Rassegna delle riviste di politica e storia

Speriamo che questa settimana questo appuntamento per alcune segnalazioni per i nostri ascoltatori a carattere storico storico-politico tratte dalle riviste che si occupano di questi argomenti e torniamo ancora
In questa puntata di oggi a Mondoperaio il numero quattro pena uscito del mese di aprile due mila e venti i due come sempre moltissimi argomenti che vi segnaleremo in queste anche nelle prossime puntate perché appunto come sempre
I temi sono molti oggi torniamo sulla figura di Giacomo Mancini con un saggio di salvo andò che conosce le è stato uno dei protagonisti della vicenda del Partito socialista
Italiano che parla di un altro protagonista appunto Giacomo Mancini di cui pure vi abbiamo parlato
E se ne è riparlato in in questi giorni e lo abbiamo fatto qui da arriva dichiara Giacomo Mancini socialista garantisca il meridionalista al militante questo è il titolo di leggiamo
E ho qualche passaggio è un saggio lungo molto approfondito che ricostruisce anche la vita dei congressi del partito socialista alcuni dei quali quelli più recenti trovate anche nell'archivio on line medi
La io dica lei quindi alcune segnalazioni di andò le potete anche andare a riprendere i neri distrazioni audio dall'archivio di radio radicale vediamo però cosa possiamo leggervi per darvi un quadro sommario della figura di Giacomo Mancini vent'anni fa Oliva
Nella sua abitazione di Cosenza Giacomo Mancini uno dei leader più prestigiosi del socialismo italiano del dopoguerra Mancini è stato segretario del PSI più volte ministro
Sindaco di Cosenza era cresciuto in una famiglia socialista il padre Pietro avvocato penalista fu il primo deputato socialista della regione calabro lucana si batte in Parlamento perché
Venisse finalmente soddisfatta la fame della terra dei contadini nodo cruciale della storia sociale della Calabria e del Mezzogiorno
Per la sua opposizione al fascismo fu arrestato mandato al confino dichiarato decaduto dalla carica parlamentare
Fu in seguito alla caduta del fascismo vicepresidente della Consulta deputato alla Costituente ove fece parte anche della Commissione dei settantacinque ministro i governi Badoglio e Bonomi Piero Mancini
Ed è una grande influenza culturale politica nella formazione intellettuale Di Giacomo trasmettendo gli come valore inderogabile il forte senso dell'appartenenza politica
Ritiene che già comunque sull'ambiente familiari forte convince socialiste anti preciso avesse completare il suo percorso
A Torino che tra le città italiane era quella che si era meno piegata alla dittatura Giacomo si laureò in giurisprudenza visse intensamente il clima culturale di quella città
Rafforzò il suo antifascismo sia vicino alle posizioni di Giustizia e Libertà
Sotto il servizio militare si trasferì a Roma entrò nel Movimento della resistenza prendendo contatto con i gruppi di Giustizia e Libertà romani fu decisivo per le sue scelte di vita l'incontro con Giuliano Vassalli racconta
Andò dopo
Capo dell'organizzazione militare socialista che lo prese come suo vice quando Vassalli fu arrestato e condotto a via Tasso Mancini ne prese il posto di viene responsabile militare della zona Prati Trionfale dove la resistenza romana era particolarmente attiva alla Liberazione di Roma Giacomo rientra a Cosenza ci spiega
Andò dove decide di dedicarsi a tempo pieno all'attività politica
Partecipa alle lotte nelle campagne per fare rispettare i decreti del ministro dell'agricoltura calabrese Fausto Gullo diventa consigliere comunale del quarantasei insomma queste alcune delle notizie che poi
Trovate ampiamente in questo saggio Di Salvo andò su Mondoperaio abbiamo avanti un altro passaggio Mancini è un medico meridionalista militante in quanto tale
Non è neutrale allorché sono in gioco gli interessi della sua regione una visione sistemica dei bisogni del Mezzogiorno
Ma ritiene che la Calabria sia la grande dimenticata dello Stato perché si siano accumulati ritardi tali in termini di sviluppo per richiedere una mobilitazione di risorse molto forti della comunità nazionale per garantire uno standard e dignitoso appena dignitoso di fruizione di diritti di cittadinanza è convinto che occorra uno sforzo eccezionale per consentire a questo territorio di integrarsi in qualche modo nel sistema del Paese si tratterebbe vivibile a questa regione
Che si possa rimanerci a vivere senza essere condannati a subire ingiustizie prodotte dal sunto o sviluppo quindi dare chance di crescita a questa Regione e poi si racconta
Anche del rapporto con Nemi le prime fasi della crescita della sinistra Moran Viana lato guida un altro leader del partito socialista e qui si ricostruiscono tutte le fasi davvero attraverso i congressi e e appunto vi rimandiamo al testo
Non si rafforza lo Stato un altro passaggio con interventi come quelli che spesso i prefetti sollecitavano soprattutto nell'assunzione degli anni di piombo un altro momento dalla vita immagini
Si è in presenza non perde la sfida terroristica ma di una sfida ancora più difficile perché capillari con forti radicamenti territoriali
Quella portata alla come revoca la convivenza collettiva dalla criminalità organizzata che è diventato un potere economico grazie anche alla sfogliata azione di contrasto esercitata dallo Stato percepito dalle comunità locali
Come il più debole della criminalità organizzata solo bonificando il sistema istituzionale del Mezzogiorno crede Mancini creando la diffusa convinzione che la legalità conviene
Si può cambiare questo stato di cose poi il conflitto tra Mancini
E Morandi sulla posizione autonomiste emerge
Una dibattito nel partito poi diviene maggioritaria ma ci ritiene che bisogna ai incalzare la sinistra frontista anche sul
Piano ideologico occorre mancare marcare la forte e distanza esistente tra i valori del socialismo indissolubilmente connessa all'idea della libertà
E il regime del terrore realizzato nell'Unione sovietica e qui poi naturalmente tutti gli altri passaggi per spiegare questo percorso anche qui in questo saggio di andò attraverso
Anche gli scontri dibattiti nei congressi nell'asse nell'assolvimento più avanti delle responsabilità ministeriali come ministro della Sanità dei lavori pubblici
E dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno Mancini ha stravolto l'organizzazione dei quindi di quei ministeri grazie anche i tecnici con cui collaborava alla sua caratteristica di uomo di governo è stata quella di agire con straordinaria
Tempestività di rimuovere inerzie opacità nel processo di decisione politica ad esempio di fronte al disordine urbanistico al dissesto idrogeologico prodotto da una speculazione edilizia senza freni
Mancini non si limitò soltanto a utilizzare l'arma della denuncia ma decideva di rimuovere tutto ciò che si era illegalmente realizzato fu il primo che spiego che dietro le speculazioni edilizie nel nostro Paese più scandalose c'era una mafia imprenditrice che da tempo aveva messo le mani sulle grandi città
Forte delle coperture offerte dalla politica e dalla burocrazia poi si batte per il completamento delle infrastrutture Mele Meridione come e dei grandi
Reti autostradali l'abbiamo poi ricordato qui come ministro
Della sanità lascerà una forte impronta per la battaglia portata avanti vinta a favore della vaccinazione antipolio attraverso la distribuzione del bacino sabine queste alcune delle notizie di questo lungo saggio che stiamo leggendo davvero assalti qualche passaggio per darvi conto ma interessante leggerlo tutto perché ci ricorda e ci ripropone proprio la figura di questo protagonista della vita del Partito Socialista Italiano Giacomo Mancini scrive andò molto più avanti concepiva ad esempio l'alleanza con la DC
Come un rapporto fortemente competitivo per piegare le resistenze che una parte di essa nostalgica del centrismo manifestava verso il centrosinistra
Soprattutto sul terreno dei diritti civili non si trattava di una strategia destinata a durare all'infinito ma di un passaggio necessario
Per potere in prospettiva a realizzare la politica dell'alternanza
Ma all'alternanza non credeva il Partito Comunista in questo senso Mancini fu anti insegnano della politica di Craxi che vedeva il rapporto di collaborazione competitiva
Con la DC destinato nell'immediato a sostituire il bipolarismo
Di dici epici edile bipolarismo DC e PSI considerata la riluttanza con cui il PC affrontava il tema dell'unità socialista soprattutto dopo la fine della guerra fredda il PG insomma
Si sentiva rassicurato da un rapporto con la DC che loro esonerava differenza i socialisti da ogni forma di revisionismo con riferimento alla propria storia politica soprattutto dei rapporti con Mosca dicendo
Mancini come e Craxi erano anticomunista
Ma era meno convinto di Craxi della possibilità che il Pci potesse condividere un progetto come quello dell'unità socialista sacrificando la prospettiva del compromesso storico la verità però e che i due leader agivano in contesti storici e politici anche e diversi poi andò gli spiega nei particolari si parla poi approfonditamente anche del rapporto tra Mancini
E Craxi cui vi rimandiamo non c'è dubbio dubbio spiega andò che Mancini abbia fatto del garantismo come sono altro tema
Interessante del garantismo la sua bandiera una bandiera che non ha mai abbagliato nonostante le difficoltà per le sue posizioni e che le sue posizioni gli creavano relegandolo spesso in totale isolamento il rifiuto di accettare ogni forma
Di potere senza limiti lo ha portato a pretendere la massima trasparenza nel funzionamento di quegli apparati dello Stato ove si concentra il grande
E potere spesso irresponsabile ha sempre ritenuto quell'equilibrio tra il diritto alla sicurezza e il diritto alla libertà non potesse essere vulnerato considerato che la Costituzione da questo punto di vista fornisce strumenti utili perché tale equilibrio venga sempre mantenuto
Ha sempre ritenuto che la scarsa attenzione dedicata dal Parlamento al controllo di alcuni poteri separati che aveva dato prova di scarsa che avevano dato prova di scarsa affidabilità nella storia della repubblica abbia arrecato un vulnus alla qualità democratica delle nostre istituzioni e contro alcuni abusi compiuti da corpi dello Stato ha mosso accuse circostanziate
Per esempio e più avanti si
Si spiega nelle sue denunce Mancini non faceva allusioni ma indicava fatti e personaggi responsabili di abusi a suo giudizio intollerabile riteneva ad esempio che
Dal tentato golpe del generale De Lorenzo e qui si definisce in questi termini come vediamo la torta raccontato io sono molte molti punti di vista di questo momento della storia del nostro Paese ma comunque qui
Dal tentato un golpe del generale De Lorenzo le istituzioni non avevano tratto i necessari insegnamenti che nulla si era voluto fare per riformarle per la tenuta del sistema
Democratico più avanti ancora le battaglie condotte per la difesa dello stato di diritto non sono state mai strumentali insomma
Destinate a creare divisioni nel Paese per pescare nel torbido guadagnare facili consensi è sempre stato convinto Mancini
E quella italiana forse una democrazia tutto sommato fragile ed esposta ai rischi provenienti da ambienti i nostalgici così appunto legge questo contesto dopo il golpe De Lorenzo e inviati nostalgici anche del centrismo ma qui punto abbienti nostalgia del centrismo che aveva governato l'Italia nei primi anni della Repubblica
E che rifiutava le riforme del centrosinistra perché ritenute una minaccia alla salvaguardia degli interessi dei poteri forti così si iscrive riteneva inoltre che
Dovere dei socialisti fosse quello di organizzare forme di difesa della democrazia ovunque essa fosse stata vulnerata nella sua essenza libertaria
Non sottovaluta va inoltre i rischi della violenza politica con cui si voleva formare affermare il diritto al cambiamento da parte di gruppuscoli dell'estrema sinistra
Extra parlamentare di reduci del sessantotto che avevano cercato di alzare il livello dello scontro politico anche attraverso un attacco molto duro al sistema dei partiti
Altro momento di questa ricostruzione di questo ritratto di Giacomo Mancini a cura di salvando su Mondoperaio con riferimento al processo sette aprile che prendeva le mosse dal famoso teorema Calogero
E che registrò profonde divisioni anche all'interno della stessa magistratura di Padova ricordando Mancini
Si pose in prima linea nel difendere le ragioni del diritto in occasione del dibattito parlamentare su quella vicenda assunse coraggiose posizioni anche a difesa di Toni Negri spiegò tra le altre cose
Che le battaglie garantiste vanno fatte a prescindere dalla possibilità di successo che esse possono conseguire disse che la questione
E della dissociazione ad esempio dissociazione incarcerato dava valorizzata come elemento di pacificazione nazionale e non sottovalutata e e derisa poi la sua vicenda personale con cui chiude questo saggio salvo quando che ci siamo leggendo su con Mancini viene indagato niente di meno che per 'ndrangheta dopo che per tutta la vita aveva assunto in quel territorio posizioni fortemente polemica nei confronti della criminalità organizzata e delle collusioni che esistevano tra mafia
E politica fu tirato in ballo da pentiti ma spiegò ai suoi cittadini che conoscevano la storia politica
Del perché e del come aveva combattuto la mafia i cittadini di consenso non ebbero dubbi della sua onestà intellettuale e della sua fede democratica
Quella fu una vicenda giudiziaria lunga e tormentata Mancini respinge
Con indignazione le accuse che gli vengono rivolte ma il Tribunale di Palmi il venticinque marzo del mille novecentonovantasei lo condanna
Per concorso esterno in associazione mafiosa passò un anno la Corte d'Appello di Reggio Calabria ventiquattro giugno novantasette annullo la sentenza per incompetenza territoriale mandando tutti gli atti a Catanzaro
Richiesta di rinvio a giudizio fatta richiesta preliminare
Fissata per il primo giugno del novantanove poi rinviata
Quanto nel frattempo Mancini si era candidato alle elezioni provinciali di Cosenza la conclusione della vicenda giudiziaria arrivo il diciannove novembre del mille novecentonovantanove con la prescrizione del reato
Di associazione per delinquere reato di concorso esterno in associazione mafiosa Mancini venne assolto perché il fatto non sussisteva c'è da dire conclude
L'autore che
Questa lunga vicenda giudiziaria non ha intaccato la sua immagine viene rieletto sindaco stavolta sostenuto dall'Ulivo
Al primo turno del mille novecento novantasei Mancini insomma combattuto nella sua vita tante battaglie la fatto esponendosi personalmente esprimendo
Convinzioni che meritano di essere fino in fondo difese e questo è
Il ritratto di Giacomo Mancini Giacomo Mancini socialista garantista e meridionalista militante autore salvo accordi abbiamo letto qualche passaggio su Mondoperaio di aprile due mila e due un altro
Riferimento un altro testo di questo numero di questa di rivista che vi stiamo segnalando oggi già già Biagio cui Orsi
Firma un barelle intervento che ha questo titolo quale pacifismo alcune considerazioni su Aldo Capitini è un altro dei che avete sentito da tre volte a radio radicale in particolare
Da Marco Pannella vediamo che cosa scrive Furio si è accertata anche perché lo ha confessato egli stesso l'influenza che sull'iniziale pacifismo di Aldo Capitini ebbe Giacomo Matteotti
Ammirato dal pedagogista perugino per vari aspetti da quello politico quello morale
E perfino a quello di quasi riformatore religioso egli fu colpito dagli scritti che Matteotti pubblicò nel mille novecentoquindici sulla critica sociale per contrastare le spinte interventiste
Che provenivano impietosi
Da varie parti dello schieramento politico dei liberali nazionalisti dei repubblicani ai radicali dai socialisti riformisti ai sindacalisti rivoluzionari perfino da alcuni esponenti del partito socialista italiano solo che occorre chiarire un equivoco sulle imprese perpetrazione Capitini Anna del pacifismo del leader socialista nel mille novecentosessantacinque
Capitini scrisse Matteotti nei primi mesi del mille novecentoquindici condusse una campagna chiarissima contro la guerra la prima guerra mondiale
Auspicando che il Polito alleato italiano disse al mondo l'esempio della lotta non violenta per la neutralità in realtà Matteotti
E se non teorizzò mai l'uso di una violenza indiscriminata tuttavia in più occasioni in quei mesi in pubblico e in privato espresse l'auspicio di uno scoppio rivoluzionario che rovesciasse la classe dirigente del potere imponesse la neutralità poi l'autore spiega altri particolari di questa posizione complessa e composita diciamo di Matteotti espressioni quali insurrezione guerra civile spargimento di sangue folla in armi scoppio di violenza non inducono a collocare Matteotti propriamente tra i pacifisti non violenti
