Chernobyl, il nucleare, la questione energetica, il dibattito parlamentare dell'86

Ancora un ulteriore momento di informazione di riflessione realizzato con documenti di archivio relativo all'antico dibattito su questione energetica
Non creare sicurezza degli impianti e con in quale questa volta li riporteremo alla ventidue maggio mille novecentottantasei quando alla Camera a circa un mese dall'incidente alla centrale atomica di Cernobyl
Sì discussero mozioni presentate deve rigo Dupri sui temi evocati ieri ascolterete dunque alcuni degli interventi pronunciati quel giorno a Montecitorio del parlamentari
Cerrina andrà dal Partito comunista Di Donato socialista Ronchi di democrazia proprietaria di Schenardi democristiano Gianfranco Spadaccia che annuncio tra l'altro le iniziative referendarie promossa dalla partitura di Kale
Sul nucleare poi vinte nel novembre ottantasette battaglia del Partito Repubblicano Pazzaglia capogruppo missino è Marco Pannella che definire quel dibattito stanco esso catastrofi annunciate previste dalla scienza ricordo come il tutto non era che la conseguenza anche di una certa cultura politica che aveva scelto
Di accantonare alcune priorità di estrema importanza per il Paese come la sempre attuale questione energetica Montecitorio ventidue maggio mille novecentottantasei l'onorevole Cerrina Feroni ha facoltà di illustrare la mozione presentata dal gruppo parlamentare comunista
Signor presidente io non riprenderò qui punto per punto il contenuto alla nostra mozione
E non lo riprenderò perché parte di essa costituisce l'insieme
Quel pacchetto di misure per l'organizzazione della sicurezza che sono largamente note su cui il Parlamento si è già positivamente pronunciato e non una sola volta
Anzi
Queste misure sono state il fuoco del dibattito parlamentare la priorità assoluta in occasione dell'aggiornamento del piano energetico nazionale
Io credo che sia giusto e necessario anche ricordare che proprio qui su questa cerniera essenziale
Si registrò loro un passo in avanti significativo forse la vera novità di quel dibattito la necessità di costruire il massimo grado possibile sul piano normativo istituzionale organizzativo della sicurezza come condizione stessa di attuazione e fattibilità del piano
Io ho già avuto occasione di dire in un'altra anche molto recente occasione
Del ritardo intollerabile della superficialità e della insensibilità del governo nell'attuazione di quelle misure e di quella politica
Ne voglio ricordare alcune perché allora non ebbe il tempo le direttive CEE in materia di rischi industriali non è stata recepita
Così come non sono state recepite le direttive CEE in ordine alla nuova classificazione ministeriale decana cosa la riguarda particolarmente in ordine alla nuova classificazione dell'unità di misura e di standard di do simmetria e questo è francamente un bell'esempio di internazionalizzazione della sicurezza che viene dal nostro Paese
Per l'ente alti rischi il CIPE si è limitato ad una raccomandazione che il Governo non ha ancora raccolto
L'obbligo di valutazione di impatto ambientale che mi si lascia aprire una parentesi a mio giudizio il modo corretto
Poiché necessaria una legge nuova per superare la legge numero otto almeno per quanto riguarda le procedure di localizzazione mente altrettanto non mi sento di dire per il referendum abrogativo che altro effetto non avrebbe che quello di far rivivere una normativa preesistente
Dicevo l'obbligo di valutazione di impatto ambientale è stato limitato agli impianti superiori a trecento megawatt e senza alcun criterio neppure di massima per una conseguente disciplina
Generici sono ancora lì impegnino ordina l'abbattimento delle emissioni inquinanti
Manca ancora la localizzazione di un sito per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi abbassa teme di attività
Cinque dei sei mesi previsti nella risoluzione parlamentare sono trascorsi senza alcun risultato
Io ho parlato di ritardo ma temo che sia qualcosa di diverso di più profondo e lo dico in modo sinceramente preoccupato
C'è come un'incapacità politica di accettare comprendere che l'insieme di queste misure e sottolineo l'insieme
Non me erano e non solo un'appendice della politica energetica una sorta di concessione da giustapporre ad altri obiettivi del piano
Una sorta di dualismo tollerato
Erano e sono tutt'uno una parte integrante la cui mancata realizzazione o avvio viola L'Unità stessa del piano energetico e della politica che vi era sottostante
Noi almeno l'abbiamo intesa e continuiamo a intenderlo in questo modo
E non è parso e lo dico con rammarico che da questa vicenda che D'Acierno pelle sia venuta come posso dire uno scarto un'accelerazione di queste scelte
Almeno un gesto politico significativo quale ben poteva essere l'immediata presentazione al Parlamento magari con la richiesta di una procedura d'urgenza della legge per l'istituzione dell'ente per gli alti rischi
Badi signor Ministro qui non chiediamo che da Chernobyl del cui incidente non si conoscono ancora le cause la meccanica si traggano subito tutte le lezioni tecnologico
Fermi evidentemente le misure immediate di sicurezza quale la revisione dei piani di emergenza e la sottoposizione a verifica dei criteri delle condizioni di esercizio degli impianti esistenti
Ma sto parlando di cose già decise e mature che pensi solo per intero nella intera disponibilità politica del Governo ma io non intendo riprendere puntualmente tutti i contenuti della nostra mozione per una ragione più generale
E vorrei dire più politica
L'incidente di Chernobyl dirò poi come e in che modo sia pure provvisoriamente credo che non si debbano avere certezze ha mutato il quadro di riferimento
E poi a tutti
Problemi nuovi e nuove e gravi responsabilità
Ecco perché insieme alla critica per le cose da fare non fatte io credo che dobbiamo lavorare tutti con una nuova consapevolezza per un Comune obiettiva
La necessità di una pausa di riflessione
La necessità di riconsiderare la sicurezza e la protezione dell'impianti nucleari e alla luce di ciò riesaminare ridefinire le convenienze le scelte e le modalità della politica energetica nazionale
Questo il punto di passaggio che ormai si impone alla nostra responsabilità e che mi pare si sia fatta strada
Nella grande parte delle forze politiche
E questo il significato conferenza nazionale dell'Energia che abbiamo proposto noi sin da subito
E alla quale ci auguriamo sia possibile pervenire con amplissima maggioranza di questo Parlamento
Tuttavia signor Presidente io non credo
Che avremmo fatto per intero il nostro dovere assolto il nostro compito se ci limitassimo qui a decretare un rinvio a decidere questa scadenza sia pure importante e decisi
E non compiere intanto un primo sforzo un primo tentativo di portare alla luce quanto emerge dall'incidente di Chernobyl le novità la necessità di riconnettere queste ma anche dirà portarle alle cose note
Che oggi non possiamo e non dobbiamo dimenticare per quanto faticoso ciò possa essere cioè l'insieme dei problemi che abbiamo discusso qui alcuni o mesi orsono che arrestano nella loro durezza la situazione energetica del Paese la sua fragilità e cioè i vincoli
C'è una prima questione su cui dobbiamo insiste
Una prima novità
Lo ricordava mi pare Giovanni Cernobyl dimostra che la dimensione internazionale della sicurezza è insufficiente c'è un dato immanente nel nostro tempo che la crisi dello Stato nazione l'incidente nucleare lo ha reso esplicito lo ha svelato
La moneta la difesa la sicurezza sono le prerogative che hanno storicamente legittimato la nascita l'esistenza e la sovranità dello Stato moderno
L'esperienza recente dimostra che nessuna di queste funzioni e ormai domina aprile in un solo Paese
La politica monetaria degli alti tassi di interesse ha determinato negli altri Paesi in particolare sottosviluppati conseguenze economiche e sociali certamente anche se sconvolgenti qualunque Paese può essere trascinato in guerra o esserne teatro indipendentemente dalle sue reazioni diplomatiche politiche o militari della radioattività senza confini sappiamo tutto
Salvo forse il fatto paradossale che il sistema energetico allora prevalenza petrolifera era assai più internazionalizzato quindici anni orsono che non oggi
Infatti allo sviluppo di tecnologie per loro natura sovranazionali quale nucleare ha fatto riscontro un'accentuazione nazionale dei sistemi di costruzione di gestione e di controllo
Siamo dentro una grande contraddizione tra sviluppo e potenzialità delle forze produttive da una parte e modello politico istituzionale dello Stato nazione dall'altro
Perciò non possiamo ridurre la questione nucleare affatto solamente domestico anche se evidentemente il problema c'è e va affrontato
E invece indispensabile che nell'Europa comunitaria e tra queste ad altri paesi si realizzino condizioni regole organizzazioni sovranazionali
Dai criteri sistemi di rilevamento della radioattività e delle soglie di rischio ai piani di emergenza
Dalle normative di sicurezza degli impianti alle tipologie costruttive sino a un vero e proprio sistema unificato di produzione e mercato dell'Energia
Io credo che dobbiamo riconoscere e per parte mia lo riconosco che tutti noi abbiamo sottovalutato la dimensione internazionale
E ora di recuperarla sapendo che proprio da Chernobyl può venire un grande impulso alla cooperazione internazionale e alla percezione di massa della crisi dell'ordinamento statuale storicamente determinato
C'è un altro insieme di questioni nuove ed essenziali che Cernobyl proporrà abbiamo costruito le nostre convinzioni e le nostre certezze relative su due presupposti
Da una parte il fatto che il cosiddetto rischio residuo come lo definiscono i tecnici cioè l'incidente catastrofico negli impianti nucleari fosse un evento assolutamente improbabile non più credo che una sorta di dovere statistico
L'ordine di grandezza non so se esatto ma queste erano le tesi la fusione del nocciolo veniva ricordato possibile era stata ritenuta possibile
Una volta su cento mila reattori dieci mila reattori in esercizio nell'arco di una in sette anni da tra i My Lai dando a Chernobyl vi sono stati invece due incidenti di questa natura con trecento operatori in esercizio cambia cioè ed è un fatto la serie storica
E non possiamo ignorare
Che la probabilità dell'evento e decisiva per l'accettabilità sociale di questa tecnologia occorre qui occorre signor rappresentati del Governo accertare bene le cause la meccanica dell'incidente ma anche la natura l'affidabilità e la destinazione dell'impianto di Cernobbio poiché questo è essenziale ai fini di questa valutazione
Per trarre lezioni da Chernobyl è indispensabile sapere tutto
Di Chernobyl e credo che l'internazionalizzazione si cominci a realizzare da qui quel processo che veniva ricordato con una dei nasce iniziativa politica e diplomatica anche del nostro governo che non può pensare i delegarla e di affidarla ai suoi enti energetici
Dall'altra la seconda questione il problema della sicurezza non si pone a mio giudizio in astratto è una volta per tutte
La domanda a cui dovremo rispondere non è se questa tesi tecnologia è accettabile in teoria ma qui e ora cioè in queste concrete condizioni storiche
A questi livelli di maturità scientifica industriale istituzionale sociale e politica del nostro Paese
Per impianti e non possiamo dimenticarlo che rappresentano un equilibrio delicatissimo tra l'uomo e la tecnologia io dico soprattutto condizioni sociali e politiche
Perché dobbiamo guardarci da un possibile errore
Chiedere alla scienza e alle scienziate eccetera certezze assolute dimenticando che la scienza è anch'essa un'attività umana probabilistiche fa e fallibile e che licenziati non sono Sibille e non ha dunque alcun senso chiedere loro certezze assuma sono queste a me pare le questioni fondamentali a cui deve rispondere la conferenza nazionale delle leggi una conferenza che deve essere convocata
Con l'insieme della comunità scientifica
Con l'insieme delle forze sociali ed istituzionali in tempi rapidi con procedure certe e garantista insieme a ciò occorrerà stabilire un percorso democratico nuovo
Per conoscere gli orientamenti del Paese
A me pare hanno i pare che la via maestra e limpida in ciò sia una consultazione popolare esplicita non quella obliqua e tortuosa ma anche riduttiva dei referendum abrogati dall'altro la conferenza non potrà limitarsi alla sicurezza degli impianti nucleari ma dovrà coinvolgere l'insieme delle politiche e delle scelte energetica e un quadro che non possiamo smarrire Chernobyl non riduce minimamente
La fragilità anti economicità
Vulnerabilità del sistema energetico italiano anzi l'aggravante la domanda di energia elettrica cresce anche per effetto dei maggiori tassi di sviluppo
è ragionevole prevedere che anche a causa del rallentamento del nucleare il petrolio e il metano ad esso collegato tornerà presto apprezzi ben più elevati degli attuali
Ne a causa di Chernobyl le fonti rinnovabili divengono per ciò stesso più economiche ed attuare è necessario accelerare la transizione attraverso più investimenti più volontà politica
Ma non dimenticare che la tradizione esiste quanto con precisione i passaggi dalla ricerca alla fattibilità industriale alla convenienza economica bisogna evitare tutti bisogna porre in ciò tutta la nostra onestà intellettuale i rischi dell'immaginario bisogna ricordare la scommessa del solare dopo tra i mela sembrava legge degli anni ottanta ma alla fine di questo decennio non c'è al mondo un solo impianto in grado di produrre un chilowattora appena competitivo
Czernowitz certamente non accresce le opportunità energetica bisogna essere consapevoli che tutto si fa più difficile faticoso e duro
E il popolo italiano che ha mostrato in questa vicenda un equilibrio e una maturità esemplare ed è strano che nessuno l'abbia sin qui rilevato deve possa per che meno niente nucleare significa per qualche decennio più carbone o più petrolio o piume Tano correlativa valutazione dei costi e dei benefici
Dei rischi e dei sacrifici non solo economici infine e concludo signor Presidente mi si consenta una riflessione personale che non vuole davvero coinvolgere nessun'altro
C'è un singolare ma non il ragionevole coincidenza tra catastrofismo e determinismo tecnologico e non mi riferisco a categorie astratte ma ad opinioni anche illustri sostenute in questi giorni
Gli uni dicono in cento anni abbiamo fatto quello che l'umanità affatto i millenni bisogna fermarsi
Gli altri rispondo al punto in cui siamo non è possibile tornare indietro
A me pare che la matrice sia la stessa l'uomo visto come apprendista stregone atterrito e insieme impotente di fronte alle forze che egli stesso ha evocato
Insomma dalla tecnologia per la quale è stata coniata la metafora del treno in corsa senza freni e senza controlli si potrebbe solo o fucile o arrendersi
E pure tra tante sciagure tecnologiche negli ultimi trent'anni la vita media degli italiani è cresciuta di sette anni
E questo sarà pure un indice positivo ma è anche vero che il progresso senza controllo primo poi si ferma su un binario morto
Io non so cosa avverrà del nucleare e per quanto possa parere strano da alcuni mi interessa la cosa in sé relativamente so però che la stessa domanda dobbiamo porcela per altre non meno dirompenti attività umane quale l'informatica delle vie tecnologia
Penso all'ora che il tema non si può fermare ma che l'uomo non si deve arrendere
E non si può rinunciare queste davvero la nuova frontiera al controllo sociale delle tecnologie è difficile probabilmente difficilissimo ma io non ho mai creduto che il futuro fosse facile
E questa altronde ma ripeto è una valutazione personale l'unico utopia che sento di poter accettare
Avremo e abbiamo certamente opinioni diverse tra i partiti e probabilmente nei partiti le confronteremo serenamente
Ma questo sento sia l'Orizzonte dentro cui collocarci dopo Chernobyl la cooperazione internazionale
Le condizioni dello sviluppo ma anche lo sviluppo a quali condizioni la convivenza pacifica irrazionale con la tecnologia
Elena Ferroni
è iscritto a parlare per illustrare la mozione del gruppo parlamentare socialista onorevole intorno ne ha facoltà grazie presidente
Signor presidente e colleghi l'emozione che ha preso tutti noi per il gravissimo incidente dalla centrale nucleare di Cernobyl ci pure più di prima l'esigenza di analizzare e valutare con razionalità e buonsenso la lezione che ne possiamo trarre per il futuro
