Tra gli argomenti discussi: Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 25 minuti.
09:30
10:00
09:30
9:30 - CAMERA
9:00 - Roma
9:30 - Roma
11:00 - Roma
15:00 - Roma
9:15 - Milano
9:30 - Torino
19:00 - Milano
18:00 - Catania
giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Cari amici di Radio radicale benvenuti a stampa e regime sono le sette e trentotto di mercoledì quindici giugno vi parlo Alessandro Barbano vediamo subito i titoli del nostro sommario
La lega strappa sulla giustizia ma il flop nel referendum e nelle amministrative apre profonde crepe nella leadership di Salvini il segretario Serra il pressing sul governo aspetto risposte da Draghi dice entro settembre
Su pace fiscale pensioni emigrazione e al Senato lo scontro sulla riforma Cartabia la lega non ritira gli emendamenti e votare anche quelli di Italia viva letta invoca la fiducia
Il dibattito nel centrosinistra sulla strategia del PD
Letta insiste su un'alleanza larga per tenere insieme Cinquestelle azione ma il crollo del partito di Conte apre inquietanti dubbi nel PdL c'è chi punta su un asse con Di Maio Calenda non ci sta
Al voto da solo dice mi candido a Roma e il leader pentastellato Conte svela che molti nel movimento vorrebbero uscire dal governo l'UI stante la maggioranza dà fiducia Draghi ma dice non staremo zitti e buoni
E poi parleremo anche di economia la BCE continua a rassicurare i mercati impegno senza limiti è il messaggio che viene da Francoforte
Crescono i tassi dei Mutis può è spread a duecentoquarantanove punti ci sono interviste importanti che leggeremo a Trichet a Gentiloni
E a Marco Tronchetti Provera
E poi Draghi e il leader della UE verso il viaggio a Kiev per mostrare al Cremlino che l'Europa è compatta
E intanto in V infuria la guerra del gas gas promo taglia il metano del quaranta per cento a causa delle sanzioni parleremo anche della delle reazioni alla vicenda del suicidio assistito e con un articolo di Luigi Manconi sulla Repubblica e su altri quotidiani ci sono anche altre reazioni
Questo il sommario di giornata vediamo invece i titoli di prima pagina dei quotidiani il Corriere della Sera lega e tensione primi scossoni per il governo
La Repubblica lo strappo di Salvini
Il Messaggero luce gas sconto in bolletta la stampa Movimento cinque Stelle Conte minaccia la crisi ce lo chiedono i cittadini
Il giornale un anno per vincere il centrodestra ultima chiamata il mattino giustizia pensioni e fisco la lega incalza il governo e poi il dubbio effetto referendum sulla riforma scontri in maggioranza
Il Sole ventiquattro Ore BTP tassi ai massimi da dieci anni meno gas per l'Europa e il prezzo vola Libero si apre la caccia a Giorgia insulti e balle a pioggia avvenire la guerra Cifa poveri
E poi la verità un altro Putignano per la lista si chiama Francesco e fa il Papa il Riformista ora incerto Conte non esiste però il populismo non è finito e poi il manifesto
Secondo tempo dopo il primo turno di comunali Conte si lecca le ferite le ferite Salvini sparò a salve sulla giustizia
Il fatto quotidiano cinquecento mila aziende in rosso e settecento settanta mila poveri in più quanto pagherà l'Italia per la guerra e poi domani la lega ferita le elezioni prepara una nuova fase di logoramento del governo
Il foglio le città dice l'editoriale di Claudio Cerasa rafforzano l'agenda Draghi e ancora abbiamo un la notizia il finto exploit di Calenda pompato dai giornali amici per un successo che non c'è
C'è vi segnalo la l'editoriale di Davide Giacalone sulla ragione un taglio mediare sfianca
E la Repubblica e le scusate la verità affari inserto di economia della verità Borsa peggio noi di Mosca questi i titoli dei principali quotidiani adesso
Entriamo nel cuore delle notizie ma e soprattutto vediamo i riflessi che il flop referendario e il risultato delle amministrative ha avuto nei partiti il primo partito
Colpito dalla dall'onda d'urto delle aspetto delle e aspettative deluse nell'urna e quello di Matteo Salvini
E la lega avuto un risultato negativo e la reazione è stata quella di
Di Salvini di serrare il pressing sul governo e soprattutto la reazione si è vista già nella riforma Cartabia dove la Lega si è sbarcata
Non ha ritirato gli emendamenti
E ha votato quelli di Italia viva come vediamo dal Corriere della Sera a pagina due
Il giorno dopo il voto si aprono le prime crepe nella maggioranza scrive Virginia Piccolillo la lega in calo di consensi e tradita dal proprio dei referendum rilancia sfida il governo
E vota in linea con i referendum contro parti della riforma Cartabia è accaduto ieri ultimo giorno di lavori in Commissione giustizia sul testo di modifica dell'ordinamento giudiziario
E delle modalità di elezione del CSM approvato il quattro maggio la camera che oggi si avvia al voto definitivo nell'aula del Senato come annunciato al Corriere dalla responsabile giustizia Giulia Bongiorno la Lega hanno raccolto l'appello della ministra della giustizia Marta Cartabia
A procedere senza intoppi verso l'approvazione finale
E nel vertice di maggioranza ieri non ha ritirato gli emendamenti al testo il partito di Salvini ha votato per tutta la lunga serata in commissione i propri emendamenti quelli di Fratelli d'Italia e alcuni d'Italia viva
In ballo ma all'auspicio di fare presto
Enrico letta ha denunciato il tentativo della lega di bloccare la riforma e auspicato che il Governo ponga la fiducia ma cosa accadrà si chiede il Corriere della Sera
Oggi nell'aula dove molti sono i voti in libertà l'esito della riforma non sembra in pericolo la ministra non ci sarà ma l'attacco al testo del governo contro cui renziani hanno votato ieri
E la lega intende farlo anche oggi meriterà riflessioni e le reazioni non si fanno attendere Matteo Salvini fa un'intervista al Corriere della Sera
E dice attendo risposte da Draghi mito tempo fino a settembre questa la reazione ufficiale della lega la nostra lista dice Salvini ha pagato un prezzo alle Civiche e all'astensione dobbiamo lavorarci fratelli d'Italia beneficia dell'essere all'opposizione noi abbiamo preferito responsabilmente il farci carico dei problemi degli italiani come vedremo questa giustificazione del fronte elettorale
E più o meno simile
Da parte di Salvini e da parte di Conte paghiamo dicono i due leader la nostra partecipazione al Governo ma tutti e due
Non ritengono opportuno far venire meno la loro adesione alla maggioranza per una serie di motivi
Che qui andremo ad analizzare sindaci e militanti dice Salvini mi segnalano una crescente insofferenza verso un governo che appare sbilanciato a sinistra su troppi temi sul pace fiscale pensioni immigrazione giustizia serve un cambio di passo
Draghi deve sapere che ci sono temi su cui non siamo disposti a transigere qui Salvini nell'intervista Cesare Zapperi sul Corriere della Sera da tre mesi di tempo per esaminare il terreno torneremo dice
Sul pratone di Pontida il diciotto settembre per quella data vogliamo risposte e cioè quali disposte gli chiede
Il giornalista del Corriere fare la pace fiscale a beneficio dei grandi non dei grandi evasori ma di tanti cittadini perbene che sono non sono riusciti a pagare le tasse per colpa della crisi e poi
Bisogna superare definitivamente la Fornero trovando l'accordo su quota quarantuno entro la fine dell'anno quindi sigillare così dice Salvini confini visto che dall'inizio dell'anno
Si contano già ventidue mila arrivi
E poi se la guerra andrà avanti a lungo dice Salvini non ci saranno soldi in Italia per aumentare stipendi e pensioni questa è la verità quindi lavorare per la pace è un dovere di tutti e qui rivendica la sua iniziativa
Diplomatica per così dire che lo aveva portato ai immaginare un viaggio India Russia e che è stata poi
Costellata dalle polemiche forse avuto anche un impatto nel voto delle amministrative dell'altro ieri questo Salvini a pagina tre sul Corriere ma le ragioni di questa reazione
Che sono nere tra scena che troviamo sulle pagine dei dei quotidiani il primo è quello della Repubblica e di Emanuele Lauria a pagina tre
Scrive Lauria c'è una data cerchiata in rosso nel calendario della Lega
Scossa dalla doppia batosta sul referendum e delle amministrative il diciotto settembre il giorno del ritorno a Pontida
La guarda con tentazione Matteo Salvini la temono i cosiddetti governisti
Perché sul pratone delle invettive di Bossi l'attuale leader potrebbe consumare il passaggio traumatico dello strappo cioè l'addio Habderhaim di attorno a questa suggestione sulle macerie della doppia campagna elettorale
Si consuma uno scontro mai così duro nel Carroccio
Con un traendo sotto il dieci per cento a livello nazionale scrive Lauria
