Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale venerdì sei maggio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi parleremo soprattutto della guerra di Vladimir Putin contro l'Ucraina ci concentreremo sul nuovo pacchetto di sanzioni che l'Unione Europea dovrebbe adottare se non nelle prossime ore nei prossimi giorni e in particolare una misura particolarmente controversa
Quella dell'embargo sul petrolio un embargo lento alla fine
Dell'anno in sostanza con citazioni per Ungheria Slovacchia ma l'Ungheria minaccia il veto oggi si vedranno gli ambasciatori dell'unione europea
E voi leggeremo alcuni commenti l'editoriale di le monde guerre in Ucraina intensificare le sanzioni contro la Russia
Quello del Wall Street Journal l'Europa da una stretta al petrolio Russo finalmente e poi leggeremo anche un'analisi dalle Fidia o perché l'embargo sul petrolio farebbe soffrire
La Russia
Va detto che sia le mondo sia il Wall street journal dicono meglio fare concessioni all'Ungheria
Per arrivare a questo embargo del resto dell'Unione Europea che in qualche modo fallire nel
Sesto pacchetto di sanzioni se avremo tempo poi parleremo anche della politica francese
E di quanto sta accadendo in vista delle elezioni legislative di giugno l'accordo nella sinistra tra l'estrema sinistra guidata da John Lee come non so che alle presidenziali aveva ottenuto oltre il ventuno per cento e i partiti del sistema i partiti tradizionali innanzitutto il Partito Socialista ma anche i Verdi il titolo dell'apertura di ieri di le fingiamo meno sono sottomette i Verdi e il Partito Socialista all'estrema sinistra questo tra l'altro ha implicazioni in termini di proposte politiche per l'Europa perché una delle proposte di meno moscio
E di disobbedire alle regole Europa e il fatto che socialisti e verdi accettano questo posizionamento beffa discutere
A livello di unione europea
Cominciamo però dalla guerra di Putin contro l'Ucraina dalle sanzioni europee dalla questione embargo sul petrolio con l'editoriale di oggi di le monde dal titolo
Guerre in Ucraina intensificare le sanzioni contro la Russia scrive il quotidiano francese
Ci sono sanzioni
Economiche efficaci solo quando quelli che le decidono sono pronti a pagarne il prezzo
Il sesto pacchetto di misure annunciato mercoledì dall'Unione Europea in reazione all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia
Mostra che i ventisette alla fine si sono arresi a questa evidenza
Rinunciando progressivamente alle forniture russe di petrolio di qui alla fine dell'anno gli europei prenderanno una decisione probabilmente costosa per la loro economia ma il cui impatto su Mosca sarebbe determinante
Io mi pare due sanzioni economiche sono stati utilizzati in passato con risultati scarsi a parte l'esempio del regime
In Sudafrica all'epoca dell'apartheid che alla fine era caduto grazie alle pressioni internazionali
Queste politiche raramente producono gli effetti ricercati l'esperienza dimostra che derivano più da un'assenza di opzioni diplomatiche
Che dalla reale speranza di condizionare l'attitudine di regimi come Cuba il Venezuela l'Iran o la Corea del Nord
Sanzionarli significa adottare una soluzione di comodo in particolare vista la debolezza della loro capacità di pesare sugli scambi internazionali e di adottare rappresaglie
Va detto però che io tranne in parte anche il Venezuela in termini petroliferi energetici avevano ruoli significativi comunque prosegue le Monde l'Unione europea si trova di fronte a un caso molto diverso con la crisi in Ucraina
La Russia è essenziale per il suo provvigione amento energetico se gli Stati Uniti possono confortevolmente decidere un embargo contro Mosca non è la stessa cosa per gli europei che dovranno subire conseguenze molto più pesanti
Ma e proprio questa condizione che una politica di sanzioni ha delle chance di portare i suoi frutti
All'inizio della guerra alcuni Stati membri Germania in testa si erano cullati nell'illusione che fosse possibile fare pressione su Bladimir Putin senza dover fare sacrifici