Innanzitutto che la libera circolazione delle informazioni in questo come in altri casi analoghi e condizioni ineludibile perché i governi possano attuare piani di emergenza efficacia ebbene va detto che il comportamento della nuova dirigenza sovietica dimostrati in questa circostanza impreparazione e sostanziale disinteresse per la protezione delle popolazioni sovietiche del resto del mondo
Ed un'altrettanto sostanziale disprezzo delle regole elementari che devono governare i rapporti internazionali quando altri Paesi e popoli vengono coinvolti da un così grave avvenimento l'incidente di Chernobyl ha inoltre evidenziato la dimensione internazionale dei problemi di sicurezza del nucleare non basta certo risolvere i problemi di casa nostra siamo circondati da centrali in in Svizzera in Francia in Jugoslavia
Quella di Graben in in Svizzera dista duecento chilometri da Milano
Quella divisione in Francia poco più di trecento chilometri da Milano
E comunque in Europa ve ne sono centinaia molte delle quali ad una distanza inferiore a quella di Chernobyl
Dunque il problema esiste si pone in tutta la sua urgenza e per questo noi chiediamo che il governo assuma un'iniziativa sul piano europeo ed internazionale
E lo scambio epistolare dei giorni scorsi su questi temi tra il carcere con le il presidente Craxi è senz'altro
Un buon segno per concordare controllare standards procedure di informazione di sicurezza e gestione dell'emergenza
E giungere alla costituzione di un'agenzia internazionale con poteri ispettivi e prescrittivi in materia
Tuttavia il nostro diritto di chiedere alle altre nazioni garanzie di sicurezza sarà tanto più forte quanto più saremo capaci di gestire i problemi di sicurezza posti dalle nostre centrali
Noi sappiamo che l'analisi di sicurezza sul reattore nucleare probabilistica
Essa si basa su una sequenza di guasti probabili sulla quale si adottano contromisure
E non potrebbe essere diversamente considerato l'alto numero dei componenti in gioco quaranta mila valvole in un reattore nucleare a fronte delle quattro mila di una centrale termoelettrica
A Three Mile Island per esempio non tutte le fasi dell'incidente erano state previste e solo per miracolo come affermato recentemente Rubina si evito l'esplosione della nube di idrogeno
Anche se minime dunque le probabilità di incidente restano pur in presenza del massimo di sicurezza tanto più se si Tien conto che una cosa e la sicurezza del Progetto
Un'altra cosa e la sicurezza
Reale cui si perviene al reattore costruito un'altra cosa ancora e la sicurezza del reattore funzionante
Noi socialisti pensiamo che l'incidente di Chernobyl imponga un esame della questione della sicurezza nucleare
Fatto con spirito nuovo a partire non dalla convinzione che gli impianti di questo tipo siano sicuri come in questi giorni gli ideologi del nucleare ad oltranza si sono affannati a ripetere ma invece proprio al contrario
Perché proprio da questo assunto e che cioè questi impianti sono intrinsecamente insicuri sarà possibile adottare
Onorevoli colleghi prego sarà possibile adottare
Misure di sicurezza efficaci nel ridurre il rischio di incidenti così gravi anche da noi
è evidente che a fare tutto ciò non può essere lo stesso ente che promuove la costruzione delle centrali come invece avviene oggi in Italia
Ed è quindi indispensabile procedere rapidamente a separare le competenze della disco da quelle dell'Enea e contemporaneamente ad istituire un'autorità un segretariato per i grandi rischi industriali tra l'altro attuando così
Una importante direttiva comunitaria e comprendendo in Issa anche il nucleare le abbiamo presentato in questi giorni una proposta di legge sull'argomento che chiediamo di poter discutere insieme alle altre nel più breve tempo possibile
Su questi temi della sicurezza che comprendono la necessità di adeguare i piani di emergenza interni pensiamo per esempio al problema non risolto dello smaltimento delle scorie radioattive ed esterni delle centrali
Delle nostre centrali considerando un raggio di eventuale evacuazione ben superiore a due chilometri attuali
E alla necessità di approntare le necessarie mappe di rischio noi chiediamo che il governo presenti al Parlamento in via preliminare una relazione informativa
Completa ed aggiornata non pensiamo infatti che come ha detto il ministro Altissimo si tratti di questioni da sbrigare in un paio di settimane
Si deve trattare di una relazione informativa redatta sulla base del confronto tra diversi pari opinioni e valutazioni scientifiche e quindi con il contributo si dell'Enea ma anche di altri esperti di diversi ambiti tecnico-scientifici
In modo che essa possa costituire un documento preliminare in grado di offrire elementi obiettivi a certi di informazione
Noi socialisti abbiamo chiesto la chiusura dell'impianto di Latina non sotto la spinta emozionale del disastro di Chernobyl ma per il fatto che si tratta di una centrale di concezione molto vecchia
Simile anche se non uguale a quella sovietica che dovrebbe uscire di produzione entro il mille novecentonovantadue marginale per la nostra produzione di energia elettrica
Il ridotto tempo residuo di esercizio renderebbe sicuramente antieconomico qualsiasi intervento radicale di revisione dei sistemi di sicurezza
Previsione che peraltro e prassi effettuare dopo incidenti come quello che si è verificato in Ucraina
Il rischio derivante da mantenere in funzione questa centrale
Non sarebbe controbilanciato da nessun tipo di beneficio
Ma oltre a ciò noi chiediamo che si avvii la revisione del piano energetico nazionale molte cose solo cambiate dopo la sua approvazione per così dire condizionata del dicembre scorso e già prima di Chernobyl
La forte discesa dei prezzi petroliferi
Per cause che non sembrano contingenti la riduzione del dollaro la forte lievitazione dei costi del nucleare e dopo l'incidente sovietico i problemi della sicurezza e del loro e del suo costo
Del resto siamo tutti consapevoli dei problemi che esistono su alcune scelte di quel piano che tra l'altro incontra resistenze che ne hanno finora o di impegni molto rallentato la realizzazione
C'è da riesaminare un insieme di scelte da valutare l'opportunità Pietrino uno continui a funzionare in relazione alle stesse ragioni che consigliano la chiusura di Latina
C'è da riflettere da ripensare sulla nostra partecipazione al programma francese per la costruzione di reattori al plutonio e ai problemi di costi e di sicurezza per la sua ubicazione dell'obbligazione dell'impianto pecca Brasimone
C'è da riesaminare la validità tecnologica dell'impianto Cirene oltre che attentamente e valutare le condizioni di sicurezza e di costi
Posti dalla costruzione di Montalto di Castro che finora e appunto costate il tipo il triplo di quanto preventivato c'è infine da confermare o meno la costruzione di Trino due ma c'è soprattutto da valutare la parte nuova del piano con le sue scelte le sue previsioni cioè insomma un insieme di cose da rivedere e di decisioni da prendere non solo sul nucleare ma in rapporto a questa scelta sull'uso del metano sulla diffusione del carbone e sull'applicazione dei dei solforato ori alle vecchie alle nuove centrali a carbone sono le energie rinnovabili come quella eolica solare come la geotermia spesso ingiustamente derise sottovalutate da chi ha commesso l'errore di considerare che scienza e nucleare fossero la stessa cosa
Queste energie rinnovabili si opportunamente sostenute con maggiori finanziamenti non solo per la ricerca ma anche per l'applicazione industriale e la diffusione degli usi civili e in una certa misura nella produzione potrebbero rappresentare un validissimo fatture di diversificazione energetica
Per fare tutto ciò poco convincenti ci sembrano le iniziative referendarie abrogazioni viste o consultive che siano la prima ci sembra più una suggestione che lo strumento giusto per affrontare un problema problematica così complessa
Un referendum abrogativo non fermerebbe le centrali italiane già in funzione probabilmente non fermerebbe neppure quelle programmate e certamente tanto meno fermerebbe quelle di cui è disseminata l'Europa alcune delle quali quasi non sta ai confini del nostro Paese
Pensiamo che il problema debba essere risolto dal parlamento anche se non neghiamo che l'iniziativa referendaria può avere una sua utile funzione distinte
Il referendum consultivo d'altra parte che pure è stato in una prima fase proposto dal Partito comunista sembra piuttosto un espediente dilatorio sia per i problemi giuridici che pone sia il rapporto ha una posizione che rimane sostanzialmente ambigua e a divisioni interne di partito che probabilmente si cerca di far risolvere ad altri noi siamo stati e siamo molto interessati al dibattito sul nucleare che sia aperto
Nel partito comunista ma pensiamo che esso deve concludersi con una scelta chiara anche se ciò dovesse approfondire il contrasto delle posizioni interne
Ci sembra invece giusto ed utile che il governo promuova una conferenza nazionale non solo sulla su correzione nucleare ma anche sulla pianificazione energetica che consenta di sviluppare un ampio pubblico dibattito su questi temi
Riteniamo questa iniziativa necessaria non solo per qualsiasi revisione del piano energetico nazionale ma anche per evidenziare dinanzi alla pubblica opinione la natura dello scontro politico in corso su questi temi
Del perito di tempo che occorrerà per la preparazione della relazione del Governo e della conferenza nazionale sulla sicurezza e sulla pianificazione energetica pensiamo che sarebbe opportuno sospendere le scelte nucleari del piano energetico stessi
Nello stesso tempo sarà quanto mai opportuno e costruiti da un banco di prova della volontà reale dei partiti di affrontare nel modo giusto le questioni che riguardano la salvaguardia della salute e dell'ambiente
Che il Parlamento trovi il modo di iniziare l'esame dei provvedimenti per l'istituzione della valutazione di impatto ambientale
Delle norme e delle norme di prevenzione e di controllo dei rischi industriali nucleare compreso
Noi abbiamo presentato in proposito due proposte di legge che insieme alle altre riteniamo possano costituire una valida base di partenza nel paese insomma tra la gente c'è grande attesa di provvedimenti concreti il nostri impegno e di non deluderla
La ringrazio onorevole Di Donato l'onorevole Ronchi ha facoltà di illustrare la mozione del gruppo parlamentare di democrazia
Noi stiamo discutendo di Chernobyl come se Chernobyl fosse il più grave incidente
Verificabile in una centrale nucleare
L'incidente è stato certamente drammatico con conseguenze disastrose non voglio affatto sminuire
Secondo Robert chirurgo americano rientrato da Mosca dalle cinquanta alle cento mila persone in in URSS
Rischiano la la propria vita nei propri nei prossimi anni
Le conseguenze su metà Europa sono chiarissime
Eppure io mi sento di dire e a questo fine citerò
La relazione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica del nove maggio stesa dopo la visita del cinque maggio in Unione Sovietica che l'incidente di Chernobyl è stato relativamente a un incidente non di gravissima entità
In riferimento incidenti che possono accadere in una centrale nucleare al momento dell'incidente il reattore era quasi spento
E accertato che funzionava al sette per cento della potenza nominale quindi settanta megawatt sui mille megawatt nominali
Erano in corso manutenzione e prove di sicurezza sempre in relazione dell'agenzia internazionale hanno
Al momento dell'incidente
La reazione a catena si è arrestata perché i sistemi di emergenza automatici hanno funzionato la reazione a catena si è arrestata
Più avere queste due condizioni reattore quasi spento e sistemi di emergenza che interrompono subito la reazione a catena non sono dati acquisiti e scontati sempre
Certo le precauzione per l'interruzione dalla reazione a catena sono sono molte io ho visitato coso
Non voglio dire che visi altissima probabilità però ci sono state queste due condizioni inoltre
Al momento dell'esplosione era all'una e ventitré di notte
All'una e ventitré di notte la gran parte della gente
Era chiusa in casa a dormire nell'area circostante alla centrale di Chernobyl
Ciò nonostante l'esposizione alle radiazioni ha colpito in maniera grave dalle cinquanta alle cento mila persone cosa sarebbe accaduto se fosse accaduto in pieno giorno
Nell'arco di quella centrale dei trenta chilometri sono state evacuate quarantotto mila persone
Pare con una certa rapidità ed efficacia con questo non voglio comparare la la per l'efficacia sovietica in questo tipo di operazioni con l'efficacia dei vigili del fuoco della Protezione civile italiana quarantotto mila persone ma cosa accadrebbe in un incidente simile per esempio a Caorso dove in un'area di trenta chilometri non ci sono quarantotto mila persone ma ve ne sono alcune centinaia di migliaia
L'Agenzia internazionale ha scritto che per le modalità relativamente modeste e lo ripeto dell'incidente è una grossa parte dei rilasci radioattivi è consistita nell'emissione di radionuclidi ha vita breve
Le misurazioni indicano che circa il cinquanta per cento delle emissioni sono sotto forma di iodio centotrentuno
Ciò nonostante noi abbiamo lo ripeto insisto visto la gravità
Europea di questo incidente
Cosa sarebbe accaduto se tutte queste condizioni relativamente favorevoli non ci fossero stati
Possiamo escludere che si ripeta un incidente
In condizioni più sfavorevoli di quelle di Chernobyl
Saremmo dei pazzi
Ora dico che Chernobyl non è stato dal punto di vista degli incidenti possibile un incidente grave
E aggiungo anche che non è stato il solo e che non bisogna trascurare quella sequenza di altri incidenti
Prima e dopo Chernobyl le notizie francesi che abbiamo avuto in questi giorni
Che hanno fatto meno notizia
Ma il più delle volte ansia basta il Comune volte per fattori del tutto accidentali quindi non va nemmeno sottovalutata quella serie di incidenti numerose che si sono susseguiti che non hanno avuto le conseguenze di certi uomini ma per fatti puramente accidentali che potevano avere anche conseguenze superiore
Insomma la tecnologia nucleare va seriamente ripensata
E ne siamo pienamente convinti che sia proprio nel meccanismo fondamentale
Della fissione atomica con la produzione di inquinamento radioattivo non presente in natura in parte presente in altra che forza in modo irreversibile taluni equilibri essenziali
E che non può essere adeguatamente controllata queste la conclusione questa è la conclusione da trarre
Occorre quindi chiudere col nucleare
Per chiudere con il nucleare in Italia abbiamo condizioni straordinariamente favorevoli in questa fase non è detto che siano ripetibili fra dieci anni
Ora mai Chernobyl è una svolta storica al nucleare è una tecnologia declina in declino che fa parte ormai di un passato che verrà comunque sono convinto abbandonata
Si tratta di capire quando se capire questa direzione in anticipo su pure se come l'Italia stava facendo come l'aggiornamento del piano energetico propone di rilanciare oggi la scelta nucleare in Italia abbiamo condizioni favorevoli perché il nucleare in Italia non esiste il nucleare in Italia sostanzialmente non c'è il piano energetico ha un piano per fare il nucleare in Italia adesso noi poi proponiamo di fare il nucleare in Italia quando questa tecnologia si conferma essere tecnologia al tramonto anche per quantità sempre la sospende
In Italia il nucleare praticamente non è decollato abbiamo due vecchie centrali che prima le chiudiamo meglio è tanto non è che poi Torino la vecchia centrale di Trino e latina producono siano mezzo mega Tepa all'anno
Caorso arriva sì e no a un mega te
Il contributo alla produzione di energia elettrica di queste centrali
è dell'ordine del per cento del due per cento del tre
A seconda se funziona qui quando funzionano da le energie elettrica c'è poi la riferiamo i consumi globali la la contributo del tutto trascurabile
Quindi se noi chiudiamo le centrali nucleari in Italia non succede assolutamente nulla siamo uno dei pochi Paesi che può farlo che può chiudere le centrali nucleari e non succederebbe assolutamente nulla diversa è la situazione certamente dalla Francia dove il contributo del quaranta per cento
Dove certamente problemi di riconversione richiedono
Investimenti anni interventi in Italia invece no è possibile seconda condizione straordinariamente favorevole
Siamo in una fase di flessione dei consumi energetici in relazione al valore aggiunto al prodotto interno lordo
C'è qualcuno male informato o in malafede che continua a legare l'espansione la ripresa economico alla ripresa dei consumi energetici
L'ottantaquattro la congiuntura è stata favorevole l'elasticità cosiddette elasticità fra consumi energetici globali e pile rimasta sostanzialmente costante
Perché
Le ragioni sono diverso ma comunque sta mutando il mix di tecnologia e consumi energetici in modo tale che a parità di valore aggiunto si riducono i consumi d'energetici globali incrementando il valore aggiunto no no aumenta in maniera corrispondente il consumo di energia una riprova nel settantatré il petrolio era il settantacinque per cento dei consumi energetici in fonti primarie globali
Nell'ottantacinque senza centrali nucleari perché non c'è sostanziale differenza siamo al cinquantacinque per cento dei dipendenza dal petrolio questa tendenza e strutturale di Ford può essere ulteriormente incrementata
Ma si dice ma i consumi elettrici sono destinati invece a crescere
Anche qui io posso concedere lieve crescita dei consumi elettrici
Però esperienza giapponese esperienza americana che non mi pare che siano esperienze
Arretrate
Conferma che a fronte di fortissimi incrementi del PIL gli incrementi di consumi elettrici sono molto modesti sono molto modesti
Un'analisi settoriale dei consumi elettrici e degli usi elettrici obbligati c'è tutto una quota dei consumi elettrici che sono non solo Brigatti ma sono del tutto improprie continuano a essere consistenti
Conferma che non solo si potrebbe non aumentare i consumi elettrici ma per un paese a capitalismo maturo come il nostro sarebbe addirittura possibile ridurli ma concediamo pure un lieve incremento dei consumi elettrici
Ciò non comporta affatto che si ricorre alle centrali nucleari
Che Corbellini presidente dell'ENEL Contini né a riprodurre lo spauracchio del nucleare o blackout è una pura idiozia è una pura idiozia
Terza congiuntura straordinariamente favorevole
Crollo del prezzo del petrolio e del dollaro
Io riprenderei conti che qualcuno faceva quando il petrolio era a trentadue dollari al barile e il dollaro superava le due mila lire con gli stessi conti canali già allora contestavamo perché in quella previsione di conti
Non rientrava al dei commissione in delle centrale lo smaltimento delle scorie una serie di costi finanziari
Dell'impianto venivano sottovalutati a nostro parere c'era una sottostima allora
Ma oggi nessuno può sostenere che la fonte nucleare con gli attuali prezzi delle materie prime energetiche perché poi calo del prezzo del petrolio ha trascinato in basso anche il carbone e anche il gas metano sia pure con contratti
A lungo termine questo trascinamento ci senza di me
Oggi noi possiamo affermare che chi produce col nucleare ha un costo in più paga dei più Energia di chi utilizza altre fonti tradizionali per l'effetto combinato di calo del dollaro di calo del petrolio
Si dice questa congiuntura non durerà moltissimo ma io sono d'accordo che non durerà moltissimo però perché non utilizzarla perché non utilizzarlo risparmiateci viene in più permutare il modello energetica per puntare su una strategia che abbia effettivamente avvenire
Ma c'è anche anche un'altra ragione della quale non abbiamo nessuna necessità del nucleare
Sono le previsioni dell'aggiornamento stesso del piano energetico
Ora qui abbiamo io non sono non mi piace usare il termine truffa abusando né però c'è un fatto del quale vorrei che qualcuno mi dia spiegazioni
Nelle previsioni dell'aggiornamento del piano energetico
C'è una previsione di consumi
Elettronici al mille novecentonovanta di cinquantasei mica Tep tonnellate equivalenti di petrolio al novantacinque di sessantacinque tonnellate di petrolio
All'ottantacinque siamo a quarantasei circa quarantacinque mezzo quarantasei milioni tonnellate equivalenti di petrolio
Dall'ottanta all'ottantacinque l'incremento medio annuo è stato di circa il due per cento più sotto che sopra il due per cento
Mi si deve dire come mai si prevede che nel PCI quinquennio futuro questo incremento passi dal due per cento al quattro e mezzo per cento
Quando l'evoluzione tecnologica indica che la tendenza al risparmio strutturale alla riduzione strutturale dei consumi
Dal quattro al quattro e cinque per cento ma non è solo qui l'anomalia
Anche tenendo conto di questo incremento abnorme uno poi deve andare a vedere quanti impianti si prevede di costruire
Già inni in previsione
E si accorge che a fronte di un incremento della potenza richiesta dell'energia richiesta in Rete meglio
Comunque al di sotto intorno al quaranta per cento c'è un incremento della potenza installata che resta dal sessanta per cento
Allora abbiamo fatto finta di fare l'aggiornamento del piano energetico
Perché nell'aggiornamento si è fatta una parziale correzione delle previsioni dei consumi energetici ma se mantenuto assolutamente inalterata la previsione di costruzione di impianti da parte dell'ENEL
Non c'è stata l'indicazione di un rimpianto
Da chiudere o da ridimensionare e la lista di questi impianti la trovate puntualmente
A pagina ventisette dell'aggiornamento del piano energetico
Dove voi potete vedere che si passa dagli attuali quaranta mila megawatt di potenza installata sessantasei mila duecento novanta megawatt di potenza installata
Contando le cinque mila da dei se attivare che sono qui siamo oltre i sessanta mila Mw
Senza contare i sette mila megawatt che già oggi sono potenza installata di produttori privati o autoproduttori cioè non è inerme
Quindi sessanta mila più questi sette mila che ci sono che non c'è ragione per eliminarli probabilmente un po'aumenteranno anche loro
Arriviamo a un eccesso di potenza installata Rispetto all'eccesso di previsioni sovrastimate dei consumi al mille novecentonovantacinque
Questa logica di gonfiare le previsioni di gonfiare gli impianti è una logica tipica di una fabbrica interesse al gigantismo
Che ha interesse a mantenere immobilizzate enormi risorse finanziarie perché aumento al suo peso economico il suo peso anche politico
è una logica che non ha alcuna giustificazione dal punto di vista della razionalità anche economica
Con la potenza attualmente installata delle nella prendete la relazione dell'ENA l'attività costruttiva mille novecentottantaquattro
Quaranta mila megawatt
La potenza per il numero di ore di impiego sia l'Energia per sei mila ore
Di utilizzo si annoda sei per quattro ventiquattro duecento quaranta attirava cioè miliardi di kWh
Disponibili solo dagli impianti dell'ENEL
Ho fatto un su una sottostima
Perché le centrali termoelettriche nell'ottantaquattro non ho avuto la disponibilità media annua di sei mila cinquecentottantotto ore documento è nel mille novecentottantaquattro
Io ho utilizzato un parametro dei sei mila ore quindi duecento quaranta mila
A questi dobbiamo aggiungere
I sette mila Mw degli autoproduttori e arriviamo a duecentottantadue miliardi di chilowattora di potenza dispone le di Energia disponibile già installata a fronte di una previsione al mille novecentonovantacinque sovrastimata
Che è intorno ai duecentonovanta miliardi di kWh
Nessuno tiri fuori la barzelletta dell'importazione dalla Francia dei venti miliardi di chilowattora per favore perché questa importazione avviene da una parte perché c'è l'accordo super Fenix che comporta comunque un'importazione di energia dall'altra per convenienza
Economica pare il fatto che la Francia un tale eccesso di potenza installata elettrica che non sa che farne di quella potenza centrali che stanno metterne utilizzate al trenta per cento
E quindi c'è questa importazione perché avviene al prezzo dell'olio combustibile il semplice olio combustibile quindi è certamente conveniente non perché c'è una carenza di potenza installata
Quindi a domanda cosa accadrebbe in Italia se noi chiudessimo
Il nucleare
La risposta è non accadrebbe assolutamente nulla risparmieremmo molti soldi correremmo meno rischi dal punto di vista della previsione impiantistica delle fabbisogno non accadrebbe assolutamente nulla
Il contributo del nucleare nel mille novecentonovantacinque supponendo che Cossio Caorso resti in vita arrivi fino al mille novecentonovantacinque
Che Montalto venga ultimata le previsioni sono novantadue ma insomma per l'esercizio novantacinque concediamo pure trino che avrà veramente impossibile prevedere che al novantacinque Trino sia in funzione non supera i sei megattere
Cioè non supera l'undici per cento dei consumi elettrici non supera il tre e mezzo per cento dei consumi in fonti primarie una spesa solo per questo non pare insieme del baraccone nucleare perché se nel baraccone ci mettiamo anche il Peking Cirene
Le ricerche dell'Enea e tutto il resto avrà la voglia solo queste tre cose minimo son quindici mila miliardi di spesa
Io voglio sapere qual è quella no Alfabeta che con quindici mila miliardi non riesce a produrre in dieci anni sei megattere di energia elettrica con tutto quello che volete con le altre fonti disponibili
Quindi è sostituibili sì ma è possibilissimo realizzare sostituzioni economicamente convenienti
Dell'energia nucleare
Questi conti facciamo pure le conferenze dell'energia ma gli stiamo dicendo non da oggi
Ma abbiamo il timore che ci siano vecchie sorde perché hanno tappi molto solidi in queste ore
Molto solidi occorre quindi che ci sia una mobilitazione popolare di opinione pubblica popolare di opinione pubblica perché ho letto attentamente e anche le mozioni che sono state qui depositate non posso non rilevare uno spostamento
Fra l'opinione del Paese reale e le posizione del Paese legale o dei partiti politici del sistema politico qui rappresentato
Certo ve la cavate spesso con l'emotività quando la gente pensa con la propria testa è vittima della motilità invece voi siete gli esponenti della razionalità tecnologica della razionalità di lungo periodo
In democrazia però questi ragionamenti dovrebbero valere almeno meno che in altri sistemi politici ecco perché noi siamo Netti fautori promotore di referendum abrogativi
Intanto perché riteniamo che il peso della lobby nucleare nel mondo accademico scientifico nel mondo politico ossia rilevantissimo
Questo peso unito alla disinformazione ammonta stupidità che è ancora molto diffusa negli ambienti politici e negli ambienti giornalistici crea una miscela tale che potrà passare anche oltre Chernobyl
Senza mettere in discussione Latella scelto dalla tecnologia nucleare
Vogliamo invece che si ristabilisca
Il peso del Paese reale in questa scelta come prima cosa
E l'unico modo che c'è è l'utilizzo dello strumento abrogativo il quesito è già stato depositato la raccolta di firme
Parte proprio oggi litterae certo Salvo truffe al voto si arriverà e avrà comunque un significato di pronunciamento popolare diretto con meccanismi garantiti e non affidati alle mediazioni dalle forze politiche alle mediazioni dalla maggioranza acquista una delle grosse differenze col meccanismo del referendum consultivo e non è una deferenza secondaria oltre altre differenza che io non voglio trascurare di rilevanza costituzionale oltre che di efficacia
Secondo questi quesiti sono efficaci
Sono a tal punto efficaci
Che molti di questa lobby nucleare si stanno seriamente preoccupando
Perché se salta il fondamento giuridico terz'ultimo comma della legge otto dalle delibere del CIPE che hanno dato via le localizzazioni in Piemonte in Puglia e Lombardia il piano nucleare italiano resta bloccato perché con la legge tre nove tre che comporta una decisione delle regioni
Di intesa con i Comuni interessati o una legge del parlamento o una legge del parlamento centrali nucleari in Italia difficilmente se ne faranno dal settantacinque all'ottantatré con quel tipo di procedura non se n'è localizzata nemmeno una
Col terzo quesito vogliamo anche noi sollevare la dimensione internazionale il problema o perché non diventi un alibi né una scappatoia
Perché a chi dice che se eliminiamo le centrali nucleari nel nostro Paese ne abbiamo comunque ai confini del nostro Paese possiamo comunque consigliare di trasferirsi a Chernobyl
E a informare se stare a Chernobyl ostare anche a duecento chilometri da Chernobyl è la stessa cosa noi non riteniamo che sia la stessa cosa non riteniamo che sia comunque se qualcuno a questa convinzione è libero
Di fare questa scelta appare che lì gli affitti siano molto diminuiti perché le case sono vuote può trasferirsi per verificare questa sua convinzione
Ma nella dimensione internazionale da vogliamo porre seriamente
Intanto se in Italia si smantella se il nucleare
Oltre che a maggior sicurezza oltre che incremento al turismo oltre che Scelta di diverso modello energetico
Oltre che a modello energetico maggior contenuto occupazionale basato sulle fonti
Che guardano in avanti non all'indietro come la tecnologia nucleare
Ne avremo anche la possibilità di dare un fortissimo segnale in Europa immaginate la situazione degli altri governi europei a fronte di una e ci si onera referendarie italiana che dice no al nucleare voglio proprio vederli a costruire nuove centrali in Germania nuove centrali in Francia a fronte di un pronunciamento popolare italiano di questo tipo
Quindi l'efficacia ed è l'unica strada che abbiamo e quella di dare un fortissimo segnale a livello europea assumendocene la responsabilità di un'iniziativa anche italiana
Ferrero è attore super Fenix
Questa bomba al plutonio pericolosissima
Le ENEL partecipa per il trentatré per cento mai diciamo Lene si ritiri anche questo sarebbe un contributo alla sicurezza e alla rinuncia dei della tecnologia nucleare
Concludo questo mio intervento con una considerazione
Qui si parla molto di progresso
Si parla di razionalità di lucidità i nomi emotività
Bene ma pensiamo veramente a questi termini
Pensiamo veramente
A quale segno premonitore viene da Chernobyl e a quale tipo di progresso prepariamo anche alle future generazioni confermando questa tecnologia
Superiamo certamente l'emotività ma allora guardiamo le cifre studiamo i documenti come troppo i pochi politici fanno delegando ci ai tecnici che sono nei consigli di amministrazione dall'Ansaldo che hanno rilevanti interessi accademici oltre che economici all'interno della partita nucleare
E io spero che conferenze fanno certo non sono sempre utile ogni momento di discussione ma che questa discussione si conclude però con una decisione sì concludo con una decisione che prendano atto dei fatti che si sono manifestati e quindi delle scelte conseguenti che ciascuno di noi è chiamato a fare
La ringrazio onorevole no rigo onorevole DC caldi ha diritto di Padova
Grazie signor Presidente
Rappresentante del governo onorevoli colleghi io credo che sia sempre dovere delle forze politiche
Corrispondere alle aspettative
E dagli interessi più generali del nostro paese
Credo che non è accettabile
Come in parte sta avvenendo nel corso delle vicende legate alla all'incidente della centrale di Chernobyl
Che si sviluppi un confronto che tende solo a catalogare uomini associazioni forze politiche
Oppure semplicemente per partito preso
Nella schiera
Degli antinucleari e dei nuclearisti
E dico questo perché
Credo che un organismo politico qual è il nostro
Non può mai anche nella
Calorosa appassionata dialettica
Di confronto tra le opinioni
Diventare un'occasione surrettizia
Per sostituirsi
Ai tecnici e agli scienziati
Che certamente più di noi
Sono in grado di offrire al Paese valutazioni in grado di orientarne le scelte dibattito in aula visto già il presidente Citaristi collega Bianchini Becchetti altri della democrazia cristiana evidenziare ed esprimere non solo le preoccupazioni ma anche l'esigenza di non passare attraverso scorciatoie
Inammissibile
A trovare soluzioni che invece vanno ricercato con la paziente è indispensabile esercizio di conoscenza e i decisione politiche
Io credo che sia doveroso da parte di tutti noi dover corrispondere
La paura
Ma non solo a questo
Io
Credo che
Presidente in quelle ore in cui
Per osservazione
Proprio di un altro Paese
Siamo venuti a conoscenza di questo pericolo che diventi sospinge devono di volta in volta
Verso un Paese o un altro tutti insieme abbiamo scoperto una sorta di impotenza verso un nemico invisibile
E come è accaduto in altre epoche
Ci sono
Passi di letteratura che con grande efficacia c'hanno rappresentato situazioni
Analoga cioè quando l'uomo non trova spiegazioni non è in grado
Di superare la sua sostanziale impotenza rispetto agli avvenimenti
Si è sempre cercato in via breve ritrovare
O l'untore con le motivazioni della pestilenza magari
Attraverso anche sommovimenti facinorosi e non invece contributi
In grado di rappresentare fino in fondo i sentimenti della gente
Tutto ciò
Credo abbia certamente fatto emergere il ruolo fondamentale
Dell'informazione
Ma soprattutto ha evidenziato che noi viviamo ormai un'epoca nella quale non è possibile
Chiudersi in casa per avere la certezza di poter regolare da soli la propria esistenza
E quindi la mancanza
E la intempestività delle informazioni ricevute rispetto all'incidente dagli organi ufficiali dell'Unione Sovietica
Viene evidenziata non tanto per un'ennesima polemica sui diversi sistemi politici e sulle diverse opportunità che sistemi offrono in termini di sviluppo umano ai loro cittadini
Ma più semplicemente perché era giusto evidenziare
Che anche alcuni elementi
Che hanno accompagnato
Per esempio
La definizione del Trattato contro la proliferazione nucleare
Che ha posto su un piano differenziato
Alcuni Paesi per capirci le grandi potenze
E gli altri Paesi in una condizione di differente
Capacità di intervento e di diritti
Per cui questa non reciprocità di controlli ed interventi previsti dal Trattato stesso
Se son attorno voglio dire già alla luce
Nella esigenza profonda di pace che in questi anni
E cresciuta rispetto ai pericoli
Della guerre degli arsenali o degli equilibri di terrore sui quali si regge l'attuale equilibrio di pace ne avevano già sollecitato dicevo il superamento
In termini di riconoscere non solo alle grandi potenze
Ma a tutti tutte le nazioni
La possibilità di esercitare più direttamente controlli in grado di garantire
Che non avvenissero
Sostanziali patteggiamenti a danno dei paesi
Che rispetto all'accettazione del Trattato stesso
Hanno assegnato all'Agenzia internazionale
Dell'energia atomica il ruolo di controllo sull'uso pacifico
Nella energia nucleare
Esiste perciò oggi
Suma attuazioni più fonde di aspirazioni di pace ma vorrei dire anche su problemi più convincenti
Di adeguata tutela delle popolazioni dal pericolo dell'energia nucleare l'esigenza di nuovi strumenti
In grado
A livello internazionale la nostra mozione diciamo a partire dall'Europa considerandolo la dimensione più facilmente accessibile
Nuovi strumenti
A livello internazionale in grado non solo di definire
Standard
E modalità di gestione ma anche di accrescerne
La capacità e i contenuti qualitativi dei controlli ammessi nei vari Paesi
Noi
Siamo convinti che il disagio iniziale possa essere superato non per propaganda da una diversa disponibilità di tutti gli stati a ritrovare nuovi strumenti di intervento e di controllo
Presidente questo lo sottolineiamo anche perché
è stato richiamato io vorrei però
Sollecitare nuovamente l'attenzione dei colleghi su un dato
Sono stati qui citati
Più episodi più incidenti intervenuti
In particolare si è fatto riferimento a quella ditteri mai ai
Però c'è un dato
Dal quale credo noi dobbiamo cogliere un emendamento del nostro comportamento quell'incidente
Pur nella sua drammaticità non è passato invano in ordine agli standard in ordine alle cautele in ordine ai modelli operativi alle gestioni delle centrali atomiche
No
Il rapporto che elimini
Ha indicato al mondo
Ed ha comportato nel mondo
L'adeguamento la Regione delle misure di sicurezza delle modalità di gestione
Ma ha sottolineato anche la rilevanza di poter organizzare una diversa e più puntuale informazione
C'è un aspetto di questo rapporto Kemeny che è stato proprio
Ha interessato questo aspetto cioè
Di come gestire l'informazione in caso l'incidente nucleare
E il rapporto non indica le Paure di una molteplicità
Di fonti informativa
Perché è propria di un'esperienza di una democrazia pluralista
Ma indica l'opportunità nell'interesse dei cittadini di una gestione organizzata e puntuale dell'informazione
Anche per questo motivo noi riteniamo che
Cernobyl
Rappresenta nella disgrazia nel disagio
Vissuto
Da centinaia di migliaia di persone
Nei confronti delle quali non possiamo che esprimere la nostra
Solidarietà alle nostra vicinanza
Dobbiamo dire però che questa disgrazia può
Ma sopra tutto deve servire attraverso il flusso delle informazioni che dovrà essere garantito a tutti i Paesi una opportunità
Per influenzare positivamente
In ogni parte del mondo la utilizzazione
Per usi pacifici della energia nucleare
A me sembra strano
Che mentre tutti
E ho sentito solo stamane collega Ronchi forse il primo
Di una nuova serie
Tutti hanno ritenuto che le informazioni disponibili su Chernobyl e sono assolutamente insufficienti sinora
Per poter trarre delle indicazioni
E invece Ronchi stamani
Ci ha spiegato
La qualità
Il tipo di interventi
Cioè mi sembrerebbe che
L'apporto alle informazioni di Ronghi del KGB probabilmente di consentono di dire cose che invece tutto il mondo non conosce
Può darsi che li dovremmo essere grati per aver utilizzato una sede come la nostra per illuminare di fondamentali comunicazioni scientifiche la conoscenza dell'umanità
Io
Credo che bisogna evitare mi pare che il collega Di Donato ma anche altri ma non per polemica voglio riprendere questo discorso
Ogni volta che c'è una novità credo che dall'inizio dell'anno sì sì alimentato un grande dibattito su come spendere
I quindici mila miliardi che avremmo risparmiato in termini di acquisto della bolletta petrolifera per capirci
E nella foga delle prime ore rispetto a questo dibattito c'era già chi prenotava titoli
Di uscita
Rispetto alle entrate che non essendo
Se non per decisione politica entrate del bilancio dello Stato erano più semplicemente opportunità e nuove convenienze che si collocavano
Nel sistema economico nazionale
E io voglio dire le mode sono sempre
Un fatto che
Durano poco ma ingenui alimentano le prime prese di posizione
Sembrerebbe che oggi il calo del prezzo del volto del del petrolio che in queste ore però sembrerebbe comincia a ricevere alcune prime smentite perché
Dai tredici dal dodici dollari siamo già il diciassette diciotto e non si sa nei prossimi giorni
Combinato alla calore la quotazione del dolore anche qui
Molti ritengono ci sono anche nuove teorie che spingono a credere che il dolore o debba scendere ulteriormente mentre invece anche i mercati ci stanno svendendo il questore
Cioè c'è questa novità rispetto alla quale sembrerebbe che noi possiamo rimettere in discussione le scelte di diversificazione
Introdotti attraverso il primo piano energetico nazionale riconfermate
Dal risoluzione di aggiornamento e dalle conseguenti deliberazioni del CIPE
Sul modo di garantire una continuità di Energia possibilmente a basso costo al sistema produttivo e di vita del nostro Paese
Mi ricorda Presidente lo cito solo così
Perché l'esempio molte volte spiega più rapidamente di un lungo discorso
Insieme al collega anche se sottosegretario credo che mi consenta ancora collego shine di poter la bella re come tale
Subito dopo il varo della legge centonovantatré relativa alla ristrutturazione del settore siderurgico
Sì è vero la ripresa della domanda di prodotti siderurgici
E collega Orsini ricorderà come me
Che subito dopo questo prime luci dell'alba di una domanda che poi è rimasta sostanzialmente stabile nel tempo
Qualcuno ci rimproverano di aver adottato politiche di riduzione delle capacità produttive
Che non venivano giustificate dall'andamento della domanda interna ed internazionale
Cioè io credo che non è possibile
Ad ogni starnuto
Dichiarare bronchiti croniche insomma bisogna abituarsi
Ad osservare i fenomeni cercando di ricavare nel medio e nel lungo periodo gli elementi fissi di un eventuale mutamento rispetto alle strategie dati
Ed in questo Renzi ho voglio dire si trattò oggi di rivedere le scelte fatte
E non diciamo che
E il nostro nuovo vangelo
Noi diciamo che è sempre possibile rivederle le scelte quando queste sono frutto
Di una riflessione attenta e siano in grado di cogliere le novità quelle definibile tali per migliorare il conseguimento degli obiettivi opposti a base delle scelte politiche
Dipende non è una scelta di fare centrali nucleari
Il penna uno strumento attraverso il quale paese si è dotato di una strategia per corrispondere al proprio fabbisogno di energia possibilmente a più basso costo
Non stiamo parlando di nucleare ma vogliamo ignorare i problemi di impatto ambientale per esempio dell'uso del carbone
Della spinta che si sta dando nel nostro Paese
Per esempio
Anche al di là delle scelte internazionali di favorire la gassificazione per esempio
Per ridurre l'impatto ambientale dell'uso del carbone nelle centrali oppure l'esperienza in atto di rendere alternativamente utilizzabile centrali ad olio combustibile con miscela di acqua Carbone c'è questa attenzione complessiva del nostro Paese ai problemi di tutela dell'ambiente e della salute conseguente alla utilizzazione delle nuove conoscenze
E delle nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini io non credo che ci faccia apparire come detti di permanentemente allo sperpero e al danni
Noi
Abbiamo scelto di diversificare il nostro sistema
Per dare energia al Paese
Credo che nel tempo certamente
Le alternative affascinanti dei cicli di ricostituzione naturale
Dell'Energia siano la soluzione che nessun uomo al mondo potrà negare ma oggi abbiamo il problema di far fronte alle occorrenze del Paese
E anche qui voglio dire con troppa semplicità
Si definisce latina Chernobyl
Solo perché
C'è un supporto di graffiti
Io voglio ringraziare il collega Scervino per la lealtà e anche la nobiltà di una sottolineatura che ha fatto dalla sua parte politica sulle diversità
Cernobyl il collega Ronchi sa
Non si sa
Sodo da produrre
Solo Energia per usi civili
O doveva per caso produrre anche altre cose
Perché alcune incongruenze rilevate nella gestione nei primi dati
Poiché io non sono per sottovalutare né per definire come alcuni potentato pure di fare di scienziati russi o la tecnologia russa sovietica come qualcosa
Così di arretrato di antico da scartare le soluzioni tecniche di Cernobyl certamente corrispondevano agli obiettivi agli obiettivi che col governo e col popolo Cernuda
Latina è un'altra cosa
Per latina certa credo che c'è oggi l'esigenza di riesaminare l'opportunità
Anche alla luce degli investimenti necessari
E dichiarati richiesti dalla stessa nel e dalla stessa Visp l'opportunità di pro darne il funzionamento fino al mille novecentonovantadue o come qualche collega del mio gruppo per esempio il collega Fausti
Evidenziato durante l'audizione
I Commissione
Forse la volontà che non ci sia mai un termine di questa centrale
E da valutarlo non saranno certamente le preoccupazioni di un altro ente energetico di un altro Paese a condizionare le nostre scelte
Nel caso di verificare fino in fondo
Se le condizioni attuali di gestione
Sei di ulteriori investimenti richiesti rappresentano una scelta utile o se viceversa non per offrire l'agnello sacrificale conclusivo di un rito legato alla di scala se di Cernobyl a mettere pure semplicemente la chiusura di latino sarebbe una soluzione certamente non corrispondente alla nobiltà delle scelte
Che la politica Ciro
Noi abbiamo posto al governo con la nostra mozione l'esigenza di una sua valutazione di questa emergenza nazionale che abbiamo vissuto
E lo abbiamo fatto perché riteniamo che sia necessario pervenire ad una migliore e ben definita azione di coordinamento di tutte le azioni della pubblica amministrazione
Che pure nel pluralismo
Istituzionale e nelle Autonomie del nostro Paese
Non può
E non deve concorrere
Alla confusione che in genere determinano condizioni di emergenza
D'altra parte noi nella discussione della risoluzione di aggiornamento del pende avevamo fortemente indicata questa esigenza di un coordinamento effettivo mamo indicato anche un'altra esigenza alla quale noi attribuiamo un significato
Di grande rilevanza
Per di protezione civile
E c'è quello di accrescere le azioni il informazione e tifo normazione
Nelle varie modalità e nelle varie sedi del vivere sociale
In grado di accrescere la capacità di ottobre autotutela dei cittadini rispetto a rischio in genere e ai rischi particolari
Questo richiama certamente
Non solo l'esigenza che i vari ministri responsabili a cominciare da quello dell'industria
Accelerano l'attuazione di questo azione preventiva ma che a me anche l'esigenza di una riverifica puntuale dei piani di emergenza
Previsti ma anche della capacità di reazione per l'attuazione di questi piani
Sempre nella risoluzione di aggiornamento era stato indicato l'esigenza inderogabile non più di dare l'autonomia la vispa dalle nei perché questo già c'è
E noi sappiamo è che i grandi rischi non sono solo quelli collegati alla vicenda nucleari
Noi riteniamo che il Governo
Debba rispettare le indicazioni date dal Parlamento
E presentare con la massima urgenza
Il proprio disegno di legge per la Costituzione dell'ente grandi rischi
Perché l'esperienza di questi giorni ma qualche giorno prima c'era stato Casale qualche giorno prima c'era stato il metanolo qualche giorno prima c'era stato altre cose
Hanno dimostrato che il sistema di tutela complessivo del nostro Paese
Attraverso e in conseguenza della riforma sanitaria
Rischia sempre più di essere una groviera
E non una reti organica di tutela degli interessi della comunità nazionale
Sono emerse insufficienza sono emerse anche
La validità di certe battaglie fatte da alcuni uomini responsabili
Nei confronti dei quali non sempre hanno
Abbiamo fatto riscontrare un adeguato sostegno alle loro tesi
In genere Nas che ci ha spiegato che per caso
Esiste una rete autonoma di
Punti di osservazione dell'Enea e non in tutto il Paese perché alcune autonomie hanno anche non consentito di fare questo
Ma questo è stato più
Una sistemazione amministrativa che non una
Conseguenza delle decisioni assunte con la riforma sanitaria
Io non credo che queste cose possono rimanere senza una risposta
Come credo che la tutela della salute dei nostri cittadini di fronte
Alla sofisticazione
Sempre più avanzata dal punto di vista scientifico e tecnologico delle derrate alimentare delle altre
Oggetti
Di cui
Fanno uso i nostri cittadini
Possa non ricevere un'adeguata tutela tutto sommato confidando che il nucleo Nas dei carabinieri posso assolvere a questo
Noi abbiamo bisogno
E questa è una circostanza alla quale vorrei vogliamo richiamarlo
Di ricostituire questa Rete pare attento da questo ente unico
Né quale e meglio
Non ricollocare vecchie querele di competenza ministeriale perché è un ente unico nazionale quindi
Non può prestarsi
Avvincente antica di competenze
Che speriamo che anche la recente riforma della presidenza del Consiglio in qualche minuto in qualche misura ci aiuterà a superare nel tempo riceviamo al governo che questo venga fatto subito
E chiediamo al governo che in ordine per esempio ai problemi del risparmio energetico
Non
Diari Donnellan non risposta di consentire come avviene ogni giorno sostanzialmente di liquidare un ruolo svolto come un ruolo inesistente perciò la rivendicazione di un nuovo ente
Io credo che il Parlamento aveva dato dei tempi aveva indicato delle modalità queste il governo deve tenerne conto
Infine voglio dire due ultime cose Presidente
Il referendum
Noi abbiamo come partito una certa può dire cultura o sensibilità
Che ci porta sempre a vedere delle questioni affidate allo strumento referendario
Una occasione un pericolo sempre netto di distinguere bianco e nero
Mentre noi riteniamo che è una realtà complessa come la nostra società
Richieda nella mediazione politica
Morì
Che è cosa diversa
Dall'uso corrente che se ne fa di questo termine della mediazione politica in genere
Sia possibile riflettere in modo più adeguato la corrispondenza delle scelte alle aspettative e agli interessi dei cittadini che noi rappresentiamo
Per questo noi riteniamo che il referendum
Certamente non sarà in grado di dare la risposta migliore
Che i cittadini si aspettano anche a seguito delle vicende tristi negate all'incidente del giorno prima
Ma noi non vogliamo far vero sul fatto Cerrina va sottolineato ma credo che in politica
Non c'è un problema di primogenitura
C'è un problema
Di sostenere tesi sulle quali gli altri non per partito preso
Fanno gli struzzi nascondendosi nella sabbia ne negano la validità
Noi con la nostra mozione abbiamo indicato al governo varie azioni di cui ho cercato solo di rappresentarmi alcune di sottolinearne altre
Ma noi chiediamo soprattutto e mi auguro che questo possa essere la conclusione unanime del Parlamento
L'esigenza di organizzare una conferenza nazionale ho finito Presidente dell'Energia
Tesa a valutare la compatibilità degli obiettivi di politica energetica già fissati nell'aggiornamento del penna
Con le garanzie di sicurezza delle popolazioni e la tutela dell'ambiente coinvolgendo a tal fine la comunità esce