Le politiche si preannunciano un bagno di sangue fra un anno la metà della rappresentanza parlamentare leghista tornerebbe a casa e Salvini si va convincendo questa la lettura della Repubblica
Ogni giorno di più che la permanenza nell'esecutivo sia insostenibile
E letteralmente ma sa bene che uscirà adesso
Significherebbe dare ragione a Giorgia Meloni che tra l'alto come vi ricordo ieri aveva fatto questa appello alla lega
Ma si è pure persuaso che il lavoro di Draghi non riscuota particolare appeal tra gli imprenditori che costituiscono lo zoccolo duro della lega e del centrodestra
E con l'esigenza di chiedere almeno un segnale di discontinuità in economia al governo
Ha un leader ormai sotto assedio prosegue
Il retroscena di Emanuele Lauria che su tutte il giallo
Con il fiato sul collo dei governisti chi sono i governisti Giorgetti Isaia Fedriga
Proprio per evitare la che vogliono evitare la lotta è rottura con Londra di e che ora reclamano con forza una linea univoca e coerente senza più oscillazioni
Su temi centrali come la politica sanitaria e quella estera insomma Salvini e sotto assedio prima delle elezioni dice Lauria un Giancarlo Giorgetti sempre più stanco
Luca Zaia Massimiliano Fedriga avevano chiesto un incontro a Salvini per discutere proprio della rotta da seguire attendono ancora una risposta
Si sono risentiti dopo il voto però e sul tavolo rivela la Repubblica c'è la proposta pervenuta da un ambasciatore del leader il capo della segreteria Andrea Paganella
Di entrare in un comitato politico ristretto un modo con cui allargare la responsabilità delle scelte secondo Salvini
Evitando spaccature fino alle politiche
Ma una soluzione che Giorgetti Zaia Fedriga per prima per primi vedono di buon occhio per orientare la navigazione di un segretario che considerano ormai allo sbando fiaccato da iniziative considerate
Sciagura te fra cui il mancato viaggio in Russia tutto è fermo in attesa dei ballottaggi ma la temperatura rivela Repubblica all'ombra del Carroccio è sempre più elevata questa la lettura
Chieda il quotidiano di Maurizio Molinari sul dopo elezioni in casa lega poi c'è la stampa con un un altro retroscena interessante a pagina undici
Che da un po'il clima
Di quello che sta accadendo rivolta dentro il Carroccio andiamo via dal governo quando Salvini dice molti dei miei vorrebbero uscire chi sono questi molti il la stampa li andati a censire è andato a vedere quali sono le reazioni di insofferenza all'interno della lega eccita Edoardo Rixi Alberto Bagnaia Riccardo Molinari e poi c'è l'atteggiamento dei governatori
Che sono ovviamente più prudenti ma dietro le quinte vivono la stessa preoccupazione Salvini frena per niente strappi anche perché come spiegato non può fare ciò che la Meloni gli ha chiesto sarebbe ancora una volta dimostrare una subalternità e la Meloni a pagina quattro sul Corriere della Sera
Viene raccontata nella sua aspirazione a consolidare la leadership per puntare a candidarsi come il riferimento unico del centrodestra per la premiership alle elezioni nel due mila ventitré
Qual è la strategia di Giorgia Meloni la rivela Paola Di Caro sul Corriere della Sera non far pesare troppo la vittoria ottenuta vivendola senza otto ostentazioni
Individuare il nemico nell'avversario e non nell'allegato modulando in quella direzione gli attacchi tracciare la strada che il centrodestra dovrebbe prendere
Senza forzature ma con i toni e modi di chi comincia a entrare nella parte che gli elettori stanno indicando quella di leader
Della coalizione ma non ci sarà solo scrive Paolo Di Cara il fronte esterno da proteggere
Nonostante il comizio congiunto a Verona con Salvini è sembra una telefonata lunedì sera con Berlusconi con gli alleati andrà prima o poi trovato una nuova unità e una linea comune
Poi c'è il tema delle regionali
Racconta Paolo Di Caro dove Meloni sarà la prova di una nuova leadership in Sicilia al momento resta il muro contro muro confratelli Italia schierata con Musumeci
E Forza Italia comici che ma divisa e lega che spingono per un cambio offrendo a Meloni
La scelta di un altro candidato di Fratelli d'Italia che potrebbe essere Raffaele Stancanelli ex sindaco di Catania che era stato tra i grandi sponsor di Musumeci ma poi aveva rotto con lui
Uscendo dal movimento perorare sirene non vengono ascoltate ma il non diamo auto auto e non accettiamo pronunciato da Meloni lascia un piccolo spiraglio se diventerà un'apertura scrive Paolo Di Carlo si capirà presto perché una cosa Fratelli d'Italia non può accettare che Musumeci venga logorato dagli alleati questo il dibattito all'interno
Del centro destra
Vediamo invece l'altro fronte il fronte del centrosinistra dove come di dicevo
C'è un grande dibattito sulla strategia
Che Letta dovrà mettere in campo dopo il risultato
Desolante del Movimento cinque Stelle su cui il PD aveva puntato letta i timori sui cinque stelle scrive il Corriere della Sera
A pagina cinque come arrivano al due mila ventitré si interroga il segretario
Francesco Verderami e l'Autore del retroscena
Scrive ha messo a tacere l'area anti Draghi Anna dopo essere arrivato al Nazareno ha impresso al partito una netta linea atlantista dopo lo scoppio della guerra ha riportato il Pd al primo posto con le amministrative ma
L'eredità ricevuta dal passato
è un'ipoteca sui progetti futuri dice Verderami e quando l'altra sera ha scorso i dati del Movimento cinque Stelle letta non è riuscito a trattenersi
Come arrivano l'anno prossimo il leader Demme e atterrito dal tonfo di Conte il punto di riferimento del progressismo che gli era stato consegnato da Zingaretti al passaggio di consegne
E che oggi è diventato un problema se alle politiche il movimento precipitasse sotto la soglia
Del quindici dodici per cento la coalizione che Letta sta costruendo non sarebbe competitiva il campo largo rischierebbe di essere
Più stretto del quaranta per cento preso dal Pd di Renzi alle europee del due mila quattordici
Vedremo se davvero il segretario democrat nona un piano B di certo ha spiegato i dirigenti del partito
Non possiamo cambiare le da soli la legge elettorale non possiamo andare da soli al voto se il centrodestra restasse unito
Perciò deve insistere sull'idea di una coalizione allargata che tenga dentro anche Calende Renzi attenzione Cuesta e la strategia Diletta si vede da tutti i retroscena
E anche da molti commentatori dell'area Democrat che insistono colmi il segretario confortarlo in questa strategia il fatto però dice
Verderami che non si nasconde i problemi di questa prospettiva
E che cadendo ha costruito il suo consenso escludendo un rapporto con i populisti e non c'è dubbio che perderebbe parte dei voti se cambiasse linea destino che probabilmente toccherebbe anche agli altri pezzi di centro interessati al progetto del partito di Draghi senza Draghi il leader di Azione
Lo sa e non intende accettare una posizione ancillare dice Verderami poi vedremo perché Calenda si Espresso anche con più chiarezza
Ieri durante un colloquio in in Transatlantico
Rivela Verderami nel suo retroscena un deputato demmo non lesina ma critiche verso ponte ma quando ha pronunciato il nome di Di Maio il costituzionalista Ceccanti l'affermato Eno
Di Maio fondamentale la battute rivelatrice di un dibattito in corso nel Pd e che l'ex capogruppo Marcucci spiega maliziosamente a suo dire
I contraenti nel Patto per l'Nuovo Ulivo sarebbero il PD azione Italia viva la sinistra
E la componente liberale di Forza Italia quanto Conte deciderà Luís io vedo molte sintonie con Di Maio il gioco è chiaro bisognerà attendere l'esito del ricorso sulla leadership del da modi del movimento per capire il resto insomma
Si prefigura un'alleanza larga ampia questa è una suggestione che aleggia in questa vi quest'anno di vigilia elettorale e ma e al momento poco più che una suggestione però nei discorsi in Transatlantico questa ipotesi o questa speranza di un campo largo in cui addirittura una parte di Forza Italia
Una parte dei Cinque Stelle convergano a formare una maggioranza del post Draghi contrario senza Draghi è una prospettiva che coltivata come un'ambizione ancorché talvolta dissimulata non sempre dichiarato ufficialmente ma questa ipotesi circola come vi dicevo ma le reazioni invece ufficiali sono altre
Calenda
Non sta all'ipotesi di una prospettiva ancillare in cui ci siano i Cinquestelle certo se il movimento cambiasse verso e non fosse più il movimento di Conte
Le cose potrebbero cambiare ma stiamo all'oggi alloggi il Polo Calenda non cambia idea il PD dice Calenda non mollerà mai il Movimento cinque Stelle io vado al voto da solo e mi candido a Roma questa e l'idea del leader di azione che pensa a una nuova convention a settembre a Milano per la volata elettorale