Questa opzione non c'è più impensabile fino a poche settimane fa l'eventualità di un embargo sul petrolio russo ormai a portata di mano
Questo è anche il risultato di una politica di sanzioni pianificata e ordinata i cui obiettivi hanno il merito ora di essere chiari
Smettere di finanziare lo sforzo di guerra della Russia continuando a comprare idrocarburi a Mosca
Se il gas russo spesso alimentati dibattiti in seno all'Unione Europea
Le Monde ricorda che il petrolio ancor più cruciale per la Russia gli occidentali comprano il settanta per cento delle sue esportazioni petrolifere
In termini di entrate quelle del petrolio sono tre volte superiori a quelle del gas rappresentano l'equivalente del sessanta per cento del bilancio
Del Paese
Qual è il problema è che esistono scrive le Monde rischi di dissenso dentro l'unione europea
Se la Germania la fine si è lasciata convincere l'Ungheria che molto dipendente dal petrolio russo il senza alternative nel breve periodo minaccia di esercitare il suo detto i ventisette non possono assumersi il rischio di far cappottare per due Paesi oltre all'Ungheria c'è anche la Slovacchia che pesano poco nelle importazioni europee
Di far cappottare
L'embargo sul petrolio russo Budapest ritiene che
Un'esenzione fino al due mila ventitré quella che è stata proposta non è sufficiente
Allungare questa proroga questa esenzione potrebbe garantire la sicurezza energetica dell'Ungheria senza rimettere in discussione l'efficacia dell'embargo dell'Unione europea così tra l'altro le monde
Il Wall Street Journal che politicamente è una linea molto diversa da le Monde come il quotidiano francese plaude a questo embargo petrolifero e scrive anche che una piccola concessione all'Ungheria
Alla fine vale vale la pena farla l'Europa da una stretta al petrolio russo l'Unione europea si muove per ridurre il flusso di cassa energetico per le guerre del Cremlino
Scrive il journal le le esportazioni di Energia dalla Russia in Europa alimentano alla macchina da guerra di Vladimir Putin e finalmente gli europei stanno prendendo sul serio la necessità di neutralizzare quest'arma strategica
Con un embargo sulle importazioni di petrolio corso l'ultimo round di sanzioni dell'Unione Europea
Ha come obiettivo di vietare le le importazioni di greggio tra sei Nesi
E dei prodotti raffinati entro la fine dell'anno l'Ungheria e la Slovacchia che dipendono di più dal petrolio russo avranno fino alla fine del due mila e ventitré per conformarsi
Il divieto ricorda giustamente l'Ulster il giornale non avrà un impatto immediato sulla guerra ma è un passo politico ed economico importante l'anno scorso l'Europa ricorda il giornale hai portato circa un quarto del proprio petrolio dalla Russia ma le sue importazioni
Sono diminuite perché trader banche compagnie di navigazione armatori cercano di evitare il rischio di sanzioni gli europei hanno già predisposto alcune forniture alternative
Il periodo di transizione
Di questo embargo dovrebbe consentire di avere tempo sufficiente per coordinarsi in vista della sostituzione completa del petrolio russo
Alla Germania va riconosciuto il merito di aver cambiato idea all'inizio Berlino si era opposto all'embargo
Poi si è messo a lavorare per eliminare gradualmente le importazioni di petrolio russo con un certo successo sono diminuite di quasi due terzi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina
Ora la Germania sta preparando una legge per prendere il controllo della raffineria di Rosneft a su vette nell'est del Paese che viene alimentata da un oleodotto
Russo
La Polonia intende aiutare la Germania Arre indirizzando le consegne di petrolio dal porto di Danzica alle raffinerie tedesche
Putin secondo il Wall street journal
Probabilmente pensava di poter usare l'energia per ricattare gli europei ma a questo punto Putin bisogno dei soldi europei più di quanto gli europei abbiano bisogno del suo petrolio
L'Europa acquista circa quattrocentocinquanta milioni di dollari di petrolio russo al giorno
Circa la metà delle esportazioni di greggio della Russia vanno in Europa
Le esportazioni della Russia verso l'Europa non possono essere facilmente re indirizzate verso altri Paesi certo Mosca sta vendendo petrolio a Cina e India a un forte sconto
Ma le sanzioni proposte dall'Unione Europea renderanno tutto questo più difficile perché metteranno alle navi alle società europee di fornire servizi incluse assicurazioni
Per il trasporto di petrolio russo a livello globale e dunque gli armatori saranno più riluttanti a trasportare il greggio russo senza assicurazioni in caso di perdite di petrolio
O disastri in mare
Un rischio politico però c'è ed è che l'Ungheria costringa l'Unione europea ad annacquare il suo embargo Budapest è stata riluttante a sostenere già altre sanzioni
Il governo ungherese afferma di aver bisogno di tre cinque anni per eliminare gradualmente il petrolio russo secondo il giornale ha probabilmente vale la pena fare questa concessione
All'Ungheria a condizione che poi non ci sia un effetto a cascata con altri paesi che chiedono più tempo
L'embargo potrebbe danneggiare l'economia europea se provocasse un aumento dei prezzi del petrolio ma I love da un della Cina stanno e urtando ridurre la domanda globale
E mercati sembrano aver anticipato il divieto di importazione morale
Anche se il divieto dell'Europa non esigerà danni immediati a Mosca nel tempo renderà più difficile per Putin finanziare le sue guerre all'estero
I produttori russi stanno già chiudendo alcuni posti perché non hanno scorte per trattenere l'offerta in accesso
Non hanno posti dove stoccare il petrolio questo potrebbe arrecare danni di lungo periodo la produzione russa nonché all'economia e al bilancio del paese l'Europa ha imparato una dura lezione sul rendersi vulnerabile alle forniture energetiche russe ma un divieto di importazione di petrolio
Dimostra che Leo l'Europa si sta finalmente muovendo per ridurre questa dipendenza da un dittatore così tra l'altro il Wall street journal nel suo editoriale di ieri
Anche lei figlia o ieri aveva una un commento
Meglio un'analisi per essere più precisi di favoriscono dei Langlois
Perché l'embargo sul petrolio sarà soffrire la Russia se l'Unione europea riuscirà a superare il rifiuto ungherese un embargo dovrebbe entrare in vigore nei prossimi sei mesi
La sesta ondata di sanzioni europee presentata dalla presidente della commissione Ursula von der l'Allende colpisce secondo le Figaro il vero motore dell'economia russa i suoi idrocarburi
Chi non è mai contento di Lahti ventisette adottano la misura più facile evitando di boicottare il gas russo che prima della guerra rappresentava più del quaranta per cento di importazioni di gas dell'Unione Europea
Quando il petrolio pesa solo per il ventisei per cento degli acquisti europei
Di oro nero
Ma è così per gli europei spiega alla figlia o liberarsi dal gas russo
Sarebbe molto più complicato che ridurre la dipendenza dal petrolio di qui questa scelta l'embargo petrolifero la prima economia dell'Unione la Germania ha iniziato ad anticiparlo
In queste settimane il greggio venuto dalla Siberia rappresenta solo il dodici per cento dei bisogni della Germania contro il trentacinque per cento
Prima della guerra eppure sottolinea finiamo privarsi del petrolio russo
Per i ventisette sarà lungi dall'essere indolore i prezzi potrebbero aumentare considerevolmente gli e Sperti tentano di valutare i danni
Il centro di analisi economica legato al governo francese ha stimato che un arresto delle importazioni di idrocarburi russi cioè gli assi incluso
Costerebbe tra lo zero quindici lo zero tre per cento di Pilla la Francia per la Germania invece la perdita sarebbe più pesante tra lo zero tre e il tre per cento del PIL
Questa forchetta molto ampia sottolinea la fragilità poi questo tipo di calcoli
L'obiettivo dell'embargo prosegue nel figlia o a indebolire il regime di Putin la domanda è sarà efficace
Più della metà delle entrate petrolifere della Russia proviene dai suoi clienti europea dei che hanno pagato più di settanta miliardi di euro nel due mila ventuno quattro volte più del gas
Prima del Covent e della guerra loro nero venduto alla sola Europa rappresentava il venti per cento delle entrate da tutte le esportazioni russe e un ente un ottavo delle entrate del bilancio Paese in un primo momento la perdita per Mosca potrebbe essere limitata all'embargo europeo è stato concepito per essere graduale inoltre rischia di far salire il prezzo del barile che dall'inizio dell'anno attorno ai cento dollari contro settantuno del due mila e ventuno insomma ogni settimana che passa con un barile oltre cento dollari
Entra una preziosa Mann nelle casse delle compagnie russe dello Stato russo solo dall'inizio della guerra in Ucraina secondo il Center for socio né nel Giaime Pintor Cline era Germania Italia Francia Paesi Bassi Spagna hanno comprato insieme per più di dodici miliardi di dollari di petrolio alla Russia
A questo si aggiunge il fatto che Mosca potrebbe rivolgersi a clienti
Extra-europei a cominciare dalla Cina il cui dirigente Shinji intende ha proclamato la sua amicizia senza limiti per la Russia
Ma sottolinea il figlio non è detto che la Cina riesca ad assorbire i volumi abbandonati dagli europei
Secondo il Peter Olson Institute con il rallentamento provocato dai blocchi da un in Cina la domanda mondiale di petrolio dovrebbe frenare di qui alla fine dell'anno riequilibrando il mercato e dunque i prezzi del barile potrebbero scendere
In questo scenario in regime di Putin potrebbe subire delle perdite sostanziali e dannose di entrate detto ciò embargo petrolifero da solo non farà piegare Putin sull'Ucraina e tutta la panoplia di sanzioni dalla finanza Lecce all'accesso alle tecnologie
Che soffoca progressivamente l'economia russa alla fine l'embargo malgrado il prezzo da pagare ha però un merito incontestabile ridurre la dipendenza dell'Unione Europea dagli idrocarburi russi e sopprimere così
Una delle potenti leve di azione di Mosca sull'Europa questo scrive
Fabris note Langlois su fidiamo di ieri
E usiamo le figlie o di ieri per affrontare
Anche un altro tema che è quello della politica francese dopo le presidenziali le elezioni legislative di giugno i sondaggi dicono che manca non dovrebbe avere la la la maggioranza ma ma ci sono alcune incertezze e questi ultimi giorni hanno visto
Hanno visto la sinistra unirsi o meglio piegarsi all'estrema sinistra aerobica meno show almeno questo giudizio che dal figlio o che un quotidiano conservatore dunque va preso in quanto tale me non son sottomette i Verdi e il Partito socialista all'estrema sinistra
Per evitare
Di di non leggere quasi nessuno alle legislative il Partito comunista e i Verdi e i socialisti hanno deciso di accettare le condizioni di Mellon show condizioni che non piacciono scrive bene mia figlia o a molti elefanti come vengono chiamati
Ministri primi ministri dei vari governi socialisti che si sono succeduti
Condizioni che non piacciono nemmeno all'Unione Europea perché perché
Uno uno dei una delle proposte di di me non so disobbedire alle regole europee un po'su tutto
E questo ovviamente
Poco accettabile da partiti europeisti o che si dicono tali come i Verdi francesi o di socialisti il titolo dell'editoriale di le figlie o di ieri era benvenuto nella Mellon solare India cioè la terra di meno show l'idea si ok invece un quotidiano progressista tutta un'altra
Lettura sinistra tutto diventa possibile era il titolo ieri in prima pagina dopo gli ecologisti comunisti socialisti a loro volta hanno detto sì alla Fonsai smise
Per partire sotto la bandiera comune alle legislative storia il titolo editoriale perché perché fondamentalmente dal mille novecentottantuno
E un summit erano che non c'è un fronte unito della sinistra in Francia ma all'epoca anche se nel programma di di di Niterói era molto a sinistra almeno nei primi due-tre anni del suo mandato come presidente all'epoca erano i socialisti non
L'estrema sinistra ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale