I 100 anni dalla nascita di Enrico Berlinguer: intervista ad Antonello Falomi

Radio radicale siamo con il senatore Antonello Falomi presidente dell'associazione degli ex parlamentari che è stato deputato se senatore del delle dell'Ulivo ma era stato anche un esponente del Partito Comunista Italiano
Consigliere a a Roma ha avuto Inc incarichi importanti nelle nel nelle giunte
Capitoline Condi vogliamo parlare dei cento anni dalla nascita di Enrico Berlinguer che era nato il venticinque maggio del mille novecentoventidue
Il segretario del Partito comunista italiano arrivato alla guida del PC dopo dopo gli di i fatti che capita erano a lungo
Dopo il il Sessantotto allora che cosa ha lasciato Berlinguer nella storia del partito del Partito comunista
E soprattutto soba
Anche per la la la storia politica che non non lo ha portato anche effettivamente al governo
Ma penso che l'eredità di Berlinguer sia quella di un grandissima personalità politica
Che ha prodotto molta innovazione politica nel Pci
Senza però tagliare mai le radici su cui l'albero del PC era cresciuto cioè senza rompere
E o annullare ciò che era stato il PC nel passaggio quindi questa è una sua grande chiave viene ha mantenuto questa sua doppia caratteristica saldo ancoraggio diciamo così a una storia una tradizione e una cultura politica
E forte capacità di innovazione nel senso di capacità di individuare nella società italiana tutti gli elementi che potessero spinge in una spingere in una direzione progressiva e in una direzione di avanzamento nella democrazia dell'eterno il socialismo in questo senso Berlinguer era un erede di Togliatti
E al tempo stesso però aveva capacità mantenendo pur quell'impianto una capacità di guardare alla società le sue trasformazioni
Allora è stato anche accusati di non essere un uomo diciamo moderno aperto al a alli all'innovazione era così no non penso affatto che sia così
Sì pensiamo alle riflessioni che ha prodotto intanto sui fermenti nuovi nella società sulle donne sui giovani
Se pensiamo all'idea di austerità che aveva su cui aveva pure lavorato
Pensando ai difetti di un meccanismo che lasciasse al solo mercato come dire la costruzione dalla società e dello Stato
Sono tutte idee molto moderne secondo me che non che anzi dovrebbero essere le scoperte è vero che Berlinguer diciamo non è riuscito nella sua esperienza politica diciamo così apportare
I comunisti al governo ma questo non credo che sia la responsabilità di Berlinguer io so solo che l'esperienza costituita dopo il mille novecentosettantasei in Italia fino alla fine degli anni settanta è stata una delle esperienze diciamo che oggi viene ricordata come gli anni di piombo io invece la ricordo come l'esperienza di grandi riforme che sono state fatte negli anni settanta grazie all'influenza e anche alla presenza del PC della maggioranza sono riforme a partire diciamo così
Da quella del
Dello statuto dei diritti dei lavoratori la riforma sanitaria
Le grandi conquiste civili il divorzio l'aborto eccetera cioè tutte questioni che se si va a vedere bene che cosa sono stati quegli anni settanta io credo che si erano stati anni di una grande stagione riformatrice
E dopo e esso e questo è stato possibile per la forza la crescita dell'influenza del Partito comunista sotto la guida di Berlinguer
La crescita della sinistra extraparlamentare la nascita del del tetti e terrorismo
Nascevano in contrapposizione a quel tipo di politica anche certamente che siamo il fa il il fenomeno del terrorismo prima nero e poi rosso sono tutti fenomeni tesi a destabilizzare una situazione che stava producendo grandi riforme nel nostro Paese
E penso che e l'assassinio di Moro e sia stato l'elemento
Diciamo così che segna il culmine di una controffensiva che è iniziata all'inizio degli anni settanta fine anni sessanta film inizio anni settanta che cercava in qualche modo diciamo o da destra o virgolette da sinistra diciamo di
Contrastare questa avanzata ma nonostante questo gli anni Settanta non sono stati solo anni di piombo ma anche anni di grande riforma
La rottura con il gruppo del del del Manifesto fu un errore di Berlinguer
