Il mio ricordo di Ciriaco De Mita: intervista a Giuseppe Sangiorgi

Radio radicale siamo con Giuseppe Sangiorgi che per anni ha avuto la fortuna di seguire Ciriaco De Mita come suo addetto stampa prima la segreteria della democrazia cristiana quella Presidenza del Consiglio
I diari di quei giorni sono raccolti in ombra il volume edito da credo da Mondadori se non sbaglio che si intitola piazza del del Gesù dove Sangiorgi ha raccolto con diciamo Costanza quotidiana tutti i piccoli e grandi fatti che l'hanno accompagnato tra sua vita quotidiana con Ciriaco De Mita credo dall'ottantadue
Fino al mille novecentonovanta novanta insomma che nel momento in cui diciamo gli è succeduto c'è a Giulio Andreotti alla presidenza del Consiglio
Quindi poco più di quaranta anni fa De Mita diventava segretario della Democrazia Cristiana avviando una multa ente attivo di stagione di rinnovamento della democrazia cristiana
A cosa resta della dopo la scomparsa di Ciriaco De Mita lei che ci ha lavorato comitato colpito per almeno dieci anni
De Mita muore a novantaquattro anni
Sindaco in carica di Nusco la sua Nusco
L'attore che Moro sulla scena
L'onore più grande per un uomo come lui che ha che ha dedicato la sua intera vita alla politica
Una politica
Intesa come esercizio di una funzione più che ho soltanto come gestione del potere che pure ha un volto della politica ma non può esaurire tutta la direzione della politica
Quindi la prima lezione dell'IRE questo nel nella lavorare per la quell'efficienza della politica
L'efficienza e la moralità della politica
Lui diceva non si misurano solo sulla moralità personale dell'uomo politico ma sulla capacità di realizzare l'antico istitutore di Achille
Descriveva così l'uomo di governo sa dire parole portare a termine fatti ecco dedica uno che ha tentato di saper parole cercano di convincere la gente e poi realizzare quello che prometteva in particolare il tentativo a cui cui accennavo di di rinnovamento della democrazia cristiana negli anni ottanta
Ecco allora quanto fu difficile quel tentativo di rinnovamento volevo chiederle se De Mita riteneva di essere un po'anche il prosecutore il del del del dell'opera politica svoltata Zaccagnini che
Addio un indirizzo politico diverso da quello di di De Mita che fu costretto a convivere diciamo con la crescita del Partito socialista degli anni ottanta sono effettivamente quelli
Non più della politica del confronto di Zaccagnini
Ma dalla collega della competizione diciamo tra le mura senza e in particolare il partito socialista che la piccola molto agguerrito
Partito Società raggiunsero maxi suo culmine elettorale che fu quattordici e mezzo per cento Pallavicino ionica arrivo al trentaquattro acre sempre venti punti di scarto insomma e questi si riflettevano anche sulla sulla loro visione del rinnovamento delle istituzioni
Perché ecco tra loro ci fu lo sconto non solo di temperamenti ma anche di visione politica Craxi collegavano idea verticistica del rinnovamento un capo dello Stato
Una misura una repubblica presidenziale dell'italo megawatt una repubblica comunque parlamentare quindi con tutto il sistema di pesi e contrappesi tra Parlamento esecutivo eccetera
E infine i voti a uno scontro che stiamo vivendo ancora ai nostri giorni
Allora qual è comunque come fu il rapporto con Craxi allora loro erano anche riuscirono a essere anche amici oltre che diciamo avversari all'interno di un'alleanza che era molto molto litigiosa e insomma Craxi rispettava i patti
Beh fino a un certo punto infatti nella crisi dei rapporti anche sul piano umano fra i due avvenne proprio nell'ottantacinque con la famosa questione della staffetta
Qui c'era un accordo politico fra democrazie insieme socialisti
Che Craxi era l'unico Presidente del Consiglio per la prima parte della legislatura e poi naturalmente avrebbe ceduto l'incarico ad un rappresentante della democrazia cristiana che dovrà essere Andreotti può
Craxi fece una celebre intervista Mixer mi pare nel febbraio nell'ottantacinque a Giovanni Minoli nel quale si era staffe donne esiste questo patto non esiste
Non ci aspettavamo un ufficio stampa del partito tira fuori testo questo accordo che invece insisteva
