Presentazione del libro di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti "Supersocietà. Ha ancora un senso scommettere sulle libertà" (il Mulino)

Ci saluta ci introduce Anna Finocchiaro presidente di Italia decide
Credo di dover tenere la mascherina vero marchio nonostante tutto si il innanzitutto buona sera a tutti sono particolarmente felice di salutarvi e di introdurre non rientra nella tradizione Alitalia decide la presentazione degli liberi non autoprodotti diciamo ma l'occasione di oggi e a due ragioni solidissime la prima è che mi permetto di considerare Mauro Magatti un amico d'Italia decide ha presentato anche recentemente il nostro ultimo rapporto l'altra è che questo libro
Di cui è autore insieme a Chiara Jacquard incrocia molti degli ambiti di lavoro
Sui quali Italia decide si appassiona da tempo e continua ad appassionarsi certamente la transizione ecologica la transizione digitale le decozione che servirà nel tempo nuovo la pedagogia della libertà nelle relazioni e nella partecipazione
Per un fine condiviso ma anche il valore del reti comunitarie rispetto ai beni comuni sarà l'oggetto del nostro prossimo rapporto i nuovi equilibri del sistema
Democratico così che leggere questo libro è stato per me è come discorrere con gli autori come se si trattasse
Di qualcuno dei nostri interlocutori direi abituali quasi quotidiani
Non vi do nessun ragguaglio del libero perché io tengo sempre presente una lezione contenuta in un testo assolutamente diciamo non assimilabile a questo che la sovrana lettrice di Alan Bennett
Nel quale la regina Elisabetta
Interrogata dal suo maggiordomo sul perché continuasse a leggere posso ragguagli Hurley io mai sta risponde il ragguaglio esaurisce la questione la lettura l'apre
è in realtà questo libro apre tante questioni
E come proprio si dà il senso della vertigine di sporgersi no sul mondo che verrà ma che in realtà è già qui è già qui in parte assolutamente visibile e consistente vertigine che va governata dice ancora nel libero
Perché no non ci sia come una barchetta di carta trasportata da un flusso potente di un torrente per finire poi in una pozzanghera a marcire nella solitudine nella scuola disconnessione col mondo nuovo
Se però dovessi definire l'oggetto di questo libro direi che è un libro sulla irriducibilità dell'umano
E non solo nel senso della irriducibilità dell'esperienza umana
Ad una stringa numerica c'è sempre qualcosa che non può essere dati ficcato si dice del libero e che inizia il proprio dell'esperienza
Umana ma e anche quell'irriducibile che consiste della libertà umana non come aggettivazione dell'esperienza degli uomini e delle donne quanto com'
Nel senza
Degli uomini e delle donne cioè dell'umano l'essenza dell'umano e la libertà questa libertà vitale salvifica
Che la libertà si dice nel libero se naturalmente relazione relazione
Sociale anche questi appunto non sono aggettivazione della libertà ma ne definiscono il senso
Importanza
Si dice nel libro e questa è un'
Un passo che vorrei leggervi perché l'ho trovato particolarmente significativo per quanto indispensabile
Nella pura oggettività scientifica né tanto meno la più significata capacità di calcolo la più perfetta
Dotazione informatica possono pensare di abolire l'incompiutezza feconda che costituisce il tratto distintivo
Della vita specie in quella umana
Ecco in questa frase in questo piccolo estratto credo che stia il senso delle cose che si dicono ma vediamo bene nel libro non viene demonizzato demonizzato Raiola dico con una parola semplice la tecnica
La tecnologia
Gli orizzonti che si squaderna hanno di fronte agli obiettivi
Che ci diamo per salvare il pianeta dalla sua auto dissoluzione niente di tutto questo per quanto costringendo e viene demonizzato ma si offre la chiave
La chiave sta ancora una volta nel scibile umano che è fatto innanzitutto di libertà libertà usata nella relazione
E finalizzata rispetto ad un obiettivo che altro da sé
Questo secondo me è il senso del libero
Che non è in nessun modo come dicevo prima riassumibile ma sono certa che la discussione che verrà bene aprirà
Significati grazie
Grazie Anna Finocchiaro è proprio così il libro di Chiara cercarvi e Mauro Magatti super Società e propone libro sull'irriducibilità dell'umano
Ed è anche un libro che ci aiuta
In questo momento in questi due anni dalla pandemia alla guerra in Ucraina a tutti i termini di cui stiamo discutendo in questi mesi in queste settimane anche in queste ore dall'Energia
Alla carestia alla fame al ritorno della dell'emergenza fame legata a una guerra insomma a passa ai fantasmi del passato ai mostri del passato che tornano tutti insieme nel dibattito pubblico nella realtà drammatica e tragica di chi nelle direttamente coinvolto
Per CD servono
Chiavi di lettura interpretazioni complessive per cercare di capire
Io parto da
Da un da un evento di cronaca mi ha molto colpito questo intervento che ha fatto un senatore democratico Chris Murphy al congresso all'indomani della ultima strage
Nella scuola elementare in Texas quando ha chiesto ai suoi colleghi ai politici qui anche siamo in una sede del Senato
Che cosa stiamo facendo qual è il senso del nostro agire
E ha detto che quello che succede è una questione di scelta
Ed è una questione di libertà
E dica questione del possesso della detenzione delle armi anche quella è una questione di libertà è una tradizione il secondo emendamento della Costituzione americana una tradizione e così via
La libertà la questione della libertà
Giacca via Magatti scrivono raccontano come
Il Novecento che è stato un lungo secolo dell'io
E del desiderio di libertà
Si è capovolto
E rischia di capovolgersi sempre di più in un desiderio in un'implosione un'impressione il desiderio e in un pulsione alla sicurezza quindi quello che chi spingeva andare oltre te stesso
Si capovolge nella nella richiesta opposta
In una chiusura in se stessi
Scrivono la funzione non è più orientata alla vita ma alla morte
Al disonesto illimitato che saccheggia le risorse oppure alla dipendenza psicologica
E
La parola libertà e dire la parola scelta
Ricorre più volte in questo in questo libro anche l'immagine della biforcazione che che più volte viene ripresa
Per dire che la partita e aperta
Anche se un percorso che sembrava lineare appena pochi anni fa intorno al mille novecentottantanove un percorso lineare che teneva insieme stato e mercato
Economia di mercato concorrenza globalizzazione e democrazia
Quel percorso si è rivelato per nulla lineare e per certi versi è stato spezzato è stato interrotto vengono citati i dati di Freedom House molto noti sull'arretramento
Dei regimi democratici sull'avanzamento di regimi di carattere autoritario e soprattutto su un modello ibrido di convivenza tra i due regimi che se su un piano formale e non solo solo possono essere ancora distinti sul piano sostanziale invece cominciano a diventare indistinguibili e quindi ancora una volta la questione della scelta e della biforcazione
Non è più scontato che la democrazia liberale sia il modello il populismo è un sintomo di quello di questo di questo cambiamento di questo cambiamento in cui siamo
Immersi e che Jacquard Magatti descrivono un questa parola super società sulla quale poi ovviamente chiederemo al loro di di raccontarci e di spiegarci che cosa significa
Certo è il tentativo di dare un interpretazione complessiva è un descrizione che tenga insieme il più possibile una stazione contraddittoria in cui convivono molti aspetti diversi e che non è più la stagione della globalizzazione post mille novecentottantanove che abbiamo vissuto ma una stagione completamente diverso sa
In cui ad esempio lo Stato nel due mila e venti è sembrato riprendersi una rivincita sul mercato
Ma certamente lo Stato non basta e non può essere lo stato del Novecento non può essere l'antica sovranità nazionale del Novecento allora a questo tavolo a discuterne oggi pomeriggio ci sono
Andrea Riccardi Enrico Giovannini Enrico Giovannini ha una responsabilità di ministro in questa esperienza di governo Draghi ma è qui come intellettuale con
Economista statistico che ha anche molto agito sul terreno della sostenibilità cui vengono dichiarate delle pagine
Interessanti e anche non del tutto tranquillizzanti su sulla parola sostenibilità Andrea Riccardi invece uno storico e quindi sono due punti di vista Diversi su questo libro io partirei dal ministro Enrico Giovannini
Chiedendogli appunto anche una reazione su quanto scrivono
Jacquard Magatti a proposito di questa la dico con lo slogan è che che usano loro rendere il mondo sostenibile può diventare insostenibile loro lo argomentano
E e dicono che sostenere significa usano questi verbi nutrire provvedere mantenere in vita alimentare qualcosa di più complesse o forse ancora di quello che che pure che che viene ripetuto quando si palesa sei mila pure pure molto importante prego Ministro
Grazie e buon pomeriggio a tutti a tutti io mi scuso veramente che in agenda leone sei e quindi mi dispiace se abbia fatto attendere
Per iniziare
Nel mio libro nel due mila diciotto utopia sostenibile finisco domandandomi ma la democrazia
E compatibile con la sviluppo sostenibile o meglio la democrazia è lo strumento migliore per raggiungere quella sostenibilità di cui tutti parliamo
Potete immaginare l'interesse dunque che ho avuto per né leggere questo libro
Però visto che recentemente ho trovato un riferimento di
Ha un suggerimento di metodo lucani
Che dice che per capire un libro bisogno leggere pagina sessantanove
Perché se un libro regge a pagina sessantanove in termini di interesse merita di essere letta per la prima volta ho testato questa cosa che ho visto citata recentemente e naturalmente al letto poi tutto il resto del libro
Ma il punto interessante di pagina sessantanove del libro e che mi riguarda direttamente per la mia storia professionale anche per quello che ho provato a scrivere
Negli anni
Che la disponibilità di una molle presso Camp illimitata di informazioni
Ridefinisce il bisogno in modi del soggetto di ricordare interpretare e incorporare la conoscenza
Chi di noi si ricorda più un numero di telefono
Difficilissimo perché abbiamo memorizzato tutti i numeri più o meno
Ma non è affatto detto che questo ci renda più intelligenti
A meno che non costruiamo le condizioni per saper usare quel sapere enciclopedico a disposizione di chi che col quale però solo un soggetto formato e consapevole
Può sperare di poter interagire senza venirne catturato schiacciato
La formazione la consapevolezza ci sono molte pagine nel libro dedicato di dedicate a questo tema perché la formazione si argomenta correttamente nel libro
Non è solo la formazione professionale
Non è solo la formazione tecnica
Ma è la capacità di vivere in un mondo sempre più complesso di capire la consapevolezza il ruolo delle nostre azioni e tema difficilissimo la catena che lega i diversi fenomeni
Perché il salto di qualità che stiamo facendo
E come dice papa Francesco di capire che tutto e connesso
E quindi noi economisti che abbiamo convinto tutti che l'economia guidava il resto
O il tentativo dei sociologi di dire che no alla sociologia che o dei tecnologiche dicono no no è una tecnologia che guida o degli e tolto eccetera
Bisogna riconoscere la consapevolezza che tutto è connesso e dunque è molto difficile
Capire cosa guida la società cosa dobbiamo fare noi per andare nella direzione giusta
Una direzione che piena di contraddizioni
Perché
Perché quando siamo lontani dai limiti per esempio planetari
Abbiamo in dei margini di errore
Ma quando siamo vicini agli inviti di non sostenibilità
Sul piano ambientale sul piano sociale sul piano economico ci dicono gli esperti di sostenibilità i sistemi interagiscono tra di loro
E diventano non lineari
C'è un passaggio nel libro in cui si dice chiaramente che questa super società adesso potrò proprio riferimento nell'introduzione la super Società non originale un processo uniforme
Come quelli che usiamo per spiegare l'economia agli studenti modelli lineari i modelli in qualche modo reversibili cioè che comportano dei comportamenti che in caso di errore
Ti consento di tornare indietro
Dicono
Gli autori la super società non origina un processo uniforme bensì una integrazione non lineare
Che mentre spinge verso una maggiore verticalizzazione aumenta le disuguaglianze che apre nuovi conflitti
Il passaggio da una visione lineare a una non lineare e la differenza tra le previsioni del Club di Roma di cinquant'anni fa
Che si stanno rivelando di una precisione agghiacciante direbbe qualcuno
Che che se ne è detto per tanti anni
E i nostri poveri modelli econometrici con cui facciamo previsioni con cui nonostante tutti i problemi
Che conosciamo quei modelli hanno guidano i nostri comportamenti
Perché la complessità della non linearità
Ci rende è un po'Nuti
Vi faccio un esempio di una discussione avuta quando ero chief statistici hanno all'OCSE con un certo Ignazio Visco non so se lo conoscete che era il chief Economist
Dove parlavamo della misura della sostenibilità delle politiche di sostenibilità certo
E Ignazio Visco in modo molto aperto mi disse sì però se cominciamo a introdurre nei modelli la parte ambientale le disuguaglianze eccetera
Io Dipartimento di economia che oggi ti so dire che se fai così il pino aumenta o diminuisce e quindi ho una risposta chiara
Dovrei ogni volta dire
Dipende
Dipende da la funzione di produzione energetica dipende dai Sala
E io così perdo il mio ruolo
Questo per dire che in modo con cui noi leggiamo la realtà è frutto del lei classi dominanti gli economisti scienziati i giornalisti
Che ci aiutano a dirimere questa non linearità sempre più complessa
Con approssimazione e che in alcuni casi sono assolutamente ragionevole
E altri casi sono invece drammaticamente sbagliato
E quindi accettare che questa società super società accetti questa idea dell'integrazione non lineare come suo modo di operare
Ci porta a due o tre fosse alternative
All'agnosticismo completo ma che ne so buco
E quindi mi sgancio e lascio a qualcun altro presunto conoscitore del funzionamento di questa materia così complessa di prendere decisioni
Seconda possibilità giudico il tutto in base a come mi trovo io
E come mi trovo non solo rispetto al mio vicino disuguaglianza
