Carcere e garanti: il ruolo e l'esperienza delle figure di garanzia. Riflessioni e confronto per un'esecuzione penale costituzionalmente orientata

Buongiorno
Buongiorno a tutti
Si può dire che c'è poca
Allora buongiorno sonoro Bruno Mellano sono il garante dei detenuti della Regione Piemonte il garante per persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte presso il Consiglio regionale cominciamo questo nostro confronto incontro al Salone del libro del due mila ventidue carcere e garanti il ruolo e l'esperienza delle figure di garanzia in questo momento storico e anche un po'a Bilancio di questi anni di attività
E lo cominciamo con i saluti istituzionali
Del Consiglio regionale in particolare del consigliere segretario Gianluca grazie a che qui in rappresentanza del consiglio regionale anche per la specifica delega che con Aldo consigliere e a sugli organi di garanzia Gianluca Cavazza a te la parola
Bene grazie per uno grazie a tutti voi porto il saluto del consiglio regionale del Piemonte e del suo presidente Stefano Allasia
Sono
Felice di essere qui in questa giornata che si tratta un tema così importante è importante che ci siano le garantisti garanti l'università che ringrazio per cui oggi con noi perché
Per poter quindi qui siamo il ruolo e l'esperienza delle figure di garanzia ecco io penso a mia fortuna non ho ancora avuto bisogno di una riabilitazione ma ahimè pensiamo queste persone che devono fare questo percorso
Io di mio ci penserò quotidianamente
Quindi se ci sono delle persone vicine che possano
Capire sentire le sensibilità di queste persone sono certo che era riabilitazione avrà sicuramente Ursi urtato finale in modo sicché queste persone possano tornare
Nella società se non meglio come erano prima garanzie buon convegno grazie al Petrarca grazie al consigliere segretario Gianluca che avanza per questi saluti introduttivi
Morgante
Della Regione Piemonte dal due mila quattordici dalla aprile due mila quattordici e abbiamo
In questi anni
Fatto molte iniziative molte attività abbiamo cercato di fare al meglio
Che si è potuto il ruolo difficile
Del garante come diceva il nostro amico già garante
Città di Ivrea siamo dette in tanti garanti siamo delle persone che cercano in qualche modo dunque mondo complicato e particolarmente complicato difficile come quello della difesa dei diritti delle persone limitati nella libertà di introdurre degli elementi di monitoraggio di osservazioni di attività di sensibilizzazione l'idea di questo confronto di questo incontro è quello anche di rappresentare
Sostanzialmente in una fase in cui le figure di garanzia dedicati alle persone detenute alle persone private la libertà hanno raggiunto la ma la maggiore età perché era il maggio del due mila tre quando la Città di Roma la capitale italiana decide con delibera l'istituzione della figura del primo garante dei detenuti e subito dopo nell'ottobre del due mila tre
La regione Lazio la prima Regione italiana nominare a legiferare a nominare un garante dei detenuti
Da quella
Inizio il percorso è stato lungo anche per la Regione Piemonte la legge è stata presentata nel due mila quattro ma è stata approvata nel due mila nove bene diventata attiva ed è entrata in vigore nel due mila quattordici quindi dieci anni di un percorso lungo di dibattito di confronto anche di opposizione
Ma significativa anche diciamo di valutazione e non a caso
La figura di garanzia le figure di garanzia sono state
In molte situazioni nominate dopo il due mila nove
Quando c'è stata la prima sentenza importantissima della Corte dei diritti dell'uomo la sentenza sulle limato ricerca condannato d'Italia sui casi specifici di sette detenuti sull'immane bici e altri
E poi nel due mila tredici quando c'è stata la sentenza pilota Torregiani dove l'Italia è stata messa sotto inchiesta e stata messa in scacco con la richiesta anche puntuale di pre vedere come era stato previsto e sottoscritto dalla convenzione internazionale europea i diritti dell'uomo un meccanismo di controllo di monitoraggio peraltro nel frattempo l'Italia aveva anche firmato locata
Il meccanismo di prevenzione
Della tortura che prevedeva un una strumento di monitoraggio e di osservazione che anche quello l'Italia non si era ancora
Istituito allora un percorso lungo diciott'anni anche più andiamo per i vent'anni dei figure di garanzia
Noi abbiamo una realtà piemontese particolarmente significativa ogni città sedi di carcere a un garante comunale
Istituito su base di delibera comunale siamo l'unica Regione che ha questo quadro anche se altre Regioni la Toscana l'Emilia il Veneto hanno una buona rete
Di garanti comunali
Discutiamo di questo con alcune figure i colleghi cari intanto come Stefano Anastasia che il portavoce nazionale della Conferenza dei garanti territoriali Stefano è
Garante attuale della Regione Lazio ma è stato in passato anche in contemporanea garante della Regione Umbria della Regione Lazio per i detenuti con Adele Squillace che
Da poco garante
