Intervista a Gianni Vernetti sul suo libro "Dissidenti. Da Aleksei Navalny a Nadia Murad, da Azar Nafisi al Dalai Lama: incontri con donne e uomini che lottano contro i regimi" (Rizzoli)

Radio radicale siamo con l'ex sottosegretario agli Esteri e Pat parlamentare il saggista Gianni Vernetti che ha pubblicato dissidenti con la casa editrice Rizzoli allora il libro
è interessante perché ci permette attraverso il racconto della della dissidenza politica nel del pianeta di fare un po'il punto sulla crisi della nostra democrazia
E di di quanto lo Stato di diritto stia arretrando del nostro Paese alla come è nata l'idea di queste di questo libro dissidenti proprio mentre in tutto il mondo sembrano corollario delle certezze che avevamo fino a qualche tempo fa il microfono per voi
Io ho registrato negli ultimi anni
L'impegno delle mie delle missioni all'estero una crescita esponenziale del fenomeno di nuova di della nuova dissidenza
Negli anni settanta si contavano sulla sulle sulla punta sulle dita di una mano erano grandi scienziati Saccà rosso
Sarà anzi chi o esponenti del mondo politico che decidevano di incamminarsi in un percorso di libertà oggi parliamo invece di centinaia di migliaia sono di migliaia di giovani di oncologo costretti alla fuga
A Taiwan sono i tibetani sono giunti sono basta passeggiare per l'ha capita della Lituania Vilnius sentire parlare in russo in bielorusso
C'è la fuga di intende
I giovani di donne e di intelligenze che hanno bande costrette ad abbandonare i regimi autoritari gli ultimi dieci anni
Dal due mila dieci al due mila venti abbiamo avuto una nuova sede di vita delle autocrazie la svolta di Vladimir Putin che ha trasformato la Russia da una democrazia imperfetta una compiuta dittatura la svolta autoritaria di Jinping
Che ha diciamo drammaticamente cambiato il paesaggio cinese o ancora se è stata svolta autoritaria disamministrazione lo dice come se in Cina ci fosse stato per un periodo per un certo periodo la democrazia nota nulla ma di certo
C'è stato un peggioramento distante
Cioè diciamo
Anche rispetto ai tempi della Rivoluzione culturale nuove assolutamente diciamo la Cina aveva
Diciamo nella fase di inclusione della globalizzazione ha avuto alcuni piccoli spazi di libertà ma duramente represse non è soltanto questo non è soltanto interno alla Cina
Giudici Pinga ha promosso un progetto autoritario globale la via della seta che non è una pacifica cooperazione allo sviluppo tra laici e liberali che l'America Latina ma è una sistematica esportazione di un modello precario con progetti insostenibile dal punto di vista finanziario insostenibile dal punto di vista dei diritti insostenibili dal punto di vista ambientale quindi oggi propongono un modello alternativo le democrazie liberali ecco col mio libro ho cercato di registrare questo fenomeno facendo raccontare le voci di tanti dissidenti tirannia Turchia Cina e Russia e anche in conclusione tentando di come dire offrire qualche suggerimento al nostro governo i governi occidentali su cosa si potrebbe fare
Senta questa crisi internazionale provocate Russia secondo lei
Provocherà un rimo scollamento delle alleanze che vedrà saldare le democrazie
Condita Touré meno forti e diverse da quella della Russia si era parlato del diciamo del e ha parlato a parlare diffusamente nel libro dell'Iran
Allora può ritornare un'alleanza tra oltre tra l'Occidente lire Anna come ai tempi dello dello dello dello Chabrol nella condizione in cui oggi l'Iran con l'Egitto con la Libia che cosa succederà
Oggi purtroppo quello che abbiamo osservato nel gennaio di quest'anno già dal due mila ventidue ci sono state già citazioni militari congiunte fra Russia Cina e Iran nell'Oceano Indiano e nel Golfo Persico
Oggi le autocrazie fra loro hanno una imporlo post-ideologico non è più contrapposizione tra blocco comunista il blocco capitalista ma c'è naturalmente una
Una diciamo coesione e e e e e diciamo complicità fra il mondo delle autocrazie nel proporre un'alternativa al mondo della democrazia liberale
Io penso che la strada che sia iniziata nel dicembre dello scorso anno promossa dall'Amministrazione americana del summit delle democrazie no
