Apertura della campagna elettorale per la presidenza della Regione Sicilia di Claudio Fava

Certe cose andrebbero dette
Dette sempre
Dette comunque
Andrebbero detti i dolori
Per farsene meno paura
Le paure
Per farsene ferire di meno
Le ferite per farle sanguinare meno
Certe cose andrebbero dette anche se non c'è nessuno assentire nessuno a capire già il suolo che fanno ascolto
Già la voce che hanno e comprensione
Certe cose andrebbero dette per aggirarle
Per disinnescare le
Per non lasciarsi alle marcire dentro
Le delusioni andrebbero dette perché in piena luce bruciano meno
I tradimenti perché fuori dall'ombra perdono ogni fascino
Le colpe
Perché allo scoperto
Diventano semplici sbagli
Certe cose andrebbero dette per non infettare le altre
Quelle che nell'intimità brillano
Che nel segreto riscaldano
Quelle che nessuno potrebbe mai dire
Senza perderne
Che nessuna voce potrebbe mai pronunciare senza disse notarle
Pomeriggio io intanto vorrei ringraziare la nostra Lidia Giordano per questa lettura intensa di un testo che altrettanto intenso di Sergio Claudio Perroni cofondatore della casa editrice
Le navi di Teseo e iniziamo oggi con una riflessione importante sulle parole perché attraverso le parole sia in grado non soltanto di immaginare ma anche di costruire Mondini nuovi Diversi alternativi
E quelle parole sono diciamo creano delle suggestioni particolari un po'come i luoghi e il luogo in cui ci troviamo oggi diciamo di di cose ne racconta tanta in primo luogo parla di una di una storia di di riscatto e ci racconta di come quella che poteva sembrare una periferia pur essendo nel cuore pulsante del centro storico di Catania
Diciamo ha trovato un momento di riscatto
E quindi una storia molto bella che vorrei che verifiche venisse appunto è raccontata
Da uno diciamo dei dei protagonisti di di quella storia appunto da salvo Castro presidente del quartiere popolare Antico Corso che invita a salire sul palco per raccontarci questa storia sulla base della storia di questo posto vediamo dove ci possiamo dove possiamo arrivare
Buonasera
Vi ringrazio per essere in questo luogo che ha è portatore di un no simbolismo per noi molto molto importante
Mi piace lo slogan è stato utilizzato sì ricomincia la festa
è comincia in un luogo dove in ogni caso c'è una diretta attinenza quello che l'attività del Comitato popolare antico corso che ora presento noi siamo qua dentro la dodici anni dopo ventidue anni di attività
E siamo partiti dal basso per andare a a riprenderci un uovo
Che era stato privatizzato lo abbiamo preso lo abbiamo restituito alla città ha avuto momenti di grande di grande trasporto ha continuato ad avere interesse non sempre consoni a quello che nel nostro progetto però non abbiamo mai desistito e continuiamo a a lavorare
E a interessarci soprattutto a spenderci su quella che è la gestione e la cura della cosa comune non abbiamo voluto dimostrare soprattutto che i cittadini
Hanno una parte fondamentale alla svolgerle può essere fatta e quello che invece devono chiedere
Non è tanto il l'intervento quando il sostegno la convergenza di un disegno politico
Che tenga conto delle istanze delle associazioni che lavorano sul territorio che conosco il territorio intimamente e che sono in grado di spendersi
Al di là di ogni interesse di partito con interesse politico parziale
Noi siamo contenti io personalmente mi auguro che questa festa abbia abbiam vincitore che sia e si appunto
Fava come associazione
Spero che possa iniziare una stagione di stretta collaborazione distretto dialogo fra le associazioni
E
L'ente che rappresenta che deve rappresentare un po'questa regione che combinata bene o male come com'era questo luogo prima tende benissimo per andarlo a recuperare dobbiamo riprenderci
Quello che ci appartiene quello ci appartiene al bene comune e quindi noi siamo pronti a vivere una stagione spero proficua di dialogo
Sui beni comuni sui diritti civili
Grazie Grazia Fava
Ne ha
Grazie è
Si è detto appunto
Dell'importanza simbolica che a questo luogo
è un passaggio politico allora abbiamo svelato il nostro ospite d'eccezione ma qualcosa già ce lo faceva ce lo faceva intuire che qualcuna già sospettava di che si tratta no Scherzi a parte
C'è questa questa evidente diciamo questa questa evidente parallelismo tra
