Focus Europa - Quadro economico europeo e il RePower Eu, i balcani e il pericolo russo

Siamo nel consueto spazio dedicato alle questioni europee in particolare con focus Europa Enna collaborazione tra la nostra emittente la rappresentanza della Commissione europea in Italia sia con noi Adriano Abyss del servizio stampa della Commissione europea intanto ben trovato
Grazie a voi
E partiamo in questi minuti a disposizione dalla più che altro dal quadro economico europeo e anche dai gli strumenti che la Commissione europea le istituzioni europee stanno mettendo in campo per ma le Giare fronteggiare il difficile momento che che che che sta vivendo mezzo mondo per la verità a a partire ovviamente da lei difficili rapporti con la Russia la crisi in Ucraina dopo l'invasione russa in Ucraina e quindi parliamo chiaramente di come stanno andando le sanzioni per loro e per noi ma anche di quelli che sono gli strumenti che saranno a in addendo ma chiaramente ai vari pm RR nazionali dei vari paesi membri
E che tenevano conto della pandemia ma non tenevano certo conto di un ulteriore
Appunto battuta d'arresto dell'economia segnata appunto dai dei rapporti tesi con con la Russia
Ecco e e su questo possiamo agganciarci sicuramente alla al tema mi che avevamo accennato la scorsa settimana abbia il pacchetto Ripa Where e UPI
Porse inizierei proprio da da questi due elementi il quadro economico e il pacchetto Ripa guerre un
Allora Valeria come ha detto già benissimo c'è un elemento di continuità tra quello che il quadro economico che stiamo vedendo in Europa al momento è delineato dalle ultime for caste economiche a e presentare tra tra l'altro dal commissario italiano Gentiloni e quelle che sono poi i li misure che l'Europa sta mettendo in piedi per far fronte a all'emergenza sia del momento ma anche con un'ottica devo dire di medio e lungo termine
Perché il pacchetto riparavo Aliyu che è stato presentato recentissimamente di fatto che cosa fa prende nota della dipendenza europea da quello che un alla fine un supply Air dominante di gas che la federazione russa e cerca di trovare strade per diminuire questa dipendenza e anzi portandola
A interromperla completamente entro la fine di questo decennio
Dall'altra comunque sul medio lungo termine
Accelera quella transizione energetica e che comunque era già nei piani rispetto al pacchetto FIT forzisti faida quindi in qualche modo c'è anche una viene mantenuta la visione di medio e lungo termine rispetto a un percorso di decarbonizzazione che inizialmente era motivato chiaramente da motivazioni a di sostenibilità delle nostre economie dell'ambiente
In questo momento a la questione geo politica ha aggiunto un impulso ancora maggiore rispetto alla necessità di questa transizione
E alla questa transizione passerà per la diversificazione delle fonti ma anche su un'efficienza energetica perché come si dice in questi casi spesso la diciamo l'energia più o meno care quella che non con Suni
E ora cioè oltre a quello certa che oltre a questo finisco anche sul tema delle infrastrutture insomma cioè tutta una serie di un piano infrastrutturale di grandissimo respiro
E piano infrastrutturale energetico su tutta Europa ne possiamo parlare anche di più ma c'è anche questa parte chiaramente di sostegno economico
Assolutamente ecco se vuoi approfondire insomma siamo qui per questo ogni Paese ovviamente alle sue difficoltà e delle peculiarità e a come sempre in ogni crisi in questo caso c'è una crisi militare c'è una guerra ma c'è anche ovviamente la crisi energetica e ogni paese in Europa a
Problemi di approvvigionamento e di dipendenza evidenze come sempre queste crisi
Sto di queste portata sono asimmetrica l'Italia è particolarmente esposta lo sappiamo approva all'indomani dello scoppio della guerra in Ucraina che ha appunto il nostro Governo era diciamo a a riconsiderare i rapporti per esempio in essere con l'Algeria e altri Paesi africani proprio per per per evitare di restare a secco in sostanza
Questo Cetti diciamo segnalate
Questo quel questo quel o questa fase politica economica porterà anche non solo italiani ma anche tutta l'Europa rivolgersi forse è un modo un po'più di poco più un costruttivo e produttivo nei confronti del dell'Africa che il già anche da quel punto di vista stia cambiando di nuovo la la nostro interesse verso quell'aria sarebbe da dire finalmente forse
Certamente Valeria comunque io ricordo che c'è stato già ancora tre diciamo pre conflitto
C'è stato un summit molto importante tra i leader europee da africani che è stato Liviu Africa summit che comunque ha delineato già tutta una serie di iniziative anche soprattutto infrastrutturali a data compiere per alla fine allacciare meglio il continente africano a quello europeo
è chiaro che con la crisi in atto o si cerca sicuramente sulle approdi approvvigionamenti energetici si cercano delle alternative
Poi chiaramente c'è una un'evoluzione discendente del nostro bisogno di di combustibili fossili ma comunque diciamo per il futuro di di corto e medio termine continueremo ad essere le nostre economie continuano ad essere indipendenti e dipendenti dalla dall'approvvigionamento estero perché comunque noi consumiamo più di quello che riusciamo a estrarre o a produrre a davvero la formula è la diversificazione perché si sta spesso si sente la critica e a parer mio anche fondata del è però cambiamo di partner ma non non fornì non per forza questi nuovi partner saranno più diciamo solidi
Devo saldare in grado come si vuole è stato senza peccato comunque
Il che rischiamo di passare dalla padella alla brace questa un pollaio la la la tesi di non non senza fondamento
E l'idea è proprio che una diversificazione ti permette di non essere
Diciamo ricattabile
Da un singolo da un singolo fornitori e questo è un po'la situazione che abbiamo oggi
Con il gas russo perché il gas russo era francamente il meno caro che ci che ci fosse in giro quindi ne abbiamo anche anche giovato per tanti per tanti anni questo momento il prezzo da pagare in termini politici di libertà e su il piano dei diritti è talmente grande
Che questo De Campi l'India che l'Europa sta facendo in maniera più sostanziosa adesso è diventato assolutamente necessario però va gestito ecco non è un non è un comunque è uno scenario che va gestito questa transizione energetica e al ritorno e un po'più d'un attimino su questo punto prego il problema sempre delle infrastrutture qua in Italia è molto sentito ma e io assicuro chi ci sta ascoltando che è un problema sentito dappertutto in Europa
Perché i Garp di investimento infrastrutturali non sono un problema specifico dell'Italia ma sono un problema europeo poiché il problema dell'investire a lungo investire oggi per un beneficio a lungo termine
E si ripropone Sempre e la commissione Rovea ha stimato neri paura di Hughes che c'è un Gatti pagati circa duecento miliardi di Investimenti
Ripeto duecento miliardi di investimenti nelle infrastrutture energetiche parliamo da ai famosi rigassificatori a ad altro
E in Europa per ottenere quella visione di indipendenza energetica o comunque di diversificazione del due mila trenta quindi di fine di questo decennio
Allora duecentoventi miliardi sono una cifra davvero enorme però c'è da dire che noi ogni anno importiamo gas russo per un valore di circa cento miliardi
A quindi sono poco diciamo va tutto messo in questa ottica e aggiungo che e la Commissione europea metterà a disposizione circa settantadue miliardi già solo in diciamo in grandezza e quindi a fondo perduto e altri duecentoventicinque miliardi in prestiti agevolati per progetti
Infrastrutturali legati alla all'implementazione
Del Ripa avori giù quindi diciamo che stiamo mettendo in piedi veramente siamo mobilitando davvero tantissime risorse tantissime risorse
Ecco volevo chiederti appunto come ultimi temi guidato care del tasso non è un tema enorme mi rendo conto qual è diciamo lo stato dell'arte rispetto a a un progetto europeo
