Convegno "Gioacchino Volpe e la storiografia del Novecento"

Bisogna
Prima severe
Allora buongiorno
Particolarmente gradito per me dare appunto inizio come presidente della Fondazione Ugo Spirito
A questo convegno che si svolgerà in due sessioni dedicato a Gioacchino Volpe e la storiografia del novecento una prima sessione qui a Milano Assumma tema l'eredità di Gioacchino Volpe quindi una sezione
Praticamente volta ad affrontare diciamo sul piano storiografico il discorso del rapporto dell'influenza di volpe con altri studiosi e una seconda sessione a Roma
Presso la Louis dal Medioevo Alitalia moderna che invece seguirà passo passo potremmo dire l'itinerario storiografico di Gioacchino Volpe
Questo convegno organizzato dalla Fondazione Ugo Spirito in collaborazione con la Regione Lombardia che c'è stata sempre particolarmente vicina e lime
Molte occasioni di carattere culturale
Con la collaborazione anche di altre istituzioni come la regione Lazio la provincia di Roma la Luis e la Giunta centrale degli studi storici
è un convegno al quale per la verità pensava già il compianto professore Renzo De Felice
Che negli ultimi anni aveva potremmo dire scoperto o riscoperto probabilmente attraverso la mediazione di Rosario Romeo la figura di volte e l'importanza di volpe come storico dell'età contemporanea
La fondazione Ugo Spirito
Una istituzione che ormai a una sua vita e un suo posto
Direi il nome secondario nel panorama degli istituti culturali italiani
Opera dal mille e novecento ottanta da quando cioè sorta per la conservazione e la fruizione a scopo di studio della Biblioteca e dell'archivio di Ugo Spirito successivamente questa istituzione ha ha cresciuto il suo patrimonio archivistico acquisendo archivi di altre personalità da Camillo che Lipsia Giuseppe Di Nardi a Riccardo Del Giudice
Alle carte diciamo in coppia di natura prevalentemente storico-politica dell'archivio di Giuseppe Bottai alle carte di Giuseppe Landi alle carte diciamo della di altre istituzioni e personaggi che hanno avuto un certo peso nella vita storico-politica del novecento a una biblioteca piuttosto corposa circa venti mila volumi una serie di collezioni di di riviste consultabili dagli studiosi e si è caratterizzata per
Una presenza direi viva puntuale attiva nel mondo della cultura italiana organizzando convegni di studio
Pubblicando atti diciamo di questi convegni pubblicando studi e ricerche specifici io desidero soltanto ricordare le ultime pubblicazioni
Che hanno sono state effettuate nel corso di quest'anno il volume democrazia nazione crisi delle ideologia che uscito proprio questa mattina e sarà distribuzione diciamo nei prossimi giorni
Che comprende gli atti del dell'omonimo Convegno che fu ottenuto
Qualche anno fa con la presenza di personalità di rilievo del mondo della cultura internazionale da François astio Rea Ernst Nolte e ricordo per inciso che quella è stata la prima occasione storica nella quale i due studiosi hanno avuto la possibilità di incontrarsi di persona
Il volume di
Del
Di uno degli studiosi legati alla Fondazione Giovanni che si Ugo Spirito filosofia rivoluzione che è la prima biografia intellettuale di Ugo Spirito
Fatta consultando diciamo le carte archivistiche della Fondazione e poi l'iniziativa diciamo più importante nelle quadro della valorizzazione della figura di spirito
L'inizio della ripubblicazione delle opere di Ugo Spirito allo stato attuale sono uscite critica della democrazia
Proprio punto nei prossimi giorni il classico di spirito la vita come ricerca cito appunto queste iniziative per dare soltanto una diciamo idea del lavoro dell'attività che questa istituzione appunto
Fa e
Nel corso nel quadro del panorama culturale italiano
Ecco detto questo non voglio diciamo rubare ancora spazio colgo l'occasione per ricordare
Per far sapere appunto ai presenti che stanno uscendo anche alcune delle opere di volpe la casa editrice Lumia pubblicato nel corso di quest'anno il volume
Il popolo italiano nella Grande Guerra
E proprio in concomitanza diciamo con questo convegno il volume casa Savoia che è una riedizione di quel bellissimo saggio intitolato il millennio di una dinastica
Ecco ringrazio i presenti e do la parola al dottor Alex bollino che ci porta il saluto dell'assessore alla trasparenza e cultura della Regione Lombardia l'avvocato Marzio Tremaglia che purtroppo per motivi di salute non è potuto intervenire
Grazie professor Perfetti vi ruberò veramente pochissimo tempo come anticipato proprio professor Perfetti l'assessore Tremaglia manca per la prima volta alla lunga serie di iniziative culturali
L'Assessorato alla cultura della Regione Lombardia ha intrapreso in questo quinquennio in collaborazione con la Fondazione Spirito e lo fa veramente solo ed esclusivamente per ragioni di forza maggiore legate al suo stato di salute
E lo fa con grande rammarico ve lo posso testimoniare con certezza perché ne abbiamo parlato proprio ieri sera per telefono
Come ricorda il professor Perfetti sono parecchi anni che l'assessorato alla cultura di questa Regione e la Fondazione Spirito hanno trovato
Intenti comuni orientamenti comuni e quindi i comuni occasioni di dare vita ad iniziative culturali di grande rilevanza mi piace
In particolare ricordare che proprio qui a Milano si tenne mi pare nel novantotto un grande convegno nel nel primo anniversario della scomparsa di Renzo De Felice con concorso gli storici di livello assolutamente mondiale
Credo anzi che proprio in quell'occasione ci fu l'ultimo intervento italiano del compianto professor Fiore François Fiore
Che altro dire sicuramente sulla rilevanza di Gioacchino Volpe nella storiografia del Novecento avrete modo di sentire parlare da persone assai più autorevoli e preparate di quanto non sia io a me come solo di confermare che l'assessorato alla cultura è vicino alla Fondazione Spirito nella sua attività e a questo convegno non per questioni formali ma per questioni assolutamente sostanziali
Noi ci ha avviamo alla fine del nostro mandato perché come sapete il sedici aprile si rinnoveranno i governi regionali ma se la volontà degli elettori dovesse restituirci anche nel quinquennio a venire
Responsabilità della politica culturale della Regione Lombardia non ho il minimo dubbio
Che inizieremo mettere in cantiere con professor Perfetti col professor parlato
Un altro ciclo di iniziative congiunte insieme con la Fondazione Spirito io mi scuso anticipatamente per il fatto non poté rimanere con voi con potete immaginare l'assenza dell'assessore obbliga tutti noi
A una autentico superlavoro e a un tour de force diamo educazione continua da un capo all'altro dalla Regione mi faccio i migliori auguri per i vostri lavori e vi saluto grazie
Dunque a questo punto era previsto l'intervento delle dottor Montanelli che però ancora appunto non
Attualmente fuori Milano quindi
Può darsi che
Venga spostato nel corso della giornata uno
Addirittura appunto domani
Aiutare subito la parola intanto dal professor Tangheroni
Il collega e amico Tangheroni che
Al quale diciamo
Mi lega una vecchia consuetudine una vecchia diciamo amicizia anche se purtroppo forse per motivi diciamo disinteresse storiografico
Non va ci siamo più frequentati collegata glielo dicevo che conosco da almeno trent'anni quando eravamo bambini
E che uno studioso fra i più autorevoli del medio italiano professore ordinario dell'Università di Pisa che ci parlerà del sul tema volte precursore della NASA
Grazie
Commettere
Buongiorno a tutti
E inattesa
Del ricordo personale
Aspetto molto più interessanti autorevole che porterà pare di tacchino volpe
Indro Montanelli consentitemi anche a me un piccolo aneddoto
Ho avuto la fortuna di sentire una conferenza di Faustino volto Roma famiglia la novantenne ma più che lucido io credo nell'occasione di quel purtroppo ci siamo conosciuti
E alla fine del di questo
Di questa lucidissima lezione di metodologia storica
Io matricola di storia medievale
Potete immaginare con quale emozione fui chiamato da
Granturismo
E
Il sisma proprio io crisi proprio lei senta il giovanotto fu visto che è stato attento ha preso appunti mi complimento ma mi faccia un piacere non ma affitti più quella schifezza stavo masticando il chewing-gum
E da allora
Combatto una battaglia sempre più perdente in casa con mia figlia in in aula con gli studenti per cercare di impedire di masticare chewing-gum
In ricordo non come pensa in Marini perché non sono capaci di fare le bolle ma perché il in ricordo di questo piccolo ma significativo insegnamenti
Devo poi dire che se quello fu il mio unico incontro col professor Gioacchino Volpe o poi sono poi è stato onorato ed è questo il motivo per cui pur non essendo uno storico della storiografia
E quindi essendo un po'fuori luogo in un convegno
Con nei due momenti si articola con interventi tanto autorevoli
Essendo soltanto uno storico del Medioevo ma nello storico del Medioevo parlerà parleranno da par loro
Cinzio Violante Ovidio Capitani e ho accettato con grande entusiasmo l'invito che mi è venuto dalla Fondazione Spirito perché sono poi è stato notato di una lunga seconda generosa da parte sua amicizia
Con l'ingegnere Giovanni Volpi
Che non solo mi ha permesso di dare un mio piccolo contributo alla rinascita del golpe medievale non solo medievale
Ma come ricorderà la figlia riscosso molto interesse
Di c'erano mia per anni permesso con molta generosità
Di che nega dei giovani laureati o laureandi dei seminari metodologia storica tenutisi per diversi anni a San Miniato
E pedante di anni in Romania
Dalle parti proprio del castello di Montenero
Tanto più mi sento un po'in imbarazzo nel non poter presentare in questa sede una relazione completamente estesa purtroppo la malattia e la morte di mia madre in questi giorni le complicazioni successive morti che non sono fatti nel nostro tempo mi hanno impedito di sterzo scrivere come mia abitudine gran serie di intervento
La mia relazione vi prego dunque di scusare un certo possibile diviso
E passo subito al titolo volpe precursore delle Anna non ricordo se con un punto interrogativo o meno
Un'idea che non è per la verità solo Mia che è stata affacciate alcuni anni or sono e che ricordata anche nell'articolo provvisto di Giovanni Belardelli
Sul
Corriere della Sera di oggi devo dire dinamico di
E tuttavia devo dire che questo titolo
Un titolo io non so nemmeno quanto tempo disposizione ti prego comunque di mente dello ius soli
Grazie scusa
E
Sapete i titoli spesso si danno anni colleghi un po'improvvisando quando ti telefonano uno dice ma ci pensa un po'poi in realtà non ci pensa insomma e viene
è un titolo però non impreciso
Però un po'
Non non contiene esattamente tutto quello che volevo dire tutto quello che per poi iscriversi
L'idea centrale questa
Vedete io oggi parlo unico medievista mi pare
In un convegno questo di Milano
Che di poi svolge tutta una serie
Dette da tutta una serie di interventi sull'eredità di volpe come storico moderne e contemporanee
In questo senso è esatto quello che scrive Berardelli che forse nessun altro storico a esercitato sulla cultura italiana della prima metà
Del novecento un'influenza paragonabile a quella di Gioacchino Volpe
Ma lo è
Per la storia moderna e contemporanea
Non lo è per ragioni che cercherò di se non di spiegare fino in fondo di illustrare non lo è per la storia medievale
E io dunque qui parlo
Di una eredità esigua sostanzialmente di un'eredità mancata per decenni
E credo che la storiografia italiana ecco l'idea che stava dietro
Non meditando e facendo propria la lezione di Giovanni Volpe medievista
Ha perso delle occasioni e così ha assorbito più tardi peggio e con meno personalità propria per così dire l'influenza delle Anna
Come ha scritto Maurice e ma
La influenza delle Anna si è fatta veramente sentire in modo significativo massiccio non sporadico
All'inizio degli anni settanta
Ho detto
Quindi che la storiografia italiana
Non è avendo nichilisti che italiano non avendo avendo perso il contatto diretto con le opere medie mistiche di volpe
Assorbito tardi peggio l'influenza delle Anna
Tardi come dicevo
Dando indicazione
Sughi di carne ma del del Periodo
E per dirla con una frase che credo sia di Chabod riportava il professor Violante la scarlattina da grandi presa da grandi fa male
La storiografia italiana visti che veniva
Era quasi scomparsa
Nel periodo fra le due guerre sul rinnovo di lei al libro del mille novecentocinquantatré di
Cinzio Violante sulla società milanese nelle tappe del Comunale
Esistevano bastioni
Di carattere filologico erudito uscivano capolavori da questo filologico filone filoni su cui l'udito come la Santa Romana Repubblica di Flo Jo Falco
Ma sostanzialmente la storiografia medievale taceva oltretutto fra situazione accademica
Che prevedeva ancora negli anni Cinquanta cattedre di storia medievale e moderna
Non favoriva diciamo una specializzazioni medievista
Ma più in generale della storiografia italiana
Veniva da una parziale nelle sue punte avanzate diciamo così tradizione crociana con influenza anche su Giorgio Falco indubbiamente ma crociana non tanto del Croce delle bellissime opere storiche di
Ma del cui Rossi e direi più teorico che storico con la disaffezione disattenzione per l'economia
La geografia la storia giuridica istituzionale per quella che lui chiamava l'insipida storiografia filologica in una parola in una parola volte Anna della complessità della storia
E poi quella gramsciana
Della cui fu condita generale non stanno e parlare matti certo non è stata seconda nelle afferrare un periodo che così così il riluttante agli schemi
Marxisti siano pure essi gramsciani come quella medio
L'asso invitata a Biella assorbita Peak
Ecco perché molti storici italiani
E non fra i minori
Hanno detto è stata un'influenza deleteria forse anche con troppa polemica ma non senza qualche ragione ferendosi a Berna
Penso all'articolo sulle stanchezze di Clio di Furio Diaz
Penso a quanto ha scritto Mario De Mitri o in
Un testo storiografia fra titolo molto importi il titolo significativo la libertà della memoria in un testo sulla storiografia francese di ieri ed io
Dicevo Triennale hanno influito nel bene e qui sta l'accostamento Volpe
A un livello per ora generale
Dal punto di vista dell'allargamento tematico
Nel male
Per la loro eccessiva vittoria
In una guerra giusta la guerra contro l'Histoire elementi è histoire Bataille il guerra che era anche
Gassata combattuta da Gioacchino Volpe ma che poi ha finito per stravincere pericolosamente portando alla cancellazione
Di quella storia dei fatti e della storia politica che pure
Fatta in modo nuovo
Dove deve pur restare un punto di riferimento costante pensate alla storia del quotidiano la storia delle mentalità come si fa farla senza considerare l'influenza che quotidianamente il potere esercita
Sulla nostra vita sulla vita degli uomini del passato non saprei di
Che etto
Poiché anche lì da lì poi certi manuali di storia certe confusioni che alla Malebranche Mitterand quando
Si accorse che gli studenti francesi ossessionati dall'introduzione delle nuove tecniche agricole non distinguevano più fra Carlo Magno che Napoleone
E
Intendiamoci per esempio il disinteresse per la Storia del diritto non è delle prime annate
Perché le andando ricordo per i non specialisti
Ha avuto grosso modo tre fra arte le fasi la prima quella della fondazione degli anni Trenta quella della direzione
Di ma Brock e di fare come
In realtà come risulta dal loro epistolario che poi è stato studiato da vive
Che è stato per diversi anni segretario della redazione
Segretario di redazione delle Anna
E con molte differenze di metodo
In un certo senso di lei bloccherà più vicino a Volpe senza dubbio di Lucent
E anche differenze della politica perché per vedere da disinteressato matrice nazionale quindi politica degli storici mente ma Blocher queste avverte in queste notazioni politiche si fanno fuori verso la fine degli anni Trenta sempre più pesanti ed è del resto noto che Marc Bloch pagherà militando con la vita
Questo il suo anche gravi
La seconda fase quella di Fernando Roberto con la sua
Straordinaria capacità di scritture di eloquio con la sua strategia di occupazione del potere culturale con le sue aperture a molte discipline la terza successiva fase direi quella della confusione anche con gli affetti della ricchezza della confusione
E spesso purtroppo la storiografia del questionario dove non si fanno più ricerche Embassy pongono problemi che è giusto porre problemi ma poi bisogna anche cercare di rispondere altrimenti si resta quella che io chiamo l'arteriografia
Del questionario giuro che non parlo per inviti
Molti non ho mai scritto sulle al Naviglio molto apprezzato un mio vecchio professore di filologia romanza che ha scritto nella sua autopresentazione non è mai stato visiting professor negli Stati Uniti
Professor ruolo perché tutti i miei colleghi sono stati
Venere visiting professor negli Stati Uniti
Io non sono mai sa visiting professor negli Stati Uniti e nell'ammattiti filanda pur con i rapporti che ho avuto con fenotipi pur con l'amicizia che mi lega passa leggo
Il titolo è anche impreciso perché les Annales non sono tutta la storiografia francese vorrebbe fare un discorso e la rivide sintesi cessava proprio nel trenta bisognerebbe vedere la rividi situare economiche soste alla
è un discorso da approfondite
All'inizio degli anni settanta Cinzio Violante insigne medievista che è stato docente prima alla Cattolica di Milano e poi all'Università di Pisa ebbe il merito di promuovere una sorta di riscoperta di facchino Volpe storico medievale
Curando
E poi sollecitando quelle restante che rimisero finalmente in circolazione le opere del grande maestro Abruzzi
Sulle quali era calato non dirò il disinteresse totale degli specialisti
Ma certo una sorta di imbarazzato ed ambiguo Silenzi
Oltre che all'ignoranza di un più vasto pubblico direttori
Pure se si fosse guardato non soltanto alla freschezza dei contenuti la scrittura chiara vivace coinvolgente di quelle o
E chi si sarebbe convinto ma anche al metodo forse sarebbe resi conto che molti aspetti che avevano reso
Da può stavano vendendo in quegli anni famose la scuola storica facente capo all'anno si ritrova
E eppure ma blocca che era molto attenta alla storiografia italiana dei primi decenni del secolo e che era un grande de infaticabile recensore oggi le recensioni purtroppo si affidano troppo spesso come prima prova insomma Marc Bloch
Le faceva
Anche cento più all'anno
Recensì favorevolmente l'opera di sintesi in Medio Evo che segnò
Sostanzialmente come sapete la fine d'insieme coronamento delle esperienze col e medie visti che difatti know
Scrisse che gli piaceva in particolare quel suo modo di raccontare libre de tutte apparente ridursi del vizio corre ai cresimandi share fede dettagli in tilt ma sceglie impasta alle
Alla brava in Italia
Con paragone nutrita
Un'attenzione
Che avrebbe trovato peraltro nelle maggiori opere di ricerca dello storico Bruzzese
Gli studi sulle istituzioni comunali a Pisa ristampato nel settanta da Violante uscito nel mille novecentodue capolavoro inarrivabile di una storico ventiseienne Lampard via domani sardi raccolti Medioevo italiano in Toscana medievale o anche gli articoli sui movimenti ereticali che Volpe aveva pubblicato sul rinnovamento rivista milanese vicina al modernismo
Alla scarsa attenzione per l'opera medie mistica di Gioacchino Volpe contribuì certamente nel secondo dopoguerra il suo essere bollato come storico fasciste del fascismo
Con l'epurazione nonostante la non adesione alla Repubblica
Anche chi scrive ha fatto in tempo a conoscere
Illustri colleghi e maestri di storia medievale
Che opponevano imbarazzati i rifiuti a scrivere qualcosa in onore di volpe da parte di qualcuno che gli era stata non solo agli Evo ma anche fortemente benefica
Che poi nelle sue fortune memorie
Ha cercato di giustificare aggravando la situazione
La
Questo suo non non pregevole
Lo si poteva citare insomma soltanto inno spaccamento
Così voleva il conformismo culturale prima che Violante Capitani altri storici di valore spazza siderurgia queste ingombrante Cortina diversa è la questione del carattere fascista cioè il razionalista della storiografia Volpiano
è la tesi del libro di cervelli importante ma prolisso in generale perché non si può ogni volta che si incontra un qualsiasi signore tedesco
Con cui oltre può avere avuto indiretti rapporti ampliare dedicati tre incapaci insomma giudice Crivelli vista l'essenziale
E nel lato a mio parere questo ne discutevo con Giovanni Volpe che tutto tutto contento che vuole uscisse vuol plebem fascisti dal
Dal libro di cervelli ma secondo me nonostante il parere di Giovanni errato nella sua tesi centrale cioè il potersi predire il fascismo di volpe dal suo irrazionalismo Toyota
Che non c'è il volto nel vuoto il medievista a meno di non definire il razionalismo ogni storiografia che non voglia è e essere irrigidita da schermi pregiudiziali
E in questa bellissima prefazione toscana medievale
Scritta negli anni cinquanta da Giovanni Volpe lui insiste
E mi pare che esportato in parte anche nelle di un programma del nostro convegno
Non sono filosofo salvo per quel tanto che ogni uomo il filo e può esserne ne è venuto male come coscienza studio gravi
Ma o forse anche qualche poco di bene
Nella concreta opera di storia
Quello di poter dare il via libera cerca una Clio senso storico
Che forse non è sempre in tutto conciliabili col grande dottrinari
Il rapporto presente passato
è in questa prefazione largamente citate
Dice lui si hanno avuto una qualche modesta influenza veloce Gentile il materialismo storico di quel letto qualche pagina Salvemini
Ma a parte il ricordo di una sgradevole impressione di Louise come uomo
Labriola sorelle eccetera però su di me ci fu un'influenza diretta esercitate dagli eventi ecco quell'Italia presente sollecitava il mio interesse per il passato per un certo passato perché che manifesta
Creava un nesso tra il presente quel passato utile a noi per capire presente e passa dunque quel rapporto presente passato positivo nella storiografia delle Annan così vivo Marc Bloch
Così vivo ma storpiato nell'eredità
Per quello che si può capire in tante mani che c'hanno collaborato della Storia d'Italia Einaudi dove il presente non è più sollecitazioni a studiare il passato con Volpe mezzo per studiare il passato come in blocco
Ma e mezzo per liberarsi dall'eredità del passato affinché trionfi non le magnifiche illuministiche
Il Rettore
Della cultura
Finiamo Diana
Poi io uso come poi un telone una seconda parte anche di questa relazione
Questa bellissima prefazione veramente un capolavoro letterario
Gioacchino Volpe
Mille novecentosessantaquattro alle stampe Toscana medievale
Devo dire che
Annunciare qui perché per detto solo a qualche col specialistica che mi è accaduto di scoprire che naturalmente IST i fatti che si sono scritti qui dentro non sono
Chiesa
E il sessantaquattro volte aveva ottantotto anni
Se non faccio Marita Koch sembra ottocento settanta sei
E scrive e dopo di lui hanno ripetuto Violante film belli eccetera e di avere fatto una tesi di laurea su Pierre la signoria di Piero Gambacorta tesi di laurea poi mangiato dai topi nella sua casa di campagna
E quindi perduta dice Fortuna che poi dopo c'è scritto sopra un giovane allora giovane normalista pietosi
In realtà un anno qualcosa di più
Fa avendo avuto sul giornale che nella Biblioteca Universitaria stavano rimettendo in ordine le tesi di Lauria mi precipitai per vedere se compariva la tesi di
I giovani Dini Cottino
Dice che la lettera V è stata quella invece più falcidiata dalle perde
E che la tesi di laurea non si trova
Però mi venne in mente di andare a guardare l'annuario di quel che a quell'anno stampavano come ora succede molti anni dopo ma
Dico che la tesi di laurea è vero che lui si è laureato con centodieci lode e dignità di stampa ma la tesi di laurea aveva il titolo Pisa Firenze impero all'inizio del mille trecento
Articolo pubblicato dal Volpe nel mille e novecento due sulla rivista descrive Nucci istituti storici contemporaneamente alla
Al al capolavoro studi sulle istituzioni comunali
Un saggio debole
Che mica capisco più sia pure interessantissimo per la problematica della nascita dello Stato moderno ma ricco si vede Dini esperienze anche di qualche errore di fatto
Ne ho scritto altrove però non non rendendomi conto di questa contemporaneità che sia la sua tesi di laurea come l'annuario dice ritorna meglio come primissima opera dirlo a chi non vuole
Spero che qualche specialista Martucci Moretti penso
Poi se ne occupi di questa mia piccola scoperta
Anche che non ho ancora approfondito perché mi viene in mente che forse Herat attesi di perfezionamento qualcosa avrà fatto dunque sbagliarsi e poteva essere attenti di perfezionamento poi a Fidenza
Però dovrei fare le contro
Devo aggiungere che questa del fascismo non è l'unica spiegazione della disattenzione della storiografia velistica Italia
Lo stesso molto convertendosi a partire dal primo dopoguerra alla storia dell'ottocento e del novecento
Conversione che produsse fra l'altro
I tre volumi
Dopo internet tramite degli sui volumi sull'Italia moderna ebbe affondare una scuola di storia moderna e mi sentirei ampiamente parlato ma rimane senza eredi però nel campo della storia medio
Dove mantenevano viva degli eruditi come di grande valore come Pietro Fedele ogni storici del diritto poi gli storici dell'economi
Di più impegnandosi sul terreno della storia contemporanea il volte non solo ovviamente di dico sempre maggiore attenzione alla storia politica come oggi ma venne anche convincente
In una qualche non piccola misura della fondatezza delle critiche mosse in precedenza da Benedetto Croce alla sua impostazione così attente ai fatti economici all'istituzione e gruppi sociali
Alla varietà insomma delle forme concrete del vivere storico dell'uomo del duo
Critiche che partivano come è noto nel grosse dalla convinzione
Nella superiorità della storia etico politica la sola veramente importante e capaci di spiegate
E chi chiede are le realtà economiche tutti e tre
Altra critica che Volpe avvertiva era quella
Di pesce versi nel fare monografie
Non dico solo su Pisa ma anche su piccole città come l'unico o Monti ecco Massa Marittima
Invece di fare del lessico
E altri parlarono allora
Anche con affetto Augusto Guzzo e altri del caso molto
Mi pare molto interessante che fosse un immigrato russo
Fuggito dalla rivoluzione bolscevica e divenuto professore dell'Università di Firenze
Nicola Ottokar
Che poi scrisse un libro in polemica con Salvemini sul Comune alla fine del Duecento ad aprire con Volpe un carteggio
Nella quale nel quale sottolineava la straordinaria importanza
Contro l'opinione stesse oltre stava maturando delle sue del suo quindicennio di fare ride ricerche
I tempi tecnici che
Medie
Lui diceva che appena aveva letto in Russia
Una ventina di anni fa i suoi studi sulle istituzioni comunali a Pisa io subito distinti descriveva il suo modo di pensare dal solito materialismo allora e tuttora ma domina quindi mare faceva lui a lasciarsi intrappolare dal Croce in questo ambito di scuola affiancato da Salvemini ed altro
E ancora fra le tante pagine quindi mi chiedo
Dato il tempo a dire questo
Nel trenta una nuova lettera
In risposta a quello Volpe descrive ho riletto recentemente alcune sue vecchio non sono momenti ed aste
Ma è sempre storia generale
Quella che il studio fin dalla sua prima opera giovanile sul Comune fissa una delle opere storiche più generali che esistano imita
Non capisco come questo fa che per me è di un'evidenza palmare non sia mai stato messo in rilievo né da altri nel Galles
E ancora queste sintesi e storia generale nonostante le apparenze
Anzi direi che è la forma più viva e più perfette visibile se non per il gran pubblico anni per di inizia ma anche l'otto carni magre senza rilievi ammiratore isolato della dizione meglio edificarvi più attiva Volpe
A lui
Succedette appunto soprannome dato sta
Pur così importante originale e anticipatrice con la sua attenzione verso una storia tutta complessa di molti fattori e molte correnti intrecciati come bene scriveva nel mille novecentododici sulla voce il Boine che era stato suo studente a Milano come pure Clemente Rebora futuro
Missina
Quindi una grande apertura tematica con delle differenze
Sulle quali chiudo
Peraltro con le armi ma blocca ha polemizzato per esempio contro il mito delle origini
Citando un proverbio arabo vice gli uomini assomiglia al più allora il tempo che
Europa
E questo e criticava questa ricerca degli uffici
Ma in volpe invece il momento delle origini è un momento decisivo credo anche nel Volpe poi storico moderna e contemporanea
Accuse che il dottor Jekyll mister
E
Il delle origini come un momento in cui
Si risvegliano le energie
E le pagine memorabili degli studi sulle istituzioni comunali a Pisa qui tempo mi impedisce di legge invita a rileggere su questo fare rumore di vita che riprende non solo nelle città
E nelle più ardimentosa e quelle sul mare
Ma che riprende in piccoli e piccolissimi comuni i quali hanno sviluppo hanno questa vita sociale ardiscono di combattere contro i loro antichi signori rivendicando collettivamente i loro diritti
Il suo frequente ricorrere a alle esempi di carattere biologico fanno capire che l'attenzione di Gioacchino Volpe begli utilissimo era attenzione
Osservando come dire tutto il filone storico dei momenti in cui c'era più un ribollire
E senza dubbio uno di questi momenti gli apparve anche la prima guerra mondiale
Volpe poi a differenza
Della scuola delle Annales soprattutto della scuola delle Annales come è stata conosciuta da minori Rockwell originaria di blocco
Sottolinea giustamente la centralità delle istituzioni io ricordo una tavola rotonda e gli atti sono pubblicati sono molto interessanti organizzata a Firenze da un grande storico del diritto Paolo Grossi con Cinzia durante iniziate le Goff
Sulla storia di un Historia e storia giuridica
E indifferenza del blocco alla storia dei divi relegata puro aspetto Tech
Volpe invece non solo grande attenzione alla vita sociale grande attenzione
Alla vita
Economica ma anche grande attenzione alle istituzioni in se stesse come scheletro della società come scoppia
Porta diciamo meglio da cui accedere al conoscendo
Sono temi da approfondire un po'più discretamente non voglio
Annoiare oltre ad altri specialisti possono farlo meglio di me
Personalmente ecco una testimonianza conclusiva su quella che è stata la mia attività ormai abbastanza luce lunga History continui rischi
Artigiano della storia perché io quando lessi libro che porta la scritta ventisei anni mi resi conto come penso degli storici grandi nascono uno ogni paese altri due ogni secco che mi sarei dovuta accontentare di fare l'artigiano
Chiediamo molto
Ecco su quell'articolo
Che ora capisco meglio se veramente come credo la tesi di laurea stranamente sulla storiografia pisana
è stato quello che ha influenzato di più
Gli studiosi successivi che si sono succeduti come Rossi Sabattini e altri imponendo un modello di interpretazione della storia pisana legato fino a Libero nobiltà e popolo nel Comune di Pisa di Emilio cristiani
Sessanta tre e poi al mio su politica commercio agricoltura Pisani se trecento del settantatré imperniato ma li Volpe buttava solo l'idea delle su un contrasto di classe prima fra nobiltà e borghesia e poi l'interno della borghesia fra armatori e industriale
Ma in realtà
I documenti quei documenti che Volpe insegnata il che era dimostrano che questa ipotesi di lavoro che era poco più che un'ipotesi di lavoro
è andata è da respinge
Però
Sia cristiani sia io proprio nel momento in cui prendevamo le distanze
Da quella da quell'articolo e dalla storiografia
Influenzata da Volpe
Però ne recuperava MOL metodo
Perché mentre questi storici che avevano diciamo sviluppato la vulgata dell'Inter degli ultimi vuol Piana del Trecento pisana
Si erano serviti solo degli atti pubblici cristiani e poi abbiamo ricominciato a lavorare come Volpe ci aveva insegnato sugli atti privati per cogliere le relazioni vive fra gli uomini
I rapporti reali della società
Perché ho concluso con questo esempio personale perché credo che possa far vedere
Quanto alta resti
Anche laddove è superata nei contenuti e nelle conclusioni e nelle proposte la lezione metodologica di volte nel campo della storia medievale tanto che è possibile
Riduttivi Zarrella farla propria
Per giungere a conclusioni diverse
Bene credo proprio di poter concludere
Sì è stato proprio un peccato per la cultura italiana dimenticare o quarto
Per tanti anni Gioacchino Volpe lo è stato in particolare per la storiografia mitico
Forse minore sarebbe stata serviva e meravigliata scoperte del radiografia
