Assemblea Generale di Unindustria

Fa il suo ingresso il Presidente della Repubblica
I
Viene
Resa
Se
Umanitaria
E
Sia
No no
No finanziato
Questa è la storia di due giovani
Amici
Goffredo Mameli e Michele Novaro
Sono ragazzi di vent'anni poco più giovani di voi
Vivono a Genova
Sono già repubblicani perché vivono l'epoca e l'epopea incandescente della Repubblica romana
Hanno in animo di pensare a un canto un canto che coinvolga tutti gli italiani
Goffredo Mameli vive a Genova
Scrive le parole
Nel settembre del mille ottocentoquarantasette
Michele Novaro e maestro di musica
Genovesi anche lì ma vive a Torino dove insegna
In quel settembre del mille ottocentoquarantasette Michele Novaro soleva trascorrere la sera a casa di un altro patriota Lorenzo Valerio discorrendo di musica e poi si assieme
Una sera in quel salotto entra Ulisse Bur Zino
Genovese pittore già conosciuto
E amico di entrambi
Quando entra pure Zeno
E nota il Novaro in fondo al pianoforte non saluta nessuno va dritto all'UE
E cavando di tasca un foglietto lo porge dicendo emozionato tutto
Tramanda Goffredo
Questa è la scena
Michele apre il foglio lo legge e si commuove
Tutti quelli che erano nella stanza a quel punto gli si fanno d'attorno chiedendo cose
è una cosa stupenda dice lui
Piange e comincia a leggere ad alta voce
Noi si andasse con il calpesti derisi
Perché non siam popolo perché siam divisi
Raccolga c'è un'unica bandiera una Stemme e ancora
Uniamoci
Amiamo cit
L'Unione l'amore riparano al popolo le vie del Signore e uniti chi vince ci può
Racconterà ancora il Novaro
Io in quel momento rogitato non potevo star fermo presi congetture corsi a casa della senza neppure levarmi il cappello mi buttai al pianoforte
Mi tornano alla mente il motivo Stream per lato incassa Valery lo scrissi su di un foglio di carta il primo che venne alle mani nella mia agitazione rovescia la lucerna sul ce ne vuole per conseguenza anche sul povero foglio
Fu questo l'originale scritto dell'inno Fratelli d'Italia
Nasce così una delle Pussy e musiche più affascinanti della storia dell'uomo un inno dolce cent'anni dopo
Così come dove c'era l'amicizia che univano i giovani dell'epoca
E così come deve accadere per gli uomini per tutti gli uomini
Tutti uniti
Tutti i fratelli
Coraggiosi sognatori e uomini liberi di ieri e ci auguriamo e vogliamo di oggi diva l'Italia
Ha inizio l'assemblea generale di un'industria
Prende la parola il professor Roberto Gualtieri sindaco di Roma Capitale
Signor Presidente della Repubblica
Signora presidente del Senato
Signora ministra autorità gentili ospiti
Sono davvero lieto
Di portare gli auguri di buon lavoro
Per questa assemblea pubblica di un'industria
Finalmente di persona dopo l'emergenza copie d'dando vi è il benvenuto nello splendido Teatro dell'Opera di Roma
Le mie congratulazioni al presidente Camilli e alla struttura di un'industria per l'organizzazione sono sicuro che si tratterà di un momento importante di riflessione di progettazione per il lavoro da fare
Insieme per l'economia di Roma e del Lazio l'impegno della vostra associazione come delle altre associazioni della società civile è fondamentale per tutti noi in questi mesi iniziali
Di attività della giunta abbiamo già avuto modo di confrontarci di lavorare assieme con grande concretezza sul futuro della nostra città e di questo vi ringrazio
Per la vostra disponibilità e per la vostra schiettezza
Continuerò a chiedere il vostro contributo nel rispetto dei ruoli perché abbiamo appena iniziato un percorso importante di cambiamento di rilancio e di crescita
Siamo tutti consapevoli delle difficoltà del momento che stiamo attraversando ma anche delle opportunità inedite
E per certi aspetti anche storiche che sono davanti Annoni
Per questo lavorare per Roma come fa la vostra associazione è importante serve a tutti o nel servizio per il Paese ed è con questa consapevolezza che va vissuto l'Italia ha un grande bisogno che Roma sappia assumere in pieno il ruolo di capitale del Paese
Che non è un aggettivo ma una funzione è una responsabilità so che condividiamo questa convinzione
Tanto il dialogo e l'apertura quanto la capacità di assumersi responsabilità che sono necessarie
Per restituire a Roma il proprio posto in Europa il suo ruolo nel Paese
La pandemia
Ha messo a dura prova l'economia della nostra città già indebolita dalla crisi degli anni precedenti
I livelli di occupazione reddito sono ancora lontani da quello che serve per considerarci fuori dal guado ma al tempo stesso la città sta reagendo con forza
Anche la nostra industria privata mostra e ha mostrato segni di grande resilienza e capacità di reazione
Abbiamo a Roma nella città metropolitane in questa regione sul sistema economico potenzialmente molto attrattivo per gli investitori
Italiani e internazionali settori strategiche filiere importanti e avanzate che vanno sostenute né la loro capacità di crescita e di innovazione
C'è molto da fare serve molto lavoro e serve un grande spirito di unità e compattezza
Per parte nostra come amministrazione cerchiamo e cercheremo di fare il nostro dovere fino in fondo assumendoci le responsabilità necessarie
Come abbiamo iniziato a fare ad esempio con la decisione di chiudere integralmente il ciclo dei rifiuti sul territorio di Roma Capitale superando una situazione di deficit impiantistico senza eguali
Che costituisce un elemento non degno di una capitale come Roma pensiamo che la buona ed efficiente amministrazione deve essere collegata una forte capacità di innovazione e di cambiamento e Chick sentiamo pienamente parte e l'agenda condivisa che l'Unione europea e il Governo italiano hanno identificato
Sulla strada della innovazione della digitalizzazione della sostenibilità e della transizione energetica e ambientale
Sulla strada della coesione della riduzione delle distanze delle diseguaglianze sociali e territoriale
Per questo occorre lavorare insieme come stiamo facendo con la Regione Lazio con Roma Capitale con voi con l'università per esempio col Grande Progetto del Roma techno pop che ha superato come sapete positivamente la prima fase di valutazione
E che auspichiamo potrà essere sostenuto e finanziato col PNR per favorire l'innovazione la ricerca il trasferimento tecnologico c'è quindi un grande lavoro da fare è un grande
Bisogno di unità di coesione in particolare in una fase così difficile drammatica come quella che stiamo vivendo perfetto per la guerra di aggressione perpetrata ai danni dell'Ucraina
è molto positivo che il nostro paese la nostra città sia attraversata da un forte sentimento di solidarietà
Verso il popolo crani no verso i suoi cittadini verso chi fogne dalla guerra
E questo elemento di solidità di coesione e al tempo stesso di forte ricerca a livello europeo della pace
Deve accompagnarsi alla stessa capacità di affrontare le conseguenze economiche della guerra nel Paese nella nostra città io sono convinto che con la coesione che abbiamo saputo dimostrare nei confronti della pandemia potremo affrontare anche questa sfida difficile
E portare Roma finalmente a recuperare fino in fondo il proprio ruolo di capitale grazie e buon lavoro per la vostra assemblea
Prende la parola il dottor Nicola Zingaretti presidente della regione Lazio
Chiarissimo presidente Mattarella innanzitutto un grandissimo grazie a lei
La sua presenza oggi in questa bellissima Assemblea con i protagonisti assoluti di un grande periodo di lavoretti riscatto è un riconoscimento a tutti presenti in questa sala ma anche uno sprone verso una parte moderna dinamica di paese che in questi anni difficili non si è arresa
E ha continuato a costruire che oggi è chiamata a un impegno straordinario grazie presidente Camilli per quest'invito e ovviamente anche da parte mia un saluto a tutte le autorità presenti
Questa Assemblea River un momento drammatico per il mondo è inutile tacerlo per il nostro Paese per il nostro territorio
Perché la tragedia dell'invasione russa in Ucraina è una delle pagine più buie della storia del dopoguerra italiano ed europeo
Ed è un'ombra scura nelle nostre vite
Che arriva dopo lo choc della pandemia in questi due anni abbiamo lottato insieme per affrontare la tragedia del cori insieme abbiamo salvato vite umane insieme siamo riusciti a tenere vivo
Il tessuto produttivo a salvare imprese lavoro anche se le ferite restano gravi e già oggi siamo chiamati a un nuovo impegno
Oltre all'orrore per la sorte di milioni di persone dobbiamo fare infatti i conti con l'impatto e la guerra sta avendo sulle prospettive di ripresa economica del nostro Paese del nostro territorio
Di fronte a questo territorio questo scenario non dobbiamo fermarci e aggiungo siamo in condizione di non fermarci non dobbiamo fermarci perché prima di tutto c'è la vita delle persone
Tutti quelli che siamo in questa sala imprenditori politici uomini donne delle istituzioni del mondo del lavoro abbiamo una responsabilità in più che è quella di dare risposte all'aspettativa di benessere di questo Paese dell'Europa e del mondo aspettative di giustizia e di future questo il compito che ci conti che ci tocca in questo tempo difficile innanzitutto alle ragazze ragazzi di questa nostra comunità
Ma io dico anche che possiamo non fermarci perché siamo in una regione che ha dimostrato solidità anche nella tra gente che abbiamo vissuto e stiamo vivendo anche grazie al vostro impegno
Perché il Lazio tutta la nostra comunità ha riconquistato in questi anni credibilità pensa risultati nella lotta al Covent ma anche al risanamento dei conti alle risorse che abbiamo investito nel territorio in questi anni e alle imprese
Col visitato nelle vostre fabbriche nelle vostre città all'entusiasmo di costruire che ho incontrato penso
E mi sembra un passaggio importantissimo a quel dialogo che si è costruito fondato sull'autonomia totale ma anche sulla fiducia
E questa parola fiducia quanto mai oggi è una parola importante che ci ha portato ad esempio a costruire ora uno strumento in più il più grande consorzio industriale d'Italia che proprio qui nel Lazio sta prendendo vita