Dell'un europea che torna a essere molto attrattivo soprattutto quando c'è una minaccia russa le porte ovviamente parliamo di curare in arma non solo
Cioè chi aveva riconsiderato diciamo di accelerare la propria adesione all'Unione europea parliamo di molti Paesi indumento blocco Est europeo c'era tempo fa un dibattito in corso su questa sorta di confederazione ponte all'Unione Europea per non solo avvicinare i paesi come l'Ucraina che avranno comunque un percorso
Non rapidissimo di di di di adesione all'Unione europea ma per tenerne diciamo vicini a noi e non fare magari gli errori che abbiamo fatto in passato come con la Turchia ma anche per far tornare
In qualche misura in modo più soft ad esempio paesi come la Gran Bretagna che poco tempo fa sono fuoriusciti
Dal appunto dall'unione dall'Unione Europea
Ecco qual è la fotografia dello stato dell'arte perché appunto il conflitto russo ucraino in particolare l'atteggiamento di Mosca
Ha sembrato sembra dopo mi in qualche modo rafforzare Progetto poi vedremo se ci sarà una tenuta no istituzionale se le istituzioni sapranno anche riformare se stessi e da questo punto di vista a Bruxelles ma anche a in qualche modo va resuscitato la NATO qualcuno ha detto e quindi guardando più ampiamente diciamo al patto Patto atlantico
Certamente Valeria sollevi una questione secondo tra le più interessanti realtà al momento rispetto alla con formazione europea perché ricordiamoci che ancora prima dello scoppio del conflitto c'era comunque un dibattito già presente negli anni scorsi una che si stava in qualche modo riaccendendo dopo il codino della riforma dell'Oropa in qualche modo poiché dopo la risposta diciamo congiunta sul Co-lead si era un pochino ritrovato un senso di unità che faceva sperare in una in quella famosa riforma o dei trattati e delle regole europee che portassero diciamo alla compattezza ora questo dibattito che non si era assolutamente esaurito non era comunque arrivato a una definizione finale sia interseca con quello dell'allargamento dell'unione dell'unione europea
Allora chiaramente c'è una risposta da parte sì dell'Ucraina lo sappiamo tutti ma anche
Della stessa molto a volte la Georgia è come l'amore interromperti soccorsi verrà anche per ricordare era di ascoltatori che proprio in queste ore era arrivato alla dichiarazione della ministra Turco vice amministra la Bosnia Erzegovina
Che a sostanzialmente retto la Russia Cimina accelerava accorda la Bosnia e aggiungere in Bosnia Erzegovina la secessione è già iniziata nel europea un metodo semplice poco costoso per far sì che i Balcani non finiscano sotto l'influenza russa c'è dare ufficialmente la nostra candidatura l'Unione europea non c'è più tempo
Pur essendo ovviamente ma diplomatica di lungo corso la la con essa turco viceministro degli Esteri era vista degli assegni a base denominata va a appunto è andata al dritta al punto in una intervista recentissima parliamo di poche ore fa al Corriere della Sera
E a sostanzialmente lanciato il suo grido d'allarme che poi molto simile a quello di altri Paesi siamo molto preoccupati Mosca vuole tornare a essere grande come un tempo sicuramente non si fermerà
E andrà avanti ovviamente fa riferimento all'Ucraina ma non solo perché Parma in quest'intervista anche di Moldova Transnistria ma anche appunto della loro stessa Gione questo è un po'insomma il quadro che incandescente
Mosconi massime
No assolutamente io diciamo vorrei forse dare qualche elemento a chi ci ascolta chi magari non non era dentro a queste a queste tematiche e un primo elemento che vorrei dare è che sicuramente la cessione alla all'Unione europea è un'arma forte fortissima
Che noi abbiamo ma ce ne sono anche tanti altri prima di arrivare alla cessione piena e vi faccio un esempio un esempio diciamo de in qualche modo anche un po'banale ma che rende un po'l'idea allora le deride Elettriche