Ringrazio il professor Tangheroni e per questa sua la illuminante relazione che in particolare a me che non sono appunto con MT vista a colpito in modo eccezionali o come probabilmente molti diciamo di coloro che frequentano questo mondo hanno sempre avuto l'idea che invece il peso di volpe nella storiografia italiana successiva medievale fosse stato forte che lui avesse avuto
Seguaci successori
Studiosi che si fossero ispirati forse proprio perché questo era il discorso che si deriva forse facendo fra i contemporaneisti nel momento nel quale la figura di volpe veniva discorsi emarginata
Per motivi di carattere politico si diceva il grande storico delle Medioevo ha dato i contributi fondamentali alla missilistica insegnato la metodologia di studio delle Medioevo
Come modernista uno studioso che tutto sommato non vale poi molto perché risente della politica perché è stato lo storico ufficiale del fascismo cioè quindi io credo non so se se dico una cosa sbagliata comunque è diciamo una mia esperienza personale credo che forse nella opinione pubblica più comune l'idea che ci si sia fatta di volpe sia quella dello studioso che ha avuto un grande peso una grande influenza proprio sugli istituti medievista
Si scopre da sondaggista credo che fosse effettuate ragionamenti e funzionale
è probabile va bene senza il Medioevo va bene
è probabile poi invece si scopre che sui contemporaneisti credo che se ne parlerà nelle prossime giornate invece l'influenza di volte no riconosciuta ufficialmente sia stata una influenza di grande spessore oltre che diciamo di di grande metodo
Io proporrei appunto di interrompere per un quarto d'ora per la pausa diciamo perché affetto e riprendere la seconda
Parte della mattinata con l'intervento del professor Bonello Ricci si del professor Guido Pescosolido grazie
Sarebbe avvenuto per
La norma
Vicino
Ma
Così e abbiamo più
Operai
Uno
No
Io
Due mila e
Via
Sarà
Cioè io guardo pagherà sei ore otto
Gira dilungare
Fabio
Non c'è una lira impronta del
Viene
Aldo
Opposto anzi nascono allora
Dove
No
Non improbabile
Si
Non
Comunque ecco
Miliardario
Io
Sotto
Non ce l'avete messa la parlata di prime edizioni che cosa di questo probabilmente no no no assieme ha una bella prefazione ma no quando è uscito questo
Perché mo'annuncia oltre a Roma
Ottantanove
Lavorò per per riprendere
E che riguarda
All'esterno famiglie
Dice
L'ho chiesto adesso la bontà va
Bene siamo qua
Allora riprendiamo il nostro convegno con la seconda parte di questo a mattinata
La parola al professor Brunello rigetti ordinario di storia modo Roma dell'università di Milano
E superbo appunto presentare il nome presentare il professor di Tiezzi che ha dato dei contributi così importanti e direi anche così belli sul piano letterario questa è una delle
Del delle caratteristiche
Tutte le caratteristiche che
Li colpirono quando lessi per la prima volta l'Italia neutrale i i ceti e poi quella raccolta successiva di saggi sullo stesso argomento
Il professor Vegetti Cipa farà di un tema che in fondo e centrale nel Computo Ibiza storiografico nelle discorso di volpe L'Italia in cammino di volpe e la Storia d'Italia di Croce alcune proposte per una discussione
Ringrazio perfetti anche letterari Simo che uno si occupi dello stile degli autori fra storia sentenza fa i complimenti lasciano il segno
Direi che
La prima cosa è una spiegazione tessere dorate dalle
Quando io un po'incerta seria
Allora deve essere più vicino allora che la prima cosa riguarda una spiegazione che credo sia opportuna sul titolo
Ferita di un cammino di volpe la storia d'Italia alcune proposte per una discussione
Quand'ero incerto se accettare l'invito perché mi pareva troppo gravoso Francesco Parlato con grande cortesia grandi prova sia
Però allora dal fondo dall'estetica trova
Sfocia in origine il giorno adesso consiste
Il confronto
Terroristi
Così lo ripeto per Laterza seduttiva Licci
Ma
A dire che per guadagnare tempo se mi si sente o no
Io direi prova cominciare semmai integro ha ricominciato ripreso
Sì forse su questo proviamo comunque
Lasciamo al perfettibile va bene se
E allora ricomincio dice abbreviando cioè mi sembra che sia opportuno una spiegazione del titolo
L'Italia in cammino di volpe la Storia d'Italia di Croce alcune proposte per una discussione
Quando ero incerto se accettare l'invito perché mi pareva in realtà
Troppo gravoso visti i tempi stretti gli impegni
Francesco Parlato con grande cortesia gran diplomazia in accordo penso senz'altro con perfetti mi convinse che in fondo questo era poteva essere un'occasione opportuna per semplicemente ripresentare coordinare
Quel che avevo scritto a proposito dei due libri ENI
Offrirlo per una discussione una verifica
Le ragioni di qualcuno accetta inviti a un convegno sono in fondo misteriose sta di fatto che quel che è certo è che in breve io mi sono trovato realmente nelle teste
Da un lato ma certo ripetere le cose già scritte non non era troppo interessante né troppo gentile ma piuttosto mano a mano
A voler coordinare a risalire un po'indietro su questi temi di cui mi ero occupato in realtà parecchie volte su il golpe l'incrocio dei due libri
A riprendere gli scritti di appunti da un lato venivo riscoprendo
Quanto avesse avuto a che fare con questi due autori e con questi due libri
Mi scoprivo scritti appunti pezzi di corsi dedicati all'uno o all'altro apre di cui mi ero dimenticato
Constatavo anche quanti rapporti legga annessi ci sono intorno a queste due opere
Lungo un corso che ormai di più di settant'anni
Notte del ventisette una nel vento
Forse anche venuto scoprendo in questi in giorni in cui ho ci ho lavorato più intensamente
Quanti legami ci potrebbero essere tra
Questi due libri discorsi attuali sull'identità nazionale sul revisionismo su memoria storica
La materia per la discussione dunque sarebbe amplissima devo però fare una piccola confessione prima di cominciare
Che questo lavoro è diventato un po'una riflessione che è in corso e per certi versi questo convegno mi coglie quando il linguaggio politico
Al mezzo il guado cioè nella posizione più difficile
Con
L'idea di molti temi da discutere e da approfondire da verificare ma insieme con l'idea che sto cercando di riprendere il figlio e quindi o me ne scuso o penso di considerarlo così realmente come proposte per
Il primo punto il primo punto che
Colpisce da cui bisogna credo partire questo questi due libri
Ormai settant'anni e poi
Sono invecchiati
Superati datati
O in che maniera possono riguardarci da vicino
Superato è un aggettivo termine che non amo molto che è molto di moda e che è stato usato
Solari attivissime volti a proposito proprio dei due libri quante volte lui lo ha sentito di L'Italia in cammino di volta libro superato la storia di taglio di Croce libro superato
Nella polemica politica nei discorsi dal quarantacinque in poi io l'ho sentito infinite volte
Aggiungo una cosa sono convinto il termine non mi piace ma che sia legittimo usare il criterio di un libro superato
Il problema e non mi sembra quello
Se usarlo nomadi come si usa S. quando si dice superato si spiega anche perché come in che termini in che misura si considera superato un libro
Invece l'aggettivo superato il termine superato anche per il rapporto fra storiografia e politica spesso inteso come una sorta di ghigliottina un libro è superato scompare
In parte naturale cioè l'oblio salvo poi gli improvvisi recuperi
La cosiddetta discussione sul revisionismo è un esempio
E invece io credo che si tratti di precisare bene anche se si vuole adottare questo termine i libri sono superati in parte lo dirò subito L'Italia in cammino la storia d'Italia Croce sono certamente liberi superati in che senso sono superati perché e in che senso invece si può considerare un reading Io no
Questo è il termine mentre invece credo che molto spesso la discussione abbia
Non si è nemmeno cominciata sedici un libro è superato ma non si spiega né come né perché
Ci sarebbe una lunga storia interessante da fare in termini in lingua zulu Aulin così potrebbe dire la sua storia della fortuna di questi due libri
La storia della fortuna e dei rapporti fra i due libri in Italia in cammino alla storia d'Italia
Potrà apparire sorprendente ma questa storia della fortuna dei due libri non è mai stata fatta mancare una vela un è una delle proposte nessun vero una storia vera effettiva che cosa troveremo in questa storia è ripiegando il discorso appena accennato
Da un lato è indubbio
Che si possano considerare come dicevo prima le due opere come opere superate superate cosa vuol dire invecchiate non sono nel senso materiale ovvio che dopo settanta anni uno sia chi seguirà stare italiani
Di processi e L'Italia in cammino si trova un'infinità di ricerca di materiali di precisazioni di aggiunte anzi sono la vitalità del lavoro storico
Quello è ovvio
No superato si intende quando si trova che nella trama né i criteri nella struttura nella costruzione di un libro c'è qualcosa che appartiene al passo fatto mancare in si considera che il libro è importante ma non come lavoro storico possono essere per esempio delle una delle tesi correnti sono due due libri politici ci ritornerò a tra poco
è così o no
Io mi limito a constatare qui farò però una rapidissima cenno che sono stati questi due liberi tra i libri considerati superati in più e più volte per il primo e più motivi in parte a torto in parte ha ragione il discorso sarebbe da fare
Quando si parla dell'Italia in cammino di Croce B
Qualità di cammino di volpe la sproporzione delle parti un libro in cui agli ultimi quattro anni cinque anni sono dedicati i due terzi del libro o metà del libro il resto è riassorbito nella prima parte del libro indica già un libro
Che è fortemente sproporzionato mi limito alle critiche che sono state fatte nulla le mie critiche in parte da condividere o no
Il tramonto del liberalismo è dato per scontato la classe dirigente tradizionale non è analizzata
Le dimensioni del nazionalismo nel libro sono alterate
C'è indubbiamente una valutazione immediatamente positiva del fenomeno guerra rispetto alle società per e alle trasformazioni che può dare
La politica estera schiaccia la politica interna nel libro
Va boh Desire a nel libro è vista ora a volte come un fenomeno di crisi decadenza ora come un fenomeno propulsivo
Ignora la grande critica che verrà fatta anche a croce
Quasi completamente il movimento cattolico riferimento socialista si concentra invece questo tramonto del liberalismo il filone del nazionalismo la costruzione della nazione
Vista come punto d'arrivo provvidenziale poi attraverso lì il passaggio
Dal nazionalismo al fascismo dal Movimento nazionalista al fascismo e il punto di riferimento all'etichetta come ricordava anteprima Calderoni L'Italia in cammino come libro in fondo essenzialmente legato a alla storiografia tra virgolette fascista che spiega come mai la storia d'Italia prodotto il fascismo
Il libro di Croce quanto e come è stato dato per superato il sott'occhio i ministri cioè questo signore che dicendo nulla accade inutilmente nella storia poi finiva
Per per considerare che tutto quello che la classe dirigente liberale aveva fatto aveva una sua giustificazione una sua ragione quasi con apprezzare se non ipotizzare i fatti compiuti
Una rivalutazione netta del liberalismo un primato della storia culturale a discapito dell'economia una come volte al margine i socialisti e i cattolici generico sui fenomeni economici incapace la critica percorrendo il cuore di spiegare come da questi Italia liberale che progredisce fosse nato il fascismo
Ho ripetuto ho preso solo alcune delle critiche che sono state fatte altre se ne possono aggiungere chiunque ha seguito gli studi storici in questi cinquant'anni
In parte aggiungo secondo me queste critiche colgono nel segno in parte ci fanno vedere che per un verso o per un altro questi due libri e possono dirsi superati solo che come dicevo prima quando un libro è superato
A meno che non si indichi che è in uso a un libro tutto politico invece De storico o altre vie
Si dà un giudizio relativo si spiega come e perché
E se da un lato c'è un problema proposte per la discussione come ho detto prima possono e in che senso dirsi questi due libri due libri superati
Io credo che ci sia un altro aspetto che paradossalmente ci induce alla valutazione opposta ma che non cancella il problema di che cosa c'è di superato o come direbbe che cosa c'è di vivo e di morto né i due autori
Le due opere le due opere che Da ragazzo ero abituato a considerare insieme perché Italia in cammino autoritario di volpe erano considerate allora come duo opere che erano l'esempio di due interpretazioni opposte della storia d'Italia
Salvo magari a considerarle tutte e due le date nel passato perché non rendevano conto di quello che capitava dopo i quarantacinque del nuovo Mondo che si apriva con il movimento cattolico al momento operaio la storia socialista e quindi anche per questa via le due opere erano opposte e insieme legate a una comune destino ma quello che mi sembra fondamentale e che va tenuto insieme al primo come avvio di questa discussione che in sostanza con L'Italia in cammino e con la Storia d'Italia di feroce io credo ancora oggi noi siamo una realtà per usare fra proprietario alle origini della storia dell'Italia contemporanea sono i due autori si può discutere partendo dal volto vichinga rifarsi Salvemini vedere come il criterio di una storia d'Italia si venisse formando però questi due autori
Volpe e feroce sono i due autori che per primi hanno costruito l'idea di una storia dell'Italia contemporanea dopo il Risorgimento è una storia dell'Italia unita
Quando si leggono questi due libri per molti versi superati non si riesce però a cancellare o almeno questo è quanto provato perché io mi sono naturalmente c'era l'idea di rileggerle puntualmente in questi giorni ho riletto il tutto il duello per l'ennesima volta
Di constatare l'impressione è viva forte che noi siamo ed è un fenomeno importante per uno storico
Vediamo l'origine di una costruzione perché una storia nazionale un fenomeno che nasce un fenomeno tra costumi sono dunque tentativi importanti i primi di far nascere la storia dell'Italia contemporanea
Direi di più ancora oggi secondo me sempre proposte
Io credo che la storiografia italiana sulla storia Italia contemporanea
E sui rapporti capitali fra i tagli unica taglia liberale fascismo poi nel pieno del fascismo quindi che investe anche l'oggi sono divise fra due tesi fondamentali che restano le due tesi fondamentali ancora oggi
Da un lato c'è chi vede il fascismo
Pur sempre come immanente nella storia dell'Italia risorgimentale e unitaria qualcosa che prende forma ma che a questi origine lontana l'altra tesi è quella che
Le due tesi non vanno contrapposte come Bianco e nero come fatti l'altra tesi è quella che vede che nonostante tutto
In realtà il fenomeno della prima guerra mondiale il fenomeno della guerra rappresenta un fenomeno nel linguaggio tecnico Sivieri degli storici direbbe di rottura piuttosto che di contiguità
Una tesi è quella della continuità nella storia italiana prevalente l'altra tesi è quella della Roma
Se si guarda bene se si considera nel suo insieme la storiografia sull'Italia contemporanea
Io credo che queste due tesi sono ancora oggi le tesi fondamentali su cui ci si orienta su cui ci si divide e queste due tesi
Sì Orando il paradosso secondo me si trovano come nucleo nella storia di idealità in cammino e nella storia d'Italia di Croce
Uno sostiene la tesi della continuità volpe l'altro sostiene la tesi della rottura Colucci
La tesi per cui scherzando a volte mi è capitato di dire che dura fino Volpe gli andò quello che in effetti aveva accennato può essere anche tranquillamente considerato il papà di buona parte della storiografia sull'Italia contemporanea
Dal dopoguerra in poi
Si aggiri ma rimanda a quello che sto dicendo adesso partecipe un paradosso le proposte per ogni discussione devono esser fatte forzando al massimo se no
Che cosa dice che cosa sostiene in realtà Volpe nell'Italia in cammino con tutti quei limiti differenti eccetera sostiene la tesi che bene o male
Il lo svolgimento italiano nasce da un distacco da una classe dirigente tradizionale che avrei sempre gli i suoi limiti ma che non riesce a guidare questo Paese che lentamente cresce a pezzi forze sociali forze politiche forze economiche movimenti religiosi si staccano da una classe dirigente liberale e
Confluiscono in un moto presso il Fondo Volpe il vario nazionalismo dove ci sono
L'economia e la borghesia nuova le nuove forze industriali i partiti più nuovi partiti che si spaccano pezze di cattolici perché i sindacalisti petti di socialisti il nazionalismo il vario nazionalismo masse popolari che scoprono il mondo le migrazioni c'è tutto questo si ritrova in un'Italia che secondo Volpe a questo connotato nazionalista che poi porterà a capire il fascismo la guerra è un acceleratore in questo senso
La gran parte della storiografia di cui parlo e in altre maniere con personaggi diversissimi però molto spesso
Questo ecco
Accogliendo l'invito di parlato lo scritto dal sessanta in poi
Ma la storiografia per esempio
Marxista molta storiografia marxista tra virgolette perché il fenomeno dovrebbe essere discusso ha sempre sostenuto che in realtà il fascismo era immanente nella storia precedente certo ha cambiato segno e quel che per Volpe era positivo è diventato negativo
Ma lo schema generale era di questo tipo e lo schema era più vecchio prendeva valutazioni diverse era quello di Giustino Fortunato quando dicevo il fascismo non è una rivoluzione di fascismo e una rivelazione
Rivelazione di quello che l'Italia è sempre stata c'è una continuità matura si svolge vieni via e Gobetti dorso Salvemini Albertini Gramsci Togliatti spruzzo De Rosa
Tutti questi autori possono essere ricondotti a questo tema di fondo
Mentre l'altra tesi come si voglia valutare
L'Italia liberale la classe dirigente liberale la siderali o meno limitata
Tende annotare chi si è arrivati al quattordici con uno svolgimento che grosso modo dal settanta al quattordici aveva un suo significato
Rilevante
Croce e Omodeo Frabo De Caprariis Salvatorelli Valiani diversissimi fra loro mattina buone la Grande Guerra ha rappresentato per una uno stato per una società così ancora in fase di costruzione è una tale scossa chi ha colpito dalle fondamenta gli equilibri politici sociali ideologici religiosi
Queste due tesi
Tesi cioè in questi termini che non vanno a un altro vanno intese naturalmente qui potrebbero con tutte le sfumature del caso
Hanno influito profondamente sul modo di considerare la storia d'Italia dal mille novecento diciannove fino ancora io ritengo anche oggi
E credo che le due opere ritagli in cammino nella storia d'Italia di Croce possano essere considerate all'origine di questa da te e questo spiega anche quella strana emozione che dopo un po'un lettore appena sensibile a quando leggendo i due libri ai senza pietà due opposti punti di vista si stia costruendo una storia d'Italia che ci riguarda ancora da vicino
Vengo alla secondo grande tema ma questa queste due tesi
E queste due opere
Sono in fondo due tesi politiche ho davvero hanno a che fare con la storiografia
Chi ha sostenuto con eleganza con grande brillio
Con quella umanità profonda che lo distingueva la tesi che le due opere erano due opere sostanzialmente politiche è stato Nino Valeri
Nino Valeri ha scritto che las tagli in cammino la storia d'Italia di di Croce
Erano due opere che in realtà riuscivano sì per la prima volta ripresentare questa storia d'Italia ma in realtà l'ispirazione profonda e anche i risultati restavano legati dalla loro attaccamento a un mondo che poi si poteva trovare uno sbocco nel nazionalismo nel fascismo nella costruzione dalla nazione per Volpe
Nella dico lei già lento nella capacità di capire il nucleo dell'Italia liberale per del Croce ma erano due tesi politica la storia veniva ad otto
Questo potrebbe essere un'altra risposta che senza negare l'importanza però indicano un altro modo di superamento ed opere sono vive sono importanti sono forti ma restano politiche non storie anche qui ripeto con tutti i rischi che in contro una discussione che io uso l'accetta come strumento in questa cosa e quindi come tutti i boscaioli potrà far cascare alberi eccetera non vorrei però che le obiezioni possono solo sul fatto che taglio per far capire perché il senso delle sfumature
Indurrebbe un'infinità di varianti ma come insegnano tematici le varianti non alterano poi la linea
Politica o storiografia oppure quando finisce la politica comincia la storiografia
Io direi che negli ultimi dieci o quindici anni
Si è sviluppato
In modo discreto a volte silenzioso con molta attenzione in certi studi con scoperti di documenti
Una serie di riconsiderazioni
Che hanno che toccano molto da vicino questo problema delle due storie e dei due autori volte rocce L'Italia in cammino l'asta degli italiani rapporto fra politica e storiografia
E che hanno aggiunto molti elementi nuovi per riconsiderare questi due lavori senza alterare per ora questo allo stato degli studi questa mia impressione quella specie di quadro a tinte forti che ho cercato di richiamare
Sono usciti anche molte lettere molti documenti molte indicazioni meno evidente la connessione soprattutto dal punto di vista da cui mi vorrei mettere io politica e storiografica ecco io credo che in realtà
Se si guarda da questo punto di vista la cosa si possono seguire
Da un lato
Varie piste in varie direzioni e dall'altro arrivare a delle conclusioni generali cosa voglio dire che in realtà quel che è uscito mostra che il rapporto fra politica e storiografia nei due autori era intenso ma in realtà la storiografia aveva l'amico almeno aveva un grande margine di libertà per tutte e due autori
Nonostante l'indubbia influenza politica anche qui non sa ingenui è chiaro che Volpe resta un autore tra virgolette se vorrete fascista e che quello che resta un autore liberale chiamali queste operazioni può avere infiniti documenti ma non è lui l'essenziale
Bisogna ripartiamo si può farlo per volte si può farlo per Croce si può farlo per i rapporti tra volte cruccio cercherò di accennare a questo questa la seconda parte del poi vi precipita ero alla terza
Cercando di concluderà la buono di indicare dei punti per la discussione come
Politica e storiografia accerto Volpe è un autore vicino legato al fascismo però se noi guardiamo certi dati che ci sono non possono essere ignorati
Mille novecentoventitré il gol perché va in archivio egli viene vietato il permesso di consultare le carte perché si teme che gli Hui
Ma come questo va invece di interessarsi della mobilitazione industriale si interessa dei moti operai ma allora scrive il sovrintendente
C'è il pericolo che Volpe diffonda poi all'estero perché era per la Fondazione Carnegie che lavorava dati relativi al movimento sovversivo questo è pericoloso
Quello cioè Volpe scrive a Mussolini per far revocare il permesso Gentile scrive a Mussolini il permesso non viene revocato e a volte viene tolta la possibilità di consultare la
Mille novecentoventicinque
Si parla di sostituire Casati il parere di Mussolini
Perché non Volpe Volpe dice Gentile c'è dimostrato infine ospite al fascismo in questi ultimi tempi di lui come ministro non si parla certo c'è un momento di genuino entusiasmo da parte di Mussolini verso volte quando volte scrive un articolo sul quattordici quindici sull'interventismo
Mussolini scrive finalmente uno storico spiega ciò che avvenne nei primi mesi della prima guerra mondiale neutralismo interventismo furono per me le due successive posizioni rivoluzionarie
Lettera di Mussolini a volte però nello stesso periodo Volpe che lo scrive Mussolini
Esprime un parere negativo sul lavoro di Volpe su Caporetto discutibile o meno ma che puntava sulla importanza dei fattori militari nella il libro viene bloccato dalla se riuscirà poi
Nel trentasei
S'era De Felice crea scavato altri vengono da altre parti
Nel trentasei giunge la notizia
Tenete conto questo non è significativo perché riscopre tutte la storia del regime Volpe sorvegliato speciale dal trentaquattro ma questo vale in tante direzioni e tanti sono stati i sorvegliati speciali senza sapere trentasei a lezione parla dell'Etiopia e si lascia sfuggire questo il quarto d'ora di Mussolini che è pur sempre un'operazione irriverente la cosa gira commento di Mussolini non l'ho mai avuto in simpatia hanno sopportato per i suoi sette figli freddo grigio antifascista mandare a De Vecchi chiedendogli quando Volpe vari posti
Mille novecentoquaranta
Volpe scrive completa il popolo italiano fra la pace e la guerra e chiede di essere ricevuto da Mussolini se si legge il libro si vede ancora la rievocazione di questi e Mussolini annota
Non disturbare il pilota che fa la storia mandi undici giugno del mille novecentoquaranta e Volpe non viene ricevuto
Fino al quarantatré quando scrive il primo volume dell'Italia moderna
La Repubblica di Salò lo blocca dovevo uscire all'ISPI non esce il libro che era già composto nel quarantacinque lo stesso libro viene bloccato dal Comitato di Liberazione Nazionale per opposte ragioni non lo trovavate facente quando c'è anche l'operazione il libro non esce uscirà poi subito dopo pubblicato da Sansoni in modo
Ed è il primo volume dell'Italia moderna
Questi dati
Dovrebbero essere confesso Chiocchetti io prego perché in un convegno c'è anche l'idea di di avere delle cose vive dovrebbe essere integrati informatico capiti però indicano che rapporto per lo meno fra politica e storiografia non è così semplice non è così univoco non è così facile
E l'altra proposta che io farei qui quel lutto ha detto il professor Tangheroni in parte risolleva questo stesso aspetto è ma in realtà allora come si può impostare questo rapporto fra politica e sbaglio Volpe rivendicherà certo una profonda convinzione che il fascismo rappresenta la conclusioni più importante della storia d'Italia precedente alla sua tesi ma questa tesi sosterrà è una tesi storiografica non una tesi politica
Certo anche politica per carità ma abbiamo visto che politicamente non si può considerare l'opera del regime ci sono troppi segni che mettono sull'avviso e allora che cos'è qual è il rapporto fra politica e storica
Innanzitutto diciamo per come manca una storia della fortuna dell'Italia in cammino della storia d'Italia ma anche una storia della del rapporti fra le due opere Cosima Ancona buona biografia su non certo
Proprio perché di agenzia
E allora il problema cui ci si trova di fronte in moltissimi studi è di capire e spiegare dal punto di vista del rapporto fra politica e storiografica
Come si può valutare l'Italia in cammino che rapporto ha coi Volpe medievista
Le cure le due cosiddette Fassino che come Candela ci ha spiegato lo stesso Volpe del primo non passa un notissimo
Distingueva i diceva prima io mi ero occupato di storia sociale Point
Con l'esperienza della guerra l'interesse sia riportato sulla storia politica sullo stato piuttosto che sulla società deve nascere una nuova storia
Lui ogni tanto si lasciava andare a in me all'asta l'idea della storia integrale questa storia che unisce l'una e l'altra è che voi Offerta dall'Italia in cammino
In realtà tutt'oggi gli studiosi che a mio avviso sono divisi nell'interpretare queste due fasi di volpe mentre sarebbe fondamentale farlo per capire
L'Italia in cammino
L'ordine di valore di quest'opera il rapporto fra la storia e la politica al di là dei discorsi fatti sin qui che ho richiamato
Il tempo
Tiranno e quindi mi limito però perché il problema secondo me è fondamentale se si vuole capire questo a indicare i vari tentativi che sono stati fatti di collegare queste due fasi
Belardelli in un libro anche cercato di mostrare che al di là del fatto del grande medievista degli sta del ed è il periodo tra fine Primo Novecento fino al mille novecentoquattordici ove escono le opere famose sul Medioevo cioè comunque già un Volpe politico
E ha trovato vari documenti di un golpe politico giovane politico già tutto legato al nazionalismo e a criteri nazionaliste
Una lettera alla madre sulla guerra di Libia ora non è tempo di star malate abbiamo la guerra bisogna pensare all'Italia che fa onore al suo esame di riparazione di l'idea di guerra come esame guerra come prova il fondamentale per questa corrente nazionalista
L'importanza del momento in questo più che in Tripoli di per sé potremmo anche andare alla conquista di uno scoglio battuto dal mare sarebbe lo stesso è un esame che bisogna superare ad ogni posto
Quella delle ha mostrato che proprio quando c'era il VoIP e medievista lega c'era anche però in luce il golpe politico e che in fondo L'Italia in cammino esce più talvolta il politico che non dal golpe storico
Con l'accelerazione della guerra
Altri autori hanno sostenuto invece la continuità fra le due fasi
Uno degli autori principalmente Romeo non voglio rubare il mestiere all'amico Guido Pescosolido ma su questo terreno
Capovolgendo un po'una valutazione che era di Croce
Romeo in quella recensione animate bella che ha scritto il libro dell'Italia moderna sosteneva che
Se passava dal Medio Evo alla l'età contemporanea in realtà anche in questa nuova problematica restava immutata la fondamentale ispirazione storiografica del volto
La visione cioè della storia come tessuto di forze in perpetua dalla fra loro regolata dalla sola legge dell'efficienza che costituisce al tempo stesso la ragione e la sanzione etica del successo dei più forti
E tutto ciò non espresso nei termini di questo o quell'altra filosofia ma inverato in una storiografia sensibilissima al molteplice e varia manifestarsi di queste forze pronta a coglierne il positivo in una visione liberata da un impaccio moralistico
In questo quadro si inserisce anche la nuova problematica cui Volpe era venuto accostando
Come elemento cioè atto ad arricchire complicare il quadro rendendone magari più arduo il dominio mediante saldi concetti direttivi ma senza mutarne sostanzialmente il ritmo di sviluppo il carattere specifico
Cioè sia nel molte medievista sia nel volpe contemporanei sta una continuità sostanziale interpretando il concetto di forza e di etica
Qui il discorso sarebbe realmente complicato alla luce di una valutazione di Croce ma che sosteneva ugualmente la continuità ma cambiando con un accenno che andrebbe però ripreso
Che questa modo di costruire la storia di cui Romeo spiegava appunto qui rapiti nelle già del Medioevo trovandosi di fronte alla realtà contemporanea si trovava di fronte a una realtà molto più difficile da dominare diverso
Perfetti ha sostenuto la continuità è qua se magra
Dicendo che mano a mano e il precisarsi della nazione che tende a trasformarsi in stato il rapporto tra politica e stare Italia mondo rappresenta un attimo ampliarsi di motivi ditemi
Non so se last cose stanno così ori pigliandolo toccare Violante e qui chiudo questo il rapporto politico e storiografia possa essere fatto aggiungendo una valutazione diverso
I saggi probabilmente di Violante su Volpe medievista sono tra le cose più belle che ci sono su Volpi a mio avviso mostrano la grandezza di questa storico del medico
Una grandezza di un uomo che è riuscito
A individuare la nascita del comune e quindi discorso sarebbe lungo ma legando una storia del movimento di una società che era disfatta come quella medievale che mano a mano prendeva forma atti del Comune asse
Associazione volontaria giurata la nascita del diritto privato del diritto pubblico Tana acido del Comune territoriale le differenze fra l'Italia e l'Europa
La creazione di uno spazio territoriale più ampio fino al rapporto dell'individuo con le istituzioni fino al Rinascimento
Attraverso un metodo che da un lato è strano se noi pensiamo invece a tutte le critiche alla stessa struttura dell'Italia in cammino riusciva a legare l'amore della definizione del particolare
Della categoria precisa e il senso del movimento era uno scontro perché quante volte Volpe dice c'è il caos della vita e caos il problema dello storico e mettere ordine nella vita e il problema delle categorie che si forma
Questi studi sul Medioevo solo un grande capolavoro storiografico che riesce a legare l'amore del particolare e la ricerca delle categorie appropriate
Anche delle definizioni sarà questa una delle grandi giudizi positivi che procederà di golpe storico riusciva a conciliare il particolare la definizione al senso del generale
Riusciva a scoprire anche l'orizzonte nazionale l'impressione che io e ve la do prima di passare all'altro alla a croce qualcuno cioè Volpe sempre di corsa e poi chiude
è che in realtà bisognerebbe studiare più attentamente
Se quanto
Crociera fra volte affatto come storico del Medioevo con questa larghezza e grandezza di impianto di metodi di risulta non costituisca un po'l'armatura intellettuale l'insieme dei criteri storiografici
La stessa sensibilità con cui Volpe affronta la realtà contemporanea
Solo che la realtà contemporanea non si presta