Dei detenuti della Regione Val d'Aosta ma il caso in specifico in un unico Adele anche nello stesso momento Difensore regionale di solito il civico regionale la Val d'Aosta è garante dell'infanzia e dell'adolescenza
E vero che la Regione Val d'Aosta una regione particolare non solo per lo statuto speciale ma è comunque una realtà significativa l'esperienza che brevemente ci porterà servirà anche poco per una riflessione più ampia
Come fare il Garante quali difficoltà farete anche poi due realtà significative dal Piemonte la garante della città di Torino Monica Cristina Gallo garante dal due mila quindici rinnovate nel due mila venti
E Sonia Caronni garante della città di Biella nominata nel due mila sedici e rinnovata nel due mila venti
La realtà diverse una grande città peraltro antesignana perché subito dopo Roma e pochi altri la città di Torino del due mila quattro ha istituito con delibera la propria figura di garanzia comunale
Per due mandati ricoperta d'anarchia Pia Brunato e poi da Monica Gallo
Allora la domanda e lo stimolo per questa riflessione un terreno complicato un terreno difficile un terreno perché comunque
Anche da osservatori esteri non magari addetti al al tema avete visto in questi anni in questi mesi in queste settimane addirittura
Il ruolo e l'esperienza che dal Piemonte e non solo dal Piemonte si è andata
Sedimentare sull'attività dei garanti io voglio dire qui anche pubblicamente perché ci tengo perché è un amico prima incontrato Adriano Sofri che ci ha fatto i complimenti
Ho detto ci ma ci ha fatto i complimenti guardo Bonica Gallo perché comunque è indubbio che degli ultimi negli ultimi anni
La situazione Piemonte Torino Ivrea ma non solo sono stati per molti aspetti anche nell'occhio del ciclone di un'attenzione mediatica ma che è un'attenzione anche di attività e istituzionali
Poi farò girò di saluti ma vado faccio subito Ylenia Serra garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Piemonte Paola
Baldovino
Confondevo comma Alice Bolivar do Paola Baldovino che è difensore civico della Regione Piemonte
Alice podi vado garante della Città di Alessandria
Laura Scomparin dice elettrice dell'Università di Torino docente di diritto penale e penitenziario
E Simona Terraglione direttrice del carcere minorile di Torino Ferrante Aporti poi ci ha raggiunto anche varato UPI comandante della polizia penitenziaria della casa circondariale
Di Torino poi tanti altri Paolo Alemanno garante
Per i detenuti dalla città di Saluzzo
Marco Zoff Ranieri medico responsabile di un percorso molto significativo per quello del superamento degli uffici e della gestione delle misure di sicurezza nelle residenze del Reims quindi un percorso molto molto ampio
Chiudo qui dando subito la parola ad Adele abbiamo un po'scomposto nato il la scaletta per lasciare poi a Stefano Anastasia
Dei conclusioni del del nostro intervento aderirete il compito in qualche modo di rappresentarci dai la tua particolare punto di vista che tie-break esperienza ma e particolarmente significativa per la realtà che chi era presente intanto è arrivato anche Daniele Valle il vicepresidente del consiglio regionale il Piemonte ti ringraziamo salutiamo Adele a te la parola
Buon pomeriggio tutte tutti a tutti allora come appunto anticipato nella la mia è una situazione peculiare ma nessuno la stura ad essere diciamo a ricoprire tre sicuri di garante anche per esempio la Regione Molise a
Pari pari situazione
Gli Attardo solo un momento su questo su questo concetto sul perché è il recupero tre figure una ragione è senz'altro una scelta del legislatore regionale che è stata dettata a monte sicuramente dei numeri della Valle d'Aosta perché solo così per ricordarvi valdostani sono centoventicinque mila
E per dire una volta un comico un condominio di Roma quindi effettivamente i numeri sono questi è una popolazione con un alto tasso di invecchiamento peraltro e dico questo perché questo è aspetto peculiare molto interessante per me come difensore civico
Cioè su centoventicinque mila abbiamo trenta mila persone al di sopra dei sessantacinque mila ed i sessantacinque anni
E dal due mila undici alla l'ultimo censimento le persone con più di ottantacinque anni sono raddoppiate arrivano ad essere circa nove mila allora la legge istitutiva del difensore civico del due mila e uno prevede appunto come primo momento e come prima descrizione quella della figura del difensore difensore come raccordo con le pubbliche amministrazioni laddove il cittadino abbia una rimostranza di una difficoltà senta un'incomprensione dall'altra parte a mio parere l'obiettivo forse più ambizioso come difensore civico e sarebbe proprio quello di ridare fiducia ai ai cittadini quando non riescono neanche più a capire il linguaggio che a volte le amministrazioni pongono poi la legge è del due mila e uno successivamente è stata modificata e dal due mila e nove sono divenuta anche collega dei garanti qua presente e sebbene la Casa circondariale esistesse dal mille novecentottantaquattro e in effetti vi riporto un piccolo episodio personale la prima volta che ho visto la visita la casa circondariale di Brissogne in occasione di una visita con la mia classe del liceo quindi io avevo sedici anni la casa circondariale era appena stata aperta
Poi successivamente la legge è stata modificata nuovamente e quindi nel due mila diciannove sono diventata difensore civico diventato anche garante infanzia e adolescenza
Ovviamente molto complesso ricoprire queste tre funzioni
E seguire tre criticità così diverso e perché comunque anche il profilo infanzia adolescenza
Richiede effettivamente moltissima attenzione cioè mila garante del Piemonte che può confermarvi con cui collaboriamo moltissimo però vorrei tornare al centro della discussione di oggi cioè al carcere per quel che riguarda l'Istituto di Brissogne io forse sono stata particolarmente fortunata sono arrivato in un buon momento perché è vero che ci sono le mille difficoltà di cui parleremo oggi però in questo momento si è aperto un buon dialogo con la direzione del carcere è stato siglato di recente una ventina di giorni fa un protocollo con il ministero della giustizia per riaprire i lavori dell'osservatorio sull'istituto di Brissogne questo risultato la tentavamo danni perché l'Osservatorio operava fino al due mila e dodici e a come diciamo punto di interesse seguire proprio quel percorso di
E rieducazione di aiuto di collaborazione per riportare invita tra virgolette coloro che sono nell'interno di questo circuito
Da particolari dà particolare peso questo protocollo anche alla parte sanitaria di cui la Regione si fa particolarmente teso e stiamo cercando di migliorare questo aspetto l'osservatorio non appena diventerà operativo perché il protocollo è stato siglato da pochi giorni
Conta appunto anche attraverso il rapporto molto buono con la direzione sanitaria di cominciare invoco lavori in questo senso
Proprio per garantire quelle visite specifiche quei controlli quell'opportunità nell'interno dell'istituto medesimo e poi c'è un'altra buona notizia che mi è stata data subito dalla direzione carceraria io cerco di dare una nota positiva perché poi dovremo da mettendo di altre è stata un diciamo così un intervento importante sull'edificio sull'istituto del carcere sia sotto il profilo degli impianti che verranno rinnovati in maniera importante ma soprattutto ciò che più mi ha interessato sotto il profilo degli spazi
Cioè c'è un investimento in questo momento importante quello che mi è rimasto più in mente per esempio c'è un campo da calcio
Che c'era fin dal mille novecentottantaquattro all'inizio deriva molto utilizzato
Poi per il sogno e si trova in una parte della regione in cui il sole arriva per poche ore d'inverno quindi si è ragionato sul fatto che di fatto non deriva poi utilizzato dai detenuti
E si è pensato adesso di fare un intervento per poter in qualche modo coprire con e Calisti ingegneristici io non vi so ben illustrate
Aprire e chiudere questo
Questo campo per poterlo utilizzare per attività sportive anche durante l'inverno perché diversamente era una era un peccato perché in effetti era un'area molto grande ma scarsamente utilizzate verranno anche rivisitati gli spazi
Questo perché l'importanza degli spazi viene evocata io ho avuto il piacere di leggere sperso la rivista ristretti Orizzonti di cercare di imparare perché su una debuttante è iniziato il primo febbraio di quest'anno quindi immaginate che cosa significhi
E da lì capisco la tragicità
E il non avere degli spazi per poter studiare per poter riflettere per poter condividere per poter stare insieme
E cioè come si diceva appunto nel nell'ultima importante anche studio ricerca se vogliamo definirlo così il frutto del lavoro della Commissione Ruotolo
è importante ritrovare gli spazzini all'interno del carcere e lasciare la cella come giunto ultimo di pernottamento
E non come luogo in cui devo comunque convivere e magari ipotizzare di studiare o di leggero di approfondire o di immaginare qualsiasi cosa che posso impegnarmi in qualche modo come dicevo io sto portando note positive perché in questo momento
Sono nella condizione di poter levare rispetto al all'Istituto di Brissogne ben altre sono le note che leggo dalle riviste di settore solo per citare uno degli ultimi numeri mi dispiace entrare subito in un argomento così triste però ritengo davvero importante
Quattordici maggio di quest'anno dalla rivista ristretti Orizzonti siamo ventitré suicidi in carcere dall'inizio dell'anno
Secondo i dati del DAP nel due mila uno sono decedute centoquarantotto persone detenute
Allora tutto queste do e
Ormai da molti anni
Io usufruisco di una Guana bellissima biblioteca nell'interno dell'ufficio di Chiesa ci dica in cui sono conservati degli atti anche dei dei garanti
Di un po'di tempo fa per esempio io lavori trovato in questi giorni perché mi piace molto leggero il carcere al tempo della crisi
Qui garantiti si erano soffermati con un lavoro voluto da garante della Toscana partendo da un messaggio alle Camere del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fu un messaggio che diceva già tutto
Di quelli che che dovevano a inserirsi ENI che dovevano poi portare a dei frutti a mio modestissimo parere mi piaceva particolarmente un punto di questo discorso in cui il presidente richiamava tutti noi alla responsabilità di ciò che accade in carcere
Cioè non si tratta di un un problema per gli addetti ai lavori perché ultimamente siamo stati chiamati a riflettere sul tema dei di mittente quindi tacciono quei secondi
Quando si esce dal carcere c'è chi descrive questo momento comune secondo appena cioè ciò che ti aspetta eh la solitudine il silenzio nessuno che ti accoglie la crisi interiore e in più la difficoltà ritrovarti comunque abbino in mezzo al traffico di New York improvvisamente quindi io termino qui e ti ringrazio moltissimo e la scorta
Grazie carattere passa fuori microfono affolla Carone sogni appunto era garante di Biella Biella tra le tante cose alcune specifiche realtà di cui sicuramente Sonia farà cenno nel senso che hanno una realtà territoriale molto viva con il tavolo carcere che tra l'altro è antesignano e in qualche modo anche e dicono d'un lavoro molto importante della Regione Piemonte con i gol con i gruppi locali sul carcere e di quelli che dovrebbero diventare i tavoli territoriali carcere
Dall'altro punto di vista sogna è anche componente dell'Ufficio di presidenza della Conferenza nazionale dei garanti territoriali di cui Stefano Anastasia e il nostro portavoce
Una realtà di una importante città del Piemonte non grandissima ma con un carcere molto significativo
Sì
Allora buongiorno a tutti il carcere di Biella prima del due mila e tredici era una vecchia struttura che ospitava all'incirca duecento ospiti
Principalmente italiani dal due mila e tredici quando viene creato il nuovo padiglione
Gli ospiti sono cambiati il cinquantasei per cento sono persone migranti e tendenzialmente infra venticinquenni corre attivi comuni
Quando io sono stata nominata garantendo il due mila e sedici da subito individuato quali potevano essere le aree critiche l'area sanitaria una differenza di trattamento tra la proporre la popolazione immigrante la popolazione italiana
Una mancanza di spazi dedicati all'anno al diritto o dei minori di mantenere il legame familiare e soprattutto una grandissima carenza dal punto di vista delle attività produttive e delle attività del tempo libero
Chiaramente io sono da sola no collaboratori e mi sono rivolta al Centro territoriale del volontariato chiedendo di poter incontrare tutte le associazioni di volontariato del territorio affinché potessi presentarmi a capire se il loro non solo quelle che avevano mandato
Di operatività all'interno dell'esecuzione penale interna ed esterna cioè in carcere o con le persone in esecuzione penale esterna ma anche tutte le altre realtà che facevano cultura musicale perché credo che il paradosso carcerario possa essere abbattuto nel momento cioè in cui c'è una presenza della comunità della comunità significativa all'interno appunto dell'istituto
E da lì è nato Renato poi un percorso è nato il tavolo calcetti a una progettista fissa la dottoressa Celano tiene presente qui in sala e creavo Progetti quindi è nata una ludoteca
Sono nati i progetti i delle panchine rosse e con il liceo artistico
In quanto la capaci poi da reale di Biella ospita delle persone
è arrivata la dottoressa Giordano allora direttrice della della casa circondariale di Biella con cui e sono partiti tutta una serie di Progetti
E diceva appunto al Progetto panchine Eros e legato al liceo artistico che è dedicato ai sex offenders e quindi una panchina che arriva dal territorio entra in istituto
Accompagnata da un percorso di rielaborazione del reato ed esce con un messaggio importante di una panchina rossa
Diventa un atto di ricostruzione di una lacerazione che si crea con il territorio e con la comunità nel momento in cui c'è la commissione del reato
è nata una sala prove con cui abbiamo fatto spettacoli e concerti al centro della città è nata alla ludoteca ma soprattutto il territorio biellese ha una caratteristica la produzione del tessile il tavolo carcere a anche grazie all'allora direttrice avvicinato un produttore del testi lei mi insegna e oggi abbiamo una sartoria industriale all'interno dell'istituto che attualmente offre quarantotto posti di lavoro ma andranno credo non non a raddoppiare però superando supereranno i sessanta nei prossimi mesi ci siamo dovuti fermare quarantotto proprio per una questione di normativa del committente
Il tavolo carcere cresce sempre di più e posso dire può essere che io come garante che sono al mio secondo mandato aziendale a realtà del tavolo carcere assieme al carcere
Stiamo crescendo assieme studiamo approfondiamo e progettiamo
è nato anche uno sportello migranti questo tre anni fa proprio per il rinnovo dall'interno dei permessi di soggiorno per riuscire a sanare quelle situazioni già dagli terno era è fermo un protocollo con la Clinica legale appunto
Perché c'è un avvicendamento di direzioni in cui in questo momento dobbiamo rimetterà stima un poi tutti i pezzi abbiamo appunto la nuova direttrice la dottoressa Marino che in realtà e apartheid su Biella perché anche sul Novara
