"Il dopo Loreto: la chiesa e la società italiana oggi" Festa dell'Unità

Il generale
Hanno
Prova
Ecco
Di questa sera
Beh il dopo Loreto la chiesa e la società italiana oggi
Vorrei subito presentare gli ospiti di questo nostro dibattito
Sono con noi
Domenico Rosati presidente nazionale delle ACLI
Luigi Covatta membro della direzione nazionale del partito socialista Giuseppe Chiarante della direzione nazionale del partito comunista e direttore di Rinascita
E ministro Visentini
Presidente del partito repubblicano
è assente purtroppo perché
Avevamo previsto non a caso anche la presenza di un esponente del movimento di Comunione e Liberazione Rocco Buttiglione
Quale si è giustificato appunto per la assenza a causa di impegni
Io vorrei prima di dare subito la parola ai nostri oratori
Vorrei fare una breve premessa
Sul significato di questa
Serata
Perché questo riferimento
A Loreto lo sappiamo tutti si è tenuto nell'aprile scorso il secondo convegno della Chiesa cattolica italiana
Il primo convegno fu tenuto nel mille novecentosettantasei
E si intitolava evangelizzazione promozione umana
Il convegno di Loreto si è tenuto all'insegna del tema riconciliazione cristiana e comunità degli uomini
Ecco qui a noi pare ci sia subito un elemento di riflessione
Che vogliamo anche sottoporre
In apertura
Ai nostri ospiti
Gli anni settanta e questa prima metà degli anni ottanta
Sono stati lo sappiamo ricchi di grandi novità sul piano internazionale
Ma non di meno sul piano nazionale
E abbiamo assistito fra le altre
Cose
Ad un impegno dell'intera Chiesa italiana in un lavoro di analisi e di proposta sempre più organizzato metodico e coinvolgente l'insieme delle sue articolazioni
Sappiamo tutti perché si tenne il primo convegno nel settantasei dopo anni complessi di grandi cambiamenti e anche di insuccessi per la Chiesa italiana
Il convegno di Loreto però assume un'importanza e un significato diverso a me pare rispetto al primo del settantasei
Innanzitutto vogliamo mettere in evidenza
Come questo convegno dell'aprile scorso sia stato l'approdo di un lungo lavoro di preparazione cosa che non era successo per il convegno precedente
Per ben due anni
Un comitato preparatorio coordinato dal cardinale Martini
Di Milano
Ha lavorato intensamente producendo documenti producendo incontri promuovendo convegni e cercando di investire un po'tutta la ricca articolazione pluralistica del mondo cattolico
E quindi un convegno preparato in profondità Consip con rigore con serietà
Quindi ritengo che il punto di partenza di questa nostra discussione debba essere una valutazione che ciascuno dei nostri oratori
Dal suo punto di vista dovrà dare circa l'esito di questo convegno e su quello che significano i risultati di questo convegno per la vicenda odierna della società italiana
Certo non è facile dare un giudizio d'insieme
Sui risultati del convegno di Loreto
Basta avere letto le relazioni introduttive tutto il dibattito di quel convegno per avere netta la ricchezza e la varietà di posizioni che si sono confrontati
E questo porta a ciascuno di noi a non formulare ovviamente giudizi semplicistici riduttivi
Anzi possiamo dire
Ritengo di doverlo dire
Che il convegno di Loreto nella sua preparazione
E nella sua conclusione abbia offerto esso spesso il panorama di un cattolicesimo ricco multiforme e pluralistico al suo interno a più voci
Ma già qui entriamo nella materia viva del dibattito di questa sera
E quindi per concludere dare subito la parola
Agli oratori ai protagonisti di questa nostra serata
Potrei riformulare un interrogativo che mi pare interessi tutti noi di fronte all'iniziativa l'attività di una importante istituzione in realtà come la Chiesa cattolica
Che cosa pensa di fare la Chiesa italiana
Dopo questo convegno per la riconciliazione sua cioè intanto né i rapporti con tutta l'area articolate e ricca del mondo cattolico e poi per la riconciliazione della società in cui è calata
Una società italiana piena di disgregazione contraddizioni e di gravissimi problema
In sintesi quindi quale contributo può dare la chiesa cattolica italiana alla luce di questo convegno per una ricomposizione per una riconciliazione che la società italiana termine questo
Denso di significati che cercheremo dei vari punti di vista di cercare di chiarire anche in questa serata
Cercheremo di svolgere questo lavoro questa discussione attraverso due giri di interventi dei nostri oratori
Per cercare quindi di offrire alla fine di questi interventi materia di riflessione per chi partecipa
Iniziamo dando la parola
A uno dei rappresentanti di primo piano di una organizzazione molto importante dell'associazionismo cattolico
A Domenico Rosati presidente nazionale delle ACLI
Grazie per
L'invito e debbo scusarmi con voi perché mi viene inizialmente affidato un compito di esposizione sul Convegno ecclesiale di Loreto che io immaginavo
Potesse essere svolto da altri o almeno condiviso con me l'amico Buttiglione che purtroppo è assente e mi lascia
Questo sovraccarico di servizio è vero che io non ho ingombri di tipo Parsifal o altri personaggi mitici da presentare qui ma il compito è egualmente
Difficile anche perché io non so parlando a una platea come la vostra quali possono essere i punti che interessano di più quelli che interessano di meno di una esperienza così complessa così
Articolata e così difficile da capire anche per un credente come un convegno ecclesiale
Io credo che gli spunti che possono avere maggiore interesse per una
Uditorio come il vostro come questo siano quelli che attengono di più
La costruzione politica della società l'atteggiamento dei credenti di fronte alla politica di fronte alle scelte di questo cambio che epoca e allora ripercorrere insieme per un attimo l'itinerario del convegno può essere utile sapendo che dentro questo itinerario poi sono contenuti problemi storici
Concreti come il dilemma unità pluralismo meritare errore secolarizzazione scrissi a Nizza azione e così via che sono stati il
In termini di attenzione del convegno io vorrei subito dire
Che quanto alla preparazione di questo convegno si si potesse fare un paragone ma i tempi erano diversi con quella del convegno evangelizzazione promozione umana del mille novecentosettantasei
Mi sentirei di non dare alcun vantaggio a quest'ultimo convegno perché la preparazione dirvi riconciliazione cristiana e comunità degli uomini mi è parsa più preoccupata
Di contenere e di
Garantire comunque un esito unitario che non piuttosto di consentire che si sprigiona se ero tutte le e pensioni questa preoccupazione c'era anche per la verità nel mille novecentosettantasei quando ponemmo nel comitato preparatorio la questione dell'ammissione o meno al convegno di coloro che avevano fatto una scelta di sinistra e la questione fu posta fino alla al Santo Padre non venne accolta ma nel convegno ebbero una larga eco le tensioni e i problemi che queste scelte avevano rappresentato questa volta questi temi non sono stati affrontati sono sembrati superati anche perché viviamo in una stagione che pare essere e per tutti sembra essere di più
La stagione delle ricomposizioni la stagione delle identità la stagione della configurazione meglio delineata dei soggetti storici che operano nella società
Ecco c'era un pericolo nel titolo spesso del tema
Del convegno
E cioè riconciliazione cristiana poteva esser letto banalmente unità dei cattolici per andare alla conquista della comunità degli uomini una conquista di tipo politico
Devo dire che la impostazione del cardinale Martini e le relazioni di forte Rigobello e del cardinale Pappalardo hanno o tolto di mezzo questo pericolo hanno messo in chiaro
Che la riconciliazione dei cristiani è quella che si attua nella chiesa attorno all'anno messaggio della piede della speranza della carità dei sacramenti
Non necessariamente in termini di proiezione politica
E d'altra parte le incombenze della politica in una chiesa come quella italiana che ha un retroterra storico molto impegnato in questo campo non potevano non farsi sentire
Va sgombrato il terreno dal fatto che si era alla immediata vigilia elettorale e ogni parola detta in più o in meno veniva immediatamente ribaltata sui mezzi di comunicazione di massa come una affermazione più o meno favorevole alla Democrazia cristiana o adattava forme di pluralismo più articolato mi pare che a questo non sia sfuggito neanche lo stesso Papa ma un'attenzione reale effettivamente esisteva e non è però una pensione di oggi
è un'attenzione storica nella vicenda Della Chiesa italiana
E ricordo o un volume credo oggi assai raro che uscì nel mille novecentoquarantaquattro quarantacinque
Cattolici in un partito o cattolici nei partiti
è è una questione che venne storicamente risolta con un appello unitario ma che si è trascinata e poi ha avuto momenti di maggiore chiusura e di maggiore aperture
Io credo di poter segnare il convegno di Orvieto come un forte richiamo all'unità
Certamente rispetto alle formulazioni del convegno di evangelizzazione promozione umana quelle formulazioni che dicevano con chiarezza che la comunità cristiana unità nella fede
Può trovarsi divisa nelle scelte pratiche dei singoli ma deve vivere questa condizione in spirito di verità carità rispetto reciproco
Ecco questa affermazione non ha avuto la pregnanza che ebbe allora
è prevalso una richiamo all'unità
Un richiamo a dare una testimonianza unitaria di cattolici sul terreno culturale sul terreno sociale
Sul terreno politico questo guardate bene non solo nel discorso del Papa che ha dato a queste affermazioni
Un'impronta se mi è consentito dirlo maiuscola anche per la personalità e il tono con cui ha esposto queste posizioni ma in tutta l'impostazione del convegno d'altra parte e dire unità
Significa anche specificare poi su che cosa e per che cosa
E qui evidentemente anche tra i cattolici a me dispiace veramente qui che non ci sia a Rocco Buttiglione perché avremmo potuto plasticamente dimostrare che la fede
Che ci unisce
Nella speranza e nella carità nelle certezze che ci sono date da questo dono di Dio
Certamente non ci rende necessariamente uniti nella valutazione dei problemi sociali culturali e politici che attraversano la nostra la nostra società
C'è un
Autorevole studioso di dottrina sociale cristiana tanto autorevole che recentemente è stato fatto cardinale
Anche se fuori tempo massimo perché non potrà votare per il prossimo
Papà visto che non ha già l'età parlo di monsignor Pietro Pavan
Il quale usava rispondere così alla domanda di quelli che dicevano ma insomma poi essere cristiani basta perché l'essere cristiano dar risposta a tutto
è colui diceva questo io vorrei farvi conoscere un autista cristiano
E sarà cristiano quanto volete ma se non sa guidare la macchina io con lui non ci vado
Ecco questo è un modo
Trasmissibile per re delineare quella che è parsa essere anche in questa circostanza dico anche in questa circostanza un'attenzione delle convegno un'accentuazione da parte di alcuni sul dato di fede come dato fondativo ma anche come dato di certezza che si trasmette immediatamente
Senza mediazione cioè dell'impegno sociale e politico è in effetti da se non la soluzione tecnica certamente la grande direttrice e l'il dato di schieramento su cui collocarsi e la posizione invece più mediata e qui ha svolto un ruolo di grande protagonista del convegno il presidente dall'Azione cattolica Monti icone
Che ha insistito molto sul concetto di mediazione culturale
Rifacendosi alle radici di quella filosofia ma riteniamo non che è stata poi il cardine del pontificato di Paolo o sesto oggi Papa rimpianto rimpianto da molti pare che sia destino di tutti i papi essere rimpianti dopo
Dopo che sono evidentemente passati ecco penso che questa sia stata una delle principali tensioni quella che è apparsa di più all'opinione pubblica
Dentro questo convegno non sia risolta io credo che si possa dire che non si è risolta questa tensione
E penso anche che si debba dire che è impossibile una risoluzione
Definitiva anche perché poi nelle scelte pratico politiche esiste anche il primato della coscienza individuale le mediazioni storica concrete vengono fatte dai cristiani singoli o gruppi di fronte alle questioni che e richiedono anche una analisi si diceva una volta di carattere tecnico di carattere storico fattuale
Ecco questo è il primo dilemma unità pluralismo e poi unita perché cosa e su che cosa fino a che punto può arrivare l'unità su questo io credo che si possa dire con ragionata ponderazione che il convegno di Lorito a sostanzialmente confermato le acquisizioni del concilio Vaticano secondo sul pluralismo anche se ha accentuato un passaggio che anche noi anche la mia organizzazione non può trascurare e cioè che oltre che nella nella dato l'identità della fede
Anche in molti momenti di ricerca di carattere culturale storico sociale i cattolici possano e debbano anche ritrovarsi insieme
Io dico PID o naturalmente la mia lettura la mia interpretazione l'avete capito fin dall'inizio non sono il bollettino ufficiale ho vissuto questa esperienza secondo la mia sensibilità bene e fino a questo punto certamente la ricerca in comune
E positiva costruttiva a un certo punto evidentemente l'ultimo tratto l'ultimo sedimento Zaccagnini che era di queste parti usava dire che c'è il salto dell'autonomia della politica io credo che questo
Possa dirsi confermato e mantenuto ma fa problema non è questione risolta
E oggi vi è una tendenza importante significativa a ritenere che una ricomposizione unitaria dei cattolici in politica non su motivazioni politiche cioè come risposta all'appello di un partito
Il che
Attiene alla libera
Scelta dei singoli ma su motivazioni religiose potrebbe essere un elemento da preferire ad altre soluzioni e questo porta a un altro
Ha un'altra polarità del convegno la polarità
Secolarizzazione scrissi a Nizza azione vi è stato in molti passaggi del convegno non me le impostazioni dei relatori
Che hanno sempre fatto una certa distinzione ma in alcuni discorsi ed anche a mio giudizio in alcuni passaggi dell'intervento del Papa
Una equazione molto precisa fra il processo di secolarizzazione
Cioè di perdita della l'aggancio con il sacro del riferimento a Dio nella società umanistica in cui noi viviamo e il processo di scrissi a imitazione
Questo crea un problema ulteriore perché nel Concilio Vaticano secondo molte parti dell'insegnamento pontificio degli ultimi decenni si era fatta una distinzione forse sottile fra secolarizzazione considerata come un processo positivo cioè come liberazione dagli idoli come riappropriazione da parte dell'uomo delle su due
Prerogative azionarli
E secolarismo inteso invece in senso spregiativo come momento di negazione del rapporto con la trascendenza ecco è sembrato è sembrato a me me ne assumo la responsabilità l'ho anche scritto che ecco vi fosse un appiattimento troppo secco troppo rigido per cui si aveva l'equazione secolarizzazione uguale secolarismo ed è chiaro che se si giunge a questa conclusione non può che tirar sera la conseguenza
C'è un mondo che si va perdendo bisogna redimerlo bisogna salvarlo bisogna intervenire
Bisogna riconquistarlo bisogna essere efficienti per fare questo e quindi avrebbe detto un teologo di parte vicina qui Carlo dello studioso di figure come nel Miglioli e Mazzolari e quindi un ritorno a quella teologia della compagine che è una delle costanti della presenza storica dei cattolici in Italia
Teologia della compagine che proviamo fin dai tempi della questione romana come posizione negativa non giova che i cattolici si impegnino e che poi viene gradualmente rimessa Inés circolò in tante altre circostanze penso alla mille novecentoquarantotto anche circostanze gravi per la vita del paese ma sempre legate a contingenze politiche via insomma nel processo storico dei cattolici una dialettica tra l'attenzione all'unità che tende a diventare compagine anche politica
E l'attenzione piuttosto alla primato della coscienza e alla fermentazione delle realtà temporali attraverso la presenza singola organizzata
Dei cattolici
Queste mi paiono essere se ho inteso di cogliere così ecco la vostra sensibilità alcune delle tensioni principali
Del convegno il quale non vorrei che si perdesse di vista ha dato una dimostrazione a mio giudizio di maturità
Non tanto nelle cose dette o scritte nelle conclusioni quanto in uno stile in un atteggiamento che c'è stato nel momento io credo ci siano qui anche altri testimoni non facile
Dell'impatto con il discorso del Santo Padre
Il quale ha fatto un discorso molto duro molto aspro anche nel tono
E d'estate essendo un discorso che cadeva dopo che il convegno aveva già seguito un suo itinerario autonomo e Palazzo a molti anche a moltissimi vescovi che erano presenti come una un incitamento in più qualche cosa che forzava il ritmo del convegno e qui c'è stata una reazione che io giudico matura nel senso che anche di questo discorso
Dopo che il Papa era andato via si è continuato a discutere si è approfondito si sono messe in luce spunti di consenso e spunti di minor
E il consenso ed è stato a mio giudizio un arricchimento ulteriore almeno per tutti quelli che hanno vissuto questa esperienza
C'è un punto di carenza importante in tutta la vicenda Di Loreto a mio giudizio la brevità mi impone ecco di andare per sintesi molto e cioè l'approfondimento della analisi della società il tema di questa sera parla della società qual è la società italiana che immagina il convegno di Loreto che descrive il convegno di Loreto io credo che qui vi siano stati molti spunti molti tasselli per un mosaico che però non è stato composto prevalendo in ogni relatore in ogni contributo piuttosto una preoccupazione definitoria
Di identità e anche con preoccupazioni teologiche di Teologia dogmatica e di teologia morale piuttosto che di confronto con i problemi chiaro non è che i problemi siano stati lasciati fuori dalla porta
C'erano ben venticinque commissioni con temi specifici ma i risultati di queste commissioni non sono poi arrivati alla sintesi finale in modo da costituire che posso dire l'aggiornamento del giudizio storico concreto della comunità ecclesiali italiana sulle vicende della società del nostro tempo
è un punto che per un verso secondo me
è un elemento critico del convegno per un altro verso può essere considerato un elemento di vantaggio anche perché lascia spazio agli ulteriori approfondimenti su cui possono dare contributi tutti e io credo tutti veramente al di là della cerchia istituzionale cattolica perché un contributo come quello del convegno di Loreto un'apertura di quel genere non può essere considerate riguardata solo come una questione di parte solo come una questione che riguarda i una parte della comunità italiana
è un contributo che vuole essere
Di sintesi e quindi riguarda tutti ed è un contributo aperto a tutti in questo senso io credo che si continua sia pure con gli aggiornamenti e le modifiche quella visione che fu di Papa Giovanni di un'apertura costante a tutti gli uomini a tutti gli uomini di buona volontà
Il dopo l'ho letto
Il dopo l'ho letto a mio giudizio
Non è ancora cominciato
E è difficile dire se come comincerà c'è stato Hume tempestivo documento riepilogo della Conferenza episcopale italiana documento che peraltro risente anche per ammissioni degli estensori di numerose preoccupazioni che sono emersi all'indomani del convegno e in particolare di questa attenzione unità pluralismo che non risulta risolta
Io credo che non ci sarà un dopo lo rito formale scandito da alcune sessioni di organismi che si riuniscono più potrei essere un dopo Loreto sostanziale
Che si misurerà sull'impegno delle varie componenti delle comunità ecclesiali di base delle tensioni che si svilupperanno all'interno della chiesa
Può essere forse per voi di minore interesse ma il convegno di Loreto e qui anche il discorso del Papa hanno messo una parola io credo abbastanza definitiva su un punto che si è molto dibattuto negli ultimi tempi all'interno della chiesa
E cioè hanno messo una parola definitiva sul punto che dice che la comunità ecclesiale si costituisce intorno al vescovo e che quindi anche tutte le associazioni e tutte le dimensioni che si esprimono nella comunità ecclesiale
Devono essere in comunione con il vescovo e così mi pare che si supera una una questione che addirittura tendeva a contrapporre la comunità con il papà la comunione con il Papa alla comunione con il vescovo questioni delicate
E sottili per le quali non saprei fare riferimenti di tipo laicale presente all'interno della struttura di un partito ma certamente ma certamente e assai complesse per chi vive questa esperienza
Una è conclusione provvisoria io mi riservo poi nel secondo giro di esprimere qualche cosa anche di più personale di impicciarmi un po'anche delle questioni delle
Partito Comunista visto che stiamo siamo ospiti credo né graditi anzi senz'altro Gravity e da parte nostra con grande cordialità del partito o comunista
Io credo che si debba dire che il convegno di Loreto è ancora aperto
E che
A nessuno all'interno dall'esterno può essere consentito di piantarci sopra una bandierina non può essere occupato da nessuno
è è una fase un momento di ricerca importante
Non concluso bisogna continuarlo ci sono previsti anche alcuni strumenti si pensa di riprendere le antiche Settimane sociali dei cattolici può essere qui l'uno strumento
Possono esserci contributi che daranno le singole associazioni le singole aggregazione
Mi pare che sia chiara questa esigenza di maggiore più convincente unità dei credenti e intorno alla pieve nella comunità cristiana
A riconciliata di pare che rimanga aperto il problema dell'approfondimento dei contenuti e su questo mi riservo poi di intervenire di nuovo quanto alla questione dell'unità
Io credo di poter dire poi qui un modo anche per sollecitare il dibattito a cominciare da da Covatta e vagliata Chiarante dall'avviso Visentini
Che certamente questo richiamo all'unità che esce forte dal convegno di Ravetto non può essere trascurato
Io mi permetto di suggerire e mi sono permesso di suggerire anche in sede ecclesiale di dare a questo appello una lettura corrispondente alla situazione dei tempi che viviamo viviamo in tempi di pluralismo
Il pluralismo legittimato legalizzato praticato e allora un appello all'unità
Certamente è legittimo ma non può essere un appello che pensi in qualche modo di superare la condizione del pluralismo io ho parlato di unità post pluralistica in questo senso
Si parla anche di post socialista adesso non era quello il ma poste pluralistica nel senso di e una unità che tiene conto del fatto che il pluralismo c'è e non può essere considerato in termini regressivi è un dato di fatto è una circostanza che la storia ci impone e che con consiste nel fatto che i credenti pensiamo all'Italia ma pensiamo all'Europa pensiamo agli Stati Uniti d'America pensiamo ai Paesi emergenti del terzo mondo operano in politica
Uniti nella fede certamente ma con una pluralità di e militanza ecco se si tiene conto di questo dato di fatto come si tiene conto del fatto
E poi articolati delle diverse espressioni della storia
Per la ricomposizione morale culturale e politica del Paese per rendere più umana la vita umana in questa fine di secolo io leggo questo nel convegno di Rimini è
Lo interpreto così naturalmente c'è dentro anche un po'di speranza in più di quella che sarebbe legittima io non lo so francamente
Ma credo
Che non sia una forzatura anche perché poi è un convegno è un convegno ma cioè una patrimonio di grande rilievo come quello dei con del concilio Vaticano secondo e di un una stagione decisiva del magistero pontificio e di esperienza dei credenti del popolo di Dio che non può essere dimenticato
Io vi chiedo scusa per la sommarietà e se me la perdonate anche per la improvvisazione di questa ricostruzione alla quale non ero preparato serio accontentato bene se gli ho deluso non l'ho fatto apposta
Anticipare che punto Rosati abbia assolto bene
Una funzione che del resto gli spettava di introdurre un po'questa nostra discussione dall'interno del mondo cattolico la parola Luigi Covatta della direzione nazionale del partito socialista
Adesso funzione
Ho l'impressione dicevo che
Se l'obiettivo del convegno di Loreto era quello che è stato indicato da Rosati
E cioè quello di accentuare
L'unità del mondo cattolico italiano
Il risultato è stato clamorosamente diverso
Perché si è passati a guardar bene
Da una situazione quella del convegno ricordato sua evangelizzazione comunione
Umana
In cui dando per scontata
O tollerando quanto meno la non unità politica dei cattolici
Sì era riusciti tuttavia a identificare
Una unità pastorale
Della cristianità italiana
A una situazione in cui invece si è messa in discussione
La stessa unità pastorale
La stessa unità dei modi la stessa omogeneità dei modi di professare di testimoniare la propria fede
E la prima dimostrazione credo che si sia avuta proprio all'orecchio
Rosati va ricordata con parole giustamente caute
Quando ricordava quella che lui ha definito la maturità
Con cui il convegno ha reagito al discorso che lui ha definito maiuscolo
Altri potrebbero definire robusto
Dettata
Credo che sia una novità nella Chiesa italiana
Che un discorso di quella portata e di quel tono del Tata
Non ha avuto come conseguenza
L'immediato allineamento l'obbedienza
L'adesione
Ma che pluralismo pastorale eccessiva
Nonostante l'acquisizione importante che Rosati ha presentato come una sottigliezza ma che sottigliezza non è
Perché riguarda il rapporto di Comunione e Liberazione con la Chiesa
E cioè quella della comunione col vescovo
Perché non è che fosse qualche chierico vagante
Che
Contrapponeva
Alla comunione con il vescovo la comunione colpa appena era Comunione e Liberazione sostanzialmente
Dicevo
Anche la vicenda di questi un queste ultime settimane del dopo Loreto
Sta a testimoniare che pluralismo pastorale ce nella Chiesa italiana
C'è stato un convegno a Rimini
Contemporaneamente ce n'è stato un altro di cattolici ad Assisi alla facilitate cristiani
Si sono parlati linguaggi diversi e non si parlava di politica
Si parlava del modo di testimoniare la fede e del modo di interpretare la società in un'ottica Christian
Credo di non offendere nessuno facendo presente che
Quel tipo di cristiani che parlavano ad Assisi difficilmente possono essere
Ricompresi
In questa schematizzazione che io trovo
Assai discutibile
Che è stata la base
Del convegno di Rimini non c'erano bestie non c'erano Superman ma ringraziando Dio non c'erano neanche cavalieri medievali
Però il dato nuovo della situazione della Chiesa italiana credo che sia proprio questo
Non solo
La necessità di misurarsi con un pluralismo politico
Che è ormai scontato che è dietro
Le spalle della Chiesa italiana
Ma quello di misurarsi anche con un pluralismo Pastora
Con un pluralismo rispetto ai modi di intendere di testimoniare di professare
La fede
Con alcuni fenomeni che sono anche fenomeni inediti
Nel cattolicesimo
Il quale come è noto
Finora non ha tollerato al suo interno le sette
Grosso modo
Ma schematizzando molto
Si possono distinguere
Due o tre
Filoni pastorali in seno alla cristianità italiana Chiesa italiana
Quello appunto che si è manifestato
A Rimini
Quello che testimonia nel tempo lo spirito del convegno del settantasei
E cioè lo spirito di una ritrovata
Unità nella fede al di là delle diverse opzioni politiche quindi anche della ricomposizione della testimonianza cristiana attraverso soprattutto il magistero dei vescovi
E quello pure importante anche se forse
Un po'in declino in questa fase del del cristianesimo del dissenso del cristianesimo radicale
Ecco io credo che
Noi laici dobbiamo stare attenti a non sottovalutare questo fenomeno
E a non confondere le diverse
Espressioni del cristianesimo e del cattolicesimo italiano
Soprattutto a non interpretare male
Certi fenomeni
E vero
C'è stata una ripresa di collateralismo
Fra alcune organizzazioni cattoliche alcuni movimenti cattolici
E la democrazia cristiana
Questo ha portato qualcuno anche all'interno del partito comunista soprattutto all'interno del partito comunista per esempio
A giustificare il successo elettorale relativo peraltro della democrazia cristiana nelle ultime elezioni
Facendo appunto riferimento a questo fenomeno
Beh al di là dell'ingenerosità dell'onorevole De Mita il quale ha ricordato che anche nel mille novecentottantatré
Quando la Democrazia Cristiana le cose non andarono benissimo
C'erano i candidati di questi movimenti dentro le liste della Democrazia Cristiana
Io credo che si possa dare per scontato
Che il contributo di questi movimenti segnatamente di Comunione e Liberazione non è stato certo determinante per modificare l'orientamento elettorale degli italiani seminari
è stato determinante per orientare
I voti di preferenza
All'interno
Dei grandi dello schieramento democristiani d'altronde Rosati
Ricorda bene
Come lo ricordo io per esperienza
Vissuta e sofferta
Quale differenza ci sia tra la capacità di influenzare
Il voto di preferenza all'interno di una lista e la capacità di spostare da parte di un movimento anche importante come sono
Leale le i voti da una lista alla
Quindi credo che sia un falso problema quello di guardare il mio che al il neo collateralismo di alcuni movimenti come Comunione e Liberazione come il dato nuovo il dato determinante
Così come credo
Che sia un falso problema
Anche questo Fonte poi di amare delusioni per
Quei laici e quelle forze di sinistra che guardano i fenomeni del mondo cattolico sempre con un atteggiamento strumentale
Immaginare che la testimonianza
Di quei pastori
I quali invece si sono disimpegnati
Rispetto alla lotta elettorale
Abbia determinato dovesse determinare un danno per la democrazia cristiana Brenta esattamente l'opposto
Il cardinale Pappalardo
Con la sua testimonianza coraggiosa
Ha forse dato un contributo più incisivo di quello dato dagli stessi organi dirigenti e la democrazia cristiana rinnovamento
Della democrazia cristiana siciliana
E questo indirettamente è stato un fatto
Significativo rispetto alla evoluzione dei rapporti politici civili e sociale nel nostro Paese
Lei ha quindi stare attenti a riportare immediatamente
Certe opzioni ideali certi movimenti
Certe esperienze alla loro quantificazione
Elettorale o alla loro qualificazione politica in senso stretto
Rita e che quanto più la Chiesa italiana
Vive la sua esperienza post conciliare il viverla non è una scelta e un dato oggettivo perché il Concilio è alle nostre spalle e non può essere cassato
Da nessun atto d'autorità e da nessun discorso per quanto maiuscolo
Robusto esso sia
Dicevo quanto più la Chiesa italiana si inoltra nella sua esperienza post-conciliare tanto più i suoi modi di influire sulla società italiana
Diventano indiretti e necessitano di essere letti in un'ottica diversa da quella tradizionale e con suoi
Ho visto che adesso si è aperta
Una
L'armata polemica
Fra il vertice della democrazia cristiana
Comunione e Liberazione
A proposito appunto della ruolo che Comunione e Liberazione pretende all'interno della democrazia cristiana
Stavo dicendo una polemica cortese ma poi mi è venuto in mente
La dichiarazione rilasciata oggi dall'onorevole Formigoni a proposito del senatore Scoppola e quindi mi sono corretto
Beh e io credo che anche qui ci sia una contraddizione
Per la democrazia cristiana dell'onorevole De Mita
Che difficilmente può essere sanata con
Un appello alle procedure come quello con un discorso metodologico come quello che l'onorevole De Mita a sviluppare
Perché se è vero
Che il ruolo del neo collateralismo non è quello di portare voti alla democrazia cristiana
E anche vero
Che queste forme di nero con la di nuovo collateralismo sa nono un problema che la democrazia cristiana
Aveva e che la democrazia cristiana posto Dorotea quella appunto rappresentata da onorevole De Mita non può permettersi di non risolvere come la Democrazia Cristiana Dorotea invece poteva permettersi
Ed è il problema della militanza
Il problema
Dei quadri quando si vuole costruire un partito che non si fonda più soltanto sull'identificazione con lo Stato sull'occupazione del potere come diceva Elia
Ma che ambisce a sviluppare un proprio progetto
A marcare il proprio ruolo politico di parte
Occorre
Disporre di militanti che siano motivati
In termini ideali in termini progettuali non so se occorra proprio Parsifal ma comunque occorre una militanza ed è questo
Il problema che Comunione e Liberazione in qualche misura mi sembra che abbia risolto
E problema rispetto al quale l'onorevole De Mita non può comportarsi come l'apprendista stregone
In qualche modo
Questi
Spettri
Di rivincita
Culturale e politica
Del cattolicesimo politico sono stati evocati Daloui
Tocca a Luís governare governarli possibilmente
Presentando un quadro di valori
E di scelte politiche e ideali
Che sia o alternativo capace di reinterpretare
Quello che Comunione e Liberazione esprime come una STET con una certa come dire rudezza
E con atteggiamenti difficilmente accettabili
Nella società laica e secolare nella quale tutti anche la Chiesa italiana abbiamo la fortuna dividere
Un'ultima cosa vorrei dire
Io credo che noi laici dovremmo guardare con più attenzione con più rispetto
Proprio a quelle testimonianze silenziose che nel corso in questi anni sono venuti da sono venute all'interno della si sono verificate all'interno della Chiesa italiana
Perché proprio da queste testimonianze silenziose che è venuto un grande contributo di laicizzazione
Della vita politica
Un contributo al quale tutti in qualche misura dobbiamo qualcosa
Sì
I temi
Sui quali
Ciascuno di noi ed io credo assai più brevemente
Siamo stati invitati ad esprimere
Qualche punto di vista
Sono molto
Importanti
Estremamente delicati e difficili
Questa difficoltà
Viene fosse attenuata da questo sottofondo musicale scusi fluidi volo che accompagna le nostre parole
Ciascuno può liberamente o seguire
Le battute musicali ho seguire il discorso dei colui che chiamato a esprimere appunto qualche concetto a questo riguardo
Il presidente Rosati ha vissuto in modo diretto
L'esperienza della quale ci ha parlato che
Mi ha molto toccato lo devo dire questa sua testimonianza di omertà
Essendo un problemi che anche a me tormentano e toccano
Io non ho avuto salvabile ragioni perché non avevo le sue vesti le sue qualifiche pista esperienza diretta e non vorrei per l'altro verso almeno in questa prima tornata sì parliamo dieci minuti e poi in un secondo Dio altrui cinque dieci minuti parlava di problemi politici
O dei collegamenti che questi problemi di cui ci occupiamo hanno con gli aspetti politici
E vorrei fosse lo stesso problema italiano lo stesso problema Di Loreto
E vederlo fosse almeno in questo primo intervento in una parte di esso
Inquadrato in una visione più ampia
Perché la chiesa
E il mondo cattolico nome l'Italia e in Italia
Ebbe qualche cosa di molto più ampio
E di molto più largo dell'Italia e fosse questi però alcuni aspetti
Delle vicende italiane sono o diventeranno riflessi di considerazioni che riguardano tutta l'opposizione della chiesa e del mondo cattolico
Lo hanno dicevo ricordiamo e lo vediamo del resto ogni giorno quel tanto che sia anche possibile seguire la stampa di altri paesi
Che se ovviamente si occupa anche sa di questi problemi
Le valutazioni che vengono fatte sulla sulle vicende su quello che avviene dopo o che è avvenuto o che sta avvenendo dopo il Concilio Vaticano secondo
Si è parlato da alcuni con pessimismo a mio parere non esattamente ma questo lo prima o dopo
Si è parlato da alcuni e si parla in modo anche drammatico di una restaurazione o di volontà di questa vocazione della chiesa su quelle che erano le posizioni quei conciliare
E addirittura sulla base di certi interventi anche recenti dell'autorità della chiesa nei confronti di espressioni che riguardavano non fatti politici ma fatti di fede di dogma
Di di di indirizzi ecclesiali
Sulla base di questi interventi si è addirittura ha parlato di repressione
In senso inverso o in senso esattamente opposto o quanto meno diverso
Si è rilevato e si rileva
Che la chiesa cattolica sta avendo un aumento del suo peso nel mondo
E questo aumento di peso della Chiesa cattolica
E tutta l'azione che viene svolta anche in prima persona
Dall'attuale Papa nei suoi viaggi e nelle sue presenze
Avviene comunque richiami
Alla giustizia e alla pace
Che in un certo senso qualcuno può ritenere che siano quasi d'obbligo da parte di una chiesa della Chiesa cattolica
Ma soprattutto come nettissime e precise riaffermazione sulla difesa dei diritti umani e solo rispetto dell'individuo
Questo noi dobbiamo tenerlo ben presente questo che sta avvenendo cioè questa continua affermazione
Che viene fatta di dovere di rispetto dei diritti umani e di rispetto dell'individuo da parte anche del Papa nei suoi numerosi e duri viaggi
Del resto le stesse parole senza andava all'estero ma rimanendo in Italia che disse a Venezia
Dove meno c'era bisogno di questo perché viviamo in un Paese che i diritti umani l'individuo lo rispettano è uno pur significative
Ed è significativo che questo avvenga proprio nei confronti di quei paesi e di quei governi che vanno violando i diritti umani è che non rispettano l'individuo
Come nei confronti del Sudamerica o di Paesi del Sudamerica eccome è stato nei giorni scorsi addirittura nei confronti dei paesi dell'Africa o di alcuni Paesi dell'Africa compresa
L'Africa la Repubblica del del Sudafrica
E quindi in quei luoghi proprio e nel confronto di quei governi dove più duro è diffusa e l'oppressione dei diritti
E credo che questo vada sottolineato per rubare una valutazione con tutte le cautele e le potenze l'umiltà che la materia impone
Cioè è la mia convinzione
E so che è del resto una convenzione una convinzione diffusa
Che
Il Concilio Vaticano secondo non sa ma rinnegato e non può essere rinnegato
Anzi però questi punti che dicevo e sosta venendovi affermandosi
Quelli che sono i punti sostanziali quelli che secondo me e quindi son sempre giudizi e valutazioni personali ovviamente hanno caratterizzato il concilio Vaticano secondo soprattutto per quanto riguarda poi i rapporti con l'Italia è quello che era stata la presenza e le espressioni che la Chiesa aveva avuto in Italia in anni più lontani e degli anni risorgimentali con le fratture che si erano verificati in quell'epoca
E cioè i punti essenziali che sono l'affermazione della libertà come valore assoluto
Iniesta della libertà di fede e di religione e il rispetto della difesa ancora ripeto dei diritti umani che sono popoli del Vaticano secondo
E infine IVA porsi ecumenici con le altre Chiese cristiane e i rapporti dialettici con le altrove quindi giorni
Questi sono i punti sostanziali del Vaticano secondo
Che non vengono Vimercati a mio parere storicamente non lo potranno mai essere Vimercati per cui le valutazioni pessimistiche alle quali mi richiamavo all'inizio mi pare
Che non hanno fondamento e che il cammino del Concilio Vaticano secondo o meglio quei punti questi punti veramente fondamentali e per quanto riguarda i rapporti con l'Italia così
Profondamente importanti vengono e sono voi affermati e non consentono vie di ritorno
Il problema
Del centralismo della chiesa e dei suoi rapporti con i fedeli e con gli altri movimenti e qui fosse a persona non così direttamente anzi non esperta come Rosati
Sono materie che possono sfuggire ad una esatta e precisa valutazione
Beh io credo
Che anche qui vi sia qualche distinzione da fame e una certa cautela da esprimere
E cioè
Vi sono movimenti nell'ambito del mondo cattolico che si richiamano maggiormente alla tradizione
Vi sono altri movimenti che sottolineano invece volontà innovative parlo sul campo della fede sul campo del dogma sul campo più strettamente teologico
Ecco queste indubbiamente ecco vedo a me pare arricchiscono queste barriere chiamiamole così correnti all'interno della chiesa arricchiscono
E sono importanti temo la Chiesa
Però questi movimenti
All'interno della chiesa
è non possono essere essi i movimenti che guidano la chiesa e che determinano l'indirizzo della chimica
Non spetta ripeto a me e a noi valutava i questi questi movimenti e valutare anche alcuni interventi che vi sono stati come per esempio quello nei confronti del Padova e francescano Leonardo Boffo
Espressione e autore e come attore della cosiddetta teologia della liberazione
Però quali siano questi movimenti all'interno no parlo della chiesa e non con rilevanza politica ma con
Con contenuto di fede
E e si secondo me possono arricchire vai la chiesa
Ma una chiesa come la Chiesa cattolica con i suoi ottocento milioni di fedeli è chiaro che non può esservi guidata da questi movimenti e da questi e da questi avevi indirizzi da queste forze da queste correnti
Ma deve necessariamente in materia che riguarda appunto la fede il dopo ma la sua struttura di Chiesa
Deve necessariamente essere guidata va un'autorità centrale
E quindi noi dobbiamo stare attenti a non confondere
Quella che a mio padre e me
La evidente esigenza di un'autorità centrale di un nucleo centrale
Che esprime li indirizzi della fede nei confronti ad ottocento milioni di cattolici sparsi per il mondo e in ultima fichi analisi da parte del Papa quindi nella struttura della chiesa con quelli che sono aspetti diversi
Questi sono gli aspetti della fede e degli indirizzi della fede all'interno della chiesa non gli aspetti politici delli rapporti con le forze politiche o dell'azione politica dei cartoni
E qui mi pare ripeto che se questi movimenti possono vale individui e movimenti arricchimento al pensiero
Tuttavia in ultima analisi e in definitiva un organismo siffatto ottocento milioni di fedeli in tutto il mondo non può che avere il suo indirizzo su una base
Di carattere centrale unificato senza che questo possa avvenire ho visto come oppressione ove professione di da parte di nessuno perché la fede uno l'accogliesse la Barbie veramente
E quindi può sempre liberamente valutare qual è il suo rapporto di fede con la chiesa che esprime gli indirizzi che di vengono proposti o che gli vengono indicate
Devo dire che in questo non vi è
A mio parere
Neanche contraddizione con quella che è una certa propensione che si è visto in questi ultimi tempi in questi ultimi anni
A creare alla reale a considerava i movimenti di cattolici
I quali hanno mi pare in questa visione una concezione diversa
E appunto in quella visione mi pare che è anzitutto si possa e si debba vedere L'Unità poi dovremo fosse nel secondo turno alcuni aspetti Poli
Ma i movimenti questi movimenti diventano indispensabili in una situazione appunto dei libertà e quindi in cui la fede non viene più in nessun modo imposta ma è una libera adesione di ciascun singolo individuo in una società evoluta e di massa come nella società dei paesi occidentali nei quali viviamo
E quindi di fronte e in coerenza mi sia consentito dire voi con l'affermazione di libertà
Di libertà più piena della libertà come valore assoluto sotto ogni profilo compreso quello della scelta della propria religione beh mi sia consentito di è coerente in una società così evoluta e di massa che vi siano i che si veda con simpatia Odio i
Ieri in questo caso alla fede cattolica nei confronti della quale ciascuno esprime una sua libera scelta
Parole grosse poi mi stava vapor acqueo qualche minuto ancora del degli aspetti politici di questi movimenti o del difficoltà e di come si può vedere il nuovo rapporto con gli aspetti politici
Mi paure che sarebbe stato utile interessante che fosse qui Buttiglione non lo è nuova ma richiamo tutti
Mi pare che un punto Bava riaffermato ed è con una frase di un autorevole gesuita
Che io lo riaffermo
E cioè che quelle di cui abbiamo parlato sono i problemi della fede e dell'organizzazione
Della Chiesa cattolica sotto quel profilo
Ma che oggi ed è anche uno dei prodotti più evidenti del concilio Vaticano secondo come diceva quella autorevole il padre gesuita le strutture della società non si possono più e non si devono più dedurre dalla fede
Le strutture della società si deducono da progetti Eva proposte di ordine politico nella società in cui le scelte ed è ancora un cattolico è un grande cattolico che lo afferma e lo affermava non venivano più dalla pregiudiziale adesione alla fede cattolica
Ma derivano dalle scelte politiche che ciascuno poi debba fare e su questo credo che in una seconda parte di questa tavola rotonda io a questo punto esprimere qualche pur bensì grazie
Parola Giuseppe Chiarante della direzione nazionale del partito comunista
Come rappresentante del partito che organizza questa manifestazione
Io decidono prima di tutto ringraziare
Il ministro vicentini
Il compagno senatore Covatta il presidente Rosati
Per il contributo che hanno dato a al dibattito
Su un tema che non è tra i più ampi
In un in una manifestazione a carattere politico quale è appunto una festa dell'Unità
E vai forse e mi sembra anche opportuno forse spiegare perché noi abbiamo ritenuto
Che un dibattito su questo tema
Sia di particolare
Interessa in questo momento
Credo perché
è un fatto significativo
E che va certamente al di là delle polemiche che ci sono state in questi ultimi giorni
Le polemiche non tanto larvate alle quali si riferiva
Covatta a proposito della
Del Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini
è significativo che l'attenzione per ciò che ha rappresentato il convegno di Loreto
E andata al di là
Dell'area tradizionale dei cattolici organizzati
E ha riguardato settori molto più vasti
Delle forze culturali e politiche del nostro Paese e perché a queste accaduto
A noi sembra che questo sia accaduto per
L'intreccio
Tra due ragioni
In qualche modo di senso contrario
E che però hanno agito
Informa concomitante nel richiamare l'attenzione
Solo il convegno di Loreto e sull'immagine
Che la Chiesa italiana ha dato di sé
Attraverso quel convegno
La prima ragione è che il
Il convegno ha messo in evidenza
Quella che Rosati indicava con una maturità della Chiesa italiana
Una sua presenza forte
Nella società italiana
Ha riproposto la questione della presenza cattolica nel nostro Paese
Con una questione
Non già avviata
A un naturale inarrestabile declino
Per l'Effetto spesso dei processi di secolarismo come da
Da alcune parti si era detto negli anni precedenti
Ma al contrario con una questione che si ripropone in tutta la sua complessità
Tutti hanno potuto constatare negli ultimi anni
Una ripresa
In forme varie
Dell'attenzione per il problema religioso
E una ripresa su un piano più esteso
Della presenza della Chiesa sia
In modo diretto attraverso le sue organizzazioni sia attraverso forme più indirette l'azione
Delle varie comunità
L'azione dei singoli cattolici il volontariato nei diversi campi di vita della società italiana
In questo senso non c'è dubbio che rispetto a una fase in cui si era parlato di una diaspora cattolica
Di un disperdersi della presenza cattolica nella società
A Loreto la Chiesa italiana ha dato di sé un'immagine più forte un'immagine
Di maggiore unità
Sul piano religioso culturale e per molti aspetti anche politico
E di maggiore più forte presenza
Nell'ambito della società italiana
Ecco io credo che questo sia uno dei dati da tenere presente Covatta introdotto qui un elemento di polemica al quale devo una risposta
Anche per comprendere una certa tenuta è ripresa democristiana non nel senso semplicistico perché non mi pare che questa sia mai stata la nostra spiegazione
Nel senso semplicistico di attribuire a questa tenuta questa ripresa ai agli appelli dei vescovi o
O all'attivismo di questo o quell'organizzazione o alla presenza di questo o quel candidato
Ma invece
Al clima più generale creato nel Paese
Da una rafforzata presenza della Chiesa e delle sue organizzazioni sul
Terreno culturale e sociale
Fatto questo che sia riflesso anche sul piano politico che ha trovato
Che ha creato quell'atmosfera che ha consentito la tenuta e la ripresa anche del partito democratico
Da un lato questo elemento dunque che ha richiamato l'attenzione sul sul convegno di Loreto
Dall'altro la ragione invece
Per molti versi più preoccupata
E cioè l'interrogativo
Che ha posto anche
Ora al presidente vicentini nel suo intervento
Se sia o non sia in atto un processo di regressione
Rispetto al movimento conciliare
O se addirittura non si manifesti un qualcosa che si possa considerare come una restaurazione
Un ritorno a prima del Concilio
E in particolare per
Le posizioni
Assunte da determinate organizzazioni
E anche per alcuni degli orientamenti
Che emergono dall'attuale Pontificato
E che nel convegno di Loreto ci sono anche manifestati in modo abbastanza marcato nell'intervento del pontefice
Questo interrogativo è un interrogativo che è presente
Nel modo in cui oggi si guarda a ciò che accade nell'area cattolica
E che spiega anche anche questo l'attenzione con cui si è guardato al convegno di Loreto e al dopo convegno
Si può parlare di un processo di restaurazione
Ma su questo punto anch'io concordo con quello che ha detto Bruno Visentini
Non credo che sia storicamente possibile
Un ritorno a prima del Concilio il Concilio a segnato un passaggio che ha inciso profondamente all'interno della realtà del mondo cattolico nel suo complesso
è inciso profondamente anche sulla Chiesa italiana
A me sembra che se si leggono
Le posizioni che via via la Chiesa italiana è venuta maturando nel corso degli ultimi quindici anni negli ultimi quindici venti anni
Si pone si possono leggere le tappe di un processo travagliato non facile non lineare
Ma comunque di un processo che informa prudente moderata
Nelle forme di un certo Montini anni Simo moderato
è venuto via via caratterizzando le posizioni e gli orientamenti di larga parte della Chiesa italiani in particolare nella sua conferenza episcopale perlomeno sino
All'ultimo mutamento introdotto
Nella presidenza della Conferenza episcopale da parte dell'attuale Pontefice quelli del Complesso l'impossibilità
Di un ritorno a posizioni precedenti
Ed anzi la maturazione di leve nuove
Nella chiesa e anche
Nell'episcopato ai vertici della Chiesa italiana rispetto a ciò che erano questi vertici
Prima del Concilio ricordiamo molto bene quale
Quale era la pole
L'orientamento culturale sociale e politico che era prevalente nella Chiesa italiana
Prima del concilio Vaticano secondo
Ma accanto a questo giudizio mi pare che alcuni elementi di preoccupazione non possano non esserci elementi di preoccupazione che riguardano gli orientamenti che si manifestano
Anche in aree estese del corpo cattolico e per quel che riguarda il rapporto tra i cattolici e le altre forze democratiche
Del nostro Paese
In particolare su tre punti
Ed è su tre problemi appunti su tre questioni che io volevo porre e pongo alcuni interrogativi
Speravo fosse presente anche Rocco Buttiglione dal quale
Ci differenziano molte più cose
Abbiamo presente l'amico Rosate mi pare comunque opportuno porre questo interrogativi e queste preoccupazioni
Che noi avvertiamo
La prima preoccupazione è quella che riguarda il rapporto il modo di concepire la propria presenza nella società italiana
E quindi il rapporto con le posizioni diversa da quella cattolica il rapporto con gli altri
Una preoccupazione che abbiamo avvertito molto fortemente
Nel leggere i resoconti del convegno di Comunione e Liberazione a Rimini
Di fronte al manifestarsi di posizioni che tendono
A emarginare o comunque a marginalizzare questo problema
E ad affermare una
Sorta di autosufficienza una visione totalizzante della verità cattolica
Che rischia veramente di escludere quello che Putin
Era problema essenziale nell'elaborazione conciliare e cioè la questione del confronto con le altre culture con gli altri movimenti con le posizioni sociali e politiche
Di ispirazione diversa rispetto all'ispirazione cattolica
è per questo che riteniamo invece importante che
E seguiamo con attenzione il dibattito che su questo punto e appena otto all'interno dell'area cattolica riteniamo importanti le quelle prese di posizione di altri esponenti
Dell'area cattolica che sottolineano invece l'essenzialità di questa questione l'essenzialità di un rapporto di confronto di possibile collaborazione composizioni di diversa ispirazione
E crediamo che questo conti non solo dal punto di vista del confronto culturale tra diverse culture e già questa è questione di grande rilievo di fronte ai problemi che la crisi del nostro tempo propone
Ma anche in relazione a
Problemi
De immediata incidenza pratica che si presentano nella vita di oggi della società italiana
Penso ad esempio al rapporto tra cattolici e non cattolici tra forze del diverso orientamento
Su un terreno come quello delle istituzioni educative o scolastiche
Su un terreno come quello delle istituzioni sociali e assistenziali
A rischio di un
Conflitto
Che determinate
Posizioni come appunto quelle che Comunione e Liberazione venute esprimendo
Minaccerebbe ero di riaprire
All'interno della società italiana
La seconda questione riguarda il modo
In cui si intende operare per affermare quei valori che non sto qui a ricordare i valori di solidarietà di difesa del valore della vita di affermazione del ruolo
Del primato dell'uomo nello sviluppo economico
L'esigenza di partire dagli ultimi
Come se intende operare per affermare questi valori nella società italiana
Perché a me sembra che a questo riguardo certamente sono maturate in questi anni
Nell'ambito di quella accresciuta presenza cui facevo riferimento della della Chiesa sul terreno sociale culturale assistenziale sono maturate esperienze
Certamente molto significative
Ma mi pare emerga anche una tendenza
A riproporre in termini essenzialmente individualisti cit
Un'azione una presenza una testimonianza dei cattolici su questi temi
E se questa tendenza dovesse prevalere mi pare che sarebbe non già
Un approdo a posizioni post socialista e come
Ha detto a questo proposito il compagno Martelli mi pare che significherebbe semplicemente
Un ritorno indietro
Nell'esperienza del movimento cattolico
Rispetto a un più ampio impegno pubblico e sociale
Che settori di questo movimento
Erano venuti maturando nel corso di questi anni
E il terzo punto riguarda il problema estremamente complesse al quale anche Rosati ha fatto riferimento esprimendo mi pare
Anche dal suo punto di vista qualche preoccupazione
Del rapporto con la politica del rapporto tra fede politica tra il terreno religioso quello culturale e sociale
Quello della dell'azione politica
Io vorrei dire che anche nella lettura dell'ultimo
Documento redatto dalla Conferenza episcopale italiana dopo il convegno di Loreto per riassumere
Un po'le conclusioni del convegno di Loreto
Mi è sembrato di vedere qui un un qualche passo indietro anche rispetto ai documenti preparatori del convegno
Un passo indietro nella tendenza ad unificare maggiormente più strettamente
Il piano religioso e quello dell'azione sociale politica
E lo stesso la stessa idea di riproporre l'esperienza delle Settimane sociali
Che non a caso mi pare ed è un'esperienza che era stata considerata superata
In qualche modo
Far risorgere questa preoccupazione
E cioè si tende a riproporre
Una sorta di dottrina sociale cattolica qualcosa che
Il Concilio l'insegnamento di
Papa Giovanni in corpi e poi di Paolo sesto
Avevano portato a considerare come
Un'espressione essa stessa superata
Comune espressioni indicativa di qualcosa che non era possibile di qualcosa che non era possibile dedurre da un'unica fede una dottrina
Circa l'ordinamento della società che potesse valere per il complesso dei cattolici
Ecco qua e mi pare che c'è
Un elemento di preoccupazione
Che riguarda che investe poi la la prima questione alla quale facevo riferimento e cioè la possibilità di un rapporto proficuo di collaborazione tra le posizioni cattoliche le posizioni di diversa ispirazione culturale ideale
L'attenzione nostra nasce
Dall'importanza che attribuiamo a questo problema
E dall'importanza che attribuiamo prima di tutto
Al rapporto tra cui tra le culture di movimenti
Che esprimono che all'Espresso storicamente
Un'esigenza fondamentale di solidarietà
Nei confronti di quella rottura degli elementi di solidarietà che invece caratterizza per tanti aspetti la società in cui viviamo
E con questo
Quella cultura di solidarietà che è stata proprio del movimento operaio comunista e socialista in altre forme