Ma ai capisco che quel era una rottura nel modo di essere
Del partito comunista significativa io come dire forse l'avrei evitata avrei cercato di tenere all'interno però non era facile
In una situazione come quelle italiana non era facile come dire affermare come dire una idea pluralista del partito c'era il pluralismo dentro
Perché c'era una destra e una sinistra c'era un centro
E si vedeva nelle riunioni le differenze sia il problema vero è che poi come dire all'esterno del partito parlava con la stessa voce non con mille
Non trattare su Moro fu giusto
Secondo quello che è successo dopo concili si è sempre difficile consiglieri considerare quello che è successo dopo io penso che non c'erano alternative a quella linea che Berlinguer addotto
Diciamo perché
In fondo quello che è successo dopo e anche la sconfitta del terrorismo
Perché il terrorismo altrimenti ci sarebbe stata una forma di riconoscimento del terrorismo del brigatismo e così via che sarebbe stato a mio avviso molto bene
Chi fu il suo più grosso nemico era a destra oppure era all'interno della stessa sinistra tra Pannella e Craxi
Diciamo così
Beh è chiaro che la
Con Pannella c'erano differenze culturali di fondo l'era un liberale Berlinguer non era un liberale
Anche se come dire era uno di quelli che aveva capito fino in fondo il valore della costruzione di un'idea socialista nella democrazia in un sistema democratico
Quindi c'erano differenze di fondo e che poi ha avuto anche momenti
Diciamo di semi incontro perché se penso alla vicenda del divorzio e alla vicenda dell'apporto poi rosa lo schierarsi nei referendum del PC in quel modo è stato
Decisivo perché quelle conquiste si potessero si potessero realizzare con Craxi c'era anche un contrasto politico serio diciamo così nel senso che Craxi a differenza di De Martino costruiva l'autonomia del PSI in contrapposizione al pc e non inutile dialogo con i libici quindi non c'era un contrasto politico era alla luce del sole
Che ma non è che il considerassero nemici era sempre avversari politici che hanno idee differenti e che però si rispettavano sempre
Senta le chiedo ricordo personale se riesce a scovare qualcosa tra i suoi ricordi con Enrico Berlinguer
Be'ce ne sarebbero tanti e difficile pure trovarne uno perché insomma diciamo che la presenza di Berlinguer nella mia vita politica è stata una presenza
Costante e quindi è difficile trovare un episodio dunque li metteva un po'diciamo soggezione cioè quando voi lo vedevate riavvicinato insomma avevate un po'non dico che paura
Però era un un personaggio che dava un po'di insomma perché uno avvertiva un po'la statura del del personaggio sì certamente dava soggezione glielo ricordo diciamo
Nelle riunioni negli incontri
Infatti come dire si aveva l'impressione di avere a che fare con una personalità molto rilevanti e quindi come tale suscitava come dire un po'di soggezione ma anche grande rispetto
Se l'ottima cosa
Il lo scontro sul re sulla scala mobile quando poi c'è stato il risultato del referendum sulla scala mobile voi avete pensato che quella era stata una sconfitta di Berlinguer oppure se fosse stato vivo Berlinguer quel risultato sarebbe cambiato
Beh diciamo che più che di Berlinguer quelle erano era una sconfitta del movimento operaio secondo me italiano
E i fatti lo hanno poi dimostrato dopo per se ricordo bene bene tutta la campagna contro la scala mobile
Venne fatta perché così si rende più flat come dire è riprende l'economia si tolgono i lacci e i lacciuoli ha forse togliere lacci e lacciuoli vediamo come è ridotto oggi il lavoro dipendente del nostro Paese
A forza di flessibilità di riduzioni e così via mi pare che forse se quel
Se le se quel referendum fosse andata diversamente forse le cose sarebbero diverse però così sono andate però era io ci vedo in quel passaggio una sconfitta
Del movimento operaio di fronte a una offensiva alla fine di tipo neoliberista che comincia anche se all'inizio degli anni sette
Con Reagan e la Thatcher
Bene io la ringrazio tantissimo del Muti questo bar ricordo che ci ha fatto di Enrico Berlinguer di cui oggi ricorrono i cento anni dalla nascita grazie senatore Antonello Falomi