In ricordo di Guglielmo Epifani

A un anno dalla scomparsa di Guglielmo Epifani la CGIL la Fondazione Di Vittorio hanno voluto raccordo con la famiglia ricordarlo con questa iniziativa
E la prima di una serie già programmata o ancora in via di definizione a fine mese la categoria di cui è stato segretario generale oggi Slc Sindacato lavoratori della comunicazione
Ricorderà le sue iniziative sull'informazione e sulla sua libertà a partire dal rispetto dell'articolo ventuno della Costituzione
E in fase di predisposizione da parte dell'area storica della Fondazione
Una pubblicazione che raccoglierà alcuni dei principali interventi durante il periodo della sua segreteria generale
Il filo conduttore sarà ovviamente quello del lavoro e delle sue condizioni in tutti i suoi aspetti
Su questo tema sempre nel libro in preparazione pubblicheremo anche alcune riflessioni che risalgono alla fase della sua attività istituzionale e parlamentare
Ma altre iniziative sono e saranno programmate e non solo a livello centrale
Guglielmo è stato una figura importante e dai molteplici interessi
Ricorderò quindi forzatamente solo alcuni aspetti della sua attività
Dopo la laurea la sua prima esperienza di CGIL alla casa editrice del sindacato
E inizia probabilmente lì la sua passione per i temi dell'informazione e della comunicazione
Gli incarichi successivi CGIL nazionali sono prima all'Ufficio sindacale poi l'ufficio industria
Successivamente nella categoria dei poligrafici Karzai di cui diventa vice segretario
Nell'ottantuno a seguito dell'accorpamento dei grafici con la categoria dei lavoratori dello spettacolo e dell'informazione
Nasce la Philips
Oggi ulteriormente accorpata assieme con la firma ne lesse le cicche l'attuale sindacato di categoria della CGIL
Ugliano ovviamente partecipa a quella unificazione e diventa segretario generale di quella categoria nel mille novecentottantatré
Sono anni di profonda trasformazione di quei settori sia dal punto di vista produttivo basta pensare alle innovazioni nella stamperà nascita delle banche dati che da quel punto di vista che dal punto di vista legislativo
Con la trasformazione del settore televisivo che porterà poi al periodo Berlusconi alla legge Mammì di cui pur non essendo più segretario della categoria Epifani si è sempre molto interessato
Durante anche poi tutta la sua attività sindacale e politica
E sempre in quel periodo mentre il segretario generale della categoria che sindacato deve affrontare anche momenti molto difficili il tema esplosivo della presenza della P due al Corriere della Sera l'assassinio di Walter Tobagi editorialista di quel quotidiano
Nel novanta mille novecentonovanta entra nella segreteria nazionale della CGIL
E dal mille novecentonovantaquattro fino al due mila due assume la carica di vice segretario
Sia durante la segreteria trentini che lo con la successiva segreteria Cofferati
Viene quindi eletto segretario generale della CGIL
E la targa ricordo che più tardi segretario della giornata dell'iniziativa di oggi consegnerà a Giusi abbiamo riportato una frase di quel suo discorso programmatico di quando viene diviene segretario generale
Frase che dice
Unire il filo dell'identità con tutta la forza del cambiamento questa è la nostra strategia
Pensate quante ancora oggi di straordinaria attualità quella frase che allora tanto tempo fa fu pronuncia
Con la conclusione del segreto del mandato da segretario generale non termina l'attività sindacale di Guglielmo che assume l'incarico di Presidente dell'Associazione Bruno Trentini
Uno dei cinque istituti di ricerca
In quel caso che ha dato vita alla nascita della nuova Fondazione Di Vittorio quella che esiste oggi di cui a tutti gli effetti è un socio fondatore
Nel due mila tredici si candida per il Parlamento nazionale nelle file del Partito Democratico ed è lo stesso anno diviene segretario don Pier Luigi Bersani con noi
Con un ampio consenso fino alle successive prima
Durante il suo primo mandato parlamentare assume la presidenza della commissione Attività produttive dove fra l'altro mi fa piacere ricordarlo è stato anche promotore dell'indagine conoscitiva sull'industria quattro punto zero
Con la nascita di articolo uno Guglielmo decide che queste la sua collocazione definitiva e vi aderisce maniera motiva al successione alle successive elezioni politiche del diciotto viene rieletto
Questa volta non in campagna nei Sicilia e la sua attività parlamentare fino purtroppo la sua prematura scomparsa si svolge prevalentemente dalla Commissione lavoro e nella Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario
Come detto sono solo alcuni degli aspetti delle tante attività incarichi e passioni di Guglielmo
Potrei chessò citare la sua attenzione alle politiche europee ed internazionali
Ricordando tra l'altro congressi importanti dell'accesso a Praga simili ai quali abbiamo partecipato assieme
Ma anche cose più piacevoli
Come il suo interesse di intenditori per il vino cose che ricordava sempre tutte le volte che si usciva a pranzo orci mi fermo qui però
Oggi non è solo una celebrazione anche ma assieme all'iniziativa di attualizzazione di tante idee e attività per questo abbiamo tra le tante possibili fatto alcune scelte tematiche e quindi di persone per interventi di oggi la prima in rigoroso ordine di intervento
E la politica e il suo rapporto del lavoro con il lavoro di cui parlerà oltre gli altri temi che intende affrontare i Pierluigi Bersani
E questo è un tema fra l'altro di straordinaria attualità su quali si svolgerà un'importante iniziativa pre congressuale della CGIL agli inizi del mese di luglio
Poi sindacato l'impegno principale di una vita
Su cui interverranno i segretari generali che lo hanno preceduto e seguito Sergio Cofferati Susanna Camusso
Infine le economie sempre dal punto di vista dell'amore della contrattazione intuendo Guglielmo tra i primi i segnali del declino produttivo industriale del Paese e schierando la CGIL contro questo processo fino ad uno sciopero su queste questioni
L'intervento su questo tema è affidato a Laura Pennacchi
L'ultimo dei contributi prima delle conclusioni di Giuliano Amato
Arriverà più tardi per impegni istituzionali corte ma ho voluto comunque essere qui
è probabilmente una delle prime volte francamente a mia memoria la prima volta che un presidente della corte costituzionale interviene doti iniziativa della CGIL è il suo attuale incarico
Anche se Giuliano Amato oggi parlerà soprattutto come persona che ha condiviso con Guglielmo molti passaggi
Tra l'altro fatemi ricordare che Giuliano è stato il primo presidente dell'IRES CGIL stasera
Si conferma in tutti questi passaggi il ruolo di proposta
Autonoma del sindacato che caratterizza da molti anni la nostra organizzazione e si è via via consolidate sviluppa portando come ultimo esempio
Maurizio Landini che concluderà quest'incontro
A decidere una grande indagine di massa sui bisogni e le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori italiani e in corso in queste settimane la compilazione dei questionari che per che presenteremo con i primi risultati al prossimo congresso confederale
Ringrazio quindi ancora tutti per alla partecipazione Giusi tutta la famiglia tutta la sua famiglia e gli amici che sono piccoli
E do la parola i nostri interlocutori prendendo a prestito le primissime righe dell'articolo del professor Pepe che a nome di tutta la Fondazione Di Vittorio e apparso ieri su collettiva sul sito di collettivo appunto ittiche così lo descrive
Uomo di dialogo
Ma determinato sui valori a partire da quelli del lavoro Incocciati importante che ben definisce il modo di stare in CC
La mia brevissima presentazione infinita e credo che il primo degli interventi previsti do la parola Pier Luigi Bersani
Buongiorno a tutti
Io come
Diceva Fammoni dirò qualcosa
In particolare sull'esperienza politica di Guglielmo
L'esperienza che negli ultimi anni ho potuto osservare da vicino
E anche condividere con lui per un tratto di strato e cercherò di farlo
Con delle parole spero non lettori che ma veritiere
Allora prima cosa
La politica è un posto giusto per Guglielmi
Era adatto alle politiche
Certamente c'era di mezzo in questo una sua personale formazione
Intellettuale uno sua attitudine
Ma credo che questa politicità
Sia di arrivata molto dall'esperienza della Confetra Lita del sindacato
L'idea che l'UE l'acutissima che per difendere e promuovere il lavoro devi avere un punto di vista generale
E questo mi fa vedere come confermo diciamo di un'idea modo oggi
Che il sindacato bisogna che ve ne rendiate conto
Praticamente nulla l'ultimo percorso strutturato rimasto ormai di informazione e di esperienza
Che abbia qualcosa a che fare con la politica concreto ci sia altro
In questo momento nel nostro Paese
Le caratteristiche dice Guglielmo in politica
Linearità competenza
E un'attitudine appassionata per il confronto di merito
Linearità
Ma insomma semplificando molto udiamo era un riformista
Un riformista di prima che questa parola si ammalasse o fosse rubata no
Rubata ho fatto ammalare non solo dall'adesso dalle tecnocrazia
Ma anche da una parte di forze essi pretendo di sinistra
E che come ho detto già altre volte
Ritengo non il riformismo il modo politicamente corretto per dar ragione agli altri
Ecco sì che da qui francamente lo lo stupore no in alcuni passaggi
Per la cosiddetta radicalità di Guglielmo
Che era semplicemente linearità riformista
Da da sinistra di governo e non ci trovavamo
Pensandolo più o meno lo stesso modo insomma su questo punto e ci siam trovati all'estrema sinistra dell'emiciclo no porta appena di là ci sono i commessi
E allora ci dicevamo ma qui è successo qualcosa si son fatti tutti là
Perché mi pare che sia andato sostanzialmente così ecco io ho visto la linea retta la solidità la lealtà di Guglielmo
Appena arrivato in Parlamento
In quei mesi critici concorsi amare diciamo che portarono le mie dimissioni da segretario del Pd
A quel punto toccava letta a Palazzo Chigi e a Guglielmo il partito
Lo vedeva un bambino che era così
Però io dissi allora qualcuno di quelli un po'più stretti che di Guglielmo ce ne sarebbero voluti due
Uno per reggere il partito e uno per combattere
Perché stava stava arrivando l'assalto
Il coro comincio subito dacci la data dacci la data del commesso lui volesse tratteggiate
Volevo solo tener la nave a gas
E lì si vide diciamo la ci mise serietà ci mise compostezza
E si vide le chiaramente l'esperienza di uno che aveva diretto una grande organizzazione
E e portò dei risultati Guglielmo in quei pochi mesi cosa che andrebbe ricordata un po'di più diciamo nella vicenda politica
Intanto la tornata amministrativa
Che fu in continuità con la grande avanzata dal centrosinistra nel due mila e dodici
In quei mesi sono i mesi del dove si vince a Roma Brescia Lodi e vicenza Udine Siena e così via dicendo mi fermo qui ma ci sono tanti altri
E che portò altri risultati
Lori
A luglio va attribuita la conclusione efficace di un lungo lavoro durato anni per portare che il Pd nel partito socialista europeo chi venne dopo ci ha messo il cappello ma sia chiaro che la conclusione di qua il percorso va attribuita a Guglielmo Epifani