E quindi questa un po'alla situazione io mi sento di dire che oggi abbiamo presentato il libero di Sasha ma Spini
è stato uno un momento molto forte molto interessante perché il gruppo di detenuti che era stato coinvolta avevano letto tutti quanti il libro e quindi è stato un momento di scambio e di partecipazione assolutamente interessante
Grazie grazie Sonia i tempi sono tornerei grazie per questo panorama anche appunto per una realtà specifica molto mirato nella ti sei perso i complimenti le le buone parole che la garante difensore civico della regione Val d'Aosta ha espresso foto per la presenza di un direttore che ne finanzi scarseggiava ma anche questo tipo di direttore do la parola adesso a Monica Cristina Gallo garante della città di Torino
Grazie per uno grazie a tutti voi e buona sera benvenuti
Sicuramente Bruno prima citava la Rete dei garantire la rete dei garanti che corrisponde a ogni istituto penitenziario un garante
E l'istituto di Torino la casa circondariale Lo Russo Cutugno è come dire l'insieme a livello di numeri di tutti gli altri istituti della della regione perché su una capienza regolamentare di mille sessanta posti riusciamo sempre ad avvicinarsi a mille quattrocento presenze
Un carcere molto grande e molto faticoso per il numero dei Circuiti presenti
Faticoso per il cambio di direzione che negli ultimi anni ricordiamo sono stati tra i direttori e anche provveditori perché credo che da quando ne siamo garanti circa cinque provveditori dell'amministrazione penitenziaria e questa diventa complicato perché quando si comincia un dialogo fondo l'istituzione ritrovarsi poi a ricambiare diciamo la strada non è non è semplice
Il il ruolo del garante rispetto appunto a una città così grande come Torino come anche delle altre città del Garante cittadino è istituito attraverso una delibera comunale e non una legge comunale all'interno della delibera ci sono dei compiti ben precisi che il Garante
Deve svolgere no la garanzia di alcuni diritti fondamentali come il diritto alla casa di tutta la salute dritto lo sport diritto alla formazione
Però negli anni noi garanti
Spesso anche i sogni non è il mio caso perché fortunatamente mi sono anche subito attivata per avere i ragazzi del servizio civile il supporto delle cliniche legali e quindi insomma un bel team che lavora sugli istituti penitenziari Lussu Cotugno
Minorile e anche centro di permanenza per il rimpatrio
Però ci siamo un po'trovati a dover fare il la prima porta d'accesso alle persone che escono dagli istituti e questi gli affetti non è in un ruolo che ci compete
Noi dobbiamo a dire quella capacità che deve essere anche pungente ride nei del verso le istituzioni che ci nominano perché e e Doi a oggi rispondiamo ancora a due tre e quattro telefonate al giorno di persone che escono purtroppo senza un lavoro senza una casa e per la come dicevo prima la buona volontà la Rete
Così di sussidiarietà solidarietà che si è formata sul territorio
Però non è questa la risposta io l'altro giorno presentato la mia relazione annuale
E ho chiesto con insistenza che venga istituito uno sportello di mittenti perché le norme lo richiedono e perché non è più possibile che il garante sia la prima porta alla quale si deve arrivare a bussare quando si esce da un istituto penitenziario
La nostra competenza e anche sul centro permanente per il rimpatrio di corso Brunelleschi che diciamo la parte una delle parti più complesse quella alla quale noi assistiamo perché formati in greche da un progetto fammi del Garante nazionale
Coordiniamo e monitoriamo anche i rimpatri degli stranieri nel loro Paese d'origine
Questo è un l'esperienza significativa da un punto di vista della formazione formazione e
Competenza Rispetto a determinate procedure che secondo me lo dico in questa sede perché sono col portavoce nazionale Anastasija col nostro garante territoriale in qualche maniera dovrebbe essere ripetuta anche rispetto alla attività diciamo che dai garanti della quotidianità svolgiamo all'interno degli istituti penitenziari
Perché siamo sempre così portati ad essere troppo generosi questa generosità a volte fa perder di vista quella che è invece la nostra vera unica missione cioè il salvaguardare i diritti fondamentali e tutelare affinché non avvengano trattamenti inumani degradanti all'interno dei nostri istituti penitenziari grazie
Grazie Monica
Siano molto generosi dice Monica Samoa generose in un contesto questa la la dico perché mi sta così nel
Sta
L'amministrazione penitenziaria appena emanato una simpatica circolare sui di mittenti
Non diciamo il nome di chi l'ha firmata ma gliene incolse mettendo l'obbligo in capo ai direttori dissentire tre mesi prima del dell'uscita del di mettendo una ufficio che non esiste
Un ufficio che era previsto dall'ordinamento fascista
Del
Dell'epoca che prevedeva la costituzione presso i tribunali del cassa al Consiglio di aiuto sociale poi rinnovato dei dei decenni ce n'è uno solo
A Palermo
La circolare obbliga i direttori nero su bianco di contattare i casi allora
Diciamo chiunque viene contattato va bene il caso è difficile trovarlo io ho scritto più volte tra l'altro è un'iniziativa che parte proprio anche dal Consiglio regionale ma all'epoca avevo un'altra veste
Di monitoraggio dei niente delle situazioni dei consigli dei otto sociale all'epoca c'era anche in Piemonte presidente Gianfrotta
Ma poi andate ad esaurirsi e c'è anche un'interpretazione giuridica sul fatto se siano ancora diciamo
Legittimi o se siano ancora diciamo una previsione che decaduta coma le successive vele che alle regioni delle competenze sociali però al di là di tutto certo diciamo diventa difficile
Parlare di di emittenti con direttori di carcere che non ci sono perché sono in una fase abbiamo avuto cinque direttori su tredici istituti in Piemonte
Io ho scritto la mia bella letterina mi prendono in giro perché scrivo le letterine però per fortuna letterina che è stata ripresa dal presidente della Regione Alberto Cirio che ha rimandato con più autorevolezza e forza all'attenzione del ministro
Un grido d'allarme perché obiettivamente un direttore che deve fare due tre sedi e poi difficile che abbia il tempo di conoscere e con tutta anche la buona volontà e la competenza e la professionalità del direttore riuscirà a governare delle macchine complesse come sono quelle del calcio
Do adesso la parola Stefano Anastasia appunto già garante dell'Umbria garante dell'azione duale portavoce
Nazionale della Conferenza dei garanti che è la nostra Conferenza territoriale democraticamente scelta dei garanti territoriali per in qualche modo avere anche un'istanza di una voce è il portavoce proprio perché poi ciascuno è impegnato nelle proprie battaglie le poche iniziative con i popoli residenti istituzionali ma in questa fase a bomba anche bisogno di far sentire la nostra voce Stefano
Bene grazie grazie a Bruno per questa occasione per questo e per questo invito credo l'occasione molto importante importante che si discuta delle carceri del ruolo dei granchi ovviamente in questo salone delle carceri si discute perché c'è una ricchissima produzione culturale sul carcere
Iscritti romanzi storie se ne sai sì mi dice
E in questo mondo ebbene diciamo così che si ascolti anche i le conoscenze le esperienze di chi ci lavora quotidianamente a partire per esempio dalla esperienza di garanti dei garanti territoriali in modo particolare che hanno quella responsabilità di frontiera diciamo in qualche modo di essere direttamente lì insieme con il personale ad ascoltare le doglianze le motivazioni delle persone delle persone detenute io credo che sia molto importante diciamo che e gli enti territoriali le regioni i comuni si siano dotati di appositi figure di garanzia
Per le persone private della libertà innanzitutto perché diciamo fanno vivere queste istituzioni dentro la comunità
No in qualche modo sanano una frattura che potrebbe esserci
Tra il carcere e la città e quello che sta fuori dalla città quando invece noi sappiamo che quello che dentro sia le persone che vi sono ospitate per motivi di giustizia sia le persone che ci lavorano
Sono persone che abitano la città che vengono dalla città e tornano nella città e quindi la una la responsabilità di una politica intelligente anche una politica
Della sicurezza intelligente e farsi carico di quelle istituzione delle persone che ci stanno dentro e di come poi potranno uscire in quali condizioni quali possibilità di reinserimento di reinserimento sul territorio e questo è una responsabilità che guardate e nella pratica in massima parte degli enti territoriali
Non è del ministero della giustizia è vero che la costituzione nel riparto delle competenze
In materia legislativa fra lo Stato e le Regioni dice che ovviamente le norme penali sono norme sono norme di competenza statale però poi quando la Costituzione ci dice
Che le pene non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità
E devono tendere alla rieducazione del condannato e ci dice due cose
Un innanzi tutto che bisogna assicurare alle persone che sono in carcere la garanzia dei diritti fondamentali e alla vita e alla salute e quelle competenza delle regioni non è competenza dello Stato
E e due dice che bisogna costruire
Si diceva ora il percorso per il reinserimento e siccome ne sappiamo che la gran parte delle persone che sono in carcere sono in carcere perché hanno hanno avuto una vita difficile fuori e quindi bisogna costruire questi percorsi di reinserimento abbiamo visto durante l'emergenza coprite abbiamo visto quanto era difficile fare andare
Pure con provvedimenti straordinari decisi al governo fare andare persone in detenzione domiciliare e che se la casa non ce l'hai in detenzione domiciliare non ci vai e allora il carcere diventa un un lazzaretto l'istituzione della mai il il modo con cui in qualche modo SIM si mantiene la marginalità sociale invece no
Il carcere deve essere in sé nella sua funzione impropria del resto non luogo di esecuzione della pena
Quando altra pena non è possibile appunto secondo il principio dell'estrema ratio quindi per i reati gravi
Terre le i reati che hanno a che fare con le organizzazioni criminali o i reati violenti da un per il contenimento di quelli che non sanno dove andare a dormire o non si sa come era inserire all'interno della società e allora questo significa che appunto quello che va costruito è un percorso che consenta al territorio di farsi carico di questa sofferenza
Queste politiche le deve fare per competenza proprio il territorio le devono fare le regioni nella loro capacità di programmazione gli enti locali e comuni nella capacità di organizzare i servizi
E allora per questo questa è la ragione per cui e per perseguire quella finalità dell'articolo ventisette comma tre della Costituzione
La il coinvolgimento degli enti territoriali è un convincimento essenziale
Essenziale nel senso che è quella l'articolo ventisette comma tre della Costituzione
è una responsabilità repubblicana non è una riporre sposa vita
Del ministero della giustizia è una responsabilità repubblicana che significa una responsabilità repubblicana che c'è la competenza dello Stato ovviamente nella gestione degli istituti di pena
Ma poi ci sono le competenze dei territori degli enti territoriali io dico di più e poi ci sono la ricchezza la vitalità di intelligenza della società civile
Perché senza la la ricchezza la vitalità l'intelligenza della società civile non si fanno percorsi di recupero senza la crescita di corresponsabilità della comunità
Non si fanno percorsi di recupero e solo se noi riusciamo a fare percorsi di recupero per la marginalità sociale poi possiamo destinare tutte le risorse tutte le attenzioni necessarie
A chi gli ha in carcere ci sta per un reato grave
Per una ragione importante
E questo è lo sforzo che credo va fatto nella abbiamo visto e durante i mesi terribili della pandemia diciamo come quanto è stato difficile non solo assicurare il diritto alla salute in carcere ma appunto per esempio costruire i percorsi di accesso all'esterno o garantire quelle minime K possibilità di comunicazione con l'esterna che che finalmente si sono avuti proprio con la pandemia pensate alla possibilità di usare le videochiamate in carcere il digitale era ignoto fino alla pandemia la pandemia
Ha rotto il tabù del digitale per cui sembrava che non si potesse far nulla col digitale perché era pericolosissimo poiché da un giorno all'altro
Questo diciamo sia il buono che ci ha portato la pandemia abbiamo scoperto che non si poteva ussari digitale e non è successo nulla di grave le le proteste ci sono stati prima quando non c'era traccia questa possibilità non qua quando è stata data questa possibilità
E quindi bisogna sperimentali attività iniziative e bisogna farlo a partire dalla dalle domande reali che abbiamo che abbiamo sul territorio per questo credo che sia importante ora andiamo verso un ventennale diceva
Diceva diceva Bruno riguarda queste figure di garanzia e territoriale è importante che ci siano queste figure garanzia
Con la loro specialità per una condizione particolare che quello delle persone private Rivetta che non possono far valere autonomamente direttamente facilmente i propri diritti hanno bisogno di figure di sostegno come sono commissioni garanti e qui nell'esperienza
Che abbiamo piemontese e valdostana abbia un'esperienza molto importante di quanto queste realtà siano essenziali per riuscire a garantire i diritti fondamentali delle persone
Delle persone private della libertà quindi penso spero che quest'occasione sia un'occasione anche di rilancio di queste di queste autorità e dell'impegno delle istituzioni a sostegno di queste di queste autorità grazie
Grazie Stefano che sonnecchia chiamare Daniele rallenterà il saluto volevo dargli una piccola testimonianza stamattina arrivo da Verbania dove c'è una delle due scuole di polizia penitenziaria
Del Provveditorato del Piemonte Liguria e Val d'Aosta dove ho fatto un intervento agli ispettori di polizia penitenziaria cento ispettori
E gran parte delle questioni che venivano fatti era sul potere dei garanti sul ruolo come può incidere garante anche nella gestione di casi che sono loro in primo luogo a segnalarci di questione che sono loro spesso a diciamo evidenziare a cominciare dei problemi di sanità
Di formazione di lavoro di uscita e questo è davvero un volo complicato perché il vero potere che abbiamo è la moral suasion elabora socio si fa mettendoci la faccia come il presidente della regione che va in giro a dire che io rompo le scatole ma lo dice in positivo per cui io sono il Garante regionale che rompe le scatole perché questo è il mio ruolo segnalare a chi di dovere a chi ha il potere di decidere che per esempio sulla pandemia in Piemonte non siamo andati benissimo in carcere
Non siamo andati benissimo sembrati bene per esempio sulle Reines sulle sulle misure di sicurezza e io lo dico in tutte le salse però importante dirci le cose per cercare di incidere di cambiare Daniele
Grazie
Senza la pretesa di come ieri di tirare le conclusioni ma giusto per portarvi il saluto insieme al collega Cavazza dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale presso cui istituito l'ufficio del Garante cento
C'è un racconto
Non noto di di Tolstoj che nell'ultima fase sapete irritato molto pacifista molto umanista
Satirica mente racconta che esiste un piccolo paese molto ricco un'entrata microscopica in Francia che vive grazie a un casino e si chiama mondato senza nessun riferimento ad altre cose
E dove non succedeva mai niente perché stavano tutti bene erano ricchi e finché arriva uno da fuori un giorno che invece non stava così bene e per compiere un furto uccide una persona essi non erano abituati perché era la prima volta che che si devono affrontare questa situazione
Lo catturano lo processa no lo condannano etereo condannarlo a morte siamo nell'Ottocento
Che facciamo non leggiamo la ghigliottina dalla Francia si informano verificano costato otto dicevano che preme mandare il personale specializzato
No chi è chiamano l'Italia rimane che ci mandi una squadra di fucilieri che lo Fuci diamo trovi solo dieci il vitto l'alloggio il trasporto di posta va be'senti mettiamolo in gare diamogli larga astro questo qua e là risolviamo così connettono lì e sta
Passa un po'di ogni sequestrò giovane Ubu per
E ogni anno sosto Bilancio piccolino c'era sta cifra in uscita a questi dice ma
Si mettono d'accordo e lasciano la porta aperta una sera gioco torna ritrovano chiusa
Stavolta due trenta esenti ascolta non è capito
Lo dico per lui da Gaucci abbiamo pedanti c'ha e cioè bastava bene che siamo a posto che fa no
Io adesso non sono a posto perché se esco una pessima reputazione o di si impara atto a lavorare
Non ho un posto dove andare non ho lavoro non una casa io esco però mi dovete dare una casa e almeno un orticello che io posso
Ah si fanno due conti e scoprono che tutto sommato è la più conveniente così e lo stato di mondo dopo vede i da una casa l'orticello questo esce e vide felice e contento allora io mi riaggancia le parole mi pare ieri di ieri del buon giorno di Mattia Feltri sulla stampa non lo so se le avete viste che diceva certo ad un ragionamento su un fatto di attualità diceva
Stiamo ancora aspettando che la nostra società
Inventi una maniera più furba del carcere per sanzionare comportamenti comportamenti devianti allora mentre aspettiamo che di evolversi tutti insieme verso una società più brillante io ruolo
Dei garanti da questo punto di vista come sentinelle terze che possono entrare possono raccoglie segnalazioni possono avere un occhio diverso gli ho visitato il carcere con Monica qualche qualche mese fa
Da questo punto di vista il preziosissimo
Per noi è stato prezioso il lavoro del Garante regionale anche di ricostruzione di una rete regionale perché penso che sia una buona pratica da a esportare il tentativo di costruirla e di come dire istituzioni di usarla anche a livello nazionale a un passo ulteriore per il rafforzamento di questo di questo ruolo
Contiamo che il lavoro anche di carattere culturale che facciamo anche in occasione come questo possa contribuirà a cui era con lui a fare emergere la consapevolezza di continuare a lavorare in questo senso grazie
Grazie al vicepresidente del Consiglio regionale Daniele vada grazie a Gianluca Cavazza consigliere segretario le cose
Io sono chiamato a chiudere perché atletici chiudono qui dentro faccio l'ultima battuta perché inevitabile io credo che il lavoro fatto e la realtà di questi vent'anni in modo veramente molto diversificato
Da Roma Milano Torino a Verbania dovevo ieri sera carcere di cinquanta detenuti è molto diverso e molto diciamo che ho stracciata due molto diverse nello specifico
Ma ciascuna di queste storie meritano l'attenzione dall'alto di un volontariato di qualità perché tranne qualcuno che ha dei rimborsi gli altri sono volontari
La disponibilità di interloquire e spesso di prendersi sulle spalle delle situazioni molto pesanti guardo Alice Bolivar do di di Alessandria molto complicate molto difficile dove anche il detenuto e con questo chiudo che ha le migliori ragioni e non riesce a farsi sentire sale sul tetto per porre la questione e crea problemi a tutti comprese agli agenti di polizia penitenziaria che saranno Ponente chiamati a capire dov'è stata la falla e come è stato possibile
Ma quel pover'uomo quel povero questa aveva delle forti forti ragioni come i detenuti vive Lea che salivano sul tetto perché non c'era il dentista da sei mesi
Da sei mesi
Io non so o una particolare idiosincrasia rispetto ai denti ma stare chiusi in una cella sovraffollata brutta sporca e cattiva senza prendendo l'aspirina per il mal di denti spesso avevo il segno di una crisi ma in positivo dobbiamo tentare di fare delle cose e farle con la convinzione che se come abbiamo dimostrato ai vari livelli anche grazie all'istituzione del Garante nazionale due mila sedici che ha in qualche modo cercato di dare un metodo prima che ancora un'organizzazione
E quindi c'è molto da fare
Grazie di aver seguito questo Pannella buon ma buon lavoro e buona disponibilità a tutti chiedo ai colleghi di venire qua e facciamo una foto di gruppo