Tanto che oggi Giuseppe Tamburrano
Lo ha definito in una sua biografia pacifista rivoluzionario
E quella che Mauro Canali è indicato anche come una contraddittoria e tragica posizioni così contraddittorie che in lineare è Capitini ne vide solo l'aspetto che non interessava
Più di una volta chiesi scrive l'Autore a Giorgio Spini con il quale avevo un rapporto di amicizia motivata da comunanza politica e religiosa oltre che di carattere scientifico
Di venire a Perugia a parlare di Aldo Capitini sul quale nel novantanove ci fu anche un convegno nel grande storico fiorentino rifiutò sempre cortesemente finché una volta mentre l'ho riaccompagnato scrive l'autore di macchina Firenze mi confessò
Che di Capitini non aveva condiviso alcune scelte importanti negli anni Quaranta e Cinquanta equini non voleva essere costretto a criticare troppo una persona con la quale aveva avuto anche rapporti di amicizia in effetti verso la fine dei trenta i due si trovarono
A simpatizzare per lo stesso movimento in elaborazione liberalsocialismo che arriva Aldo Capitini Guido Calogero tra i maggiori esponenti fu Spini mi raccontò comunicare Capitini l'uccisione dei fratelli Rosselli lo fece il dieci giugno del trentasette il giorno successivo alloro assassini in Francia su mandato fascista mente dalla stazione
E di fonti regge salivano in autobus al centro di Perugia parlando in tedesco che non farsi capire del vento Ali spie questa interessante testimonianza scoppiata la guerra Spini fu richiamato alle armi dopo l'otto settembre passò le linee tedesche andò a Bari se il ruolo
Nell'Ottava armata britannica con la quale risali la Pini poi la penisola fino alla liberazione
Capitini invece pur restando sempre antifascista e per questo denunciato e arrestato negli anni Quaranta non volle prendere parte alla resistenza armata fedele alla sua concezione pacifista e non violenta questa scelta
Non fu condivisa da Spini ed altri combattenti in armi contro la dittatore
Altre scelte poi diviso i due Giorgio Spini Guido Calogero aderirono al Partito d'Azione mentre Capitini verso fuori Spini aderì poi al Partito Socialista Italiano mentre filosofo perugino rifiutò di addirittura ad alcun partito politico fondò i centri di orientamento sociale entrambi erano lontani dalla Chiesa cattolica auspicavano una riforma
Religiosa in Italia ma mentre Spini militò nella chiesa valdese diventandone anche precisato predicatore Capitini
Che pure aveva chiesto di farsi togliere dal registro dei battezzati della Chiesa cattolica non aderì ad alcuna confessione religiosa comunque
Nonostante tutto non venne e meno mai il loro rispetto reciproco soprattutto la stima dal punto di vista esce notifico tanto che in diversi scritti di Spini si trovano citazioni di Capitini e viceversa soprattutto sui temi della laicità dello Stato e di un necessario rinnovamento dell'Italia e questo da giovani ecco vi leggiamo un altro passaggio interessante
Testimonianza ancora di questo motore si dà generalmente per scontato che la marcia della perde la pace Perugia-Assisi del ventiquattro settembre del mille novecentosessantuno sia stata non solo che Rizzato relativamente cosa indubbiamente rispondente all'erta ammanchi ideata da Aldo Capitini ma alcuni anni orsono noto pittori scrittori perugino Franco penali che ha rivelato che in realtà come in realtà nacque il progetto l'idea scaturì all'inizio del mille novecentosessanta in occasione di un incontro nella sua abitazione
Nel quale erano presenti Pietro Ingrao settimo Carboni e vinci grossi tutti autorevoli esponenti del PC
Scriveva in avanti mentre esponeva la mia simpatia per il vino per il filosofo Bertrand Russell di Hanbury puntualizzo che quel momento l'attività pacifista di questo regionale personaggio aveva un importante ruolo politico ed anche vinci grossi intervenne
E non solo approvando va lanciando l'idea di organizzare una marcia Perugia