Del movimento cattolico che certo oggi non può essere riproposta nelle stesse forme del passato
Ma di cui tuttavia avvertiamo all'importanza come capacità di dare una risposta che non sia individualistica di isolamento individuale
Ai problemi che la società del nostro tempo ci propone e con confronto che muova
Da questo livello che quindi non abbia preoccupazioni di appuntamenti tattici troppo immediati perché credo che non siamo in una fase in cui appuntamenti tattici troppo immediati si possano considerare possibili un confronto che Mou
Che muova da questo livello però un confronto che richiede
Questo impegno di apertura
Questa impegna sconfiggere ogni atteggiamento ogni tentazione totalizzante
Questo per noi è un punto fermo
E abbiamo conquistato anche faticosamente attraverso il cammino percorso nella nostra storia ma rispetto al quale non vogliamo richiedere consideriamo perciò d'importanza fondamentale rapporto
Contraddizioni diversa dalla nostra tradizione laica democratica da un lato la tradizione popolare democratico cattolica d'altro lato
Non riteniamo essenziale per l'avvenire del nostro Paese non solo
Appunto per i problemi più immediati che ci stanno di fronte
Di qui nasce una certa preoccupazione che esprimiamo di qui nasce l'augurio
Basato sulla convinzione che un ritorno una restaurazione non è possibile l'augurio che questo
Posizione di apertura sia la posizione che si affermi all'interno del mondo cattolico e che quindi questo confronto fra culture e tra posizioni che si richiamano
Ha dei versi ispirazione culturale ideale possa svilupparsi nel modo più proficuo per l'avvenire del nostro Paese e non trovi invece ostacoli in barriere ideologiche
Che sarebbero soltanto dannose
Adesso diamo inizio a un secondo giro conclusivo di questa tavola rotonda riprendendo l'ordine iniziale parola a Rosati
Ma di sia
Il problema
Sì sia o no in atto un processo i regressione rispetto alla movimento conciliare io mi permetterei di dire qui dove la dialettica e vitalità
Esserlo che la sintesi contiene sempre sia degli elementi della tesi sia degli elementi dell'antitesi questo mi fa dire che oggi certamente
E sono presenti elementi che e non
Non vanno nella direzione di incoraggiamento di quello che era stato o sembrato essere il movimento conciliare ma certamente vi sono delle acquisizioni pensiamo al significato dirompente
Della celebrazione della messa nelle lingue dei singoli Paesi
Questa è una cosa che non si rimargina più me sulle terre
Lo più bloccare un processo di questo e non è solo qualcosa di liturgico
è qualcosa che implica un contatto diverso e diretto tra la fede e il popolo era una delle piaghe della Chiesa denunciate da Rosmini qualche secolo fa certo c'è una difficoltà io mi sento dire congenita e strutturale in Italia a vivere e a convivere con il pluralismo questo è è qualcosa che fa parte della storia
E italiana non è così negli Stati Uniti io giorni fa leggevo la dichiarazione di un esponente cattolico che invitato a pronunciarsi sul pareva e di un Teo logo protestante diceva io non mi pronuncio sul parere degli eretici de nel consiglio pastorale di Chicago e ci sono cattolico ci sono insieme ai protestanti
Gli evangelici presbiteriani voglio dire si lavora insieme in Italia la condizione del pluralismo non solo pastorale biologico ma politico non è vissuta ancora come normale qui c'è un processo
Che ha alti e bassi avanzate regressioni e che ci coinvolge ci coinvolge evidentemente tutti questo io non ho difficoltà a riconoscerlo anche se e considero che la forza dei processi storici è tale che ha poi una sua perché sono tanti fattori che influiscono in questa direzione
Chiarante poneva alcuni problemi che mi fanno ancora rinviare poi ci sono tanti modi per comunicare che anche rinascita eventualmente se Chiarante ve lo consente
Per impicciarmi un po'dei fatti di casa vostra
Il modo di intendere il modo di concepire la presenza nel rapporto tra i cattolici con gli altri quello che io ho chiamato la mia esposizione il rapporto verità errore
Ecco ci sono effettivamente dei modi diverte sincera verità usata abbordi clava c'è che la pretesa che tutti si convertano prima di poter fare un dialogo
Costruttivo io ricordo sempre che mi pare Carlomagno battezzate Sassoli con la pompa ecco questo mi pare un concetto abbastanza superato anche perché non so che valore avrebbe quel battesimo e c'è una mia sensazione io amo dirlo anche in polemica anche per seminare qualche elemento di incertezza io sono convinto che per chi ha la grazia
Della vede vi è il possesso della verità sull'uomo sul destino dell'uomo ma questa verità
Crea in me credente non la certezza dei passi che compio ma il dubbio l'incertezza angoscia sarò io all'altezza di fare quello che la mia fede richiede quello che Moro chiamava il principio di non appagamento
Ecco io vivo così cerco di vivere così la mia fede non pretendo che tutti la vivano così pretendo che nessuno mi imponga il suo modo di vivere la fede che è un rapporto peculiare
Insondabile poi e sul quale nessuno può interloquire
E quindi recupero e certamente all'interno di questo ragionamento sul rapporto verità errore
Quella distinzione giovannea tra errore ed errante che salvava comunque sempre la figura umana di quello che era considerato errante e più ancora quel ragionamento sulla distinzione tra le ideologia che non cambiano mai e i movimenti storici che cambiamo grazie a Dio
Su quale ragionamento sulla quale ipotesi abbiamo costruito diciamocelo il processo storico della democrazia italiana
Perché se non cambiava il movimento cattolico se non cambiava il movimento socialista se non cambiava il movimento comunista la democrazia italiana non era possibile costruirla svilupparlo io credo in questa dimensione del rapporto tra la mia fede di credente e le posizioni degli altri
Che non considerano c'è seriamente romeni che vanno verificate e poi terrore ed errore
Cioè e l'errore Teo logico e c'è anche l'errore come dire tecnico su quale io mi rifaccio al principio dell'autista cristiano se non sa guidare io non ci vado
Magari trovo un buon compagno comunista che riporta alla stazione non glielo comando dighe parrocchia è e che più idea prima di poi magari trovo un cattolico comunista e abbiamo fatto la CBS
Come operare per affermare i valori di solidarietà e io dico non da solo
Non da soli qui però bisogna essere insieme bisogna creare le condizioni per io sono convinto che una stagione nella quale alcuni tra di noi io non me ne vergogno avevano ritenuto che si fossero create alcune condizioni per poter realizzare questo lavoro in comune fu la stagione della solidarietà nazionale
Nella quale in qualche modo si tentò di mettere in sintonia
Ecco
Note musicali che adesso sono cessate che insomma non erano proprio consonanti che poi sia stato tutto perizia o tutto imperizia io non lo so certamente fu un tentativo un altro tentativo ci fu precedentemente era la fase costituente
Io credo che bisogna sforzarsi ciascuno nel proprio ambito e noi dobbiamo farlo evidentemente anche nel dialogo all'interno del mondo cattolico e in questo senso mi permetto di fare un'osservazione a proposito delle Settimane sociali io credo che bisogna lavorare proprio perché non ci si chiuda le identità non diventino le mura del castello con magari le Guerre stellari e i colpi che si lanciano distanze sul rapporto qui de politica più quindi venerata ecco io
Io non avrei la preoccupazione
Della rinascita delle Settimane sociali e della dottrina sociale cristiana perché non avrei questa preoccupazione perché sono convinto che per tutti
Per tutti quelli che hanno una storia per tutti quelli che hanno immaginato un disegno di riforma o di conservazione del mondo in un certo modo gli schemi sono saltati
E che non possono essere più da nessuno ricche proposte modalità che erano proprie di quelli che abbiamo chiamato di schemi ideologici e che abbiamo superato il nome di quella laicità How laicizzazione dalla politica che certamente una conquista per tutti in particolare per
I cattolici
E quindi se verranno se ci saranno delle sedi di confronto anche interni al mondo cattolico se saranno sedi libere non di pura
E diciamo declinazione attuativa di un magistero che su certi punti su certi problemi deve il suo spesso ricercare
E allora evidentemente noi avremo una sede un laboratorio che non sarà solo per i cattolici ma sarà per tutti
Sarà una sede di confronto per tutti sarà un arricchimento così come altre istanze potranno arricchire la ricerca comune per fare questo io
E è la mia vera critica al convegno di Loreto
Ed è la mia vera critica lo stato del dibattito politico nel nostro Paese la critica che fa il nostro movimento il mio movimento e queste per o per fare questo salto di qualità noi dobbiamo costringerci a a ragionare su un ordine del giorno che almeno abbiamo concordato io dico che l'ordine del giorno che oggi all'attenzione del nostro Paese all'attenzione dell'umanità
E quello che consta di tre punti la pace il lavoro la democrazia
La pace come fuoriuscita necessaria da un meccanismo politico scientifico militare che mentre minaccia lo sterminio planetario realizza sotto sviluppo infame il lavoro come obiettivo consapevole
Della azione politica e non come semplice ricaduta di una ripresa economica che non c'è e che comunque tenderebbe a ridurre l'occupazione e la democrazia come estensione dei modi e dei luoghi della sovranità della trasparenza e delle influenze effettiva della gente comune sulle scelte
Fondamentali della politica io sono convinto che ragionando ragionando insieme su questo si fissano anche le discriminanti etiche e politiche
Su cui pare le scelte
Facciamo chiarezza
Noi anche all'interno del del mondo cattolico dove prevale ancora la metodologia uniti o divisi Rispetto al confronto sui contenuti ai DMC delle armi che hanno partecipato al convegno Di Loreto e ho detto avevamo detto insieme
Cerchiamo di
Costringerci costringere a discutere su pace lavoro di democrazia
Io ho detto io vado una commissione della pace eravamo in ventisei persone
E dove si parlava in tutte le altre comico si parlava dieci minuti ciascuno non di più a me è toccato a farmi produzione di tre quarti d'ora perché eravamo io e monsignor Bettazzi poi riuscivamo a
Da dire qualcosa ecco voglio dire c'è l'esigenza di costringerci tutti a inchiodare il ragionamento su questi tre punti che a mio giudizio sono decisivi per il
Cambio ben poco e in questo io recupero
Indipendentemente dalle questioni strategiche
E dalle questioni anche di tattica immediata come diceva Chiarante il senso del dialogo del confronto della collaborazione sulla cose buone un riducibili al bene fra
Forze di ispirazione cristiana e forze di diversa ispirazione compreso il Partito Comunista
Al quale in questo momento e capisco che insomma è difficile perché il Partito Comunista e anche giustamente dal suo punto di vista alla ricerca di un recupero politico elettorale ma credo che s'
Se posso dire qui una una cosa che non è un consiglio è
Suggerimento da approfondire
Penso che anche il modo con cui il partito comunista che stasera mi pare l'abbia fatto nel modo più corretto a Costa
Ma questione cattolica in questa fase diventa decisivo sugli sviluppi successivi del dialogo e del discorso