In tra generazioni Inter intergenerazionale ma anche a come stavo prima
Quindi se sto peggio vuol dire che qualcuno ha sbagliato qualcosa quindi con qualcuno me la devo prendere
E dunque la retro utopia di cui parla Baumann nel libro leprotto PA in cui la complessità di capire che nel mondo di ogni di oggigiorno tutti siamo noi non c'è un altro
Su cui scaricare le responsabilità
Ti spinge a dire
Fermate il mondo voglio tornare
A quando non era così la situazione
Voglio tornare a quando io nel mio Paese pensavo di essere il proprietario della mia vita
Quando non avevo l'immigrazione quando non avevo i cinesi quando non aveva no la retro utopia
L'utopia di tornare indietro
O la terza soluzione e quella di credere ancora
Che una gestione di questa complessità sia possibile
Ed è qui dove secondo me si esercita la libertà di tutti noi
Di fronte a questo Riley se volete
In cui gli autori naturalmente ci dicono anche calibro molto complesso
Ma d'altra parte
Che era Mauro non potevamo aspettarci nulla che fosse non fosse estremamente complesso nel pensiero nome la forma
A questo punto siamo di fronte alla libertà e la libertà
Proprio descritta a pagina centosedici farà parte da come si dice a Roma rispetto anche la mia all'inclusione del mio libro
Da questo punto di vista la questione e se matrici culturali diverse da quello occidentale
Possano diventare capaci di una declinazione autonoma della modernità tecno-scientifico che ha arrivando a mettere in discussione alcuni degli elementi che sono stati fin qui essenziali a partire dalla libertà e dalle democrazie
E se più uno specifico una tale evoluzione non possa venire accelerata nel contesto della super società dai due driver della digitalizzazione della sostenibilità
Perché la digitalizzazione non è sapere usare il
è costruire
Un sistema
Non solo di reti
Ma anche di sicurezza di quelle reti ma anche di interconnessione
Che ha bisogno di una centralità di un punto centrale enormemente forte
Non è che viene semplicemente dal basso
Torno tra un attimo succo
Così come la sostenibilità
Perché se veramente capiamo che siamo vicini ai limiti planetari la libertà di continuare a fare quello che ci pare tra virgolette
E si scontra con i disastri di non linearità cioè l'impossibilità di tornare indietro
Questa domanda su cui appunto modesto tutto il libro naturalmente ma su cui poi si arriva a delle risposte
Mi è venuto in mente l'altro giorno a Davos quando ho incontrato su sua richiesta
Il l'ideatore di Tito
Non so se conoscete tic toc
Io non sono sui social media non so ancora su Facebook non sono splitter eccetera
Su tic toc soprattutto guardando un certo programma faccio pubblicità a propaganda
Del sulla sette del venerdì
è un luogo apparentemente demenziale
E lo immette spiegava che
L'obiettivo che l'UE persegue con tic toc è la creatività e la gioia
All'interno di uno spazio sicuro
Perché sa benissimo che non appena qualcuno
Si infila in questo spazio cori immagini violente con messaggi a l'intera impeto impalcatura cade e quindi un investimento enorme sul gli algoritmi intelligenza artificiale per evitare che questo accada ma non ci crederete
Ha dovuto creare un team ma di umani
Per poter giudicare si è quei
Quei contenuti
Erano accettabili rispetto a dodici regole se non sbaglio Caffi
Allora una cosa che non mi sembra da utente o da osservatore disattenti contro una follia
è interessante che al di là di credibilità un
Invece è qualcosa che vuole stimolare l'inventiva la
La creatività
La gioia
Nel libro si passa a un certo punto pagina centosettantatré in cui si dice dietro questa tradizione di pensiero che poi quella dell'educazione generazioni avvio alla conclusione il nucleo vitale che anima la vita sociale e in ultima istanza la ricchezza delle persone che latitano
Una ricchezza che si coltiva nei percorsi di educazione e formazione compreso l'uso di tic toc non lo so
Anello su cui si costruisce il legame tra le generazioni
Essenziale per ogni forma di vita sociale
Questo passaggio a mio parere ci aiuta a capire
La strada che gli autori sì segnalano insieme al passaggio pagina centonovanta in cui si dice è venuto il momento di liberarsi della pesante eredità del pensiero industrialista
Che ci inchioda all'idea che la massima espressione della nostra libertà abbia a che fare con la fabbricazione e il possesso di cose e quindi di persone
Nel cono misti nella funzione di utilità
Ci mettiamo tante cose ma poi diciamo sì va be'ma alla fine e il consumo
Il consumo
Ci consente di semplificare l'henné cose che stanno nella funzione di utilità
Chiara Mauro nei loro libri precedenti ci hanno detto
No non è il consumo e la generati vita e la capacità di generare
E ripetono in questo libro tanto più rafforzando l'elemento appunto sulla dimensione intergenerazionale
Che ciò che soddisfa l'uomo la le persone
E il superare l'idea che il mondo finisca qui
Cioè come nel mio atto di consumo
O addirittura di possesso
E dunque sottolineano l'importanza della libertà come la libertà della direzione verso cui vogliamo andare
Indicando sostenibilità non solo ambientale ma insomma le cose che in parte diceva Marco Damilano e arrivo alla conclusione
Con due legami il primo
Con quello che Massimo Salvadori
Anni fa
Nei suoi libri sul progresso
Identificò come
L'elemento che ci consente di superare il fallimento
Della lettura marxista della storia cioè ma non solo marxista
E cioè un automatismo la storia va necessariamente in quella direzione dobbiamo accelerare per andare in una certa direzione ma è comunque esiste un meccanismo nella storia che alla fine ci guida in una certa direzione Salvadori diceva tutto questo ma è andato a farsi benedire e dunque che cosa è il progresso
E concludeva e quello che ci mettiamo d'accordo vogliamo costruire per il futuro
Dell'Uttar lava prima dell'Agenda due mila trenta dello sviluppo sostenibile
Che rappresenta il momento Massimo nel due mila quindici in cui il mondo decide che tipo di mondo vuole costruire infatti di ufficio lui uomo e la dichiarazione di rilievo più venti eccetera
Dunque la libertà di cui parlano Chiara e Mauro e la libertà
Di progettare
Di disegnare
Un futuro
Diverso da quello che altre legittimamente vogliono costruire di quello che la tecnologia ci presenta come ineluttabile
Di quello che l'economia si presenta come ineluttabile e così via allora in questo senso la libertà
Per costruire una super società cioè una società pagina ottantadue vedete le tre caratteristiche di che cos'è questa sua super società
è la capacità di scegliere ma di scegliere insieme
Ed è per questo che concludo con la bellissima citazione che gli autori fanno della canzone di Giorgio Gaber
La parola io questo dolce monosillabo innocente e fatale che diventi dilagante nella logica del mondo occidentale forse l'unico e l'ultimo peccato originale
Forse abbiamo bisogno di andare appunto
Al di là di questo peccato originale
Per conservare la capacità del mondo occidentale dev'essere portatore di una visione che è diverso ad altre culture altrettanto importanti legittime ma che non è esattamente il mondo che noi vorremmo costruire grazie
E grazie ministro Giovannini
Si è chiesto all'inizio chi guidava societario era una domanda che
Volevo girare Andrea Riccardi
Perché nel libro ovviamente quando si parla di guida non si parla di di leadership inteso nel senso politico si parla di quali valori di quale sistema di pensiero in questa ultima pagina chianche Giovannini che incitava a pagina ottantadue in cui vengono appunto elencate le caratteristiche da Superstock scelta Jacquard e Magatti parlano di una super società caratterizzata dall'attenzione ed efficienza a un oltre intra mondano di natura tecnico no mica
E non c'è più alcun fuori questa mia caratteristica non c'è Dio non c'è utopia non c'è politica appartiene al quale naturale una critica non c'è una trascendenza
La super Società e superiore a qualunque sovranità pubblica o privata individuale o collettiva territoriale organizzativa
è un'unica realtà ibrida è insomma nella super società la relazione Ivo Società e a rischio di un netto sbilanciamento a favore del secondo polo
Quindi qui vengono chiamati in causa appunto sistemi di valori esisteva di pensiero non c'è tutta la parte anche interessante molto molto lucida su Oriente Occidente il tavolo scrivono è un passaggio come il pesce nell'acqua è un passaggio che esattamente l'opposto della scelta della libertà dell'individuo della persona
E allora tutto questo chiama in causa un sistema di di di pensiero sistema di valori nell'Occidente nell'Occidente cristiano mi mi viene da aggiungere riprenderanno anche temi su cui lavora qualche recentemente e che che ancora volta vengono messi in discussione vengono sfidati in modo molto esigente
Grazie sì io
Arrivo a quello che tu al problema che tu poni prima prima voglio dire che questo libro
Non è un libro facile ma non nel senso che il libro difficile ma che è un libro esigente che non fa sconti e la cui lettura introduce una carica drammatica di interrogativi
Cioè
Quello che gli autori
Descrivono analizzano nella prima parte ineluttabile cioè la macchina della super società una parola che in un certo senso fa anche un po'paura che tutto sovrasta
La macchina super società coi suoi due driver della sostenibilità e della digitalizzazione è già lanciata verso il suo destino
Destino di un mondo distopico centralizzato burocrati
Devo dire il linguaggio degli autori
Marco Damilano l'ha detto diverso dal mio
Che sono storico ma mi sento di essere arrivato non solo da un punto di vista di riflessione ma vorrei dire da un punto di vista esistenziale
Allo stesso punto
E
Con una parabola parlo di me di chi ha vissuto la socialità utopica volontaristica dal sessantotto Chiara è Mauro direbbero l'onda del desiderio di un mondo nuovo
Fino a oggi alla desertificazione delle relazioni e quasi a una condizione di impotenza
La svolta dell'ottantanove l'orgoglio della globalizzazione vista come provvidenziale e qui andrebbe riflettuto che sete di provvidenze annui avevamo vista come provvidenziale avrebbe messo tutto a posto economia democrazia felicità e anche pace
E anche pace lo voglio sottolineare oggi quando ci rendiamo conto che questo è stato uno dei grandi fallimenti
Ma voglio ricordare che il libro parte dalla fase della dalla frase della Thatcher la società non esiste esistono solo gli individui sarebbe tannini
Derisi no alternativa e questo Tania è stato una posizione forzate comoda con lo spegnersi del dibattito Olin quadrare il sì del dibattito nell'assenza di alternativa
E anche il consumarsi di quel rapporto in questi anni tra politica e cultura
Ho una
Un rapporto che è stato sempre vitale non solo dal dopoguerra ma direi dalla nascita del sistema liberale democratico e lo sprofondare nel mondo del provvidenziali tu parlavi di Occidente cristiano ma io penso alla crisi del cristianesimo storico
E al mondo emozionale al mondo di reazioni che emerge in campo religioso in campo delle religioni con il mondo neocatecumenale i movimenti neo protestanti la tipologia della prosperità tutti i figli di questa nuova geografia delle mozioni
E allora c'è un punto una frase un'espressione di chiare di Mauro la stupidità di massa
Dove la libertà personale confinata al puro spazio del divertimento e mi sono tornati in mente quello che scriveva un intellettuale meridionale Franco Cassano
In modernizzazione stanca dove fa l'elogio del tempo lento quando parlava del carrettino immortale dell'immortalità del carrettino
E quindi scorrendo la prima parte perché questo è un libro costruito su due parti la prima un'analisi complessa concatenate se è vera della situazione che noi viviamo e poi una proiezione sul futuro
Che è invece molto aperti taglia interrogativa vorrei dire aperta al contributo di tutti
Bene il modello culturale egemone per decenni è stato l'individualismo dell'individuazione direbbe il mio amico Vincenzo Paglia l'eclissi del nome
E a me leggendo queste pagine mi tornavano in mente quello che scriveva qualche anno fa
Uno scrittore italiano ora scomparso Sebastiano Vassalli diceva io vedo il mondo di oggi
Come un presente di rumore miliardi e miliardi di voci che gridano tutti insieme in tutte le lingue solo una parola io io io il mondo dell'io
La prima parte del libro dicevo oltre la società liquida la super Società e pensata sulle spalle di due figure che mi sono care Baumann estivi Lerna ma non solo loro due
Perché chiara in Mauro nel loro ragionare non hanno paura di sviluppare un filo di pensiero
Che è esattamente un metodo che è esattamente il contrario non servono più maestri come dice Zagrebelsky per vedere cose nuove bisogna ripartire dei maestri
E qui
Noi per esempio sentiamo la crisi della cultura storica e la crisi della storia
Che non ha niente da insegnare che non è magistrato vite come ci hanno detto ma che laboratorio di complessità una crisi della storia affogata nel presenti Isma'dell'io
Non vorrei però dare l'impressione che la prima parte del volume sia pessimistica o apocalittica sia un bilancio negativo
Quante persone sono uscita dalla povertà con il mondo globale e anche
Ma anche
Non c'è una crescita infinita c'è bisogno di una alternativa
In questa prima parte
Forse non è centrale ma mi ha colpito molto l'attenzione alle sofferenze di un indio sfidato e illuso
Io sono andato oltre pagina venticinque che non considero un nodo una soglia ma ma è molto interessante una cosa nota ma l'allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale in merito ai disturbi dell'umore trecento ventidue persone del mondo concentrate in larga parte nei Paesi avanzati
Nel due mila e sedici soffrivano di depressione e qui
Bauman ci ha sempre avvertito
La società non è mai stata così sicura eppure abbiamo più paura delle generazioni che ci hanno preceduto e nei necessitiamo continuamente di rassicurazioni securitaria
Sono molto belle
Le pagine che ora il ministro Giovannini ha citato sulla sulla Cina la compatibilità della Cina al mondo del mercato globale la grande svolta del due mila e uno non è solo solo l'undici settembre
Ma è l'ingresso della Cina nell'Organizzazione mondiale del commercio quella è una grande data che spesso viene dimenticata Tremonti la sottolinea spesso io
Però non mi vorrei soffermare per questo ma anche per l'esperienza che ho
