Cannabis terapeutica: l'avvocato Claudio Miglio ricorda Walter De Benedetto e le sue battaglie

Radio radicale vogliamo occuparci in questo spazio di programmazione della storia di Walter De Benedetto tornare appagati Walter De Benedetto purtroppo ne parliamo perché del predetto venuto a mancare
In poche ore fa
E la sua storia il suo processo sua malattia e la sua battaglia e le sue battaglie erano diventati in qualche modo una sorta di bandiera di simbolo per tutti quei malati che fra vari intoppi burocratici medici eccetera però cercavano s'allievo nella cannabis terapeutica del brevetto aveva cinquant'anni li avrebbe compiuti cinquantuno ad agosto da trentasei convive una forma grave di artrite reumatoide e per questo fra le cure
Aveva una prescrizione medica e poi per la cannabis terapeutica tanti ascoltatori di radio radicale ben conoscono questa storia noi vogliamo ripeterla raccontano nel nuovo lo facciamo col supporto anche lì Claudio Miglio che insieme a Lorenzo Simonetti hanno formato di fatto il collegio di avvocati che ha seguito da vicino Walter Di Benedetto intanto saluto l'avvocato Miglio e lo ringrazio per essere con noi buona sera avvocato
Buonasera e grazie a voi allora ma avvocato Milio insieme al suo collega Lorenzo Simonetti avete accompagnato
Walter De Benedetto i in maggio al Senato anche un rapporto personale immagino anche forte per una storia molto particolare e e quel processo che finì con un'assoluzione piena
Si è così quando così patrocinio non giudizi di questo genere in inevitabilmente si entra a contatto con la persona
La decisione di Walter
è stata grandiosa perché nonostante la sofferenza nonostante la sua situazione umana ecco ha voluto prenderlo prendere sulle spalle un processo di questo tipo per farlo diventare un esempio e un monito e una battaglia politica di giustizia ed esempio perché tutti per tutte le persone ecco che come Louise offrono e come lui consumano marijuana a scopo terapeutico quindi ecco Walter è stato un maestro in questo ed è stato un onore assisterlo con il collega
Lorenzo Simonetti più volte siamo stati proprio a casa sua a parlare con lui per renderci conto anche perché è anche giusto che l'avvocato oltre ad aprire i libri si renda conto della persona che ha di fronte deve capire il dolore perché questo poi ci ha dato forza per sostenere le tesi giuridiche che poi hanno portato all'assoluzione di Walter quindi ecco ringraziamo uguali per i che ricordo di Walter rimarrà sempre e ogni lotta giudiziaria ogni processo che continuiamo a fare
Sul terapeutico cioè sul consumo di marijuana a scopo terapeutico ogni volta inevitabile ricordarci di Walter e ricordarlo anche i giudici perché la sentenza del tribunale di Arezzo in questo è un presidente che ha un faro un meglio dovrebbe essere un faro
Nella giurisprudenza per cercare di cambiare un orientamento giurisprudenziale che non è così pacifico come si crede perché il caso di Walter è stato una grande vittoria perché ha costituito un unicum e ancora oggi è un unicum perché purtroppo ancora bisogna sfondare il muro di pregiudizio nel silenzio del legislatore purtroppo la battaglia di Walter non è certo finita perché
In attesa che il legislatore prenda la penna e cambi una legge per certi versi obsoleta
Al quella dobbiamo combattere contro il muro del pregiudizio che intanto i tribunali ancora esiste sull'uso terapeutico della marijuana
Purtroppo l'approvvigionamento del farmaco non sempre sufficiente e ciò costringe come aveva costretto Walter molti pazienti a coltivare perché la sostanza stupefacente
Quindi ha con la battaglia di Walter e ancora una battaglia attuale il nostro ricordo è un ricordo che si rinnova ogni volta abbiamo a che fare con pazienti imputati in procedimenti penali
E questo è come dire un qualcosa che non deve capitare in in un Paese civile perché già il paziente voglio dire alla Croce della malattia e aggiungere a questa
Un la croce giudiziaria perché comunque il processo getti perché una sola voce
è assurdo poi atta a prescindere dall'esito del processo ma già essere indagato imputato è chiaramente un un qualcosa che non dovrebbe riguardare un pacchetto c'è un qualcuno che coltiva quella sostato soltanto per curare
Ecco lo diciamo lo ricordiamo anche magari a ai più giovani a chi fosse magari nuovo all'ascolto di radio radicale non immaginatevi in questo ragazzo Walter De Benedetto da trentasei anni conviveva con questa forma grava diatribe remota Ontario motovedette e non finire nel nel mercato nero in qualche modo ha deciso di appunto coltivare qualche piantina suo giardino immaginate
Insomma il suo sguardo quando i carabinieri sono presentati a casa sua a due anni fa con una denuncia e poi con la paura di Arezzo che lo ha lo ha indagato insomma
Non esattamente un percorso facile vogliamo ricordare l'assenza è d'accordo l'avvocato Milio anche tutte le volte che si è rivolto alla politica rappresenta Camera Figo presente Repubblica Mattarella e poi alla ancora la ministra ronde regale politica antidroga Fabiana Dadone presidente la commissione Giustizia perché all'approvazione della legge sulla coltivazioni ma siamo quattro cantieri cannabis per uso personale l'amministratore ha risposto aprendo in qualche modo la dicendo basta giochi di palazzo sì
Alla coltivazione
Però però diciamo che non è non ha avuto la fortuna De Benedetto di vedere poi la fine di questo suo percorso che è stato anche anche politico no
Certo la grande merito di Walter ecco perché dobbiamo tutti ringraziare perché battere ci mise davvero la faccia in questa battaglia
Il grande merito è stato quello di portare questo tema all'attenzione non soltanto mediatica ma politica come cementati nei palazzi il come si dice del potere per cercare di patrocinare quindi non in tribunale ma agli occhi del legislatore abbiamo cercato di far capire la dopodiché il il il buonsenso di una proposta di legge che è quella di consentire la coltivazione di poche piante di marijuana
Però devo dire un una cosa a tal proposito cioè mentre sulla coltivazione di poche piante
Anche se il suo concetto di poche non c'è una certezza in in giurisprudenza però diciamo ecco che la coltivazione di poche piante è tollerata anche nella giurisprudenza seguito
Di una pronuncia famoso del due mila diciannove chiediamo finalmente come dire ha fatto chiarezza sulla coltivazione di poche piante
Si parla di modesta entità della coltivazione il problema però a nostro avviso rimane perché chi coltiva scopo terapeutico non sempre può coltivare poche piante ma per soddisfare uno scopo terapeutico che non è lo scopo ludico e ricreativo
Chiaramente la coltivazione agli occhi della gente operante all'occhio del carabiniere che entra per una perquisizione è una coltivazione che non è di modesta entità quindi ecco
Il salto logico che si dovrebbe fare soprattutto nei processi perché è chiaro che nel processo viene valutato il caso singolo quindi quando c'è un caso singolo
Dove è imputato un paziente e si dimostra che quella coltivazione non dico che pianta perché quella di Walter non era di poche piante proprio per il per i suoi bisogni di cui aveva necessità
E si dimostra però che quella coltivazione era destinata al uno scopo esclusivamente personali nella specie terapeutico
Ecco lì ITC come è successo dobbiamo ringraziare il giudice gli ha detto lì il tribunale non può e pronunciare una sentenza assolutoria ecco quindi il il merito di Walter è stato quello che colorare
Una coltivazione che non era di poche piante perché Barbera vive in coltivazione
Diverso che decine di piante e irritazione altrettante quindi era una quantità
Chi come dire non si può certo di definire minima ma era quella indicata per il suo scopo terapeutico perché basandosi da consumare una alta
Grammatura al giorno di sostanza stupefacente che in questo caso dato che modi amare farmaco
Ecco quindi occorre tempi di volta in volta viveri bisogni del paziente e solo quando si sono chiari i bisogni del paziente poi andare a giudicare se quella coltivazione
Giustificata o meno e non gli atti come la prova di questo abbiamo fatto cenno abbiamo conosciuto il dolore di Walter abbiamo conosciuto le esigenze di Walter e solo allora abbiamo potuto come dire patrocinare una causa sulla sull'uso esclusivamente personali con la coltivazione e in prima battuta non poteva dirgli ecco minima tutto qui essi
Noi ringraziamo molto l'avvocato Claudio migliore con Lorenzo Simonetti a accompagnato Walter di me ha detto nella sua Vicenza vicenda giudiziaria ricordiamo altre Demetrio potrà mancare nelle nelle scorse ore alle tardi cinquant'anni avrebbe compiti cinquantuno ad agosto ovviamente la battaglia avvocato resta resta in piedi immagino anche per voi no
Certo certo grazie ringrazio vi ringrazio e vi ringrazio ancora volta grazie a voi per
Per averlo ricordato grazie