E penso che questo modo debba cercare di svincolarsi il più possibile da immediate preoccupazioni elettorali in modo che possano essere messi a fuoco veramente
Le questioni decisive di contenuto
Ecco questo è la mia a reazione alle domande dichiarante anche un po'al senso generale che mi pare di aver colto dagli interrogativi dagli interrogativi posti
Certamente le occasioni dei dei delle pezze dei meeting i di tutte queste
Momenti di appuntamento con consentono ecco la previsione di linguaggio e la propria azione la la proprietà
Delle formulazioni ma almeno la sensazione che io ho volevo trasmettervi era qui da e e questo lavoro si può e si deve fare
Nella ipotesi di un Paese
Che bomba
Verso la chiusura per compartimenti stagni ma va verso quelle rimescolamento di cui parlava Moro che a mio giudizio può evocare un'immagine di confusione e se volete anche di pasticcio
Ma può anche ma può anche evocare una immagine di contaminazione positiva lo dico con una memoria di parte comunista di un reciproco riconoscimento di valori mi pare fosse il discorso di Bergamo di Togliatti del mio novecentosessantatré che e e giovane certamente a chi pratica questo dialogo e indipendentemente dalle dislocazioni elettorali ed ai risultati tattici giova sicuramente a questo Paese
Parola Luigi Covatta
è una sola cosa
A proposito di questa storia confronto che mi convince poco nel senso che mi sembra un modo ancora un po'vecchio di porre le questioni
Modo che dà per scontato
Quello che scontato non è neanche per il cattolicesimo dal papato di voi TWA
E cioè
La compattezza
Ideologica comportamentale di diversi Monday che si confrontano fra loro
Certo visto che lo slogan una delle feste di Comunione e Liberazione vivere appartenere però mi sembra che il principio di appartenenza stia subendo delle degli elementi di crisi un po'da tutte le tare mi sembra che il pluralismo sia diffuso
In tutti i mondi in tutte le aree culturali
In tutti i partiti
Compreso fortunatamente il Partito comunista
Mi sembra quindi che pensare a un confronto
Fra diverse posizioni consolidate non pensare invece a una ricerca comune
Posso chavista e anche chiaramente non c'è niente di male
Anzi credo che sia necessario se tutti riflettiamo sulla crisi dello stato sociale sulla crisi
Delle socialdemocrazie europee sul fallimento del socialismo realizzare
E allora se
Noi ci mettiamo in quest'ottica che non è quella del confronto diplomati
Ma è quella della ricerca comune possiamo cogliere senza timore
Sono le citazioni
Che ci vengono dal fiume complesso
Che la testimonianza cristiana e la testimonianza cattolica in queste in copia
Possiamo noi socialisti comunisti di forze legate culturalmente all'esperienza del movimento operaio
Trarre
Qualche elemento di sollecitazione dall'attenzione della cultura cristiana per gli ultimi che non sempre si è tradotta e sicuramente oggi non si traduce nella nostra testimonianza e nella nostra politica
Possiamo essere aiutati a ricomporre da una scomposizione un orizzonte ideale che si è appannato
Possiamo dalla testimonianza
Di Papa Giovanni Paolo secondo avere un'ulteriore sollecitazione in materia di difesa dei diritti umani e in materia di difesa della giustizia e della pace
Sono elementi di sollecitazione che noi possiamo cogliere a condizione di prendere atto
Della pluralismo che c'è oggi all'interno del mondo cattolico anche se si tratta di un pluralismo non legittimato ma di questo noi non ci interessa nulla
Tanto più potremmo
Prendere frutto positivo da questo pluralismo quanto più riusciremo a valorizzare il pluralismo che all'interno delle liste delle nostre stesse aree culturali e delle nostre stesse organizzazioni puliti
La Bruno Visentini
Sì
Io adesso sul piano
Di valutazione diciamo politica Aubin professioni
Qualche cosa di distinto da quello che dicevo prima che riguardava appunto
Della chiesa
E cioè più strettamente sul movimento
Comunione e Liberazione dato in questi giorni di questo si è parlato che può essere anche un esempio
Ho Stella Movimento Popolare e ad esso connesso che i giornali chiamano braccio secolare
A me riesce difficile non avendo conoscenza diretta delle due cose di valutare quali siano i rapporti tra le due iniziative
Questa del braccio secolare non mi piace molto come fase che i giornali ad operano
Ma allora devo dire non per riprendere un discorso un po'abusato dai giornali
Giustamente dall'arresto che quello che mi è piaciuto proprio meno di tutto e che come dopo un infortunio
è il richiamo al Parsifal
Ma lo si fa al a una sua storia nella poesia tedesca
Comunque otto poema del Medioevo tedesco
Anteriore alla riforma e con raffigurazioni ricamate
Trova mitologico e religioso
E sono queste che in nei giorni scorsi sono state soprattutto vi infangate
Però
Oggi al mondo moderno
Quello che va la colorazione o il senso
Del Parsifal
Non è il poema Medioevale non sono le leggende medievali
Il dramma di macchina
Quello che egli scrisse appunto
Negli anni tra il settantasei l'ottantadue cioè l'aveva scritto qui mamma che musico in quegli anni e che venne appunto rappresentato abbaia voi
Per la prima volta nel estate del mille novecentottantadue mille ottocentottantadue
Questo è e mi ha impressionato
Che non si sia tenuto conto ed è un infortunio non c'è otto un'intenzione perché son persone ben lontane da queste cose
Come in una certa letteratura tedesca
Degli anni nazisti o può ai nazisti
E il Parsifal sia diventato per lo meno il Parsifal wagneriano
Quasi il simbolo
Della germaniche cita nei confronti può cui io
Della Chiesa cattolica e della latinità
Come nel volume
Il metodo è un ictus verso sbalzi repentini appunto cioè il mito del secolo ventesimo di al freddo cose vere poi finito al processo di Norimberga
E c'è un complesso di pagine che illustravano appunto
Come il Parsifal rappresenti l'affermazione tedesca
In confronto alla Chiesa cattolica corrotta e al mondo cattolico corrotto che secondo questa interpretazione sarebbe interpretato da un forte vasta chi ha visto il Parsifal può individuare chi esso sia
La cui ferita rappresenta la conduzione della chiesa
E difatti poi
è un richiamo a questo che posti in palio evidentemente tutto questo non c'era ma c'è nell'affermazione che nel testo wagneriano e con la quale finisce il dramma
E che i la vicenda il dramma costituisce
La redenzione agli avventori
Scusate se lo dico ancora in tedesco è un leso un tema Camolese
E cioè come poi dice alcune cose vere il Redentore che era un qualunque giudeo vissuto in Palestina nel primo secolo
Diventa redento
Dal personaggio tedesco che da la redenzione al Redentore
Ecco chi ha vissuto quegli anni
E chi li ha vissuti in modo quei ma persona
Gli anni del nazismo del fascismo dell'oppressione allora
Che c'era in Italia ti ci porto a subirne certe conseguenze e forse anche ad avere il tempo di leggere certe cose
E beh tutto questo non può non impressionare abbastanza
Ma se noi prescindiamo anche da questo
E il mento o la leggenda depurata da questi aspetti
Ho soggiungo
Perché mi è capitato in quegli anni giovanili di leggerli
Che ci sono due bellissimi scritti dei due gesuiti tedeschi
Credo pubblicate nel trentaquattro trentacinque perché io allora li lessi
Che
Si scagliano contro il Parsifal wagneriano e io consiglierei cercavo io stesso limite di riprenderli sei riesco a individuare che si scagliano contro i passi Papandreou piano proprio come una mistificazione
Di quelli che sono dei simboli puramente esterni indubbiamente lo chiama Venerdì Santo c'è il lavaggio dei piedi ci sono dei simboli puramente esterni
Ma che all'interno e questi scritti dei due gesuiti tedeschi pubblicate in una raccolta di saggi di cui adesso non ricordo ma mi pare fra il quaranta trentaquattro trentacinque milioni andavano pure tenuti questi ma dicevo anche se non ci fosse questo aspetto
Beh il Parsifal che cosa rappresenta
Nella sua versione diciamo così originaria oppure rappresenta un puro spiritualismo fuori della storia è fuori del tempo
Che questo è il senso originario
E il che
Così non mi pare che sia la qualificazione più adatta per un movimento che vuole essere
Anche un movimento ricavate veicoli
Allora io che ho Gourmand dispetto di chi e anzi credo molto positivo
Che elementi di fede vengano ad animare la vita politica
Io sono quanto di più lontano si possa pensare nell'apprezzare il Meo empirismo e tanto peggio uscì lo scetticismo
Io credo che
Morale quelle che sono le sue convinzioni
E quindi che un movimento che vuole essere politico si richiami non ha dei valori morali a dei valori assoluti a dei valori di principi o delle leggi fissate per la condotta dell'umanità
Alle quali ho coevo soggiungo
Si richiami a qualche cosa che nella migliore ipotesi è puro spiritualismo ripeto al di fuori del tempo e della mia canta
Mi pare che suscita qualche dubbio
Ecco il che può essere che sia semplicemente avevo una gara non vorrei che finisse con l'essere qualche fatto meramente folkloristico cuoio qualche fatto positivi acquisizione
Di acquisizione pubblicitaria di di ecco perché son cose poco importanti a mio parere per ridursi
I movimenti lo dicevo prima quelli che sono i movimenti di esplicazione di di così di di raccolta di un milione di di fedeli di quanto assolutamente positivo
Se questi promettendo no di tradursi
Infatti di politica concepita lo dicevo prima come una decisione che avviene pregiudizialmente per una dichiarata fede e no sulla base di progetti politici questo no e questo oggi non può più essere e non deve più essere e non è più
Aggiungo che non è più
Vediamo in Spagna
In Spagna non c'è stato che non c'è un movimento della Democrazia Cristiana
In Spagna non mi è stato costituito un partito che comunque si richiami agli al al fatto cristiano
Perché la situazione era oramai talmente diversa da quella che era la situazione alla caduta del del franchismo di quella che era la situazione italiana nel quarantacinque
Che è stato ritenuto opportuno dalle forze politiche evidentemente ma non soltanto dalle forze politiche dei non crea un partito che comunque si richiamasse al fatto cristiano o tanto più al parco cattolico
In Germania esiste un partito di Democrazia Cristiana che unisce cattolici e protestanti il Presidente della Repubblica ma il secca è un po'prestante di profonda fede protestante varato un suo nonno è scritto dei libri di teologia protestante piuttosto importante
E vi sono i cattolici cioè e visto e la chiesa
Come in Spagna non ha sentito la necessità di farsi promotrice di un partito cristiano cattolico in Germania ha sempre Pistorio è consentito non è intervenuta su questa doppia cioè non sono delle questioni di principio in Italia e in Italia io sono convinto che la Democrazia Cristiana nel quarantacinque ha avuto una funzione preziosa
Una funzione importante storicamente ha avuto una funzione molto importante
E oggi
E oggi anche essa deve evolversi e si sta evolvendo o si deve comunque evolve e si deve evolvere essendo sempre più un partito che è un centro B e lavorazione di proposizione di attuazione politica e non può concepire in nessun modo di essere quello che nel quarantacinque imparo che fosse un anzi senz'altro fu come l'adesione non ha un progetto politico ma qualche cosa che si qualificava sulla base cui spiana o con richiamo alla base atto questo è il profondo cambiamento che pure è avvenuto perché la Democrazia Cristiana sente che ha sentito che ha sentito prima che io lo dica qui stasera evidentemente Dio non faccio che non ho fatto che constatarlo