Tra i per tra la storia di rispetto alla serie di questo posto e ci racconta appunto una storia di partecipazione e di riscatto
Non spendere tante parole su quella che è la situazione attuale della regione siciliana che in questo momento è diverso delle grandissime difficoltà con una maggioranza in agonia ma non voglio entrare
Nel merito di questa discussione però vorrei introdurre raccontando quello che nel frattempo avviene nel campo opposto cioè le opposizioni che comunque già immaginano un un'alternativa
E a prescindere diciamo da come andranno le cose da un primo dato si può dare rispetto la voglia appunto di del chiamare a raccolta come si diceva prima lo sgomento
Che appunto sarà indubbiamente legato almeno al momento a quella che è la scelta democratica del del del proprio popolo del popolo del centrosinistra già è un un metodo discetta che dice tanto non ho più altro da aggiungere se non presentarvi chi in questa sfida c'è sin dal primo momento che ha creduto tanto in in questa sfida punto e cioè dal primo momento è che mi ha detto semplicemente quando gli ho chiesto come ti introduco come qualcuno che oggi è qui perché vuole fare festa
Talia Fava
Parioli confessò subito il mio disagio a parlare con questo sguardo puntato sul mio portafoglio abbastanza inquietante e mi maggio già la vostra prima domanda ma proprio venerdì tredici dovevate farla questa cosa
E questo però può anche essere il segno di una la forza di un'allegria non soltanto perché non siamo superstiziosi ma perché ci piace
Trovare anche un'armonia a volte improbabile a volte nascosta nel parole venerdì e tredici insieme sono bene hanno hanno a loro capacità di di raccontare qualcosa certe cose vanno dette lo diceva Livia leggendo
Questo brano forte e bello certe cose bisogna ritrovare il coraggio di dirle di farle per cui noi oggi
Proviamo a cominciare questa festa voi dite cosa c'è da festeggiare in questo tempo
Col tempo cupo luttuoso rombi di cannone rumori di guerra
E la festa è una parola bello perché la festa è una parola plurale
Perché la festa pretende che si sia in tanti a fare festa assesta vuol dire parlare ascoltarsi la festa vuol dire stare insieme di una politica che spesso in questi anni è stata somma di carriere di solitudini
Ci serve una festa e ci serve anche un viaggio che deve cominciare adesso e questa è l'altra buona notizia
Noi stiamo cominciando a viaggiare usciamo fuori dal porto cominciamo questa navigazione che arriverà un autunno alle elezioni regionali
E vorremmo recuperare fino in fondo il piacere della navigazione come diceva Kavafis l'importante mettersi in viaggio poi si arriva a Itaca prima o poi si arriva ma l'importante mettersi in viaggio e questo lo dico contro
I teorici dello spogliatoio
Quelli del caminetto
Quelli dei corridori un po'umilia e trasandati nei palazzi romani dentro i quali con parole attente prudenti dovrebbero essere discussi e decisi i destini di tutti
E invece noi vogliamo uscire allo scoperto andare incontro alle cose incontra le parole vogliamo condividerle vorremmo che tutte le scelte venissero costruite qui in Sicilia
E che venissero costruite le siciliani o stasera non voglio parlare di
Nello Musumeci
Non serve non c'è nulla che io vi posso dire ma non sappiate già e ci saranno molti momenti cui potremmo raccontare nei dettagli quasi tutti malinconici che cosa sia stata questa stagione di governo del centrodestra in Sicilia però una cosa la voglio dire su Musumeci
Che arriva a questo appuntamento al di là del fatto che lui posso meno essere candidato io gli auguri essere candidato perché ha pure siciliani come più volte ho detto di potersi misurare con il presidente uscente poter esprimere nella libertà nella verità di un voto qual è il loro giudizio senza girarci attorno
Però considero l'esito di questa stagione di governo non soltanto una
Sconfitta politica ma anzitutto una sconfitta civile per Musumeci anche per il tentativo di ridurre le forme e le forze gli istituti le parole le tradizioni e le consuetudine la democrazia ai inutili orpelli
Io questa sera sono cui io non sono a Palermo non perché comincia questa festa o ci sono stata Palermo in questi giorni ho detto che non avrei partecipato a questa liturgia malinconica
Di una finanziaria che dovrebbe essere il momento più alto della progettazione della missione
La capacità non soltanto individuare le voci di spesa ma di spiegare che cosa vogliamo fare non solo come vogliamo spendere i soldi ma perché per costruire cosa per per rimediare a quali problemi
Che idea di questa terra abbiamo invece questa Finanziaria arriva in Aula senza essere passata dalle Commissioni di merito
Con un brevissimo passaggio una carezza dalla Commissione bilancio e con un sottotesto che è quello di chiederà al Parlamento siciliano di essere un orpello volontario
Che tende a mettere un timbro
Che non dia fastidio al manovratore che la politica che si immagina oggi a Palazzo alleanza questa politica confetti Testa non ha bisogno di democrazia o di condivisione ha bisogno nemmeno di discutere in aula noleggio di spesa allora io non ci sto
A prestare la mia faccia i miei voti a favore o contro
Ad una liturgia politica che ammazza settant'anni di tradizione democratica e considero questa la più alta e la più significativa sconfitta politica di quest'uomo sconfitta civile ancor prima che politico
Ecomuseo match abbiamo chiuso
Decimo gli ulivi perché mi candido
Perché è una domanda legittima che io faccio a me stesso
Tanto più che sento diciamo l'impellenza l'urgenza di questo sguardo che la questa domanda non mi fa sfuggire
Ma io direi per due ragioni
La prima e sono passati trent'anni e dentro questi trenta nella mia vita che è stata vita politica vita professionale si sono sommate molte cose
Impegno le istituzioni le scritture tante
E mi piacerebbe poter e restituire tutto quello che io acconto e che ho raccolto
E che va messo insieme scolato contaminato
E soprattutto siamo cambiati
Ho detto cambiati non invecchia cambiati siamo cambiati
Io sono diventato nonno del c.t. cambiamento di questo semmai non ce sta
Siamo cambiati e scambiato anche
Il suo delle nostre parole
Meno rabbiose probabilmente non più clementi ma più consapevoli più attente abbiamo scoperto che accanto necessità riscrivere raccontando
Per esempio questa terra
Occorre imparare a lei dice occorre imparare a leggerla questa terra leggerla a capirla sentirla a tradurla
Anche in una scelta politica come quella che sto facendo
E l'altra ragione è che io sono convinto che queste elezioni le vinciamo
E questa è una ragione più che sufficiente per decidere di misurarsi questa volta non le elezioni le vince
E lo le vinciamo in questo caso ci può anche stare l'ottimismo un piccolo applauso che dica le vinciamo tutti non è che le vinco io s'rincorre vincere anche voi
E so che le cose non cambieranno da un giorno all'altro nel senso che per cambiare alcuni costumi alcune consuetudini alcune malinconie che si sono propri incrostata nell'animo di questa terra
Occorre parecchio tempo certamente non sarà sufficiente una legislatura però alcune cose devono cambiare subito quando lo vinceremo questa elezione certa facciamo una postura dell'animo siciliano che noi dobbiamo definitivamente mettere da parte che questo modo di affrontare la politica continuando a compilare a collezionare
Lamentazioni
Recriminazioni
Pessimismo rassegnazione
Io sono convinto che non è questa però la liberiamo intanto se la liberiamo dal peso dal peso cupo di alcune parole recuperiamo la forza di altre parole anche l'ottimismo che serve di una missione
Di una capacità di leggere il futuro che esattamente la storia di questa piazza per questo non siamo qui
Siamo qui perché a questa piazza racconta una storia che molto siciliana
E che lo dovremo provare a ricostruire nei suoi esiti migliori quello che faremo alla Regione Sicilia
Questa piazza erano delle mura un tempo Carlo quinto Mura bastioni che servivano a proteggere la città quando si resero conto nessuno si voleva prendere Catania le mura finirono le avere quella funzione e diventarono il perimetro di un lazzaretto
Il lazzaretto serviva a custodire a togliere dalla vista
Lo stesso tempo a guarire
Nel tempo questo lazzaretto poi diventato periferia che cosa peggiore lazzaretto
Perché la periferia è un luogo virtuale ma pesante
Non sono soltanto mura di pietra sono mura consistenti e invisibili che separano un pezzo di città dal resto delle città e poi è arrivata questa associazione che non ha pensato di interpretare la propria funzione di soggetto politico il nome della recriminazione della lamentazione del pessimismo della rassegnazione
Ma ha avuto immaginazione ha provato a immaginare che cosa potesse diventare questo luogo recuperando pezzi di storia cominciando a diventare uno spazio al servizio di questo quartiere
Cominciando a sgretolare un mattone per volta il concetto di periferia che è profondamente radicato nel nostro sguardo questo non riuscissimo a fare meno l'idea che esistano le periferie
Ho fatto lo storno di un lavoro che ci siamo fatti raccontare questi giorni era salvo che voleva dire non soltanto provare individuare risorse fonte rifinanziamento ma anche costruire poi un progetto un'idea
Cioè qualcosa che si poteva fare concretamente pareva dalla politica
Che ha realizzato quello c'era del realizzare
Che ha preso questo progetto e naturalmente si è affezionata all'aspetto diciamo più decorativo di questo progetto che era spesso una politica è stata felice di spendere anche di spendere male quando si spendono otto mila euro per quelle panchine per ciascuna di quelle panchine si spendono ventiquattro mila Euro per mettere a sistemazione il verde è chiaro che l'intenzione non è quella di recuperare un luogo e riempirlo di vita ma recuperare un contenitore
E per le amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni tante
Il massimo che si poteva fare per questa città era costruire dei contenitori e dietro ogni contenitore c'è un taglio di nastro c'è un'inaugurazione c'era una photo opportunity c'era un articolo sui giornali
Siamo stati in questi giorni a Librino
A vedere le macerie del Teatro Moncada la storia del Teatro Moncada va insegnata
Ai padri e ai figli perché noi siamo fili di quella storia nel modo in cui l'abbiamo accettata del modo in cui ci siamo rassegnati all'idea che un luogo come Librino non può che avere un teatro ridotto in macerie
Ma non sappiamo cos'è accaduto
Sappiamo quando vent'anni fa
L'opera è speso cinque milioni di euro per l'anno sul quartieri Librino questa astronave
Bella brillante caricare di seduzioni lustrini fumi e si Poggioli immobile
Nel quartiere di Librino e lì rimase
Muta oscura senza che se si sapesse se dentro c'erano meno i marziani alla fine andarono a guardare che c'è dentro questa cosa che è planata qui che si chiama Teatro
Che cosa c'è dentro e sono andati a guardare hanno aperto porte finestra scoperto non c'era nulla
Perché l'idea era quella
Fabbrichiamo un grande contenitore taglia un nastro facciamo l'inaugurazione Polo lasciamo lì l'abbandoniamo al suo destino
E soltanto come un oggetto estetico che serve a far capire quanto caritatevole posso essere la buona politica cittadina che poi è accaduto quello che era inevitabile che accadesse se casca un'astronave o provano Marter un'astronave
Marziana nel terrazzo di casa vostra dentro non ci sono i marziani e alla fine voi entrate dentro questa astronave e qualcosa aveva portate via come souvenir vagare una tenda un gabinetto una poltrona
E il teatro mancare stato devastato
Ridotto in macerie è stato ricostruito
è stato inaugurato duo il nuovo è stato nuovamente devastato è andata così Perseo inaugurazioni per vent'anni passo nel Teatro Moncada poteva essere la storia di questo giardino esattamente l'idea che le politiche pubbliche hanno delle nostre periferie
Cioè luoghi in cui bisogna esibire lo sforzo muscolare la spesa bisogna mettere dei contenitori vuoti
In cui non ci si emarginazione in cui ci sia visione
Comitato Antico Corso visioni immaginazione a Ceva che il segno profondo nella politica questa ovviamente
Una battaglia che va ancora avanti e l'immaginazione cioè la visione cioè immaginare quello che noi vogliamo fare
E quello che serve alla politica quello che oggi serve alla polizia che serve anche a queste primarie fatemelo dire questa idea che le primarie siano anzitutto una sorta di esibizione muscolare
Uno scontro fra giganti
Una riffa una tombola vediamo chi vince le primarie non sono questi remare possono essere anche sono una liturgia ma una risorsa buono per partecipare per parlare per ascoltare per condividere parole e visioni
Un modo per parlare alle nostre comunità non solo la nostra lei comunità della Sicilia
Un modo per costruire una campagna elettorale che non sia soltanto la richiesta pretesa con la mano tesa all'elettore il giorno del voto ma è un modo per coinvolgerli per sapere che Sicilia volete
Televisione varie ditte e cose immaginate su ciò che accadrà fra dieci venti trent'anni
Anche questo modo mutualistico da da caminetti romani da pareti che trasudano umidità
Di porsi il problema sta parola magica questo amarcord questa chiave dovrebbe aprire tutte le porte prima il perimetro
Voi vedete ma ci lamentiamo di tredici e venerdì ne sono due parole che alla fine insieme stanno bene ma non lo pensiamo a due parole
Così spigolose così logorate il perimetro e coalizione la politica e molto più semplice di come intanto proviamo a ricostruirla il così detto perimetro di questa cosiddetta coalizione
E nei fatti
Coloro che in questi anni non solo nelle istituzioni non solo nelle Aule parlamentari non sono i consigli comunali ma anche nelle strade nelle piazze si sono battuti con questa idea manichea di democrazia contro questo governo del centrodestra che si sono fatti sentire e devo dire si sono fatti sentire soprattutto fuori
Questa coalizione questo perimetro un deve tenere dentro soltanto piccole e grandi sigle politiche di partiti deve tenere dentro le storie
Perché se noi ancora non abbiamo perduto la Sicilia se siamo in condizione di riscattarla e perché in questi anni ci sono state molte storie
Quelle che si chiamano di civismo che sono comunità che si attrezzano si organizzano si battono si prendono una questione un pezzo di territorio fanno diventare la loro battaglia anche fuori dai Parlamenti
E devono stare dentro questo perimetro
E non so quale nome dare come disegnarlo sulla carta geografica ma il senso Polidori questo perimetro mi estremamente chiaro
E dentro questo perimetro detto questo percorso delle primarie io pretendo che ci sia un ragionamento che guardi al futuro
Noi ormai siamo abituati che una nostra limitazione mentale l'abitudine alla quale ci hanno condannati di continuare a misurare il nostro percorso politico sommando emergenze il qui ed ora ma se la politica una somma divergenze non è politica io voglio sapere fra dieci anni fra vent'anni fra trent'anni cosa saremo dove staremo Casey saremo cosa sarà la Sicilia forse non ci sono più
Ma dobbiamo dirlo ai nostri figli cosa sarà e dobbiamo fare in modo che questa visione sia compresa e condivisa che dentro questa visione ci sia un verbo immaginare dobbiamo immaginare noi dobbiamo solo contemplare le macerie che ci consegna allora sapete che Sicilia immagino io
Il Maggio la Sicilia meno diseguale
Di quella che riceviamo in eredità
In un tempo diseguali
In un Paese diseguale io Mezzogiorno diseguali
Raccontavano pochi giorni fa che le sei più importanti società finanziarie quotate in borsa
Propongono come stipendio medio dell'amministratore delegato rispetto allo stipendio medio di un dipendente un rapporto da centoventi a uno
Cioè lo stipendio la metratura legato centoventi oltre più come dire generoso di quello del dipendente che diciamo una condizione da servitù della gleba è una categoria Feudale medievale
Ma quando tutto questo lo porti in Sicilia e statistiche dicono che qui non abbiamo un'occupazione fermo al quarantuno per cento
Che la percentuale più bassa d'Europa
Il quarantuno per cento alle nostre spalle abbiamo soltanto la cui Anna francese non so manco perché
Per le donne il ventinove per cento Italia il cinquanta per cento meno di una donna su tre lavora
Abbiamo al convegno per converso un tasso di
Lavoro nero
E che emerge soltanto grazie al lavoro prezioso che fanno l'orchestrazione sindacali assumendo sulle loro spalle una funzione di supplenza rispetto a ciò che la politica non riesce a fare
E guarda quattrocento mila lavoratori in Sicilia il lavoro nero non è come dire un'etichetta non è una condizione finanzia e lavoro nero e un'umiliazione è una terra di niente e di nessuno quattrocento mila
E abbiamo ottanta ispettori del lavoro dovrebbe occuparsi trecentoquaranta mila aziende
Abbiamo le periferie
Che non solo letteratura
Abbiamo lavorato in questi giorni questi mesi con la Commissione antimafia sulla relazione sulla condizione minorile sul disagio minorile che non è letteratura disagio minorile come ci dicono i presidenti e i tribunali per i minorenni
Vuol dire che in Sicilia abbiamo la più alta percentuale di dispersione scolastica d'Europa il ventuno per cento ma c'è una cosa che queste statistiche non civico
Che nella mia vecchia scuola al liceo Cutelli di via Firenze nei luoghi Sereni della cortese Moni tanto distratta borghesia cittadina ai stasera scolastiche pari a zero
Ma sale al sessanta settanta per cento se Turati San Cristoforo Picanello San Giorgio libri Monte Po
Noi abbiamo accettato l'idea che questi luoghi fossero realmente delle isole
Che sono
Isolate e lontane dal resto la citata muri invisibili quelli che ci stanno dentro
Poi diventano fatalmente carne da cannone la mattanza per le organizzazioni criminali che almeno li considero sorgente non soltanto oggetto almeno esiste un quel format José esiste una pedagogia mafioso
La capacità di dire a un ragazzino di tredici quattordici anni che ha scoperto l'unico percorso riforma se lo farà diventare un parrucchiera o pizzaiolo che non si fida di una scuola che nel suo quartiere è una scuola che non produrrà lavoro
E che ha come unica alternativa la strada dalla strada c'è qualcuno che gli darà dignità sociale diverrà una funzione una gerarchia una pedagogia mafiose esiste c'è un modello culturale la che cosa abbiamo asportato sono stato qualche settimana fa le prime a vedere quello che sta accadendo
Al palazzo di cemento l'ex palazzo di cemento
Anche gli accade qualcosa che fa parte della storia di Librino non di via Firenze sono in viale Veneto
Un palazzo finalmente recuperato riconsegnato ai legittimi destinatari le famiglie che meritavano andarci dopo essere stato rimesso in sesto e poi si scopre che l'impresa che ha avuto l'appalto
Lo ha tenuto attraverso una basta l'abbattimento del costo del cinquanta per cento
E un abbattimento del costo del cinquanta per cento vuol dire che le pareti sono in cartongesso
Vuol dire che ventiquattro ore dopo la consegna l'ascensore non funziona più i primi due piani si sono allagati alle prime piogge l'acqua trasuda degli appartamenti ma perché questo deve accadere
Una sorta di regole ineliminabili ore una Sicilia in cui il concetto di periferia venisse messo in discussione
Non soltanto il piccolo atto di benevolenza che cerca risolvere un problema ma l'idea stessa che ci possano essere città separate dal resto della città questo rende la Sicilia diseguale
La Sicilia lavori meno obbediente
Perché non siamo degli enti
Ho vediamo i comitati d'affare
Obblighiamo ai signori
Delle discariche dei tre grandi famiglie che controllano il business dei rifiuti e che pretendono e ottengono da tutti i governi che si continui a portare in discarica spendendo la Regione Siciliana trecento milioni l'anno
Vorrei che fossimo meno obbediente
Ha colore che continua a manipolare gli appalti per le forniture la sanità pubblica un appalto su tre
Viene manipolate finisce davanti alla Procura della Repubblica uniche fossimo meno obbedienti di fronte a coloro che ci hanno spiegato in questi anni Cordisco di parlare di una cosa che a che fare anche con le nostre storie
Che nella formazione professionale bisogna anzitutto avere cuore per i formatori e quanta riformati
E se per avere cuore per i formatori lo dobbiamo continuare a sfornare corsi di formazione entreranno figure di parrucchieri pizzaioli poco importa poco importa il mercato lavoro è cambiato poco importa che il mondo è cambiato la dobbiamo avere tutele cura soltanto per i formatori
Vorrei che fossimo meno obbedienti
Ai consigli e suggerimenti agli affidati alle benedizioni elettorali
Che arrivano
Condannati in via definitiva per mafia
E che taluno si prende e almeno vorrei chiederà costoro Nello Musumeci in cima alla lista che almeno abbiano il pudore il ventitré maggio e il diciannove luglio di non farsi vedere
Colpetto grondante di dolore e le lacrime agli occhi per ricordare quello che è accaduto trent'anni fa
Chiamati assecondate anche con un minimo di coerenza io rivendico il diritto di velluto Enrico fare
I fondare partiti di dare consigli di fare tutto ciò che loro permesso dalla legge dopo avere scontato interamente la loro pena
Quello che contesto che qualcuno dei vandali e chiedere questi consigli e che questo qualcuno possedesse la più alta carica istituzionale siciliana questo non è tollerabile
Vorrei che fossimo meno ipocriti
Con questi ragazzi
Meno ipocriti se ne vanno via in duecentocinquanta mila ogni anno nella continuiamo attira sulle bandiere del patriottismo tornate perché siete il nostro futuro ma non ci occupiamo nel loro presente
Organizzando vecchio scrittore francese visse tantissimi anni tant'anni fa
Ho avuto vent'anni non permetterò nessuno di dire che quelle l'età più bella della vita perché così perché vent'anni all'età più vulnerabili ad Allawi
E questi ragazzi quando hanno vent'anni quando li avremo settanta anni fa o quando gli hanno oggi hanno bisogno di cura strumenti tutela attenzione a domicilio e venga riconosciuto il merito
Quello che è accaduto in questa città la vicenda giudiziaria non esita bandita non è soltanto uno scempio giudiziario
Una sconfitta civile perché ci fa capire che ci sono carriere che vanno tutelate e carriere che vanno secreto sacrificate meriti e vanno considerate veri e si devono per
Vorrei una Sicilia capace di conservare memoria di se stesse
Capace di distinguere intanto tra commemorazione memoria commemorazione
Il facile ci tiene insieme tutti per lo spazio di un pomeriggio poi siamo contenti ce l'ha in mano l'applauso e torniamo convinti di esserci guadagnati qualche giorno il Purgatorio la memoria è cosa complicata
Perché la memoria delle cose accadute Re Sole ricordiamo trent'anni di Falcone
E di Borsellino e anche capire lo s'
Che cosa è accaduto con le categorie le parole dell'antimafia il modo in cui sono state trasformate il viatico per costruire impunità e carriere e la nostra memoria dovrebbe anche pensare
Che cos'è accaduto quarant'anni fa ma siamo andati a ricordare la grande manifestazione che più la Toro organizzò a Comiso i primi di aprile di quaranta anni fa
Però dopo quarant'anni possiamo recuperare buonsenso elementare decente di quella verità di quelle parole quando Pio la Torre ci diceva
Che esiste il sacrosanto diritto di difendersi ma è il sacrosanto dovere della pace e possiamo immaginare che Pio la Torre non avrebbe votato questo aumento per gli stanziamenti per le spese militari per assecondare le richieste della NATO
Perché c'era un molte altre richieste più urgenti nell'aumento la spesa pubblica era secondario
Sono cose semplici però su queste cose noi dobbiamo provare a lavorare avremo molte occasioni per parlare
Io vorrei solo dirgli che questa scommessa dentro la quale cioè marmitta ci sono tante vite in una
C'è anche i visoni restituire quello che io ritengo davvero di aver ricevuto da questa terra
Però c'è anche un'ambizione che non è personale e un'ambizione politica
Noi spesso confondiamo le ambizioni personali con le ambizioni politiche
Siamo convinti che l'ambizione personale quella che muove la politica no la menzione persona molto destino e spesso trasforma il solito un'ambizione politica
E quella che serve perché collettiva perché di tutti l'ambizione politica senso se sia dentro una comunità ed entro con la comunità si va avanti insieme ci si ascolta si parla si costruisce si condivide io non penso al nove luglio
Il mio problema in questo momento non è immaginare le primarie che io sono abbastanza tranquillo di potere superare
Così come sono contro il convinto di potere anche vince le elezioni che ci saranno otto ma vi prego di credermi
La mia esitazione
Di fronte a ciò che accadrà il giorno dopo che avremo vinto queste elezioni
Perché per me quello che conta non è vincente
Ma è capire attraverso quali strumenti non riusciamo a costruire un processo di cambiamento profondo di questa terra io penso che ci sia al di là di tutti i programmi intanto una necessità
Terapeutica pedagogica che non abbiamo perso in questi anni
Io non voglio governare da solo occorre ricostruire i meccanismi di partecipazione di condivisione di distribuzione di quote di responsabilità affinché tanti
Possono essere dentro questa responsabilità di governo esattamente il contrario di quello che è accaduto negli ultimi dieci anni
Questo volevo dire
Soprattutto come dire richiamarmi alla necessità di recuperare un po'di allegria sì lo so le cose non vanno bene parlare di feste complicato
Provano peggio per gli altri
Io credo che ci siano molte buone ragioni per impegnarci in questa campagna elettorale
Ci bisogno di avere coltivare insieme una visione cioè bisogna avere forte concreto appassionato ottimismo approcci bisogno di una cosa
Che stava scritto in un manifesto in mi regalarono tanti anni fa
Cassius Clay
Al secolo Mamet dalle bisogna accettare le sfide
Però senza mai perde
La leggerezza
Mi raccomando non perdiamo la questa leggerezza perché quello che ci porterà amante ci darà insieme da qui all'elezione di autunno
Al prossimo appuntamento