Lo scrive Lorenzo Di Cicco sulla Repubblica a pagina otto
Che cosa ha in testa si chiede Carlo Calenda fare da sé
Al solito un terzo polo senza renziani ma aggregando le liste civiche
Che hanno portato i candidati appoggiati da azione al quattordici per cento a Palermo al tredici per cento a Parma
Addirittura il ventitré all'Aquila non sono tutti i voti suoi ma appunto la sfida è Cuesta assemblare quello che sta in mezzo ai due bit populismi
Calenda all'alleanza con il Pd dice Di Cicco non ci crede e un matrimonio azione Cinquestelle ripete e impossibile
Andare da soli quindi Calenda studia le mosse almeno tre la prima una convention del terzo polo a Milano a settembre poi ci sono le mosse prettamente
Pre-elettorali
Per trainare la lista che nascerà con i radicali di più Europa Calenda punterà sul voto d'opinione nelle grandi città
Tenterà quindi di cavalcare di nuovo l'effetto Roma ecco l'idea si candiderà nel collegio uninominale Roma uno per la Camera dei Deputati bacino elettorale
Centonovanta mila voti nel centro di Roma alle comunali dello scorso anno ricorda Di Cicco
Calenda
Superò il trenta per cento l'obiettivo è ripetersi o almeno avvicinarsi Calenda ieri ha lanciato per le Regionali anche il nome di Carlo Cottarelli
E ma e più un modo per mettere in crisi il centrosinistra e che difficilmente sponsorizzare ebbe la corsa dell'ex
FMI sottotraccia Calenda sta approvando in tutti i modi a convincere Letizia Moratti a candidarsi a governare quanto a Renzi dice Lorenzo Di Cicco sulla Repubblica
Le nozze elettorali rimangono difficili i più in azione le escludono ci porta meno voti di quelli che ci toglie questa è una convenzione a convinzione
Di molti aderenti ad azioni che sono diciamo il circo magico della leader di azione l'idea che qualunque alleanza Esterna l'identità del partito possano nuocere
Tanto che si tratti di alleanze con la sinistra quanto che si tratti di alleanze al centro con
Gli altri partecipanti di quella galassia frammentate che pure rappresenta una prospettiva potenziale per la politica italiana ma non trova mai sintesi
Lo spazio politico c'è queste amministrative mostrano scrive Di Cicco che la lista di Calenda vale molto se si presenta da sola
Mentre vale poco quando si presenta in coalizione col centrosinistra ad accreditare l'idea di una sfide identitaria e Antonio Noto direttore scientifico Di Noto sondaggi
Che ha valutato i risultati elettorali così Calenda sulla secondo la Repubblica anche la stampa
Affronta questo tema a pagina dodici però dalla parte di Enrico Letta e insiste nella strategia
Del segretario
Che e quella di convincere il primo a voi i alleati che alleati non solo a mettersi insieme e cioè gli alleati potenziali che lui vede in questo campo largo
Di cui i Cinquestelle e Calenda a suo giudizio dovrebbero fare entrambi parte così Carlo Bertini
Sulla stampa pagina dodici con pazienza scrive riuscirò a mettere insieme Calenda Conte Renzi e il PD come Enrico Letta ci proverà col programma tenere dentro tutti
Non come Romano Prodi con le duecentottanta pagine
Di quello che fu base per l'Unione del due mila e sei ma in stile Ulivo se i grandi temi su cui lavorare
Di fino per mettere d'accordo Calendar Renzi Conte speranza Europa scuola sanità ambiente diritti
Francesco Boccia scherzando le battezza le cinque stelle guidate dalla sesta commenta che il lavoro dopo che il segretario insieme
Con i suoi dirigenti più vicini ha fissato la linea per costruire la coalizione larga sono d'accordo anche i riformisti De Lorenzo Guerini
A puntare su temi quando dicono con Andrea Romano non dobbiamo dare alibi a Calenda per correre da solo ma non dobbiamo chiuderci nel recinto della sinistra del resto lette convinto che il centro non esiste
Calenda interlocutore privilegiato ma non deve mettere venti anche perché il suo boom è un effetto ottico
Per ridimensionarlo lascia parlare Peppe Provenzano che ci dà la media nazionale dei voti di lista Dio traendo da cui esce uno
Spappolamento generalizzato il Movimento cinque Stelle al due Calendar Renzi allo zero virgola sei ecco sui risultati elettorali delle amministrative
C'è molto dibattito come vedremo perché Calenda rivendicato il risultato di quattro sindaci di Catanzaro Parma Verona e Palermo molto al di là delle aspettative nel caso di e L'Aquila del caso di labile addirittura al ventitré per cento
Però c'è chi fa notare che non sono tutti i voti suoi quelli ma sono vuoti
Che si accreditano i candidati per la loro influenza nel territorio e che invece i voti di lista di azione sono molto più limitati come vedremo
Ne parla anche il foglio però intanto voglio stare su questa
Specie di Tenaglia
Politica e morale che il PD si prepara a costruire nei confronti di Calenda
Se ne colgono gli accenti anche nell'intervista di Francesco Boccia alla Repubblica a pagina nove il quale dice con la stessa chiarezza di quanto affermi il retroscena della stampa
Calenda deve scegliere non esiste il boom dei centristi e dice anche boccia guai per dare infiniti Cinquestelle
Si sta utilizzando il caso di Palermo dell'Aquila e di Catanzaro dice Boccia
In modo strumentale tutti e tre i candidati centristi
Ferrandelli Di Benedetto e tale dico cioè quelli sostenuti da Calenda
Hanno un loro consenso personale dice Boccia avrebbero fatto bene con qualunque lista ecco perché anziché mettersi a fare gli illusionisti
Adesso sarebbe più severo analizzare i numeri effettivi registrati in giro per l'Italia da ciascuna lista che dicono due cose
Nessuno è autosufficiente
E se non si divide il centrosinistra può giocarsi la partita con il centro destra boccia rappresenta l'ala della sinistra del PD è quindi Manda Calenda un messaggio forte e chiaro
Vieni con noi o peggio per te queste il senso di questa intervista il ventisei giugno dice l'ultimo atto prima di entrare nel rettilineo finale che porta alle elezioni del due mila ventitré
è il tempo delle scelte
Si voterà in sessantadue città in alcune Parma Piacenza Verona Cuneo Como Lucca partiamo in testa la lega chi era il primo partitore terza o quarta in altre dobbiamo ribaltare il risultato allargando il campo e qui chiedo Calende Renzi
Volete sindaci progressisti che attirò il pm RR puntando su scuola e sanità pubblica o amministratori guidati da Salvini
Ho Meloni Calenda dice Boccia deve decidere se vuole stare di qua o di là noi un lavoriamo per unire tutti ma se si preferisce
Pur avendo la stessa idea di società di fare un'operazione autonomo come in alcune amministrazioni locali se ne assumerà la responsabilità
E questo Francesco boccia sulla Stam sulla Repubblica a pagina nove
E il dibattito sull'ipotesi che il centro abbia una prospettiva c'è anche una lettura da parte di esperti e politologi
E dopo i risultati delle elezioni su cui alcuni giornali come il fatto quotidiano ma anche il giornale fanno notare
Che l'accreditamento che il centro e la lista di azione si dà dei risultati dei sindaci non sarebbe poi così effettivo come si vorrebbe far credere
C'è un articolo del vi dicevo c'è un articolo del Giornale
Che andiamo a recuperare subito e poi un articolo del fatto vediamo dello prima quello del fatto di Marco travaglio
E A pagina
Otto il boom di Renzi e Calenda e una balla scrive Lorenzo Gerelli valgono lo zero cinque perse per cento
Ci si rifà sempre alle elaborazioni di ultrà and se si calcolano i voti di lista su base nazionale tra i Comuni con più di quindici mila abitanti scrivere
Già Lelli ed escluse le città di Sicilia Friuli Venezia Giulia i cui risultati non sono caricati sulla piattaforma on line del ministero dell'Interno azione vale un deprimente zero quattro per cento ancor più irrisoria Italia viva
Inchiodata allo zero uno limitando la media i comuni dove hanno corso B e ed è ovvio che bisognerebbe considerare questi non quelli dove non hanno corso quindi questa media e assolutamente priva di fondamento ma è tipica di un certo modo di rito di raccontare la politica distorcendo risultati
Almeno nelle i Comuni dovranno corso azione sale al quattro e quattro e Italia viva resta all'uno insieme però fanno il cinque cinque
E comunque si parla di elezioni amministrative però poi ci sono i risultati invece
Che riguardano i candidati come sappiamo che e all'Aquila il candidato di sostenuto dazione arrivato al ventiquattro per cento c'è chi dice non è tutta farina del suo sacco cioè farina del sacco di Calenda
E quella quel risultato è frutto della dell'autorevolezza e del prestigio della prestigio elettorale del candidato che aveva a prescindere da dal sostegno del partito insomma e difficile separare qui il ruolo del partito dal ruolo dei candidati sono tutte valutazioni ovviamente ipotetiche che si fanno di analisi del voto anche il giornale fa la stessa valutazione baruffa al centro e l'articolo di Massimo ma il PK digital due e Calenda fai infuriare tutti
E su questo dato del voto c'è ovviamente una certa contrapposizione ma il centro quali sono le prospettive del centro Dalì Monte politologo
Esimio è uno dei in qualche modo degli strateghi della riforma costituzionale di Matteo Renzi poi bocciata nel referendum si fa intervistare dal dubbio Giacomo Poletti a pagina sei
Parla con il politologo che nona molta fiducia che nasca un terzo polo è difficile dice e con questa legge non sarà comunque decisivo
Primo dice da lì Monte non credo la possibilità di un accordo serio per azione Italia viva per una questione di incompatibilità caratteriale tra Calenda e Renzi due galli in un pollaio non fanno un polo
Secondo vedo molto difficile la creazione di un terzo polo
Che includa anche pezzi del centrodestra potrebbe forse accadere se i sondaggi dicessero che un eventuale terzo polo potrebbe impedire la vittoria di uno dei due poli maggiori e quindi diventare decisivo e qui vengo al terzo punto
Non credo che un terzo polo possa diventare decisivo con l'attuale sistema elettorale a meno che tra oggi e il voto non accadono cose straordinarie
Proprio l'eventuale terzo polo gli chiede Giacomo Poletti che lo intervista dovrebbe esserne il perno della cosiddetta area Draghi il Presidente del Consiglio
Ha più volte rifiutato ma quante chance dalla possibilità che ci sia ancora Luís alla guida del prossimo governo
Poche risponde
Da rimonte ma se per qualche motivo straordinario le elezioni non dovessero determinare un vincitore della maggioranza
Oppure se dopo il voto scoppiasse una grave crisi finanziaria allora le portabilità potrebbero salire mi spiego
Se Berlusconi Meloni e Salvini ottengono il cinquantaquattro cinquantacinque per cento dei seggi come fa venire fuori una candidatura Draghi
Se non legato a una situazione di catastrofe finanziaria e sociale
Meloni non potrebbe mai accettarlo soprattutto se arrivasse prima nella coalizione perché a quel punto pretenderebbe di diventare presidente del consiglio certo se non ci fosse una maggioranza chiara e coesa allora sì riaprirebbe la partita
Così il politologo
Roberto D'Alimonte sul dubbio poi però Renzi non è stato zitto ieri ha parlato ancora
Ha mandato dei messaggi non solo lui ma anche Maria Elena Boschi con due interviste che
Sono sulla stampa e sulla Repubblica vediamo prima quella del leader di Italia viva Matteo Renzi che a pagina quindici viene intervistato dall'altro
Stampa la firma è di Fabio Martini firma autorevole e prestigiosa del quotidiano
Di Giannini allora secondo me
Quelli che volevano tirare la corda Draghi dice Renzi hanno perso il premier e più forti di prima altro che storie meglio così ci attendono mesi di fuoco a cominciare dall'inflazione e dalla perdita di potere d'acquisto
Serve un grande patto sociale per l'Italia non il logoramento di Draghi questo è il pensiero
Di la lettura anzitutto politica di Renzi sulle elezioni e poi veniamo all'apporto prospettiva del centro riformista
Un centro riformista che dicano
Hai sopra i misti e noi populisti dice Matteo Renzi e non solo possibile ma anche strettamente necessario ma se lei ci crede davvero gli ribatte Fabio Martini perché non fa qui ed ora una proposta operativa disinteressate senza tatticismi
Perché è ancora presto risponde
Matteo Renzi a tempo debito sarà naturale per tutti abbandonare gli egoismi e costruire una casa comune che vada a doppia cifra
Chi per piccole ambizioni personali blocca questo processo si assume la responsabilità di consegnare il Paese ai populisti e qui ce l'ha con Calenda
Poi dice uno come Beppe Sala in questa partita e lancia un nome
Che è un nome importante perché e il Sindaco di Milano e anche un riferimento dell'area riformista nel PD più volte il suo nome è stato potenzialmente in campo
Uno come Beppe Sala dice Renzi in questa partita può costare da protagonista e con lui tanti amministratori locali riformisti
Chi conosce bene Calenda gli fa
Notare Fabio Martini è pronto a scommettere non farà mai e poi mai un accordo con nessuno e tanto meno con lei il suo vero obiettivo è replicare il modello Roma le pare fattibile e qui Martini
Riferisce quanto lei retroscena
E in ciò che si raccoglie all'interno degli ambienti di azioni e ampiamente confermato
Salendo a voler andare da solo
I numeri dice Renzi sono argomenti testardi i candidati si cimici sono andati bene ma la lista di azione da sola non Bam molto lontano anche dove i candidati sindaci vanno bene il risultato di azione non è trascendentale
Quattro per cento all'Aquila otto per cento a Palermo uno a Verona in totale azione eletto meno sindaci e meno consiglieri d'Italia viva fa notare Renzi
E se parliamo di Roma i primi due eletti della lista Calenda primo e secondo sono due d'Italia viva insomma l'accordo riformista serve a tutti anche a Calenda
E poi parla anche dei Cinquestelle gli chiede Martini non trova dei cinquestelle così deboli sono molto più malleabili di un tempo oggi le imporrebbe una pregiudiziale o noi o loro
Renzi risponde la verità è che noi le prossime elezioni ci saremo loro no hanno trovato il modo migliore per rispettare il limite di due mandati andranno a casa tutti
Ma per un cittadino comune dice Martini l'unica preoccupazione e capire come ci sì la porteranno rispetto al governo Leo schiude che a un certo punto possano scartare uscire
Uscire dal governo dice Renzi vorrebbe dire elezioni anticipate molti di loro dovrebbero tornare a lavorare e qualcuno dovrebbe buttarsi sul reddito di cittadinanza io scommetto che faranno tanto fumo e niente arrosto questo
Il pensiero
Di di Matteo Renzi che alla domanda finale se tra dieci o undici mesi il centrodestra non conquisterà la maggioranza assoluta sarà ineluttabile bussare di nuovo a casa Draghi
E lui risponde sarebbe positivo ma è ancora troppo presto per parlarne ora concentriamoci sul precedente presente e questo conferma quanto vi dicevo l'idea che una maggioranza trasversale
Possa in qualche modo di fronte a un risultato elettorale non convincente non determinante per nessuno dei due poli
Essere ancora la base di un governo presieduto dalla l'ex presidente della BCE è una prospettiva accarezzata soprattutto da parte di chi non si riconosce nel bipolarismo
Attuale
Però Matteo Renzi come avete visto
Lancia in campo anche delle alternative endogene al sistema centrista e al sistema riformista il nome di Sala risponde a questa prospettiva
Gli fa eco anche Marilena boschi che a Calenda manda un messaggio nell'intervista che fa
Alla Repubblica
Nella quale dice sostanzialmente siamo obbligati a collaborare non possiamo immaginare di essere distruttiva mente competitivi questo il messaggio che lancia Maria Elena Boschi
Al Corriere scusate non alla Repubblica a pagina nove intervistata
Da ve lo dico subito
L'intervistata
Da
Claudio bozza
Questo grande centro riformista e gli chiede il collega del Corriere della Sera viene accreditato fino al dieci per cento ma dovreste alle armi colazione fare pace con Calenda una roba più possibile è una strada non solo possibile ma anche doverosa
Perché Calenda
Sia così altalenante dei rapporti con gli altri deve chiederlo a lui certo non può lamentarsi di quello che Matteo ha fatto per lui
Renzi infatti lo ha nominato ministro viceministro ambasciatore lo ha sostenuto sia per il Parlamento europeo che per Roma la pace non solo è possibile ma necessaria lo hanno capito tutti i numerosi
Protagonisti del centro riformista e presto Calenda dovrà accettarlo tutti insieme con umiltà servono i voti di tutti non i veti di qualcuno questa la boschi che diciamo fa una specie di mozione degli affetti ricordando a Calenda
Il ruolo che Renzi ha avuto nella sua carriera politica ma come sappiamo il passato è passato il presente si misurerà sui rapporti di forza è la competizione
Tra Italia viva e azione al momento è una competizione molto personale e molto dura che non sembra prefigurare una corresponsabilità solidale dei due leader e dei due partiti questo il clima che si respira nella centro poi c'è Conte contea ha ammesso la sconfitta ieri come vi dicevo lo ha rifatto giro offrì fatto ancora ieri e oggi sulle pagine dei quotidiani
è riportato il suo pensiero mi assumo la responsabilità dice ma anche con una serie di precisazioni uscire dal governo ho incontrato tante persone che mi hanno fatto questa richiesta dice Conte vedete la stessa cifra di Conte e Salvini i miei mi chiedono di uscire dal governo ma io non lo faccio però non stop buono questa è la reazione ore ho incontrato tante persone che mi hanno fatto questa richiesta dice
Giuseppe Conte l'ho toccata con mano questa richiesta il nostro elettorato sta soffrendo noi stiamo nel governo ma nessuno pensi che staremo zitti e buoni perché questo non lo accetteremo mai così così
Giuseppe Conte ma fa notare Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera nel movimento c'è chi inizia a mettere in discussione la rifondazione conta contiana
L'affondo arriva dal deputato Gianluca Vacca che dice all'Adnkronos sicuramente queste amministrative sono state un disastro elettorale un disastro annunciato ma non in queste proporzioni movimenti politici seri dopo un risultato del genere
Avvia una fase di riflessione interna una frase che dice tutto il clima che si respira nel movimento voglio ricordarvi che il movimento io nel mi due mila diciotto appresso il trentadue per cento dei voti quindi una
Quantità di parlamentari
Enorme poi la riforma del Parlamento ha ridotto i parlamentari quindi già ci sarà una contrazione
Rispetto al numero degli eletti
E vide evidente che e IPA i parlamentari che dovessero essere letti da un partito che oggi nei sondaggi accreditato molto al di sotto forse a un terzo di quello che era il bacino elettorale iniziale
Sarebbero una sparuta minoranza rispetto a quelli che oggi siedono a Montecitorio
Questo il il il clima che si respira il Movimento cinque Stelle
Confermato questo clima di sfiducia anche dall'analisi dei flussi elettorali analisi dei flussi elettorali che come vi dicevo conferma una diaspora dal Movimento cinque Stelle verso il partito di Giorgia Meloni questo è un fenomeno che andrebbe analizzato lo fa l'Istituto Cattaneo
Individuando delle tendenze dall'analisi del del
Oss osservatori S elettorale ed è mosso la polis dell'università
Di Urbino la prima tendenze il ridimensionamento del momento cinque stelle che ha avuto sempre difficoltà la seconda tendenza richiamo i propri della lega di Salvini e va be'fin qui ci siamo ma il il tema del della trasmigrazione dei deputati del del dei consensi del Movimento cinque Stelle verso il partito di Giorgia Meloni sta nell'analisi dei flussi elettorali ne parla il giornale anche a pagina tre
Eccolo qui andiamo a vedere
Dall'analisi del voto di domenica come risulta anche dei flussi calcolati dall'Istituto Cattaneo scrive Renato Mannheimer
E che uno che si intende di questa materia suggerisce altresì che una parte relativamente consistente degli ex cinque Stelle si sia diretta verso altri partiti ad esempio verso il Pd alleato dei grillini in queste elezioni
Ma anche in misura non trascurabile verso Fratelli d'Italia che pare aver offerto loro
A me almeno in una certa misura quell'immagine di nuovo e di diverso dai partiti tradizionali
Che avevano creduto di trovare nei cinque stelle quattro anni fa un fenomeno simile avvenuto seppure in misura assai più ridotta nella lega
Molti elettori del partito di Salvini delusi da alcune scelte del capitano e non ultimo dalla sua permanenza al governo
Si sono trasferiti a Fratelli d'Italia convinti dalla comunicazione dal successo della Meloni con la conseguenza che fratelli Italia supera la Lega anche nei comuni del Nord così l'analisi di Mannheimer
E mi dicevo
Questo e il clima politico che si respira nei partiti
Dopo il doppio voto referendario e amministrativo Tilla flop referendario ovviamente fa ancora discutere
Sulla sulle ragioni del referendum sulla battaglia sulla giustizia come avete visto al Senato
C'è in questo momento la riforma Cartabia e appesa al filo
Delle e gli strappi che già la lega ha messo in campo e anche Italia viva vota i suoi emendamenti
Si discute ancora sui quotidiani soprattutto sui quotidiani che si occupano più diffusamente di giustizia degli effetti di questo voto
C'è una intervista di Gaetano Pecorella sul foglio
A pagina quattro Pecorella dice e un è stato un disastro annunciato il l'esito di questo referendum Pecorella come sappiamo è stato un parlamentare di Forza Italia avvocato e il giurista
Prestigioso Hermès Antonucci lo intervista
Salvini mai stato garantista dice Pecorella il fallimento dei referendum non sarà un boomerang
Attraverso i referendum Salvini ha cercato di accreditarsi come garantista dice Pecorella soprattutto attorno al tema dello strapotere della magistratura
Nonostante sia sempre stato un giustizialista la cosa peggiore è che appena si è accorto che i referendum rischiavano di essere un fallimento
A causa del disinteresse della gente è scomparso dalla scena non ha avuto nemmeno la coerenza e il coraggio di sostenere i quesiti che aveva proposto intervistato dal Foglio Gaetano Pecorella avvocato giurista ex parlamentare di Forza Italia commenta ciò che definisce il disastro annunciato dei referendum sulla giustizia
E un disastro
Non solo per lo scarso appeal l'opinione pubblica di diversi quesiti referendari ma soprattutto perché quando un partito in questo caso la lega sì in testa un referendum automaticamente determina uno scontro politico con gli altri partiti i referendum erano in linea con la tradizione storica di radicali della difesa dei diritti ma ciò che ha fatto Salvini come fa sempre stato quello di apparire come protagonista ha messo da parte le altre forze che potevano sostenere i referendum con i radicali l'Unione delle camere penali ma quando è emerso il rischio concreto di una sconfitta ha lasciato dei referendum andassero per conto loro senza nessuno che li sostenesse chiaro
Che non era credibile quando proposti quesiti ancor meno lo è stato quando si è messo da parte di fronte al rischio
Di una sconfitta
Questo il pensiero
Di Gaetano Pecorella
E poi c'è un articolo che vi segnalo sul riformista di tiziana Maiolo
Che sostanzialmente dice la battaglia per la giustizia giusta e appena iniziata certamente il voto del referendum non è una buona notizia ma la battaglia garantista non si ferma qui tiziana Maiolo
Io vi dico
Che in Italia spire il vento di del garantismo circa dieci milioni di persone una su cinque fa notare la Maiolo sono andate a votare
I cinque quesiti sulla giustizia e questo nonostante il boicottaggio esplicito di Repubblica fatto domani
E la pusilla limita del PD questo il pensiero di Tiziana Maiolo sul riformista il tema della giustizia ricorre anche nell'editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera editoriale
Un po'amaro nel quale
Panebianco dice i referendum sulla giustizia hanno fatto la fine prevista se ci fosse stata una vera campagna referendaria questo il pensiero del politologo e pertanto un'informazione diffusa la percentuale dei votanti sarebbe stata molto più alta ma il quorum non sarebbe stato ugualmente raggiunto
Perché basta che i fautori del no si astengano
E la somma tra l'astensione fisiologica e l'astensione del no e sufficiente per vanificare un referendum questo impone di riconsiderare l'istituto del quorum perché oggi la percentuale di votanti media delle elezioni di qualunque lezioni e tale da vanificare nei fatti lei sito di qualunque referendum ma nel caso specifico del referendum sulla giustizia la percentuale del venti per cento e comunque molto molto più bassa anche delle attese
L'Italia dice Panebianco raccontando il suo controverso rapporto con la giustizia è passata da una fase
Quella della egemonia dell'età democristiana nella quale il predominio della politica sulla giustizia caratterizzava
Questa stagione
Alle all'età post democristiani in cui si è affermata dice Panebianco una radicale autonomizzazione del corpo giudiziario
Che non accompagnata da meccanismi di limitazione del potere dei singoli magistrati ossia da adeguati contrappesi
Si è risolta nell'affermazione di un potere corporativo che intimidisce la politica e che quando rispetta i diritti del cittadino lo fa solo per il buon cuore del singolo magistrato dell'etica professionale
Aspirazioni a riportare il nostro ordinamento giudiziario nell'alveo dei principi della democrazia liberale ci sono tanto in settori della destra quanto della sinistra ma è difficile disfarsi delle tare originarie
A causa della diffusa accettazione da parte di ampi settori dell'opinione pubblica di una concezione populistico autoritaria
Che si è sedimentata nel tempo
E si è sedimentata perché perché e i detentori del discorso pubblico e questo dobbiamo dirlo
I detentori del discorso pubblico politici e anche intellettuali giornalisti l'anno innaffiata l'hanno promossa per sostanzialmente quasi un trentennio ma anche a causa dice Panebianco è questo il se la seconda
Fa il secondo fattori di resistenza al cambiamento
E di una corporazione che possiede i mezzi coercitivi per impedire
Che tale potenza venga intaccata e qui c'è il ruolo di ricatto che la politica avverte nei confronti della magistratura
Ricatto in senso politico ma anche in senso personale perché sappiamo bene qual è il potere di intimidazione che alcuni settori della magistratura
Hanno espresso nei confronti di alcuni singoli candidati politici e nessuno vuole finire nel tritacarne fare la fine
Di Silvio Berlusconi o Matteo Renzi per fare solo due nomi bisogna dire che la scelta del segretario del PD
Dice Panebianco contestata da settori del suo partito di pronunciarsi per il no a tutti i quesiti
Ha avuto una evidente significato politico e qui Panebianco dice una cosa che abbiamo sottolineato nei giorni scorsi noi condividiamo in pieno
Sarebbe bastato un sì dice Panebianco puramente simbolico data l'impossibilità di raggiungere il quorum al più importante era dei referendum quello sulla separazione delle funzioni per segnare una rottura con il passato ma tutti sono prigionieri del loro passato
C'è stato un tempo a partire degli anni settanta
Che l'allora Pci si trovò a essere fiancheggiato da un pugno di magistrati che praticavano un uso alternativo del diritto sia usavano l'arma giudiziaria per spostare a sinistra gli equilibri
Politici da Mani Pulite in poi gli eredi del Pci non hanno mai smesso di fiancheggiare la ormai potentissima associazione nazionale magistrati neanche questa volta ci sono stati strappi neanche questa volta
La scelta di Enrico Letta assegnato un punto di autonomia da una subalternità culturale prima ancora che politica che gli eredi del Partito comunista
E oggi Partito Democratico ancorché hanno dismesso le loro posizioni ideologiche le loro bandierine ideologiche continuano a conservare
La sento illiberale del sistema non potrà e qui la conclusione è amara del politologo
Essere davvero intaccato forse lo sarà un giorno magari fra qualche generazione quando nuove circostanze obbligheranno la classe politica rimettere
In mano ai fondamenti della Repubblica a riscrivere le regole della convivenza civile
L'equilibrio oggi giustizialista autoritario e un equilibrio che passa dalla politica alla Società perché il frutto di una pedagogia culturale ben precisa innervata nel Paese
E promossa per decenni i cambiamenti politici veri le grandi riforme sono frutto di processi culturali quindi chi vuole cambiare la giustizia
Prima ancora che proporre delle modifiche legislative si deve intestare una grande battaglia dipenda da Cugia civile liberale integrale suggestiva quanto quella che il populismo giustizialismo
E a a proposto per decenni e opposta
A quei principi
Che hanno affossato ribaltato lo Stato di diritto queste la battaglia culturale a cui e chiamata la cultura garantista e liberale di questo Paese che non deve deprimersi per l'esito del risultato referendario poiché la montagna è tutta da scalare ma le battaglie
Di lunga gittata sono poi quelle che veramente impongono determinano un cambiamento e sono quelle che meritano di investire con lungimiranza e con coraggio così il editoriale di Angelo Panebianco sulla Corriere della Sera
Chiude questa pagina cosiddetta giudiziaria
E e poi torniamo un po'a parlare anche e di economia e di guerra perché e l'economia oggi a una serie di spunti molto interessanti anzitutto dopo gli scossoni prodotti dall'annuncio che la BCE avrebbe ridotto il quantitative easing cioè l'acquisto di titoli a sostegno dei Paesi più fragili e dopo le reazioni dei mercati che hanno fibre lato molto facendo salire lo spread bruciando
Miliardi e miliardi nelle borse la BCE è corsa ai ripari anche se probabilmente accogliendo e le critiche che ha ricevuto
Da parte di autorevoli economisti è tra questi e tra questi vi segnalo anche il consigliere economico di Draghi Giavazzi
Passiamo subito all'economia però ho dimenticato e voglio quindi segnalarmi alcuni commenti prima ancora che chiudono la pagina politica
Che di cui mi sono dimenticato di darvi conto e che sono importanti bellissimo bellissimo utenti Job volo d'uccello cioè quello di di Franco sul Corriere della Sera è quello di Cappellini che si esercitano sulla crisi del centrodestra
E anche anche folli sulla sulla Repubblica a pagina trentanove poi c'è quello di Pasquino sul domani che in bocca
A sostegno della strategia di letta ancora la all'idea di aprire il campo a tutte le forze della sinistra del centrosinistra nella convinzione anche Luís che Calenda e Conte che Cinquestelle e i riformisti possano stare dentro lo stesso
La stessa la stessa stanza e poi però e per questo voglio segnalarvi questo editoriale importante c'è ed editoriali di Marco Travaglio che come sapete e più che diciamo un riferimento della cultura dell'Iran è in qualche modo lo spin doctor da nella attuale leader pentastellato Giuseppe Conte e spesso le sue previsioni i suoi consigli sui suggerimenti sono stati da Conte
Variamente interpretati ma sostanzialmente sempre fatti propri e stavolta travaglio la dice forte chiara quella che era apparsa già nelle sue esternazioni nelle settimane scorse una tentazione
Quella di far sfilare il Movimento cinque Stelle dalla maggioranza
Dice Travaglio nella conclusione di questo dito reale per arrivarci vivo alle politiche
Conte dovrà supplire al suo vero deficit che non è di linea o di idea anzi salario minimo ambientalismo radicale multilateralismo
E pacifismo oggi in bocca tanti erano solo nel programma del Movimento cinque Stelle ma è di organizzazione i delegati territoriali sono un buon inizio dice travaglio sia pur tardivo il resto dell'opera
Erano recuperare credibilità tra gli esclusi
In Francia fa notare Travaglio melenso o sponda divincolandosi dal PD dal trappolone in cui Grillo e Dimaio hanno cacciato i Cinquestelle quello che li penalizza
Sia se scaricano Draghi sia se restano con Draghi l'unica via d'uscita e mollare il governo dice Travaglio ritiro dei ministri ma non la maggioranza appoggio esterno almeno sulle leggi utili
è vero Di Maio non lascerà mai la Farnesina ma se lo votassero gli iscritti dovrebbe scegliere fra ministero e movimento e il famoso chiarimento interno fra governisti e movimentisti sarebbe cosa fatta quindi
Sostanzialmente Travaglio detta la linea e dice accontentò quello che Conte dovrebbe fare Conte per ora ha detto che non lascerà il governo però ha fatto intendere che molti glielo chiedono
E se questi che glielo chiedono sono influenti come il direttore del fatto quotidiano chissà che non posso ripensarci scusatemi se ho fatto questa digressione mentre mi ero già portato sul terreno economico su cui adesso torniamo vi dicevo che la BCE
A
Continuato a confermare la disponibilità a stabilizzare i mercati con interventi anche importanti
Dopo le reazioni seguite all'annuncio che il quantitativi i singoli sarebbe andato esaurendosi e alle reazioni seguite all'annuncio che
Il tasso del denaro sarebbe aumentato ulteriormente anche in estate dello zero cinque per cento poi la prospettiva come sappiamo si è ridotta allo zero venticinque ma
Le reazioni non sono mancate e e i tassi dei muti solo stanno schizzando verso l'alto lo spread e a duecentoquarantanove punti le Borse hanno continuato nei giorni scorsi a bruciare
Molti molto denaro e oggi la birra ieri la BCE rassicura ancora impegno senza limiti
Rassicura i mercati e a tagliare le unghie della speculazione dopo un'altra giornata difficile scrive vittoria pur Ledda sulla Repubblica a pagina quattordici
Dopo un'altra giornata difficile per i rendimenti dei titoli di Stato italiano lo spread tra Bund e BTP si è allargato ancora duecentoquarantanove punti base
In serata è arrivato il discorso di Isabella Schnabel membro del comitato esecutivo della BCE che ha ribadito l'impegno di a combattere la frammentazione dei mercati in pratica l'esplosione degli spread per alcuni Paesi spiegando che l'impegno della BCE non ha limiti
E che è pronta ad agire rapidamente con tutti gli strumenti a disposizione anche inediti
Non c'è dubbio che se e quando sarà necessario possiamo progettare e implementare nuovi strumenti insomma una corsa ai ripari dopo quello che si era prodotto le reazioni sono molte perché perché c'è quella di Trichet
Che intervistato sempre dalla Repubblica dice l'Europa deve
Deve non deve perdere l'Abi le le banche centrali non devono per l'occhio la possibilità di ancorare le aspettative di rialzo dei prezzi
Tutti negli USA e l'Europa devono avere fiducia sul fatto che nel medio termine torneremo è un'inflazione al due per cento che il dato di consenso tra tutte le banche centrali difendendo quindi la prospettiva
Diciamo
Di un politica monetaria che Possa stabilizzare
L'inflazione ancorché come ha detto Giavazzi la nostra non è un'inflazione di eccesso di domanda e un'inflazione dettata dall'aumento dei prezzi dell'energia
Il rischio di una politica ciò monetaria non espansiva ma rigida
è quello di segnare poi una un punto a favore della recessione che aleggia come uno spettro sul futuro dell'economia europea e poi ha detto
Trichet
Bisogna andare verso un mercato unico dell'energia anche l'ipotesi del del PRAE scappa che aveva nel sostenuto Draghi nei giorni scorsi sembra essere sostenuta anche dall'ex presidente della BCE nell'intervista che fa a pagina quindici sulla Repubblica
Poi c'è Gentiloni
Gentiloni a pagina undici invece e si muove in una prospettiva più operai dice giù le mani dalla BCE stiamo attenti ad attaccare la BCE come avviene in Italia con ce l'ha con Salvini naturalmente con questo taglio populista perché la BCE ci sta aiutando e noi non possiamo dimenticarci questo sono poi e ci troveremo molto in difficoltà la recessione dice gente Leoni non è inevitabile il catastrofismo non è una buona medicina prevediamo che nelle Unione europea nel due mila e ventidue sarà al due sette per cento la crescita in buona parte si effetto di trascinamento ma l'economia può restare positiva
E poi dice
E e ho visto in Italia delle reazioni incomprensibili la BCE va lasciata lavorare in autonomia il punto per quanto ci riguarda e assumersi in pieno le nostre responsabilità di politica economica a livello nazionale
E nelle istituzioni comuni non può essere la BCE a risolvere tutti i problemi e quali sono i problemi
Gentiloni lo dice
E chiaro che più facile dirlo quando sei un commissario europeo di quando sei un Presidente del Consiglio o ancor di più un leader di un partito chiamato al voto fra un anno e quindi desideroso
Di spesa pubblica per ottenere consenso elettorale l'Italia dice adesso Gentiloni tra i suoi obiettivi a quello di tenere sotto controllo la spesa corrente
E giusto far fronte per l'impatto dei rincari elettrici ma il più possibile con spese mirate e temporale non aggravando il debito
E lei parla di reazioni incomprensibili richiede Federico Fubini che lo intervista sul Corriere della Sera agli annunci della BCE in Italia a che cosa si riferisce
Al vecchio riflesso dice Gentiloni di dare colpa all'Europa e una reazione che vedo affiorare in Italia
E oltre che mio per infondatezza autolesionista bisogna stare attenti a non aggiungere incertezza politica
A un contesto economico già compresso il messaggio deve essere l'opposto
Che siamo fortunati in questo frangente ad avere Mario Draghi come premier ma chiunque governerà domani garantisce la continuità dell'impegno europeo dell'Italia se questo messaggio
Viene alterato da reazioni scomposte e noi rischiamo di aggravare i problemi del Paese invece e di alle inviarli non si capisce conclude a cosa servano adesso gli slogan contro l'Europa se non a farci male da soli quindi Salvini stai attento questo il messaggio di Gentiloni poi c'è Tronchetti Provera che intervistato dalla dalla stampa
Il
Dove è stata proprio la stampa
Il quotidiano sì
Massimo Giannini fa parlare
Eccolo qui alla stampa era sepolta tra i la fila di quotidiani a pagina diciassette l'intervista di Tronchetti Provera cosa dice Tronchetti Provera molte cose sia al PRA e scappa di
I grandi
Poi dice la politica dei tassi della BCE non può essere l'unica leva va coordinata con interventi sull'economia reale altrimenti può produrre l'effetto opposto e quali sono gli interventi sulle colline regale solo la politica fiscale sostanzialmente e e il tempo di alzare i salari li chiede
Il l'intervistatore Marco Zatterin certo perché possono favorire un'espansione del potere d'acquisto d'altro canto dato il deficit di produttività nei confronti dei Paesi europei
Occorre muovere la leva la leva fiscale cercando di non danneggiare Lassie competitività del sistema ricetta elevare gli stipendi e ridurre il cuneo fiscale
Assolutamente con una strategia che non pesi sulla competitività del sistema dell'impresa e poi richiede Zatterin farà il reddito di cittadinanza e altro c'è convergenza nel dire che abbiamo perso occasioni
Non c'è stata alcuna scelta strategica chiara di politica economica dice Tronchetti Provera che permettesse il recupero della competitività del paese e quindi è una bocciatura sonora a tutte le politiche di sussidio di bonus
Che purtroppo in questi anni si sono avute anche sotto l'ombrello della pandemia si è cercato il consenso con una sommatoria di bonus che non ha avuto l'impatto necessario sulla domanda dice Tronchetti Provera
Non è non si è ragionato sul coordinamento di sostegni programmi di investimento sono state tutte manovre di breve termine
E poi sul salario minimo dice sì ma è un tema che non tocca l'industria dove l'ottanta per cento delle intese fatta di contratti collettivi in cui la retribuzione e sopra il minimo
E un dibattito distorsivo mal comunicato il salario minimo non riguarda il settore
Industriale e in effetti è un tema che è stato posto da più economisti da più uomini anche del della politica lo ha detto anche Brunetta
Il il salario minimo serve a proteggere
Le situazioni di debolezze di non tutela cioè dove non ci sono i contratti ma l'Italia è un Paese dove la contrattazione collettiva a differenza di quello che avviene in altri Paesi d'Europa riguarda i salari
Quindi il RAI mettere un'altra camicia di forza che si aggiunge alla contrattazione collettiva e indiscutibile
E poi la minaccia più grave dice Tronchetti Provera e il debito nel momento in cui la crescita si fa più incerta gli spread salgono e il passivo aumenta
Sullo stesso tenore c'è anche Lorenzo Bini Smaghi con un articolo molto interessante che non posso leggervi ma che ha visto un tempio sul foglio
Un articolo che spiega la posizione
In cui si trova in Italia
Dice la situazione economica parte da questa premessa Magdi e Bini Smaghi è cambiata in particolare cambiato drasticamente l'obiettivo delle autorità monetarie
A fronte di un'inflazione superiore al previsto che ha raggiunto livelli record degli ultimi trent'anni la Banca centrale europea
Ha deciso di interrompere la politica di acquisto di titoli di Stato dei Paesi membri il cosiddetto quantitative easing e di avviare una serie di rialzi dei tassi di interesse ciò significa che dalla fine di questo mese il debito pubblico e messo per finanziare il disavanzo della banca centrale
Non verrà più acquistato dalla Banca scusate per salute sale per finanziare il disavanzo dello Stato non verrà più acquistato dalla Banca centrale come avvenuto nell'ultimo biennio ma dovrà essere invece collocato presso i risparmiatori italiani ed esteri diventa cruciale il livello del tasso d'interesse al quali tali risparmiatori vorranno investire in titoli italiani
Maggiore il rischio percepito sulla finanza pubblica
Italiana maggiore sarà il tasso di interesse che lo Stato dovrà pagare il maggiore sarà l'onere del debito
Per i contribuenti che a sua volta incrementa il disavanzo e il debito pubblico è una spirale la credibilità che il Paese a o piuttosto la dona può innescare una spirale
E non è sorprendente dice Bini Smaghi
Che l'annuncia che l'annuncio dell'aumento dei tassi da parte della BCE abbia determinato un rialzo dello spread sui titoli italiani oltre duecento punti base il problema è piuttosto che il rating BBB
Del debito italiano non sia migliorato sensibilmente in questi anni e non ci si può peraltro aspettare una rapida inversione dei di tendenza dei tassi di interesse al contrario più persistente sarà la dinamica dell'inflazione
Più la banca centrale d'OPA aumentare i tassi e maggiore sarà l'impatto sull'onere del debito italiano insomma nonché dalla BCE ciò che la BCE non può darvi la bici è costretta a fare questo
Per fermare l'inflazione il secondo aspetto
Dice Bini Smaghi riguarda le prospettive di crescita dell'economia al di là del rallentamento in Conso connesso alle conseguenze del conflitto
L'attenzione degli osservatori si sposta sempre di più sulla capacità dell'Italia di usare il PNA RR per aumentare il ritmo di crescita tendenziale dell'economia
Le difficoltà politiche poste all'adozione delle riforme necessarie
Per accedere ai finanziamenti europei continuano ad alimentare timori che l'Italia non riesca ad uscire dalla fase di bassa crescita economica registrata nell'ultimo beh intendo il terzo aspetto
Dice Bini Smaghi riguarda la stabilità politica del Paese le tensioni all'interno della maggioranza accentuato dalle continue richieste di scostamenti di bilancio nella prospettiva delle imminenti elezioni generano preoccupazioni tra gli investitori riguardo alla capacità del Paese di assicurare una traiettoria credibile delle finanze pubbliche
Vi è tuttavia un aspetto fondamentale