In vista del congresso quel punto darsi una data dal signor date di fine due mila tredici volle fare una cosa
Io la ricordo perfettamente volle fare una cosa che era assolutamente proprio logica naturale e scontata
Cioè stabilizzarli davvero che avevo fatto io dello Statuto
Modificandolo
E laddove quello statuto prevedeva che segretario
Le eletto fosse il candidato premier
C'era un premier
Che era Enrico Letta
E gli sembrava abbastanza curioso
Diciamo contrapporgli esiste un altro diciamo dopo dopo pochi mesi
Fu fatto mancare il numero
Sia da quelli che avevano interesse che mancasse anche se avevano approfittato della deroga eccetera che sia da parte di quelli che ne avevano ne avrebbero beneficiato
Che Luigi Guglielmo non si capacitava di razionale come era non si capacitava di queste cosa anche perché abituato diciamo una scuola quella della CGIL dove la sacralità la nazionalità delle delle regole sono una cosa è basilare
Io li dissi hai visto non qui non è logico usarla logica Lazio
Ritirò la proposta sostanzialmente con le conseguenze che poi abbiamo dobbiamo visto
Dopo quel congresso cominciò per lui per noi la fase più più amata
Diciamo un radicale cambio di rotta e anche il venir meno di vi è un'agibilità politica anche del rispetto e l'impossibilità di avere una una qualsiasi sede
Perché che consentisse una discussione seria
Luis Gallo e questo era veramente anche per noi mi sono tenuta particolarmente doloroso perché lo voi sempre stato appassionato e la discussione di merito e ha sempre pensato
Sì che la discussione di merito portasse qualcosa era fiducioso sulla discussione di merito
E fino all'assemblea della rottura devono Tura politica nel febbraio due mila diciassette io voglio dirlo qui la prima volta che nell'occasione io ritengo quel discorso di Guglielmo
Che si può andare a ritrovare i sono sicuro che lui sarebbe contento che fosse risentito quel discorso girando con un po'di link si può andare a trovare ritengo quel discorso la cosa più alta che ha fatto Guglielmo in politica
Perché è davanti a un'Assemblea che definire ostile un eufemismo
Lui fece un discorso appassionato
Ma pacato e razionale con una descrizione
Rapida ma precisa del distacco che si era fatto l'abissale fra il partito dei mondi e in mondi riferimento e quindi
E quindi
La squillo lavoro la scuola de culture ambientaliste le culture democratiche offesi da una legge elettorale inquietante soprattutto in rapporto con un referendum costituzionale che Puppoli clamorosamente bocciato
In quell'intervento Guglielmo chiedeva una cosa molto semplice
Che di fronte a tutto querceto a questo distacco queste cose che stavano succedendo
No non si faccia il suo un congresso solo
Nei gazebo
Che ci fosse almeno nel percorso un luogo una possibilità di una discussione politica
Che almeno rendesse potenzialmente possibile una correzione con la correzione di di rotta
E a me di quel discorso colpi sia quel che disse Massiah credetemi anche quello che non disse dell'Isola Bella classe
Perché la tenne
La tenne solo alla politica
Senza nemmeno un vago cenno ad alcune miserie umane politiche che lui stesso aveva dovuto subire io credo che questo vada detto
Ripeto quel discorso lo si può sentire
Purtroppo purtroppo in quel link non si sentono bene le reazioni dell'Assemblea si sente solo qualcosa
Se si sentissero tutte si capirebbe che quel Titti clinicamente fu una scissione forse
Assomigliava di più una
Espulsione a furor di popolo ecco dire
Per dire così
E intanto però in questa allegria da naufraghi
La mucca era ampiamente nel corridoio stavano se era proprio lo si vedeva ormai da mesi e mesi arrivarono poi gravi colpi gravissimi colpi delle amministrative delle politiche e quindi Guglielmo continua in altre forme in altri luoghi politici suo impegno aderendo articolo uno
Col proposito che abbiamo condiviso sostanzialmente di tener viva l'idea
Di una di una sinistra in una sinistra di governo capace di collegare sinistra sociale e sinistra e sinistra politica con un orizzonte chiaro dall'inizio cioè
Fare in modo anche partendo condizioni difficilissime
Di ricomporlo a questa sinistra plurale sulla base di un programma nuovo che ripartisse dalla lavoro dalle condizioni del lavoro
Dalla soggettività del lavoro dalla ricomposizione di un lavoro frantuma
E con l'orizzonte ricomposta da sinistra sulla base un programma nuovo di diciamo allargare fino a federare una un'area progressista più ampia
Per creare una un'alternativa credibile a una destra incombente
Regressiva regressiva sia sui diritti sociali che sui diritti che sui diritti civili
E quindi continua così dal due mila fino due mila diciotto la sua attività parlamentare
A sua giusto tutti i temi
Qui la competenza no
Anche dopo il periodo cui è stato presidente della Commissione lavoro
Insomma che si parlasse di Documento di economia e finanza che si parlasse di otto morti si parlasse di sicurezza sul lavoro si parlasse diritto evidenza nel settore dello spettacolo di cui naturalmente ora
Spero che era era maestro
Insomma c'era sempre da ascoltarlo e lo ascoltavo conosce
Piuttosto rara con quel suo modo di argomenti argomentare no anche in interventi Brady sempre scinderli in tre
O quattro diciamo parti ma incastrate l'una nell'altra come una matrioska
E cioè il quadro generale
Lo specifico quadro settoriale
Il problema specifico
E la proposta perché è assurdo parlare di un problema se poi non azzardi una proposta
C'era un'antica scuola sostanzialmente sindacale e politica
Allora la visione
La competenza la concretezza
E e in più
Quel che era proprio su cioè la passione il garbo lo stile nel confronto un tratto veramente peculiare tutto suo
Tutto su ecco questo tutto questo è stato percepito
In questi tempi di dibattiti vocianti e confusi è stato percepito come un'eccezione comunale angolo di serietà
Guardate mai lunghi anni è capitato di assistere
E di partecipare alla camera tante commemorazione
Ma vi assicuro che io non ne ho mai visto una così sentita e sincera come quel per cui
E anche
Oltre che in Parlamento nelle discussioni politiche interne
Insomma veniva sempre fuori una posizione precisa
E poco incline sì assolutamente non incline a fare sconti sulle questioni dirimenti per la sinistra cominciare a cominciare dal lavoro
C'è poco da dire ci manca nella politica ci manca e che ci mancherà
E quindi dobbiamo andare avanti adesso senza di lui
Però non senza di voi e non senza un un sindacato confederale che a partire dagli interessi e lavoro tenda lo sguardo aperto sul Paese
Perché questo lui lo sapeva bene questo è già resa politica grazie
Pier Luigi Bersani
Aprendo il concludendo il suo intervento
Ha toccato un punto molto importante
Il sindacato confederale
Un'anomalia positiva dell'Italia rispetto a ormai a gran parte dell'Europa
E un sindacato duetti tutela gli interessi dei propri rappresentanti ma guarda sempre all'interesse generale e al futuro del Paese
Un aspetto che dovrebbe essere una grande risorsa è un grande interesse per un Paese valorizzato da tutti mentre invece come sappiamo purtroppo
Troppo spesso non è così ma chi meglio di due
E il segretario generale della CGIL può fra l'altro intervenire anche su queste cose e quindi per il prossimo intervento la parola Susanna Camusso
è passato un anno oppure
L'elaborazione del lutto per ognuno di noi già tanti modi diversi e tempi non brevi
E mi sono ritrovata più volte a pensare quando ho conosciuto Guglielmo
Perché in genere la memoria va agli ultimi anni a quelli passati insieme
A momenti in cui l'ho sentito come maestro e mentore
Anche della mia presenza del mio ruolo della CGIL
Io ho scoperto andando indietro con la memoria che io conobbi
Direttamente Guglielmo
Quando ero ancora Milano anni in cui anche Sergio la Milano peraltro a quei tempi quando copiò quella piccola cosa che si chiamava P due come ricordava precedentemente
Fulvio segretario dei poligrafici impegnato in una vertenza per una Rizzo amori che era in amministrazione controllata con un problema che non le sorti del più grande quotidiano italiano che era allora il Corriere della sera in un dibattito politico che tutti ci ricordiamo a cui oggi ovviamente non voglio riferirmi
Perché mi colpì e continua a colpirmi
Il fatto che mentre di tutto si diceva ufficialmente rispetto alla vicenda politica lui continuava a riportare l'attenzione al fatto che c'era un grande problema industriale
Che c'era il problema della sorte di quell'azienda della sorte di quel giornale della sorte di quei lavoratori
Della funzione che comunque esercitavano dentro la nostra società e quindi che non ci poteva essere una discussione che non affrontava poi futuro dall'occupazione e qualità della stessa
Trasparenza della stessa e quindi funzione ma su questo come dire fu chioccia
Già accompagnato funzione della comunicazione e dell'informazione della libertà di stampa e così via
E allora non è sufficiente come dire a raccogliere le vite di noi sindacalisti e sindacalista solo in alcune affermazioni che pure sono importanti per determinare il campo di gioco l'abbiamo fatto per scelta
Sì ed indicati alla tutela la rappresentanza del lavoro
Guglielmo già sempre offerto da questo punto di vista io ricordo il suo intervento
Un'occasione del centenario della CGIL
Ha sempre provato a collegare questa nostra certezza di rappresentanza di ruolo di funzione di passione
Al provare a collocare nella storia del Paese nel mondo del lavoro
Vivevamo soprattutto sono al momento della celebrazione del centenario agli anni successivi una stagione in cui l'idea che il lavoro fosse centrale nella storia del Paese non era più di moda
Come dire a molta distanza si erano determinate
E quindi anche un modo di leggere la storia l'importanza del Paese come a una storia un'importanza che non avesse poi come centralità che cosa succedeva il destino la modalità con cui i lavoratori e le lavoratrici erano partecipi e protagonisti di quella storia del Paese
E non continuava invece insistentemente a dire che non c'era storia del Paese se non si fa si discuteva anche dalla storia del lavoro del contributo che il lavoro terminato
Il lavoro inteso ovviamente nella sua complessità ma anche nella sua trasformazione che Guglielmo non sottovalutata mai ma soprattutto anche nella preoccupazione
Molto vivida dagli anni due mila in poi
Di una progressivo disgregarsi del patrimonio industriale della funzione industriale del nostro Paese ad un uso un termine industria non nel senso stretto ma nel senso della funzione e della capacità produttiva dell'insieme del Paese
E da questo punto di vista ma non è credo un caso ma credo che sia uno degli elementi fondamentali che hanno caratterizzato per la sua dilazione come segretario generale e quello che voi inizio
Da uno sciopero generale proclamato rispetto al declino industriale del Paese
Partì da lì con qualche stupore
Perché non era come dire così immediato non era così immediato visto che la politica e le scelte che venivano fatte dal governo in quella stagione erano tutte scelte che ci portavano sul terreno della difesa delle tutele esistenti
Ma non la affrontavano il tema nel processo di sviluppo
E allora la sua idea che il lavoro fosse parte della storia del Paese fosse parte fondante non era solo legata alla storia alla nostra organizzazione cioè quella di essere stati resistenti costituenti partecipanti di quel processo di tutela delle istituzioni democratiche del loro sviluppo
Ma era un'idea in questo appunto si ritrova poi la dimensione dell'interesse generale e del fatto che il lavoro la punto fondamentale da cui costruire l'Orizzonte e la prospettiva
E non era solo e semplicemente ovviamente
Quale lavoro
Inteso come produzione industriale un settore di appartenenza mera come condizione come qualità
E dentro questo all'idea che la dimensione collettiva del lavoro fosse il grande detti ma da proporci una dimensione del sindacato confederale per riprendere le cose che diceva adesso Furio
Che era la dimensione è dato dal fatto che non c'era un sindacato confederale se si accettava la frantumazione del mondo del lavoro se non ci si proponeva l'orizzonte della sua ricomposizione e della sua lettura
Eppure
William è sempre stato visto da tutto e tutti noi
Come persona che era sempre
Tranquilla serena che dialogava argomentata raramente allarmato raramente nella idea e nella sensazione che stesse per succedere o che si dovesse fare delle cose
Ma in verità
Se preferiva ragionare l'argomentare
Più che i toni accesi o il senso dell'emergenza
Era perché la suo fondamento almeno questo è quello che io ho imparato Daloui negli anni in cui agli abbonati abbiamo lavorato insieme nei lunghi anni di frequentazione precedente
La il suo la sua idea e che non bisognava mai essere nella condizione dell'emergenza del rincorrere in quel momento ciò che succedeva
Il suo mantra quello che mi ripeteva sempre era il bisogno del fatto che la CGIL avesse una sua agenda
Ce l'avesse comunque quella che permetteva di capire dove i quali Orizzonte Cizico girava rispetto al paese proprio per questo partiva dal declino industriale
Perché senza quella prospettiva di sviluppo di caratteristiche produttive del Paese difficilmente ci sarebbe stato
Ci sarebbe stata quella dimensione confederale e di ruolo e di ruolo del lavoro
Dovendosi saluto
Lasciando
L'incarico di segretario generale CGIL per passare alla Fondazione Di Vittorio quindi una che ci lascio molto diciamo quando cambio incarico il ruolo di direzione nel salutarci Guglielmo
Fece il conto
Nei comizi e degli scioperi che aveva governato
Da segretario generale della CGIL stupito lo stesso in realtà per la sua storia per il suo riformismo di essere esentato il uno dei segretari che sicuramente aveva avuto più necessità di essere nelle piazze e nell'attuare e nell'attuale mobilitazioni soprattutto mobilitazioni confederali
E credo che l'avesse colpito o per lo meno teneva dirlo in qualche modo per riaffermare
Quella preoccupazione che è attraversato molti segretari della CGIL
Che era la propria la prova la preoccupazione di mantenere il tratto confederale e di rifuggire da qualunque tensione corporativa o deriva corporativa possibile
Ed erano esattamente quegli anni che gli anni del declino industriale negli anni della fine delle partecipazioni statali
E delle forme di liberalizza di liberazione di liberalizzazione il momento in cui si perdeva con la dimensione del lavoro che hanno contemporaneamente credo determinato due processi
Un'ora suo sintonia dichiarata esplicitamente con il programma del primo governo Prodi l'endorsement con il gusto del due mila e cinque mila e quindici cioè l'idea di ritrovare una forza non ma capacità politica di orientare il governo pubblico delle politiche industriali del Paese
Ma nell'altro la dimensione che questo non era sufficiente se non ci fosse stata contemporaneamente una ricomposizione del mondo del lavoro un riconoscimento di tutto ciò che il lavoro determinata e faceva
E quindi in questo dimensione che potremmo per Guglielmo concreto per molte di noi e di novità dimensione anche d'orgoglio di appartenenza a questa organizzazione l'altra preoccupazione quella che andava a fianco dell'agenda generale dell'organizzazione
Era quella di pensare senza che una grande organizzazione una grande forza non ha grande organizzazione ha bisogno di cura di attenzione di scelte
E se c'era pericolo come poteva esserci pericolo di derive di tipo corporativi Istat o di derive che mettessero in discussione nullità della nostra organizzazione Guglielmo era pronto ad affrontare questo tema
Lo aveva conosciuto erano iniziato la sua militanza in una CGIL che era assolutamente diversa da quella che conosciamo oggi
Diversa per struttura organizzativa per relazioni politiche per modalità di stare dentro l'organizzazione della sua unità aveva conosciuto la CGIL né la dimensione dei compiti con delle componenti e aveva accompagnato
Le scelte di Bruno Trentin nella trasformazione della CGIL
Un cambiamento apparentemente come dire ascrivibile ormai ai libri di storia perché tanta acqua è passata sotto i ponti ma che in realtà continua
Ad attraversare la nostra organizzazione Gad forse è stato uno degli elementi di forza rispetto al fatto che precede la crisi della politica la crisi dei partiti e soprattutto la crisi determinata dalla lontananza o dalla perdita di radicamento nel mondo del lavoro
è una trasformazione che continua ad esserci e che ha attraversato il mandato di Guglielmo Epifani perché attraversato modalità congressuali i livelli di discussione e confronto
Diversi tra di loro e sicuramente lontani da quell'esperienza in fondo rassicurante che tutto era già determinato dalle componenti e allora la pluralità della CGIL è stato il tema che Guglielmo indicato puntigliosamente
Come il tema dell'unità dell'organizzazione che non era unanimismo anche perché è pressoché impossibile che la CGIL si all'organismo zone o un alibi sta ma anche perché indicava nel pluralismo
Non solo quello che spesso ci ricordiamo immediatamente quello delle posizioni politiche quello degli orientamenti quello delle mozioni congressuali o delle aree che si costituiscono
Ma indicava nel pluralismo quello che era fatto della nostro radicamento delle tante differenze che ci sono non aveva paura di vedere le differenze tra un'esperienza industriale un'esperienza di tipo diverso non aveva paura di dire che non si poteva inseguire solo le sorti del Nord dimenticandosi
Il divario territoriale che esiste e che si stava aprendo che continuava ad aprirsi tra nord e sud del Paese
E l'avevo pluralismo e che derivavano dalle culture industriali dal rapporto con la trasformazione ma erano anche e soprattutto quel pluralismo e che derivavano dalle discriminazioni singole multiple che esistono e che si trasforma in diseguaglianza nel nostro Paese
Come non avere grande stima della sua attenzione alle differenze di genere alle diseguaglianze ai problemi etici a tutto il tema dell'immigrazione e delle sue caratteristiche
Un'idea in una capacità di non separare mai il tema dei diritti civili da quelli sociali
Un'idea che era quella che la cultura la sua sicuramente laica e socialista leggeva individuava le differenze sapeva di dover rappresentare ma non le scambiava perché non ci sono diritti civili sufficienti se non sai compagno ai diritti sociali
Le pluralità dalla nostra organizzazione sono infinite
E proprio per questo andavo insieme all'idea di avere un'agenda un'agenda che segnasse l'unità dell'organizzazione che segnasse il profilo e la prospettiva che fosse la caratteristica lungo la quale costruire l'autonomia
Non è mai passato credo per la mente di Guglielmo l'idea di essere distante dalla politica
Non era interessato affascinato cit partecipava della politica poi sceglierà anche la strada della politica ma non li ho neanche mai passato per l'anticamera del cervello l'idea che il sindacato confederale fosse un soggetto del dibattito politico così come normalmente viene inteso era una grande forza di trasformazione autonoma che aveva anche la funzione in qualche modo di determinare di correggere di avere una barra
Rispetto ai temi del lavoro e sapeva bene che la l'autonomia della nostra organizzazione era legata anche ai due elementi di cui parlavo
Da un lato un'agenda e dall'altro la capacità di avere un'unità dell'organizzazione fondata sul riconoscimento delle sue pluralità e dalle sue differenze
Determinare l'orizzonte comune forse quello che ormai è scomparso spesso dal dibattito politico ma che era la ragione per cui come ricordava Bersani poco fa
Non c'era mai una sua introduzione direttivi non erano brevissime in genere non c'era ma è una sua introduzione di rettifiche non partisse dal quadro di riferimento un quadro di riferimento che non era mai solo nazionale che ha commesso le grandi questioni economiche grandi mutamenti anche qui un'interpretazione della globalizzazione della moneta unica del rapporto tra questo e la produzione le conseguenze che avrebbe avuto sui settori nel nostro Paese
Con lo sguardo lungo che permetteva appunto di costruire quell'agenda
Che l'unità della CGIL tanto unità sindacale anche se non possiamo dimenticare che obbligano attraverso alcuni dei podi momenti in un solo colui anche chi l'ha preceduto e chi l'ha seguito di momenti in cui e difficoltà nel rapporto unitario sono assolutamente profonda
Però pensato a che provava ad esercitare sistematicamente il fatto che
Quella unità della nostra organizzazione permettesse e producesse comunque con unità di intenti che state essenziali in tante occasioni
Lo possiamo ricordare con uno dei segretari Ca'dire che ha fatto più comizi più manifestazione bruciò per i confederali ma nello stesso tempo lo possiamo anche ricordare come tutte
L'ultima stagione anche come segretario che ha fatto accordi costruito intese ma subito anche violentissima rottura
La separazione sul modello contrattuale non fu per lui ovviamente per tutti noi un fatto indifferente ma fu anche immediatamente dopo la ricostruzione di una prospettiva a partire dall'interesse fondamentale
Interesse dei lavoratori e le lavoratrici per i quali bisognava rinnovare i contratti e dare continuità a una condizione di lavoro positivo
E nello stesso tempo la preoccupazione che il venire meno di una definizione strutturata della contrattazione rappresentasse un altro elemento di con la scomposizione del mercato del lavoro ovviamente dato difficoltà all'esercizio della misura confederale del sindacato
Molti e molte hanno raccontato l'essere di Guglielmo nelle formule della persona gentile della persona educata perbene tutto assolutamente vero ma non erano semplicemente tratti di carattere da indicare come unica forma del suo modo di essere e soprattutto non bisogna pensarli comma sette CC Liguria allora assolutamente animato dalla passione dalla capacità di essere con gli altri e tra gli altri quella cosa che impedisce la solitudine dell'unicità del comando ti permette di vedere il mondo anche il tuo mondo nella sua complessità delle relazioni
E la persona assolutamente curiosa del conoscere gli altri per confrontarsi con gli altri
Curiosa in modo positivo perché non c'era mai un giudizio non aveva mai un pregiudizio rispetto alle diversità i comportamenti alle tante modalità con cui si poteva agire
E forse anche per questo che gli abbiamo voluto bene così come ci si vuole bene in una grande organizzazione che milita comunemente e ci ha davanti un orizzonte comune
Chi si vuole bene anche quando non si conviene sulle scelte oppure quando si pensava che si prendesse troppo tempo o che improvvisamente invece ci fossero delle accelerazioni
Ci si voleva bene perché si stava insieme si continua ad esercitare una vita insieme e per questo credo che continueremo a volergli bene
Grazie
Sergio Cofferati
Fino
Ho conosciuto Guglielmo
E ho cominciato a lavorare con lui a frequentarlo
Nel direttivo dalla CGIL
All'epoca lui era un poligrafico io non chimico
Collocazioni che definivano anche orientamenti di carattere politico sindacale molto diversi tra di loro
A differenza dei nostri predecessori
Ci parlavamo discutevamo
Ed è nato un rapporto di oggettiva amicizia
Che secondo me ha aiutato molto il lavoro dalla Confederazione soprattutto dalla segreteria in quegli anni
Abbiam passato
Insieme nel direttivo e poi successivamente nella segreteria dei momenti difficili
Nel quale non solo le responsabilità le funzioni divenuti eroi ma anche il carattere il modo d'intendere il lavoro del sindacato contava moltissimo
Pensate per un attimo la Corte novantadue
Poi arriverà la Giuliano Amato
L'accordo decisivo per l'economia italiana
Difficilissimo
Il sindacato
Perché era un accordo che comportava rinunce e sacrifici per le persone che noi rappresentava
Con l'accordo venne firmato con un dramma interno alla CGIL di non poco conto
Uscimmo da Palazzo Chigi che Bruno Trentin segretario generale della CGIL e mi disse
C'è la direzione radunata in confederazione
Ci vai tu
Io ho firmato stasera scrivo una lettera di dimissioni che domani renderò pubblica
Ottaviano Del Turco che era lì vicino mi disse anch'io me ne vado
Fu una sera non facile il giorno dopo ancor peggio
La gestione di una scelta come quella che con grande senso della responsabilità la CGIL aveva fatto comportò difficoltà enormi sia sul versante politico che su quello che il rapporto con i nostri iscritti
E con i lavoratori sia nei rapporti interni
La ricomposizione difficile avvenne nel mese di settembre nel corso di un direttivo della CGIL
Che durò muore cuore e ore ad Ariccia
E che si concluse con la decisione di Bruno Trentin di ritirare le dimissioni
Decisione sollecitata argomentata
E in gran parte devo dire anche costruita per condizionare la scelta del segretario generale in precedenza
Egli si realizzò un rapporto interno agli organismi dirigenti a cominciare dalla segreteria per arrivare al direttivo
Che prefetti e poi enormi sulla CGIL
Sull'idea di rappresentanza sindacale
Ma mi permetto di dire anche sulla politica forse poco riflettuto ed esaminati
Che cosa capita tra il novantadue e il novantatré perché poi all'accordo con Giuliano Amato sceglierà quello con Carlo Azeglio che Ciampi sia diventato il Presidente del Consiglio poco tempo dopo quello della concertazione
Non solo prende vita un'idea di politica sindacale assolutamente inedita
Ma questi dea nasce perché dentro l'organizzazione cambiano le modalità organizzative di prima
Corpi superamento delle componenti possiamo parlare a distanza di qualche settimana
Scompaiono le componenti comunista socialista e la terza componente come veniva genericamente chiamata e comincia una pratica sindacale
Completamente diversa da quella precedente
Quegli al ma non sono né convinto com'è uno dei promotori
Che si fa carico anche delle difficoltà maggiori di quel quadro
Io vengo eletto segretario generale in questa sala
Le procedure per scegliere il segretario generale
Furono completamente diverse da quelle precedenti
Perché non c'erano più le componenti
Non si fece nessuna riunione dei comunisti per dire scegliamo lumi
Non si fece nessuna riunione dei socialisti per dire ci va bene quella proposta
Ma non ci fu nessuna proposta
Il gruppo di
Sindacalisti designato dal direttivo a consultare
Gli altri non ebbe una proposta
Bruno disse parlate con tutti la mia opinione ve la dirò alla fine
E non la disse neanche alla fine
La consultazione informale avvenne perché due persone se ne occupano
Angelo Airoldi
E Guglielmo Epifani
Si arrivò ad una conclusione con questa novità straordinaria
Di un segretario eletto sulla base you un'idea di politica sindacale
Che non aveva alcuna fondamento nell'appartenenza partitica
Io non aveva la maggioranza dei comunisti
C'è un diventato segretario generale in virtù di una cosa che qui ha cambiato la vita dell'organizzazione anche se non aveva avuto incidenze anche all'esterno quando nasce il partito democratico e nasce raggruppando storie e sensibilità diverso
C'è da parte di una quota non piccolo non irrilevante di persone che partecipano a queste trasformazioni anche l'effetto positivo di quello che era capitato della grande famiglia della CGIL
Cioè dell'idea che si potesse creare qualcosa di nuovo mantenendo intatta la storia del passato però introducendo comportamenti e regole che non erano quelle della settimana prima
E Guglielmo è stato uno dei più convinti assertori di questa pratica
Lui era vice segretario
Gestisce questa fase di crisi transizione e lo fa con determinazione
Con il coraggio che è stato ricordato
Ma chi mi ha preceduto
C'è un passo successivo
Buongiorno Walter Veltroni segretario del Partito Democratico vieni CGIL chiede di parlarne
E mi dice
Vorrei cambiare la configurazione della segreteria del partito
Tra le cose che intendo fare
Cioè quella di portare nel Pd Guglielmo Epifani e di farlo responsabile dell'organizzazione del Pd
Aveva parlato con Guglielmo aveva approvato interessa la disponibilità perché l'interesse e l'amore per la polizia di Guglielmo era sconfinato
Chiesi a Walter ma quali sono i tempi di questo cambiamento
Vorrei fare la conferenza stampa dell'annuncio la settimana prossima
Gli risposi non è possibile per no
La tua idea un'idea molto bella la condivido
Credo che sarebbe un grande vantaggio per il partito al quale anch'io ero iscritto
Però ci sono delle ragioni organizzative e di merito per le quali la CGIL non può rinunciare al vicesegretario nel giro di qualche nuvola
Parlai con Guglielmo Guglielmo
Condivise queste idee
Era molto affascinato dall'idea di andare a fare un altro mestiere mestiere che oggettivamente gli apparteneva ce l'aveva sotto pelle da sempre per come aveva fatto il sindacalista che aveva gestito insieme a noi alcuni dei passaggi più delicato gli dissi Guglielmo secondo me la cosa più importanti che peraltro può secondo era anche una tua passione ma è un vantaggio di carattere generale e che tu rimanga qui
E quando io lascerò tra non molto per la scadenza prevista dallo Statuto
Farà il segretario generale della CGIL come avvenne ogni tanto nel nostro modo di parlare sempre un po'semplificativo e qualche volta anche approssimativo Guglielmo veniva ricordato come il primo segretario socialista della CGIL non era più socialista
Aveva rinunciato a quell'appartenenza
Però la sua elezione
Fu il completamento di un processo di discontinuità che non si sarebbe mai realizzato né qui né altrove
Senza il contributo decisivo di persone come Guglielmo Epifani
Che rimase in un posto a svolgere il lavoro che faceva prima rinunciando quello che sarebbe stato un elemento di novità straordinario certo per Walter e per il partito ma anche per per lui personalmente
E nel tempo che restò affrontammo cose molto difficili
Pensate
Al decreto che fermammo
Di Berlusconi sulle pensioni
Il ritiro di quel decreto comportò la crisi del governo Berlusconi e le sue dimissioni nel mese di dicembre perché la lega gli ritirò supporto e sostegno alla maggioranza
Guglielmo era qui
Ci fu poi tutta la stagione la battaglia
Fatto l'accordo con con Dini sulla riorganizzazione del sistema previdenziale tutta la battaglia
Nell'altro Governo Berlusconi intorno ai diritti
Anche in quella circostanza Guglielmo che era rimasto nella CGIL
E aiutò in maniera risolutiva la CGIL ad affrontare scadenze delicate molto complesse faticose che portavano anche divisioni al nostro interno
In virtù di una ragionamento che guardava sempre al merito e non alla collocazione politica senza trascurare la politica
Il rapporto tra la CGIL
E la rappresentanza politica che nel frattempo aveva avuto i suoi cambiamenti non di poco conto era per noi un valore enorme
E Guglielmo ha sempre custodito
Perché lui aveva una vera passione politica come ha dimostrato un po'
Peraltro l'ex socialista diventò segretario del partito democratico ed entrò successivamente in articolo uno
A conferma di come il merito per Luís prevaleva rispetto alla collocazione temporanea che quel merito aveva bisogno di vedere realizzata per trovare qualche spazio di qualche possibilità del risultato
Guglielmo è stato questa cosa varia di Guglielmo vorrei ricordare anche un altro aspetto
Che era proprio se volete apparentemente poco politico
In verità poi non è così che era il suo carattere sul modo di lavorare rapporto col tragico
Io c'è stato segretario generale e lui era il mio ufficio
Io non ho mai avuto da Guglielmo Epifani
Un ostacolo anche su argomenti di merito che non fosse argomentato fondato e gestito con il rispetto che dentro una grande organizzazione i dirigenti devono avere tra di loro sempre
Quando non aveva un'opinione
Uguale a quella della maggioranza del resto della segreteria ne parlava con i cingoli lo faceva con il garbo
E la forza degli argomenti che era in grado di mettere in campo
Non ha mai detto io rappresento qualcosa di diverso
Diceva io ho un'opinione diversa
E cercavamo insieme le soluzioni del caso di volta in volta
Come era capitato nel chiedere a Bruno Trentin di ritirare le dimissioni
Come capitò durante tutta la lunga strada
Degli accordi compresi delicati difficilissima da gestire
Ai quali facevo prima riferimento
Che era una persona molto bella
Molto bella per interessi culturali
Molto bella per il modo di comportarsi molto bella per la condivisione dei valori sia quelli del lavoro che quelli sociali
Ai quali anche come cittadino faceva riferimento
Io non credo che sarebbe stato possibile un percorso prima sindacale e poi politico come quello di Guglielmo se non ci fosse stato questo tratto nel suo carattere
Voleva bene alla sua organizzazione voleva bene alla sua famiglia
E a rispettare la i suoi interlocutori anche quelli che avevano nei suoi confronti
Spesso atteggiamenti aggressivi non vi sto a raccontare non sarebbe né bello né divertente quali erano in alcune circostanze le discussioni che si facevano nelle riunioni ristrette anche nei palazzi del governo tra noi sindacalisti vi dico soltanto che non abbiamo mai avuto tensioni con gli altri perché Guglielmo molto più di quanto era in grado di fare io
Aveva la capacità di poter discutere e convincere i nostri interlocutori ed amici deciso il e umori
Ecco penso che sia molto bello dunque ricordare Guglielmo non soltanto per il politico per il sindacalista che è stato ma anche per la persona
