Giovanni Spadolini nel cinquantesimo dall'elezione in Senato

Ogni giorno benvenuti a tutti cari amici inviterei pregherei Presidente del Senato di prendere la parola grazie
Buongiorno a tutti
Saluto il ministro Franceschini il parlamentari gli autorevoli relatori il presidente e tutti gli ospiti della fondazione Spadolini Nuova antologia
Ho accolto con grande favore
L'iniziativa della Fondazione che ricorda con questo incontro la figura del presidente del Senato a cinquant'anni dal suo ingresso a Palazzo Madama
Spadolini e il senato
Diventano dall'ora un binomio che resterà inscindibile
Fino alla sua scomparsa dapprima a seguito della rielezione anche nelle successive tornate elettorali e poi il due maggio mille novecento novantuno con la nomina a senatore a vita
Da parte del presidente della Repubblica Francesco Cossiga
Saranno anni molto intensi nei quali Giovanni Spadolini e sarà chiamato a rivestire molteplici ruoli istituzionali con alti compiti di responsabilità
Tanto nell'ambito parlamentare
Quanto in quello governativo lasciando sempre una sua impronta originale inconfondibile
Già nel luglio del mille novecentosettantadue eletto Presidente della Commissione istruzione del Senato quindi nel settantaquattro e ministro fondatore
Del ministero per i beni culturali e ambientali nel mille novecentosettantanove
E Bhiniss però della pubblica istruzione del nel giugno dell'ottantuno mille novecentottantuno e nominato presidente del consiglio dei ministri il primo presidente non democristiano
E l'anno successivo è chiamato a formare un secondo governo ancora dall'ottantatré all'ottantasette ministro della difesa
A coronamento della profondo legame con il senato ad inizio della decima legislatura nel luglio del mille novecentottantasette
E nuovamente all'inizio della legislatura successiva nel mille novecentonovantadue
è eletto Presidente dell'Assemblea di Palazzo Madama che guida con grande autorevolezza imparzialità per sette anni
Torniamo al mille novecentosettantadue
Giovanni Spadolini approda alla politica senza nessuna pregressa militanza
Di partito o direttamente dalla società civile per gli studi storici dalla cattedra e dall'esperienza del giornalismo culminata con la direzione di importanti quotidiani da ultimo il Corriere della Sera
Egli è espressione di un filone culturale che lo ricollega protagonisti della storia nazionale che hanno contribuito a creare sono sue parole una certa idea dell'Italia
è il filone Gobetti hanno dal Risorgimento senza Eroli e della rivoluzione liberale mancata il cui mito egli ebbe a scrivere
Serviva a soddisfare una domanda e un imperativo politico contemporaneo nel senso vero della parola
A sintetizzare l'intensa e multiforme opera di Giovanni Spadolini negli anni del suo impegno pubblico il professor Ceccuti ha utilizzato nell'introdurne i discorsi parlamentari un'espressione particolarmente efficace
Tre vinte in una fra giornalismo storia e politica
La realtà e complessa
E necessità degli attrezzi dello storico per essere scandagliata nelle sue radici più profonde analizzata nei mesi che possono restituire il senso di interdipendenza farà ambiti apparentemente distanti rivelata come il risultato divide azioni condizioni
Ma la realtà e anche in continuo divenire si modifica costantemente sotto i nostri occhi
E qui soccorre l'attitudine del grande e raffinato giornalista
Nel cogliere i segni del presente nell'influire per tempo e segnalare gli sviluppi a volte davvero imprevedibili degli eventi politici economici sociali e culturali
Dinanzi alla realtà infine non si può rimanere semplici spettatori
Urge l'impegno ispirato da una visione alta nobile della politica proiettata verso un continuo miglioramento dell'esistente
E in grado di inalberare i processi in atto nella società di gestirli anche grazie alle conoscenze dello storico trovando le risposte più adeguate
Mediando fra gli interessi contrapposti dopo averli però analizzati compresi
Nella loro intima essenza
La ricerca dello storico quindi unità all'impegno politico secondo lì il segno mazziniano di pensiero e d'azione
Non c'è opera storica
Che non ha soldi in qualche modo a un'azione civile scrive Spadolini nella prefazione degli uomini che fecero l'Italia
Che significativamente presente al tempo stesso come il ripensamento dell'Italia di un secolo e più ma anche come l'apertura al dibattito reale ricerca dentro noi stessi
Dell'Italia di oggi dell'Italia che intorno a noi piena di contraddizioni piena di tensioni laceranti ma anche di vitali fermenti di revisione e di critica
Una stretta connessione
Quella tra storia e politica che emerge del resto fin dal suo primo intervento in Senato in occasione del dibattito sulla fiducia al Governo Andreotti il tredici luglio mille novecentosettantadue
Nelle riforme
E nei rinnovamenti il che si impongono c'è una tradizione che tutti noi dobbiamo salvare la tradizione del Risorgimento la tradizione per cui l'Italia si è trasformata in un Paese civile
E moderno
Laddove il riferimento è ai valori della ragione e della tolleranza nel confronto politico tra opposte visioni
Una questione nella quale i profili di metodo e di merito appaiono assolutamente inscindibili e che rappresenta una sorta di manifesto del suo impegno politico e istituzionale è il richiamo all'Italia della ragione
Che si ritrova sviluppato su un terreno istituzionale nel suo discorso di investitura come presidente del Senato il due luglio mille novecentottantasette in una difesa forte
Del primato del Parlamento il difficile governo dello Stato sarebbe impossibile sì qui in Parlamento non si realizzassero quelle condizioni di lavoro critico fatto di progetti e contro Progetti nutrito della cultura di governo
E della forza propositiva dell'opposizione che rende vivo e vitale il regime parlamentare
Rivendica le ragioni costituzionali della centralità parlamentare contro ogni tentativo di ridurre il valore del passaggio parlamentare ad una mera ratifica ad adempimento formale o a stanza di mediocri e particolaristiche negoziazioni
Cita Hegel richiamando l'immagine del Parlamento come istituzione porticato tra lo Stato e la società civile
Ammonendo che non solo la legittimità democratica ma la stessa efficacia tecnica delle decisioni politiche è profondamente condizionata dal lavoro delle Camere
Il Presidente
è il garante istituzionale del Senato custode dei regolamenti dei diritti della maggioranza e di quelli delle opposizioni e si impegna a difendere il bene della centralità parlamentare con la persuasione
Che il lavoro delle camere non è mai inutile neppure quando sembrano più facili o politicamente più redditizie le scorciatoie dell'esecutivo
Ho all'estremo opposto le tecniche plebiscitarie
Sembra per riecheggiare
Quanto aveva affermato il trenta agosto mille novecentottantadue nel discorso di investitura
Del suo secondo governo là dove aveva ricordato e ad un governo istituzionalmente forte corrisponde un parlamento forte ad un governo debole corrisponde un Parlamento debole
Gli appare pertanto chiaro che spetta al Parlamento saper trovare le risposte adeguate ai molti cambiamenti intercorsi in quarant'anni nella costituzione materiale
Nei partiti nei loro rapporti con le istituzioni nell'economia e negli istituti che la governa non è la percezione diversa dei diritti e delle libertà individuali e sindacali da parte dei cittadini
Sono due i momenti principali che caratterizzano negli anni della sua presidenza del Senato lo sviluppo di quello che potremmo definire un programma istituzionale anzitutto la riforma l'avvio della riforma del bicameralismo la soluzione che emerge dei lavori del Senato e quella del cosiddetto bicameralismo procedurale
Camera e Senato restano componenti eguali di un Parlamento concepito come nella volontà dei costituenti in modo unitario con identici poteri con identica dignità eliminando però quella duplicazione quei ritardi procedurali quelle ripetizioni ormai incomprensibile ingiustificabili
In sintesi sono per un numero limitato di leggi di richiesta
La doppia lettura
Sulle leggi costituzionali elettorali di delegazione legislativa di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali di approvazione di bilancio consuntivi di conversioni di decreto legge per gli altri provvedimenti invece sono stabilite forme semplificate di esame prevedendo la il seconda lettura
Solo su espressa richiesta
Corrisponde sottolinea con orgoglio Spadolini alla prima forma di autoinvito e di autocorrezione che il Parlamento ha dato dissente di Sestino oltre quarant'anni
Il Regolamento risultante dalle montagne dalle modifiche
Mantiene fermo in ogni caso il ruolo del presidente dell'Assemblea al quale sono attribuite funzioni ora propulsive
Ora di controllo ora di mediazione ora di garanzia di tutte le forze politiche il tutto nell'interesse di assicurare la piena funzionalità del Senato e dei suoi organi
Sono Poteri sono funzioni che Spadolini esercita fino in fondo apportando un contributo di equilibrio confronto ragionato
Il mio sforzo ricorderà nel discorso di insediamento alla presidenza del Senato dell'undicesima legislatura
è stato costantemente quello di individuare punti di equilibrio fra tesi divergenti e inconciliabili opponendo la linea della mediazione del raccordo a quella della contrapposizione della rottura
Secondo quelle caratteristiche super partes che sono proprie e connaturate alla funzione istituzionale di presidente del senato Forte di questa autorità s'in quella medesima occasione e li sottolinea con preoccupazione
Che c'è una frattura profonda da ricomporre tra società politica e società civile che si traduce in una crisi della partecipazione politica
Nella consapevolezza peraltro che non si tratta di un fenomeno tutto è solo italiano e ancora una volta l'analisi dello studioso e il punto di partenza e il fondamento dell'azione politica
è dovere del parlamento al suo avviso continuare a rappresentare un punto di riferimento saldo e autorevole
Capace di ricostruire il patto incrinato per cittadini e istituzioni con uno sforzo reale di comprensione dell'emergenza in essere
Sono tanti i temi che gli stanno a cuore sui quali ritorna più volte
Segnati segnalando l'urgenza dell'agire la questione dell'unità nazionale la lotta i terrorismi alle mafie il risanamento economico gli squilibri sociali e territoriali la questione morale
La ferma condanna e la lotta ad ogni forma di razzismo e antisemitismo la tutela dei beni culturali la conquista di più avanzati livelli di integrazione europea
Giovanni Spadolini a ma in dialogo con il passato
Senta in Palazzo Giustiniani la presenza ancora viva di Enrico De Nicola ma al medesimo tempo e divide Benin lesto nel presente
Apre le porte a studiosi italiani e stranieri per raccogliere i dibattiti che siano di supporto alle decisioni parlamentari con riflessioni
Critiche profonde accurate tessere una fitta rete di rapporti con le università
Istituzioni culturali e di ricerca in molte delle quali riveste anche ruoli istituzionali di guida imprime un forte impulso alla cosiddetta diplomazia parlamentare viaggiando molto e ricevendo autorità
E delegazioni straniere con il quale stabilisce legami destinati a durare
E di tutta questa intento intensa attività lascia tra sia lascia traccia in articoli e il sei Pieri saggi deporre riunisce in volumi che restituiscono il divenire di un mondo in costante trasformazione
Un italiano
E la scritta che vivo Voeller si incidesse sulla sua tomba a San Miniato dal dolore lo sguardo abbraccia tutta Firenze
E permettetemi di dire che a giusto titolo Giovanni Spadolini potrebbe essere definito un italiano europeo nel segno dell'antica tradizione mazziniana l'Italia
Egli scrisse nacque come parte essenziale dell'Europa sentita come civiltà comune
E più volte sottolineo l'esigenza di un'Europa sempre più unita sul piano politico
Quale ubi consistam necessario per essere all'altezza delle numerose sfide che si andavano profilando all'interno dei singoli Paesi e sul piano internazionale
Ma sempre nella consapevolezza che senza le patrie assise sul loro fondamento morale
Non ci sarebbe l'Europa questa parola misteriosa indecifrabile che trae la sua luce dalle componenti che concorrono ognuna a formarla
Il pensiero occorre all'illuminante analogia tratteggiata da Benedetto Croce nella storia d'Europa
Del secolo
Diciannovesimo che Spadolini da italiano europeo amava citare a quel modo che orsono settanta anni scriveva Croce nel mille novecentotrentuno in un momento storico già molto critico
E alla vigilia di terribili e denti un napoletano dell'antico regno o un piemontese del Regno subalpino si fecero italiani non rinnegando Lester loro anteriore
Ma innalzando le risolvendo lo in quel nuovo essere così e francesi e tedeschi e italiani e tutti gli altri sin alzeranno europei e i loro pensieri indirizzerà hanno all'Europa i loro cuori batteranno per lei
Come pedina per le Patrick piccole non dimenticate già ma meglio amante
Un auspicio e una speranza che risuonano ancora attuali vi ringrazio
Ringrazio di vero cuore presidente del senato Maria Elisabetta Alberti Casellati per aver accolto l'iniziativa della Fondazione Spadolini Nuova antologia
Onorando sì della sua personale partecipazione
Con lei ringrazio il ministro della cultura Dario Franceschini il nostro ministro delle fondazioni degli istituti culturali delle ipoteche degli archivi di tutto quell'immenso patrimonio che Spadolini ha tanto amato
E anche noi le autorità i numerosi amici qui presenti coi tanti che non potendo essere con noi hanno comunque voluto testimoniare la loro vicinanza nel ricordo del nostro professore
Cosa rappresentò per Spadolini mi sono chiesto l'elezione al Senato cinquant'anni fa il sette maggio mille novecentosettantadue
Certamente una svolta nella sua vita
Alle due anime l'ha ricordato prima la precedente quella dello storico e l'altra del giornalista ne aggiungeva una terza quella del politico militante e dell'uomo delle istituzioni
Era per lui un momento di profonda amarezza anche per il modo con cui all'inizio di marzo era stato allontanato dalla proprietà dalla direzione del Corriere della Sera
Fino ad allora l'enfant prodige aveva compiuto una cavalcata di continui successi
Nella storia autore del primo libro a nove anni aveva poi aperta originali filoni di indagine scaturiti dalla revisione del Risorgimento senza eroi nel solco del suo Gobetti
Gli studi delle minoranze laici e cattolici nella storia d'Italia
Docente all'Università di Firenze a soli venticinque anni aveva imposto con la prima cattedra in Italia quella storia contemporanea vista allora con sospetto
E dolci disciplina fondamentale nelle facoltà umanistiche e non solo
Nel giornalismo era passato dall'esperienza del Messaggero di Mario Missiroli de il Mondo di Mario Pannunzio
E il piè poca di Alberto Mondadori alla direzione del Resto del Carlino per tredici anni e del Corriere della Sera appunto dal mille novecentosessantotto a mille novecentosettantadue
Avrebbe continuato come poi continuo la ricerca storica
Ma esitava a riprendere l'insegnamento in una università travagliata dalla contestazione così diversa da quella che aveva lasciato solo pochi anni prima
Accolte dunque con entusiasmo l'invito di Ugo la Malfa a candidarsi indipendente nelle file del partito repubblicano nei collegi di Milano una nuova esperienza
Una sorta di sfida coronata dal successo delle urne
Era un modo diverso di fare politica rispetta la direzione depura influenti quotidiani ma nell'assoluta continuità dei principi e degli ideali che gli erano pro capogruppo del PRC a Palazzo Madama presidente della commissione Istruzione Spadolini portava avanti Laura antiche battaglie quale quella per l'università
Col varo dei provvedimenti urgenti quella per Venezia di cui avevano denunciato già nel mille novecentosessantanove
Dalle colonne del suo Corriere i danni derivanti dalla laguna dall'insediamento industriale di Porto Marghera attraverso le inchieste di Indro Montanelli e di Dino Buzzati
Un impegno parlamentare il suo volte in particolare a sostenere il miglioramento della situazione economica del Paese e la tutela rigorosa e inflessibile della legalità
Da Palazzo Madama l'enfant prodige ormai quarantasettenne avrebbe ripreso fin da subito la sua cavalcata ministro fondatore dei beni culturali titolare della Pubblica istruzione primo presidente del Consiglio non democristiano nella storia della repubblica
Ministro della Difesa infine Presidente del Senato il ruolo istituzionale il prediletto che lo poneva al di sopra della competizione fra i partiti di cui avvertiva intero il crescente malessere
Rivendico il primato del Parlamento avviò significative riforme costituzionali e regolamentari per il migliore funzionamento dei lavori dell'Assemblea
Assicurò il rispetto delle minoranze aperta al dialogo e al confronto avverso sempre e dovunque alle contrapposizioni rigide al muro contro muro
Irrinunciabile Luís la fede nella cultura nella ragione
Palazzo Giustiniani ha visto succedersi in questa sala Zuccari momenti di grande riflessione scientifica e politica
Luogo privilegiato di dibattito in una realtà quella romana in cui i temi della politica e della cultura si intrecciano e si stimolano a vicenda
Il suo amore per i libri trova piena realizzazione nell'acquisizione del Palazzo della Minerva nella prestigiosa sede della Biblioteca del Senato aperta agli studios
Fedele al suo concetto della storia contemporanea intesa come incessante esame di coscienza per comprendere quello che dei valori dei nostri padri vive ancora in noi
Per rendersi conto se eccome possiamo tra mandarli quei valori non quali riti da osservare riferire
Bensì quali stimoli critici ai nostri figli e ai figli dei nostri figli grazie
Ecco la parola Andrea Manzella che l'imputato anche capo di gabinetto Spadolini al periodo della presidenza del Consiglio
Si tratterà il Senato signore e signori dopo appena nove anni dalla sua elezione a senatore Giovanni Spadolini divenne Presidente del Consiglio
E quei suoi due brevi governi segnarono tre torsioni costituzionali tre precedenti indelebili
Nello sviluppo della nostra forma di governo
In primo luogo ci gruppo e la gerarchia dei partiti politici
Il criterio che si era rigorosamente rispettato nel scelte di governo del paese il commento più corrente fu allora il primo nodo non da poco chiaro il primo laico a Palazzo Chigi
I ma alla in realtà la vera novità
Fu quella di una sospensione della scala gerarchica dei partiti
Cioè di quella regola sempre osservata fin dalle storiche elezioni del mille novecentoquarantotto
Si pensi che nelle ultime elezioni del mille novecentosettantanove il partito di Spadolini repubblicani Spadolini avevo ottenuto appena il tre virgola tre cinque per cento dei seggi dei voti
In secondo luogo quella scelta inedita dal capo dello Stato Pertini consentiva al presidente del Consiglio una lettura nuova
Delle prerogative attribuitegli
Dall'articolo novantacinque della Costituzione
La formula corrente di primus inter pares veniva di fatto accantonata con l'accento posto sulla prima parte della formula costituzionale
Dirige la politica generale del governo N responsabile e mantiene l'unità di indirizzo politico e amministrativo
Una preminenza formale
Che ora proprio in forza del valore di quella nomina singolare veniva affermata nel suo vero significato di preminenza sostanziale come fossero cadute certe sovrastrutture che l'occultava
In terzo luogo era la Presidenza della Repubblica
Che certificava con quella nomina un allargamento dei suoi poteri senza il riscontro nell'esperienza repubblicana il capo dello Stato nella sua funzione di commissario alle crisi avrebbe avuto d'ora innanzi una sfera di azione assai più ampia
Che nel passato
La convinzione o la suggestione della doppia fiducia necessaria per il governo quella obbligata del Parlamento costituzionalmente e quella materialmente evidente Capo dello Stato assumeva allora contorni precisi
Si creava un precedente irreversibile
La Corte costituzionale del due mila e tredici avrebbe riconosciuto il sul ruolo presidenziale nella forma del Governo italiano queste tre torsioni
Istituzionale
Rappresentano quello che può essere interpretato come il primo atto di un processo di personalizzazione del premier
Un processo che da allora prosegue nel tempo da Craxi a De Mita da Berlusconi a Prodi e raggiunge il suo culmine nei governi cosiddetti eh che dici basati sull'autorità salvifica di personalità come Ciampi Monti Draghi
Tra le svolte accentuate dal fatto che Spadolini fu anche il primo dei grandi comunicatori da Palazzo Chigi
Il Presidente del Consiglio che raggiunge l'opinione pubblica saltando i partiti
Scoprendo però nello stesso tempo le intime debolezze della loro capacità di rappresentano
Una crisi dei partiti
Che generava di conseguenza la fragilità di istituzioni che proprio sui partiti si erano storicamente fondate
E poi sorrette
La repubblica dei partiti
Così per ricordare Pietro Scoppola
In quella che è stata la sua casa
Spadolini comprende allora
Che deve legare il suo momento politico al tempo lungo del discorso istituzionale
Accade così che l'inventore di una sorta di neo personalismo democratico metta alla base del suo secondo governo fotocopia
Proprio un messaggio di concrete riforme istituzionali il decalogo del mille novecentosessanta o ottantadue
L'individuazione cioè di dieci punti critiche nell'apparato istituzionale concretamente e precisamente definiti
Da allora ad oggi la questione istituzionale non è più stata espulsa dal discorso politico italiano
Ma i risultati sono stati inversamente proporzionali Aldo spreco di energie e attese dal fallimento di ben cinque
Commissioni speciali parlamentari che si sono succedute fino ai disastrosi esiti dei referendum del due mila sei
Del due mila sedici
E si può sostenere che la ragione di tanti prolungati i successi sia stata proprio l'abbandono di quel metodo puntuale che ispirò il decalogo non è casuale infatti che nove di quei dieci punti c'erano stati attuati sia pure nei tempi lunghi italiani dall'organizzazione la Presidenza del Consiglio al volto all'abolizione del voto segreto alla sessione di bilancio eccetera ne rimane se incompiuto uno il numero quattro
Del decalogo
Che prevedeva testualmente
Una configurazione nuova dei poteri locali che garantisca l'efficacia e l'efficienza delle autorità democratica territoriale
Cioè la stabilità
Che sarà assicurata con l'elezione diretta dei sindaci dei presidenti delle Regioni
Ma a quel punto quattro O del decalogo così continuava
Sperimentando moduli di governo locale suscettibili di affermazione successiva sul piano nazionale
Sono passati quarant'anni
Ma quel disegno di un ponte
Dal locale al Nazionale
è rimasto lì
A ricordare ogni giorno l'incertezza italiana
Sulla forma del suo governo grazie
Grazie Andrea
Signor presidente signor ministro colleghi
Onorevoli signore e signori quando l'amico
Cosimo Ceccuti mi ha chiesto di
Ora portare qualche osservazione sul rapporto tra
Spadolini partiti politici
Se non conoscessi la sua sensibilità storiografica e soprattutto la conoscenza diretta dell'uomo avrei pensato a un fuor d'opera perché insomma tutta la biografia di Spadolini sia dal punto di vista personale che dal punto di vista politico sembra collocarsi fuori dal perimetro dei partiti amava
Quel Risorgimento dove uomini avevano avuto un ruolo molto più alto delle dei partiti i partiti erano stati assenti i suoi riferimenti più cari
Persino nella loro contraddizione erano riferimenti che si collocavano fuori
Da quell'arco lungo in cui i partiti integrazione di massa
Sarebbero stati il centro della vita istituzionale amava l'Italia giolittiana amava un critico dell'Italia giolittiana come Gobetti perché certamente appunto non fu uomo di partito persino la sostanza della sua esperienza politica
Ebbene diciamo un segno non ascrivibile alla partiti città sia perché fu un militante del partito
Più piccolo tra quelli storici della Prima Repubblica
è il partito che sicuramente dal punto di vista storico sì
Caratterizza per il maggior differenziale diremo per il maggior spread fra suffragi conseguiti e influenza esercitata Partito repubblicano fu una sorta dimmi non Ranza creativa e sia perché e questo sarebbe un punto da approfondire
In alcuni successi di quello partito di cui lui fu protagonista soprattutto alle elezioni milanesi comunali milanesi degli anni ottanta
E possibile retrospettivamente togliere alcuni incunaboli di quella crisi dell'Italia dei partiti che si sarebbe sviluppata qualche anno più tardi che ebbe come centro la questione settentrionale Spadolini poi è stato detto
Fu un uomo delle istituzioni i suoi riferimenti e più prossimi e più cari sono riferimenti di statistica
Sono quello
Di Ugo la Malfa di Aldo Moro
E persino Sennori scandali diamo la sua opera storica cogliamo diciamo una certa e stranita al tema della partiti cita c'è stato un periodo in cui la storia politica in Italia fortunatamente quel periodo è stato superato
Era l'ha fatta diciamo dagli storici della casa passatemi RIS l'espressione i grandi partiti avevano degli storici di riferimento i quali tra le altre cose avevano accesso
Agli archivi di quei partiti quasi monopolio in esclusiva ci sono pochi esempi nella storiografia gli storici politici che hanno tra virgolette terrazzato tra questi sicuramente Spadolini che da laico si caratterizza innanzitutto in campo storico per gli studi sull'opposizione
Cattolica sono sicuramente i suoi contributi più importante ecco questo diciamo è il quadro molto Leo superficiale impressionistico che si può che ci può dare del rapporto tra Spadolini e la partiti cita però c'è qualcosa che stona perché è non solo come ha ricordato il prezzo Ceccuti lui volle l'istituzione delle carte dell'Historia contemporanea ma persino caldeggiò quelle di storia dei partiti politici che per un certo periodo nelle nostre università sono state branca importante
Della storia contemporanea volle la pubblicazione per la casa editrice le Monnier di un testo che al lungo è stato un classe incorre I partiti politici nella storia d'Italia Di Carlo Morandi e di questo libro lui curò la prefazione alla quarta edizione
E qui tra le altre cose scrisse cito di lì da quelle istituzioni antipetto antipatica
Anticipatrici di Morandi mossero tesi di laurea monografie più o meno originali saggi più o meno nutriti e resistenti al tempo mosse comunque tanta parte di quella storiografia dei partiti che doveva rappresentare una delle caratteristiche più i giornali e inconfondibili della storiografia italiana dell'ultimo ventennio
Fine della citazione forze il giudizio nella sua sinteticità
Anche troppo ottimistico
è troppo positivo ma resta il fatto che quella pagina della nostra storiografia fu conosciuta e valorizzata da Spadolini allora come si fanno allegare queste due cose
I suoi riferimenti estranee ai partiti nella vita politica la sua considerazione così profonda invece del loro ruolo in ambito storiografico storiografico
Io credo che Spadolini sui partiti
Fu incrociano a tutto fondò
Aveva nei loro confronti
L'approccio prevalentemente idealistico
Soprattutto sapeva nella storia è sempre storia contemporanea e quindi non è storia di quel che ti piace è storia di qualche e quindi c'è stato un momento un lungo momento che nella storia italiana si è prolungata oltre la sua parabole europea in cui il partito politico è stato il moderno Principe
E soprattutto riuscito ad approcciare a questo tema con una
Seguendo quella formula anch'essa crociana del partito come giudizio come pregiudizio che fu la sostanza di un articolo di Croce seduto ricordo bene
Del mille novecentoundici sulla unità di Salvemini e che fondamentalmente diceva che sul rispetto ai partiti bisognava avere un giudizio severo ma questo giudizio non si poteva mai
Trasformare in pregiudizio perché comunque il loro ruolo nella diversità delle forme che essi avrebbero assunto era comunque fondamentale per il funzionamento delle istituzioni insomma Spadolini partiti non li ha ma ma ne considera il peso e la portata sociale
Atteggiamento che lo aiuta a considerare la loro influenza la loro importanza ma anche e soprattutto a comprenderne negli anni ottanta la loro crisi grazie
Stefano Folli Presidente Associazione Amici della Fondazione
Delle molte cose che sono state dette finora dette molto bene dal presidente Casellati degli amici che hanno parlato fino adesso
Emerge
Con chiarezza che tutte le espressioni della complessa vita Giovanni Spadolini hanno conducono in modo diretto o indiretto al giornalismo
Diceva di se stesso che le istituzioni sono passioni e non si può stare dalla cosa pubblica se non se ha passione per le istituzioni diceva Montanelli suo grande amico quasi un fratello maggiore per certi aspetti che in realtà prima dell'istituzione la vera grande passione di Spadolini che erano i giornali
Nei giornali si riassumeva tutto il suo essere si riassumeva soprattutto ma intanto diceva Montanelli
C'era anche la la passione per l'odore della carta stampata il mattino che è vero
Devo purtroppo motore che oggi si sta perdendo
Per varie ragioni tecnologiche diciamo anche di crisi della la categoria ma all'epoca c'era
E
Il giornalismo di Spadolini era sicuramente il punto di congiunzione tra passato e presente tre oggi siamo una società che vive oppone eterno presente come sappiamo all'epoca
Spadolini si preoccupava di legare costantemente il passato al presente quindi il massimo dell'attualità il giornale legato al massimo della riflessione storica appunto l'altro suo volto lo storico
Secondo il celebre aforisma di Shiller secondo cui lo storico è il profeta del passato
Oppure lo appena ricordato Gaetano Quagliariello la lezione di Benedetto Croce la storia è sempre storie contemporanee che si adatta perfettamente alla sua idea del giornalismo
In effetti la vita di Spadolini storico quali pari passo con la sorprendente esperienza dello Spadolini giornalista oggi si direbbe che quasi un sistema di porte girevoli
E il giovanissimo professore del Cesare Alfieri precoce autore del Papato socialista e anche collaboratore di Mario Pannunzio al mondo fin dagli esordi di Leo Longanesi nel primo borghese
Pannunzio e Longanesi due innovatori del giornalismo italiani italiano asciutti e razionali nella loro prosa lontani dal giornalismo retorico è un po'bolso degli anni Trenta
E ci sarà sempre qualcosa di questi maestri nello stile giornalistico
Del giovane come il trattore del sì di vista
Dal Corriere della Sera di Missiroli per tre anni alla direzione del Carlino del Resto del Carlino appena trentenne
I giorni ma e per lui
Anche capacità di rivivere costantemente gli studi risorgimentali l'opposizione sia cattolica sia laica al nuovo Stato unitario e quindi vede nella sua fragilità nelle sue contraddizioni
E si ritrovano nelle battaglie giornalistiche dapprima proprio i disordini
A chi anche idealmente Degasperi
Da lui visto come un riformatore
L'idea della collaborazione tra tra laici e cattolici contro ogni chiusura intransigente contro contro gli storici steccati contro Luigi contro cui si scaglia era sempre una formula storica ma giornalistica molto efficace come sarà quella del Tevere più largo
Ogni tredici anni con operazioni direzione col cardinal c'è la volontà di accompagnare con prudenza e gradualismo qualcuno dirà troppo prudenza troppo gradualismo il passaggio del centrismo al centrosinistra
In Spadolini certamente il mio il giornalismo è una missione cioè è una pedagogia civile nel senso mazziniano dell'espressione oggi questa espressione posseduti sembrare anacronistica
All'epoca invece era uno sforzo di interpretare i cambiamenti sociali ed economici che erano drammatiche dovrebbe che mente tumultuosi nell'Italia del dopoguerra accompagnando lo sviluppo senza arrendersi ai primi segnali di frammentazione
Era un giornalista che sapeva
Che non che non si imitava diciamo all'editoriale al convento
Era un giurista che è presente in relazione la vita raccontava la sua vita Resto del Carlino si concludeva a tarda notte quando andavano piloti quando andava a cena verso le due di notte i giornali dell'epoca chiudevano tardissimo quegli andava a cena le due di notte con ceduto i capiredattori mangiava molto
E sosteneva che questo gli aveva rovinato il metabolismo
Perché in effetti mangiare le due di notte non è molto salutare tortellini Fusco
Ora
Siamo allo Spadolini che diventa direttore correlazione sessantotto hanno terribile
E e in seguito dalla sua missione cominciata a Bologna e lì la fonte d'ispirazione Luigi Albertini il grande direttore rimosso dal fascismo trionfante e peraltro va detto critico verso via dei titoli cordati
Letti le critiche di di Gobetti ma anche Albertini non era tenera suggeriti che invece ha molto amato da da Spadolini anche nella sua vita politica si ispira a Giolitti
Come i tempi di Albertini Spadolini assegna al giornale
In questo caso ovviamente con Rivera sera il compito di indirizzare il dibattito pubblico dare un senso comune alle formule politiche soprattutto diventare punto di riferimento costante di una classe dirigente
In questa
Missione in questa riesce a abbastanza questa missione le sue quattro tormentati anni a via Solferino vive un'epoca di drammatica transizione si affacciano i primi segni della violenza
E poco di più dei segni dalla violenza che sta arrivando e che sarà devastante per la società italiana
In piazza Fontana
L'omicidio del commissario Calabresi in mezzo c'è l'assalto alla tipografia del Corriere che può sembrare un raggio di minore rispetto a questi concitato ma in realtà è un segno terribile l'intolleranza è un attacco diretto contro la libertà contro la libertà di stampa
Fu criticato per aver sostenuto al Corriere la teoria degli opposti estremismi destino di destra del seguito di sinistra in qualche modo convergenti contro le istituzioni della democrazia liberale Gualtiero segue contribuì non poco questo a fargli perdere la direzione del giornale in quegli anni uno degli argomenti ebbene credo che cinquant'anni di distanza si possa dire che aveva fondamentalmente ragione
Aver colto le trasformazioni in atto nella società avere intravisto i primi segni e del degrado sono i maggiori contributi che Spadolini giornalista e direttore di giornale ha dato alla storia del giornalismo ma naturalmente soprattutto la storia d'Italia in una certa stagione in questo lavoro seppe tenere nella giusta considerazione tutti gli aspetti tutti le articolazioni della società del suo tempo articolazioni politiche
Era sempre fedele a un'altra definizione di Croce anche questo mi pare sia stata ricordata che la storia è sempre complessa e complicata
E che non si presta a facili semplificazioni o scorciatoie infatti venne poi il tempo delle semplificazioni degli alibi ideologici che finiranno per incrociarsi con gli anni di piombo insomma altro che antipolitica quella di Spadolini nei giornali e poi nella sua vita nelle istituzioni è la politica nel più alto senso del termine sapevano utilissimi cultura fu tutt'uno con un certo tipo di giornalismo quello per giornalismo che qui costituisce o dovrebbe costituire la spina dorsale di una nazione che vuole non smarrire se stesse e la propria identità grazie
A conclusione del nostro incontro vi potrei
Il ministro della cultura prenderà la parola grazie signor ministro
Grazie davvero tutti i relatori che hanno
Nizzola Dinoi un quadro così esaustivo intelligente grazie presidente in Senato
Avendo
Io mi soffermerò brevemente su una parte importante della vita di Spadolini c'era guida al ministero del nella creazione rapida Ministero Beni culturali che inizia solamente due anni dopo
Suo ingresso al Senato è un'esperienza che rappresenta certamente lo abbiamo sentito un frammento un pezzo di una persona la figura poliedrica e complessa come la sua ferisce eccelle in molti campi role differenti portati sempre avanti con rigore con passione civile von inesauribile senso del dovere
Eppure consentitemi di credere forse sono un po'parte in causa che l'esperienza della Guida dei beni culturali aver più che di una valenza particolare
Emblematiche retti da un meglio la personalità descrivendo la sintesi perfetta del profilo umano e politico di un uomo in cui ha sempre coabitato una duplice anima quella di intellettuale e uomo di cultura o quella di servitore delle istituzioni
Spadolini abbiamo sentito uomo dei primati e così è stato anche per il dicastero qui da oggi stati partì il primo ministro dei beni culturali il ministero nasce settantaquattro in una maniera allora piuttosto inusuale voi parlate di diventata la stanza comune cioè per decreto legge per la necessità e l'urgenza fu motivata dei rischi gravanti sull'immenso patrimonio culturale italiani presidente il consigliere Aldo Moro
Che guidava un bicolore di Cpr i Mori Spadolini non a caso due politici diversi della militanza
Ma accomunati da un profondo spessore intellettuale da una cultura molto vasta morì in un momento storico difficile in cui il Paese usciva da forti tensioni siamo nel settantaquattro suggellò con la frase ripartiamo del bene culturale
E questa frase Silvia o la volontà di creare un ministero autonomo dotato di portafoglio per inaugurare un corso nuove fare della cultura un cardine della vita nazionale luogo adatto a perseguire questo obiettivo naturalmente non poteva che essere Spadolini
Il dicastero non nasceva dal nulla si inseriva in un lungo cammino percorso con fasi alterne in cui il maturo amento di una riflessione sulla tutela dei beni culturali si più volte riaffiorato una star del Paese come ben sapeva Spadolini
Ha consapevolezza della necessità di tutelare il patrimonio attraversati secco delle star italiane
E già presente nella legislazione degli Stati preunitari culmina nella legislazione meno centotrentanove
Ma che si articola in in modi differenti a volte minerali ma sempre primi al mondo la tutela dei beni culturali filone che ha superato con continuità se pur tra alti e bassi ostacoli accelerazione ha superato le diverse fasi politiche ha trovato la sua più alta
E luminosa manifestazione l'articolo nove della Costituzione quello di cui Ciampi diceva dovremo essere molto orgogliosi
Perché siamo l'unico Paese al mondo che ha tre principi fondamentali della Carta costituzionale la tutela del patrimonio storico e artistico della Nazione la promozione dello sviluppo dalla cultura
Tuttavia nonostante l'articolo nove e la riflessione aperta da diverse commissioni dobbiamo aspettare appunto il settantaquattro per lasciare il ministero in un momento in cui i beni culturali e paesaggio erano particolarmente vulnerabili per la crisi che per espansione edilizia per l'incuria molto spesso che la tutela il decreto istitutivo su impulso di Spadolini indicava
E ministero cos'è preposto alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale del Paese articolo due già qui si era la consapevolezza che tutela e valorizzazione dei beni culturali debbono stare insieme non sono contrapposte come è capitato spesso in modo ideologico
O tutela valorizzazione stavano insieme all'articolo nove stanno insieme al decreto del nelle parole di Spadolini dell'istituzione del del ministero credo siano state un punto di riferimento per le riforme che il governo il Governo e il Parlamento hanno realizzato in questi anni
Sono il Ministro dell'utopia ma solo topi e disse parafrasando massimi che fanno problemi dell'umanità
Queste parole di Spadolini si trova l'idealismo che era accompagnato da concretezza e già lungimiranza come dimostra una stagione pionieristiche fondativa il governo cadde nel febbraio del settantasei
Quindi un arco temporale di soli quindici mesi ma decisivi per creare ministero gettare le fondamenta normativa organizzative dal nostro ministeriale lanciarlo nuova e appassionata generazione di dirigenti e funzionari che hanno fatto la storia Point della tutela il patrimonio culturale del nostro Paese che ha fatto diventare l'Italia un punto di riferimento nella tutela del patrimonio culturale riconosciuto una leadership riconosciuta in tutto il mondo in queste giornate difficili
Così segnate dai venti della guerra si potrebbe dire su Spadolini sullo statista sulle sue straordinarie doti che mise a servizio dell'Italia è stata fatta oggi nell'Europa crede credendo nella libertà nella democrazia ma per me
Per tutti coloro che lavorano nel mio ministero donne e uomini
E l'UE ha fortemente voluto dal quale assunto dal primo la responsabilità presenterà sempre soprattutto una figura familiare o insieme autorevoli la star di un padre fondatore un punto di riferimento al quale guardare conta attitudine per questa qualche anno fa vediamo dedicata alla sala
Più importante ministero in cui si svolgono e si svolgeranno tutte le iniziative dei prossimi anni grazie
Tanto signor ministro
Nostro incontro si conclude fatemi ricordare sono l'espressione quanto Spadolini stava per andarsene io confortante lo gli dicevo
Che sarebbe rimasto sarebbe stato ricordato nel tempo mi diceva uno qualche amarezza mi diceva guarda in questo Paese che è morto è morto per sempre ecco credo che la giornata di oggi
Sì o no parziale smentita in realtà lo ricordiamo tutti con tanta fretta grazie al ponte