Di cui si deve tener conto cioè quando si chiede dice Bini Smaghi che la banca centrale intervenga a sostegno e la banca centrale lo ha detto lo faremo no però dice se la legittimità della banca centrale
E riconosciuta nei confronti di un intervento generalizzato a tutela di molti Paesi
Quando invece il problema si pone quando invece gli acquisti della BCE riguardano un solo Paese o un gruppo ristrettissimo di paesi la legittimità di quell'intervento non può essere disgiunta allora da una valutazione sulla sostenibilità complessiva del debito
In quel Paese perché altrimenti un paese coglierebbe l'opportunità dell'intervento monetario operato aumentare il proprio disavanzo senza misura cioè Italia stai attenta perché quando e e c'erano molti paesi nelle tue situazioni la BCE poteva investire comprare i titoli ancorché lo ha fatto sempre negli ultimi anni anche a protezione dell'Italia che era la più esposta
Ma legittimando questo intervento a tutela complessiva di un mercato che era
In sotto attacco ma se tu sei l'unico paese in difficoltà e la legittimazione di quell'intervento deve essere garantita da un tuo atteggiamento corretto nell'uso delle risorse pubbliche e nell'uso delle riforme che farai
Pertanto dice Bini sbagliati e chiude un Paese che non intendo sottoporre le proprie finanze pubbliche alla sorveglianza dell'istituzione europea deve mirare a ridurre il rischio percepito sui propri titoli di Stato principalmente attraverso politica e comportamenti interni coerenti con i requisiti di sostenibilità del debito pubblico quindi fai i tuoi conti e fai quella spending review che Luciano Capone in un articolo che si trova proprio sotto quello di Bini Smaghi intitolato abbattere il debito pubblico la lezione del Portogallo all'Italia dello scostamento
Lite la la il Portogallo ha fatto i compiti in classe in casa che l'Italia non ha fatto e molto interessante quest'articolo di Luciano Capone non ve lo leggo ma ve lo segnalo e qui si conclude la pagina economica poi i riflessi della guerra Draghi e leader
Della UE saranno a Kiev per per mostrare al Cremlino che l'Europa è compatta ma anche per
Preparare una fase di negoziato che si spera apposta preludere
Alla tregua e alla pace ne parlano le pubblica pagina diciassette e poi la guerra del gas però infuria perché gas proprio ieri ha tagliato il metallo del quaranta per cento a causa delle sanzioni
E c'è il Corriere della Sera ne parla a pagina diciannove ma c'è un elemento di rassicurazione Rispetto alla al al destino alla transizione energetica che i Paesi e l'Italia affrontano lo stoccaggio di gas all'interno del sistema
Italiano e al cinquantadue per cento è questo in qualche modo garantisce una certa autonomizzazione
Dalla dalla dipendenza del gas russo corsi di la il Corriere A pagina diciannove
E con questo ci avviamo alla conclusione ma voglio segnalarmi ancora i alcune alcuni articoli importanti interessanti che sono
Sono
Sulle pagine dei quotidiani sulle polemiche e e sui temi dei giorni scorsi ancora sulla giustizia dice
Una lettera al direttore del foglio di Walter Vecellio e di Caiazza sulla polemica tra partito radicale e camere penali
Vi segnalo un articolo di Luigi Manconi sul suicidio assistito sulla vicenda del suicidio assistito abbiamo però ancora qualche minuto quindi forse posso anche leggere le lettere di Caiazza e di
Eccole qui vediamo
Si trovano nella pagina dei lettori
Non le trovo dove sono eccolo qui Giandomenico Caiazza
C'è Valter Vecellio che interviene e dice il direttore dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santa Lucia sostiene che nelle competizioni referendari che chi non va a votare esprime un convincimento ossia di dissentire radicalmente dal quesito in generale sono portato a diffidare dei magistrati quando poi si esprimono come Santa Lucia la diffidenza
Sì trasforma in radicale paura sì magistrati che considerano l'indifferenza un radicale dissenso mi fanno paura per come possono essere capaci di piegare si forma e sostanza delle leggi così Valter Vecellio
E poi c'è la lettera di Giandomenico Caiazza
Una mia intervista al Corsera
Dice Caiazza nella quale provavo
Ad approfondire le ragioni di questo disastro referendario oltre quelle indubitabile della vergognosa cortina di silenzio che lo ha accompagnato ha scatenato risentite reazioni del segretario del partito radicale Maurizio Turco sul foglio
Lascio perdere le pagelle da assillo Mariuccia sui presidenti degni
Dell'Utri Unione Camere penali l'unico giudizio che mi interessa è quello dei penalisti italiani che hanno sempre approvato all'unanimità tutte le prese di posizione su questi referendum proposte da me e dalla mia giunti in questi anni
E rido con gusto di un tizio non ricordo il nome che ha addirittura proposto di Bandar mi dalla storia radicale cosa decorso detto dunque di così osceno ho ribadito quello che dicemmo dal primo giorno chiedemmo subito dove fosse nata questa iniziativa politica
All'esito di quale dibattito pubblico chi avesse deciso questo appalto della scelta dei quesiti e della loro scrittura
In esclusiva un solo partito discutendo tra chi e chi e dove e quando si è deciso per esempio che dovendo scegliere sei quesiti sulla giustizia l'abrogazione integrale della legge Severino costituisce una priorità
O che sulla custodia cautelare si dovesse intervenire in quel modo acrobatico e ancora a quale approfondito ragionamento tecnico e politico deve farsi risalire l'idea chi abolendo il limite minimo delle venticinque firme capirai per la candidatura al CSM il Paese avrebbe dato un potente segnale di riforma epocale della giustizia
Nessuno ci rispose allora nessuno lo fa oggi non si tratta di curiosità morbose tuttavia quando piuttosto quanto piuttosto di ragionare
Della qualità politica dell'iniziativa non è che se proponi un referendum questo è per ciò stesso un fatto di valore inestimabile puoi anche sbagliare la scelta dei quesiti per esempio o l'intera strategia politica e vietato ragionarne
Ma poiché noi di Unione Camere penali siamo persone responsabili non ci siamo tirati indietro nonostante quelle nostre forti perplessità e ci siamo impegnati
Sia nella raccolta delle firme dopo un incontro pubblico con il senatore Salvini sia poi nella campagna elettorale dove abbiamo messo la faccia sui media senza risparmio forse più spesso di Calderoli invitando a votare cinque sì
Ma se tu lanciò l'iniziativa pagandola con un solo partito tradizionalmente poco incline ai dei liberali
In tema di giustizia penale senza spiegare perché se raccoglie le firme dei cittadini anche grazie alle camere penali italiane poiché butti nel cestino di nuovo senza spiegare perché
Perdendo denari e tribune per la campagna elettorale come puoi pretendere che tutto ciò non debba entrare nel conto di un bilancio così disastroso
Leggo invece che si tratterebbe di un grande risultato muovendo dal quale le magnifiche sorti e progressive del Paese spiccherà il volo fantastico speriamo sia così
Noi non si offenda nessuno saremmo un po'più cauti ma stiamo già invocando ci le maniche questo è sicuro cercando strade per rimediare e le porte delle nostre sedi sono sempre aperte
Così Giandomenico Caiazza su questa polemica che ha coinvolto le camere penali e il partito radicale che ha proposto i referendum
E poi vi dicevo c'è
Anche
Lire l'articolo di Luigi Manconi che riflette sul tema del suicidio assistito dopo la vicenda che ha visto protagonista
Un paziente marchigiano Fabio che nell'attesa di poter averi il farmaco che pure gli era stato riconosciuto dal tribunale
Ha scelto la strada
Della sedazione profonda per porre fine alla sua vita
Il tema e l'indifferenza della politica
Ne parla la Repubblica a pagina trentotto cosa c'è di più politico del dolore delle persone scrive Manconi quando quel dolore potrebbe essere sedato limito o limitato da adeguate scelte mediche cosa c'è di più politico
Del consentire l'autodeterminazione dei cittadini in quella fase cruciale della loro esistenza quando in corso un processo di degradazione del fisico della psiche
Cosa c'è di più politico del dare sollievo alla sofferenza terminale dell'assecondare il ritorno alla casa del padre del consolare chi sopravvive evitando lo straccio di quella inutile tortura così Luigi Manconi sull'ultimo caso di Fabio Ridolfi il tetraplegico che dopo diciotto anni
Ha deciso di porre fine alla sua vita e non ha potuto farlo col suicidio assistito nonostante un tribunale glielo avesse garantito
E con questa segnalazione ho concluso la mia rassegna stampa sono le nove e zero quattro noi ci risentiamo però domani mattina alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa e regime D'Alessandro Barbano una buona giornata a tutti
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0