Carlo nazionale ed internazionale insieme a tutte le altre istituzioni e alle forze sociali del paese grazie
Grazie a lei onorevole il risultato di iscritto Padova un Spadaccia ne ha facoltà signor presidente e colleghi
Mentre stiamo affrontando in Parlamento questo dibattito
Comincia da oggi
La campagna per la raccolta delle firme
Di te referendum che hanno per oggetto la questione nucleare
Abbiamo proposto
Questi referendum prima di noi almeno uno di essi era stato proposto dai compagni di Democrazia proletaria ci siamo adoperati e ci siamo battuti
Perché promotori di questi referendum
Fossero tutte le componenti di un pastore unitario schieramento ecologista ambientalista antinucleare
E siamo orgogliosi
Che
Allora punto di partenza
Di questi referendum ci siano insieme a Democrazia proletaria partito radicale
Tutte le associazioni ambientaliste nel nostro Paese a cominciare dalla lega ambiente dell'Arci
Ci sia la Federazione giovanile comunista ci siano componenti antinucleari dei due grandi partiti della sinistra
Il Partito comunista italiano il Partito Socialista Italiano
E di fronte a un dibattito stentato
In cui si riaffaccia prepotentemente la tentazione
Di liquidare
Con
Impostazioni unilaterale
Una questione complessa e difficile che non può
Non angosciare la nostra coscienza contemporanee
E in cui lo sbocco possibile può essere di nuovo quello di un mediocre compromesso al più basso livello
O di soluzioni a Lippi illusionisti che che diano che tentino di tranquillizzare
Un'opinione pubblica angosciata inquieta
Partito da qui voglio rivolgere un appello ai cittadini italiani
Agli elettori comunisti socialisti alle grandi masse dei cattolici che hanno sentito con interesse e con inquietudine lei avvertita parole del pontefice sui guai
E le insidie che ci vengono pure dall'aria
Perché da oggi da subito
Escano da casa escono dagli uffici escono dalle scuole e vadano le strade e nelle piazze a cercare i tavoli dove si firma o dove non trovano i tavoli
Percorrano le strade le piazze fino a luglio comune più vicino al loro comune
Per chiedere che siano immediatamente da subito dai segretari comunali attivate la procedura di raccolta delle firme
Io voglio rivolgere da qui un appello perché dal Paese dalle donne dagli uomini dai giovani dagli anziani di questo Paese venga qui un incoraggiamento al Parlamento al palazzo agli uomini nell'acqua in maniera decisione sul nostro avvenire
A voler riflettere considerare
Scelte che sono così importanti
Per la nostra umanità
Per il nostro futuro
Per la nostra sicurezza
Solo così potremo impedire l'arresto
Che torni con forza a prevalere una sola voce una voce a senso unico
La voce degli interessi e quella del potere
Ieri ne abbiamo avuto
Una singolare
E drammatico esempio e avvertimento
Era andato stato trasmesso
Dal video di Canale cinque di Berlusconi
Vorrei però pregare collega Cerrina il collega Salerno all'altro collega se fosse possibile non distrarre il collega Orsini perché mi sto riferendo al collega Orsini
E credo che sia mio diritto che collega Orsini dia almeno lo stessa attenzione che ha dedicato tutto al vento Cerri grazie
E abbiamo avuto dicevo un preoccupante esempio proprio ieri sera ieri sera Canale cinque di Berlusconi
Ha trasmesso Sindrome cinese a commentare questo Sindrome cinese
Giornalista Zucconi
Che pure è un autorevole
Giornalista
Ha subito dopo introdotto e moderato un dibattito chiamiamolo dibattito un monologo
A cui ha partecipato il collega Bruno Orsini
Il quale il sottosegretario all'industria e questo Governo ed è anche di Genova se non sbaglio
E insieme Orsini c'era un autorevole rappresentante dell'Ansaldo
E diciamo una vasta rappresentanza di funzionari dell'industria
Nucleare neppure per errore
Un solo contraddittore indipendenti
E questa cerimonia un po'ipocrita del moderatore che faceva appello a questi funzionari dell'industria nucleare
è un rappresentante del governo che non ha mai fatto mistero pièce sostenitore delle scelte dell'industria nucleare
Non solo del dovere istituto ma anche occorre dargliene atto onestamente per sue intime convinzioni politiche
A rispondere in coscienza alle domande e alle preoccupazioni di opinione pubblica Ascierto corrispondono in coscienza ci mancherebbe altro
Il problema è di mettere a confronto sempre in democrazia
Diverso è coscienza
La coscienza dei sostenitori del nucleare la coscienza degli avversari enucleare ieri questo me ne darà atto Sottosegretario Orsini
Quello non era un dibattito era un monologo che tentava assenso unico di controbilanciare
L'effetto certamente motivo del film Sindrome cinese
Brutto esempio io spero che non si voglia andare avanti
Con questi sistemi e in questo e sì no no no io io ho parlato Orsini io quindi quindi sono contento doppiette con vite condivida con me
La preoccupazione per questi sistemi e che da dente teme insieme possiamo rivolgere a Berlusconi ai suoi collaboratori all'intero canale cinque e al succo e a Tucconi che è tuo amico di partito e l'invito a non fare queste cose ma non non voler
A non voler fare scempio dei diritti all'informazione
E dei diritti anche al dibattito e al confronto delle opinioni della
Dei telespettatori Canale cinque ma tiene dei cittadini italiani
Io esprimo qui
Una preoccupazione
E la preoccupazione che tutto questo dibattito
Vada a indirizzarsi
Su o
Degli obiettivi come dicevo prima tranquillizzanti
Questa cosa della conferenza della sicurezza
Va benissimo
è meglio se si faccia che si faccia piuttosto che non si faccia
Non c'è stato il Partito comunista per primo
A proporla
Noi non abbiamo motivi
Per opporsi a questa richiesta questa proposta questa prospettiva
Ma occorre intendersi noi abbiamo già avuto una conferenza sulla sicurezza delle centrali nucleari
Sì la conferenza della sicurezza sull'asse sicurezza delle centrali nucleari
Deve essere una conferenza per eludere
I grandi problemi di confronto gli interrogativi reali
Posti dai problemi delle centrali nucleari
O se invece la conferenza della sicurezza deve essere una conferenza
Che li affronti senza pretendere di esorcizzare allora abbiamo dire subito siamo d'accordo con i grandi interrogativi e le grandi questioni poste dal collega Giovannini
Questa conferenza non può essere come l'altra volta una conferenza a senso unico per l'ottanta per cento composta
Ai consiglieri d'amministrazione e dai funzionari degli enti della lobby nucleare
Questa conferenza deve avere
Tempi certi
Procedure certe
E deve dare a tutti coloro che vi fanno riferimento
Garanzie
C'è un altro Tirreno
Tendente a dare degli sbocchi falsati
A questo grande dibattito che si è aperto fra l'opinione pubblica
E nel Paese
Ed è questa la questione delle normative internazionali
Si è scoperto che il mondo è piccolo
Che le centrali nucleari sono dappertutto che centrali nucleari sono alle porte e l'Italia
Che ci sono Paesi
Che non danno informazioni sulla propria industria nucleare e neppure sugli incidenti vera e propria industria nucleare
E il dibattito si tende a spostare su questa questione
Delle normative internazionali dei controlli internazionali
Ma
E allora
Lei nella si affretta
A prevedere conferenze di tutti i clienti produttori Energia
Ci sono gruppi politici che propongono delle centrali nucleari italiane vengano sottoposte
Al controllo ai controlli di sicurezza di organi internazionali
Come prima fase per accentuare questi controlli internazionali
E spingere anche gli altri Paesi ad accedere all'accettazione di questi controlli internazionali
Io ho l'impressione posso sbagliarmi anche qui
Ma sia anche questo un modo di esorcizzare di eludere il nodo del problema
Anche qui chiunque sia
Il protagonista dei controlli delle centrali nucleari della loro sicurezza
Sia un controllore nazionale ossia un controllore internazionale si pongono comunque quel alcuni interrogativi
Primo
Se si tratta di un controllore davvero imparziale
E noi abbiamo motivo di ritenere che l'Aiea sia più imparziale più indipendente
Dagli interessi dell'industria nucleare dell'Ovest e dell'Est di quanto non lo sia all'Enea e di quanto non lo sia all'avviso rispetto agli interessi dell'industria nucleare italiano
Esattamente come per la Conferenza sulla sicurezza bisogna intenderci che cos'è questa conferenza sulla sicurezza
Una conferenza sulla sicurezza assenso
Se pone
Non i problemi soltanto degli standard di sicurezza
Di questa o quella centrale di questo o quel tipo di centrale
Ma se pone il problema e si propone di dare una risposta sulla sicurezza della tecnologia
Nucleare quella esistente le sue prospettive future
Cioè della effettiva domina avvilita dall'uomo
Di questo tipo di tecnologia
Una conferenza sulla sicurezza a senso non se ne discute se le popolazioni evacuate in presenza di un certo incidente devono essere nel raggio di cinque dieci o di quindici chilometri o se ci deve essere un conto in contenitore nel Pizzato non inerti Zanchi
Si affronta problemi tecnici di questa di questa di questa natura minuziosi e parziali assenso una conferenza sulla sicurezza
Se si pone le grandi questioni delle probabilità di incidente catastrofico che possono derivare
Date Gros di via nucleare questa è la questione che abbiamo di fronte questa la questione che dobbiamo affrontare questa questione che non possiamo
E l'utente
Non ho bisogno di rispondere io
Perché ha già risposto per esempio con parole
La forza della logica
Un uomo che non ha mai stato particolarmente antinucleare come Manlio Rossi Doria
A una serie impressionante di banalità che sono state dette a questo proposito
Ci tenterà centrale nucleare ma anche radicali c'è un rischio di incidenti
E anche la diga non a rischio zero certo certo sottosegretario Orsini anche la diga nona rischio zero ma la diga
Anche la più spaventoso i cancri più spaventoso della più incidente della dica più di portata maggiore
Travolge vite umane
Ma poi gli effetti sono limitati all'atto dello straripamento del bravo Cimento dell'Africa
Non si diffondono nello spazio
E non si diffondono nel tempo per generazioni
Certo c'è il piumone a benzina
Le altre tecnologie hanno rischi rischi di fusivi per la nostra e ci battiamo contro questi rischi e vogliamo la benzina verde e vogliamo via il piombo dalla benzina e vogliamo via i detersivi e vogliamo sia i pacchetti di plastica
Ma c'è una dimensione diversa dei rischi e i rischi e la fissione i rischi dell'incidente catastrofico
Venite a vedere io avrei voluto sottosegretario Orsini
Che questa parola di fuoruscita catastrofica questo aggettivo catastrofico
Fu sentito rinunciato con chiarezza dal presidente dell'Enea
Se
Il presidente Colombo
Parlando in televisione
Non avesse voluto a tutti i costi esercitare il ruolo dell'assicuratore l'opinione pubblica
Di fronte a un incidente che era allarmante che tutti hanno riconosciuto allarmante l'andrebbero che siamo qui a discuterne
Avessi avuto la parola anche solo il coraggio di pronunciare questa parola catastrofe
Avrebbe conquistato per sé e per il suo ente è un dato di credibilità in più che oggi non ha
Quella parola è stata pronunciata da Rubbia
E in televisione
Il quale con tutte le cautele del caso ha detto
Che se però si fossero verificate alcune cose che oggi sappiamo che sono verificate
Un monito Ecology parlare un fisico nucleare
Sarebbe venuto da questo avvenimento che non poteva non essere raccolto dallo
Dai responsabili
Del mondo politico del mondo scientifico
Sono parole responsabili sono le parole la voce della responsabilità sono la voce della ragione
Allora io non vorrei che il problema sicurezza si spostasse
Ma i problemi veri della sicurezza che sono la sicurezza della tecnologia nucleare cioè la sicurezza della Domina abilità
Di questa tecnologia a questioni davvero di poco conto
Uno standard più con uno standard in meno per cui poi
Banalità per banalità di banalità in banalità se arriva a dire dopo Three mai Island
Quell'incidente non è passato invano perché ci ha consentito e migliorare gli standard di sicurezza
Certo che Cernobyl pura non passerà in mano
Ma forse il collega Viscardi dobbiamo allora augurarsi altri incidenti perché posso affinarsi incidenti ancora più catastrofici perché possono affidarsi a nostra capacità di accumulazione
E i danni derivanti dall'incidente
E
Io non vorrei
Che su questa strada
Colleghi e compagni comunisti
Anche il vostro referendum consultivo rischi di rischiasse di diventare
Una uno strumento elusivo
Delle questioni concrete poste per esempio i nostri referendum abrogativi
Quali non risolveranno l'intera questione nucleare però certo pongono degli interrogativi puntuali e consentono delle sette
E in democrazia le scelte si fanno fra il signor no soltanto chi non crede nella democrazia collega riscaldi
Fa appello alla mediazione politica per eludere le sale per sostituire alle scelte le non scelte
Nel tentativo costante di mettere insieme cosa che insieme non stanno no i guai del nostro sistema politico sono stanno in questo stanno in questo
Nel non aver mai avuto la capacità di scegliere Odino sceglieremo negli anni Sessanta i problemi enucleati la scelta nucleare sì nucleare non l'abbiamo scelto risolti in tribunale abbiamo fatto risolverà qualche giudice e da qualche campagna scandalistica
Negli anni settantacinque il problema del piano d'oca tenne l'abbiamo fatto sciogliere risolvere dagli avvenimenti
E io non lo so benissimo le vostre cifre sono sbagliate per un fatto molto semplice
Perché io non mi illudo di essere tanto forte da aver fermato il piano Donat Cattin
Biava capienze fermato solo perché i suoi presupposti le cifre le vecchie con amiche che invocava erano sbagliate
C'è una voce fondamentale nel nostro approvvigionamento energetico degli ultimi dieci anni che costantemente ignorate
Che la quando ne è stata la crisi al settantatré
Di fronte all'aumento del costo delle energia la ristrutturazione dell'industria italiana contenuto e ha fatto saltare leggi ferree su cui ancora si abbassava la filosofia dell'ENEL
Quelle per cui veramente determinare un certo tasso di sviluppo economico occorreva il doppio di il PGT aumento dello sviluppo dello sviluppo di produzione elettrica è saltata
Abbiamo scoperto che non è vero che queste cose non sono indefinite che si arriva a delle soglie di industrializzazione che comportano anche delle soglie di saturazione
Abbiamo scoperto ma c'era scritto nei libri
Perché c'era una minoranza dissenzienti che su queste cose arriva già
Fatto ricerca scientifica prodotto
Ricerca scientifica
Erano banditi
Dagli interessi dell'industria nucleare
I fatti gli hanno dato ragione sono le leggi che loro e maestra Polato e loro richiede che le leggi
Della nuova situazione economica energetica non le leggi che venivano citati all'ora che era una base del piano Donat Cattin nell'intera filosofia rimangono tuttora dell'ENEL
E la forza dei fatti
Ma forse siamo al tre e mezzo per cento sottosegretario Orsini di energia nucleare non è per la forza
Inesistente degli antinucleari
Non abbiamo semplicemente dato forza
Politica alla realtà di dati che voi vi ostinate a ignorare che tuttora cercare di censurare e cercare di sequestrare perché non facciano parte del confronto
Dal confronto reale
E allora io vorrei
Che anche questa questione
Del
Referendum consultivo
Non diventasse il tentativo di eludere i referendum abrogativi
O il tentativo di eludere ed è scelto
E invece diventare lo sforzo di preparazione di strumenti di scelta per il Paese
Diventi invece così
Lo sforzo di creazione di ricerca di strumenti che servano a non scegliere
Può scegliere male che è anche peggio
Io devo dire che in tutta questa questione ci siamo posti il con il massimo di unità possibile e lo testimonia anche e e il massimo di ricerca di dialogo possibile
Lo dimostra anche la nozione che abbiamo presentato
Per questo abbiamo deciso di
Sostenere
Tutti gli sforzi tutte le proposte che andassero nella nostra direzione
Chi propone la legge per la moratoria
Un periodo di tempo che poi si può discutere
Non lo sosterremo
E di fronte anche la proposta di referendum consultivo della che c'è venuto dal Partito comunista italiano noi non abbiamo assunto posizioni pregiudiziali ci siamo riservati e ci riserviamo
Di valutarla nella sua
Nel suo concreto sviluppo e tuttavia qualche preoccupazione
Io voglio esprimerla qui
La preoccupazione che una mera ipotesi non venga
Sbandierata evocata per intanto concretamente distrarre combattere
Distrarre dalle combattere le
Realtà
Dei referendum abrogativi su cui è cominciata oggi la