Dell'Unione Europea sono tutte integrate sembra una una cavolata ma ci ha voluto tanto tempo per integrarle perché integrare delle grida Elettriche
Vuol dire da un punto di vista non solo infrastrutturale ma anche di mercato e di scambio dell'energia è una cosa mostruosa e non l'abbiamo fatto in Europa o oggi
Eravamo Rispetto all'Ucraina e la Moldova su un comunque su un percorso di integrazione anche coloro che doveva che era pianificato per il due mila ventitré beh questo è stato in veranda diciamo in grande accelerazione è stato terminato invece il sedici marzo quindi dal sedici marzo
Le delibere Elettriche dell'Ucraina e della Moldovia sono state interconnesse con la la delibera europea
Un questo è un esempio per dire che comunque il processo di integrazione rispetto a ai nostri apparterrà alleati e amici che si trovano ai confini possono avere tantissime tantissime forme ecco e non dedicherei anche queste forme intermedie che possono poi
E in un tempo un po'più lungo portare anche a una a all'entrata nell'Unione diciamo che io citavo poco fa a all'inizio il l'esempio turco no con la Turchia perdemmo un'occasione io credo storica e oggi e ancor più
Il movente ci possono essere doppie chiami direttore perdere AG succedere in Turchia quello che
Forse qualcuno temeva e forse abbiamo fatto bene a non a non non c'è loro adesione non ore su quell'adesione
Però è anche vero il contrario che spesso in questi paesi come accaduto in Turchia sta poi perdendo l'occasione virgolette democratica
Il il treno per l'Unione europea entrano in delle spirali Outlook diciamo autocratiche di appunto regimi concerto poco libertaria ecco
Sei la come come dice e anche l'Ucraina non era sicuramente non è sicuramente un Paese che possano essere necessariamente share radaristi rimesso il mio viene no come saremmo persi e in qualche modo Giovannino aggiustamenti ma la posizione ufficiale della Commissione Europea infatti è di è stata di dire da di dire che chiaramente noi
Noi accogliamo accogliamo l'Ucraina come parte della famiglia europea ma e comunque il processo di accessione deve deve passare degli step
Anche di un certo rigore anche perché altrimenti si rischia di diciamo franare dal di dentro un po'il progetto europeo che è stato costruito con tantissima
Tantissima fatica non questo non deve essere minimizzato e come dici tu sulla Turchia per esempio che è un caso anche storico interessantissimo
Per chi segue questi temi chiaramente la lettura è sempre a doppia diciamo a doppia interpretazione e faccio un esempio con altri paesi che invece sono entrati e che oggi a che oggi si critica Pera per aver accettato diciamo aver avuto accesso
All'Unione Europea troppo velocemente insomma è notizia di di di proprio di questi giorni anzi di queste ore che in qualche modo illa detto dell'Ungheria abbia ritardato come sapete la la l'adozione di questo sesto pacchetto di misure che dovrebbe essere varato questa settimana quindi le interpretazioni sono doppie perché si potrebbe dire sia che grazie a la cessione della l'Ungheria in Europa si è evitato di a vere una situazione ancora più diciamo ingestibile confini dall'altro invece c'è chi dice che all'entrata dell'Ungheria stia minando il progetto europeo
Non penso ci sia una una una interpretazione unica cioè ma io dico che come Commissione europea noi dobbiamo assolutamente essere garanti di alcuni principi fondamentali
Che comunque preservano poi anche la tenuta dell'Unione non solo nelle emergenze lo stato emergenziale manchi una visione istituzionale di medie di lungo periodo questo importantissimo penso la commissione comunque lo sta facendo e continuerà a farlo
Ma assolutamente noi ci dobbiamo fermare qui per questo spazio appunto di approfondimento del martedì sera dedicato alle questioni europee con la rappresentanza e la Commissione europea grazie ad Adriano abissi per essere stato con noi e l'appuntamento ovviamente torna la prossima settimana stesso posto stessa ora grazie per essere stati con noi