Sono stati discussi i seguenti argomenti: Avvocatura, Costituzione, Cronaca, Diritto, Giustizia, Libro, Magistratura, Penale, Politica, Processo Penale, Riforme, Sciascia, Storia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 29 minuti.
Rubrica
Manifestazione
17:50
18:30
09:30
12:12 - Roma
18:00 - Roma
18:30 - Marian d Pietrasanta (Lucca)
Buon pomeriggio a tutti da Lorena Durso benvenuti all'ascolto di questa puntata speciali di osservatore giustizia
In cui parleremo della presentazione del libro alla sconfitta della ragione Leonardo Sciascia e la giustizia penale dei professori Ennio Amodio ed Elena a Maria Catalano edito da a Sellerio un libro che coglie aspetti che nessuno aveva visto della teoria sa Scianna di una giustizia ha scritto nella prefazione Gianni i pugliesi e che cos'è l'amministrazione della giustizia penale per Sciascia si chiedono
Degli autori del volume cos'è un'indagine una prova un indizio un giudice un avvocato un inquirente un poliziotto un imputato
Che cos'è una pena questo libro è un'analisi compiuta con gli occhi gli occhiali del giurista alla condotta appunto da a professionisti del diritto che hanno una passione per il grande scrittore siciliano accompagnata da una totale conoscenza Sciascia non è l'algido osservatore lavoro di poliziotti e giudici è un cultore del vero giudiziario non descrive è semplicemente casi gialli realtà vissuta e archivi sono i due pilastri della sua conoscenza
E gli impegni si affida ben poco alla immaginazione narrativa sfoglia dossier polizieschi fascicoli processuali e carte di archivio
Un'inversione profonda che porta alla radice più interessante
Della sua idea di diritto
La critica contro il misticismo giudiziario qui l'idea di giustizia come di cosa esistente separata è superiore agli umani che l'hanno prodotte la producono un feticcio è un sacerdozio al contrario
Chi applica alle norme non è un essere inanimato nessuno diceva Sciascia si può o considerare estraneo profano rispetto all'amministrazione della giustizia
E non appunto questa sera dicevamo vogliamo soffermarci
Sulla presentazione di questo libro proponendovi l'intervento di uno degli autori della professore Ennio Amodio professore emerito di procedura penale presso università
Degli studi di Milano a questa un presentazione che si è svolta il venti giugno lo scorso organizzata dal centro studi giuridici e sociali Aldo Marongiu dalla rivista giuridica ha diritto di difesa diretta dall'avvocato Francesco Petrelli e dall'Unione delle Camere penali italiane sentiamo dunque
L'intervento del professor Ennio Amodio
Sì grazie grazie veramente
Il cuore per questo invito sì per l'occasione che si dà nuovi due autori di una riflessione ulteriore su questo testo che devo dire subito nasce non da me ma da un'idea di Elena catalano perché è la la carta l'anno è di origine siciliana
Aveva un padre che era professore di lettere un cultore delle di Sciascia e ad un certo punto disse
Scritto non ne un mondo lontano irraggiungibile in cui si fanno delle opposizioni che sono sostanzialmente legate a qualcosa di eterodosso
Ma è qualcosa e questo lo dicevo rivendica Sciascia che appartiene alla vita sociale alla vita giuridica come un alimento un ossigeno di chi vive in una certa società ecco perché a me pare che sia sbagliato parlare di ossessione anche perché diciamo la verità Sciascia
Un cultore del vero giudiziario così lo ha definito nella parte che ho svolto io perché sostanzialmente non va a parlare di processi di inchieste di interventi della polizia in una prospettiva che quella diciamo dell'immaginazione letteraria ma è invece un tenace inseguitore
Dei dati che derivano dagli archivi dall'esperienza giornalistica addirittura anche dagli archivi storici perché come sapete sulla traccia di Manzoni affatto dei libri come la strega e il capitano Morte di un inquisitore che sono di taglio storico ma anche in questi e lì
Non ha lasciato briglia sciolta la sua fantasia ma sia preoccupato di andare a scavare
E ritagliare degli elementi che poi entravano nel suo circuito narrativo ecco sostanzialmente quindi e la sua figura almeno a noi è sembrata come la figura di un illuminista si come ricordava prima Francesco Petrelli ma con una caratteristica l'Illuminismo a cui egli si richiama frequentemente
Un filone culturale e filosofico che gli consegna
La fiducia nella ragione nel senso che la ragione
è ciò che consente di arrivare alla tutela della libertà Galli della tutela della giustizia ma e lo accennava già prima Francesco Petrelli
Egli non vai passo dei illuministi aggiungendo che e la legge che è salvifica e la legge che risolve tutti i problemi perché c'è la volontà generale che si esplica in quel momento
Questo passaggio
Lo rifiuta e degli sostanzialmente delinea qualche cosa di estremamente contraddittorio rispetto alla cultura illuministica perché come voi sapete l'Illuminismo lancia questo messaggio che è il messaggio della assoluta fede nella legge che risolve tutti i problemi
Invece Sciascia in uno dei suoi romanzi più famosi il giorno della civetta fa emergere la figura di un soggetto che da la chiave interpretativa per capire che la legge
è qualcosa di generale astratto ET
Quello che conta al fine di cui di rifuggire e di contrastare l'arbitrio
La parola degli uomini della legge
C'è un pagina del Giorno della civetta dedicata ad unico informatore a un confidente di polizia che si chiama pareri Nieddu
Sciascia fa parlare Parri Nieddu per che sia possibile intendere ciò che gli ha in mente che questo dice sostanzialmente io
Come confidente di polizia ho paura della lupara di quelli che mi possono sparare perché sto dalla parte della legge ma ho paura anche della legge stessa perché ciò che mi mi atterrisce non è la legge scritta nei codici
è la legge che promana dalle dichiarazioni dai provvedimenti che fanno i i giudici che fanno i i pubblici ministeri che fa il poliziotto che fa la guardia municipale
E dice attenzione
Bisogna cercarne di capire che una volta che la legge applicata c'è qualcuno che nel porla in essere fa sostanzialmente una scelta e magari favorisce una certa parte e dall'altra parte invece
Diciamo
Ha un atteggiamento molto più severo ecco quindi che viene fuori una cosa un po'strano strana singolare che noi abbiamo sottolineato nel nostro libro ed è quella di un illuminista che abbiamo chiamato dimezzato nel senso che per un certo
Per una certa linea
Sciascia è veramente tenacemente aggrappato
E fideistica mente propenso alla cultura un Rimini illuministica però nel momento in cui va a tracciare l'itinerario che passa dalla legge astratta all'applicazione in concreto diventa un
Esponente del giusto realismo nel senso che va a a sottolineare certi aspetti che la cultura più realistica degli anni Trenta anche negli Stati Uniti avevano messo in luce per esempio dice
Sempre riferendo sia questo pari Nieddu nel Giorno della civetta ma certe volte il provvedimento del vino preso in concreto dall'uomo di legge che trasforma la proposizione astratta in un comando concreto
Figlio sostanzialmente di fenomeni del tutto casuali come quelli che contrassegno non esperienza del poliziotto che facendosi la barba la mattina Assitalia e quindi va maldisposto ad eseguire il suo lavoro questa sottolineatura così forte riecheggia sostanzialmente ma non perché Sciascia la conoscesse è una linea mente una posizione vicina a quella di un uno studioso del realismo giuridico americano il giro Frank
Che diceva che attenzione quello che i giudici pronunciano nel loro sentenze deriva da quello che hanno mangiato a colazione
Ovviamente sono estremismi sono delle
Esagerazioni che
Comportano però la messa a fuoco della
Verità con riguardo alla vita del diritto il diritto nasce con l'impronta della ragione
Ma dice Sciascia può perdere questa impronta laddove si realizza in concreto laddove ci sono delle situazioni che
Si terrà sta che trasformò la regola in una regola favore dell'uno a favore dell'altro e quindi
Questo che cosa significa
Che l'accento di un sistema lui non lo dice perché non è un riformismo ma riformista scusate che non si metta a tavolino e dice che cosa
Deve accadere noci stemma però questa sottolineatura evidentemente stare a significare che ci deve essere un impegno
Un impegno da parte di chi presiede alle cose della legge di occuparsi non solo della proposizione scritta nel codice ma anche
Di
Quale attitudine hanno gli operatori e li definisce uomini dalla legge per rendere quella norma effettivamente un comando effettivo e concreto
Ecco quindi che in queste linee che sommariamente o tracciate viene viene fuori l'animo di e Sciascia che da un lato
Diciamo forgiato sostanzialmente da questa idea di fondo della ragione
Dall'altro lato passa attraverso una un ridimensionamento che è il ridimensionamento della applicazioni in concreto della legge e aggiungo ancora
Essendo egli un vero cultore del vero giudiziario scusate la ripetizione è colui che si affida all'empirica non fa degli slanci
Di immaginazione non costruisce delle vicende che possono essere improbabili ma cammina coi piedi per terra che cerca di vedere che cosa si realizza nelle singole situazioni ecco detto questo in via generale
Vorrei soltanto dire alcune cose in relazione anche a quello che anticipato Francesco Petrelli cioè ciò che è interessante e tra l'altro
Questa idea di costruire una galleria di personaggi personaggi del mondo della giustizia dai carabinieri ai poliziotti ai pubblici ministeri che ai giudici che per la gran parte del lavoro che viene fatto sono prelevati diciamo così dalla realtà
Con questa precisazione
è molto singolare ciò che accade nei e i testi narrativi di Sacha perché sostanzialmente viene a delinearsi una specie di scala di visibilità e di vicinanza
Dei personaggi del mondo della giustizia in cui al primo porto
Stanno
I poliziotti i carabinieri uomini che investiga hanno gli altri
Cioè i pubblici ministeri e giudici non parliamo degli avvocati stanno su gradini molto più bassi
Ed è questo che colpisce in un primo momento avevo pensato che questo potesse derivare
Anche dall'attenzione che Sciascia aveva prestato a romanzo poliziesco al giallo e che quindi nel giallo come voi sapete l'investigatore che costituisce il perno della vicenda narrativa ecco
Ma mi sono poi convinto che possa anche esserci una spiegazione diversa
Quella legata al modello manzoniano degli umili
Secondo reimpostazione
Di Alessandro Manzoni sono gli umili che entrano nella storia sanno predicare più degli altri sanno dare libri esempi che possono essere fondamentali per la salvezza di una società quindi in questo azzardare dire poi se ci sono i letterati che hanno studiato più profondamente Dinoi la la letteratura Sciascia la potrà venir fuori qualcosa d'altro ma in questo io venderei anche uno spiraglio
Di collegamento con il mondo manzoniano e poi c'è un'altra invece in realtà che è una realtà storica perché
Che cosa aveva ha preso Sciascia
Nella sua diretta esperienza aveva alla
Diciamo una esperienza che
Aveva a che fare sostanzialmente con processi celebrati con il rito inquisitorio del Codice Rocco e quindi allora
Gli appariva l'ufficiale di polizia il colonnello dei carabinieri come
Il vero uomo di punta delle investigazioni mentre i magistrati rimanevano un po'e rimangono nei suoi romanzi un po'in seconda battuta
è chiaro che noi che adesso viviamo un'esperienza oramai da trent'anni che e quella del del codice del mille novecentottantotto sappiamo che avviene il contrario anzi sappiamo anche che
Nel immaginario collettivo i veri magistrati sono i pubblici ministeri perché i pubblici ministeri rappresentano quelle bisogno catartico che la collettività nei confronti del reato e quindi sono loro che sostanzialmente sesto nei panni dei veri attori principali
Del mondo della giustizia
Ecco quindi una scala di valori una scala di valori che
A volte arriva a staccarsi dall'esperienza diretta e a idealizzare
Le figure di investigatori
Nel Giorno della civetta c'è la figura come tutti ricordano del colonnello Bellodi che ha quasi l'aureola del santo e qui c'è qualche cosa di diverso e di più rispetto alla conoscenza in carne ed ossa di certi
Operatore di giustizia
C'è il fatto che Sciascia vuole dire che questo uomo venuto dal Nord impegnato nella lotta alla mafia i fedele ai principi per cui solo il garantismo può salvare la giustizia perché non ci vogliono le leggi ufficiali non ci vuole l'avrà la RAI la repressione violenta ecco questa figura
Coltivata e sviluppata secondo cadenze che sono cadenze diciamolo di levitazione a un rango superiore di una virtù ecco e qui non c'è più
Il cultore del vero ma c'è il cultore di immagini da consegnare al al lettore in maniera tale che si capisca e ci sono delle virtù innate che debbono riflettersi nella operatività di un certo investigatore e queste sono sostanzialmente tali da renderei il sistema giudiziario
Più efficiente più giusto e più capace di concludere
Un'altra figura di questo tipo quella dell'ispettore Rojas nel contesto anche questo sottolinea
Sciascia ogni tanto sento una non è che sono io credo questo si attivi fra
Scusate scusate
Dicevo l'ispettore Rojas che sottolinea Sciascia
è un ispettore molto particolare qui c'è il passaggio dal vero alla idealizzazione perché dice Sasha sia pure incidentalmente un uomo e gestiva il suo potere investigativo con grande capacità ma era anche un uomo di cultura amava andare alle mostre e andare a teatro
Per in
Sottolineare evidentemente che in questo ruolo tutto qua l'atto nella pratica esperienza delle indagini ci voleva anche qualcosa in più cioè una marcia che magari in concreto non si trova ma che gli prospettava come metta
Di una vicenda modificativa anche del sistema che si andava creando
Ecco
Resta da dire che in questa scala di valore in questi gradini in cui c'è
Sulla vetta l'investigatore un po'più sottostà il Pubblico ministero
E strano che strano per noi con gli occhi che noi abbiamo oggi che il Pubblico ministero venga visto come una figura opaca una figura che
Interviene nelle indagini a rimorchio quasi del polizia dei carabinieri che non dà un suo apporto
Io credo che
Questa
Questa traiettoria che pone in essere in Sciascia derivi dal fatto che il Pubblico ministero era a quel tempo
Un un uomo di legge che stava quasi schiacciato fra il potere operativo della polizia e il gigantismo del giudice istruttore perché allora c'era il giudice Griffith giudice istruttore
Il Pubblico ministero conduceva l'istruzione che non a caso veniva di indicata come sommaria era una longa manus dell'esecutivo e quindi
Si discuteva sostanzialmente questo ha preso
Sciascia di un soggetto che non meritava tutta quell'attenzione che invece chi è in prima linea il gli umili investigatore di prima linea meritano
Ecco ci sono in certe volte nelle le opere di sciatica degli accenti molto negativi nei confronti del pubblico ministero che arrivano qualche volta fa sorridere perché nel nostro libro abbiamo ricordato che nel volume una storia semplice si fa riferimento ad una vicenda che vede un pubblico ministero incontrare
Il suo professore di liceo
Sì
Avvia un dialogo
In cui il Pubblico ministero dice vede professore io in italiano non andavo tanto bene non mi andava tanto bene l'italiano però ho fatto il concorso sono entrato in magistratura ho vinto adesso sono Procuratore della Repubblica
Risposta raggelante è sferzante del
Professore di liceo guardi ma non ne l'italiano che conta è il ragionamento
Con una ancor meno italiano lei sarebbe arrivato ad un posto ancora più in alto nel mondo della giustizia questo dice che forse anche ingiustificatamente il
Nostro scrittore aveva
Qualche cosa
Ti aperto come conti nei confronti dei pubblici ministeri e voleva sottolineare qui che queste figure poi come dice anche in altri contesti in altri scritti sono figure di secondo piano
Invece per quanto riguarda il giudice e e mi avvio a concludere perché tenute
Sì sì di avvio concludere per dire che
Non ci sono molte figure di giudici nelle opere di Jean Jacques
C'è quella figura già ricordata Francesco Petrelli
Riguarda il piccolo giudice delle delle romanzo porte aperte che è un romanzo dedicato alla pena di morte in epoca fascista
Ebbene equa che viene fuori quell'aspetto
Molto importante che sottolinea Sciascia in altre opere per giudicare chi vuole non solo la scienza dei codici ma anche la scienza del cuore umano
E questo giudice aveva la sensibilità e l'umanità che lo spingeva a rifuggire tra quella pinna e fa di tutto
Dialogando con i componenti della Corte di Assise per convincervi che non doveva sapere essere applicata la pena di morte ma una pena grave ma non che privava della vita una persona
Ecco questo è un aspetto
Veramente cruciale per capire cosa pensava Sciascia dei giudici
In sostanza il cui ho finito
Viene fuori questo aspetto
Della scienza del cuore umano ci vuole anche il sentimento di umanità
Per giudicare e tutto questo serve a rifugi dove da un grande errore da parte del del giudice e quello di
Indossare la toga oracolare che ne fa una specie di l'uomo ieratico che amministra la giustizia al di sopra di tutti gli altri che non ha nemmeno un canale di riferimento per dialogare con gli altri
E questo è un tema che viene fuori molto bene in una pagina importantissima del contesto in cui il presidente della corte suprema
Cerca di spiegare al
Solerte poliziotto che ha condotto le indagini che in sostanza i giudici sono dotati di un
Qualità che è quella che gli consente nell'emanare la sentenza
Di diventare infallibili di perdere tutte quelle miserie quelle limitazioni che sono dovute alla loro persona
Perché il rendere giustizia in quel modo cioè nella sentenza eccome sostanzialmente ciò che avviene quando durante la messa il Corpus Christi
Viene ad integrare l'ostia e quindi questa realtà non potrà mai essere
Contestata ripudiata il Fujita perché la verità con la cui maiuscole e questo è in sostanza ciò che avviene nel mondo dalla giustizia
Ci fa capire Sciascia
Che
Questo misticismo giudiziario come l'ho chiamato io debba esservi fuggito per dare il primo posto e per lanciare come metta del lavoro giudiziario tutto ciò che attiene alla scienza del cuore umano grazie
Ecco così il professore Ennio Amodio professore emerito di procedura penale presso Università degli Studi di Milano
Alla presentazione deliberò la sconfitta della ragione Leonardo Sciascia e la giustizia a penale edito da Sellerio
Curato dallo stesso professor Amodio è da Elena a Maria Anna Catalano un libro
Come ha osservato Gianni pugliesi nella a prefazione che coglie aspetti che nessuno aveva visto della Teoria ascia Shana di una giustizia la presentazione si è svolta Roma il venti giugno scorso ed era organizzata dal centro studi giuridici e sociali Aldo Marongiu dalla rivista giuridica diritto di difesa a diretta dall'avvocato Francesco Petrelli e dall'Unione delle camere penali italiane
E si conclude così anche per questa settimana questa puntata speciale di osservatorio giustizia
Grazie a tutti per l'attenzione da Lorena D'Urso e ci risentiamo domenica prossima
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0