Io vorrei parlare un secondo di quello che significa tutto questo nel sud del mondo
Cioè
Nel mondo africano
Nel salto incredibile del passaggio in una generazione dalla cultura del villaggio e della stretta aggregazione al mondo tecnologico e alla condizione esistenziale
E sociale dell'individualismo
è impressionante
Con l'ingresso della globalizzazione la diffusione di malattie psichiche in Africa e di società che non tengono che non tengono davanti alla scomposizione
E trovano rimedio alla scomposizione
Negli stati Ultori Tari nella corruzione e nel sistema mafioso che in una qualche misura tiene insieme
Bene
Cosa vuol dire
Mi chiedo per l'uomo e la donna soli individui che vengono dalla Società Africana vivere una vita libera
Cosa vuol dire libertà ma ritorniamo a quanto dicevo prima
Il problema
Dell'uomo e la donna figli della globalizzazione
E il punto di forza della riflessione della proposta della pista che Chiara già Accardi e Mauro Magatti aprono è nascosto in alcune parole molto semplici le relazioni sono l'essenza del mondo vivente diceva già la genesi che Dio dopo aver creato l'uomo disse non è buono che l'uomo sia solo facciamogli un aiuto che gli sia simile
E il Talmud racconta una storia molto bella quella di un rabbino che aveva il carisma delle guarigioni e attraeva le persone ebbene a un certo punto questo rabbino si ammalò
E mandò a chiamare un altro rabbino perché lo guarisce tutti gli dissero perché
Potevi curarti da solo e lui rispose un prigioniero non può liberarsi da solo della sua prigione
Cioè la relazione necessaria
Io il punto
Centrale
Del libro
Il punto di svolta lo trovo
Fra cui l'intermezzo
E quel breve intermezzo l'intermezzo di un uomo Codice
E la complessità e l'Inter ha ancora senso scommettere sulla libertà che la seconda parte
E qui c'è una bellissima espressione vorrei citarla lo smarrimento che alimenta la rabbia sorda che brucia in chi si sente sempre più solo
Dentro un mondo solo
E qui la domanda allora se ha senso scommettere sulla libertà e come la libertà sia una relazione siamo dentro la questione centrale lo dicevo prima si passa da un'analisi serrata ha una visione creativa e ha terza in un certo senso aperta
A tutti e tutti possono contribuire
E la prima libertà e sognare e proporre una libertà in questo Occidente che ormai si trova sempre più stretto e isolato perché abbiamo detto
Per anni che la globalizzazione era l'occidentalizzazione del mondo di oggi ci ritroviamo in un Occidente piccolo
Con la sconfitta delle libertà democratiche che si volevano universali il nuovo autoritarismo
Il bonapartismo le democrat oppure come diceva la Heller
Io credo che qui ci troviamo in un punto chiave che ci interroga sul nostro mondo e sul futuro del nostro mondo
E per ragionare in tutto questo mi ha colpito l'attacco che gli autori fanno al pensiero duale che con la sua prepotente semplificazione ha dominato il dibattito pubblico
Penso dai il dibattito pubblico la comunicazione la proposizione diede lo abbiamo visto nella guerra in Ucraina lo vediamo nei talkshow lo vediamo lo vediamo nella concezione per anni della vita politica puntata su un messianico bipolarismo
E
Con Simmel e soprattutto con Romano Guardini
I nostri autori dicono che la scienza una litica disgrega il piede sente concreto che unità allora
Io penso che questo libro non garantisce una pista o un futuro sicuro mai libera
La mente e il cuore a pensare e a sognare
Una mente un cuore di una società che sta vivendo quella che gli autori chiamano la miseria simbolica ma simbolo vuol dire unità e il contrario di simbolo è diamo uno cioè colui che divide
Simbolo vuol dire unire
Le persone le volontà i pensieri sentimenti
Riguardo ad alcune cose indirizzare
Allora in queste pagine alla fine
Molti aspetti
Sono proposti sommessamente e
In maniera forte dipende da Chiara e Mauro penso a tutto il tema della formazione ma state attenti dell'educazione
Tema dell'educazione che non è trattato in maniera banale educare Before care
E qui anche l'affermazione importante per cui l'astratto e il concreto non sono poli incompatibili
Cioè in un mondo che cambia
Bisogna fare cadere il vecchio schema per cui prima si impara e poi si applica e si lavora schema tanto caro non solo alla scuola ma anche una certa mentalità cattolica
Secondo me
In una frase
Vorrei dirla con papa Francesco il vero problema è popolare la società di legami e comunità riattivare creare generare fondare restaurare
Anche perché popolare di legami
è
Difendere e promuovere la libertà
Il mondo degli io la Disetti infiltrazione dell'io e il terreno antropologico di cultura dei populismi
E quindi questo un uomo libero io penso c'ho pensato quando si parlava quando voi citati Amartya Sen ma chi Amartya Sen da dove viene Martin assieme
Amanti assente viene da un lungo cultura indiana così religiose vasca che contiene anche una posizione atte a Amartya Sen è figlio dell'educazione di Tagore che è un'educazione di santi recante tutta particolare che ha fatto di lui un indiano radicato ma poi un indiano cosmopolita sposato a un'ebrea aperto al mondo
E queste sono le grandi sfide dell'educazione e di Popolare di legami e di sintesi la realtà
Concludo non ho potuto non pensare
Carichi aree Mauro al libro sulla scommessa cattolica
Qui
Veramente
Veramente
La scommessa che voi avete fatto scrivendo quel libro mi chiedo quanto è stata raccolta livello di pensiero
Perché non ci troviamo di fronte a una Chiesa che continua a parlare di secolarizzazione ma dov'è la secolarizzazione
Ma dov'è la secolarizzazione il problema è come voi scrivete che l'individuale lirismo è un totalitarismo
Interiorizzato che esclude Dio è un mio che esclude il nove
E qui il problema che poneva De Martino spesso quando quando parlava di che voleva De Martino stesso quando parlava di trascende di mento e coglieva nel tessuto popolare nella religiosità meridionale nel folklore questa ansia di trascende il mento
E la conseguenza è stata lo spegnimento del trascende il mento in questo totalitarismo
Ma qui il discorso sarebbe molto lungo
Ma esiste una crisi del tessuto della società italiana
Ammalata della crisi del tessuto della Chiesa stessa e viceversa
L'epilogo
L'epilogo
Di questo libro
Mi ha molto colpito perché è la risposta all'uomo Codice o alla risposta alla donna io
Si parla del nome e il nome in senso biblico è qualcosa di profondo è una vocazione è una personalità il nome ci rende persone voi parlate di io ho incarnato
E l'intelligenza vivente si sviluppa nello spazio della persona e delle sue relazioni io credo che questo libro come dicevo all'inizio
è un libro non è un libro facile perché un libro che fa spesso che fa pensare e scommette sulla libertà e scommette sulla riflessione e sulla discussione
E come diceva Bauman
Quando gli ho i polloni
Prenderanno in mano
Il loro Problemi le loro difficoltà le loro frustrazioni i loro sogni
E inizieranno a parlare forse quel minori comincerà a vivere un processo di proiezione ricomposizione grazie
Grazie Andrea Riccardi
Per questo intervento a sua volta Complesso su un libro come come ha detto anche Giovannini non è un libro facile è un libro denso anche se scritto
Con con semplicità direi anche con con molta passione
Do la parola agli autori
Un'ultima citazione che vorrei fare
E sulla seconda parte del libro perché come come come diceva anche Andrea non è un libro pessimista anche se pone fin dalla copertina poi nella seconda parte una domanda se ha ancora senso scommettere sulla libertà
La risposta mi sembra evidente anche da quello che è stato detto la risposta è positiva ma alla la domanda è quali libertà cioè che senso ha questa parola
E voi scrivete compito del pensiero e la cura
E la cura
La parola greca ammette greca Melette e Kimi Reja è un termine integrale che riconnette desiderio stagione emozione volontà interesse azione privato e pubblico
Con le sue dimensioni di attenzione sollecitudine e impegno
Che sono appunto caratteristiche
Delle persone sono caratteristiche spingono molti a impegnarsi a prendersi cura essere solleciti verso gli altri nella nella loro attività
Familiare nella loro attività di educatori nelle loro attività di volontariato ad esempio ma sono parole anche della politica o parole che la politica quando dimentica
Quando quella politica di menti a queste parole
Provoca un guaio perché cura può essere manutenzione manutenzione dei territori ad esempio sia dal punto di vista proprio fisico materiale l'ambiente ma sia anche dal punto di vista il materiale
Prendersi cura di qualcosa che c'è
C'è l'istituzione c'è una citazione proposito molto bella di Roberto Esposito super cose un'istituzione
E il fondo queste parole sono propone senza della politica cura sollecitudine e impegno sono le motivazioni profonde radicali dell'agire politico senza le quali
Quell'agire per te perde significato
Allora vi chiedo partendo da c'era il PCI Accardi di tirare un po'le qualche conclusione da questo dibattito da questi interventi e mi sembrano molto interessanti dai due punti di vista diversi
Grazie davvero di di questa lettura generosa attentissima
A partire da Anna Finocchiaro ecco Andrea che veramente come dire ci conforta nel senso che è vero che il libro non è di semplicissima lettura io vorrei fare un un piccola cappella metà comunicativa nel senso che né spiegare perché abbiamo voluto scrivere queste libero e e con quale
Intento quella di iniziare un process certamente non die
Categorizzare il nuovo che sta accadendo in maniera definitiva
Però pertinenza ma i nostri libri sarò hanno un filo rosso che corre Traverso
Che riguarda questo il tema della libertà della libertà
Come direbbe Hannah Arendt in condizioni di non sovranità c'è una libertà che non si esercita semplicemente nell'idea a quasi antropocentrica del del controllo e della sovranità che ha mostrato tutta la sua anche fallace Celli Eros stessa non ci ha messo un po'in ginocchio ha reso esplicita questa impossibilità di controllo siamo al quarto sciatta globale quella della guerra dopo le Torri Gemelle dopo la crisi finanziaria da parafanghi Mia e quindi continuamente siamo e rimessi in ginocchio e sì sollecitati con forza interrogarci non saputo
Su qual è il rapporto tra lire noi tra soggetta all'organizzazione stracciare
Pare in un mondo che appunto diventa sempre più complesso e allora abbiamo cercato di e di dare un nome a questa complessità Etica Morena scritto delle cose bellissime sulla complessità però oggi che cosa vuol dire come come declinarla come interpretarla c'è il nostro fine è stato quello di trovare dei concetti appoggiandoci sulle spalle dei giganti perché noi siamo molto debitori
Io penso che ogni pensiero sarà sia la frase di un dialogo con qualcuno che è venuto prima con qualcuno che verrà dopo a a una serie di maestri a cui abbiamo anche dedicato il libro
E abbiamo quindi cercato un po'sulle loro spalle
Di
Cercare dei concetti che appunto non fossero delle classificazioni
Ma fossero sempre per citare Guardini dei concetti di dentice dei concetti capaci di aprire un orizzonte ermeneutico che fosse utile per interpretare in chiave unitaria ancorché appunto non lineare
Una serie di processi che analizzate separatamente rischiano poi di di contribuire ulteriormente a questa entropia a questo causa questa frammentazione a questo disordine che poi ha come diciamo controparte una una verticalizzazione è un una totalizzazione che rischia di essere fortissima di non lasciare più spazio per la libertà allora abbiamo fatto un esercizio appunto a partire da questo termine super società rendendoci conto che il che la parola Società è nata storicamente in un certo momento
Sostanzialmente ha coinciso con l'idea di Stato-nazione
Poi la Società Globale realtà non è mai esistita tant'è vero che mai come oggi ci sono muri tendenze appunto a a ripristinare delle forme di sovranità politica culturale
E e che cosa sta succedendo cosa sta succedendo racconterà Mauro ma io ci tengo appunto a a condividere con voi questo sforzo che credo prima di tutto anche la politica debba fare di
Come dire sbilanciarsi sull'ignoto cercando anche degli strumenti comunicativi e delle e e dei concetti di venti in grado di di dialogare con una realtà che cambia per la quale le categorie di cui disponiamo non sono più non solo non sono più adeguate ma ma fanno velo a a ciò che sta realmente accadendo e quindi una un una serie di termini un termine chiave e qui mi ricollego allora a questo tema dell'educazione che c'è molto caro e quello della biforcazione del biforca are canta Hermine
Che viene da pericoli Gina ma che poi per nastri clero utilizzato moltissimo
E che sostanzialmente la la rottura del determinismo c'è chiaro che ci sono delle premesse dalle quali derivano certe conseguenze ma è chiaro che dentro questo schema per la libertà non c'è spazio
La libertà sta appunto nel di Fort care rispetto alla alla linearità dei processi aprire una direzione inedita e questo è umano l'umano è capace di questo e capace di non sottostare a una catena necessitante di causa di affetti ma di agire in maniera inedita
E questa azione inedita
Un generalmente una risposta
Inedita a ad una sollecitazione della realtà in questa sta anche il senso della concretezza
Non caliamo modelli non non non pensiamo alla all'algoritmo perfetto ma rispondendo
Alle contraddizioni alle sfide contraddittoria della della realtà appunto a una sostenibilità che per realizzarsi rischia di essere insostenibile soprattutto per i Paesi più poveri
Inventa e questo questo dinamismo Berna stile lo chiama trasduzione c'ha questa capacità di un salto quantico rispetto alla catena delle delle premesse e delle conseguenze che paiono determinare un una direzione
Inevitabile no quindi la capacità di Before Carla capacità di agire liberamente e una libertà che appunto non è la libertà di scegliere tra opzioni che già esistono ma di fare esistere qualcosa che ancora non c'è
E questa è la libertà che noi chiamiamo generativa sulla scorta anche di Hannah Arendt che appunto diceva
L'essere umano nato per incominciare venuto al mondo come un un'assoluta novità e e questo lo autorizzare lo lo capacità a essere generatore di novità assoluta
E noi in questo momento dobbiamo fare esiste qualcosa che ancora non c'è perché se stiamo in ciò che c'è