E che impedisce quindi comunque che si possano ritornare a dei movimenti eppure tendono di creare base politica su quella che l'affermazione di fede perché come diceva
Quell'autorevole gesuita che dicevo che citavo prima
Le le i problemi e le strutture della società non si deducono banda fede
Vi è poi un aspetto che mi meraviglia ma non è mi spiace che non ci sia Buttiglione quindi diventa una polemica un po'nove è una polemica una costatazione a vuoto
E cioè l'affermazione i conti con la cosiddetta società del consumismo
Che sono un pochino banali e un po'ripetute
Beh un partito politico una forza politica un movimento che aspetti politici non può essere conto il cosiddetto consumismo cioè punto il miglioramento economico con quel poco esso economico
Il miglioramento del progresso economico sono elementi di liberazione umana la liberazione del bisogno aiuta e determina anche la liberazione da vincoli di miti
Da vincoli di di di asservimento facilità e determina o facilità evidentemente non lo determina perché poi la coscienza e il cervello umano che determinano tutto egli individuò
Ma rende possibile l'autonomia anche intellettuale degli uomini se noi ci ritroviamo poteva come viveva all'Italia nel quarantatré quarantaquattro quarantacinque e quanto ha contribuito alla libertà
La rivoluzione economica del paese
Per cui certe cose son veramente io vedevo sembrerebbe noi oggi pretendere in un Paese che è ancora un Paese povero che a zone di arretratezza che è un Paese in cui i salari e stipendi
Beh non solo avrebbero alleggeriti da imposte dite voi ma io dico anche andrebbero aumentati se l'economia del Paese via via lo consentirà con equilibri diversi evidentemente beh noi siamo per lo sviluppo economico può più anche come espressione di certi valori assoluti ai quali crediamo io vi ringrazio parlato forse qualche minuto di più erbose devo pure allontanarmi e chiedo scusa perché c'è un treno per parte e ho voluto venire comunque a tutti i costi anche se domani c'è un delle riunioni non facili per quanto riguarda la legge finanziaria e forse anche il problema del Dio perché con mezza e connesse grazie
Graziano il ministro
Vecchio ringrazio anzitutto Visentini che devono allontanarsi
Ma che ha portato un contributo inconsueto a questa nostra tavola rotonda e che è stato però mi pare proprio perché è in calo su questo forse anche il più significativo e originale
Debbo dire che io ho trovato nell'intervento del presidente Rosati
Una risposta che giudico fortemente positiva
Alle preoccupazioni agli interrogativi che avevo
Esposto nel mio intervento
Fortemente positiva perché anch'io credo come Rosati ha sottolineato che non dalle contrapposizioni tra i diversi schieramenti e le diverse tradizioni ideali e culturali
Ma dall'intreccio dalla rimescolamento
Da quello che Togliatti una volta definì il reciproco riconoscimento di valori
Sia avvenuto ciò che di positivo è maturato nella storia della democrazia italiana a partire dalla stessa fondazione del patto costituzionale che
Si fondò proprio sulla
Apporto di diverse tradizioni e di diverse impostazioni
E questo è stato particolarmente importante per un movimento come il nostro per un partito come il nostro
Che sin dall'inizio non per un traguardo per un appuntamento elettorale ma come linea di fondo della sua prospettiva fu un partito che si caratterizzò per la sua apertura nei confronti
Delle forze cattoliche
E in questo modo divenne un partito
Anche di cattolici un partito nel quale hanno militato e continuano a militare tanti cittadini cattolici e che al voto di tanti cattolici del nostro Paese ecco per questo io credo che
Sia più che ovvio ribadire che
C'è un pluralismo reale nella società italiana è qui
Vorrei sottolineare su questo punto anche in risposta Covatta la mia
La ma ecco il fatto che sono d'accordo con lui in questo riconoscimento c'è un pluralismo reale nella società italiana che riguarda tutte le grandi forze le grandi aree che sono presenti nel nostro Paese
E questo pluralismo è ben in atto anche per quel che riguarda il campo cattolico lo dimostrano il campo cattolico organizzato coi punto non c'è soltanto il campo cattolico organizzato
E lo dimostrano anche le discussioni e le polemiche che si sono sviluppate in si sono sviluppate in questi giorni
E quindi non credo che rispetta questo pluralismo sia possibile una regressione ma qual è il problema che si pone oggi
Ecco io ho parlato dell'esigenza di un confronto culturale
Ancor prima che sociale politica anzi di un confronto culturale che affondi quello sociale e politico non perché io pensi che esistono delle culture compatte
Per corrispondono a ciascuna delle grandi are che sono operanti nel nostro Paese questo è del tutto il realistico e non corrispondente a quello che il reale sviluppo che ha caratterizzato la società italiane in questi anni
Ho parlato dell'esigenza di un confronto culturale perché a me pare che ci si pongono nel momento attuale da punti di vista diversi e in rapporto a sensibilità diverse che sono pro
Aprile delle di tradizioni questioni che hanno però molti punti in comune ecco io credo di esempio quando quando ci legge una lettera come quella
Del gennaio dello scorso anno del cardinal Martini a proposito del problema dell'occupazione di come pare che questo problema non sia soltanto avvertito come un'esigenza di carattere etico ma di come può
Niente sul terreno della politica economica
E come e quando si pensa allo scandalo per questa lettera fatto agli occhi di una certa logica imprenditoriale di un certo tipo di logica
Invece il neo liberista di tutto una linea che ha caratterizzato la controffensiva ideologica conservatrice a me pare che qui si ritrovano realmente dei problemi che sono comuni
A diverse impostazioni culturali a diverse sensibilità culturali e sui quali è possibile questo confronto positivo è questo lavoro da portare avanti si m senza annullare per questo le distinzioni che esistono fra le diverse posizioni nello stesso senso io credo che certe esperienze
Che hanno rappresentato un modo proprio della tradizione che ricca di dare risposta alla crisi dello stato sociale alla crisi dei grandi apparati burocratici di questo Stato per esempio penso allo sviluppo del volontariato alla presenza significativa che c'è stata a questo riguardo in queste esperienze già un seriamente o culturale ancor prima che sociale politico sul quale riflettere per dare risposta ai problemi che abbiamo di fronte ma penso anche
Ha un
All'assonanza che c'è stata in questi ultimi anni tra la tematica portata avanti da un movimento come le ACLI la tematica d'di un movimento della società civile per la riforma della politica l'esigenza di dare un riconoscimento a soggetti sociali che sono come i pc anche se non sono i partiti che anche se non sono i partiti sono però portatori di esigenze di bisogni che hanno il rilievo politico l'assonanza tra questa tematica e quella che anche noi comunisti abbiamo cercato di sviluppare per la riforma della politica supera sì ora è totalizzante del partito per una capacità di ascolto nei confronti di altri bisogni di altre esigenze della società che si manifestano si esprimono scelga al di fuori dei partiti io credo che qui troviamo una consonanza tra Esperia
Colazione che muovono da diverse radici culturali ma perché però possono convergere confluire insieme nel dare risposte nuove e più avanzate ai problemi che sono presenti nella nostra società ecco di quegli arriva l'han nostra fiducia nella e la nostra volontà di un confronto che nasca da un un reciproco riconoscimento e che escluda tutte le posizioni totalizzanti questo significa forse occorre tra pareti
Tesi escludere il fondamento mora dell'impegno politico l'esigenza di un riferimento alle esigenze all'inizio ai bisogni di carattere etico alla Convenzione Etica come base necessaria dello stesso impegno politico io sono d'accordo con questo complice Lentini necessario tener sempre presente
Il rapporto tra i etica e politica come rapporto fondante dello stesso impegno politico ma questo è cosa ben diversa dalla identificazione tra l'uno e l'altro momento
Ed è cosa ben diversa dall'assumere una posizione totalizzante che non sia il riconoscimento delle altre posizioni che non sia capacità di me gara a frutto il contributo ed altre posizioni viene per dare una risposta ai problemi che nel nostro tempo sono aperti e credo che il problema fondamentale che oggi si pone corsi per coloro che si richiamano al tradizione all'ispirazione cattolica ovunque siano collocati sul piano politico perché cattolici sono collocati diversamente sul piano politico come quello per coloro che si richiamano al tradizione del movimento operaio di ispirazione marxista sia il problema fondamentale sia di come si debba oggi Henry oggi intendere il
Della solidarietà di come dare una risposta che non sia di carattere
Per iscritto di Carate The privatistico alla crisi dello stato sociale o la risposta che consenta di affermare in forme nuove un rapporto di solidarietà di fraternità
Un legame fra gli uomini che sia le che sia legame essenziale
Esso alla convivenza e alla società umana questo mi pare un tema di fondo che oggi è molto avvertito all'Inter o dell'area cattolica che in qualche caso è anche all'appuntamento di risposte errate di quel bisogno di identificazione di appartenenza di cui prima parlavamo che si esprime qualche volta il polletto tali Zanchi ma anche qui è necessario saper distinguere
Anche in questo caso le rumore dall'errante saper intendere la domanda che si esprime anche attraverso le scelte di molti giovani che magari hanno trovato nel momento in posizione come quella di Comunione e Liberazione quella che a loro
è parsa una risposta che consente una maggiore identificazione un impegno morale con una volontà di credere in qualche cosa con una volontà di ridare senso significato
Alla propria vita la propria partecipazione alla realtà sociale anche qui si tratta di distinguere tra l'errore l'errante saper comprendere la domanda che si esprime anche altre verso esperienze anche a tre verso questi movimenti io credo perciò che su questo terreno il dialogo il confronto sia particolarmente proficuo al di là di quelli che sono gli appuntamenti elettorali abbiamo di quelli che sono i traguardi immediati che si pongono i problemi pure urge tempi che sono aperti nel nostro Paese c'è però questa esigenza di fondo di combattere ogni forma di chiusura esclusi Bystrica ogni tendenza totalizzante affermare la validità di questo confronto con la validità di questo riconoscimento reciproco di me la capo della capacità di mettere a frutto il concorso che viene da altre posizioni come strada come metodo essenziale
Are risposta ai problemi che nella nostra società sono oggi aperti credo conta anche se Buttiglione mancato è stata una tavola rotonda non inutile non abbiamo fatto fiasco anche se non abbiamo avuto il contributo di Comunione e Liberazione
Sì e voi tutti per l'attenzione che le perplessità