E lì cominciò la crisi del governo Craxi che fu molto complicata circolo sono due messi insomma perché Craxi definitivamente lasciasse palazzo Chigi e quello fu un momento di rottura anche umana fra i due
Se vuole dire come aveva vissuto De Mita la la corsa dello scontro sul decreto di San Valentino allora lui rimase
Coinvolto in questa cosa a suo malgrado cioè divenne diciamo alleato stretto di Craxi suo malgrado anche sui referendum e nella battaglia parlamentare che ci fu nell'ottantaquattro
Ma qui la questione piuttosto diversa secondo me da conta questa boccata di carattere ufficiale
De Mita premette molto lui
Perché si arrivasse perché ci fosse la scelta referendaria e perché si arrivasse tra virgolette allo sconto uno scontro tutto politico col sindacato ecco Partito comunista che era rimasto indietro
Io partecipai personalmente a tante riunioni anche organizzative diciamo della campagna referendaria e noi spingerà moltissimo perché risultato fosse poi quello che si è manifestato insomma che fu una un così una una grande delusione per il partito comunista che quel quel quel il paragone esose Pupo i propri ma insomma il PC perdette una certa come dire simbolicamente anche primazia sul tema della della del mondo operaio
Con quel referendum come la DC che aveva perso sul divorzio un altro tipo di primazia soci fu sul parallelismo tra queste due vicende
Senta a suo modo di vedere Andreotti cercò all'interno della DC di indebolire De Mita
Ma guardi all'interno della DC gioco delle correnti delle contrapposti c'è sempre stato
D'aveva però ha presente la forbice la forbice a una nel mezzo ecco allarme alle bici stavo sempre attenti che non si complessivamente quindi anche nel momento della dissacrazione massima poi cercava di tornare indietro
Una volta Forlani presente a proposito dei rapporti con De Mita che vi ebbe rapporti a volte dico la prossima volta in competizione gli dissi guarda De Mita e io eravamo d'accordo anche quando non andavamo d'accordo
E questo si può dire anche come Andreotti anche se ci furono momenti di accesa polemica fra
Senta la il rapporto con Berlinguer com'era nel senso nei due anni epidemico anni dalla segreteria della DC con come fu il rapporto con con Berlinguer e con il Partito comunista
Ma da De Mita non ha mai scritto un comunicato
Con le sue proprie mani su sulla sua attività
Di politica del più abile salvo una volta quando morì Berlinguer fu lui a scrivere
Diciamo l'epitaffio della reputazione sia nei confronti di Berlinguer questo dà la misura della
Pare aggiornati non lo attacco mai frontalmente non no mai si rispettavano perché erano due intellettuali della politica sostanzialmente si incontravano anche si contano a casa di Aniello Coppola
Che era stava grande giornalista Rita e che era un po'il tramite
Fra i due dei duri in cui erano incontri segreti erano incontri riservati ai cellulari se Craxi lo sapevano no la probabile però non cospira va magari anche grazie a voi dico tacesse porre tracce gli dietro alterato da Goya ci sono le quinte e dietro le quinte avviene un pezzo della rappresentazione cioè quella che poi va in scena senta ecco
A Fanfani riuscì in qualche modo a fare da cuscinetto alla fine di due legislature come Presidente del Consiglio per accompagnare una nuova fase politica allora
Chi lo proponeva di Mila di diventare presidente del Consiglio in un periodo di accompagno per le elezioni
Beh Fanfani fu nel
Presidente del Consiglio quando poi situato dice andati a Craxi insomma per fare le elezioni
In quel momento lì dopo aver mandato via Spadolini
Anche tu hai mandato via Spadolini viso era era un uomo di riserva diciamo Fanfani ma erano persone che erano completamente dediche dedite al partito e ad una idea della politica rispetto alla quale la squadra poi nella squadra ognuno doveva fare
Di lavoro che doveva fare insomma c'era
C'era un grande amore per la politica
Da parte di questi uomini come dire
è vero anche che gli amori nascono eterne
Alle volte durano molto meno Mogliano molto prima
Poi questi casi insomma per tantissimi decenni la mole di questi uomini per la democrazia cristiana ha salvato e la democrazia in Russia e anche il Paese in certi passaggi terrificanti e dolorosi sì pensiamo al caso Moro e a tutta la vicenda del terrorismo Italia rimase un Paese democratico
Vuole dire qualcosa sul rapporto che ebbe con Gurría allora alla fine del del dopo le elezioni dell'ottantasette molti si aspettavano che De Mita diventasse presidente del Consiglio la scelta di compromesso cadde su Gori allora le volevo chiedere se
Goria in qualche modo fu anche abbandonato dalla democrazia che rischiano se De Mita Lollo sostiene fino alla fine
Ho capito piccoli ha avuto tutto calmo serissima Goliath diventa ministro del tesoro a nell'ottantadue dovrà essere un Marcora nel fare la cosa stava male
E dell'Itas scese Goria
Il quale era il capo dell'ufficio economico della democrazia cristiana
Tanto Goria non ci credeva
Che quando all'una e mezzo alle tredici e trenta al telegiornale fu annunciato che lui era ministro del Tesoro lui che era in atti Italia si precipitò a Roma
E andammo a casa di Clemente Mastella dopo lui si provo alcuni vestiti fino a che metrò uno che era della sua taglia e andò con quello giurare al Quirinale
Ho capito significa che l'aveva comprato Cossiga a parlare vero era bisogno di Clemente che gli ha restituito e poi è diventato presidente del Consiglio si di compromesso perché però è stato un Presidente del Consiglio molto popolare band Goria abbia una popolarità istintiva
Parlava in modo semplice era un ragazzo un giovane era un'idea della democrazia cristiana che purtroppo non sia poi compiuta perché noi molto giovane ma fosse morto anche di politica però è uno degli aspetti anche così dalla dalla passione che animava
Replica da Palazzo Chigi come è stato per lui Stato doloroso difficile momento particolarmente complesso che era quello della caduta del comunismo del rinnovamento del partito comunista Nicola guardava tutte queste cose
Ma sai il la presidenza De Mita
Comincia nel modo più drammatico possibile comincia con l'uccisione di Roberto Ruffilli
Che era un in un sol suo carissimo amico fa capo dell'ufficio istituzioni forse sia era la persona con cui aveva concepito un po'la riforma delle istituzioni e del Parlamento è della legge elettorale eccetera
Quello fu una doccia fredda terrificante perché nei primi giorni si capì col purtroppo poteva andare a parare
Io ricordo che nei primi mesi
Alice al capo della polizia controllori
Per cui quattro Paci ostruzione
In modo riservato fino sapere all'unica dove se ne mandati nei giorni successivi e lui si preoccupava ciò che il cordone di sicurezza fosse davvero protettivo nei confronti dei media mi ricordo uno due volte ricavabili se non andate non andate domani mandato lo stesso
Quindi al sandalo insomma concerto concerto patema d'animo che potessero c'è però il ruolo era quello delle egli obbligarlo a cui lei dove vi erano quelli
Il il caffè agiva contro De Mita
Questa è un po'la storia della democrazia cristiana ma sarà che ebbe questa piega maledetta alla fine l'idea che dell'idea avesse troppo potere ma ripeto dell'iter concepiva il potere come l'esercizio di una funzione
Non come la gestione di qualche cosa di sul nuovo eccetera e prevalse invece un'altra logica che era quella per la quale insomma due all'anno passato pagando la stagione e quella stagione doveva concludersi propone porto male a tutti furono tutti sfortunati i protagonisti della vicenda del casco sempre
Lui credeva alla possibilità di fare delle riforme anche in una Bicamerale
Lui l'ha creduto fino alla fine a cominciare dalla prima delle grandi commissioni bicamerali da Commissione Bozzi
Ricordiamo che vi fu l'unico segretario di partito che entrò in quella Commissione
Non ci vollero entrare né Craxi nemici voglio entrare Berlinguer e mentre la democrazia iniziano aveva proposto come presidente di quella commissione Fanfani che avrebbe dato ai lavori una certa diciamo dinamismo e piega
Si optò poi per una ipotesi di mediazione fu presidente Bozzi perciò la bellissima liberale ma che non aveva alle spalle una forza politica tale da poter permette di guida le danze in un certo modo
Senta lui era contento della segreteria di Martinazzoli
Soba volevo sapere se aveva guardato positivamente poi se condividano questa scelta come di
Di sciogliere la Democrazia Cristiana che era passata dalle sue mani ad altri
Le rispondo con l'affermazione invece Forlani funzionamento intervista che ha rilasciato alcuni anni fa era andato a trovarlo studiata da qui a San Lorenzo in Lucina li serenità Giorgi
Per tanti anni nei momenti di grande difficoltà a un certo punto indù i capi democristiani quattro cinque carri pieni di accuse si unirono fra di loro e trovava un punto d'intesa per raddrizzare la situazione
Con motivazione alla fine questo non è avvenuto quella democrazia che se non c'è stata più
Ma lui non era contento del
Voglio dire
Domani mi raccontò così tocca senti Tangentopoli allora Tangentopoli ha colpito tante persone a un certo punto è arrivata anche a colpire Mattarella c'era esponente insomma della della democrazia cristiana ci voleva dimettere dal popolo allora De Mita era spaventato da questa
Da cui si esce da questa situazione
Mandelli dal assistette oramai non avendo più incarichi operativi diciamo
Alla situazione che degradava insomma e quindi assistette più come testimone come spettatore che non come protagonista della vicenda fu toccato anche De Mita per una cosa assolutamente insignificante che però toccarlo il fratello di Telethon fratello di De Mita e di un avviso di garanzia per i quali De Mita fu costretto a dimettersi da presidente dalla commissione bilaterale bicamerale poi al suo posto andò Nilde Iotti anche lì
Il retroscena eccome un tentativo di modificare
E così il voto istituzionale del Paese
Passando attraverso il gioco così del dei retroscena di Mani pulite purtroppo farli
Lui aveva la diciamo la dote dell'autoironia io stavo guardando prima di sapere della scomparsa di
Dite Mita delle vignette di Forattini che tu per lui veniva spesso presso preso di mira anche per il suo modo di farla lo sapete lui era spiritoso accettava queste cose le guardava con fastidio assolutamente una volta disse
A Clemente Mastella meglio dice Clemente tu sei incorreggibile sei peggio del mio accento
E laccetto dividere un po'particolari e diciotto che lodava l'attico per Domodossola io intanto ha così nell'occhio formale si si ascoltava quindi non non non non era un personaggio particolarmente fotogenico telegenico però c'era questo dato che anche se parlava complicato la gente cui alla fine capiva intuita dove era
Ed una volta mi dette questa spiegazione che per me è una pagina altissima di politica mi disse vedi Nori e spieghiamo le nostre ragioni
Abbiamo le nostre ragioni cerchiamo di convincerlo a jet ma Fini che le cose che mi afferriamo non diventano il sentimento della gente la nostra azione politica ancora incompleta
E l'ultima cosa che riguardava Mastella allora abbiamo che Mastella è stato stretto collaboratore di di De Mita quando voi lui è diventato ministro della giustizia che è successo quello che gli è successo ecco nel secondo governo Prodi ti ricordi le riflessioni che aveva fatto De Mita su quello sulla parabola
Che era capitata solo con quello che che poi somma piano visto com'è andata a finire con comma stelle rinunce non non c'era nulla contro Mastella vuol guarda
Dei rapporti tra Mastella e De Mita
Forse per alcuni aspetti si possono descrivere come quelli del figliol prodigo ma appunto figlio proprio quel tornavo dal padre
Luglio è tornato affettivamente sentimentalmente umanamente l'accertamento torna
Come l'hai saputo
Stamattina ma l'ha detto mia moglie
Quindi non è appreso dai telegiornali no no ero stavo scrivendo le sette del mattino lei guardava sui telefonini metto è morto Demetra io sono rimasto di sasso mentre lei mi diceva così
è squillato il telefono era Santo Tesserin il caposcorta di De Mita che mi diceva dottoressa Giorgia molto molto presidente
Allora tetti ringrazio ringrazio Sangihe il scusami dove non mi ricordo se Giuseppe scusa Giuseppe Giuseppe Sangiorgi
Che è stato strettissimo collaboratore di Ciriaco De Mita per più di un decennio che c'ha voluto fare questo bel ritratto dell'ex segretario della Democrazia Cristiana
Che ha segnato la storia della democrazia cristiana lungo tutti gli anni Ottanta ottanta dopo essere stato ministro parlamentare della DC negli anni Settanta grazie grazie