Presentazione del Rapporto SVIMEZ 1994 sull'econonomia del Mezzogiorno

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Sta per l'impegno e l'azione con cui la vostra associazione persegue una reale integrazione nel campo produttivo del Mezzogiorno avrei avrei devo dire nel migliore salvo vorrei aggiungere che il riconoscimento del pubblico interesse insito nell'attività della Svimez è già implicito nella disposizione di cui all'articolo diciassette comma sei del recentissimo decreto legge dieci giugno nel novecentonovantaquattro numero trecentocinquantacinque che ha confermato
Per il triennio almeno Celso vanta quattro novantasei contributo saltare alla Svimez
Per la prosecuzione dice la norma nell'ambito dell'intervento ordinario delle aree economicamente depresse dell'attività di studio edifici il nostro compiacimento per questi autori o riconoscimenti e peraltro più scagliato da un evento imprevisto e sotto molti aspetti imprevedibili
Nel confermare con la disposizione di cui al lettura prima del contributo statale
Il decreto legge il precetto cinquantacinque ha disposto infatti d'ufficio il mutamento della storica denominazione sui mezzi in quella di Silvia associazione per lo sviluppo dell'industria nelle aree depresse
Il fatto che questo rapporto appaia ancora sotto il nome di Svimez non significa chi si sia voluto ignorare disposto normativo in ordine alla nuova denominazione delle
Il Consiglio di associazione infatti mediamente convocata l'assemblea straordinaria gli associati
Pur competono per statuto invece modifiche dell'ordinamento dell'associazione per assumerli determinazioni relative all'attuazione del disposto di legge
Il Consiglio pur pienamente convinto che avverte con la propria attività deve rendere un servizio alle istituzioni anche nel nuovo contesto di intervento per le aree depresse del territorio nazionale
Ha ritenuto tuttavia di dover esprimere il proprio dissenso sul mutamento per legge il nome di un'associazione privata
E sa perciò formulato l'auspicio che in sede di conversione in legge del decreto
Parlamento e governo e vogliono convenire sull'opportunità che non venga modificato il nome con cui per quasi mezzo secolo ha operato un'associazione che ha raccolto l'impegno di personalità
Di grande prestigio culturale e morale provenienti da ogni parte del Paese e anche dalle vanno vanno per tutti i nomi tra gli italiani di Morandi Medicare Jordan Cenzato e da ultimo di Pasquale Saraceno tra gli stranieri di sesta che va da maggiore eccessive
L'anno scorso presentando il Rapporto novantatré osservavo penso che arriva in una fase in cui repentinamente soppresso l'intervento straordinario
Non era dato intravedere se ancora sussistesse la possibilità di una politica di vasto respiro per lo sviluppo delle aree depresse e del Mezzogiorno
Ad un anno di distanza questo dubbio rimane come è noto il nuovo sistema di scusa una politica di intervento per il Mezzogiorno e in quanto tale prevedendo interventi finalizzati allo sviluppo di tutte le aree depresse del Paese affidati all'amministrazione ordinaria dello Stato e da realizzare nel rispetto dei criteri fissati dalla può dire regionale della comunità
E s'attribuisce inoltre al CIPE le funzioni di programmazione
Degli interventi e al ministero del Bilancio e della Programmazione economica compie di coordinamento e programmazione vigilanza nonché di coordinamento con le politiche comunitarie
De Nardo del ministero opera con l'organismo l'Osservatorio politiche regionali con compiti di verifica proposte monitoraggio di tutti gli interventi
Vi sono quindi tutti gli elementi che configura un vero e proprio nuovo sistema ma non è affatto assicurata alla sua operatività per funzionare ogni sistema deve aprire un proprio centro d'impulso di coordinamento e di direzione dell'azione da svolgere
Tale centro è stato identificato nella specie nel ministero del Bilancio
Il quale peraltro non ha poteri effettivi per esercitare tale ruolo
La normativa infatti non sancisce alcun obbligo per le amministrazioni di attenersi alle indicazioni programmatiche
Nei la necessaria concertazione assumo natura vincolante anche attraverso l'eventuale esercizio di poteri sostitutivi il principio quasi rivoluzionario affermato dall'articolo sedici del decreto legislativo novantasei
Secondo il quale le amministrazioni statali sono tenuta svolge la propria attività nelle aree depresse del territorio nazionale in modo da garantire alle popolazioni residenti livelli di servizi paragonabili a quelli forniti nel resto del Paese nella Comunità europea
E quindi destinato in partenza arrestare inattuato
Ancora il sistema non contempla misure volte a superare l'ANPAS determinata dalla limitata capacità progettuale ed esecutiva dell'amministrazione ordinaria dispone infine di una dotazione finanziaria essendo una vera indicazione delle risorse necessarie quella che il ministero del Bilancio è chiamata a formulare nella relazione a predisporre in vista del Documento di programmazione economica e finanziaria prevista dal decreto legislativo novantasei le disponibilità sulle quali in un nuovo sistema di intervento o far conto sono dunque
Dovendo si prescinde da quelle ormai limitatissime degli stanziamenti della legge sessantaquattro legge sessantaquattro e quattrocentottantotto
Quelle reperibili a valere sugli stanziamenti delle leggi ordinarie di settori ma non sussiste alcuna garanzia che qui si ultima edizione effettivamente utilizzati per gli interventi nelle aree depresse in proposito
La Svimez se ritiene di dover rinnovare la sua proposta di una ristrutturazione
Del bilancio dello Stato attraverso l'istituzione negli stati di previsione della spesa i singoli ministeri di appositi capitoli per l'attuazione di questi interventi
La conclusione delle traversie che rimane ancora sostanzialmente risolto il problema della gestione dell'intervento ordinario e che probabilmente necessaria una revisione o quanto meno un completamento del disegno organizzativo in modo da garantire che il sistema di intervento nelle aree depresse del territorio nazionale
Divenga effettivamente tale
Il problema acquista un particolare rilievo per quanto riguarda la prospettiva di sviluppo del Mezzogiorno
La Svimez se non nutre alcun hanno strategia per l'intervento straordinario issa anzi è stato tra i primi a denunciarli delle dichiarazioni e a mettere in luce le inadeguatezze del sistema disciplinato dalla legge sessantaquattro la posizione ripetutamente assunta invece che oggi riconfermiamo e che il ritardo strutturale dell'economia aprirà le richiede anche nell'ambito dalla nuova politica nazionale
Norme strumenti e risorse che tengono conto della persistente specificità del problema rilevato i dati contenuti nel rapporto e soprattutto le considerazioni di politica economica svolta dall'introduzione interpretato da che da quei dati traggono il loro fondamento documento ancora una volta la diversità esistente
Tra i problemi dell'area meridionale e quelli delle aree colpite da crisi settoriale o aziendali
Questa è scritta anche è scritto anche nel rapporto non è una rivendicazione regionalistica
Il nostro meridionalismo non è quello che chiede risarcimenti ma quello che identificando la questione meridionale come questione nazionale
Si basa sulla convinzione che la sua soluzione significherebbe assicurare al Paese tutto intero uno sviluppo più equilibrato e quindi più sicuro
Ringrazio il Presidente ad un esito dalla parola Salvatore Cafiero che presenta il rapporto nella sua qualità di direttore generale o sui mezzi
Che
Secondo la consuetudine dovrei dare lettura integrale del rapporto invece leggerò solo il terzo e il quarto paragrafo per guadagnare tempo a vantaggio di coloro che interverranno a commentare il rapporto gli autorevoli personalità che interverranno commentare rapporto per guadagnare tempo insieme al tempo credo anche la vostra personale gratitudine
Leggerò il terzo e il quarto paragrafo perché sono in qualche modo i in paragrafi in cui si tratta di del futuro del del soggiorno cioè del nuovo sistema di intervento per le aree depresse
E della importanza che hanno gli indirizzi di politica generale per lo sviluppo per le aree depresse del del paese per quanto riguarda i temi trattati dei primi due paragrafi cioè l'andamento dell'economia meridionale nel novantatré e la fine dell'intervento
Straordinario mi limiterò a richiamare qualche dato e qualche sintetica considerazione
La mia tra l'andamento dell'economia meridionale del novantatré è stato nel Mezzogiorno molto peggiore
E nel resto del Paese ed è poteva essere altrimenti economie miri meridionale e per strutture scarsamente orientata verso la domanda estera nel novantatré
Il Mezzogiorno esportato solo il sette per cento del suo prodotto interno mentre il Centro-Nord va esportato il ventisei per cento del suo prodotto interno e quindi l'economia meridionale potuto trarre sullo scarsi vantaggi
Dalla svalutazione del settembre del mille novecentonovantadue
L'economia meridionale invece molto dipendente dalla domanda interna e in particolare dalla domanda pubblica e quindi ha subito
Molto di più
L'impatto negativo del crollo di questa componente di domande effetto così ci spiega come del mille novecento novantatré il pile diminuito dello zero tre per cento nel Centro-Nord ma dell'uno virgola sei per cento
Nel Mezzogiorno
Anche all'occupazione anche questa è andata molto peggio nel Mezzogiorno disoccupazione è stato richiamato dal presidente Poggiolini diminuita
Nel nord del tre virgola cinque per cento nel Mezzogiorno del cinque virgola due per cento raggiungendo nel gennaio del mille novecentonovantaquattro un tasso che sfiora il diciannove per cento mentre nel Nord per quanto aumentata la ristrutturazione e al di sotto dell'otto per cento
Questo diminuzione della occupazione in parte si è tradotto della in un aumento della disoccupazione in parte si è tradotto in una riduzione dei tassi di attività
Determinando cioè un anticipazione delle uscite degli anziani nel mercato del lavoro è un rinvio dell'ingresso dei giovani
Per quanto riguarda l'intervento straordinario due dedicato la seconda il secondo paragrafo dell'introduzione
Questa si dice nel nel rapporto la fine dell'intervento straordinario era ormai non solo giusto ma inevitabile data degenerazioni intervenute nel corso diciamo degli ultimi vent'anni
Sia nella realtà sia nell'immagine dell'intervento spesso rispetto all'impostazione che mi diedero inizialmente uomini come Menichella eccomi Giordani che furono poi quelli che quattro anni prima insieme Pasquale Saraceno
Che a Rodolfo Morandi due lombardi diedero vita alla avevano dato vita alla Siemens ma si dice sempre nella conclusione del secondo paragrafo dell'introduzione che la fine dell'intervento straordinario non può significare la negazione della permanenza di un problema meridionale non caratteristica non assimilabili a quelle delle aree di crisi del resto del Paese e non può o significare che sia venuta meno all'esigenze di un impegno
L'organico dello Stato
Per lo sviluppo nell'aria meridionale di imprese competitive
Ai problemi che secondo la Svimez le sono aperti sulla via di tale impegno sono dedicati il terzo il quarto paragrafo dell'introduzione al rapporto di cui mi accingo spazzare lettura
Un nuovo sistema di intervento in sostituzione dell'intervento straordinario è stato introdotto dalla legge quattrocentottantotto del dicembre novantadue e dal decreto legislativo novantasei dell'aprile del novantatré
Ma i vuoti lasciati da questa normativa
Adottata precipitosamente per evitare il referendum e le difficoltà insorte nella sua applicazione hanno richiesto una numerosa serie di provvedimenti successivi
Secondo la versione finale di un rapporto dell'Osservatorio per le politiche regionali dopo il decreto legislativo novantasei sono stati emanati ma emanati diciotto decreti legge dei quali uno solo convertito in legge
La conseguenza e che la disciplina del nuovo intervento e ancora incerta incompleta
Il loro intervento poi chiamato il presidente ammirazione più riferito al Mezzogiorno
Ma alle aree depresse nel territorio nazionale
Tali aree sono in sostanza quella di quale l'Unione Europea riferisce su quegli obiettivi di politica
Regionale e cioè le regioni del Mezzogiorno con esclusione a partire dal mille novecentonovantasei dell'Abruzzo quali aree di ritardo strutturale cui si riferisce l'Obiettivo uno della politica regionale
Dell'Unione Europea
E nel centro nord e le aree di ampiezza
Qualche volta provinciale ma quasi sempre subprovinciale colpiti la crisi industriale e regione rurale in difficoltà cui si riferiscono rispettivamente gli obiettivi due e cinque b della politica regionale europea
Non si può fare a meno di richiamare l'attenzione sulla dimensione demografica delle aree del centro nord dichiarati ammissibili agli interventi diretti agli obiettivi due e cinque bis
E se il pari a undici virgola uno milioni di abitanti cioè ad oltre la metà della popolazione del Mezzogiorno
Che è di venti milioni e mezzo di abitanti una quota rilevante della popolazione italiana e dunque complessivamente interessata la l'intervento a favore delle aree depresse
Trentuno virgola sette milioni di abitanti pari al cinquantasei per cento
Della popolazione italiana
Vi è ragione di ritenere che nella competizione per l'assegnazione delle risorse globalmente disponibili per gli interventi nelle aree depresse del territorio nazionale
Gli interessi delle aree di crisi del Centro-Nord tenderanno a prevalere su quelle delle regioni in ritardo in ritardo strutturale del Mezzogiorno
Rispetto a quelli delle aree di crisi questi sono infatti sociale interessi socialmente meno identificabili politicamente meno organizzati e purtroppo spesso anche peggio rappresentati politicamente
E richiederebbero anche da parte delle forze e delle istituzioni locali interventi di più complessa e difficile elaborazione e attuazione più onerosi e di produttività anche elettorale più differita nel tempo
Per questi motivi l'obiettivo dello sviluppo e dell'occupazione dei giovani in cerca di lavoro del Mezzogiorno se non potrà disporre di un adeguato presidio normativo finanziario e tecnico
Potrebbe risultare soccombente rispetto all'obiettivo concorrente della riconversione produttiva e del riassorbimento dei disoccupati già occupati
Nelle aree di crisi
Ma con essa ma con esso sarebbe destinato a soccombere anche la prospettiva di una più solida integrazione non solo economica e sociale ma politica e morale fra le due Italie
Il Mezzogiorno ha perso importanza anche nell'agenda europea
Nonostante immessa crescente spazio sia segnato alla politica regionale
All'atto della firma del Trattato di Roma il Mezzogiorno era l'unica regione in ritardo di sviluppo della comunità e la politica nazionale il riequilibrio era oggetto di un protocollo ammesso trattato dico
Dopo di loro dopo di allora si sono succeduti l'allargamento della comunità ad altri paesi in ritardo di sviluppo l'adozione di criteri di riparto dei fondi strutturali che collocano la quota pro capite del Mezzogiorno sensibilmente al di sotto della media
L'esclusione del Mezzogiorno dal nuovo fondo di coesione
L'estensione della politica regionale comunitaria nuovi Laender tedeschi e in prospettiva anche ad aria appartenente ai Paesi nordici che si apprestano ad entrare nell'Unione
Non sembra si possa dire che nei rapporti dell'Italia con l'Unione europea
Sia stata mantenuta sul Mezzogiorno un'adeguata attenzione
Nel nuovo sistema di azioni ordinarie per le aree depresse del territorio nazionale le principali responsabilità anche questo è stato richiamato dal presidente ammessi sono suddivise tra almeno sei ministeri bilancio tesoro industria lavori pubblici ricerca funzione pubblica
Compiti di coordinamento e di vigilanza sono assegnate dalla legge al ministero al ministero del Bilancio e al CIPE
Ma per assolvere a pari compiti il ministero del Bilancio non dispone di effettivi poteri di impulso il controllo e quando eventuali inerzie o Minerva in inadempienze lo richiedessero
Di sostituzione nei confronti delle singole amministrazioni
Allo stato attuale appare quindi difficile che l'azione ordinaria
Per le aree depresse recuperi quei necessari carattere di organicità tempestività ed efficienza che sono risultati così gravemente carenti nell'ultima lunga fase dell'intervento straordinario
Per quanto riguarda infine la dotazione finanziaria il ministero del Bilancio deve indicare il ministro del Bilancio deve indicare anno per anno in visto dalla presentazione del Documento di programmazione
Economica e finanziaria le risorse da destinare agli investimenti nelle aree depresse
Ma l'effettivo di complessivo accertamento delle risorse nazionale per il finanziamento degli interventi può essere operato solo sui capitoli dei bilanci dei singoli ministeri
Tali capitali sono privi salvo rare eccezioni e di riferimenti territoriali
L'accertamento si presenta quindi nell'ambito della vigente disciplina di bilancio assai problematico
E l'incertezza
Sulla effettiva disponibilità del finanziamento statale negli interventi continuerà a rendere difficile la disponibilità effettiva anche di cofinanziamenti che devono avere carattere addizionale a carico del bilancio dell'Unione Europea
Si dice con ragione che il problema delle ulteriori assegnazioni finanziarie può essere legittimamente sollevato solo quando i soggetti dispensa abbiano dimostrato di essere in grado di utilizzare effettivamente le somme già assegnate
E invece
Tra le decisioni formali l'impegno e l'avvio effettivo degli interventi e trascorso di solito un tempo lunghissimo talvolta le opere non sono mai state avviate e si è dovuto procedere
Nel tentativo di non venire annullato il concorso comunitario
A revoche di impegno dia più realistiche programmazioni ora
Per evitare che perduri l'incapacità di spesa delle amministrazioni ordinarie
Sarebbe necessario che quelle amministrazioni provvedessero ad adeguare prontamente la propria organizzazione interna e le proprie procedure all'espletamento di tali punti
Ciò purtroppo non è finora avvenuto e le pesanti conseguenze negative sono state subito avvertite in primo luogo dalle imprese che non hanno potuto riscuotere quanto loro dovuto in base alla normativa precedente
Solo il trentuno maggio scorso con il decreto legge trecentottantuno sono state introdotte misure volte ad accelerare i pagamenti dei contributi in conto capitale
Per quanto riguarda poi le iniziative alle quali si applica il nuovo sistema di incentivi
Quello introdotto dalla legge quattrocentottantotto vedesse non risulta siano state finora nemmeno avviate le istruttorie
è iscritta nella grande tradizione del meridionalismo
La tesi che il Mezzogiorno è un problema prima ancora che di politica regionale di politiche nazionali
Ciò appare tanto più vero in un momento come l'attuale nel quale profondo profondi sono i mutamenti avviati o annunciati degli indirizzi delle politiche nazionali fine ultimo dell'economia non può che essere la partecipazione alla produzione della ricchezza nazionale di tutti coloro che sono in grado di dare un contributo per il proprio lavoro
Queste parole del Governatore assumono un particolare significato per il Mezzogiorno è infatti interesse soprattutto del Mezzogiorno che la politica economica sia orientato allo sviluppo piuttosto che al benessere
Sia orientata cioè a favorire gli investimenti creatori di nuove occasioni di lavoro soprattutto per i giovani piuttosto che i consumi
Ed è interesse soprattutto del Mezzogiorno che siano aboliti i vincoli e gli oneri che frenano o dirottano verso altri Paesi gli investimenti delle imprese dinamiche
E che il giusto obiettivo della difesa dei redditi di lavoro dei lavoratori minacciati di licenziamento sia perseguito con misure più appropriate e meno costose del mantenimento in vita di impresa irrimediabilmente fuori mercato
Il meridionalismo autentico è sempre stato che deve continuare ad essere soprattutto oggi favorevole alla libertà di iniziativa economica e al mercato
Ma libertà di mercato lungo e non deve significare negazione del ruolo dello Stato non solo come è ovvio dello Stato quale fonte di regole irresponsabile delle azioni necessaria in corner rispetto ma anche quale sistema istituzionale al quale Impregilo e rappresentativo compete la scelta che non è il mercato poter compiere degli obiettivi di interesse generali da perseguire e degli interventi atti a modificare le convenienze di mercato in senso favorevole al loro perseguimento
Sono questi i presupposti anche della politica regionale per il Mezzogiorno
La conferma in coerenza con l'orientamento ormai decisamente assunto in sede di Unione europea che la coesione economico-sociale un obiettivo che la comunità nazionale intende continuare a perseguire l'impegno nove ad ostacolare la libera iniziativa ma orientarne le scelte localizzative in senso coerente con quell'obiettivo agendo sulle condizioni ambientali e sul costo dei fattori produttivi
Dell'aria di cui si intende accelerare lo sviluppo
Per gli stessi motivi richiamati a sostegno della libertà d'iniziativa dell'interesse del mezzogiorno a e anche il risanamento di strutturale della finanza pubblica
Fin quando il risparmio nazionale anziché essere destinato agli investimenti
Si dissolverà attraverso l'indebitamento pubblico del fidanzamento distese di trasferimenti correnti sarà impossibile con l'intensificazione dello sviluppo produttivo che è soprattutto il Mezzogiorno a richiedere
Uno spostamento anche per pochi punti percentuali ha ricordato ancora il governatore del reddito nazionale dal disavanzo pubblico corrente agli investimenti come entrare in misura rilevante il capitale produttivo
Ma in quanto è condizione necessaria per il suo sviluppo al risanamento dei conti pubblici anche il Mezzogiorno è chiamato a contribuire in primo luogo accettando che sia ridotto l'onere a carico della finanza pubblica degli interventi a suo favore
Che richiedendo a compensazione degli effetti negativi di tale riduzione che aumenti l'efficacia ed efficienza di quegli interventi
E in questa direzione del resto che ha operato il legislatore quando in materia d'incentivi ha sostituito al vecchio sistema a sportello che riconosceva il diritto ai contributi a chiunque rientrasse neri i siti di legge
Salvo a soddisfare quel diritto in tempi lunghissimi imprevedibili
Quello dell'asta al ribasso entro il tetto di un ammontare di risorse definito anno per anno regione per regione
E altresì da considerarsi positiva la previsione che la nuova normativa riferisce esplicitamente i sistemi idrici ma che dovrebbe essere estesa a tutti i campi ciò sia possibile
Chi al fine di incrementare qualificare la dotazione infrastrutturale la qualità di gestione dei servizi si faccia ricorso all'investimento e alla gestione dei privati
Ma non si può ignorare e del Mezzogiorno dove la carenza di infrastrutture tuttora molto più grave
La loro progettazione realizzazione rese spesso più difficili dalle caratteristiche geofisiche nel territorio l'utenza più debole meno solvibile
Potrebbe essere necessario in misura maggiore che per altre regioni un finanziamento pubblico integrativo di quello privato
Che in ogni caso permangono esigenze decisive di programmazione di regolazione e di controllo del complesso dell'intervento
Che occorre al più presto provvederei regolare con un'adeguata disciplina i complessi rapporti che nel quadro della partecipazione privata di investimento e alla gestione delle infrastrutture
In turco Inter correranno fra Stato impresa istituzioni finanziarie e utenza prevedendo la costituzione di autorità indipendenti per la vigilanza sul rispetto di tale disciplina
Adesso ingerenze di contenimento della spesa pubblica di incremento della sua efficacia della sua efficienza
Di moralizzazione dei rapporti fra amministratori e amministrati di maggiore partecipazione dei diretti interessati agli oneri e alla responsabilità dell'azione diretta a migliorare la qualità dei servizi
La risposta oggi indicata pressoché unanimemente e quella del federalismo fiscale
E però questa un'espressione dal contenuto incerto usato talvolta in modo improprio alla quale possono attribuirsi significati profondamente diversi
Taluno intende con tale espressione che in ciascun ambito territoriale prelievi ed erogazioni debbono tendere a pareggiare
E questa un'interpretazione assurda sei Nico
Assurda perché resta in determinabile quale debba essere l'ambito territoriale in cui realizzare l'equazione tra spese prelievi
A meno che non si fatica a sostenere che non vi sia in realtà un solo popolo italiano unito dalla lingua dalla storia comune soprattutto dalla volontà di essere unito
Ma tre cinque o più popoli diversi divisi dalla razza dalla cultura o semplicemente dalla volontà di essere divisi e che fra tali popoli sia possibile tracciare un confine territoriale
Iniqua perché ammesso che l'Italia si ancora da considerare un'unica nazione ai suoi cittadini eguali condizioni economiche e sociali sarebbero offerti servizi di diverso valore solo perché residenti in ambiti territoriali la cui capacità contributiva e diversa
E invece non solo corretto ma auspicabile un sistema che valga corretta che errori inefficienze gli abusi delle amministrazioni regionali e locali
A carico dei contribuenti che li hanno eletti che potranno potranno quindi tenerne conto nelle loro successive scelte elettorali
Ma il principio della responsabilizzazione nome e non deve essere in conci da inconciliabile con il principio dell'equità in base al quale al fine di assicurare parità di trattamento a tutti i cittadini
Va assegnata ai trasferimenti erariali una funzione di compensazione dell'indifferenza e territoriali di capacità contributiva
Nemmeno può essere addossato la più debole capacità contributiva delle aree in ritardo l'onere degli interventi diretti a superare tale loro condizione
Ma sei la totalità dei contribuenti del paese che deve finanziare queste azioni e anche giusto che lo Stato che rappresenta quella totalità
Abbia sul fare interventi non solo competenze di programmazione di coordinamento di controllo mantelli poteri gli strumenti necessari
Per esercitare per esercitare pari competenze
Il ruolo dello Stato per lo sviluppo delle regioni ad elevata disoccupazione strutturale e necessario anche per motivi che potrebbero definirsi di Sociologia politica
In tali regioni vi sono condizioni oggettive alla base della della diffusa domanda di propizio di di protezione e di assistenza
E della corrispondente inclinazione dei governi locali a rispondere a tale domanda a scapito dell'impegno per lo sviluppo
I cui risultati
Anche in termini di consenso sono più incerti maturano in tempi molto più lunghi
E questo il motivo per il quale nel Mezzogiorno da forze sociali impresa e pubblici amministratori sia così spesso preferito tenere aperti i cantieri per un tempo indefinito aumentandola l'onere per la collettività
Piuttosto che a completare rapidamente le opere al fine di ottenerne i risultati utili nei tempi più brevi e ai costi più contenuti
Ed è ancora questo il motivo per il quale la responsabilità di una corretta attuazione degli interventi andrebbe affidata a strutture tecniche indipendenti dalla politica
Il denso giorno infine con la sua ingente disoccupazione non può che essere sommamente interessato nuovi indirizzi di politica del lavoro
Soprattutto in un momento come l'attuale in cui per l'attrazione di nuovi investimenti intensa e la competizione tra aree europee ed extraeuropee con abbondante offerta di lavoro
Nessuna persona ragionevole può credere che il costo alle condizioni di impiego del lavoro in via in rapporto ai capelli di punto di produttività siano ininfluenti sulle scelte localizzative delle imprese
Beh ci si può nascondere che l'uniformità territoriale del costo del lavoro in presenza di difformità territoriale dei livelli di produttività e dell'entità della disoccupazione
Opera di fatto contro interessi dei disoccupati delle regioni in ritardo
Soprattutto si deve tener conto del fatto che di schierarmi degli organi sociali riservate al Mezzogiorno
Sì grave che l'intero periodo dal mille novecentosessantotto al mille novecentonovantadue hanno pensato per circa due terzi sul totale della spesa pubblica per l'industrializzazione del buon giorno
Da tempo in sede europea sono stati oggetto di una valutazione di incompatibilità con le regole del mercato unico e di una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia
In relazione alla prospettiva di una loro totale soppressione entro pochi anni
Appare non più rinviabile di individuazione di via alternative attraverso cui tutte nere quella differenziazione regionale del costo del lavoro che costituisce l'incentivo importante per lo sviluppo del Mezzogiorno
è da escludere che fra tali vie possono esservi quella
La cui visita stringi vita sarebbe contraddittoria con le Generali istanza di flessibilità e di liberalizzazione della reintroduzione per legge delle cosiddette gabbie salariali espressione che andrebbe anzi definitivamente spunta dal dibattito in quanto frutto di equivoci e di polemiche prive di fondamento di reati giustificazioni
Un maggior grado di di differenziazione delle condizioni anche salariali impiego della manodopera potrebbe invece essere conseguito attraverso un ampliamento del ruolo dei livelli decentrati aziendali e territoriali di contrattazione
Dal confronto con le ha effettiva realtà di specifiche Impresa e territorio potrebbero infatti più agevolmente emergere le soluzioni da caso a caso più convenienti per gli stessi lavoratori compresi naturalmente i disoccupati
Il protocollo d'intesa fra governo imprenditori e sindacati e del tre luglio del novantatré sembra del resto aveva aperto interessanti prospettive in tale direzione
Queste indicazioni sono proposte con uno spirito che non è di rivendicazione regionalista
Il vero meridionalismo della cui tradizione la Svimez si colloca
Nasce dalla profonda convinzione che il consolidamento della nostra compagine unitaria dipende dalla capacità dello Stato di favorire l'integrazione del soggiorno nel contesto nazionale ed europeo
Oggi
Da alcuni si sostiene addirittura opposto e cioè che l'unità è posta in pericolo dall'eccessivo e prolungato impegno dello Stato per il Mezzogiorno
Entrambe le opposte affermazioni convergono nel confermare che se il problema meridionale resta irrisolto lo Stato unitario rischia di perdere la sua storica legittimazioni
Grazie
Con la lettura del rapporto possiamo già iniziare la serie dei commenti del autorevoli personalità che hanno aderito all'invito della Svimez si commentare il rapporto cominciamo con Piero Barucci grazie presidente in primo luogo mi pare doveroso
Sottolineare la qualità del documento
è un documento meditato molto equilibrato
Correttamente sempre condotto fra diagnosi e proposta
Ed è qui la conferma
Dell'importanza intanto di questo appuntamento che resta l'appuntamento più significativo per discutere dei problemi del Mezzogiorno d'Italia
E mi pare anche l'importanza della Svizzera
Onore anche alla Svimez
Ammette come essa fa
Che comunque
L'epoca dell'intervento straordinario
Si era chiusa e fa ancora allora la Svimez sostenere che dopo una prima fase almeno dal mille novecentosettanta l'intervento straordinario si era di cera
Sulle ragioni per cui questa degenerazione
Se manifestata così precocemente
E poi ha proceduto così celermente la Svimez adduce cinque punti tutti mi pare rilevanti sicuramente durante gli anni ottanta
La fase di alta inflazione di diffusa finanziarizzazione dell'economia che è sfociata in saggi realtà interesse positivi e molto elevati ammuffito al Mezzogiorno così commando Sciuto
A tutti i settori in cui vi erano potevano essere attività produttive mentre ha beneficiato tutti i settori e tutte quelle aree in cui prevalgono tiranti e finanziaria
Sicuramente come dice la Svimez il documento
La legge sessantaquattro Nell ottantasei che assegnava Rob decisivo alle regioni in fondo imputava alle Regioni stesso un compito che le stesse non sono state capaci di svolgere
Sicuramente in questa di degenerazione dell'intervento straordinario la crisi dei partiti o l'agire decelerazione nei partiti o l'invadenza dei partiti delle correnti come dice il documento hanno avuto un ruolo decisivo sicuramente la fase di eccesso ovvero l'inflazione leggi speciali ha fatto sì che in fondo questa accumularsi di leggi molto spesso di difficile lettura edificio organo azione
Hanno prodotto una situazione di caos e che hanno sciolto anche a definire la linea concreta di azione
Mi pare però che il punto primo che la Siemens menzione
Che infonde all'origine di questo declino della funzione dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno sia quello da sottolinea
Cosa dice
Quale un problema pongono gli amici della Svizzera in fondo dopo la crisi del settantatré settantaquattro
Il Mezzogiorno non riesce a compiere un opera di rivitalizzazione di se medesima
Il Nord e si adegua il Mezzogiorno comincia una fase di progressivo declino
Non direi tanto che questo declino nel Mezzogiorno attiene alla cosiddetta redistribuzione internazionale del lavoro
Su cui molto abbiamo parlato e diciamo la verità molte sciocchezze abbiamo insegnato anche dalle cattedre universitarie quando io ho insegnato per tanti anni ciclo del prodotto
Poi scopro che questa lo scorso anno l'Italia esportato centottanta no esportato a un sarto se netto di centottanta milioni di paia di scarpe centottanta milioni sigarette per sette mila duecento miliardi di lire risale plus
Bellicoso ma qualche qualche sciocchezza l'abbiamo insegnata
Mi pare che non sia tanto un po'quando io sono convinto che quest'anno realizzeremo un salto se sulla bilancia turistica palmenti dieci undici dodici mila miliardi vuol dire insomma che questo ciclo del prodotto va ripensato perché probabilmente prodotti stessi cambiano il definiamo sempre scarpe ma la scarpa muta di contenuto di qualità
Quindi non direi tanto che un fatto di redistribuzione
Internazionale del lavoro quanto il punto centrale di fare questo
Che quando mutano settantadue settantaquattro i prezzi relativi ai fattori produttivi e se ha quindi con una schiacciata e violenta alla innovazione tecnologica alla riorganizzazione di impresa
Il nord reagisce il sud non riesce
Italiani dunque mi pare abbastanza chiara nelle sue origini ed è certamente aggravata dalle considerazioni che faceva poc'anzi Cafiero laddove ricordava come il Mezzogiorno non abbia oggi
Un posto adeguato nella politica regionale della Unione Europea sicuramente amici della Siemens Italia per una grande battaglia la battaglia sul fondo di coesione
Era un anno in via di vacche grasse l'Italia aveva Patto di Maastricht
Una specie di obiettivo da realizzare comunque
Non potevamo certamente presentarsi noi ai Consigli europei chiedendo per il Mezzogiorno lo dico non potevamo cercando di capire la temperie del momento dicendo che anche noi dobbiamo essere parte del fondo di coesione il fatto è che
Tutte le volte che a Brussel si ragione dei problemi del Mezzogiorno noi ci portiamo dietro come Edward anticaccia il primo è questo va be'insomma sono cinquant'anni che con decise nel Mezzogiorno avete ancora queste arretrate
Permettete che alterare sono state riconosciute tali da poco tempo possono sperimentare anche loro cinquant'anni di interventi favorevoli e secondo handicap stante il fatto che comunque il fondo di coesione c'è
Il fondo è così e non è soltanto una disponibilità di risorse finanziarie
E anche un modo per utilizzarlo estremamente più semplice rispetto alle altre forme di politica regionale
In ogni caso
Se tutto questo è vero se è vero che le politiche regionali europea comunque aggrava dei problemi che comunque esistono nel Mezzogiorno
Dobbiamo innanzitutto chiederci qual è la temperie culturale in cui noi troviamo ci troviamo già muovere
E probabilmente anche domani
Beh è una temperie culturale che non c'è favorevole
Che non è favorevole al Mezzogiorno
Intanto perché
Questo affermarsi
Di valori individualistiche
Questo vincolo sempre più stringente per tutti
Della categoria del vincolo di bilancio che deve funzionare a tutti i livelli
Questa idea che intanto ci si salva intanto si contribuisce a salvare il Paese
Beh nonostante tutti i discorsi che si fanno sul solidarismo che di fatto l'esaltazione del più forte
E forse giustamente
Ma certamente la temperie culturale
Che non giovano diciotto
La necessità che si è imposta dal
Agosto del novanta
Gente
E certamente la negazione
Di una politica che serbi la dovuta attenzione al Mezzogiorno
Non è stata ancora messo in rilievo così come i numeri dicono ma da tre anni novantadue novantatré novantaquattro per tre anni
L'Italia realizzerà un sacco se primario nel bilancio pubblico
Erano trent'anni che avevamo un deficit primario sa se prima devo dire una cosa molto semplice che lo Stato spende
Meno di quanto in cassa
Al netto degli interessi
Il gioco che era sempre un gioco a somma positiva è diventato un gioco a somma negativa attorno al tavolo del poker
Qualcuno mette definisce ma non tutte vengono distribuite per i giocatori
Questa ripresa economica che sta avvenendo e consistentemente via esportazioni
E via domanda per investimento è una ripresa che non gioverà mezzoforte
Questo gravissimo problema della disoccupazione meridionale
A altri due aspetti che forse meriterebbero essi di essere messi in evidenza il primo
Ma gli ultimi dieci anni in Italia ha creato posti d'occupazione solo una pubblica amministrazione né solo da pubblicamente
Soltanto
Non è pensabile che questo possa accadere nel futuro
I posti di lavoro dovranno essere creati dal settore privato un settore che pochissimo presente nel Mezzogiorno
In secondo luogo mentre retribuzioni pubbliche crescevano fino a due anni fa con saggi di crescita molto superiori
Assaggio d'inflazione e molto spesso anche assaggi tentazione più sacrificio del PIL oggi le retribuzioni pubbliche crescono assai diventa sulle programmata che vedo nel novantatré è stato inferiore a quella effettiva ma che probabilmente farà sì che un miracolo di questo tipo
Non si riproduca
Molto frequentemente
Ed ancora la crisi
Della pubblica amministrazione specialmente nei comuni non mi ricordo la Svimez se ricorda ed è bene dirlo i nostri amici qui presenti
Che il dodici per cento dei Comuni nel Mezzogiorno sono in dissesto finanziario
Nel Nord e sono in dissesto finanziario solo l'uno per cento
Infine le ragioni di questo allargamento delle aree diciamo così su cui può aversi una politica regionale europea
Al nord dell'Italia
Però tornerei appunto centrale che a me pare essere quello di snodo del nostro discorso
Come mai il Mezzogiorno non ha partecipato adeguatamente e neppure nella misura che ci si poteva aspettare
Al grande processo di crescita del Paese che avviene dopo il mille novecentosettantatré settantaquattro
Quella di questa crescita del Paese non è stata una crescita delle grandi famiglie
Io mi rendo conto che una stampa
Molto innamorato perché pulisce continua a parlare di un'economia di grande famiglia io invito qualcuno di voi che è un po'di tempo di prendere l'assetto del potere economico come era negli anni settanta come negli anni ottanta come negli anni novanta le grandi famiglie sono di fatto scomparsi
Se non si capisce che degli ultimi venti venticinque
C'è stato un mutamento genetico nella struttura produttive capitalistica italiana si continua a creare dei miti che non esistono
La verità è che il centro nord è cresciuto perché è stato capace di produrre migliaia di imprenditori che hanno sovrastato
Il ruolo delle grandi famiglie
Vado a cercare di capire
Che cosa è accaduto nel Centro-Nord o nel Nord come dice sbrigativamente rapporto e nessuno
Cerchiamo di capirlo per via comparativa
Vedendo che cos'è successo in Lombardia nel Veneto e l'Emilia la Toscana
Remare perché che cosa vi era in queste aree
E sono state coreane in cui il saggio di preciso imponente
In qualche momento quarantenni sommare
In Italia che nel novantatré sono cresciute del due tre per cento
E che hanno saggi disoccupazione ancora oggi di livello giapponese
Quello che emerge da questi numeri che la sicurezza è questo dice consiglia di fronte ai nostri occhi è che nell'insieme il novantatré nel novantatré il Centro-Nord ha avuto un comportamento molto migliore della media europea
Perché è diminuito soltanto lo zero tre sostanzialmente rimasto immutato e dà un saggio disoccupazione sette otto per cento è inferiore alla media europea
Che cos'è allora che si è prodotta questa frattura
I comportamenti che cosa diranno
Sbrigativamente intanto vi era un forte rapporto di queste comunità economiche
Con la pubblica amministrazione locale
Il Comune nel centro nord è presente che produce anche
Iniziative come
Chi era era naturale e si è naturalmente manifestato una forte propensione ad affrontare il rischio d'impresa
Riscopre vittoria
E si era detto per molti anni fino all'inizio degli anni settanta che tutto questo era stato tipico perché un grande contratto
Non dico in termini ideologici ricco dal punto di vista produttivo la mezzadria priva costituito un segmento saio di imprenditori
Però poi si è visto col progredire degli anni che questa capacità di produrre imprenditori era presente anche in aree in cui non c'era stata la miseria
Inoltre in queste aree che succede si è avuta
Una spiccata tendenza all'innovazione non c'è più gusto di prodotto di ricerca di mercati nuovi
Ed è una formidabile capacità di governo aziendale direi una cultura aziendale forte
I processi di montagne di smontaggio dell'impresa
Che si sono avuti nel centro-nord sono oggi oggetto di meditazione di riflessione di ammirazione internazionale
Non sono stati già dire imprenditori soltanto che hanno individuato il prodotto giusto al momento giusto
Ma che sono stati capaci di tradurre questa loro capacità innovativa nello organizzazione d'impresa
Ed ancora a me pare un rapporto certamente costosa certamente controversia né certamente e in qualche caso conflittuale
Ma favorevole forte col sistema bancario
Italia
Quando si andrà a scrivere con mentalità un po'più meditata
La storia di questi grandi anni dell'economia italiana si scoprirà e le piccole imprese le medie imprese incapaci di ricorrere al capitale di rischio animale sconosciuto per loro hanno utilizzato il PETA breve per investimenti a lunga attraverso dei nuovi hanno avuto un rapporto forte
Col sistema bancario locale molto spesso
In Breve una specie di costruttiva concreta Anarchia produttiva ha trasformato regioni
Che erano agricole
In aree manifatturiere i cui prodotti
Bene c'erano i mercati di tutto il mondo
C'ho dovuto più ricchezza probabilmente anche una diffusa evasione fiscale
Sì ha avuto una pubblicità sociale che unica nel nostro Paese dove non è vero come altri paesi chi nasce nobile nasce ricco e nobile morì mitiche nobile non Italia molto spesso
Anzi in tantissime circostanze qui nasce povero riesce a concludere la sua vita da imprenditore ricco e non opportuno una ricchezza per il Paese
Ci sono avuti in bene in queste aree gravissimi problemi di governo penserei al problema della
Trattamento fiscale del lavoro nero ma se ha avuto una grande produzione di ricchezza
Il fai da te si è trasformato in un sistema di antropologia culturale
Un'anarchia del fare quindi si è avuto nel fare comunque
Senza preoccuparsi troppo e magari giustamente o ingiustamente chi sta al nostro giudizio politico dei costi sociali economici politici
Che si andavano a provocare
Che si è avuto nel Mezzogiorno
Al momento in cui si erano c'erano tutte le condizioni complesse le gabbie salariali comprese
Perché si potesse avere il decollo
Intanto un cattivo funzionamento la pubblica amministrazione
Pletorica burocratizzata lenta
Senza certezza dei tempi
Che cosa di non poco momento
In secondo luogo una crescita della criminalità organizzata
Che ha curiosamente beffardamente rappresentato dei veri e propri oneri impropri
Per intraprese
Quando si va svolgendo attività di responsabilità di qualsiasi tipo a parlare con imprenditori internazionale dicendo ma guarda per mesi non abbiamo
Una buona istruzione eccetera eccetera perché non venite a fare investimenti vostro vi dicono due cose ma nei imprenditori di piccole dimensioni anche dirigenti di aziende di altissimo livello
E di forte tensione morale
Non abbiamo certezza del funzionamento e la pubblica amministrazione non vogliamo fare i conti con la criminalità organizza
Ed ancora
Il rafforzarsi non soltanto il ripetersi nel Mezzogiorno di una mentalità centralista
Lo Stato è soggetto decisivo della crescita dell'organizzazione sociale
Di una mentalità vorrei dire di tipo colbertista
Che comunque vede il futuro dell'impresa e assegnata almeno per un certo periodo di tempo agli incentivi e ai privilegi
Alle
Facilitazioni che comunque devono derivare direttamente dal centro
In breve non si è riusciti nel Mezzogiorno probabilmente non era possibile
A selezionare una classe di imprenditori capaci di creare
Il vivaio per aver sono nove diversa cultura sociale
Mi è tornato in mente facendo questa riflessione
Quello che un mezzo apologo per chi come me
So qualche misura tanti anni raccontò una volta Martino in un minuto Carosi
Dicevo Martino Edano o luogo è naturalmente va preso quindi consenso
Di rispetto di distacco delle polpette pollo
Cioè ma cosa deve fare costa quali sono le le caratteristiche mentre
Vittore
Ma di avere capacità di organizzare i fattori produttivi avere coraggio ed avere capacità di trasmettere le sue volontà agli uomini che lavorano con lui
Ci scusate dice ma nel Mezzogiorno e chi ha queste caratteristiche
Si scrive la macchina
Non si mette a fare l'imprenditore è un apologo è
Resta il fatto che non siamo stati capaci di selezionare
Questa classe di imprenditori che invece in atto arie italiane
è stata capace di segnare con forza comporta
Non date retta alle polemiche di questi giorni la segnato con forza il destino di questo Paese
In breve dirà un clima di fai da te di anarchia costruttiva di qua un ordinato questo sì clima di attesa
Ma che ha svuotato di energie generazione di uomini dotati di buona cultura
Di buone conoscenze tecniche non è un caso che quando si va a Milano siciliani e calabresi napoletani hanno posizioni di grande rilievo nell'impresa
Una propensione che ha ormai questo Mezzogiorno di diventare a tutto titolo
Una grande aria europea
Anche nel Mezzogiorno ci ha avuto un'anarchia
Ma distruttivo
Di regola della vita civile di regole la vita politica
Di regole della organizzazione urbanistica di regole
Ambientali
In molti casi nel Mezzogiorno nella vecchia che si è fatto abuso so di essere tranchant semplificatorio rosso in queste diagnosi ma cerco di capire a me stesso perché non si ha avuto
Questo inarcamento direi che tutti ci aspettavamo negli anni settanta
Cosa fare o
Beh so che
è triste dirlo ma c'è grande carenza diverso diverso che cosa fare per il Mezzogiorno in verità guardate
Per tutte le aree depresse questa categoria che improvvisamente tornata esse chiamata tale anche nel dibattito internazionale molti anni di pudore come si chiamavano aree in via di sviluppo
Sulle aree depresse ci son poche idee
Il fondo in tutti gli organismi tutti organismi internazionali tutti grandi consessi internazionali
Ci sono proprio di che cosa Europa e Giappone
Stato ride Giappone qualche caso del degli ex Paesi dell'Est richiamate che questi pudicamente paesi in via di Torre in Pietra transizione ma l'africano sporco nessuno
C'è un continente di cui nessuno se ne occupa in queste l'Africa
Cacciata via dalla nostra coscienza
Non da nostre preoccupazioni politiche nostra coscienza dei cittadini inquieti di questo
Che cosa fare e ce ne sono poche e guardate quando in Parlamento un'occasionale ministro
Ecco continuamente richiamata l'esigenza di un impegno meridionalisti e questo occasionale ministro colpito nel vivo dice signori sono qui pronto ad ascoltare le vostre idee mi posso garantire che come Pinocchio quando si rigira le tasche di chi non ha una lira in tasca non esci fuori nulla
Che soltanto
Il guardare al passato lamentarsi dei quello che le cose non vogliono fare nessun
Eppure qualcosa bisogna fare si deve tra
E si può fare
Perché se è corretta l'analisi intanto due cose vanno fatti in primo luogo ridare slancio produttivistica deficienti distico alla pubblica amministrazione
Su questo punto gli amici del Formez sono impegnati per una vita
Devo dire che non hanno mai trovato quella accoglienza anche emotiva che meritava ma perché perché mi rendo conto che è un argomento che non diventa battaglia d'impegno politico
Eppure se non si è convinti che soltanto attraverso questa via si può ridare certezza di intrapresa nel Mezzogiorno credo che i risultati ne terremo conto
In secondo luogo condurre fino in fondo fino all'ultimo la lotta alla criminalità organizzata che resta comunque un problema che non è idoneo a creare condizioni perché si possano avere intrapresa economica attive lungimiranti con forti impegni vi capita beh sul secondo punto bisogna dire che i governi Amato e Ciampi hanno tenuto risultati molto importanti quello rotto la criminalità organizzata
E sul primo punto quello della
Rivitalizzazione e pubblica amministrazione bisogna ammettere che tutto resta ancora dar
E poi cos'altro fare
Ma ammetto anch'io di morire idee
Però mi sono detto intendo su questo rapporto
Convinto di una cosa
Sono partito dall'osservazione che fa parte della mia biografia personale
Quando il venti settembre del sessanta Einaudi scrisse
Quel bellissimo articolo sul Corriere della Sera misure mezzogiorno e tempi lunghi io mi arrabbiai moltissimo
Per fortuna o se ne accorse nessuno perché probabilmente ne parla è soltanto pochi ettari intorno a me
Mi sembrava una rissa delle aree come possibile dico era accaduto già da tempo il dibattito con la luce con gli altri ma come è possibile dopo dieci anni rischia di forti investimenti nel Mezzogiorno parlare una ripresa del Niger con tempi lunghi che poi
La chiusa di inaudita Ceva intendere che tempi sarebbero stati
Lunghissimi
Mi sembrava comunque una battaglia persa in partenza
Oggi dopo trentaquattro anni
Dobbiamo a mettere con umiltà chinando il capo che purtroppo aveva ragione
Io non vorrei che i nostri figli e forse nostri nipoti dovessero tornare a questo testo considerandolo come il classico
Se questo è e se è vero che negli ultimi venticinque anni
Un certo approccio meridionalisti come l'ha prodotto risultati di conta proviamo a rovesciare
Le nostre postazioni
Proviamo anche intellettualmente anche gli anticamente anche direi per auto ostinarsi
Programma in tanta mettere
E questo unitarietà del mezzogiorno
Va messa in discussione
La dimensione da nella introduzione
In altre parti del rapporto dei passaggi molto delicati e molto acuti
Che sostanzialmente dicono questo ad attenti quando si va a mettere che vi sono tanti mezzo giorni si finisce per non avere il Mezzogiorno d'Italia
E ne sono convinto di questo d'altra parte Bush rilegge l'argomentazione convincente ci guardate comunque sia mediamente in quest'aria chiamata Mezzogiorno magari per convenzione
Le diseconomie esterne si sarebbe detto una volta di fare si parli struttura dei costi sono sfavorevoli sono
Tutto vero
Proponiamo ammettere che fra l'Abruzzo e Caltanissetta c'è differenza
Caltanissetta un livello disoccupazione
Che
Tra i più elevati però che cosa ne deriva dal
Che cosa deriva prima in chiave intellettuale secondo luogo in chiave di propaganda perché si dovrà anche trovare il modo l'interesse non la propaganda retorico non retorica perché son Mezzogiorno se non si vuole continuare a vedersi fra di noi pensando al passato e non alle battaglie
Che cosa deriva da questo pericoli si pericoli
Ma questo è un modo per far passare attraverso questa ammissione una linea di politica quindicesima per il Mezzogiorno me lo chiedo
Lo sottopongo
Un secondo punto
Dopo tutte le speranze riposte sulla industrializzazione
Abusi che lui ha permesso io sono sotto questo riguardo c'è soltanto il crocifisso possono essere
Perché non provare a spostare il discorso sui servizi cominciamo da quelli turistici
Io ricordo nel sessantadue quando avviene un grande dibattito grandissimo dibattere la Camera altrove
Su questo argomento la Confindustria che sosteneva lo sviluppo turistico del Mezzogiorno io ero dall'altra parte mi sembrava un modo per definire per il Mezzogiorno avvenire in serie B io ero per l'industria naturalmente
Ma visto che i risultati che abbiamo tenuto solo questi perché non provare
In fondo
Queste evento vissuto due o tre giorni fa a Napoli
Con la celebrazione del G7
Mi dicono includere più nettamente beh dice che ci può essere una ripresa di interesse turistico per testare
Io
In via di confessione autobiografica non interessa nessuno
Io ero contrario al governo organizzare gessetto a Napoli è stata la punta decisa tenace di Ciampi io spaventa eravamo contrari ci sembrava un rischio molto elevato per ecco perché non tornare a rilanciare turisticamente triste
Infine l'ho chiuso davvero perché non provare a rovesciare la frittata come diciamo alle mie parti e pensare che le forme di intervento invece di farle sull'impresa si facciano sui singoli
Scusate suo concludo così rapidamente ma anzi vi chiedo scusa di questa lunghezza d'intervento e gli altri diranno cose sicuramente più interessanti di quelle che gli avrei potuto dire grazie
Ringrazio Piero Barucci come avrete notato nel frattempo il senatore Pagliarini inizio del Bilancio e Programmazione economica potuto raggiungerci ringraziamo per essere stato in grado di se presenti alla manifestazione
Do la parola a Giorgio Napolitano
Desidero anch'io dire qualche parola
Il riconoscimento gli amici della Svimez sanno che ne ho dette già molta nel passato e
Comprenderanno la mia sobrietà
Per questo nuovo contributo
Perché la Svimez e ci ha dato
A conferma
Dico la continuità di impegno che data oramai da molti decenni
Io colgo l'occasione della presenza del ministro del Bilancio
Per dirgli
Io mi auguro che il Governo assecondi
La Commissione
Bilancio per la Camera
Nella revisione di quella che io considero più che altro una svista
Del decreto
Che riguarda il Mezzogiorno svista relativa ad una possibile
Nuova denominazione della Svimez è un fatto
è un fatto di cultura fatto
Di storia civile del nostro Paese
Un'associazione che è nata ed è cresciuta con il contributo determinante tra l'altro di uomini del Nord poco fa Barucci mi ha citato uno uno soltanto
Ma vorrei aggiungere questo perché è bene essere chiari la Svimez non ha mai coperto il peggio delle politiche per il Mezzogiorno
Non ha mai coperto il peggio delle politiche condotte nel passato dai governi sotto le insegne del meridionalismo
E la Svimez è stata
Molto severa anche
Verso i meridionali
Quindi io
Sono convinto che tenendo conto di tutto ciò ci debba essere risparmiata la Suma iniuria della cancellazione
Della parola mezzogiorno dal nome di queste associazioni
Discutiamo
Di due aspetti di grande attualità
Relativi all'anno mille novecentonovantatré il primo aspetto è come si sono ripartiti
I costi della recessione da un lato e dall'altro i costi dell'aggiustamento
Sia pur solo parziale o iniziale dei conti pubblici
Io vorrei ricordare quello che ha detto in proposito nelle sue considerazioni finali il trentun maggio il governatore della Banca d'Italia
Che ha precisamente parlato
Del peso
E della iniquità
In questa ripartizione
Per ceti sociali e per regioni e terriccio
Il secondo aspetto che è emerso nel mille novecentonovantatré
Come si presentano le prospettive della ripresa se è vero che fondamentalmente la recessione alle nostre spalle cose grazie
Ridi da anche in questi giorno
E non c'è dubbio che sia il primo sia il secondo aspetto chiamano in causa in modo assolutamente inquietante il mezzogiorno
E condizioni attuali e il possibile futuro del Mezzogiorno
Io qui non cito
Cifre che ha già citato
Panico Cafiero che si ritrova il rapporto Svimez che si ritrovano in altri documenti uno solo dei quali corrotto da poco citare
Quindi non
Riporto ancora le cifre che documentano
Questa disuguaglianza nella ripartizione dei costi sia della recessione sia dell'aggiustamento dei conti pubblici e che indicano anche
I termini assai differenziati
Della ripresa
Voglio soltanto dire questo i diversi andamenti dell'economia
Italiana
Nel mille novecentonovantatré pongono in rilievo squilibri strutturali che noi ben conosciamo certamente che possono essere fatti risalire anche a Roma è poco oramai non vicina abbiamo ascoltato il discorso del professor Barucci
Quello che a suo avviso è stato un momento cruciale di svolta settantatré settantaquattro e a danno del Mezzogiorno con una manifestazione di incapacità di adeguamento dell'economia meridionale alle mutate condizioni dello sviluppo
Dicevo i diversi andamenti dell'economia nel novantatré comuni rilievo squilibri strutturali che vengono da lontano e che sono il ventuno
Ma che sono destinati a pesare più che nel passato questo il
Sono destinati a pensare più
Siamo di fronte ad una ripresa guidata dalle esportazioni
Di questa ripresa hanno chiaramente
Beneficiato in modo cospicuo
Regioni dell'Italia del Nord
Quella del nord est ancora di più di quelle del nord-ovest
Per motivi che sono già stati abbondantemente indicati ne hanno beneficiato in misura assolutamente marginale le regioni meridionali ma io non credo che noi siamo di fronte soltanto
Avevo fatto congiunturale non siamo soltanto di fronte al fatto che la ripresa della economia italiana e partita da un boom delle esportazioni determinato dalla svalutazione della Liga noi possiamo
Senza alcun dubbio
Di fronte a ad un ulteriore passo nel processo di internazionalizzazione
Dell'economia italiana
è in questa direzione che si vede ancora andare avanti
Siamo in una fase di ulteriore anche seppur sempre relativa liberalizzazione degli scambi dopo
Importante accordo che ha concluso
L'Uruguay Round del gratta e quindi al di là diciamo anche del fatto eccezionale e relativamente
Temporaneo nei suoi affetti della svalutazione e della crescita che ne è derivata per le esportazioni italiane noi ci troveremo a fare i conti con questo punto fondamentale di una inevitabile ulteriore apertura internazionale della nostra economia e quindi di una massima valorizzazione di quella parte del sistema di imperiese che capace
Di competere
E di diffondersi sul mercato mondiale
Si può ritenere che un altro dato che ha pesato gravemente a danno del Mezzogiorno sia invece un dato di carattere più
Transitorio eccezionale però anche su questo io credo che si debba essere piuttosto prudente
C'è stata una drastica caduta degli investimenti pubblici nelle costruzioni
E certamente questa caduta si spiega con fattori di carattere politico e con fattori anche di politica economica di politica finanziaria che si possono considerare più o meno transeunte di
Ma io credo che questa valutazione debba essere fatta con molta prudenza specie per quello che riguarda il prossimo avvenire cioè le possibilità di rilancio forte apprende
Di investimenti pubblici nelle costruzioni nelle infrastrutture nell'edilizia
Infine professor Barucci ha fatto cenno ad un altro elemento non di breve durata che ha pensato e che peserà
Ai danni soprattutto del Mezzogiorno cioè la contrazione delle possibilità
Di crescita dell'occupazione del settore pubblico
Beh allora noi dobbiamo davvero molto riflettere
Sulle conseguenze
Di questi squilibri che sono molto radicati di questi come dire diversi elementi
Di dipendenza soprattutto
Dalla politica degli investimenti pubblici
Dalla domanda pubblica dalle amministrazioni pubbliche dobbiamo molto riflettere sul peso di questa
Vissi ma
In preparazione della struttura economica meridionale ai nuovi termini della competizione con viale e dobbiamo
Prendere per riferimento almeno io prendo per riferimento per comodità di discorso e anche un po'per comodità polemica ministro Pagliarini e con quello che è scritto nella presentazione dell'altro documento che volevo citare e cioè l'ultima relazione dell'Istat sulla situazione del Paese
Che contiene moltissimi dati
Concorrenti con quelli della sicurezza si dice in questa presentazione nel mille novecentonovantatré si sono accentuate le tendenze emerse nell'anno precedente
Rendendo ancora più evidente una polarizzazione di comportamenti da parte dei diversi soggetti economici e sociali in altri termini l'anno appena trascorso ha visto delinearsi gli effetti derivanti dalla diversa capacità di reazione spontanea dei soggetti al mutato quadro economico e sociale con il conseguente aumento dei differenziali strutturali settoriali e territoriali e quindi dei rischi di divaricazione e frantumazione della società
Molto brutalmente ci si deve preoccupare di questo come forze politiche comporta dei poteri pubblici oppure no
Io vorrei che ci fosse risparmiata certamente a Nola introduco io una stucchevole polemica ideologica una contrapposizione tra liberismo e statalismo
Non di questo si tratta guai se ci facciamo
Condizionare da simili paraocchi il quadro riassunto in quelle parole dell'Istat e ciò che ha
In modo salutare nell'insieme
Prodotto il mercato la reazione spontanea dei soggetti economici operanti nelle diverse parti nelle diverse parti del paese
Ma
Dobbiamo
Puntare soltanto su questi
Effetti
Su questi
Elementi di reazione spontanea
Di soggetti tra lavoro così DiVersi con conseguenti
Ulteriori rischi di polarizzazione in particolare poi per il discorso che ci riguarda qui tra nord e sud ma mi sembra che si metta molto l'accento anche su
Altre disuguaglianze o squilibri che si accrescono per esempio anche di carattere generazionale oltre che di carattere settoriale cioè i poteri pubblici debbono
In qualche modo opporsi il problema
Di intervenire
Oppure no non permettere debba che al mercato
Non penso irretire
Le reazioni spontanee e le iniziative autonome dei soggetti economici conto altri lacci lacciuoli per usare sempre
L'antichissima espressione del compianto Guido Carli ma debbono
In ogni caso porsi delle questioni che allora ecco io ritengo che noi dobbiamo
Discutere
Molto schiettamente di due compiuti il primo è
Verificare se c'è ancora nel nostro Paese a livello nazionale parlo di forze che sono investite di molteplici responsabilità non solo politiche
Una comune sensibilità
Una visione comune rispetto a quel che la realtà del Mezzogiorno rappresenta per il Paese e a cui che di conseguenza si richiede come impegno unitario della collettività nazione
E il secondo compito è identificare strumenti appropriati ed efficaci
Per conseguire Fini
Di riduzione degli squilibri o come adesso si dice di contrasto
All'aggravamento degli squilibri
Io sono persuaso che il secondo compito sia un compito molto difficile molto impegnativo Barucci ha ragione c'è anche carenza di idee e di proposte
Però non sono così convinto
Che ci sia solo questa seconda questione e non anche la prima con tutto il rispetto per i ministeri che io Consiglio non mente si occupano di mezzogiorno e che sono pronti ad accogliere qualsiasi idea no io non credo che sia solo questa l'ha detto e d'altronde lo stesso amico Balducci poi ha parlato in termini molto preoccupati di una temperie culturale ma di una temperie culturale che attraversa anche le forze politiche naturalmente
E allora ragioniamo sì se si vuole sul tema della solidarietà però credo che vada un po'irrobustito il discorso sulla solidarietà perché non c'è dubbio che si sia logorato e si sia comprensibilmente logorato
Solidarietà tra nord e sud eccetera
Comprensibilmente
Logorato peri il promo uguale il prolungarsi
Prolungarsi per un quarantennio dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno con risultati deludenti ora io
Ho apprezzato il richiamo
Al famoso articolo via Einaudi e e nel mio piccolo
Ci si può immaginare quanto mi arrabbiai a mia volta
Quella riflessione sui tempi lunghi eravamo impazienti come meridionali come meridionalisti e prendevamo quella impostazione come in sostanza
Nega trincee
Di possibilità di un impegno maggiore i poteri pubblici per una più rapida riduzione degli squilibri tra Nord e Sud
Comunque e c'ha quarant'anni che sono stati i tempi non brevi e soprattutto se
Si mette l'accento sui risultati conseguiti è chiaro che c'è materia di delusione e di polemica
E non c'è dubbio che c'è stato un tale corridoio di distorsioni disse parecchi di distorsioni eviti sprechi nell'impiego delle risorse pubbliche destinate al Mezzogiorno e che
Che non è facile restituire spesso assiduità ad un discorso di solidarietà questo lo dobbiamo sapere questo dobbiamo sapere
Distorsione di carattere assistenzialistico
Gli interisti fenomeni di spreco fenomeni di dilapidazione di risorse pubbliche di corruzione poi diventata
Manifesta ma soprattutto una riduzione delle distanze in termini di consumi delle famiglie e di benessere invece i risultati assolutamente inadeguati dal punto di vista
Dell'avvio di un meccanismo come si diceva una volta autor propulsivo di sviluppo produttivo e quindi anche di crescita su più solide basi della occupazione
Comunque tenendo conto di tutto ciò forse l'accento va spostato sul termine coesione che risuonate nel rapporto Svimez ma questa è un'esigenza di tutti un'esigenza del nord non meno che del sud
Per seguire una effettiva cui visione della compagine economica e sociale del Paese sfruttare tutte le potenzialità in tutte le sinergie tra le diverse parti del Paese in maniera che davvero l'Italia possa trovare una sua collocazione
Nella costruzione europea e nella competizione internazionale al massimo delle sue energie
E e senza
Carichi fatali parassitari sulle spalle
Sulla questione numero due e termino anche perché molto è stato detto
Però ribadiamo
Che
Ricercare strumenti appropriati ed efficaci
Per la riduzione degli squilibri tra nord e sud per la crescita del Mezzogiorno
Significa
Porsi un problema che non è solo problema di spesa pubblica che non è solo un problema di spesa pubblica per quello che riguarda la spesa pubblica e detto già rapporto Svimez le parti elette
Qui dall'amico Cafiero e quali chili voci e quali nudi si debbano sciogliere
A proposito del passaggio dalla logica dell'intervento straordinario quello dell'intervento ordinario che cosa possano essere effettivamente gli interventi nelle aree depresse che cosa siano
Gli interventi nelle aree depresse del centro no perché peraltro si teme possano assumere addirittura un peso preponderante e che cosa gli interventi in realtà molto diverse come sono quelle del Mezzogiorno come sono quelle del Mezzogiorno
Però non c'è dubbio che si debba mettere l'accento sul fatto che non siamo solo dinanzi a un problema di spesa pubblica ma siamo dinanzi a un problema di politiche di sviluppo
Di politica e di
Da perseguire a livello nazionale avendo di mira fra l'altro ovviamente non è questo il solo obiettivo ma avendo di mira tra l'altro la crescita del Mezzogiorno insomma come intervenire per favorire il conseguimento di risultati
Meglio rispondenti
All'interesse complessivo del Paese e in modo particolare come sollecitare canalizzare gli investimenti privati del mezzogiorno come favorire una crescita del tessuto industriale del Mezzogiorno lasciando beni aperti altri discorsi fondamentali che riguardano lo sviluppo
I servizi lo sviluppo di molteplici settori che possono anche contribuire fortemente
All'aumento dell'occupazione o alla riduzione della disoccupazione come favorire l'elevamento della capacità di innovazione del grado di internazionalizzazione delle imprese meridionali oramai
Mi pare che chiunque si occupi delle cose meridionali metta l'accento su questo innovazione e internazionalizzazione come
Condizione per fare uscire le imprese meridionali dallo stato di minorità in cui si trovano e che tale da aveva impedito alla più parte DS anche di beneficiare
Di questa così straordinaria ripresa delle nostre
Esportazioni e di questa eccezionale possibilità di cui ha facoltà di impresa e nel Paese hanno goduto di penetrazione anche su mercati diversi da quelli tradizionali
Di esportazione per l'Italia e
E io credo poiché puntando su innovazione internalizzazione delle imprese meridionali si Possa anche promuovere in quella sede il filone di ceti imprenditoriali
Che finora come rilevava Barucci
Non è riuscita nel mezzogiorno e ha rappresentato forse più grave dei fallimenti di allora
Caro ministro
Come solo nelle sue mani naturalmente
La risposta
Perché non abbiamo neppure solo bisogno di una politica industriale abbiamo bisogno di una politica della ricerca scientifica e tecnologica di una politica del credito
Di una politica della formazione
Di una politica
Del lavoro di cui forse in un'altra occasione il ministro Mastella troverà il modo di venditrici generosamente ma parlare
E poi e poi il resto e poi il resto naturalmente
E ci tengo a sottolinearlo
E nelle mani del Mezzogiorno stesso
E soprattutto di una sua nuova capacità di autogoverno perché noi andremo
Piaccia o non piaccia
Se ne sia preoccupati oppure no voi andremo
Perso un'ulteriore sviluppo in senso regionalistica ho poi gli ulteriori aggettivi anche le specificazioni concreti si vedranno ma noi andremo Terzo questo e guai seri il Mezzogiorno rimanesse
Bloccato
Dal timore di questi sviluppi e non capisse che quella della capacità di autogoverno delle popolazioni meridionali e un banco di prova a cui non si sfugge a cui non si sfugge
Ove popolazioni meridionali
Saranno in grado di darsi delle classi dirigenti capaci di fare la loro parte o allora davvero il destino del Mezzogiorno rischia di essere segnato grazie
Grazie a Giorgio Napolitano anche perché soffre aveva pressanti impegni alla Camera si è voluto trattenere per il suo intervento
Dura la parola ad Antonio Pedone e concluderà il ministro Pagliarini prego prego
Grazie io insolito Borneo richiamare l'importanza di questo rapporto dello Svimez perché ovviamente non si occupa soltanto mi pare delle politiche del mezzogiorno ma delle politiche legge in generale per lo sviluppo regionale e ormai con la nuova impostazione dei fondi strutturali europei anche nelle aree declino non so se questo debba comportare in prospettiva il cambiamento del nome probabilmente no per i motivi detti prima e comunque se dovesse comportare uno
Quello di chiamarlo Silvia e pare un rapporto Spiral mi sembra un po'almeno non mi piace no ecco valutazione personale e comunque si può estendere il Cam l'applicazione io detto tutto il bene confermato che è stato già diciamo come è stato detto anche del precedente relatore del rapporto vorrei fare soltanto un breve commento
Desidero apporto che
Non
In mille novecentonovantatré novantaquattro a distanza di vent'anni settantatré settantaquattro può essere un biennio fondamentale per lo lo sviluppo o più il ritardo nello sviluppo del Mezzogiorno
Per quattro aspetti specifici i quali contribuiscono
A mio parere alla disintegrazione economica che non va intesa in senso negativo necessariamente comunque alla differenziazione economica
Sia del Paese in generale sia del Mezzogiorno al suo interno questo è un aspetto importante poi per decidere come eventualmente intervenire
Non entrerò nella parte di terapia mi limito alla parte degli annunci però credo che convenga tenerlo presente
Non per contraddire il richiamo all'unitarietà del Mezzogiorno che appare nel rapporto ma perché posta servire a comprendere come i problemi si porranno dopo questo biennio ci sono quattro aspetti specifici che determinano a mio parere questa spinta alla differenziazione anche interni nell'economia del Mezzogiorno un perché per il Paese
Il primo sono le tecniche e le caratteristiche della recessione del novantatré e delle del fortissimo mutamento senza precedenti nei prezzi relativi e soprattutto in due prezzi relativi fondamentali che sono il tasso di cambio della lira e i tassi di interesse
Gli effetti che questi hanno sulla struttura economica del paese e anche all'interno nel soggiorno
è stato già notato che la più grave dovuta della domanda interna che abbiamo avuto in Italia nel dopoguerra si è avuta nel novantatré e questa è stata più pesante nel soggiorno soprattutto per quanto riguarda l'Investimenti intorno al quindici per cento una caduta molto forte
Caduta che è stata compensata in misura molto limitata dalla cresce le esportazioni come avvenuto in alcune aree del Nord
Quello che vorrei dire e che la differenziazione provocata dalla svalutazione della lira per settori per dimensione d'impresa per zone anche all'interno del Nord pensate al Nord tra l'area occidentale l'area diciamo risale si è creata per effetto della mutamento dei prezzi relativi e di quella che si è chiamata la reattività la capacità di rispondere a mutamenti radicali dei prezzi relativi una differenziazione Portis sì ma io che vado più frequentemente a Torino indica anche dall'altra parte le cose vanno un po'meglio che nell'area torinese quindi almeno finora poi speriamo in futuro che migliorino anche quel dell'area torinese
Quello che voglio dire che la capacità di reazione quando i prezzi mutano i prezzi relativi il tasso di cambio il prezzo del petrolio come accade nel settantatré settantaquattro e poi nel settantanove ottanta
I tassi di interesse la discesa fortissime c'è stata ottantatré questo creano delle differenziazioni economiche fondamentali a seconda della capacità della struttura economica dell'impresa di cogliere di rispondere a questi stimoli esterni che sono di misura eccezionale
Queste sono
Reazioni asimmetriche cioè non si può dire se c'è una rispetto alla rivalutazione della lira o quando logica si rafforzava accade l'opposto no
Sono asimmetriche e fortemente differenziate questo accresce anche all'interno del Mezzogiorno
La diciamo la differenziazione quella che si può anche chiamare una certa disintegrazione dell'aria nel suo insieme questo è il primo elemento che come da tener presente
Le caratterizza l'ottanta novantatré novantaquattro come settantatré settantaquattro fu caratterizzato del mutamento dei prezzi del petrolio e come ha ricordato Barucci porte a quel tempo possiamo
Assegnare l'avvio del processo di degenerazione o comunque di mancata risposta del Mezzogiorno artisti gli umori esterni alla crescita
Il secondo fattore specifico che accresce le differenziazioni anche internet al giorno e il processo di aggiustamento dei conti pubblici
Anche qui viene valutato positivamente nel rapporto sedicenne sotto non può non giovarsi di un miglioramento di un risanamento per la finanza pubblica
Però questo è vero proprietarie che questo comporta una riduzione delle Ventus o di risorse verso il Mezzogiorno
Nel rapporto si dice ma dovrà essere compensato dal maggiore efficienza ed efficacia
E si valutano per esempio positivamente due aspetti che anch'io valuto positivamente che però accrescono le differenziazioni delle aree meridionali che all'interno del Mezzogiorno asseconda la capacità di saper sfruttare
Si valuta positivamente la ricordato stamane anche Cafiero
Un passaggio per gli incentivi da un sistema diciamo a sportello che viene riceva un tanto se risponde a certe condizioni
Anche se poi di fatto non ricevevo riceveva con grande ritardo incentivo un vantaggio
A un sistema in cui si passa a una formati asta al ribasso perché qui naturalmente dipende dalla capacità l'asta la vince chi è più bravo e quindi anche questo accresce le differenziazioni voglio dire
Differenziazioni in questo caso economicamente fondate rispetto a quelle magari che potevano dare luogo ad abusi o sprechi del precedente sistema però chiaramente tende a differenziare al proprio interno
Secondo
Viene valutato positivamente in concorso del capitale privato al finanziamento di opere di infrastrutture pubbliche quello che poi viene
Denominato genericamente project financing Europa Gene però si mettono in luce tutte le condizioni per cui nel Mezzogiorno a questo
A difficoltà a dessert attuato
Però queste difficoltà non leggo l'elenco riportato comunque a pagina ventuno ente strade abbastanza interessante beh io ho provato riscontrare nelle varie province anche le varie amministrazioni locali con le quali abbiamo rapporti alle volte istituzionali sono presenti in misura molto diversa quindi anche questo è un ulteriore fattore di differenziazione in prospettiva il Mezzogiorno ripeto
Riflette le
E capacità di risposta a questa eventuale nuova potenzialità occasione
Un ultimo punto nell'ambito l'aggiustamento dei conti pubblici al quale ha fatto riferimento Cafiero e il federalismo fiscale non entra adesso nella discussione nel merito son d'accordo che il modo corretto di interno da quello di una cresciuta responsabilizzazione no accountability degli amministratori rispetto ai cittadini che pagano che forniscono le risorse per lo svolgimento di certi compiti pubblici
Però a con una Giunta di un'equità quello vuol dire che questo inevitabilmente comporterà un trasferimento di risorse proprie diciamo Licci è un è esempio
Nella gestione dell'ICI per motivi di varia natura sia di struttura organizzativa di capacità amministrativa ma anche di struttura demografica delle aree e di patrimonio abitativo questo
Se applicata il Mezzogiorno provoca un'ulteriore differenziazione tra le varie zone reale quindi questo il secondo elemento che
Crea una interiore respinta la differenziazione da giustamente processo di aggiustamento dei conti pubblici
E il testo è stato ricordato la fine dell'intervento straordinario anche qui valutato positivamente soprattutto tenendo conto delle degenerazioni quali era andato a finire il il punto perché l'abolizione dell'intervento straordinario non è neutrale non danneggiano informalmente le varie aree del Mezzogiorno
Anche qui si può prender la fotografia di della distribuzione diciamo dei benefici tra virgolette del precedente sistema vedere abolendo lo che succede non sia una riduzione uniforme anche questo quindi è un ulteriore elemento che pone in condizioni differenziate le variare all'interno Mezzogiorno un primo punto l'avvio diciamo della nuova politica regionale anche a livello europeo
Si sottolinea
Che
Sia diciamo rispetto all'impostazione originaria nove la comunità europea rispetto all'Unione Europea il peso il ruolo del Mezzogiorno
E sono profondamente diversi
Anche qui io torno a insistere non del solo del Mezzogiorno nel suo insieme ma questo riflessi anche all'interno del Mezzogiorno
Impatto che tendano a prevalere gli interessi anche perché è meglio organizzati più attrezzati delle aree in declino rispetto alle aree depresse sulle aree ritardo diciamo strutturale anche questo
Non è che è un riflesso diciamo un conseguenze uniformi sulla rete regionale a conseguenza di per di molto differenziate
Ecco questi sono di quattro punti diciamo i quattro aspetti specifici che a mio parere accrescono la
La differenziazione anche interno al Mezzogiorno
E quindi rendono più complicato
L'intervento
Io avevo segnato una una forma di contrasto tra due forme diciamo tra due impostazioni deve affrontare un problema quello basato sui valori di coesione che monto presente nel rapporto è stato ricordato anche da Salvatore Cafiero che condivido come ispirazione di fondo generale e quella invece di partire dalla
Constatazione che le condizioni del mille novecentonovantatré novantaquattro questi quattro fatti che ho ricordato e sono fatti che esistono e stanno là comportano una ulteriore differenziazione delle aree all'interno del Mezzogiorno e quindi un ulteriore esigenza di a vere
In una crescita della reattività soprattutto da parte di diverse possono portare ad impostazioni diverse
E una forse quella che è stata indicata da l'onorevole Giorgio Napolitano e l'altra quella un po'più sperimentale perché indicata da Piero Barucci
Capisco le motivazioni dell'impostazione di Giorgio Napolitano
Il problema è che di fronte a situazioni che creano
Differenziazioni e quindi anche squilibri inevitabile
L'intervento pubblico che richiesto
Può essere di tipo compensativo
Non quello di mettere le braghe al mercato siamo d'accordo ma quello di compensare
Il problema è che questa compensazione è molto difficile che possa avvenire in misura adeguata
In un sistema economico pienamente aperto alla concorrenza e l'altro fattore fondamentale che ha creato tanti problemi all'economia italiana diciamo già nel novantuno novantadue Polito manifestato in maniera abbastanza chiara e quello della ormai piena integrazione quindi la piena liberalizzazione
All'esterno dell'economia italiana la mia il mio dubbio sulla linea che è stata un po'suggerita da Giorgio Napolitano è quello se lecco il sistema economico italiano può permettersi interventi compensativi degli squilibri
E Lantra Lantra Viviana ripeto un po'più rischiosa come del resto mi pare riconosciuto produce quella di vedere e di adottare la ricetta di uno Steve Moro pubblico quelle quadrate finito Marina specifica quali forme deve assumere uno stimolo pubblico a quello che ha chiamato il fai da te appoggiato dalle istituzioni dell'amministrazione locale delle banche locali possono anche non essere banche locali banche che operano sul territorio
Ecco io credo che dicono momento confrontare un po'queste due linee in maniera specifica ci sono comunque alcuni punti che vanno
Attuati sia che si adotti l'una o l'altra impostazione
E sono quelle di migliorare l'ambiente tutti si è detto la lotta alla criminalità elemento che vale i nomi caso quindi non ripeto le ovvietà anche diciamo sono che ripetiamo molto spesso ma le do per scontate del prezzo che le considero importanti ed egualmente presenti come importante e qui credo che spero almeno che il ministro Pagliarini posso anche darci qualche indicazione positiva e quello di chiudere con l'eredità del passato più presto per cominciare ad occuparci del programma predetto novantaquattro
Dal novantaquattro in poi previsto sia dalle accordi comunitari e quindi anche questa un'altra cosa ovvia quella di chiudere al più presto e pene sperabilmente con l'eredità del passato su tutte cose ovvie però rimane
Il problema per il futuro dei dovrà scegliere un po'tra queste due impostazioni
E portano tutte e due ad una questione che poi si dovrebbe realizzare tra le diverse aree del Paese però una una questione un po'molto guidata se non imposta un po'dall'alto lampo quella di stimolare una questione che e
Stimolata quindi aiutata anche dal dal potere centrale anche da quelli comunitari però si basa su lustro stimoli locali che partono interno
Ecco credo che su tutte e due abbiamo molti dubbi come che è stato detto all'inizio da Barucci nessuno ricette precise da suggerire
Ecco io credo che vadano esplorate attentamente entrambe grazie
Grazie ad Antonio Pedone
Se mi è consentita un annotazione personale caro ministro prima di darsi una parola
Dal momento che ed un altro collega Mastella non è stato presente all'incontro sei stato destinatario di messaggi suggerimenti
E richieste di chiarimenti su alcuni temi politica economica quindi viva l'attesa però
Questo è è anche logico perché in effetti il ministro del Bilancio
E anche il ministro per le aree depresse questo me lo impone la legge
Io per un'antica abitudine tengo sempre però sempre un tempo e porte delle delle ore lavorative che sono molti di più
Da ministro che che che da quando faccio il professionista e se volete e se ne interessa le statistiche circa il trenta per cento del mio tempo
Finora lo spesso per per per questi problemi e delle zone uno due e cinque b quattro comunitari di sostegno e compagnia bella
Adesso e quindi con pochi impressioni che ho avuto in questa lavoro che per me è decisamente nuovo e la cosa più bella mi è successa a Napoli quanto sono andato all'università ENI hanno invitato il cronista che c'è lungo lungomare proprio no
E mi hanno invitato per realizzare una conferenza sul federalismo
E e quindi ero andato giù dicendo adesso io devo sostenere
Le validità del federalismo no magari avremo degli interventi molto molto duri vediamo no
E ho fatto la mia relazione
E poi spettatori interventi interventi sono stati più di dieci e davano tutti a favore del federalismo ma spintona maniera proprio e devo dire che mi ha fatto veramente molto piacere questo è un dato di fatto è successo tre sabati fa
Solo una parentesi su questo discorso che come ho sentito parlare di federalismo fiscale ecco deve essere ben chiaro che
Dal mio punto di vista ma dire di tutti quelli che seguono materia il primo fiscale non è altro che un gradino se tu poi non mette nella costituzione dei paletti che garantiscono che quello è e quello rimane
Può sparire da un giorno all'altro quindi il fedele Morphy scale deve essere corroborato da una modifica nella Costituzione perché altrimenti siamo sempre lì che ci muoviamo sulle sabbie mobili
Si parlava prima di ricerca scientifica e tecnologica come una cosa che serve la settimana scorsa abbiamo firmato quel contratto con la Olivetti che così era in ballo dal mille novecentottantotto lo Stato investe più di quattrocento miliardi crea mille e ottocentosessanta nuovi posti di lavoro proprio soprattutto per ricerca scientifica però per darvi un'idea del nuovo modo di ragionare
Dell'amministrazione centrale se volete visto che adesso ci siamo noi
In quel contratto abbiamo inserito due clausole che prima non c'erano prima clausola il ministero del Bilancio il diritto di andare dentro la contabilità dei fornitori
Dell'azienda che investe in questo caso da Olivetti e le sue controllate per guardare se il margine industriale realizzato sulle vendite di beni finanziate dallo Stato è in linea
Con le altre vendite dell'azienda fornitrice o con il mercato
Non è il caso dell'Olivetti sia ben chiaro ma qui mi avete fatto cenno anche voi no ad arbitri che sono stati importati in passato
è sicuro che
Finanziamenti pagati dallo Stato magari son costati cento lire
In tutta Europa sarebbero costate venticinque o trenta ecco e ovviamente è dovere permise bilancio fare questi questi controlli anche per liberare risorse spesa nel modo migliore
Un'altra clausola chiede ministeri perché l'Olivetti accettato
è stata una modifica ai testi originali delle richieste perché dicevano che facciamo più questi investimenti anche in previsione di nuovi acquisti da parte della pubblica amministrazione
No lo abbiamo fatto quest'investimento
Perché accetti è stata data la garanzia che le aziende hanno una capacità economica di ritorno dell'investimento indipendentemente da eventuali acquisti della pubblica amministrazione
Sono io ritengo deduzione raramente poco comunque sono due clausole nuove sono state inserite passerete benedette le hanno accettate molto di buon grado e questo mi ha fatto molto piacere non so se altri contratti fatti in passati potevano superare questo questo vaglio nato a cosa discutere il problema delle del personale dell'Agensud che proprio in discussione oggi domani e dopodomani al Parlamento che è importante perché i ministeri devono credo la struttura per lavorare no perseguire investimenti che si fanno nelle aree depresse
E tanto per dire un pochino come funzionano le cose in questo Paese la storia di questi poveri signori dell'Agensud è questa
Quando è stata chiusa l'Agensud c'è stato un primo decreto Andreatta che diceva son tutti licenziati e vengono tutti quelli che vogliono assunte in una pubblica amministrazione però partono con lo stipendio dei loro colleghi no tutti gli altri
La liquidazione in questione sarebbe stato in certi casi veramente molto molto significativa tuttavia perché c'era un c'era una una una un accordo combina delle assicurazioni eccetera e questa mi sembra una procedura permette molto ragionevole
Poi però il decreto è stato reiterato cambiando completamente darsi il la diciamo la liquidazione non viene data vengono tutti assunti una pubblica amministrazione con lo stipendio che avevano prima e questo a causato una reazione
Potete immaginare no perché c'era gente che va bene alla tre quattro cinque volte più del di quello del compagno di stanza
Il decreto è stato reiterato un'altra volta come prima però con una riduzione del trenta per cento
Io mi son trovato questa più che altro questa patata bollente tra le mani perché c'era tensione da tutte le parti trattate dipendente ministeri quasi tutti i ministeri e da parte di personaggi al sud
C'è stato una cosa che mi ha colpito veramente che
Sono venuti i rappresentanti dei sindacati dell'Agensud
E voi pensate che invece delitti parlare di soldi erano arrabbiati neri perché ricevono usciamo lavorare nei ministeri cioè non siamo capaci siamo bravi sarà e non riusciamo a non riusciamo a muoverci in questo mondo non riusciamo a lavorare
Non è un fatto molto piacere comunque adesso il decreto in discussione in questi giorni da l'opzione possono scegliere quello che vogliono ma lo stipendio al massimo sarà un milione e mezzo superiore a quello dei colleghi e dei ministeri e questa cifra è assorbibile con eventuali aumenti cioè Ciano mentolo prendono gli altri pendente non lo prendono loro quindi
Dovrebbe dovrebbe essere risolta la questione
Perché il punto veramente su cui hanno messo l'accento dopo di allora
Un'altra
Ma trova interessante vecchie è stata fatta dal governo questa voi sapete che i fondi della legge sessantaquattro
Erano praticamente congelati perché
La burocrazia e controlli e compagnia bella insomma non si bloccavano e devo dire questo è stato un decreto che abbiamo fatto la sera stessa che ci è stata data la fiducia abbiam detto voi fatta la domanda c'è allegato una fideiussione
Però a pronto no pronto rischio e noi vediamo subito i quattrini a settimana dopo e la fideiussione ci rendiamo conto che pare che costa troverà chiediamo solo per sei mesi in questi sei mesi ne faremo i controlli ci impegniamo farli utilizzando anche professionisti esterni
Alla pubblica amministrazione se queste non è abbastanza veloce
E quindi a questo punto si dovrebbe essere sboccato questo problema che toccava sia di imprenditori che le banche che avevano finanziato degli investimenti dove si trovavano scoperte
Un altro i miei compiti in realtà è quello di il coordinamento con le politiche comunitarie qui c'è una patata ultra bollente
Chiederà discussa dal Parlamento in questi giorni perché si tratta di questo sulla Gazzetta Ufficiale del dell'Unione Europea dell'otto aprile del novantaquattro è venuto fuori un mega
Processo contro contro l'Italia perché non operiamo in linea con l'articolo novantadue del Trattato di Roma che vieta gli aiuti di Stato
In questo caso si tratta della fiscalizzazione e degli sgravi contributivi
Vi dico perché visto che siete qui vuol dire interessano questi argomenti chiedo scusa vi dico di cosa si tratta
Da secoli o per lo meno danni ogni due o tre mesi non il governo prepara un un decreto che concede diciamo certi di sgradite al costo del lavoro nel Mezzogiorno
Più precisamente abbiamo la fiscalizzazione cioè abbiamo degli oneri impropri che tutta Italia deve pagare nel Mezzogiorno se ne parla un po'di meno
E poi diamo l'incarico tre motivi perché si sono cinque o sei punti in meno sui contributi all'INPS e altri undici punti
Però a macchia di leopardo date sono certe aziende eccetera l'Unione europea è arrabbiata nera non tanto per questo fatto ma per come si comporta il governo
Perché il governo è arrivato veramente a dire all'Unione Europea ok abbiamo lasciato decadere il decreto tutto a posto perché essendo decaduto non abbiamo reiterato non abbiamo provato non è mai esistito effetto retroattivo
Allora la DG quattro son contenti e non fanno in tempo a essere contenti che il giorno dopo il Governo ha tirato fuori un altro decreto con effetto retroattivo che rimetteva tutto in testa
Questo pensate con problemi grossi anche da parte degli imprenditori perché questi qui non sanno qual è il loro costo del lavoro non sanno pianificare più niente perché vai avanti di due mesi in due mesi
Una situazione di assoluta incertezza
Allora ho portato questo questo discorso in Consiglio dei ministri hanno provato di fare una volta per tutti
Un decreto una legge che con un décalage che noi che io mi auguro sia di dieci anni però il problema è di negoziarlo con la Comunità economica capite può anche essere cinque comunque sarà tre cinque sette dieci quello che volete però se non altro
Si fa il punto della situazione ed imprenditore possono anche pianificare il costo del lavoro voglio dire ecco qui su questo argomento ricevuto pressioni di di tutti i tipi però una cosa è certa insomma in Europa o ci stiamo non ci stiamo se ci sono delle regole europee e queste dobbiamo seguire non quello che non giusto farne fare infuriare col decreto porterà indietro pone faccio un altro salverò vada datata io veramente
Porterò ancora il testo su cui lavorano che stamattina di questa nuova legge in Consiglio dei ministri
Non sarà approvato perché bisognerà negoziarlo comuni con la CEE ma c'è una volta che vede nero su bianco dove vogliamo andare non più a parole perché questi che non si fidano più e fanno bene ma vedono i numeri a questo punto
Ha risolto un problema ecco che ripeto soprattutto interessa gli stessi imprenditori perché non sanno quanto al costo del lavoro
Un'altra cosa importante mi hanno cenato prima di quello del processo Enhanced che uno dei primi decreti che è stato questo governo riguardato alle società miste
Cioè i comuni possono fare società con imprenditori sono società di capitali vengono finanziati possono operare lo strumento è ancora nuovo però è vero quello che è stato detto prima sul diversi tempi di reazione
Perché diciotto comuni della Brianza sono partiti per ristrutturare la villa Reale comuni delle Lignano vuole sistemare il suo castello al comune di vigevano col sistema recante
Con project con società miste finanziate da Amedeo crediti e con che ovviamente in un angolo di questi progetti qualcosa che genieri reddito per restituire il mutuo e basso e e e per fare manutenzione eccetera
Comunque o notizie di comuni che si sono mossi o quanto meno hanno cominciato a pensare questa roba al nord e devo dire al Sud non ho ancora notizia io però l'ho detto agli amici del Banco di Napoli e compagnia bella no datemi atto fatelo
E e comunque questo è il problema dei problemi no quella della protesse unità delle amministrazioni che bisogna stimolare in tutti in tutti i modi
Sempre su questo argomento e voi sapete che adesso tutto il governo quindi sicuramente anche il collega del lavoro Mastella che non ha potuto venire sta lavorando sul Documento di programmazione economico-finanziaria non
Ecco uno dei punti che mi auguro che s'era dentro al testo finale riguarda proprio questo discorso delle società miste e dell'intervento dei privati
Non so fino a che punto è una novità questa però questa è una bozza mio se volete quindi non so se poi sarà approvato però il punto è che il documento di programmazione economica e finanziaria dovrebbe includere paragrafo
Dove il governo si impegna ridefinire la linea di demarcazione tra settore pubblico e settore privato
E tutte le attività che possono essere più efficacemente svolte dal settore privato devono essere attribuite al settore privato
E io credo che questo sia una cosa validissima
Per tutta Italia sia ben chiaro
Anche per quel discorso di responsabilizzazione che è fondamentale per le regioni del mezzogiorno e quindi chiederemmo fiscale società miste responsabilizzano non ci sono santi e proprio uno dei punti fondamentali non è tanto gli aiuti che arrivano mai proprio culturale rendersi conto che lo Stato deve aiutare lo Stato aiuta male e tardi a volte anzi non aiuta ma peggiora la situazione questa è stata anche la conclusione
Del diciamo delle dei decide di Napolitano e ed è veramente il il mio pensiero
Beh è un'altra cosa che abbiamo fatto a questo lo sapete nel Mezzogiorno era funzionante a benissimo la legge quarantaquattro per la nuova imprenditorialità giovanile l'abbiamo fatta diventare società di capitale in questo modo funzionerà sicuramente meglio perché è più libera e più chi è più agile capite la nostra idea se volete e di avere una società terra nuova imprenditorialità giovanile holding e qui a Roma che assieme dei privati faranno la Società per la nuova impresa giovanile S.p.A.
In Sicilia in Campania in Puglia non Bar via in Piemonte cioè società di capitale controllate da una holding che è veramente specializzate nella creazione nell'agio cresciuti di mobili
Posti di lavoro per i giovani con i finanziamenti che la Ceci consente di utilizzare nelle zone con priorità con la priorità uno
Avete parlato anche di questo problema della Svimez che è diventato sviate perché io le posso solo dire che la cosa è nelle mani del Parlamento e quindi io non dubito che si deciderà tenendo conto anche del problema culturale che è stato evidenziato prima comunque credo che si voti domani questo questo questo questo punto proprio in aula al Senato
Io adesso le voglio dire ancora due cose piuttosto importante però sono le cose
Sulle cose più importanti
Il primo è il discorso
Della solidarietà nome Napolitano ha detto che il concetto bisogna robusti io dico il concetto è logorato e compagnia bella ma quello che io voglio chiedere io come dice il mio amico Perrucci chiedo a me stesso
Il problema è questo facciamo facciamo proprio un esempio pratico non supponete che a Baku civili va tutto male sia diciamo Milano ufficiale tra siano proprio e concerto viene da una deve tornare ad esempio un tipo viene da me e mi fa dai Pagliarini parametro conciato male si solidale con me
Io decido di essere solidale con Barucci vado a casa di pedone e li porto via tutto e lo do a Barucci
Voce contento come una Pasqua va in vacanza alle Hawaii eccetera no però pedone forse non è mica tanto contento col Pagliarini e magari ed anche dell'altro sgraziato eccetera
Adesso usciamo da ad esempio da voci è tutti gli italiani che hanno bisogno di aiuto e pedone non è ancora nato è le generazioni future allora io chiedo
Questo concetto e solidarietà se lo facciamo come l'abbiamo sempre fatto facendo pagare il conto che non è ancora nato cioè le generazioni future qual è il limite di demarcazione dove
Si può abusare di Pedone per aiutare Barucci
Io son convinto che se noi da Ruccello vietiamo con i nostri quattrini spendiamo meglio e lo mettiamo davvero però questo è un punto che poi è stato toccato io io l'ho detto in maniera così essendo un ragioniere sono molto fantasioso no però ha detto Pedone presto poi comporta minori flussi di denaro ma sicuramente secondo me comporta più efficienza questo è nel rapporto e questo è una cosa dall'Inter fondamentale ogni lira che si spende
Deve essere efficiente
Anche perché non siamo noi che sprechiamo ma sono i nostri figli
Che hanno da pagare un debito pubblico che oggi è di un milione ottocento mila miliardi a fronte del quale non ci sono investimenti cioè avessimo Investimenti hanno debito mano l'attivo no invece che non c'è niente
Anche valorizzando i terreni fabbricati immobili dello Stato a valori correnti e al passivo c'è questo debito tremendo ma questo debito tremendo non è niente perché i nostri figli oltre al debito pubblico che è il più grosso credo della somma di tutti i debiti pubblici
Dei membri degli stati membri dell'Unione europea questo è niente perché soprattutto loro devono pagare le pensioni di gente che ha pagato per tutta la vita i suoi contributi sociali è in tensione deve incassare
Ma non c'è avvia una lira perché col sistema ripartizione il debito le pensione dei palloni nostre figlie
E questa il valore attuale delle pensioni e di molto ma di molto superiore alla somma di tutti i Bot e CCT quindi solidarietà sì assolutamente stima con efficienza e senza farla pagare i nostri figli
L'ultimo punto invece quello che ha sottolineato Pedone no chiudiamo il più presto che ritrae il passato ecco io qui devo dire subito purtroppo mica facile
Pensate è venuto giù millenni e della comunità
L'Unione europea
Siamo diventati amici abbiam parlato veramente molto rilassante però rimane dentro Pagliarini
Tutti gli aiuti che mi ha mandato per i progetti Anteo ottantotto quindi io non perdo delle seminale del futuro novantaquattro novantanove e io non parlo di quello in corso adesso novanta e cos'è ottantanove novantatré
Io parlo dell'ante ottantotto l'Italia deve incassare e sono lì pronti cioè rimandando subito qualcosa come mille e cento miliardi che sono la cifra inverosimile vogliono una cosa sola vogliono rendiconti
Tattici rendiconto vi diamo i soldi
Mille cento miliardi sono tanti ed ero avanti ottantotto è roba vecchia e hanno dovuto visto che continuavano a chiederle e ne sono di rimandata hanno dovuto mettere un limite trentun marzo mille novecentonovantacinque
Signor entro certo ma trentacinque mandateci rendiconto nei ricami soldi mille cento miliardi non ci mandate rendiconto e allora soldi mobili mandiamo ma vi chiediamo di restituire i soldi che vi diamo mandato su questi progetti
Signori il trenta per cento del lavoro che ho fatto una buona metà è andato su questo progetto non c'è l'elenco dei progetti non si sa che ha ricevuto il svolte non si sa come li hanno spesi
Avete capito cioè
è la disorganizzazione amministrativa più PPI più incredibile cioè è difficile immaginarsi una cosa
Di lì io per campare facevo certificatori di bilanci ma lo facevo sull'Italia ha sostato Bolzano soltanto a Recanati il suo status
L'accusa ma non ho mai trovato grazie negli eserciti organizzati hanno trovate tante veramente ma una cosa del genere non non me la potevo nemmeno immaginare
Quindi adesso abbiamo messo in piedi un gruppo di lavoro che funziona veramente attente ristretti ma io vi devo dire intenzione di chiedere l'aiuto alla guardia di finanza e l'aiuto delle sedi dei sindacati
Cioè non è possibile che che che che l'Italia gestisca le cose in questa maniera cioè tu mi capisci quando mi pare delle ripeta spot ci sono più di cinque mila miliardi sul secondo trace no quella che va dall'ottantanove al novantatré e qui la situazione ancora peggiore se volete perché di Pietro Verri rendiconti invece qui bisogna ancora spendere
E poi si arriva invece alla polpa quella che io porrei gestire da sole invece purtroppo c'è l'eredità del passato ed è il piano comunitario di sostegno per le zone un uomo
Dal novantacinque da novantacinque novantanove che è stato approvato il ventinove di giugno e qui signori sono previsti sessanta mila miliardi dispensa sessanta mila miliardi di cui ventisette mila cofinanziati
Allora qui l'impegno del ministero è stato quello di evitare che succedesse quello che è successo prima quindi avremo presto un incontro una Conferenza Stato Regioni ma ne abbiamo già parlato con numerose Regioni il Ministero darà gratuitamente alle Regioni le metterà a loro disposizione perché l'autonomia deve essere assolutamente salvaguardata
Però non li mettiamo disposizione un team di professionisti specializzati nella preparazione e nella gestione dei piani operativi no però più che metterli di spedizione più che dire che sono bravi più che dire che sono gratis non possiamo mica fare
Devo dire che ne ho già discusso con la Sicilia con la campagna soprattutto devo dire con la Toscana che sono veramente
Molto su su su su questo punto e la proposta è stata
Recepita con dirà i co.co.co. con entusiasmo in modo che veramente ministero possa coordinare tutti gli interventi controllare che alla Ceva del
Che non ci siam problemi con la cena e che ci sia sempre rendiconti come in stato di completamento pronti non lo chiamiamo nel nostro gergo il progetto cabina di regia
è un progetto avanzati molto avanzato sposiamo farlo sappiamo farlo diamo il personale
Perché non è il personale misto un po'del ministero un po'di consulenti esterni che comunque non costano una lira allo Stato italiano
E e questo e l'impegno che opera evitare che tra che nel due mila più disponibili pick-up speriamo che non ci sia più un'eredità del passato no
Nel due mila non ci sarà perché lo gestiremo benissimo mi son sicuro però qui abbiamo un problema con il passato e ripeto io chiederò intenzione chiedere aiuto a guardia di finanza grazie