Campagna di raccolta delle firme
La seconda preoccupazione non lo nascondo e di carattere giuridico costituzionale
Può un referendum consultivo essere indetto in presenza di una Costituzione
Che Arrigo quanto il referendum
Prevedendo come unico referendum possibile costituzionalmente quello abrogativo
La terza preoccupazione ancora giuridica e costituzionale si deve allora fare ricorso a una legge costituzionale ma una legge costituzionale con la sua maggioranza qualificata se di volta in volta fosse necessaria una legge costituzionale
Questo comporterebbe comunque di volta in volta dei compromessi
Su quesito
Fra
Maggioranza e
E non l'opposizione ma questa o quella componente naturalmente la componente più forte dell'opposizione
E il quesito la riserva che io esprimo nei confronti dei Governi e delle maggioranze semplici possono non c'è il rischio il referendum consultivi indetti dalle ma da semplici maggioranze
Che siano dei cuciti strumentali
Proposti all'opinione pubblica
Che possono anche dar luogo referendum di natura plebiscitaria
Questa preoccupazione che fare le maggioranze semplici vale a maggior ragione per le maggioranze qualificate in in un sistema politico finché sarà questo sistema politico certo in un sistema politico bipartitico evidentemente discorso già completamente diverso
E allora non è giusto perché il quesito appartiene a tutti e una delle regole del gioco la formulazione dei quesiti
E le regole devono
Stabilirle non è non possono essere
Non possono essere proprietà
I maggioranze per quanto qualificate esse siano e di volta in volta
Quindi succede suscettibili di modificazioni assecondai di formulazioni può non possono essere plasmati a seconda del variare in maniera diversa a seconda del variare le maggioranze la quarta preoccupazione infine di carattere politico
Io non ignoro che c'è stato il referendum austriaco
Centrali si centralino
Nucleare sì nucleare no e referendum svedese
Centrali si centralino centralini
E allora parliamoci chiaro
Ecco sarebbe il classico referendum che piacerebbe a Biscardi
E capisco che possa esserci a tentazione nel Partito Comunista ero partito comunista diviso
Sulla questione nucleare
In cui è inetto e io credo che noi possiamo rivendicare qualche merito
Un grande e apprezzabile Travaglio democratico
Invece di affrontare e risolvere al più alto livello
Quello che non strozzare le peculiarità delle diverse posizioni
C'era può essere attenta azione attraverso quesiti fasulli
Attraverso strane bestie a tre teste
Di
Conciliare l'inconciliabile e di eludere al proprio interno le proprie scelte come vede sottosegretario Orsini o non eludo problemi rilievo rilievo quelli prendo di petto per quelli che sono nella loro realtà
Politica
E queste sul referendum consultivo sono
Deve gravi preoccupazioni che sottolineo
Ai comunisti a tutti
Perché io credo che invece tutti abbiamo l'interesse su Clan di questioni
Che interessano
Il nostro avvenire a un dibattito aperto è un dibattito
Coraggioso e per coraggio sentendo un dibattito che non abbia paura del confronto non abbia paura dei dati che possono
Derivate anche delle scelte che possono derivare
Una volta stabilite le regole poi io credo nella democrazia
Io per primo sarei pronto a accettare
Anche i rischi di scelte
A cui mi fossi pronunciato alcuni fossi contro cui mi fossi pronunciato
Ma voi davvero
Io ho sentito dire stamattina questa mattina delle cose
Che mi fanno ritenere quel catalano dediti a quelli della notte un grande teorico a cui bisogna purtroppo in queste Aule qualche volta fare riferimento
Io ho sentito da qualcuno
Enunciare la grande scoperta che abbiamo qualche ceppo che cent'anni Italia ma ce ne sono molte in Francia
E in Svizzera e che l'incidente lo capirà quelle italiane ma anche a quelle svizzere o francesi speriamo che non capiti sull'incidente
Ma certamente catalano del catalano
E allora io credo che i cittadini Mosca di Varsavia fossero ben contenti di stare a Mosca balza e a Varsavia invece a chi afferma Chernobyl e quelli di Roma di Parigi ben contenti di stare a Roma Parigi nonostante la radioattività gara Cernobbio ci arrivava piuttosto che a Mosca o in Polonia dove la la reattività era molto maggiore
Che razza di ragionamenti sono questi
Qui si tenta in maniera veramente riceve c'è un tentativo surrettizio di imporre in questo dibattito une quel un'equazione
Sulla dibattito disarmo unilaterale disarmo multilaterale
Che c'è sul piano militare
Ma è una cosa che non sta in piedi non non non c'entra nulla
Un'altra considerazione capirai se non costruiamo centrali nucleari
Dobbiamo acquistare l'elettricità nucleare dalla Francia
Che c'è di male acquistati dall'acquistiamo petrolio acquisiamo metano
Ma che cosa c'è di male se quegli hanno costruito le centrali hanno una sovrapproduzione di Energia che cosa c'è di male se acquistiamo dall'opera
Da noi Anna noi siamo stanchi per decenni la raffineria d'Europa
La pattumiera d'Europa tutte le raffinerie che dovevano servire a fare l'abbia produrre labbra raffinare la benzina degli altri Paesi europei stavano sulle nostre coste sulle nostre isole sulla nostra regione
E il portavamo petrolio greggio esportava amo benzina raffinata e nostre raffineria gli altri pochi Paesi sviluppati
Siamo stati a pattumiera d'Europa la raffineria d'Europa se per una volta avendo sbagliato a fare all'industria nucleare
La Francia sarà la centrale nucleare in Europa
E la rifornì Trichet di regia elettrica nucleare non vedo che cosa ci sia di scandalizzarsi
Da questo fatto è perché non possono non possiamo importare
E pagare Energia Elettrica francese come paghiamo esattamente come paghiamo l'Energia del petrolio nel nel dai Paesi arabi o le energie del metano da Paesi arabi ed altri Paesi europei dall'Unione Sovietica
E vengo ai volturare brevemente la mozione con una preghiera di riflessione a tutti ma in particolare ai compagni socialisti e ai compagni comunisti
Noi potevamo presentare una mozione che riecheggiano se come ha fatto hanno fatto dai suoi compagni di invidiamo Grazia proletaria e riproponesse in quest'aula immediatamente
I quesiti referendari su cui oggi si è cominciata a raccolta delle firme
Oppure potevamo tradurre in una mozione quello che è la proposta di legge presentata in quest'aula la collega Mele che ha e nell'altra a Hula
Dall'altro ramo del Parlamento
La collega signorino quella della moratoria
Nucleare per un certo numero bianco
Abbiamo preferito invece tener conto
Del dibattito che c'è stato e che ha investito
Non soltanto il partito comunista ma anche le altre forze che sono state le protagoniste delle scelte del pene in questi altri e all'interno delle scelte del Pen nella scelta degli investimenti delle centrali nucleari
E allora proponiamo un'altra cosa
Proponiamo
Che
Si dia corpo
Che si tenti di tradurre in qualcosa di operativo
Quella pausa di riflessione
Quella necessità di riconsiderazione
Dei programmi nucleari
Che ha avuto particolari sottolineature
All'interno del partito comunista all'interno del partito socialista ma anche collega Viscardi all'interno Democrazia Cristiana
Io voglio qui dare atto al sedici segretario tuo partito potrà atto
Di ha avuto
Frasi e riflessioni responsabili
Su questa vicenda e non è stato l'unico nel mondo cattolico non è stato unico all'interno una democrazia cristiana
Allora noi chiediamo
Che il governo ma poi il Parlamento tutti insieme stabiliamo tempi modi procedure di questa riconsiderazione della questione nucleare
E certamente la Conferenza sulla sicurezza nucleare
Può essere uno
La principale l'una l'unica una delle
Prosciutto o uno dei modi uno dei punti di passaggio degli strumenti di questa riconsiderazione
Ma perché riconsiderazione ci sia sottosegretario Orsini colleghi comunisti colleghi democristiani amici socialisti e questo momento sita assenti
E qui ha ragione Giovannini
Occorre che non che da qui al momento da riconsiderazione
Non ci siano
Dei cambiamenti dello statu quo
Non ci siano dei fatti compiuti non ci sia un'alterazione
Delle decisioni della della situazione delle cose delle questioni in gioco su cui dobbiamo prendere delle decisioni su cui dobbiamo attuare la riconsiderazione della questione nucleare
All'una pausa di riflessione si purché questa pausa di riflessione sia davvero sia pure in tempi brevi con procedure certe con garanzia politica per tutti come chiedeva Giovannini
Sia una pausa
Da parte nostra chiediamo la chiusura di Latina
Perché è un impianto antiquato
Perché produceva quantità trascurabili di energia
E perché è in vicinanza di un poligono di tiro e o si chiude quel poligono di tiro o si chiude latina
O tutte e due ma così la situazione certamente non può andare avanti
Ma poi per il resto non chiediamo che le centrali in funzione in questa pausa di riflessione sottosegretario Sinisi erano chiuse
Però contemporaneamente bicchieri a chiediamo a voi
Che tutte le nuove fasi dei programmi nucleari siano sospese
Pausa di riflessione può significare solo questo significare che dove la scelta dei siti in questi mesi dovesse essere compiuta sia sospesa la scelta dei siti e si appella riconsiderazione
Che dove è stata compiuta come a Torino la scelta dei siti
Si sospenda la localizzazione della scelta del sito
Sì sì sì sì sì sì sì si sospenda l'atto successivo cioè l'insediamento dei cantieri
Ci sospendono gli appalti anche sono già stati fatti che dove i cantieri sono già in funzione ma si deve procedere all'installazione della centrale si sospenda vista razionale centrale che dove tutto è pronto per l'entrata in funzione e sappiamo che non lo è da nessuna parte
Eppure a Montalto si sospenda l'entrata in funzione
Questo è scritto nella nostra mozione abbiamo voluto raccogliere gli elementi di dibattito reale non ci siamo voluti tutele
In una posizione di chi a tutta la verità ma questa verità siamo voluti andarla a cercare anche all'interno tra i gruppi delle esitazioni dalla divisioni dal Partito comunista del Partito socialista
Della stessa democrazia cristiana dietro le apparenti invece unità
Proclamate oggi dal collega Biscardi
Certo poi invece
Di fronte a questi problemi che sono i problemi seri del domani
I problemi seri di una scienza che consapevole sempre più dei propri limiti
E che quindi proprio perché consapevole dei propri limiti
Può compiere uno sforzo umanistico
è tentare di superarli
C'è
Ci sono le certezze immarcescibile del nucleare a tutti i costi
Di chi veniva qui in quest'aula preoccupato per Chernobyl è già il primo giorno non per preoccupato per le conseguenze a radioattività
Ma per le conseguenze della emotività che si scarsa rette potuta scatenare avrebbe così sarebbe potuta riversare sui programmi nucleari decisi dall'Italia
Ci sono le certezze
Di coloro che sembra ancora ascoltarli sembrano i grandi ancora
I grandi assertori del delle sorti magnifiche e progressive dell'inizio del secolo
Parlo naturalmente di quel partito repubblicano in cui sarebbe concludo
Signor Presidente mi dispiace che ci sia lei perché legge il rappresentante di un partito repubblicano diverso
Da quello di Adolfo Battaglia
Di un partito repubblicano che sembra aver perso
I connotati
Mazziniani
Il tradizioni di tradizioni democratiche popolari
Umanistiche non solo umanitarie che
L'hanno caratterizzato nella sua lunga storia che sembra invece essere diventato in queste Aule tanto spesso
Il difensore
Di posizioni precostituite di partiti presi
E questo del nucleare rischia di essere fra tutti
Il partiti un partito preso contro contro non solo non solo contro ha ragione ma contro
La ragionevolezza
Onorevole Spadaccia onorevole Battaglia ha facoltà di illustrare la mozione presentata dal Partito repubblicano italiano
Presidente onorevole ministro leggi
A me pare che sia stata una felice idea quella di in
Predisporre per la giornata odierna il dibattito che si sta svolgendo
E che dibattito che già si è in parte svolto
Abbia portato già qualche conclusione positiva mi pare cioè che sia emersa dal dibattito
Una serie di preoccupazioni comuni comuni a tutti i settori del Parlamento
Preoccupazioni comuni che corrispondono alle preoccupazioni di tutti indistintamente i settori dell'opinione pubblica del Paese
è emersa certamente accanto alle comuni preoccupazioni una comune tematica come risulta dagli interventi fin qui svolti
Fin da ora è emersa
Una certa concordanza di soluzioni soprattutto in materia di sicurezza
Che dallo svolgimento del dibattito di uno risulta essere l'elemento centrale primo su cui c'è concordanza esigenze di sicurezza
E risulta anche evidente dal dibattito che
C'è una comune individuazione
Delle vie d'abbattere immediatamente per affrontare questo complesso di problemi se qui c'è una certa comunanza di visione
E cioè la convocazione di una grande conferenza nazionale dell'energia
Con la partecipazione di licenziati gli e Sperti di
A di livello internazionale e nazionale
In grado di
Precostituire elementi per ogni decisione successiva che Legnara
Trenta
Questo senso questo dibattito risulta notevolmente costruttivo a me sembra
Malgrado qualche voce discordante
Non parlo tanto dell'intervento non le squadracce il quale si dimostra particolarmente ben informato delle vicende del partito repubblicano
Ma quando presente dell'intervento dell'onorevole Ronchi
Rispetto al quale collega Viscardi ha fatto già alcune osservazioni alla quale per raggiungere queste che
Il complesso delle cose assai
Interessanti che ha detto l'onorevole Ronchi non tengono però presente
Che altro è la modernità degli impianti altrove la garanzia integrale di sicurezza di quegli impianti moderni si tratta di due concerti del tutto diversi
Impianti possono essere modernissimi dal punto di vista tecnologico ma possono essere non garantiti completamente dal punto di vista della sicurezza
E quindi cade di per sé l'intero ragionamento su quell'onorevole Ronchi in definitiva ha basato il suo intervento
Hanno interesso un concetto qualificato di sicurezza
Un concerto qualificato anzi vorrei dire meglio di modernità
Per cui accanto alla modernità della tecnologia risulta anche una modernità di
Gli apparati di sicurezza
E naturalmente da questo complesso di
Le esigenze largamente comuni a molti settori del Parlamento
Risulta la necessità di una conferenza l'azione dell'Energia che appunto affronti questi problemi che il modo
L'unico modo possibile di dare risposte convincenti e serie le opinioni pubbliche
Un insieme di voci a confronto un dibattito aperto un insieme di soluzioni per lavorare in comune
Che è una tecnica di procedere completamente opposta alla tecnica referendaria diverse schematica alternativa
Sì che le proposte di referendum non soltanto sono
Da respingere per una serie di ragioni sulle quali essa sono sto a soffermarmi
Ma sono da respingere perché proprio non mettono in luce non colgono il nodo cruciale della procedura da affrontare che quello di affrontare i problemi attraverso un dibattito largo aperto a più voci che si riesca a trovare attraverso lo scontro l'incontro attraverso una dialettica di posizioni soluzioni convincente soddisfacenti rispetto anzitutto all'esigenza di sicurezza del Paese
Quanto alla nostra posizione vorrei dire al di là del dibattito e si è svolto qui nell'abbiamo cominciato a precisare in un documento che è stato esaminato nella giornata di ieri da un insieme di scienziati di uomini di cultura gli ambientalisti che si sono confrontati nella sede della direzione del nostro partito
Sì che abbiamo cominciato a produrre un primo testo
Che è a conoscenza dei colleghi alla cui risulta la posizione chiara
è il nostro opinione che l'incidente di Chernobyl imponga una seria considerazione sia sul piano nazionale che sul piano internazionale di tutti gli aspetti relativi all'uso pacifico dell'energia nucleare anzi
è nostra convinzione che alla luce dell'incidente di Chernobyl
Appare necessario procedere ad un esame attento di tutte le questioni di tutte di tutte nessuna esclusa
Dal punto di vista dei fabbisogni energetici
E in particolare dal punto di vista dei fabbisogni elettrici
Che sono probabilmente
In fase ascendente
Dal punto di vista del ruolo che il nucleare può assolvere della fornitura di energia
Dal punto di vista delle garanzie di sicurezza che debbono essere predisposto una volta che si sia accentuata la necessità dell'uso del nucleare dal punto di vista infine della gestione delle situazioni di emergenza che possono verificarsi che si sono verificati e che non ha avuto
Mi pare risposta completamente soddisfacente da parte dei pubblici poteri
D'altra parte e perfino banale ormai a questo ora dopo che tanti colleghi l'hanno ripetuto
La considerazione che l'Italia vive a contatto più o meno stretto con molte decine di centrali nucleari
Sicché il problema della sicurezza del nostro Paese non potrebbe essere dato per risotto neppure attraverso la più drastica riduzione del programma nucleare italiano che sarebbe del tutto indifferente rispetto alla circostanza che cerchiamo di fronte non a tre o cinque centrali comunitario ma a cinquanta centrali
Dislocati intorno ai nostri confini
Sì che se ne trae la conclusione che è una delle richieste fondamentale che ne facciamo nel nostro documento di una decisa impronta mobilitazione di tutte le capacità nazionali e internazionali
Al fine di predisporre le procedure
E gli strumenti attuativi per assicurare alle popolazioni le più ampie garanzie di controllo degli incidenti del loro conseguenze soprattutto a livello internazionale tema sul quale penso interverrà poi l'onorevole Guspini che ha una sua interpellanza ad articolare in proposito
E per un Paese come il nostro in effetti che
Ha utilizzato l'acqua nel affini di produzione dell'energia elettrica nella maniera pressoché integrale qui è stato utilizzato in Italia pressoché integrale
Per un Paese come il nostro che
Non a materie prime atte alla produzione di energia
Per questo tipo di paese che mai siamo non esiste chiaramente una
Un problema di indipendenza energetica e si sta soltanto un problema di diversificazione delle fonti energetiche
E le fonti energetiche complesse che bisogna utilizzare debbono essere tutte valutate
Sia in ordine a considerazioni attinenti allo stato del mercato delle materie prime
E la condizione internazionale che si verifica su questi mercati dal punto di vista politico
Sia in ordine agli inconvenienti che l'una e l'altra fonte di energia possono generare
Rispetto ai problemi di salute e di sicurezza dei cittadini
Sia per il loro costo comparato
Elemento da valuta
Sia per le ripercussioni che l'utilizzo privilegiato dell'uno dell'altra fonte di energia possono avere in ordine agli investimenti in materia di ricerca di tecnologia
In questo senso ed essendo tutti quanti noi io credo consapevoli di queste condizioni che sono condizioni di carattere obiettivo che nascono dalla situazione del nostro Paese e dalle condizioni della scienza e della tecnologia questa fine secco
In questo senso tutti consapevoli di questo
Ma e certamente errato chiocciola ufficiali a dirlo con tutto obiettività e certamente errato essere nuclearisti ad oltranza per scelta ideologica vorrei dire così come certamente errato essere ambientalisti estremamente scelta altrettanto ideologica
Nessuno può aver sposato né una negl'nucleare né il petrolifero nei il carbone nei
Il metano
Con le rispettive nobili che sono dietro queste materie prime
Nessuno può aver sposato una tesi preconcette in favore dell'uno dell'altra fonte energetica né per amore né per interesse vorrei dire
Quello che si dice che bisogna valutare in maniera del tutto razionale una situazione che obiettiva
Valutare in maniera del tutto razionale un problema che nasce dalla necessità
Di che nascono della necessità che nascono dal momento del fabbisogno elettrico che è un trend dell'economia mondiale non soltanto che l'economia italiana
E che deve essere valutato in maniera realistica
In maniera forse più realistica di quella contenuta nel piano energetico nucleare del mille novecentottantuno dove alcune previsioni erano certamente non non precisi
E bisogna valutare questo problema sapendo che la prima cosa da guardare per il nucleare
è una garanzia di sicurezza di protezione dei cittadini
Riconoscendo che ciò pone il problema non è in un ambito nazionale
Rispetto a programmi nucleari italiani che sono di molto definiti e molto limitati ma pone il problema in ambito internazionale
Poiché la dimensione internazionale la sola in cui questi problemi possono essere effettivamente risolti
E d'altra parte l'Italia appartiene al gruppo dei sette Paesi tecnologicamente ed industrialmente più sviluppati e sappiamo che vertici di Tokio uscito un comunicato in materia non di poco conto probabilmente ed è quindi necessario trovare anche alla luce dei risultati di Tokyo una risposta adeguata l'incidente di Chernobyl in un quadro di stretta cooperazione concertazione con gli altri Paesi industrialmente avanzati nel cui ambito la politica energetica
Italiana risulta connesso e coerente
Sapendo che gli altri paesi sono da questo punto di vista dello sviluppo del nucleare supposizione assai diversa dalla nostra la Francia per fare un solo esempio produce più del sessantacinque per cento di elettricità
Attraverso lo strumento nucleare
Essendo queste punti base di nostri impostazione
è evidente che la prima conclusione qui si arriva che necessaria la convocazione di questa conferenza
Energetica
Sulla quale credo la Camera concorda largamente
Ma è necessario altresì che intanto siano prese alcune decisioni in materia di sicurezza in particolare le decisioni in materia di sicurezza non possono aspettare la convocazione della conferenza energetica di qui a quattro mesi di qui a sei mesi
Nessuna moratoria in questo campo nessun punto nessun punto di vista
E quindi bisogna adoperarsi anzitutto ed è una delle proposte che abbiamo lanciato ieri confrontandola con gli scienziati e con gli uomini di cultura gli ambientalisti
Bisogna adoperarsi affinché gli impianti nucleari italiani siano anzitutto sottoposti a controllo internazionale oltre che nazionale
E bisogna che a questo fine sia richiesta alla alla ieri a Vienna
Di nominare un rappresentante permanente d'Italia che secondo noi deve assumere la posizione di direttore aggiunto del direttore aggiunto di un nuovo organismo nazionale per la sicurezza che intanto bisognerà provvedere a costituire anche in attuazione della richiesta del parlamento del novembre scorso e bisogna che l'Italia intanto presso l'Agenzia di Vienna utilizzi un articolo del trattato dell'Aiea
Che consente ad un Paese di dichiarare preventivamente e devo unilateralmente la disponibilità ad accogliere presso i propri siti nucleari tutte le ispezioni che lei è ritengo opportuno introdurre o eseguire
Dichiarazione che esige una prenderà una pronta presa di posizione del nostro governo
E che assicura quella trasparenza nucleare che se il nucleare deve essere proseguito come a nostro parere deve essere proseguito assicuri però quella trasparenza che garanzie essenziali di sicurezza per i cittadini nel quadro delle condizioni obiettive in cui il programma energetico italiano deve essere
Va perseguito
E d'altra parte occorre far sì che la gestione operativa dell'emergenza conseguente a un qualsiasi tipo di incidente sul nostro territorio dio ce ne scampi ma su altri dopo Cernobyl
E sia gestite in maniera diversa da come risulta da gestire abbiamo presentato un'interrogazione se non è la firma degli onorevole la Malfa Pellicano e tutto proprio su questo punto
E probabilmente occorre che questa gestione della crisi energetica derivante da incidente sia gestita unitariamente presso la Presidenza del Consiglio e bisogna che la presidenza del consiglio si avvalga di un unico conto comitato tecnico di consulenza e che la presidenza del Consiglio curi direttamente la diffusione delle informazioni sull'emergenza
E le missioni gli eventuali ordinanze
Regolatrici di comportamenti della popolazione
In effetti l'informazione corretta
è questione essenziale per la gestione dell'emergenza e deve essere grata da un unico organo supportato da un complesso di professionalità di alto livello
L'informazione nel corso dell'ultima crisi non è stata univoca perché in definitiva le informazioni non sono state date né dalle stesse persone ad un unico centro né da persone tutte egualmente preparati è questo un problema che deve essere affrontato in termini immediati
La città ma nostro parere deve essere affrontati in termini immediati
L'esigenza di istituire immediatamente un organismo per le autorizzazioni al controllo della sicurezza degli impianti nucleari
Da estendere poi anche agli impianti ad alto rischio separato dall'Enea così come il Parlamento del resto ha richiesto organismo che ne vediamo presieduto da un alto commissario posto sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio
Nel quale organismo come alcuni scienziati Chierici suggeriva nostra conferenza comune
Nel quale organismo sarebbe anche inutile istituire una funzione permanente di di contro relatori da parte di organi competenti e qualificati
Di sponda diciamo così opposta poiché la funzione del controllo attori indifese distanze ambientalistiche della sicurezza è essenziale per produrre decisioni che diede estrema garanzia per l'insieme della popolazione
Occorre nello stesso tempo farsi
è che l'elaborazione delle norme e delle procedure per le valutazioni sull'impianto ambientale dell'Est all'azione energetiche
Non che dire utilizzazioni diffuse dell'Energia e delle altre applicazioni industriali siano concentrate presso il ministero dell'ambiente
E non può non essere qui un appello
A istituire rapidamente il ministero per l'Ambiente superando le difficoltà che si sono manifestate in Senato superando rapidamente e poi le difficoltà che si possono manifestare in questa camera rispetto a modifiche che possono essere stata apportata dal Senato
Insomma c'è un mucchio di cose da fare in relazione alle garanzie di sicurezza ad assicurare sul piano interno e c'è contemporaneamente un'azione internazionale da svolgeva
E credo che sarebbe utile se il governo italiano dichiarando la propria disponibilità ad ispezioni Aiea chiedesse anche ad altri governi
Di Paesi confinanti con l'Italia che si e si sottoponesse lo e si paesi si sottoponesse ora gli stessi controlli allievo e disposta a sottomettersi d'Italia assicurando così una cosa una gara una garanzia di controllo internazionale incrociato del di così e tutto facente capo
Al alla all'Agenzia di Vienna
è utile l'azione per la convocazione immediata di una conferenza internazionale in materia di standard
In materia di soglie di sicurezza nella misura in cui licenziati possano dare qualche indicazione di sufficiente precisione in proposito ciò che non è facile di strumenti di garanzia di controlli che devono essere esaminati in sede internazionale
Quindi ha notevoli colleghi c'è un insieme di cose che possono essere fatti fin da questo momento
Si apre una situazione in qualche modo nuovo dopo dopo l'incidente di Chernobyl i problemi devono essere esamine debbono essere approfonditi deve esser dato un quadro realistico dei fabbisogni energetici non soltanto italiani ma europei nel quadro generale del trend ascendente dei fabbisogni mondiali correlati anche al momento dalla popolazione mondi ma che per i prossimi due vent'anni credo si calcoli nel due mila e fino al due mila e veti si calcola in circa due miliardi UA mai il che comporta un aumento del fabbisogno mondiale di energia
Di straordinaria rilevanza tutti i problemi devono essere esaminati in questo quadro le diversi fonti esaminate dal punto di vista comparata è probabile che in questo quadro il nucleare risulti indispensabile e necessario per far fronte ai problemi del fabbisogno energetico come abbiamo già stabilito del resto con una larga concordanza di forza in questo stesso Parlamento non più di qualche mese fa
E i problemi della sicurezza devono essere affrontati allora alla luce dei nuovi incidenti che si sono manifestati delle nuove tecnologie che bisogna introdurre dei nuovi garanzie di sicurezza invece introdurre degli impianti
Alla luce degli investimenti che bisogna fare
C'è questo complesso di cose che esigono un'azione convinta e coerente senza nessuna preclusione di ordine ideologico né da una parte né dall'altra senza nessuno sposalizio di una tesi preconcette ma da una parte né dall'altra ma sapendo che esista un grande problema che il problema dello sviluppo in definitiva e non soltanto del nostro Paese Mazzi vaste aree del del mondo sottosviluppato che esigono un aumento dei consumi energetici in particolare un aumento dei consumi di energia elettrica
E che questo problema occorre far fronte non attraverso una visione conservatrice e vorrei dire reazionaria pluralistica della diminuzione dei consumi energetici ma attraverso un aumento dei consumi energetici
Assistiti da garanzie di sicurezza generalmente accettate corroborata dalla scienza della ricerca tecnologica moderna
In questo quadro credo che sia abbastanza facile trovare soluzioni anche i problemi del piano energetico italiano necessita di perseguire un piano energetico che che faccia fronte ai bisogni ai bisogni e problemi obiettivi del nostro Paese garantendo anzitutto la sicurezza dei cittadini che è l'obiettivo primo di questo dibattito e deve essere l'obiettivo primo dell'azione dei pubblici poteri
Ringrazio onorevole Battaglia onorevole Pannella oggi onorevoli colleghi si è discusso molto
Del nucleare sia del nucleare no soprattutto sono state sostenute le tesi del nucleare si del del nucleare no
Ora signor Presidente mi pare che ci sia sia dimenticati un po'
No vedrai vedrai che no no certamente dubbi
A non non ciò spostamenti o come quelle che tu hai fatto fisicamente adesso perché forse politicamente sono meno lontani ma altrettanto in direzione dalla maggioranza
è che che sia dimenticati mollettone dell'incidente di Chernobyl
Che in questa ora non ha avuto a oggetto dell'attenzione meritata perché l'unica cosa che è stata detta
Sempre con la partecipazione del ministro dell'industria onorevole Altissimo è stata la informativa la brevissima informativa una interrogazione per gruppo all'indomani coi poi ci sono stati gli altri problemi
Non dico quelle dei congressi che sono problemi che dobbiamo tutti rispettare
Perché ognuno di noi a la necessità ognuno di noi parti politiche alla necessità di svolgere tranquillamente le battaglie congressuali
Ci siamo dimenticati
Uso fra virgolette
Come
Tranquillamente
Avvenne questo va tranquillamente nel senso che se non deve avere impegni e come non deve avere impedire quei non è stata una cattiveria onorevole Altissimo è stata soltanto forse o una frase ora frase proprio per vendicare la esigenza di non aveva e non essere distratti da questi
Dico non ci siamo dimenticati l'ho detto fra virgolette e il ci siamo soprattutto il Parlamento si è dimenticato
De conseguenza che ci sono stati in Europa e in generale in Italia in particolare per l'incidente di Chair mobile
Io mi fermerò anzitutto su questi problemi
E mi ci fermo in presenza di una realtà che non dipende in larga parte dall'Italia
Sarebbe ridicolo riferirsi come purtroppo si fa molto nel discutere sul problema del nucleare riferirsi alla un realtà nucleare dando rilievo alla situazione italiana
Perché tre centrali che producono una parte minima dell'energia consumata il nostro Paese sono nulla in confronto alla realtà europea e mondiale delle installazione delle centrali nucleari
Essendo l'Italia importatrice più che produttrice di energia elettrica realizzata e centrali nucleari
Dobbiamo invece riferirci alla realtà ben diversa di un'Europa
E non soltanto di quella che c'è geograficamente più vicina o c'è vicina politicamente
L'Europa i dati sono qualche volta impreciso io spero che di questo dibattito non riusciamo ad avere anche e finalmente dei dati Boltro precisi
Nei Paesi confinanti con nuovi Svizzera Francia e Jugoslavia ci sarebbero secondo alcuni dati quarantanove centrali
Termonucleari seconda altre sarebbero appena quarantasei ma le differenze sono assai modeste
Nell'Europa della CEE ci sarebbero esattamente cento dodici centrali o cento nove secondo altre fonti le statistiche e nell'Europa in Complesso
Compresa la parte europea della Russia ci sarebbero secondo alcuni dati centosessantuno centrali ceppo secondo altri ben centosessanta
Siamo quindi in presenza di una realtà
Del tutto diversa da quella dell'Italia
E qualunque decisione dovesse essere assunta dall'Italia
Per le sue centrali
Dovremmo comunque convivere con il nucleare con centrali assai vicine il linea d'aria
Ad alcune regioni per esempio ce ne sono dodici in Francia del stanno a duecento chilometri da Torino più di quanto non siano rispetto ad altre le centrali nucleari ad altre regioni le centrali nucleari esistente in Italia
Con la Giunta onorevoli colleghi della concentrazione in molti Stati di un numero elevatissimo di questo e da allora anche lo sviluppo e la sicurezza si devono collocare quantomeno nella dimensione dell'Europa
Seppure non riguardano esattamente tutto il mondo
E comunque l'Europa ai fini della discussione odierna quanto meno ai fini della discussione odierna non finisce certamente nei confini fra la parte occidentale la parte orientale ma continua in zone che è politicamente sono lontane da quella uscita
Partiamo fermiamoci su Chernobyl
Ricordiamoci di alcune cose non dimentichiamolo mai
Per la valutazione della situazione di oggi e di domani
L'Unione Sovietica ha taciuto per giorni
Se in qualche Stato europeo
I controlli dell'aria radioattività non fossero stati costanti e pronti il ritardo nella informazione sarebbe stato ancor più negativamente influente in danno delle popolazioni dell'Europa
L'Unione Sovietica non ha potuto adeguatamente difendere
Le proprie popolazioni
Le morti e le prognosi infauste per i più colpiti dalle radiazioni dicono già molto
Ma gli effetti delle più modeste o delle meno ingenti contaminazione
Radioattive si vedranno fra anni io mi auguro che le Paure si dimostrino del tutto infondato e è meno auguro fra l'altro con un ottimismo che ho Di Matteo l'Unione Sovietica inoltre non ha fornito alcune leve lamento sulla causa dell'incidente
Elementi sono gli elementi sulla causa dell'incidente sono importantissimi
Verrà eliminazione possibile di analoghe
Via raro che i rischi
Se si tratta di impianti a livelli elevati di sicurezza o per rasserenare il mondo sulle dimensioni diverse dei rischi se si tratta come si legge diffusamente di un impianto meno sicuro di quelle dell'Occidente
L'Unione Sovietica infine ha rifiutato di risarcire i danni richiesti dall'Europa
Danni determinati dalla nuova nucleare
Gravissimi sul piano economico per gli stati ebbe riproduttore che si sono ne fanno parte di questi Stati
Il Parlamento europeo ha provato onorevoli colleghi una deliberazione al riguardo pochi giorni orsono
E ci sono stati ovviamente molte più forze politiche di quelle di quella unica che va sostenuta l'Italia il movimento sociale italiano
E che oggi insiste presso il governo italiano perché laconica
A tutela degli interessi dello Stato dei cittadini e per riaffermare anche del principio di un obbligo internazionale del neve nell'etere e di garantire i diritti alla salute di tutti i cittadini del mondo ma occorre anche tenere conto
Di una esigenza fondamentale per ritardi che è la indipendenza energetica se c'è un imperativo che noi dobbiamo sentire perché dobbiamo tenere presente e che evidenziamo pertanto che la nostra mozione che ci dobbiamo liberare dal ricatto energetico internazionale e da quello arabo e in particolare oggi noi abbiamo una bolletta petrolifera
M. tariffe era più bassa
Quanto al costo non quanto a quantità
Ecco a questa bolletta petrolifera più bassa quanto al costo e quanto a quantità e soprattutto per la esistenza di una causa fondamentale che è rappresentata dal ribasso del valore del dollaro nelle settimane passate
Ma già si si vedono alcune riprese della moneta americana adesso dobbiamo il miglioramento delle condizioni economiche generale del nostro Paese
Ma quanto dura
Questa situazione positiva
E abbiamo anche una bolletta carbonifera
Elevata
E nel frattempo ristagna mi permetterete questo
Riferimento che
Io sento in modo particolare perché sono attaccato a questi problemi mentre ristagna il rilancio già finanziato
Della utilizzazione del carbone italiano di Sardegna
Abbiamo una bolletta elettrica elevata
Per le forniture di energia prodotta con il nucleare in centrali oltre confine
Ed abbiamo oltretutto necessita di maggiori quantità di energia per i prossimi anni
I consumi di energia e lo sviluppo vanno di pari passo la mancanza di regia potrebbe essere un freno pericoloso allo sviluppo
D'altra parte i salti idrici più validi economicamente
Sono già stati sfruttati
No andare da qualche tempo ma da moltissimo tempo
Sono chiuse alcune piccole centraline idroelettriche marginali
Che furono riaperte quando mancò il petrolio e poi richiusa io credo che si possano riaprire anche queste nel futuro prossimo
Anche nel futuro immediato intendo dire ma si tratterebbe sempre onorevoli colleghi di palliativi di scarsa efficacia
Il sole il vento è l'acqua non sfruttata come quella dalla quale mi sto riferendo
Daranno incrementi in percentuali minime senza dire cosa che sembrerebbe incredibile a me anche sembrava incredibile che l'energia eolica ha dei prezzi spaventosa prezzi spaventosi
Per cui oltre che nelle centrali idroelettriche maggiori
La massa la quantità massima viene regia dovrà essere prodotta anche le produrrò con il sistema Terni
Non ci sono in questo momento perlomeno delle alternative sui con tutte le scelte che ciò comporta onorevoli colleghi
Se non si vuole tornare indietro e frenare lo sviluppo
Per cui le strade da seguire sono come noi indichiamo della nostra mozione
Quella della realizzazione di tecnologie innovative
Io una massima economicità
Sulla base di approvvigionamenti diversificati è con la massima possibile delle garanzie
Quelle garanzie che possono essere offerte dal rispetto delle regole imposte dalla conoscenza delle leggi scientifiche con costi più elevati certamente per gli impianti di quelle che non applicano le regole della conoscenza scientifica con conseguenti costi della nevralgia più elevati dobbiamo pensare anche a questo
Di più volevo ricolleghi petrolio e carbone nel giro di non molti anni si ridurranno molto poco
Quindi i problemi esistono e non ci si può rifiutare aprioristicamente di parlare
Noi pensiamo che una conferenza nazionale alla quale partecipino scienziati e tecnici lavoratori ed imprenditori possono essere uno strumento per approfondire la materia
Inattesa ad esempio che fra il due mila venticinque due mila trenta
Sia possibile produrre l'energia con l'affissione con la fusione nucleare e attraverso cioè una utilizzazione di sostanze nucleari attive si sta lavorando affogando in Europa c'è una organizzazione europea che si dedica a questi studi e ha un programma che ci porta a quei tempi ma io mi permetto di dire che quarant'anni
Che abbiamo davanti prima di questa nuova soluzione non sono pochi e che quindi noi dobbiamo approfondire di problemi sotto ogni punto di vista
Ma non crediamo più che in una conferenza italiana ritorno sempre alle premesse di questo intervento
Noi crediamo in una Conferenza europea
Che che che è pertanto in questo senso ci pronunziamo nella nostra mozione sulle stessi argomenti che debbono formare oggetto della conferenza italiana secondo i nostri punti di vista
Perché questa conferenza potrà operare in modo più efficace di quella limitata all'Italia se non altro onorevoli colleghi per le maggiori competenze e per la maggiore capacità di fare un programma che interessa il delle aree più vaste e interessi genesi in modo ampio dei problemi della distribuzione dell'energia con la nostra mozione onorevoli colleghi e mi avvio alla conclusione noi chiediamo perciò soluzioni positive
Guai se ci fermassimo a proporre soltanto la conferenza abbiamo il la sensazione onorevoli colleghi che il chiedere soltanto la conferenza sia il segno di un incapacità di andare
Di una difficoltà
Quindi un rinvio delle decisioni certamente tutti abbiamo bisogno di riflettere
Tutti abbiamo bisogno di riflettere e vorrei dire che nel momento in cui fossimo giunti già a qualche
Riflessione avanzata avremmo ancora necessità di riflettere per giungere a una conclusione in ordine a problemi di questa importanza
Chiediamo l'Agenzia nazionale
Per le energie
Con
Funzione
Belle determinate come emerge
Dalla nostra
Mozione
Al punto
Secondo con lo scopo di coordinare tutte le iniziative nel settore energetico e noi abbiamo la sensazione che ci siano degli scoordinamento i pericolosi certamente non ci è una nostra vecchia proposta quest'
La formulammo anche quando si discusso del piano energetico nazionale e fu un punto preciso della nostro documento la nostra risoluzione presentata al Sana
Chiediamo la nostra mozione ecco un altro la soluzione positiva
Una intensa
Fra i Paesi dell'Europa per una politica energetica per una collaborazione scientifica
Che serva ad affrontare il problema ed è questa una soluzione che si mette a fianco di quella che noi indichiamo sul piano pratico
La la Conferenza europea sull'Energia
Chiediamo come ho già detto prima e al coordinamento
Per la informazione urgente per la mutua a assistenza urgente provveda la gli atti Vienna
E che ci siano che siano messi in atto queste sono misure adottabile senza difficoltà che si mettano si ricerche le possibilità di nuovi elementi di sicurezza
Non escludiamo che si possa fare di più nel campo dalla sicurezza anche se non abbiamo motivo per dubitare della sicurezza attuale
Ho concluso onorevoli colleghi ecco questo il contributo che noi portiamo a questo dibattito
Un contributo di proposta
Di proposta che non è definitiva che vuole creare gli strumenti per arrivare a delle decisioni definitive ma è il contributo di chi crede che l'Italia debba avere sempre davanti a sé problemi alcune de esigenza
Che sono quella della indipendenza energetica quella dello sviluppo è quella della sicurezza crediamo che si possa arrivare a coordinare questi tre obiettivi e che si debba fare ogni sforzo per raggiungere
Grazie onorevole assalti al all'animale Pannella lei la parola la ringrazio signor presidente io vorrei aggiungere alle considerazioni che condivido totalmente le richieste del mio gruppo proprio pochissime brevi osservazioni la prima signora presidente è rivolta i membri del governo al governo ma anche alla Camera nel suo insieme le forze politiche
Non ci troviamo dinanzi alla stessa cultura ministro Zamberletti
Per la quale la catastrofe Vivaldi è stata era stata prevista da alcuni nostri compagni e lo avevano scritto
E la coltura di potere l'ha fatta a verificare
E la stessa per la quale se ricordiamo anche del grande disastro del Vajont aveva avuto alcuni premonitore
Avvertimenti di tipo scientifico e civile
Ci troviamo dinanzi alla stessa situazione nella quale ministro la Protezione civile
Voi andate spiegando al paese sulla base non solo di grazie o di altre che esiste una zona ci spiega nella quale fra tre giorni tre anni o trent'anni non lo sappiamo
Si verificherà scientificamente impone condizioni di non doppio scientifico
Un sisma è un assieme di sì di gravità con rari precedenti
E sappiamo eh sapete la cultura dominante sarà chi avere strutture o no anti sismiche può significare ridurre del del novanta per cento addirittura il costo umano delle sventure che fan parte della vita drammatica della terra
Fra tutte le priorità
La regolare che questa Camera questa partito grazie onorevole Presidente le priorità vere
Lì accanto
A cominciare da quella degli otto novecento mille miliardi
Di debito pubblico consolidato a cominciare da come fino a cose che comportano vita e malgrado l'impegno di un certo numero di nove anche signora presidente
Non facciamo nulla sapendo di potere con poco assicurare la vita di tre quattro cinque o trenta milioni di persone che sono agonizzante per fame si possono far rivivere
La cultura è la stessa
Val di stava Vajont eventi sismici la cosiddetta fame nel mondo la politica di questa la cultura politica
Di quel che eccetto e classe dominante è cultura di morte la previsione diritta non diventa politica
E fino a quando non comincerete a pensare voi per primi
Perché le attività a quello al quale il mio partito
Si sta dedicando comprendere come superare se stesso al prezzo eventualmente di cessare le sue attività
Per liberare altro nella storia e nella cultura e nella politica del nostro Paese
Noi discuteremo appunto i rischi di centinaia di milioni di morti
Con gli stessi schieramenti culturali e gli stessi esiti con i quali si discuteva in Trentino di Valdes sta ne abbiamo discusso di fame nel mondo
Tutto qui
Non ho altro da aggiungere
E credo quindi che
Coloro i quali da Oddo Biasini che vedo qui lei ministro del merletto ad altri tenori ormai alcuni Giovannini
Anni hanno compiuto certe scelte
Forse dovremmo un tantino chiederci se le stesse ragioni ideali civili politiche legislative per le quali abbiamo costituito in passato ereditato la costituzione dei nostri partiti
Per fedeltà quelle ragioni e non a quelle norme
Non si debba con urgenza pensare a sotterrare i vecchi che producono morte
Di vecchie partite
Lasciare i partiti morti seppellire i morti e avere il coraggio magari attraverso la riforma di questo Parlamento nel sistema politico con l'uninominale
Mettere un'ipoteca di vitelli dove questo dibattito questa sera è un dibattito sta con il quale non è giusto che i nostri colleghi siano sul piano dell'atto deontologia professionale assenti sol perché son pagati di essere presenti
Ma è umanamente civilmente comprensibile
Che non siano qui
Dove il rito che si svolge è un rito putrido
Ed è un rito che non hanno nulla a che vedere con le ragioni per le quali le istituzioni repubblicane del partito repubblicano la Democrazia Cristiana il Partito comunista il partito radicale sono stati costituiti
è scientificamente o un dibattito che non produce nulla le nostre richieste in privato le accogliete tutti ma per gli stessi motivi di efficienza per i quali in Val di stava avevate accettato non avevate fatto conto di alcune cose precise
Si è andati avanti testate andate avanti nove nel settantasette
Abbiamo detto quello che adesso sentiamo ripetere
Nel settantasette amo sottolineato signor ministro gli atti della Camera questo è il nostro titolo di Teresa
Soprattutto non solo i motivi di sicurezza ma quelli economici abbiamo detto che voi volendo fare le vostre venti centrali nucleari non avrebbe fatto non avete fatto nulla sul piano dell'Energia nulla sul risparmio energetico nulla sulle energie alternative avreste sul mito di questo ciò che è bello di gente disperata che ogni volta tende e spera di avere dalla tecnica del mondo e da Lucifero la salvezza per l'anno due mila e o mille euro cinquecento ogni volta appunto
Avete ignorato la concretezza dell'esperienza e della ragionevolezza abbiamo mandato all'aria i programmi dell'Ansaldo che devono essere quelli Gambardella era Finmeccanica con il know how e le aggregazioni per il Super Felix si è ridotto come pochi tecnici
Ho molti sanno vi ritrovate adesso a dovere fare i conti con un momento di paura
Perché non avete voluto fare i conti con i momenti di speranza di ragionevolezza
Mal vista anche se ben lo merita
Certo non è la paura quello che può dettare la capacità di concepire di costruire un futuro così difficile terminò solo dicendo
Che c'è qualche altra cosettina che mancano i vostri conti perché se le ceneri dei nostri partiti o dei vostri partiti delle vostre idee son cenere che saranno facilmente l'ispezione
Non vi saranno a lungo ceneri
Se non circostanti
Per quei centottanta stabilimenti nucleari
Che saranno fra venti o trent'anni tutti essi stessi scorie
E sui quali la vostra paura di riflettere di essere rigorosi e severi di essere sentite cento infici non gli ha fatto spendere nemmeno una parola distacchi aggrappando misere colme a rassicurare i ruoli non noi
Sulle scorie di produzione
E non vi ponete il problema che secondo i contratti che avete fatto e che hanno fatto
Questa roba e tutta scorie fra tempio trent'anni e non potete andare a decretare come fate per latina venti e più cinque più cinque più cinque
Quando si è responsabili dell'assassinio
Di Walter stava si farebbe bene andare a casa
Perché quando si vive nel mondo di oggi
Con i mezzi della scienza di oggi
Io credo che sia imprudente restare in politica
Quando non si è saputo
Padroneggiare i mezzi ormai antichi quasi dei padroni delle Ferriere
E si pretende di dire ai propri figli o i propri genitori
Alle istituzioni o al Parlamento che avete risolto i problemi della sicurezza oltre che quelli dell'economia lei ministro non porterà mai a casa
Per gli stessi motivi i piani di sicurezza sui SISMI che avanza
Lei reciterà la sua parte nel suo partito nel suo ministero
Gli altri in questo Parlamento
Credo che la parola Dinoi radicale
Siete riusciti a soffocarla purtroppo la pagheremo noi questa soffocazione ma innanzitutto la pagherete voi tutti grazie signor presidente
La ringrazio a narrare Pannella era il ventidue maggio mille novecentottantasei con questa sintesi dal dibattito che si svolse
Alla Camera nei giorni seguenti viale d'incidente alla centrale atomica di Cernobyl sul nucleare e sicurezza in questione energetica concludiamo qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio