La crescita dello spread e la nuova politica monetaria della Banca Centrale Europea: intervista s Stefano Fassina

E radio radicale siamo con Stefano Fassina economista e deputato di leu per parlare del e la cavalcata del del dello spread che insomma aperto anche un grosso fonte di preoccupazioni dopo l'annuncio della scorsa settimana della del governatore della Banca centrale europea Lagardère Tel tilt la fine dell'acquisto di tutti i titoli del debito pubblico allora che cosa sta succedendo i soprattutto questa questa situazione a me quanto quanto ci deve preoccupare alla luce del del del fatto che forse noi siamo un po'più deboli rispetto ad altri Paesi
La situazione decide preoccupare perché siamo in un'economia di guerra l'inflazione è un'inflazione importata a differenza di quel che registrano negli Stati Uniti nel Regno Unito
Un'inflazione che non deriva da un surriscaldamento della nostra economia da una dinamica salariale fuori controllo all'inflazione importata
E in questo contesto la stretta della politica monetaria
Aggrava una situazione che già difficile la grave in generale ovviamente ne aggrava ancora di più per gli Stati come l'Italia che hanno un elevato debito pubblico quindi la preoccupazione
Tanta il punto è che cosa fa il Governo che cosa fanno i governi dei
Degli stadi più indebitati perché è evidente che la chiusura generale del programma di acquisto di titoli di di debito pubblico da parte della BCE non può voler dire
Diciamo abbandono degli dei titoli vistati appunto in difficoltà
Di titoli del debito pubblico di Stati in difficoltà come l'Italia ma anche la Francia la Spagna il Portogallo quindi è necessario reazione
Affinché venga definito e attivato uno scudo anti-spreco le parole vaghe
E l'incertezza lasciata
Della Lagarde
In conferenza stampa giovedì scorso
Certamente non aiutano a
Dare una prospettiva di stabilità al quadro in cui sia
Senta di scudo anti-spread ha parlato anche l'ex presidente del consiglio il senatore a vita
Mario Monti che lo ricordiamo al Senato credito non abbiamo votato il terzo quando si è discusso a Palazzo Madama
Allora come ha trovato le parole di di Monti sullo scudo anti-spread anti-spread e soprattutto in relazione a quello che dovremmo fare cioè alle riforme che lui propone che è necessario fare anche in relazione alla diversità del della situazione con cui lui affrontato lo spread e no e noi dovremmo affrontarlo oggi
Ma francamente ho trovato un po'come dire retorica all'intervista di Monti noi oggi abbiamo un debito così elevato non perché negli ultimi anni abbiamo fatto una spesa eccessiva abbiamo fatto operazioni
Come dire sciagurate
E come è noto c'è stata la pandemia c'è stato un crollo del PIL nel due mila e venti
C'è stata la necessità di intervenire in modo significativo a salvare famiglie comprese e da questo deriva neo i venti punti in più di debito che abbiamo accumulato quindi
A mio avviso va tenuto conto della situazione in cui siamo poi sarebbe interessante capire queste famose riforme strutturali quali sono dopo che abbiamo
Devastato il mercato del lavoro abbiamo tagliato le pensioni e con Monti dice che ne abbiamo annacquato alcune delle riforme che erano state fatte e non so come ha trovato questo passo ma
Ripeto sarebbe interessante che venissero linkati queste famose riforme tra virgolette da da fare per far ripartire la crescita perché se ne parla da trent'anni ma poi alla fine quando va a vedere si tratta solo di precari iniziare ulteriormente il mercato del lavoro
E ti taglia il welfare queste sono le famose riforme strutturali che dovrebbero dare l'abbrivio chissà quali crescita la strada è evidente che l'Italia ha bisogno di riforme ma riforme vere che riguardano appunto la giustizia la pubblica amministrazione
Ma l'Italia ha bisogno di una politica industriale ha bisogno di investimenti pubblici e privati
E ha bisogno che la Banca centrale europea continua a fare quello che ha fatto egregiamente fino a qualche mese fa
E c'è una banca centrale che i nomi in una economia di guerra perché ne siamo in un'economia di guerra gli Stati Uniti non hanno un'economia di guerra sono molto lontani dalla guerra non hanno il problema
Del costo delle materie prime come l'Italia o altri Paesi europei la Banca centrale europea deve farsi carico di questo debito coprite chiamiamolo così che non può essere trattato in via ordinaria se viene trattato come se fosse un debito accumulato per eccessi chili di spesa pubblica diventa davvero complicato guardare avanti
Senta vuole dire qualcosa sul sul comportamento della Lagarde che in questi mesi che ha lasciato parecchi margini di ambiguità abbiamo visto che ha fatto delle dichiarazioni che poi ha ritrattato che hanno aperto un fronte di incertezza allora
Lei comincia a pensare che questa sia un'incertezza fonduta oppure che lei non sia preparata ad affrontare questa questa situazione di un'economia di guerra
Ma è evidente che qualche aggiustamento alla comunicazione la Presidente della DC lo dovrebbe fare dopodiché però non nascondiamoci dietro un dito
Ci sono stati dell'eurozona importanti che vogliono cambi di rotta questa storia dell'indipendenza della banca centrale vale fino a un certo punto nel senso che è vero che ha uno statuto ultraliberista che non hanno nella Federal Reserve le Club Tenco Bindi Länder perché lo statuto della BCE assolo un unico obiettivo che è quello dell'inflazione assolutamente assente ogni riferimento all'occupazione
A differenza di quanto è nello statuto delle altre due banche centrali che ora ricordato dopodiché però la BCE a a degli stakeholder politici che stanno a Berlino che stanno nei nelle capitali dei Paesi frugali che sostengono e e spingono per il cambio di rotta quindi torniamo alla responsabile responsabilità della politica poi è chiaro che chi fa il presidente rileva come comunica ai mercati rileva però qua ci sono dei nodi politici che devono essere affrontati e non possono essere scaricati sui presunti tecnici perché la politica monetaria non annullati tecnico e quindi la quintessenza della politica
L'ultima domanda cosa si aspetta adesso dell'autorità degli Stati Uniti allora loro hanno lei ha detto che loro vivono una situazione che che non un'economia di guerra
E qualcuno ha maliziosamente detto che insomma in qualche modo hanno un qualche messo in difficoltà la nostra economia quella europea
Allora lei si aspetta un'altra mossa da parte delle delle autorità monetarie americane che metteranno in difficoltà ancora di più la nostra economia
Ma loro le la Federal reserve sta andando avanti diciamo rispetto a un quadro macroeconomico che è diverso dal nostro perché la la dinamica salariale è stata sostenuta nell'ultimo anno a differenza a differenza del di quella italiane in generale di quella delle loro zone è evidente che in un quadro di ristretta interconnessione finanziaria e commerciale la politica monetaria degli Stati Uniti rileva
La differenza sui tassi di interesse vuol dire che il dollaro s'apprezza rispetto all'euro e quindi vuol dire che
Che quanto importiamo in termini di risorse energetiche pagato in dollari ci costa di più in Euro e quindi ha un impatto sull'inflazione quindi è evidente che la stretta
Monetarie negli Stati Uniti ha riflessi negativi da noi dopodiché abbiamo le spalle grosse siamo un'area importante con le misure giuste possiamo attutire gli effetti negativi se invece si agisce per diciamo favorire alcuni e non tenerne conto del quadro complessivo dello Zona per i Paesi esposti come l'Italia un problema molto serio
La ringrazio grazie a Stefano Fassina col quale abbiamo parlato della crisi dello spread che grazie