Per raggiungere questo risultato ne abbiamo fatta tanta di strada ma ovviamente non basta già è il passato il titolo ora della nostra missione deve essere da Risanamento alla rinascita
Ci aspettano infatti sfida decisiva ma ripeto io sono convinto siamo in grado di affrontarle perché come ha detto il presidente il tempo dei costruttori
Perché la vivacità del sistema produttivo e forte perché i bilanci regionali sono in ordine i fondi europei non tornano più a Bruxelles e tutte le infrastrutture che aspettavamo da anni sono finanziate perché possiamo contare sull'Europa
In questo sforzo un'Europa che non è solo risorse ma è una guida un modello è una strategia industriale chiare con priorità free pre definite perché condividiamo sono parole d'ordine che vengono da Bruxelles e noi dobbiamo ascoltarle farle nostre farle vivere ed è con queste parole
Che il tredici maggio lanceremo la nuova programmazione europea ventuno ventisette che grazie alle premialità
Di questi anni potrà contare su quattro miliardi e quattrocento milioni di euro di risorse solo una piccola parte dei sedici miliardi di euro che arriveranno sul nostro territorio trattiene RR programmazione europea il punto davanti a noi è tutto qui
Trasformare questo eccezionale opportunità ora in un modello di sviluppo all'altezza di questo tempo un tempo che ha bisogno di crescita e di coesione
Sono qui le risorse per il grande investimento sulla mobilità su ferro gomma linee del digitale
Per favorire progetti di insediamento ampiamente di attività produttive per l'attrazione di investimenti per la reindustrializzazione il sostegno alle start-up innovative la trasformazione ecologica dei distretti per gli investimenti nelle aree strategiche
Come l'Automotive o la farmaceutico largo spazio per la ricerca il trasferimento tecnologico e dottorandi s'industria Ali i nuovi istituti tecnici che abbiamo voluto insieme
E per la ricerca non a caso abbiamo raddoppiato le risorse che passeranno nel quinquennio da centottanta milioni ad oltre cinquecento e poi come ha detto il Sindaco il techno polka abbiamo voluto avete costruito insieme alle vostre università
Perché il Lazio ha bisogno di un grande centro di formazione politecnica sulle principali sfide del futuro la salute la transizione energetiche la digitalizzazione perché vogliamo essere protagonisti anche del futuro
Ma io so e le risorse i progetti di investimento non bastano
Che c'è un nodo che riguarda la burocrazia la qualità dell'amministrazione che colpisce ancora le imprese ma guardate in realtà colpisce tutti frena tutti nel caso carta lenti non voglio tacerlo
è stata la conferma più dolorosa frustrante ed evidente
Ma anche qui il lavoro davanti a noi è chiaro richiede delle scelte nel due mila tredici avevamo ventotto mila pratiche arretrate proprio sui temi ambientali oggi siamo a mille ma sono ancora troppi e per aggredire questo nodo
Dobbiamo e lavoriamo ancora sulla semplificazione l'inefficienza che hanno portato a quel caso
Caro presidente Camilli ho ricevuto la tua lettera l'ho letta con l'attenzione e la condivido occorrono segnali chiari
E segnali che segnano e segnerà una nuova fase
Per questo voglio dirvi e comunicarmi che proprio la scorsa settimana abbiamo avviato un'iniziativa direttamente con il presidente del Consiglio Draghi il ministro scivolare del tutto il governo la Regione Lazio ha chiesto la sospensione eccetto le aree ripariali del decreto di perimetrazione del sindaco del bacino vale Texaco con decreto figlio di errori
Illusioni che hanno finito nel tempo per bloccare tutto è una sospensiva corse Remo non per perdere tempo ma per ridefinire in pochi mesi con il territorio un perimetro che garantisca tutela bonifica insieme rilancio produttivo un equilibrio tra sostenibilità e crescita come ci chiede l'Europa
In un tempo di investimenti pubblici sappiano si gioca qui sul tema della qualità dello Stato la partita decisiva perché senza un'azione di semplificazione
Le idee l'impegno le risorse non produrranno assolutamente nulla
E quindi vogliamo giocare questa partita ora con la stessa determinazione con cui abbiamo affrontato degli anni passati quella del risanamento finanziario anche qui apriamo una nuova stagione per questo
Anche seguendo le richieste boss delle imprese del mondo del lavoro abbiamo costruito un nuovo strumento di semplificazione dell'ufficio conferenza dei servizi e diventerà l'ufficio degli investimenti produttivi
Un nuovo nome
Ma anche un nuovo investimento di risorse umane oltre venticinque nuove addetti che avranno la missione di velocizzare l'iter autorizzativi
Finalizzare gli investimenti azzerare l'arretrato sulle autorizzazioni entro il due mila ventidue e dare certezza al mondo produttivo
Questo è il nostro obiettivo se la partita la semplificazione essenziale altrettanto importante quella dell'Energia se vogliamo stare nel futuro attesta altra perché i dati Istat come sapete
Sull'inflazione di marzo a livelli più alti dal novantuno sono l'esempio più evidente di quanto l'aumento dei costi energetici un ostacolo alla crescita e ora anche qui siamo pronti per la spinta ad aumentare nostri investimenti sull'energia pulita e diminuire la nostra dipendenza energetica dall'estero sapendo che in questo davvero non esistono confini ma si gioca la partita europea
Ho finito
Conti in ordine e dunque di fronte ai rischi di paura investimenti sono colonie normativa sostenibile infrastrutture di mobilità reti di connessione sostegno alle vocazioni produttive del territorio e lotta per la semplificazione la certezza dei tempi
Lavoro accanto a Roma la nostra capitale ora per rafforzare la sua centralità di grande capitale del mondo e che sarà nei prossimi anni protagonista assoluta nel Pianeta Terra
Questo è quello che dobbiamo fare per rendere il Lazio lunare ancora più europea capace di attrarre investimenti di crescere di assicurare benessere e prospettiva alle sue cittadine ai suoi cittadini perché vogliamo aiutare l'Italia e l'Europa a rimettersi in piedi
Carissimi infine oggi per me è il mio ultimo saluto da presidente a questa Assemblea
Sono certo che il rapporto continuerà in modo diverso perché questa è la mia terra dopo nove anni però e per il Lazio un record il prossimo anno a prendere la parola da questo palco sarà un nuovo presidente per portare i saluti
Quello che posso assicurarvi perché fino alla fine non mollerò più un centimetro per difendere la mia comunità e nell'impegno con un quotidiano rafforzare il nostro territorio per rendere il Lazio sempre di più europeo
Ci saranno occasioni per incontrarci ma intanto voglio dire grazie a tutti voi per quello che avete fatto per la forza che avete espresso in questi anni per il sostegno per le critiche molte ma anche i suggerimenti che in questo anno questi anni questa comunità Espresso mi sento di dire che insieme abbiamo portato il Lazio più avanti che le condizioni per fare impresa lo vogliamo dire all'Italia all'Europa al mondo oggi le condizioni di oggi sono migliori di quelle che avevamo trovato anni fa che era un tempo nel quale ci vorrà Ivano mille quaranta giorni solo per veder riconosciuto il pagamento di una fattura
Perché la cultura di impresa ha fatto passi in avanti con la collaborazione tra istituzioni e mondo produttivo che oggi più forte affrontiamoli quindi questo in questi mesi davanti a noi drammatici ma con questo spirito con l'orgoglio della certezza di potercela fare
Ci sono molti passi da fare ma mi sento di dire che la direzione è quella giusta e quindi il tempo di andare avanti perché amiamo la nostra terra l'Italia e la nostra Europa grazie
Prende la parola il dottor Angelo Camilli presidente di Unindustria
Signor Presidente da Repubblica signora Presidente del Senato signori ministri
Autorità care colleghe e cari colleghi gentili ospiti
Benvenuti alla nostra assemblea grazie per essere qui così numerosi
è un momento molto importante naturalmente per un'industria per me questa è la mia prima Assemblea come presidente si celebra dopo oltre tre anni dalla precedente la pandemia si è allontanato per lungo per lungo tempo dal piacere di incontrarci di persona
Il distanziamento è diventata la regola del nostro modo di vivere
L'emergenza acqua ha provocato un danno profondo all'economia e alla socialità
Ma anche alle nuove generazioni
La chiusura delle scuole ha privato i nostri ragazzi dei benefici del confronto della condivisione e della formazione
Per quest'oggi ha voluto che qui con noi fossero gli studenti e i docenti delle scuole e delitti asse del Lazio
Perché al loro è stato richiesto un sacrificio enorme e per loro dobbiamo immaginare una risalita più ambiziosa di quella di un sereno ritorno alla normalità quindi grazie ragazzi per la vostra
Oggi importa oggi l'impegno più importante che dobbiamo assumerci
è quello di restituire al nostro Paese una visione di crescita e di benessere affinché le crisi che stiamo attraversando siano le ultime così pesantemente a danno di giovani e giovanissimi
Loro sono portatori di valori globali guardano ad un'istruzione internazionale credo non la diversità e nell'inclusione
Oggi però devono assistere ad uno spettacolo disarmante di divisioni diffidenze e nuove frontiere
All'uscita della pandemia dovevamo garantire loro livelli più alti di scuola salute e sostenibilità
Ci siamo trovati invece a dover spiegare le ragioni di un conflitto
Signor Presidente da Repubblica le sue parole espresse il tre febbraio erano state un'esortazione a perseguire la strada della diplomazia
Purtroppo però non siamo riusciti a difendere quello che lei aveva definito il dividendo di pace concretizzato dall'integrazione europea e ha cresciuto dal venir meno della guerra fredda
Non abbiamo fatto fino in fondo appello alle nostre risorse e a quelle dei Paesi alleati ed amici affinché l'esibizione di forza lasciassero il posto a reciproco intendersi
Una pandemia che sfocia in una guerra sembra irreale e invece la storia che torna a farsi presente
Una instabilità profonda sta caratterizzando tutto l'inizio del nuovo millennio la globalizzazione
è il filo rosso che lega le tre crisi che stiamo attraversando quella finanziaria nel due mila otto quella pandemica nel due mila venti quella bellica nel due mila ventidue