In un primo momento ancora un incontro che attuale io credo che potrebbe presto diventare un'alleanza politica fra le democrazie le stesse lo stesso sistema la governo delle Nazioni Unite piena di difetti il Consiglio di sicurezza con due dittature con poteri di veto non funzioni è necessario affiancare agli organismi conosciuti una sempre maggiore concerto e coordinamento tra le la comunità delle democrazie
Senta quale la la dittatura più pericolosa dopo dopo la quella russa nel mondo
E non c'è dubbio la Cina la Cina rappresenta una sfida si scarico la Cina sta aiutando la Russia secondo lei in questo momento in una prima fase del conflitto si in modo molto offerto servizi ricorda nei primi trenta giorni del conflitto
Quando la Russia ha invaso l'Ucraina la Cina ha sostanzialmente fatto da megafono una propaganda russa usando per la prima volta attaccando la NATO
Sul presunto allargamento orientati alla NATO sostanzialmente diciamo riproponendo la narrativa russa di giustificazione del del del conflitto oggi lacci che spaventata perché naturalmente
Non immaginava una relazione così coesa velocità l'Europa per la prima volta parla con una voce unica esprimi finalmente una politica univoca estere una politica di difesa tutto ciò per la C in un elemento di grave preoccupazione c'era oggi rischia di cambiare questo conflitto rischia di cambiare connotati della globalizzazione della Cina è terrorizzata da essere
Se meno globalizzate viene confusa del mercato senta lei
Facendo questa analisi sui dissidenti nel mondo si è chiesto qual è la la consistenza del dello stato di diritto del nostro Paese e della democrazia
Se dovesse giudicare da quello che vede tutte le sere in televisioni cosa potrebbe pensare
Per la domanda siamo un Paese libero estremamente però abbiamo piena e compiuta devoluta libertà di stampa con un alto tutto sommato poche concentrazioni editoriali
Dallo stesso lato siamo un Paese che spesso è affascinato dei regimi devo dire che c'è però diciamo se no analizziamo soltanto ciò che accade in prima serata nome la fotografia un accanimento di una overdose di presenza di i giustificazione ministri dell'azione criminale del regime di Putin
Ripeto da un lato positivo perché è una conferma di una vitalità ed attiene futura e totale libertà di stampa dall'altro purtroppo registrato fotografa c'è sempre accaduti
Ecco abbiamo iniziato due guerre dalla parte sbagliata
Abbiamo una parte della nostra società che affascinata dei regimi certa senta
Non che la cosa ritiene che il Nobel per la pace abbia in qualche modo dato un'immagine distorta di chi vuole la democrazia
E diciamo lo Stato di diritto nel nel mondo per tutte le polemiche che ci sono stati per questo tipo di di di assegnazioni che hanno provocato più di una discussione ritiene che forse sarebbe meglio istituire il premio Nobel per la democrazia
Perché no però sinceramente penso che le ultime diciamo decisione scelte le tribù del premio per la pace di quest'anno Dimitri murato
Direttore della Novara Chezzi età ultima dal quotidiano Dell'Anna Politkovskaja ultimo quotidiano Libero di Mosca che è stato costretto alla chiusura non più di due-tre settimane fa sì è stata una scelta positiva o ho qualche anno fa Nadia Murad e benissimo quel che lei schiava sessuale gli azeri da della minoranza curda Iezzi da fatta schiava sessuale dalla dai miliziani di sesso Isis
E Denis qualche grande medico che ha curato quarantadue quarantatré mila e più donne stuprate delle guerre civili Congo entrambi sono un po'il simbolo della necessità dell'ingerenza umanitaria cioè della responsabilità di proteggere altri casi il Dalai Lama
Con tutti i limiti che a licitazione privata la pace la ritengo comunque ancora un'istituzione importante ho capito i tempi chi sostiene la democrazia oggi è più debole
Per alcuni versi sì per altri versi noi oggi c'è una maggiore consapevolezza del mondo occidentale che dobbiamo con più coraggio riprendere un cammino di promozione tra democrazia e dei diritti
Ci siamo illusi che fosse sufficiente globalizzare le merci oggi dobbiamo davvero mettere il pontiere il cantiere politiche Risorse tre globalizzati
La ringrazio grazie per la sua disponibilità ringrazio Gianni Vernetti Autore di dissidenti edito da Rizzoli un libro che vi invitiamo a leggere per capire qual è lo stato della della democrazia e dello stato di diritto del mondo