Però mancavo Bertrand Russell e fece notare uno dei presenti ma grossi ribatti sì lo abbiamo abbiamo Aldo Capitini aggiunse risulta che Capitini interpellato inizialmente si mostrò indici Nisio
Perché non abituato camminare a lungo causa soffro cuore
Che si portava dietro io corvi interlocutori però poi lo rassicurano dedica di dicendogli che quando non ce l'avesse fatto lo avrebbero accompagnato in macchina questa testimonianza
E citata dal dal libro quei giovani degli anni Cinquanta Perugia Morlacchi due mila e Tricia duramente si parla di una di una riunioni private di una testimonianza
A voce diciamo però chi poi diede corpo a al all'organizzazione quindi fece vivere questa idee forse appunto era stata anche formulata non abbiamo motivo di smentire questa testimonianza qui c'era stata formulata in questa circostanza però fu Aldo Capitini a dati formati questo è questo è affermato io accompagnai la prima ma la la marcia dei primi sei chilometri disse e Capitini che comunque il percorso completo era di venticinque
Non si può poi non far presente il contesto dice ancora l'autore sulla base degli studi più recenti ormai che avete accertato che movimenti pacifisti europei partire dai partigiani della pace ricevettero il sostegno dell'Unione Sovietica e questo è stato detto più volte in quanto Bertrand Russel divenuto negli anni sessanta novecento il più grande ed efficace sostenitore del disarmo mondiale ha fatto presente che in uno scritto del quarantacinque sostenne il piano proposto da o una parte dello stato maggiore degli Stati Uniti dallo stato maggiore di stadi per un attacco nucleare preventivo contro l'Unione Sovietica al fine di eliminare il comunismo impedire che anche essa ottenesse la bomba atomica anche nel suo caso grandi meriti successivi non possono impedire allo storico di farne presente qualche precedente contraddizione ma come naturalmente e nelle cose questa testimonianza interessante di Gian Giorgio una furiosa sì quale pacifismo e appunto sulle scelte che ci sono state nel novecento da parte di particolari straordinari protagonisti tra questi appunto capitolini torniamo a segnalarli
Ci avviamo alla chiusura
Un articolo tratto da storia in Rete il numero di aprile del due mila e ventidue il numero centottantanove viviamo ampiamente segnalato la settimana scorsa il titolo
Di copertina Russia Ucraina la guerra dei mille anni ci sono molti contenuti abbiamo ampiamente detto quindi non ci torniamo c'è però un articolo che parla d'altro ma in realtà non del tutto il titolo ve lo leggiamo italiani esuli antifascisti spiati due volte è un articolo di Aldo Ricci
E parla della situazione appunto degli antifascisti che oltre a essere spiati nostro paese dalla dittatura fascista poi quelli che si erano rifugiati nella illusione di trovare in Unione sovietica terra
Dei loro sogni finirono finirono a essere sorvegliati da una polizia politica altrettanto se non più violenta e Aldo Ricci naturalmente sottolineando alcuni aspetti il nome
Storie vede fa però ci racconta questa parte della storia degli italiani
Questa prospettiva vediamo qualche passaggio degli esuli italiani in Unione Sovietica durante il fascismo comunisti socialisti anarchici antifascisti in genere
Si trovarono in una situazione paradossale sorvegliati come tutti i cittadini russi ma in modo particolare in quanto stranieri politicamente attivi e sorvegliati a distanza dall'Abruzzo dalla polizia del regime fascista
Attraverso doppiogiochisti membri dell'ambasciata dei consolati intercettazioni postali insomma un doppio controllo con procedure simili e archivi paralleli
Per comprendere il funzionamento di questo meccanismo dalla dall'italiano
Dice Ricci è necessario ricostruire l'organizzazione della polizia in quegli anni basta dare un'occhiata
Ai depositi dell'Archivio Centrale dello Stato dove sono conservati gli imponenti archivi della pubblica sicurezza negli anni del fascismo non solo
Per verificare né visivamente quanto fosse fondato il clima di sospetto
Chi avvelena la vita quotidiana del nostro Paese
Dice di Ciro dice su storie vere e quindi
Qui stanno quotidianità dell'Italia fascista vita quotidiana dei figli di emigrati politici e di oppositori rimasti in Italia gli
Centocinquanta mila fascicoli di sovversivi questa la denominazione usata per i sorvegliati politici del Casellario politico centrale le altre migliaia di buste di pubblica sicurezza l'anno immediatamente la sensazione di un possente
Apparato di sorveglianza e di repressione fino al ventidue fino al mille novecentoventidue fascicoli sovversivi risultavano essere quaranta mila mentre dal ventidue al quarantatré vengono aperti Bennet cento quattordici mila nuovi fascicoli il salto di qualità è evidente
Una documentazione così basta non raccoglie soltanto informazioni sugli oppositori attivi in senso stretto
Ma su una area molto più vasta di oppositori poteri potenziali di parenti di amici questo allargamento dell'area della sorveglianza
Risultava particolarmente utile per acquisire notizie sugli immigrati soprattutto in Francia ma anche in quei Paesi come l'Unione Sovietica dove l'infiltrazione di informatori poi per il per il regime fascista risulta più difficile la vera svolta
Sia con nelle leggi del ventisei di cui tante volte vi abbiamo detto e la successiva e di organizzazione della polizia che e Ricci
E di ripercorre in termini sintetici qui vittime rimaniamo leader sospetto per usare scrive più avanti
Il titolo appropriato del film di Maselli su questo argomento era lo stato d'animo quotidiano del militante antifascista quel dubbio che faceva vedere
Nel compagno di lotta di lavoro anche l'amico più fidato un potenziale informatore della polizia questa condizione di allarme
Continuo non abbandonava il fuoriuscito neppure nel paese della soviet
Dei soviet dove era arrivato sulle ali dell'entusiasmo ideologico per la necessità di sfuggire alla prigione in parte anzi nell'URSS questa sorveglianza era duplice appunto a quel a distanza di Italia fascista si aggiungeva quella che si trovava in in sede ad alimentare scrive più avanti la enorme e Banca dati ante-litteram
Di cui abbiamo detto sono le informazioni fiduciarie spiega l'autore
Materiali stampe e fotografie copia i documenti forniti da fiduciari questi ultimi erano per lo più privati spesso esperienze maturate nel periodo bellico o dello spionaggio industriale
Che fornivano notizie in cambio di denaro o di compensi di altra natura
Contraddistinti da un numero in codice spesso da uno pseudonimo disseminati in tutta Italia nei più diversi ambienti ma operanti anche all'estero individualmente o presso centri camuffati da uffici privati
I rapporti tra i fiduciari trascritti poi su fogli non intestati spesso individuati da un numero del Codice dell'informatore e l'autore
Punto sta dando conto proprio di questi documenti rinviamo a un registro costruito coi gelosamente responsabile del settore venivano trasmessi alla polizia politica
E conservati all'estero che provvedevano poi non stragrande divisione a sua volta li smistava in altre spettano altri settori casellario politico centrale fascicoli personali capo dello polizia segreteria del Duce
I fiduciari dell'interno con l'attività svolta anche a breve ma più spesso è lunga durata secondo queste indagini questo ricercatore
Risultano ottocentoquindici un numero che può sembrare limitato ma che in realtà non lo è considerando il fatto che ciascuno di questi è era al centro di una reti di collaboratori spesso decine di sub fiducia e uno sviluppo ulteriore poesia con l'Ovra
Chi produce una rete vastissima di fiduciarie informatori ricomparirà quadri attivisti
Tregua direttivi dei movimenti antifascisti più in generale tra cittadini insospettabili di connivenza
Con il regime prevalentemente doppiogiochisti iper denaro ricatti immunitari stando per lo più al loro posto di militanti fornivano
Informazioni all'occhio del regime una Rete che veniva protetta dal più stretto riserbo ed era specializzata in Italia è all'estero nei settori
Dell'antifascismo e questa ricostruzione poi si parla anche del lato sovietico ma in maniera più sintetica li abbiamo già accennato a questo italiani esuli antifascisti spiati due volte ne scrive Aldo Ricci su storia in Rete di aprile del due mila e due qua chiudiamo anche per questa puntata diamo appuntamento la settimana prossima