Andiamo a finire in un mondo che sinceramente
Non ci sembra molto molto attraente
Però per questo per fare questo è necessario l'educazione
è fondamentale abbiamo ritardo educativo foto veramente macroscopico
Maleducazione non è formare non è conformare non è addestrare a essere competenti nel sistema così come perché anche il idea di educazione che abbiamo forse va va rivista
L'educazione appunto educare ad inforcare c'è educare a esprimere e coltivare quella unicità che può portare un contributo inedito al mondo mentre la situazione contemporanea che chiesta definiamo in troppi casi sempre sulla scorta sulla scorta dei giganti e qui facciamo riferimento è segnata da una fortissima oltre che frammentazione logorarsi quell'operazione logoramento scusate la crisi quindi significa delle relazioni anche da una fortissima omologazione perché la messa in produzione disse segue degli schemi molto degli imperativi sociali fortissimi ecco l'educazione invece coltivare l'unicità quell'unicità che poi contribuisce a quella che Anna richiamava la plurality la pluralità che non è pluralismo e la et quella più scusate la pluralità la varietà la ricchezza del contributo che che esseri Unicef singolari possono portare nel mondo e quindi l'educazione è cura
E cura appunto questa parola greca che significa innanzitutto attenzione in un mondo che requisì c'è continuamente la nostra attenzione che ci
Ci assorbe continuamente attraverso stimoli che non ci lasciano il tempo di fermarci su una cosa di concentrarci di affezionarsi a qualcosa
E e prima ancora lasciano nell'invisibilità la realtà perché se noi non prestiamo attenzione alla realtà invisibile infatti la società dell'incuria la sosta dello scarto
E poi la dimensione della sollecitudine quindi del dedicarsi della prestarsi del appunto mettere definire un ordo Maurice come diceva Sant'Agostino e e farlo diventare la regola della propria vita cioè a che cosa mi lego a che cosa leggo la mia libertà perché se la libertà non si lega non esiste una libertà nel vuoto come possibilità di scegliere qualunque cosa è vuota non esiste non non c'è ecco la libertà per esistere deve legarsi e questo è il paradosso perché le mitomane paradossale mi piacerebbe fare un discorso sulla sul dualismo e sulla su quanto la nostra mentalità dualista basata sul principio di non contraddizione ci c'è di ostacolo mentre invece il paradosso e questo lo diceva sempre guardi nella legge dell'umano quindi ciò che apparentemente incompatibile diventa il punto di partenza per qualcosa di nuovo che ne possiamo immaginare rendendo appunto trasformando un'apparente incompatibilità
Nel volano per una soluzione chi fa un salto di livello ecco tutto questo richiede l'educazione che appunto attenzione sollecitudine dedizione Mina tempo e e impegno perché non esiste la la teoria e la pratica esiste la prassi impregnata di pensiero e dobbiamo veramente
Educare le nuove generazioni anche una rivoluzione Noè etica cedibili o un modo di pensare che aumenti la la diversità di pensiero perché c'è un'entropia anche rispetto a ciò che comunichiamo e ciò che pensiamo a ciò che condividiamo quindi una rivoluzione non etica che coltivi la capacità di pensare ecco tutto questo e molto altro dentro questo libro che ci siamo sforzati di scrivere come come passo di un percorso che condividiamo con noi e quindi passare poi bollente la parola Mauro ma prima vorrei leggere mi la citazione che abbiamo messo all'inizio perché quando consegnavamo
Le bozze del libro mancata David Sassoli e c'è una frase che però messa all'inizio sua bellissima che nonostante appunto la severa critica che noi facciamo nella prima parte del libro
Indica un po'alla direzione che vorremmo percorrere e prima di passare la parola Mauro vera vorrei leggere
è la nostra sfida quella di un mondo nuovo che rispetta le persone la natura e crede in una nuova economia
La speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno
Quando non alziamo muri ai nostri confini quando combattiamo ogni forma di ingiustizia
Il mio spirito anarchico mi farebbe togliere la mascherina ma da per rispetto nei confronti dell'istituzione mi trattengo e soprattutto del nostro ministro allora intanto ringrazio ringrazio molto
In particolare Enrico Giovannini tre quando se fai lavoro che sta facendo ritagliarsi del tempo per leggere un libro venire a parlarne è un regalo
Moltiplicato per dieci ma io non grande stima di di del ministro Giovannini sapevo che neanche delle questa cosa
L'avrebbe fatta come fare cose Luís cioè seriamente per cui lo ringrazio di cuore naturalmente anca Anna Finocchiaro che nelle poche parole che ha detto
Ha dato il senso di aver capito molte forza del nostro libro Andrea Riccardi che è stato così affettuosa nel suo commento anche Marco Damilano aver accettato di essere qui con noi è un ringraziamento doveroso anche tutti voi di avere ritagliato un non spiccherà il vostro tempo per stare qua
Che non è poco
Allora io dico due cose perché come è successo quando è stata presentata da Milano una sensazione di
Muoversi in una specie di caos no di tante cose troppe cose allora intanto questo libro è nato su un'emozione
Che ci ha spinto a scrivere un libro esagerato
L'emozione è nato che un nostro amico
Genio
Bernart Ziegler
Insegnava a Parigi è morto nell'estate del due mila venti
Grave ci siamo sentiti commemora mente impegnate nei suoi confronti di proseguire
Un po'al dialogo e è quello riceveva cui a tanti altri naturalmente lasciato è un libro molto Stille ariano
Diciamo il nostro percorso è fortemente
Spinte in avanti dal dal suo lascito e questo mi piace dirlo qui perché c'è molto di lui diciamo che è una persona che abbiamo amato anche se per pochi anni che ci ha insegnato tantissimo benissimo allora detto questo allora la diciamo così
La globalizzazione abbiamo moltiplicato per miliardi di persone l'aumento delle possibilità di vita
Concretamente
Il che è una cosa buona
Non c'è dubbio
Che miliardi letteralmente di persone possono avere più possibilità di vita è una cosa buona
Il problema
Che
Abbiamo appalti anni e che questo momento delle possibilità di vita moltiplicato per migliaia di persone da un lato genera problemi di entropia
Tutta la questione del rapporto con l'ambiente
E di antro Pia tutte le questioni che riguardano la stabilità psichica delle persone e le nostre relazioni
La cosa interessante che prendiamo da Bernardo
E che questi due processi
Riconducono siamo hanno la stessa matrice questo secondo me molto importante
E qual è questa matrice appunto e che l'aumento delle possibilità di vita produce
Perdita della di biodiversità e standardizzazione omologazione
Sul versante naturale sul versante sociale
Secondo produzione di emissioni e generazione di scarti umani emissioni tossiche e scarpe
Terzo aumento enorme della frammentazione del disordine della scomposizione diciamo così energetica da un lato e diciamo sociale dalla
E questo secondo me è un punto importante cioè
Non è che dobbiamo separarle queste cose sono tutte e due affetto di qualche cosa di straordinario che abbiamo realizzato di cui ancora però non riusciamo bene a fare i conti quindi la questione della relazione del nove di andare oltre di o di qua di lana siamo cerchiamo di porla
Provando a guardare la realtà cioè constatando i problemi che abbiamo
Quindi non è che partiamo da sordo dall'idea di bene
Abbiamo questa situazione
Forse dobbiamo decodificato dentro questo quadro noi diciamo
Sociologi sono pagati per inventare parole diciamo così che ha una cosa anche buona per cui ci siamo a un certo punto si è venuto a questo termine super società per dire
Come accennava chiara che il termine società che nasce tra settecento e l'ottocento quando illustra limitazione stati nazionale non ci basta più
Perché noi diamo in un mondo che ha tre caratteristiche primo
Che tutto è tutto vuol dire da quando ci alziamo quando andiamo a dormire da quando nasciamo quando moriamo in ogni angolo del globo ormai
è mediato dalla tecnica
Tra l'altro questo il grande tema dalla scomparsa di Dio perché noi vediamo solo uomo
E in Occidente in particolare e pressoché impossibile porsi persino la questione diciamo di qualche cosa oltre per quello siamo dentro una capsula umana
Quindi questa mediazione della tecnica che naturalmente con la digitalizzazione cambia voto Massimo Sciacca
Secondo l'interconnessione che non riguarda più le prossime generazioni ma direttamente questa generazione del rapporto con l'ecosistema cioè il nesso tra sistema sociale col sistema
Che c'è sempre stato ma non su non in questo in questa forma
Terzo
Che i i primi due processi diciamo ci spingono a rendere sempre più oggetto il soggetto cioè l'essere umano diventa sempre più oggetto dell'autoproduzione del dello sviluppo economico sociale e così via
Sia sul piano cognitivo la digitalizzazione sia sul piano biologico tutte le vicende della
Quindi questi tre elementi questione tecnica questione ambientale e queste antropologica fanno sì che noi come socio lo diciamo la parola Società e inadeguata
Proponiamo la poca la super super società adesso pro proponete un altra non lo so per dire però che abbiamo fatto un cambio di livello tema dalla complessità della non linearità e qui queste dimensioni
Sì interferiscono fu una con l'altra noi non abbiamo nelle istituzioni nel pensiero
Il rischio e che tutto questo entropico a mente produca scarti standardizzazione verticalizzazione e da qui nasce la questione della democrazia per cui la nostra domandare
Ma noi possiamo pensare seriamente
Ma CIPE crediamo seriamente
Sì possiamo credere che la libertà delle singole persone
Quelli lì fuori in tutti noi cioè che quella roba lì si è la carta vincente in un mondo fatto così
Cioè ci possiamo credere è una cosa che sta in piedi
Io credo che il re noi crediamo che il ventunesimo secolo porrà la questione seriamente per cui
Non sarà tanto facile riaffermare quest'idea che è un'idea siamo che in Occidente
Grazie la cultura greca ebraica il cristianesimo all'Illuminismo diciamo così e il cuore dalla questione Porzio occidentale
Ecco il il lato positivo e che forse questa sfida
Può costituire una leva per affrontare delle questioni che sono più grande di noi
Cioè appunto deciderci di a scusate investire seriamente sulla risorsa
Della persona
Ma non aumentando la spesa per la scuola di cinque milioni di euro va bene cani una buona cosa naturalmente ma
Provando a
Ripper ripensa ripensarci dentro questa super società che rischia di schiacciarsi naturalmente noi siamo ci dentali e in particolare non segniamo Nesta cattolica per cui si capisce da che parte veniamo noi pensiamo che
Nella infanga la vera risorsa
Ma solo a condizione che noi decidiamo di fare un investimento strategico per così dire su quella dimensione che nella seconda parte dato che appunto
Come cantava il bombo Bilan la risposta non c'è
E anche questo lo sottolineiamo con forza perché noi siamo sempre alla ricerca di qualcuno dice
Ministro siti alla risposta
Ci faccia la politica che ci risolve il problema no bisogna imparare a dirci la risposta non c'è siamo in un casino detto tecnicamente se luogo me lo concede cioè abbiamo fatto una cosa abbastanza impressionante
Di cui ci possiamo anche con piacere abbiamo meritato le possibilità di vita per miliardi di persone mo'non abbiamo la risposta proviamoci
Quindi la seconda parte del libro e ringrazia Andrea per avere sottolineato questa cosa e molto aperta cioè la risposta non ce l'abbiamo e noi indichiamo tre partite però di fondo il capitolo dell'educare e del formarsi da quando si nasce a quando si muore i la stupidità di massa è legata al fatto che molte delle persone lì fuori sono totalmente abbandonata a loro stessi
E sono veramente diciamo nella nella impossibilità
Di dar conto qualche maniera diciamo così del mondo in cui vivono
E questo è un grandissimo problema nasca benissimo
Secondo il tema delle organizzazioni per quelle tanto le nostre città è fatta di di organizzazioni no le fabbriche gli ospedali di università il Parlamento la scuola allora noi non possiamo
Non
Pensare ritiri Benaglia no della CISL noi non possiamo pensare le organizzazioni se non come luoghi di diciamo di apprendimento collettivo
Perché è lì che si che che noi cresciamo e chiaro che non cresci mica semplicemente leggendo il libro di Magdi Zaccardi non leggete lo che anzi se il Mulino dico leggetelo perché
No non è quello naturalmente però le organizzazioni sempre per usare un termine di Bernart Clerc hanno bisogno di diventare luoghi nu etici cioè di un di un apprendimento che non è solo tecnico e naturalmente
è un apprendimento rispetto alle sfide che le organizzazioni hanno e che la Società e terzo la dimensione dei territori
Nel senso che i territori
Hanno bisogno di tornare a essere contesti in cui siamo c'è la democrazia della partecipazione adesso mettiamola così in maniera semplice no in cui il tuo essere cittadino si scontra anche con la difficoltà del della cosa pubblica per cui ti rendi conto che si sarebbe bello che però diciamo si fa fatica c'è bisogno che il tuo contributo e bla bla bla che naturalmente non sono risposte
Sono non non rispondiamo per niente teme che mettiamo nella prima parte ma sono piste ecco è un processo per dire tentiamo ci ecco tentiamo dice ecco da questo punto di vista e chiudo diciamo con questa immagine
Il libro è sicuramente
Pervaso da un da un senso di sproporzione
Perché il mondo che abbiamo creato un mondo sproporzionato
Persino la nostra intelligenza con rischio appunto di immaginare che ci sia una super macchina una super intelligenza che mette a posto tutto
Ed è un invito però a provarci
Se noi pensiamo in particolare in Occidente che la libertà personale naturalmente in relazione agli altri sia la carta vincente
Vuol dire appunto che noi rinunciamo ad avere la risposta
E riconosciamo che dobbiamo provare a costruire insieme le soluzioni all'infiniti problemi che abbiamo generato grazie successe che abbiamo tenuto
Grazie ringrazio anch'io il ministro Enrico Giovannini Andrea Riccardi Anna Finocchiaro chiara
Zaccardi Mauro Magatti per questo libro su Versace da la casa editrice il Mulino che l'ha pubblicato come si è detto risposta non c'è la discussione continua tentiamo uscì grazie e buona serata