Guareschi, l'umorismo e la storia

Pronto
C'è qualcosa
E poi fra grazie
Allora torniamo dall'inizio Bongiorno grazie di essere venuto britannico Riccardo della giornata lavorativa
Questo convegno rappresenta un po'la la continuazione di un convegno che
Alcuni degli venti che l'organizzano in questa occasione cieca del ventitré la Fondazione Spirito Calibano nel mille novecentonovantotto da allora è passato un po'di tempo e Guareschi non è più un oggetto per cui Lupo
Della cultura italiana si cominciano a fare tesi di laurea dare e a fare corsi all'università si incominci a studiare il personaggio come merita non si dice più che un personaggio marginale che faceva semplicemente pupazzi disegni ma si comincia a studiare la complessità della semplicità cioè questa apparente semplicità Guareschi hanno in realtà complessa
A me piacciono le cose complesse le culture
Nelle quali c'è molto da approfondire
Questo incontro
L'umorismo e la storia
Che l'assessorato ai beni e le attività culturali del Comune di Trieste ha voluto
Fortemente si propone esattamente questo una panoramica su Guareschi meno noto e un'analisi finale alla fine oggi pomeriggio di questo suo film fatto con Pasolini negli anni Sessanta Nana
Darei subito la parola all'assessore andrebbe immatura culturali del Comune di Trieste l'onorevole Roberto Menia che ci porta il saluto dell'ente organizzatore del convegno
Verso le ore
Abbiamo voluto
In rete
Cavaliere
Un po'pretenziose
Da descritta
Più vicino
Ci siamo
A posto
Ed allora davvero mi limito per davvero a ad
Salutavo ringraziamento
Allora trattamento appena tutto
Professore
Perché
Nel momento in cui con questo assessorato
Ho voluto abbiamo voluto perché c'è un'intesa peraltro con la Provincia di Trieste se Massimo prego subito dopo apparterrà risaputo anche di queste multe
Abbiamo inteso creare una sorta di i programmi culturali che abbiamo affidato sostanzialmente la regia ora iniziamo a tappe
La finanza è bello
Abbiamo più dunque deciso di passare attraverso personaggi simbolo luoghi simbolo
Attraverso istituzioni simbolo ed allora perché si sappia abbiamo intenzione di occuparsi rispetto in sinergia di personaggi come Guareschi
Al quale vogliamo intitolare una via di Trieste l'avevo già annunciato prima o poi accadrà
Sapete che peraltro non è facilissimo mettere le mani sulla toponomastica bisogna
Bisogna trovare spazi luoghi e tempo ma al tempo è galantuomo e quindi questo è un impegno comunque l'intenzione di ti rispetta
Ci occuperemo riassettare i musei triestine prima di tutto al professor parlato abbiamo affidato l'incarico di ripensare il vecchio museo del Risorgimento
Verso il due mila quattro cinquantesimo del secondo ritorno di Trieste all'Italia
Diventerà un museo con più ampia funzione fior di ricordo
Simbolico voglio dire
Diventando quindi nomina quello che conosciamo ma il museo che renderà omaggio memoria anche ad assecondare senz'
Oggi questo convegno su Guareschi vorresti è un personaggio simbolo per l'Italia del dopoguerra un personaggio simbolo a valle per snobbato dalla cultura ufficiale perché sono stati sufficientemente o di silice politicamente corretto però sicuramente assai poco politicamente corretto non si diceva così al tempo ma la spocchia del la spocchia del
Così di quell'intellighenzia sinistrorsa è rimasta sempre uguale
Dicevo era un personaggio simbolo di libertà intanto se un uomo che decide
E lo afferma
Che è per la libertà di dire di parlare di pensarlo
Nell'Italia può democratica si può anche andare in galera
Persona di coraggio e di coerenza degli ideali quest'Italia una prodotto umbra anche come dire in questo dopoguerra è un uomo cuore dalla cultura ufficiale delle non era sufficientemente Barbosa non
Facevamo sociale sufficientemente come accade un po'per tutta ciò che ti propina sinistro Guareschi è un'altra cosa ma non era soltanto come correttamente ha detto
Il professor parlato disegnatore di occuparsi
Per come dire per bambini o poco più rappresentava proprio quello scontro che era al tempo stesso ideale di tradizioni tutto italiano vissuto in modo particolare
E poi il trionfo all'epopea del Peppone e don Camillo che non è soltanto quella conosciuta in televisione che anzi non mi rende in realtà non lo rende perfettamente anche se la gran parte degli italiani ha conosciuto Guareschi attraverso attraverso Fernandel e Gino Cervi è una cosa diversa venduto questo non sono io a dover parlare
Ci sono illustri relatori
Nel corso di tutta la giornata ci daranno quindi spaccati i diversi profili per Guareschi vogliamo conoscere quindi il Guareschi che scrive Mangone scritte politico io non Guareschi che disegna Mai Guareschi sconosciuto Guareschi che
Si innamora di una serie di vicende o faccende come usava dire come per esempio quella triestina
E tutte queste cose ecco tutte queste cose io li ringrazio sono diversi relatori tutti con un alcolica in un curriculum di marcia a proposito di approfondire la conoscenza della letteratura dello studio Guareschi di assoluto primo piano
Vi ringrazio ringrazio ovviamente perché perché sono no io mi mi devi dirmi che vi viene quando devo dare i fiori professore
Topo
Basta così mi ero mi ero imposto anche vede tagliare io non devo questo essere un saluto e non e quindi quindi qui qui mi fermo
Io mi auguro che nel corso della giornata la calura consenta di far sì che questa sala siede anche un po'perché ancora troppo poco soprattutto ripeto per primo livello il livello di Chio relazionerà questa mattina e nel pomeriggio ma anche per l'impegno che si è messa dietro questa iniziativa quindi grazie a voi grazie relatore grazie ai presenti che mi auguro di vedere ripeto cresce nel corso aggiornata lascio la parola Massimo Greco annovera provinciale poi vediamo e dare inizio ai lavori quelli verso
Beh grazie a la a Roberto Menia al quale a mio modo di vedere si deve il
Una come posso dire una l'inizio di una nuova stagione di attività e di politica culturale da parte della amministrazione comunale con scelte di temi e di argomenti de che che erano desueti e che noi ci auguriamo divengano invece parte parte integrante di un lavoro di di un lavoro culturale ed una stagione nuova per la cultura per la cultura triestina e credo che la odierna giornata si iscriva in questo io per la verità parlerò spero ancora meno di Roberto Menia che tratta che dall'altra il padrone se il padrone de di casa e ignorate vi sono contributo vorrebbe essere più da conterraneo o quasi conterraneo che non da pubblico amministratore
Quasi conterraneo
Guareschi era parmigiano io sono modenese diciamo che c'è un appartenente a una koinè padana e cori ce la sbrighiamo desolati koinè Padan perché l'Emilia per me è un'espressione amministrativa non è note non cantate a tutto a non è una realtà storica e culturale io credo che l'appuntamento di stamane concorra a rendere giustizia a Giovannino Guareschi contribuisca ad affrancando da letture semplificate Ricci e banalizzando interi e mi pare di notare via rilevare all'interno del menu di giornata due nuclei tematici più significativi
Il primo mi pare sia Guareschi e la realtà politica del suo tempo
Con il rapporto dialettico sempre libero anticonformisti con nei confronti dei politici e dei partiti
Non ha il caso Trieste verrà oggi
Sviscerato il rapporto tra Guareschi e Trieste un rapporto non soltanto a emotivo e sentimentale ma anche un rapporto politico con il mille novecentocinquantatré cioè le posizioni assunte nei confronti di De Gasperi
Di di Pella nego poté della Democrazia Cristiana per la quale Guareschi si era battuto modo leonino nel quaranta nella quarantotto ma dalla quale tende a prendere progressivamente le distanze non vedendola più in onda recependo la più come il riferimento che lui aveva immaginato e che aveva prova vinti in progettato nella battaglia del del quarantotto come per esempio anche l'atteggiamento nei confronti della legge truffa nella cinquantatré
Evidenzia c'era in corso una mostra a
A Roma a Palazzo Giustiniani proprio sulla legge truffa perché per la regola del cinquantennale
Della della della battaglia elettorale che venne fatta a suo tempo e Guareschi da posizioni che potremmo dire
Di di di destra sicuramente anticomuniste però si batte contro la legge truffa ci sono nella nella mostra punta a Palazzo Giustiniani delle Burtone vignette che videro pubblicate
Sul Candido dove vengono del bene benissimo tutti De Gasperi esce e questo e un mi pare il primo nucleo tematico della della giornata importante l'altro è quello che vorrei definire seguissi passa la diciamo l'ossimoro la attualissima inattualità di Guareschi
Cioè il Guareschi e conservatore e ambientalista ante litteram e lo scrittore dell'epos padano
E il narratore semplice ma efficace di un mondo umano di un sistema di valori e di relazioni economiche o sociali in via di rapida e ripida trasformazione