In tutto a essere
Capita con questi criteri ma quante volte leggendo L'Italia in cammino si trovano formule
Colpi d'occhio visuali prospettive Categorie che risalgono alle opere medievali
E forse un elemento che caratterizza L'Italia in cammino che ne spiega le debolezze insieme la forza stai in questo difficilissimo passaggio dall'analisi approfondita appassionate innovatrice del Medioevo all'analisi della storia contemporanea ma tutto questo sarebbe un discorso tutto da fare perché nessuno l'ha mai fatto ecco è un altro
Intanto contemporaneamente come faceva il nostro cruccio
Al nostro Croce capitato un po'quello che è capitato a volte si è scoperto che
Questa storia liberale questo storico liberale questo storico che scriveva la storia d'Italia e indubbiamente la scritta perché no anche l'anche per rivendicare i meriti dell'Italia liberale rispetto al fascismo
Era una persona che aveva del leader
Lirismo un'idea quanto mai trepida e che viveva il liberalismo come un problema drammatico non convinto di quali fossero le soluzioni possibili
Certo un vuoto intanto
Un scudato un codice ahimè gli scambi comunque non c'è
L'acqua non è arrivato nella
Un Croce intanto già diversi una delle grandi accusa che viene fatta alla storia d'Italia e che l'esaltazione di Giolitti è intanto si devono fare i conti con il fatto che Croce
Come politico o come valutazione d'insieme era anti giolittiano
Fino al mille novecentoquattordici quindici fino anche sul dopoguerra
E quindi già le cose si può
Ma idea poi della storia d'Italia
è un'idea che nasce prima
Chi nasce prima della prima guerra mondiale che nasce prima della contrapposizione al fascismo che nasce prima della contrapposizione a volte
Ed è un'idea tormentata e legata per molti versi alla idea di questa
Dice storia
Che deve essere tutta riscoperta perché noi non conosciamo la storia d'Italia è una storia italiana lettori da agiografica ma la storia d'Italia o ne sento il bisogno di scrivere una storia tutta diversa
Non mi ricordo più mi pare modesta stentata e queste erano il modo in cui ne parlava e quando c'è la guerra
E scoppia la guerra o a lungo meditato sulla storia d'Italia so ora quale supremo problema vi si dibatte Caporetto ma per me fu una scena degli spettri dell'INPS di di tornare la vecchia storia d'Italia che sapeva ancora esistente sotto l'altra scenografica sapevo questo
E per questo fu riluttante era presente guerre scriveva Gentile ma se filosofia storia assommano uno come noi diciamo allora scriviamo una buona volta le storie che ci sono necessari
E ancora
Nel mille novecentoventisei questo risulta salita quindi lavoro di Croce dal lavori di sasso dal vigilare me stesso in realtà al primo capitolo della storia d'Italia di Croce doveva essere costituito dal saggio che nel ventisei era dedicato ai contrasti di ideali in Europa
Dove il problema della guerra del significato della guerra
Per tutta l'Europa in particolare se si vuole per l'Italia della crisi della lotta diciamo mortale che il liberalismo doveva affrontare per superare questa situazione era il perno
Della Rizzoli flessione storiografi altro che storie ottimistica altro che storie agiografiche altro che storia liberale
Il problema se mai sarà ma questo era parte finale ma allora come dobbiamo leggere queste due opere d'Italia in cammino e la storia d'Italia di Benedetto Croce
Intanto sempre con intanto che facevano i due signori fra loro
Volpe eccoci
Salto moltissimo ma anche qua attraverso gli scritti
I saggi molte lettere che sono uscite gli epistolari
Cosa ne esce beh è un una cosa anche in omaggio a volte perché ci si è cominciato tante volte sopra Torno dando ripetendo da ricordando l'altro
E certo all'inizio la collaborazione ente
Intensa
Chi scrive
La sua recensione mi sembra semplicemente stupenda e lasci che la ringrazio i del prezioso lavoro che la mia fornito chi è
è croce Volpe mille novecentoquattro per la recensione su bizantinismo e rinasce
Vi son cose che da un pezzo desideravo che fosse un inculcato agli storici italiani e stranieri e della loro affatto come non si poteva meglio metterò il suo scritto al posto d'onore
Nella storia del secolo diciannovesimo
Parla della storia economico giuridica per rigore d'ingegno valore d'animo e doti di scrittori due più notevoli della scuola sono Salvemini il voto
Certo cercando di fissare caratteri di questa scuola economico giuridica
I rapporti fra questa storia col cuore economico giuridica e la nuova storiografia tra virgolette idealistica che gli sembrava di poter definire che era in parte legata in parte diverso
Neutralista uno interventista l'altro ma ancora basta leggere il popolo italiano per la pace la guerra per capire che
Gli uni e gli altri si capiscono anche se le posizioni sembrava un diverso
In realtà anticipo fino al ventisette
I rapporti tra volte Croce continuano divisioni con note brusche ma la rottura avviene solo nel mille novecentoventotto
E bisognerebbe interpreta e anche qui in banca una storia vera dei rapporti fra volte approccio e noi continuiamo
A parlare a dire ma dimentichiamo quell'aspetto di ricerca effettiva su temi grossi che non viene fatta
E quindi molte delle cose che vengono dette urtano contro il fatto che si ignorano dati fondamentali che invece compaiono qua e là che ripropongono i problemi
Ma i problemi ci sfuggono certo nel ventuno c'è un
Una polemica molto interessante molto importante sulla storia d'Italia
Dove c'è il programma di volpe poche volte presente in tema di una storia d'Italia e Croce sul terreno storiografico non ce ne dice non sono d'accordo su due cose
Sul fatto che la storia d'Italia cominci in fondo nell'anno mille sia pure con tutte le sfumature del caso vi ricordate la stima della cioè tecnologie dice no all'Alta Italia comincia nel mille ottocentosessanta perché solo allora c'è uno stato prima c'è un prologo
Il prologo magari poteva arrivare come diceva Croce nei suoi Tarquinia mille seicentosettanta ma
Di e l'altro il problema per storie particolari e storie generali che a mio avviso resta lo anticipò il problema fondamentale a Corno a cui è legato l'interpretazione della storia
Italia di però ce l'Italia in cammino rapporto fra i due la Storia della storiografia così come all'altro tema del sopra Borno fra soggettivo e oggettivo che affiora in tutti questi casi
In fondo secondo con rocce Volpe si era lasciato a trarre dall'idea di una storia che
Unendo tante storie particolari portasse ha una storia generale che fosse una storia quasi totale una storia integrale
E incroci diceva nessuna storia è storia integrale nessuna storia e storie totale tutte le storie sono storie particolari
I novecentoventuno
Il discorso esploderà sul problema della storia etico politica e così via
Il rapporto poi continua quando concepire la laurea ad honorem a Oxford
Folte scrivo un articolo rifiuta l'enciclopedia ma eccetera Cetto quando esce la Italia in cammino a volte si vede che sta pensando la sua storia d'Italia scrive accasati invece questa storia e quando scrive annota nel nell'epistolario non ceda cavarne nulla quasi a invitare il distacco tra quello che quello ci stava meditando e la storia di ma sempre legato a un rapporto che ha un rapporto di discussione che riguarda la storiografia
Si arriva
Alla costo del
Probabilmente il punto o ancora a metà del ventotto in cui i due i rapporti fra i due
Sono importanti ancora legati a c'è quella bella letta molto importante pubblicate dell'epistolario di Croce grazie alla corte gliela Marta Herling aveva avuto la lettera inedita di volpe che in cui Croce risponde che è una lettera molto ampio
E si vede lui due i due con un fronte di che discutono certo c'è il problema del fascismo ma il problema del fascismo vuol croce molto seccato perché dice a volte ha commesso una leggerezza hai scritto che io civetta atto col fascismo
Le croci dice io non ho mai cimentato col fascismo ho sperato che il fascismo avesse una funzione positiva per la storia di vita ho capito che non era così ed allora ho rifiutato tutte le avances che c'era dice ma forse e il sentimento perché asservimento alla espressione impropria veniamo la questione scientifica e parlano delle questioni scientifiche la questione scientifica riguarda riguarda che cosa riguarda il rapporto tra storia filosofia riguarda il rapporto tra storie particolari estrarre generali riguarda il rapporto tra il soggettivo cioè l'animo dello scrittore la tendenza e l'oggettivo cioè la descrizione della realtà su queste le posizioni sono sarebbe interessante diverso e da capire da vedere
Proposta e rinuncia perché su questo avevo preparato un prezzo lo dico però però c'è un punto tra esteriori perché devo dire che ancora spiega come fino alla rottura
Il rapporto è abbastanza
Complesso e
Quando esce
La storia d'Italia
Volpe pubblica
Sul Corriere un articolo un articolo
Che è ben fatto
E in cui con una penetrazione notevole riesce a capire il congegno complesso e ricco della storia d'Italia poi aggiunge che sulla ce la leva su Giolitti non è d'accordo
E dice che certo riproporre Giolitti all'Italia fascista un po'una cosa ridicola
Ma articola mio avviso so che il parere di sasso totalmente opposto spesso con un sasso siamo agli antipodi su molte questioni è molto diverso dal successivo di cui parlerò quando esce questo articolo sulla storia d'Italia di Croce di volpe il segretario del partito fascista che Turati
Scrive a volte ho letto e riletto oggi il suo articolo sulla storia d'Italia di Benedetto Croce
Se dovessi giudicare la sua ammissione nel partito datale scritto non le nascondo che dovrai da dovrei dare parere nettamente contrario cioè le lei Volpe non farebbe parte del partito fascista
Non bastano le ultime due righe dell'articolo per far cambiare l'impressione che si riporta dalla lettura di tutta la nota critica
Il libro di Croce l'esaltazione di tutto quello che abbiamo combattuto e per fortuna trasformato l'affermazione di uno spirito di una concezione antitetico alla nostra era doveroso combattere decisamente la premessa e le conclusioni
Spiegare alla luce dei criteri sin qui INVALSI nella storiografia questa lettera e il rapporto con la storia d'Italia l'Italia in cammino è abbastanza difficile questa è un'altra proposta
Perché cercare di spiegarlo cercare di capire la rottura la rottura viene subito dopo ed eri specchiata io in due testi
Uno la prefazione alla terzo seconda edizione de L'Italia in cammino a seconda di come si Valpione seconda del ventisette e l'altra l'appendice alla Storia della storiografia del secolo diciannovesimo il cruccio
Lì le due posizioni vengono a contatto
E poi mano a mano le posizioni si blocca sono due stereotipi con la fissazione di motivi la non comprensione l'alterazione certo diversi diversissimi riunificata
Che estremamente importante da capire
E insieme
Insieme che cosa secondo me almeno il persistere di motivi di fondo che riguardano il rapporto politica e storia ma soprattutto la storiografia
Da un lato anticipo un un altro dei paradossi i gli stereotipi cioè le immagini più diffuso e L'Italia in cammino dalla storia d'Italia come due opere contrapposte che non si intendono eccetera
Su loro dei due autori principalmente di quei testi e devo dire che la storiografia è stata più influenzata dall'idea degli stereotipi che dalla comprensione della lana lettura effettiva dei due litri
Però in quei carteggi nel rovello perché una causa che c'è da dire che Volpe in undici righe mai
Questo il giudizio di Croce e mentre Croce fondo su a un certo punto aveva acquisito la sicurezza e si vede che chi andò più volte ma considera chiusa ormai la partita
Volpe si arrovella ricorda i giudizi favorevoli cerca di interpretare Croce
I due e soprattutto oltre non si capiscono
E si potrebbe dimostrare in mano a mano come viene inalterata la comprensione e come in realtà una stagione uno di un uno lavoro storiografico una discussione
Che dava e prometteva si è poi bloccata come spesso capita non sono della vita politica ma anche nella vita culturale
Scioglie la sarebbe difficile passerebbe
Passerebbe attraverso il tema delle storie particolari e generali con il primo grande Guido
Croci ha sempre sostenuto che la storia etico politica ha una storia particolare tra le storie particolari e che non c'è nessuna possibilità per la storia morale prevalga sulle altre
è una storia tra le storie
Allo stesso modo Croce perciò ha sostenuto che la storia economica la storia politica hanno i suoi diritti nessuna possibilità
C'è il problema del nesso fra soggettivo e oggettivo veniamo al a Finale che solo accenno anche perché sì credo da passato un po'il limite semmai permetterò di riprendere una discussione se nasce
Io credo che sia la storia
Sì all'Italia in cammino
Sia la storia d'Italia di Croce
Si hanno due storie particolari
I due autori intendeva i tempi felici dei primi del Novecento e poi dopo storie particolari
Ben riuscite quelle storie chi analizzando un problema un tema un aspetto come sempre capita la storia riuscivano però a mantenere il nesso con la storia genera il punto capitale
Che riguarda tutta la storiografia del Novecento poi come metodologia
Il rapporto che c'è fra la storia particolare alle cosiddette storie settoriali economico militare e politico giuridico morale religiose e così via
La singola Nale ISI e las cosiddetta storia generale o almeno questo è il problema su cui si a volte si accorge ci sono lavori le due storie sono state spesso intese come storie generali come storie totali una la storia dell'affermazione del fascismo una storia del liberalismo che cresce in realtà le due opere vivono attraverso una credo d'averlo accennata mediamente un'attenzione profonda che i due autori sei
Sia quando scrive L'Italia in cammino sia quando scrive
La storia d'Italia
Nel Italia in cammino ma
Volpe lo dice all'inizio in una frase lui che crede alito alla storia integrale ogni tanto che crede alla storia totale che subisce l'altra questa storia è una storia parziale
è una storia provvisoria è una storia che coglie un aspetto
E l'aspetto è quello per cui l'Italia in cammino resta davvero per uno storico
Ma come mai indubbio che nella storia dell'Italia si è venuto formando una tendenza al nazionalismo diffusa importante questo resta un grande problema storico è una realtà storie parziale rispetto a una storia generale d'Italia in cui si deve misurare
Ma questo è avvenuto non è avvenuto molto spesso la storia
Non dico solo del fascismo ma anche dopo è stata intesa in un altro modo la storia di volta è stata intesa nel modo di cui parlavo prima oppure penso solo a quanto ha influito l'anti Giolitti ISMU che cene L'Italia in cammino rispetto al molta storiografia successiva
Dimenticando quella che era la dimensione che i due autori avevano che la la dimensione nazione la scoperta di cos'era una storia nazionale la sua ricchezza eccetto Volpe per primo dubitava uno almeno si ritenne di faceva come ho detto prima criteri del Medioevo per fare accorrere i conti ma i conti non corrono
E lo stesso capita a volte e lo stesso capita Croci
Che
Se voi andate a vedere mi limito solo a questo Giolitti che il casus belli basta
Ma se si bada alla metodologia di Croce rapporto fra storia particolare che riguarda gli ideali e storia politico storia
Giolitti è visto come il Savio statista e c'è il bellissimo profilo di Giolitti
Ma Giolitti che viene meno in due cose uno né la capacità di costruire una classe dirigente è l'anello fra la politica nel secondo
Viene meno nella saldatura tra la vita politica e la vita della cultura e la vita morale certo nessuno le chiede notte ma se uno vede la pagina in cui Croce fa vedere i limiti del liberalismo del tema e va a vedere le notte le due pagine sono dedicate alle cronache di papà vada dove si vede noi i limiti di Giolitti che non sa esteri e c'è una nota più dure se era di Brocchi
Le memorie di Giolitti si possono notare per l'assoluta mancanza di ogni contatto con la vita culturale del tempo e questo è Colucci e futuri
E il problema del liberalismo è un problema della incapacità di una classe dirigente di riuscire a guidare il Paese
E questo tema però anche del peso ruolo che ha avuto la classe dirigente resta il tema fondamentale della storia vita che volte ignorava e che Croci ha il merito di avere imposto anche qui con la dimensione di una storia nazionale che la gran parte della storiografia ha dimenticato
Perché la storiografia è vissuta in questo dopoguerra sull'assenza in termini storiografici della dimensione della storia nazionale
La storia nazionale sentita come la sentivano gli uomini di quel tempo come una possibilità una formazione lenta una formazione contrastata la costruzione di una realtà che non c'era
Questo era la storia nazionale come la si sentiva allora allora in tempi che sono remoti e che sono lontani e finisco con un'indicazione solo ne avevo un'altra massima
Di capire i tempi lontani di capire perché questa dimensione nazionale
è resta un dato che la storiografia intesi in un altro modo allora allora che volete diceva Prezzolini ma lo storico dell'età moderna
Allora arrivava al quindicesimo secolo
Nell'università l'insegnamento dell'età moderna
E la storia e nell'insegnamento era divisa in due c'era storia antica e poi storia medievale e moderna la storia antica finiva nel quarto secolo il resto era tutto una storia
Le storie nazionali la costruzione di queste realtà nuove erano sentite dagli uomini del tempo come una sfida una scommessa una cosa sempre precaria sempre in forse e così era il problema del liberalismo questa dimensione secondo me è andata persa il che non toglie che da un altro punto di vista quelle due storie proprio come storia particolari che inseguivano il sogno di una storia nazionale siano lacunose siano datati
Siano superate ma superate come ho detto prima bisogna spiegare come e perché ed io credo che le ragioni per cui le due storie sono superati sono unilaterali sono polemiche in gran parte ancora sfuggono alla storiografia italiana alla nostra cultura
Alla nostra riflessione e me ne sono reso conto anche in questi giorni intensi in cui grazie sette ha parlato ho dovuto sobbarcare mia questa
Tuffi tartufo nel passato grazie e scusate se è stato
Ringrazio il professor Vegezzi per questa bell'intervento che certamente offriva occasione materia per un'ampia e articolata discussione
Do subito la parola al professor Guido Pescosolido
Ordinario Totti storia moderna dell'Università di Roma che ci parlerà del rapporto tra l'altro oltre Romeo
In questo cammino
Lillian
Mi si permetta di ringraziare in anticipo la amico perfetti e l'amico parlato della Fondazione Spirito e gli organizzatori di questo convegno per avermi dato l'opportunità di tornare su temi a me con molto cari
Che
Ho trattato non dal punto di vista di Volpe ma dal punto di vista di Romeo in passato ma parlare di Roma era inevitabilmente Porta a parlare e ha riflettere sull'opera di volpe
Perché
L'intervento di Tangheroni questa mattina ha avuto un passaggio di vita vissuta e di vita concreta toccante che ritorna anche nella materia di cui io mi sono toccarmi sono nella quale mi sono imbattuto cioè la solitudine di Volpe l'abbandono degli allievi
Il timore quasi di recensire nelle opere e così via
E direi con una eccezione
Quella di Romeo
Cioè Romeo nel dopoguerra
è stato l'unico che ha preso apertamente e dire in certi momenti anche violentemente posizione in difesa indifesa di volte
In difesa di folte
Romeo Romeo può essere considerato ovviamente con tutti i distinguo che questo dopo il rito nel caso in cui si parla di storici di questa statura
L'unico allievo di Volpe nel senso che ha ripetuto di volpe nelle opere
Nella gran parte della sua pagina storica alcuni fondamentali caratteri direi quasi formali della pagina della pagina Volpiano
Dico caratteri come quelli che
Vegezzi rubando mi mestiere perché mi ha preso il pezzo che anch'io avevo avevo isolato e che ho isolato a suo tempo parlando appunto ricostruendo la la persona e Romeo
Cioè quando Romeo nella recensione all'Italia moderna parla del modo di fare storia di volta del gioco delle forze dalla costruzione dalla pagina vuol piana parla del modello al quale Luís fa riferimento del modello al quale costantemente si è ispirata
E del resto e del resto Romeo stesso Romeo lo stesso riteneva
Riteneva aveva considerato volpe come il suo primo vero e più autentico maestro non ha mai considerato un maestro Chabod
Nel senso che considerava Chabod questo sono in interviste pubbliche rilasciate da Romeo un grande professore che insegnava benissimo il metodo della ricerca storica
Con loro c'è invece era un grande maestro
Croce era il maestro
Bollate Chabod era il professore il grande insegnante di metà agosto
Ma in quella intervista non tratta di volpe Volpe era il modello storiografico
Quello che gli aveva dato diciamo così in gioventù l'imprimatur quindi da questo punto di vista direi che c'è
Eccezione a a quel quadro
E quindi è
Interessante questo rapporto poi perché si potrebbe pensare a una grande ha una grande familiarità una grande consuetudine di Romeo con Volpe niente affatto
Romeo avuto molta più frequentazione conosce Abbot molta più frequentazione con Croce ovviamente con Volpe ha avuto una frequentazione molto molto sporadica di cui appunto
Vorrei e cercare di ricostruire i tempi gli andamenti delle componenti
Il primo contatto diretto
Tra Gioacchino Volpe Rosario Romeo avvenne quando Romeo non ancora ventenne si iscrisse alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma
E inizio subito a frequentare il corso tenuto
Da Gioacchino Volpe
Fu quindi nella sua materialità diciamo così un incontro
Tra studente e docente e certamente Volpe lo percepì così
In realtà per Romeo già non era così
Perché quando Romeo arriva
All'università ha già dimostrato ha già dimostrato negli studi liceali una straordinaria stupefacente precocità di lettura storiografica
Era un lettore di storia voraci Simone un lettore di storia voraci Simo e l'iscrizione alla facoltà di Scienze politiche era dovuta a questa sua spiccata precocissima vocazione storica
Romeo si era infatti iscritto alla facoltà di Scienze politiche dotato appunto di una cultura storica di straordinaria estensione per uno studente della sua età ovviamente
E qualità e con la già acutissima certezza
Che la sua vera e unica furbo cauzione fosse quella degli studi storici
La scelta della facoltà di Scienze politiche era stata fatta da Romeo da un lato pervenire in qualche modo incontro alle pressioni paterne
Cioè il padre di Romeo non voleva che Romeo si scopre scrivesse alla facoltà di lettere per fobie di questo tipo
Ma dall'altro Romeo non ebbe difficoltà
A scartare lette
Il padre notaio avrebbe voluto giurisprudenza
Per per il figlio ma perché perché riduce Romeo riteneva la facoltà di Scienze politiche la più idonea a costruire la strumentazione filologica e metodologica di uno storico
Questa era una sua diciamo così affermazione quando visi scrisse dunque lo fece per prepararsi a continuare gli studi storici
E quando vi si iscrisse sapeva perfettamente già chi era Gioacchino Volpe cosa rappresentasse nella storiografia e nella cultura e nella cultura italiana
Certo certamente adesso è difficile stabilire
I livelli di consapevolezza di questo ma sicuramente conosceva ed aveva assorbito già tutto lo storico medievista
Questo è
è sicuro ed i fatti frequentò Volpe in quel corso di lezioni tenne una esercitazione nel corso tenuto da Volpe su una sulle origini del capitalismo
Poi lascio Roma
Lascio Roma di eventi bellici lo trattenga ero a Catania si trasferì a Catania come
Università e vi completo gli studi negli studi sotto la guida di Nino Valeri e si laureò con Matteo Gaudioso perché poi nel frattempo Nino Valeri venne via Nando Biglia dal Catania
Quindi il contatto con Volpe diciamo così diretto nella fase cruciale di formazione si è limitato a quel rapporto tra studente e docente sicuramente vissuto da Volpe come un rapporto tra docente e studente
Mentre ripeto Romeo lo viveva in tutto in tutto altro morto
Relatore della sua tesi di laurea fu un Matteo Gaudioso
Ma era una tesi costruita tutta con Nino Valeri
Con Nino Valenti diciamo così
La prima guida assetto si può parlare di guida di Romeo alla concreta ricerca storica stato Nino quale ma ripeto difficile perché aveva una precocità straordinaria per cui non è che ci fosse poi molto da guidare e di fatto è la tesi di laurea di Romeo che cos'è
Una tesi di laurea discussa nel mille novecentoquarantasette nel mille novecentoquarantasette poi pubblicata nel mille novecentocinquanta
Nei primi cinque capitoli del Risorgimento in Sicilia
L'opera che rivelò Borromeo alla storiografia italiana del dopoguerra un'opera che ha segnato una svolta fondamentale nella storiografia risorgimentale sta
Quindi
Quando Romeo intorno al mille novecentocinquanta io credo perché qui io mi debbo affidare a quanto lo stesso Romeo nel raccontarlo incontrò
Di nuovo Volpe l'incontro nuovo volte la sua madre maturazione era praticamente completa
Perché era completa lo dimostrava
Diciamo così irriso gelosi mostra Risorgimento in Sicilia lo rimosse nel Risorgimento in Sicilia
Tutta l'influenza di golpe su di lui si era già pienamente si era già pienamente esercitata
Il Risorgimento in Sicilia infatti non è
L'opera di uno storico agli inizi
La Romeo a ventisei anni quanto la pubblica
Nato nel ventiquattro ventitré quando finisce la tesi non cambia nulla dei primi cinque capitolo nel Risorgimento in Sicilia cioè attesi ci va di peso viene poi ampliata completata
Nel Risorgimento in Sicilia e non è un'opera agli inizi della sua attività di uno storico ancora acerbo ma nell'opera pienamente matura di un ingegno storiografico straordinariamente precoce
Capace di proporsi nel panorama della storiografia italiana con un equilibrio
Una maturità
Una forza di penetrazione è un'autorevolezza che per qualche storico dell'epoca risultò addirittura sconvolgente mi riferisco assai per il quale fu letteralmente scioccato dalla comparsa
Del Risorgimento in Sicilia per una serie di motivi che ovviamente qui non siamo ad affrontare
E dall'altro lato che cosa avvenuta
E Volpe nel frattempo aveva vissuto gli anni più amari
Della sua vita
Come è noto non aveva cercato scusanti di sorta né tanto meno travestimenti dell'ultima ora
E neppure conversioni e pentimenti posto insomma qualche misura i pentimenti pagano sempre
Aveva assunto tutta la responsabilità etica culturale e politica della sua adesione a un certo tipo di ideologia perché vedi Vegezzi non si sono d'accordo con te che ci possono essere state frizioni no ci possono essere staccati
Incidenti di percorso con il regime più o meno ottuso ma
Il problema dell'adesione al nazionalismo e al fascismo di voto non è una una un problema di adesione al regime in sé non ho ma per l'amor del cielo sto contestando è molto interessante
Quello che hai detto dei coltelli non non nega di fatti Romeo darà sempre per scontata
Questa cosa una delle cose più dure che dirà contro cervelli sarà quella ma
Ma valeva la pena scrivere seicento pagine per dimostrare che crociera fascista quando lui lo aveva detto non lo aveva negato cioè fascista nazionalista
Confluito nel fascismo perché il fascismo gli era sembrata la realizzazione più compiuta nazionali
Questo era la cosa e quindi si era assunta tutta la responsabilità etica culturale e politica della sua adesione al fascismo
Ed aveva mantenuto la fede politica di sempre che modo mia di vedere mio era quella di un monarchico
Proteso direi quasi spasmodicamente all'affermazione dei valori e della forza della nazione italiana poi come con quale regime questo si potesse realizzare si può vedere però secondo me a mio modesto avviso Volpe va visto
Così
Perso quindi l'insegnamento universitario
Come lui stesso ricorderà
Poi in una lettera a Romeo che magari se il tempo lo permetterà avremo modo anche di leggere direttamente dal quarantatré era stato e si sentiva emarginato da ogni circuito storiografico di un qualche significato
Quindi quando i due si rincontrano si rincontrano due persone una delle quali ha esercitato un ruolo intellettuale fondamentale nella formazione dell'altra si erano visti quando l'altra ancora aveva tutto
Era il diretto dalla scuola sto fondatore e direttore la scuola storica
Aveva cattedra insegnava l'altro era uno studente adesso la situazione
Diciamo così completamente
Rovesciata
Come si rincontrano per quello che io so Romeo andò a trovare multe
Per sottoporgli il testo della recensione che lui aveva scritto all'Italia moderna
Dello stesso Volpe
Che tu hai ricordato appunto usciva nel quarantanove la vicenda quarantatré quarantanove insomma arriva nel quarantanove
Questa recensione fondamentale direi fondamentale nella storia la storiografia italiana del dopoguerra
Perché rappresenta il tentativo a mio modo di vedere più compiuto di conciliazione di due posizione di due modelli storiografici
E di due visioni della storia d'Italia è un altro è una recensione che già configura una lettura della storia d'Italia post-unitaria che Romeo avrebbe potuto scrivere in poco tempo e che non scrisse mai tipo
Ma concettualmente in quella recensione c'è tutto
Cioè Romeo cioè c'è la visione di volpe c'è la visione di Croce e c'è Romeo che prende posizione tra il Tour
Però attenzione quando Romeo gli porta questo scritto perché stando a quello che lui dice che lo porta in dattiloscritto
Io lo porta in dattiloscritto ma a volte non sa chi è più o meno perché il Risorgimento in Sicilia non era ancora uscito almeno questo è quindi romeno diciamo così glielo porta stando al suo racconto con una certa quale trepidazione
Con una certa quale trepidazione
Io ho raccolto questo ricordo nel settanta quattro e poi leggendo la recensione tutto sommato diciamo così ne aveva Bendotti
Il Risorgimento in Sicilia non era quindi uscito Romeo per Volpe poteva essere poco meno che un giovane sconosciuto no e la recensione non era affatto di passiva accettazione dell'interpretazione dell'operativo per questo il punto
Cioè è un allievo che si ispira a quel modello storiografico che senta la grandezza
Dell'opera storica ma non è mai un allievo che si allinea a criticamente passivamente sulle posizioni
Dico
L'Italia moderna come si sa insomma pubblicata dal quarantatré quarantanove irrobustire va nella mole in modificava sensibilmente nelle linee interpretative abbastanza sensibilmente
Nelle linee interpretative L'Italia in cammino del mille novecentoventisette
Poi come e quanto questo fosse avvenuto può già essere oggetto giustamente
Di
Di discussione
Ma Romeo nel recensire la esordiva delineando concisamente de incisivamente i caratteri generale della storiografia Volpiano e cui salto il pezzo che tu hai citato perché
Resta inutile passava poi allo spinoso giudizio sull'Italia in cammino
Sull'Italia in cammino di cui indicava la componente più valida nell'attenzione prestata allo sviluppo delle crescenti energie
Del popolo italiano un'attenzione che aveva ispirato pagine come quelle del capitolo gli italiani al lavoro che rumeno riteneva
Le migliori di tutta la produzione col piana e tra le più vive penetranti della storiografia italiana di ogni tempo
Queste sono parole di forme nel giudizio però sulla classe dirigente post unitaria romeno prendeva nettamente le distanze da volpe e si avvicinava di fatto a croce
Quindi le due coordinate sono poste la condanna
O comunque il giudizio riduttive negativo che nell'opera del ventisette
Di quella classe dirigente Volpe aveva decretato soprattutto a causa dell'incerta e timida politica estera
Condotta almeno sino agli anni Novanta
Nonostante la piena consapevolezza delle difficoltà politiche oggettive che essa aveva dovuto affrontare e della fragilità del tessuto sociale ed economico del Paese
Sembrava Romeo troppo drastica e storicamente non giustificata
Partendo da una considerazione del processo e qui cito come
Un po'troppo indietro un po'troppo dal punto terminale
Visto nelle guerre di Libia e Italo austriaca e nei successivi sviluppi
Volpe non solo disconosceva il molto di nuovo qui quegli anni realizzarono con la formazione degli organismi amministrativi e militari del nuovo Stato
Con rafforzamento della coscienza italiane l'accostamento alla vita nazionale di strati rimasti nel finora assente
Ma attribuiva la classe dirigente liberale la colpa di non avere professato ante litteram alle successive dottrine del nazionalismo
E di avere invece continuato a credere negli ideali liberali che avevano guidato il processo di unificazione
Nazionale e che ancora ispiravano tanta parte delle classi dirigenti della contemporanea Europa dove non solo i bis marche d'Israele
E Chamberlain imperante Comanche i Glens on e i Gambetta
Questo era il giudizio quindi di dissenso dall'Italia in cammino
Passando poi alla Italia moderno dice Romeo con i tre volumi dell'Italia moderna la situazione appariva sensibilmente mutato
Il appare appariva sensibilmente mutato il problema centrale restava sempre quello qui non è più Romeo che parla ovviamente sono io
Il problema centrale restava sempre quello dell'ascesa dell'Italia grande potenza ma nella valutazione dei caratteri e degli esiti di quell'ascesa
Le componenti interne assumevano ora un ruolo ben più consistente che nel precedente volume
Il Risorgimento continuava ad essere visto da molte come un processo a carattere conservatore o prevalentemente conservatori e l'Italia adesso formata come la patria della borghesia e non delle grandi masse popolari
C'era tuttavia e qui comincia il giudizio
Positivo che si scosta
C'era tuttavia l'ammissione esplicita che la redenzione di quelle masse avrebbe potuto compiersi in modo sostanziale solo nell'ambito di un'Italia unita fosse anche intimamente conservatrice come quella uscita dal Risorgimento
E questo conferiva al giudizio sul processo di una di unificazione una connotazione molto più positiva di quanto non accadesse nell'Italia in cammino
Inoltre il fatto che il processo di rafforzamento interno e di maturazione della nazione italiana assumesse un ruolo serrata mente dialettico rispetto a quello dell'ascesa dell'Italia grande potenza
Prendendo anzi decisamente il sopravvento
Su di esso
Determinava la preminente messa a fuoco di quelli che secondo Romeo secondo Romeo erano stati in quei decenni problemi veramente cruciali nella vita nazionale
E che scaturivano quasi tutti dal processo di integrazione in essa di strati sempre più vasti della della popolazione
Di conseguenza anche il giudizio sulla rappresentanza politica post-unitaria sino agli anni Novanta Dini veniva molto più sfumato
E trovava Romeo molto meno discorde dal giudizio emesso da volpe nella prima stesura dell'opera quella del ventisei
Ma soprattutto Romeo condivideva un pieno l'interpretazione data da Volpe dell'età giolittiana e la valutazione della figura di Giolitti
Toccando con ciò il punto del suo maggior distacco dall'opera di Croce
Posti in luce alcune di giudizio el ricchezza di notizie nuove delle pagine dedicate allo sviluppo economico di quegli anni
La mente di storico di volta ovviamente dell'umana partecipazione con cui erano state scritte quelle sull'emigrazione
Tema pressoché pioneristico attenzione tema pressoché pioneristico per la storiografia italiana
E palestra di esercizio sino ad allora solo per economisti e sociologi messe in rilievo la validità del rapporto di del reciproco influenza tra economia e cultura tra economia e cultura individuato
Nella parte dedicata alla vita intellettuale dedicato e colture individuato nella parte dedicata alla vita intellettuale Romeo accoglieva impieghino l'affermazione Paul piana secondo la quale quei programmi non erano da ascrivere a più matura e consapevole opera della classe dirigente liberale
Che al contrario a fronte della crescita delle forze materiali e spirituali del Paese ne aveva fatto scadere la vita politica mera giustapposizione di interessi personali e di particolarismi locali
Cancellando anche quel tanto di lotta di idee di partiti che pure si era venuta in qualche modo configurando negli anni negli ultimi anni del secolo e svuotando l'attività dello stato di qualunque contenuto
Quella di volpe non era certo una vettura conformista in tempi di grandi fortune storiografiche di Giolitti
Marro Meo sembrava piuttosto difficile negarle e qui cito Romeo certe virtù di stimolo alla Ligier riflessione alla critica
Riflessioni a critica che lo portavano a concludere a sua volta cioè a Romeo che il Giolitti ISMU pur rappresentando un progresso rispetto all'incoerenti tentativi reazionari che lo avevano preceduto per aver assicurato al Paese con l'apertura della tradizione liberale all'esigenza dalla classe era lavoratrici alcuni anni di pacifico sviluppo non era stato però in grado di elaborare un progetto politico attivo
Che gli consentisse di svicolare il Paese dalla contraddizione in cui era avvenuto avvolgendosi fra privilegi industriali da una parte e pressione operaia dall'alto
L'inserimento degli oppositori nella struttura dello Stato liberale era stato quindi affidato a un processo alquanto meccanico inerte di depotenziamento di essi attraverso il Parlamento e ad una serie di parziale i favori più che ad una valida idea o forza d'impulso di cui lo Stato giolittiano si facesse portato
Lo Stato aveva finito in quel modo per avere un semplice ruolo di moderazione e di controllo su un quadro politico in cui la funzione di forza propulsiva era alla fine è rimasta nelle mani del movimento socialista
Ti questo si era parsa palesemente sottovalutato il carattere di nuova forza storica tendenzialmente eversive di in crescente radicale contrasto con lo schieramento conservatore
Un contrasto che nella mancanza di elaborazione di un'efficace alternativa
Liberale era fatto specie a partire dal mille novecentoundici sempre più aspro e lacerante compro mettendo la capacità di tenuta dello stesso regime parlamentare e aprendo il varco alla dittatura fascista
Su Giolitti c'era quindi una convergenza molto forte
Molto forte tra Romeo e Volpe che negli anni successivi si sarebbe proprio progressivamente rafforzata
Cioè le critiche Romea né al Giolitti Isma'verranno sempre più avvicinandosi alle posizioni di volpe sempre più distaccandosi da quell'età che che sì vige il sì checché ne pensi del giudizio o
Resta però da dire qual era a questo punto dalla posizione di Roma sembrerebbe una adesione stando alla visione di Giolitti più delle posizioni di volpe che di quelle di cruccio intanto no restavano forti ancora le diversità con Volpe questo è il punto intanto restava diverso
E lo sarebbe divenuto sempre più nel corso degli anni successivi il giudizio sulla classe politica pregresse pre Crispino sia di destra che di sinistra
Perché Romeo coglieva direi con maggiore
Sensibilità disponibilità di volpe la complessità dei problemi che essa aveva affrontato e il carattere non semplicemente conservatore
Bensì per molti è sostanziale aspetti progressista delle soluzioni allora adottate
Li separava poi Volpe Romeo il giudizio su Crispi
A cui brutte riconosceva il merito di avere colto meglio di qualunque altro statista italiano del tempo quali fossero i compiti alle scelte pressoché obbligate di una nazione nell'età dell'imperialismo mentre a Romeo sembrava che il personaggio fosse mo'fosse mosso in definitiva soltanto dalla vecchia aspirazione risorgimentale alla grandezza d'Italia
Sorretta da una cultura prevalentemente letteraria senza un'adeguata percezione del rapporto via via più stretto intercorso tra politica estera grandi problemi economici internazionali
E con relative questione di mercati materie prime eccetera
Ma soprattutto li separava il giudizio sul nazionalismo che nella visione Roma e Anna diveniva la chiave
Di volta del giudizio sull'intero processo storico di quei decenni per voi per il movimento nazionalista era quello che veramente aveva interpretato il rappresentato la spinta al rinnovamento e alla crescita spirituale e materiale della nazione italiana al di là e al di sopra dell'interesse dei particolarismi di classe
Per Romeo l'atteggiarsi del nazionalismo interprete ed esigenze profonde dell'intera collettività nazionale era stato più verbale che sostanziale
Pur dovendo se viene riconoscere infatti l'iniziale larga pur dovendo se nel riconoscere infatti l'iniziale complessità ideale sociale
Era però è innegabile che in esso era divenuta ben presto largamente predominante una componente antisocialista che avrebbe finito per giocare un ruolo di opposizione anche rispetto alle aspirazioni di quei ceti nuovi che premevano alla base della società italiana e nella cui ascesa lo stesso molte aveva individuato la principale linea di sviluppo della storia dell'Italia unita
E questo prospettava da parte di Roma è un giudizio tra diametralmente opposto a quello di volpe sulla sconfitta finale della classe dirigente liberale sul crollo del regime parlamentare
Il discorso sull'avvento della dittatura fascista non veniva neppure aperto ovviamente
Nella recensione perché il libro di volpe come è noto si ferma al quattordici
Tuttavia è chiaro che anche in un'impostazione come quella dell'Italia moderna il trapasso dal regime parlamentare a quello fascista si sarebbe configurato come un fatto largamente positivo
Perché infine avrebbe realizzato pur sempre quella completa affermazione degli ideali e degli interessi della collettività che i nazionalisti per primi
Avevano sostenuto nel momento in cui pur condividendo l'analisi Volpiano circa le carenze dalla classe dirigente liberale soprattutto di quella giolittiana
Romeo sottolineava comunque il carattere classista e il ruolo addirittura ritardante del movimento nazionalista nello sviluppo democratico del Paese
E gli poneva tutte le premesse per una valutazione negativa della caduta del regime parlamentari e dell'avvento della dittatura fascista
Che del movimento nazionalista ereditò l'intero bagaglio ideologico ed il grosso degli obiettivi politici
Stando quindi Romeo lesse a Volpe privatamente questa questa recensione
Stando allo al racconto dello stesso Romeo volse le Volpe lesse d'un fiato alla recensione
Incassò senza battere ciglio ma ovviamente senza cambiare parere
I punti di dissenso
Ma visse a Romeo che quella recinzione
Preannunciava perché l'aveva scritta un Seguro un sicuro avvenire negli studi storici
E questo fu il contatto personale che vero da questo momento rinasce il nuovo rapporto personale tra Romeo e Volpe
Fatto di un atteggiamento diverso in cui entrano molte cose
Romeo continua a vedere in volpe
Continua a vedere in volto e lo dice espressamente in luoghi pubblici perché Romeo ha scritto pubblicamente uno tra i più grandi se non il più grande storico
Di questo secco del secolo ventesimo
Cioè vol te
Ha individuato non ha ancora letto il Risorgimento in Sicilia evidentemente a preconizzato il grande avvenire di storico come
Di Romeo
Romeo è perfettamente formato oramai quindi alla sua formazione intellettuale la sua il i problemi Vulpiani sono fa manca una sola componente
Fondamentale diciamo così nella strumentazione metodologica di Romeo fatta appunto di questo rapporto fondamentale di questo contrasto rompe fondamentale tra tra Croce Volpe
Manca la componente della letteratura anglosassone della Teoria dello Sviluppo economico che Romeo assumerà subito negli anni cinquanta in seguito al dibattito con Gramsci ma Gramsci c'entra poco nella formazione di Romeo quello che conta è Romeo è
Il discorso dei Kercher Necron Adelina Xi dei Robinson dei Luis tutta quella teoria anglosassone kebab dare un connotato nuovo a quell'attenzione per i fatti economici e sociali che gli era derivata da Volpe solo che vota gliela aveva data con alla strumentazione di analisi tradizionale non non aggiornata ai sul piano della teoria economica manca solo questa componente economica Romeo ma Romeo è uno storico straordinariamente precoce straordinariamente formato non solo nella sua metodologia storica fa dobbiamo dire poi vedendo i risultati i risultati della successiva storiografia di Romeo e andando a rileggere le proposizioni interpretative concettuali di questi anni ma Romeo a verificato nel corso degli anni cose che aveva detto negli anni Cinquanta
I risultati a cui è pervenuto sono dei risultati
Da quel momento Romeo invio a Volpe tutti i suoi scritti sistematicamente e Volpe ricambio con una stima scientifica e umana crescente
Si chiarisce quindi la natura del rapporto tra il due
Dalla natura del rapporto tra i due
Lui ha avuto cinquantaquattro spetta e cinquanta g plus somma quaranta
Me ne spettano altri dieci
Poi siccome sono più giovane forse altri cinque
Ma
No siccome ho notato uno sguardo poco rassicurante poco rassicurante
E dove li troviamo questi presupposti
Fondamento fondamentale il Risorgimento in Sicilia
Si presenta come il primo grande tentativo
Della storiografia idealistica del dopoguerra
Di connettere strettamente in un tessuto narrativo unitario storia politica e storia economica e sociale
Per l'ha preso per un opera marxista per la quantità di dati e di elementi economici che Romeo CD mettervi
Un tentativo poi questo che Romeo reitererà sistematicamente in tutte le sue opere narrative di carattere narrativo
Un tentativo culminato nella grande biografia cavouriana
Dove c'è
Appunto questa volta ha ancora con la mediazione con l'esperienza della storiografia anglosassone che cosa c'è il la compiuta operazione di ricostruire il processo di unificazione riempiendolo riempiendo la narrazione politica di tutti i connotati di
Di storia economica e di storia sociale che erano stati per esempio completamente trascurati da Omodeo nella sua biografia politica del conte di Cavour del conte di Cavour
E direi
Intanto in un tentativo di di Cavour perché
E questo che cos'è ma se si rileggono alcune cose che Romeo ha scritto di volpe
Ci si può spiegare questo fatto scrive Romeo nel sessantasette schiera il volto e rievoca da par suo questi fatti questa atmosfera ma certo egli fu uno dei primi e più autorevoli ad auspicare una nuova storiografia
Più attenta all'urto delle forze sociali
E al germinare delle nuove strutture dal suono profondo dei grandi movimenti collettivi
Più adatta a guardare da vicino a istituzioni giuridiche ha problemi economici e a coglierne lo spirito informatore il concreto significato nella vita degli uomini al di là degli schemi e della riscossione dei teorici
Ed è quello che precisamente Roma
Facendo
Nella recensione nel Risorgimento in Sicilia nella recensione
L'abbiamo vista l'Italia moderna era posto il problema fondamentale del giudizio sul sul Risorgimento e sullo Stato nazionale sorto da quel Risorgimento
Un giudizio che poneva Romeo lo stringente problema
Della valutazione del rapporto tra Stato unitario in masse e che costituiva la chiave per comprendere non ovviamente per giustificare come e cito Romeo
Una personalità come quella di volte così moderna e intellettualmente creativa
Abbia compiuto la scelta sbagliata del fascismo
Attenzione il problema qui è posto chiaramente Romeo difende sempre Volpe ma per lui l'adesione di Romeo dei volte al fascismo resta un problema
Presto no momento può lo spiega senza forte pezzi però ci vorrei arrivare lasche
Nel cinque adesso un problema perché tornerà più volte su questo il problema è tornerà in più era qual era questo per Romeo l'unico grande problema secondo me è ancora aperto nella lettura di volpe per Luca
E su di esso tornò più volte tornò più volte in seguito ritorno nel sessanta
Con la nuova recensione a Italia moderna sollecitata agli dallo stesso poco early ritorno poi nel settantasei e quindi farei alla alla problema posto da Tangheroni questa mattina
Romeo non la vede come una scelta irrazionale cioè Roma con una scelta razionale cioè Romeo in tutto concedeva poco spazio all'irrazionalismo nella Sforza un cervello di per sé impostato razionalistica meno
E allora si chiede a questo proposito e cerca
La natura perché secondo lui il problema uno dei problemi più grossi della cultura la storia la cultura italiana di questo secolo il problema dell'adesione di tanta parte dell'intellettualità italiana al fascismo
Che cosa c'era nell'Italia borghese e liberale che poteva indurre un uomo come Volpe
Al quale essa era stata così larga di riconoscimenti e di plauso ad auspicare nel rovesciamento
In realtà lo Stato nazionale uscito dal Risorgimento presto sempre per lo storico abruzzese al vertice dei valori politici e morali che un cittadino dell'Italia moderna poteva coltivare
Ma egli era nato a tempo per partecipare da spettatore da protagonista alla crisi di fin e secolo
Quando parve che i muri ma maestri del di quello Stato vacilla se ero sotto l'urto delle grandi forze della società italiana che ancora non vi si
Erano integrate e allora il problema di un ordinamento che senza rinnegare i valori e i principi dello Stato nazionale
Riuscisse ad attuare quel processo di integrazione in modo che l'Italia Sempre meglio diventasse l'Italia di tutti gli italiani divenne il problema centrale del pensiero storico e politico di volta
Salto un pezzo volpe fece insomma la sua scelta a favore di uno Stato per gran parte ancora guidato dai valori delle vecchie élite ma capace di stabilire con le masse un contatto che era sempre sfuggito alla allo Stato liberale Volpe ritenne questo Volpe ritenuto che era anche un'esigenza che rispondeva alla vocazione più profonda dello storico
Alla sensibilità che Illy aveva sempre mostrato per i processi in cui la formazione delle forze e degli aggregati sociali più elementari
Si converte nella creazione di nuova istituzione e di nuovi valori culturali
Politici
Vi tornò infine
Nella stroncatura al libro di cervelli che io ho dato allora però risparmi
Che cosa mi sembra più evidente in questa in questa stroncatura il tono diciamo così
Il tono violento che essa che essa assume
Di indignazione
No di indignazione nei nei confronti ce n'è questa il dato più elementare che dice anche secondo me del rapporto umano che si era stabilito tra tra volte Croce nel senso che comunque Romeo non
Non amava agli atti ingenerosi non amava gli atti ingenerosi non Storia della storiografia dunque ma inquisizione ideologica per il fatto di del fascismo
E politica da agente della polizia politica o meglio da burocrate di un rapinatore vagheggiato Minculpop esperto nella individuazione dei precursori e nella diffamazione degli avversari questo il cervello
Con un metodo di cui sono il segno ha cambiato la nascita della moderna nazione italiana la disgregazione del mondo Feudale la genesi dei comuni e del Rinascimento il Medioevo romano e germanico dell'impero del papato
E più tardi quello degli stati territoriali e nazionali la formazione dello Stato e della società nazionale italiana dell'epoca moderna
Tutti i grandi temi affrontati da Volpe non interessano punto certo unico probo Obiettivo secondo quello dimostra che
Era che era fascista
Rispettare ma era questo ripeto a l'altro grande problema e anche era posto negli anni Cinquanta e che gli derivava anche questo double
Era appunto il problema del ruolo del concetto di potenza della storia
Nella storia e della sua possibile composizione con i principi di etica e di libertà
E questo viene fuori in modo chiaro nel mille novecento cinquanta Latteri nell'analisi dell'opera di buon servitore
In un saggio di Romeo universalismo e scienza storica tedesca dove appunto pone il concetto di Potenza
Pone il problema del rapporto tra potenza e libertà che poi il vecchio rapporto fra Ethos e Kratos e quindi del rapporto tra Croce e voto tutto chiaro quindi tutto posto con chiarezza
Nel mille novecentocinquanta quindi
Questa è
Diciamo così la sintesi di questo rapporto a questo punto inizia l'epistolario gli scambi tra iniziò l'Epistola agli scambi tra Romeo volta è un epistolario Denis nel cinquantasei volte a ottanta
Volpe a ottanta
Penso
è fatto di scambi di opere il rapporto tra Romeo scambi di opere alcuni incontri in casa Volpe sporadici e soprattutto di alcune lettere appunto che documentano la stima crescente di volpe per Romeo la grande vitalità e lucidità rivolta perché ripeto comincia a scrivere queste lettere a ottant'anni la sua amarezza
Per l'emarginazione ingiustamente subita qui il risparmio tutta l'analisi che fatti cioè Volpe in queste in queste cose analizza
Analizza il suo rapporto con Ciabò mette in chiaro alcune cose puntualizzare certe espressioni di Sight eccetera eccetera
Credo tuttavia che da questo punto di vista forse la lettera direi più interessante
Con la quale forse si può ci si può avviare a conclusione
è quella che Romeo gli scrive che Volpe scrive a Romeo nel mille novecentosessanta
Teniamo conto nel mille novecentosessanta a ottantaquattro anni se non sbaglio sì a ottantaquattro anni
Ricerca
Romeo il il direttore del giornale che ha chiesto una recensione per la nuova edizione di storia di dell'Italia moderna Romeo gli ha fatto quella recensione dieci anni prima
Gli dice tu appartieni all'ultima generazione degli storici quindi non pregiudicato in senso nazionalista
A sebbene giovane un bello e meritato nome come studioso a me piacerebbe molto se tu accettassi di scrivere questa colonnina in mezzo o pressappoco quel libro quei tre volumi sono nati sotto per ti vaste ma
Salvo qualche rivista tra cui la Rivista Storica Italiana dove Romeo aveva pubblicato il primo saggio e qualche giornale nessuno volutamente ne parlo o a anche solo nomino nell'elenco dei libri ricevuti cominciando dal Magno Corriere della Sera dalla stampa dal Giornale d'Italia
Quanta vigliaccheria caro Romeo in questa è Italia democratica repubblicana e cristiana eccetera eccetera non si tratta di Sophie e Tare libro
Ma mettere in luce la somma di ricerche di cui è frutto il pregio di almeno alcuni capitoli certo vigore costruttivo che lo sorregge recente mente Saitta sulla rivista di Russo ricordando insieme con certi miei meriti di cinquanta e ormai sessant'anni di lavoro a cui fanno riscontro scrive tra virgolette volte GRA
Ali corte e poi tra parentesi sfacciato assai tra
Ritorno
Ah va sul tema del mio nazionalismo che negli ultimi tempi avrebbe inficiato la mia attività di storico vorrei qualcuno mi dice se che cosa è questo mio nazionalismo è semplicemente prendere ad oggetto della recente storia d'Italia lo Stato la nazione italiana post quanto attività complessiva della nazione Volpe sottolinea quest'ultima pace sia essa politica sia essa economica e sociale sia anche culturale per cui tanto che la cultura risente della politica e di influisce sulla politica e qual è e lei essere il compito di uno storico che prenda do a ESE nel suo insieme in una determinata epoca è da nazionalista aver seguito con simpatia l'ascesa dell'Italia la sua conta di essere qualcuno nel mondo il consolidarsi della sua coscienza nazionale io non so cosa vogliano questi giovincelli devo solo occuparmi dovevo solo occuparmi delle classi e loro lotte Problemi operai avrei male servito e le classi e l'Italia e la storia
Risposta di Romeo fu la recinzione che usciti dal la lettera del diciassette marzo del sessanta Romeo rispose con la recensione uscita sul Resto del Carlino il venticinque marzo mille novecentosessanta è una recensione e credo che sia uno dei pezzi più belli che Romeo abbia mai
Abbia mai scritto
Direi che non non è possibile data l'ora leggere sintetizzare comunque
Il discorso viene sviluppato in questo modo Romeo ripropone
Ogni di dieci anni prima nel senso che accenna rapidissimamente al problema dell'Italia in cammino però tutta quella parte è stretta diciamo così Ria accenna brevemente anche alle linee porta anti alle linee portanti accerti punti di dissenso senza entrare troppo come aveva fatto quella era un articolo di rivista questa una un articolo di giornale e e poi però mette in rilievo quello che è stato che significa quell'opera quel libro nella storia della della cultura in Italia e infine ma sempre si riconoscerà in queste pagine il calore e la forza rievocativa di una narrazione in cui un secolo di storia via del popolo italiano viene rivissuto inquadrato non già negli schemi di economisti e sociologi ma nel dramma delle coscienze della e della volontà
I due poi continuano ancora Romeo continua mandarli tutte le opere Volpe continua anche peraltro a lavorare
Lo sappiamo nel sessantasette
Il crescendo dei giudizi su un ponte rispetta Romeo passa con il tempo infine l'apprezzamento più lusinghiero
Non ti paia un giudizio troppo interessato Romeo lì appena recensito storici e maestri
Non ti paia un giudizio troppo interessato da parte mia scriveva Voltaire come o dopo le cose belle che hai detto di me
Ma da vari anni vedi vedo in te il migliore rappresentante dalla presente generazione di nostri storici
Ne conosco tre i miei maestri
Fra ottocento e novecento la nostra di cui sono l'estremo superstite l'ultima la vostra i due o tre libri tuoi che io conosco me nessuno chiara testimonianza
Il più grande storico del secolo dava alla fine il riconoscimento a quello che si considerava il suo Allier
Grazie ringrazio il professor Pescosolido per questa sua bella relazione direi che data allora rinvierei la discussione al pomeriggio raggruppando diciamo una discussione per tutt'delle relazione darei appuntamento punto per la sessione pomeridiana alle quindici e trenta grazie
Deve fermarsi agli atti
Ma partenza
Dovuto
In storia fosse più corta parlamentari pensavo che fosse più corta erano dagli ottanta
Steso dal centro approvazione scritto
Quattro tutti una situazione
Carlo
Ma
Insomma
Concorrenza
Andare
Guarda allora su questo
Sporco spese
Per io
Stelle
Tra storico uso
No
Nelle faccende nella mia relazione Cossiga
Quando che interessa dunque
Balletto
Orribile
Ucciso
Sui
Aspetto ci qui
Scarpe Clark
Per l'Abruzzo
No no no no no aspetta sempre nel prossimo
Oricchio
Nel
Corridoio
Cioè ciò la parte finale coperti manca la pagina ventidue esperti grazie
Cominciata
Forte
Sica o sugli altri
Giudice scopre
Rispetto
A nel pomeriggio facciamo calcoli guardi
Faccio
Questa che
Si trova
Allora
Questo
Qualcosa
Allora
Sì
No ritiene
Meglio agli nella villetta
Grazie cambia dopo parla le o anche o anche la tua relazione al convegno Minnuta abbiamo coinvolti ormai
Sì group
Una spina nel fianco
Ecco altipiani Fratellanza quel distinguo riguardare
No fa quelle cose sono pubbliche non avere appunto
Giorno settantotto
Possa
Far
Ora
Gli abusi
Maresciallo
Va bene
Allora
Sì
Allora
Le cifre
Spettanze
Cinque
Il
Sì
Così
Cinque
Oltre
Quelli
Che
Ma
Insomma
Artistica
C'è
Spazio
Sì
No
Va
Allora diciamo quando nella c'ero io
Sì undici
Sempre indisciplinati felice ovvio sempre indice di accadrà perché non è un anno anziché e l'abbiamo visto poco fa
Va be'e presidentessa del Salone degli ebrei Giove prodotto che investe del problema presente a Roma
Non c'è
Di stazione dopo la teniamo per tutto su tutto l'idea di Perfetti mi sembra buona allora proviamo a cominciare
Allora se
Allora noi potremmo pare così cioè pare nelle due relazioni di Perfetti ariosa mi hanno detto che purtroppo Mazzetti non può esserci all'influenza che non risparmia
E ci sarà invece facciamo una pausa poi la relazione di Caccamo
E poi ci potrebbe essere aprire una discussione generale che può riguardare sia le relazioni di stamattina si è una relazione di ogni pomeriggio che cercheremo di regolare in modo che così diventa possibile
Tutto quello che si è accumulato eccetera
Una discussione dopo di tutto negata altro che cercheremo di disciplinato proprio in vista di salvare la discussione affidandoli alla loro coscienza io prego il perfetti José Caccamo di non prendere esempio da norme di essere più sintetici non sembra gioco presto però prego come quasi come vite cui voglio una bella discussione no scherzo al parcheggio no raccomandare aggiunge Walter ad ogni modo allora partiamo con la relazione del professor Perfetti sugli studi sul nazionalismo e il fascismo
Allora io la parola sensata e presentarti quinques rispetto alla rete super allora siamo
Dunque per molto tempo è stato già ricordato questa mattina
Gli studi sull'Italia moderna e contemporanea di Gioacchino Volpe
Sono stati ignorati da gran parte della storiografia perlomeno da quella che veniva considerata la storiografia egemone o sono stati sottovalutati proprio perché sulla figura dello storico pensava a torto o a ragione
A mio parere forse più a torto che a ragione l'immagine di un volte fascista di un Volpe storico ufficiale delle fascismo questa esclusione o sottovalutazione come si preferisce ha finito per pensare a lungo sulla fortuna storiografica di volpe nel secondo dopoguerra delle volte modernista del volte contemporanei sta e ne ha messo in ombra l'influenza enorme che è stata ricordata anche questa mattina sulla storiografia italiane
Si è cercato di operare dei distinguo
A mio parere artificiosi tra il volpe medievista riconosciuto unanimemente come uno dei maggiori storici a livello internazionale
Con operazioni vorrei dire anche sottilmente mistificatoria e come quella di impostare
Un approccio all'opera dello studioso partendo dalle Summer proprio dei suoi scritti modernisti c'è contemporanei istrici per poi passare con un'operazione a ritroso a quello dei suoi testi medievista che l'unico modo a mio parere per precludersi la possibilità di comprensione della logica dell'itinerario storiografico di volpe
Ecco già l'amico Vegezzi questa mattina aveva accennato al fatto operando questa distinzione fra gli storici che si io sono uno dei sostenitori diciamo di questa filone della continuità
Dicevo
Posto difficoltà di comprendere questo itinerario storiografico di volpe dal momento che il suo interesse per la storia dell'Italia contemporanea
Non nasceva affatto credo da motivazioni di natura politica o di natura contingente ma discendeva in maniera vorrei dire quasi fisiologica dalla considerazione che la storia millenaria dell'Italia e degli italiani
Dovesse essere scandagliata seguendone un percorso ben definito un percorso segnato dalla sua stessa vicenda
Un percorso che all'inizio individua come suo soggetto il popolo minuto è un'espressione tipica di Volpe che si rincontra molto spesso negli scritti diciamo di natura miti visti che è poi ritorna in quelli di natura modernista
Di questo popolo minuto nel suo manifestarsi nel suo organizzarsi negli istituti economico giuridici e nella realtà comunali e signorili
E che infine sbocca in età moderna e contemporanea
Nella realtà staccato dove in virtù del concetto di nazione ecco in quei termini stato da una parte nazione dall'altra che diventeranno diciamo i lati motivi dello studio degli studi motociclistici di volpe trova un raccordo con la società
è stata già ricordata
La recensione che Rosario Romeo scrisse ad un volume di grosse dimensioni pubblicato a Volpe costruito proprio
Con questa impostazione
Che ripeto a me sembra errata questa impostazione cioè che punta sulla priorità dell'analisi degli scritti contemporaneisti film rispetto a quelli modernisti ICI
Ecco è proprio Romeo ha definito questo approccio con le parole di dura condanna che ha ricordato questa mattina l'amico Pescosolido
Ma accanto a queste parole di condanna Romeo ha concluso con un giudizio su corte che vale la pena di rammentare
E il giudizio semplice lapidario Volpe rimane un grande storico per la profondità delle sue analisi per la forza delle sue rievocazioni per la sua capacità di farsi uomo nuovo e antico a un tempo
Ma questi suoi caratteri possono essere intesi solo su un terreno che è il loro proprio
Della storia della cultura del pensiero italiano ed europea
Ora l'importanza di Volpe nel campo della storiografia contemporanea Istica e dunque malgrado diciamo il peso che ha avuto ancora da indagare
Essa andrebbe a mio parere studiata e valutata almeno in due direzioni
Quella per dir così della organizzazione degli studi storici e della promozione di determinate ricerche
E quella ancora del reale contributo da lui stesso offerto alla storiografia con alcuni lavori in particolare quelli sulla Grande Guerra
Sull'Italia in cammino sull'Italia moderna
Sotto il primo profilo al quale in questa sede voglio soltanto accennare perché costituita oggetto di relazioni specifiche in un'altra sessione quella romana di questo convegno si inserisce il grande lavoro di stimolo e di indirizzo che Volpe imposto a partire dall'inizio degli anni trenta
Perché l'interesse l'attenzione dei più giovani promettenti ricercatori si spostasse verso la storia più recente quella che cominciava con il Settecento proseguiva con l'ottocento culminava con il novecento
Questo lavoro trovò un punto di riferimento etico Angulo nella scuola storica romana
Di cui Volpe non fu solo direttore ma anche soprattutto animatore e che vide raccogliersi in qualche modo e in qualche misura attorno a luglio un nucleo di studiosi di notevole spessore
I quali per usare un'espressione di Renzo De Felice avrebbero dato il tono alla storiografia dei decenni successivi
E avrebbe lasciato un segno forte del loro passaggio potremmo dire nel regno di Clio da Walter maturi a Carlo Morandi da nello Rosselli Ernesto se stando a Delio Cantimori a Federico Chabod
Va ricordato a onor del vero
Che Volpe mise sempre in guardia pur rivendicando l'importanza della storia politica e il ruolo del momento della politicità nell'indagine storica
Mise in guardia dicevo dal pericolo di commistioni fra la storia e la politica
Tra l'indagine scientifica e la militanza politica
C'è nel suo passaggio particolarmente significativo in proposito in un saggio che delle mille novecentotrentadue su motivi aspetti della presente storiografia italiano
Dice Volpe
Tutta la storia nella politica va bene