La crescita della interdipendenza fra i Paesi ha sostenuto il progresso dell'economia mondiale ma anche innescato squilibri economici e sociali e geopolitici
Dobbiamo ammettere che alcune scelte economiche non hanno tenuto conto del danno strategico che avrebbero causato e dei valori morali che avrebbero dovuto guidarla
Con l'aggressione della Russia all'Ucraina l'instabilità toccato fisicamente le nostre frontiere
Ed una zona grigia all'ambito i Paesi democratici europei
Per l'Occidente è quindi fondamentale accettare in fretta
Che la realtà non fa sconti e che gli unici antidoti sono un sano pragmatismo dell'ideale ed un'attenta programmazione in particolare a livello europeo è importante ampliare le nostre capacità tecnologiche produttive negli ambiti strategici diversificare i mercati e sviluppare ulteriormente prodotti e servizi migliori degli altri
Tuttavia il risultato di questa aggressione ha restituito forza e coesione all'Occidente
Nulla concentra le idee come una guerra che cambia il mondo
L'Europa unità nella tragedia del corride nella risposta l'invasione russa non può essere una parente sì
Per dirla con le parole di David Sassoli
L'Europa è un continente di pace stanno in mantenerla restare vigili ogni giorno
L'unione deve essere una grande potenza economica ed anche una grande entità politica e diplomatica dal mese Generation you alla risposta compatta contro la Russia sembra esserci un cambio di marcia importante in cui tutti dobbiamo credere e lavorare a partire da scelte comuni su Energia e difesa
Oggi con la Francia pienamente impegnata per un'Europa più strategica tutta l'Unione europea più forte
L'Italia deve riscoprire un sentimento fondativo per un rinnovato corso dell'Unione europea
Quest'anno ricorrono i vent'anni dall'euro e l'anno prossimo trenta da Maastricht
Due anniversari che meritano celebrazioni riflessioni significative
Perché non organizzare qui in Italia un summit sullo stato dell'Unione nel due mila ventitré
Proprio qui nel Lazio a Ventotene dove Altiero Spinelli concepì il manifesto che ha ispirato l'Europa del presente
Italia l'Italia il nostro Paese oggi si sente al riparo dalla guerra per motivi geografici ed equilibri Milhaud militari seppur delicatissimi
Ma l'impatto sull'economia e sulla società italiana rischia di essere prolungato e profondo
La ripresa dell'inflazione l'invasione russa schiacciano le stime del governo sulla crescita due mila ventidue dal quattro virgola sette per cento di ottobre al due virgola nove per cento
Ma con l'eventuale embargo del gas potrebbe scendere allo zero virgola sei per cento
Previsioni più in più in più recenti indicano in realtà una crescita molto più prossimo al due che al tre per cento
L'Italia aveva perso nove punti di ricchezza per la pandemia e ne aveva recuperati oltre sei e mezzo nel due mila ventuno
Ma la guerra in Ucraina causato un netto peggioramento delle aspettative
Pesano come ha affermato il presidente Draghi recentemente anche la fiducia dei consumatori e la fiducia degli investitori che sono diminuite e che invece erano molto positiva all'inizio dell'anno
La fiducia come sappiamo è un bene primario per il mondo delle imprese
Che in questi ultimi quindici anni hanno sempre dimostrato una voglia di riscatto che ha trascinato il Paese
L'impresa italiana risposta alla crisi del due mila otto innovando e aprendosi ai mercati
Ha controbilanciato una dinamica discendente degli investimenti pubblici
E dopo il crollo pandemico del due mila venti è ripartita meglio di quella tedesca
Eppure oggi rischia di essere tra i soggetti più esposti in questo nuovo scenario di grande difficoltà
La ripresa Fosco avete già prima dello scoppio della guerra ci aveva messo davanti a due fragilità trasversali del nostro sistema Paese la politica energetica e quella industriale
Sul fronte energetico paghiamo scelte emotive come quella sul nucleare ma paghiamo anche rifiuti di indecisioni
Abbiamo affermato abbiamo fermato infatti le ricerche per l'estrazione di gas naturale in mare sfruttate nel frattempo da altri Paesi dell'Adriatico
C'è un'opposizione ideologica in molti territori al recupero di energia da rifiuti che invece è la regola in tutta Europa
Anche sulle rinnovabili Cisa votiamo secondo i dati di Terna sono oltre mille quattrocento le domande degli impianti ad energia pulita ancora ferme nel due mila ventuno
Parliamo di oltre centocinquanta gigawatt potenziali ne basterebbero ottanta per raggiungere gli obiettivi nazionali di transizione ecologica
L'approvazione di un impianto si aspettano fino a cinque anni non siamo noi a dirlo ma lo dice Legambiente
Dal due mila diciotto ad oggi si è registrato un aumento delle richieste di quasi il trecento per cento non sono quindi gli imprenditori a non voler investire è lo Stato a farli desistere
Tutto questo
Tutto questo rende debole la nostra posizione nello scenario attuale complicato dalla necessità di spezzare rapidamente la dipendenza dal gas russo
Giusta la proposta del governo di fissare un tetto al prezzo dell'energia a livello europeo e scongiurare così uno stop alla produzione industriale
Sarebbe una sconfitta morale del nostro Paese ancora di più per noi imprenditori
Occorrono comunque sostegni mirati e più incisivi per le imprese energivore
Con orizzonti almeno annuali come hanno fatto altri Paesi europei
Bisogna proseguire poi nel cercare ovviamente una soluzione extra un strutturale alle nostre criticità
Dobbiamo ripartire da un piano energetico credibile che preveda un biennio straordinario con un mix da tutte le fonti disponibili per renderci rapidamente indipendenti dalla Russia
Poi senza esitazioni e concambio decisivo sulle procedure realizzative ed autorizzative serve un percorso per centrare i target o sulle rinnovabili del due mila trenta
Non ci può essere naturalmente nessuna deroga sugli obiettivi di sostenibilità nel medio lungo periodo ma non si può agire nel Breve senza preoccuparsi delle Sokol situazioni contingenti
è il significato stesso della parola transizione ad imporci
Anche sulla politica industriale sono mancate scelte coraggiose
I due anni di pandemie hanno imposto un percorso di rilancio
Una spinta positiva ma indirizzata troppo su settori tradizionali e non sull'innovazione
Così rischiamo di rendere l'Italia un Paese economicamente conservatore
Dopo industria quattro punto zero poco si è mosso per agevolare investimenti innovativi per le imprese italiane
Il dimezzamento del credito d'imposta dal due mila venti tre camuna decimo si decisione miope che rallenta la trasformazione digitale delle imprese proprio ora che accorreva invece accelerare il piano industria quattro punto zero è partito nel due mila diciassette pensiamo davvero che da allora ad oggi con una pandemia in mezzo siamo riusciti a trasformare tutte le nostre imprese
Dobbiamo lavorare insieme al governo per una politica industriale lungimirante capace di irrobustire il sistema economico e produttivo per reagire velocemente a nuove crisi e riposizionarsi nei nuovi equilibri
L'economia mondiale comunque resterà fortemente interconnessa ma certi e distanze nelle filiere verranno ridisegnati
Le imprese cercheranno più certezze valutando diversamente The logica dei costi e l'Europa sarà sempre più interessate da dinamica di ritorno delle imprese
L'Italia deve essere consapevole che sarà una competizione serrata per attirare investimenti non si può stare assolutamente a guardare
I cambiamenti in atto impongono anche di utilizzare approcci diversi nel confronto con le organizzazioni sindacali
Le persone oggi vedono il proprio potere d'acquisto indebolito dall'inflazione
E chiedo l'adeguamento dei salari
Ma intervenire solo su aumenti retributivi può significare un collasso delle aziende di diversi settori
Ecco allora che bisogna procedere seriamente ad una significativa detassazione degli incrementi salariali e ad un robusto taglio del cuneo fiscale
Sulle politiche del lavoro poi si deve avere la volontà concreta di passare finalmente da un sistema centrato sulla cassa integrazione ad un altro che punta sulla ricollocazione garantendo rientra mento formazione e servizi in una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato tra Stato e regioni
Dopo due anni di pandemia e due mesi di guerra dovremmo essere consapevoli che abbiamo bisogno di misure e strumenti ai dei quadri e momenti straordinari ma abbiamo anche bisogno di risolvere i vizi storici della vita ordinaria dello Stato
Il regionalismo obsolete o ad esempio non aiuta a ragionare su prospettive ampie e ad agire in maniera conseguente e coordinata abbiamo abolito a metà le province ed istituito a metà le città metropolitane ma senza risolvere i conflitti sulle competenze con le regioni
Le energie ad esempio tanto per tornare sul tema
è lo Stato stesso ad impugnare leggi regionali che contrastano con la normativa nazionale ed europea
è successo proprio qui nella nostra regione nel Lazio
Per il provvedimento che blocca i grandi impianti fotovoltaici
Non c'è un progetto sostenibile di riorganizzazione dei troppi comuni italiani
Non riusciamo a dare una concreta attuazione dell'articolo quattordici della Costituzione per un ordinamento speciale di Roma Capitale
Le questioni sono tutte tra loro drasticamente intrecciate e richiedono di essere affrontate in modo unitario facendo al più presto in questa legislatura un'operazione trasparente di verità politica
Pensiamo anche alla macchina amministrativa e alla spesa pubblica
Abbiamo avviato con entusiasmo e speranza il piano nazionale di riprese resilienza certificando noi stessi esigenza di riforme incisive per cambiare il futuro del Paese
Ma meno di un anno dalla partenza del Pnr R. complice la crisi energetica le incertezze belliche ci sono già dubbi sulla possibilità di rispettare tempi ed impegni
La necessità di fare in fretta però non può comprimere la volontà di costruire un Paese più moderno più sei efficiente e più coeso
è meglio chiedere da subito più tempo ma tenere dritta la barra sugli obiettivi di fondo
