Sono stati discussi i seguenti argomenti: Esteri, Europa, Gas, Guerra, Lavrov, Orban, Petrolio, Putin, Russia, Sanzioni, Ucraina, Ungheria, Unione Europea, Zelenskij.
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Sì buongiorno a voi gli ambasciatori dei ventisette Stati membri ieri dovevano dare il Vialli Pera formale alle sanzioni al sesto pacchetto dell'Unione europea contro la Russia incluso
L'embargo sul petrolio parziale perché l'Ungheria di Viktor Orbán ha ottenuto una concessione importante l'esclusione degli oleodotti e dunque di fatto l'esclusione dell'Ungheria da questo embargo ma la stessa Ungheria a nuovamente bloccato la decisione per due ragioni come detto la prima la richiesta vittoria del patriarca di Mosca Kiril dal dal dall'elenco delle persone che dovrebbero finire nella lista nera dell'unione europea attualmente ci sono più di mille funzionari militari oligarchi propagandisti
Rossi in questa lista nera a maggio a inizio maggio l'Alto rappresentante per la politica estera ha presentato una nuova lista con al suo interno il del patriarca Kiril le ragioni accusato di essere uno dei più importanti sostenitori dell'aggressione militare russa contro l'Ucraina Kiril si legge nella bozza di e di decisione ha definito la guerra di Putin un'operazione speciale di mantenimento della pace e ha descritto le azioni militari come una guerra contro il male per la purificazione spirituale dell'Ucraina in un'operazione di polizia
Religiosa
Ma per l'appunto le sanzioni e chi finisce nella lista nera dell'unione europea vengono adottate all'unanimità e nuovo veto di Viktor Orban impedisce almeno per il momento l'adozione del sesto pacchetto c'è un'altra ragione che spinge l'Ungheria a frenare o bloccare questa decisione
L'ambasciatore ungherese ha chiesto un'altra eccezione sulla questione petrolifera tre anni in più per poter vendere i prodotti raffinati con il petrolio che arriva dalla Russia venderli nel resto dell'unione europea e questo è un punto che era stato discusso a differenza della questione che il dai capi di stato di governo dell'Unione europea lunedì sera nel Consiglio europeo
E l'accordo prevede che non ci sia concorrenza sleale fondamentalmente che è l'Ungheria non possa rivendere e i prodotti raffinati il pensilina e altro che produce con un petrolio che costa meno degli altri
Greggi che vengono comprati nel resto dell'Unione Europea che applica l'imbarco l'embargo tipo il Brenta e per capirci
Ecco una una marcia indietro rispetto agli impegni politici che lo stesso Orban aveva aveva preso lunedì sera per approfittare economicamente per guadagnare dalla terra oca che lo stesso Orban a ottenuto sul sesto pacchetto di sanzioni cosa succederà
Gli ambasciatori tra poco si riuniranno a Lussemburgo per tentare di DTP il bloccare la situazione
Per il momento il nome di Kirill è ancora la lista proposta dall'alto rappresentante
Ma ma se se l'Ungheria insisterà verrà accolta perché perché si vuole andare avanti col sesto pacchetto di sanzioni c'è però una attenzione crescente un'irritazione crescente nei confronti i diritti Viktor Orbán ha che che come dire viola anche una regola di fondo dell'unione europea che è la corretta cooperazione tra gli stati membri
Non si può inventarsi un nuovo veto due giorni dopo una corto politico che era stato raggiunto a livello di capi di Stato e di governo e c'è grande irritazione soprattutto della Polonia
Questo mette fine in qualche modo a la Gruppo di Visegrad con una spaccatura netta
La Polonia dalla da un lato e la Ungheria dall'altro è una delle conseguenze della guerra
In una riunione Putin a proposito di conseguenze della guerra rivali che Putin la Danimarca ieri
Ha ha votato in un referendum per entrare nella politica sicurezza e difesa dell'Unione Europea altra decisione storica sessantasei virgola nove per cento dei danesi a a favore è un po'l'equivalente se si può dire della decisione di Finlandia Svezia richiedere l'adesione alla NATO perché la Danimarca aveva ottenuto un opt out cioè un'eccezione per non partecipare alla politica sicurezze difeso dall'Unione Europea
Dopo che gli elettori danesi nel mille novecentonovantadue in un altro referendum avevano bocciato il trattato di Maastricht è questa
Questo voto è stato salutato positivamente sia da Jean-Michel sia da Ursula fondarla Jenna decisione storica ha detto il Presidente del Consiglio europeo invece suo sulla con Dellai e la Polonia alla presidente della Commissione oggi e a Varsavia per il via libera al piano nazionale di riprese degli resilienza della Polonia con i ricoveri fa anche attribuisce quasi trentasei miliardi al governo di Varsavia il Pnr R. polacco era stato presentato più di un anno fa ma bloccato dal braccio di ferro sullo stato di diritto in particolare l'indipendenza della giustizia
Il via libera è stato un po'forzato nella riunione di ieri del collegio dei commissari
Due vicepresidenti hanno votato contro la socialista per esprimere Mantis che il primo vicepresidente e Margrethe vestaglie liberale e secondo vicepresidente
E tra i commissari hanno scritto una lettera perché non erano presenti dicendo attenzione ci sono molti problemi nel dare il via libera al piano di recovery della Polonia perché perché la riforma della giustizia che è stata presentata e de attualmente messe ai voti in Parlamento non corrisponde appieno tutto ciò che fonda line aveva chiesto per dare il via libera a questi trentasei miliardi
Di di di aiuti per i prossimi anni e c'è una reazione molto dura anche dentro il Parlamento europeo con la richiesta lì venire a spiegarsi nella sessione plenaria si terrà la prossima settimana a a Strasburgo è stata una decisione preda più per ragioni politiche che giorni giuridiche mettiamola così
La ruolo della Polonia nella guerra l'Ucraina l'accoglienza di più di tre milioni i rifugiati e soprattutto ripeto della Polonia su un altro dossier fondamentale per l'Unione europea
Una direttiva sulla tassazione minima delle multinazionali bloccata all'Ecofin per il veto polacco ancora una volta fonde Lion incoraggia in qualche modo l'uso dei ricatti per ottenere concessioni
Di altro tipo questa è l'accusa rivolta alla commissione per ora è tutto ti restituisco la linea
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