Ma non ha né cartella come molto spesso accade quando al passato si vuol dare il nostro conto che perciò diventa maschera
Quando ci si mette alla ricerca degli immaginari precursori
Quando si condannano uomini perché ebbero gli ideali del loro tempo e non dal nostro
O viceversa si condanna il presente per la sua strada e non per quella che piace a luglio che noi crediamo rappresenti la linea di sviluppo del passato il progresso in questi casi
No sia non elevazione della storia ma la contaminazione storia politica
Questa posizione andrebbe tenuta presente per una lite rilettura anche del rapporto tra Vultee il fascismo
In particolare tra Volpedo stesso Mussolini che nei confronti dello storico nutrì sempre quanto meno una profonda diffidenza questa mattina l'amico vigenti ha ricordato alcuni episodi di questa diffidenza di questa scarsa simpatia di Mussolini nei confronti di volpe
Da quell'appunto famoso appunto sui sette figli alle vicende che hanno diciamo connotato
Alcune delle ricerche di volpe
Hanno determinato alcuni ostacoli io ho in proposito vorrei ricordare un altro diciamo episodio minore che però
Da a ancora una volta un'idea di questo rapporto
Il caso appunto di nello Rosselli il quale era uno degli allievi prediletti di volpe alla scuola di storia moderna di Roma Rosselli voleva recarsi a Londra per completare delle ricerche ma non riusciva ad ottenere
Il passaporto per motivi politici
Molte era intervenuto aveva garantito il suo rientro in patria ma scaduto i termini diciamo delle passaporto Rosselli non accennava a rientrare tarderà qualche tempo prima di rientrare
In Italia nel frattempo Mussolini scrive a volte una lettera una lettera dal tono fra l'irritato e l'ironico che forse vale la pena appunto di di leggere anche perché è tutto sommato abbastanza divertente
Eccellenza scrive a Mussolini come certamente era aumenterà a
Unicamente per le sue reiterate e insistenti premure fu concesso al professor Rosselli
Già per le stesse premure liberato dal confino giustamente inflitto gli il passaporto per l'Inghilterra dove avrebbe dovuto compulsare e raccogliere documenti relativi al nostro Risorgimento
Ed il permesso del temporaneo l'espatrio fu concesso esclusivamente perché l'Eccellenza vostra riteneva che non fosse possibile completare la nostra storia con la S maiuscola ovviamente
Senza la rara perizia del Rosselli
Del quale e la nonostante il contrario avviso del ministero dell'Interno si rendeva assolutamente mallevadori
Senonché il Rosselli che ben sapeva come la storia il Risorgimento non fossero che un pretesto per ottenere il suo appassionato intervento individui favore
Una volta all'ombra ha manifestato ben altra Foglia che è quella di ritornare in Italia tanto che ha invitato la moglie a raggiungerlo colà
Se che al ministero dell'Interno non resta che dare subito ordine lascio del passaporto anche alla moglie
Per evitare all'Eccellenza vostra la noia di a vere pressioni da parte della famiglia Rosselli e di dover fare a sua volta premure per la nuova concessione del permesso di espatrio suo Mussolini ora è una un episodio appunto minore che però rivela il diciamo tipo di rapporti e che esistevano appunto fra diciamo i due uomini
In questa sede però per quanto riguarda il contributo di volpe agli studi di storia contemporanea
E il peso che riconosciuto o meno questo contributo avuto sugli studiosi delle generazioni successive io mi limiterò a qualche rapida riflessione sulle pagine appunto che Volpe ha dedicato al nazionalismo italiano e Al Bashir
A parte qualche saggio specifico sull'argomento
Le riflessioni di volpe sulle nazionalismo italiano sono consegnate ad alcuni memorabili capitoli delle sue due più importanti opere di contemporanei Alitalia in cammino e l'Italia moderna
Nel primo di questi lavori pubblicato come è noto come è stato ricordato anche questa mattina nel mille novecento ventisette volpe dedica un capitolo a il nazionalismo italiano nell'impresa di Libia
Un capitolo denso nel quale l'attenzione dello studioso si concentrava
Soprattutto sull'originario eclettismo del movimento espressione di un convergere di stati d'animo diversi di nuovo spirito
E di nuovi motivi che da tempo aleggiavano nella politica italiana
Ecco cito testualmente da molte c'era di tutto qui dentro irredentismo ed espansionismo economico frontiere colonia Adriatico al Mediterraneo ed emigrazione
E naturalmente non fu difficile sorridere ironizzare da parte dei molti anziché i più di fronte a questa nuova retorica
Vi si accanirono contro anche specialmente quelli che già negli anni precedenti avevano affiancato Enrico Corradini nel tenere a battesimo il nuovo imperialismo italiano
Ma che ora se ne erano staccati in cerca di altre verità in cui quei pazzi di altri interessi meno superficiali sorridi Meredith per rinnovare la vita italiana
Volute ricostruiva poi il cammino che avrebbe per un verso portato alla creazione dell'associazione nazionalista italiana
E per un altro verso alla precisazione in termini programmatici e ideologici di questo movimento
C'è un punto di questa analisi
Che a mio parere merita di essere sottolineato perché particolarmente importanti
In quanto rappresenta una consultazione e direi una efficace confutazione di quel che gran parte della storiografia successiva sulla scia delle argomentazioni suggerite da Luigi Salvatorelli nelle nazional fascismo un'opera
Che era uscita da qualche anno nel mille novecentoventitré e da Benedetto Croce nella storia d'Italia dal settantuno al quattordici che invece come è stato ricordato questo oggi sostanzialmente coeva all'Italia in cammino
Dicevo che questa storiografia ha cercato di sostenere e cioè la derivazione del nazionalismo italiano da modellista
In particolare francesi
Ecco dei
Nazionalisti italiani Volpe scrive è una pagina che forse vale la pena di appunto richiamare scrive
Essi volevano essere non il vecchio patriottismo torpido e benpensante che vive di sacre memorie di rievocazioni a data fissa ma un patriottismo dinamico il militante
Ma forza d'impulso no non semplice sentimento ma un complesso ben coerente individuato di dottrine una fede
Cioè la fede nella nazione anzi la nazione che ha sede INPS
Risciacquare dura di nazionalismo francese dicevano gli avversari eccetto i nazionalisti erano al corrente del analogo movimento francese come in generale della letteratura politica contemporanea specialmente francesi assai ricca averne un po'diffusa la conoscenza in Italia fu uno dei loro titoli di merito
Certo
Anche qualche spunto motivo di estranea provenienza si può trovare nelle loro idee nei loro scritti ma non molto più e si erano consapevoli delle diversità loro dal nazionalismo francese
Che è nato in un'azione fortemente costituita egli energica politica estera e coloniale voleva solo reagire alla degenerazione interne risaliva indietro
Alla monarchia al Medio Evo alla corporazione all'artigiano alla vecchia Francia alla vera Francia nascosta sotto le incrostazioni democratiche massoniche bancarie capitalistiche internazionalistica alla Francia di Giovanna d'Arco alla Francia preromane Celtica
Non ancora guasta dalla le attività
Mentre in Italia nessuna nostalgia per il passato e molta preoccupazione non tanto della vita interna quanto di quella internazionale
O di vita interna solo per poter immettere più energici fermenti nei partiti e nello Stato
Per potere più facilmente operare dal di dentro sul tifo
E poi in Italia maggiore realismo e consapevolezza del valore strumentale dei miti e delle ideologie
Nessuna simpatia per la propaganda rivoluzionaria e nessuna disposizione dei ficcare gli immortali principi ma neppure rinnega mento della riforma
Antidemocrazia sì ma contro la democrazia partito politico non contro i lavoratori di qualsiasi genere
E anzi taluni patteggiamo non la conciliazione piena del proletariato con lo Stato italiano e che questo forse cosa di tutti gli italiani non città dell'armata di classi e di gruppi
E vedevano con simpatia l'ascensione dei lavoratori
Solo che non come il proletariato di per sé stante ma come parte del popolo e della nazione italiana
Anche la monarchia si ma piuttosto come mezzo condizione di disciplina di Forza armata di spirito militare che non in se stessa come oggetto di mistica adorazione che in Italia era sempre mancata
Né ora si poteva creare ora queste osservazioni di volpe sono mi sembra assai pertinente
Le smontano l'idea della dipendenza intellettuale dei nazionalisti italiani dai nazionalisti francesi ma non solo francesi
Che come si è detto ha dominato la storiografia per molto tempo debitrice delle tesi di Salvatorelli e dico
Il primo sostenne che di nazionalismo italiano nel nazionalismo italiano c'era molto moltissimo nazionalismo francese anzi testualmente aveva detto c'era tutto charme warrants letto copiato imparato a memoria cucinato in tutte le salse
Il secondo invece
Aveva sostenuto che cito nelle sentimento dannunziano lussurioso e sadico insieme insieme freddamente dilettantesco
I letterati italiani del nazionalismo in fusero elementi intellettuali tratti prima dal nazionalismo francese del Barrès anche lussurioso e sadico
Ogni
Da quello razionalisti Claudel Morra as della Xion Frances e poi ancora dal sindacalismo e dalla teorica della violenza di Sorel
Ecco a voler cercare delle concordanze
Una mia vecchia diciamo
Ma taglia storiografica questa della difesa della auto tonicità del nazionalismo italiano rispetto agli altri nazionalisti
Nazionalismi ecco a voler cercare concordanze fra gli scritti dei teorici nazionalisti francesi e quelli italiani è possibile individuarne qualche
Soprattutto nell'ambito della tradizione Barresi Ana
In personaggi come Scipio sinché le che si allontanarono però presto dalle mogli
Peraltro anche in essi è presente la convinzione che le nazionalismo sia un momento insopprimibile un passaggio obbligato della dinamica evoluta evolutiva di una nazione divenuta Stato
E perciò stesso sia un qualche cosa come dire di connaturato ai caratteri alle condizioni di vita alle retaggio morale e spirituale politico della sua storia
Sia cioè un fenomeno per usare le parole di sigle che ha ovunque le sue radici perché ovunque l'indice dell'orgoglio e della forza di un popolo
Per quanto riguarda le ascendenze Morassi année invece opportuno sottolineare come il pensiero di Morra ASS costituisca lo ha sottolineato molto bene uno storico francese
Renner nel mondo
In uno splendido libro sulla destra in Francia premono perché adesso è il successore di François sfiora i all'Accademia di Francia
Che voi il pensiero dimorasse costituisca un tentativo di sintesi delle diverse tradizioni tra destra francese un'operazione di innesto sul tronco nazionalista rappresentato da Barrès dal bonapartismo del del tradizionalismo politico e dello le animismo
Il che a parte la stretta corrispondenza dei temi Morassi anni alle vicende della storia francese
Consente di affermare e qui volte aveva visto giusto come sia impossibile trasferire il Morassi Isma'al di fuori dei confini nei quali esso fu generato
E in particolare trasportato alla situazione italiana
L'unico possibile contributo che le teorie morattiana avrebbero potuto fornire ai nazionalisti italiani andrebbe ricercato credo nel l'antiparlamentarismo e nell'antidemocratici ritmo
Cioè in un terreno dove il pensiero politico italiano e anche questo lo sottolinea bene aveva delle radici ben salde delle radici a ottobre
Ecco il problema
Che Volpe
Parlando del nazionalismo individua e pone bene in luce è quello del rapporto fra nazionalismo e Risorgimento
Su questo punto la storiografia
Pure con motivazioni diciamo pure di segno opposto si è espressa per lo più a favore della sussistenza di una certa relazione fra Risorgimento e nazionalismo
Se si fa astrazioni infatti dal discorso crociano che si risolve come per l'interpretazione del fascismo nella nota tesi della malattia
Che avrebbe colpito la coscienza morale dell'Europa per l'apparire delle teoriche dell'irrazionalismo
Tutte le altre diciamo così classi che direzioni storiografiche hanno quale più quale meno posto in risalto l'elemento di continuità così per esempio il radicalismo di Piero Gobetti
La cui condanna delle nazionalismo veniva rapportata ad una acritica accettazione del fatto risorgimentale e del suo fallimento
Così per esempio il marxismo cito
Cito per tutti Paolo Alatri che spinto dalla volontà ti identifica are in nazionalismo con il fascismo individua come funzione dei gruppi liberal nazionalisti quella di essere quasi il tre giugno potremmo dire fra il mondo liberale e democratico in sfacelo e il nuovo mondo nazional fascista
Ne da una tale impostazione si discostano alcuni tentativi
Direi pure di ringiovanimento delle tesi tradizionali
Come quello di Silvio Lanaro che vede nel nazionalismo la proiezione ideale e politica del blocco
Corporativo protezionista costituitisi in funzione dell'industrializzazione e per ciò stesso l'elemento di continuità ideologica del capitalismo italiano
E vede quindi nel fascismo lo strumento materiale
Con cui il blocco proprietario dice testualmente Lanaro quale proveniente forse domani potremmo discutere Inter corporativo ricreato sì per breve tempo ai fini di una difesa generale di classe
E in questo proposta questo proposito attua conclude Lanaro la controrivoluzione preventivi
Ecco l'analisi che Volpe compie delle nazionalismo italiano del suo sorgere del suo definirsi anche il rapporto alla storia del Paese è di tutt'altra natura
Egli nell'Italia in cammino ma anche molto più distesamente nelle pagine belle suggestive nelle pagine corpose dell'Italia moderna
Senza dubbio uno dei capisaldi della storiografia italiana del Novecento mostra il legame quasi fisiologico delle nazionalismo italiano con il Risorgimento
è un legame che si rapporta al concetto di nazione
O se si preferisce si sentimento nazionale
Il sentimento nazionale
Per Volpe il sentimento nazionale
è un sentimento che nel trascorre dei secoli acconto tutto il popolo italiano all'unità politica
Ed è riuscito a convogliare in una dimensione che è appunto la dimensione nazionale le componenti più disparate
Sì da consentire e appendere legittima l'attribuzione al nazionalismo italiano di quell'aggettivo vario che ricordava appunto l'amico vi Tiezzi oggi
Come si può leggere proprio in un capitolo dell'Italia moderna intitolato proprio vario nazionalismo
è un punto importante questo perché l'idea tetti dominante dell'intera produzione storiografica di volte
Quella che alla fin fine animerà la sua stessa polemica con croce sulla storia d'Italia
è proprio quella come gli ebbe a scrivere negli ultimi anni della sua lunga vita rievocando proprio la polemica con crochet
Nella prefazione
Alla ai suoi due volumi sulla storia d'Italia che le nazioni sono cito opera della storia attraverso le più varie vicende cioè contrasti interni e guerre esterne e sovrapposizioni ed è eliminazioni di governi e di estranei genti e nascono queste nazioni cito da una lenta fermentazione o maturazione in
Ecco la centralità del concetto di nazione è uno dei lasciti di volpe agli storici delle generazioni successive
Si pensi
Non soltanto a Federico Chabod
Che proprio di Wolfe fu allievo diretto perché alla storia del concetto di nazione ha dedicato un importante lavoro
Ma anche a Rosario Romeo a Rosario Romeo che sulla nazione sui nazionalismi ha scritto delle pagine fondamentali
E dopo di lui e probabilmente per il suo stesso tramite a Renzo De Felice
Il quale soprattutto negli ultimi anni della sua vita attraverso la scoperta o riscoperta se vogliamo di volpe del Volpe studioso di storia contemporanea
Avvolto la sua attenzione al problema della nazione al problema della crisi della nazione al problema della fine della
Ecco questa centralità del concetto di nazione visto come fattore che si distende nel tempo
Come fattore che Singh vera per così dire nelle strutture e nelle istituzioni statuali
Consente di spiegare anche l'approccio di volpe alla storia del flash
Che gli appare alla luce dell'idea del continuum storico come una realizzazione dello Stato dinamico
Come un frutto dalla nazione in ascesa e sotto questo profilo non c'ha come una negazione rivoluzionaria della storia rifà cista
Ma piuttosto come il suo sviluppo ed elevazione
Si tratta di una concezione che se ci riflettiamo un attimo
Proprio nella misura in cui presuppone il continuum storico non poteva risultare certo troppo gradita mea Mussolini negli ambienti più estremi e rivoluzionari del regime
Quindi c'è una spiegazione una logica anche diciamo in quelle rapporto controverso difficile fra i due
Come ha scritto acutamente uno storico di valore che di Volpe fu allievo Walter maturi iscritti contemporaneisti cita il suo maestro furono a ben vedere
Cito una riabilitazione di quella Italietta così come veniva satire Giata dalla pubblicistica fascista spicciola
Ecco l'interpretazione delle fascismo di golpe
La quale peraltro la storiografia pur con notevoli eccezioni come per esempio Renzo De Felice non si è soffermata a dovere è contenuta soprattutto nella storia del movimento fascista
Pubblicata in una prima versione sulla Enciclopedia Italiana in calce alla voce Fascismo di Mussolini e Gentile
E limitata in questa versione al mille novecentoventisei poi ripresa in volume autonomo aggiornata e ampliata fino agli avvenimenti
Della vigilia proprio della caduta del fascismo perché l'ultima edizione del marzo del mille e novecento quarantatré
Ecco senza in questa sede diffondermi a lungo sull'opera e sull'interpretazione generale del fascismo
Che vi è contenuta sul collegamento tra fascismo e il Risorgimento attraverso proprio il comune denominatore della coscienza nazionale te ne costituisce la chiave di lettura più logica
Basterà osservare come sia possibile rintracciare di alcuni elementi importanti che la posteriore dei più avvertita storiografia in materia
Ascolto e sviluppato
Primo fra tutti in questo quadro
Il ruolo attribuito da molte alla Grande Guerra
Alla Grande Guerra interpretata come catalizzatore della crisi non solo politica ma anche morale del Paese
Questa mattina l'amico Vegezzi parlava della guerra come acceleratore come forte accedervi
Cito a volte bisogna tener presente tutta questa vicenda italiana dal mille novecentoquattordici al mille novecentodiciannove
Cioè crisi di vecchi partiti interventismo rivoluzionario discredito discenti istituti violenza polemica di socialisti passati all'interventismo contro il partito
Sentimento più profondo di problemi nazionali e sociali suscitato dalla guerra nei combattenti migliori disillusioni ed esasperazione nazionalistica tanto contro gli ex alleati quanto contro il Governo che male amministrava il patrimonio della vittoria
Rinnovate più acerbo offensiva dei socialisti contro la guerra
Baldanzoso e speranze di imminente totale rivoluzione di tipo russo bisogna tener presente tutto questo e altro per spiegare il fascino
Che è posizione
Come ben si comprende incontriamo in consonanza piena totale con le tesi di chi per esempio Renzo De Felice sostengono che il fascismo debba e possa essere studiato solo in riferimento tanto alla Suma nella sua singolarità quanto alla sua collocazione geografica e temporale
Ancora nell'opera di volpe potrebbero essere individuate altre intuizioni
Pure se non recepite certo sviluppate dalla storiografia successiva
Quelle per esempio che riguardano la composizione sociale del fascismo
In particolare del primo fascismo laddove la marcia verso il fascismo di una borghesia in cui dice testualmente volpe entravano largamente i ceti della cultura
Di una borghesia cioè in vista cito prevalentemente come somma di valori spirituali accettabili accettati anche da non borghese
Di una borghesia alla quale ben presto più o meno attorno al mille novecentoventuno comincerà ad aggregarsi il popolo minuto ecco quell'espressione tanto cara a volte laddove si diceva questa marcia prefigura l'ascesa
O il tentativo di ascesa di quelli che De Felice ha chiamato i ceti medi emergenti
E ancora
Si potrebbe sottolineare la distinzione tra movimento il partito
Sulla quale Volpe si sofferma con particolare
Ma soprattutto ci si dovrebbe soffermare
Sulle pagine che in più lavori non ultimo quello dedicato al millennio di una dinastia volte dedicò al rapporto Monarchia fascista
Un rapporto che a suo parere
Per il fatto che uno dei due corpi della di archivi il fascismo appunto aveva conservato l'originaria vocazione repubblicana Fini per fare addensare dice testualmente medie e indumenti una dinastia
Alla quale vi rimase sempre peraltro fedele una dinastia che aveva saputo creare nel corso di un millennio di storia una monarchia fondata secondo cui il tessuto consenso popolare che è la caratteristica appunto della monarchia italiana
Secondo pur
Ringrazio molto perfetti e non è difficile vedere come trattando il suo argomento ha ripreso messo fuoco riportato all'attenzione del Comune proprio temi centrali che sono già attenersi nelle varie relazioni di stamattina
Cioè la storia del nazionalismo vista in questo quadro il problema della nazione in generale le varie tesi sulla storia d'Italia il rapporto sulla politica storiografia
Problema della borghesia dei ceti medi emergenti cioè attraverso questi studi sul nazionalismo di volpe ecco perfetti credo abbia ripreso questi temi più ampi che quindi si potranno permettere poi una discussione fruttuosa ai quindi darei la parola al cielo iosa al cielo di Rosa e noto a tutti è che credo questi sua interesse
Ricordo per decenni sulla storia del socialismo del sindacalismo legata sia la storia dell'ideologia della cultura sia il problema della politica estera credo che qui si trovi a suo agio e quindi aspettiamo che cosa ci dice
Ci sono
Ho cercato di mettere grazie farò del mio meglio per
Per quanto gli abbia
Con questo titolo il Quarto Stato
Passò Quarto Stato tra integrazione esclusione nella storia d'Italia per volte abbia cercato di circoscrivere entro contorni ben precisi il tema del mio intervento mi rendo conto che non posso evitare un problema eliminare rispetto a queste che consiste nel fatto di non limitare la trattazione delle volte
La trattazione che a volte fa delle risorgimento delle prevedibili ritagli unità al semplice esame dei testi sacri conservi non avesse la meglio questo
Si sente
Ma fosse
Non è il caso di cominciare no almeno ricominciamo nel senso che e mi pare essenziale prima di iniziare prima di esporre il mio tema un'osservazione preliminare
Mi pare essenziale chiarire alcuni dati autobiografici di volte
Che certamente lo hanno condizionato nella sua lettura delle vicende del socialismo italiano del movimento cattolico
Il problema è noto è quello di sempre il rapporto di volpe con gli avvenimenti del tempo suo
Quanto insomma il suo presente la sua partecipazione di osservatore alle vicende delle tocca a lui contemporanea lo abbiano condizionato un elemento che richiamava poco fa anche perfetti
Certo un condizionamento di questo tipo era stato lo stesso monte ad ammetterlo a più riprese e ancora perso l'estrema vecchiaia a proposito del materialismo storico di Antonio Labriola e aveva detto
Si trattava di un piccolo libro un libro che poteva capitare nelle mani
Di un aspirante storico pari a me
Il quale come si interessava di cose del passato
Di un certo passato socialmente assai mosso così anche di cose del presente più o meno a fine a quel passato ed ugualmente ricco di moti sociali nelle campagne e nelle città
Pullula anche di leghe associazioni operaie
Teso verso un nuovo ordine sociale e quasi verso una nuova civiltà un libretto come quello perché i studiava un momento storico come quello medievale poteva decine non dire dare un filo di Arianna
Al giovane storico ma si aiutarlo trovare una via alquanto diversa da quella battuta dagli storici della generazione precedente
Questo in qualche modo era tutto in fatto di riconoscimento del proprio debito al magistero Labriola hanno
Che non voleva dire più di quanto non dicesse il testo
E e che peraltro volte aveva già riassunto nella famosa introduzione al l'Antonio Labriola di dal pane nel mille
Novecentotrentaquattro voleva però anche dire poco o molto che fosse che a volte la lettura della Brioni asservite raccogliere il marxismo come canone interpretazione della storia
Insomma come ampliamento del raggio di osservazione anche i fattori economici sociali degli accadimenti umani secondo la notte impostazione di Benedetto Croce eccome Cinzio Violante ha scritto
Riconoscimento sulle orme del Labriola appunto del fatto economico come antecedente cronologico rispetto agli altri
Bene
Mettiamo il Pd nei piatti nel piatto e allora un parliamo di un valente studioso composto ricco un po'filosofo perché può essere una virtù e può essere anche un limite Innocenzo cervelli quasi ormai un quarto di secolo fa ritorno sulla che su questione in un celebre studio appunto su Volpe
In cui con sottigliezza e sicura padronanza delle fonti e con altrettanta puntigliosità però riapriva un problema di per sé già concluso
Perché con tanto accanimento si tesse a dimostrare l'incomprensione della priorità
In quanto filosofo marxista da parte delle volte aveva però un più recondito motivo che consisteva nel voler smontare
Da un punto di vista di esegesi interno alla costruzione filosofica Labriola Anna l'attribuzione più volte ripetuta in sede storica da volpe di una priorità filo colonialista
Secondo soprattutto la notte intervista che Labriola aveva rilasciato al Giornale d'Italia nel mille novecentodue quando si andavano maturando almeno dal punto di vista diplomatico di disegni verso la Libia
Il piano confutato Orio
Di cervelli era però improprio
Giacché tutto fondato sulla dell'indicazione di una coerenza marxista del filosofo Cassina tempi secondo la quale ad escludere un suo passaggio a d'una sorta di socialismo nazionale come di Renato invece più esplicitamente dal volpe nella famosa appunto e già ricordate introduzione al al Parma
Ora quella del Volpe poteva apparire anche un'illazione interessata e arbitraria ma solo in parte cadeva però un indubbio valore oculistico giacché si fondava su dati concreti e storicamente rilevanti la ricezione delle posizioni che le posizione della Bri Della Piola ebbero non pochi suoi seguaci
Successivamente approdate al così detto socialismo nazionale e poi sino al fascismo da un anno ad altri ancora
Sì che da questo preciso punto di vista lo studio di Al cervelli lasciava integralmente aperto il quesito che circa peraltro due lustri prima
Aveva sollevato
Uno storico socialista Gaetano Arfè nella sua famosa opera
Sul socialismo Presicce precisando che mi si consenta di citare non sono certo offesa alla memoria del Labriola il ritenere opportuna una ricerca rivolte ad accertare
Attraverso un'indagine sulla pubblicistica sindacalista
Se fino a che punto certe analogie di accenti tra l'ultimo Labriola e il primo nazionale il sindacalismo siano il frutto di un influsso diretto
Quel quesito dunque apposto dal Volpe a mio avviso non risolto dal cervelli rimane ancora aperti
Ecco questo avvertimento preliminare potrebbe apparire fu del tutto si oso se non mi servisse anche a chiarire
Altrettanto preliminarmente quanto già peraltro ricordato da per perfetti che appunto l'ottica che prevale sempre nella lettura storica dello storico modernista Volpe
L'ottica de della nazione
Nessuna appunto rilettura del volto e studioso delle plebi e del socialismo può prescindere da questa specifica sua angolatura
E che era appunto la vorrebbe la valorizzazione di tutti quegli aspetti di quelle vicende che agli occhi suoi concorrevano all'Italia in cammino e ad una più salda coscienza nazionale degli italiani
Anche se poi queste doveva fare tutt'uno con il passaggio dell'Italia nell'agone delle potenze imperiali ed una più aggressiva politica estera nove escludendo l'eventualità di conflitti
E questi anzi potessero essere condizioni di quel come lo era stato la prima guerra mondiale in quanto fenomeno proprio di accelerazione della coscienza nazionale
Certo che questa angolatura faceva torto a tanti altri aspetti della storia delle classi subalterne nondimeno meritevoli di essere valorizzati
Come proprio l'internazionalismo e il pacifismo del movimento italiano su cui invece il Volpe talvolta io ritenga
D'altra parte per quanto parziale inaccettabile per tanti versi la lettura delle volte appare meno datata di quanto non lo potesse apparire qualche decennio fa
La storiografia del movimento operaio ora silente se non reticente conosce un ANPAS che sotto gli occhi di tutti
Perfetto appunto della dissoluzione delle sue tradizionali categorie interpretative e poi qui sarebbe interessante vedere e poi si tratta di una crisi del marxismo
E e quanto proprio negli studi sono convinto e l'ho già detto al in altra sede come non sia stata proprio non andare categoria del consenso cosicché l'elemento forte del degli studi di De Felice sul fascismo a tagliare a dare una una forte spallata alla storiografia marxista
Ora si ripropone per l'intanto allora allo storico allo storico del movimento operaio di oggi una lettura di quella storia del socialismo se di cui per tanto tempo gravo una sorta di di damnatio memoriae della storiografia di quella storica la figlia per l'acqua la storia del socialismo coincideva con la storia del marxismo
Il discorso si ripensa riprenderà riprenderà a mio avviso per altri sentieri formulerà nuove risposte a nuovi quesiti che non sono più nemmeno quelli della mia gioventù
E chissà che allora non ci sia possibile rileggere in maniera meno sbrigativa e meno irridente quell'accenno Breve ma card e vibrante del Volpe al Prampolini
Patriarca del socialismo di un socialismo più sentimentale pratico che non dottrinario
Storia disegno quella del volto è certa
Nel senso più latte anche stricto sensu
Del Volta e contemporaneità ovviamente
E non solo nel senso di uno stretto legame della ricerca dello studioso con il suo presente Caressa l'unico modo al mio avviso di far storia ma anche da un altro punto di vista peraltro non meno nobile
Della storia che deve educare le coscienza della storia come pedagogia
Volpe fu in ciò insuperabile
Tra quanti dei suoi contemporanei pensa a croce concordavano in proposito lo fu nel senso più nobile ed anche in senso meno alto
Lo fu anche nel senso gramsciano di aver fondato una nuova retorica nazionale
Nobile alto comunque lo fu in quella capacità evocativa così palpitante in quella sua narrazione mosse commossa carica di empatia che molte manifestava versi fenomeni collettivi
Le forze profonde e prima silenti che si affacciavano sulla scena della storia germogli appena di cui seguiva l'intero tracciato vitale S ove seguendo ogni fase dalla crescita lo sviluppo la crescita fino alla decadenza per lasciar posto a nuove formazioni
E a nuove manifestazioni secondo un ritmo incessante
Un'attenzione viva la molteplicità dei piani su di cui le vicende umane si articolano si svolgono e si intrecciano Fattori di storia erano gli istinti e sentimenti le mentalità e le più consapevoli e riflessioni le azioni degli uomini più oscuri e quelle dei leader i movimenti appena percettibili percettibili che agitavano il tessuto sociale e le grandi manifestazioni della vita politica
Un gioco sapiente di equilibrio e in questo c'è un elemento di grande modernità nel collegare Nestoriano è storia Amba nel cogliere la reciproca dialettica la trasformazione imprevedibile cui questo gioco interdipendenze dava luogo
Certo in questo genere di narrazione così attenta all'insieme il ruolo dell'individuo pareva talvolta a scapito appare anche se i concisi ritratti di Chris Speed Giolitti di Umberto primo
De di Vittorio Emanuele terzo erano vivi di e penetranti ma sempre dietro gli almanacchi c'erano istituzione monarchica che campeggiava
Come i due capi di governo citati tutti assunti nella loro il Red UCB le individualità per l'ho visti come tipi rappresentativi di opposte alternative storica e politica
Ma una narrazione che proprio per questo la gamma le era largamente riconoscibile riconoscibile non solo dallo specialista ma sei più in basso da un pubblico più vasto è più diffuso
Ciò che corrispondeva al disegno educativo del volto e e lo distingueva da quello del Croce perché rivolto all'intera collettività nazionale
Scrittore potenzialmente a di popolo il volte che raccoglieva la sfida di iniziare finalmente una cultura a suo modo nazional-popolare
Gli ostacoli tuttavia lungo questa via erano molteplici e il principale era riassumibile in quella sua insistenza
Sulla narrazione che deve essere persuasiva ed emotiva e ed emotiva come ebbe a dire in polemica con il Croce per i quali invece il discorso era
E convincere
Non c'era allora nulla di strano che Volpe rimprovera se alla storia d'Italia delle trovo cioè eccesso degli elementi concettuali