Abbiamo bisogno di investire con convinzione incompetenze produttività e digitalizzazione stazioni appaltanti non di riscrivere compulsivamente leggi
Non di cedere alle scorciatoie delle delle società in house
In una fase di ripresa economica è decisiva una spesa pubblica che promuova trasparenza e concorrenza che sappia calibrare i requisiti di accesso è qui allegare e stimolare la qualità delle offerte
Solo così
Il mercato pubblico può veramente diventare un elemento di crescita e di innovazione per una platea più ampia di imprese
Anche a livello regionale per gli appalti possiamo lavorare ad un modello Lazio con servizi dedicati all'impresa che vogliono avvicinarsi al mercato delle gare pubbliche
Perché sono convinto che il Lazio possa continuare ad essere un esempio per il paese così come è stato per l'emergenza sanitaria in questo nuovo momento di difficoltà economica
Le previsioni sul PIL pur più recenti stimano una crescita del tre vede il due virgola due per cento nel due mila ventidue in linea con l'andamento nazionale erano del quattro virgola uno per cento a gennaio
Quest'anno la bolletta energetica
Per le imprese della nostra regione salirà a tre virgola cinque miliardi di euro mentre prima del conflitto erano un miliardo e mezzo e nel due mila diciannove seicento milioni
Le imprese stanno naturalmente adottando diverse strategie di risposta si confrontano già con uno scenario mutato e cercano soluzioni nuovi percorsi e nuove geometrie nelle filiere produttive
Dopo aver sostenuto l'economia regionale per oltre un decennio con prestazioni eccellenti nelle esportazioni e nell'innovazione
Le imprese anche nell'emergenza Covi d'hanno dato prova di flessibilità e di capacità di reazione
La politica regionale dopo aver messo in ordine i conti dopo aver dimostrato grande prontezza determinazione deficienza nella risposta la pandemia
Ora ha bisogno di affiliare una nuova fase di sviluppo del Lazio con l'impresa finalmente al centro
I territori devono sostenere le imprese esistenti ed attrarne di nuove ragionare per filiere produttive
E valorizzare li conosce il gli ecosistemi della conoscenza
Nella nostra regione all'interno delle istituzioni deve ancora maturare una cultura industriale importante
Eppure proprio l'industria ha fatto da traino alle ripresa del PIL regionale anche lo scorso anno
Noi percepiamo con la mancanza di convinzione per concludere i processi virtuosi ed esprimere la giusta spinta le buone idee
Infatti spesso dall'entusiasmo degli annunci passiamo ad una sensazione di enorme fatica nei passi decisivi sui temi che riguardano le imprese
C'è una forte capacità di ascolto da parte della Regione c'è volontà di comprendere le nostre ragioni e le nostre proposte
Ad esempio sulla programmazione dei fondi comunitari abbiamo visto novità positive su risorse sulla strategia di specializzazione
Oggi include anche l'economia del mare e l'automotive proprio sull'Automotive abbiamo lanciato tra i primi in Italia un progetto di filiera fortemente innovativo
Occorrono però a questo punto un calendario puntuale e pluriennale dei bandi un monitoraggio reale dei risultati
E misure di finanziamento che creino valore nel tempo e non si disperdano illogiche da bonus le imprese non cercano premi ma sicurezze
Chiedono una burocrazia rapida e trasparente aree industriali dignitose infrastrutture fisiche digitali all'altezza un quadro regolatorio chiaro e un fisco non penalizzante
Non è e non vuole essere una stanca ripetizione o un'accusa di immobilismo ci sono stati tanti passi in avanti in questi anni
Ma è lo spirito del progresso che anima tutte le imprese e gli imprenditori che non permette di accontentarci
Le aziende che sono in questo teatro e tutte quelle che si incontrano le nostre otto sedi non accettano pregiudizi antindustriali perché noi nel Lazio ogni giorno scegliamo di rimanere a produrre ricchezza e valore
Siamo fieri di aver contribuito ad importanti idee di cambiamento per un Lazio più attrattivo che la Regione ha trasformato in progetti occasioni che non possiamo sprecare il neonato consorzio industriale regionale più grande d'Italia
Ha tutte le possibilità di diventare una leva di sviluppo decisiva se saprà incidere sul semplificazioni e opere essenziali per migliorare i contesti produttivi
Abbiamo ottenuto dalla Commissione europea la possibilità di aiuti a fondo perduto per quasi tutte le più importanti zone produttive della nostra regione ma occorrono strumenti risorse e le giuste attenzioni per facilitare gli investimenti
I progetti per il rilancio dell'economia del mare
E la definizione della zona logistica semplificata sono un'opportunità storica per i porti ma anche per sviluppare la cappa occasione logistica di tutta la regione a cominciare da quella intorno alla capitale
Le azioni per il sostegno del credito con il progetto dei mini bond e le misure sulla patrimonializzazione sono fondamentali per la crescita delle imprese ma sono ancora interventi timidi costruiamo insieme un grande progetto di almeno duecento milioni di euro in cinque anni per incidere veramente sulla struttura del nostro tessuto produttivo crediamoci su questo
Perché rendere le aziende più robuste finanziariamente più inclini alla crescita e all'innovazione
Significa fortificare le difese immunitarie del nostro sistema economico contro i virus delle crisi sempre più ravvicinate
La media impresa in particolare alla capacità di incrementare i livelli d'investimento di creare occupazione stabile e di qualità di avere un ruolo strategico nelle fiere internazionali ed una leadership in quella locali
Viceversa aziende troppo piccole senza prospettive di crescita
Rischiano di uscire dal catena dalla catena del valore delle grandi imprese che cercano sempre di più qualità affidabilità e di innovazione
Il numero esiguo di medie imprese nel Lazio non può essere perennemente attribuito a ha ragioni storiche la storia si cambia con le scelte e con la decisione di portarle avanti
Oggi abbiamo tante occasioni per un nuovo partenariato culturale della crescita
Un'industria lavorerà sempre con passione e leale collaborazione su obiettivi ambiziosi
Se come dichiara il presidente Zingaretti vogliamo diventare la regione più green d'Europa noi siamo della partita
Non si possono però usare le autorizzazioni ambientali come strumento ideologico per frenare gli investimenti delle imprese
Bisogna piuttosto sostenere ed autorizzare gli investimenti industriali rinnovabili e dell'economia circolare
Che varare un piano pluriennale per le reti e le riserve idriche perché l'acqua sarà probabilmente la prossima materia prima al centro di una crisi
Noi vogliamo misurarci su questi traguardi
Ribaltiamo insieme i rovesci della medaglia che frenano lo sviluppo decisivo di filiere e territori
Ci blocchiamo gli iter burocratici che fermano lo sviluppo e innovazione anche in eccellenze come il nostro polo farmaceutico
Non possiamo più permetterci una vicenda come quella di Carrà lenta ad Anagni che ci lascia ancora increduli per un'autorizzazione attesa e mai arrivata dopo oltre due anni
Sono sfumati cento milioni di dollari l'investimento per un progetto di rilevanza mondiale e cento posti di lavoro per giovani ricercatori
Cautamente è solo la punta dell'iceberg di una situazione non all'altezza del secondo Paese manufatturiero d'Europa
Anche sulle aree di crisi complessa di Frosinone Rieti facciamo presto con le graduatorie per i nuovi progetti di investimento le aspettiamo da tre anni
Nel distretto della ceramica di Civita Castellana come nell'area industriale di Pomezia ed Aprilia il principale polo fa manufatturiero della nostra regione
Si opera in un contesto che ebbe è lontano dalle immagini patena patinate delle Valley produttive dell'invidiato made in Italy
Investiamo con convinzione su dotazioni infrastrutturali e servizi alle imprese
Monitoriamo con attenzione gli otto miliardi di investimento del ministero delle infrastrutture sulla Regione e sulla capitale ma facciamo finalmente chiarezza sull'autostrada Roma-Latina atteso da trent'anni
Sulla zona del sisma dopo la svolta del due mila ventuno scongiuri diamo un nuovo rallentamento per un territorio che non vuole arrendersi
Ma che ha terminato il suo credito di fiducia
Presidente Zingaretti usciamo insieme da un infinito Replay di partenze sono convinto che il Lazio può trovare proprio nell'impronta industriale un'identità in cui riconoscersi
Lo abbiamo visto nelle ASS nostre assise generali dello scorso febbraio quando la voce degli imprenditori di tutti i territori è stata una sola sui temi cruciali per la crescita delle regioni della regione
Nell'idea del Lazio come terra d'impresa
Le differenze nelle vocazioni storiche e produttive spariscono ci sentiamo tutti parte di un unico progetto di crescita dove si va avanti insieme
In questo progetto naturalmente il rilancio della capitale è ovviamente il nostro Buster
A Roma non possiamo solo prenderci cura della bellezza universalmente riconosciuta occorre restituire alla città
Una proiezione di grande capitale internazionale
Roma deve credere nella sua leadership per la crescita della nazione e non accontentarsi di essere lo specchio del Paese ma un esempio di trasformazione di crescita e di sostenibilità
Saranno i progetti a darle lustro e non gli aggettivi accanto al nome
Sindaco quartieri ci dia un segnale forte Roma si chiami Roma e basta
Con la crisi del turismo prima per il corride oggi per la guerra ci siamo accorti anche che la capacità attrattiva del cuore storico della capitale Frangi bile
Roma è stata la città d'arte più penalizzata nei flussi turistici con un crollo del settantaquattro per cento
Contro una media nazionale del trentanove per cento anche se fortunatamente stanno arrivando segnali positivi già dalle ultime festività
Abbiamo comunque compreso
Che il modello turistico va riorganizzato ma anche che bisogna occuparsi i cambiamenti profondi per tutto il tessuto cittadino e metropolitano
L'estensione della città dev'essere un orizzonte di sviluppo e non solo elemento di complessità
Roma è molto meno statica di quello che appare ma ha bisogno di ambizioni
Non possiamo accettare che in vent'anni a Roma si costruiscano venti chilometri di metropolitana quando a Madrid se ne costruiscono centoventi e applichino settecento
La capitale deve ricostruire una dimensione di vivibilità diffusa creare connessioni e luoghi utili alle nuovi hobby abitudini
Mobilità integrata come work in servizi pubblici diffusi e digitali spazi educativi e culturali fruibili
Ma una svolta decisiva il termometro del cambiamento l'attendiamo sul ciclo dei rifiuti
La strada tracciata dal sindaco quartieri per il nuovo termovalorizzatore è quella giusta
La sostenibilità si fa colare boss la responsabilità delle scelte e la migliore tecnologia disponibile
Chi si oppone è contro il bene e il progresso della città
Le opere del Pnr R e gli interventi per il Giubileo due mila venticinque sono un'armatura favorevole gli investimenti pubblici ma occorre lavorare ad un piano di rilancio organico e lungimirante
Con la conferma del Giubileo straordinario del due mila trentatré abbiamo davanti un percorso per tappe che apre quello che può veramente diventare il decennio di Roma
Decennio di Roma dovrebbe essere una nuova missione del Piano nazionale di riprese resilienza perché la capitale è una pagina fondamentale della trama di sviluppo del Paese
Un decennio in cui dobbiamo abbandonare la logica del compromesso al ribasso e puntare su scelte distintive
Il lavoro che abbiamo fatto per i rom techno Paul con le sette università del Lazio e i quattro centri di ricerca nazionali può diventare un modello di riferimento se sapremo superare divisioni a vantaggio di nuovi schemi di gioco
Siamo tutti molto soddisfatti per aver superato con successo alla selezione del mando del Ministero dell'Università
E sono grato alle tante imprese associate che hanno voluto entrare nel progetto le altre che verranno abbiamo dato un segnale forte di come sappiamo lavorare insieme per il bene del territorio
La scommessa però non è solo quella di ricevere il finanziamento
Ma di creare un
Un grande polo internazionale per l'alta formazione e la ricerca sul trasformazione digitale transizione energetica bio Pharma e salute
Avremo veramente vinto quando arriveranno a Roma più studenti e ricercatori dall'estero quando più laureati all'avanguardia troveranno lavoro nelle nostre imprese quando ci saranno più brevetti e start-up con una prospettiva industriale
Questa è l'intesa trovata con i rettori delle università del Lazio che ringrazio veramente di cuore per la sensibilità dimostrata questo è lo spirito con cui la Regione ha sempre sostenuto il progetto
Questa è la spinta che ha portato il Comune di Roma a credere nel rompere con Paul come una porta sul futuro
Ai giochini che sono qui dico questo è soprattutto un progetto per voi non permetteteci di deluderli
Così come non ci possiamo permettere di deludere le impresse che troppo spesso nei discorsi pubblici vengono trascurate
Perché Roma è una città d'impresa
In questo biennio difficile l'economia romana retto grazie alle imprese che hanno esportato di più e hanno valorizzato con innovazione ed efficienza il passaggio al lavoro Smart
La città deve maturare però una maggiore consapevolezza produttiva e deve puntare ad una tensione nuova alla vita di impresa
Occorrono innanzitutto Quality qualità e fluidità nello nell'interlocuzione pubblica competenze tecniche adeguate ed un piano di semplificazione ampio per i grandi insediamenti produttivi e per attrarre energie imprenditoriali
L'area metropolitana rappresenta il secondo mercato logistico d'Italia vanta uno degli aeroporti più premiati al mondo può contare sul secondo scalo crocieristico del continente
E leader nazionale nelle esportazioni dei servizi digitali
Roma e la sua regione meritano orizzonti e occasioni di crescita all'altezza di tutte le sue potenzialità
Ora c'è anche un nuovo sogno che abbiamo contribuito ad accendere con orgoglio più di un anno fa expo due mila trenta
Questa era realtà con cui deve confrontarsi non solo la città ma l'intero Paese
Il coinvolgimento delle imprese ed è la cittadinanza sarà fondamentale e l'impegno di un'industria sarà massimo
Entro sessanta giorni costituiremo la fondazione di privata di sostegno alla candidatura di Roma
Così come è stato per Milano nel due mila quindici dietro Roma deve fare quadrato l'Italia
Tutta la politica e tutto il ceto dirigente italiano devono riscoprire la connessione che esiste tra il sentimento nazionale di unità che la capitale
Da Roma deve ripartire l'orgoglio di tenere insieme l'Italia dopo anni difficili imprevisti e drammatici
Nelle difficoltà ci siamo sempre trovati ma oggi abbiamo l'obbligo morale di non perderci
Dobbiamo dimostrare quanto di meglio il nostro popolo sa esprimere nei momenti più bui dai medici instancabili della pandemia alle catene di solidarietà dei per i fratelli ucraini
E a questo proposito ci auguriamo che Odessa con l'incubo della guerra alle spalle
Possa portare avanti la sua candidatura ad esporsi
In ogni caso
In ogni caso il Progetto di Roma due mila trenta dovrebbe prevedere un forte coinvolgimento della città ucraina perché è forte e il suo legame storico con l'Italia
Se vinceremo Odessa dovrebbe essere la porta d'ingresso ad oriente dell'esposizione universale di Roma nel due mila trenta
Intanto lavoriamo come se Expo fosse già una realtà e non un'ipotesi come dovremmo fare in ogni caso cambiamo volto alla città immaginando un nuovo futuro per Roma non da spettatrice ma da guida del destino economico del Paese
Gentili ospiti
Il ventiquattro febbraio due mila ventidue è cambiato il mondo della nostra generazione avevamo tutti dimenticato cosa significava la guerra una realtà lontana dall'Europa e dalla nostra vita
La guerra apposto le nuove generazioni i nostri figli davanti a domande e situazioni sconosciute
E noi ora ci interroghiamo sulla difesa di quello spazio di libertà e di progresso che abbiamo costruito per ottant'anni
Da sessantaquattro giorni sono saltate le regole della convivenza internazionale e il valore più importante per l'umanità la pace
Di fronte a quella che papa Francesco ha definito una terribile notte di sofferenza
L'Europa ha reagito agito con tutto l'Occidente come non si vedeva dalla fine della sicura seconda guerra mondiale
L'abbiamo già detto ma ogni giorno è più vero
Per avere questa Europa ci sono voluti quattro anni dopo la crisi del due mila otto quattro settimane dopo la pandemia del due mila venti quattro giorni dopo l'invasione dell'Ucraina
Un'escalation finalmente virtuosa di ideali e di valori comuni
L'Europa è la nostra casa e di vendevi diventare sempre più solida perché l'Europa di domani sarà comunque diversa
Mi piace ricordare ancora le parole del presidente Mattarella a fine due mila venti
Questo è tempo di costruttori i prossimi mesi rappresentano un passaggio decisivo per uscire dall'emergenza e per porre le basi di una stagione nuova
Noi imprenditori possiamo essere fra i primi costruttori del Nuovo Mondo che si aprirà alla pace alla giustizia e allo sviluppo sostenibile
Si può imparare a prosperare anche nell'incertezza come ci ricordano italiana coraggiosa Chiara Montanari
Oggi il futuro il futuro fa paura cioè in molti la sensazione di non essere più capaci né di pensarlo né tanto meno di costruirlo
Le trasformazioni sono radicali e repentine
Naturalmente non esiste una formula magica ogni volta ci si deve riorganizzare
Bisogna solo imparare a fare emergere tutte le eccellenze che abbiamo le imprese per garantire occupazione benessere la scienza per assicurare il progresso e visioni la politica preferire uno stato giusto ed efficiente
Con l'impegno di tutti per una società equa liberale e democratica che conta mini sempre di più le nazioni d'Europa realizzeremo un continente di pace promotore di ponti per il dialogo nel mondo
E l'Italia il nostro Paese potrà intraprendere interpretare di nuovo la bellezza dei sogni di tutte le generazioni
Prende la parola l'onorevole Mariastella Gelmini ministro per gli Affari regionali delle Autonomie
Buongiorno Buongiorno a tutti un saluto al presidente Camilli anche un ringraziamento per la sua relazione così puntuale consentitemi un saluto deferente al Presidente della Repubblica che ci ha appena salutato ma stava rappresentando dall'inizio del suo mandato
Una guida solida e illuminata sia durante il periodo della pandemia e anche adesso in un contesto internazionale
Davvero difficile un saluto anche alla Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati al sindaco Gualtieri al presidente Zingaretti ai tanti colleghi parlamentari che vedo presenti
E ovviamente a tutti voi imprenditori e agli studenti delitti S. trovo che sia stata una scelta brillante e quella del presidente Camilli di invitare anche voi studenti degli ITS perché parlare di formazione vuol dire mettere al centro quella che una riforma centrale del Pnr R bene sì perché il piano nazionale di riprese resilienza assegna proprio alla alla struttura degli ITS un miliardo e mezzo di risorse che devono servire per con il mare quelle mismatched formativo che rappresenta un problema per i nostri giovani che faticano costruire un futuro certo e solido nel nostro Paese ma è allo stesso tempo per le imprese un problema perché le imprese devono spesso competere con altre realtà altri contesti nei quali invece la formazione terziaria è assolutamente molto molto sviluppata quindi la combinazione di una riforma ordinamentale ormai a portata di mano e al tempo stesso l'inedito ammontare di risorse a disposizione rappresenta per il nostro Paese un'occasione da non perdere tutti assieme dobbiamo lavorare perché questa riforma degli ITS possa essere completata in Parlamento il prima possibile
E vengo alla relazione
Del
Presidente Camilli che
Ho trovato densa di di spunti e problematiche
E capace di rispecchiare le grandi preoccupazioni non solo dell'associazione delle singole impresa ma vorrei dire dell'intero Paese voglio rassicurare rispetto al fatto che le vostre preoccupazioni sono anche le preoccupazioni del Governo
Anche perché abbiamo
Tutti riscontrato nel nostro quotidiano l'impatto in termini di riduzione di crescita
Che l'attacco scellerato della federazione russa all'Ucraina sta determinando e quindi il governo è al lavoro innanzitutto sul grande tema dell'Energia
E voglio ricordare che sono ventuno in miliardi che abbiamo già stanziato per attuare
Per attenuare su famiglie e imprese l'impatto dell'aumento esponenziale dei costi da ultimo anche quello dei carburanti
E un nuovo decreto è in via di definizione per un intervento di altri sei miliardi di euro
Ci rendiamo conto che
L'impatto sull'aumento del costo dell'energia probabilmente non è così percepito ma queste sono le risorse che abbiamo già stanziato e nel frattempo quello che è più importante stiamo cercando con il ministro
Degli esteri non solo con il lavoro indefesso quotidiano del presidente Draghi ma anche del ministro degli Esteri del Ministro della transizione ecologica
Di concludere rilevanti accordi con l'Algeria
L'Angola l'Azerbaijan il Congo per citarne solo alcuni e contestualmente stiamo programmando l'ottimizzazione dei nostri stoccaggi di gas
Per l'autunno prossimo e l'autoproduzione cioè per la prima volta il Governo affronta non solo la riduzione dell'impatto su famiglie e imprese del caro energia ma approva
Ad uscire da una situazione di eccessiva dipendenza dall'estero per quanto riguarda la produzione di Energia il fabbisogno nazionale
Abbiamo alle porte credo già nel prossimo consiglio dei ministri di lunedì alcune importanti novità innanzitutto una semplificazione su tutte le procedure per gli impianti
Fare per gli impianti di produzione di energia rinnovabile
Ma soprattutto andremo a segnare una poderosa svolta sul fronte dei rigassificatori per i quali andremo ad abbreviare e a semplificare le procedure
Nominando i presidenti di regione commissari straordinari per l'autorizzazione delle opere
Io credo che questo sia un punto estremamente importante perché segna quello che è l'attuazione di un principio costituzionale quello della leale collaborazione tra i diversi livelli di governo e mi sento di dire che è da appoggiare anche la scelta del sindaco Gualtieri di optare per un rigassificatore qua per un termovalorizzatore qui in questa regione trovo che non possiamo non possiamo continuare
Con la politica del no
Perché oggi il nostro Paese paga i troppi no inno al tappa il no ai termovalorizzatori il no al nucleare tutti questi no non hanno ridotto la nostra dipendenza
Dal gas russo tutti questi no ci hanno reso più deboli
E allora credo che un governo di unità nazionale come questo
Debba avvenire anche una funzione che è quella di affrontare le cose con un metodo diverso che non può essere quello dell'ideologia ma deve essere quello di un sano pragmatismo della capacità di affrontare con lo spirito delle riforme il futuro di questo Paese
E mi pare che grazie al protagonismo del Parlamento perché il Pnr R consta di tanti progetti da mettere a terra ma a insieme una uno spirito riformista molto forte
E la realizzazione delle riforme oggi è possibile perché il Parlamento
Caricando su un grandissimo lavoro sta approvando tante di quelle riforme che negli ultimi vent'anni non si era detto riusciti ad approvare
Dico anche che in questo con testo
Il Rispetto degli impegni che ci siamo assunti in Europa sul pm RR
Rappresentano il viatico migliore per quella battaglia sacrosanta che il presidente Draghi porta avanti in Europa di un tetto europeo al prezzo del gas
Questo obiettivo è un obiettivo che vede sensibilità differenti all'interno dei Paesi che compongono l'Unione ma è un obiettivo fondamentale per rafforzare lo spirito europeo e per fare in modo che al primo tempo alla prima risposta che l'Unione europea l'Alleanza atlantica hanno dato all'attacco all'Ucraina
Conservi e possibilmente rafforzi quella unità anche nel secondo tempo di questa battaglia che mai avremmo voluto vedere
E in questo secondo tempo noi siamo chiamati a a fare uno sforzo per rivedere il modello di sviluppo economico e questo vuol dire non interrompere le filiere produttive pensare a come costruire le filiere produttive all'interno del nostro paese come rendere più competitive le nostre in paese
E per questi obiettivi e noi vogliamo che il Next Generation Miura presenti un piano strutturale e che si possa guardare anche ad un piano europeo per l'Energia
Ed è per questo che noi dobbiamo avere l'orgoglio di presentarci in Europa
Non come l'Italietta che non fa i compiti che chiede che accumula ritardi ma come un paese orgoglioso capaci di rispettare gli impegni di rispettare i tempi e soprattutto di fare le riforme
E questo è lo spirito che stagni mando l'impegno del Governo del Parlamento ma anche degli enti locali
E non voglio eludere come dire le critiche
Contenute nella relazione del presidente e Camilli quando dice siamo di fronte ad un regionalismo obsoleto
Ebbene io credo che anche su questo punto si registrino delle novità la stagione della pandemia a costretto tutti ad un cambio di passo
E ad abbandonare quelle contrapposizioni quelle divisioni che hanno sempre accompagnato la politica e che hanno reso più difficile il cambiamento dopo una fase iniziale di sbandamento
Regioni Province Comuni grazie al lavoro del generale figliuolo che non ringrazia Remo mai abbastanza al lavoro della protezione civile
Del ministero della Salute hanno messo a terra il piano vaccinale più importante della storia
E allora quel metodo di lavoro ci deve accompagnare
Anche oggi
Anche oggi nel momento in cui siamo di fronte ad alcune riforme particolarmente importanti prima è stata citata la riforma che deve riguardare i poteri da dare alla nostra capitale a Roma
E io mi permetto da questa sede di fare un appello a tutte le forze politiche
E ancora una volta ringraziare il Parlamento la Commissione affari costituzionali della Camera vedo Annagrazia Calabria presente sia occupata in prima persona di questa importante legge insieme a tanti altri
Colleghi
Una legge che deve servire una riforma per dare davvero a Roma quei poteri che hanno Parigi Londra Washington le grandi capitali e credo che ci siano le condizioni
Per migliorare rafforzare il testo che è stato depositato in Parlamento e fare in modo che questa legislatura sia la legislatura che segna questo gol che finalmente trasforma da da dalla teoria nella pratica la possibilità di rendere Roma con i pieni poteri questo nel rispetto
Del ruolo ovviamente della regione
E devo dire che questa è una regione che
Non sempre le viene riconosciuto quella vocazione imprenditoriale chi invece nei fatti e nei numeri a non solo perché questa è la Regione che produce un decimo della ricchezza del Paese
Ma è anche una regione che è tra i primi posti per la competitività ed è al primo posto per l'innovazione
E questo nonostante una forte polarizzazione per quanto riguarda la dimensione delle aziende
E dai settori tradizionali della farmaceutica passando per l'Elettronica per l'Energia all'audiovisivo insomma c'è una una vitalità imprenditoriale che va riconosciuta e che ha sicuramente bisogno di risposte
Risposte dove la collaborazione con gli enti locali e fondamentale e allora io voglio accanto al tema di Roma non dirò più di Roma Capitale dopo il il monito del presidente
Dobbiamo anche
Fare un punto con riferimento al ad una a come dire all'obiettivo di questa di questa legislatura che e anche del Pnr perché quello per usare un'espressione di Renzo Piano di rammendare i territori noi pensiamo a Roma
Ma pensiamo alle regioni alleare interne
Alla al Mezzogiorno
E per fare questo la riforma del testo unico degli enti locali
Ma anche il completamento di quell'autonomia differenziata che viene richiesta ormai non solo dal nord ma da regioni anche penso alla Toscana all'Emilia Romagna io credo che completare quel processo
Non sia solamente un fatto importante Massiah doveroso e questo si deve accompagnare alla riforma costituzionale dei poteri per Roma ma si deve anche accompagnare ad una riduzione del contenzioso
E vorrei dare solo un numero
Su settecento settantasette leggi regionali
Ne sono state impugnate Dana date dinanzi alla Corte costituzionale ottantuno il dieci per cento prima il presidente mi ha citato a uno
Però il lo sforzo che noi stiamo facendo anche con i ministeri è quello di trovare un accordo l'impugnativa alla corte costituzionale deve essere veramente l'estrema ratio e non può rappresentare un metodo perché così facendo si va a violare l'autonomia e la competenza delle regioni e anche questo non aiuterebbe quella leale collaborazione che invece fondamentale per superare la burocrazia per semplificare per ridurre i tempi e per consentire un contesto armonioso all'impresa troppe volte le imprese hanno la sensazione di avere di fronte un muro una contrapposizione
Ecco la contrapposizione si supera laddove si supera il contenzioso c'è ancora molto da fare ma devo dire che
E questo calo del numero delle impugnative è sicuramente un passo in avanti
E voglio anche citare il tema del Progetto
Di del tecno polo di Roma abbiamo fortemente voluto i Progetti bandiera cosa rappresentano i progetti della bandiera il protagonismo delle regioni e la loro collaborazione
Con il Governo per la messa a terra del PM RR e devo dire che il Progetto che ha scelto
La Regione Lazio un Progetto davvero di grande importanza un centro di alta formazione universitaria di ricerca di trasferimento tecnologico che prevederà tra l'altro la collaborazione tra il mondo privato il pubblico in tre settori fondamentali il digitale e la trasformazione energetica
E la farmaceutica
E devo dire che mi fa piacere che all'interno di questo progetto non solo ci siano le università ci siano le istituzioni pubbliche ma sia prevista anche una collaborazione con la vostra associazione
E con l'associazionismo in generale perché questo è un fatto importante la collaborazione pubblico-privato è un modo
Per recuperare competitività e per andare verso la crescita e lo sviluppo di questo gioco di squadra l'Italia a estremamente bisogno
Quest'anno può essere davvero l'anno giusto per un nuovo Natale di Roma perché sulla capitale si intrecciano una pluralità di project qualità e di risorse e grandi aspettative dal Giubileo alla candidatura è a Expo due mila e trenta al Pnr R.
