoro badate che un punto due non siamo più negli anni dell'inflazione del quindici venti per cento
Oggi siamo al running frazione del tre per cento con salari che vanno di quel livello lì un punto due significa quasi il cinquanta per cento dell'aumento salariale che ha concesso credo che bisogna fare una riflessione sui costi del lavoro del Mezzogiorno
Per trovare altre vie
Magari anche di carattere salariale per Ricontati riformare questa differenza se non la disoccupazione che si trova nel sud rischia di essere permanente credo che tuttavia dovremmo fare anche uno sforzo di riflessione di come favorire una mobilità del lavoro dal Sud al Nord perché io non credo che sia possibile
Riprendere una possibilità di ridurre la disoccupazione nel Sud facendo favorire lo sviluppo di capitali che già stanno andando nel Sud ma non credo che siano sufficienti nessuno assolutamente vuole ripetere
I vecchi film italiani dell'emigrato con la valigia di cartone lo sfarzo
Che dal Sud e va al nord ma tanto non lo rivedremo mai perché le valigie di cartone credo siano un bene di lusso non esistono più se non è forse dei mercati dell'antiquariato
Ma di fatto esiste anche una forte disoccupazione intellettuale
Nel Sud che non riesce a trovare allocazione e che questa credo che non ci sia nessuna remora perché possa spostarsi
Dire la carità e credo che vada fatta una riflessione su alcuni strumenti di carattere fiscale di politiche abitative e di qualunque cosa esse siano per favorire questa mobilità
Infine una considerazione orco mi dispiace consumato tutto quanto il tempo
Su quello che è stato detto in termine di peso del debito pubblico di politica economica
Io credo che il nostro Paese oggi si trovi in una situazione molto particolare di cui è stato detto
Una congiuntura in termini reale particolarmente favorevole la produzione ripresa
La qualità della domanda è buona perché se noi avessimo dovuto esprimere qualche anno fa qualche desiderio di che tipo di ripresa
Avremmo voluto noi avremmo detto avremmo voluto una ripresa contante esportazioni
Con un ponte una ripresa di investimenti è un po'meno di consumi ma comunque pure loro che crescano ma che crescano dopo beh questo è quello che abbiamo avremmo detto vorremmo una ripresa della produzione senza incrementi dell'inflazione beh queste quella che abbiamo avremmo detto avremmo voluto una ripresa della congiuntura
Con una bilancia dei pagamenti solitamente attiva be'tutte le stime ci danno per il mille novecentonovantaquattro
E novantacinque dei saldi di bilancia dei pagamenti che ce le avevamo completamente scordati arriviamo a ipotesi l'anno prossimo di quaranta cinquanta mila miliardi di attivo della bilancia dei pagamenti
In una situazione di questo genere io non credo che qui che la situazione possa durare così come noi abbiamo può due strade fortemente divaricati o si fa una politica di finanza pubblica
Di quelle descritte da Mario Monti e da Giarda
Decisamente volte alla riduzione della spesa pubblica e noi instauriamo un circuito virtuoso che ci fa abbassare i tassi di interessi e ci fa moltiplicare per due tre quattro i vantaggi di questa politica di risanamento in termini di crescita e di riequilibrio del Paese
Perché chi ha un debito così forte basta che si abbassi i tassi di interesse ha un suo un sollievo subito in termini di finanza pubblica ma anche di ripresa
Degli investimenti e dell'economia e può mettere in moto un processo a carattere veramente virtuoso o viceversa non fa una politica di serramento dei conti pubblici e allora a questo punto questi vantaggi di tipo macroeconomico finiscono per sciogliersi al sole
Perché sì tre vengono uccisi da una crescita dei tassi di interesse da difficoltà ancora maggiori di aggiustamento della finanza pubblica
Da forti incertezze che le stesse imprese finiscono per avere perché quando devono fare i loro piani nonna due tre mesi ma a un anno a due anni e cominciano e più chiaro qual è il quadro di tassi d'interesse con cui si devono confrontare condizioni finanziarie e quindi fanno un'ottica d'evidentemente a breve e a brevissimo termine quindi senza poter sfruttare invece grossi vantaggi queste derivavano
Allora noi siamo posso un picco della montagna in una qualche maniera
O possiamo scendere sul versante del risanamento e ci possiamo scendere in maniera veloce e arrivarci finalmente perché poi questo novantotto
Non è la fine del mondo non è molto distante e correre verso il risanamento oppure possiamo riprecipitare indietro verso formule di nuovo affidamento al sistema economico
E la francamente
Noi come industria manda come cittadini italiani ci auguriamo di correre velocemente verso il risanamento grazie
Grazie allora
Io ho preso dicendo nulla possiamo scioglie la riunione ringrazio dell'attenzione ringrazio particolarmente relatori che hanno svolto il tema semplicemente
Il reintegro del giornalista