Molte però occorreva un pericolo opposto che era quello di stemperare troppi concetti di rivolgersi ancor prima che la testa alla sensibilità del lettore
Toccando né le corde Brera azionarie Giovanni Belardelli ha già messo adeguatamente in luce questa funzione mito poi etica
Che Volpe si assegnò come storico almeno una fase della sua vita
L'accuratezza con cui Volpe ricostruiva la figura di sorelle nell'Italia in cammino ma anche più tardi lo stanno a dimostrare eppure diversamente da sorelle volte aveva occhio soprattutto al carattere strumentale dei miti
Ciò che lo portava ad essere indifferente alla distinzione tra miti genuini e miti tecnici Zatti che invece Volpe
Questo naturalmente la terminologia che fa parte di un dibattito tra storici delle religioni pensa Carrie successivo però che Volpe concettualmente e che sopra il concetto all'
Sarà presente cioè non si inventa limiti si scoprono i miti lo sciopero generale era una scoperta non un'invenzione di MiTo
Ora questo non c'era in questa distinzione non c'era prevaleva l'elemento strumentale del mito in volto e e lo credo specularmente lo stesso discorso valeva per gli anti-Minetti
Italia in cammino risentiva proprio di questa indistinzione essenza da parte mia
Né carne carattere scientifico mi pare di poter con qualche fondamento affermare la difficoltà di tristi in quelle in questa opera il Volpe storico che per dirla crociana mente della vere
A cuore soprattutto la verità e Volpe misto politico che ha a cuore di inventare un mito fondativo della nuova realtà politica a cui volte aveva aderito
Il risultato consistette paradossalmente nel velare quasi del tutto quei caratteri del socialismo
Italiano che in misura maggiore o minore avevano toccato la sua medesima vicenda personale intellettuali quel fenomeno e quel dato autobiografico che assai più tardi egli avrebbe riconosciuto
Le speranze di rinnovamento garanzia quale sul finire dell'Ottocento sì diceva a volte quali intellettuale riferendosi anche parlando anche di se stesso quale intellettuale italiano non si fermò la porta del socialismo B c'era allora qualcosa della sua del socialismo eppure in realtà in quel libro L'Italia in cammino
Per anche al socialismo delle origine crea presentava Leclair forse nuove fresche e che tanto piaceva tanto prediligeva il Volpe a quel pool si riconosceva di essere stato una delle forze attive
Di spinta della vita italiana unitaria bene anche a quello veniva riconosciuto soprattutto e soltanto il merito di aver inquadrato e disciplinati i lavoratori entro lo Stato nazione
Un merito dunque prevalentemente organizzativo verrebbe da dire
Del socialismo più come partito come macchina organizzativa che del socialismo come idea che in realtà voi ne L'Italia in cammino il socialismo come idea
Cioè tutto free alle masse che Rozzi miti
Ed ancora un merito riconoscibile al Partito Socialista malgrado il Partito socialista ricorre continuamente no questo motivo malgrado che i socialisti intendessero però le cose e conseguenza era un'altra
Quasi una sorta di proprio indirizza lirismo storico che guidava tutto animazione il però el contro comunque pure quel tanto o quel poco di virtù riconosciuta al socialismo per le origini si rovesciava sempre Meritalia in cammino nel suo esatto contrario appena volte affrontava l'epoca giolittiana con Giolitti non più il partito che pur suo malgrado porta alle masse a una più vasta coscienza
Dell'ambito nazionale entro cui collocare le proprie aspirazione e invece un'azione socialista esauriente sì nella caccia di piccoli immediati guadagni scriveva
Non lotte di carattere generale e non temi unificanti di e di conseguenza ancora molte proletariato che si frantumava legandosi interessi locali di gruppi di categorie
Questo giudizio pur non privo di qualche validità forse anche tanta validità assumeva però caratteri troppo drastici ed esclusivi
Per essere persuasivo giacché non dava adeguatamente conto di un così repentino passaggio
Dal prima al poi dall'originario sviluppo del socialismo italiano alla sua degenerazione per usare la medesima terminologia dal volto senza trascurare una valutazione così categorica procurava al volto e dei veri e propri infortuni
Come nel caso in cui rilevava contro ogni verissimi gli annuncia l'abbandono del socialismo nei confronti della Campania
Cosa che avrebbe modificato radicalmente il suo lavoro successivo
Lasciando presumere che tutti i contadini inclusi quelli per la Val Padana
Fossero assimilabile a quelli appunto dell'Italia mille meridionale che era l'unico esempio di cui riportasse di un malcontento che il Partito socialista non era riuscito a ad assorbire apportare affini
Gli è che in questo caso il Volpe storico inforcava gli occhiali presi a prestito dalla sorella
E riprendeva criticamente anche nella terminologia lo stesso schema critico contro il socialismo partitico che sorelle aveva elaborato non parlo del sorella etologo elaboratore di miti
Mito ma personale che aveva elaborato in termini non di valutazione storica ma premuto da esigenze politiche di polemica immediata la sua pone appunto la sua critica al socialismo tripartito
In volpe come sorelle
La stessa denuncia del carattere son citazioni del carattere abbocca Tesco di quasi tutto lo stato maggiore socialista e questo carattere avvocate Visco come non si ritrova nel nelle Riflessioni sulla violenza di l'isola è la denuncia del semplicismo dell'ignoranza dell'impronti turbine troppi suoi del socialismo apostoli del molto posto che si dava ai piccoli borghesi politicanti ecco un'altra terribile terminologia sono Eliana
E per effetto di ciò del suo passaggio a partito parlamentare accomodai vuole Procacci ante ottimista
Ma intanto in questo modo
Una ricostruzione ad effetto linfomi veniva fuori ma anche altri fatti artificiosa che tendeva ad esaltare per contrasto il fenomeno nuovo del sindacalismo rivoluzionario
E da meglio farne risaltare il carattere di necessaria sostituzione storica al socialismo e dal fatto che esso non aveva che la sua ascensione era ormai finita
Volpe non lo diceva esplicitamente ma ha lasciato intendere che fosse questo il sindacalismo la Libia un nuovo
Per quelle masse prima inquadrata al socialismo dal socialismo ma poi deluse dalla politica socialista in epoca giolittiana l'alveo una fluente che si ingrossata via via lungo un percorso sinuoso
Lungo il quale il sindacalismo rivoluzionario si faceva sindacalismo nazionale
Per infine gettare gettarsi nel più ampio corso d'acqua del nazionalismo
Una uniti razionalità
Però tutta da dimostrare sul piano storico concreto ben più accidentato e frastagliato di quanto non risultasse nelle pagina rivolte e pertanto una ricostruzione fortemente ideologizzata
Fondata prevalentemente sullo svolgimento ideale di quel movimento e poi non di tutte le sue varie presenze
Ma di quanti e teorico in particolare e perfetti lo sa perché lo conosce molto bene in particolare Bianciardi vero Linetti
Che era il più ideologo e anche il più estranee al movimento concreto del allo svolgimento concreto del sindacali esattamente
Io non vorrei per troppo tempo
Ma comunque continuò ancora per un po'non credo tantissimo
Italia in cammino precedette di un anno l'uscita della Storia d'Italia di Benedetto Croce
Ma la seconda edizione delle opere del Volpe che uscì successivamente
Non risparmiava Croce di rimprovero di aver fatto scempio del nazionalismo di non aver di fatto grazia di nulla
Per dirla con volte nemmeno di aver fatto penetrare nella politica italiana nuove correnti di pensiero e di azione
Che sono tanti riconosciuto da Croce al socialismo ma solo al socialismo
Che era una interpretazione del Tronto e corrispondente a verità
Già che Crocci aveva debuttato nazionalismo
Sindacalismo rivoluzionario nella pattumiera dell'irrazionalismo e tutt'altra sorte invece aveva riservato al socialismo che partirò c'è però era soprattutto socialismo alto
Quello filosofico di Antonio Labriola e quello politico di Turate seguaci questa volta esaminati fuori dall'ottica della corrosiva polemica solo il diario in questa luce assai più equanime risultava il giudizio su questi dirigenti era i rapidi accenni biografici avessi riservati dal Croce esaltavano la continuità con la tradizione liberale del Risorgimento ciò che spiegava
La coerenza della loro successiva evoluzione durante l'epoca giolittiana al liberalismo anche se di un più ardito liberalismo come diceva Croce restando il socialismo solo una sorta di copertura
Che conservasse il vincolo con le masse seguace
Era anche quella del liberale Croce una storia di tendenza
Ma che riusciva a ad afferrare più compiutamente immensi tra i vari momenti temporali tra gli Bari svolgimenti delle vicende socialiste senza salti nel rotture inspiegabili e inspiegabile
Un Croce da questo punto di vista più rassicurante certa anche un Crocetti ha visto pratico
Nel senso che al filosofia lo storico napoletano sfuggiva dall'alta sottostante
Al socialismo dei leader
Il brulichio delle masse anonime del sociali che nel socialismo si riconoscevano e che da realtà informi prima confusamente qui sempre più consapevolmente si affacciavano alla scena sociale e politica dell'Italia un mondo per il quale Volpe storico invece aveva una particolare predilezione
Ciò che lo rendeva senz'altro più moderno rispetto a prova cioè
Più in sintonia con la nuova età delle masse
Dischiusa dalla prima guerra mondiale ma ne L'Italia in cammino e se erano state date per presupposte non viste nel loro intimo svolgimento
Come quei Patarino Cattari e valdesi che avevano sperato pagine così memorabili nella produzione me dirigistica di volpe
Ma l'appuntamento con questa realtà era solo qui in via l'opus magnum
La produzione comperata contemporaneisti Cadel volte e cioè l'Italia moderna uscite dal quarantatré e il mille novecentocinquantadue
In tutt'altri frangenti rispetto alle circostanze storiche che avevano ispirato L'Italia in cammino un quindicennio prima
Più disincanto in questo Volpe successivo di fronte alla definitiva dissoluzione delle sue attese politiche peraltro già ridimensionate durante il fascismo su questo non voglio ritornare perché ne ha parlato adeguatamente già
Dammicco perfetti
Quelle delusioni erano sobriamente riassunte nell'introduzione alla seconda edizione del primo volume dell'Italia moderna la cui diffusione era stata impedita da Repubblica di Salò
Ricordava che nell'edizione originaria volta ricordata quando già le sorti della guerra erano compromesse di aver rivolto una poi un appello in favore della unione nazionale intorno alla fine
Ma continuava l'Autore non era hanno allora parole molto ortodosse per chi a forza di parlare di Italia fascista
Sì era stato scordato dell'Italia
E presto mise in bando il re un giudizio nella sua il cast siccità alquanto rivelatore
Che configurava chiaramente quale fosse fosse sempre stata mia amica a mio avviso in realtà il punto di riferimento fondamentale per Volpe storico e uomo la monarchia
E non tanto questa quella testa coronata
Non questa o quella Dinastia nella monarchia come istituzione a se stante e basta bensì l'istituto monarchico come simbolo della nazione e del sentimento di unità nazionale
Rispetto a questo continuum ogni formula di governo e lo stesso fascismo apparivano forme transeunte
Un continuum istituzionale più una volta interrotto sì fece teme temere al volte la stessa continuità del sentimento di unità nazionale
Questo sentimento è questa dedizione all'istituto monarchico proprio in forza della sua fine si facevano sentire in Italia moderna in tono più nostalgico
E perciò anche più distaccato da ispirare una storia sine ira non troppo stretta da passione politiche immediate come forse era avvenuto nell'Italia in cammino
Nell'affresco l'insieme della storia d'Italia diversamente illuminato dalla stella polare della monarchia ma senza che nulla allora rimanesse a questo punto in ombra
Naturalmente il primo piano era riservato ai momenti e dalle circostanze in cui nell'Italia moderna più incisivo era apparso agli occhi del Volpe il ruolo della monarchia
Tra le pagine più alte lo schiudersi della nuova era dopo
La crisi di fin e secolo quando in occasione della successione del nuovo monarca Vittorio Emanuele e delle garanzie offerte di civile concordia
Diceva volte tutta la nazione pareva si raccogliesse attorno alla fine
Tra arrivando la coscienza nazionale degli italiani
Una ricostruzione palpitante che non operava più però in funzione mito politica attiva che era stato il limite a mio avviso per volta precedente
Insomma per dar vita ad una mitologia politicamente operativa che operante
Ma che meglio guidava lo studioso lo storico deve iniziare l'aureola mitica che aveva circondato l'istituto monarchico per tanti italiani
Il volto il mito politico lasciava finalmente del posto Allo storico delle produzioni mitiche delle fedi le sentimenti che quei miti alimentavano e da cui erano alimentati
Volta registrava quasi per dantesca mente tutte le varie adesioni consensi approvazioni entusiasmo alla monarchia proveniente dalle varie parti dei gruppi sociali partiti politici del Paese
Riservando il più largo spazio però ai socialisti e ai e al loro seguito sostanzialmente riconciliati con la massima istituzione dello Stato e perciò con lo Stato e la nazione
Perché era del seguito socialista che soprattutto gli importata nonché delle masse cattoliche l'uno e l'altro popolo che restava per il Voltaire vera misura di ogni progresso dell'Italia come nazione
E proprio per virtù di questa di conciliazione tra popolo e monarchia ammirazione delle vicende del socialismo italiano
Si faceva più simpatetica riequilibrando i giudizi lanciati una precedenza spesso sovvertendo che addirittura calibrando lì non più sulla base di criteri
Estrinseci ma in base all'effettivo ruolo avuto dai socialisti di partito e sindacalisti rivoluzionari
E meno ravvisando come metro di misura della valutazione storica la loro maggiore o minore vicinanza al nazionalismo
Quelle pagine del volpe acquistavano straordinario respiro e in certi tratti assumeva l'andamento lascia Antero viva di un poema sinfonico dove ogni singolo suono era distinto senza però tradursi mai in un assolo
E la varietà degli strumenti contribuiva a un l'armonia complessiva
Dove tutto si teneva assieme senza cancellare nelle interni distinzioni appunto nelle molteplicità dei fatti delle idee e contrasti tra i molteplici
Cerco di riparare sto quasi concludendo con
La lettura di quelle parti sollecita il gioco dell'assonanza ed erano alloggi e fa venire a mente altre pagine memorabili del volte
Quelle che aveva dedicato i movimenti religiosi alle sette ereticali nel Medioevo per affacciarsi dell'età moderna
Lo stesso procedimento di tessitura di combinazione dei figli dispersi
La stessa appassionata cura nel costruire minutamente i fermenti sociali retrostanti a tatari
E il ruolo del papato a dialettica tra gli uni e l'altro i momenti della convergenza delle reciproco distacco forse attive della storia
Queste delle e questo strettamente intrecciati in basso eterna tutto
Secondo un metodo che come ha notato Cinzio Violante tende ad attribuire nomina una sola parte
Ma dialetticamente a due poli opposti la scaturigine di forze vive della storia
Ora nell'Italia moderna il posto al posto dei Panatta dei socialisti e dei cattolici sociali al posto del papato la monarchia
Capisco che il parallela possa apparire un po'audace
Alquanto ardito e neve in effetti non sappiamo che volta era troppo storicista e troppo grande storicista per allegare Bindi annegare di individuare nel generale nel conforme alla ripetizione ciclica
Ma è anche vero che siano volte medievista
Che contempera leninista è stato già ricordato hanno in comune il medesimo problema che il farsi degli italiani dell'Italia
La stessa predilezione a ricercare la scaturigine delle vicende storiche le forze le forme nuove inconsapevoli latenti sono tutti i termini di volte
Che procurano l'incessante movimento storico
Certamente variavano i contenuti storici
Di queste forme ma c'è da chiedersi se la categoria come nuovo appunto primigenia e così via in cui i fenomeni storici Diversi venivano versati dal volte non li rendesse in qualche modo somiglianti
E se per questa via non si introducesse una sottile venatura di Sociologia storica
Lo metteva implicitamente al voltante quando ad apertura d'Italia moderna
Scriveva che basta mettere
La borghesia al posto della turpe meretrice che Roma il panciuto borghese quale re figurato meringhe vignetta dell'Avanti al posto del grasso prelato il futuro Eden
Comunisti col posto Della Chiesa primitiva il verbo dilemmi al posto del Vangelo
Non per questo tuttavia la ricostruzione delle vicende socialiste smarrito allora loro peculiare fisionomia
E ad esse veniva dato un risalto che non avevano le vicende del cattolicesimo sociale ad esempio né di Murri e della gente giovane democrazia cristiana anche essere un oggetto della cura simpatetica del volte ma lo storico le vedeva più come riflesso del socialismo a cui pertanto veniva assegnato un indiscusso primato temporale e anche di sostanza
Ora più decisamente che prima Volpe entrò gli è e gli altri imputati di Croce andava alla ricerca delle origini profonde dal della nuova realtà del mondo subalterno
E andava all'origine risalendo al Risorgimento
Ed i soldi a me e soprattutto riso risalendo alle se oggi menta di Carlo Pisacane erano quelle masse che era in che interessavano Pisacane continuavano a interessare volte e e per le quali ricordava le volte
Il risarcimento era come se non fosse mai stato
E nella recupero di questa tradizione risorgimentale che appunto in questo ah prendeva la critica del Croce anche il volte ecco che allora c'era anche una rivalutazione del gruppo dirigente del socialismo italiano e non erano più i piccoli borghesi politicanti ne erano anche
E non anche delle forze dei dirigenti che
Ad usavano le masse subalterne a diventare classi dirigenti
E cambiava tutta l'ottica complessiva allora di volpe e molte profonde diventarono le correzioni
è il ruolo del socialismo nelle campagne dei veniva veramente rivalutato venivano rivalutate tutti questi istituti di cui era stato così ricca da propagandare diffidano il socialismo le affittanze con l'attività lecco e la cooperazione
E diceva appunto citando questi nuovi istituti il volte e dalla grande riconoscimento
Le masse lavoratrici e i loro campi cimentarono le proprie forze nel concreto di tante questione che poi è sfociato nella politica educarlo attraverso quei contrasti
Un non certo in un certo senso del limite delle possibilità
Cioè cominciavano a dar loro educazione politica meglio forse che non avrebbero fatto con Placido sollecito paternalismo governativo io vado rapidamente e del giusto che va privata al conclusioni
Ricordando come in questa agli volontà azione
Nel socialismo
E questo mi è un dato ha molto caro personalmente
Conservasse verso realismo questa attenzione ai limiti del socialismo cioè al socialismo come come una realtà produttrice di miti
E
E da questo punto di vista non era la dottrina socialista che interessasse volte quanto il socialismo come fede come mito animatori
Ma quanti tesori di dedizione di entusiasmo di spiritualità eroica egli non riusciva a portare alla luce per questa via
Far propriamente e salto ricordando per ultimo aspetto come in questa visione così più ampi e più articolata più simpatetica
Nei confronti del socialismo uscisse profondamente ridimensionato invece il giudizio sindacalismo rivoluzionario
Sindacalismo rivoluzionario non ha più il grande affluente che portava le masse al nazionalismo ma lo diceva Volpe spesso si per quanto ci fossero state non mancava un'ultimissima qualche mo'comune sorgente teoretica anche se le loro acque dopo Merse era un destinata tour Tanzi con violenza e sono in parte poi a composti io ho letto unico
E questo faceva però venir meno perfetti ma tu sei già assai più esperto di me
Questa visione che gli aveva ancora L'Italia in cammino per quanto nell'Italia in cammino ancora si confermasse una visione del nazionalismo cometario nazionalismo
Ma io credo che nell'Italia in con Mino qui il nazionalismo venga già descritta come eccomi in via di di compiersi in sintesi
In grado di assorbire le istanze l'aspirazione del socialismo per quello che esso aveva ribadito
Questo invece questo barrio nazionalismo su cui insiste così tanto nell'Italia moderna dei mi fa pensare che
Che nel Crocci e dell'Italia moderna nemmeno più nazionalismo sia la vera sintesi possibile e che l'Italia si ritrovi di una situazione di essere ancora una volta in cerca di se stessa
Questo e questo lo dico con grande anche piacere avere questa sensazione perché allora questo da il dissenso
Di una opera fondamentalmente aperti ancora quella del volte e da questa punto un'opera che solo anacronistici pregiudizi ideologici potrebbero impedire precludere di accedervi
Aperta e direi anche particolarmente attuale
Dopo che dopo che in Italia per esempio dagli anni Settanta serve un vivo dibattito sul problema e i processi di nazionalizzazione delle masse introdotte da da da mosse bene il dirà che Proto tenendo presente questa ricchezza io credo che molti suggerimenti noi possiamo ottenere da volpe chi sa dunque perché non se a questo convegno Abelardo un'occasione ulteriore per restituire Volpe al suo meritato ruolo di grande suggeritore ditemi e perché no anche di metodo
Un ruolo che non vedo perché non gli debba essere riconosciuto finalmente anche da quella storiografia nella quale io umilmente mi riconosco al Daloui politicamente di stare grazie
Allora io ringrazio io se mi scuso con lui per ancora deciso io ricondurlo a allora direi che una sola cosa come perfetti a ricondotto la storia del nazionalismo
Ha un po'dopo si sarebbe impegnato invece
Può come ha ricondotto la storia del nazionalismo un problemi più generali della strada di volte così mi sembra seriosa solo una parola questa storia del socialismo l'abbia ricondotta ha un problema generale nella storia di volte che forse il problema che sta animando tutto questo convegno e quindi ci torneremo adesso noi faremo contando un po'operato da solo sette otto minuti di pausa per avere poi la relazione di Caprotti ha promesso di contenersi mezz'ore salvare in tempi ragionevoli anche una possibilità di discussione
Quindi tra meno di dieci minuti ci rivediamo
Tra
No no no no
Sì
Sì
Anzi
Possiamo tentare di cominciare sentisse mi aiutano
Settanta di fare affluire da fuori dal comune un fuggendo Gaetano
Giampietro
Ci vorrebbe un altoparlante mai
Da una persona di buona volontà e ancora Gentile
Mi piace cioè sino imperativo vincere per la incontro
Uno
Cioè ben venga io comunque sono pronto comincia in quanto tu mi dai il via ma forse necessaria al massimo un riassunto politico per il queste difficile perché spezza il discorso non so se sono ed esce allo uova richiamo se non parliamo credo credo che sono lì fuori ecco
Allora cominciamo se si può dare un lungo lanciare un appello retto
Forte aggressiva
Se
Non nel senso di di di leggere tutti i nominativi e un appello è un incoraggiamento
Sì ma
Il rischio effettivo fuori allora però
Per esempio Rio fra per esempio perfetti dove sto
E prende il volo
Glielo dico
Ok Mario Vespa anche ha come scopo allora lavorava da un anno all'impiego
Mancano anche i relatori dove organizzatorio
E ma lui non parlasse
Tutto
Questo aspetto
Quando i conti degli accordi di scopo patologico perfetti è introvabile per
E poi a
Ecco a questo punto è arrivato io fra Pescosolido c'è a
Allora io do inizio anche perché ho avuto intimazioni pressanti di stringere il discorso quindi la prima stretta si fa cominciando presto vera
Cavo ed eliminando mentre la questione degli italiani fuori d'Italia nella storiografia di volpe ma non solo nella storiografia di volpe quindi con il le comparazioni che sono necessarie
Prima di volpe dopo Volpe
è un argomento particolare direi però apparentemente particolare perché in realtà questo tema offre una prospettiva valida una prospettiva utile per comprendere alcuni tratti fondamentali della personalità di Volpe storico dalla sua fisionomia
Questo tema fu trattato da volpe in due occasioni con due interventi di larga sintesi e di efficacia notevole si trattava
De di discorsi di sintesi storica naturalmente ma direi anche discorsi politici sostanza
E pubblicati entrambi sul gerarchia rispettivamente nel mille novecentoventidue e nel venticinque
Poi raccolti nel volume momenti di storia italiana
Il primo sì intitola italiani fuori d'Italia alla fine del Medioevo il secondo Italia ed Europa ed entrambi i titoli sono importanti per comprendere il contenuto il senso
De qui di questi due interventi alla fine del Medioevo rimanevano lì in realtà concentrati gli interessi fondamentali di volte
Che in definitiva rimane un medievista
Il Rinascimento lo interessava poco e in questo c'è una grossa differenza con la scuola con la storiografia filosofica di Gentile della sua scuola direi che ci troviamo di fronte a due posizioni
Differenti basta pensare alla diversa valutazione che dell'intellettuale italiano in esilio dava per esempio canti
Altro però all'altro il secondo scritto Italia ed Europa importante proprio perché l'idea dell'emigrazione
Viene posto viene io non avevo prospettiva molto più ampia non solo una prospettiva generica di storia italiana ma di un particolare una prospettiva di storia dei rapporti fra Italia ed Europa delle reciproche
Influenze
Economiche degli scambi economici ma anche degli scambi culturali e soprattutto credo che questo sia da sottolineare
Non solo ciò che gli italiani hanno dato all'Europa ma anche quello di AN hanno ricevuto perché Volpe parlava anche di un apporto dell'Europa all'Italia che venne intendeva minimamente tacere né tanto neppure neppure sottovalutare
La vicenda degli emigranti e dei di esso gli italiani appare in questi due saggi di Volpe gomma un movimento a ondate successive
Che viene definita nel suo complesso come irradiazione di attività e di uomini fuori dei limiti della penisola verso le coste di tre continenti bagnati dal Mediterraneo ed anche verso l'Europa
Centrale e occidentale
L'inizio di questo movimento coincide per Volpe con le origini stesse della nazione nasceva alla fine del Medioevo l'Italia e contemporaneamente prendevano sviluppo i traffici mediterranei
La penisola diventava un centro di importazioni di materie prime ed esportazioni di manufatti
Consistenti i nuclei coloniali si spingevano lontano fino alle coste del Mar Nero e alla Crimea restando però sempre largamente i autonomi rispetto ai potentati locali
Lo spazio non era solo Mediterraneo e Levantino ma sì estendeva fino a terre polacche e ungheresi
Dove gli italiani entravano in concorrenza con i tedeschi quindi in sostanza due movimenti verso Este due Ost deve evolvere
L'una dei tedeschi e l'altra degli italiani tedeschi più numerosi ma anche gli italiani importanti e questo è un tema che ha fortificato se vogliamo non so se affronti fegato con diretta influenza di questi scritti di Volpe ma comunque un punto di vista che viene assunto anche dalla storiografia di quei Paesi
I quali anzi ci tengono ancora oggi a sottolineare l'afflusso di italiani proprio perché credo nasceva facendo di di ridimensionare l'apporto unilaterale dell'elemento germanico
Ora
Fatto essenziale dunque diverse ondate come ha detto diverse fasi di espansione di gruppi di nuclei italiani fuori della penisola la prima fase è costituito da armatori mercanti banchieri coloni cioè in sostanza l'attività mercantile l'aspetto economico essenziale ma non sole essenziale l'aspetto economico essenziali il rapporto con il Paese d'origine
Non si tratta di gente che abbandona il proprio Paese bensì di gente che tramite il lo scambio economico mantiene un rapporto col Paese
Mentre secondo volta poi nell'epoca successiva questo rapporto viene meno adesso appunto vedremo questa prima ondata
Tocca l'apice fra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo mentre il ripiegamento
Inizia verso la metà del Trecento e si compie nel Quattrocento
Ora questo ripiegamento è un fatto relativo provocato dall'entrata in scena di forze nuove
Ma anche un fatto assoluto vero è sempre più accentuato il regresso dovuto all'esaurimento delle capacità produttive della penisola
E all'involuzione degli elementi borghesi che avevano animato quel primo sviluppo capitalistico
Di questa involuzione sarebbe il tradimento della borghesia
Per comprenderci
è un fatto economico il ripiegamento ma anche politico interviene soprattutto quando la scena Rocco europea è occupata da nuove nazioni monarchica mente sistemate coordinate il la seconda ondata della irradiazione fondamentalmente diversa
Questa seconda ondata abbraccia i secoli quindicesimo diciassettesimo non è proiezione esterna di energie esuberanti cresciute nello spazio italiano
Ma è piuttosto un abbandono un triste abbandono della piccola patria locale
Che è incapace di uscire di offrire garanzie di sviluppo alle forze economiche opportunità di autorealizzazione agli individui è una fuga nel più vasto mondo europeo
Individui che cercano un riparo e nella protezione di corti corti straniere che chiedono servizi ed offrono compensi
Il navigatore o il banchiere o il mercante di Penny lane dissenteria scrive Volpe trovano sempre più difficile navigare il Mediterraneo collocare i loro denari fruttuosamente guadagnare o conservare i mercanti
Ma l'umanista il pittore l'architetto il filosofo vedevano aprirsi il mondo davanti a sé il mondo anzi spesso assai meglio disposto
Che non l'Italia alla loro libera attività creatrice è questa una nuova pagina nella storia degli italiani fuori d'Italia e comincia mentre l'altra
Finiva quindi cambia la struttura delle correnti migratorie
Mercante industriali ormai operano prevalentemente al servizio di ditte straniere come vedremo questa è una tesi che la storiografia più recente ha dimostrato in realtà il sostegno perché l'ondata dei mercanti continua in pieno Cinquecento continua anche all'inizio del Seicento
Quindi questa affermazione di molte dovrebbe essere aggiornata deve essere modificata
Alla luce della più recente storiografia che per molti versi ha lasciato cadere alcune posizioni di Volpe ma per certi versi indubbiamente ha guadagnato con materiale documentario nuovo a proposito dunque di questa seconda fase di emigrati e fuoriusciti emerge il discorso sul cosmopolitismo sullo spirito cosmopolita
Che dice Volpe forze è antico retaggio ha cresciuto dai contatti col papato
E sempre Volpe continua ormai i nostri esuli cominciavano ad avere per patria non l'Italia ma all'Europa
Nelle nelle vene dei navigatori e primi esploratori del nuovo mondo americano scorreva il sangue dei pollo e dei Vivaldi ma ora nessuna patria di sorreggeva più staccati sì dalla piccola patria che non aveva più la lena di una volta e non ancora inquadrati in una patria più grande e si vivevano
Con se stessi e col mondo quindi c'è sempre questa idea del cosmopolitismo della seconda fase dei protagonisti degli attori della seconda fase
Di emigrazione italiana
E questo era di ripeto un giudizio ben diverso da quello che la storiografia filosofica di matrice gentiliana dalla sull'età del Risorgimento del Rinascimento scusate
E ne unicorni sembrerà di questo di queste idee del cosmopolitismo dell'intellettuale italiano del Cinquecento si ritrova paradossalmente nelle osservazioni di Gramsci
E CDTi quelle riprese o discusse da Carlo Morandi nell'immediato nei primi anni del secondo dopoguerra e poi ancora in un un saggio di Romano e tenenti l'intellettuale nella società italiana del quindicesimo e sedicesimo secolo
Dove vuol citato effettivamente citato appunto con concede in maniera velocissima ddl ecco
Appena un frammento di di di pellicola cinematografica nel discorso molto molto brillante e hanno allestito di Romano tenenti comunque citato ed anche con aggettivazione
Di riguardo
Una terza ondata di italiani penetra nell'Europa del Settecento
Ma ora scrive Volpe l'emigrazione italiana si è fatta scadente
Con molti elementi di rifiuto cantanti ballerini comici schermidori avventurieri ed è invece cominciato il vivo e largo flusso dal di fuori in sostanza l'idea della circolazione in questo caso non delle idee ma degli uomini delle attività quello che le l'Italia ha dato verso lo riceve il dono viene restituito e quindi operai
Ingegneri tecnici affluiscono nel Settecento in Italia e danno vita quella riscossa dell'economia italiana e Pinzi nota appunto nel corso del settantuno
Ora in sostanza cosa cosa esisteva prima di di volpe in tema di di italiani fuori d'Italia
Viaggiava in realtà una tradizione storiografica anzi c'erano diversi filoni storiografici che se ne erano occupati prima di tutto i francesi in maniera del tutto autonoma i francesi avevano studiato gli dall'
