Corrispondenza di Augusto Sainati dal 75º Festival del Cinema di Cannes

Il mondo è scritto in una lingua incomprensibile il cinema lo traduce Terrinoni
Le parole con cui la madrina della serata l'attrice Virginia in Fiera ha introdotto la cerimonia di apertura del Festival di Cannes sintetizzano le difficoltà del momento e il modo in cui il cinema prova a portare la sua testimonianza
Una testimonianza che nella serata di apertura è stata anche quella della Palma d'onore fortuita che era grande attore americano Berta la tournée ma anche regista e produttore oltre che ambasciatore dell'UNESCO il cittadino del mondo come ha detto il presidente del Festival Pierre rischio premiato no
Qui da hacker da anni è legato all'UNESCO come inviato per la pace e la riconciliazione ed è impegnato anche con una sua Fondazione per il riconoscimento dell'uguaglianza dei diritti
Anche il presidente della giuria aveva salendo cioè richiamato al dovere delle star di dar voce ai picchi voce da una I vinti di ogni epoca i ruoli che ama di più sono infatti quelli dei personaggi sottomessi di chi lotta per la sua dignità
Ma il vero colpo della serata è stato l'intervento in diretta da chi offre del presidente ucraino tedeschi
Nel suo discorso Zaleski ha ricordato come il cinema sia sempre piaciuto ai dittatori ma come si è sempre stato soprattutto vessillo di libertà
Nel mille novecentoquaranta la voce di Charlie Chan pensione volta al cinema che non era più muto per annunciare il vento della libertà che sarebbe tornata dopo la guerra serve dunque un nuovo Ciampi oggi ora
Ma oltre ad essere un testimone sociale il cinema è anche una grande macchina narrativa una macchina che può prendersi gioco di se stessa come fa Michel Hazanavicius nel film di apertura Coupé il cui titolo inglese Final Cut
Sorta di John B-movie metà cinematografico folle e ha avuto parole picco
Anziana disuso gioca con gli stereotipi di genere inventato una storia impossibile di un film di zombie che dovrebbe durare mezz'ora il che sarebbe da girare in un unico piano sequenza
Gli incidenti si susseguono a non finire questa lavorazione centonove la freschezza del miglior Billy Wilder
E impongono continue modifiche al copione in corso d'opera secondo un canovaccio che già Cesare Zavattini decenni fa aveva inventato in un raccontino immaginari sul cinema hollywoodiano
Marzano ha visto se ci aggiunge del suo gusto per la parodia la strizzata d'occhio ai cinefili e la sua capacità di scrivere personaggi impossibili in una storia che strappa molte risate a scena aperta
In fondo il cinema è questo grande interprete delle pulsioni che scuotono in profondità il vivere sociale e al tempo stesso miracoloso creatore di mondi folli per ridimensionare la follia del mondo
Da Cannes per radio radicale Augusto Sainati