E devo dire che il con la legge di bilancio abbiamo stanziato per il Giubileo circa un miliardo e mezzo di euro
Abbiamo istituito la figura del commissario è stato nominato dal presidente Draghi il sindaco Gualtieri
Abbiamo previsto la costituzione di una società ad hoc partecipata dal Neffa dal ministero dell'economia e delle finanze abbiamo istituito una cabina di regia che vede coinvolta tutta la filiera istituzionale
E quindi io credo che il tempo
Dei no dei no ha tutto per Roma sia ampiamente finito
E speriamo arrivi presto il tempo del sì anche per quanto riguarda la candidatura per l'Expo due mila e trenta
Bella la Sinergia la suggestione che il presidente di Confindustria ci ha offerto con riferimento ad Odessa
Per ottenere questo risultato tutti i pianeti si stanno allineando naturalmente del palazzo Chigi la Farnesina il Campidoglio
Mi pare molto apprezzabile l'impegno di un'industria per la costituzione della Fondazione privata a sostegno della candidatura di Roma il coinvolgimento dell'impresa e la condivisione dei cittadini ovviamente fondamentale
Ma è Expo due mila e trenta è un'opportunità per l'intero Paese
Sarebbe sbagliato darne una lettura limitata a Roma allacci questo è un obiettivo nazionale ed è per questo che la prossima settimana convocheremo le regioni nella conferenza che andremo a fare nella Conferenza Stato-Regioni alla presenza anca dell'ambasciatore Giampiero Massolo che è stato indicato alla presidenza del Comitato promotore il Pnr poi ci sarà ci darà l'opportunità di ricucire il territorio accorciare le distanze
Tra fra centro e periferie
In tutta Italia non ci devono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B
E la riduzione dei divari e delle diseguaglianze e uno degli obiettivi centrali che il Governo si è degnato ma questo deve assolutamente valere anche per la capitale deve valere anche per Roma
Roma deve anche puntare sul suo straordinario patrimonio storico culturale ed è di grande importanza il Progetto sempre finanziato dal pm RR
Che è quello di Caput Mundi che ha ottenuto cinquecento milioni di euro che serviranno a rilanciare i grandi eventi turistici nella capitale ad aumentare il numero dei complessi
Culturali restaurati e resi accessibili creando valide alternative turistiche culturali a quelle più noti insomma
Abbiamo davvero grandi sfide davanti a noi grandi risorse da riuscire non solo ad impegnare ma spendere e per fare questo serve una grande collaborazione
è un impegno senza precedenti c'è bisogno dell'aiuto di tutti per realizzarlo la messa a terra di queste risorse è la sfida che abbiamo di fronte una sfida già di per sé è complessa ma resa ancora più critica
Dagli effetti diretti e indiretti della guerra si apriamo però di poter contare in Italia e nel Lazio su impresa e forti su associazioni datoriali solide e autorevoli non è passata in silenzio la richiesta molto chiara del Presidente
Sulla taglio del cuneo fiscale ovviamente una proposta che porterò all'interno del governo perché ritengo che sia fondamentale il taglio del cuneo fiscale
Abbiamo bisogno insomma di una grande collaborazione ma abbiamo bisogno di fiducia e io credo che incontrando ogni giorno nel nostro peregrinare
Al nord al centro al sud per questo straordinario Paese tante in prese tanti imprenditori che non mollano che si rimboccano le maniche che innovano che anche in un contesto così complesso
Non perdono l'ottimismo e la voglia di costruire tutto questo ci dà la forza e la convinzione che il nostro straordinario Paese uscirà più forte anche da questa terribile prova grazie davvero e buon lavoro a tutti
Prende la parola il dottor Carlo Bonomi presidente di Confindustria
Caro Angelo signori ministri signor Presidente della Regione signor Sindaco autorità civili e militari ospiti tutti
è un piacere tornare oggi finalmente in presenza che come ricordava il video come ricordava Angelo tre anni che non ci vedevamo in questa Assemblea
Ma non dimentichiamoci che
Lo stato di emergenza appena passato da ventotto giorni
E se siamo qui oggi insieme
Lo dobbiamo anche e principalmente all'opera meritoria di un leale e serio servitore dello Stato che il generale figliuolo a cui va tutta la nostra riconoscenza
E torniamo a farlo ritrovarci in questo spento teatro che un simbolo credo dello straordinaria muore degli imprenditori per la propria città per la propria capitale
Pochi ricordano che questo teatro e stato costruito dall'imprenditore e dire Domenico Costanzi
Che l'ha progettato e realizzato in diciotto mesi da invidia
E voglio
Voglio anch'io ringraziare come hanno fatto tutti
Ancora una volta il presidente La Repubblica Sergio Mattarella perché non solo per il modo limpido ed esemplare con cui ha è stato garante della Costituzione esercitato il suo mandato
Ma in particolare per le parole che il presidente nelle scorse settimane ha espresso parole deliberatamente
Prive di ogni ambiguità sul giudizio che da ciò che è successo dal ventidue febbraio scorso aggiunto
A quella che era già una grande difficoltà il covered una tragica pagina che ovviamente conflitto russo ucraino
E trovo personalmente espressi in quelle parole tutto ciò che deve contraddistinguere
La posizione dell'Italia sull'invasione dell'Ucraina da parte della Russia
Nessun possibile equivoco
Nessun possibile né né che sentiamo in questi giorni nel talk show tv
Ferma difesa della libertà
Europa in atto come caposaldo insostituibili de la collocazione internazionale d'Italia grazie dunque signor Presidente la Repubblica grazie per aver usato parole così ferme alte e impegnative
Aggiungo personalmente anche un altro ringraziamento
Al presidente Draghi per la stima e l'attore con l'ex internazionale che il presidente ha portato al nostro Paese
E le parole del capo dello Stato hanno conferito a tale operato del presidente Draghi la più alta incida di autorevolezza
Grazie dunque anche per questo
La differenza a favore dell'Italia la faranno il presidente Mattarella del presidente Draghi agli occhi del mondo libero e noi come imprenditori ne siamo particolarmente fieri e grazie
E vengo purtroppo quelle che sono le conseguenze drammatiche economiche che stiamo vivendo in questi giorni
Che hanno modificato purtroppo in peggio gli effetti già che stavamo vivendo della pandemia e che hanno visto un aumento significativo delle commodities delle materie prime quando le troviamo e dell'Energia
Che hanno colpito sensibilmente
La ripresa del paese e dell'industria
Ma è una crisi che viene dapprima della guerra
Oggi nella narrativa si dice che tutti i problemi nascono con la guerra fu sopra no il rallentamento era già arrivato prima
Già da settembre avevamo denunciato cosa stava succedendo perché l'aumento delle materie prime e del marzo dell'anno scorso e i costi energetici già stavano salendo hanno veemente può avuto un piccolo acuirsi
Con la crisi russe ucraine
Ma rallentamento già era arrivato
E le nostre proposte sulla legge di Bilancio che volevano intervenire proprio per non fermare quel progetto di crescita di cui aveva bisogno il Paese sono rimaste inascoltate se ci pensiamo bene guardate nei tre anni alle nostre spalle
E per fortuna che l'Europa
Unità ha lanciato il progetto Next Generation New dicevo nei tre anni le nostre spalle
Le tre grandi manovre
Di finanza pubblica che hanno mosso risorse ingenti sono le seguenti
Prima il reddito di cittadinanza
C'è costato nei primi due anni e mezzo circa venti miliardi
E nella ultima legge di bilancio è stato rifinanziato ancora per dieci miliardi per quest'anno
Allora voi sapete benissimo che la nostra posizione è sempre stato molto chiara
Il re vicinanza come contrasto la povertà ci trova d'accordo così come costituito però non sta dimostrando di intercettare veramente gli incapienti del Paese specialmente nel nord del Paese
Ma come strumento di politiche attive del lavoro
Francamente l'avevamo sempre denunciato
E cosa ci ha portato
E sussidi menta faccio fare la polemica ma suoni Navigator mandato di fatto
E oggi dove siamo
Siamo al fatto che dobbiamo trovare lavoro ai Navigator che avevamo preso a tempo determinato per trovare lavoro a chi non ce l'aveva
La seconda è stata quota cento che ha innalzato del diciassette per cento la spesa previdenziale sul PIL e ci costerà secondo l'Osservatorio dei conti pubblici entro il due mila ventotto trenta miliardi di spesa previdenziale aggiuntiva
Ma se vi ricordate era una manovra che ci raccontavano che per ogni tensione però in persona che andava in pensione se ne assumevano tre
Non c'è stato neanche l'effetto sostitutivo
Siamo zero quattro
Trenta miliardi
La terza è stata la somma di Bono se superbonus edilizi che assi effettivamente ha risposto alle falcidie che c'erano stato in un settore molto particolare ma che è diventato indiscutibilmente il prioritario incentivo la crescita dell'industria dimenticando come diceva giustamente Angelo nella sua relazione
Che industria quattro punto zero il driver per trasformare l'industria italiana invece usano fatto l'hanno depotenziato
Hanno fatto sparire il patto in box e cambiato in peggio disciplina fiscale degli asset patrimoniale di impresa
Tutto ciò quindi ha reso più grave gli effetti
Economici dati della Russia dalle dal conflitto russo ucraino infatti le previsioni di crescita sono tutte arriva assicurate
A parità di scenario Centro Studi Confindustria dice che quest'anno cresceremo dell'uno virgola nove per cento del PIL cioè con lo scenario che dice
Che gli effetti non la guerra gli effetti della guerra si protrarranno per altri tre mesi
Bankitalia dice il due per cento il deserto dice due virgola uno a parità di scenario
Il Fondo monetario internazionale due virgola due e se teniamo conto che l'effetto trascinamento di crescita del PIL dato dal rimbalzo non dalla crescita Darwin balzo dell'anno scorso e di due virgola tre punti significa che come Paese non stiamo crescendo
E invece noi dovremmo avere l'ossessione alla crescita peraltro ci troveremo alla fine di questo periodo di crisi con un'uscita simmetrica perché gli Stati Uniti non stanno rallentando
E tutti restino stavo dicendo mentre rallenterà fortemente l'Europa ma anche all'interno dell'Europa il rallentamento sarà simmetrico ci saranno dei paesi che soffre non di più
Per quelli purtroppo l'Italia
E di dunque qui il vero problema attuale che abbiamo di fronte che tutte le questioni che noi abbiamo sollevato come industria due mila ventuno sono ancora tutte aperte
Non hanno dato risposta
E in queste ultime settimane sentiamo che mente anche il tema delle sanzioni
E del probabile embargo
Sul quale l'Europa inizialmente si è mosso in maniera molto coesa ma adesso iniziano i distinguo edizioni distinguo anche a livello industriale
Perché la posizione che ha tenuto a vedere tedesca è differente da quella che abbiamo tenuto no vida e tedesca ha detto suo governo no non siamo d'accordo
Mentre noi abbiamo sostenuto
Coerentemente l'azione del nostro governo
Ma l'abbiamo sostenuta
Come abbiamo spiegato riservatamente nostri colleghi tedeschi e che voglio ribadire a una condizione e impreciso
Perché siamo consci che noi stiamo finanziando la guerra perché abbiamo sì bloccato le risorse e la banca centrale russa