Armi Allione i mercanti italiani Allione avevano studiato i rapporti
Politico-diplomatico culturali fra la Toscana e la Francia anzi con con per il cinque volumi di pubblicazioni di documenti
Mille ottocentosessantuno sessantacinque e quindi questi questi rapporti erano stati ben venne abbastanza bene studiati i negoziati politici della Francia con la Toscana cui radi Canestrini e teso hard
E poi vari articoli
Di picco una serie di articoli sul più ricca d'Italia
In sostanza quindi francesi erano ben coscienti di questo rapporto Italia Francia
Esisteva però anche un un notevole libro di Ehrenberg sui italiani nell'ambiente
Germanico tasta Italtel da Straight alterati a fughe
E quindi tutta la questione degli italiani soprattutto a Norimberga in sostanza la irradiazione economica
E la una esistenza di ditte italiane a Norimberga queste ditte italiane importavano soprattutto se drappi stoffe
Di pregio da l'Italia e e le vendevano appunto in Germania e e non solo in Germania c'erano grossi grosse filiali anche che arrivano fino a raddoppia
Sul finire soprattutto del sedicente dei primi anni del del del cinquecento e dei primi anni del Seicento
E poi scrive autori anche polacchi avevano fatto delle loro ricerche ne avevano pubblicato qualche anticipo soprattutto perfino in lingua italiana e può darsi che Volpe ne fosse al corrente ma la tradizione fondamentale il filone fondamentale con cui Volpe si metteva in contatto
E col quale Volpe si metteva a confronto era quello era una Exile diciamo storiografia ottocentesche di scarso rilievo ma soprattutto Cesare Balbo il capitolo di paragrafo diciamo di Cesare Balbo sugli italiani fuor d'Italia
Anche il la terminologia identica in sostanza e sicuramente il sommario di Cesare Balbo era ben dopo
A volte naturalmente
Naturalmente questo è interessante anche per comprendere la la dell'ingrosso distacco che esisteva tra volpe e la storiografia
Risorgimentale moderata e quindi federalisti
Con la quale volte era assolutamente il disaccordo alla quale volta rimaneva profondamente estraneo e questo si vede anche nelle nel particolare della questione degli italiani Forza Italia
Nel sommario questo paragrafo del sommario di Balbo questo paragrafo trova posto nella sezione relativa alle preponderanti se Ranieri
Tra il ristabilimento della pace Cateau-Cambrésis e lo scoppio del conflitto europeo per la successione di Spagna
Quindi il periodo che Volpe invece è considerato un maggiore distacco ecco minore stima diciamo così il periodo della immigrazione che secondo molte sarebbe stata prevalentemente di intellettuali
In questo momento cessate le invasioni guerre esterne rivolte popolari i più degli italiani fluiva nella vita dice Balbo in pace senza operosità in ossia o senza dignità
E quelle vicende di individui e le vicende di di individui e gruppi in terra straniera in sé considerate apparivano importanti naturalmente come una storia magnifica e peculato peculiare all'Italia nessun'altra nazione poteva vantare una simile storia
Ma tuttavia fondamentalmente restavano l'effetto di una crisi politica e del declino della nazione entro i suoi confini apparentemente d'accordo con Volpe ma nella sostanza e non sto a citare
Per risparmiare tempo i vari passi del barbone la sostanza c'è disaccordo Balbo riteneva che le proprio fosse epoche di decadenza e di declino
Ma non perché in Italia si fosse
Formata una pluralità di Stati regionali bensì per il fatto che questi Stati regionali avevano perso la propria libertà d'azione ed erano caduti o sotto il la il dominio diretto sotto il controllo sotto l'egemonia
Della Spagna il fatto in sé che vi fosse una pluralità di Stati regionali per Balbo era cosa del tutto positiva perché nella sua prospettiva federalistica
Era proprio questo il destino che era riservato all'Italia all'Italia non poteva avere altra esistenza che non quella diciamo
Policentrica di una moralità distanti indie
Il Libardo evidentemente negativa dall'altra parte il consolidamento di Stati regionali un fatto positivo tutto questo è del tutto estraneo oltre e invece riaffermare in ogni occasione ad ogni passo
Proprio concetto diciamo pure rigidamente unitario del dell'ordinamento politico dell'Italia e diciamo pure anche il suo statalismo e di queste realtà si tratta nazione ed è stato sono elementi inscindibili la nazione coincide con lo Stato ed essendo una la nazione non vi possano essere molti Stati lo Stato deve necessariamente per essere coerente completo uno come una la nazione questi queste affermazioni
Non credo di averle parafrasato e male sono contenute in una serie di di di affermazioni di volpe in questi questi
Ora nel quale fu l effetto della storiografia di volpe sulla ricerca concreta
Che io sappia l'effetto fondamentale fu la pubblicazione di una grossa serie di opere l'opera del genio italiano all'estero dove venivano per esempio
Soprattutto gli artisti del Fura va bene ampiamente studiati tre volumi di Ettore Lo Gatto su gli architetti italiani Rossi ecco questo ricordo in questo momento inutile elencarli tutti ma è chiaro anche dalla dal titolo della collezione della collana scusate della l'opera del genio l'esaltazione del genere a questo dono che viene fatto all'Europa ora forse in questo i curatori della collana tre arrivano in qualche misura l'impostazione di Volpe che aveva parlato anche di una restituzione oltre che del dono ma probabile
Ci sarebbe stato spazio anche per la restituzione se la pubblicazione di questa volumica fosse stata interrotta dai tempi piuttosto clamorosi
Ora comunque che cosa
Resta della impostazione fornita dal Volpe che cosa invece e che cosa invece indubbiamente superato diciamo da una storiografia crescente
Diverse scuole hanno contribuito a dissolvere l'immagine di una economia mediterranea italiana già in crisi nella splendida età dell'Umanesimo e del Risorgimento de dell'Umanesimo e del Rinascimento ora
Sì tutti pensano alla scuola Dell'Anna al pari delle Anna al perché evidentemente sembra che non ci sia stata alta scuola storiografia del mondo tempesta ma
Sappiamo che c'è piuttosto una coincidenza di vedute e di risultati da
Che vengono dati parti diverse
Un economista uno storico economista come Carlo Maria Cipolla a parlato della della
L'estate di San Martino dell'economia italiana cioè in sostanza un periodo di splendore che si pone immediatamente a ridosso poiché il declino ma il declino secondo cipolla arriva tardi c'è un celebre articolo che fu stato ristampato più volte tre volte
Nella nelle opere del di questo studioso
Appunto che vuol dimostrare come negli ultimi decenni del Cinquecento e ancora nei primi almeno nei primi due decenni del Seicento in realtà all'economia italiana non è affatto interi i i mercanti italiani operano con successo con innegabile successo in varie parti d'euro
Però del naturalmente già inciviltà e
Fin dalla prima edizione aveva indipendentemente da Cipolletti Rizzo elaborato un concetto non del tutto diverso cioè di una economia Becker mediterranea che aveva il suo il suo centro il suo nucleo centrale
Proprio nelle quadrilatero cioè nelle città dell'Italia centro settentrionale Firenze Milano Venezia Jenova e questo quadrilatero secondo secondo però delle essenziale proprio nella prospettiva del rapporto della dialettica centro-periferia secondo la nuova e diciamo pure geopolitica che Braudel senza usare il ha adottato poi nella sostanza no ora
Ma questo questo e le idee politiche Balotelli in particolare riguardo alle migrazioni italiane in Europa e alla presenza all'attività di vari gruppi italiani in Europa soprattutto sì manifesta in un grosso contributo
Per la Storia d'Italia Einaudi che ha avuto anche pubblicazione in volume separato il secondo Rinascimento due secoli e Trenitalia con la immancabile presentazioni Eva
Che non ci possa essere un bauletto senza un suo
E quindi ne
Naturalmente tutta la storiografia precedente forse sto esagerando ecco la storiografia precedenti figura in questo importante sicuramente saggio scritto il libro del solo per lei e per gli studi particolari ma ha mai studi di impostazione eccetera
E difficile se a mio giudizio che Braudel non avesse notizia di volpe perché questo spirito di Braudel sempre un po'collante volta e difficile che non avesse notizia di ci informa che gli aveva scritto poi anche pubblicato assolute cipolla mi sembra che sia nominato un paio di volte ma per alcuni studi eruditi e non per questo suo celebre articolo ha avuto sulla sulla carta del centro diciamo dell'economia italiana che ha avuto diverse diverse ristampe
Ora cosa sostiene però perché il periodo del Massimo il radicamento danni irradiazione
Irradiamento
Della civiltà italiana coincide con quella stessa più volte aveva posto sotto il segno negativo della finestra
Prevede
Però del nonna che parole di esaltazione per questa luce intellettuale la cultura e diventata nella penisola verso la metà del Cinquecento un grande affare una grande industria
Da questo punto di vista si delineano quasi delle specializzazioni regionali una specie di divisione del lavoro e così via dicendo
Italiani non solo partecipato all'avventura della scoperta ma traggono anche vantaggio dall'espansione dei traffici atlantici
Le loro colonie hanno uno sviluppo ininterrotto a Lisbona Siviglia Lione e quindi il secolo dei banchieri genovesi
E quindi appunto
Una Italia economica in realtà fiorisce fino al Seicento inoltrato
Addirittura
Brothers fa terminali questa questa questa Fiorito urea italiana che economica e culturale perché si tratta anche di Modena artistica soprattutto il manierismo in sostanza che viene esportato soprattutto nel centro Europa
Che altrove anche in Francia e il fatto incidere questua battuta d'arresto dopo la quale viene la crisi e la caduta catastrofica torna il mille seicentotrentatré la data del processo a del
Quindi in sostanza è qui ci troviamo di fronte a un rovesciamento delle posizioni mi permetto di dire
Oltre
Effettivamente sembra ormai questo è stato provato anche da una storiografia chirurghi ter successiva
Che non sto a citare risparmio di tempo e poi perché probabilmente trascorrere in molte cose
Si era ricchissima se l'economia italiana fuori delle alte insostenibile sta osservazioni dell'emigrazione italiana fosse ormai composta soprattutto da elementi intellettuali e che invece
In realtà gli intellettuali per esempio di messo lì per motivi di coscienza giudice italiani seguono lo stesso tracciato gli stessi itinerari geografici de delle del dei mercati perché al riparo dei mercati ed evita o lavoro
Come precettori
Che fornisco la possibilità di pubblicare delle opere Alten parla delle famiglie per enti Edizione Holding nobiliari riescono a sopravvivere materiali
E quindi la loro esistenza legata proprio ad una Ritter di mercantile italiana all'estero oltre a
Però d'altra parte della produzione più recente osserva una ferma distinzione fra storia economica e storia generale d'Italia a quello che è scomparsa
Dalla storiografia
Più recente sulla immigrazione italiana e proprio il nesso fra alla storia politiche d'Italia è la storia di questi gruppi al massimo si in Zambia
Del sul rapporto fra questi gruppi e la piccola patria di origine certo i banchieri genovesi in qualche modo diciamo i banchieri genovesi differenti altri
Sono in qualche modo in Baldini sono in qualche modo legati a Genova e al contesto genovese però tutto sommato l'aspetto Cosimo politico prevale nettamente e il riferimento a vicende generali italiane è del tutto faccio tutto
In sostanza e quindi
Quindi aveva vent'
Affiora il momento politico e il momento nazionale e nei decisamente non c'è un ostracismo diciamo così sulla sul momento sul collegamento di questi uomini ad una condizione
Diciamo psicologica
Mou politiche anche dell'Italia del tempo ora il secondo saggio di Volpe si chiudeva con una interrogazione retorica nel quadro appunto i due saggi erano anche al discorso politico direi soprattutto un discorso politico si chiudeva donane interrogazione retorica non tanto con un giudizio storico ma piuttosto con un espediente per riconciliare il consenso quale l'avvenire
Mille novecentoventicinque ci sarà ora un'altra ondata ma dal di dentro verso il di fuori e sarà anziché di letterati come fu nel Quattrocento e Cinquecento di popolo
Cioè di tutte le forze organicamente fuse che formano una nazione non lo sappiamo ma vogliamo avere la fede che sarà così oggi questo a Bellano sì suona incredibilmente lo ma insieme al rapporto con la costruzione oppure con la mancata costituzione dello Stato la storiografia più recente avverso anche il senso di un rapporto fra l'azione degli intellettuali dei mercantili o degli artigiani e la storia complessiva
Della regione d'origine della batteria d'origine e questo è un fatto che non si può neppure giudicare
E semplicemente una realtà della storiografia
Italiana oggi a volte una indagine rigorosa si applica prevalentemente alla genealogia di famiglia cosmopolite come vengono definite un caleidoscopio direi di far di avventure Cosimo politiche vero
è ma tutto sommato
Tutto sommato
Una storiografia che ha sicuramente guadagnato dei elementi nuovi di innegabile spesso che debbono modificare la visione
Il giudizio di volte tuttavia una storiografia
Che risulta quasi sconcertante rispetto alla perdita di continuità con una tradizione che bene o male risaliva al Balbo e che poneva la storia degli esuli in relazione alla storia generali d'Italia
Grazie
La ringrazio Caccavo perché
Un quadro ricco posto questi problemi rapporto volto e con l'altra fotografia e anche mantenuto scrupolosamente la promessa io il movimento mi riesce facile di essere breve perché piuttosto prendiamola così o comunque grazie allora noi siamo arrivati al porto prevista perché aveva detto che alle sei
In teoria un'oretta
Quindi fare adesso si può anche verificare la sorpresa la riduzione non c'erano quadruplica inconvenienti con
Io credo che io vorrei dire qualcosa
Per esempio già penali per amore sì tutte direi che
Mi sembra meglio allora verificare far far sentire la discussione si legge senza
Aggiungere altre cose
Le importazioni sono diverse problemi sono molto utili
Anche dei vari stazioni potrebbe essere di sintesi vediamo se è presente alcuno che rompe il ghiaccio si può essere un primo gruppo di
Se uno a Rieti sono quante uno due ci sono alcuni dei quali intervenire per ora uno due
Considero
Se
Viene qua c'è un litro consentire forse deve venire qui riprendiamo vedere e poi Alessandro
Allora io pregherei la persona di a dire il nome perché
Ritenersi ragionevole dovrà ragionevolissima e perché non devo fare l'intervento mi chiamo Michele D'Elia sono preside di un liceo scientifico qui a Milano del liceo scientifico Severi
Mi occupo di ricerca storica indipendentemente dalla mia attività professionale che si vuole sia limitata soltanto alla burocrazia non è vero
Dipende da come uno imposta il proprio lavoro
E io farò due
Due
Osservazioni Brevi per lasciare il tempo alla
A chi vorrà poi prende la parola il per rompere il ghiaccio
La prima riguarda il concetto di stato che coincide con la monarchia e che mi pare sia stato messo bene in evidenza dal professor iosa e da anch'chi lo ha preceduto
Su questo io penso che la storiografia contemporanea visto che pare si voglia non riscoprire certi valori che
Per una legge del contrappasso perché più il Paese si sfracelli Line mille Rivoli e più nasce la necessità di riconoscersi in qualche cosa io credo che gli scritti di volpe vadano ancora più approfonditi resi attuali e questo convegno è una forma di questo tipo di disvelamento nuovo
Se vogliamo per esempio anche il contrasto travolte e crociere
Sì disse si si scioglie per voi
In una uguale
Fedeltà
Al concetto rimorchi
La seconda osservazione
Riguarda invece la relazione del professor Caccamo
Non sono molto esperto di dalla particolare tema che ha illustrato ma le ultime parole mi hanno acceso una lampadina
Stamattina proprio quello che lei dice essere un distacco con tra il Paese tra la piccola o grande patria e quello che il movimento migratorio
C'è una
Ritorno invece per alcuni aspetti
Ad un collegamento tra la patria d'origine
Gli emigrati
Oggi ci troviamo di fronte ad una emigrazione
Intellettuale fino a un certo punto in realtà anche per arricchire le proprie conoscenze o anche per essere
Come dire per stabilire nuove radici perché il Paese non consente certi sviluppi
Non voglio parlare della fuga dei cervelli ma più modestamente
Stamattina
Tramite e-mail
E arrivato al mio liceo la richiesta in inglese né per esempio nelle scuole ci sono dei movimenti che poi dovrebbero essere studiati
Debussy Mione italiano
Che abita in Venezuela
E che chiede che cosa debba fare per riscrivere al nostro liceo
Sua figlia
Che parla solo spagnolo inglese e l'unione in grado di insegnare
Cioè abbiamo dalla base non è solo questo esempio questo combinazione stamattina per questo mi Search anzi accesa la lampadina non è vero che non ci sia una rientro una richiesta di collegamento con il Paese d'origine non c'è ai livelli politici probabilmente
Perché abbiamo una diplomazia quella italiana
Sulla quale meglio spendere estendere un bello
E anche questo
Un problema se io voglio fare andare da mia scolaresca all'estero
O mandare un ragazzo a frequentare un un anno di studi corrispettivi all'estero
Io devo appoggiarmi a delle imprese private
Pagando un sacco di soldi
I ragazzi francesi che vengono in Italia a studiare
Lo fanno tramite i consolati
E le ambasciate
Che è un servizio pubblico
Ecco
Mi fermo qui perché altrimenti poi andremo grazie
Vediamo prima se esistono in Curia
Rumena
Io richiamo Pagano sono ingegnere e quindi sono un po'un corpo estraneo in queste contesta ma comunque ci sono di più così Compiobbi un po'questo avverrà se mi ricollego perizie preside poco fa proprio per ricordare un bellissime narrazione che fessi Gioacchino Volpe
Quando accompagna in Libia tutti i suoi studenti per visitare quello che fu il mio violino miracolo della colonizzazione italiana in Libia che dall'esercito del del deserto tiro fuori le meravigliose colline agricole
Questo per dire che l'ipotesi era un supporto in un certo senso della colonna cultura italiana verso l'estero si erano dette tante rilievi Croazia delle bellissime conferenze di cui per esempio ricordo qualcuno ivi Colzani lingua italiana che erano seguitissimi Inghilterra Inanna randa in Francia il tenore
Perché l'italiano era considerata ancora una patrimonio l'Italia era italiano così avendo un patrimonio vorrà è ovvio che come diceva prima preside ci vuole del centro questa questa propulsione perché iniziative private imprese così può far abbastanza poco
Quindi è ovvio che il contesto culturale di oggi difficilmente può essere confrontata quando si pensa che rifiuti culture essere siete voi che sponsorizzano
Diciamo senza fare nomi ma insomma per i Nobel che fanno delle delle conferenze di carattere tutt'altro culturale si vede distacco così
Differenze
Allora
Ferite nell'orgoglio valido ed è
Allora ci sono trattiamo perfetti nessun'altra domanda per ora la prima alle dieci forte
Se gli impegni
Volevo fare un paio di osservazioni di carattere generale sulle relazioni di questa mattina anche questo pomeriggio intanto il discorso della conversione dal Medioevo alla contemporaneisti Cala di Volpe ma dire che forse re caso di ricordare che quello è un fenomeno che riguarda tutta una generazione basterebbe pensare Omodeo osserva Torelli
Per certi aspetti lo stesso Salvemini anche Anzilotti che proprio a cavallo della prima guerra mondiale si fanno tutti compatti contemporaneisti e su questioni anche di grande attualità
Penso ai lavori di Anzillotti in quelli dell'ambito Corciano sui tagli lo Slavia del Risorgimento
Io costellato
E quindi veramente un fenomeno che riguarda tutta la cultura italiana di quegli anni almeno nel migliore cultura storiografica che forse sarebbe potuto ricordare per non isolare troppo Volpe chiuderlo soltanto all'interno del suo profilo dal mio grafico c'è tutto un problema di cultura di società italiana d'inizio novecento
E poi per quanto riguarda il discorso di volpe precursore o meno delle Annales
Non direi che sarebbe stato il caso forse di ricordare tutto il dibattito di volte
Nei primi anni del Novecento sulla critica delle altre riviste proprio sul problema della storia della pluri disciplinari età
Sulla questione dell'insegnamento della storia tema attuale come non mai direi e cara già attualissima allora se andiamo a leggere certe considerazioni che si facevano allora
Sembra che sono passati novant'anni invano che siamo ancora al punto di quella volta sul problema
Di come segnare la storia
Anche la tanto decantata pluri disciplinari età poi uno va a guardare prova che volte
Gli altri migliori giovani intellettuali di quegli anni discutevano già con i sociologi
Discutevano con la rivide si inteso di queste questioni e quindi erano tutti argomenti più che dibattuti poi abbiamo scoperto agli annali
Ma in realtà erano cosa che queste venivano già dibattuta in più che ampiamente nella nostra cultura storica anche in rapporto con quella francese che siccome siamo a Milano
Volpe insegnato anche qui a Milano per alcuni anni e c'è stato un accenno però nell'ultima relazione quella di Rio osa
Sul problema previste scritti sugli eretici del Medioevo
Vorrei dire forse anche questo è un punto importante da sottolineare rilevare sono gli anni in cui volta si occupa di religione del Medioevo
Però porta con l'economia con la società che sono gli stessi in cui Webber scrive un libro che si chiama etica protestante spirito del capitalismo sono gli anni in cui Toniolo e questo è un accenno che lo ha già fatto Violante anni fa proprio qui a Milano in un seminario su Toniolo alla Cattolica
Aveva scritto dei libri altrettanto importanti anche se troppo presto dimenticati per ragioni politiche sull'economia italiana del Medioevo e del Rinascimento
Sui rapporti del ruolo all'influenza che la religione cattolica aveva avuto sull'economia italiana
E mi pare difficile che a volte contatti devoluto che contatti con Pisa dove Toniolo insegnava non ne sapesse niente e non fosse stato influenzato da questi argomenti
Da questo tipo di discorsi e quindi anche qui direi perché uno dei grandi meriti del volte medievista ma che si occupa anche di religione del rapporto religione economia e società se proprio quello di aver affrontato alcune delle più grandi questioni della storiografia italiana europea di quegli anni e che andrebbero sottolineati per mostrare come non eravamo affatto provinciali ma eravamo già in grado di muoversi molto bene su questo piano
Poi per quanto riguarda Volpe e socialismo qualcuno prima ricordava l'influenza di volte su Chabod Romeo per lo lo studio dell'idea di nazione
Mi chiedo se non si posso ricordare l'influenza di volte anche su Morandi per quegli studi del quarantasei sul socialismo che compaiono se non ricordo male proprio in quel vagone e quindi mi sembra che se allarghiamo un po'il discorso fuori da quella che proprio la biografia di volpe la commettiamo col dibattito storiografico
Complessivo italiano risalta ancora di più la sua apertura alla sua capacità d'innovazione
Voi relativamente al discorso che è stato fatto in qualche relazione sul silenzio della storiografia italiana anche dei suoi allievi dopo il quarantacinque
Sarà certamente vero però bisogna ricordare che Chabod se stanno pool Ferretti e tutti gli altri hanno fatto per il grande volume
Dettagli ottant'anni più volte che viene un riconoscimento più che esplicito in anni quelli cinquanta e non erano certo i migliori per la fortuna di volte
E che riconoscono apertamente il debito verso il maestro sia nella breve introduzione sia poi in tutti i temi che vengono affrontati da tutti questi che erano stati allievi più o meno dirette mi pare che ci fossero praticamente tutti quindi non direi che non abbiano avuto il coraggio di riconoscere il loro debito di non riconoscere quello che era stato il ruolo di volta resto proprio nel convegno che si è fatto qui a Milano nell'ottantadue ottantatré quello sulla grande estradizione della storiografia
Dagli anni trenta cinquanta dire che il ruolo di volta era stato già ampiamente messo in rilievo da tutte le principali relazioni compresa quella di sé stante
Domanda
Questa è proprio una domanda da a professori osano Achille lega per quale ragione toglie attivismo non tentò di recuperare che assorbirà volte grazie
Va be'allora
Chiedo
Pulite voglio
Poca cosa è ristretto però prima
Libero battitore non
Sì sì sì sì proprio dovrebbero per intervenire ma i problemi sono quelli quindi ecco nel dunque
Il silenzio
Su Morghen Mansell sulla scuola di Bonaiuti a proposito delle
In definitiva quando ci si chiede come mai il Vulture fu poco valutata non abbastanza valutato certo non fu completa e nessuno ha detto che non sia stato completamente sia stato completamente ignorati
Ma quando simili si pensa a questa mancato apprezzamento dell'opera di volpe io penso che bisogna effettivamente andare all'atmosfera degli anni Cinquanta al clima intellettuale degli anni Cinquanta l'opera fondamentale la più importante di Volpe in senso credo assoluto è quella sull'eresia
Italiana
Sulla sul non movimenti ereticali del Medioevo aveva ecco appunto quest'opera che ha avuto anche un destino se vogliamo sgradevole perché è stata ripubblicata
Amputata stavo per usare un termine più più sgraziato della sua prefazione perché dalla prefazione si vedeva in quale contesto in base a quali interessi era stata scritta l'opera sui sulla sia medievale ora l'atmosfera degli anni Cinquanta la scuola di Bonaiuti More viene vi era un Vanzelli poi vero l'eresia del male è ne era decisamente favorevole a volte ma
E certamente l'appunto fondamentale che si faceva Volpe era quella del fascismo ma non era solo questo in realtà si imputava a Volpe è una sorta di materialismo storico perché tutta la scuola
Di Bonaiuti Manzelli
Rendeva Volpe colpevole di scarsa sensibilità per i fattori religiosi e di eccessivo invece legge eccessiva considerazione ed eccessivo peso dato ai fautori economico sociali
Né io ricordo perché a quell'epoca ero studente proprio di Raffaello Morghen non sono stato anche per breve tempo assistente di balzelli
Io ho fatto anche un esame con Pink lady storia delle cristianesimo circolavano nell'ambito della Storia del cristianesimo delle dispense di padre gradino da Milano che erano tutte un attacco sciocco francamente e banale alle affermazioni di volte che cosa Simple dava a Volpe
Quella di essere stato dottor di avere esagerato
Nella nella nella nell'attenzione verso i fattori economico sociali della storia e di avere scarsamente valutabile dice che il fatto religioso
E chi pensa al capitolo introduttivo di Medioevo cristiano di Morgana non può che che ricordare immediatamente questo fatto
Ne e il più distaccata più accademica era all'eresia del male di Manzelli ma in definitiva quello che si imputava a Volpe era una indulgenza verso il materialismo storico e a questo probabilmente ha contribuito o un certo tipo poi di materialismo storico non vorrei essere presso alla lettera
Ma in questo credo che abbia anche contribuito a quella stranissima ripubblicazione
Che o metteva la prefazione da cui invece discendono tante cose in sostanze si chiariscono tanti Problemi poiché vorrei anche un saggio ricordo di su storici e maestri che parla del problema della emigrazione italiana od ottocento novecento e dell'importanza che questo problema dell'immigrazione ha avuto nel dibattito tra volpe e Croce
E il fatto che però esce escludesse che la storia dell'emigrazione rientrasse a pieno titolo nella storia generale d'Italia e invece Volpe che riteneva che questo fosse un capitolo importantissimo non sto parlando del mia immigrazione
Del Trecento del del Settecento ma del fatto
Macroscopico dell'emigrazione italiana in tempi contemporanei diciamo così e M. M. importa invece riteneva che questo fosse un aspetto essenziale della storia d'Italia
Ora in sostanza la figura di volta e molto complessa e nella categoria fascismo antifascismo forse non è sufficiente a spiegare
Nei motivi del successo nei motivi dell'ostracismo inflitto a volte ci sono anche delle stagioni culturali
Che in certi momenti hanno influito negativamente sulla recinzione diciamo di folte e in quei sicuramente della quegli aspetti che ad altri OLO oggi possono sembrare anticipatorio rivoluzionarie in guerra hanno nuociuto in realtà in un certo momento alla valutazione alla la fortuna di volpe delle sue opere
Ancorarci
Ecco prima amichevole
Ma io volevo praticamente aggiungere qualche cosa alla sia mia sia di rio osa leggendo con una piccola mezza paginetta di di volte poi vorrei
Fare qualche considerazione
La paginetta che volevo Leggere riguarda il problema del rapporto dicevo proprio tra monarchia e fascismo perché mi sembra che sia un una questione abbastanza
Diciamo importante per la comprensione sia dell'itinerario diciamo culturale politico di volpe sia per la sua concezione tutto sommato
Del fascismo e della monarchia come istituzione ed è appunto una capaci detta conclusiva di questo saggio appunto su Casa Savoia che risale al mille novecentocinquantanove quindi è un saggio diciamo del dopoguerra ma che tutto sommato
Rappresenta un ampiamente quasi tre volte un rifacimento di un altro saggio che nella sua diciamo Rama generale volta aveva disegnato per i venticinque anni
Ti regno di Vittorio Emanuele terzo
Il saggio è un saggio appunto che non è tanto la storia per medaglioni dei Savoia quanto è un saggio divenne pure di facile lettura perché è un saggio che presuppone la conoscenza della storia internazionale europea perché la strada di casa Savoia inserita in questo quadro però alla fine lui parla appunto del rapporto
Diciamo tra monarchia il fascismo e comincia a dire
Nebbie indubbi quella citazione che avevo fatto io a conclusione della mia relazione cominciarono presto a levarsi dalla pianura
E a velare con la guerra anche chi ne era stato il capo riappaiono i vecchi neutraliste quasi desideroso di rivalsa dopo la sconfitta del maggio del quindici contro quelli che hanno voluto la guerra il socialismo volgeva comunismo
E Dassault ed ascolta le voci di Mosca appare il popolarismo di don Sturzo che porta altri motivi perturbato ori della grave crisi che attraversa il Paese il governo negli anni ventuno ventidue irrompe sulla scena il fascismo
Esso tendenzialmente repubblicano in origine poi evolvere verso la monarchia da cui all'investitura del potere
Dobbiamo avere il coraggio di proclamarsi monarchici ma chi può negare che pur dopo l'afflusso di liberali nazionalisti nelle sue file quel germe repubblicano abbia seguitato silenziosamente a fermentare nei suoi esponenti maggiori quale che fosse il loro segreto sentimento quelle levarsi del capo adduce quella potente personalità sua quel suo mettersi quasi al livello del sovrano in una specie di di Arquilla
Quello scolorito il sì dei simboli della monarchia al confronto di quelli che il fascismo quel venir meno del potere legislativo con funzione di contrappeso al potere di governo quella esistenza di una milizia fascista non dirò contro ma di fronte all'esercito
Tutto questo non potendo un velare la persona e le funzioni stesse del re ridotta ad un'ombra data anche l'età la stanchezza certo scetticismo finale
Si aggiunse in ultimo l'esempio di Hitler solo figure solo touche e le suggestioni sue sopra Mussolini nei riguardi del piccolo i e della ingombrante monarchia ecco mi sembrava un passo direi
Molto bello anche molto suggestivo
Che se letto in controluce uscita forse un'indicazione
Diciamo più corretta più reale di quello che stato realmente il diciamo il credo di di volpe
E ci offre anche ripeto una chiave di interpretazione della sua concezione del fascismo e del rapporto appunto monarchia e fascismo
Ecco poi colgo questa occasione rapita per passare qualche osservazione all'intervento del del collega Salimbeni del quale io concordo con il quale concordo su su molti dei punti
Che lui ha sollevato vorrei solo osservare che il discorso della conversione
Di volpe dal Medioevo alla contemporanea Istica
Io non la metterei sul piano diciamo di un discorso generalizzato comune a tanti studiosi dell'epoca
Perché a prescindere dai discorsi diciamo di carattere puramente accademico per le distinzioni che c'erano all'epoca tra medievista dica moderni Istica contemporaneisti che via dicendo lasciamo stare
Da parte questo tipo di discorso
Mi sembra che in molti di questi studiosi
Come per esempio ecco Salvatorelli per esempio il passaggio dal dagli interessi di tipo metri visti dagli interessi di tipo molto mistico per l'esattezza contemporaneisti che ho citato in azione al fascismo che delle del ventitré anni
Non sia
Un passaggio che significa diciamo l'interruzione di questi interessi molto spesso sollecitato da fatti concreti per esempio Salvatorelli scrive
Questo lavoro perché scrivo una serie di articoli su questi argomenti fa dei commenti di tipo politica eccetera in volpe a mio parere il discorso è diverso volte non torna più
Sul temi medie mistici proprio perché Volpe segue un itinerario e qui mi ripeto uno un pochino rispetto a quello che ha detto questa mattina segue un itinerario che storiografico che corrisponde al suo coi itinerario personale di scoperta di certi temi
Cioè comincia a studiare la storia non dell'Italia ma degli italiani non dimentichiamo che nelle discorso poi di polemica concorre c'è un certo momento nel quale si contrappone alla storia verità della storia dell'Italia e degli italiani quindi comincia a studiare la storia di questi italiani che ancora non sono italiani ma sono il popolo minuto
Che poi si organizzavano i comuni eccetera
Mano a mano che Luís segue diciamo questo itinerario chiudere dei capitoli
Cioè c'è una continuità tematica
Quando questo popolo diciamo un minuto
Diventa creato lo Stato unitario acceda diventa classe politica ecco la stola di volpe diventa storia della classe politica
Pur non dimenticando che c'è un sottofondo questo popolo minuto diventa il popolo degli italiani al lavoro il capitolo splendido appunto della
De L'Italia in cammino
Ecco
Questa mi sembra sia diciamo la peculiarità delle mento che diversifica la produzione storiografica di volpe da quella di altri studiosi che pure hanno avuto una compresenza di interessi
MD distici modernisti sci contemporaneisti
Ecco se noi andiamo a vedere anche le date di pubblicazione dei libri di volpe
Ci accorgiamo che da un certo momento in poi la medievista dica non non appare il più c'è un periodo nel quale c'è qualche interesse di moderna soprattutto attraverso le recensioni
Le riflessioni critiche
Poi dalla moderna si passa al Settecento si passa al risorgimentale o rigidità Risorgimento poi al Risorgimento in senso proprio e via dicendo perché c'è un itinerario impone
L'orrore una piccola risposta
Però come quello no no non posso lo spagnolo solo perché poi voglio vedere se alternando in mani magari grazie
Ma io volevo un attimo a correggere ma io non sono abituato par d'essere un solo con una
Mediare però mi pare che l'atto precisazione poi non fosse così
Salimbeni poneva il proprio un clima no all'interno del clima certamente giusto quello che tutti ci poi Volpe occupava un ruolo tutto suo originale irriducibile a una caratterizzazione più generale mamma soprattutto mi e penso di doverti ringraziare perché poi mi pare che questa sia una conferma permette io sia il punto relativamente al rapporto monarchia e fascismo e mette anche in luce che il problema di volte e poi e il e fascismo in quanto lui in quanto totalitarismo e che diventa un impedimento ha una sua adesione piena a questa soluzione politica
E questo mi pare che vada tenuto presente ecco perché totalitarismo preclude la possibilità appunto di conservare al alla monarchia un suo ruolo super partes e di suprema sintesi che era poi il problema di fondo e la sua la monarchie come sintesi dell'intera vita nazionale
Con questo poi volevo un attimo risponde dal professor la professor D'Elia
Su quel discorso sulla monarchia
No Consolo avvertimento che e mi pare che la più grossa lezione che venga da da volte professore è proprio che per restare nella storia d'Italia moderna
Il suo recupero io dicevo nostalgico ma possiamo accusa l'altro termine dal ruolo della monarchia non ha una funzione una proiezione politica immediata voglio dire in quegli anni
Volte da per scontato che discostarmi una che è un discorso chiuso politicamente
Ecco danno l'impressione avvertivo manovre pare aver capito male che invece lei lo proponeva comuni prima su cui riflettere tutt'ora in termini operativi presso questo forse una distinzione
Andrebbe tenuta presente ma non vale aver capito male
E poi invece per quanto riguarda
Sì io sono d'accordo Salimbeni che
Sì sì no non mi pareva che Volpe poteva sembrare Volpe storico potesse dare luogo a una riflessione di questo tipo ecco classe ma magari salari e che così gentile volevo un attimo poi
Anzi
No io credo che indubbiamente dettati di Belfagor che solo in parte il celebre dimoranti abbiano dietro il volto il credo che poi in realtà volte sotto sotto sedimenta
è una vasta
Storiografia di sinistra io l'ho citato
Il il Gaetano Arfè ma tutti lo conosciamo bene il Brunello oppure beh io non credo che la storia del socialismo
Diverse
E certe assonanze siano tutte a Casale rispetta le pagine dei volte pensate al ruolo della del socialismo come religione no laica la religione laica che è una pagina palpitante della strada del socialismo
Pensarlo che la fare l'avesse presente
Facesse questo tipo di narrazione senza avere alle spalle
La lettura più volte lo ritengo un po'inverosimile per cui il problema è e questo vale anche per l'altra domanda perché toglie attivismo non assorbito volte
E beh forse messa così inventarla la il problema ma è certo che non è passato indenne la sede una certa storiografia e qui basta ricordare Turi e il problema che tu li poneva già negli anni settanta molti un problema aperto
E per cui voglio dire anche qui il discorso andrebbe articolato penetrato
Beh io penso al ruolo che ha Gramsci la lettura gran c'è molta attento
A volte in qualche modo la categoria nazional popolare che io così ho usato forse un po'arditamente questa relazione per Monte
Però non l'ha fatto a caso perché io credo che ingrandisce questo problema da rapporto con Volpe e del gruppo del del ruolo di di volte anche The Master grafia diciamo così della sinistra rimane un problema molto appena
Ecco io non posso non meno per quanto per la relativamente a quanto mi suggeriva perfetti Amendolara anche Amendola attento alla lettura del volto e non all'intervista che lasciarla settantaquattro Tonolli per gli amici ti do un po'di meno perché
è una scelta di vita Saddam quando racconta sicurezza
Però a me pareva che oggi sia venuto un elemento molto positivo da questa da questo disco da questa da questo incontro che poiché volte passano Italia moderna non è soltanto o le ho precedenti
La dimostrazione che tutta l'Italia precedente era bacata e che arrivo mi pare che lo dicesse anche turno e che arrivò il fascismo è risolte e piuttosto fervore volte cerca di Taranto di tracciare un continuum come dice un filo rosso
Che portato poi a sintesi dal fascismo
Ecco io sono più disponibile anche se poi ovviamente rimane aperta viscosa se uno accetta il la la data attacco Emma che fosse quella però e vedere in Bund Volpetti attento all'evoluzione allo sviluppo lo svolgersi dell'Italia unita ma da questo punto di vista la l'interne vede riferimento che Ammendola dava della storia d'Italia e della della storia il taglio di volte era Secondo me distorto perché era proprio e vedere quel volo perché in linea poi con l'accettazione graffiare visivo Betty Ann ecco ed anche in qualche modo gramsciana tendeva a rimarcare l'elemento di rottura
Dell'Italia l'elemento polemico nei confronti dei tagli unite
Esattamente libero io richiederlo
Però i giudici
Attento ma nate allora ma c'è qualcun altro editrice incalza infernali lo svantaggio di arrivare buoni ultimi c'è qualcuno che vuole intervenire
Come per la registrazione
Poi
Io mi chiamo Briguglio Schubert
Professore emerito
Dell'università di Pato
Questo convegno verso definito convegno delle verità di svolte io non ho studiato molto Volpi quindi evidentemente
Mi fermo su un punto soltanto poi ci sono i considerata eredità
Questo concetto di nazionalismo situazione Volpi
Non mi soddisfa quanto è stato detto a proposito del nazionalismo rivolto il cinque
Non mi soddisfa perché perché si è detto che la nazione italiana per Volpe era un dato che precedeva la formazione dello Stato
Ci identificano ATO dall'azione con la cover di va bene tutto questo allora la domanda è questa questa benedetta nazione che precede la formazione dello Stato unitario
E qualche cosa di trascendente il processo storico o e invadente nello stesso processo storico mi sono sentito perché se effettivamente in ma trascendente la sceglie il processo storico non c'è problema non un ciclo non c'è boccia da discutere masse diciamo che immanente allora il discorso cambia
Perché Croce e anche chez boh ci hanno insegnato che si può parlare di nazionalismo alla fine del Novecento
De esclusa la magia dell'Ottocento
Per un primo
Il nazionalismo
Conosce l'ha definito il fare pensare senza alcun contenuto etico tu parlavi storie di razionalismo di questo come gli effetti ritmici ecologista inteso in questo modo
E qui
Secondo lui un attivismo
Insomma questa nazione cose so pensava Lazio qui è nata di Crispi con un concetto il più giurisdizionali lo sa che nasce che stecche che prima che che io
Non ho capito bene criticamente costellazione per per volte io sono soltanto
Scendendo al pratico sono stati grosso discorso
Che
C'erano degli operistico in Italia
Opere in stile che hanno aderito assi blairismo rivoluzionario
Mi riferisco in modo particolare a ricostruire Costantino Lazzari
Io non trovo uno
Opere in lista partito che è nata a Milano nel mille ottocentottantadue molto voi nel novantadue non trovo un ex superteste che ci viene dalla Cina
No
Sindacalisti rivoluzionari diretta dei fascisti sì va operistica
Lazzeri era un operista
Anche se Mussolini che paga dei funerali fino al bar fatta privatamente perché ma impreciso l'altro
Un altro personaggio supponiamo ecco costa Eduardo Costanzi
Un operista questo Trentino
Era nazionalista a un certo momento quando ha capito che il nazionalismo sfociava nel fascismo altri certo armato non è da negli Stati Uniti non è rimasto nazionalista
Non così Bolt
Queste considerazioni riflessione mi sono inutilmente così ascoltando i vostri discorso su questo concetto del del nazionalismo io non non son soddisfatto di questo delle di questi di questa interpretazione che statale Bob non era non è stata data un'interpretazione profondo sul concetto di nazionalismo in volpe si è ripetuto
Un qualche cosa che già si conosce
Dato il rumeno
Lumi
Una replica alla replica prima vediamo se ci sono ora
Prima di questo per la replica per primo con
Allora
Intanto per omaggio al marginale concreta la cosa mi riferisco a quel discorso sull'abbandono di volpe sulla sulla diciamo così disconoscimento e giustamente al richiamo del del convegno del cinquantasei per gli ottant'anni
Di volpe
Il problema comunque non è adesso io non rispondo per la parte mia di visti da perché Tangheroni non c'è
Però che cosa si vuol dire quando Volpe quando si dice che volpe emarginato dai Circuiti storiografici del dopoguerra si vuol dire quello che diceva lui spesso cioè è chiaro c'è un convegno in negli ambienti accademici nessuno aveva dimenticato Volpe ma un conto è non dimenticare un conto a dedicargli un convegno un conto è essere concretamente attivamente vivamente presenti cioè il senso di cadere nel vuoto dell'Italia moderna no lo lo dice lui potrei citare anche un altro elemento su questo senso di abbandono proprio la testimonianza diretta di volte
Romeo gli ha mandato una la sua commemorazione di Chabod
E lui dice Volpe mi è piaciuta anche varie regole la rievocazione di Chabod risponde a Roma è un uomo veramente di primo ordine di cui ricordo il primo incontro
Quando a Piacenza venne a trovarmi in una casa di una mia sorella nel mille novecentoventi ventuno
Sono un po'fiero di avere scelto lui come primo nel primo concorso per la nuova scuola di storia moderna insieme ma dopo di lui Morandi e maturi bene forniti anche sì ma inferiori come poi si sono dimostrati quanto a capacità di lavoro e vigore costruttivo oggi tutti morti ma io li sento e vedo sempre presenti nei migliori ricordi della mia vita
Nonostante la crisi dei rapporti umani che c'è stata dopo il mille novecento quarantatré e che ha ammesso mente fuori del circolo vero delli storiografica per le gravi colpe tra virgolette commesse a giudizio mi pare di Saitta
Per le gravi colpe da me commesse per il giudizio mi pare di salita e ha portato in alto meritatamente Chabod per doppio titolo politico e scientifico
Giusta se non la denigrazione la esaltazione io ricordo Chabod anche nei nostri viaggi all'estero nei luoghi di convegno del Comitato Internazionale di Scienze storiche
In cui io rappresentavo l'Italia e son molto mi aiutava in quelle circostanze specialmente per la perfetta conoscenza del francese buona del tedesco maggiore della mia quanto meno nel parlare
Vuol dire che il buon attenzione questa dura vuol dire che il buono è caro e compianto maturi approvi esagerato quando nel volume dedicato a Chabod
Ha rappresentato un mese in quei convegni me poco meno che una marionetta di cui scialbo tiene i fili insomma il senso di
Di disagio di volpe di solitudine
E questo tipo di cose sono abbastanza pesanti direi quindi quando ci si si parla di un certo clima del dopoguerra almeno quando ne ho parlato io dicendo che Romeo faceva eccezione a questo clima intendevo riferirmi a questo tipo di situazione chiaro che poi
Esatto
Momento
Prima di dare private volevo trattenuto fino adesso ma forse aggiungere qualcosa anch'io se mi si consente poi Salimbene additare il prete altri se ci sono tanto minimo di tempo abbiamo la il problema mi sembra da un lato quello dell'influenza di volpe di cui si parla molto si è parlato dal ci sarò episodi umani Pescosolido ha avuto ragione a ricordarla l'emarginazione è un dato reale probabilmente va anche collegata a un problema più ampio che cercavo venire stamattina
Troppo spesso nella cultura italiana alla vita politica italiana in questo dopoguerra e si è partiti anche dal primo dopoguerra se usato l'aggettivo di superato per determinate opere opere determinati autori
Le dico che la Storia d'Italia di Croce e
L'Italia in cammino di Volpi in diverso modo opere diverse spessissimo sono state considerate come superate
Fa parte della storia culturale niente d'Italia della negli ultimi settant'anni
E dico che manca una storia vera della fortunata la sfortuna di queste due opere Tel come le sei considerate superate perché questo è un elemento importante non è uno scherzo della nostra vita culturale vendo quanto come sono state considerate anche decenni in che maniera che cosa si è rotto e così via secondo problema
Però veniamo a volte credo lo stesso veniamo a croce che se
Sono stati detti superati in tante occasioni se c'è stato addirittura un ostracismo un'emarginazione all'emarginazione allora in un altro senso chiamerà il quando si parlava della Storia d'Italia di Croce negli anni Cinquanta
Si veniva considerati dei retrogradi perché essi si si attardava in un'opera che non era altro che basta ricordare il saggio di ragionieri su Croce e siamo ancora negli anni Sessanta sulla storia d'Italia
Una storia d'Italia di cui ragionieri che era un singolare storico dotato di notevoli qualità mostrava quanto era diffuso
Al tempo al nella metà degli anni Venti il tema della storia d'Italia e come ci fossero varie critiche gotica per arrivare a questa conclusione che la storia d'Italia dicono cioè non era scritta
Contro il fascismo ma era scritta per bloccare l'interpretazione democratica che veniva data della storia d'Italia perché era un'operazione il moderata che Croce faceva
Questo è un problema storico pure oggi pollinico bisogna capire questo cui si contrappone però e questo era secondo me è l'altro elemento che
Va tenuto presente
Quella che a mio avviso resta vero che le due opere
L'Italia in cammino e la storia di tagli così in modo diversissimo fra loro e non sono nemmeno opere complementari fra loro sono e restano però alla base all'origine vera di quello che è il modo in cui gli italiani ancora oggi poi sugli anni ottanta novanta
Considerano la storia d'Italia perché al di là del problema nazione che è stato detto e cioè c'è anche un'idea di come sia cominciato a costruire in questo Paese è un'idea di storia d'Italia non è che l'idea di storia d'Italia nasca all'improvviso
E probabilmente è giusto dire che le prime due stati d'Italia o gli autori che cominciano a costruire un criterio di stare d'Italia sono Volpe e Croce in varia maniera si può parlare di Salvemini ci poteva parlare prima di Bolton King si alterna quelle due e perché quelle due opere danno questi diari Storie d'Italia
Esercitano un'influenza profonda io qui dico che c'è un paradosso per Volpe
Nel senso che
Ho lanciato come battuta ma a volte per molti versi può essere considerato un po'in questo ambito come il papà di gran parte della storia d'Italia di questo dopoguerra
E che i rapporti tra la costruzione della storia d'Italia che Volpe ha dato all'Italia in cammino per la storiografia marxista e la storiografia cattolica e la storia democratica solo un molto più intensi di quanto non si pensi
Questo però è un problema tutto da da ristudiare da vedere
Perché sono i più intensi e qui comincia vedendo l'argomento e vorrei arrivare poi rapporti Volpi Croce a formare il continuum per cui sono cioè con effettivamente curiosa con lo stesso percorso agli atti ci sono degli elementi di dissenso di approfondimento tra di noi che sarebbe bene approfondire
Lo schema della Storia d'Italia di volte qui anche vi voglio il problema della nazione era un più o meno questo
C'era una costruzione di una storia dell'Italia unita però questa classe dirigente questo Stato liberale
Questo rapporto Stato nazione così come lo Stato liberale lo costruiva
Erano in realtà insufficienti e lasciavano al margine forze sostanziali sul piano economico sul piano politico e sul piano ideologico
E Volpe diceva il nazionalismo
E in questo dopoguerra però c'è stata la storia del movimento cattolico e la storia del movimento operaio e la storia del socialismo e la storia del comunismo che sono state tutte costruite come storia alternative
Alla storia dello Stato liberale
Erano le famose storie parallele
Da questo punto di vista il modello di una storia uni veri
Che condotta da una classe dirigente
Chi esce dal Risorgimento e che non padroneggia tutto lo svolgimento storico per cui prima il nazionalismo e poi il fascismo
Del movimento cattolico il movimento operaio sono le grandi alternative che si costruiscono su questa caduta questo è uno schema che ha operato cui ha risposto un altro schema che era quello di Croce ho detto crociato Salvatore gli ho detto ciò Borghetto Modeo ho detto Valiani ho detto lo schema di Croce
E gli atti era questo
Quale che fosse il giudizio e Salvemini per esempio Scilla Valiani dava concertato giudizio scialbo da un altro indizio della classe dirigente liberale
Però bene o un male
E qui viene il discorso su Giolitti Romeo che Pescosolido stamattina non a caso ha messo al centro del suo intervento bene o male
Questa costruzione dello Stato liberale tenendo conto di un Paese che aveva solo cinquant'anni che non è la Francia e che non era l'Inghilterra e che non era per altri versi la Germania questa costruzione
Resta
Ancora fragile questo è la tesi che affiora per cui la guerra non rappresenta come nell'altra storia della figlia un momento di accelerazione di forze nuove ma rappresenta se volete
Una prova a cui
Lo Stato la società la cultura la classe dirigente non reggono
Questo tema delle Continuum
Che si interrompe naturalmente anche qui non si può gioca sulle sfumature tutti gli storici sostengono la contiguità e tutti gli storici sostengono la discontinuità è un problema alla fine di misura ma questo sport problema delle rapporto che ha la guerra intendo come guerra combattuta come quattro anni di guerra rispetto al precedente
E se si possa applicare o non sempre in modo relativo il tema continuità unno
Resta a mio avviso un tema aperto per la storiografia degli anni ottanta novanta ivi compresa la cosiddetta storiografia o oggi in corso che si occupa del problema dell'identità nazionale del rapporto fra memoria storica storia ignorando tutta questa storiografica
Perché oggi la gran parte della discussione sulla storiografia sulla memoria storica la memoria storica che altro la storiografia il problema dell'identità nazionale
Finisce con l'ignorare tutto questo immenso lavoro che ce sta
E così secondo me si può riaprire un discorso perché valutare come mai l'entità di questo dissenso e da questo punto di vista io credo che sia l'apporto in volte politica storiografiche il rapporto incrocio politica storiografiche rapporti fra i due signori che l'analisi delle opere restano dei problemi aperti finisco su questo il continuum
E il problema probabilmente si può tentare di applicarlo ma si potrebbero trovare esempi più illustri ma non a caso e mi ricordo con Rosario Romeo quante volte abbiamo discusso di questo Giolitti l'età giolittiana la crescita di questo Stato liberale
Nella formazione anche più evidente di nazionalismo socialismo movimento cattolico perché si sente che l'Italia agli inizi del Novecento bolle cresce matura e e diventato potrebbe diventare il punto di verifica di confronto
Se si va a vedere il punto di verifica o di confronto per esempio io trovo che in realtà ne volte né e Croce e ne questi due storiografi eh hanno fornito una spiegazione che ci appare sul continuo Mussi oppure problema della guerra perché la discussione con Romeo che era quella
Era
In fondo tutti quelli che sostengono
Il continuo un
E mi riferisco a volte oppure alla storiografia del movimento nazionalista fascista o la storia del movimento cattolico la storiografia del movimento operaio
Se sono crescite di forze che mentre crolla il vecchio Stato continuano e crescono
Queste storiografi ignorano un elemento di fondo e su questo Romeo consentiva l'elemento di fondo era le grandi risorse di cui lo Stato liberale Ilan e lo Stato nazioni così come e questo era il primo adibili voglio i liberali l'avevano costruito perché è chiaro che il rapporto Stato nazione era una una discussione aperta per un Croce nella storia d'Italia era lo Stato
Che non ostruiva la nazione mai gli dava
E gli dava la data però la polemica era quella solo a partire dal sessanta si vede il rapporto fra a questo punto si è in Romeo la metteva ignora le risorse di cui lo Stato liberale dispone
La discussione che resta aperta per valutare l'anno in continue
Che cosa significa la rottura che cosa significa il continuo non è in gioco poca cosa Primo la sto l'Italia liberale del mille novecento dieci quindici a mio avviso è sfuggita completamente continua a sfuggire alla memoria storica e figurarsi può alla storiografia
Perché la guerra e in questo la storiografia alla Croce aveva ragione
Ha proprio se si si si giochi interni di memoria storica quelli telefono hobby nubilato la memoria ma questo lo si potrebbe vedere dei fenomeni concreti sull'opinione interventista del quattordici e quindici diamo Lando Maria riceve un esempio
Rinviamo Zuccarini
Nei loro libri morì in assoluta buona fede
L'agosto del quattordici e il maggio del quindici dimenticano una parte della loro vita
E poi durante la guerra dimenticano più è sempre di più una parte della loro vita perché interviene questo fenomeno che si chiama in termini relativi di rottura
Ma qual era l'Italia liberale l'Italia liberale
Mi viene in mente viene sempre citato l'Arturo Labriola che dice il sindacalista non c'è più l'Italia giolittiana c'è un'Italia nazionalista in Italia sindacalista
Ma si sia l'erede al discorso che ha approfittato in Parlamento questo è un falso storico perché quantomeno Labriola giungeva c'è anche un'Italia per esempio cattolico
E non è rispetto al sindacato cioè l'Italia del fatto dici era un'Italia pluralista che offriva molte alternative da un lato e questo è stato completamente identica
E alternative potevano essere legate nazionalismo ma c'è il ramo un'alternativa
Con l'Italia cattolica che allora si accampava voleva fare i conti con l'Italia liberale in vario modo
E chiedere un problema tutt'altro che semplice il Patto Gentiloni è una gigantesca a forma di autonomia del movimento cattolico e di giudizio sulle altre forze
Croce di questo periodo se ne accorge nemmeno
Lo stesso si può dire per i democratici il movimento democratico a una scienza notevole
E negli anni dieci quattordici e si pone come una forza alternativa e in più c'è l'alternativa rivoluzionaria sono barriere in quel periodo c'è una una pluralità che è stata completamente dimenticata
Con la contrapposizione Foligno tra il più interventisti e poi la successiva esclusività
Se recuperiamo questo aspetto eh se recuperiamo questo aspetto allora troviamo che il risultato di un'Italia che cresceva
Non è solo limitato al problema Giolitti non Giolitti ma limitato a un problema di un liberalismo democratico con un bar alternativi
E c'è un ultimo problema fondamentale secondo me
Noi siamo vissuti per cinquant'anni con lo schema delle storie parallele le storie parallele vuol dire che c'era una storia dell'Italia liberale Liberal Democrats
Una storia del movimento nazionalista o fascista una storia del movimento cattolico una storia del movimento operaio e socialista
Non possiamo negare che queste storie parallele sono stato il contenuto di gran parte della storiografia su cui siamo vissuti
Ora queste storie parallele sono secondo me
Una produzione del continuum ma sono un grande falso storico anche questo in bilico perché ma perché quattordici quindici se noi andiamo a vedere faccio solo un esempio per il così sul visto anche un po'il mio animo anticlericale impiccato
Ma i cattolici come possono presentarsi come una forza priva di responsabilità storica ma nel quattordici quindici
Anche
I cattolici hanno per esempio condiviso la scelta di neutralità relativa voluta da Salandra contro l'interventismo democratico intuendo notevolmente
E nel maggio del quindici cosa qui addirittura in certi libri di storia in certi autori è stato è scomparso persino dalle nostre altro Sturzo nel maggio del quindici manda un telegramma impropri Salandra impropria l'intervento
Ma questo è il in altri nelle opere storiche del movimento cattolico negli anni cinquanta e sessanta è stato tolto anche dalle no
E il telegramma di Sturzo non è mai stato in città perché indicava sul terreno storico mi importa vede la polemica
Quanto le forze Storici allora esistenti le cosiddette forze parallele erano in realtà coinvolte nella costruzione
Di una Italia che non rende importante chiamare liberale non si può anche a chiamare una nazione lo Stato nazione
La cui memoria storica è stata stravolta e che la storiografia non ancora recuperato
E Romeo allora
Perché mi ricordo tantissimi discorsi di notte dicono come falda sull'Olivetti essi interrogava molto perché lunga avvertiva
Che il problema di liquida in fondo all'esperienza giolittiana significava liquidare qualcosa
Che era troppo importante cioè la negazione delle storie parallele il fatto di questo rapporto liberali socialisti cattolici democratici che bene o male ma lui non era uno studioso del periodo e quindi Giolitti è uno dei grandi miti polemici
Numeri Sultan Giolitti
Non importa attraverso la figura e la storia di Giolitti passa questa storia di crescita e passa a cui la rottura delle acque
Procacci Matteo ce l'ho detto stamattina così solo scusate questo se si va a vedere coi criteri di Croce la rassicurazione di Giolitti è bellissima
Ma Giolitti su due punti fondamentali da costruzione della classe dirigente la sordità della classe politica in rapporto alla coda culturale
Per Croce fondamentale indica il fatto che il liberalismo non regge ai tempi e dal punto di vista liberale produce
Questo è l'indizio il campanello d'allarme la crisi
Mancava Roma Roccella capacità di avvertire e di dar valore alle alternative
Così come ha folte manco la capacità di dare un valore allo Stato liberale nazionale
Perché tutti e due gli autori abituati da una disciplina storiografica fortissima
Al dicevano e questo è un risposta anche voglio la dimensione della storia nazionale ma questo non è uno scherzo la dimensione della storia nazionale nella storiografia dal quarantacinque in poi in Italia è andata persa
Dunque agire solo perché dimensione distrettuale vuol dire sapere quanto costa costruire uno Stato nazionale
Gli uomini del cento sapevano che era un'impresa difficilissima
Allo stesso Croce c'era una tensione continua se andate a vedere da buon liberale
Ogni tanto si ferma e si vede dice seguita
Ma da buon liberale a un certo punto dice beh io non so nemmeno perché c'è la ferita al ginocchio se l'imperialismo se il cosmopolitismo
Se la partecipazione al mondo non fossero i valori maggiori che questo Stato questa dimensione nazionale rischia di negare
Croce ci arriva
Poi si ferma
Come Volpe arriva fino a a capire soprattutto anche nell'Italia moderna quanta ricchezza ci sono però a mio avviso il loro dramma la loro importanza sta
E l'avete capito il rapporto fra gli allora opposizione particolari quello che ho chiamato le storie particolari
è una storia più generale è una storia nazionale di cui rivendicavano l'importanza e sapere che la tensione era troppo forte non erano riusciti a colmare qui traggono un po'come dire graziato
Però questa tensione e quello che fa l'importanza della grandezza secondo me di quei due autori che sono diversissimi fra loro Taking Back in questo c'è tutta la discussione sul continuum
Per cui perfetti di Johnson continuista e sotto sotto mi va bene discontinui stampa e tenero
Secondo me è una discussione apparati enorme importanza ecco questo e lui noi tutti nella sottovalutiamo costantemente
Ora avendo straparla talmente tanto il pessimo presidente Frisullo con tutti però detto finora Falco quando dobbiamo chiudere perché c'è arrivato il biglietto che bisogna uscire a
Da però però vige la lasciata ma invece del venti per lasciarmi parlare non me l'ha comunicato che è una prova cioè
Se
Se però conto più penso che domani potremmo avere tempo abbiamo dieci minuti sì no precisi Dossetti o se vorrei capire se se portava cinque minuti soltanto altrimenti riprendiamo domani
Sì sì e punto penso che domani avremo tempo abbastanza per la discussione costituito grazie Salimbeni
Dunque un'osservazione ancora su Volpe nel Medioevo religioso quello che diceva prima professor Caccamo comunque va ricordato che lui a Milano in contatto con gli ambienti del rinnovamento Gallarati Scotti quindi appunto no no ma dei con loro che lo polemizza me lo criticano però veniva fuori proprio da quell'amministrazione osserva
Sì
Guidatore
E quindi la sensibilità per questi temi c'era sono gli anni di Giovanni Amendola che parla di una storia religiosa
No no ma dico schiera volevo ricordare appunto questo a scarto
L'altra questione è quello del volume degli ottanta anni bello voluto ricordare perché mi pareva una cosa comunque significativa nel grande silenzio che c'era stato e comunque indubbiamente son tutti i temi suoi che vengono ripresi nei vari contributi e quindi dimostrano che la sua elezione la sua influenza rimaneva certamente viva anche se lui poteva ovviamente sentirsi emarginato dopo il ruolo dominante ho avuto negli anni venti e trenta però sul piano scientifico concreto il suo insegnamento almeno in più in qualche misura continua a fermentare la questione dei Salvatorelli si verissimo che Salvatorelli continua anche con il se i temi cristiani distici medievali però è indubbio che dagli anni venti in poi diventa quelli Risorgimento Istat quel contemporanei staccare e si sposta sempre di più in quella direzione e anche lui comunque scrive a quel saggio famoso sulla sto per una storia dell'Italia religiosa che sia pure sub specie religiosa
Cerca di costruire tutto il percorso della storia italiana Omodeo diventa quel grandissimo storico del Risorgimento quindi per queste come pareva il caso sottolineare che certo Volpe ha una sua specificità come tutti ma è veramente una situazione che li spinge tutti a misurarsi contemporaneo tutto qui
Grazie a tutti ho avuto mandato verifichiamo domani alle ore notturni volevo dire
Fa
Sì si può se pubblicato lo pubblicato tranquillamente
E e non era ancora stato cancellato buono ne fa cavarcela non l'hanno quando parlavano di quello che voglio evitare
Uno quello pur sapendo che il Cile ma non è che sia stato provvedervi Abbado nel cancellare una capitoli resisteva chiede in archivio rompe le quando c'era torna insomma la conferma del governo pala spettava la riduzione della guerra
E su tutto e impegnato nell'acqua governo Salandra e si impegna per la conferma del governo Salandra vengono eliminati novantuno
Inutili diciamo i loro nomi
Ma metà allora Silupa insomma guardi
Ma Cinquefrondi braccio
Odierna
Conclude alcune pagine rispetto
No
Componenti
Molto
Cioè cinquantenne ma c'erano anche ma c'è c'è un girando per quarantacinque mila circa
Rispetto a alla
Ma
Victor Hugo e quant'altro
Novantanove
Grazie
E
Sì