La difesa europea. Dalle parole ai fatti

A me l'onore di aprire questo convegno in primis per ringraziare tutti di intervenuti qui sul palco Annamaria Bernini presidente del gruppo al Senato di Forza Italia Roberta Pinotti presidente della commissione Difesa al Senato Lorenzo Guerini ministro della difesa Giorgio Mulé sottosegretario de alla difesa e il senatore Maurizio Gasparri
Senatore di Forza Italia che per me soprattutto fondatore di Italia protagonista voglio ringraziare anche gli intervenuti in sala li inviterò i miei ringraziamenti perché altrimenti dovremmo utilizzare tutto il tempo
A nostra disposizione per salutare tutti gli amici che sono intervenuti
Voglio ringraziare il generale Serino capo di stato maggiore dell'esercito
L'ammiraglio credendo Dino Capo di Stato maggiore della Marina Militare il generale Goretti capo di stato maggiore dell'aeronautica il generale luci comandante generale dell'Arma dei carabinieri il generale conserva capo di gabinetto
Del ministero a difesa del generale Masiello sottocapo di stato maggiore della difesa sarà e veniamo al tema di oggi la difesa europea dalle parole ai fatti beh mi sembra un tema quanto mai attuale infatti l'aggressione da parte della della della Russia di uno stato l'Ucraina
Alle porte dell'Europa i confini dell'Europa apre sicuramente
Una serie di domande a cui bisogna dare delle risposte forse in senso immediato la prima risposta è la necessità di dotare l'Europa evidentemente di uno strumento di difesa efficace perché questo perché purtroppo oggi abbiamo visto che l'Europa
Non a quella forza necessaria per poter intervenire laddove si crea uno scenario di estremo pericolo e di violazione del vivere del convivere civile alle porte proprio dei suoi confini a ridosso dei suoi confini
Questo che cosa significa che quello che era un progetto antico perché rinasce al mille novecentocinquanta ovvero prima della costituzione dell'Unione Europea che era il pro il il progetto della Costituzione il cerchio della Comunità europea di difesa
è oggi forse da riesaminato questo questo Progetto che vedeva tra gli stati promotori l'Italia la Francia il Lussemburgo
Il Belgio e la Germania
E trovo un momento di incontro di realizzazione a partire dalla Conferenza di Parigi del quindici a febbraio del mille novecentocinquantuno si badi che all'epoca c'erano già degli scenari di guerra
Dopo la seconda guerra mondiale non indifferenti non ci dimentichiamo la guerra di Corea e soprattutto anni cinquanta cinquantuno
Il coinvolgimento della Francia in quello che era la guerra nei confronti dei via
Gli USA e la gli Stati Uniti d'America e la Gran Bretagna vedevano con favore questo progetto per un motivo molto semplice
Soprattutto per gli Stati Uniti d'America perché avrebbe comportato un risparmio non indifferente di risorse umane e di capitali nella gestione di quello che era ormai la lega di quella che era ormai l'alleanza atlantica
Il ventisette maggio del mille novecentocinquantadue fu firmato il trattato istitutivo della scende per cui lascia ed per poter diventare operativa doveva essere unicamente ratificata dagli Stati che ne erano stati promotori
Teniamo presente che e gli stati che e ne erano promotori avevano delle cancellerie a capo delle quali c'erano personaggi come Jean Monnet e Robert Schuman Konrad Adenauer ed Alcide De Gasperi
è bene ricordare che uno dei maggiori consiglieri di Alcide De Gasperi era Altiero Spinelli e questo la dice lunga sulle intenzioni
Perché del di di di De Gasperi di arrivare ad una formazione completa dell'Europa che non fosse solo un Europa del mercato comune un Europa della della della moneta unica ma anche un'Europa dotata di un proprio spirito di una propria anima che avrebbe consentito molto probabilmente oggi ai cittadini dei vari Stati nazionali di poter dire di essere anche cittadini europei
Purtroppo lascia de non si realizzò incredibilmente la Francia che era uno dei paesi promotori quando si arrivo nel mille novecentocinquantaquattro a a ratificare
Il il trattato
Voto in maniera il governo voto in maniera contraria con una strana unione tra gollisti e comunisti e per cui per trecentodiciannove voti contro duecentosessantaquattro il il questa Commissione non passo con l'istituzione del l'Unione europea si è si è anche prevista ed è stata costituita l'agenzia europea di difesa però permettetemi io un attimo visto quali sono i compiti dell'agenzia europea di difesa
E non mi sembra che siano i compiti di di di diretti di difesa
E e per cui io credo che forse vada riesaminato quel Progetto di difesa comune prendendo atto che oggi sì è provveduto a pianificare quello che sarà io spero il nucleo iniziale di un di un di un esercito europeo
Per ora limitata ad una brigata sei mila uomini sicuramente con il meglio che potranno fornire e i Paesi aderenti però a mio avviso questo non basta
Mi sono fatto una domanda che poi rivolgo ovviamente
Ai partecipanti
Ed è una domanda forse abbastanza scontata massime la guerra fosse stata di nemmeno dichiarata perché qui la guerra non è dichiarata c'è un'invasione punto e basta se fosse stato invaso
Uno stato membro
Dell'Unione Europea dell'Unione europea avesse avuto i mezzi di difesa
I che cosa sarebbe successo io credo che forse l'invasione non ci sarebbe stata ecco perché necessario approntare dei mezzi di difesa che siano soprattutto una forza dissuasiva perché un mezzo di difesa efficiente
E il mezzo per poter portare avanti la pace in Europa grazie
Passo passo la parola
Al senatore Gasparri
Grazie avvocato Manzini ringrazio anch'io ovviamente tutti gli illustri ospiti che hanno accolto l'invito dalla protagonista a cominciare dagli illustri
Relatori la parola Torino spaventi nessuno i tempi saranno conformi diciamo le consuetudini parlamentari dove anche le dichiarazioni di voto ci vengono limitati a dieci minuti insomma questi ringrazio che avete quindi era da capogruppo Anna Maria Bernini con la quale anche su questi temi ci siamo recentemente molto confrontati la presidente Pinotti con la quale abbiamo una consuetudine anche una Commissione Difesa dove devo dire con grande spirito istituzionale
Affrontiamo tematiche di tutto questo comparto diciamo guardando all'interesse nazionale e anche a quello europeo visto il tema odierno prima ancora che alla appartenenza perché anche la lunga esperienza ci consente insomma come dire di avere un'appartenenza interpretata però anche come forte del servizio alle istituzioni
Del paese così come ovviamente il sottosegretario Giorgio Mulè che con grande dinamismo sa interpretando il suo ruolo e poi ministro Guerini che ringrazio anche per la franchezza con cui si confronta sempre a trecentosessanta gradi con le realtà del Parlamento dal quale è capitato un mandato in una fase non semplice sforna dove le forze armate ringrazio mente tutti i vertici presenti ma anche tutti gli amici che sono convenuti
Punto per evitare gaffe non faccia rechi già l'avvocato Vanzina salutato alcuni dei massimi vertici delle forze armate ringrazio perché ce l'ho fatta delle Messaggerie come capo di stato maggiore forze armate all'estero ma appunto ci sono le presenze di vertice delle forze armate che danno prestigio questo appuntamento ridere protagonista oltre a parlamentari amici
E questo discorso della difesa europea come è stato ricordato lavoravo Manzini è datato anticamente qual non acque perché alla fine l'Unione europea siccome loro Poggi è visto a volte con grande antipatia perché considerata un peso per la burocrazia per i costi veri che le autorizzazioni insomma Giulio Tremonti ha scritto ampi trattati sull'Europa che decide anche diciamo cose minute dell'agricoltura o le misure
Dei prodotti agricoli però perché perché Roma poi ha finito forse per trascurare l'evocazione di fondo che aveva intuito però nasce come comunità europea del carbone e dell'acciaio la cieca si tenta come è stato ricordato nel cinquantuno cinquantadue di varare con la share d'una comunità europea di difesa e poi il diniego della Francia anche altre situazioni
In quegli anni con la morte di stare qui sembrava quasi che il mondo potesse avere una lunga pause di pacificazione dopo
I timori ed errori della sonda vero mondiale aprire un po'per l'orgoglio francese e tante altre ragioni quello Progetto non è decollato quindi la Roma parte sull'Energia e sulla difesa
Poi non dico che si perda perché oggi non europea di grande importanza tuttavia poi discute molto lirica sull'agricoltura sul i regolamenti su molte cose burocratiche che non ha sviluppato le questioni di fondo di oggi la storia si ripropone
Insomma oggi siamo ritornati a fattori primordiali che avrebbe detto cinque anni fa che un'epidemia è una guerra avrebbero minacciato
La nostra vita civile che avremmo girato con mascherine e la difesa è servita anche in questi contingenti quando si parla della spesa al due per cento
Che io come parlamentare ma voglio aprire nuove verifiche capogruppo condividiamo e perché la difesa serve in tanti campi abbiamo visto se non ci fossero state le forze armate saremmo ancora inseguire una distribuzione regionale burocratica dei vaccini o strade sicure o tutte le prestazioni che le forze armate tutte quindi non ci fu nessuno si va be'anche le forze dell'ordine che il comparto sicurezza difesa va ringraziato nel suo Complesso siano il doppio appartenenze sia di quelli che hanno soltanto una connotazione di sicurezza erano appartengono alla galassia militare abbiamo visto le calamità naturali e quant'altro quindi la spesa al due per cento serve a rafforzare una struttura di questa natura
E voglio anche ringraziare citare anche gli organi di rappresentanza che cederanno il passo prossimamente altre strutture che il Parlamento ha creato come si chiama onorevole Tripodi che ha seguito come tutti noi questa nuova legge giorni fa il Cocer hanno fatto una ottima importante delibera che voglio citare la delibera numero sessantotto che parla della necessità di come dire dar corso a quelle normative che abbiamo proprio oggi calendarizzato ne sarà relatrice la presidente Pinotti una sospensione della riduzione degli organici delle forze armate
Perché il calcolo dei centocinquanta mila fatto anni fa forse era ottimistico modello a centosettanta mila consente anche a Roma lamenti
Affrontare il tema dell'età media del personale insomma tante questioni e quella delibera lo spirito istituzionale credo che i vertici militari sono il vertice politico l'abbiamo esaminata affrontato dalla rappresentanza con lo spirito istituzionale e richiamando la specificità
Di cui
Proprio loro di essere stato uno dei padri del Parlamento
Per i civici da dire che se questo personale nelle missioni internazionali nella lotta al virus nella sicurezza pubblica è chiamato a rischi maggiori deve avere riconoscimenti maggiori e abbiamo ancora una partita previdenziale
Che speriamo anche con un disegno di legge
Che era la prima firma della presidente Pinotti ma che in tanti abbiamo condiviso si possa in questo scorcio di legislatura dare un segnale a questo personale