Ma il flusso non è terminato
Il flusso dato dall'esportazione della Russia del gas che prima
Del periodo di guerra e quindi con prezzi Betti era intorno ai cento miliardi di dollari l'anno quanto per dare la dimensione
E ne prende atto che quella condizione una sola
Che il Paese apra una stagione di riformismo competitivo
Cioè noi dobbiamo realizzare quelle riforme che il Paese aspetto da venticinque trent'anni che non sono mai state fatte che ci dicevano che non si potevano fare perché non c'erano le risorse ma oggi le risorse ci sono
Oggi non ci sono più scuse per non fare quelle riforme perché quelle riforme sono necessarie questo Paese è stato detto ricordato in parecchi esempi dal palco
Quelli forme son necessari per costruire un Paese moderno efficiente inclusivo sostenibile per rispondere a quelle disuguaglianze che cento sessanta anni che non diamo risposta cioè da quando abbiamo costituito l'Italia
Di territorio di genere generazionali di competenze questa è la vera sfida che abbiamo di fronte su questo noi siamo disposti a fare sacrifici
Se il Paese percorrerà questa strada
Riforme quali fisco
Concorrenza
Bloccata da luglio in Parlamento politiche attive del lavoro e potrà veramente continuare con un lungo elenco riforme bloccate delle battaglie di bandierine dei partiti
Che sono già orientati al nero ed effimero dividendo elettorale e non danno invece risposte non c'è stato il Paese
Come sto assistendo
Dalla discussione dell'ultima legge di bilancio
Tutti che parlano di equità sociale
Di lavoro
Ma che non danno risposte nel merito alle nostre proposte
è innegabile
Famiglie impresa stanno soffre
Stanno soffrendo in maniera molto forte in maniera molto importante
Ed è chiaro che noi dobbiamo dare delle risposte
Delle risposte a quella parte del Paese che più soffre l'anno scorso un milione di persone in più sono entrate nella fascia di povertà e quindi noi dobbiamo mettere più soldi in tasca agli italiani
Ma la strada non è la detassazione degli aumenti salariali che voglio spiegarmi prendo qualche minuto più spiegarlo
Primo l'impresa non hanno spazio di aumento salariale
Con l'aumento dei costi delle materie prime veri e delle dell'energia non c'è più spazio però mente tanto o poco che sia e chi ti fa di paradigma ma se io mi faccio pagare meno l'aumento salariale Tuni dai di più
E gente che non ha mai frequentato un giorno di fabbrica specialmente in questo periodo
Mandiamo sulla platea da quando sono presidente di Confindustria in due anni ho rinnovato ventisette contratti collettivi nazionale di lavoro sono il Presidente che in così poco tempo rinnovato più contratti per quattro milioni duecento mila lavoratori
La platea dei lavoratori interessati dei contratti Confindustria sono cinque milioni e mezzo settecento mila sono quelli che hanno il contratto scaduto da dodici mesi e quindi si considera fisiologico nel rinnovo
Ma di cosa stiamo parlando cioè la platea di coloro che sarebbero interessati è molto esigua
A meno di inventarsi degli una tantum il Paese degli una tantum ma non è quella la strada e peraltro di quanto parleremmo perché parliamo di numeri ne siamo imprenditori sapete benissimo il rinnovo contrattuale dei metalmeccanici l'ultimo rinnovo contrattuale dei metalmeccanici un rinnovo triennale e centotredici che
Di quanto lo vogliamo defiscalizzare
Quanto pensiamo effettivamente di mettere in tasca agli italiani
Perché di questo voglio sentire
E invece di cosa avevamo proposto già nell'ultima legge di bilancio perché già ritenevamo che era importante mettere più soldi in tasca agli italiani ma nel contempo rendere competitivo il nostro sistema
Perché se prendo esemplifica il quattro fattori produttivi materie prime ed energia non possiamo farci nulla se un Paese trasformatore e non le governiamo abbiamo capitale e lavoro
L'unica cosa su cui potevamo intervenire era il lavoro come fattore produttivo
E il taglio contributivo del cuneo fiscale ma proprio con la direzione mettere più soldi in tasca agli italiani e fare e rendere più competitivo il costo del lavoro dell'impresa ne abbiamo letto degli otto miliardi facciamo un taglio
Cosa significava e non metto in comparazione a quello che successe invece col taglio dell'IRPEF il taglio dell'IRPEF ha messo in tasca alla fascia dei trentacinque mila euro pre non a faccia
Trecentocinquantuno euro
Cosa metteva in tasca agli italiani quale di Confindustria proposte Confindustria settecentocinquantuno euro al dipendente e minor costo contributivo per le imprese cinquecentoventi euro
Mille duecentosettantuno è chiaro perché noi avevamo detto concentriamo nella fascia videro editi più bassi mentre il taglio dell'IRPEF peraltro è andato ad agevolare la fascia di redditi medio alti
Questi sono numeri sms
Ma la nostra proposta peraltro e di fare un taglio forte serio strutturale di sedici miliardi e cosa vorrebbe dire mettere in tasca agli italiani sempre di quella fascia di reddito mille duecento ventitré euro una mensilità in più per tutta la vita lavorativa
Allora
E al contempo rispondo anche a qualcuno che ha detto essi ma Confindustria con questa proposta cosa mette sul tavolo
E mette sul tavolo una cosa molto seria perché il tris cuneo contributivo oggi e pagato due terzi dall'impresa è un terzo dei lavoratori ne ha ben detto che il beneficio deve essere all'incontrario
Un beneficio a favore due terzi dei lavoratori e sono un terzo le imprese quindi ne mettiamo sul tavolo seicentodieci Piero che sarebbero di nostra competenza li paghiamo noi a favore dei lavoratori ecco allora
Questo vorrebbe dire che porteremo peraltro il cuneo fiscale di questa fascia di lavoratori al quaranta virgola otto per cento sotto la media europea
Non ci sono le risorse e no anche qua non ci sto le risorse ci sono
Primo
Guardo e leggo il testo documento pubblico
Si dichiara che quest'anno il gettito fiscale sarà trentotto miliardi superiore all'anno precedente trentotto miglia
Ventun miliardi di entrate fiscali diciassette miliardi entrate contributive è un extra gettito
Fiscale che pagano famiglia impresa e credo che di quei trentotto miliardi sedici possono essere dei dati a famiglie imprese per un taglio seri
Ma non ultimo
Abbiamo una spesa pubblica annuale che ha superato in mille miliardi mille miliardi alla spendiamo come spesa pubblica possiamo rimodulare quella spesa per sedici miliardi io credo che nelle nostre imprese se avesse un Bilancio di costi di mille miliardi e il nostro legislatore delegato ci dice che non riesce a riconfigurare l'uno virgola sei per cento
Credo che forse manderemo a casa l'addestratore delegato
Io credo che si può fare e si tiene a fare
E anche qua guardate se qualcuno ha una proposta migliore
Numeri alla mano ne siamo disponibilissimi a sedersi a un tavolo e capire questa proposta se migliore guardate saremo i primi a sostenerla ma nel merito perché
Basta slogan e basta come si dice a Roma metterla in caciara per non affrontare il merito delle cose e sfuggire al confronto
E anche oggi
Mi sovviene un altro esempio oggi è la giornata mondiale della sicurezza sul lavoro
Ne sappiamo che un tema molto delicato
è un tema sul quale tutto il paese del fare delle riflessioni
Ma sul quale a settembre dell'anno scorso
Quando c'è stata l'assemblea di Confindustria io ho lanciato una proposta mangiato una proposta al governo e sindacati
Perché è giusto sanzionare chi sbaglia
Ma la sanzione avviene dopo che il fatto è accaduto
Io avevo proposto di fare delle commissioni paritetiche in azienda imprenditori e lavoratori perché quei fatti non li dobbiamo anticipare noi non possiamo scoprire che qualche dipendente aveva sul cellulare le foto di macchinari a cui era stato disattivato i congegni sicurezza non deve più succedere
Ma anche questa proposta di buonsenso credo io sto ancora aspettando di ricevere risposta
Allora è bello fare alla slogan non ci devono più essere morti sul lavoro ma bisogna anche fare le cosa affinché non accadano
E questo la dice lunga succhi pienamente vuole affrontare i temi di equità sociale e di lavoro
E non voglio sottrarmi a questo punto però di entrare anche nel merito delle vostre proposte quelle che riguardano Roma nei prossimi anni
Anche qui
Io sul tema del Giubileo unghie SPÖ
Avevo proposto a maggio due mila ventuno proprio questo tema l'avevo posto all'attenzione di
Di chi si candidava a guidare la città ma l'avevo posto sono d'accordo col ministro Gelmini in un'ottica nazionale perché guardate
L'evento
Il Giubileo e l'auspicata
Ah quindi diciamo vittoria su Expo due mila e trenta sono temi nazionale non sono temi solo del
Di Roma e giusto come ha detto anche Angelo pensare
Ha un'apertura ad Odessa
Come
Binomio Roma Odessa
Sulla candidatura
Di Expo due mila e trenta
Ma è un tema che riguarda il Paese evitati del Giubileo del Duemila lo stanno lì a significare nel due mila ne abbiamo stanziato due miliardi per l'expo di allora
E vi potrei citare i dati i dati di flussi nazionale di cos'è successo ma ce n'è uno che significativo e che dice la dimensione dell'evento del Giubileo nel Duemila il Pd italiano crebbe più del tre per cento
Fu un anno in cui superammo la giornata
Però lo dobbiamo veramente considerare in un ambito nazionale cioè dobbiamo tutti lavorare pensando massacro anche non guardi solo turismo ricettività
Ma porti ha rapporti intermodalità logistiche iniziative straordinarie l'industria culturale ricreativa
Pianificazione di flussi internazionale a breve e lungo periodo sostenibilità dei servizi pubblici a fronte degli afflussi straordinari
Perché
Non dobbiamo
Cederà al fatto che ci sia una narrazione del Paese della nostra capitale negativa noi abbiamo la possibilità di riscattare ci passiamo lo facciamo sempre con le nostre imprese tutti i giorni nelle difficoltà guardate io credo che
Ci sia veramente la possibilità e l'ho sempre dichiarato anche prima di essere presidenti confindustriali quando ero presidente di Assolombarda Mila no
La grande partita del Paese si gioca a Roma
E nel Mezzogiorno d'Italia
Queste sono le più grandi sfide che se vinciamo vinciamo in tutto il Paese
Noi non possiamo sottrarci alle sfide che abbiamo di fronte
è un nostro compito un compito importante
E su quale chiedo veramente la responsabilità di tutti
Ma su quale do fin d'ora se si vorrà lavorare veramente una partnership pubblico-privato tutta la disponibilità di Confindustria perché questa è una partita del paese
E chiudo con un ringraziamento
A tutti voi è imprenditore della
Per quello che faccio tutti i giorni perché so
Le prime anch'io tutte le difficoltà che dovete giornalmente affrontare
Con un Paese che a differenza di altre molti Paesi nostri competitor
Non ancora compreso una cosa fondamentale
Che l'industria è un tema di sicurezza nazionale
E non capendo di conseguenza non mette in atto tutti quei provvedimenti necessari strategici a difenderlo
L'industria è un tema di sicurezza nazionale
E grazie
Grazie veramente a tutti voi per per quanto fatto e per il Paese
Per l'importanza strategica preposto impresa ma soprattutto per una cosa importante
Perché mi rendete così orgoglioso di rappresentare grazie
Tutto
Testimoni
Sì
Sì