Che è stata importante per la sua famiglia ed è stato importante per molti di noi perché molti di noi nei momenti di difficoltà sapevano
O di poter trovare non soltanto
Il sostituto nell'attività sindacale in quel momento c'è questo era necessario
Ma anche l'amico il compagno che era in grado di darci conforto per le tue vicende private non capita sempre di avere insieme lungo la strada lungo la quale svolge il suo lavoro delle persone che abbiano queste caratteristiche
Usano le armi
Grazie Sergio come vedete ci ha raggiunto Giuliano Amato che salutiamo e ringraziamo per essere qui con noi
Come ho provato a dire all'inizio di questa mattinata era difficile condensare tutte le cose tutte le attività che riguardavano e che svolgeva Guglielmo Epifani e l'avete sentito dai vari interventi
Ora anche per fiatare un attimo mi fa piacere in un tema sempreverde in Italia che è quello della libertà di informazione raccontarvi un piccolo aneddoto Pier Luigi Bersani fuori solo se lo ricorderà di sicuro c'è stato un periodo a proposito di quello che leggiamo tutti i giorni sui giornali sul servizio pubblico radiotelevisivo
In cui un partito in Italia ha deciso di non designare i componenti del consiglio di amministrazione
All'epoca esisteva una
Organizzazione sbagliato in un'abitazione un rassemblement molto rappresentativo di tante associazioni che si occupavano di questi temi
Io allora coordinavo quella quel comitato e Pierluigi vi propose di fare come Comitato i due nomi per il consiglio di amministrazione
Io però anche la segreteria della CGIL in quel periodo oltre che coordinatore del comitato per la verità il diritto d'informazione quindi né da Guglielmo e gli dissi
Che che devo fare perché era abbastanza delicato credo facciamo mai indicazioni anche se in modo diverso perché lì rappresentavo un'altra cosa
La risposta fu molto semplice molto precisa fai quello che è giusto fare
E fu furono per la prima volta e chiede per adesso l'unica volta che furono indicati ed eletti due consiglieri del servizio pubblico radiotelevisivo mai indicati dalle Sud apre sul partito è un è un bel ricordo che credo ci sta
Nelle questioni che stiamo dei ricordando e discutendo questa mattina
Come è stato detto in un in molti interventi la ripreso molto bene Susanna del suo il lavoro e l'usciere condizioni sono un campanello d'allarme molto importante sui il situazione del Paese e forse ti aiutano a cogliere prima alcuni indicatori di cose che non funzionano e ad alzare la guardia
E successo sul tema del declino industriale produttivo del Paese lo sciopero generale che è stato raccontato e su questo abbiamo chiesto o di intervento a Laura Pennacchi a cui do la parola
Susanna a ricordato commi l'attenzione quasi spasmodica che Guglielmo aveva alle questioni più in generale della stentata crescita italiana di cui un un indicatore drammatico addirittura dal dopoguerra ad oggi è la scarsa propensione a creare occupazione nella misura adeguata tant'è vero che ancora oggi abbiamo un tasso medio di occupazioni generale
Intende di dieci punti al di sotto della media europea e per quanto riguarda l'occupazione femminile addirittura anche venti punti e molti di più se prendiamo i Paesi svedesi
Questo indicatore
L'indicatore dell'occupazione che il bene primario che tutti dovremmo avete come e bussola per orientarci nella valutazione dello sviluppo della crescita e dello sviluppo
E
Questa è la preoccupazione della stentata crescita era diventata nel tempo anche una preoccupazione per un vero e proprio declino questo lo ha ricordato Susanna al punto che Guglielmo appena eletto segretario generale promosse dopo pochi mesi
Uno sciopero contro il declino nel due mila e tre che la CGIL eticità su una
E che sono uscito Susanna ricordava dello stupore io devo aggiungere perfino del dileggio molti dileggiare uno Guglielmo la CGIL perché si faceva uno sciopero contro queste entità
Apparentemente inesistente un fantasma che era il declino
Ma al di là adesso della validità in toto di questa iniziativa quello che io vorrei ora sottolineare è che Guglielmo e la CGIL con il Libano un punto sostanziale
Già con i governi dell'Ulivo degli anni novanta che tra l'altro nella seconda metà degli anni novanta sono stati gli anni che hanno visto anche l'ingresso nell'Euro che sta che fu l'Ulivo occhi volle promosse
E i governi dell'Ulivo era uno molto attenti a tutte le questioni della crescita e talmente attenti che l'ultimo governo dell'Ulivo che è stato quello del due mila uno presieduto peraltro proprio da Giuliano Amato e che aveva e Vincenzo Visco come il ministro dell'economia di traino
Quel gol quel governo quei governi hanno lasciato nel due mila uno una crescita che era addirittura più del tre per cento
Ma
Nei mesi successivi
E negli anni successivi sono emersi più violentemente problemi che venivano peraltro da molto lontano
Da molto lontano dopo il miracolo economico rinuncia si era subito un prodotto un differenziale di crescita rispetto alla crescita media europea dei Paesi europei e soprattutto a partire questo dagli anni dalla fine degli anni ottanta e dagli anni novanta di scarsa dinamica della produttività
Questi problemi erano centralmente presenti al Guglielmo
Con i governi Berlusconi Tremonti questi problemi in realtà si sono aggravanti anche perché nel due mila uno due mila e due esplode la prima grande crisi degli anni Duemila la crisi cosiddetta ridotto comma che poi sfocia praticamente in un'unica lunga grande crisi nel due mila sette due mila otto
Nella deflagrazione e della crisi globale finanziaria che era innanzitutto finanziarie ma poi diventata dell'economia romana
E e emergeva anche la crescita che si era prodotta fin lì alcuni Paesi avevano avuto più crescita dell'Italia era costata comunque una crescita drogata una crescita ammalata
Dovrò grata soprattutto dalla finanza e dalla finanziarizzazione che non i grandi processi di quegli anni della globalizzazione di quegli anni
La finanza era stato un veicolo di droghe oltre che di enormi diseguaglianze perché una grande vettori di esplosione delle diseguaglianze è stata per l'appunto la finanziarizzazione si erano prodotte bolle su bolle a partire dalle bolle immobiliari che una bolla immobiliare fu anche all'origine
Della crisi nel due mila sette due mila otto
E il capo di questa emergeva sempre di più con una situazione che è malata gravemente malata a livello mondiale Guglielmo aveva colto tutto ciò l'aveva colto la CGIL
Guglielmo devo dire proprio con un accento quasi profetico
Il lodo concentrava tutta la sua carica anche analitica e progettuale sulla questione degli investimenti
Individuando la questione degli Investimenti come la questione approcciare
E pensate che ecco a questo talmente vero che a tutt'oggi e l'Italia
è la componente privata degli investimenti non ancora recuperato i livelli precedenti la crisi del due mila sette due mila otto
In tutto questo grande Forsu di interpretazione e anche di tre identificazione di progettualità Guglielmo la CGIL intercettavano la storia migliore della CGIL stessa
Sì si facevano al Piano del lavoro del mille novecentoquarantanove di Di Vittorio vitto eccomi e Vittorio Foa Bruno Trentin è un gruppo di intellettuali
Straordinari molto eterodossi e non vicini alle componenti ufficiali e nemmeno del Partito Comunista venivano tutti dall'azionismo e da partito socialista e avevano una grande prospettazione anche di tipo internazionale era uno tra i pochi oltre a Fanfani che conducevano per esempio credenze
Quindi c'era questa grande incrocio della prospettiva del Piano del lavoro a tal punto questo incrocio poi era ha ha prodotto da funzionato che poi nel due mila tredici la CGIL ha rilanciato un nuovo grande piano del lavoro
Ma oltre la ecco quella quella tradizioni delle dal mille novecentoquarantanove cinquanta continuato ad agire sente tantissimo nel segretario
Nelle sindacato confederale che stiamo oggi per l'appunto
Esaltando il diciamo proprio la parola
è stata portata avanti per la per esempio con la prima parte dei contratti in favore degli investimenti ricordate tutte quelle fasi il piano d'impresa in cui ci fu una grande spinta anche da parte di nuovo di Bruno Trentin
Ma quello che è interessante è che vorrei sottolineare
E che questo slancio di pensiero si ricollegava anche alla denuncia dei mali della crescita che ne fossi intellettuali migliori facevano addirittura dall'inizio degli anni sessanta
Pensate la nota aggiuntiva di la Malfa che è del mille novecentosessantadue
Quest'anno ricorrono i sessanta anni
Aveva già in embrione degli aspetti veramente sì spettacolari ESE riletta oggi ripensata oggi
E questo filoni e e per esempio il filone definire dei primi tentativi di programmazione che vengono fatti per l'appunto in quegli anni in quel in quegli anni i primi anni Sessanta
Per cui la CGIL de una grande insieme sibili tale a differenza per esempio del Partito comunista fino
Che guardava come i libri dei sogni considerava libri dei sogni e forse questo questa considerazione e poi è stata alla base nel fatto che di fatto quindi tentativi a sono falliti
Però c'era molto degli spunti molto importanti che noi abbiamo ripreso su sulla base di uno stimolo che Guglielmo e ci chiede
Abbiamo costituito in cui verso la fine del le due del due mila otto due mila nove subito dopo per l'appunto l'esplosione della crisi globale e anche per rispondere alla crisi globale umano gruppo di studio e di lavoro che era sovrapponeva forse interni alla CGIL ha forse Sterne forse intellettuali e oggi che oggi il Forum Economia della CGIL che io ho l'onore di coordinare
Facemmo un primo lavoro che si chiamava pubblico-privato comune
Per il quale Guglielmo e di loro pensammo di chiedere un preambolo a Ciampi che era nel frattempo diventato Presidente della Repubblica e Ciampi ci scrisse questo preambolo che
Sta lì nelle in questo volume esaltante a parte il la gioia il piacere con cui sempre diceva la CGIL il mio sindacato reti corte e non mi sono mai mi sono iscritto alla CGIL nelle quarantasette e non ho mai cessato di essendo iscritto alla CGIL
E poi e in come in questo preambolo raccontava la passione e l'entusiasmo con cui venuto lui
è abbastanza imberbe diciamo rischi da Macerata veniva da Macerata a Roma
E in Banca d'Italia era stato nominato un responsabile dell'ufficio studi
Dal responsabile dell'Ufficio studi partecipava alle riunioni con Giolitti Ruffolo questi personaggi e che lui considerava di livello altissimo e anche Guglielmo ricco di considerava così
Un aspetto interessante che voglio mettere ulteriormente il rilievo e il fatto che la nota aggiuntiva di la Malfa
Alla cui stesura materiale hanno concorso personaggi come Francesco Forte Claudio Napoleoni
E altri ponti in in in molto in evidenza una critica all'intero sviluppo del dopoguerra considerato uno sviluppo di adesso la dico brevemente perché mi si segnala che il tempo non lo posso protratte e quindi la dico sommariamente uno sviluppo troppo liederistico troppo e in Appiano liberisti Coop e troppo quindi basato sulle le esportazioni e la trascuratezza viceversa della domanda interna e su consumi privati non i consumi collettivi e cioè i beni pubblici come istruzione e sanità