Ho un po'divagato per dire che se non si dà attenzione lo strumento militare nazionale non ci può essere il tassello di una difesa europea realizzare quel sogno che De Gasperi coltivo ma non riuscì a portare a compimento che dico sua dirittura delle lacrime
Racconta la figlia recentemente scomparsa quando i francesi bocciano quel progetto
Sullo al modello europeo si copiamo vari interventi e voglio essere anch'io punto a dare l'esempio sulla tempistica perché il buon esempio come dire è un'indicazione valida e già collegato con noi e lo ringrazio per questo
Da remoto come si dice oggi da Brussel il generale Graziano nella sua veste di presidente del Comitato europeo
Per la difesa sappiamo tutti che poi si accinge a dare un contributo al Paese all'istituzione in altri prestigiosi ruoli ma ecco la divisa stravolgere il suo compito fino a quando il mandato
Durerà e quindi sono state recentemente assunte delle decisioni ma per evitare ripetizioni e sovrapposizioni chi meglio le Giare Graziano poi degli altri ospiti potranno parlarci delle decisioni che il vertice europeo ha preso recentemente la bussola strategica e gli obiettivi che ci si è dati è un inizio e chiaro che ci sono ostacoli politici perché qui si tratta anche di cedere della sovranità e su questo ognuno di noi vuole tenere la solita nazionale
E quindi però è una sfida Europa oggi di fronte alla concorrenza cinese di fronte alla tradizionale Potenza americana di fronte alla rinnovata minaccia
Noi sognavamo un mondo modello Pratica di Mare dove la Russia sedersi intorno al tavolo
Col la nato come governo Berlusconi riuscì a oggi purtroppo mi pare che diventa più al mare di Odessa minacciato derisi righe non appunto a Pratica di Mare chissà può darsi che la la storia ci riporterà quei giorni oggi però siamo in giorni in cui la difesa è una necessità
E la difesa europea ad un risparmio in prospettiva quindi a chi dice ma il due per cento oggi il due per cento delle spese per la difesa posso preparare un modello che e nel tempo con la convergenza tecnologica di investimenti dei paesi porteranno nel tempo meglio anche a un risparmio
E l'Europa oggi che è un anno politico anche attraverso una difesa comune potrà diventare un gigante politico all'altezza dalla sua storia nella sua civiltà usiamo anche questa parola delle sue tradizione ce n'è bisogno
Perché il contesto planetario insomma e ricco di insidie ricco di nervosismi a definire i nervosismi anime oggi è un eufemismo quindi cose che sembravano desuete dei libri di storia
Relegate lì la guerra di Crimea tutti abbiamo studiato no la Marmora inviato da Cavour in Crimea quando c'era ancora il Regno di Sardegna però facciano il Regno di Sardegna sulla scena internazionale come le missioni internazionali di oggi che sono anche un veicolo diplomazia di accreditamento
Quindi che studiava storia sa che i pericoli si possono ripetere e prepararsi a un futuro diverso della storia
Un dovere ecco perché bisogno passare dalle parole ai fatti pensando alla difesa italiana di oggi ma alla difesa europea che oggi stesso dire non soltanto di domani grazie a tutti e benvenuti
A questo
Io volevo
Scusa
Darei la parola direttamente dal generale Graziano che quello che si trova il collegamento spero che il collegamento sia in funzione così anche voi per liberarlo
Ecco generale Vorrei ringraziare scusatemi il generale Graziano faccio ammenda che prima non lo avevo visto sul monitor la ringrazio generale Graziano e le le do la parola grazie
No grazie grazie a lei ho euro fine imposizione occultato sentiero
Guardavo l'evolversi degli eventi
Grazie grazie di cuore
Senatore Gasparri prestito ad essere lui a parlare in questa materia
Stabili politici
Bisogna stare bisogno salutari ma Rantisi politici col quale nel passato condiviso la responsabilità della sicurezza nazionale nel presente mi sono confrontato per vedere come meglio sviluppare quelle della sicurezza
La della difesa delle minacce del presente con tutti i vertici militari che sono stati che hanno operato con me
Nel passato anche perché in questo momento sono Tiziano è il più alto in grado d'Europa ma sfortunatamente anche il più anziano
Quindi quello che più ha visto l'evolversi della traiettoria della trasformazione degli ultimi cinquanta
L'Europa unito dalla parole ai fatti
è un tema importantissimo il tema di questi giorni è il tema che ci terrà impegnato oggi e nei prossimi anni
Per una trasformazione che non può più aspetta
L'avevamo percepito già forse nel passato avevamo percepito nel due mila è undici con le primavere arabe
Quando in qualche modo la NATO era dovuta a ripiegare sulla difesa collettiva lasciando uno spazio aperto
A quelle che sono gli interventi di diversa natura di gestione delle crisi
E sicuramente l'avevamo capito nel ripiegamento affrettato dall'Afghanistan e nella conseguenze crisi anche morale dell'Occidente che è stata puramente una delle ragioni
Per la scelta di Putin di lanciare l'offensiva
In un determinato momento
L'avremmo dovuto capire in altre circostanze avremmo potuto capire nel due mila otto con selettività russa in Georgia nel due mila quattordici con la prima invasione della Crimea del don basso
Con l'intervento nel due mila e sedici Siria e poi con la spartizione della Libia e con tutte le attività che sono state svolte in Mali centra l'Africa e le crisi emergente l'avrei potuto capire perché effettivamente già eravamo già in un momento di un di grande sfida e competizione globale sicuramente il ventiquattro febbraio Colli Baglione russa dell'Ucraina è cambiato il mondo in qualche modo le lancette della storia sono risata riportate indietro di settant'anni con qualcosa in cui nessuno di no in effetti che aveva sarebbe potuto succedere
C'è un'invasione non implica
Condotta con mezzi non convenzionali sul tipo delle compagnia di sicurezza impegnate in Crimea Wagner ma con forze corazzate divisioni corazzate missili bombardieri in una in una grande nazione invadeva una nazione più piccola dentro l'Europa e contro l'Europa
Un'azione che sicuramente una democrazia imperfetta come molte mo'grazie sono imperfette
Ma che aveva la sovranità e che voleva mantenere la libertà
Ebbene questa è stata come una sveglia l'ho già citato una sveglia per l'Unione europea che si è ritrovata come dalla Belle Époque all'attrice della primo guerra mondiale con la tuta distinzioni perché si è scoperto che parole e come guerre nemico non erano state cassate dal vocabolario ma erano presenti nel vocabolario
E richiedevano un atteggiamento delle risposte diversificate finalmente unitarie in particolare
Da questo da questo soggetto geo politico che potrebbe essere di formidabile potenza che l'Unione europea non abbiamo assistito all'invasione dell'Ucraina sappiamo che la prima fase il primo tentativo quello del venerdì un rapido rovesciamento
Del governo Zaleski e di occupazione di Kiev lanciando l'offensiva in più direzioni è fallita
E fallita perché ed è questo no cosa anche e sicuramente ci servirà come lezioni apprese per
La non adeguatezza dello strumento militare russo ma soprattutto per la tenuta delle forze armate e del Popolo Ucraino che non si sono dissolte al sole come per forza armate afgane e questo perché perché hanno mantenuto la speranza alle forze afgane afgane sapevano e non saremo mai più tornati e lì gli ucraini non hanno perso la speranza e hanno mantenuto la forza e la capacità di regista adesso siamo passati in una fase
Più complessa ad una guerra che sta diventando sempre più lunga e più permanente è una una guerra che è diventata sistematica
Per l'occupazione
Delle allargata del don basta e che sarà probabilmente ebbe dal suo punto chiave nel momento in cui si sveleranno le e mi ero operative russe verso o destro quindi è un Europa una minaccia che viene dalla monta da lontano una minaccia che in qualche misura certamente ha trovato impreparata l'Unione Europea trovata impreparata
In parte anche la NATO infondono voi abbiamo sempre sostenuto ha ragione
Che c'era una minaccia che veniva dal Sud una minaccia fatta dal terrorismo dagli Stati falliti dall'immaginazione incontrollata
E forse non non comprendevamo appieno quando gli Stati del Baltico o gli Stati dell'Est parlavano di questa assertività Roots semplicemente come è stato in fondo chiarito proprio dalla Russia negli ultimi
Nell'ultima dichiarazione ufficiale l'Ucraina era soltanto un mezzo uno degli strumenti per riaffermare un potere russo una
Grande potenza russa un impero russo due punto zero
Che vuole creare intorno a sé delle sfere di influenza e che non si fermerà fino a quando non avrà raggiunto gli obiettivi perché in fondo sono degli obiettivi strategici storici che noi dobbiamo dobbiamo comprendere contrastare non accettare
E in questo c'è una risposta europea che è un po'quella del passaggio dalla parole ai fatti
Perché effettivamente l'Unione europea ha dimostrato che in momenti di emergenza sa rispondere bene e rapidamente non così tanto invece nei momenti di normalità
Quindi quando invece bisogna pianificare bisogna ragionare
In senso analitico sugli sviluppi perché non c'è la percezione o non c'era la percezione degli era del nell'opinione pubblica del rischio delle minacce cogito adesso la percezione dell'opinione pubblica e questo è normale e anche di qualche volta di stanchezza
Verso la guerra o di possible di invocare una situazione negoziale che tutti noi vogliamo l'unica soluzione possibile
E di una guerra una stazione negoziare il problema che è stato chiaramente accennato e una soluzione negoziale o soltanto venire attraverso l'applicazione
Di tutti i fattori del del del poter rapporti l'Europa teoricamente ne dispone ma ancora mia in misura insufficiente il potere politico e potere economico il potere di formazione e il potere militare
Se uno di questi elementi e zero l'intero prodotto e zero in questo momento per arrivare ad una soluzione politica della crisi decidere se prima una soluzione militare e la soluzione militare non può che essere quella di fermare l'offensiva russa riprende l'iniziativa e avere la possibilità di discutere un trattato di pace e non una resa incondizionata evidentemente non sarebbe accettabile
Dall'Ucraina in primis ma dall'intero mondo occidentale
La risposta europea comunque dicevamo qual è stata è stata una risposta che dimostra che in caso di vita si può fare tutto perché ventisette di febbraio in quattro ore
Dalle quattordici alle diciotto è stata decisa attraverso un nuovo istitutore chiama European Peace Facility di assegnare i primi cinquecento milioni di euro in aiuti
Alla all'Ucraina soprattutto nella gran parte quattrocentocinquanta milioni citando la armi letali l'unico termine è stato sempre utilizzato è stato armi letali
Somma che poi è triplicata e che si basa e che è uno dei le componenti della strategia riunione europea che è quella di sostenere l'Ucraina attraversa aiuti a militari e aiuti anche di natura evidentemente umanitario economica isolare la Russia con le sanzioni isolarla politicamente
Sanzioni portata ad un termine tale da obbligarla a recedere le proprie iniziative e sostenere gli altri paesi potenzialmente sotto minaccia
Parliamo della Georgia parliamo della Moldavia ma in generale i Paesi sotto mira
Evidentemente questo a portato a fare comprendere nella nella nella riunione Riverside dei capi di Stato europei che è il momento di riparlare di difesa comune europea
Che non è assolutamente una duplicazione di quello che il quadro difensivo dell'Alleanza atlantica dalla NATO oppure anzi aumento la complementarità la NATO un'alleanza difensiva
Fatta è nata
In effetti difende l'Unione europea dall'appalto diversa
Quindi un'alleanza difensiva che garantisce la sicurezza
Dei paesi aderenti in caso di attacco non a caso Paesi che facciamo che non facevano parte della NATO come la Svezia e la Finlandia hanno chiesto di entrare nella NATO e non a caso da D'Alema è un Paese NATO dell'Unione Europea ma non è una parte del sistema organizzativo militare l'Unione europea ha chiesto di entrare a far parte del sistema organizzativo dall'Unione Europea
Proprio perché le due cose sono complementari la NATO porre in essere le attività organizzative difensive ed è un'alleanza militare e l'alleanza maggiore merita
L'Unione Europea in qualche misura ha un respiro è una portata maggiore deve dare una risposta integrata perché queste risposte integrata di sia c'erano eccetera di raggiungere una unicità
Di voce negli stati membri in effetti la la grande risposta e la volontà degli Stati membri a volta che espressa volontà degli Stati membri molte possibilità già l'abbiamo molte capacità sono già disposti però in molti casi questa non si è ancora riuscite ad ottenerlo e pertanto servono anche nei sistemi nel nel futuro sviluppo di un'Unione europea della difesa
Serve l'anno i fondi ma serve soprattutto una procedura per assumere decisioni più rapidamente e in modo più efficace
Stiamo creando le il punto di partenza di queste forze europee si chiama European rapide probabilmente appassiti e si tratta di rendere disponibile un tempo molto breve perché avere la capacità operativa completa entro il due mila venticinque è ambizioso
Di una capacità multidimensionale interforze internazionale è stata citata cinque mila militare cinque mila militari è che riferimento meglio di un'operazione
Condotto al di fuori del territorio nazionale idoneo operare anche in ambienti non permissivi e quindi non stiamo più parlando soltanto di operazioni di peacekeeping ma di operazioni non permissive che per essere credibili si porta dietro tutto una filosofia nuova perché proiettare delle forze
Di dispiegamento rapido a grande distanza significa avere anche le capacità quelli che noi chiamiamo strategie Networks per proiettare queste forze e quindi significa trasporto strategico comunicazioni comando e controllo
Sistemi medici insiste meriterebbe sistemi Saipem e tutto questo si inserisce nel grande concerto nonostante di Compass
Documento importantissimo perché il primo documento è stato firmato da ventisette e Stati membri che parlarti di tesa e di sicurezza comune e dai vari capitoli c'è quello a che sono quello dell'opinabile pesca partiti e c'è quello investe pietre palla dichiarare queste capacità sia per questa forza di dispiegamento rapido ma soprattutto per creare delle effettive capacità europee gli pesa arriviamo al due per cento per rafforzare l'industria europea della difesa e della sicurezza
Per investire meglio perché attualmente come sappiamo la ripresa europea fondi delle vedove e sono molto frammentati centotrenta miliardi disponibile il bilancio dalla libera sono estremamente fra frammentati in molteplici sistemi d'arma pesi tratta di spendere meglio attraverso delle dei procedimenti europei e ma di spendere di più
Perché effettivamente così come abbiamo visto che la Russia avuto una carenza di capacità addestrative
Di manutenzione non c'è dubbio che gli ultimi vent'anni per tutti i Paesi in cui si è non soltanto sono mancate risorse per la ripeto ma si è mantenuta questa frammentazione e c'è stata abbiamo perso di vista molti aspetti come l'addestramento al mantenimento dalla capacità operativa il le scorte tutto questo e sono Codigoro dobbiamo riappare riappropriarsi dobbiamo riappropriarci rapidamente quindi serve un Buster da parte degli stati membri per lanciare queste trasformazioni
Perché gli investimenti arriveranno arriveranno fa molti anni ma probabilmente non abbia bisogno subito di una potente capacità di sicurezza e difesa europea per intervenire laddove necessario e non è detto che non possa essere questo non possa venire rapidamente
E i nuovi scenari o per le conseguenze dello scenario attuale e perduto questo e chiudo noi dobbiamo puntare a una cosa che l'autonomia strategica l'autonomia strategica e non è soltanto la capacità militare di operare da soli quando necessario ma anche l'autonomia di sviluppare tecnologie ma urgenti perché questa volta siamo la crisi si rivolge la Russia ma ci sono altri Paesi e mi riferisco alla Cina e stanno creando e che creano delle forze molto potenti stanno investendo molto nella nella tecnologia avanzata una sovranità tecnologica e tutto questo impone oggi di investire per creare la sicurezza a ripeterlo ma
Mi fermo perché mi accorgo che sto
Sfondando il corretti limiti posti la Sedona Gasparri
Grazie ovviamente il generale Graziano per la sua chiarezza e a nome mio e soprattutto dalla fondazione Italia protagonista gli rivolgo gli auguri
Per il prestigiosissimo incarico ai vertici di una di quelle che un'eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo adesso do la parola al ministro Guerini
Quanto mai qualificato per poterci parlare dell'argomento della serata
Io prima no mi scusi
Credo che ci viene mi ricordo vorrebbe mi correggo un errore dimissionario di cognome attrice svegliarsi una prece berniniano accaduti sulla linea Baggio and Baggio faccio a membro
La
La parola la parola alla senatrice preclusione aggrazia grazie grazie all'avvocato Manzini un saluto e un ringraziamento affettuoso
Come sempre di grande estrema gratitudine alle autorità militari saluto alle autorità civili un ringraziamento a tutti voi per essere qui e un ringraziamento particolare
Permettetemelo al mio collega ed amico Maurizio Gasparri
L'uomo indefesso nell'organizzazione di eventi che non si arrende
Mai noi diamo l'esempio attacca
Fine combattere un conflitto dico che bisogna stare al mondo combattere sempre arrendersi mai e Maurizio
Quindi
Se il generale Graziano ha esercitato su di sé una feroce autodisciplina tenendosi nei termini ci sono io per non fare lo spezzo anzi meglio visto che sicuramente il generale Graziano acconsente
Molto più importanti di quelle che posso dirvi io da raccontarvi però ci terrei a dargli uno spaccato di vita parlamentare rispetto a tutto quello che sta succedendo
Nel mondo si ma soprattutto in Europa questa è certamente la guerra non ho bisogno di dirlo segnate
Che dall'ultima dall'ultimo conflitto mondiale ci sta toccando di più
Sotto il profilo economico sociale evidentemente militare
E che sta mettendo fortemente alla prova i profili di forza e o fragilità dell'Europa
Insomma stiamo affrontando una potente crisi di crescita
Da cui dobbiamo abbiamo il beneficio della non alternativa tra cui dobbiamo uscire migliori più forti più determinati più uniti più performanti e soprattutto più europei io credo che il ricordo che è stato fatto sia dall'avvocato Mancini sia per amico Maurizio della comunità europea di difesa non sia solamente una curiosità storica
è importantissimo imparare quella lezione che è stata per troppi anni rinchiusa
Nel cassetto dei ricordi della allora Comunità economica europea ma che è la ricetta per poter dare all'Europa lo standing e lo status che le consentano di agire i suoi obiettivi
Già allora subito dopo la Seconda stiamo parlando e meno centocinquantadue
Già allora si era capito che se si voleva non combattere la guerra bisognava seriamente perseguire la pace perché come ha detto molto chiaramente il generale Graziano e credo che sia un atteggiamento condiviso uno statement condiviso da tutti noi
Non basta un pacifismo da salotto il fatto di invocare la pace per poterlo ottenere per avere la pace quando c'è uno Stato invasore bisogna semplicemente contrastare la guerra combattendo aiutano a combattere
Questa è l'unica condizione possibile per arrivare alla pace fare cessare le armi
L'altro pacifismo l'altro pacifismo è solo resa incondizionata
Convincersi che forse è meglio non per noi ma per chi sta combattendo per una libertà che ha conosciuto molto meno di noi perché noi la libertà la diamo per scontata l'abbiamo sussunta vissuta ricevuta dal latte materno a tutta la nostra vita
Forse non abbiamo la percezione così come invece coloro che stanno combattendo di quanto sia terribile essere privati della libertà quindi non possiamo decidere
Di nostra iniziativa a fare una specie di negozi orme gesti o per altri dicendo si devono arrendere perché così andrà tutto meglio
è evidente che questa situazione che stiamo vivendo ora e ciò che mutatis mutandis è stato vissuto nell'immediata dopo nell'immediato dopoguerra in Europa
La Comunità europea di difesa altro non era che non un presupposto
Per non fare ripartire una guerra tanto che tanto è vero questo che stava nel Trattato istitutivo
Del primo satellite della costellazione della Comunità europea cioè come è stato ricordato giustamente da Maurizio
La Comunità europea del carbone e dell'acciaio perché perché la polveriera dell'Europa erano sempre stati bacini della luna della Saar dove il carbone e l'acciaio venivano contesi tra la Francia e la Germania che ogni tot facevano scoppiare una guerra
Quindi in quello specifico contesto in quella specifica sede nasce l'idea
Di creare le condizioni perché si potesse essere tutti controllati e sicuri insieme si potesse avere un esercito comune ora visto che stiamo ragionando della versione cinque punto zero della Comunità europea di difesa parliamo anche come dicevano giustamente i colleghi che mi hanno preceduto in particolare il generale Graziano
Di una tecnologia avanzata comune
Che combatta i sei per crimini combatte al di State che combatta tutto quello Manuela tecnologico e informatico
Che è un altro modo che adesso abbiamo e forse più pericoloso e insidioso sotto certi profili per combattere le guerre
Quindi
Questa lezione mai come ora rappresenta traslata ai nostri giorni un riferimento importante per noi legislatori
Credo che
E lo dico con molta convinzione questo sia per noi il momento della serietà così come lo è stato per gli Stati vincitori e vinti
Che nell'immediato dopoguerra si sono confrontati e hanno cercato soluzioni condivise
Maurizio ricordava giustamente le lacrime di De Gasperi pezzo ma stiamo parlando di giganti che avevano intuito quello che si doveva fare per consentire ad una situazione internazionale ancora un ente di creare le condizioni per un futuro diverso migliore
Il Casperia Adenauer Monnet Schumann che ricordava l'avvocato Manzini
Che sono stati fortemente delusi infatti quando mi ricordo una volta una testimonianza della figlia
Maria Romana De Gasperi
Che diceva mio padre era seduto su una poltrona siamo nel cinquantaquattro perché due anni dopo c'è stato il famoso passaggio parlamentare al parlamento francese in cui gollisti e comunisti si sono uniti in un'ottica di grande di nazionalismo estremizzato
Per non cedere porzioni di sovranità che invece erano cedute per farle fruttare di più
Perché quando si investe qualcosa di nostro con un investimento fruttifero e produttivo quello che abbiamo investito cresce non diminuisce
Ecco la figlia ricordava De Gasperi sprofondato perché era già anziano nella sua poltrona che aspettava la telefonata per sapere
Se fosse o meno passata
La comunità all'esercito comune europeo
Purtroppo non fu così ma anche da questo errore anche da questa occasione mancata dell'Europa per motivi per certi versi ancora attuale perché la grandeur il nazionalismo
Eccessivo estremizzato ma voglio dire il populismo Lidia nelle piccole praterie piccole patrie che raccontati in maniera seduttiva possono sembrare anche un modo per valorizzare le nostre tradizioni ma non è più possibile difendere solo piccole patrie
Noi dobbiamo essere una grande Italia in una grande Europa capace di contrastare gli altri blocchi ed è evidente che un solo blocco di collaborazione ci può essere che il blocco occidentale per quanto ci riguarda
Una grande Italia in una grande Europa che sia in grado di fare una grande alleanza con un blocco che difenda la pace e la democrazia che non sono purtroppo beni assoluti tutti noi lo sappiamo
Sono fiori fragilissimi che devono essere alimentati soprattutto ora con molta cura molta competenza professionalità e serietà non è più tempo e con questo concludo non so che minuto sono arrivata
Non è più tempo per cercare di fare fatturato politico o di consenso su decisioni così importanti per il futuro del nostro Paese ancora dell'Europa e del mondo
Non si può andare a cercare consenso elettorale lavorando sul materiale sensibilissimo un ente come quello di cui il Parlamento si sta occupando in questo momento
Scusatemi se mi permetto di fare questa considerazione che può sembrare o banali o arrogante non lo è è una chiamata di responsabilità di tutti coloro che compongono questa maggioranza di governo bisogna essere serie
Bisogna essere steli e conseguenti con se stessi e inutile ringraziare e valorizzare per un giorno e una notte un pomeriggio
I nostri militari che hanno dato la vita in missione di pace perché i primi difensori e militanti della pace solo no i nostri militari quelli facendo missione di peacekeeping
Garantendo la sicurezza e la logistica
Consentono a tutti noi
Di vivere come viviamo
E di creare le condizioni per continuare a vivere come viviamo
Quindi e con questo concludo per fare di una lunga storia qualcosa di bere Bene colleghi saranno molto più evoluti nei loro ragionamenti di me
Non ci possiamo permettere ti abbandonare il campo o di scendere a digressioni vagamente lo ripeto legati a consensi degni di miglior causa in un momento in cui il nostro Paese sta facendo delle scelte che determineranno le condizioni della nostra vita lo ripeto economica e sociale da adesso in poi
Tutti noi avvertiamo il peso di quello che stiamo facendo tutti noi avvertiamo il peso delle sanzioni tutti noi avvertiamo il peso dell'aumento del costo delle materie prime
Dei prezzi dell'energia di tutto ciò che ogni giorno ci troviamo di fronte in termini di complessità della vita
Ma proprio dedicando la nostra seria sincera il professionale attenzione di legislatori
A produrre la migliore formula dissoluzione
Di questa situazione ecco proprio facendo questo noi creiamo le condizioni per farla finire presto
Per quanto è nella nostra disponibilità
Questo a livello nazionale sicuramente e sono profondamente convinta che l'esperienza dei nostri padri fondatori dell'Europa io sono sempre stata per tradizione anche familiare profondamente europeista e lo sono di più adesso
In un momento in cui l'Europa è molto fragile
E deve dimostrare ripeto di non essere un'incompiuta ma un ponte verso un futuro migliore ecco proprio in questo momento credo che uniti si vinca
Che solo mettendo insieme risorse e potenzialità reali concrete militari e virtuali si possa ottenere un risultato che ne vogliamo cioè contare di più contare insieme e avere un peso non solo in Europa ma anche soprattutto nel mondo grazie
Ringrazio la senatrice Bernini soprattutto per il richiamo al senso della responsabilità
Primariamente membri del Governo ma penso che questo quando si tratta di determinate questioni debba essere esteso anche all'opposizione
La ringrazio senatrice prima di passare la parola al prossimo intervento devo devo ringraziare voglio ringraziare il dottor Mauro Proietti segretario generale della Fondazione al quale
Al quale dobbiamo l'organizzazione la riuscita del convegno odierno il ringraziamento mio e della Fondazione
La parola alla all'onorevole Pinotti
Grazie senatrice
Grazie mi permetto anch'io di cominciare con un ringraziamento al senatore Gasparri concordo perfettamente con la sua capogruppo cioè veramente persona instancabile diciamo del lavoro nella preparazione e nell'Africa
Non è una captatio benevolentiae perché mi ha invitato al suo convegno lo penso davvero ed è vero anche quello che ha detto anche di questo lo ringrazio che sui temi della difesa non solo ora perché siamo nella stessa Commissione
Lavoriamo da tempo nell'interesse della difesa dello Stato delle istituzioni e credo che la buona politica sia fatta anche di queste cose
Lo dimostra anche il dibattito di oggi dove devo dire su questo tema della difesa europea c'è una perfetta sintonia fra quello che che ho ascoltato quelle che sono le le questioni che penso dobbiamo appunto affrontare con responsabilità serietà e anche con urgenza
Perché
è chiaro che una guerra nel cuore dell'Europa è stato ricordato da tutti
Ci porta
Evidentemente la domanda di qual è il ruolo dell'Europa nel mondo e come fa far sentire la propria voce la guerre nel nostro continente
Oggettivamente gli strumenti che abbiamo per far sentire la voce dell'Europa oggi sono ancora un po'deboli perché macro è il presidente del semestre europeo quindi va a nome diciamo dell'Europa anche a interloquire con Zaleski computi ma ci rendiamo conto che però
Un'Europa
Più unita e forte sui temi della difesa della politica estera prego un altro peso anche nella gestione e nel prezzo della della crisi attuale
E quindi questo dibattito sulla difesa europea che si era attento già nell'opinione pubblica dei nostri Paesi politica soprattutto
Dopo la vicenda afgana perché
La modalità con cui si è conclusa la vicenda afgana ha lasciato l'amaro in bocca a molti di noi penso in particolare all'Italia ma non solo dove le forze armate guardo molti diciamo tra cui qui sono stati in Afghanistan mi hanno comandato molti insomma alcuni hanno comandato che molti ci sono stati
E abbiamo lasciato dei morti ma abbiamo un l'ha fatto un esperienze in cui noi abbiamo promessa un popolo quello avremmo traghettato verso un futuro diverso così come è stato quindi cioè già dopo quella vicenda
Dato che la domanda era come facciamo a rimanere senza gli Stati Uniti perché così così era di fatto la decisione comunque di chiudere la missione di chiuderla con quei tempi e quei modi ha conseguito il fatto che tutti tutti quanti come ci ha detto più volte ministro Guerini abbiamo deciso ma diverso sarebbe stato se avessimo potuto dire non come singola Italia perché e stiamo parlando della fuga ma come Europa ormai forse siamo in grado comunque di gestire una transizione diverso e quindi si era
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Il dibattito seguito ovviamente con grande attenzione dal generale Graziano sì lavorava già sulla bussola strategica che è l'idea di creare una cornice di obiettivi comuni di lettura comune delle sfide e delle minacce della difesa per capire come orientare l'Europa
E in quel momento si inserisce dentro le alla discussione sulla bussola strategica questa ipotesi del battaglione di cinque mila
Soldati che dovrebbe potrebbero essere diciamo immediatamente disponibile all'euro
Ma ci rendiamo conto che rispetto a quello che è successo tre su in Ucraina il dibattito della bussola strategica o i battaglioni di cinque mila risulta assolutamente
Diciamo una goccia nel mare ecco diciamo così basta io non solo per non vedere anche i passaggi che sono stati fatti però dobbiamo dire che oggi siamo chiamati a qualcosa di molto più coraggioso
Molto tutte e non possiamo pensare che siano soltanto i passi avanti fatti dai commissari importanti bene che ci sto ci si lavori
Io credo che ci debba essere di nuovo una stagione di statisti europei che come era stato fatto negli anni Cinquanta prendono questa comune ammissione tra loro politiche del futuro e la facciamo diventare una realtà perché tecnicamente la cosa poi si può costruire ma da un punto di vista di volontà politica e necessaria senza quella diciamo non le cose che possiamo fare solo aggiustamenti
Io non sono per sottovalutare il percorso che ha fatto comunque l'Europa in questi anni
Ricordiamoci ed è stato ricordato che dal cinquantaquattro in poi ti Europa della difesa non si parlava più l'unica cosa che era stata istituita l'Agenzia europea di difesa che però ha compiti molto limitati e molto specifici connesse soprattutto al tema dell'industria europea della difesa un Baget limitatissimo pensate che addirittura una volta che si pensava di aumentare il Baggio in meno di due milioni di euro dell'agenzia europea della difesa c'era stato il divieto Della Loreo impieghi che faceva ancora parte diciamo del del dell'Unione europea e quindi anche per l'aumento quindi un piccolo segnale diciamo un aumento di Baggio così poco significativo
C'era c'era specie abbiamo dovuto poi trovare altre modalità lo dico perché da allora ad oggi abbiamo invece comunque un fondo europeo della difesa quello strumento che ha consentito anche all'Europa immediatamente di intervenire con aiuti all'Ucraina quindi e si si riparla di Europa della difesa prima era vietato addirittura se le nostre industrie pensavano a progetti che dovevano essere finanziati dall'Unione europea in qualche modo si potevano esserci pur dovevano essere molto attenti a far sì che la difesa non comparisse
Neanche come duale perché quello poteva essere uno degli elementi che in diciamo immettevano la non non autorizzazione al Progetto questo per dire e anche dopo il Trattato di Lisbona le riunioni dei ministri della Difesa a livello europeo sono riunioni informali non formali come sa bene anche il ministro Guerini
Quindi se tu dovendo decidere a me è successo una missione militare ovviamente l'approntamento delle forze lo faceva il ministro della Difesa l'organizzazione di tutto veniva fatta dagli stati maggiori ma la decisione doveva essere assunto in una riunione dei ministri degli esteri
Nei quali graziosamente venivano anche invitati ministri della difesa questo lo dico perché evidentemente fino ad oggi diciamo questa cosa no non sia no non se ne sta ora mi pare si stia cambiando diciamo il questa in questa l'opinione pubblica negli Stati politica degli Stati delle decisioni che possono essere assunte
E questo tema della difesa è diventato un tema anche molto popolare negli occhi della difesa europea nelle opinioni pubbliche
Non solo per la vicenda in Ucraina ma perché proprio capiscono che se l'Europa vuole avere un posto vuole dire la sua nel mondo e non essere schiacciata tra gli la Cina che sta emergendo gli Stati Uniti che con cui dopo
Manteniamo saldamente l'alleanza
La Russia cadesse diventata affettiva ma poi forse l'India o altri deve avere la capacità su questi temi di muoversi in modo condiviso
E io sono contento e ringrazio la Fondazione Italia protagonista di avermi invitato di questa organizzazione e l'avvocato sono contenta che l'avvocato Manzini
Abbia iniziato ricordando cos'era avvenuto negli anni Cinquanta guarda io recentemente sono andata rileggermi il disegno di legge portato da De Gasperi nel cinquantadue in Consiglio dei ministri Bono ovviamente le firme di tutti i ministri e a un disegno di legge identico a quello che veniva portato in Francia dal governo francese in Germania dal Governo tedesco Lussemburgo cioè avevano lavorato in modo coordinato
Ovviamente facendo lavorare tutte le strutture dello Stato dagli stati maggiori alla burocrazia
Io dico erano arrivati ad un Progetto sì avete occasione andatevela ricredere dettagliatissimo che prevedeva la nella costruzione delle
Chiamiamo l'esercito europeo dobbiamo parlare di forze armate ma va bene insomma per intenderci diciamo il si si dice esercito europeo ormai non ha senso che parlare di forze armate che agiscono in modi interforze ma va bene
Si diceva a tutti i compiti che avevi anticultura si arrivava a norma quelli che potevano essere i compiti residui rimaneva dalle Nazioni allora quindi pensate a come erano andate avanti
Dopo quello si è chiuso oggi noi abbiamo bisogno di ripeto dei passi avanti non ho ricordato i passi avanti anche l'affresco che nasce nel due mila diciassette cioè la cooperazione rafforzata importante
Partita e qui la città e mi collego anche all'attualità da un pranzo informale che vedeva subito dopo l'elezione di macro la prima volta che va fatto un discorso molto europeista Germania Francia Italia e Spagna seduti allo stesso tavolo ma in un pranzo informale e ci si era dette ma lo dico al femminile perché eravamo tutte donne era Flora sparring Francia dolore sulle coste dal in Spagna Ursula von der Lai Linda in Germania ero io ministro in Italia e chiedevamo dette sempre è il momento
La partiamo con una lettera poi vediamo gli altri paesi seguiranno siamo partiti abbiamo scritto una lettera in realtà posso stati venticinque Paesi che hanno aderito dapprima cooperazione rafforzata chi era consentita già dal Trattato di Lisbona
Perché dico che mi collego a questo e vado vado a concludere
Ribadendo ancora un concetto quando primo parla degli Stati Uniti o qualcuno lo ha già detto negli interventi forse il generale Graziano è chiaro i nostri non dobbiamo assolutamente pensare a qualcosa in contrapposizione con la NATO
è una complementarità è un rafforzamento a livello europeo di quello che è la capacità difensiva della NATO questo
Deve essere deve essere chiarissimo ma devo dire che adesso negli Stati Uniti dove prima c'erano molte perplessità questa cosa sia compresa anche l'Europa devi avere delle proprie capacità di intervenire nel proprio quadrante di responsabilità
E allora io dico pensiamo pensiamo a noi speriamo che si dissolva prestissimo la vicenda ucraini neanche se capiamo che purtroppo non saranno così rapidi questi tempi ma può essere cornici di sicurezza si offrirà la cornice di sicurezza all'Ucraina l'Ucraina ha detto che è disponibile a non entrare nella NATO non lo chiede più quindi supponiamo che si arrivi ad un negoziato
Ma
Chi è che poi diventa garante di questo negoziato perché c'è già un trattato di Budapest che dice che era stato sottoscritto dopo che l'arsenale nucleare ucraino era stato spostato nelle in in Russia e ed era stato sottoscritto dicendo che si rispettava l'integrità dell'Ucraina ecco diciamo che fidarsi sul sul semplicemente degli accordi diventa difficile per gli offrì ucraini
Quindi ci vorrà una implica diciamo un un un'acqua cervo di forze che garantiscono stiamo parlando
Di accogliere l'Ucraina nell'Unione Europea benissimo ma diventa però poi importante perché che dette oltre a questo che ci sia qualcuno che rassicura dal punto di vista dei temi di difesa e sicurezza
Quindi se l'Europa non si struttura anche in questo modo cioè sapendo garantire il tema di difesa e sicurezza anche la propria disponibilità ad essere in qualche modo il garante
Della della del del futuro dell'Ucraina diventa diventa più debole non penso che debba farlo da solo l'Europa più che ci sono ci sono gli Stati Uniti però se l'Europa vuole avere un ruolo è importante che anche su questo si strutturi e quindi io penso che come si era partiti allora con un nucleo di Paesi perché allora l'Europa era ancora di pochissimi Paesi oggi sono molti di più
Ed è difficile immaginare di andare avanti con le decisioni importanti e se il meccanismo dell'unanimità non viene modificato
Ma visto che esiste la possibilità della cooperazione rafforzata io dico perché
Non può proviamo facendo anche a partire dall'Italia dove il dibattito è maturo
A dire
Ai principali azionisti della politica di difesa perché Italia Germania Francia Spagna insieme fanno il settanta più del settanta per cento della difesa europea oggi
A dire troviamo a fare quello che avevano fatto Adenauer e che e De Gasperi e Schumann e a a veramente a dare un progetto che abbia una forza ideale
Ce la faremo è chiaro che per farcela dobbiamo gruppo tutti quanti
Abbassare diciamo il le pretese nazionali ma anche a dire generosità oggi la Francia e l'unica nazione avere nucleare avere seggio permanente dello e chiaro che se pensa di diventare l'unico punto da cui a cui gli altri devono fare satelliti diventa difficile far convergere quindi bisogna è chiaro che la discussione oltre agli bisogna lineari valori agli interessi
E l'interesse generale deve però sempre anche salvaguardare l'interesse nazionale
Però io penso che il momento sia questo e io mi auguro che questo diventi veramente qualcosa su cui tutti possiamo spingere insieme
Come non essere raccordo con la senatrice Pinotti beh però bisogna ricordare una cosa Alcide Degasperi prima di essere un politico era un gran
Grande statista che sette rinunciare ad un accertato orma di nazionalismo e partendo dal dal piano plebe Anna
Rielaborare ed arrivare ad un Progetto che era ormai nella fase esecutiva progetto che
Forse a rileggerlo ci accorgiamo che c'ha una modernità incredibile e forse anche partendo da quello si potrebbe giungere ad una soluzione tempi brevi
Allora cento adesso la parola al l'onorevole Giorgio Mulè sottosegretario alla Difesa grazie
Grazie grazie avvocato grazie Maurizio grazie alla mano Proietti alla Fondazione Italia protagonista perché essere oggi inserito in questo Pannella
Che è davvero elevato per chi ne fa parte per me davvero un privilegio né ti ringrazio per questo Moritz la sensibilità che che ha dimostrato vede a me colpisce e ha colpito nel documento finale della bussola strategica e vado direttamente al punto una fase che una frase chiave
Come io sto imparando in questa travolgente meravigliosa esperienza primo umana e poi professionale istituzionale al ministro della Difesa per la tensione positiva che si respira nelle se raccontato nell'esserne essere davvero privilegiato nel contatto che sia con i nostri militari
Dicevo il la parola che più mi ha colpito istituzionalmente nel documento della bussola strategica e la capacità di agire quando cioè si prende finalmente atto diciamo che la capacità di agire da una parte la pre condizione operativa perché come dicono i militari prontezza deve essere come dice la stessa parola pronto a entrare in campo in tempi rapidissimi bella capacità di agire nel caso della bussola strategica si sovrappone a una capacità di agire dal punto di vista politico
E qui come dire la bussola strategica di svela quello che il suo compito quello che è il suo grande
Fine che interpella quella maturità di cui hanno parlato chi di chiunque apparato chi mia preceduto la c'è la maturità di individuare strategie e di obiettivi di metterli in ordine secondo quello che devono essere delle azioni condivise che permettono alla Bussola appunto di agire
Nella costruzione della bussola l'ha detto benissimo il generale Graziano la presidente Pinotti
Andando tecnicamente a vedere
L'iter di costruzione siamo un punto nodale
Un punto nodale nel quale dovremmo stare attenti per evitare di cadere negli errori del passato perché questa bussola venga poi adesso materialmente costruita tenendo conto delle sensibilità chiamiamole così dal punto di vista operative culturale che risiedono nella pluralità di Stati che hanno condiviso il documento che perfetto da un punto di vista geopolitico e che individua dall'Indo dalla necessità dell'indo Pacifico per arrivare alla minaccia russa quali sono i i target principali allora la con la costruzione della bussola pretende che adesso quando bisognerà mettere giù le cinquantanove azioni che sono previste per mettere in atto i cosiddetti quindici cluster di azione ci siano si tenga conto delle sensibilità la presidente Pinotti citava non a caso assolutamente in maniera perfetta il ruolo che ha avuto in passato l'agenzia europea della difesa che oggi guai se così non fosse deve invece avere un ruolo centrale non abdicando alla a concezione diciamo centri che lasciatemi dire della Commissione europea che certamente un ruolo guida ma di cui però la l'agenzia europea della difesa dove non a caso lo dico ma caso le sensibilità italiane in questo momento sono rappresentate beh dall'Agenzia europea delle imprese che è quella che deve individuare gli investimenti dell'investimento
Sarà necessario puntare la nostra attenzione parlo intermedi sistema d'Italia
Sistema Italia perché da quella connessione che si dovrà attuare tra l'Europa e la NATO si disegna un percorso che non è solo e soltanto di sicurezza un percorso che attiene anche alla politica
Industriale in questo caso della difesa della sicurezza del del nostro Paese oggi diceva il presidente Draghi nel suo discorso al Parlamento europea dal Parlamento europeo mutuando quella capacità di agire
Tramutando la nell'attuare con rapidità
Quello che è previsto anche e soprattutto nella bussola strategica
Si parlava non a caso su un tema su cui bene soffermarsi su cui anche diciamo politicamente
L'esperienza e la sensibilità che oggi qui rappresenta questo da una fatto un punto centrale cioè la necessità di armonizzare tenendo ben presente che il nostro faro rimane la NATO il ruolo centrale della NATO il rapporto privilegiato con gli Stati Uniti armonizzare questi sistemi del Presidente del Consiglio ha citato un nato a me fa piacere
Cita non altro nelle che va nella direzione di quell'idea giusta pratica fondante che la conferenza internazionale per l'ottimizzazione nemici degli investimenti militari bene
Dati non sono aggiornati ma fino a poco anni fino a pochi anni fa gli Stati Uniti contavano su ventisette mila e cinquecento carri armati
Di nove modelli diversi
Tutta l'Unione Europea contava su diciassette mila carri armati di trentasette modelli diversi questo da solo fa capire insieme i dati che sono citati quale la necessità di andare incontro a una ottimizzazione dei sistemi che sono centoquarantasei
Quelli del dell'Unione europea contro i trentaquattro
Della della mai dell'America è stato anche calcolato
In uno studio quanto potrebbe impattare in termini di qualità della spesa questa organizzazione che va esattamente nella direzione di quello che deve fare la bussola strategica parliamo di una cifra che intorno superiore ai cinquanta miliardi di euro considerate che considerando che il nostro Paese ne spende
Circa venticinque quasi ventisei nel due mila e venticinque milioni di un anno novecentocinquanta se vado a memoria nel ventidue abbiamo l'idea di quello che rappresenta in termini di risparmi che vanno in direzione di virtuosa di quello che può e deve essere la la bussola strategica però bisogna stare attenti a non banalizzare certamente il verbo sbagliato ma a non preoccuparsi di mettere tutto assieme in questa bussola strategica perché l'indo Pacifico le minacce i libri della Cina le tensioni regionali sì è tutto vero
è un documento che potrebbe essere come dire partorito da i migliori d'intenti ma nella nella nell'accezione pratica poi bisogna stare attenti a non polarizzare visto che parliamo della bussola
Le gli aghi di quest'abuso dal punto di vista Magnetico bisognerà sarà attenti alle tempeste magnetiche
C'è a quello che può succedere all'interno di un processo di condivisioni nel quale i singoli Stati
Tenderanno a mettere accento su alcune crisi o alcune necessità rispetto alle alle altre allora
Come ci si deve muovere in questa bussola sulla base delle sopravvenienze sulla base di quello che non la storia ma la cronaca impone o sulla base di un Indirizzo politico comune
Che deve fare dire che il Sella
Quello del ministro Guerini ha battezzato il Mediterraneo allargato cioè quell'aria un'aria l'interesse dell'Italia o interessa finalmente deve interpellare il futuro quindi che si determina oggi
Della la politica di difesa europea
Non è un problema italiano ciò che avviene in Mali Niger in Burkina Faso non è un problema che non appartiene più alla Francia è un problema della bussola strategica nella sua accezione di essere di avere una strategicità
Nell'approccio che operativo ma che anche politico che manda in soffitta il dibattito a volte sterile
Consentitemi sul raggiungimento del due per cento su quello che successe nel due mila quattordici su quello che dovrebbe succedere adesso è un è un processo che da un punto di vista storico non può come dire trovare un tetto al due all'uno e quattordici all'uno e ventidue riguarda valori che sfuggono a una cifra il valore della vita il valore della democrazia valore della libertà sfugge a qualsiasi condizione matematico ritenne etica perché è una precondizione per potere
Usufruire di quei di quei valori
La bussola strategica
Ci offre una straordinaria possibilità dicevo di rivedere quello che può essere deve essere la strategia della politica industriale della difesa c'è una direttiva emanata dal dal ministro alcuni mesi fa che in questo in questo caso e precisa in occasione del trattato italo francese vedete a mio giudizio avendo una posizione strategica dal punto di vista europeo della NATO vita è una straordinaria opportunità per lei
Ma di questa di questa bussola
In ambito terrestre penso ovviamente all'Europa a partnership che vanno sviluppate magari con la Germania Nabil donava legge assistono con la Francia in ambito aeronautico con agli Stati Uniti
Per farci essere contemperamento e tenere le due assi ben salde europeismo atlantismo rapporto con la NATO privilegiato con gli Stati Uniti rapporto europeo salto
Questo significa avere anche la capacità di in futuro di determinare le scelte politiche perché verranno e terranno conto di esperienze che abbiamo già e non ce l'abbiamo fatte con il Consorzio degli Eurofighter la Spagna l'Italia e la Germania il Regno Unito adesso con l'euro drone con l'euro mail con esperienze che ci fanno dire che là dove nascono questi consorzi
Che guardano alla qualità della spesa nella prospettiva di un miglioramento di tecnologie che spesso molto spesso possono dual use perché la bussola strategica a anche lì
E questo è un problema culturale da superare che non riguarda l'armamento
Riguarda la dotazione tecnologica di difesa e di sicurezza di un Paese che riverbera immediatamente sugli effetti sulla azione civile che abbia detto tante volte gli elicotteri quando si parla si parla di elicotteri che guardano a uno sviluppo nei prossimi dieci quindici anni parliamo di un mezzo che nasce e viene sviluppato grazie a programmi di investimento che riguardano l'esercito la marina Lero nautica ma che avranno un logico immediato adempimento nella nelle missioni civili
Di protezione civile nelle catastrofi nelle calamità naturali nel trasporto di ferite nel trasporto di persone che hanno necessità allora
Quello che chiamano di rifiuti o verticali tutto il quel tipo di elicottero è un elicottero della militare oneri cotto duale e duale
E allora soltanto se culturalmente superiamo
Il il gatto che ci divide dall'utilizzo dalla necessità che risiedono in una non in un armamento ma in una arsenale che prima ancora che essere militare un arsenale di democrazia
E un arsenale di democrazia all'interno della quale risiedono
Tutte le forze allora non avremo la capacità di sfruttare al meglio la bussola strategica interpretandola non solo e non soltanto come un obbligo a cui ci chiama oggi la storia ma come una straordinaria capacità di far crescere nel nostro Paese in tutte le sue dimensione grazie
Senatore Gasparri
No volevo solo prima che prendesse la parola al ministro Guerini
Avere un'occasione non solo di ringraziarlo ulteriormente per aver accettato l'invito visto che lui si tiene molto sia tenuta solo istituzionale quindi rispetta i dibattiti giustamente centellina le sue presenze che interpreta in maniera rigorosa solo difeso dagli USA pur essendo un uomo politico che dal mio punto di vista è un complimento
Non per tutti oggi la qualifica di popoli dico e considerato pubblico
Che lo voglio ringraziare lo dico ricoprire dico anche di fronte ai vertici e forze armate perché così come con il ministro Pinotti in altre fasi
Non è mai mancata non manca mai un confronto anche nella riservatezza senza violare regole dello stadio fatti relatore del decreto
Sull'Ucraina non ho chiesto e non l'ha detto l'elenco delle armi pur essendo il relatore del provvedimento il servizio decretato diciamo abbiamo svolto in Parlamento la funzione istituzionale però non manca l'occasione per confrontarsi per scambiarsi un consiglio che Blanc espresso con grande umiltà disponibilità
E quindi lo ringrazio anche per questo per dire che anche oggi siamo in un governo diciamo di emergenza siamo stati saremo gli schieramenti avversi però ci sono persone che si parlano per il bene della nazione e questo credo che sia un messaggio sicuramente
Giammarco
Prego da ultimo ma non ultimo e non solo per il ruolo istituzionale la parola al ministro Guidi
Grazie grazie per l'invito a queste a questo convegno voglio ringraziare Italia protagonista per avere pensato questo momento di di riflessione di confronto comune quanto mai attuale la rispetto anche alla fase che stiamo vivendo e non per garbo rispetto alle parole che ha appena detto vorrei ringraziare
Senatore Gasparri per
E non solo per aver voluto questo momento per avere
Aver organizzato con congruo anticipo ma per il lavoro l'attività che svolge a favore delle politiche di difesa del nostro Paese con quel tratto di confronto che prima che ha prima richiamato penso che sia importante entrare forze politiche al di là del ruoli che ciascuno transitoriamente pro tempore copre perché siamo tutti pro tempore
Sia importante che vi siano canale di interlocuzione di comunicazione che fissi a confronto che si dia Silvia alla capacità
Di ascoltare le posizioni delle delle idee degli altri e di informarsi reciprocamente soprattutto su un tema così delicato come tema che riguarda la difesa la sicurezza del nostro Paese guai
Se questo non ci fosse guai se non
Esistessero questi canali di confronto di comunicazione al di là del fatto che oggi condividiamo la responsabilità e il peso di
Guidare governare insieme questa fase è straordinario nel Paese ma indipendentemente dai ruoli che ciascuno ha in maggioranza in posizione questo credo sia molto importante per penso di per poter testimoniare che e Maurizio è sempre stato da questo punto di vista in questi quasi tre anni cui io ho avuto l'onore di essere ministro dalla difesa del nostro Paese un interlocutore leale e costante attento
La vogliamo
La ringrazio tutti i relatori intervenuti da presidente Bernini
La presidente Pinotti e che mi ha preceduto anche in questo incarico sottosegretario Mulé saluto
All'onorevole Tripodi che è stata somma che è che è membro della Commissione Difesa nella camera che lavora con grande impegno ed anche con grande efficacia rispetto all'esigenza di far progredire una seri provvedimenti che
Siamo riusciti a portare alla luce un ultimo punto la legge sulla rappresentanza
Sindacale nelle forze armate quindi insomma
L'occasione di oggi dentro questo contesto di confronto pur con posizioni diverse il con opinioni diverse un'occasione importante perché appunto mette al centro del nostro impressione il tema della difesa europea della costruzione della difesa comune europea che un processo
Politico e tecnico molto impegnativo è molto importante che sicuramente un processo che parte da lontano che come tutti i processi politici è stato caratterizzato da
Come dire crescita graduale quei stop coi una ripresa dei lavori coi salto di qualità anche in relazione alla dinamica del contesto in cui questa riflessione avvenuta perché non a caso
Anche recentemente in relazione agli aspetti ai momenti più complicati e più critici che abbiamo vissuto è stato ricordato prima il rientra la chiusura poi rientro
Dall'Afghanistan dopo vent'anni di impegno in quel in quel Paese e oggi con la crisi ucraina che stiamo vivendo
Dentro questi momenti di crisi d'Europa ha saputo fare salti e passi in avanti importanti alzando il livello dell'ambizione e anche il coraggio per conseguirlo lastra la bussola strategica da questo punto di vista è un passo importante
Io non come dire non mi non mi appassiono mai a quelle che vedono dichiara mezzo pieno o mezzo vuoto vedo che però è stato fatto un passo importante che un passo a cui ne dovranno seguire altri ma che certamente è stato anche aiutato
Dalla fase di difficoltà di crisi
Che
Avvertivamo tutti avvertiamo tutti rispetto a un po'ha un ruolo più volte declamato ma ma poco praticato dall'Europa nell'ambito della sicurezza e salto di qualità che questa discussione che questa riflessione ha avuto certamente tenendo conto di un quadro di complessità
Con la quale ci siamo confrontati tenendo conto del contesto anche delle relazioni con il quale ci siamo dovuti confrontare nel nel corso degli anni che stavano spalle nella attenzione
E nella dei governi nell'attenzione dei parlamenti
Più o meno marcata a seconda dei momenti e dell'attenzione e della sensibilità dell'opinione pubblica rispetto a questo tema delle scelte nazionali e del dibattito nazionale
E che abbiamo che a a comunque caratterizza il il terreno su cui maturano può alle decisioni politiche e quindi diciamo anche anche tutto questo discorso a
Tenuta ha avuto come caratterizzazione appunto momenti in cui ci sono state delle accelerazioni momenti in cui ci sono state dello enfatizzazioni ma anche momenti di difficoltà
Prima Roberta richiamava diciamo la cena informale
Da cui scaturisce la pesco io posso ricordare appunto dalla nell'autunno del due mila diciannove come in relazione a una
Uno una bussola strategica
Che era partita ma che non trovava diciamo così una un binario condiviso su cui poi fare un'accelerazione proprio quei quattro Paesi i paesi del così detto pesco quattro cioè Italia Francia e Germania e Spagna i ministeriali tesi di parti quattro Paesi
Di
Dall'altro lato erano quattro donne stavolta c'era un uomo e tre donne
A abbia sbagliato solo l'Italia grazie
Insieme
Decidemmo di sottoscrivere di realizzare e poi di sottoscrivere un documento che fu inviato tutti i ministri delle della difesa degli Stati membri
Che fu inviato alla commissione in primis all'Alto rappresentante
Borrelli in cui
Alzavamo l'asticella dell'ambizione della bussola strategica e in cui indicavamo l'esigenza di procedere con forza con speditezza con la capacità di guardare dentro i problemi di confrontarsi con essi
I lavori che eravamo chiamati alla a fare tutto questo lavoro poi si è sviluppato ha tenuto conto appunto dei passaggi critici che prima ha richiamato certamente un passaggio critico è stato il rientro dall'Afghanistan la conclusione dell'esperienza in Afghanistan non ripercorro le decisioni di quel momento e la posizione italiana
E voi la conoscete loro presentata anche in Parlamento al momento in cui abbiamo affrontato quelle decisioni e quei passaggi è stata presa una decisione una decisione è stato poi attuata ma dentro quel passaggio sui come dire
Evidenziava con ancora maggiore enfasi il fatto che la dimensione europea non aveva potuto dispiegarsi in maniera
Efficaci in maniera importante in maniera coraggiosa e anche con un quadro di autonomia gli obiettivi e gli strumenti perché appunto il lavoro
Che tutti noi abbiamo spiccato aspiravamo non si era ancora compiuto e realizzato e allora dentro quella quella quella iniziativa che abbiamo assunto come quattro Paesi siamo passati alla fase dalla presidenza
Portoghese della
Del semestre portoghese di presidenza europeo in quella fase abbiamo pronta ad aprire la discussione complicata e complessa
Sul livello di ambizione della bussola strategica
Sugli strumenti sulla volontà di fare o meno la discussione vera anche divisiva
Con la capacità di prendere decisioni anche su punti che potenzialmente potevano essere divisivi tra gli stati membri
Penso al primo punto di una strategia di difesa e di sicurezza cioè l'analisi condiviso dalla minaccia Calderisi parte
è chiaro che idonea Europa con ventisette Stati membri
Sviluppata dispiegata su una consistenza geografica molto ampia è chiaro che la percezione o comunque l'analisi della minaccia trovare una una visione condiviso dall'analisi delle minacce già un primo passaggio complesso
L'analisi dalla minaccia che proviene da un Paese spostato sul fianco Este molto
Differenti o è differente rispetto appunto all'analisi di minaccia tra minacce di un Paese comunitaria più più proiettato diciamo sul fianco sul fianco sul ma lì chiedemmo con grande forza che ci fosse una discussione
Che ci fosse una discussione coraggiosa che se non non ci facesse un passo indietro che non si accettassero soluzione di compromesso e quella spinta ha portato poi durante il semestre di presidenza francese ad arrivare a marzo anche dopo come dire il fatto straordinario con il quale ci stiamo confrontando cioè l'aggressione russa l'Ucraina alla alla sottoscrizione della della bussola strategica che un quadro strategico di riferimento attraverso il quale far procedere progredire il tema della difesa europea che non è il tema romantico che ogni tanto si sente di cui si sente parlare
Della questione che riguarda la creazione dell'esercito europeo quasi che
Diciamo dovessimo dipinge accidentalmente metterci le bandiere europea è qualcosa di molto più complicato di molto più consistente di molto più complesso che richiede un lavoro politicamente molto impegnato
L'attenzione della stampa nata molto sul tema dalla dalla forza d'ingresso alla forza di dispiegamento rapido e cinque mila son tante son pochi
A mio parere non è quello l'elemento centrale elemento centrale invece come dire la cornice
Nella quale lavorare che ha alcuni punti fondamentali da sviluppare in quei punti fondamentali di sviluppare c'è tutto la sostanza del confronto politico
Chi è presente nella bussola ma che dobbiamo portare avanti che significa analisi condiviso dalla minaccia
Che significa costruzione di base tecnologica industriale europea
Che significa costruzione di capacità militari che significa volontà di impiegarle
Questi temi sono temi che non sono di natura tecnica sono di natura essenzialmente esplicitamente politica e richiedono nella capacità di affrontarli intelligenza politica coraggio politico capacità di trovare dei punti d'incontro e capacità di come dire tenere insieme
Lo sguardo
Su un obiettivo su un orizzonte e su un progredire della cooperazione dell'integrazione europea ma nel contempo avere presente anche qual è il quadro dell'interesse nazionale che devono essere salvaguardati dentro questo percorso
Perché quando parliamo di costruzione di base tecnologica industriale europea anche richiamando i temi che sono stati prima citati rispetto alla frammentazione dei sistemi d'arma
Rispetto alla predilezione dei programmi nazionali ecco dentro a questa discussione c'è da un lato la placca cooperativo ma dall'altro lato anche la tutela degli interessi nazionali che devono essere tutelati
Perché ci sono paesi che hanno un tessuto industriale nell'ambito della difesa importante e Prodi e il progresso il processo di cooperazione deve vedere una loro valorizzazione e che non possono essere come dire dispersi che non possono essere subordinati ad altri
A sette industriale con le quali si devono confrontare quindi i percorsi e progetti sono molto complicato
E sono molto complesse richiedono presidio politico richiedono sguardo richiede intelligenza richiedono capacità di discutere anche in sede nazionale rispetto a scelte che devono essere compiute
Gli Stati Uniti hanno minori sistemi d'arma perché il Pentagono
Alcuni anni fa chiamò le industrie nazionali e le incentivò diciamo con strumenti ma anche con
La la moral suasion della politica l'incentivo a lavorare interrelazione di accorpamento di aggregazione di semplificazione del quadro è stato Complesso come potete immaginare in un unico paese e ancora più complesso nella dimensione di ventisette Stati membri con sistemi industriali nazionali chiedevano essere preservati portati dentro questo processo partiamo dall'anno zero no
Sono stati fatti
Passi importanti sul piano cooperativo della cooperazione penso ad esempio a tutta la strumentazione giuridica del e finanziaria che l'Unione europea in questi anni ha sviluppato veniva richiamata prima pesto
Parliamo di e di AIDP parliamo di Edf
Parliamo cioè di strumenti che l'Unione europea ha individuato e a implementato nella la capacità finanziaria ancora non sufficiente
Parliamo di agenzie che come dire ricevono questo processo oggi sentito parlare molto di Gaetano l'Agenzia europea per la difesa c'è un'altra Agenzia cooperativa non dell'Unione Europea ma di Stati membri de L'Unione Europea anzi in questo caso c'è ancora UK che aveva dato vita penso OCCAR
Il associati prima richiamati dei programmi otterrà un quadro di impegno sui programmi
Di cooperazione fra Stati che è molto più importante in termini di Budget del DNA molto più importante sia cito due gara due grandi programmi uno al passato e uno del futuro
E quello del passato
Il programma sulle fregate multiruolo sulla freme e quello del futuro re
Euromedia il pass quelli trovano proprio in OCCAR lo strumento con il quale questo programma delle patate bene da un lato gli strumenti dall'altro lato la dotazione finanziaria
Dotazione che ancora insufficiente a livello europeo
Le di F. nasce in termini di ammissione con una definizione di un obiettivo tredici virgola sette miliardi di euro e poi in realtà anche relazione agli eventi con i quali ci siamo confrontati
Nei nei due anni che sono la sua spada cioè alla alla alla pandemia quel fondo viene abbassato e arriva a sette miliardi a livello europeo c'è l'esigenza da questo punto di vista che un'Europa che vuole essere protagonista nel campo dalla difesa e la sicurezza quelle risorse le implementi e lo sviluppo
E dall'altro lato appunto la costruzione degli strumenti risorse volontà politica volontà politica significa costruzione di capacità militare
E significa volontà di impiegarle laddove è necessario su questo poi magari torno nella parte finale del mio intervento ma appunto
Ho voluto citare queste cose per dare il senso del grande lavoro politico che deve essere realizzato poi è evidente
Che la cornice con la dello strategico approdano stasera complici sono obiettivi negli obiettivi ci sono le macro aree di intervento di lavoro però
Diciamo l'afflato politico l'impegno politico è l'elemento fondamentale è quello al quale ci dobbiamo confrontare
Lo facciamo in una fase
Particolarmente impegnativa dal punto di vista del contrasto internazionale di sicurezza
L'aggressione russa l'Ucraina l'aggressione ad uno Stato sovrano al suo popolo e alla sua libertà ma nel contempo anche una minaccia
Reale forte all'architettura di sicurezza internazionale in particolar modo l'articolo all'architettura di sicurezza europea questo fatto questo evento condivisi dunque che avrà
E con l'impegno che noi stiamo realizzando io vorrei essere molto chiaro a questo punto di vista c'è un Paese che adesso ore e c'è un Paese credito
C'è una certa dalla comunità internazionale
Che è quella di sostenere il Paese aggredito con una pluralità di strumenti ed interventi che il Parlamento ha individuato autorizzato e su quali ha impegnato il Governo una risoluzione votata all'inizio di marzo
ER prima alla Camera e poi al Senato in maniera condivisa indicato con la la cornice entro la quale il Governo deve agire in quella cornice noi stiamo agendo come sempre in relazione hanno una situazione
Di straordinaria crisi con la come quella con la quale ci stiamo confrontando c'è l'esigenza che la discussione il dibattito sia
Presente nel rapporto tra governo e parlamento sia continuativo io giovedì sono in Commissione Difesa Camera e Senato mi confronterò
E aggiornano alla commissione di questo lavoro sul lavoro che stiamo facendo
Sulle intenzioni facciamo sul lato difesa
Sono andato due volte al Copasir
Sono stati in Commissione congiunte Difesa sta di Camera e senato la stessa cosa ha fatto il ministro degli esteri il Presidente del Consiglio è andato in Parlamento ci dovrà continuare a mantenere
Forte questo canale di comunicazione tra governo e parlamento ma noi lavoriamo da un lato a sostegno
Della resistenza Ucraina spetta un Paese rispetto a una situazione in cui un paese è stato aggredito è un Paese ha deciso di aggredire e nel contempo di implementare incoraggiare rafforzare
Spingere tutti i canali e tutti gli ambiti di negoziazione necessari per arrivare a una cessazione delle ostilità e ad uno intarsiato che sia
Trasparente sincero e vero e soprattutto costruttivo questo il lavoro che siamo chiamati a fare questo momento questo lavoro che stiamo cercando di fare sapendo che appunto questo lavoro muove Suni su iniziative che vengono assunte dalla comunità internazionale in cui l'Europa a assunto delle decisione
In maniera coraggiosa e chiara
Putin scommetteva su due cose una NATO indebolita
Dall'esperienza afgana è un'unione europea divisa rispetto alle conseguenze delle decisione che avrebbero avrebbe dovuto assumere si è trovato di fronte una NATO unità è un atto più forte di prima da questo punto di vista
Polarizzante anche rispetto alle esigenze di sicurezza di alcuni Paesi
Pattern alla NATO ma fuori dalla NATO e si è trovato un'OPA che è stata capace di rispondere in maniera coesa e unità rispetto decisioni complesse e difficili critiche che sono che siamo stati chiamati ad assumere questo però ci deve dire che lo dobbiamo continuare da un lato a mantenere alta
La nostra azione il nostro supporto dentro il perimetro delle autorizzazioni che il Parlamento ha dato degli impegni che il Parlamento è già segnato alla come dire alla sostegno all'Ucraina e dall'altro lato però ci deve vedere impegnati alla ricerca di una soluzione di una soluzione negoziale questa crisi ha determinato un passo in avanti
Dal punto di vista dal ruolo d'Europa anche sul fronte della difesa e sicurezza per l'acqua io vorrei dire due cose la prima
Il rafforzamento della difesa europea
Una forza come dire una certa che va nella direzione di rafforzare l'autonomia strategico lo crea ma questo tono mia strategica deve essere ritenuta non autonomia da ma autonomi appena è un di più di responsabilità che l'Europa si assume
Immaginare che l'autonomia strategica europea sia da interpretare in maniera diciamo così
Concorrenziale rispetto alla relazione transatlantica non è ciò che è diciamo così alla base del lavoro del la riflessione dell'impegno sulla costruzione della difesa europea la nostra che cattura di sicurezza si basa su due pilastri la relazione transatlantica
Il e il pilastro della difesa europea per l'Unione europea che dobbiamo quale ulteriormente implementare anche dentro una suddivisione di responsabilità
Che come dire l'elemento fondamentale su cui noi ci dobbiamo confrontare anche interne di voler evitando scende dobbiamo contare di più
Contare di più significa assumersi maggiore responsabilità
Ok perché nel momento in cui l'onere della difesa sbilanciato
Tra i due pilastri questo elemento diciamo così incide anche poi sulla capacità di essere protagonisti sulla nostra ambizione di assetto dance quindi bisogna alzare il pilastro dalla dalla della difesa europea anche perché questo significa appunto maggiore responsabilità significa un'unione europea nel campo della difesa e la sicurezza capace di proiettare
Le proprie capacità appunto per intervenire situazioni di crisi internazionale per intervenire
Con azioni di stabilizzazione del proprio immediato vicinato che guardi con attenzione soprattutto al fianco sud
Che è un fianco che noi chiamiamo in termini attenzione alla NATO ma è sicuramente un ambito in cui l'Unione europea può lavorare e secondo elemento anche quando dico
è la seconda tentazione a cui dobbiamo sfuggire è immaginare che il tema della difesa europea ci diciamo così CCD
Ci sottragga da grazie dalle dalle decisioni nazionali crederle ma su assumere allora un po'di anni fa acciaio fatto un sondaggio alcuni anni fa delle fate un sondaggio in cui a livello europeo divise Persico restate sul ruolo sulle sulla
L'identificazione dell'opinione pubblica rispetto al ruolo della NATO
L'Italia diede uno girato molto elevato in termini di condivisione dalla NATO ma poi nel momento in cui ci chiedeva chi deve difendere la sicurezza italiana gli Stati Uniti oggetti e non vorrei che uguale discussione forse su quello cioè c'è l'Unione europea c'è la difesa europea le responsabilità tra nazionali
Trova trovano lì la loro soluzione no
La difesa europea non come dire non ci sottrae dalla responsabilità nazionali che noi dobbiamo continuare ad assolvere in termini di ammodernamento del nostro strumento militare in termini di scelte che dobbiamo fare in termini di politica di investimenti
In termini di di pluriennali ITA
Degli investimenti che siamo chiamati a realizzare cioè continuare sul lavoro che abbiamo iniziato in questi anni in una condivisione larga in Parlamento
Che ci ha visto appunto fare passi importanti in avanti dal punto di vista degli strumenti decisioni in senso nazionale certamente con Lentini la la come dire
La consapevolezza che
L'orizzonte europeo consente di consentirà di razionale razionalizzare al meglio alcuni investimenti di favorire la cooperazione e la capacità di rispondere a capacità strategiche di cui l'Europa non è dotata
Cito una task force più trasporto strategico guardi capi di Forza Armata credo che condivideranno questa mia valutazione ma ne potremmo citare altre su cui certamente l'elemento della difesa europea
E della del lavoro che possiamo fare in quella direzione assolutamente importante chiudo quindi con questo o con questo
Punto di situazione
Siamo dentro un processo siamo dentro un percorso
Un percorso che ci ha visto fare passi in avanti importanti che ci ha visto fare scelte significative nel corso di questi anni
Che ci ha visto come dire capaci come Europa di rispondere alle crisi con dei salti in avanti ma il lavoro che fin qui abbiamo realizzato necessità di avere una proiezione un impegno
Un investimento politico anche per il prossimo anche per il futuro
Nella dimensione nazionale
Per quanto riguarda le scelte nazionali nel rafforzamento della dimensione europea per quanto riguarda la costruzione della difesa europea io penso che l'Italia non posso che essere nel gruppo di testa di questo lavoro
Non posso che essere per le ragioni storiche che sono state prima bene richiamate ed evidenziate
Ma non posso terzo lo per il proprio peso demografico per il proprio peso economico per il proprio peso in termini di capacità militare per il proprio peso intermedi
Come dire contributo alla base tecnologica industriale europea nel campo delle assicurazioni e della difesa e credo che questo ruolo se non lo esercita suo fino in fondo non faremmo servizio al nostro interesse nazionale e non faremo un servizio allora grazie
Ringrazio il ministro per il tempo che ci ha concesso della chiarezza con cui ci ha esposto il suo intervento do la parola adesso al segretario generale
Per il saluto delle conclusioni prego Mauro grazie Renato grazie a tutti il mio sarà veramente soltanto un ringraziamento vista l'ora siamo stati anche nelle due ore quindi siamo stati abbastanza veloci tutti
Era un po'preoccupati dice i cerimoniali che ci hanno seguito in questi in questi giorni che ringrazio veramente per per la collaborazione
Ringrazio tipo diciamo seguito anche quelli che ci hanno seguito sulla nostra pagina Facebook della Fondazione perché rimasto un retaggio dei tempi della pandemia quindi va sempre bene perché la sala era comunque comunque piena ci devo ringraziare veramente tutti i nostri ospiti
In particolare non me ne vogliano gli altri il ministro Guerini che a differenza di quanto ci aspettavamo ci ha chiesto di parlare per ultimo per ascoltare tutti ha preso appunti e ha dato le indicazioni quindi
Non è da tutti devo dire noi i convegni gli abbiamo organizzato più di qualcuno e devo dire che
Credo tutti ma tutti gli altri sono rimasti questo significa attenzione nei confronti di chi è venuto qui di chi ha fatto la fila e di veramente ci tenevo ad ascoltare è un argomento così attuale perché diciamoci la verità veramente non mi dilungo ministro non solo si può dire ma questo per noi quello questa invasione della da parte della Russia un po'come un undici settembre
Diciamo è una svolta è uno spartiacque
E volte mi medi e rifletto che chi magari era appena nato non ero nato l'undici il tempio già vent'anni scopre che abbiamo la guerra alle nostre porte e scopre soprattutto questo devo dire che mi ha impressionato che un una grande capitale europea può essere distrutto completamente se duecento secondi prima una persona pigia un tasso su un per far partire un missile per la loro durando abbiamo visto nei giorni scorsi ci auguriamo tutti chiaramente come diceva il presidente Pinotti che questo non accada che tutto possa finire presto però è chiaro che l'argomento
Anche per questo desta interesse
E devo dire le parole di oggi sono stati molto confortati dal fatto che l'abuso europea si vede che c'è un'intenzione generale di di sviluppare di andare avanti su questa su questa strada gli stabili sono molti l'altro giorno e chiudo mi faceva sorridere un'intervista degli di mole radiofonica del sottosegretario mole che era in piedi ha dovuto spiegare un po'anche da giornalista come pratiche non c'è differenza tra armi offensive e difensive rispetto a un a un argomento che uno poi degli ostacoli
A anche che nazionali no la la la polemica che c'è stata quindi Moore ha dovuto spiegare un giornalista che poi la differenza una pistola una pistola
Non offende ne difende è un'arma speriamo non vadano utilizzare le parole di oggi sono state veramente incoraggianti speriamo che il in Europa si possa proseguire su questa strada i tempi siano breve grazie veramente a tutti verrà Center venuti
L'appuntamento alla prossima iniziativa della Fondazione grazie