Non è quello di Guareschi a mio modo di vedere un EP cedi o reazionario e la denuncia di uno stravolgimento da boom economico
Che reca benessere l'undici elettrodomestici ma che rischia di alterare il rapporto uomo-natura un uomo storia uomo territorio in una logica di malinteso progressivo ecco per quel per questo io credo per per per il l'occasione odierna di porre in evidenza di studiare di approfondire questi aspetti meno noti ma certamente non meno importanti di Guareschi e che contribuiscono a sottrarre l'autore da dado da da quella che del rischia di essere un po'la vignetta Guareschi don Camillo Peppone con tutta una serie di interpretazione a mio giudizio adattate sbagliati io credo che si devono ringraziare il relatore in particolare quello che è un po'la mente del convegno odierno Giuseppe Parlato sicuramente l'assessore Mennea che ha molto insistito perché perché questo fosse fatto e credo che un saluto credo calo particolarmente affettuoso vada rivolta anche ai figli di di Giovannino Guareschi la signora Carlotta
Alberto Guareschi e che ha dovuto credo la la la cortesia la la la gente le svenire a portare il loro saluto la loro testimonianza e la loro vicinanza a una città alla quale l'OPA avrà voluto bene grazie
Ecco appunto ai figli di gioia Guareschi adesso diamo la parola per un saluto noi intanto di ringraziamo li ringrazio i relatori perché nei giorni precedenti c'è stato un filo diretto tra ciascuno dei relatori i fratelli Guareschi per avere informazioni per avere indicazioni per sapere dove era uscito in quarta al numero era uscito dal Natale determinata vignetta o in tale articolo
Quindi noi dobbiamo molto a loro per quello che hanno fatto quello che stanno facendo per la memoria ma una memoria intelligente la costruzione
Di una documentazione su Guareschi è questa il loro lavoro è la base di tutte quelle tesi di laurea di cui prima si parlava qui non è soltanto l'affetto di due figli nei confronti di un padre importante illustre ma è un intelligente opera di costruzione di una documentazione che serve per la storia di questi in questo e di altro ringraziamo Carlotta da Alberto i l'assessore al Comune
Ha preparato un omaggio se vogliono accomodarsi
Per dire per salutare
Ecco
è anche noi vogliamo ringraziare
Crescione voglia Manigrassi Carella ci sarà però ai beni artistici e culturali di Trieste assessore Megna
La Fondazione Ugo Spirito che con Giuseppe Parlato è recidiva nell'organizzare convegni
Nella video ecco adesso in questo momento vengono in mente sono aggettivi e di entusiasmo
Noi siamo particolarmente contenti oggi perché e sappiamo quanto Trieste forse amata da nostro padre e vedere qui tanta gente nonostante il caldo nonostante il lunedì mattina
Ci fa pensare che questo muore di nostro padre sia ricambiato
Fino in fondo talaltra scissione ha detto una cosa che
Mi esalto particolarmente di una via Giovannino Guareschi qui a Trieste
Venendo qui ho visto che sarebbe toponomastica mente in buona compagnia al mio padre
Sarebbe bellissimo riuscire ad avere il pesto io ringrazio tutti
Faccia finita perché non so parlar
Grazie
Ecco
Iniziamo adesso i lavori del convegno
Mi corre l'obbligo intanto ecco benissimo Grant un tempismo dottoressa
Se possiamo
Dove io nulla che non serve
Loro non ce l'hanno
Adesso capire tredici tra
Mi corre ancora l'obbligo prima di dare inizio ai lavori di ringraziare il dottor Ducolin che il responsabile dell'area cultura
Della assessorato del comune di Trieste
Ed è il direttore dei Musei Civici Prato grazie al quale siamo riuscite a individuare quel servizio fotografico fatto per Guareschi sul piccolo nel mille novecentocinquantasette da cui è stato trattato ed è stata data la fotografia non questa l'altra che compare nel dépliant
Vorrei però anche ringraziare le dottoresse gamba e quarantotto
La seconda delle quali è qui presente e sta gentilmente distribuendo
Queste fotocopie le quali hanno radicalizzato in tempo record a questo convegno con affetto e direi con una particolare intelligenza nel senso che
Non è stato semplicissimo
Vista la ristrettezza dei tempi creare un prodotto che non speriamo di qualità
Del club le ventitré ho già detto prima e non mi ripeto ma va ovviamente anche al problema in pietre un ringraziamento no
Vorrei ecco iniziare parlando del programma del convegno dei su questa mattina ci sarà una mia introduzione ai lavori poi Paolo nello che è un tema docente di Storia contemporanea all'Università di Pisa
C'è un caso raro nella vita universitaria italiana Luís più e più amico che collega nel senso che in genere i colleghi non sono quasi mai amici nel senso vero del termine Paolone lo fa eccezione
Che parlerà di Guareschi e il limite gli internati militari
Nei campi di concentramento tedeschi
Lo stesso tema visto dal versante invece letterario e sarà oggetto della relazione dalla professoressa Simonetta Bartolini
Che insegna nella Libera Università San Pio quinto di Roma dove insegno anch'io
E farà una relazione sulla guerra Hillary querelle umorismo
Capiremo che cosa ci sia da ridere
Sull'aia
E questo credo solo Guareschi poteva farlo
Ancora in mattinata se avremo tempo altrimenti slitta al primo pomeriggio e la conferenza di Marco Ferrazzo giornalista di Libero anche gli recidivo perché anche lui come gli altri due
Di cui ho detto prima hanno partecipato al convegno romano
Sul palco meglio milanese scusate su Guareschi
Nel pomeriggio non ci saranno perché all'ultimo momento mi hanno dichiarato loro impossibilità ad esserci sia Pierluigi Battista sia Fabio Andriola
Di entrambi sarebbe stato utile il contributo speriamo di avere qualche cosa per gli atti
Per Luigi Battista aveva fatto una panoramica della cultura diciamo di sinistra rispetto al fenomeno Guareschi Fabio Andriola avrebbe parlato da par suo del problema delle lettere di De Gasperi pubblicate da Guareschi nel cinquantatré
Ci sarà invece la dottoressa Isabella Valentini
Da quale
Sarà una una è una dottoranda la Sapienza di Roma
Si occupa di storia contemporanea e andrà a ricercare a spulciare quelle pagine del Candido che si occupano di storia per cercare di capire come utilizzava e come interpretava Guareschi la storia
Le i lavori si concluderanno nel pomeriggio con la proiezione del film la rabbia la parte di Guareschi di questo film ha fatto firmato insieme con
Pasolini introdurranno
Con delle vere e proprie relazioni
Di nuovo Simonetta Bartolini con una approccio relativo alla dopo carcere di Guareschi cioè di Guareschi dopo i cinquantacinque cinquantasei
E io nel suo rapporto con la modernità Claudio quarantotto
Anche lì
Ha bisogno di presentazioni
Giornalista di grande saggista di grande valore e fama che parlerà della rabbia di don Camillo questo film è intitolato la rabbia qui abbiamo una rabbia di don Camillo che sarà interessante per comprendere nelle varie sfumature di questo fenomeno e concluderà Hunan lettura
Mia perché l'autore purtroppo anche chi non è potuto venire il professor Alan Perre dello sa di Ginsborg
Un americano che ha cominciato a studiare Guareschi e ha voluto fare un piccolo saggio sulla genesi e sulla nascita della rabbia su come nasce questo film
Basandosi sui documenti dell'Archivio Guareschi perché va anche detto che Alberto e Carlotta hanno uno splendido archivia
Alle alle Roncole a Roncole Verdi dove c'è tutto Guareschi ieri c'è anche un pezzo di storia d'Italia
Vorrei iniziare questa breve introduzione ai lavori
Con una lunga citazione
Dando cioè la parola Giovannino Guareschi che ci racconta che cosa è per lui Trieste
Nell'ottobre novembre cinquantasette lo scrittore emiliano
Decise di tornare in Polonia
A visitare quei campi di concentramento dove era stato internato tra il mille novecentoquarantatré mille novecentoquarantacinque
Egli ha raccontato questo viaggio nella e della memoria
In uno splendido volume costruito dai figli con pezzi di Bertoldo parlato realizzati in prigionia
Con quelle splendide integrazioni al Diario clandestino ma soprattutto con l'aggiunta degli articoli scritti da Guareschi sul Candido che raccontavano
Il ritorno alla base il viaggio appunto fatto la fine del mille novecentocinquantasette dei luoghi che lo videro prigioniero
In quell'occasione Guareschi passo per Trieste
E all'inizio del racconto del viaggio vi è una bellissima e struggente descrizione di Trieste capitale morale d'Italia
E dei triestini che insegnano gli italiani anagrafici come si fa ad essere italiani per scelta
Io vorrei che noi ascoltassimo queste poche pagine molto significative molto interessanti tanto interessanti che ho preferito ecco darvene un pezzo per poterle seguire darvene una copia per poterle seguire direttamente
Dal vostro posto oltre che sentirle dalla voce di Isabella Valentini che in questo momento si trasformi in attrice poi nel pomeriggio si trasformerà in studiosa dà voce sarà sempre la stessa il contenuto sarà sicuramente un po'diverso
Torniamo acché perfetto
Prima di intraprendere nel viaggio verso il Nord devo disintossicare mi non ho mai voluto andare a Trieste Trieste doveva essere la mia estrema riserva e adesso è il momento di andarci perché sono arrivato in fondo al sacco
Oramai tutto caricato una valigia grossa una valigia piccola una borsa da viaggio una macchina per scrivere due macchine fotografiche un Albertino
è quest'ultimo il bagaglio più ingombrante perché pur essendo più stretto di me raggiunge la lunghezza di quasi un metro e ottanta
Però e utile perché i suoi occhi non hanno visto tutte le tristi cose che hanno visto i miei e sono perciò più limpide e sereni
Mi servirà da controllo inoltre quando ero la Giunta io per ben tre volte costrinse Albertino a venirmi a fare visita di notte tra i reticolati
E una certa notte il poverino perenne e in camicia dovette rivolgersi la sorella nata da poco di più di un mese per presentarmi
In compagni conoscono bene questa storia perché io la raccontai a tutti gli enti addirittura ci Cavalcoli perfino una canzone
è giusto che la porti come la Giunta è un debito che ho contratto con Albertino fatto dati di sogno e che devo pagare all'Albertino fatto di carni di ossa
Margherita sorveglia le operazioni di imbarco
Non ho niente da raccomandare amici in quanto a suo figlio viaggia raccomandato tutto ciò che umanamente poteva raccomandati però quando la macchina e si avvia gli grida stai attento nell'attraversare la frontiera
Innesto deciso la seconda Aoki d'argento Margherita
Nella mattina splendente di sole il porto di Trieste essendo ancora del deserto
La nuova generazione vorrebbe sapere da me il perché di quello squallore meglio che son venuto qui per disintossicare mi non per intossicare eludere la sua domanda indicandogli il molo dell'audace Follini che il tre novembre del mille novecentodiciotto approdò alla prima nave da guerra italiana spiego da qualche parte deve essere murata una targa di bronzo che ricorda l'avvenimento il fatto che non giunge nuovo al giovanotto eppure la grande piazza dell'Unità d'Italia di riso egli risulta ben nota scusa
Le dalle strade della città a differenza del porto solo piene di vita ma con l'animazione non mi convince mi fermo davanti alle ditte vetrine per sbirciare dentro le botteghe indugio vicino alle bancarelle per vedere quel che compra la gente
Non è lo stesso viavai dj nuova Audi Milano qui non si tratta di una differenza quantitativa parlo con i triestini mi dicono che Trieste come il parco automobilistico e al quarto posto fra le città italiane
Osservo che ciò è confortevole la mi rispondono che le automobili sono troppe considerando il poco che a Trieste si produce
Qualcuno che lavorano nel ramo degli alimentari mi assicura che i triestini preferiscono dosare col contagocce e necessario per concedere generosamente al superfluo
Molti sono concordi nell'asserire che il tenore di vita dei triestini è superiore alle loro reali possibilità
Mi dicono che nelle banche Cristina giacciono depositi per oltre settantacinque miliardi di lire e questo è un fatto positivo che potrebbe anche essere interpretato come negativo considerandolo come un segno di sfiducia generale negli investimenti produttivi privati
A un cantone in una strada affollata due uomini stanno discutendo animatamente ad alta voce
Parlano una lingua che non conosco e che mi accompagna mi spiega che sono slavi
Girando per la città ne incontrerà e parecchi solo propagandistico mandati discutono ad alta voce per far sentire che parlano slavo
Si ricordino tutti a cui cale della patria comune che secondo l'esperienza la morte della lingua e quella delle nazioni
Adesso sfaldano
Nissan
Non no adesso sì
Mi risuona nelle orecchie le parole di di Gioberti divenute famose perché adottato come slogan della Lega Nazionale di Trieste
Non ritornava alla mente la tenace eroica spesso disperata difesa che i triestini oppose dall'offensiva di penetrazione fra le genti italiane nel dell'Adriatico iniziata dagli slavi nel penultimo decennio del secolo scorso per volere di Vienna
Mi ritornano alla mente le tristi impresa della canaglia slava incalzata il ventitré maggio del mille novecentoquindici dalla polizia svolgete contro tutto ciò che a Trieste parlava di tagli e di italianità
Soltanto i due slavi si e due slavi di propaganda continuano a acconti suonare mi ritornano alla mente i delitti commessi dalla canaglia armata Jugoslavia fra il maggio e giugno del quarantacinque nei quaranta giorni di occupazione Titina di Gorizia e Trieste
Trieste una città che non può avere fede nel domani
Trieste una città delusa voleva disperatamente l'Italia Mannino in questa Italia
Il ventisei ottobre del mille novecentocinquantaquattro Trieste pianse lacrime di gioia vedendo arrivare i bersaglieri
La destra gli anni se ne andarono e lasciarono la città alla mercé delle truppe di scelta e fu data in preda alle orde della Bruno burocrazia statale venuta dal Sud
La burocrazia statale non ha patria e quindi in si preoccupa della storia
Per il burocrate statale ogni cittadino il cui nome si ha scritto sul suo registro e uguali a tutti gli altri cittadini il cui nome figuri sullo stesso registro
Reggio Calabria un Bolzan Milano Sassari Fidenzio Gorizia Torino Trieste per il burocrate sono tutte la stessa cosa una sede il muratore statale non può capire che Trieste non è una città come tutte le altre mai la capitale morale d'Italia
Non ho mai accettato di considerare Milano capitale morale d'Italia
Capitale industriale capitale commerciale capitale economica capitali scientifica capitali artistica se volete capitale culturale ma capitale morale no
Se per capitale morale s'intende la città che custodisce fra le sue mura il palpitante cuore della patria
Se per capitale morale si intende la città che tiene viva a costo d'ogni patimento
La fiamma dell'italianità allora è necessario riferirsi a Trieste perché Trieste la città che più di ogni altra lottato e continua a lottare ha sofferto e continua a soffrire pur di rimanere italiana
Trieste è una città degli USA ma nonostante essa sia dall'ottobre del cinquantaquattro incorporata nell'Italia dei demagoghi dei burocrati rimane disperatamente italiana
Forse mai come oggi la Lega Nazionale di Trieste ha avuto una ragione di esistere e agire perché è più facile di maniera italiani quando si soffre l'oppressione straniera che quando si gode del tipo corrente di libertà italiana
Girando per le vie di Trieste incontro con lo sguardo mille occhi di Testini e in tutti scorgo un'ombra di malinconia
I triestini guardano verso la linea di confine che lì a due passi e si sentono come ragazzino seduto sulla soglia della porta di casa
Con la porta chiusa alle spalle e il lutto che gironzola sornione famelico davanti al cancelletto del giardino
Sono passato da Trieste per disintossicare mi sono arrivato dritto al cuore pieno di veleno ripartito apportare pieno di tristezza
Solo di tristezza però perché il velivolo scomparso portato via dal vento leggero che arriva dal porto deserto
Il mestiere dell'italiano di Turow ma questa gente mi insegna che pur di rimanere italiani si possono e si debbono sopportare più pesanti sacrifici
Non parlo dell'italiano che accetta la nazionalità italiana con l'accetta da madre natura i capelli castani e gli occhi neri
Ma dell'altro di quello che accetta la nazionalità italiana come accetta il dovere dell'onestà del lavoro dell'amore per il prossimo suo
Non parla dell'italiano semplicemente anagrafico
Ma dell'italiano attivo di quello che non si limita come lo Pseudo ammesso che si accontenta di non compiere atti disonesti a non fare i lati l'antitaliano ma pensa e opera dai italiano
Frasi fatte retorica
Scendendo dalla lettura di San Giusto verso sera mi fermo a guardare qualcosa bianche Giaretta i piccoli limita i danni con i torti che mi ricordano gli alberi delle sì lo graffia allegoriche
Sono pietre o meglio spezzoni di roccia buttati studia talmente a caso sull'erba il suo ogni sasso inciso in nome di un caduto in guerra
Ho la sensazione che lì sotto ogni sasso sia sepolto un soldato morto un brivido percorre le mie vecchie ossa
Lancia un'occhiata alla nuova generazione che mi accompagna l'espressione volgare ma non ho trovato una migliore c'è rimasto dentro anche lui è perse e ancor più commosso di mente
Penso all'importanza dei cosiddetti luoghi comuni e alla malafede di chi tende a qualificarli come molti giri di parole che tutti o usano per non dire niente mentre in realtà sono frasi che esprimono sentimenti comuni a tutti
Gli unici sentimenti validi per tutti gli uomini di questo mondo grazie
Ecco questo era un po'
Il debito che avevamo nei confronti di Guareschi mettere in evidenza far capire ma rendere nota tutti qual era questa passione per Trieste
Guareschi è candido trattano Trieste su due piani
Un piano mitico
Che quello
Della città simbolo della capitale morale d'Italia
E il livello mitico diciamo epico
Di una città che diventa il momento di unione
Il simbolo di una unità in costruzione
Una città che ha pagato con l'irredentismo il suo amore verso la patria
Il secondo piano è più strettamente politico
In realtà questi due piani convivono ma ho cercato di distinguerli perché forse può essere utile per una comprensione globale del problema
Il piano più strettamente politico riguarda le vicende del confine orientale dopo la conclusione del secondo conflitto modi mondiale e ovviamente investe le questioni più attuali dell'epoca negli anni Cinquanta di Trieste
Ecco il primo livello quello diciamo epico e mitico quello storico è rappresentato nelle pagine del Candido da due figure essenzialmente Gabriele D'Annunzio egli isolata
Gabriele D'Annunzio e una e interpretato nel Candido
Come una figura
Non tanto letteraria
Quanto politica
Ma non è il D'Annunzio amico dei sindacalisti rivoluzionari il D'Annunzio
Sbilanciato a sinistra della Carta del Carnaro
E il D'Annunzio nazionalista
Il D'Annunzio della beffa di Buccari e il D'Annunzio del volo su Vienna
E il D'Annunzio del nazionalismo anti slavo della polemica contro l'Italia rinunciataria del mille novecentodiciannove troppo simile alle rinunce del quarantacinque del quarantasette
E il D'Annunzio modello vitaliano completo
Che ha Guareschi piace
Ma ci sono anche distratta e quindi scorso va un pochino più avanti
Perché isolata per
La saga degli slacciata occupa
Un intero articolo di Mario Barilli un giornalista che sul Foglio sul Candido
Ha una specie di monopolio della questione triestina ne parla spesso fra il cinquantatré e cinquantaquattro
Isolata per sono per Guareschi la metafora
Per comprendere come
Quale sia il messaggio che il giornalista Emiliano intende dare sull'intera questione politica
E che coinvolge il suo foglio nel dibattito politico dell'epoca isolata per non hanno tutti avuto la medesima posizione rispetto alla storia d'Italia
C'è chi è morto da eroe nella prima guerra mondiale c'è chi sopravvive e aderisce al fascismo Cecchi assume sul fascismo una posizione molto meno convinta c'è chi muore dalla seconda guerra mondiale c'è infine che aderisce addirittura la Repubblica sociale
Tuttavia Guareschi queste sfumature interessano assai poco
Isolata per rappresentano la storia d'Italia
Con le sue differenze anche di non poco momento le sue sfumature le sue contraddizioni
Ma queste differenze queste sfumature queste contraddizioni non impediscono di individuare un comune denominatore per il quale sacrificarsi dell'amore di patria
In questa famiglia travagliata da i lutti è impegnata in una missione verso la nazione
Guareschi scorge quello che dovrebbe essere l'atteggiamento nazionale
Che riesce a superare le divisioni fra Terme addirittura familiare per raggiungere un obiettivo comune che è quello di costruire una identità nazionale
Al di sopra delle fazioni che al di sopra delle divisioni
Sulla questione di Trieste
A partire dal cinquantadue cinquantatré
Il candido e molto presente
La questione di Trieste è presente praticamente quasi in tutti i numeri del settimanale
Con un accanimento è una forza che ricordano quelle della campagna del diciotto aprile mille novecentoquarantotto
Come si si trattasse
Di una di un'altra battaglia di civiltà
Da posizione del giornale è chiara
è necessario che i triestini costituiscono un fronte unico contro tutti contro gli slavi contro gli alleati angloamericani
Contro lo stesso governo di Roma
Le cui mancanza vengono chiarite ripetutamente
Un fronte unico che deve avere come riferimento
Alto la lega nazionale
Di cui Guareschi parla molto spesso
Perché la Lega Nazionale per Guareschi è l'alternativa ai partiti
Perché non saranno i partiti a salvare Trieste ma un
Gruppo di forza
Che si riconosce in una causa nazionale al di sopra delle divisione politica e non a caso l'idea di Guareschi Progetto di Guareschi quello che un altro trovata per Guido
Che in quegli stessi mesi aveva diretto uno sfortunato Comitato per la difesa dell'italianità dell'Istria
Possa dirigere in maniera politica seria
Appunto la lega nazionale
Con l'aggravarsi della situazione Guareschi decide di porre mano alla storia
Dopo una serie di articoli tratto c'è una recensione
A un libro prefata o da Gioacchino Volpe
In una serie di articoli sempre intitolati Trieste la suoi corpo disse a e poi L'Italia contesa Trieste sempre a firma di barelle
Tra l'aprile e giugno del cinquantatré si ricostruiscono storicamente le vicende legate alla questione di Trieste e quindi il problema della venticinque luglio del quarantatré la Repubblica sociale l'armistizio Repubblica sociale
E in questo caso la via di Guareschi quella di rivalutare quei personaggi all'interno della struttura fascista di potere
Che non esitano ad opporsi ai tedeschi è infatti le citazioni più frequenti sono quelli nei confronti di Coceani di TAV di bagnini di Tamburini addirittura di Ida De Vecchi
Posso anziché poi sarà nella storia della destra triestina particolarmente significativa
Nel maggio cinquantatré un giornalista per ora rimasto sconosciuto Alberto Guareschi sta facendo insieme con Carlotta un lavoro molto serio
Di recupero dei non deprime presenti sul Candido non tutti potevano permettersi il lusso di firmare con nome cognome sul Candido l'aria che tirava non era sempre delle migliori
E qui abbiamo un personaggio che è sicuramente un onde blu perché siamo a Libero Pennino e devo dire che uno che si chiama libero Pennino sicuramente Uboldo Prim
Analizza la questione della città con un lungo articolo
Affrontando e i sei punti fermi che Candido ritiene essenziali per comprendere la vicenda e sono i seguenti primo i partiti del CLN hanno trascurato la questione orientale
Due anche il CLN triestino
All'inizio sottovaluta il problema salvo occuparsene quando è purtroppo tardi
Terzo e governi di Roma da Bonomi in poi si sono fatti ingannare dalle promesse alleata i diplomatici di Parigi non hanno difeso i nostri diritti
Quattro
De Gasperi e qui torniamo al discorso di prima ha trasferito sul problema triestino le dinamiche partitiche nazionali
E invece di puntare decisamente su un fronte a partitico italiano al di là delle divisioni politiche ha preferito puntare radici sulla DC spiazzando la lega nazionale e togliendo a questa quel ruolo politico che avrebbe potuto risolvere la questione
Cinque e il Governo italiano pur di portare a casa a Trieste e disponibile a trattare sulla zona B
E ancor di più sui Istria Fiume
Per fortuna scrive Candido un po'cinicamente l'intransigenza di Tito ha finora impedito che il problema si risolvesse interni disastrose
Sei paradossalmente candido giunge a dire che oggi solo l'estrema sinistra l'estrema destra sostengono veramente anche se con obiettivi assolutamente diversi e la causa di Trieste
E per comprendere appieno questa affermazione bisogna ricordare il quadro politico internazionale e la posizione del Partito Comunista Italiano rigorosamente filo-sovietico rispetto al traditore Tito
Ma quello che più ci interessa
E la posizione del settimanale milanese e che la questione triestina appare come il punto d'arrivo di un lungo processo di distacco di Guareschi dalla Democrazia cristiana
Distacco che si è maturato lentamente in primo luogo attraverso la convinzione che la democrazia cristiana non fosse più in grado di svolge un'azione effettivamente anticomunista
Condizionata com'era dalla sinistra interna
Contro i cui esponenti La Pira e pastore fra tutti si sviluppa in quei mesi la durissima polemica di Guareschi
Inoltre e il distacco dalla democrazia cristiana era stato determinato dal l'aveva ricordato prima Massimo Greco dalla posizione assunta da Guareschi in ordine alla legge elettorale la cosiddetta legge truffa
Posizione che contribuisce a far convergere sui partiti minori
Di destra monarchici appunto e in in misura minore missini una parte dei consensi moderati che il diciotto aprile Milo novecentoquarantotto erano andati alla democrazia cristiana in funzione essenzialmente anticomunista
Infatti nelle elezioni politiche che aprono la seconda legislatura il sette giugno cinquantatré
La democrazia cristiana perde il sette virgola quattro per cento dei voti mentre i monarchici e missini guadagnano complessivamente il sette virgola nove praticamente
Do un travaso di voti dalla DC alla destra
Se la legge maggioritaria fosse scattata la coalizione di governo nella quale la DC era comunque predominante
Avrebbe avuto un premio di maggioranza che avrebbe consentito un governo duraturo alla con alla coalizione centrista e cioè di mo'che stiano i repubblicani socialdemocratici e liberali
E il pericolo paventato da Guareschi era duplice
Da un lato l'unica opposizione valida e attiva sarebbe stata quella della sinistra Dc e Pci
Per mentre la destra sarebbe pressoché scomparsa nella ripartizione delle minoranze
Dopo la la la la struttura della legge Turco
La DC di conseguenza non avrebbe più avuto a destra forze politiche in grado di condizionarla o di opporsi ad un eventuale scivolamento a sinistra
Dall'altro la cristallizzazione della maggioranza centrista avrebbe impedito in prospettiva
Ogni modifica l'assetto politico nazionale
E ciò per Guareschi e per molti ambienti moderati del mondo cattolico era un rischio troppo forte De Gasperi avrebbe avuto definitivamente mano libera e non tutto il mondo cattolico era convinto che ciò sarebbe stato positivo
Proprio la sconfitta sulla legge elettorale quindi riapre i giochi a destra e siamo nel giugno del cinquantatré la concomitante situazione triestina offre una nuova occasione per ipotizzare un'evoluzione diversa della situazione politica Trieste cioè può diventare una sorta di laboratorio nazionale
Nel quale si può tentare un esperimento in grado di estendersi a livello nazionale
In sostanza Guareschi ritenne giustamente che con la sconfitta democristiana del giugno cinquantatré si fosse conclusa l'epoca di De Gasperi
E infatti l'ottavo governo dell'anziano leader trentino durò soltanto dodici giorni il tempo per essere sfiduciato all'atto della sua presentazione alla Camera all'ottavo governo Degas
Guareschi ritenne cioè che dopo il fallimento del progetto maggioritario la DC del quarantotto quella di Gedda e dei comitati civici
Che insieme a Candido avevano contribuito in maniera determinante alla vittoria contro il Fronte popolare democratico cioè l'alleanza tra dice tra pc e PSI quella DC potesse Eleazar
Intimo il movimento sociale italiano
Facendo apparire non soltanto un partito neofascista ma il difensore deciso dell'unità nazionale
Inoltre vanno ricordate le aperture democristiane verso i monarchici alcune iniziative editoriali come pagine libere di Vito palloncino volte alla costruzione di una grande destra e altro ancora
Ma più di ogni altro segnale a Guareschi parve chiaro l'orientamento della destra democristiana nel momento in cui indico Giuseppe Pella per la formazione del nuovo governo
Subito dopo l'uscita di De Gasperi
Il giornalista Emiliano considerava appella un liberista la Inaudi un tecnico di valore che dal mille novecentoquarantotto aveva ininterrottamente ricoperto la carica di ministro del Bilancio e molto spesso anche del tesoro
Artefice di delle condizioni che avrebbero portato al miracolo economico legato legato al filone di don Sturzo contrario ad ogni ipotesi di apertura a sinistra ma soprattutto fortemente inserito nel filone nazionale
Quel filone al quale secondo Guareschi non apparteneva Alcide De Gasperi il Trentino ricorderete prestato all'Italia
Non è un caso che Guareschi in questi mesi deposta l'arma dell'ironia scriva un durissimo articolo contro la sinistra delle messi
Da un lato legata all'esperienza di Salò e dall'altra fortemente intrisa di pulsioni anticapitalistica antiborghese un ostacolo affermava
Il direttore del Candido sulla strada di una completa riabilitazione del movimento sociale della sua partecipazione al progetto di allargamento a destra dell'asse politico nazionale
La conferma dell'importanza che Guareschi conferiva questo progetto si evince dai numerosi articoli quasi una settimana
Che da ottobre a dicembre ponentino alias ricco Mattei giornalista del Tempo vecchio giornalista tempo non parliamo di Enrico Mattei del petrolio dell'ENI è un'altra cosa
Dedico al problema dell'allargamento della maggioranza verso destra
In questo contesto vanno inserite le giornate
Drammatiche del novembre mille novecentocinquantatré quelle che costarono la vita sei triestini sulle quali non esiste ancora uno studio in grado di contestualizzarle in maniera organica con il quadro politico nazionale
Candido segue con particolare Pato sola vicenda con servizi fotografici particolarmente crudi il quadro di riferimento il quadro di contorno era stato segnato
E qui lo voglio ricordare perché il personaggio merita un apprezzamento dalle famose vignette dividere is
Un triestino che collaborava al candido vi ricorderete tutti quelle orrende quegli orrendi disegni di Tito coperto di medaglie quei pantaloni sdruciti e i piedi callosità escono da ciabatte ma consunte
Con le le le medaglie al valore che sono appunto al merito delle Foibe al merito delle su tutte queste cose simpatiche vide disse diede un contributo forte alla immaginazione alla costruzione immaginaria di questa di questa realtà
Candido segui con particolare pathos dicevo la vicenda con servizi fotografici particolarmente crudi mise in evidenza la responsabilità della polizia alleata mostrò come questa avesse avuto l'ordine di sparare sui dimostranti sottolineo ruolo positivo del sindaco Bartoli
Ma soprattutto corse dalla tragica vicenda triestina
Gli elementi che potevano far sperare in un cambiamento da parte della maggioranza della democrazia cristiana questa volta il Governo
Si era comportato in termini nazionali come quando Pella mando le truppe
è una maggioranza disponibile esisteva finalmente per impostare una nuova stagione politica in particolare Mattei raccomandava ma il titolo non è di Matej sicuramente di Guareschi mettere il dito tra pelle il partito
Ricorda molto le cose di don Camillo e Peppone
E cioè di forzare la mano appella inducendo a farsi promotore di una nuova iniziativa politica che fosse dichiaratamente anticomunista
Anche a costo di spaccare la DC escludendo la sua corrente di sinistra non a caso Matei qualche mese più tardi ricordo come la prospettiva politica del foglio milanese andassi in sintonia con la vecchia operazione di Luigi Sturzo operazione Campidoglio quella del mille novecentocinquantuno che prevedeva operazione fallita
Come ben ricorderete che prevedeva però una alleanza tra le forze nazionali democristiani liberali monarchici e missini alternativo alla sinistra estrema ma anche alternativo alla sinistra democristiana com'è noto il progetto fu fatto fallire perché De Gasperi fece forti pressioni su Pio dodicesimo
E mancando più dodicesimo agenda e a Sturzo che erano i due alfieri dell'operazione venne a mancare la copertura religiosa
E l'operazione fallì
I disordini di Trieste diventavano così un elemento di straordinaria importanza perché rivelavano Guareschi una positiva autonomia di azione di Pella rispetto alla consueta prudenza di De Gasperi lo stesso coinvolgimento nell'iniziativa dell'insurrezione triestina
Di elementi estranei a Trieste raccolti da una vivace campagna del movimento sociale coinvolgimento che non fu ostacolato
Dalle autorità italiane di polizia
Indusse candido ritenere che il momento fosse favorevole per un più ampio cambiamento di carattere politico secondo Mattei infatti Scelba Degasperi attaccavano Pella per la questione di Trieste
Perché il capo del governo che ha reagito duramente alle pretese di Tito sulla zona
L'accusa di avere vanificati i successi Degasperi con una prova di forza del novembre era infondata perché ricordava sempre Marte di successi nella politica degasperiana su Trieste non ce n'erano mai stati evidentemente la medesima sensazione verde anche De Gasperi il quale in quegli stessi giorni uscì con una sconcertante definizione del Governo Pella come di governo amico
Segnalando così una distanza ormai incolmabile tra il vecchio gruppo le tra il gruppo legato al vecchio statista trenta destino trentino scusate e la nuova esperienza di governo
Facciamo attenzione alle date fra i disordini triestini la caduta del governo Pella passano esattamente due mesi
La reazione di Candido alle dimissioni di pelle rabbiosa
Si fa notare che la crisi è stata extraparlamentare mentre addirittura il Corriere della Sera di quei giorni si affetta si affretta a spiegare che la fine del governo Pella era essenziale per salvare l'unità della democrazia cristiana
Minacciata da un governo troppo autonomo rispetto al partito ancora sostanzialmente controllato da De Gasperi
Non a caso fallito un tentativo di Fanfani fu affidato a Scelba l'incarico di formare un nuovo governo e Guareschi miratamente definì l'ex ministro dell'Interno un siciliano prestato un trentino prestato all'Italia
Comprendendo che la fine di Pella era anche la fine di un progetto che evidentemente Degasperi aveva fortemente ostacolato
Si trattava intendiamoci di un progetto Complesso e di difficile realizzazione nel quale elementi di carattere politico interno interagivano con questioni di carattere internazionale ma soprattutto la sua problematica realizzazione dipendeva dal fatto che se era vero che esisteva una democrazia cristiana moderata è un mondo cattolico legati alla figura di Pio dodicesimo
Che in fondo non avevano mai amato particolarmente De Gasperi
Tuttavia la situazione interna della democrazia cristiana non era più quella del mille novecentoquarantotto
Altri esponenti cominciavano ad emergere Fanfani Moro pensiamo ad Enrico Mattei quello del petrolio soltanto per citare i più significativi
Mentre la struttura del partito ancora condizionabile nel mille novecentoquarantotto da un fenomeno organizzativamente rilevante con i comitati civici nel cinquantatré aveva assunto una propria autonomia
Ha dimostrato di poter gestire il proprio consenso anticomunista dato la DC il diciotto aprile
Diciannove giorni dopo la caduta di Pella veniva pubblicata su Candido la prima lettera di De Gasperi quella famosa al colonnello inglese nel quale
Il futuro premier nel quarantaquattro chiedeva agli alleati di bombardare Roma per determinare nella capitale quella insurrezione antifascista che ancora non c'era stato il discorso sulla lettera e De Gasperi esula da questo convegno e l'assenza di Andriola in questo senso ci penalizza
Ma egli Scundi scorso serio sulle lettere De Gasperi e sulla vicenda che porterà Guareschi a passare mesi e mesi in carcere tredici mesi in Italia in carcere
E tutta da scrivere
E non è questa certo la sede per affrontare un problema così complesso
Se si considera poiché le lettere erano note al Corriere della Sera insieme con tutto il carteggio Mussolini Churchill di cui facevano parte fin dal cinquantuno allorché il giornalista Lanfranchi aveva cominciato a scrivervi un lungo servizio
E se si considera che Guareschi addirittura sostenuto che De Gasperi avrebbe fatto allontanare dalla direzione del quotidiano milanese e direttore Emanuele per sostituirlo con Missiroli più vicino alle posizioni del presidente
Non appare del tutto improprio ipotizzare un legame tra le forzate dimissioni Di Bella e la pubblicazione delle lettere incriminato
Guareschi vide senza dubbio una sottile rassomiglianza tra il De Gasperi che chiedeva agli alleati il bombardamento di Roma per esigenze di fazione
E il De Gasperi che sempre per esigenze di fazione non si preoccupava di fare fallire un governo che aveva lavorato bene ma che rischiava di impedire la realizzazione del disegno degasperiana di egemonia politica della DC e di chiusura verso destra
Il processo celebrato se ad aprile mille novecentocinquantaquattro fu condotto in modo sconcertante come tutti quasi tutti sappiamo alla difesa fu impedito di portare prove e testimoni fu negata la possibilità di una perizia super partes al di là del fatto sulle lettere fossero falsi o meno
Presto l'impossibilità di provare l'innocenza di Guareschi la distruzione del corpo del reato deliberata dal tribunale impedisce ancora oggi di conoscere la verità per questi motivi Guareschi non volle presentare appello
Questi uscirà dalla galera nel mille novecentocinquantacinque distrutto nel fisico nel fisico ma soprattutto nello spirito
Il suo ruolo nel settimanale sarà sempre meno significativo fino a cinquantasette quando lascerà la direzione a Minardi il giornale chiuderà nel mille novecentosessantuno
Nel cinquantasette proprio per disintossicarsi andrà a cercare Giovannino rimasto nell'hangar dove aveva imparato a non odiare i propri carcerieri e come estrema riserva passerà a Trieste
Per ritrovare le coordinate della propria identità politica e per cogliere di nuovo nella sua città simbolo i vecchi valori risorgimentali che avevano animato la sua battaglia politica
Una battaglia politica che non era soltanto lambrusco e culatello ma che si fondava su un progetto politico preciso di grande respiro che proprio nella tragica vicenda triestina aveva trovato elementi di conforto e di validità grazie
Usate solo fatto un po'lunga ma all'inizio doveva essere breve poi come al solito ho avuto delle noie ai freni e quindi quando uno comincia a scrivere su queste cose questo a prender la mano adesso non parlerò più mi lo giuro
E
Do la parola a Paolo nello Guareschi e gli internati militari
Innanzitutto ora
Bisogna parlare proprio Trichet
Anzitutto buongiorno
Io spero
Tu mi fermerà lì
Se
Vado
A scoprire
Qualcosa di quello che per definire deve dire la professoressa Bartoli dopo di me visto che i nostri ritmi sono abbastanza simili io mi devo occupare e gli internati militari italiani in Germania dopo l'otto settembre
La professoressa Bartolini se devo occupare la quella del re l'umorismo appunto
L'elemento combaciante è inevitabilmente dato dal Diario clandestino
L'opera di Guareschi
Che tratta di cui debba esperienza da innanzitutto chi sono gli internati militari italiani in Germania
Vale la pena forse di ricordarlo brevemente dopo l'otto settembre
Vennero rastrellati dai tedeschi
Seicento mila più o meno militari italiani che furono trasferiti dei campi di concentramento in Germania
Acquisti
Internati non
Venne riconosciuto lo status di prigionieri di guerra
Con un atto inaudito di arbitrio e di illegalità internazionale visto che l'unica colpa di questi soldati era quella di essere rimasti fedeli al proprio governo
Paradossalmente la formazione della Repubblica sociale non aiuto gli internati militari italiani nel senso che il problema venne complicato nel senso che
L'assistenza degli internati militari italiani nei campi di concentramento tedeschi venne naturalmente delegata dai tedeschi alla Repubblica sociale italiana ma di fatto questo significò che chi non optava
Per la Repubblica sociale italiana o per la collaborazione con i tedeschi appunto
Veniva di fatto escluso
Di nuovo dalla condizione di prigioniero di guerra
Ora le cifre variano
Da Autore autore ma mediamente nonostante poi ne parleremo
Più diffusamente nel corso della relazione nonostante le terribili condizioni di vita
Di questi militari italiani
Soltanto mediamente sulla base delle fonti disponibili il dieci per cento
Otto in qualche modo per la collaborazione con i tedeschi o per l'adesione alla Repubblica sociale italiana
E più cioè
Più soldati delle speciali poi vedremo meglio in seguito le motivazioni di questo fatto ma certo è che
Ripeto nonostante le condizioni terribili di vita in questi campi così bene descritte
Nel Diario clandestino
Si può dire che il novanta per cento di questi seicento mila militari dalle Hunter ma internato in Germania che ebbero circa cinquanta mila caduti
Caduti per le condizioni di vita della gara evidentemente in vario modo
Il novanta per cento di questi
Militari non aderì alla Repubblica sociale non aderì a nessuna forma di collaborazione con i tedeschi
Se in sostanza una forma palese di resistenza
Però ecco il titolo del diario
Chiariamo clandestini
Querele Ski con quella sua nota umoristica classica
Parlando della genesi di questo documento
Dichiara questo Diario clandestino è talmente clandestino che non è neppure un diario
Dice che era tornato dal campo di concentramento con diverse pagine
Di appunti di note
Dice di essersi messo al lavoro e poi di aver preso e buttato tutto nella stufa insomma come primo
Ora a parte ogni considerazione
Così sulla natura
Strutturalmente antiretorica di Guareschi questo è un modo di non prendersi troppo sul serio insomma no
Che rende così affascinante il personaggio
Beh diciamo dal punto di vista della mia relazione mi devo occupare non degli aspetti letterari
Ma degli aspetto storico politici la clandestinità del diario in realtà è collegabile
Con la clandestinità degli internati militari italiane in Germania e della loro resistenza
Negli anni del dopoguerra
Internati militari italiani
In Germania erano stati in un certo senso cancellati
Dalla memoria collettiva
Vi sono degli spunti e delle suggestioni che si ricollegano a quello che si è detto anche ora che ha detto anche ora qui l'amico
Prima che collega
Parlato
L'amico nonostante sia collega
Meglio parlato
Perché gli internati militari italiani in Germania erano stati cancellati dalla memoria collettivo
Perché
La loro resistenza
Non era politicamente corretta
Cioè non corrispondeva
Diciamo così nelle sue motivazioni e nelle sue modalità
Ai canoni
Della Resistenza ideologicamente antifascista
C'è un altro esempio abbastanza
Chiaro di questo fatto uno degli internati militari italiani in Germania era niente popò di meno
Che Alessandro Natta
Alessandro Natta risenta nel mille novecentocinquantaquattro
Alla casa editrice del Partito Comunista Italiano
Un libro
Appunto intitolato l'altra resistenza i militari italiani internati in Germania
Alessandro Natta era un'auto anzi altissimo dirigente del partito comunista
E come ha testimoniato
Odoardo Ascari
Un altro internato militare italiano in Germania che ha conosciuto nel campo di San Postel
Guareschi
La posizione di Natta in realtà era molto diversa dalla posizione generale degli internati militari italiani in Germania cioè era una posizione molto più vicina diciamo così alla Resistenza politicamente corretta
Quindi anche il suo libero
Era in fondo uno sforzo di inquadramento della resistenza degli impegni mi
Nel quattro diciamo così della resistenza antifascista ciò nonostante la casa editrice Partito Comunista rifiuta la pubblicazione del libro
E il libro verrà pubblicato dannata
Soltanto nel mille novecentonovantasei quindi
Proprio il caso di dire anni luce
Dopo e per la casa editrice Einaudi questo soltanto per dire come l'esperienza degli internati militari italiani German rimanga una esperienza
Clandestina perché una esperienza clandestina perché
Così diverso da me secondo
Guareschi
La resistenza diciamo così Bellini era una resistenza che si rifaceva direttamente ai valori del mondo piccolo
Tanto per cominciare
Tenete presente che il Diario clandestino viene pubblicato tre anni dopo no la comparsa del primo episodio sul
Del mondo piccolo
I valori del mondo piccolo sono da Guareschi contrapposti
Diciamo così ai valori delle ideologia
E
C'è una pagina del suo diario in cui Guareschi scrive
Di militari di tre prigionieri un russo un francese è un italiano che girano per le baracche a rimettere assi celle
Nessuno dei quattro conosce una de nessuno dei quattro perché c'è un caporale tedesco che li dirige conosce una parola che non sia della sua lingua eppure parlano fanno lunga discussione
E si capiscono perfettamente
Accade sempre così fra i soldati fra gente semplice e ignorante
Si comprendono subito
è la cultura
Che ostacola la comprensione fra le genti
Cioè
è un passo in cui Guareschi da immediatamente il senso di del fatto che i valori originari diciamo così
La spontaneità indurrebbe alla comprensione e poi arriva da culturale ideologico eccetera e separano di uomini
Così come dire
Vi sono altre pagine del Diario clandestino io naturalmente debbo non posso leggervelo e tutte le
Sarebbe molto interessante le riassumo brevemente in cui Guareschi insiste su questo fatto che domani pretendere hanno di insegnargli che cosa siano la libertà la democrazia la libertà la democrazia
Si imparano da soli e quindi
La vera città democratica è stato il nostro Lager
E i delusi della democrazia di oggi
Sono i più onesti fra tutti noi volontari dell'Ater
E perché come sottolinea Guarischi e come sottolinea anche Ascari nel suo intervento su Nuova Storia contemporanea il
La caratteristica peculiare di questi limiti
E che erano volontari dell'AGEA cioè sostanzialmente si stava dentro si sceglieva di rimanere volontariamente
Dentro il lager
Guareschi sia pure nel suo modo
Diciamo così antiretorico è però molto duro
Con
La Repubblica sociale
In particolare io ricordo qui
Un passo vecchi e nuovi nemici
Del Diario clandestino
In cui Guareschi tratteggia
Diciamo così la situazione appunto delle commissioni per gli ottavi
Andai anch'io davanti alla finestra della baracca sei a vedere la Commissione assistenziale
Inviata dal governo repubblicano
Cioè della Repubblica sociale
La commissione assistenziale italiana era un tenente catanese un sottufficiale tedesco
E l'esigua cameretta ricucita da di gente
Salto un ufficiale mutilato del braccio destro chiese se fosse possibile avere qualche piccola circolazione nel trattamento
Ma ciò non rientrava nell'ambito della Commissione assistenziale
La quale naturalmente
Non poteva neppure prendere in considerazione i vari casi di TBC e di deperimento organico in quanto si occupava dell'assistenza più urgente
Quella morale
E difatti ogni volta che uno
Dopo aver congiurato un po'curvo sul tavolo firmava il foglio con la famosa dichiarazione d'obbedienza al Grande Reich
Il tenente catanese si alzava in piedi e porgeva la mano al nuovo camerata
Mi congratulo con voi di aver aderito alla giovane repubblica italiana
E il sottufficiale tedesco approvava gravemente col campo come per significare che l'asse giuliva intimamente dell'avvenimento
Era la prima volta che vedevo un soldato italiano col nuovissimo emblema repubblicano del Gladio incoronato di quercia
E senti spaventosamente straniera quella divisa che pure era identica alla mia
E quel soldato che pure apparteneva alla mia stessa terra senti straniero endemico più ancora del tedesco che gli stava di fianco
Con il diario Guareschi si propose di ridare voce agli inediti e Simoni are quella loro dignità
Che era stata la bandiera e la fonte energetica d'una battaglia altrimenti in sosta
E di recuperare alla memoria collettiva degli italiani la grande lezione di democrazia vera impartita dall'IMI a se stessi ai tedeschi
Ai fascisti ai compatrioti scoperti si antifascisti e democratici a cose fatte
Come sapete il diario clandestino è una specie di
Diario collettivo e in cui Guareschi cerca anche qui con il suo spirito antiretorico e per rimanere fedele a quella che è stata una costruzione collettiva in qualche modo
Cioè il Bertoldo parlato per la serie di letture di conferenze di conversazioni di rappresentazioni eccetera di cui furono protagonisti
Tanti
Internati ma di cui dobbiamo anche dire che Guareschi fu protagonista assoluto come riconosciuto da Ascari
Ecco tramite il diario appunto Ascari si pardon Guarischi si propone di ridar vita
A quel mondo a quell'esperienza
Che ripete è stata la vera grande esperienza di democrazia l'unica vera grande esperienza di democrazia e allora voi capite che da questo punto di vista ancora una volta
Vi era un problema di rapporto fra Guareschi e il mondo dell'antifascismo ufficiale e e il mondo dell'antifascismo ufficiale diciamo così
Saltò perché altrimenti io
Ecco un'altra cosa che però va forse segnalata
Di Guareschi
Peraltro
L'immagine che gli dà
Dell'otto settembre
Che era un'altra immagine
Diciamo così
Che contrastava con quello ufficiale che in qualche modo
Che contrastava
Con lo spirito dei compatrioti scoperti si antifascisti e democratici a cose fatte
Voi sapete che Guareschi definisce la guerra un grosso pasticcio
Come tutte le guerre
Cioè quei rischi a questa posizione che si immedesima nella condizione in qualche modo dell'umile fanta Cillo
Per il quale la guerra è sempre in qualche modo una calamità ed è un grosso pasticcio anche se questo naturalmente non significa non la si debba combattere
Come si è visto nella condizione stessa del volontario dell'agire
Adesso io non ricordo bene come siano andate le cose
Chi partecipa una guerra di solito a un sacco di cose da fare nel piccolissimo settore a lui affidato
E non è quindi possibilità di tenersi aggiornato sull'andamento generale della faccenda
Perciò non sa se sta vincendo o se sta perdendo
E alla fine si ha vinto così ha perso la guerra
Inoltre il pasticcio risultò così grosso
E così complicato che oggi a guasti i cinque anni di distanza dalla fine
La gente sta ancora litigando per mettersi d'accordo su chi ha vinto e su che ha perso
Su chi aveva tutto e su chi aveva ragione
Su chi erano gli alleati e su chi erano invece i nemici
Ci furono dei nemici infatti che si trovarono improvvisamente alleati
Degli alleati che si trovarono nemici
E alla parte esterna si aggiunse la parte politica interna e l'annessa guerra civile che fecero schierare i padri contro i figli le mogli contro i mariti il Nord contro il Sud dell'Est contro Ovest
Tanto che lo storico obiettivo che voglia effettivamente fare della storia onesta
Dovrebbe limitarsi a scrivere in un mondo di taxi i più pazzi furono vinti dai più pazzi
Quindi voi capite che una visione questo tipo non poteva inevitabilmente come dire riuscire riuscire gradito
Ma vediamo più specificamente alle motivazioni
Alla base diciamo così della resistenza di Guareschi e di come Guareschi pende la resistenza dei propri colleghi
Ho citato prima la testimonianza di ascari
Perché è un'altra delle tre stimoli anzi è su quel periodo Ascari no dichiara che non sempre diciamo così la posizione di Guareschi coincide con quella degli altri militari perché quella di Guareschi era più nobile
E e ora vedremo vedremo perché
Va be Guarischi parla ovviamente della della sua cattura si trova in un campo di concentramento in Polonia
L'unica cosa interessante di scrive poi ai fini della nostra storia e che io anche in prigionia
Conserva e la mia testardaggine di Emiliano della Bassa
E così si per incidenti ed essi non muoio neanche se mi ammazzano
E non morì
Poi naturalmente con quella sua caratteristico spirito antiretorico ridimensiona dicendo
Probabilmente non morì perché non mi ammazzarono
Il fatto è che non morì
Rimasi vivo anche nella parte interna e continuai a lavorare
E così trascorsi buona passa parte del mio tempo passando da baracca baracca
Dove leggevo la roba di cui questo libriccino vita un campionario allude al Diario clandestino
La roba che nelle mie intenzioni da allora doveva essere scritta e servire esclusivamente per il Lager
E che io non avrei mai dovuto pubblicare fuori dell'Ater
Invece trascorse alcuni anni fu proprio questa l'unica roba che mi è parsa ancora valida
La vera democrazia e la finta democrazia
Questo è l'unico materiale autorizzato in quanto io non solo ho pensato e lo scritto dentro e l'aria ma l'ho pure letto dentro e l'aria l'ho letto pubblicamente una due venti volte e tutti lo hanno approvato
L'esperienza dell'Under
Tutta e questi sono gli elementi della Resistenza Guareschi Anna
A tre obiettivi paradossalmente
Non odiare nessuno
Ritrovare se stesso
Rimanere vivo interiormente
Infatti l'obiettivo
Degli aguzzini in un Ladder
è quello di ridurre chi vi è internato alla condizione di dove un uomo
Non soldato e non uomo
Ad una cosa meccanica
Quindi la vera resistenza secondo Guareschi di fronte a questo atto
E quello di conservare intatta la propria coscienza
Primo atto
Di vita della coscienza il non odiare nessuno cioè non replicare
All'odio Della cugino con un odio di reazione
Questo è uno dei sentimenti che ha testimoniato invece Ascari rendeva più nobile Guarischi rispetto a tanti altri internati
Ascari ha ricordato per esempio che
Usciti da un campo per una serie di lavori dal campo per un lavoro nel nel villaggio vicino
Hanno scritto hanno hanno trovato il cimitero del paese alcuni internati militari italiani hanno scritto sempre pochi
Cioè rispondevano ovviamente a questi atti di violenza dei loro aguzzini spesso con atti di gioia nel momento in cui bombardamenti alleati
Sulle città vicine che spesso venivano conosciuti tra l'altro ma di questo forse parlerà alla Simonetta Bartolini dopo tramite la famosa Radio clandestina
Non so se di RAI qualcosa sulla voi sapete che
Per Campo di Sambo Stahl funzionava questa radio clandestina
Caterina si chiamavano se non sbaglio
Una radio costruita con mezzi di fortuna
Celebre l'episodio in cui si narra
Di un internato che smonta la dinamo dalla bicicletta
Di un militare tedesco sotto gli occhi praticamente della sentinella ascolta la dinamo che servirà appunto per la radio gli italiani dice erano così bravi che riescono a nascondere in situazioni anche molto rocambolesche questa radio
Dalle varie ispezioni dei tedeschi e arrivano
Poi con questa radio a dei veri e propri atti
Beffardi
Tipo presso al momento dello sbarco in Normandia
Per riempire
Un pozzetto d'acqua
Con tante piccole navi di carta no che fanno andare in bestia naturalmente i tedeschi che si rendono conto che c'è questa radio come hanno saputo la notizia dello sbarco in Normandia organizzano poi ispezioni alla grande e non riescono mai in qualche modo a trovare questa benedetta radio che poi dà anche luogo a dei fatti curiosi
Voi sapete forse se avete letto il Diario clandestino che la vera bestia nera dei prigionieri italiani erano i prigionieri francesi i quali avevano nei confronti dei nostri internati il solito atteggiamento parliamoci chiaro un po'di sufficienza
Il complesso di superiorità che hanno i francesi nei confronti dei cugini latini poveri diciamo così e i francesi invece potevano ricevere tutto quello che volevano dalla Croce Rossa quindi erano sempre pieni di roba
Allora gli italiani naturalmente grazie alla radio scambiavano roba per informazioni cioè questa splendida battuta che a un certo punto fa Ascari dice la liberazione di Parigi ve l'abbiamo venduta tre volte e quindi questa
La famosa esperienza la famosa
Quindi diciamo le attività del Bertoldo parlato di tutta questa serie Mirabal di conferenze di rappresentazioni Acerra miravano proprio al mantenimento
Della coscienza non abbiamo vissuto come brutti
La vittoria
Secondo Guareschi degli internati militari italiani
Non ci siamo rinchiusi nel nostro egoismo
La fame la sporcizia il freddo le malattie la disperata Nostalgia delle nostre mamme e dei nostri figli
Il cui può dolore per l'infelicità della nostra terra non ci hanno sconfitti
Non abbiamo dimenticato mai di essere uomini civili
Uomini con un passato e un avvenire
Salto naturalmente perché se no vado troppo per le lunghe e dico che
Questo era invece ciò che rendeva
Più malinconico Guareschi quando guardava la condizione
Di altri prigionieri di guerra che erano vicini agli internati militari italiani e cioè i russi
è questo un fatto interessante
Perché spiega poi anche certe posizione successive
Quello che
Rattristata
Guareschi era proprio il fatto che Jussi al contrario degli altri prigionieri di guerra
Apparivano senza memoria
E senza aspettative
Senza sogni
Apparivano incapaci
Di superare il reticolato del campo con il pensiero e con il sogno come se l'ideologia totalizzante
Sotto la quale erano stati costretti a vivere avesse distrutto proprio la loro coscienza io direi che l'incontro con il Volga Volga come Guareschi definisce
I russi fosse stata una prima molla del suo anticomunismo una molla originaria
Perché
Diciamo così l'assenza della conoscenza né i prigionieri russi era ciò che più contrastata invece con quel Mondo Piccolo con i valori di quel Mondo Piccolo che
In quei rischi erano invece l'origine della coscienza
Mi avvio rapidamente alla conclusione sotto lo sguardo severo
Dell'amico
Giuseppe Parlato
Concludo questa mia relazione aggiungendo però un altro elemento di riflessione fino a qui noi abbiamo parlato in fondo sei dovessimo sintetizzare
Proprio all'estremo
Taciti Ana mente
Quello che se detto
Di una resistenza motivata in fondo dal mondo piccolo dall'umanità del mondo piccolo Guareschi e il suo mondo piccolo erano assolutamente inconciliabili
Con qualsiasi ideologia totalitaria
Con qualsiasi tipo di violenza dell'uomo sull'uomo e quindi come tali non potevano evidentemente
Trovare alcune elemento di conciliazione di mediazione
Con i tedeschi
De naturalmente
Con l'ideologia comunista
Però
Nella Resistenza di Guareschi ed elimini c'è anche un altro elemento
Che deve essere portato alla riflessione e che
Compare in due brani del diario
Colletto bianco
E le stellette che noi portiamo
Sono due brani
Che rivelano un attaccamento Guareschi hanno ai valori patriottici
Ai valori tradizionali patriottici
Che si sintetizzano nella fedeltà all'antica bandiera
Cioè alla bandiera italiana diciamo così
Del Risorgimento la bandiera con lo scudo sabaudo alla fede monarchica
Di Guareschi che è un altro dato
Politicamente molto scorretto nell'Italia del primo dopoguerra
E in buona parte anche oggi
Oggi anche in sede storiografica quando si parla del biennio quarantatré quarantacinque sia ormai recuperato alla memoria collettiva
L'esperienza della repubblica sociale italiana ma l'esperienza
Diciamo così del Regio Governo delle forze armate eccetera fatica molto ancora
Fatica molto ancora
A trovare spazio
Io mi limiterò a leggere
Il brano le stellette che noi portiamo perché credo che sia immediatamente esemplificativa del sentire di Guareschi a questo proposito
Ricordando subito che questo tipo di patriottismo in realtà parte integrante del mondo piccolo
E non è un aspetto esterno
La mia divisa continua nella sua implacabile decadenza
Le fodere cadono a brandelli
I gravi sulle maniche il pregio della bustina perduto loro mostrano l'anima di rame
Sui gomiti il panno si spella eccetera
Ma ad una sola cosa mi preoccupo
Che le stellette siano sempre saldamente fissate alla mostrina del bavero
Per questo ogni mattina proprio col pollice la vite del peduncolo
Che sia citata fino all'ultimo millimetro
Le stellette che noi portiamo
Nemico acerrimo del militarismo
Queste piccole stelle
Io me le sento avvitate alla carne
E perderle sarebbe come dover rinunciare a un po'di me stesso
L'Italia la bella donna che sia sedeva maestosa nel fregio dei diplomi di benemerenza e delle pergamene
Impugna Sessa il martello la spada o facesse mostra di ingranaggio di stemmi
Aveva sempre una stella che le brillava sopra la corona turrita o sulla fronte nuda se la sua posizione di proletaria le consigliava di andare senza cappello
Odiatore di stelle l'inventore d'un nuovo ordine cancellò quella stella che egli definì stupido Stellone
E l'Italia senza stella non fu più la mia Italia
Ora ha tolto la stella anche ai soldati italiani
E per questo io non li sento più fratelli ma stranieri e nemici
Le stellette che noi portiamo
Vittime della guerra l'orrendo male che l'umanità si sforza di rendere inguaribile inevitabile
Uomini italiani insanguinarono tutto questo secolo
E quando un soldato italiano muore
Il suo corpo rimane aggrappato alla terra
Ma le stelle della sua giubba si staccano e salgono in cielo ad aumentare di due piccole gemme il firmamento
Per questo forse il nostro cielo è il più stellato del mondo
Le stellette che noi portiamo non rappresenta non soltanto la disciplina Dino insolita
Ma rappresenta non le sofferenze e i dolori niente
Di mio padre dei miei figli e dei miei fratelli
Per questo vediamo come parte di me stesso
E con esse voglio ritornare alla mia terra e al mio cielo
E con queste parole direi che possiamo concludere questa relazione grazie