Mediterraneo. Conflitti, cooperazione e scenari globali

Ma se tutti i partecipanti a cominciare dagli studenti ringrazio che sono presenti sia da remoto che presenza e ringrazio naturalmente
I professori docenti colleghi relatori che sono che hanno voluto partecipare a questa manifestazione manifestazione che sarà un po'tribolata perché diciamo è stata costretta
Ad alcune defezioni e come ricorderà lo stesso dottor Carnovale che il direttore generale della Fondazione Gracci come ricorderanno e avevamo tentato più volte di organizzarlo abbiamo aspettato un po'l'Atac la primavera ecco per cercare di essere un po'più sicuri invece il col rito era dietro l'angolo ma non è che siamo temerari
Siamo andati avanti e quindi facciamo questa svolgiamo questa manifesta come questo incontro seminariale dedicato a questo tema che è un tema molto caldo
Allora io passo subito per i saluti la parola alla professor Stefano Trinchieri senza che storico contemporanei sta il prorettore delle relazioni culturali dell'ateneo prego Stefano
Buona sera saluto tutti gli amici presenti a distanza
I cui volti
Vedo vedo anche l'amico Claudio Cerreti
Che a lungo ha difeso gli onori
Per la dell'agiografia presso la nostra facoltà di lettere ricordo tante tante
Importanti occasioni di discussione di senta saluto tutti gli altri amici e colleghi da Carlo Martinez direttore del dipartimento
A Paola Ponti lo preclaro storico dell'Adriatico del Mediterraneo Egidio identici col quale anche spesso ci siamo confrontati abbiamo discusso e naturalmente a tutti
Lasciando per ultimo solo così come occasione di un saluto particolare al professor Mascitelli Migliorini che tutti noi conosciamo quale grande riferimento per gli studi mediterranee naturalmente a tutti i colleghi
Del dei vari dipartimenti presenti Marina fosche Enzo Fimiani naturalmente lasciano fuori qualcuno e ringrazio Marco Trotta per aver organizzato tutto ciò e cioè la presentazione
Il numero della rivista
Sulle mediterraneo conflitti cooperazione e scenari globali io naturalmente non entrerò nel merito se non così ho pensato per ripercorre un po'quelle che sono le
Del tutto Ovest
Tracce di un cammino di studi assai frammentato da parte mia su questo tema ma così sin dagli studi della Laura mi sono marginalmente interessato di Mediterraneo il Mediterraneo che che univa i divideva Bergoglio un po'ad affrontare questo tema di fronte a degli specialisti ma questo tema della contemporanea
Diciamo divisività
Invece occasione d'unione anche è sempre stato un po'presente alla mia del tutto modesta riflessione sin dai tempi della mia tesi di laurea su un delegato apostolico che si chiamava Angelo Giuseppe Roncalli
Futuro papa Giovanni ventitreesimo che era delegato apostolico in Turchia il come tale appunto si trovava appunto in questo territorio di Dick di conflitto ma anche di di di confronto di unione di raffronto tra fedi idee scenari diversi erano gli anni trenta e poi gli anni della seconda guerra mondiale quindi un periodo estremamente difficile
Opera su quella scena che Franz von Papen che era ambasciatore personale di Keith verrà in Turchia e anche gli si dedica in qualche modo in quello scenario di guerra ma di pace anche per la Turchia a diciamo da un lato si dice ai suoi intrighi diplomatici ma dall'altro anche a cercare di mantenere naturalmente Rodomonti Armani e la pace appunto della Turchia e poi mi sono occupato un pochino frammentaria mente di di di studi mediterranei affrontando l'ultima fase dell'Impero ottomano e dunque cercando di capire come questa dimensione spesso non tra gli studiosi naturalmente ma parlo ecco anche per i nostri studenti spesso considerata come ostile al nostro mondo no Dio non voglia ancora oggi
ENEL non lo era affatto l'impero si estendeva su tre continenti abbracciava il Mediterraneo dall'Europa all'Asia Minore al Nordafrica e comprendeva al suo interno tutto Illy il magma delle delle religioni delle etnie e delle delle delle credenze che lo popolano e quindi c'erano gli ortodossi ma c'era anche qualche cattolico c'erano i musulmani in condizione addirittura parzialmente minoritaria se vogliamo in certi periodi della storia
E c'erano anche gli ebrei
Ah spora che dal mille quattrocento novanta
Cacciata
Dalla Spagna ma anche di altre avvenimenti più note
Appunto popolano il territorio dell'intero quindi riflettendo su come questo filmare dei conflitti della cooperazione e oggi affronteranno i nostri
Per cui
Scopriremo come quella lontana esperienza sia ancora vicina
Perché dalla fine di quegli equilibri ottomani il Mediterraneo non ha più trovato pace se andiamo a vedere gran parte se non tutti i conflitti odierni qualcuno lo affrontiamo anche nel numero della rivista danzano esattamente dal seguito della fine di questo ombrello unificatore lo vogliamo chiamare così tecnicamente si chiamava in altro modo perché avevamo una dimensione il mille tutti cioè quello che malamente traduciamo in italiano dal turco ottomano e cioè la comunità etnica
Non lo traduce il termine era un modo tutto speciale di
Il Tuccio ciascuna etnia culturale la chiameremo così quindi gli armeni gli ebrei i io nomignoli
E cioè gli occidentali no ai coloro che degli rom che derivavano appunto da questa antica radice e si Autogestito no al suo interno e quindi la la religione la scuola il divorzio tutto ciò che può rasserenare devo confliggere con la vita di un uomo veniva gestito da loro stessi e non certo quello stato ecco dunque
Un magma infinito investono duramente come sempre disperdendo
Chiudere queste mie riflessioni in crociera ringraziando per l'occasione prenderà anche in altra sede quest'
E tornando la parola al collega Trotta che ancora ringrazio sarò lì
Pare da da da uditore così a questa giornata di presentazione di un discussa terranno ci sono i conflitti sugli scenari globali che tanto oggi poi ci assillano
In una dimensione che forse vale la pena anche in questo senso affrontare nel quadro di una disinformazione completa che abbiamo dei problemi della pace e della guerra in questo tempo
Grazie per l'attenzione al porto naturalmente omesso ma prodotto è scontato il saluto dell'ateneo a tutti i partecipanti a cui auguro buon lavoro grazie
N
Allora molte grazie a Stefano tre inchieste al professore Trinchera S e diciamo che oltre al saluto il suo è stato anche diciamo il motivo per entrare nel merito delle questioni che poi saranno trattati a proposito di mediterraneo allora io passo adesso e lo ringrazio per questo passo la parola a Carlo Martinez che il direttore del Dipartimento di Lingue letterature culture
Moderne a te la parola Carlo
Carlo il microfono
Cioè la Regione in azienda su buonasera a tutti nel solo due parole per dire quanto il dipartimento
Contento di ospitare questo convegno che si sofferma sulla centralità del del Mediterraneo nella nostra realtà odierna
Devo dire che nonostante per come veniva detto poc'anzi il questa pandemia ancora non ci molli non non lasci la sorpresa
Il dipartimento in queste settimane sta finalmente vivendo una serie di fitta di impegni scientifici fra i quali a pieno titolo questo questo convegno ed è il segno di una ripresa che si era fatto aspettare fino fin troppo che avevamo atteso fin troppo ed in cui siamo tutti molto molto contenti voglio ringraziare gli organizzatori in primo luogo ovviamente ma col professor tradotta
Che è stato l'armatore l'artefice di questa di questo convegno ma quale anche tutti gli ospiti sia quelli esterni ovviamente se anche quelli niente che provengono dal nostro Ateneo
Con tutti voi collaboriamo a diverso titolo da molti da molti anni e poi ovviamente in pubblico che seguirà questi lavori
Mi auguro pertanto buon lavoro tenace e che c'è un arco
Non si eBay viene il tuo autista Frankfurt tra Consiglio pure io sentirlo sei farò in maniera alternata ci dal signor disturbo sulla linea mi sentite ora che adesso si dicevo comunque non mi rimane che farvi davvero i migliori auguri di buon lavoro con il rammarico che purtroppo appunto non possono essere lì non può però ascoltare tutte tutti gli interventi di questo pomeriggio pertanto veramente auguri di buon lavoro
Grazie a Marco per aver organizzato questa bellissima iniziativa arrivederci
Grazie Carlo re
Si è sentito a tratti il tuo ragionamento comunque andiamo avanti sperando che la situazione tecnica
Possa migliorare e ringrazio per la partecipazione al Presidente della Società geografica italiana
Che ci ha dato il patrocinio per questa iniziativa lo ringrazio molto e gli cedo subito la parola prego professor cerchietti
Grazie buonasera a tutti una sono io che ringrazio
La il Dipartimento di Lingue all'Università di Chieti Pescara nonché ovviamente la contrazione grazie per questa occasione di incontro al quale l'incontro mi sarebbe molto piaciuto
Poter partecipare di persona appunto in considerazione del fatto che finalmente si stanno aprendo le gabbie come si dice da qualche parte e cominciamo finalmente riesce faccio purtroppo non era possibile
Mi fa molto piacere però che
Possibile questa questa congiunzione sessantacinque tra del prezzo della Società geografica italiana e di questo ringrazio in particolare i colleghi geografici permettete Marina Puskin Fabrizio Ferrari
E perché ovviamente ovviamente inutile starlo a ribadire la società Geografica Italiana da molto da sempre si è molto occupato del ci dovete andare da un punto di vista di studi giurisdizionali distinti interpretazione anche anche giuridica e se sta occupando tuttora con le mani molto recenti sia proposito di tensioni e conflitti più o meno la senti sia proposte ad esempio per il problema migratorio che magari solo marginalmente davanti ad essa mediterranea in quanto tale però dal punto di vista della comunicazione della
Diciamo così anche purtroppo malaugurato mentre spettacolarità tragica degli eventi
Temi a a catalizzare l'attenzione molto molto forte non tanto in questi ultimi due anni pandemia lo sappiamo ma negli anni precedenti e c'è da scommettere anche nei prossimi Jordan geografica dedicato studi lavori assicura ancora in anni molto recenti
All'area mediterranea e all'Italia il ruolo dell'Italia nell'area mediterranea che non è esattamente la stessa cosa se vogliamo no nonché al così detto Mediterraneo allargato va oltre c'ha limiti addirittura oltre l'aria si cento contraria di controllo dell'Impero ottomano che ricordava l'amico Stefano d'intesa che colgo l'occasione per salutare cambiando i ricordi di anni fa
Cioè che però sul Mediterraneo fa perno primeggia partenza
E in aggiunta a questo ancora le questioni energetiche che non saranno oggetto dell'incontro di oggi se ben capisco però sono indubbiamente uno dei fuochi principali nell'interesse sull'area del Mediterraneo
E per giacere ma perché tacerlo delle competizioni tra grandi potenti grandi e medie potenze tre zero tre sull'area del Mediterraneo in termini commerciale trasporto di occupazione anche territoriale innanzi minima di applicazione di politiche di maggiore o minore pervasività nei rapporti interstatale schegge d'acciaio cioè la questione tutti i temi che ci interessa bassa ripeto centri ci sono semplicemente aggiornati nel corso del tempo che seguendo seguendo le vicende storiche
Perciò veramente era era naturale sono legatissimo dell'opportunità i figurare come Società geografica tra le agli enti che hanno sostenuto in qua riceveranno patrocinato l'incontro presto contare con massimo interesse possibile
Temo che farò bene purtroppo Greco Dance scansione programmi di connessione Falorni possiamo fare scontare regolarmente la somma va bene va scollegata la videocamera ma seguirò per quanto possibile il con lui i discorsi discussione seguirà ringrazio ancora e mi complimento ancora dell'organizzazione e buon lavoro
E grazie al professore Cerreti grazie molte però anche qui è andata via la linea a tratti anche se grosso il ragionamento si sentito sia ascoltato
Va be'io passo la parola adesso alla dottor Nicola Carnovale il direttore generale della Fondazione Bettino Craxi ringrazio in maniera particolare
Perché ahimè è ancora positivo al corrente ma da buon stakanovista voluto essere presente a questa iniziativa
Perché è stata voluta anche lui diciamo e grazie
A all'Hui alla Fondazione Craxi è stato impossibile mettere su questo convegno sulla base di quanto è stato scritto nella rivista nell'ultimo numero della rivista le sfide cedo la parola Nicola
Grazie un grazie sentito chiedo scusa innanzitutto per la loro gesta eroiche la connesso all'iniziativa tenuto nel sostenere questo breve saluto e consentirmi di introdurre elementi un ragionamento e le questioni le ragioni che sottintendono questo lavoro di pubblicazioni sull'azione che intende da un lavoro di ricerca ed analisi c'era la signora appunto svolge che continuamente svolge sulle tematiche mediterranee
Innanzitutto consentitemi di scusare il direttore invalidità problemi personali in un è presente non si può neanche un'azione dare molto oggi scusare la mia persona ma come accennato il professor Trotta purtroppo ho preso colpite da non hanno poi giorni ancora sono vittima dei sintomi e quindi della conseguente positività e non sono potuto essere presidente all'interno dell'ateneo cosa che mi avrebbe fatto molto piacere superare come hanno detto tutti coloro che mi hanno preceduto questa fase di diciamo di di distanza che impedisce anche lo sviluppo di ragionamenti e rapporti utili anche per per il futuro dopodiché proviamo a fare di necessità virtù consentitemi di ringraziare quindi l'ateneo
Università degli Studi organi d'Annunzio contenente il dipartimento il professore Trotta e la Società geografica che istituzioni storiche illustre che in cifre suo patrocinio
Consentitemi di dire entrando nel merito della questione su perché come è nato questo numero innanzitutto le sfide una spero che avrete modo di di di leader venduto o di averne copia cartacea copia gratuita e disponibile anche li on line all'indirizzo tessile intorno un lavoro gratuito di di una pubblicazione periodica del nostro istituto
Una rivista studi di approfondimento e di riflessione diretta per l'appunto da una Barbie
La quale si è voluta soffermarmi un momento un po'particolare proprio su questo tema del Mediterraneo declinando i conflitti a dire la verità Mogilev operazioni a dire la verità molto pochi eguagliando in uno scenario globale
Come immagine e come potrete vedere come avete constatato dalla rottura del numero il numero e e distrugge non solo alla fine dello scorso dicembre dello dicembre lo scorso anno sono passati molti mesi e pure tutto è radicalmente cambiato
Non siamo di fronte a Unusual indossa un miglio dalla storia quello che il ventiquattro febbraio scorso
Otto febbraio scorso si è consumata con l'invasione russa dell'Ucraina
Ciò però che è un evento significativo non fa scadere non fa notare le riflessioni la stragrande maggioranza delle riflessioni che abbiamo raccolto e che abbiamo custodito in questa pubblicazione che ora ci presentiamo esigui tema
E oggetto diciamo di riflessione e gli analisti con voi illustri studiosi e spero anche insomma comunque anche le domande intelligenti delle degli studenti
E come è nato il numero non ci siamo posti un tema sostanziale dedicando questa sezione monografica dalla pubblicazione proprio al Mediterraneo allargato innanzitutto definendo il Mediterraneo nel suo nella sua più ampia
Diciamo definizione quella proprio del Mediterraneo allargato interrogandosi sul nostro rapporto con il Mare Nostrum così centrale per l'Italia e così periferico purtroppo dobbiamo dirlo con grande onestà con l'Europa che conta
E abbiamo avuto inquadrarle sia le dinamiche storiche si è quello culturale si eliminarli geopolitiche che attraverso questa realtà assai complessa
Nel numero abbiamo tentato di porci alcune domande e quindi chiedendo agli accademici gli studiosi gli hanno contribuito un modo per dare una risposta come stare sui conflitti in corso Sensi consumano nella regione di Interbanca che cosa succede in quelle società ove approcciarsi a rapportarsi ai nuovi attori che si agitano nella regione vediamo quanto vere
Mossa in quanti nuovi attori si attendono anche in queste ore all'interno del nostro mare che rilancio possiamo fare delle politiche euromediterranee dell'ultimo quarto di secolo e quali sono le prospettive dell'Unione del Mediterraneo
E proprio intorno a queste domande Mrs provato a sviluppare questo numero
Ovviamente non è numero per sua volontà ma anche sua diciamo questo limite non può essere esaustivo ci sono molte cose che avremmo voluto trattare per ragioni di anch'essa e sono sono rimaste fuori mentre organizzativo di continuare a mantenere un focus costante su questa e su questo ha ragione
Prima di concludere di ritornare farò questo Trotta consentitemi di aggiungere un'altra piccola riflessione
Insomma credo che sia importante
Ci si sta focalizzando nuovamente in questi giorni dopo di vicende ucraine su Lester europeo che fondamentale importante è stato fatto anche negli anni scorsi questo focalizzarsi questo rattrappito e Nesta ha significato per l'Europa l'Europa che conta come dicevo poc'anzi anche dimenticarmi zone mediterranee
E qualcosa che comporta dei rischi che comporta un vulnus per una realtà comunitarie ma per la stessa Unione Europea europee
Quindi studiare riflettere sulle complesse dinamiche che attraversano la vasta area del Mediterraneo allargato
Non è un esercizio inutile e non è un esercizio ma questo mi preme sottolinearlo e non è facile nemmeno affrontare un'analisi oggigiorno specie alla luce alla luce di queste nuove dinamiche specie alla luce del del ritiro americano gruppo era la base anche di questo numero allorquando vi denunce che si agitano in questo mare tutte le correnti che lo accetto perché Eddie una come dire eterogeneità intrinseca
E all'interno delle questioni che attraversano il Mare Nostrum assai complicata
Innanzitutto non è neanche inutile studiare Mediterraneo primo soprattutto ai ragazzi
Perché nella buona e nella cattiva sorte sui listini non Silvestrini che si consumano in questo mare incidono in maniera determinante su quelli che saranno le nostre esotico come paese comunione Unione Europea
E i noi dobbiamo prendere atto di un fattore essenziale il Mediterraneo e il tema principale l'orizzonte naturale della politica estera un paese come l'Italia non è più intensa che vuole può venire a giocare un ruolo sono se è in grado di giocare un ruolo nella nell'hinterland lo dico perché il professore Ceretti se non sbaglio poc'anzi proprio diceva
Djindjic preciso nella subordinare il Mediterraneo c'è dentro un'asticella soffermarsi cerca riflettere c'è da studiare perché senza la conoscenza del passato come recitano come sostituto a vista secondo noi non ci sono garanzie di futuro
Proprio per questo il dato con cui far conto sono queste nuove verità e il ritiro americano il regalo del Mediterraneo
L'Afghanistan dinamica dello scorso agosto dicendo lo scorso agosto erano state un esempio di come la lega si ritirasse da questa realtà e chiedesse all'Europa e soprattutto ed è finita Anconitana di occuparsi contenenti di questa realtà
è un tema nell'uso interna che dobbiamo porci è un tema che dovremmo porci col con una con più urgenza
Disse decessi giudica il frutto che fruttano dal dalla crisi dalla crisi in Ucraina elettiva americane tra l'altro che è un dato strutturale
Non è dato che può essere attribuito alla presidenza
Alla presidenza fine piuttosto che la residenza tra ed è un dato strutturale che parte dai tempi della residenza Obama si è concluso un ciclo ed era un ritiro ritiro strategico che il giuramento all'utenza che riguardi una potenza che guarda alla sfida con la Cina guarda ridurrà firmo come suo orizzonte naturale e questo è un dato di fatto con il quale dobbiamo secondo me confrontarci senza emozioni senza illusioni senza recriminazioni percentuale dinanzi a una strada obbligata a cui dicevo
Occuparci del Mediterraneo sono in funzione difensiva non ne parliamo sempre guardiamo al Mediterraneo
Quando c'è l'emergenza dei flussi migratori guardiamo al Mediterraneo oggi quando abbiamo necessità di approvvigionamento energetico
Guardiamo al Mediterraneo laddove ci sono conflitti che stabilizzano Assocarta
Pensiamo alla vicenda libica noi dobbiamo quelli immaginare ed elaborare attraverso una conoscenza storica di cui dobbiamo essere forti per queste e fondamentali nuovo dell'Accademia in questo
Anche nella diciamo nella nella entrare nella implementare nel far conoscere alla stessa all'istituzione la stessa politica nella richiesta orecchiette hanno interessato sta questa Regione e adeguarsi se lo sviluppo di una politica meridionale concreta fattiva
E si avvale centosessanta gradi ultima riflessione che voglio consegnare che volantini con il frutto di quello che c'è nel in questo questa pubblicazione
E è indubbio che nell'intero anno e difficile muoversi come Stati-nazione cioè è una vendetta che va superata non c'è dubbio
I quindi che un tema anche questo centrale però non devono essere franchi essere coincidono se essi non dobbiamo confondere volontà con realtà e dobbiamo dire che l'Unione europea il nostro orizzonte naturale
Così come non ci si ripresenta consolidati giuridici con le sue contraddizioni
Non vuol essere un attore venivo insomma in grado di svolgere quella funzione distanze stabilizzatrice nel Mediterraneo che la comunità internazionale e soprattutto l'alleato americano e la stessa NATO ci pone
Se l'Unione infatti continua a vivere in un limbo comatoso fatto più gli editori che infatti fatti più conflitti interni guardiamo la Libia
Dove lo scoprirà ma anche un soprano drammatico che oggi ci consegna di fatto sulla marginalità reciproca sia in Italia in Spagna con una centralità degli autori come la Russia piuttosto che la Turchia ecco bisogna interrogarci su questi documenti sono interrogarci sui frutti della rimanere
Su cui abbiamo inteso interpretare le primavere
Lo dico sono trascorsi la quota dello scorso un decennio e credo che trascorso due lustri sia un tempo utile e necessario perché siamo in una storicizzazione di quegli eventi e di quelli riprende vicende
Io sono molti altri temi che vorrei insomma attratta come trattare da mettere sul tavolo della discussione non mi avventuro cioè se non per ringraziare ancora tutti coloro che intervengono primo tutti gli accademici
Tutti gli studiosi e soprattutto gli studenti sperando che questi piccole pubblicazioni
Possono dare loro come dire lo spunto e la curiosità di una dimensione che non c'è mai stato ostile perché il Mediterraneo nella sua più ampia definizione qualcosa Ricci appartiene e qui volevo concludere citando proprio una delle frasi una una frase sedicente chiosava sarà pensava Francoise Mitterrand quando parlava di Mediterraneo in cui abbiamo sempre una comunità di destini è oggi di fronte a queste sfide penso che più di ogni altro momento dalla storia non siamo con il Mediterraneo tutto in una gli organi comunitari destini nei nostri e loro è difficile separare i difficili sarà questa prospettiva e va a finire
Marco Rossi non sento non sentiamo allora sì hai ragione scusami ho dovuto chiudere prima il microfono per cercare di aiutare Claudio da remoto allora dicevo grazie mille Nicola per la tua partecipazione innanzitutto e poi per l'entusiasmo con cui ragioni non solo di Mediterraneo ma ragioni di editoria con questa pubblicazione che è un po'rappresenta l'anima la tua anima ma l'anima della Fondazione l'anima della Fondazione Craxi Fondazione Craxi che ha un ruolo nella diffusione della cultura e in particolare della cultura storica
E perché conserva un patrimonio archivistico documentario molto importante sulla storia d'Italia e d'Europa e direi del mondo
Partendo appunto dal dall'Italia soprattutto in una fase molto complessa della vita
Pubblica
Dell'Italia e dell'Europa in generale
Della seconda metà del Novecento in particolare i decenni che vanno dagli anni settanta agli anni Ottanta del del Novecento
E si possono trovare documenti molto importanti che servirebbero a costruire delle tesi di laurea per esempio agli studenti quindi invito gli studenti che fossero interessati
A lavorare su questi temi Spini di storia politica
Ad interessarsi e a cercare appunto di focalizzare l'attenzione su vari aspetti nella politica nazionale e internazionale nella seconda metà del novecento e possono da questo punto di vista usufruire
Della Fondazione Craxi che ripeto conserva
Un patrimonio ricchissimo è fondamentale per la ricostruzione storica di quelli di quegli eventi
E dicevo questo numero delle sfide
Interessante ripeto faccio io adesso un po'un'introduzione visto anche che purtroppo non è non ha potuto partecipare Mario Barbi che è il direttore della rivista le sfide un numero ricchissimo perché affronta diverse tematiche che riguardano questo spazio Jo storico questo spazio geopolitico che il Mediterraneo
E si passa dalla geopolitica appunto alle relazioni internazionali con epicentro il Mediterraneo si passa alle questioni molto attuali dell'energia delle fonti energetiche
Si passa poi al discorso dell'Europa ecco diciamo che l'Europa è la grande assente potremmo dire non solo della questione stringente della della vicenda bellica purtroppo che riguarda Ucraina e Russia e non solo queste due realtà statali ma un po'tutto
Il mondo a questo punto e ma l'Europa in generale che dovrebbe dire come sottolinea bene ma solo l'ambasciatore Massolo che è stato intervistato una lunga intervista che fa il direttore a questo personaggio che tra l'altro il presidente dell'ISPI
E avuto un ruolo molto importante
Nella ed è presidente della Fincantieri è che il più importante gruppo navale d'Europa che ha avuto un diciamo un ruolo importante nella nelle attività diplomatiche
Sul piano sul piano internazionale ebbene ma solo alla fine dice il problema grosso è è l'assenza dell'Europa nelle questioni del Mediterraneo
E soprattutto il fatto che se l'Europa non diventa un interlocutore responsabile
E alla pari con gli Stati Uniti alla fine e non avrà più un ruolo decisivo e finirà per essere travolta in qualche modo dagli eventi ma questo solo per preannunciare quello che il succo del dei ragionamenti che vengono fatti all'interno della rivista per esempio ho trovato molto interessante proprio perché si parla del Mediterraneo il l'articolo il saggio di Alessia chiari atti su Erdogan e il neo otto umanissimo turco
E i noi sappiamo che i turco ottomani sono stati padroni del Mediterraneo per vari secoli e sono stati al centro delle vicende
Globali potremmo dire nello stesso tempo durante l'età moderna
Sono stati il fulcro Centa centrale
Della della vita politica del Mediterraneo lo scontro nel Cinquecento con l'intero spagnolo con l'intero occidentale e l'Impero ottomano è stato al centro anche della costruzione dello Stato moderno
In in Europa e nel Mediterraneo e in qualche modo
L'impero ottomano
Ha rappresentato la centralità ecco di questo di questo spazio almeno a partire dal mille quattrocentocinquantatré quando viene col conquistata Costantinopoli e quando ormai finisce l'esperienza dell'impero bizantino ecco che in quel periodo a metà del quindicesimo secolo l'Impero ottomano comincia a gravitare sull'asse mediterraneo e di qui almeno fino al al settecento seicento settecento non
Smetterà più di a vere un certo ruolo ecco ripeto sono tutti argomenti che vengono trattati in maniera esaustiva nella rivista e e quindi spero come
Senz'altro accadrà questa rivista continuerà a fornire degli spunti interessantissimi per ulteriori riflessioni diciamo che cos'è voglio spendere ancora qualche parola
A proposito di Mediterraneo mediterraneo e Spazio della memoria esprime una propria identità Jo storica
Attraverso le immagini e le scene nelle quali sono passate in rassegna vicende molteplici vicende pluri secolari con il loro carico di condivisioni di divisioni di connessioni di strappi di incontri e scontri di civiltà tra l'accidente ed Oriente
E nella cornice fisica possiamo dire di questa pianura liquida
Un abbiano una liquida progressiva spettatrice storica di varia umanità si sono potute cogliere anche quelle rappresentazioni
Mi permetto di dire visto che noi ci troviamo sull'Adriatico ecco di quel piccolo mediterraneo come lo considerava Fernand Braudel grande storico francese nelle corde Sanna l'allievo di Marc Bloch e Lucien Febvre
L'Adriatico il mare delle vanta espatrio storico transnazionale
Fare storia nel Mediterraneo a mio avviso penso che qualcuno dei relatori in particolare il professore i vertici credo che tornerà su questo aspetto
Bisogna tener conto che fare storia nel Mediterraneo significa a mio avviso parlare di Europa e quindi in questo caso noi dobbiamo dire che fare storia nel Mediterraneo
Nello spazio di mezzo tra la storia d'Italia e la storia
D'Europa dell'Europa anche dell'Europa orientali orientale significhi in qualche modo parlare discutere affrontare tematiche che riguardano l'Europa mediterranea ecco importanza poi del ruolo
Per l'Europa dei compiti dell'Europa che deve ad investire in questo in questa direzione potremmo dire diceva Fernand Braudel appunto
Interrogandosi su cosa fosse il Mediterraneo lui rispondeva sono espressioni note
Mille cose insieme non un paesaggio ma innumerevoli paesaggi non un mare ma un susseguirsi di Marie non la civiltà ma un segno di civiltà
Accatastate le une sulle altre
E questo significa avere una visione plurale del Mediterraneo
Un Mediterraneo che diciamo molestare ed è stato per secoli in equilibrio precario tra unite unità e diversità questo è stato il Mediterraneo nella storia
Non adesso mi metto a parlare delle diciamo delle esperienze delle realtà storiche che hanno attraversato la vita e la vicenda del di lungo periodo del mediterraneo a cominciare da Venezia per esempio
E però diciamo che se facciamo il confronto con l'oggi
Dobbiamo dire che il Mediterraneo da mare nostrum è diventato Mare Nostrum
Nel senso che questo mare
Adesso rappresenta e un uno spazio pericoloso uno spazio che
Prefigura nuove sfide
Diciamo dalla sfida meno recente la questione araba la questione palestinese e quindi il Mediterraneo mediorientale
Ma diciamo le nuove sfide sono quelle ripeto di una presenza forte dell'Europa
In questo grande spazio che il Mediterraneo e l'Europa il dovere di riprendere in mano un discorso sul Mediterraneo e soprattutto trovare quelle linee direttrici per una politica internazionale comune e coesa a proposito di Mediterraneo mediterraneo moderno perché nella storia il Mediterraneo ha rappresentato una via importante fondamentale della modernità e con questo io
Ringrazio ancora
La Fondazione Craxi e do la parola cominciamo entriamo nel merito della discussione sul Mediterraneo
Passando la parola professore Enzo Fimiani professore di Storia contemporanea qui al Dipartimento di Lingue nell'università di Chieti Pescara prego
Scusate un attimo mi riprendo dalla mascherina
Sono da voi
Pene spero che mi sentiate anche da remoto mi auguro che la linea sia stabile
E i prima di tutto vorrei ringraziare la amico e collega Marco Trotta per aver organizzato così bene con grande impegno l'iniziativa di oggi insieme a Luís tutto il dipartimento di Lingue oggi è la prima volta che mi capita di parlare pubblicamente in un convegno da quando tra poche settimane
Sono al Dipartimento di Lingue parco Trotta e tutto il dibattimento mi hanno accolto benissimo quindi io non posso non esprimere pubblicamente un ringraziamento a al loro ed è anche questa l'occasione per rivedere vecchi amici della cui diciamo benevolenza diciamo mi onoro in particolare Luigi mascelle Migliorini che saluto davvero con affetto e tanto tempo che non ci si vedeva di persona e poi non so se ancora collegato il professore Piergiorgio Landini che ho visto collegato prima
E che saluto con altrettanta affettuosità se c'è ancora ma altrimenti glielo dirò a voce hai solo ringrazio molto lanciandolo tutti con affetto
Grazie grazie a te
E intervengo per primo
E anche questo è un onore per me il in qualche modo credo anche perché è spinto dalla dal numero monografico così interessante della rivista sfida della Fondazione Grande Craxi su un tema cruciale è stato detto già ampiamente meglio di me probabilmente posso parlare per il primo perché parlerò in qualche modo più di passato che di attualità possiamo dire così d'altronde mi occupo di storia però quel tutto questo soltanto in apparenza
Perché per ogni grande tema della storia parla del passato significa inevitabilmente parlare della memoria di questo passato e quindi anche di attualità
E non con una sorta di confronto coi interdisciplinare che in un tema come il Mediterraneo ci sta ci sta benissimo in quello spazio mediterraneo che ovviamente spazio o storico geografico
Ideologico tra virgolette di appropriazione spesso ideologica e di geopolitica
Il tema che tratterò nasce anche da un'occasione contingente in questo momento perché mi trovo da qualche mi sono trovato e mi trovo da qualche mese a lavorare su alcune questioni che c'entrano
Colto macrotema di oggi sto lavorando per esempio sul mito di Roma dall'antica Roma della romanità durante il fascismo
Questione di grandissima rilevanza che attraversa trasversalmente tutta la storia
D'Italia e in particolare dell'Italia unita
Più in generale mi sto occupando del lusso diciamo del passato dalla memoria storica in funzione del presente anche questo mi sembra un tema rilevante parlando di me terraneo
Il particolare perché ci dimentichiamo che sta sempre che spesso che esista la dimensione della storia poi scoppia una guerra come l'attuale
Non lontano da noi tutto improvvisamente ci si accorgono che esiste la storia sia come eventi fatti questioni note della storia ma sia ancor di più direi come appropriazione spesso indebitati questa storia non è l'eterno è sempre risolto
Risolta come dire dicotomia molto spesso tra la storia e la memoria di questa storia e quindi questo mi sembra che un altro tema che centra coccio concio che sto per dirvi e poi ancora e più in generale mi sto occupando dell'incidenza del peso della rilevanza dell'invito e dei miti
Nella storia contemporanea sto lavorando in particolare su quello della vittoria mutilata
Che in fondo tutto sommato
Anche in questo c'entra assai col Mediterraneo Pindi per queste ragioni ho pensato di proporre al professor Trotta che ringrazio per averlo accettato di fare qualche riflessione sul l'idea sulla dimensione su un mito potenti diciamo no cioè sulla concetto di Mare Nostrum che Marco Trotta appena evocato no
Facendo qualche riflessione sugli aspetti antichi e nuovi di questa idea
E se l'utilizzo in qualche modo politico ideologico geopolitico che è stato fatto nel nel concetto di mare Ostuni ispecie ovviamente durante il fascismo perciò richiamavo prima il tema della romanità
è del durante il fascismo è un tema vastissimo quello di Maresca Nostromo quindi non l'anima pretesa ovviamente Dini ci mancherebbe altro di esaustività banali zero inevitabilmente una serie di questioni così in modo o dialogante e poco paludato
Farò qualche riflessione che sottoporrò a chi mi ascolta e in specie forse agli studenti prenderò quindi un pezzetto dell'idea di Mare Nostrum quindi quello che potremmo definire il Mediterraneo fascista tra virgolette entra molte virgolette
Quindi prima di tutto vogliamo a seguirlo questo mito del Mare Nostrum seppur a davvero così a spanne diciamo no
Lo seguiamo nei suoi codici comunicativi in qualche modo negli stilemi che evoca nelle origine lessicali e poi anche nella storia successiva
Perché sono fermamente convinto che ovviamente non lo dicono solo io lo dicono
Dei linguisti di grande rilevanza dei filologi che le parole in generale in storia sono importanti hanno una grande importanza soprattutto mito coi etica cioè nella costruzione di mitologie identitarie che servono a sostenere a civiltà sistemi politici e così via nel corso della storia certo l'obiettivo degli storici però deve essere dovrebbe essere sempre quello rispetto ai miti in storia ho parlato prima della vittoria mutilata per esempio ma ce ne sono centinaia di altri
Anche più importanti devo ammettere la professoressa la collega eccola qui e obiettivo primario degli storici deve essere quello di decostruire il mito noi sottoporre a critica storica scientifica senza accoglierli acriticamente e quindi risaliamo in primis ai romani
I romani che non dicevano Mare Nostrum ma dicevano casomai Nostromo mare cioè non comunicavano
Su ripeto banalizzo anch'non comunicavano quindi tanto l'orgoglio diciamo di un possesso quanto piuttosto un'opposizione no cioè quel mare il nostro cioè due mari DiVersi
E avevano preso ricavavano questa espressione dei greci naturalmente come tantissimo
E indicateci quali erano abituati appunto a distinguere tra il mar Egeo il nostro ma e il Mar Nero
Per gli storici della Grecia antica emetterà attacca l'assalto il nostro mare era appunto da intendersi in senso metaforico e non propriamente di possesso
Al principio per altri romani non usavano l'espressione nostro mare nemmeno per designare tutto il meglio a terra neo vada riferivano in generale alle acque
Che bagnano che bagnavano e bagnano la penisola per i romani Mediterraneo era piuttosto il mare interno ma o interior
A volte la Mare Magnum
Usavano questa espressione anche per l'oceano
E per magari con apparente nostra sorpresa non usavano nemmeno il termine mediterraneo questo nome infatti compare di fatto soltanto negli ultimi battiti diciamo dell'Impero romano alla fine dell'Impero o subito dopo
Quindi chi uso davvero l'espressione Mare Nostrum è un paradosso all'apparenza come spesso accade in storie con i luoghi comuni che si sedimentano intorno a memoria di questa storia
Con un paradosso all'apparenza sorprendente e che che a usare questa espressione è stato Annibale
Cioè proprio quel cartaginese diciamo
Che nelle retoriche dei secoli successivi sarebbe stata la la Cartagine alla indica per antonomasia sul Mediterraneo almeno così ci riferisce Tito Livio
Cioè lo storico ante litteram che come tutti sappiamo visse a cavallo più o meno della nascita di Cristo che il quale mette in bocca a ad Annibale queste parole parlando in un noto discorso e Tarantini
Annibali dice sarà nostro quel mare del quale ora i nemici si sono impadroniti Etta Mare Nostrum ERIT quoll ovunque hostess o di un tour
E quindi queste l'accezione diciamo Annibale esca tra virgolette nel settimo secolo dopo Cristo quindi a impero romano ormai concluso etc Isidoro di Siviglia noto teologo scrittore spagnolo adoperava questa espressione ancora però nel significato generico cioè ci sono Mario aperti e mari chiusi mediterranei appunto un mare chiuso da terra
Poi nel settimo ottavo secolo e ancora oltre con la comparsa di fatto di una grande attore sulla scena mediterraneo riterrà neanche la che è la la una grande attrice che è la civiltà araba e sono gli altri venatura al mente
è il mare meriteranno comincia a diventare decisamente nostro nel senso che sulla allo scenario sul tavolo del giuoco geopolitico diciamo così tra virgolette
E allora entrano più attori tra cui l'attore arabo che era un attore veramente dal quale bisognava in qualche modo con il quale bisognava fare i conti diciamo così no
E se facciamo un balzo rapidissimo se non stiamo qui fino a stasera ovviamente ma un balzo che come dire ha un collegamento perché la frase
Che era costruita per accendere in qualche modo disdegna i sudditi di Augusto che Tito Livio o riferisce a ad Annibale che ho citato prima funziona talmente bene quella frase come archetipo in qualche modo mito coi etico da infiammare a distanza di secoli
Il nostro Giuseppe Mazzini
Sembra infatti che sia Lusi
Sembra a dare il via a dare l'avvio all'accezione odierna
Perché scrive in un suo noto articolo del mille ottocentosettantuno sulla giornale la Roma del popolo intitolato politica internazionale Mazzini scrive sulle cime dell'Atlante sventola bandiera di Roma quando rovesciata Cartagine appunto
Il Mediterraneo si chiamo mare nostro
E quindi Mazzini e la sua frase ci riportano al focus delle mie riflessioni che sta appunto intorno al concetto fascista di Mare Nostrum
Sappiamo infatti penso ai lavori di Andrea Giardina armata tantissimi altri sappiamo che l'uso del passato diciamo così l'attualizzazione del passato meglio che il fascismo
Su cui fascismo lavora moltissimo su cui fascismo fonda molte delle sue capacità appunto mito poi etica due fasi la prima di un fascismo come erede
Per Risorgimento specie delle sue componenti popolar Ghali Baldini e Cristina e poi con un fascismo come erede della romantica quindi appunto della romanità
Sul rapporto tra fascino e storia per esempio uscito un volume collettaneo molto interessante proprio di recente studio curato da Paola Salvatori che è una delle studiose
Principali di questi temi questi temi che si intitola appunto il fascismo e la storia no perché assai rilevante il rapporto del fascismo
Con la storia
E Francesco Crispi quindi ho citato non a caso e s'della visione fascista era stato il primo uomo di governo dell'Italia unita
Ad aver agognato un'Italia che avesse voce in capitolo sulle questioni internazionali che riguardavano il Mare Nostrum Gioacchino Volpe storico ovviamente
Principale di quel tempo peraltro abruzzesi
E un suo articolo su educazione fascista che era una delle riviste del regime del mille novecentoventisette intitolato Francesco Crispi scrive appunto detti Rispi catafratti To te vuol dire protetto in qualche modo con la superba corazza di principi autoritari aveva appunto riportato all'ordine del giorno la questione mediterranea e la questione del ruolo del peso
Per Italia dentro lo scacchiere mediterranea
Maurizio Maviglia uno dei più noti tra i dottrinari in fascisti professore di diritto tra i fondatori del movimento nazionalista un dirigente del partito fascista attribuì a Crispi la capacità appunto di aver precorso i tempi invece seguire senza però avere potuto raggiungere la meta no
La quale meta spettava a cinismo o raggiungere no
Questa è la fase di diciamo di utilizzo del passato risorgimentale da
Costume la seconda fase che citavo
L'uso del passato che riguarda la normali nato la romanità che ovviamente in un'ottica diciamo così teleologica diciamo in qualche modo profit provvidenziale il fascismo doveva essere il regime il sistema politico avrebbe dovuto compiere definitivamente riportare la Terza Roma
Alla all'onore
Della potenza mondiale dopo la Roma imperiale repubblicana in parte ma soprattutto imperiale la Roma papalina del Papa la Roma della cristianità sarebbe arrivata appunto la Roma
Fascista e quindi dire dobbiamo dire qualche parola fare qualche riflessione sul rapporto tra fascismo e Mare Nostrum sin dalle origini questo va detto per il fascismo sin da quando era un po'
Se un partito per il fascismo e per Mussolini il Mediterraneo come spazio per l'Italia nuova aveva assunto un ruolo cruciale no è stato una costante della propaganda della delle retoriche
Del regime con una precisa clou accusa la classe dirigente liberale appunto di non aver fatto abbastanza per riportare l'Italia al ruolo di grande potenza mediterranea nella parabola dell'i derivati nostrum sotto il fascismo
Due sono le come dire le caratteristiche principali diciamo così che dopo su cui dobbiamo riflettere pure naturalmente la già citata l'ho già citate la retorica ovviamente inteso in senso l'altissimo diciamo così no
Quindi si parlava di dissidi mediterranei queste una citazione per l'Italia fascista
Destini mediterranei che si intrecciavano la grandezza romana appunto della romantica soprattutto imperiale furtivamente a cui ancorare l'attualità del regime e futuro del regime
Si collega si collegava anche proprio a quella vittoria mutilata che non a caso ho citato quindi alla questione adriatica che ovviamente mediterranea naturalmente e e quei diamo l'eversione anche dell'ordine diversa cioè delle pattuizioni delle dei trattati di pace diversa il diversa
E quindi a un riscatto rispetto a una vittoria che si considerava appunto mutilata il fascismo Ria ti e
Tanti stilemi antichi in qualche modo di tipo polemico diciamo e quindi la Gran Bretagna una grande a versare sul mare Mediterraneo negli anni venti trenta e quaranta diventa la Cartagine moderna anche qui ci che ha creato cito un mostruoso impeto de'senza Fenicia
No
Questo lo diceva Mario Appelius che era il radio commentatore principe ufficiale del regime durante la seconda guerra mondiale colui della cornea coniato la beh nota locuzione Dio Sarah Marie dica gli inglesi non nella polemica
Politica geopolitica e poi infine l'Italia la Gran Bretagna e poi ricade ricasca diciamo così il mito del Mare Nostrum moltissimo sull'educazione degli italiani no
Tutti i bambini sotto il fascismo dall'età più imberbe e poi via via libera vari gradi della scuola venivano bombardati tra le altre cose anche di di immagini diciamo del Mediterraneo appunto come Mare Nostrum in quel mare di cui l'Italia si sarebbe dovuta riappropriare sulle orme della romanità
Nelle pagelle delle scuole elementari per esempio c'era quest'immagine del Mediterraneo tutto punteggiato da Moschetti e baionette quindi a dare immediatamente l'immagine no di un mare mediterraneo Mare Nostrum come dire
Un'immagine guerresca diciamo così
Di questa idea queste arrivare Latteri serie riguardi che riguarda tutte le retoriche diciamo così in qualche modo di regime e poi c'è la prassi ovviamente no
è perché l'idea
Salini Anna rispetto al Mediterraneo al Mare Nostrum era che non si trattava soltanto di un fine insistenti un fine di tipo ideologico ma l'Omar anche di una concreta politica mediterranea che ribaltasse la gerarchia
Tra le potenze mentre per l'Italia liberale dove cura c'era c'erano aspetti di questa polemica ecco questa polemica però terminava con le colonne d'Ercole possiamo usare questa metafora visto che parliamo di un itinerario del non urtare sì diciamolo o Henze inglese
Tutto ciò che ho detto in maniera veramente molto molto semplicistica questo è ovvio e sia cui scene ovviamente nel posto etiopica cioè dopo il mille novecentotrentacinque trentasei quando l'Italia con la spedizione militare mieti opera con cui sta appunto l'Etiopia e proclama sancisce la nascita l'arringa
E lo sui colli fatali di Roma nel maggio del mille novecento trentasei venti
Si acuisce tutto questo in molti ambiti cioè la l'idea fascista del Mare Nostrum sì e come un grande calderone dove dentro ci sono una serie di elementi che alla fine d'anno novità un'alchimia
Un'alchimia diciamo così rilevante da anche ovviamente pericolosa come e ben possiamo arguire uno di questi elementi ovviamente l'avvicinamento al al livello di alleanza
E in parte avvicinamento ideologico al nazismo naturalmente no perché il revisionismo diciamo così Mediterraneo coloniale
Possiamo definirlo così del fascismo si salda con il revisionismo europeo continentale del nazionalsocialismo tedesco
Si salda sì riposte Etiopia sia sì sì a cui esce la questione anche con un riferimento diretto al razzismo
Sapete che dal mille novecentotrentotto in poi anche in Italia fascista avrebbe licenziato una serie di normative di tipo razzista
Anche sull'onda di ciò che era avvenuto qualche anno prima in Germania e il l'idea di razzismo si salda appunto con l'idea della superiorità della civiltà italiana sulle altre civiltà che insistevano
Sul Mediterraneo dal mille novecentotrentotto si pone inizia per esempio sui punici
No quindi i Fenici punici la Cartagine che vengono definiti semiti vengono definiti semiti
Si introduce l'idea della superiorità millenaria della civiltà romana italiana fermate se nel Mediterraneo
Alla disfatta di canne si Skira nel mille novecentoquarantuno in un opuscolo di propaganda del partito intitolato come Cartagine non a caso si dice che la disfatta di canne contro Annibale e i Cartaginesi il popolo romano reagisce prontamente in virtù dell'istinto della razza della nostra inesauribile razza
Il Mediterraneo è sempre più visto come il lago italiano
Uso limitata aveva già parlato
I due in un né a Milano davanti a un gruppo rionale fascista Antonio Sciesa si chiamava quel gruppo fascista Milano aveva parlato di lago italiano del Mediterraneo come la cui italiano quindi fin dal mille novecentoventidue quindi quattordici anni prima del mille novecento
Trentasei e poi si salda il mito del Mare Nostrum motivamente con la guerra la preparazione della guerra che era pensata in primis come guerra mediterranea nello stesso diario di Bottai
In uno dei grandi leader dei grandi protagonisti del regime in un appunto dall'ottobre trentasei si parla proprio di questo un generale che era il capo di stato maggiore si chiamava Alberto Pariani
Allora ragiona con Mussolini appunto dell'ipotesi di una guerra mediterranea preventiva in qualche modo non sarebbero trascorsi ancora
Quattro anni tre anni e mezzo quasi si tre anni e mezzo prima della vera reale entrata in guerra dell'Italia il dieci giugno del quaranta
E poi ci sarebbe da fare tutore riflessione ovviamente sul ruolo degli intellettuali visto che qui parliamo finalmente in qualche modo tra intellettuali tra futuri spero o aspiranti intellettuali che molto spesso in ogni tipo di regime dalla democrazia alle non democrazia alianti democrazia hanno un ruolo pubblico foto spesso rilevante
Stare nel curvare
Il discorso pubblico culturale e presenta abbiamo una tantissimi geografica
Qui ce ne sono tanti che ci ascoltano tantissimi che ove vi ovviamente sposano le teorie del regime del Mare Nostrum in particolare la rivista geopolitica che raccoglieva appunto il i principali chirografi del tempo e ne parla per esempio Andrea Perrone saggio di qualche anno il recente saggio Mare Nostrum geopolitica cioè la rivista il mito imperiale dei giovani italiani
Che la politica leghista si schiera apertamente
Sesso per esempio deve la porta per l'Africa italiana i inglese nel mille novecentotré
Sta scrive appunto tutto in maiuscolo l'Italia sarà la grande potenza del Mediterraneo con la g la prima è la M lettere tutte e tre maiuscole no
Ma poi ci sono gli storici o veramente che fanno il loro lavoro
In questo senso in particolare emblematico ovviamente Gioacchino Volpe che ho già qui ripetuto in un articolo del quaranta per esempio intitolato sulla soglia del nuovo impero mediterraneo pubblicato nella rivista le arti
Radici mitizzazione del aveva dall'antica Roma che ora vedeva nel fascismo il compimento
Il compimento naturale dopo i romani aveva seguito il la civilizzazione Méditerranée aveva seguito le Repubbliche marinare dieta medievale vitale
La il
Il mito del Mare Nostrum di ascendenza
Romani girante diciamo così si lega al dito del Risorgimento
Perché c'è tutto un lavorìo
Intellettuale
E ideale coinvolto a recuperare un giorno ognuna provino una prospettiva futura
Il i due baluardi della romanità come si chiamavano che erano le due isole della Corsica è di Malta quinti un compimento che considerate come Terry Ray dente e quindi da reimmettere
Nella grande ventre della patria italiana a compimento ulteriore del percorso risorgimentale
In quegli anni comincia invece a farsi appunti comincia a prendere le distanze in maniera polemica da un concetto che apparentemente è similare a quello di romanità mai diverso che era quello di latinità un concetto che nei decenni successivi era stato usato quasi sempre concetto di romanità è un concetto nuovo in qualche modo degli anni Venti l'alterità non andava più bene perché richiamava un un'idea un'idea molto più ampia
E invece pompa che modo pericolosa perché richiamava il mito di una koinè mediterranea di tutte le sorelle latine che si affacciavano nel Mediterraneo compresa la Francia che cominciava ovviamente a diventare una prossima nemica
Sto chiudendo veramente l'ultimo minuto per fare questa radicalizzazione no dell'idea rimane Ostuni si vede per esempio molto bene i due grandi opere enciclopediche che si sono realizzate avviate realizzate durante il regime lunare notissima tutti Lori Cyclopaedia italiana che cominciò nel mille novecentotrentadue che è stata uno cioè ovviamente un'opera di rilevanza primaria per la cultura italiana del Novecento nel mille novecentotrentaquattro
Esce la la la voce mediterraneo che è scritta da molti Autori ben sette
Autori nella quale quindi mille novecentotrentaquattro uno si ammette la complessità storica e geografica del Mediterraneo quindi non c'è una reductio ad unum diciamo
Di tipo ideologico di uno spazio che è per sua natura
Plurale
Molteplice caleidoscopico diciamo così
E di lungo periodo due
Quindi la lì
Tale diciamo così del regime trova in quella voce non qualche dubbio diciamo così perché si parla di politiche estere al plurale non di un'unica politica sumeri Terranova di tante politiche in tutti i riguardi tanti tutti i vari Marie che a faccia una facciamo sul Mediterraneo Adriatico ma non solo è così Pilia
Quindi come dire trentaquattro e l'hanno comunque del dubbio in qualche modo no diciamo così invece il mille novecentoquaranta quando hai esce un'altra grande opera sotto il regime imparagonabile linci pure di ama molto importante perché ci dà una somma diciamo così della dottrina di regime che il Dizionario di politica uscito scritto da molti autori o uscito sotto l'entità del PM fece del Partito nazionale fascista mille novecentoquaranta quindi l'anno
Italia un anno fatidico
Diciamo così la voce mediterranee una delle più lunga in assoluto la più lunga è quella Italia la seconda ai la seconda in Mediterraneo Laterza e fascismo quindi per dire questo significativo che importanza si annetteva dal punto di vista ideale e ideologico nel mille novecentoquaranta l'idea di Mediterraneo e la seconda dopo Italia terza sotto è scritta da o ho famosissimo uno dei più grandi storici
A voce fino almeno centoquattordici quindi fino alla Grande Guerra quindi in epoca come dire neutra tra virgolette e invece Giuseppe Martini scrive la voce mi terranno più attuale cioè dopo la Grande Guerra e quindi riguardava il fascismo
Martini era uno dei giovani tra virgolette gravitava all'ombra di Gioacchino Volpe
E non era del tutto un fascistissime diciamo così ecco e eppure nel testo in realtà se andiamo a leggere il testo di Martini viene dispiegata in tutta la sua capacità anche seduttiva la retorica di regime riguardando riguardante il mare nostrum quindi a agli accenti anti britannici anti francesi l'egoismo inglese la gelosia
Francese lo spazio vitale per l'Italia lo spazio vitale
Però era soltanto quello
Qui siamo abituati che riguardava il nazionalsocialismo nella Mitteleuropa e nell'Europa dell'Est e poi ovviamente il destino imperiale a cui richiamato l'Italia fascista sul Mediterraneo
Chiudo
Dicendo che in realtà voi l'idea di riflette sul Mare Nostrum era arrivata dall'attualità quindi non qualche modo chiudo il cerchio perché se tutti noi fortunati lo fosse ricordiamo che nel due mila tredici un'operazione di polizia e di salvataggio a metà tra l'operazione di polizia del la la operazione umanitaria organizzata dalla Marina militare dal governo italiani nel mille del due mila tredici
Dopo il naufragio di Lampedusa nel quale morirono trecentosessantasei persone il tre ottobre del due mila tredici da allora il tre ottobre la giornata intitolata alle vittime delle migrazioni a quell'operazione venne dato il nome Mare Nostrum
Probabilmente non del tutto adatto diciamo a quell'operazione infatti all'ora in controversie di polemiche qualche presa di posizione anche di storici contraria alla al nome dato a quel da operazione quindi vedete che l'idea torna anche nella nostra stretta attualità grazie
La grazia al professore Fimiani
Pina svolto
Una
Volto una relazione dedicata al Mediterraneo ma sotto alcuni profili specifici partendo dal al fascismo e quindi anche l'interpretazione la storia del Mediterraneo vista
Durante il fascismo dato interessante anche il collegamento alla questione adriatica
E quando si è parlato di Giuseppe Mazzini perché Giuseppe Mazzini ha versato uno degli artefici
Per il ruolo dell'Italia di intravedere un ruolo dell'Italia proprio nel Mediterraneo in particolare nell'Adriatico
Andando diciamo ad immaginare dei compiti di primo piano della nostra nazione nel momento in cui
Si andavano svolgendo quelle dinamiche che avrebbero portato
Di lì a poco insomma
Alla nascita
Dell'Inter indipendentismo alla nascita delle Autonomie nazionali e quindi ecco che Mazzini aveva intravisto questa via potremmo dire nazionale non nazionalista attenzione quindi una cooperazione tra le nazioni
E proprio per Rania
L'Adriatico
Pene allora intanto io mi permetto dice salutare il professore Landini mi scuso con lui per non averlo riconosciuto prima quindi un caro saluto professore Landini
E poi magari se vuole intervenire anche dopo nel dibattito siamo ben lieti di
A cogliere il suo bravo isolarsi o Restore credo bene che tu non mi riconosca che invecchio inesorabilmente sarei intervenuto volentieri ma purtroppo fra non molto che dovrò lasciare
Complimenti per questo bellissimo convegno
Sono molto lieto di questo sorvegliano gli continua ad unire storici del geografie
Anche nella nostra università grazie ancora tenta grazie grazie grazie molte professore allora
Io adesso dovrei dare la parola Fabrizio Ferrari professore Ferrari purtroppo il Covi d'e non riesce a tenere la sua relazione però mi aveva chiesto di fare un saluto di portare un saluto qui al convegno io Cobo ben volentieri gli cedo la parola prego muoiono grazie innanzitutto volevo ringraziare
Presto Cerreti la norma per la l'adesione ma cranio il prefetto Sorge rapina voglio ringraziare la fondazione Craxi per l'interessante tematica chiaramente vorrei che vorrei stare in presenza Marco lo sa insomma
Io spero che si senta no io non voglio dire cinque minuti soltanto magari volevo dire cosa avrei voluto fare di relazione insomma se mi permette Marco
E dunque io della interessantissimo volume delle sfide o avevo mi era molto incuriosito alla parte proprio fin attenuta proprio
Dalla
Dal direttore sul partenariato euromediterraneo quindi sul processo di Barcellona perché il processo di Barcellona è stato un grande una grande fascinazione per noi insomma soprattutto io che ho cominciato a studiare l'appunto
Per la mia tesi di dottorato schiera produce suoni terraneo e sembrava possibile un altro assetto del mi verranno in quell'epoca in quel momento nel novantacinque
E quello che è interessante ognuno decide nei primi anni Duemila passo premente la la storia di di questa situazione innanzitutto l'europea aveva come Comunità economica europea aveva suddiviso il minerario sostanzialmente in due parti unanimità Errani occidentale che era la costiera tra la Spagna la Francia e l'Italia tirrenica e questa sera seguita anche alla archivia sulla cosiddetto al Collatino che erano tutta la la potenziale megalopoli tra Barcellona Marsiglia e Genova all'inizio poi del Livorno poi scendere fino a Roma
E dall'altra era invece il Mediterraneo centrale che era il sud Italia l'Adriatico
La Grecia che era molto meno diciamo forte poi un'altra cosa importante che in ottantanove a Marrakech si si tiene i primi germi della Unione del Maghreb che non dobbiamo scordare
è stata molto importante per il mito Errani ora almeno potenzialmente ma che poi insomma implosa in tante diciamo
Varie conflittualità
Nel ho provato a chiedere sul sito dell'Unione Europea
Qua se si parla ancora di partenariato euro-mediterraneo sorprendentemente tutti i link sonoro sono Morotti ed è una cosa particolare questa
E invece si è andata a vedere la la situazione tra sì suddivisa insomma la cosiddetta politica di vicinato che ora a nero più attuale in tre
Ed è sostanzialmente il partenariato orientale la la sinergia del Mar Nero che interessante come nome proprio in questo periodo forse che particolarmente interessante
Il partenariato meridionale che in realtà comprende anche il Mediterraneo orientale
Una cosa che mi pare interessante da dire insomma io adesso poi vi volevo soltanto insomma dire alcune cose e il fatto che
L'Unione europea che tipo di unione già nelle nelle prime insomma per
Discussioni si è visto che
Nel Duemila sentirò un capello ha detto che non sa se uno Stato mio Westfalia hanno oppure uno stato mio una sorta di impero medievale quindi con confini più fluidi
E per esempio un tema secondo me il risotto dell'Unione europea e quello che ci sono o moltissimi Stati in pre diciamo preadesione ormai da tantissimo tempo io penso per esempio all'Albania ma anche altre questioni per fare del Montenegro per esempio
La Bosnia il Kosovo
E soprattutto come dicevamo anche la Turchia cambiamo ruolo diciamo forse in questo momento anche fondamentale e e appunto europea rimasta sostanzialmente con nudi parecchio irrisolti anche per esempio sull'una sulla sulle tematiche dell'energia dove Milano poi giocare un ruolo per esempio il cosiddetto Salter sempre
E quindi ci sono tutte situazioni che l'Unione europea diciamo deve vedere se riattivare insomma riannodare i fili anche se molto complicati con quel Mediterraneo Inna diciamo che a un certo momento della sua storia appunto gli anni trame tra gli anni Ottanta pieno tanto agli inizi degli anni Novanta sembrava che si cominciasse a concentrare una politica effettivamente mediterranea successivamente
Diciamo che che vi è stata un tentativo più di allargare a destra e che diciamo assurdo ora appunto una una questione secondo me importante e vedere nei prossimi anni appunto che cosa ci sarà per Oliviero Beha se si potranno a riaprire questi discorsi del partenariato euromediterraneo e soprattutto vedere la sponda sud la sponda est sappiamo affonda l'Inter sappiamo che a situazioni insomma Siria Libano sono molto caotica Israele a una politica ormai propria
Un'altra questione importante i il ruolo dell'Egitto che ancora diciamo è sempre stata la grande incognita del Mediterraneo dal punto di vista economico politico perché grandi potenzialità ma ha ovviamente non è mai Sindaco ad avere un ruolo quindi bisogna vedere appunto il mi verranno punto di vista economico già economico come può giocare un un ruolo diciamo unitario questo era un po'la tematica che avrei voluto da svolge meglio
Non mi dilungo oltre per evitare insomma tacchini di di tosse o cose del genere e però insomma visto ad ascoltare molto volentieri e comunque questa è una tematica che volevo un pochino
Inquadrare perché credo che sia molto molto interessante spero ci siano anche future occasioni di dibattito su questo
Grazie ne grazie fra veramente perché insomma il tuo sforzo
E che in qualche modo a dimostrare la tua voglia di partecipazione a questo convegno e quindi ti ringrazio mi dispiace solo che gli aspetti tecnici non ci aiutano molto da questo punto di vista non so se voi da remoto avete ascoltato l'intervento del professore Ferrari
Ma noi qui nell'aula abbiamo avuto un po'di difficoltà comunque siamo riusciti a percepire quanto meno il messaggio che evoluto lanciare grazie Fabrizio per la tua partecipazione adesso saluto la professoressa Paola voti che insegna diritto internazionale nella nostra università la ringrazio moltissimo
Per la sua partecipazione lei come anche i nostri amici geografici sono proprio la dimostrazione l'esempio della possibilità di effettuare questi incontri interdisciplinari che sono fondamentali soprattutto per gli studenti per i nostri studenti che ringrazio ancora una volta della partecipazione e ne approfitto per dire loro che dopo possono tranquillamente intervenire con domande o con diciamo considerazioni su questo tema prego Paola grazie
Il microfono Paola
Grazie Marco complimenti per questa bellissima iniziativa così interessante soprattutto come dicevi tu interdisciplinare oggi non si può
Scendere dal confronto fra più aspetto qualsiasi in questione è la cosa più interessante anche degli studenti ma anche per chi si confronta
Come noi gli studiosi
Quello che ha detto poco fa il professor Fornari in realtà sarà proprio l'oggetto dal punto di vista più nella dimensione giuridica dopo intervento vi prego di fermarmi se mi dilungherò troppo sulla nella mia relazione se se è possibile io avrei preparato delle slide non so se posso condividere lo schermo io ci provo si sia mosso verso può condividere bene allora io sto provando ai
Sci
Solo
Sì ditemi voi quando
S'
Sì su quando riuscite ci si vede
Ecco sicuramente ecco si riesce a vedere bene
Ci siamo visualizzazione ambientazione scusante vediamo un po'
Un attimo
Non sono molto brava con
Va bene ventuno undici con
Pubblico
Presentazione scusami
Qui esco
Volevo mettere la modernità presentazione aveva in pugno
è in coma
Vediamo se si riesce
Ok play procediamo così si vedono le slide comunque
Sì
Benissimo ok allora intanto appunto come diceva il professor Ferrari se non sbaglio
Per nel Mediterraneo nella regione mediterranea
Tutto il Mediterraneo ossia quello orientale che quello su diciamo Ovest si sono sviluppate forme di cooperazione che diciamo sono state oggetto di politiche da parte ormai più che dei singoli Stati membri anche se vedremo che Cuesta e poi una delle purtroppo caratteristiche che hanno sfaldato la cooperazione ma soprattutto da parte dell'allora Comunità europea che poi è diventata unione unione europea
Con la successione alle comunità dopo la riforma di Lisbona del due mila sette
Nelle diciamo nel quadro delle politiche europee per il Mediterraneo si possono distinguere delle politiche di allargamento a est quindi ai Paesi centro orientali che sono frutto diciamo di una visione politica
Di al creare una cintura di amici da parte gli stati membri dell'allora Comunità
Nei confronti dei paesi ex satelliti dell'Unione Sovietica dopo il suo smembramento dopo lo smembramento della ex Jugoslavia
Nella quale peraltro alcuni stadi europei come la Germania
Hanno avuto un ruolo effettivo
In secondo luogo le politiche europea
Si sono concentrate anche nella parte sud del Mediterraneo con appunto il processo di Barcellona è che la cooperazione euro-mediterranea
Sia la cooperazione con i paesi dell'Europa orientale sia quelli nell'ambito della cooperazione euro mediterranea
Sono state poi ricompresi nella politica europea di vicinato che infatti comprende sia i Paesi dell'est Europa azienda resi
Nel Medio Oriente dell'Africa del Nord i presidenti
Paesi Mena
La politica europea di vicinato è stata poi consacrata dopo aver avuto un avvio nel due mila tre nel la delusione di Lisbona nel articolo otto uno
Niente Pardini delle relazioni esterne dell'Unione quali sono gli strumenti con il quale l'Unione a realizzato le forme di cooperazione che abbiamo appena illustrato
Intanto con accordi di associazioni ma gli accordi di associazione hanno una diciamo una vita risalente perché ricordiamo intanto che il primo accordo di associazione fu siglato nel mille novecentosessantatré fra l'allora Comunità economica europea e la Turchia
E quindi erano le forme con le quali sì prevedevano diciamo forme di collaborazione basate anche istituzionalizzate basate su organi comuni per perseguibili prego scusami Paola sì
A fare anche un attimo perché dobbiamo risolvere un problema tecnico cioè perché l'audio il Cuoa odio e Fortunato Riva
A chi è collegato da remoto ma non arriva a noi che siamo in Aula
Va bene un attimo solo eh un attimo su Battisti
Anch'
Ecco
Prova se può intervenire parla un attimo vediamo tre sì ecco mi qua mi sentite
Mai continua Contino allora posso continuare con l'intervento conti troviamo sì
Va bene allora stavo parlando degli accordi di associazione questo tipo di accordi tra l'altro trova una disciplina specifica anche nei nel ex trattato CE che adesso si chiama trattato sul funzionamento dell'Unione europea proprio perché ha queste caratteristiche particolari che riguardano non solo la disciplina
Di specifici contenuti come appunto la libera circolazione delle persone Como piuttosto degli scambi commerciali ma che creano dei veri e propri organi come i Consigli di associazione in cui sono presenti ovviamente rappresentanti sia dell'Unione Europea
Che della controparte quindi dello Stato Mediterraneo associato
Questi accordi si sono poi evoluti
Nella forma degli accordi di cooperazione
E Martina rigato mentre gli accordi vizio di associazione venivano diciamo stipulati alle sono tuttora anche erano previsti almeno fino all'all'ultimo allargamento per quei installati europea che avevano la prospettiva dell'adesione all'Unione
Miglia colmi di cooperazione del partenariato hanno la caratteristica di riguardare le relazioni bilaterali comunque gli stati diciamo del sfondando orientale e meridionale
Del Mediterraneo che non invece possono aderire all'Unione Europea a parte questi strumenti di Barbero nel senso vincolanti
Fra gli Stati Uniti
E che hanno una caratteristica particolare soprattutto introdotta dalla politica europea di vicinato sono accordi che contengono cosiddette clausole o meccanismi di condizionalità che cosa significa significa che
Nell'ambito
Dell'associazione o della cooperazione partenariato sono previsti anche importanti interventi anche finanziari o di aiuto dell'Unione Europea allora della comunità
Nei confronti dei Paesi associati compare un
Ma questi interventi questi sostegni finanziari sono condizionati alla necessità che questi Paesi associati Palm partnership
Rispetti Nord diritti fondamentali la Democrazia lo Stato di diritto e i diritti umani al loro interno quindi questa clausola di condizionalità sul rispetto
Dei diritti umani
Doveva costituire anche una forma per cercare di modernizzare e di esportare i valori europei gli ne Allo scopo appunto di modernizzare anche la società civile coinvolgerla maggiormente
Nel processo di sviluppo accanto a questi strumenti ci sono strumenti di sospendo cioè non vincolanti come programmi d'azione strategie
Che sono tuttavia molto importanti perché costituiscono la base politiche sulla quale poi si svolgono le linee direttrici della cooperazione dell'unione europea nell'area mediterranea
E sono previsti inoltre degli strumenti veri e propri finanziari come lo strumento finanziario o programmi di diciamo di finanziamento o di assistenza tecnica
Che riguardano sia e hanno riguardato in modo importante per esempio in vista dell'allargamento tutti i paesi dell'Europa centro orientale ma che riguardano anche i paesi hanno riguardato anche riguardano i Paesi l'Etna
Non mi dilungo sulle politiche di allargamento perché le cause credo siano note azienda in un consesso gli storici a tutti
Quello che mi preme mi preme sottolineare è il fatto che l'Unione europea a diciamo voluto estendere questo vengo Friends cioè cintura di amici e sia est che a sud
Perito consapevole del fatto che era finito il bipolarismo era finita la guerra fredda poi quindici si trovava di fronte Abdullah
Situazione politica mondiale che ancora non aveva dei delle caratteristiche ben definite
E nella quale tra l'altro per la prima volta hanno deflagranti dei conflitti armati proprio a ai confini di casa nostra e parliamo
Della scoppio del conflitto in Bosnia Herzegovina della intervento militare degli Stati della NATO in Kosovo quindi c'era la necessità
Appunto di dotarsi di una Rete di paesi ai confini nei gli stati membri dell'Unione europea che
Fossero politicamente stabili possibilmente cercando di assorbirli e questo era possibile degli stati dell'Europa centrorientale perché l'Unione europea
Permette l'adesione solo a Stati europei solo astanti che ne rispettino come dice l'articolo due i suoi valori fondamentali di democrazia stato di diritto il rispetto dei diritti umani eccetera
Quindi questi ci sono diciamo questi sono i presupposti quali sono i problemi
Dell'allargamento dell'Unione Europea lesto il primo problema riguarda come diceva prima il professor Ferrari il problema dell'adesione della Turchia nonostante la tutti appunto
Sì è stato il primo associato della Comunità economica europea nel mille novecentosessantatré
E che aspiri all'adesione purtroppo nella strategia di adesione è stata avviata ad un certo momento nella due mila cinque poi è stata interrotta
è stata riavviata e poi di nuovo interrotta soprattutto a seguito del colpo di Stato controverso anche a causato un'aspra reazione da parte del presidente Energon
E tra l'altro sulla questione dell'adesione pesa hanno la questione nell'occupazione turca della parte nord di Ciprì ottengono di Cipro che nonostante l'adesione dell'isola di Cipro
All'Unione europea non è ridotta tant'è vero che non si applica il diritto dell'Unione Europea ha Cipro Nord
Sulla la altra questione che pesa e la questione del rispetto dei diritti umani soprattutto dopo
Le azioni draconiane DR dogane che è soprattutto un reparto Man verso diciamo sin partire eccessivamente
Marcate nei confronti di gruppi islamici non propriamente moderati si pensi ai passaggi dalla Turchia dei forense fine X che andavano a combattere per ridare esce in Siria
E poi c'è il problema della questione militare essendo il la Turchia avendo un esercito che considerato uno dei più
Importanti al mondo e quindi essendo molto forte militarmente questo poco diciamo l'ingresso nell'Unione europea se da un lato potrebbe
Diciamo teoricamente favorire un rafforzamento della politica di difesa comune anche perché la Turchia eh
Non stato membro della NATO dall'altro potrebbe spostare eccessivamente dato che la Turchia entrando nell'Unione europea avrebbe un grosso peso sia in termini gli europarlamentari che in termini di voto ponderato in seno al Consiglio
Dei ministri potrebbe spostare diciamo verso est e verso gli interessi propri della Turchia e dei conflitti interni che si consumano per esempio in Siria la questione curda interessi dell'unione ed è sono tutte queste ragioni che propendono per un una cautela nell'adesione che per ora è in stallo
L'altro problema che è molto più attuale
Dell'allargamento dell'Unione a est e che poi quei Paesi che non sono immediatamente vicini comunque i l'unione ha sempre stipulato che si accorge di coordinazione di cooperazione di partenariati poco
E aveva intenzione di farlo poi è stato fatto anche con l'Ucraina
Quando diciamo Seedorf si trattò nel due mila quattordici della firma dell'accordo di partenariato e di cooperazione con l'Ucraina da parte dell'Unione europea ci fu una reazione molto
Sorte contraria della Russia che considera considera e considerarla Ucraina come parte dell'identità e della diciamo e sotto l'ala
Politica e geostrategica russa
E quindi da quella da quell'opposizione dalle rivolte di piazza
Della popolazione che invece aspiravano ad una compartecipazione intensa con l'Unione europea rivendicavano maggiore libertà maggiori diritti maggiore rispetto dei diritti umani e poi
In questa situazione e poi sfociata come tutti sanno nella distacco nell'annessione della Crimea
Alla Russia e quindi in un'acquisizione territoriale illegittima del diritto
Internazionale quello che vorrei sottolineare è che
L'Unione Europea
E questo mi fa capire anche un po'diciamo la debolezza dell'azione politica e la mancanza di visione nel lungo termine che cosa ha fatto quando c'è stata questa annessione
Da da condannare non parliamo poi della guerra quale ma già l'annessione della Crimea alla Russia era senz'altro illegittima sul piano internazionale Unione Europea da un lato a adottato sanzioni graduali da un altro in maniera del tutto incoerente
E paradossalmente che cosa ha fatto ha aumentato la dipendenza dalla della della suo approvvigionamento energetico soprattutto in termini di gas dalla Russia finché sì francamente
Non non è una politica coerente non sta né in cielo né in terra a mio modesto parere
Detto questo
Sì ci spostiamo invece sulle sulla fronte sud sulla cooperazione euromediterranea
Cuesta cooperazione che è nata appunto nel negli anni novanta del mille novecentonovantacinque con la dichiarazione di Barcellona
E con il cosiddetto Processo di Barcellona anche a dato vita ad un cosiddetto partenariato euro-mediterraneo aveva diciamo degli scopi molto ambiziosi ed era stato era è stato considerato in realtà nelle sue aspirazioni iniziale un passaggio storico nella cooperazione con il Mediterraneo perché
Si voleva assicurare un'area di pace e di stabilità con tutta la cinta dei paesi del Mediterraneo quindi era diciamo lo specchio a sud di quello che l'Europa stava facendo con la politica di allargamento
Cioè in nella parte orientale
E già c'erano delle minori forme di cooperazione c'erano state fra in Unione europea i Paesi Nena ma solo nel mille novecento novantacinque insieme alle basato questo partenariato euromediterraneo
Di cui inizialmente appunto hanno fatto parte gli stati membri dell'Unione europea che non erano cui oggi ventisette Marano quindici
E in più c'erano otto Stati arabi fra i quali anche la Palestina che allora
No come oggi a una statualità quanto meno discussa in virtù del fatto che il suo territorio è continuamente oggetto di incursioni non è non c'è un controllo pieno
Nel territorio il principio di effettività dello Stato
Non è pienamente assolto e poi mi facevano parte naturalmente statiche non erano arabi cioè Israele Malta Cipro e Turchia ora quali erano negli obiettivi del partenariato intanto c'era l'obiettivo politico di garantire la sicurezza e la stabilità nella regione del Mediterraneo
C'era un obiettivo economico molto importante
Era quello di favorire lo sviluppo economico della regione mediterranea Attraverso una Rete di accordi fra l'Unione ciascuno dei partners quell'obiettivo
Anche a medio termine di istituire una zona di libero scambio entro il due mila dieci e su questo poi Amber faremo delle riflessioni perché questo obiettivo economico in realtà e la eventuale
Realizzazione di Accor commerciali e di libero scambio si fondava però su una concezione prettamente liberista neoliberista
E quindi su una so una forma di pecore di governo dell'economia che non fa buon viso a Ghezzi
Prego no scusami dato che continua ad andare e venire l'audio qui in aula
Sì ecco ti chiederei un attimo di pazienza sospendiamo Than qualche minuto andare ai set dobbiamo spostare spostarci mantra Aulas oppure solo il problema o un altro cavo
Va bene quindi un cinque minuti scusami tanto ma purtroppo ci sono inconvenienti tecnici dobbiamo risolviamo pare non ti preoccupare tanto vado bene
Va bene grazie
Egidio sei collegato
Allora Paola scusami
Poi continuare a parlare vediamo se si sente ora io sono collegato
Ecco mi sentite
Si continua così va bene
Ok allora
Scusate
No scusate scusate mi voi ma ci sono occupare AN allontana o dare molto quassù problemi e tu conosci bene Remo
Ecco quindi che tu conosci bene dato rilevato non stavo parlando che l'obiettivo economico già si fondava su fragili basi perché tu non puoi diciamo pretendere la liberalizzazione fra paesi con condizioni di sviluppo diseguali lo puoi fare
Una libera circolazione di merci e servizi capitali imporrebbe un fra paesi di uguale sviluppo economico ma in una squilibrio come quello fra i paesi dell'unione e i Paesi Mena
Questo avrebbe significato una diciamo indietreggiare dello sviluppo quindi una danno
Per l'economia e in questi paesi in ogni caso non siete riusciti a creare la zona di libero scambio entro il due mila dieci però incerto l'esistenza di accordi bilaterali
Commerciali
Improntati
Alla
Diciamo favorire e incentivare anche con incentivi finanziari produzioni di frutta o agricole o di verdura volte alle esportazioni piuttosto che consolidare
Coltivazioni come quelle del grano che servivano l'approvvigionamento interno poi hanno determinato per esempio lo scoppio delle primavere arabe e adesso stanno gravemente
Diciamo preoccupando tutti i Paesi dell'area a causa delle riduzione delle interruzioni dei delle forniture da parte della Russia e dell'Ucraina
Di grano verso questi Paesi
E poi che questi Paesi l'Egitto tutta la parte diciamo del sud del Mediterraneo dipende per quasi l'ottanta per cento dalle importazioni dalla Russia dell'Ucraina quindi voi capite bene
Quali sono diciamo gli scenari
Che si prospettano se non si trovano alternative
E sotto il profilo dell'obiettivo culturale il partenariato euromediterraneo aveva diciamo l'ambiziosa
Finalità di scambiare appunto nella diciamo le varie tradizioni culturali fra i Paesi delle due sponde del Mediterraneo
E nel rispetto delle culture del cibo che in realtà era l'Unione Europea che tendeva a imporre la propria civiltà e la propria identità acculturare tenendo in poco conto come poi vedremo
Con gli sviluppi degli l'islamofobia in Europa e gli attacchi terroristici nei Paesi europei negli anni avvenire tenendo in poco conto di quelle che erano le tradizioni
Culturali invece dei paesi partners
Detto questo il carattere del partenariato in origine doveva essere quindi multilaterale
Una forma innovativa di regionalismo che doveva rispondere a tutto una serie di esigenze nei paesi della sponda sud
Per in quali giustamente in teoria l'unione vedeva nella pace e nella stabilità e nel rispetto della democratizzazione di questi Paesi una sicurezza anche per i propri confini e per diciamo quelle che erano lei proprie relazioni con questi Paesi quindi una spirito una aspirazione a una pace prosperità condivise con
Uno scambio
Effettivo di risorse anche sul piano umano e culturale scambio che però poi vedremo non si è
Verificato sulla politica europea di vicinato che ha appunto conglobato sia i Paesi un momento che i Paesi dell'Europa centrale abbiamo già detto
E quale Ancona è stato diciamo il il punto letteralmente Point della situazione dal mille novecentonovantacinque naturalmente il nuovo dire anzi disordine mondiale causato dagli attacchi terroristici alle alle torri gemelle e quindi al nulla
Mutamento di prospettiva nel diritto internazionale e soprattutto nella narrativa europea che dati diciamo obiettivi e prosperità di promozione della democrazia dei diritti umani si allinea sulle posizioni soprattutto statunitensi che erano sostanzialmente dopo lo smembramento dell'Unione Sovietica
La potenza diciamo più importante applicavano una forma di un bipolarismo
E si appiattiscono sutura deriva seguirli securitaria che sacrifica naturalmente le aspirazioni
Alla maggiore tutela dei diritti umani e della democrazia quindi sì prego si privilegia no anche da parte dell'Unione europea nei rapporti con i Paesi del euromediterranei sicurezza e stabilità che significa
Nel momento in cui certi regimi mi danno sicurezza e stabilità sia nell'approvvigionamento energetico sia nel controllo dell'emigrazione nella lotta al terrorismo io non vado a guardare
Se poi al loro interno non rispettando i diritti umani se non sono propriamente democratici e non vanno Anna non vado neanche ad applicare la clausola di condizionalità
Ma continua ad applicare gli accordi che ho già di partenariato e di cooperazione
Con questi Paesi
E quindi da questo punto di misti da da questo punto di vista l'Unione europea già non fa un passo indietro
Rispetto alla originario costruzione nulla partenariato del processo di Barcellona e questo si traduce anche sul piano giuridico in una spostamento dalla culla dimensioni
Multilaterale a ad una dimensione bilaterale per cui si intrattengono rapporti con i singoli stati
A dice a a che devono perseguire scopi che sono propri dell'unione e che sostanzialmente sono diversificati a seconda della convenienza che all'Unione
In base agli obiettivi e a quello che possono
Ricevere da questi Stati quindi nel fare il processo di Barcellona ma sostanzialmente a fallire
A solo non solo perché c'è una simmetria nella cooperazione economica e politica
Non solo perché l'Unione europea si impone come appunto normati paura ci sono io che ha detto le condizioni e non tengo conto delle esigenze dei paesi partner ma sono loro che devono rispettare le condizioni che pongo in lino io ma soprattutto perché il processo di Barcellona era iniziato sulla presupposto di una momento
Di tranquillità nel la del mi soprattutto in Medio Oriente anche nell'Africa settentrionale perché si erano erano stati conclusi nel novantatré gli accordi di Oslo c'era sta diciamo la speranza
Della nascita dei famosi due Stati e quindi di una composizione del conflitto arabo
Io sarei li hanno e una situazione piuttosto
Serena anche negli altri Paesi che cosa succede dopo i novantatré gli accordi di Oslo falliscono miseramente soprattutto con la prima intifada l'aria gelida nel novantatré
Con la vincita alle elezioni partiti islamisti oggetto di un colpo di Stato e sarà poi colpita da attentati terroristici al suo interno per un vuol numero di anni
Il conflitto fra il barocco e lavare i panni al non si esaurisce con riferimento alla controllo della sardi un fronte del Sahara occidentale
E il conflitto fra Israele e Libano comunque si realizza per la reazione israeliana agli attacchi dei gazebo della nei confronti del territorio israeliano e soprattutto quello che va a destabilizzare il Mediterraneo allargato cioè che non comprende soltanto come dice anche si parla anche di questo nel volume
Che avete presentato cioè il Mediterraneo che si allarga anche al Mar Rosso e poi al bar vero e sì l'intervento occidentale in Iraq destabilizza la situazione soprattutto ha determinato una situazione Lissone
Risorgere di fondamentalismi Dini affermazione di partiti radicali
In tutta l'area
E per quanto ricche soprattutto una forma accentuata di ostilità nei confronti dell'Occidente da parte di tutto il mondo arabo
E detto questo invece da parte dell'unione europea quello che viene posto in primo piano assieme alla politica statunitense eh la preminenza alla sicurezza e alla stabilità
Che si traduce in politiche
Molto diciamo severe nei confronti di negli migranti che provengono dalle da quei Paesi l'introduzione nell'ambito del processo di Barcellona accanto ai tre obiettivi che abbiamo illustrato di un obiettivo un quarto obiettivo incentrato proprio sulla sicurezza e sull'immigrazione
E poi tutta quella politica seppure Tarja
E di diciamo piuttosto miope criticabile anche sotto il profilo del diritto internazionale
Di esternalizzazione delle dei dei controlli alle frontiere da dall'unione quindi dagli Stati dell'Unione ai Paesi soprattutto del Nordafrica quindi alla Libia
Alla pulizia e quindi si concludono tutti accordi in cui in cambio di sostegni finanziari è di finanziamenti si chiede a questi Paesi devono permettere
Influsso nei confronti migranti
Verso gli stati europei e si distinguono tutta una serie di accordi riammissione
Di migranti che riescono a raggiungere delle sponde dei Paesi europei per ridiscutere rimandarli nei Paesi di transito di origine tenete conto che per il diritto internazionale
La il respingimento di di persone anche irregolarmente presenti nelle territorio dell'Unione europea e questo è il diritto internazionale ed è previsto anche dal diritto dell'Unione europea è assolutamente non invitò quando il respingimento si fa verso un cosiddetto Paese non sicuro un esempio classico è proprio la Libia allora tutta la politica
Che invece è anche la Turchia è considerato un Paese non sicuro sotto il profilo dei diritti umani dei migranti respinti quindi da questo punto di vista tutti i vari accordi per esempio delle Italia anzi sono dei memorandum of understanding
Con il Sudan che non è certo un esempio
Principale di democrazia e con l'avidità martoriata in cui non esiste neanche un'effettività di potere di governo unitario divisa fra la
Primo in Italia la cinematica
E naturalmente questi accordi italiani fondati lì apposta del due mila otto sono piuttosto discutibili soprattutto nel momento in cui si viola quindi vietò di tortura previsto da norme internazionali della Convenzione europea sui diritti umani perché vengono respinti migranti che
Che siano regolari o irregolari che avrebbero diritto annulli tornare in Paesi non sicuri dove vanno incontro a morte o trattamenti disumani e degradanti o alla tortura
No cooperazione euro-mediterranea a un'evoluzione dopo uno stallo in sostanziale Lanza una sostanziale presa d'atto del suo fallimento con la proposta del presidente francese Sarkozy nel creare l'Unione per il Mediterraneo che è un'organizzazione internazionale nata nel due mila otto alla quale fanno parte molti Stati che tenta di rilanciare un po'la dimensione multilaterale e che prende è prevista anche Buffon un parlamentare dell'Assemblea parlamentare con nei dialoghi che intercorrono fra i parlamentari fra i vari Parlamenti nazionali
Dell'unione europea al Parlamento europeo
E che ha un approccio più pragmatico perché va a invece a concentrarsi su un progetti concreti come l'inquinamento del Mediterraneo
E a l'approvvigionamento di acqua potabile la lotta alla desertificazione eccetera
E poi cerca di tenere in maggior conto nella allenati la società civile e le sue aspirazioni alla democrazia al rispetto dei diritti quello che però dal due mila otto al due mila undici succede è che del del mondo scoppia la crisi economica nel due mila nove ivi sento un rumore voi mi sentite
Vi sentite e anzi sì però c'è un qui
C'è un ritorno
Vado avanti
Prova
Dica niente non venti anni se non non si sente
La crisi economica del Duemila ove ha un effetto a cascata in tutto il mondo ma quello che nessun che diciamo nel suo il petto sui Paesi del Mediterraneo meridionale che cosa è è è dovuto alla aumento del prezzo del pane e dei beni di prima necessità pausa tutta una serie di rivolte
Al che si estendono poi a cascata in tutti i Paesi del nordafricano che danno luogo alle cosiddette primavere arabe che chiedono non solo appunto una maggiore
Stabilità economica ma soprattutto una maggiore democrazia e al rispetto dei diritti umani e naturalmente sotto questo punto di vista le rivolte del pane sono anche causa della politica commerciali
Neoliberiste che sono state praticate non solo degli accordi nell'ambito degli accordi commerciali dell'Unione Europea con questi Paesi e degli accordi di associazione ma anche dalle politiche
Di finanziamento nel foto monetario e della Banca mondiale che imponevano e loro condizionalità
Che erano che riguardavano il lo smantellamento di diciamo determinati
Le importanti accetti della
Delle società
Le realtà economiche dei Paesi che ricevevano gli aiuti e che quindi si trovarono a un certo punto non in grado non avendo culture e di grandi non avendo a disposizione
Al alcun altro mezzo ed essendo gli stati impossibilitati adatti gli alti prezzi ad acquistare il grano per poter dare appunto nel pane soprattutto gli strati poco
Nella popolazione si sono trovati di fronte a conflitti che poi si sono in parte ridimensionati come in Tunisia dove è stato avviato un blando processo di democratizzazione e invece sono scaturiscono scoprire diciamolo ha detto che si sono deteriorati in veri e propri conflitti come in Libia in Libia Comincini Elia e ancora oggi purtroppo la situazione è quella che
Non c'è
Una diciamo una ancora una soluzione valida qual è stata la risposta dell'Unione europea anche qui diciamo rispondo se posso in un certo modo al professor Ferrari
Quali sono state le strategie di risposta dell'Unione Europea a questa situazione difficile in tutto il Medio Oriente Paesi del Nordafrica è stata una risposta teoricamente qui ci sono tutta una serie gli atti che non vi sto a leggere
C'è volenterosa e diciamo ispirata a ricoprire un ruolo di primo piano nella gestione di questi conflitti
No lo stesso Parlamento europeo uniti in una importante risoluzione che la risoluzione sul perché questa del ventisette marzo del due mila diciannove sulla situazione dopo la primavera araba per il Medio Oriente e Nord Africa
Invece accomuna apposizione piuttosto critica mette in rilievo l'insufficiente coordinamento fra gli stati membri
Sul piano della politica estera e di sicurezza comune
Che riduce appunto la capacità di tutti gli stati dell'Unione di avere un'influenza positiva Lella regioni euromediterranea la mancanza del raggiungimento degli obiettivi proposti dal Cul partenariati
E anche pure avendo diciamo l'Unione investito ingenti risorse economiche l'incapacità dell'unione di fare da attore Primo primario in quell'aria e avere un reale effetto leva
Di tipo economico e di economia politico nella regione soprattutto a causa del fatto che appunto il diciamo lo slittamento dalle aspirazioni di creare un'area di democrazia e di pace condivisa
Verso obiettivi impropri ed egoistici dell'unione di sicurezza e di stabilità non permesso ovviamente di realizzare questi obiettivi
E quindi Molinari impatto assolutamente limitato delle politiche dell'Unione europea in questa regione e vado oltre la posizione del parlamento europeo è altresì critica per l'impatto che l'Unione europea non è riuscita neanche a avere un ruolo importante di gestione dei conflitti nonostante una politica di difesa comune deduzioni
Diciamo finora
Ancora realizzata e soprattutto nei confronti veri diritti delle donne che pure erano fra gli obiettivi da realizzare in un mondo quale quello della Paesi Meda dove ancora sussistono determinati regimi vita giuridici che vedono la donna in una posizione di subordinazione
Allora quali è quali sono gli effetti delle insufficienti risposte dell'Unione Europea
Alle primavere arabe intanto una diciamo influenza maggiore nella regione di Turchia in Russia India e Cina e poi un mutamento dei rapporti politici dell'area che deriva sia da un disimpegno degli Stati Uniti che hanno come obiettiva attuale invece l'Asia pivot perciò è uno rivolgono ormai verso il Pacifico il verso Lecce compreso rari tali il al in rapporto con la Cina alla luce anche del quello che si viene chiamato il nuovo bipolarismo Stati Uniti e Cina e poi si mutamento dei rapporti politici che deriva dai rinnovati promossi tra l'altro dall'amministrazione Trump
Ti prego Paola
Mi senti punti
Noti volevo fare una preghiera se poi avviati alle conclusioni
Ora davanti
Poi va bene ti ringrazio è bene prego dicevo per quanto riguarda i gli accordi di Abramo che invece vedono la stipula di accordi di cooperazione e di amicizia e di collaborazione economica tecnica eccetera fra niente Israele e alcuni Stati arabi prima impensabili e accenni nemici quindi da questo punto di vista la diciamo cambiano gli equilibri politici
Sotto il profilo russo la Russia a nulla strategia africana
Che si fonda sulla remissione del debito sulla conclusione di accordi commerciali sugli investimenti
E sulla realizzazione addirittura di una centrale nucleare in oggetto e sugli interventi finanziari dei Paesi più poveri la Cina a sua volta a una fortissima presenza già attualmente una in Africa perfetto di oltre alla Bentley fornisce un piede cioè a tutta una serie di rotte terrestri e marittime che dovrebbero collegare tre continenti che la Cina fa passare anche dalla anche dalla dall'Africa c'è un interesse cinese nel Mediterraneo soprattutto per quanto riguarda importi compresi i porti italiani e voi vedete quindi tutti i vari ab
Che sui quali è interessata alla Cina qui invece vedere la presenza cinese in Africa è costituita da tutti
I soldi che le banche di sviluppo cinesi prestano a Paesi africani e che sono praticamente il doppio rispetto a quelli di Stati Uniti Germania Giappone Francia messi insieme
E rispetto anche ai prestiti fatti dalla Banca mondiale con una quella che viene definita ormai una sorta di neocolonialismo cinese
La Turchia lo stesso gioca un ruolo fondamentale nella aspetta scacchiere mediterraneo soprattutto come paese di controllo dei flussi migratori dalla Siria e dalla Oriente
Ha diciamo sia impegnata maggiormente nell'addestramento della Guardia costiera libica quindi a sta intrattenendo un rapporto sia di tipo militare
Con l'appoggio a alla parte al selvaggi dell'ex governo satanici Libia sia con l'addestramento della Guardia
Costiera libica e si racconta ad aiutare la Guardia costiera ed esperimenti nella cattura dei barconi di migranti e nel respingerle di nuovo in Libia dove non sappiamo che vanno incontro gravissime violazioni dei diritti umani
Le relazioni pericolose con l'Unione europea sono costituite come sappiamo tutti dal famoso accordo nell'Unione con la Turchia per il contenimento dei due milioni e mezzo di siriani presenti in Turchia
Del due mila sedici restando attualmente rinnovato fino al due mila ventiquattro con uno stanziamento iniziale di due virgola sei ogni sei miliardi di euro poi al ai quali si aggiunga attualmente altri tre miliardi e mezzo ma il problema che non si sa se la Turchia utilizzi
Parte di questi finanziamenti per la fornitura di Ali quindi a questo punto diciamo abbiamo questi
Questi inutili che l'Unione europea dovrà risolvere
Gli accordi di Abramo gli abbiamo più o meno io purtroppo mi avvio alla conclusione
Qual è diciamo la il succo della strategia politica dell'unione sta perdendo inesorabilmente all'uovo nell'area euromediterranea che avrebbe dovuto essere anche diciamo in ragione non corretta ma del parlate del passato colonialista degli Stati europei nella regione africana sta perdendo completamente il suo ruolo nella sua influenza politica strategica ed economica e questo è dovuto a una mancanza di politica estera comune
A Marco una mancanza di politica energetica comune a una diversità degli interessi energetici dei vari Stati membri che abbiamo visto proprio nei ergere con l'FP delle sanzioni nei confronti della guerra in Ucraina
E una politica molto miope di diciamo di pendenza e di diversificazione delle fonti di approvvigionamento
Emergenti con quello che ci si spenderà è che non gli oneri possa anche informazioni gli stati più ridotte la cosiddetta cooperazione rafforzata solo fra gruppi di Stati
Minore ventisette provare a rilanciare un processo di cooperazione euromediterranea efficace più credibile grazie scusami ti prego tutti
Ognuno evoca andamenti
Poi facciamo finire in tempo ci chiudono dentro un futuro no
Rimando le slide così poi
Finito
Mi sentii Marco
Sì no dico hai finito già senta
O no chiuso perché tutto il problema della dell'approvvigionamento energetico italiano ormai sappiamo anche la il raddoppio nel tappa eccetera
I problemi dei confini degli spazi marini della sovrapposizioni i piatti in zona economica esclusiva ve li risparmio
Ma va bene ti ringrazio molto Paola grazie
Mi scuso ancora degli inconvenienti tecnici do subito la parola al professore i veti ICE
Prego grazie grazie buona siano grazie della
Presenza anche tu insomma non è insensato bene pericolo vite grazie grazie molte
Se adesso posso in servizio o interrompe la condivisione da professoressa così fosse mormorò
Prego ma Egidio
Sei anch'io avrei voluto esserci sono uscito da poco
Mi sono negativi Rizzato quindi io faccio anzitutto complementi alla rivista la Fondazione Craxi e alla quale va veramente il merito di tenere costante la riflessione
Tenere aperta costantemente la riflessione sulla sul Mediterraneo quindi mi pare causato un pomeriggio molto ricco davvero illuminante la relazione della professoressa può che un
Sì perché stiamo studiando glielo guidato su tanti aspetti e mi tanto fare anche a fare ordine io questa in quest'occasione a
Accenno al problema di fare storia del Mediterraneo sia da un punto di vista prettamente didattico
Cioè come insegnamento all'università onestà di Padova fortemente voluto questo insegnamento mi ricordo che i colleghi ricevono ma è una cosa da Italia meridionale cosa ce ne facciamo
All'asta di Padova rispettato per dire la la consapevolezza anche dalla storia di Venezia siccome Padova l'Ateneo della Repubblica della Serenissima quindi non c'è neanche la consapevolezza
Della di quella che è la storia del del dello Stato forse più mediterraneo di tutti che è stata Venezia
Ecco dunque anch'io condivido perché condivido la mappetta
Abbiamo sa
La vedete questa mappa del Mediterraneo
E si è e si vede ecco vado
L'emendamento molto rapido
Di anche perché appunto abbiamo veramente avuto modo di ragionare su tanti aspetti del Mediterraneo e quindi mano mano che sentivo le varie relazioni una discussione un po'a ho ho ripensato questo mio intervento dunque
Prima primo aspetto io ritengo che la storia del Mediterraneo merita di essere sviluppata come una disciplina storica assai come Storia dell'Europa
Come abbiamo sentito parlare
Di varie spetti un più o meno come come si fa anche come si fa tra gli Stati Uniti d'America con livrea stabilisse gli studi d'area che poi sono stati sviluppati per esigenze anche per trovare dei quadri per l'amministrazione
è la gestione dei vari settori globali nel Mediterraneo sicuramente è un'area riconoscibile su scala globale
Quindi c'è un approccio verso la storia del Mediterraneo su un su un piano teorico neanche tocco l'argomento sono spazzato quanti per due ore
Però è stata sviluppata non a caso diciamo dei cosiddetti nei centri
Pensiamo Lia culturale insomma tra tra le grandi università britanniche anche parte presso gli atenei statunitense abbiamo sentito parlare prima del l'influenza del Mediterraneo nella retorica fascista e dall'argomento ecco io credo che dopo quella a quella euforia retorica del fascismo l'Italia ha abbandonato nella Italia repubblicana abbandonato
Alla prospettiva mediterranea con una prospettiva culturale Pro promette anche come reazione
Al al all'eccesso retorico del fascismo poi mette invece l'arresto nel tornato negli ultimi tre decenni è sempre di più
E come come si vede anche questa nostra circostanza sta qua testimoniare dell'importanza dell'argomento ora la storia del metteranno a punto al di là dei presupposti teorici e su come farla su come non farla
Sicuramente credo che dovrebbe diventare un insegnamento
Ha universitario quasi curriculare quantomeno nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo la cosa non è così scontata perché ogni paese che si affaccia sul Mediterraneo Hours propria
Visione del Mediterraneo l'Italia sicuramente il Paese centrale esprime una centralità eppure come vi ho detto dalla battuta di di certi colleghi cosa ce ne facciamo della storia del metteranno nascono dal dal Regno di Napoli non quindi non ha elaborato credo a livello culturale storiografico acuisce caro amico
Ma chic di Migliorini lui Luigi che ci si è molto impegnato in merito però sono voci abbastanza abbastanza ancora isolate Sven dovrebbe far di più
Per rafforzare questa prospettiva italiana che sicuramente centrale molto di più ha fatto la Francia però a mio avviso per altri motivi
Stare nel fatto di trovare nel nel multiculturalismo nei libri divismo nel meticciato Mediterraneo elaborato sopra Marsiglia Parigi una formula d'integrazione
Tra lo spazio ex coloniale francese e la la Francia stessa ed evidentemente è una cosa molto importante anche come narrazione da condividere con tutta una tutta una parte della società francese fatta di prime seconde e terze generazioni di immigrati del Maghreb tramite la la la narrazione del Mediterraneo che unisce diventa anche come dire una piattaforma di di di dialogo e convivenza all'interno della stessa
Della stessa della stessa Francia per quanto riguarda la Spagna basti pensare che fece la rivista derivante permetteranno però il centro per la Castiglia è a Demetra non è il levante cioè e quel mondo che va tra Valencia e Barcellona la Catalogna sappiamo anche a Barcellona ci sono diverse iniziative anche non solo il processo di Barcellona anche sul piano storiografico perché la carta allora in qualche modo adesso ribadisce questa sua importanza questo suo ruolo all'interno del Mediterraneo
In virtù del Regno d'Aragona rispetto al regno di Castiglia Macrì entriamo dentro
A delle dinamiche due liste che all'interno della della della Spagna Israele che qua vedete che ho segnato modus particolare
Ha molto lavorato sulla storia del Mediterraneo
Avviene ce la rivista mediterei antistorica Review ecco anche in questa sede io io io ribadisco per me lo scandalo che nelle riviste di fascia
Dell'Hamburg non è stata presa in considerazione questa che è la massima rivista storica del Mediterraneo
E troviamo la rivista euro ASI artista abbiano imperio gli indiscutibili tesi che ed entro la fascia delle riviste storiche del dell'amore quotato prendere i misteri
Di come vengono definite averne con le famose fascia e chiudo la parentesi scusate lo sfogo
Dicono che fa Europa orientale ma anche limiteranno come oggetto di di studio attorno a Israele Israele non è un mistero
Punta sulla storia del Mediterraneo
Come come dire medium o piattaforma che mette in relazione la storia dell'Europa con la la la storia del Medioriente senza il Mediterraneo Israele non avrebbe altro che che fare non mi rimane altro che fare la storia del Medioriente della parte di quella Medina di cui abbiamo sentito parlare Middle East and North North Africa
Ora abbiamo sentito tanto non aggiungo altro sul ruolo dell'unione europea
Io stesso mi sono fatto questa cartina spero che la pediatria
Ma fino a dove va l'Unione europea dentro inventeranno ecco vedete questa linea a rossa
Che comprende anche senta Melilla comprende ovviamente Lampedusa se c'è c'è Malta comprende Cipro la Cipro la parte greca comprende l'isola quindi Castello Rizzo dove hanno girato Salvatores ha girato il film mediterraneo è poi l'Unione europea praticamente comprime il mare arriva a pochi metri
Dalla Turchia perché questi sono gli Stati dell'Unione europea dunque Spagna Malta Italia
In Grecia ci però è fin dove arrivano questi stati sentiti arriva l'Unione europea il non avere una visione disastro della visione politica come professoressa
Giustamente ha evidenziato evidenzia il disastro di questa cartina che visto mostrando quindi se voi guardate quanto molare rimane
Allarme in A cioè alla Middle East and North Africa non ho fatto il cancro perché è difficile
Ma al minimo come vedete minimo due terzi rientrano sotto l'Europa se non quasi l'ottanta per cento credo settantanove ottantuno per cento difficile
Non sono acque territoriali comunque sono acque di competenza dell'Unione europea perché sapete bene che
L'ultima tendenza è quello di ritagliare le fette di mare in base alle zone economiche esclusive per cui l'Algeria rivendica uno spazio quasi quasi da fino a davanti alla alla alla alla Sardegna
Quindi fra a a fianco di queste senta e e Zone economiche esclusive che riguardano lo sfruttamento adesso più che mai urgente no
Sicuramente e questa e e la la la realtà del dell'unione europea qui allora
Allora secondo l'Arpa diciamo prettamente teorica che cosa del Mediterraneo
A Milano non è mi Mediterraneo diciamo secondo Icaro lei della regione storica mediterranea vi risparmio tutte le teorie però in blu vedette fino dove arriva diciamo il Mediterraneo vero e proprio sono le regioni costiere in sostanza dei comprende alcuni intervistati quasi tutta l'Italia
Eccetera parte dell'Albania come vedete cioè la parte dove del centro Europa tocca mentre anche qui tra Trieste e Fiume
Non è non è un non è un mio disegno è una lavorazione del fatto tonde verso attraverso vari vari criteri in verde invece vedete questa linea che l'Europa meridionale
Rispetto all'Europa all'Europa centrale rispetto all'Est queste poi sono poi i Balcani questa ancora dentro questo cornice
Rossa anche dentro l'Unione europea per quanto riguarda nella atti per quanto riguarda la storia storiografia
Abbiamo una chiara definizione delle regioni storiche soprattutto nella storiografia tedesca continuative ripetono in giro nei vari interventi per cui c'era il Sud-Est Europa o i Balcani celeste Europa c'è l'Europa centrale c'è l'Europa
Nordica Scandinavia
C'è la parte occidentale strettamente parlava quindi Francia Benelux in Gran Bretagna non è stato elaborato sul piano storiografico il concetto di
Europa meridionale che secondo me è un progetto molto interessante non li abbiamo l'esperienza della delle tre penisole secondo l'accezione anche di Farnham provvedo quelle bellica quella italiana
I Balcani ecco quindi questo verte indica un'altra zona di interesse dove l'Europa si incontra in qualche modo dialoga con il Mediterraneo certo questo entro questa linea blu
E la Regione mediterranea vera e propria il bordo meridionale della regione mediterranea c'è proprio il Mediterraneo senso pronto il dialogo anche secondo Ford nel passato secondo le teorie più recenti e fin dove arriva l'olivo fin dove c'è un'azione economica ambientare ma quale geografi insomma non non voglio non voglio toccare altri tasti però diciamo come storici a un certo punto una linea è stata tracciata e ed è questa ocra
Anche perché oltre questo a parte dell'Atlante si va nel contesto desertico che
è un'altra cosa
Ora dentro come vedete il tracciato del Mediterraneo gran parte del Sud hanno politico come dicevo rientra sotto sotto l'Europa e qui si apre dunque il problema che anche la professoressa Puoti
Ha toccato quindi uno necessita di studiare tutti questi Paesi la storia del Mediterraneo color così diventa un elemento di condivisione
Perché se a scuola o all'università cominciamo capire cose califfato
Così come siamo capirei di varie idee dei che amministravano la parte ottomana Cirenaica della Tripolitania
Che cosa sono i fatti medica non sono i Mamelucchi e viceversa se nei paesi mena
Appunto studiano Filippo secondo e altre figure in relazione al Mediterraneo oppure la stessa Venezia che poco nota
Io che conosco bene i Balcani non è assolutamente studiata proprio lungo le coste della Slovenia e della Croazia dove considerata come uno Stato occupatore pronto fascista per certi aspetti è legato anche alla narrazione che abbiamo anche sentito prima imperialista se non si riesce ancora a fare chiarezza che incontra la storia di di sette secoli fa un contro la storia degli ultimi cento anni ma la retorica nei Balcani
Storica è una cosa un po'così dedicata comunque quindi Fausto nel Mediterraneo che diventa una storia
Assolutamente transnazionale diventa la storia di una regione dove appunto si incontrano tante impattante parte tante tante storie altre di di di questa area
Punto due data anche questa la presenza di questa linea rossa il grosso di quest'area ecco corrisponde all'Europa e lui mi ricollego quello che giustamente ha detto prima la collega insomma qui c'è il problema della narrazione che può essere ancora una volta egemonica anche quando la Francia si fa multiculturale nettizzata in senso nel Mediterraneo ma lo fa da Parigi
A tramite la Franco fonia quindi da un lato c'è questa disponibilità a a mescolarsi malata parte le regole della lingua è ingenua né ci sono quindi è un altro modo molto post post coloniale già due volte post qui tornare a ribadire che una sempre una certa proposta culturale anche di meticciato di molti contratti comunque parte da una certa da un certo luogo guarda caso e e Parigi quel queste tendenze sono Donato scontate d'altra parte sono anche legittime per quanto riguarda la Francia est sono anche una ricchezza però dobbiamo vigilare come stanno le cose
Questa è la realtà quindi dentro questo settore a partire dalla dalle proposte culturali che nascono dentro la lega rossiccio dell'Unione europea cioè degli stati europei e che sono quasi tutti fuorché all'Albania
è il Montenegro fanno parte dell'unione europea quindi vedete Stati europei manca solo il Montenegro Albania tutto il resto della costa europea e e dentro l'Unione europea quindi anche programmi proposte scolastiche
E i famosi ER sino a oriente eroiche notizie che fanno solo cose così un po'strane che rifuggono dalle tradizioni dalla dalla
Quindi dovrebbero prendere in considerazione
Questa parte in cui la proposta culturale europea deve tener conto cioè l'allora sponda tira compresso in questo modo quindi l'attenzione per tutto a partire per dire del mi è sempre piaciuto e faccio un esempio per Massimo giornale
Serbo politica
Io ho cento e qualche anno dopo il Corriere della Sera per asservire allarmare la rende la le la l'edizione on line
A e il calendario questo diciamo ufficiale laico poi si clicca escono esce fuori la tendina
Con il calendario ortodosso come il calendario ebraico e con il calendario islamico ecco queste queste piccolezze queste attenzioni dovrebbero essere parte di un atteggiamento culturale di chi di Kim non solo far cultura io credo che bisogna prima di tutto far storia di di questa regione la responsabilità dell'Unione europea degli Stati europei e notevole per via di quella linea per via di quei ottanta per cento del mare e viceversa quella linea rossa storicamente incoerente chi ha studiato lo sa è sempre stato interpretato come un confine con un limite da parte del mondo arabo il più ingenerare islamico
Petronio dentro questa pare che chiamiamo un menar comunque de succede anche la realtà abbiamo sentito prima anche la caro collega Marco trotto si parla anche di di otto neo-ottomanesimo per quanto riguarda la Turchia che che è stato che sta ovviamente lavorando
Non ovviamente inferiore europea
è un proprio un progetto completamente fallito però la Turchia ha trovato la sua via
Tu quella che ormai si viene indicata quella di un player reggono globale questo il termine che si usa appunto tra tra Asia Europa e soprattutto tra il il mediterraneo
Ecco chiudo qua quindi il queste sono di spunti per riflettere dato a questa situazione
O ringrazio anche di questo paesone del suo Marco Tropea ringrazio anche funzione Craxi e questa importante iniziativa della rivista
Per per tornare a parlare del Mediterraneo ripeto almeno dalla prospettiva ormai italiana vi dovrebbe cominciamo a ragionare su come fare storia del Mediterraneo non solo come interesse personale di di ciascuno di noi qui e siamo in diversi ma anche sempre più come una proposta strutturata nell'ambito della della formazione delle scuole superiori e dell'università grazie grazie a tutti
Grazie
Grazie molte Egidio per la chiarezza espositiva per l'efficace contenutistica nel tuo intervento che proseguiamo in questo modo e do la parola la professoressa Marina Fuschi
Docente di geografia economica nella nostra università prego
La sera
Garantirà comportare via e mi rendo conto quindi cercherò di essere da una parte abbastanza sintetica dall'altra un po'anche di lanciarvi delle provocazioni
Ringrazio intanto appunto come dicevo il collega Marco Trotta per avermi coinvolto in questo convegno di studio davvero Fertile di riflessioni e che ringrazio Hoyt tutti i colleghi collegati da casa tutti i collegati da casa mi sia consentito un ringraziamento al presidente della Società geografica
Professor Claudio Cerreti e alle mio maestro professor Landini che non so se ancora collegato saluto ovviamente i colleghi presenti
E di nuovo un salutato a tutti voi provocazioni allora ho trovato davvero mi complimento con la rivista per l'impostazione di questo numero perché ci pone di fronte ad un Mediterraneo reale
Forse meno vittima divisioni stereotipate un po'così mitizzata e anche no a un po'alla Braudel questa ricerca anche dell'unitarietà del Mediterraneo invece appunto nelle tutti contributori che sono intervenuti hanno sottotraccia dato proprio evidenza di questa complessità
Del Mediterraneo
Qui infatti ha non a caso il primo termine nel sottotitolo il conflitti segue cooperazioni scenari globali e proprio l'impostazione di questo volume mette la cooperazione anche no
Nell'ultima parte no questo no per nulla togliere no come ci ha raccontato ecco Paola
La collega quote importanza ma qui bisogna un po'ripensare no ripensare anche queste forme no
Come Paola ci ricordava di di di di di collaborazione e di cooperazione possiamo parlare il Barcellona dei rapporti di vicinato possiamo parlare
Dell'unione del tutto quello che abbiamo detto ma sono tutte espressioni qui Paola prendo un po'ecco anche da parte mia un po'i vostri interventi occasione per rivisitare anche un po'il mio pensiero
Sta dicendo ma tutti da un'impostazione di un indirizzo un monolite lineari dal centro alla periferia no
Come dire questa visione che parte dal dal centro quindi in questo caso un po'una visione euro centri Cano Rispetto
Questa il poker poco attenta alla complessità dei territori ecco qui c'è una parola chiave che torna e devo dire sono anche grazie ai contributori perché devo dire la geografia e centrale in questo volume e non è centrale soltanto per il contributo di un geografo no Alfonso Giordano interviene facendo focus sulla questione migratoria e la grande
Questione geopolitica
Mediterranea ma anche altri autori Novo qui si sono stati richiamati in questo nuovo testo ho trovato no verifichiamo Ara Sella Ritter o meglio il suo allievo Ernest K rilievo diritte Arryn quest'idea della palla Socrates sia che non vuole essere un ricordo anti comma importanza dei mari
Oggi la centralità in questo mondo globalizzato torna con un impianto processi produttivi del verticalizzata Ino la catena del valore la centralità dei mari
E allora quanto il Mediterraneo torna centrale proprio a seguito del raddoppio del Canale di Suez centrale nella sua dimensione geopolitica
Ricordiamo che il Mediterraneo appena l'un per cento dello spazio marittimo globale nel Mediterraneo transita il diciannove per cento del traffico marittimo mondiale e vi transita il trenta per cento del
Del dello scambio è un allegato propria le risorse energetiche percentuali che sia un piano ovviamente se guardiamo agli scambi dell'Europa e ancor più se guardiamo agli scambi per quanto riguarda l'importazione l'esportazione della nostra Italia
Quindi un Mediterraneo reale conflitti conflitti li abbiamo citati anche la collega a Potidea citati mi ricordo a qualche altro la l'acqua l'acqua abbiamo parlato nell'importanza di Marie la guerra dei fiumi
C'è una guerra dei fiumi per il Nilo c'è una guerra dei fiumi
Perissich sul fiume Giordano c'è una guerra dei fiumi per il Tigri e le un frate il problema del starà occidentale il problema dello stesso confine marittimo non laddove la Grecia e la Turchia anche non c'è un problema anche interno quindi numerosi conflitti
E devo dire che questo Mediterraneo
Il
In qualche modo vede infrangersi sulle sue coste ma solo mi sembra parli di un Mediterraneo minaccioso o no
Questi conflitti ce ne danno conto ma il su questo Mediterraneo si infrangono anche tante rappresentazioni del mondo non geografi parliamo di metafore venne sulle onde di questo mare se infranta no
Proprio anche a seguito la della guerra in Ucraina sicuramente la metafora della fine del mondo no di Fukuyama
Che nel mille novecentonovantadue cita questa rappresentazione
La fine della storia intesa in senso lato laddove tutti i popoli tutte e le le le tutti i Paesi sarebbero transitati verso una forma finali di governo legata alla liberaldemocrazia
Bene sul nostro mare si infrange non questa questa metafora e si infrange anche un'altra metafora la metafora del mondo piatto questa idea
Che è un po'come dire da contorno di un mondo non inteso come omogeneo isotropia cos'è bene sappiamo che nella globalizzazione che banalizza la complessità del sistema mondo
E che decontestualizzare il ruolo dei territori nella loro portata nel loro senso noi identitario e anche politico
Ebbene questa o mondo piatto in Effetti no questa processualità che grazie anche al paradigma tecnologico no estenderebbe
Elementi di sviluppo di occasioni di maggiore relazionali tra tutti i popoli si infrange nel Mediterraneo per quest'questo contrasto tra la sponda nord della sponda sud se noi prendiamo i redditi
Medi pro-capite Ino abbiamo grandi divari no in questo mi terranno invece forse il Mediterraneo afferma una nuova rappresentazione quella del cosiddetto mondo fluido
Dietro non le indicazioni di Baumann ma non meno anche di un altro geografo Ulrike parla proprio di questa metafora
Di un mondo fluido difficile però da fissare qui siamo tutti un po'anche noi studiosi noi impotenti quale no quale risposta dare a questo scenario della complessità
A questo scenario nove il Bari di un mare che si fa minaccioso perché i conflitti sono davvero tanti la stessa Unione Europea vive no i grande dramma no all'interno della stessa Unione Europea ricordiamo anche il gruppo dei Paesi di Visegrad non c'è ci sono tante e tante fa alieno
Da mettere in evidenza
E allora indubbiamente un altro aspetto da mettere in evidenza e la quella grande questione no la grande questione geopolitica del Mediterraneo quella legata ai migranti ai flussi migratori
C'è un geografo Bernard Tapie Serra che dice che la vita del Mediterraneo una vita squinternata noi delle chiamata Sempre dipende sempre dall'esterno
E allora oggi lo ricordiamo per quella di centralità in qualche modo li acquisita grazie a questi Premafin Marie questi traffici
Marittimi qui faccio una un'altra nota vi ricordo ricordo a tutti che il trasporto marittimo avuto anche un'evoluzione nel concetto stesso cioè il trasporto marittimo non si lega solo più solo più al traffico delle merci no ma dietro a tutto una cartina di servizi e di valore le cosiddette piattaforme logistiche sono quelle che oggi ridisegnano la competitività scala globale
E quindi ci sono città città del Mediterraneo che competono fra loro lo sappiamo bene per conquistarsi spazi non in questa gerarchia di queste città ammettiamo virgolettate chiamiamole globali
E che naturalmente uno per una competizione che si gioca non solo alla Scala del Mediterraneo la scala europea ma la scala mondiale
Il ruolo del trasporto inteso come offerta di servizi ruolo delle piattaforme logistiche continentali
Dicevo la la grande questione migratoria quindi o dei dati e questo quindi Dodig dati faccio riferimento al fatto che abbiamo due sponde che si confrontano una spondale nord da un'Europa invecchiata o l'Europa che forse sarà in grado di riprodursi in questa anche una grande questione abbiamo una sponda sud dove la transizione democratica riconsegna invece una bacino di manodopera giovanile in età produttive riproduttiva anche a partire dalla fine della seconda guerra mondiale ha consegnato dei tassi di crescita spettacolari e quindi dodici dati qui cito i paesi della sponda nord nel periodo mille novecentocinquantadue mila sono cresciuti del trentasei per cento quindi pari a cinquantuno milioni di persone nella sponda sud nello stesso periodo abbiamo avuto una crescita
Pari a oltre il duecentoventi per cessione un malore assoluto un anche elemento di centosessantadue milioni di persone
Questo surplus di forza lavoro
E se guardiamo i dati le percentuali dato demografico non è mai neutro che ricordiamo anche che il differenziale di crescita demografica si correla positivamente con il differenziale di crescita economica dei Paesi
Allora il grande problema questo surplus di forza lavoro
Dicevo prima Kaiser ci ricorda che il Mediterraneo determinata la vita dall'esterno Venissa l il grande bacino di alimentazione lo è oggi e lo sarà anche in seguito proprio per questo surplus no
Di forza lavoro e di popolazione
Giovanile
Il problema allora è confrontarsi no perché questo differenziale di crescita economica se si traduce in un differenziale di cresce scusate democratica se scorre la positivamente un differenziale di crescita
Economica si tradurrà in crescenti flussi migratori ma se questi flussi migratori invece no nulla restassero nei paesi non se questo surplus
Restasse nel Paese cosa succeda quelle economie
E anche qui c'è un problema perché questo flusso giovanile di popolazione in età produttiva e riproduttiva va a determinare questo surplus anche una bassa produttività remunerativa
E questa bassa produttività remunerativa significa per quelle economie non accumulare quel surplus necessario in termini di risorse di capitale per avviare una crescita auto centrata
Per dar vita ha delle economia e non basate come ci ricordava la collega quotidiani scusi veramente sulla crescita delle importazioni
Cosa ha determinato questo processo crescita delle importazioni si è tradotta in un disavanzo pesante delle bilance dei pagamenti di questi Stati e questa su questo disavanzo
Ovviamente dà conto no di una condizione di la mancata possibilità di crescita qui non crescono i mercati interni non crea se ci ancoriamo alle importazioni il mercato interno
Il mercato perché non c'è un commercio Sud Sud no
Non c'è quindi c'è sempre quel rapporto comunque nord-sud no che si ripropone e soprattutto ripeto non si fa la possibilità quelle economie a quel di dar vita a quei sistemi produttivi locali a quei mercati locali interni
Quindi anche questo problema quindi la questioni demografiche davvero la grande questione in grande scenario diciamo anche geopolitico che si presentano in queste mai in questo mare in ogni queste acque
Così minaccia di queste virtù di questo bisognerà tener conto
E certamente
Non posso non anche come dire d'acconto di un altro aspetto
Marco non so il tempo che ho perché non ho guardato l'orologio
Ok qui
I diversi Autori ecco io dicevo veramente mi complimento per l'impostazione del volume e devo dire ho trovato la guerra in Ucraina cui volume è stato pubblicato a fine novembre a novembre non ancora no eravamo di fronte a questa altro dramma no della della guerra in Ucraina ma tuttavia davvero ci sono sono stati presentati degli scenari anche predittivi in qualche modo molti hanno ricordato la necessità per l'Europa
Gli avere una postura internazionale no di far valere no anche quella sua capacità forse di mediare
Stato con i meccanismi dei mercati economici
Rispettando no vi valori della democrazia e delle libertà con cui stante no quindi l'Europa un ruolo che l'Europa deve avvenire no invocato un po'da tanti contributori
All'interno all'interno del lavoro
E del del volume
Certamente bisognerebbe chiedersi appunto quali ruolo che col quale proposta no quale proposta certamente ecco l'obiettivo è dar conto di un paralitico ma forse della complessità capace di tenere insieme complessità rispetto dei territori delle differenze territoriali
Tenerli insieme complessità in prossimità nuovo quindi la consapevolezza come si diceva adesso non ricordo chi aveva citato poco prima di me comunque condividiamo mare c'è un rapporto di reciprocità
Che ci lega pur consapevoli delle grandi differenze nonché attraversano questa
Chiamarla regione questo mosaico di regioni certo senza evocare nemmeno eh per carità poi c'è un altro di fotografo senza evocare la strategia di Bisanzio no come un altro
Geografo no a chiamato no quella strategia basata sui sospetti su i conflitti no quindi dobbiamo tendere verso una la risposta potrebbe essere una visione ad un paradigma
Della complessità capace di
Di fare incontrare questi questi momenti e che soprattutto abbandonato diciamo l'Indirizzo questo indirizzo mono lineare della modernizzazione
Riconosca l'importanza dei territori producendo modello pluralistico basato sulla valorizzazione
Delle diversità
è una sfida è una bella sfida nonché viene lanciata ma questo credo sia l'unica risposta di fronte alla consapevolezza della complessità della regione
E alla necessità però che noi viviamo che condividiamo no questo spazio ci siamo sempre interrogati sul Mediterraneo spazio della coesione spazio della divisione uno spazio che come un comunque condividiamo Monaco intorno a questo spazio dobbiamo proporre essere anche propositivi no
Lanciare delle concrete azioni io credo che il riconoscimento del ruolo delle diversità dei territori con la loro storia
Con le loro potenzialità con i loro caratteri demografico culturali non è semplice mi rendo conto ma credo sia l'unica strada no proprio conciliare questi due momenti complessità in prossimità
Neanche sì concernente
Grazie grazie molte a Marina per questo suo brillantissimo intervento
Sia focalizzato l'attenzione su diverse dinamiche del mediterraneo dinamiche attuali della dell'attualità di questo spazio geografico bene ci avviamo quindi alla conclusione del nostro convegno naturalmente nel dopo l'intervento del professore Masci Migliorini possiamo chiaramente aprire anche un mini dibattito sei gli studenti soprattutto loro desiderano intervenire allora io do la parola adesso il professore Machine li Migliorini che in effetti concluderà un po'questo convegno e tirerà le file
Le somme di questo nostro incontro grazie professore Marsili Migliorini
Non solo accademico dei Lincei professore
Di storia moderna dell'Università L'Orientale di Napoli grazie
Non dirò sarò breve perché un obbligo talvolta diventa una bugia terrore per non incorrere in una bugia di Occhetto so che il tempo non è morto
Prende un errore atti no non evoca avallato dall'altra qui tutti preoccupati va bene va bene presso
Questo
No antichissimo il carissimo amico che ci ha regalato almeno mi ha regalato un pomeriggio davvero notevole
Sia quasi fatto ritornare in delle passioni mediterranee chiara un posso piste devo dire la verità spiegherò Perasso tra poco perché si erano sopite
Perché si sono ritirate la qualità dei colleghi che mi hanno preceduto
La richiesta di volume che ha fatto un po'da pretesto Fondazione Craxi e ringrazio anche loro che ci ha aiutato a discutere sono tali da non richiedere non richiedono certo conclusioni c'erano solamente l'apprezzamento e la felicità di un pomeriggio vissuto insieme qualche considerazione
Se mi biografica se permettete
Con uno sguardo in alto
Sì bibliografica perché de comincio anche a Milano omaggio ad un altro amico che Enzo Fimiani
Tutto quello che c'è raccontato Enzo e quello che io non raccontato ma per così dire percepito era nelle mie riflessioni discussioni
Come dire conversazioni con Giuseppe Galasso
Giuseppe Galasso appartiene a quella asteneva appartiene a quella generazione che può essere quella dell'appena più grande
Il suo compagno di partito Ugo la Malfa di larga parte di quella generazione anche nella sinistra italiana politica oltre che storiografica
Intellettuale in generale che riteneva che noi dovessimo
Evitare tutto quello che era accaduto prima
Evitare di cadere nel Mediterraneo espressione che credo fosse proprio di la Malfa e guardare all'Europa
Allora la loro come dire la loro preoccupazione
Di qui verso quel deposito di retoriche
Di di falsi miti di sogni velleitari che era stato il Mediterraneo che avevano conosciuto da ragazzi
E del quale sentivano in qualche modo ancora qualche profumo e questo nocciolo di non ce lo dobbiamo dimenticare le come dire le capacità del Mediterraneo di sprigionare
Essenze retoriche che ci avviluppano tutti quanti possono cambiare i segni persino possono diventare opposti i segni delle retoriche ma sono sempre lì ed è uno dei motivi per cui prima accennavo rapidamente hanno proprio spiegarlo meglio
Anche talvolta devo sopire i miei entusiasmi Liverani quando vedo che come l'effluvio vaporoso dei vettori che diventa troppo forte quella generazione pensava che il destino dell'Italia fosse in Europa
E forse in un ritrovare ma lo si capisce bene non lo devo spiegare a volte quanto il nostro appuntamento con l'Europa
Cercato nel Risorgimento nazionale trovato in una maniera in quasi improvvisa nella prima guerra mondiale noi poi ce lo fossimo totalmente perso nella ritorni latrati fascismo e mille nella posizionamento dell'Italia nella seconda guerra mondiale un posizionamento antieuropeo per eccellenza anche se fatto anche se il fatto da alcuni intellettuali
Con l'idea di volere difendere una posizione europea grande ambiguità che corre nella sia nella cultura tedesca che in quella francese ma anche in quella italiana contro le nazioni per così dire
Meticcio chiamiamoli così mai chiamavano così la Francia e l'Inghilterra l'Europa europea si difende con le alleanze che l'Italia volle escogitare
Lanciandosi poi anche in avventure mediterranei quindi il nostro appuntamento a lungo cercato ottenuto si era perso per quella generazione ritrovare le ragioni di essere europei era fondamentale e tra in modi di ritrovare queste ragioni di essere europea che c'era il non essere mediterranea
Ma proprio con molta chiarezza con molta semplicità
La difficoltà di lei uso la parola intenzionalmente che e ho avuto quando ho fatto nasce un po'questi incontri che facciamo a Procida a fine settembre ormai da quindici sedici anni di cui Marco talvolta avuto anche così c'ho voluto fare l'onore di esserci
Insomma ci si avvicinò con molta cautela
Perché non dico che pensava che io perdessi tempo rispetto a studi più severi e più giusti che si potevano fare in altri campi ma certamente lui sapeva delle insidie di trattare questo argomento
Devo dire tuttavia che nel corso del tempo non certamente per merito mio
Più vero come se fosse il pretesto della sua riflessione che ne fanno come dire e lo documentano proprio iscritti che noi abbiamo raccolto anche di quelle lezioni sul Mediterraneo che ha tenuto a Procida negli ultimi anni
La sua considerazione
C'è il problema del Mediterraneo ma quello da grande uomo politico qual era anche non poteva su dieci ma anche dal punto di vista storiografico e quindi e qui era molto più complicato invece a un certo punto non dico che sia diventata piena e convinta ma certamente la posizione era diverso quella generazione in qualche modo ci lasciava come segnale la libertà di potere parlare di metterla io questo l'ho avvertito negli ultimi anni la mia relazione con il professore Galasso lo abbiamo descritto tutti anche nella politica
Italiana soprattutto nel campo degli studi anche perché non dobbiamo dimenticare vanno necessariamente veloce che la politica italiana sul Mediterraneo nonostante noi fossimo pienamente europeisti non aveva mai mancato però di esserci gli anni Cinquanta e soprattutto gli anni sessanta talvolta grazie a quelle agenzie allora non si chiamavano così agenzia della politica internazionale Leni naturalmente di Mattei viene sempre citato nasce tanto e molto di più e ancora oggi settanta enne c'ha tanta Saita nel settanta
La grande azienda chiamiamo la statale non è statale ma insomma
Con una forte impronta diciamo di bandiera che agisce in aria mediterranea particolarmente nelle nelle coste dell'Africa del nord beh quello c'è sempre stato ed ha segnato anche
Una pagina adesso dicono
Prima dice lo sconosciuto adesso dico meno conosciuta perché anche qui stiamo facendo progressi della guerra fredda quella guerra fredda che noi leggiamo sempre come un conflitto che sto saggiamente novantasei
E e questo oggi riecheggia anche nella crisi ucraina era anche un un conflitto
Se non ho subito un conflitto interrarlo
Cioè esistevano tensioni forti ma quelle talvolta si sono anche sono anche affiorate prepotentemente al dall'altra parte del muro della parte orientale ma esistevano conflitti vigorosi di interessi nella parte occidentale che hanno spesso o proprio lo spazio mediterraneo in qualche modo lasciato incrociare per il caso di Suez ovviamente e più palese Francia Inghilterra da una parte Stati Uniti e Russia dall'altra parte
Etò o il grande ha grande e mai risolta perché ancora oggi in Libia siamo lì
Conflitto endemico tra Italia e Francia
Sul problema dell'approvvigionamento energetico in aria
Magrebina
Le diverse difficili positivo questioni dell'Egitto e del canale il rapporto con Israele la politica largamente improntata non c'è l'ispirazione della Chiesa cattolica che ha condotto la democrazia cristiana quando è stata il forte elemento di traino di una politica mediterranea insomma
Guardare all'Europa per quella Italia chiamiamolo anche qui per brevità di Prima Repubblica non aveva mai significato perdere di vista che noi nel Mediterraneo avevamo una posizione degli interessi
Che in parte dovevano alle retoriche del fascismo ma molto dovevano al nostro posizionamento geografico innanzitutto Hōjō Poli
Dico come oggi si dice un po'più vanitoso mente ma sicuramente ha una tradizione di interesse che ha fatto lievitare anche nel corso del diciannovesimo secolo
Non sempre con fortuna ma uno Stato che guardano al bacino del Mediterraneo quindi in fondo non c'era molto da scoprire c'era da capire meglio
E questo devo dire che la la
Ciò che è accaduto nel Mediterraneo Niger negli ultimi trent'anni aiutato moltissimo Mediterraneo se come dire
Si è imposto
Si è imposto nel bene si è imposto nel male non è più solamente una questione il teatro del conflitto arabo palestinese la fine del muro di Berlino mi accennava prima Digilio i vecchi circa poderoso studio soprattutto di col mondo
La fine del del del dei blocchi ha riaperto una dimensione quella del Mediterraneo orientale e del Mar Nero anche in cui non avevamo esattamente cognizione
Torno per un attimo anche atteso la politica fascista del Mediterraneo innanzitutto comincia una politica adriatica lo dico con maggiore convinzione macroscopico qui a pescare e e e Issey consenta
Nelle sue attenzioni balcaniche prima Virgilio ci spiegava qui le differenze quelle distinzioni che nascono da una specie di tradizione
Tedesca eccetera insomma i Balcani e e tutta l'area di Levante mediterraneo che era stata l'aria di Venezia alla reati TT di
Di Genova prima nell'area delle nostre ambizioni fasciste ma tutto sommato sono vuole entrare in campi che come dire dove voi siete maestri io imparo
Insomma anche la se no anche quella quella spezzare le reni alla Grecia nell'ottobre del quaranta sembrerebbe una stravaganza così come mai noi che ci siamo occupati di Mediterraneo per andiamo al a voler no insomma la la la
Molte sono le motivazioni non è che posso entrare molto ma certamente che noi riprendiamo con l'iniziativa militare in Grecia nell'ottobre del quaranta una politica balcanica da cui era partita lavori state fascismo negli anni ventitré ventiquattro mi sembra qualche cosa che ci aiuta a capire come il nostro Mediterraneo non è un Mediterraneo solo nord-sud mar Mediterraneo dentro il quale tutto il Dante soprattutto qui grande leva anche che ci si riapre dopo la caduta del muro di Berlino che oggi lì presso non possiamo entrare nel piatto delle discussioni del presente devo fare molto volentieri gli sono tentato microfono le mani come si direbbe con linguaggio ostello dell'Università di Cambridge io non lo faccio
E però richiamo il fatto che il Mediterraneo di cui parliamo oggi
Non è solamente un Mediterraneo nord-sud anche se i per rimanere sul filo della nostra riflessione non c'è dubbio che la partita della riconoscenza di reciproca tra Europa e Mediterraneo si è giocata
E si è infranta
Lo avete detto tutti voi l'Egitto tu l'ho detto anche molto bene la nostra amica giurista la parola Foti che ci ha regalato una magnifica riflessione i cui nomi storici anch'io con Egidio mi mi accodo
Ci siamo come dire in itinere subito Giovanni
Che è stata la questione dei confini dell'Europa e delle indicazioni e il crollo verticale
Del percorso che doveva essere quello che nascerà a Barcellona perché se c'era una un punto concettuale ritorno Giuseppe Galasso che di rosso aveva maturato in questo suo a riapertura mediterranea è che il modo per poterlo porre correttamente era che questo non è un luogo di anti Europa il Mediterraneo non lo si poteva giocare come contro l'Europa ma il Mediterraneo ha scritto anche l'altra Europa
Non voglio che qui allungando non so il Mediterraneo era una parte integrante costitutiva se non della sua dell'Europa certamente della storia con l'Europa il Mediterraneo
Non solo storicamente non si spiegava senso un continuo rapporto
Con l'Europa e con la costruzione dell'Europa nei secoli posto classici quindi senza farsi troppo sempre sedurre dalla retorica delle classicità i denari nostri
Nel nell'antichità
Rispettando lì tuttavia perché non dobbiamo dimenticare che l'unica esperienza di unità politica nel Mediterraneo è quella
Dei secoli della romanità ma per Galasso insomma questo l'appuntamento che io ne sono perfettamente convinto era una restituzione di mediterranei dall'Europa nello stesso momento in cui noi recuperavamo un Europa verso il medica in qualche modo l'Europa non non esiste né storicamente né politicamente senza il Mediterraneo il Mediterraneo non esiste né politicamente né storicamente senza l'Europa
Io questo devo dire lo sperimentato ogni tanti anni in cui ho segnato la storia il Mediterraneo quando facevo una domandina al testo ai miei
Talvolta anche numerosissimi sempre numerosi travolto numerosissimi studenti a Napoli
A Pescara si potrebbe riprovare vediamo se dallo stesso risultato è cambiato però nel tempo e questo pure ci aiuta insomma io dicevo ma voi che ci state a fare quello ai pare alla storia del Mediterraneo cosa volete fare
Perché siete qui è soprattutto vi sentite più europei o più mediterranei
A Napoli grande e massiccia risposta ottanta per cento una decina di anni fa mediterranea
Perché il Mediterraneo e perché mediterranei intanto ecco qui le retoriche nuove rinnovate perché questo è il posto dove ci si capisce senza bisogno di tante storie
Perché abbiamo le stesse musica perché mangiamo le stesse cose perché ci capiamo con le fa eco una faccia una razza comprano andiamo a fare i turisti in Grecia insomma un po'
Come io direi con parole un po'severe una paccottiglia ma va rispettata perché sei
Ottanta per cento quindi diciamo un centinaio di giovani studenti mi dice questo va
Seriamente rispettato rispettato per chi perché dietro e si scava un altro poco dietro c'è l'idea
Posto Braudel Diana o tardo brodo Eliana del Mediterraneo come assenza di conflitto
Ora questo sembra vero buffo non solo che gli ultimi trent'anni sono teatro di tragedie le più varie ma anche perché tra storici noi sappiamo bene mancherà geografi per carità
Che il Mediterraneo di conflitti ne è sempre stato largamente generoso
Però per le nuove generazioni almeno per alcune delle nuove generazioni posso mediterranea appariva come luogo della natura come Braudel
Umbro del mal ma letto un Braudel di terza generazione o di terza fila ma in qualche modo
Un un un cascame proteggano anche questo pezzo da non sottovalutare i cascami prodiani la trasformazione di un paradigma storiografico in retorica Sorio storica funzionale probabilmente a quel meticciato francese di cui parlava Egidio prima quindi e l'idea che
Se si è mediterranei ci si capisce e quindi non si fida non non si entrerà mai in conflitto
Se si europei abbiamo dietro solo stagioni di gente che non si è capito e che si è fatta le cure sono molto rapido nella descrizione ma spero di essere sufficientemente efficaci
L'opera di una di una di una storia mediterranei meno caro anche prima Egidio e chi non parteggiare per nessuna retorica e quindi riprendere il filo della grande drammaticità del teatro Mediterraneo che piccoli incontri carico di stagioni
Di di di di di di composizioni di accavallamenti e di accatastamenti
Di cultura e di esperienza ma che queste come tante altre occasioni si sono fatte anche scannando si diciamo così allegramente tra nord mediterranea
E poi l'ultima smentita quella che il corso del tempo ha reso anche più evidente si è mediterranei da studenti diciottenni quando si mediterranee dimentico una cosa anche perché
L'Italia è particolarmente l'Italia meridionale come disciplina del Mediterraneo Roveri meridionali
Ha sempre avuto nel soprattutto gli ultimi decenni intorno attualmente al novantadue porre al problema dell'euro l'idea che dovessimo entrare in Europa
Non avevamo avuto questa idea quando siamo diventati padri fondatori del cinquantasette della comunità europea ma
Nel corso del tempo per vicende che per alcuni sono evidentissime per altri sarebbe lungo adesso raccontarle c'eravamo ridotti ad immaginare
Ho gli altri si erano ridotti a volerci fare immaginare che noi dovessimo bussare a una porta presentare qualche documento l'ingresso ed entrare se ne avessimo avuto il permesso laddove nel Mediterraneo
Soprattutto napoletano si sente a casa sua non so ma nel cuore e nella capitale del Mediterraneo e dice quindi il giovanotto la giovanotto i diciott'anni dice io sono al centro delle cose un bellissimo di bellissime cose quali sono quelle la sua azione penale perché devo mettermi a fare la fila qui a chiedere il permesso per andare a finire nelle nebbie di Berlino o uni Freddi di i Dublino rimango a casa salvo che dicevo prima
Quindi un risentimento una sensazione che tuttora perdurano e l'atteggiamento dell'Europa e degli europei nei confronti del Mediterraneo che insomma questa Europa mediterranea come qualche volta ancora si sente dire e fate simpatici scialacquatori criminali
Gente che che dissipa il denaro che non lo sa spendere solo
Ministro olandese immaginato che ce lo vediamo tutto in Champagne se ricordo bene una dichiarazione di qualche tempo fa è da ma viva gli stereotipi
Salvo che
Quando poi la vita ti porta a fare qualche passo più avanti dalla dalla lezione di storia mediterranea venti
Uno studente Erasmus comincia a renderti conto che lo spazio europeo che uno spazio che ti appartiene e al quale appartiene in una misura molto più strutturata
Perché c'è la circolazione gli Erasmus perché il sistema dei diritti generale
E e sarà un posti Calitea che che sono diritti codificati
Meglio forse trovarsi su una spiaggia con delle Tamburrino dei tamburi che sono tutti la stessa sonorità anche verso i uno lo sono non girino un altro un iracheno e un altro un catalano però i diritti sono diritti
E lo sanno meglio Dinoi maschietti le donne
Stanno le donne che cosa significa essere una donna europea o essere una donna mediterranea
Sappiamo benissimo che cosa in termini oggi neanche di politiche generali vivere istanti certi dove la politica presenta molti lati oscuri molto però con sistemi di diritto pubblico fissati chiari con evidenti norme della rappresentanza politica ed evidenti
Criteri per così dire attraverso i quali la sovranità popolare da puramente espressa in un pezzo di carta faticosamente discutibili mente da migliorare perché sta peggiorando Peter
Diciamo tutto quello che vogliamo dire ma insomma non è la stessa cosa che uno Stato
Diciamo normalmente
Di quella parte che l'ottanta per cento delle del dell'Europa lambisce
E allora tu arrivi a ventitré ventiquattro anni con l'idea oppure le generazioni cambiano per cui l'ottanta per cento negli ultimi anni è sceso di vigorosamente di via Kennedy Errani diventa più complicato che dall'altra parte sempre più o meno gradevole immaginare storie fascinose
E e l'Europa rimane con la solidità diciamo della struttura che anche questo faticosamente discutibili mente contraddittoriamente si sta dando Maggi
E quindi sarebbe sciocco giocare il Mediterraneo contro l'Europa come naturalmente ma questo noi dobbiamo dire solo a noi stessi dobbiamo dire al mondo
Che ci ascolta al di là delle Alpi è sciocco quando l'Europa gioca al Mediterraneo contro il Mediterraneo o
Stabilisce quelle relazioni lo conosco bene il mondo francese profondamente viziate anche in senso positivo perché i problemi una potenza post coloniale
Come il la la Francia nello nello spazio mediterraneo ancora più dell'Inghilterra sesso molto di più in vista dello stress
Sono veramente complicati quindi quando tu parli vedi da vicino capisci che il loro sforzo di appropriarsi del Mediterraneo in una chiave francese come qui dicevo prima Egidio e largamente
Comprensibile nella drammatico come dire inevitabile crollo dell'idea di universalismo
Franco scientifico e di quella loro strategia della integrazione per per assimilazione che che contrasta con tutto quello che sta accadendo nel ventunesimo secolo ma non solo in Francia da Proust
Quindi
E arrivo la mia
Personale conclusione
I soli sul Mediterraneo tarare nevicherà negli ultimi trent'anni ha dilagato da qui anche la neve ogni tanto riprendere a distanza perché veramente ormai anche anche a un salame sia ci si inizia l'etichetta mediterranea per venderlo per venderlo meglio fiori di campo tutto quello che ha un'etichetta made risulta più appetitosa e questo
Queste si diventa vecchi si diventa anche un po'con irascibile e quindi e deve correggersi anche per via di una lotta interiore con con gli anni
Ti dà un po'fastidio perché perché pensi che ci sia e ci sono insidie comitive di pura standardizzazione del concetto e di scarsa efficacia su
Però invece credo che il pomeriggio di oggi nello abbiamo restituito grazie a voi grazie a quello che ho ascoltato con una forte pienezza
E no dobbiamo dobbiamo essere molto contenti
Dobbiamo essere molto contenti della quantità di riviste fascia Z che parlava del Mediterraneo del fatto che il molto facile lo faccio profila Mojo farlo sempre lei
Non si incontrano solo gli storici sul geografica e solo gli economisti ma questo è un classico tema sul quale ci si può parlare tra storici di varie
Cronologia interessi tra geografica economisti antropologi giuristi insomma e e una cosa sulla quale possiamo parlare da
Da da uomini e donne di pensiero senza né con la nostra etichetta e nostri saperi ma senza dovere per forza parlare dentro i cortili delle nostre discipline e questo è molto bello lo si può lo si pratica lo si deve praticare sempre di
E questo è già accaduto faceva capire meglio ma è già accaduto e allora piuttosto che avere paura della sua mercificazione ch'io stasera mi siete lei
Crespo nel tiro un respiro dico no ma se succedono queste cose come stasera vuol dire che ci siamo
Cosa si può fare in più ascoltavo il genio con Egidio abbiamo a lungo parlato
Della opportunità di alcuni appunto dimensioni società storiche del risulta il Mediterraneo società più generali non so che vedremo certamente io credo molto e lo vedo molto anche nella crisi
Per l'Ucraina di come come vedete avevo pensato di parlare ma mi sono guardato bene dal parlarne
Anche perché a parte decadenza delle delle élite politiche tutto
E difficile
Proprio per la ragione che diceva prima il genio identici cioè che ognuno di noi sta facendo uno sforzo di essere nei terraneo però non esistendo l'Europa purtroppo
Ognuno la sta facendo la sua maniera se voi andate in Spagna occhi di Parlato parlato varie volte in Spagna di Mediterraneo vedete che anche gli spagnoli hanno un loro mediterraneo hanno per esempio mediterraneo come diceva
Come diceva Braudel dell'Atlantico un Mediterraneo più grande cioè proiettato oltre le colonne d'Ercole hanno quello che loro chiamano ed interessante
Talvolta ci lavoro sopra un Mediterraneo d'Occidente
Diverso dal Mediterraneo d'Oriente ma anche dal nostro in cui non solo c'è il respiro dell'Atlantico ma c'è anche la dimensione come dire ispanica Iberica della Mediterranea Italy loro rapporto diverso con il Nord Africa molto diverso da quello che possiamo avere noi da quello che possono avere i francesi insomma ognuno si sta costruendo il suo mediterranea
Ed è giusto è quasi inevitabile
Che accada panettoni grosso sacco sulle nocche prima interessi economici
E altro quindi è forse acque e quella grande internazionale della cultura che deve lavorare per creare una fittizia Europa mediterranea che poi diventi verità
Perché siccome incontrarsi tra colleghi di varie nazionalità
Cd tutti organizziamo col convegni sul Mediterraneo e tutti o con la nostra etichetta degli storici di New York o per altre etichette ci troviamo in vari contesti sempre a parlare del Mediterraneo allora io credo e mi fermo qui
Che io devo io invito naturalmente a fare insieme perché celtico io quello che ho imparato stasera e che non devo quanta re col ciglio sospettoso l'eccesso di né di fare Anita che ci sta invadendo la devo cogliere come una condizione stabilizzata ormai acquisita della nostra quotidianità addirittura e da questa a partire per una battaglia della costruzione della coscienza europea del Mediterraneo
Che decisiva perché gli europei hanno singole coscienza del Mediterraneo ma come è apparso chiaro da tutto quello che avete detto anche dalle dimensioni
Giuridico politiche della relazione di di Paola Ponti emerge chiaramente che ogni volta si è segmentato non è Bruxelles
Il posto nel quale si è costruita e nemmeno si sta costruendo l'Europa che vuole parlare con me di terra
Allora lavoro dobbiamo costruire non dico da un'altra parte
Ma Traverso altre forme
Dell'aggregazione e questo credo che sia un compito che noi possiamo assumere
Con tranquillità Concord anzi con so che Pescara altre diventato un piccolo avamposto di studi con il mondo Adriatico con l'altra sponda quindi Marcomini parla sempre sono felice anche per questo il suo cioè
Siamo in tanti siamo tutti abbastanza diversi ma anche tutti abbastanza eguale
Questo mi sembra regalo che voi mi avete dato Marco quindi una rinnovata idea di come si può fare a fare quello che
Ancora qui una maggior mio maestro e un omaggio anche
Un altro maestro più giovane
I e non meno amico che è stato Giovanni Brancaccio che ha insegnato per tanti anni ritorno oggi per la prima volta a Pescara da quando Giovanni è finito vorrei chiudere ricordando la perché di queste cose ne abbiamo parlato e fatto
In tante tante occasioni al marco naturalmente nostro testimone il nostro messaggero
E io allora io dico che questa idea che il Mediterraneo
Come l'Europa nella generazione precedente
Come nominativa nella generazione precedente non dovevamo portare le spalle all'Europa così la nostra generazione naturalmente quelle che
Seguiranno non devono avere un'Europa che volti le spalle al Mediterraneo
Bene
Grazie professore mascelle Migliorini
Per cui essa questo suo intervento entusiasta nel mediterranee dell'Adriatico quindi diciamo questo può rappresentare anche un buon viatico per continuare su questa strada professore ma ciellina ci Migliorini ha ricordato il professore Brancaccio che qui ha lavorato per tanti anni
Lo voglio ricordare con grande affetto ci ha lasciato punto un anno fa circa anzi meno di un anno fa
Diciamo è stato un maestro che ha lavorato anche su questo essendo lui tirrenico ha lavorato diciamo molto sull'Adriatico dando vita ad una collana una collana editoriale di studi storia moderna insieme al professore macigni milioni insieme al professor Antonio non era adriatica moderna appunto che ha dato Silla alle nostre iniziative scientifiche sull'Adriatico qui a Pescara come mi piace anche ricordare un altro maestro una persona che io ho conosciuto che a Pescara
Della quale ricordo il suo affetto il professore generato massimi
Che è stato lamenta un professore un geografo illustre che vessato vicino io lo ringrazio con grande affetto lo ricordo con grande affetto
Bene allora credo che siamo arrivati così alla conclusione lo ringrazio tutti ringrazio in particolare la fondazione
Bettino Craxi per quanto ha voluto fare perché ha creduto in questa iniziativa io mi auguro che si possono costruire qui sulla sponda adriatica Anto iniziative con questo taglio anche altri tagli scientifici
E invito per esempio gli studenti nuovamente a visitare il sito della Fondazione Craxi perché li troveranno pane per i loro denti nel senso in gergo diciamo comune nel senso che possono studiare e approfondire capire qual è il materiale
Documentario che possono andare a consultare lì a Roma e possono seguire anche tutte le attività scientifica che svolge meritoriamente la la fondazione
Ma abbiamo ancora qualche minuto se qualche studente anche qui in presenza vuole intervenire per fare brevissime considerazioni o qualche domanda siamo pronti a riceverle
Prego sempre daremo prego si dovessero sono terremoto che voglio dire che sono studente della D'Annunzio sono all'ultimo anno magistrale sono in periodo di esami quindi sono tuttora Lemme trentotto e non avevo particolare velleitario ascoltare quello che è stato detto fino adesso perché peraltro però anche lezione e quindi stavo per abbandonare ma non ci sono riuscito
Non ci sono riuscito perché è stato troveremo massacro male e sì meno male veramente perché un'occasione come questa chissà quando mi ricapiterà e per questo voglio approfittare della presenza di tutti gli illustri perché qualcosina mi viene voglia di chiedere e sono di una precedente università avevo un illustre professore che si chiama Benito Li Vigni e forse qualcuno di voi
Ricorda un grande storico braccio destro di Enrico Mattei
E così tante cose presso l'UE dovuto creazione di conoscere personalmente ho imparato
Vengo vengo al punto è cosa nota diciamo così che davanti agli affari i diritti umani sono molto spesso sottovalutati
Circa un decennio fa il rombo rubato moltissimo tutti gli interventi che sono arrivati non ultimo quello che la mia professoressa la bottiglia
Circa un decennio fa alla rivolta in Tunisia diventa un esempio con la famosa rivoluzione dei gelsomini grande protesta morale ed etica
La cui onda d'urto contagio poi anche l'Egitto che fu la prima nazione a seguire quell'esempio che porto avanti il risveglio
Nella dignità araba ora facendo un piccolo passi indietro ricordo a tutti noi che la presa di potere da parte di Benali in Tunisia nel mille novecentottantasette fu sostenuto dalle potenze occidentali
Che parlarono di colpo di Stato curativo contro il fondo mister lirismo islamico
Tuttavia un certo Belluno Egill un Tahar Ben Jelloun e romanziere giornalista marocchino grande esperto del Maghreb sostenne all'epoca che il regime di Ben Ali era paragonabile a un'occupazione coloniale ugualmente legittima e feroce infatti del ribasso più di vent'anni a costruire reti e strutture necessarie solo a rendere il Paese una sua proprietà privata
Con la scusa che liberava il Paese dal pericolo fondamentalista se consentito qualsiasi cosa e questo sotto lo sguardo benevolo e incoraggiante degli stati europei chiudendo la domanda
Sarò un po'come dire non allineato certamente esporrò a critiche per quanto riguarda questa domanda ma ci provo non vista sembra che il nostro Zielinski e quando dico nostro nel senso di europeista pro NATO
Tra virgolette collocato nella carica che ricopre da una potenza filo colline lista filo colonialista dicono farà il nome ma che tutti voi avete già capito essere gli Stati Uniti d'America
Totalmente anzi tacitamente autorizzato a commettere errori di stampo integralista per non dire nazista nel Donbass
Dal due mila quattordici fino al febbraio due mila ventiquattro ventiquattro febbraio due mila ventidue
Con una vera e propria caccia gli oppositori del regime instaurato sì con forza per mezzo di arresti arbitrari torture minacce diffondendo paura nel Paese non mi sembra che costruì stia creando una ripetizione di stampo Tiziana dirige a memoria della recente storia in una zona di massima appetibilità strategica e quindi vedi sì il mare Netcomm del mare Negro per il Mar Nero uguale mar Mediterraneo oggi quindi mare tra terre come qualcuno diceva prima il Mare Nostrum dove la Russia gioca un ruolo di spauracchio del cattivo
Ancora una volta è ancora volta nei Paesi occidentali il servizio della mai sopita superpotenza mondiale stiamo combattendo come tendo quasi lo stesso errore
The commettemmo all'epoca del gigantesco tsunami politico che ebbe luogo negli anni dieci del due mila che detto appunto di spazzare la rendi il mondo arabo mediterraneo dell'universo islamico
Nell'ambito della domanda questa la Manta
Schermo senso allora se non vuole rispondere vuole rispondere qualcuno da qui io chiedo alla professoressa voti di intervenire brevemente se vuole
Per evitare una risposta no c'è Nicola
Nicola
Entrato alla mano
Sì io volevo fare diciamo una una piccola diciamo annotazione all'Iran diciamo del pensiero ortodosso noi credo che l'università deve essere diciamo il centro del sapere di correre per avere come bussola Theresia
Altrimenti diciamo lo sforzo intellettuale elaborazione culturale resta anche un po'fine a se stessa
Però io starei molto attento lo dico conoscendo molto bene la tunisino e fa molto particolare anche storicamente stare molto attento a non affrontare quella realtà da lì la Tunisia la storia vi sia comunque lo che o avviene sul fronte essenza russo Grasciano degli elementi di grandissima diversità io già al giovane studente do ciò due indirizzi il primo è vero che è stato di carattere storico il primo è vero che è stato tributato appena lì
Diciamo un beneplacito occidentale fatto implicitamente ci fu ma nello specifico un beneplacito italiano
Non a caso il golpe di Ben Ali oggetto di una profonda diciamo conflitto il dato storico assodato tra le varie realtà europee innanzitutto tra Italia e Francia
All'epoca si disse che fu un golpe voluto direttamente da Andreotti e Craxi tra l'altro hanno sortito c'è tracce testimonianza documentale dello stesso Craxi che dice non giocando un ruolo nel golpe liberalismo un fatto interno
Quindi prima del mezzo secondo elemento anche diciamo un elemento che una della questione di matrice totalmente diciamo perché riguarda il tema dei diritti umani
Il cervello è stato un regime autoritario come tutti autoritarie del gin del Maghreb
Ci sta per l'ipocrisia occidentali no che ha scambiato affari con non con un anno un'evoluzione democratica di quelle realtà lì fino al momento in cui queste sono imposte per varie ragioni esterne per letture che abbiamo però bisogna fare anche molta attenzione a Tartus da Tunisia anche sotto Ben Ali essendo stato una realtà che per quanto si trattasse di un regime rispetto a determinate in libertà
Sulla gonna per esempio ho sempre avuto diciamo un assetto di peculiarità intenderei assoggettare
Ma e una per una caratteristica peculiare in tutta la realtà tunisina perché voglio ricordare per esempio che la Tunisia è stato un paese laico che in un Paese laico fin dalla costituzione educativa
La Tunisia le missina hanno avuto il divorzio prima delle donne italiane
Cioè ed è un dato storico quindi ecco stiamo parlando di una vecchia molto complessa e in un'aria molto complessa
E francamente vedo difficilmente assimilabile gli errori compiuti dall'Occidente ovviamente l'Occidente con tutte le realtà compiuto degli errori
A quel tempo al tempo delle primavere un errore di lettura un errore anche indotto dall'esterno per carità di Dio
E quello che possono essere secondo me le vicissitudini del conflitto russo Cranganore più storiche profondamente diverse tra l'altro dal punto di vista storico tratteremo questa questo nel prossimo numero di stile riuscirà la prossima settimana
Quindi tutti quanti un po'a leggerlo e che riguarderà proprio il tema delle guerre
Non le guerre combattute diciamo le guerre declinato in senso molto largo partiranno da un'analisi storico filosofico anche antropologica diciamo dalla guerra giusta di Sant'Agostino fin andare un po'a quelle che saranno diciamo quelli sono i fronti delle tante guerre non ci si combatte che non sono più solo le guerre guerreggiate ma consigliere cosiddette guerre ibride fino ai nuovi confliggere in uniforme dei conflitti quindi io questo accostamento benché provocatoria comunque starei molto attento a farlo serrata tra loro molto diverse e molto dissimili
Bene
Bene grazie Nicola per questo chiarimento non so se può da Paola voti vuole
Concludo che a questo punto dobbiamo concludere altrimenti ci giungono però il dodici stima grazie Marco io volevo semplicemente dire al nostro studente intanto grazie la domanda è che molto importante distinguere diciamo la posizione del mondo occidentale rispetto alla contingenza quindi alla figura di indifferenza che alla la Russia ha compiuto un atto di aggressione condannato
Sul piano del diritto internazionale e non ci sono né se no
Quali sono le responsabilità dell'Occidente non nei confronti di Zaleski ma nei confronti della situazione che si poteva benissimo prevenire nel momento in cui lui diciamo così la i Paesi NATO e la NATO avevano proposto dopo lo smembramento dell'Unione Sovietica dell'ex Jugoslavia e la caduta del muro di Berlino
Aveva promesso la NATO segnate dalla Germania Est e alla Russia la riunificazione della Germania subordinata
A un mantenimento dei confini nella NATO entro l'Europa occidentale era una non espansione estera un accordo non scritto la NATO invece si è progressivamente allargata fino alla Polonia fino alla Romania alla Bulgaria
E e chiaramente nella Russia di Putin che certo non è una Mammoletta scusate l'espressione non ha diciamo non ha tollerato nell'ingerenza europea sul piano economico e quindi con nell'accordo di partenariato e cooperazione
E non ha tollerato questa ulteriore espansione in termini di basi militari missilistiche verso est quindi le responsabilità occidentali ci sono ma non riguardano Zaleski per quanto riguarda invece la da parte la parte della conflitto c'è una guerra dimenticata dal due mila quattordici Bombassei non esca che in realtà avvenne crimini internazionali di guerra sia da parte Ucraina che da parte russa quindi anche lì
Bisogna diciamo guardare la situazione oggettivamente ci sono ore porta se non solo delle organizzazioni non governative ma delle stesse Nazioni Unite su questo argomento ciò mi taccio
Bene bene molto bene ringraziamo lo studente Luciano De Luca se non sbaglio che è intervenuto e a questo punto pur sì e a questo punto sono devo chiudere perché il tempo ahimè tiranno non ci è consentito andare oltre grazie a tutti speriamo di ritrovarci insieme per altre iniziative e manifestazioni scientifiche grazie di tutto grazie Nicola grazie a tutti voi
Grazie arrivederci
Per grazie a voi