Università che venivano considerate troppo sottovalutate
E in tutto questo quindi anche con una trascuratezza degli Investimenti
E con una conseguenza di cristallizzazione dell'assetto produttivo dato compreso il differenziale del sud Vitagliano dispetto al Nord perché già allora emergeva come problema drammatico
Quindi vedete le le cose sono molto molto interessanti molto interessante dai giornali su questo concludono ricorso ricordando che comunque in quella in questa riflessione sul declino oltre a un'analisi sulla struttura produttiva italiana e anche sul capitalismo italiano perché quello che diceva Marcello De Cecco accumulazione senza capitali questa renitenza agli investimenti questa scarsità degli investimenti
Insomma non parla molto bene del capitalismo italiano
Ma ci si ma ci ricolleghiamo anche a un'altra riflessioni che viene da molto lontano alla riflessione di carenze e dei keynesiani che negli anni Trenta nell'ultimo capitolo della Teoria generale carenze sottolinea con grande ansietà illa tendenza strutturale del capitalismo al sottoutilizzo dei fattori fondamentali della produzione capitale e lavoro
E arriva addirittura di ci vuole una socializzazione d'investimento
Appunto anche di pensare di Allo stato come un poi lungo la strada esorta badate che l'esperimento nuovo buon parole eretiche ma la sostanza dei comportamenti per esempio in Next Generation you di fatto c'è una socializzazione degli investimenti perché tutto grava sugli investimenti pubblici e l'ultimo aspetto e che in tutto questo contesto che porta a preoccuparsi così tanto delle tendenze intrinseche al declino
Delle dell'economia italiana e apporta pensare a un nuovo modello di sviluppo basato sul lavoro investimenti per rilanciare e cambiare la natura della crescita conta ma anche moltissimo quell'aspetto della finanziarizzazione che è un aspetto più e aziendali piumini corro
A tra perché veicolato dalla scene Old R vario e cioè dalla massimizzazione del valore dell'azionista a danno di tutti gli stakeholder a partire dalla dal lavoro che anche che esso all'origine di un un grande trasferimento di ricchezza e di appropriazione degli incrementi di produttività che comunque ancora ci sono da parte dei manager e degli azionisti sottratti dunque all'impresa e anche un modo di spostare le le risorse dalla dalla dal davvero le al finanziario ulteriormente quindi danneggiando sia il livello micro che livello macro la produttività dipende dalla dagli investimenti
E e quindi tutto questo
Questa anzi ha questa preoccupazione è fondamentale che oggi dovrebbe darci un terreno
Che sarebbe a vantaggio anche degli imprenditori delle forse del capitale contrastare questi elementi che danneggiano loro stessi danneggino l'inglese sicuramente e titolo fare il Tirreno
Già un'alleanza conflittuale la chiamo così fra capitale e lavoro
Grazie davvero Laura Giuliano Amato dopo Giuliano Amato l'intervento conclusivo timori sarà
Io
Non poteva mancare
In un giorno in cui ricordiamo Guglielmo
Con il quale ho condiviso molto nella mia vita
Del quale voglio dire pochissime cose
Che secondo me sono i tratti della persona
I tratti della famiglia CGIL
I tratti di cui abbiamo bisogno ancora ora
I tratti della persona
Basta che vedo ricordiate com'era fisicamente se lo incontrate per la prima volta in in strada
è più facile che pensate che è un laureato in filosofia che non un sindacalista
In realtà Guglielmo era entrambe le cose
Ed entrambe le cose erano più che compatibili fra di loro erano coerenti
Nell'Italia di oggi questo può sembrare poco credibile
Ma nell'Italia che molti di voi hanno vissuto
Questo era un tratto naturale
Di una grande famiglia di sinistra
Nella quale molti giovani proprio attraverso ciò che studiavano altri attraverso il lavoro attraverso la fatica figuriamoci ma attraverso ciò che studiavano arrivavano a concludere che essere qualcosa di utile potevano fare nella vita era unico sì
A quei luoghi a quelle organizzazioni in cui la missione
Di occuparsi degli altri e del mondo era una missione che meritando all'uso di ciò che avevano imparato
Ed ecco di qui da un lato questo laureato in filosofia
Che
Anziché finire in università in una casa editrice
Scrivere
Entra nel sindacato
Dall'altro il contesto che trova che lo rende una figura non originale no all'eccezionale questo è un punto importantissimo per capire che cosa è stata
E nei nostri anni la formazione di una classe dirigente della sinistra
Cultura e politica
Cultura e attività sindacale erano due facce della stessa medaglia impegnavano le stesse persone
Quando io ero giovane capitava addirittura che molti giovani addirittura rinunciavano alla laurea
Per entrare presto nel servizio che avevano identificato come propria missione
Ma non smettevano netti regge elementi studiare non smettevano per questo di far parte di un mondo nel quale appunto quelle erano facce di una stessa medaglia
Due GR o scrivere su Rinascita o su Mondo operaio
Era un qualcosa in cui si fra mischiavano dirigenti politici e sindacali e appartenenti alla famiglia che non erano né dirigenti politici dirigenti sindacali ma il mondo era lo stesso
Egli input come si chiamano oggi erano in realtà i medesimi
Insomma Guglielmo diventa segretario generale della CGIL me lo scriveva l'altro giorno in una mail Pino amari
Fino che in quegli anni cominciava ad invecchiare differenza di Epifani viene quindi e per le DS con con la benedizione del nuovo segretario generale tra partire una collana che si chiama gli eroismi anni
Una condanna
Editrice della CGIL voluta dal segretario e che si chiama gli era SMI anni il cui primo volume credo se Pino mi ha raccontato le cose come stanno come io me li ricordo fu dedicato alla vicenda Bankitalia
Bassi Sarcinelli eccetera quella che vide
E naturalmente Ambrosoli
Tant'è che poi la famiglia di Ambrosoli venne qua no qua
In corso d'Italia e la medaglia dei cento anni della CGIL venne data anche Arturo il ricordo di questa vicenda ma non voglio insistere più di tanto ma quando io fui investito del compito di far vivere il nuovo istituto di ricerca che chiamammo vires
Lavoravo a insieme a Bruno Trentin nella stanza accanto alla sua al quinto piano
Del palazzo
Beh
Avemmo un'idea
E la segreteria generale no non fece una piega
C'era grande piano terra con
Cantina sotto che si stava liberando vicino c'era la Mercedes mi ricordo che l'ho lasciata
E ci facemmo una grande biblioteca della CGIL
Sistemando roba che era stata scaffalatura malamente liberi e i i vecchi giornali con con Bruna e Teresa
Facemmo quel lavoro e diventò molto usata era naturale che questo si facesse
Una biblioteca
Oggi sarebbe sostituita da tanti telefonini probabilmente non lo so
Ma insomma
E se penso a quella CGIL quella che io ho vissuto quella che Guglielmo vissuto
Eravamo socialisti e comunisti
Upper tenevamo a due partiti che grazie ai loro rapporti familiari tendevano più a litigare che andare d'accordo Monicelli fatto un gran film su questo
Qua dentro
Vi assicuro non è una visione edulcorata mentre lavoravamo non ci sia non ci si accorgeva della differenza
Nel nostro lavoro ma non si sapeva neanche a volte
Certo io mi ricordo ancora quello di Novi Massimo se lo ricorda anche che
Era c'è poco da fare era rimasto innamorato dell'Unione Sovietica
Pur essendo convinto che l'intervento sovietico in Afghanistan mi era un intervento sbagliato
Quando l'Armata Rossa che prendeva era come per un romanista quando le prendevano di prendere a Roma insomma vedevo che ci soffriva molto a io questa sofferenza devo ammettere non l'ho mai trovata
Ma non al di là di questo quello che conta era che nel lavoro comune dedicato al sindacato
La differenza non pesava ed era la ragione che mi faceva pensare che c'era qualcosa che avrebbe potuto portare anche altrove
Quello stesso spirito che avevamo qua dentro
Io ho un grande ricordo di quel periodo è appunto
Siccome
Ho sempre cercato anche all'esterno un sentimento come quello della famiglia
Ecco sì c'è un luogo dove l'ho provato un ambiente dove l'ho provato e sta tutta qui
Specie poi quando in venne introdotta la mensa corso d'Italia
E Karl ovvero Giovanni i miei figli erano bambini uscivano da scuola e venivano a mangiare con noi alla mensa della CGIL richiesto
Mi è rimasto e difficilmente lo potrò che non sembra
Ecco questo qualcosa
Che va mantenuto
Va fatto vivere
Non solo questo sentimento di famiglia al di là delle appartenenze che la politica rende più fragili
Ma
Soprattutto questa unità cultura politica in un tempo così difficile da interpretare e da capire che una politica troppo spesso
Affida lascia ai comunicatori
Perché siano i comunicatori con la loro percezione di umori e malumori della gente a nutrire la politica di una interpretazione della società del nostro tempo
Non è così che eravamo abituati a fare qua dentro e non solo qua dentro
Intanto vorrei che appunto
La tradizione che il laureato in filosofia Guglielmo ha incarnato rimanesse e ci aiutasse gli aiutassero CGIL superare questa fase difficile prima ancora da capire
Che non deve gestire
Grazie
Tanto per eseguire il filone delle cose che appena diceva adesso Giuliano vorrei dirgli che caparbiamente nonostante i telefonini la biblioteca la stiamo ricostituendo presso la sede della Fondazione in via Donizetti perché è un impegno che ci siamo in qualche modo dati di portare avanti
La parola per l'intervento conclusivo segretario generale della CGIL Maurizio Landi
Ma io credo che tutti gli interventi che ci sono stati questa mattina
Abbiano non solo ricordato la figura di Guglielmo Epifani sia nei suoi tratti diciamo così di persone di relazione
Sia nei suoi tratti diciamo così anche di dirigente sia sindacale che di dirigente politico ma credo
Ci abbiano in realtà anche ricordato tutti i passaggi politici sociali
Che in realtà la CGIL
E in questo caso la sinistra del nostro paese nelle forme in cui si è articolata si era presentata hanno dato un contributo molto importante e da un certo punto di vista
Questo vale soprattutto per l'organizzazione sindacale
Sia emerso in questo caso ricordando anche alcuni tratti alcuni elementi specifici proprio della persona di Guglielmo Epifani e del modo in cui lui ha svolto il suo ruolo di dirigente fino anche di segretario generale di tutta la CGIL
Di come sia per noi per il sindacato
Fondamentale avere una capacità di visione e di rappresentanza generale degli interessi delle persone che lavorano
In questo senso
Ricordandoci a tutti
Come sia decisivo ed importante
Per un sindacato che vuol continuare ad essere appunto un sindacato confederale
Essere in grado sempre di unire quella che è la costruzione di un proprio punto di vista di un propongo pensiero critico in termini proprio anche divisione sociale e di non limitarsi mai a diventare semplicemente un soggetto che prova a tutelare le condizioni di vita soprattutto di lavoro da parte delle persone che vogliamo rappresentare cioè di come continuare ad aprire appunto l'ambizione di svolgere una funzione generale
In cui l'obiettivo di trasformare la società in cui viviamo attraverso la rappresentanza degli interessi del mondo del lavoro
è in realtà un'ambizione anche di chi vuole essere un soggetto non solo sindacale ma anche politico non nel senso di sostituirsi alle forze politiche ma nel senso appunto di avere una capacità di rappresentanza di tutti gli interessi delle persone non solo nel mondo del lavoro ma anche nella loro condizione di vita
Io credo che questo sia un punto particolarmente importante e quando abbiamo pensato di organizzare anche un momento come questo a distanza di un anno dalla sua scomparsa
Volevamo e credo siamo riusciti a raggiungere io cercherò di dare un contributo anche in questa direzione volevamo appunto non semplicemente ricordare come era una persona ma essere in grado di cogliere anche da ciò che quella persona ha fatto nel momento in cui ha svolto determinate funzioni di responsabilità
Come quei temi quegli argomenti quelle scelte quelle modalità anche di far vivere e di vivere l'organizzazione sono oggi in realtà elementi che possono parlarsi che possono insegnarci che possono diretti delle cose rispetto ad una situazione da ultimo lo diceva anche il presidente Amato in cui il primo punto di fondo è capire appunto quello che sta succedendo in quale contesto ci troviamo e come vogliamo agire per un processo di cambiamento
Dico queste cose perché io penso lo dico per me non voglio impegnare nessun'altro
Ma penso che stiamo vivendo una situazione di una difficoltà e di una complessità che forse non ha precedenti con l'accelerazione anche dei processi che stanno succedendo
E che molto probabilmente proprio per questa ragione
La capacità di una discussione che sia collettiva e che anche dal punto di vista
Di analisi parta appunto innanzitutto dal capire quello che sta succedendo per poi essere in grado di agire
Sia un tratto che dovrebbe
Recuperare tutti quelli che vogliono svolgere una funzione di rappresentanza sia essa sindacale come noi stiamo facendo sia esso sul piano politico istituzionale
Lo dico perché ripercorrendo
Velocemente alcuni dei problemi o delle cose che sono successe durante la gestione di Guglielmo come segretario generale per quello che mi riguarda l'ho fatto anche perché in particolare per la mia esperienza e per i rapporti con Uto con Luís nella nel taglio dei precedenti
Pittore
Il
Rivista
Di una complessità dei temi ed una capacità anche di vedere avanti di come alcune di quelle questioni hanno ancora oggi
Un elemento di grande importanza e mi permetto di dire in alcuni casi senza alcuna polemica anche rivendicando il fatto che allora insieme a Guglielmo ma tutta la CGIL era stata anche capace di vedere prima o di denunciare anche prima quello che sarebbe potuto succedere se non si affrontavano determinati temi
Lo dico perché il momento in cui lui diventa segretario generale in cui Sergio l'ha ricordato in modo molto preciso
Se vi ricordate lo diventa segretario nello stesso anno che qualche mese prima con Sergio ancora segretario generale
Si riempie
Il Circo Massimo proprio a difesa dell'articolo diciotto a difesa dello studio di autori difesa di un'idea di lavoro fondato sostanzialmente sui diritti e quando quella battaglia che fu vinta in quel momento in quella situazione
Immediatamente il tema che si pone fino ad arrivare la proclamazione di uno sciopero generale dei settori dell'industria e dell'artigianato
E quello di chi denuncia il declino industriale io ricordo allora ero allora ero segretario della FIOM di Bologna ricordo la preparazione anche di questo sciopero organizzato dalla sola CGIL non con le altre organizzazioni sindacali
Quando all'inizio qualcuno o in modo diciamo così ci diceva ma per cosa superate cosa vuol dire superare per il declino industriale ma di che cosa state parlando
In realtà io credo che in quel momento noi come qui è stato anche ripreso ricordato avevamo posto e avevamo visto quello che stava avvenendo perché in in realtà era anche una conseguenza della logica con cui si erano attaccati diritti
Perché qual era il collegamento tra le due questioni e cioè che stava prevalendo nel nostro Paese l'idea che la competizione e lo sviluppo non lo tocca di sull'innovazione e sull'investimento sul lavoro fu un'idea che anticipava sostanzialmente determinati processi ma lo giocabili in un'idea di riduzione dei diritti
Di flessibilità senza tutele di aumento delle forme di precarietà iniziano allora anche prime direzioni che vanno sostanzialmente in questa direzione e sentì pensiamo un attimo
E lo dico
Noi stiamo ancora pagando se troveremo dire son passati molti anni
Ma in realtà su una serie di settori di sentendo stiamo ancora pagando gli errori e le scelte sbagliato non fatte proprio in quel periodo nell'inizio come si diceva del nuovo secolo stiamo proprio pagando ancora quella situazione di anche in termini
Setti ragioniamo un attimo di quello che oggi è un passaggio molto importanti addirittura
Noi oggi siamo di fronte non solo ad un declino industriale ma noi oggi se la guardiamo da un certo punto di vista siamo in totale assenza di un'idea di politica industriale di sviluppo su settori strategici tanto più che oggi siamo addirittura di fronte ad un cambiamento della stessa idea di costi di costruzione dei prodotti e di una stessa idea sostanzialmente anche l'industria manifatturiera la voglio dire in modo molto secco
Noi siamo ancora formalmente il secondo Paese manifatturiero
Dopo la Germania e l'Europa continua a svolgere una funzione fondamentali
Ma in senso generale
Noi stiamo correndo il rischio seriamente di giocare sì un'idea di futuro industriale che mai come adesso deve essere giocato sull'innovazione dei prodotti sulla formazione sull'investimento sostanzialmente sul lavoro
E io credo che in questo ci sia un tratto particolarmente importante di riflessione di ragionamento di attenzione che è vero Guglielmo ha sempre avuto e ha sempre mantenuto anche questa sua capacità di lettura
Aggiungo che sempre poco dopo che lui era segretario vorrei richiamarlo anche perché anche oggi stiamo vivendo un problema di questa natura ricordo la grandissima manifestazione contro la guerra in Iraq organizzata proprio dalla CGIL che si tenne a Milano
E che anche in quel momento confermo un'impostazione anche della nostra
Organizzazione rispetto a quello che era per noi a proposito di sviluppo di lavoro anche una caratteristica esplicita di contrarietà alla guerra e di idea che solo attraverso la pace e l'estensione de della pace ci può essere sostanzialmente anche uno sviluppo della qualità della vita ed al lavoro delle persone
Così come penso un altro tratto molto importante Guglielmo all'inizio nel vecchio richiamava anche i congressi come momenti che sono stati per lui anche momenti importanti in cui ha cercato anche di dare un contributo che è appunto rimanesse anche nel momento in cui lui non era più segretario vorrei ricordare che la CGIL di fronte anche all'attacco alla Costituzione
Diede un contributo decisivo anzi se ci pensate l'allora ex presidente era presidente in modo precedente Scalfaro divenne anche il presidente del Comitato
A difesa della Costituzione e la sede di quel comitato fu proprio dentro alla CGIL la CGIL offrì sostanzialmente proprio quell'indicazione anche qui con un tratto io credo che io continuo a considerare non solo un elemento di memoria di resistenza ma un elemento diciamo così anche di innovazione profondissima e cioè l'idea
Per noi fondamentale da cui siamo nati e da cui non abbiamo mai rinunciato
A svolge questa funzione e cioè in chi pensa che la nostra Costituzione non semplicemente da difendere ma che l'applicazione dei principi e dei valori della nostra costituzione sono in realtà di per sé un elemento di Progetto di trasformazione di cambiamento che tra l'altro indica proprio anche la funzione non solo sindacale ma per quello che ci riguarda anche la funzione che la politica dovrebbe avere
Di rappresentanza degli interessi del mondo del lavoro riconoscendo nel lavoro e nel diritto delle persone a poter svolgere un lavoro realizzarsi nel lavoro che fanno un punto fondamentale
Non solo di rappresentanza ma di ridisegno anche del sistema sociale del sistema politico e del sistema e industriali e infine vorrei ricordare altri due passaggi diciamo così della sua esperienza dichiarazione diciamo così uno positivo
Richiamando anche il pluralismo e la gestione anche del pluralismo interno alla CDL
E uno diciamo così negativo perché mi riferisco quando parlerò di questo secondo aspetto ad un accordo separato ma che ancora oggi ha una sua qualità quando parlo positivo
Mi riferisco ad esempio all'accordo che fu fatto con l'allora governo Prodi nel due mila sette
Un accordo fatto assieme anche altro organizzazioni sindacali sulle questioni del mercato del lavoro della previdenza
E ricordo due aspetti da un lato anche il come la nostra organizzazione filtri plurimo perché ricordo che su quell'accordo allora io ero nella FIOM c'era anche un giudizio abbastanza critico la FIOM in questa discussione ma ricordo naturali che si fece un referendum
Si chiede la parola le lavoratrici e i lavoratori
E le lavoratrici e lavoratori in questo referendum approvarono con più dell'ottanta per cento questo accordo e lo dico perché questo nella storia diciamo così della del sindacato è sempre stato un punto molto importante perché quando c'è un percorso democratico penso qui Sergio ci ricordava anche il passaggio che ci fu tra il due mille novecentonovantadue mille novecentonovantatré ricordo che anche l'accordo del luglio novantatré fu sottoposto a consultazione fu votato da tutti i lavoratori problemi in molti casi avvengono quando si arriva ad accordi in cui le lavoratrici e lavoratori viene impedito di poter votare di potersi esprimere anche quando esistono posizioni diverse al limite
Tra le organizzazioni sindacali che proprio quando c'è la democrazia non diventano un elemento di rottura perché e la democrazia il consenso dei lavoratori che recupera il mette assieme anche possibili valutazioni diverse lo dico
Perché da quel punto di vista lì
Non solo fu un accordo approvato dai lavoratori ma fu un elemento che riscatta Bindi e rafforzò un rapporto democratico nel rapporto con i lavoratori per poi arrivare all'ultimo accordo di cui lui è stato in questo caso più che artefice in qualche modo anche subito una conclusione diversa da quella che noi pensavamo
Il famoso accordo separato sul modello contrattuale fatto nel due mila e nove che tra l'altro era proprio l'accordo che sostituiva quello del mille novecentonovantatré
E che fu fatto contro il parere della CGIL
E non a caso le immagini che abbiamo visto con il comizio all'inizio del video con il comizio di Guglielmo dal Circo Massimo erano proprio le immagini e le foto che ricordavano
Quel secondo momento la prima volta il Circo Massimo
Fu riempito suicida e due da Sergio con mi permetto di dire la vittoria in quel caso della difesa
Dello statuto dei diritti dei lavoratori dei diritti nel lavoro in senso generale secondo per rispondere a quello che era una scelta sbagliata di modifica del protocollo
E delle relazioni sindacali e industriali e qui lo dico
Assumendomi naturalmente la responsabilità di quello che sto dicendo noi stiamo discutendo
In queste ore e se ne stanno accorgendo tutti che i salari nel nostro Paese sono bassi
Che la gente non arriva alla fine del mese
E che c'è un aumento della precarietà senza precedenti è un fatto molto positivo che dopo un po'di tempo tutti stiamo discutendo di questo tema vedremo adesso quali sono le soluzioni che si trovano ma io vorrei ricordare che le ragioni che portarono la CGIL a dire che non ero d'accordo con quella intesa separata
è proprio allora si introdusse il modello vita per calcolare gli aumenti
Proprio allora si passò dai quattro anni con contrattazioni che ogni due anni dovevano recuperare con meccanismi che quando non rinnovati contratti c'erano meccanismi che li rilanciavano
Proprio allora nel nome generale della contrattazione si fece un accordo che riduceva ruolo dei contratti nazionali di lavoro e che di fatto mi permetto di dire
Apriva anche una stagione di svuotamento del ruolo stesso della funzione dei contratti nazionali di lavoro
Allora siccome non è che uno queste cose le fa solo per polemica però immagino che sarebbe molto importante che s'imparasse anche dall'esperienza
E si ragionasse sul fatto che oggi a me sembra un modo anche se volete attivo di ricordare quella che è stata una esperienza di direzione quella che è stata anche una battaglia in cui in quel momento ci s'è messo la faccia come si dice
E quindi c'è se assunti anche la responsabilità di non firmare un accordo e di battersi contro quell'accordo per tentare poi di ricostruire come è stato fatto negli anni successivi anche riconquistare un modello condiviso ma è indubbio
Che quella logica che in quel momento
Era anche passata su cui ci siamo battuti
Mi permetto di dire anche una parte della responsabilità che poi ha determinato una situazione anche di riduzione dei salari e di logica in un qualche senso di riduzione del ruolo dei contratti nazionali di lavoro e lo dico in modo molto chiaro
Perché noi continuiamo ad essere un Paese che nonostante questo tema venisse indicato dentro l'accordo del mille novecentonovantatré perché io sento anche tante persone oggi che parlano di patti ed accordi senza sapere di quello che contengono quei patti quegli accordi
E senza aver mai valutato il fatto che a volte quei patti non sono neanche mai stati applicati in tutte le sue parti come dovrebbero essere applicati quindi
Siccome mi sento dire molto spesso ma lei cosa pensa dei patti e così in battuta mi verrebbe da dire
Che proporrei che prima di fare degli altri patti si partisse con l'applicazione di quelli che sono stati fatti in precedenza perché se tutte le volte tu non applichi mai fatica infatti pensi che deve ripartire per ripartire al ribasso è una logica che abbiamo già visto
Che non ci permette di andare da nessuna parte e lo dico perché da un certo punto di vista e addirittura dal mille novecentonovantatré che si dice che uno dei problemi fondamentali è quello di dare valore erga omnes generale contratti nazionali di lavoro e di arrivare a delle leggi che garantiscono questi diritti e queste tutele a tutti i lavoratori è sostanzialmente a tutti i contratti e banalmente non aver mai affrontato questo problema non essersi mai posti il problema
Di arrivare ad un sostegno legislativo ai contratti nazionali alla contrattazione collettiva anni fatti determinato l'aumento dei contratti
Pirata e per assurdo se ci pensiamo noi siamo il paese che mentre non ha
Una legge
Che sancisse il valore erga omnes dei contratti e cioè non solo economico ma anche di tutela di tutti gli aspetti normativi noi non ce l'abbiamo questa legge ma siamo l'unico Paese che c'è ancora una legge quella fatta dal ministro Sacconi nel due mila dieci due mila undici addirittura il famoso articolo otto pensate alla contrada alla al paradosso noi non abbiamo la legge che dice che i contratti nazionali una volta fatti da soggetti rappresentativi valgono come legge per tutte le forme di lavoro
Ma abbiamo in Italia una legge che dice che le parti privati impresa e sindacati se vogliono possano fare degli accordi che derogano ai contratti alle leggi provate ma pensare in quale contesto siamo e quindi io penso che a maggior ragione oggi ricordando quella che è stata un'esperienza di direzione politica importante come quella che Guglielmo ha vissuto e anche il periodi in cui questo è avvenuto con anche i cambiamenti come oggi si è assolutamente importante
Dentro un'idea in cui stiamo ragionando di quello che il futuro del del destino anche industriale produttivo del nostro Paese dell'Europa
E di quello che è il futuro di un ruolo del lavoro e quindi anche del sistema contrattuale di come molti dei nodi che non sono mai stati affrontati ma che sono stati rinviati tornano ad oggi ad essere sul tavolo
E quindi da questo punto di vista penso che proprio perché siamo di fronte ad un fase di cambiamento da un certo punto di vista penso proprio di chiusura vera e propria anche con quello che il quadro che in precedenza abbiamo con cui abbiamo dovuto fare i conti penso che sia particolarmente importante non limitarsi oggi a ricordare la figura di Guglielmo Epifani ma credo che sia importante anche partire da ciò che è stato fatto ed a quello che lo stesso Guglielmo nel momento che è stato segretario generale si è misurato capire ancora l'attualità
Di quelle riflessioni di quelle scelte e anche delle necessità oggi di mettere in campo un'azione
Che
Affronti in modo nuovo anche questa situazione e lo dico e lo penso perché siccome
Nei prossimi giorni
Saremo chiamati ad affrontare queste tematiche e questi problemi oggi
La questione di un modello contrattuale che rafforzi il ruolo dei contratti nazionali di lavoro
E che assuma a partire da quella via l'obiettivo di una crescita dei salari
Si fonda anche sulla necessità della costruzione di una crescita della qualità del nostro sistema industriale e quindi di quali politiche di sviluppo sostanzialmente si mettono in campo
E allo stesso tempo la centralità del valore del lavoro
Si affronta mettendo nelle condizioni le persone a partire dalle nuove generazioni di potersi realizzare nel lavoro che fanno di non essere precari ed a un certo punto di vista di rilanciare quello che è un elemento strategico anche nella storia
Della nostra organizzazione
E cioè di battersi per affermare non solo il diritto al lavoro ma la possibilità che le persone
Attraverso il lavoro possano discutere partecipare alle scelte che riguardano
Il tipo di lavoro che si fa il come lo si produce la possibilità stessa di intervenire da dire sulle scelte che le imprese compiono e lo stesso governo prova in un qualche modo a misurarsi su questi argomenti ecco io credo che questo sia un modo oggi molto importante e per quello che ci riguarda proprio il diciotto di giugno
A piazza del Popolo dove abbiamo indetto una iniziativa nazionale che sta raccogliendo le tante assemblee territoriali che si stanno organizzando proprio per affrontare questo nuovo contesto sia l'occasione R rilanciare con forza la funzione della nostra organizzazione come soggetto che appunto nella difesa dei valori fondamentali della Costituzione a partire dalla pace indica anche un terreno di iniziativa e di azione
Amo realizzato e invito persa San Giovanni che in un qualche modo rispondeva quello che la FIAT in quel periodo aveva messo in campo e stavo mettendo in campo
E per Guglielmo fu l'ultimo comizio da segretario generale della CGIL perché pochi mesi dopo avremmo letto Susanna Camusso e quindi e ricordo naturalmente sia la preparazione di quella manifestazione sia quella piazza molto forte e anche naturalmente l'intervento conclusivo di Guglielmo
Con una certa forza una certa caratteristica che anche di fronte ad una piazza che invocava lo sciopero generale che invocava
Anche un elemento di forza ebbe naturalmente la capacità come sempre dimostrato di un dialogo di un rapporto di un'attenzione e anche di tenere aperta una prospettiva
L'iniziativa di mobilitazione che aveva come al centro sempre L'Unità della CGIL del mondo del lavoro come condizione per affrontarlo e poi dando mi ha colpito molto quando l'ho rivisto
L'ultimo comizio tra virgolette che che Luís poi ha fatto che si è purtroppo saputo solo dopo che sarebbe stato l'ultimo comizio che non a caso era qui a Roma
Di fronte ai lavoratori della Whirlpool
E di nuovo con questa sua capacità
Da un certo punto di vista perché colpisse come anche in quell'intervento lo ricordava Pier Luigi prima anche in quel suo intervento nel sostenere le ragioni dei lavoratori della Whirlpool
Prima di arrivare a dirvi che li sosteneva ragiono con loro anche in quel comizio di di quello che stava succedendo
Di come si collocava la vicenda della Whirlpool nel contesto più generale di che cosa significava come si muoveva la multinazionali in quale contesto dell'Europa questo avveniva quali proposte mettevano in campo
E da un certo punto di vista io credo questo parli più di tante altre cose ecco ascoltare
Quelle parole riconferma diciamo così non solo una CELTA di vita che Guglielmo aveva fatto ma anche come quell'intelligenza e quella capacità di analisi
E di studio che aveva che ha caratterizzato la sua persona il suo modo di essere come persona l'abbia sempre messo fino all'ultimo momento anche come modo di fare politiche anche come modo sostanzialmente di agire io credo queste sono quelle cose che rimangono al di là purtroppo del fatto
E adesso Guglielmo non c'è più e non c'è la possibilità di ragionare con lui non mi permetto di dire
Che in realtà poi quello che fai come lo fai rapporti che in realtà a costruirsi sono cose che rimangono e che in un qualche modo possono essere anche un elemento di esempio di aiuto e di per sé anche di Contri
Voto a un'organizzazione importante come la nostra ecco io credo che questo sia il punto molto importante ed infine davvero che l'ultima cosa che dico che faccio
Credo di raccogliere il consenso di tutti voi
Che siete qui perché come diceva Fulvio abbiamo pensato utile di fare a ricordo anche di questa nostra iniziativa di questa nostra giornata che è solo l'inizio di un'altra serie di attività che vogliamo
Mettere in piedi a realizzare proprio nel ricordo nel pensiero di Guglielmo e quello di consegnare a Giusi una la moglie
Una targa in ricordo di Guglielmo il ricordo di questa giornata e soprattutto riportando le parole importanti che voglia il ma usato in un'occasione molto particolare che era quella della sua elezione a segretario generale della CGIL grazie a tutti voi
Io vi ringrazio tutti per la partecipazione davvero ampia anche per la resistenza che avete dimostrato
C'era molta famiglia della CGIL oggi anche tantissimi ospiti Esterni della politica dell'informazione
Farei un torto perché non li potrei girare citare tutti ho visto il ministro speranza Massimo D'Alema ho salutato prima Cecilia dei leggeri e Walter Verini cioè di gusto un po'tanti altri ce ne sono
Ringrazio tutti eviteremo informati sulle nostre prossime iniziative appunto che fanno riferimento all'anno dalla scomparsa di Guglielmo Epifani grazie